Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti , coniugata Belluigi e poi Lussu ,

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Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti, coniugata Belluigi e poi Lussu, più nota con lo pseudonimo di Joyce Lussu Firenze, 8 maggio 1912 Roma, 4 novembre 1998, Intitolata una piazza ad Elmas

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Gioconda Beatrice Salvadori Paleotti, coniugata Belluigi e poi Lussu, più nota con lo pseudonimo di

Joyce Lussu

Firenze, 8 maggio 1912 Roma, 4 novembre 1998,

Intitolata una piazza ad Elmas

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è una scrittrice, traduttrice, partigiana e è una scrittrice, traduttrice, partigiana e poetessa italiana, medaglia d'argento poetessa italiana, medaglia d'argento al valor militare, capitano nelle brigate al valor militare, capitano nelle brigate Giustizia e Libertà, seconda moglie del Giustizia e Libertà, seconda moglie del politico e scrittore Emilio Lussu.politico e scrittore Emilio Lussu.

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C’è un paio di scarpette rosseC’è un paio di scarpette rosseC’è un paio di scarpette rossenumero ventiquattronumero ventiquattroquasi nuove:quasi nuove:sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbricasulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica“Schulze Monaco”.“Schulze Monaco”.C’è un paio di scarpette rosseC’è un paio di scarpette rossein cima a un mucchio di scarpette infantiliin cima a un mucchio di scarpette infantilia Buckenwalda Buckenwalderano di un bambino di tre anni e mezzoerano di un bambino di tre anni e mezzochi sa di che colore erano gli occhichi sa di che colore erano gli occhibruciati nei fornibruciati nei fornima il suo pianto lo possiamo immaginarema il suo pianto lo possiamo immaginaresi sa come piangono i bambinisi sa come piangono i bambinianche i suoi piedini li possiamo immaginareanche i suoi piedini li possiamo immaginarescarpa numero ventiquattroscarpa numero ventiquattroper l’ eternitàper l’ eternitàperché i piedini dei bambini morti non crescono.perché i piedini dei bambini morti non crescono.C’è un paio di scarpette rosseC’è un paio di scarpette rossea Buckenwalda Buckenwaldquasi nuovequasi nuoveperché i piedini dei bambini mortiperché i piedini dei bambini mortinon consumano le suolenon consumano le suole