Giochi di luci e ombre -...

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EDUCAZIONE SCIENTIFICA B-10-FSE-2010-4 © INDIRE 2014 - http://formazionedocentipon.indire.it 1 Nucleo Tematico Energia e le sue trasformazioni Autore Giuseppina Canarezza Referente scientifico Riccardo Govoni Grado scolastico Scuola primaria I biennio Tempo medio per svolgere il percorso 22 ore circa Giochi di luci e ombre di G. Canarezza

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EDUCAZIONE SCIENTIFICA

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Nucleo Tematico Energia e le sue trasformazioni

Autore Giuseppina Canarezza

Referente scientifico Riccardo Govoni Grado scolastico Scuola primaria – I biennio Tempo medio per svolgere il percorso 22 ore circa

Giochi di luci e ombre

di G. Canarezza

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Indice

Scheda generale ........................................................................................................... 3

Introduzione al percorso ............................................................................................... 6

Attività 1 – Disegnare con la luce .................................................................................. 8

Step 1 – Gli animali della fattoria ................................................................................................................ 9

Step 2 – Disegnare senza colori ............................................................................................................... 11

Step 2 – Disegnare senza colori ............................................................................................................... 15

Step 3 – Alla scoperta dell’ombra ............................................................................................................. 16

Attività 2 – L'ombra: la mia amica inseparabile ........................................................... 21

Step 1 – Peter Pan perde la sua ombra ................................................................................................... 22

Step 2 – Che forma ha l’ombra? ............................................................................................................... 27

Step 3 – Ogni cosa ha la sua ombra? ...................................................................................................... 29

Attività 3 – L'ombra delle ombre .................................................................................. 30

Step 1 – Le sorgenti luminose .................................................................................................................. 31

Step 2 – “Eppur si muove!” ....................................................................................................................... 31

Risorse ........................................................................................................................ 35

Bibliografia ................................................................................................................................................ 35

Sitografia ................................................................................................................................................... 35

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Da Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione

Campo d'esperienza: "La conoscenza del mondo"

Oggetti, fenomeni, viventi I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività

concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche

della luce e delle ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello

degli oggetti, ne colgono la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel

tempo e sviluppano una prima idea di contemporaneità.

Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria

Esplorare e descrivere oggetti e materiali.

Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati al movimento, al calore, ecc.

Scheda generale

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Osservare e sperimentare sul campo

Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali

Avere familiarità con la periodicità dei fenomeni celesti

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L'alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Organizzatori concettuali

Dimensioni spazio temporali delle situazioni naturali che viviamo nella vita di tutti i giorni.

Distinzione tra stati (come le cose sono) e trasformazioni (come le cose cambiano).

Proprietà e attributi sensoriali degli elementi naturali osservati Concetti chiave

Luce, ombre e colori Movimento del Sole e le caratteristiche dell'ombra

Obiettivi lato docente

Usare la metodologia dell'investigazione come metodo per l'insegnamento delle scienze.

Contestualizzare e concettualizzare alcuni fenomeni scientifici legati alla luce. Aiutare lo studente ad applicare le metodologie scientifiche anche in contesti

diversi. Favorire nel bambino la capacità di leggere le manifestazioni naturali con spirito

analitico, critico.

Obiettivi lato studente Prendere coscienza dell'esistenza dell'ombra. Acquisire il concetto di ombra. Scoprire le caratteristiche più evidenti delle forme che può assumere l'ombra. Apprendere che le ombre possono cambiare con il mutare della fonte della luce,

oppure, del supporto sul quale l'ombra viene proiettata o delle caratteristiche con le quali l'oggetto che produce l'ombra è stato realizzato.

Conoscere e individuare i diversi tipi di fonti luminose. Prendere coscienza della relazione esistente tra l'ombra e il moto apparente del

Sole.

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Competenze lato docente Saper organizzare situazioni di apprendimento significativo partendo

dall'osservazione spontanea che i bambini hanno fatto e fanno sul mondo naturale che li circonda.

Partendo dalle ipotesi fatte dagli alunni saper ideare e progettare assieme a loro situazioni sperimentali che verifichino l'idea emersa.

Saper coinvolgere, collaborare e condividere le esperienze scientifiche che si stanno svolgendo con gli altri docenti in modo trasversale agli apprendimenti curriculari, con le famiglie e con l'ambiente sociale in cui la scuola è ubicata: biblioteche, centri studio, parrocchia, altri ordini di scuola, musei, centri didattici.

Competenze lato studente Saper osservare in modo sistematico e guidato elementi e situazioni in modo da

determinarne gli attributi sensoriali che li caratterizzano così da poter individuare le somiglianze che li accomunano o le differenze che li dividono operando classificazioni rispetto ad esse.

Riconoscere e distinguere cause ed effetti nei fenomeni considerati Formulare semplici ipotesi per la soluzione di situazioni problematiche legate a fatti

e fenomeni naturali osservati. Collaborare in maniera attiva e partecipativa ad attività di investigazione realizzate

in gruppo e guidate dal docente. Trarre conclusioni basandosi sui risultati degli esperimenti svolti per validare

l'ipotesi formulata.

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Introduzione al percorso

Il presente intervento è parte di un

percorso più ampio che, partendo

dall'analisi delle ombre, affronta temi

inerenti il fenomeno della visione quali

la luce e le sue funzioni, conducendo,

infine, i bambini ad osservare da vicino

un raggio di luce per scoprire i colori

dell'arcobaleno.

Si proporrà di iniziare con un'attività

motivante (ovvero un accadimento, per gli allievi, inaspettato, in grado di motivare,

attirare la loro attenzione e suscitare curiosità) che farà scoprire ai bambini che si può

disegnare anche senza colori e pennelli, utilizzando la luce (stampa a contatto in

camera oscura).

Una volta scoperto che il disegno realizzato in camera oscura non è altro che l'ombra

prodotta da un oggetto posto sulla carta fotografica, i bambini inizieranno a ricordare le

loro esperienze pregresse delle ombre cercando di spiegarne il fenomeno, partendo

dalle preconoscenze possedute.

Per aiutare i bambini a riflettere sul fenomeno dell'ombra si leggerà il brano del

racconto di Peter Pan, dello scrittore scozzese James Matthew Barrie, nel punto in cui

Peter Pan ricerca l'ombra che aveva perso qualche giorno prima.

Successivamente si proporranno una serie di giochi per sollecitare i bambini a

prendere coscienza delle caratteristiche del fenomeno delle ombre e scoprire, per

esempio, che con esse è possibile fare alcune attività mentre è impossibile farne altre.

I bambini scopriranno chi produce le ombre e in quali casi si manifesta questo

fenomeno; comprenderanno che le fonti luminose possono essere prodotte

naturalmente o artificialmente, che la forma dell'ombra si modifica ruotando,

avvicinando o allontanando la fonte luminosa o l'elemento che la produce e che le

ombre possono essere anche colorate.

by amslerPIX (CC BY 2.0)

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Scopriranno, infine, che le caratteristiche dei corpi che producono l'ombra (opachi,

trasparenti, traslucidi) e dei supporti sui quali questa viene proiettata (levigati, a scale,

ecc,) determinano le caratteristiche dell'ombra stessa.

Il percorso si concluderà aiutando i bambini a comprendere che l'alternanza giorno-

notte non è altro che un gioco d'ombre tra il Sole e la Terra

Attività 1 – Disegnare con la luce

Questa attività introdurrà i bambini ai concetti di luce ed ombra proponendo una serie

di esperienze che faranno scoprire loro come si possa disegnare senza colori e

pennelli, utilizzando la luce in camera oscura.

Step 1 – Gli animali della fattoria

Step 2 – Disegnare senza colori

Step 3 – Alla scoperta dell’ombra

Attività 2 – L’ombra: la mia amica inseparabile

Questa attività proporrà una serie di giochi per sollecitare i bambini a prendere

coscienza delle caratteristiche del fenomeno delle ombre, scoprendo chi le produce, in

quali casi si manifesta il fenomeno e come possiamo manipolarle.

Step 1 – Peter Pan perde la sua ombra

Step 2 – Che forma ha l'ombra?

Step 3 – Ogni cosa ha la sua ombra?

Attività 3 – L’ombra delle ombre

Questa attività porterà i bambini a riflettere sull'importanza della sorgente luminosa

nella produzione dell'ombra, sollecitando l'osservazione delle sorgenti naturali e

artificiali e facendo comprendere agli allievi che l'alternanza giorno-notte è il risultato di

un gioco d'ombre tra il Sole e la Terra.

Step 1 – Le sorgenti luminose

Step 2 – “Eppur si muove”

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Attività 1 – Disegnare con la luce

Tempo medio per svolgere l’attività in classe: 11 ore

Tre ore saranno dedicate alla predisposizione della "camera oscura", cinque ore alla la realizzazione

dell'attività vera e propria; infine tre ore saranno dedicate alla riflessione sull'attività svolta

Grado scolastico: Scuola primaria - Classe I e II in continuità con la scuola dell’infanzia

L'esperienza proposta è stata realizzata in una sezione di scuola dell'infanzia come adattamento di

un'esperienza sulla fotografia, condotta in una classe della scuola secondaria di primo grado

La prima attività introdurrà i bambini ai concetti di luce e ombra. Proporrà loro una

serie di attività che faranno scoprire agli allievi come si possa disegnare senza colori e

pennelli, utilizzando la luce in camera oscura.

Obiettivi

Prendere coscienza dell'esistenza

dell'ombra

Acquisire il concetto di ombra

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Step 1 – Gli animali della fattoria

La prima attività può prendere spunto da un'uscita didattica in una fattoria dove i

bambini potranno osservare gli animali ospitati in quel luogo.

L'insegnante può cogliere l'occasione dell'interesse dei bambini verso gli animali della

fattoria, suscitato dall'uscita didattica, per avviare le attività curricolari legate al

concetto di "luce e ombra", proponendo loro la realizzazione di vari cartelloni sugli

animali.

Per realizzare i cartelloni si possono utilizzare….

…sagome di animali ricercate in Internet …sagome di animali ritagliate da riviste

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…sagome di animali ritagliate da disegni spontanei dei bambini

…animali di plastica

…sagome di animali ritagliate da disegni realizzati senza l’ausilio del colore

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Step 2 – Disegnare senza colori

Come si può disegnare senza i colori?

Nessuno sa come si faccia. Dopo aver sollecitato una discussione, aver verificato tutte

le ipotesi proposte dai bambini e non aver trovato una soluzione al problema,

l'insegnante conclude che l'unica possibilità è quella di disegnare utilizzando la luce.

Di fronte all'affermazione dell'insegnante, i bambini riprendono ad esprimere il loro

punto di vista e a fare ipotesi su come si possa fare per disegnare con la luce. Ipotesi

che verranno tutte analizzate e, se possibile, sperimentate.

Al termine della discussione l'insegnante inizierà ad organizzare l'attività proposta

indicando, su un cartellone, l'occorrente necessario (poiché i bambini coinvolti non

sono ancora in grado di comunicare pienamente con la scrittura, il cartellone sarà

realizzato utilizzando sia brevi frasi scritte che immagini esplicative).

Cosa serve per disegnare con la luce?

Materiale occorrente

3 vaschette di plastica

Qualche foglio di carta fotografica

Il liquido di sviluppo e quello del fissaggio

Varie pinzette

1 lume da tavolo con una lampadina rossa per camera oscura

1 filo da bucato

Qualche molletta per i panni

Guanti di plastica

(la lampadina rossa, la carta fotografica e i due liquidi sono facilmente reperibili nei

negozi di fotografia o su internet).

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Procedimento

In un secondo cartellone verranno illustrate le fasi operative (diagramma di flusso):

Per disegnare con la luce dovremo:

1. Creare il "buio assoluto".

2. Accendere la lampadina rossa .

3. Estrarre la carta fotografica dal suo contenitore e posarci sopra gli animaletti

giocattolo o disegnati, da riprodurre.

4. Accendere la luce della stanza e contare tutti assieme fino a cinque.

5. Spegnere la luce e togliere l'animaletto dalla carta.

6. Con i guanti e una pinzetta inserire la carta fotografica nella prima vaschetta,

quella che contiene il bagno di sviluppo. Aspettare e osservare cosa succede.

7. Spostare la carta nella seconda bacinella, quella che contiene solo acqua.

8. Con i guanti e la seconda pinzetta spostare la carta nella terza vaschetta che

contiene il bagno di fissaggio.

9. Sciacquare in acqua corrente e poi asciugare le stampe a contatto realizzate

appendendole, con qualche molletta, a un filo.

Si passerà quindi all'affidamento e all'accettazione dei vari compiti (l'attività svilupperà

anche "l'educazione alla cittadinanza" in quanto aiuta i bambini ad assumere compiti

sforzandosi di portarli a buon fine e a riconoscere e rispettare i ruoli e i compiti affidati

agli altri), per cui ogni bambino descriverà ai compagni e disegnerà, secondo il grado

di sviluppo grafico-pittorico in cui si trova, il compito a lui affidato. Il disegno verrà,

successivamente, esposto in modo che tutti siano al corrente di quale compito svolge

ciascuno e in quale successione deve essere svolta ogni fase dell'attività.

Un momento importante sarà reperire i materiali occorrenti, distinguendoli tra quelli già

posseduti e quelli da trovare. Sarà determinante stabilire insieme ai bambini i giorni e

le ore della realizzazione dell'esperimento: la data in cui tutti i materiali necessari per

l'attività devono essere a scuola; il giorno e l'ora in cui l'attività sarà attuata.

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Un momento delicato dell'esperimento sarà quello in cui si dovrà creare un ambiente

di buio assoluto, un posto, cioè, dove non possa entrare neppure un raggio di luce.

Anche la realizzazione della camera oscura sarà preceduta da una conversazione di

gruppo in cui tutti i bambini esprimeranno il proprio punto di vista ed esporranno le

proprie ipotesi che, puntualmente verificate, porteranno alla realizzazione: si sceglierà,

innanzitutto, il luogo più buio della scuola, dove poter abbassare le tapparelle e

schermare la finestra e gli stipiti della porta con cartoncino e sacchi dell'immondizia

neri. Per essere certi che il buio sia assoluto bisognerà rimanere nella stanza per

qualche tempo, in modo che gli occhi si abituino al buio e riescano a vedere anche i

raggi più piccoli che entrano da spiragli nascosti, che verranno prontamente chiusi

attaccandoci sopra della carta nera.

Questo momento è un po' critico per i bambini piccoli, perché loro hanno paura del

buio ed è, quindi, il momento per aiutarli a capire che nella stanza buia, ci sono le

stesse cose e persone che ci sono nella stanza con la luce; è il momento di aiutarli ad

esprimere e descrivere le emozioni provate, le fantasie che si formano nella loro

mente; è l'occasione per aiutarli a distinguere la realtà dalla fantasia e che la fantasia

è in "nostro potere", per cui, ognuno di noi, può decidere di far entrare nella stanza

buia cose "paurose" o cose "felici", oppure, di trasformare ciò che ci fa paura in ciò che

ci fa provare affetto e amore; è il momento di far scoprire loro l'importanza di

sostenersi a vicenda nel momento della difficoltà, giocando al buio, prendendosi per

mano.

La stanza, infine, va arredata, oltre che dal tavolo sul quale poggiare i materiali

necessari alla realizzazione dell'esperimento, anche da un numero di sedie sufficienti

a fare stare seduti tutti i bambini; queste saranno poste ad una distanza di sicurezza

dai liquidi di sviluppo e di fissaggio.*

Nel giorno e nell'ora stabilita, dopo aver controllato che tutti i materiali siano presenti;

dopo che ogni bambino e insegnante ha ricordato agli altri i compiti affidati loro, la

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procedura da compiere e la successione temporale dell'esecuzione di tali compiti;

dopo aver sistemato la stanza rendendola buia, si eseguirà l'esperimento così come

era stato precedentemente progettato.

Si predispone nella camera oscura tutto l'occorrente per l'esperimento (1)

Nella stanza illuminata solo dalla luce della lampadina rossa, prendiamo un

foglio di carta fotografica e vi appoggiamo sopra l'animaletto ritagliato (2)

Accendiamo la luce della stanza e contiamo fino a cinque! Spegniamo la luce,

togliamo gli animaletti, poi con i guanti e una pinzetta mettiamo la carta

fotografica esposta alla luce, nella prima vaschetta, quella con il liquido di

sviluppo e osserviamo che, dopo un po', la carta inizia a diventare oscura

lasciando chiara solo una sagoma corrispondente a quella dell'animaletto che vi

avevamo poggiato sopra (3)

Spostiamo, poi, la carta nella seconda vaschetta, quella con l'acqua normale

per sciacquarla dal liquido di sviluppo (4)

Passiamo, sempre utilizzando i guanti e le pinzette, la carta fotografica

nell'ultima vaschetta, quella con il bagno di fissaggio (5)

Infine, dopo averla sciacquata sotto l'acqua corrente, appendiamo ad un filo la

fotografia realizzata per farla asciugare (6)

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Ritagliando gli animali "disegnati con la luce" in camera oscura, i bambini realizzano il

quarto cartellone degli animali della fattoria e lo posizioneranno accanto a quelli fatti in

precedenza.

Step 2 – Disegnare senza colori

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Step 3 – Alla scoperta dell’ombra

Confrontando i cartelloni realizzati l'insegnante inviterà i bambini a cogliere le differenze

e le somiglianze rispetto alla forma, alle grandezze, ai colori e alla loro fedeltà rispetto ai

corpi rappresentati. Dopo la riflessione, i bambini, dividendosi i compiti, riporteranno le

osservazioni su un cartellone riassuntivo.

Osservando il cartellone realizzato con le immagini "disegnate con la luce" i bambini

verranno invitati dall'insegnante, mediante una serie di domande-stimolo, a ricordare e

a riflettere su quanto è successo in camera oscura ricercando le parole e le frasi più

appropriate per descrivere l'esperienza fatta.

Le domande-stimolo potrebbero essere:

Cosa ha permesso all'immagine di formarsi sulla carta fotografica?

La luce ha "lavorato" sulla parte chiara o su quella scura della carta fotografica?

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Perché dove erano poggiati gli animaletti è tutto bianco mentre lo sfondo è tutto

nero?

L'insegnante guiderà la conversazione in modo da arrivare assieme alle conclusioni

per cui i disegni degli animaletti sono stati fatti dalla luce accesa per qualche secondo

nella camera oscura. La luce ha bruciato tutta la carta che ha illuminato mentre quella

nascosta dietro alla sagoma, che non ha ricevuto la luce, è rimasta bianca.

L'immagine così realizzata non è altro che l'ombra dell'animaletto poggiato sulla

carta fotografica.

Dall'affermazione che l'immagine "disegnata con la luce" non è altro che l'ombra

dell'oggetto posto sulla carta fotografica, si passerà ad altre domande-stimolo:

Che cos'è, secondo voi, l'ombra?

Dove si formano le ombre?

Questa volta i bambini rispondono alle domande anche disegnando ognuno il proprio

punto di vista.

Per molti l'ombra è collegata alla loro vacanza al mare poiché questa rappresenta, probabilmente, il luogo dove hanno scoperto per la prima volta l'esistenza dell'ombra.

Si può osservare, inoltre, che l'ombra viene, quasi sempre disegnata accanto alla persona che la produce.

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Tenendo conto delle osservazioni fatte dai bambini, rispondendo alle domande

stimolo, l'insegnante propone loro di uscire all'aperto e creare con la luce del Sole le

ombre in tanti modi diversi.

Spesso, nei disegni dei bambini si può osservare che l'ombra è colorata

Le ombre lunghe e le ombre corte

L’ombra davanti L'ombra dietro L’ombra di fianco

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Rientrando nell'edificio scolastico i bambini notano che la luce del Sole, entrando dalle

finestre, disegna le ombre sul muro.

Alla domanda: "Ci può essere l'ombra se non c'è il Sole?" I bambini affermano che

le ombre possono essere fatte anche dalla luce di una lampadina. Così si cerca nella

scuola una stanza buia in cui ci sia una lampada e una parete sulla quale inventare

tante ombre a cui dare i nomi che più ci piacciono.

Ombra amica Ombra ballerina Ombre gemelle

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Finito il gioco si passa nell'aula attrezzata con la lavagna multimediale, la LIM, dove

l'insegnante proietta le foto realizzate, invitando i bambini a ricordare le esperienze

fatte e a individuare le caratteristiche che differenziano le ombre realizzate con la luce

del Sole da quelle realizzate con la luce della lampada.

Dopo la discussione l'insegnante invita i bambini a disegnare le ombre distinguendo

quelle prodotte all'aperto da quelle prodotte al chiuso.

La verifica che attesti l'acquisizione del concetto di ombra la si può fare confrontando i

disegni realizzati dai bambini all'inizio dell'esperienza con quelli realizzati alla fine.

Nel caso presentato si può osservare come negli ultimi disegni le ombre, sovente, non

sono più colorate ma nere; sono stese a terra e vicine ai piedi e non più accanto al

personaggio che le produce; non viene più disegnata l'ombra in un ambiente marino

come se fosse la sabbia l'elemento principale della formazione dell'ombra ma tutti

disegnano o il Sole o la lampadina, riconoscendole come fonte della luce

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indispensabile per la formazione dell'ombra; l'ombra è rappresentata sempre in modo

più stilizzato del personaggio che la produce ma non si riscontrano grandi differenze

tra l'ombra prodotta dalla luce del Sole con quella prodotta dalla luce della lampada;

infine, alcuni bambini disegnano il Sole o la lampadina in posizione opposta all'ombra,

come nel caso dei disegni di Alessandro e di Matteo, manifestando così di aver

compreso la giusta posizione spaziale della luce e dell'ombra rispetto ad un corpo.

Attività 2 – L'ombra: la mia amica inseparabile

Tempo medio per svolgere l'attività in classe: 6 ore

Grado scolastico: Scuola primaria - Classe I e II in continuità con la scuola dell'infanzia.

La seconda attività affronterà il tema delle ombre. Attraverso alcuni semplici

esperimenti di manipolazione delle ombre, i bambini rifletteranno su come la loro

creazione sia conseguenza del fatto che la luce viaggia in linea retta. Si rinforzeranno i

concetti affrontati nell'attività precedente e si faciliteranno riflessioni sulla geometria

dello spazio attraversato dalla luce.

Obiettivi

Scoprire le caratteristiche più evidenti delle forme che può assumere l'ombra.

Apprendere che le ombre possono cambiare con il mutare della fonte della luce oppure del supporto sul quale l'ombra viene proiettata o delle caratteristiche con le quali l'oggetto che produce l'ombra è stato realizzato.

by Sharon Mollerus (CC BY 2.0)

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Step 1 – Peter Pan perde la sua ombra

L'insegnante potrà iniziare l'attività leggendo alcuni brani della storia di Peter Pan,

dello scrittore scozzese James Matthew Barrie, ad esempio:

"… Ma quella di Peter Pan non è una favola.

Qualche giorno prima [Peter] era venuto ad

ascoltare i racconti di Wendy. Nana era riuscita

ad afferrare la sua ombra e ora Peter è tornato

per cercarla. La fatina Trilli, sua inseparabile

amica, gli indica che è nascosta nel cassetto.

L'ombra non vuole saperne di tornare al suo

padrone. Per acciuffarla, Peter fa un gran

baccano e Wendy si sveglia. "Peter! Oh Peter,

sapevo che saresti tornato!" esclama la

ragazzina. Mentre gli ricuce l'ombra, Wendy

racconta a Peter che lei non potrà più continuare a dormire nella camera dei bambini.

"Da domani dovrò crescere!" Allora Peter decide: porterà la ragazzina nell'isola che

non c'è, il magico luogo dove non si diventa mai grandi."

Prendendo spunto dal brano letto si formuleranno una serie di domande-stimolo che

avranno lo scopo di far riflettere sulle caratteristiche dell'ombra; le risposte saranno

fornite attraverso esperienze giocose, realizzate in giardino in una giornata di Sole

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I domanda stimolo

Nel mondo della realtà l'ombra si può staccare dal corpo che la produce come è

successo nel mondo della fantasia a Peter Pan?

Per rispondere: - Gioco a gara nel quale vince chi riesce a trovare il modo di staccarsi dalla propria ombra

- Disegno libero in cui i bambini illustreranno il gioco realizzato.

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II domanda stimolo

Se due persone si toccano si può riuscire a non far toccare anche le ombre?

Per rispondere: - Gioco libero in cui ogni bambino fa le prove necessarie per stabilire la risposta da dare.

- Disegno libero in cui i bambini illustreranno il gioco realizzato.

Se i bambini si toccano anche le ombre si toccano

… ma le ombre si possono toccare tra loro anche se i bambini non si toccano

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III domanda stimolo

Si può toccare con la mano o calpestare l'ombra propria o degli altri?

- Gioco libero in cui ogni bambino fa le prove necessarie per stabilire la risposta da

dare.

- Gioco guidato Il ladro delle ombre: in questo gioco un bambino corre dietro i

compagni per calpestare la loro ombra, i quali, saltando, correndo, ruotando, cercano

di evitare che il compagno calpesti loro l'ombra per non farsela rubare. Chi non ci

riesce diventa, a sua volta, il ladro delle ombre e il gioco ricomincia.

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IV domanda stimolo

Si può entrare e nascondersi dentro l'ombra propria o in quella degli altri?1

- Gioco guidato Il mostro delle ombre: i bambini si dividono in due gruppi, i bambini

del primo gruppo faranno la parte delle statue che proiettano la loro ombra sulla terra

del giardino, mentre, i bambini del secondo gruppo cercheranno di nascondere la

propria ombra dentro quella delle statue per non farla trovare al mostro delle ombre

che, altrimenti, catturerebbe il bambino che la produce e lo porterebbe nella tana delle

ombre. Vince chi riesce a nascondere, ogni volta, la sua ombra dentro quella delle

statue.

V domanda stimolo

Si possono unire le ombre e formare un'ombra diversa?

- Gioco delle ombre cinesi. Si possono trovare nel web le seguenti risorse, utili per

insegnare ai bambini quest'attività:

Un video in You Tube (http://www.youtube.com/watch?v=LjppgnKsG1MI)

1 Questa domanda stimolo permetterebbe di prendere in considerazione il concetto di "cono d'ombra"

che potrebbe portare ad affrontare il legame esistente tra le ombre e la geometria descrittiva, la prospettiva nell'architettura e nell'arte. Ma non trattandosi di concetti appropriati per la fase di sviluppo cognitivo in cui si trovano i bambini più piccoli, non vengono trattati in questa circostanza. In questo percorso didattico, l'ombra verrà considerata come immagine proiettata e, quindi, come figura piana. Questo permetterà di focalizzare l'attenzione dei bambini su alcuni aspetti dell'ombra che sono ritenuti apprendimenti fondamentali in questa fase, ma che si potranno approfondire in età successiva, con aspetti più specialistici.

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Un sito che spiega come si realizzano le ombre cinesi

(http://tempolibero.uncome.it/articolo/come-fare-le-ombre-cinesi-140.html )

Step 2 – Che forma ha l’ombra?

L'insegnante proporrà ai bambini alcuni giochi.

1. Il primo sarà realizzato in giardino. Si cercherà di osservare e riflettere sulla

forma assunta dall'ombra proiettata in terra:

di ogni bambino in relazione alla postura assunta;

di un gruppo di bambini in fila, poi, in riga ed infine in cerchio;

di ogni bambino che si muove in modo che l'ombra si sposti davanti, poi

indietro e, successivamente, di lato.

2. Il secondo gioco, sarà realizzato in una stanza in penombra, davanti ad una

sorgente luminosa, per osservare la relazione tra l'ombra proiettata, la fonte

luminosa e i corpi che producono l'ombra, chiedendo ai bambini di eseguire i

seguenti movimenti:

formare l'ombra del proprio corpo e, poi, modificare la sua direzione

spostando la posizione della sorgente luminosa;

porre tra la sorgente luminosa e lo schermo sul quale si proietta

l'immagine oggetti tridimensionali che verranno poi ruotati, avvicinati o

allontanati dalla sorgente luminosa, spostati un po' a destra, un po' a

sinistra, un po' in alto e un po' in basso

I bambini realizzeranno, infine, disegni in cui illustreranno l'attività realizzata.

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Ricordando e riflettendo sulle attività svolte il docente arriverà a definire insieme ai

bambini alcune punti fermi quali:

la forma dell'ombra è simile (non identica) alla forma dell'oggetto che produce

l'ombra;

la forma dell'ombra cambia con la rotazione di un oggetto non simmetrico o

della fonte luminosa;

la direzione dell'ombra cambia con la rotazione dell'oggetto o della fonte

luminosa;

la grandezza della forma varia a seconda che l'oggetto e la fonte luminosa si

avvicinino o si allontanino tra loro, perché l'oggetto avvicinandosi alla fonte

luminosa blocca molta più luce di quella che blocca quando questa si allontana.

3. In ultimo, l'insegnante proporrà ai bambini dei giochi didattici (da realizzarsi sia

individualmente che a piccoli gruppi) con lo scopo sia di aiutarli a focalizzare

l'attenzione sulla forma delle ombre e sulle loro proprietà sia di verificare la

capacità dei bambini di discriminare visivamente (pre-requisito essenziale per

l'apprendimento della letto-scrittura).

Ai seguenti link si possono trovare i giochi sopra menzionati che stimolano i

bambini ad associare un'immagine alla propria ombra:

http://www.homemademamma.com/wp-

content/uploads/2011/02/Memory_ombre.pdf

http://www.nostrofiglio.it/giochi/trova-l-ombra-delle-piccole-creature-del-

bosco.html?type=art

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Step 3 – Ogni cosa ha la sua ombra?

In questa fase l'insegnante propone la seguente domanda-stimolo:

Ogni cosa ha la sua ombra?

Successivamente, lascia che i bambini riflettano, si confrontino, facciano ipotesi che,

poi, puntualmente verranno sperimentate e confutate. Giungeranno così a scoprire

che le ombre non sono tutte uguali ma cambiano se gli oggetti sono opachi oppure

trasparenti (il concetto di traslucido si proporrà ai ragazzi più grandi).

Così, in una stanza buia, inviterà i bambini a fare "prove d'ombra" frapponendo tra una

fonte luminosa (una torcia, un faretto, una candela) un oggetto qualsiasi presente

nell'ambiente scolastico (dei giochi, dei quaderni, degli abiti, dei vasi di vetro ecc.) e a

osservare e confrontare le ombre proiettate. Si arriverà, pertanto, a mettere in

relazione le proprietà dei materiali che compongono l'oggetto con la qualità

dell'ombra proiettata; i bambini potranno comprendere che i materiali trasparenti non

producono l'ombra, oppure, che l'intensità dell'ombra dipende dalla opacità del

materiale con cui è stato realizzato l'oggetto

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L'attività proseguirà invitando i bambini a classificare gli oggetti presenti nell'aula tra

opachi e trasparenti e a riprodurre con un disegno le osservazioni fatte.

L'ombra dipende anche dalle caratteristiche del piano sulla quale si proietta. Si

proporrà, pertanto, ai bambini di girare per la scuola, con una torcia accesa, davanti

alla quale è stato posto un oggetto; si proietterà la sua ombra su supporti diversi:

scale, piani levigati, piani ondulati, piani irregolari.

Anche questa attività si concluderà con un disegno in cui i bambini illustreranno le

osservazioni fatte.

Attività 3 – L'ombra delle ombre

Tempo medio per svolgere l'attività in classe: 6 ore

Grado scolastico: Scuola primaria - Classe I e II in continuità con la scuola

dell'infanzia.

La terza attività porterà i bambini a riflettere sull'importanza della sorgente luminosa

nella produzione dell'ombra, sollecitando l'osservazione delle sorgenti naturali e

artificiali e facendo comprendere agli allievi che l'alternanza giorno-notte è il risultato di

un gioco d'ombre tra il Sole e la terra.

Obiettivi

Apprendere l’importanza della sorgente luminosa nella produzione dell’ombra.

Comprendere che l’alternanza giorno-notte è il risultato di un gioco d’ombre tra il sole e la Terra.

by Gnews pics (CC BY 2.0)

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Step 1 – Le sorgenti luminose

Il docente inizierà questa fase del percorso ponendo la seguente domanda-stimolo:

I corpi producono sempre l'ombra?

Lo scopo sarà quello di far riflettere i bambini sull'importanza fondamentale della

sorgente luminosa affinché si possa manifestare il fenomeno dell'ombra.

Si passerà, quindi, a osservare che le sorgenti

luminose possono essere di tanti tipi e che

queste possono essere classificati tra sorgenti

naturali e artificiali (la distinzione tra sorgenti

puntiformi o estese con il conseguente concetto

di ombra e penombra verrà presa in

considerazione solo nei gruppi di ragazzi più grandi).

Step 2 – “Eppur si muove!”

L'insegnante inizia questa fase chiedendo ai bambini:

L'ombra rimane ferma sempre allo stesso posto?

Gli allievi rifletteranno sulla domanda-stimolo posta

dall'insegnante, confronteranno le loro idee e faranno

ipotesi che verranno verificate e confutate.

Al termine della discussione l'insegnante proporrà loro un

esperimento per verificare l'ipotesi che l'ombra si muove,

invitando, quindi, i bambini a conficcare un bastone nella

terra del giardino della scuola e a osservare la sua ombra

nel corso della giornata scolastica.

by gigi murru (CC BY-SA 2.0)

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Una volta appurato che l'ombra si muove, verrà proposta una seconda domanda-

stimolo:

Perché l'ombra si muove?

Dopo lo scambio di idee i bambini arriveranno alla conclusione che l'ombra si muove

con il movimento del Sole. A questo punto l'insegnante proporrà di osservare lo

spostamento dell'ombra durante la giornata e capire se questo spostamento avviene

sempre con la stessa traiettoria.

L'orologio Solare

Una volta provato che il movimento dell'ombra segue sempre la stessa traiettoria,

l'insegnante proporrà ai bambini di associare la posizione dell'ombra del bastone con

l'ora della giornata costruendo un orologio solare mediante l'uso dello gnomone

e/o della meridiana. Poiché i bambini più piccoli fanno fatica a comprendere a pieno il

concetto di "tempo", specialmente quando questo si collega alle ore dell'orologio, è

bene, all'inizio, associare alle ore dell'orologio le attività che loro di solito svolgono in

quel determinato orario: ad esempio, ore 8.00: arrivo a scuola; ore 8,30: faccio

lezione; ore 10.00: faccio merenda; ore 10.30: seconda lezione della giornata; ore

12.30: pranzo.

Materiale occorrente

1 cartone 50 x 50 cm

carta bianca

colla

1 matita

pongo

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Procedimento

1. Rivestire il cartone con la carta bianca.

2. Posizionare al centro una pallina di pongo e premerla verso il cartone in modo

che resti ferma.

3. Infilare nel pongo una matita.

4. In una giornata assolata, posizionare all'aperto il cartone con la matita.

5. Tracciare un segno nel punto in cui cade l'ombra della matita e segnarvi vicino

l'ora.

6. Ogni ora, tracciare il segno dell'ombra della matita con l'indicazione dell'ora.

7. Unire tutti i punti formando, attorno alla matita, un cerchio dove sono stati

evidenziati i punti raggiunti dall'ombra della matita nelle ore della giornata.

8. Verificare nei giorni successivi se, ad una determinata ora, l'ombra della matita

si trova allo stesso posto del giorno precedente.

A questa esperienza seguirà una nuova domanda stimolo:

Si può fermare un'ombra mentre il corpo che la produce si sposta?

Dopo il consueto confronto di idee e la conseguente formulazione e verifica delle

ipotesi, i bambini arriveranno alla conclusione che l'ombra la si può fermare solo se

viene ricalcata e questo può essere fatto con un pennarello su di un figlio di carta; sul

terreno del giardino con dello spago o con dei sassetti, oppure, in camera oscura

fissandola sulla carta fotografica.

A questo punto, l'insegnante prenderà un pallone che i bambini, di solito, usano in

giardino per giocare; con un pennarello scuro traccerà su di esso un punto; accenderà

una lampada da tavolo, poi, porrà il punto tracciato sul pallone davanti alla lampada

accesa e chiederà ai bambini di definire le caratteristiche del punto tracciato, quindi,

girerà il pallone in modo che il punto si trovi nella parte opposta alla lampada e, quindi,

l'insegnante chiederà di nuovo ai bambini di definire le caratteristiche del punto,

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mettendolo in relazione alle caratteristiche osservate in precedenza arrivando alla

conclusione che, nel primo caso, il punto era illuminato dalla luce della lampada

e nel secondo caso non lo era.

L'insegnante chiederà allora il perché di questa differenza e loro discuteranno e

proporranno ipotesi che verranno verificate come, di consueto, per far comprendere

che, nel secondo caso, il punto è al buio poiché il pallone, non permettendo alla

luce di passare, crea l'ombra.

L'insegnante, quindi, proporrà ai bambini un gioco: chiedendo loro di immaginare che il

puntino disegnato sul pallone sia la città in cui vivono e la lampada sia il Sole. Insieme

all'insegnante i bambini comprenderanno che la città e loro stessi saranno illuminati

quando questa è rivolta verso il Sole mentre rimarranno al buio quando la città è

rivolta dalla parte opposta, all'ombra. Infine, porrà loro al seguente domanda: nel

mondo della realtà quando succede questo fenomeno?

Dalla discussione i bambini metteranno in relazione il fenomeno temporale del

giorno e della notte con la rotazione della terra davanti al Sole. In questo percorso

didattico si metterà in evidenza solo la rotazione della Terra e non la rivoluzione

poiché essendo quest'ultima, ed il discorso astronomico in genere, lontano dalle

esperienze dirette dei bambini rimarrebbe un argomento per loro poco comprensibile.

Si cercherà, pertanto, di far scoprire ai bambini un solo aspetto del fenomeno

temporale del giorno e della notte: la rotazione;, mentre si lascerà alle età successive

la presentazione degli altri argomenti. Si rammenta che anche il fenomeno delle eclissi

non è un concetto appropriato alla fase di sviluppo cognitiva dei bambini nell'età presa

in considerazione ma, sicuramente, è un argomento importante in un percorso che

coinvolge ragazzi più grandi.

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Risorse

Bibliografia

Desjours, P., Di notte e al buio (illustrazione di Catherine Proteau), Editoriale Scienza, Trieste, 2007 Hann, J., Il libro degli esperimenti scientifici, Edizione Longanesi, Milano, 1984 Maraffino, E., Il manuale degli esperimenti. Un libro per aspiranti scienziati, Lapis edizioni, Roma, 2010 Kerrod, R., Holgate, S. H., L'enciclopedia attiva della scienza, Editoriale Scienza, 2003 Stannard, R., Luce e suono, Editoriale Scienza, 2008 Sitografia

Luce, colore e visione (a cura di Chiara Sanna)

http://www.slideserve.com/keaton/luce-colore-visione

(visitato nell’agosto 2015)

Tra matematica e fisica: le ombre (M. Gagliardi, M. Recchi, E. Giordano) -

http://didascienze.formazione.unimib.it/Lucevisione/ombre-praga-IT.pdf

(visitato nell’agosto 2015)

La luce ne fa di tutti i colori (attività sperimentali)

http://www.liceofermibo.net/docs/iss/SCHEDE%20ESPERIENZE%20ISS_FINALE[1].d

oc

(visitato nell’agosto 2015)

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Questo percorso didattico è stato realizzato nel 2014 da INDIRE con i fondi del Progetto

PON Educazione Scientifica, codice B-10-FSE-2010-4, cofinanziato dal Fondo Sociale

Europeo.

La grafica, i testi, le immagini e ogni altre informazione disponibile in qualunque formato

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sensi della normativa in tema di opere dell’ingegno (legge 22 aprile 1941, n. 633).