Giocchino Toma I ricordi di un orfano

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COLLANA DI SCRITTORI PUGLIESIdiretta da Paolo Pellegrino

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Volumi pubblicati

1. - GIOACCHINO TOMARicordi di un orfanoa cura di Aldo Vallone

2. - FRANCESCO GABRIELIUomini e volti di Puglia

3. - SIGISMONDO CASTROMEDIANOPagine di narrativa risorgimentale.Antologia delle Memoriea cura di Aldo Vallone

4. - EUGENIO DE CARLOPagine di storia risorgimentale.Note ed episodi di storia localea cura di Paolo Pellegrino

5. - GIOACCHINO TOMARicordi di un orfano, II ed.a cura di Paolo Pellegrino

Mario Congedo Editore

Gioacchino Toma raccolse in un piccolo volume, Ricordi diun orfano (scritti nel corso del 1885 e pubblicati nel 1886), lememorie della sua giovinezza, raccontate – come ebbe a rile-vare Benedetto Croce – «con semplicità e vigore, senza enfasie senza abbellimenti di sorta». È la storia della sua travagliatainfanzia e adolescenza di orfano e di fanciullo quasi abban-donato, della sua adesione alle formazioni garibaldine nellalotta contro il dispotismo borbonico e per l’Unità d’Italia, del-la sua esperienza artistica nel panorama pittorico della secon-da metà dell’Ottocento a Napoli.

I Ricordi sono l’unica testimonianza letteraria della fortetempra di scrittore che ebbe il Toma, uno dei maggiori pittorinapoletani dell’Ottocento, narratore anche nei suoi dipinti,che, senza scivolare mai nell’illustrazione, evocano momentitragici, solenni, patetici della storia e del costume meridionali.

Essi, che terminano subito dopo l’impresa garibaldina, ap-partengono di diritto alla memorialistica risorgimentale.Scritti con una forza concisa, sembrano ispirarsi al modellodel romanzo di formazione e sono, in effetti, la storia pura esemplice del processo di sviluppo intellettuale e morale di ungiovane. Storia che si conclude con un accento di dignità viri-le: rivive, sotto il segno dell’ironia romantica, la rinuncia alsogno astratto della grandezza artistica. L’accettazione del li-mite, con cui terminano i Ricordi, che la critica ha spessofrainteso e non ha certo contribuito all’accreditamento artisti-co del Toma, segnala invece la conquista della maturità.

Riletti a distanza di tempo, i Ricordi rivelano una classicacompostezza che ne rivaluta lo spessore anche letterario e licandidano, insieme con Carceri e galere politiche. Memorie delDuca Sigismondo Castromediano, ad entrare a far parte della re-pubblica delle lettere all’interno della tradizione risorgimen-tale di Terra d’Otranto.

(Paolo Pellegrino)

ISBN 9788880869566

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12,00

A centoventi anni dalla morte di Gioacchi-no Toma (Galatina, 24 gennaio 1836-Na-poli, 12 gennaio 1891) e a centocinquantadall’Unità d’Italia, l’Amministrazione co-munale di Galatina ha pensato di patroci-nare l’evento con una nuova e accurataedizione dei Ricordi di un orfano, pubblicatiper la prima volta nel 1886. Il testo auto-biografico propone l’esperienza umana eartistica dell’insigne pittore galatinese, ap-profondendo aspetti dell’epopea risorgi-mentale e del clima culturale-artistico del-la seconda metà dell’Ottocento napoleta-no. La partecipazione garibaldina, nellalotta per l’Unità d’Italia, ampiamente ri-flessa nella produzione pittorica dell’arti-sta, chiude nel nome di Toma, e cioè nelmodo più degno, una serie molteplice diiniziative che hanno caratterizzato le cele-brazioni per il compimento dell’unifica-zione nazionale nella città di Galatina.Si è ritenuto di affermare, in modo non ef-fimero, con questa pubblicazione, il valo-re delle salde radici e l’identità culturaledi un territorio, proponendo alle nuovegenerazioni un magnifico esempio di artegenialmente sincera e forte, e insiemed’alta coscienza morale e civile.

Giancarlo ColucciaSindaco

L’edizione è a cura del prof. Paolo PELLE-GRINO, docente di Estetica presso la Facoltàdi Lettere e Filosofia dell’Università delSalento.

In copertina: G. TOMA, Autoritratto (1880 ca.) Napoli, Museo e Gallerie Nazionali di Capo-dimonte.

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Ricordi di un orfanoA cura di Aldo Vallone

Introduzione di Paolo Pellegrino

Congedo Editore