Gigli Lettera - Noi F&v 290516

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entre scriviamo, sta per concludersi in sordina la battaglia per le unioni civili. I rapporti di forza alla Camera hanno reso insignificante la re- sistenza di una piccola pattu- glia di deputati in Commissio- ne Giustizia. Al momento di an- dare in edicola il più pericolo- so attacco di sempre all’istitu- to della famiglia in Italia sarà già diventato legge dello Stato. Approvazione con la fiducia, per rendere impossibili modi- fiche al testo del Senato e per coartare il voto di coscienza. Per evitare rischi di incostitu- zionalità le unioni civili sono state etichettate come "forma- zione sociale specifica". In realtà è stata codificata la so- stanziale equiparazione alla fa- miglia dell’unione tra persone dello stesso sesso. Impedimen- ti, rito, registrazione nello sta- to civile, scelta del cognome, regime patrimoniale, modalità di scioglimento, alimenti, pen- sione di reversibilità, equipara- ti a quelli dei coniugi. La vita dell’unione è definita come vi- ta familiare, rispetto alla quale si differenzia, con involontario umorismo, solo per la man- canza dell’obbligo di fedeltà. È caduta in Senato la possibilità di adottare il figlio del partner, ma il meccanismo dell’adozio- ne speciale continuerà a ren- derla possibile, come le crona- che dimostrano ogni giorno. Bocciati gli emendamenti sul- la maternità surrogata, chi ha i soldi potrà sfruttare donne bi- sognose da cui comprare ga- meti o affittare l’utero, ripor- tando poi in Italia bambini a cui nessun giudice negherà l’ado- zione, "nell’interesse del mi- nore". Sul futuro aleggia la cap- pa di possibili azioni giudizia- rie per riconoscere alle coppie omosessuali l’eterologa e l’a- dozione legittimante. Del resto, la legge di oggi è solo il primo passo, dichiaratamente autoli- mitatosi negli obiettivi per evi- tare che sul tema dei bambini si coagulasse l’opposizione di una sensibilità non ancora ane- stetizzata. Il resto lo farà l’Eu- ropa che non ci imponeva que- sto tipo di soluzione, ma che una volta scelta la strada di trat- tare in modo uguale cose disu- guali – ci imporrà di far cade- re ogni residua differenza di trattamento per i partner dell’u- nione omosessuale, sulla base del principio di non discrimi- nazione. Con i voti di fiducia il governo si è assunta la respon- sabilità politica della legge e il sottosegretario Migliore ha con onestà rivendicato la volontà dell’equiparazione al matrimo- nio. Renzi accontenta la sini- stra radicale, ma la componen- te cattolica del Pd ne esce umi- liata, costretta, rispetto alle sue richieste, ad accontentarsi, al pari dei cattolici di Ncd, della inutile rinuncia alla stepchild a- doption. Il realismo fa premio sugli ideali e la vicenda certifi- ca l’irrilevanza politica dei cat- tolici, divisi e pronti ad alli- nearsi al momento del voto in Parlamento, anche su un tema fondamentale come la famiglia. Adeguarsi allo spirito dei tem- pi evita lacerazioni alla politi- ca, ma i danni per la società si valuteranno sui tempi lunghi, a cominciare da quelli che pro- durrà l’esperimento psicope- dagogico di affidare la crescita dei bambini a genitori dello stesso sesso. ©RIPRODUZIONE RISERVATA M EDITORIALE Don Paolo Gentili* LETTERE  AL POPOLO DELLA  VIT A Unioni civili Ora l ʼ Europa farà il resto Famiglia, il Papa ci dona una musica che suona di nuovo Gian Luigi Gigli  Amo ris Lae tit ia fa risuonare la voce di una Chiesa in cui, per rispondere alle sfide dell’attuale contesto culturale, ci si è messi alla scuola della famiglia illuminata dal Vangelo. Ci sono voluti due Sinodi, una doppia consultazione di popolo (che è una vera novità storica), perché il Santo Padre ci donasse un "cambio di passo" così incisivo, forte della collegialità di cui questo documento risplende. Papa Francesco ha riscritto parole già pronunciate con una musica totalmente nuova: "Gesù vuole una Chiesa attenta al bene che lo Spirito sparge in mezzo alla fragilità" (AL 308). Per troppo tempo abbiamo costruito barricate producendo una competizione fra vicini e lontani, finendo per diventare noi stessi lontani dallo prospettiva che ha Gesù. Si tratta allora di convertire il nostro sguardo, da quello del  fig lio fed ele della parabola di Lc 15, 25-32 a quello del samaritano di Lc 10,25-37. Il Papa lo scorso anno, nella sua visita a Prato, affermò che "non esistono lontani che siano troppo distanti, ma soltanto prossimi da raggiungere". Occorrono allora nuovi occhi per accompagnare i conviventi, preoccupati dai costi della cerimonia nuziale, a riconoscere l’atto di sposarsi come una Grazia e non come un lusso per pochi (cfr. AL 294). Troppo spesso la cornice ha oscurato il quadro, lasciando percepire il sacramento del matrimonio solo come una serie di obblighi o impedimenti: si tratta invece di annunciare la grazia liberante del sacramento delle nozze. I tempi delle famiglie sono spesso insostenibili; quando poi si hanno bimbi piccoli è la parrocchia che deve entrare nelle case. Così, anche per i giovani sposi, uscendo da una pastorale di élites, fatta di piccoli gruppi, occorrerà suscitare una nuova modalità di accompagnamento, un aiuto da famiglia a famiglia: "affidare a coppie più adulte il compito di seguire coppie più recenti del proprio vicinato, per incontrarle, seguirle nei loro inizi e proporre loro un percorso di crescita" (AL 230). Soprattutto, davanti a chi fallisce nel matrimonio, l’atteggiamento evangelico da assumere è quello delle parabole della misericordia, in particolare della donna che si lascia illuminare dalla lampada e, ritrovando la dracma perduta, favorisce la reintegrazione restituendole tutto il suo valore (cfr. Lc 15,8-10): "la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli" (AL 310). Per il discernimento pastorale, nel distinguere i vari casi che si presentano, sarà preziosa l’opera dei pastori che in un dialogo filiale favoriranno l’apertura delle anime in foro interno (cfr. AL 300), offrendo indicazioni solo dopo aver letto le pieghe più nascoste di quella particolare situazione. È determinante però, nella consapevolezza che "siamo chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle" (AL 37), rispettare la "legge della gradualità, o cammino graduale" (FC 34), evocata da San Giovanni Paolo II. A Betlemme la Trinità è scesa su un po’ di paglia: il collirio della misericordia sarà decisivo per portare il vangelo della famiglia nell’umanità di questo tempo. *Direttore Ufficio nazionale Cei pastorale familiare L LE RUBRICHE      S      O      M      M      A      R      I      O NOI n 2 m a o 2 famiglia   vita 5 ESORTAZIONE Amoris laetitia Futuro presente 26 OBIEZIONE Le buone prassi di Cav e ospedali Pino Moradini 28 OBIEZIONE Resistere da 40 anni alle lobby abortiste Luca Finocchiaro 30 OBIEZIONE Erodere la libertà scelta contro la vita Marina Casini 32 OBIEZIONE «Io, obiettore cacciato dagli Usa» Robert Walle y 34 OBIEZIONE Il Papa: dire no Un diritto umano Antonietta Oriolo 38 VIVA LA VITA La scelta di Pompei: «Accanto alle madri» Loreta Somma 6 ESORTAZIONE Amoris laetitia Futuro presente 10 ABUSI Donne e violenza Un progetto per dirlo Viviana Daloiso 12 ABUSI Donne e violenza Segni da cancellare Paola Molteni 14 CHERNOBYL «I ragazzi ucraini: Aiutateci ancora» Benedetta Verrini 18 SPIRITUALITÀ Eremi e santuari modello famiglia 1 Barbara Garavaglia 16 COPPIE E CRISI Figli di separati Il dolore e la malattia Sofia Tavella 20 SPIRITUALITÀ Eremi e santuari modello famiglia 2 Barbara Garavaglia 22 SPIRITUALITÀ Il teologo Santorsola: genitori pregate così Paolo Ferrario 25 L ANALISI Con lʼobiezione serve la prevenzione Gian Luigi Gigli 26 CERCO FAMIGLIA Daniela Pozzoli 31 MICROCOSMI 2.0 Diego Motta 33 LA SALUTE NEL PIATTO Caterina e Giorgio Calabrese 39 LETTI PER VOI 39 QUELLO CHE I VOSTRI FIGLI NON DICONO Roberta Vinerba 8 ESORTAZIONE Amoris laetitia Futuro presente

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entre scriviamo, sta perconcludersi in sordina la

battaglia per le unioni civili. Irapporti di forza alla Camerahanno reso insignificante la re-sistenza di una piccola pattu-glia di deputati in Commissio-ne Giustizia. Al momento di an-dare in edicola il più pericolo-so attacco di sempre all’istitu-to della famiglia in Italia saràgià diventato legge dello Stato.Approvazione con la fiducia,per rendere impossibili modi-

fiche al testo del Senato e percoartare il voto di coscienza.Per evitare rischi di incostitu-zionalità le unioni civili sonostate etichettate come "forma-zione sociale specifica". Inrealtà è stata codificata la so-stanziale equiparazione alla fa-miglia dell’unione tra personedello stesso sesso. Impedimen-ti, rito, registrazione nello sta-to civile, scelta del cognome,regime patrimoniale, modalitàdi scioglimento, alimenti, pen-

sione di reversibilità, equipara-ti a quelli dei coniugi. La vitadell’unione è definita come vi-ta familiare, rispetto alla qualesi differenzia, con involontarioumorismo, solo per la man-canza dell’obbligo di fedeltà. Ècaduta in Senato la possibilitàdi adottare il figlio del partner,ma il meccanismo dell’adozio-ne speciale continuerà a ren-derla possibile, come le crona-che dimostrano ogni giorno.Bocciati gli emendamenti sul-la maternità surrogata, chi ha isoldi potrà sfruttare donne bi-sognose da cui comprare ga-meti o affittare l’utero, ripor-tando poi in Italia bambini a cuinessun giudice negherà l’ado-zione, "nell’interesse del mi-nore". Sul futuro aleggia la cap-pa di possibili azioni giudizia-rie per riconoscere alle coppie

omosessuali l’eterologa e l’a-dozione legittimante. Del resto,la legge di oggi è solo il primopasso, dichiaratamente autoli-mitatosi negli obiettivi per evi-tare che sul tema dei bambinisi coagulasse l’opposizione diuna sensibilità non ancora ane-stetizzata. Il resto lo farà l’Eu-ropa che non ci imponeva que-sto tipo di soluzione, ma che –una volta scelta la strada di trat-tare in modo uguale cose disu-guali – ci imporrà di far cade-re ogni residua differenza ditrattamento per i partner dell’u-nione omosessuale, sulla basedel principio di non discrimi-nazione. Con i voti di fiducia ilgoverno si è assunta la respon-sabilità politica della legge e ilsottosegretario Migliore ha cononestà rivendicato la volontàdell’equiparazione al matrimo-

nio. Renzi accontenta la sini-stra radicale, ma la componen-te cattolica del Pd ne esce umi-liata, costretta, rispetto alle suerichieste, ad accontentarsi, alpari dei cattolici di Ncd, dellainutile rinuncia allastepchild a-

doption. Il realismo fa premiosugli ideali e la vicenda certifi-ca l’irrilevanza politica dei cat-tolici, divisi e pronti ad alli-nearsi al momento del voto inParlamento, anche su un temafondamentale come la famiglia.Adeguarsi allo spirito dei tem-pi evita lacerazioni alla politi-ca, ma i danni per la società sivaluteranno sui tempi lunghi, acominciare da quelli che pro-durrà l’esperimento psicope-dagogico di affidare la crescitadei bambini a genitori dellostesso sesso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

M

EDITORIALE

Don Paolo

Gentili*

LETTERE

 AL

POPOLO

DELLA

 VITA

Unioni civiliOra lʼEuropafarà il resto

Famiglia, il Papaci dona una musicache suona di nuovo

Gian Luigi

Gigli

 Amoris Laetitia fa risuonare la voce di una Chiesa in cui, perrispondere alle sfide dell’attuale contesto culturale, ci si è messi alla

scuola della famiglia illuminata dal Vangelo. Ci sono voluti due Sinodi, unadoppia consultazione di popolo (che è una vera novità storica), perché ilSanto Padre ci donasse un "cambio di passo" così incisivo, forte dellacollegialità di cui questo documento risplende. Papa Francesco ha riscrittoparole già pronunciate con una musica totalmente nuova: "Gesù vuole unaChiesa attenta al bene che lo Spirito sparge in mezzo alla fragilità" (AL 308).Per troppo tempo abbiamo costruito barricate producendo una competizionefra vicini e lontani, finendo per diventare noi stessi lontani dallo prospettivache ha Gesù. Si tratta allora di convertire il nostro sguardo, da quello del figlio fedele della parabola di Lc 15, 25-32 a quello del samaritano di Lc10,25-37. Il Papa lo scorso anno, nella sua visita a Prato, affermò che "nonesistono lontani che siano troppo distanti, ma soltanto prossimi daraggiungere". Occorrono allora nuovi occhi per accompagnare i conviventi,preoccupati dai costi della cerimonia nuziale, a riconoscere l’atto di sposarsicome una Grazia e non come un lusso per pochi (cfr. AL 294). Troppospesso la cornice ha oscurato il quadro, lasciando percepire il sacramento delmatrimonio solo come una serie di obblighi o impedimenti: si tratta invece diannunciare la grazia liberante del sacramento delle nozze. I tempi dellefamiglie sono spesso insostenibili; quando poi si hanno bimbi piccoli è laparrocchia che deve entrare nelle case. Così, anche per i giovani sposi,uscendo da una pastorale di élites, fatta di piccoli gruppi, occorrerà suscitareuna nuova modalità di accompagnamento, un aiuto da famiglia a famiglia:"affidare a coppie più adulte il compito di seguire coppie più recenti delproprio vicinato, per incontrarle, seguirle nei loro inizi e proporre loro unpercorso di crescita" (AL 230). Soprattutto, davanti a chi fallisce nelmatrimonio, l’atteggiamento evangelico da assumere è quello delle paraboledella misericordia, in particolare della donna che si lascia illuminare dallalampada e, ritrovando la dracma perduta, favorisce la reintegrazione

restituendole tutto il suo valore (cfr. Lc 15,8-10): "la misericordia non è solol’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli"(AL 310). Per il discernimento pastorale, nel distinguere i vari casi che sipresentano, sarà preziosa l’opera dei pastori che in un dialogo filialefavoriranno l’apertura delle anime in foro interno (cfr. AL 300), offrendoindicazioni solo dopo aver letto le pieghe più nascoste di quella particolaresituazione. È determinante però, nella consapevolezza che "siamo chiamati aformare le coscienze, non a pretendere di sostituirle" (AL 37), rispettare la"legge della gradualità, o cammino graduale" (FC 34), evocata da SanGiovanni Paolo II. A Betlemme la Trinità è scesa su un po’ di paglia: ilcollirio della misericordia sarà decisivo per portare il vangelo della famiglianell’umanità di questo tempo.

*Direttore Ufficio nazionale Cei pastorale familiare

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LE RUBRICHE 

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famiglia    vita 

5 ESORTAZIONE

Amoris laetitiaFuturo presente

26 OBIEZIONE

Le buone prassidi Cav e ospedali

Pino Moradini 

28 OBIEZIONE

Resistere da 40 annialle lobby abortiste

Luca Finocchiaro 

30 OBIEZIONE

Erodere la libertàscelta contro la vita

Marina Casini 

32 OBIEZIONE

«Io, obiettorecacciato dagli Usa»

Robert Walle 

 

34 OBIEZIONE

Il Papa: dire noUn diritto umano

Antonietta Oriolo 

38 VIVA LA VITA

La scelta di Pompei:«Accanto alle madri»

Loreta Somma 

6 ESORTAZIONE

Amoris laetitiaFuturo presente

10 ABUSI

Donne e violenzaUn progetto per dirlo

Viviana Daloiso 

12 ABUSI

Donne e violenzaSegni da cancellare

Paola Molteni 

14 CHERNOBYL

«I ragazzi ucraini:Aiutateci ancora»

Benedetta Verrini 

18 SPIRITUALITÀ

Eremi e santuarimodello famiglia 1

Barbara Garavaglia 

16 COPPIE E CRISI

Figli di separatiIl dolore e la malattia

Sofia Tavella 

20 SPIRITUALITÀ

Eremi e santuarimodello famiglia 2

Barbara Garavaglia 

22 SPIRITUALITÀ

Il teologo Santorsola:genitori pregate così

Paolo Ferrario 

25 L ANALISI

Con lʼobiezioneserve la prevenzione

Gian Luigi Gigli 

26 CERCO FAMIGLIA Daniela Pozzoli 

31MICROCOSMI 2.0 Diego Motta

33 LA SALUTE NEL PIATTO Caterina e Giorgio Calabrese

39 LETTI PER VOI

39 QUELLO CHE I VOSTRI FIGLI NON DICONO Roberta Vinerba

8 ESORTAZIONE

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