GIANLUCA BOTTA, VIVIANA MASCILONGO (EDS) Manuale pratico ... · Dias Ferreira - Associate Manager...

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NUMERO 70 Desidero ricevere una copia dell’opera Manuale pratico di sperimentazione clinica - seconda edizione inviate la copia al seguente indirizzo: cognome nome via N o Città cap Provincia e-mail p. Iva pagherò l’importo pari a 28,00 Euro a mezzo: bonifico bancario (allego fotocopia) intestato a: Mattioli 1885 spa Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio, 43036 Fidenza (PR), presso Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Ag. 3 di Fidenza; cod. IBAN IT 39 S 06230 65732 000094186751, cod. BIC CRPPIT2P487 VISA MASTERCARD N° carta Scadenza firma inviare a: Mattioli 1885 spa Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio - 43036 Fidenza (Pr) fax 0524/82537 Mattioli 1885 Caratteristiche editoriali dell’opera: ISBN 978-88-6261519-8 formato 17x24 pagine 248 brossura filo refe prezzo di copertina: Euro 28,00 disponibile presso l’Editore e le principali Librerie Scientifiche Sconto 30% GIANLUCA BOTTA, VIVIANA MASCILONGO (EDS) La normativa per la sperimentazione clinica ha subito pro- fondi cambiamenti negli ultimi anni, con modifiche sia nelle figure responsabili per l’autorizzazione che nelle procedure da seguire per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. Questo volume nasce dalla necessità di colmare un vuoto edi- toriale e di avere a disposizione un testo di riferimento che sia utile per chiunque si affacci al mondo della sperimenta- zione clinica: per il neofita e per chi avverta l’esigenza di rive- dere o approfondire tematiche e concetti già noti. Il Manuale tratta gli aspetti della sperimentazione clinica per le diverse tipologie di prodotto (medicinale ad uso umano, dispositivo medico, medicinale veterinario, cosmetici, nutra- ceutici, …) senza tralasciare gli aspetti normativi fondamen- tali e le conoscenze teoriche necessarie (metodologia ed etica, sicurezza nelle sperimentazioni cliniche, metodi statistici). Manuale pratico di sperimentazione clinica seconda edizione A CURA DELLA SOCIETÀ ITALIANA ATTIVITÀ REGOLATORIE Per acquisti online visita il nostro sito: www.mattioli1885.com/store

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� Desidero ricevere una copia dell’opera

Manuale pratico di sperimentazione clinica - seconda edizioneinviate la copia al seguente indirizzo:

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Caratteristiche editoriali dell’opera:

ISBN 978-88-6261519-8formato 17x24 pagine 248

brossura filo refe prezzo di copertina: Euro 28,00

disponibile presso l’Editoree le principali Librerie Scientifiche Sconto

30%

GIANLUCA BOTTA, VIVIANA MASCILONGO (EDS)

La normativa per la sperimentazione clinica ha subito pro-fondi cambiamenti negli ultimi anni, con modifiche sia nellefigure responsabili per l’autorizzazione che nelle procedure daseguire per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie.Questo volume nasce dalla necessità di colmare un vuoto edi-toriale e di avere a disposizione un testo di riferimento chesia utile per chiunque si affacci al mondo della sperimenta-zione clinica: per il neofita e per chi avverta l’esigenza di rive-dere o approfondire tematiche e concetti già noti.Il Manuale tratta gli aspetti della sperimentazione clinica perle diverse tipologie di prodotto (medicinale ad uso umano,dispositivo medico, medicinale veterinario, cosmetici, nutra-ceutici, …) senza tralasciare gli aspetti normativi fondamen-tali e le conoscenze teoriche necessarie (metodologia ed etica,sicurezza nelle sperimentazioni cliniche, metodi statistici).

Manuale pratico di sperimentazione clinicaseconda edizioneA CURA DELLA SOCIETÀ ITALIANA ATTIVITÀ REGOLATORIE

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SIAR NEWS

Editoriale - Anna Ponzianelli - Direttore Editoriale SIAR News, Valeria Viola-Direttore Editoriale SIAR News, Patrizia Sigillo - Direttore Editoriale SIARNews

Note della Presidenza - Enrico Bosone – Presidente della Società Italiana diAttività Regolatorie (SIAR)

Incontro con il Ministero della Salute - Enrico Bosone - Presidente dellaSocietà Italiana di Attività Regolatorie (SIAR), Anna Ponzianelli - DirettoreEditoriale SIAR News

Frutti Gruppo di Lavoro Accesso - Enrico Bosone - Presidente della SocietàItaliana di Attività Regolatorie (SIAR), Anna Ponzianelli - Direttore Editoriale

Notes on the belgian procedure for price regulation of medicines - ValeriaZarrella - Head of Regulatory Affairs - AstraZeneca SpA, Italy

Notes on the Spanish procedure for price regulation of medicines - NicolettaMartone -Health Economics and Outcomes Research, Celgene Italia, ClaudiaDias Ferreira - Associate Manager Health Economics – Celgene Spain

L’implementazione a livello locale del Risk Management Plan -MariaAntonietta Compagnone – Comitato Editoriale SIAR,M.T. Panza

La valutazione clinica delle tecnologie sanitarie: una leva per il procurement -Marco Amenta - Procurement Manager, AIIC member

Osservatorio giurisprudenziale a cura del Focus Team Healthcare e LifeSciences - Vincenzo Salvatore, Elisa Stefanini - Studio Legale Bonelli Erede

Intervista a Paola Testori Coggi - Maria Antonietta Compagnone, AnnaPonzianelli Direttore Editoriale SIAR News, Valeria Viola - Institutional andRegulatory Affairs, Pharma Value

Intervista a Patrizia Popoli - Anna Ponzianelli - Direttore Editoriale SIARNews, Patrizia Sigillo - Direttore Editoriale SIAR News, Institutional andRegulatory Affairs, Pharma Value

Gruppi di lavoro SIAR (GDL)

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Sommario - Fascicolo n° 70SIARNEWSIl Giornale della Società Italiana Attività Regolatorie

PresidenteEnrico Bosone

Via della Rocchetta, 2 - PAVIASegreteria SIAR c/o New Aurameeting Srl:Tel +39 02/66203390 Fax +39 02/[email protected]

Periodico Quadrimestrale di aggiornamento scientifico e professionaleCopia gratuita a tutti i Soci della SIAR

Registrazione del Tribunale di MilanoN. 77 del 23.02.1995

Direttore ResponsabileClaudio C. Gandolfo

Direttori EditorialiAnna PonzianelliPatrizia SigilloValeria Viola

Direttore PubblicitàPia Furlani

Comitato EditorialeCinzia BascarinWalter BianchiPierluigi CanonicoAdriana CeciMaria Antonietta CompagnoneAnna FasolaPia FurlaniArmando GenazzaniMaurizio GiaraccaGianfranco GiulianiViviana MascilongoLuisella MajoriFrancesco Saverio MenniniRodolfo PaolettiEugenio SantoroPatrizia Villa

PUBBLICITÀ E INSERZIONI:

MATTIOLI 1885 SRL CASA EDITRICEStrada di Lodesana 649/sx, loc. Vaio - 43036 Fidenza (PR)Tel: 0524/530383 - Fax: 0524/82537E-mail: [email protected]

Direttore MarketingMarco SpinaEditing StaffValeria Ceci, Anna ScottiSegreteriaElisa Pulvi CONTRIBUTI EDITORIALI:

I contributi editoriali sonobenvenuti. Inviare unaproposta, indicandol’argomento e la lunghezzadel lavoro. Non inviare manoscritticompleti a meno che non visiano richiesti: la testata nonse ne assume alcunaresponsabilità.

DIFFUSIONE E STAMPA:Mattioli 1885 srl Casa EditriceStrada di Lodesana 649/sx,Loc. Vaio43036 Fidenza (Parma)

Questo numero (70/2016) è stato chiuso in tipografianel Dicembre 2016Tiratura: 2000 copie

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SIAR NEWS

SIARnews è il giornale della SocietàItaliana Attività Regolatorie e pub-blica editoriali, rassegne, interviste,commenti, lettere all’Editore e lavorioriginali mai pubblicati e non sog-getti in alcun modo a vincoli di copy-right (la testata non si assume l’oneredella verifica), in lingua italiana e inlingua inglese, inerenti al mondodelle attività regolatorie e sanitarie.

Richiesta di articoli/Call for PaperI Direttori editoriali della RivistaSIAR NEWS, il giornale dellaSocietà Italiana Attività Regolatorie,sono interessati a ricevere articoli daparte di professionisti, ricercatori,operatori, decision makers e tutticoloro che sono interessati al mondodelle Scienze regolatorie nell’indu-stria del farmaco, dei dispositivimedici, degli alimenti e dei cosmetici.Gli articoli possono essere inviatiscrivendo a: [email protected] Gliarticoli possono essere inviati in qual-siasi momento e saranno pubblicatidopo l’analisi da parte del comitatoscientifico ed editoriale.I testi pervenuti non verranno resti-tuiti anche se non pubblicati.Gli articoli possono essere statipubblicati precedentemente, o pre-sentati in altre riviste nazionali einternazionali. Tutti i diritti di proprietà artistica eletteraria sono riservati.E’ vietata la riproduzione ancheparziale, con qualsiasi mezzo, senzal’autorizzazione scritta della SIAR.

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Norme per gli Autori

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SIAR NEWS VOL. 70

Del numero 70 ne ha ampiamenteparlato il nostro Presidente SIAR,Enrico Bosone, e vi rimandiamoquindi alla lettura delle Note dellaPresidenza per avere una macro diquello che contiene questo numero. L’unica cosa che ci piace evidenziarenuovamente è come questo numerosia ricco di articoli diversi ed etero-geni, perché abbiamo quella visioneche il mondo regolatorio non finiscecon il 219/2006 o con il regolamentoCE1234/2008. Il mondo delle atti-vità regolatorie è decisamente moltoesteso, porta con sé diverse fasi e di-verse aree di interesse, dalla ricercaclinica alle gare di acquisto, passandoper il brevetto, l’accesso al mercato, lacompliance e le buone pratiche di fab-bricazione. Ma ci sono tanti, tantis-simi altri temi ed ognuno merita unaspecializzazione ed una formazionededicata. In questo numero, potreteleggere articoli che trattano di acces-so al mercato, ma anche di gare dellecentrali di acquisto, di farmacovigi-lanza, di gestione del rischio ed arti-coli di giurisprudenza di sentenze le-gate al farmaco e abbiamo deciso dicontinuare in questa direzione anchenei prossimi numeri.Questo bisogno di diversificare nascedall’esigenza di riuscire a capire que-sto mondo che si fa sempre più com-plesso, ma che è legato indissolubil-mente. È l’“effetto farfalla”, magi-stralmente raccontato da Bradburynel racconto fantascientifico “Rumo-re di tuono”: un viaggiatore con la

macchina del tempo calpesta unafarfalla, questa apparente innocuaazione causa disastrosi eventi a cate-na. Chi lavora infatti nel mondo de-gli affari regolatori sa che gli eventisono tutti concatenati, che bisognaavere una visione a 360 gradi, esserecostantemente aggiornati sulle nuovedirettive europee e sui regolamenti,che bisogna leggere tutte le lineeguida, studiare e comprendere le de-terminazioni di AIFA, dare unosguardo all’Europa ma toccare conmano i nostri sistemi regionali, capi-re quali saranno i trend negoziali equale direzione prenderanno le auto-rità sanitarie nazionali e regionali,anche alla luce del risultato elettora-le, verificando ancora se ci sonoorientamenti del Consiglio di Statoo di altri Tribunali che possono im-pattare sulle nostre attività quotidia-ne. Lo scambio ed il confronto, intermini accademici, tra i soci e le so-cie SIAR e tra tutti coloro che com-pongono i gruppi di lavoro è linfa vi-tale per poter portare avanti al me-glio il proprio lavoro, per essere spro-nati all’aggiornamento, allo studio eall’analisi di quel nuovo che costan-temente bussa alla nostra porta chenon possiamo far finta che non esi-sta. Siar News è quello strumentoche vogliamo diventi il supporto percoloro che hanno bisogno di teneresotto controllo l’“effetto farfalla” af-finché non si scateni un uraganosenza comprenderne il motivo e sen-za avere, soprattutto, un piano B.

EditorialeSul perché crediamo sia importante di-versificare

ANNA PONZIANELLIDirettore Editoriale SIARNEWS

VALERIA VIOLADirettore Editoriale SIARNEWS

PATRIZIA SIGILLODirettore Editoriale SIARNEWS

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SIAR NEWS VOL. 70

Ripensare l’Europa? Quello che stasuccedendo, con molte persone,non solo nel Regno Unito, chemuovono critiche al sistema Euro-peo, forse dovrebbe indurre a ri-pensare al tipo di Unione Europeache si è andata creando in questidecenni. Sarebbe auspicabile che simantenessero e rinforzassero le ini-ziative importanti, che hanno datorisultati positivi, e si abbandonasse-ro attività non prioritarie che pos-sono essere demandate alle Auto-rità Nazionali.

Nel caso dei farmaci, sicuramentel’Agenzia Europea e la proceduracentralizzata hanno rappresentatoun salto qualitativo importante, chedovrebbe essere difeso e casomairinforzato. Una iniziativa coraggio-sa, seguendo lo spirito dei “padrifondatori”, potrebbe essere quelladi istituire un fondo Europeo per ipazienti con malattie rare e per ifarmaci orfani. Se ne è parlato inpassato ma senza arrivare a conclu-sioni. Anche La proposta SIAR perun accesso tempestivo limitato aifarmaci “prioritari” va in questa di-rezione. Lo abbiamo pubblicato nelSIAR NEWS 69 e la stiamo pre-sentando in varie sedi, a partire dalCorso della Fondazione Benzi. Èuna proposta valida per tutti i PaesiEuropei, non solo per l’Italia.

Uno dei Padri Fondatori del siste-ma Europeo di regolazione è statoproprio il Professor Benzi. La Suascomparsa, 10 anni fa, ci sprona acontinuare nel cammino da Lui in-dicato. La Fondazione Benzi e laSua Presidente, ProfessoressaAdriana Ceci, sono fortemente im-pegnati in questa missione. Anche

l’ultimo Corso della FondazioneBenzi, tenutosi a Pavia in ottobre2016, è stato impostato con questointendimento.

In questa ottica: ripensare SIAR?Nulla è immutabile e i forti cam-biamenti in corso, compreso il caso“Brexit”, potrebbero portare delleconseguenze significative e nontutte negative. Cosa potrebbe signi-ficare per noi la sede di EMA inItalia? Dobbiamo però ragionarecon prudenza perché la procedura“Brexit ” si sta rilevando moltocomplessa e potrebbe riservarequalche sorpresa inattesa …Carissimi, i periodi difficili e diforti cambiamenti possono anchegenerare nuove opportunità: pen-siamoci tutti insieme…

Nel frattempo apprendiamo conpiacere della nomina del ProfessorMelazzini che, oltre ad essere un il-lustre Scienziato, è anche un pa-ziente: i pazienti come sapete, stan-no ricoprendo un ruolo sempre piùimportante nel “regolatorio” inter-nazionale e forse la Sua designazio-ne è un ulteriore segno positivo deinostri tempi.

In questo numero 70 di SIARNEWS trovate le interessanti in-terviste alle Presidenti di CTS eCPR: due ruoli diversi coperti dadue persone che condividono lapassione per il proprio lavoro al ser-vizio delle Istituzioni e dei Pazienti.Colgo l’occasione per ringraziarLeambedue per la loro disponibilità.

Cari saluti a tutti e l’invito a colla-borare, oggi più che mai, con le at-tività della nostra SIAR.

Note della PresidenzaENRICO BOSONEPresidente della SocietàItaliana di Attività Regolatorie(SIAR)

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SIAR NEWS VOL. 70

Il giorno 3 maggio alle 11, negliUffici di Lungotevere Ripa, aRoma, Anna Ponzianelli ed EnricoBosone hanno incontrato la Dotto-ressa Laura Vinci, rappresentantedella Segreteria Tecnica del Mini-stro della Salute.

Durante l’incontro è stato illustratoil lavoro svolto dal Gruppo di La-voro “Accesso” della SIAR ed il ra-zionale che ha generato la “PositionPaper” di SIAR riguardante il “ti-mely access” dei farmaci prioritari.

È stato spiegato che le proposte,contenute nel documento di cuisopra, sono rivolte a tutte le Auto-rità che in Europa decidono i rim-borsi dei farmaci.

La proposta SIAR, pubblicata suSIAR NEWS 69, prevede un mec-canismo automatico di rimborsotemporaneo, analogo a quanto at-tualmente in vigore in Germania,

limitatamente a quei farmaci chedurante la procedura europea cen-tralizzata hanno ricevuto un rico-noscimento, dal COMP e/o dalCHMP, per il loro beneficio neltrattamento di una malattia graveche non preveda già una terapiasoddisfacente.

La proposta SIAR nasce dall’espe-rienza di professionisti che si occu-pano delle procedure di autorizza-zione e di rimborso. La propostatiene conto della “sostenibilità” delsistema e suggerisce una serie dipossibili misure di contenimentodella spesa relativa.

La Dottoressa Vinci Laura ha se-guito con attenzione la presentazio-ne ed ha promesso di discutere laproposta all’interno del Ministero.

Anna Ponzianelli

Enrico Bosone

Incontro con il Ministerodella Salute

ENRICO BOSONEPresidente della SocietàItaliana di Attività Regolatorie(SIAR)

ANNA PONZIANELLIDirettore Editoriale SIARNEWS

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SIAR NEWS VOL. 70

Abbiamo istituito questo gruppo dilavoro perché consapevoli che oggi,in Italia ed in Europa, l’AIC (Marke-ting Authorisation in Inglese), puressendo, in molti casi, rilasciata dallaCommissione Europea, dopo un ri-goroso esame del rapporto benefi-cio/rischio, non è più sufficiente perla reale disponibilità dei farmaci aiPazienti.

I motivi sono molti ed hanno a chefare con la situazione economicadella maggior parte dei Paesi dellaUnione Europea, con l’aumento dellapopolazione anziana, con l’aumentodelle richieste dei Pazienti, con perio-di particolarmente fecondi di nuovevalide terapie, con l’incapacità deiGoverni Nazionali di controllare laspesa pubblica e gli sprechi che sisono andati moltiplicando nel tempo.Basti pensare, per quanto riguardaquesto ultimo punto, ai troppi piccoliOspedali ed alla diagnostica inutile:fenomeni non solo Italiani.

Sappiamo che la reale disponibilità,nei Paesi della Unione Europea, di-pende, oltre che dalla AIC/MAanche dall’eventuale rimborso daparte dei Servizi Sanitari Nazionali.

Nel caso dell’Italia, AIFA si occupaanche di questo secondo passaggio equindi ci è sembrato naturale cheSIAR, che raccoglie i professionistiche si interfacciano con le Agenzieregolatorie, si occupasse anche del-l’accesso.

Negli altri Paesi Europei le proceduredi MA e di prezzo-rimborso sono se-

guite da Autorità diverse. Tuttavia laprocedura di prezzo – rimborso, chevaluta il rapporto costo/beneficio, hadelle caratteristiche simili a quella divalutazione del beneficio/rischio. Inambedue si prendono in esame i ri-sultati degli studi clinici, anche se inuna ottica diversa, e si esprimono deigiudizi sul valore della terapia.

Va però ricordato che le procedure diprezzo-rimborso sono nazionali. Nonesiste una procedura di prezzo-rim-borso europea, dato che non esiste unFondo Sanitario Europeo, neppureper dei sottogruppi di terapie, qualiquelle per le malattie rare, anche sequalcuno aveva proposto di istituireun fondo europeo, almeno per le ma-lattie rare. Ma non se ne è fatto nulla.

Ne consegue che i criteri di valuta-zione dei diversi Paesi sono, in lineadi massima, diversi e quindi spessoportano a giudizi diversi, con buonapace della “scienza”.

I gruppi di lavoro SIAR hanno comeprimo compito quello di studiare ecapire le regole e le procedure. Quin-di ci siamo posti l’obiettivo di studia-re le diverse procedure di prezzo-rimborso in alcuni Paesi Europei.Abbiamo scelto , in ordine alfabetico,Belgio, Francia, Germania, Italia,Olanda, Spagna, UK.

Abbiamo anche selezionato una seriedi farmaci, approvati dalla Commis-sione Europea tra metà 2012 e fine2014, per i quali abbiamo osservato itempi di reale disponibilità nei Paesisopradetti.

Il secondo compito imperativo deiGdL SIAR è quello di condividerequanto studiato e capito. Per questostiamo pubblicando su SIARNEWS i risultati della nostra analisi.Su SIAR NEWS 69 quella perFrancia, Germania e Olanda mentresu SIAR NEWS 70 vengono pubbli-cati Belgio e Spagna. Il lavoro su UK,per vari motivi, è rimasto un po’ in-dietro.

Avremmo potuto fermarci a questirisultati ma abbiamo voluto anche ri-spondere al terzo obiettivo che non èstrettamente necessario, ma rappre-senta un “nice to have”.

Abbiamo ideato una proposta chetrovate a pagina 25 del SIARNEWS 69 che suggerisce una proce-dura di “timely access” per i farmaciprioritari. La stiamo presentando invarie occasioni.

Contiamo di proseguire queste anali-si concentrando l’attenzione su quan-to successo negli ultimi anni ai far-maci riconosciuti dalla ComunitàScientifica e dei Pazienti come i piùimportanti e più utili.

Chi fosse interessato a partecipare aqueste attività contatti uno dei duecoordinatori per partecipare al GdL.

Cari saluti

Anna Ponzianelli

Enrico Bosone

Frutti Gruppo di LavoroAccesso

ENRICO BOSONEPresidente della SocietàItaliana di Attività Regolatorie(SIAR)

ANNA PONZIANELLIDirettore Editoriale SIARNEWS

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SIAR NEWS VOL. 70

1. IntroductionThe Belgian reimbursement proce-dure underwent notable changes in2001 with both the publications ofthe Law of 10 August 2001 and theRoyal Decree of 21 December2001. First, strict timelines wereintroduced in order to comply withthe European Transparency Direc-tive regulating the pricing and re-imbursement of pharmaceuticals inthe EU Members States. Second,the CRM/CTG expert committee(CRM, Commission de Rem-boursement des Médicaments –CTG, Commissie voor Tege-moetkoming Geneesmiddelen) wasestablished to appraise the reim-bursement requests introduced bythe pharmaceutical companies andformulate advice to the Minister ofSocial Affairs, the final decision-maker. The overall reimbursementprocedure was substantially de-tailed to enhance transparency anduse of objective criteria. According-ly, since January 2002, four actorsare involved, with varying extent, inthe fourth hurdle system (see sec-tion 2).Only inpatient and outpatientdrugs included on the positive listof reimbursement (i.e. appendix ofRoyal Decree of 21 December2001) are covered by the compulso-ry health insurance. As soon asmarket authorisation is granted (orfollowing the CHMP opinion forclass 1 and orphan drugs), thepharmaceutical company can sub-mit its drug reimbursement requestto the Drug Reimbursement Com-mittee (CRM/CTG).The reimbursement pathway pro-cedure slightly varies according to

the “Class” claim. Class 1 is re-stricted to drugs with added thera-peutic value, Class 2 is for drugswith similar or analogous therapeu-tic value and Class 3 includesgenerics and copies. If the applicantconsiders that its product offersadded therapeutic value, he claimsfor Class 1. The experts and theCRM/CTG first evaluate the Class1 claim (i.e. added therapeutic val-ue) with regard to efficacy, effec-tiveness, safety, comfort and applic-ability as compared with the stan-dard alternative therapy. If theclaim is rejected the product is as-signed and evaluated as a Class 2.Receiving a Class 1 is in principlenot a pledge for positive reimburse-ment decision but it allows the ne-gotiation for a price premium.

2. Description of the price and negotiation process in Belgium

The actual assessment processstarts when a formal application issubmitted and should be finalizedwithin 180 days.Different key actors are involved inthe reimbursement process:- National Institute for Health andDisability Insurance (INAMI/RIZIV): the technical depart-ment for pharmaceuticals withinINAMI/RIZIV receives the ap-plicant’s request, prepares the as-sessment, drafts advice reportsand published the reports online.

- The Drug Reimbursement Com-mittee (CRM/CTG): is respon-sible for supervising the assess-ment by the INAMI/RIZIV andexternal experts, appraising therelative therapeutic value of phar-

maceuticals, appraising reim-bursement proposal, voting pro-posals and sending motivated re-imbursement advice to the Min-ister of Social Affairs.

- Minister of social affairs: is re-sponsible for the final reimburse-ment decisions.

- Ministry of budget: gives its con-sent to the final positive reim-bursement decision.

- Ministry of economic Affairs: isresponsible for the maximum ex-factory price.

The pharmaceutical company, i.e.the applicant, submits a drug reim-bursement request file that includesthe clinical evidence, price request-ed for the product, budget impactestimate and, for products forwhich the company claims a Class1 (added therapeutic value), an es-timate of the cost-effectiveness ra-tio. To be noted, Orphan Medici-nal Products are not requested bylaw to provide a cost-effectivenessanalysis. In addition, there is noformal threshold to assess the cost-effectiveness of a product. The applicant formulates a propos-al regarding the reimbursementconditions in the reimbursementrequest file.The internal RIZIV/INAMI ex-pert prepare the assessment report,describing and critically assessingthe evidence presented in the drugreimbursement request file. The ex-pert assesses the added therapeuticbenefit, the quality of the evidencepresented and the level of uncer-tainty. CRM/CTG makes the firstdeliberation on the primary evalua-tion and the results are inserted inthe “day 60”-report. The Company

Notes on the Belgianprocedure for price regulationof medicines

VALERIA ZARRELLAHead of Regulatory Affairs - AstraZeneca SpA,Italy

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has the possibility to react to thereport.Thereafter, the RIZIV/INAMI ex-pert critically assess the drug reim-bursement proposal, including thereimbursement modalities suggest-ed by the Company, and present apreliminary reimbursement propos-al (“day 120”-report). Like the day60-report, the Company could re-act also to the day 120-report.The drug reimbursement proposalsare appraised by the experts andCRM/CTG members and subse-quently voted during CRM/CTGmeetings. The CRM/CTG voteson “positive reimbursement advice,under the stated modalities” or, ifno 2/3 majority is obtained, on“negative reimbursement”. The role of the CRM/CTG is todiscuss the assessment file, to ap-praise the therapeutic value (i.e. de-ciding on whether the added thera-peutic benefit has a social value)and to weigh, further in theprocess, the different drug reim-bursement criteria in order to for-mulate a reimbursement proposalto the Minister. If there is no 2/3majority for the proposal formulat-ed at day 120, the Minister receivesthe notification of the no majorityon the proposal and makes the finaldecision. In case of a 2/3 votingmajority on the day 120 prelimi-nary proposal and a agreement ofthe Company, the preliminary pro-posal becomes a “final” proposal(not yet a decision) which is writ-ten in the “day 150-report ” byRIZIV/INAMI. All documents areprepared on behalf of theCRM/CTG. The CRM/CTG car-ries the full responsibility for thereports supporting the adviceand/or proposal.The Minister of Social Affairsmakes a reimbursement decision,after hearing the advice of theMinister of Budget. The Ministercan deviate from the final proposalof the CRM/CTG (a proposal isan advice supported by 2/3 of thevoting members of theCRM/CTG), but he/she can only

do so for “social or budgetary rea-sons”. “Social reasons” are not fur-ther specified in the law.As soon as the Minister’s decisionis published in the Official Journal,reimbursement applies on the firstday of the month that follows the10 days after the publication. Aspublic health and social affairs arefederal matters, reimbursement de-cisions are implemented on a na-tional level and cannot be modifiedby regional authorities.The applicant is entitled to appealthe minister’s decision to the Ad-ministrative Court (Conseil d’Etat– Raad van State) but only on pro-cedural grounds. Other stakehold-ers are, in principle, entitled to ap-peal the decision although in prac-tice, it rarely occurs.In some cases, when the new thera-peutic option are combined withuncertainties or risks (in terms oftherapeutic value or cost of the newtreatment), it is possible to claimfor a conditional reimbursement, inorder to both allow patients to ac-cess to a new therapeutic chanceand let Company produce realworld data on its drug. The legalbasis of this claim is settles in Arti-cle 81 and Article 81 bis of the2001 Royal Decree. In place since 2010, it provides thepossibility to start direct negotia-tion and extends the reimburse-ment process by 120 days. Art 81can start after day 120 or after day150 in case of ‘no majority’. Art 81bis is at the CTG/CRM initiativeand can also start after day 120 orafter day 150.

3. Added Therapeutic ValueAs mentioned above, an addedtherapeutic value is restricted onlyfor pharmaceuticals claiming aClass 1.The therapeutic value assessment isthe result of the aggregated evalua-tion of all relevant characteristics ofa pharmaceutical specialty. Addedtherapeutic value is recognized ifthe drug use in a given treatmentdemonstrates an impact on mortal-

ity, morbidity and/or quality of life.The evaluation takes into accountthe five criteria reported below:- Efficacy: a drug is effective ifclinical trials demonstrates a bet-ter efficacy

- Safety: the extent to which adrug is free from undesirableside-effects as defined by theLaw of 3 July 1969.

- Effectiveness: a drug is efficientif it is effective and if it achievesthe desired results when providedunder usual circumstances ofhealth care practice

- Applicability: the extent to whichthe drug characteristics, e.g. con-traindications, limit the drug usefor certain groups of patientsand/or require special precautions

- Comfort: the extent to which theuse of the drug by the providerand/or the patient improves ad-ministration comfort and/or pre-vents errors related to drug use.

For each of the five-above criteria,the pharmaceutical is comparedwith the relevant alternative treat-ment already reimbursable. There isno explicit hierarchy in the criteriaalthough key respondents recog-nized efficacy, safety and effective-ness as being relatively more im-portant. In practical terms, added therapeu-tic value is granted if and only ifthere is at least one positive superi-ority trial on primary end pointsagainst an active control or againsta placebo control if there is no al-ternative treatment.

4. Results of price and reimburse-ment procedure in Belgium (2002-2009)Between 2002 and 2009, the agree-ment for reimbursement was notreached for 26,6% of Class 1 prod-ucts and for 22% of orphan

5. Our analysis about OrphanMedicinal Products (OMPs) andanticancersAs SIAR Working Group on phar-maceutical access in Europe, we haveevaluated the “market access history”

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of medical products approved be-tween July 2012 and December2014 with the aim of defining thetime lapse from the Marketing Au-thorization (MA) by the European

Commission and the real availability– in terms of reimbursement byNHS – in 7 European Countries:Belgium, France, Germany, Italy,Netherlands, Spain and UK.

We hve limited our research on twodifferent categories of pharmaceu-ticals, which are considered the“cost-drivers” in pharmaceuticalsexpenses: oncologic drugs (recog-

Figura 1

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nized by ATC L) and orphan med-icinal products.From June 2012 to December 2014,42 pharmaceuticals overall were ap-proved by European Commission.Of these, 13 were only anticancer,12 were both anticancer and OMPsand 17 were only OMPs.

Oncologic drugsFor the overall 25 anticancer phar-maceuticals, only 15 are reim-bursed, for the others the reim-bursement procedure is still ongo-ing (update: end of 2015).Regarding these 15 medical prod-ucts, the average time lapse fromMA and the national reimburse-ment was 444 days, with a mini-mum of 248 days for dabrafenib(both anticancer and OMP – for thetreatment of adult patients with un-resectable or metastatic melanomawith a BRAF V600 mutation) and amaximum of 737 days for brentux-imab vedotin (both anticancer and

OMPs – for the maintenance treat-ment of adult patients with relapsedor refractory CD30+ Hodgkin lym-phoma (HL) or with relapsed or re-fractory systemic anaplastic large-cell lymphoma (sALCL).

Orphan Medicinal ProductsFor orphan medicinal products, theadded therapeutic value is not au-tomatic. Between 2004 and thefirst semester of 2009, 22.0% fororphan drugs did not receive a pos-itive outcome.Regarding OMPs, we have onlyqualitative information related to20 drugs (8 only ODs and 12 bothODs and anticancer). In three casesthere was no reimbursement, whilefor the others the additional benefitof COMP was taken into accountand they are reimbursed. In anycase the delays between the Euro-pean MA and the national reim-bursement seem to be quite similarto the timings of oncologic drugs.

6. ConclusionsIn general, the establishment of aseparate committee for the assess-ment and appraisal of drug reim-bursement is considered positiveby all actors in the process. The es-tablishment of the independentcommittee is considered importantto deal with the main threat of thesystem: the ever increasing expen-diture on drugs for marginal im-provements in benefits. In any case, the Belgian reimburse-ment procedure does not guaranteea timely access to care for medi-cines for the treatment of diseaseswith unmet medical needs.

References :1.Terugbetalingssystemen voor ge-neesmiddelen: international vergelijking en beleidsaanbevelingen –KCE report (2010)

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1. Market access – National levelSince 1978, the Spanish Constitu-tion authorized the decentralizationof the National Healthcare System(NHS) from the central governmentto 17 autonomous communitiesCAs (Comunidades Autónomas).Even if the NHS is coordinated andsupervised by the Ministry ofHealth and Consumer Affairs MSC(Ministerio de Sanidad y Con-sumo), it focuses more on pharma-covigilance, product approvals, cost-containment and long-term policies,while the regions are responsible forthe healthcare delivery and financ-ing of it.Central and regional governmentsare the main decision makers in theSpanish NHS pricing, coverage andreimbursement decisions. The for-mer maintains the responsibility re-lated to pharmaceutical pricing andreimbursement, while the latter is incharge of the evaluation of newpharmaceutical products for the in-clusion in the Regional formularies.The first step to start the pricing &Reimbursement process is to obtaina marketing authorization by theEuropean Commission (following apositive CHMP decision) and/orthe Spanish Medicine AgencyAEMPS (Agencia Espanola delMedicamento y Productos Sanitar-ios). The latter is a national authori-ties which is in charge of:- Conduct a clinical evaluation ofthe new product (safety, efficacyand quality assessments),

- Deliver market authorization fornew drugs,

- Categorize drugs into prescrip-

tion-only and non-prescriptiondrugs

- Lead the Therapeutic positioningreport (IPT)

It should be highlighted that TheIPTs are developed by a workinggroup based on the information al-ready collected by the AEMPS dur-ing the efficacy and safety analysis,technicians and clinicians experi-enced in the management of thedisease in question, and other pro-fessional experts in the evaluation ofdrugs. In addition to the patient andscientific societies, responsible phar-maceutical companies are also con-sulted. The IPT determines thetherapeutic value of the new medi-cines and identifies patient groupsthat should have priority access tothe medicine At the end of the pro-cedure, if AEMPS gives its approvalthe new pharmaceutical product willreceive a national product code, oth-erwise will be classified as “not re-imbursable” and its price will be de-termined by the manufacturer (“freeprice”).When marketing authorization isgranted, the Ministry of Health(MSC) initiates a procedure to de-cide on reimbursement of this newproduct on the national reimburse-ment list. The manufacturer is then invited toprovide all relevant information toallow the Inter-Ministerial PricingCommission CIPM (La ComisiónInterministerial de Precios de losMedicamentos), led by MSC, tomake a decision. This Commissionis composed of members of theMinistries of Health, Finance, and

Industry and 4 high authorities inPharmacy of the Regions. It receivesa guideline for setting the price bythe Directorate General of NHSServices and Pharmacy DGCB-SSNSF (Dirección General deCartera Básica de Servicios delS.N.S. y Farmacia).In setting maximum ex-factoryprice for reimbursed drugs, it takesinto account:- Therapeutic value of new drugs vscomparator

- Prices in other European coun-tries

- Economical impact: Expectedsales/Number of patients � Budgetimpact

- R&D conducted in SpainIf the outcome is positive (inclusionin the national reimbursement list),this decision is valid (mandatory)throughout the country. If a reim-bursement status is approved, thepricing is decided simultaneously. Ifthe reimbursement decision is nega-tive, the product will be put on thenegative list and price is determinedby the manufacturer (“free pricing”).New product prices are published inthe Official Journal (Boletín Oficialdel Estado) although are effective assoon as officially communicated tothe company.It should be mentioned that the re-gions have a degree of freedom toimpose their own pharmaceuticalprice caps or cost-containment tar-gets and free pricing is allowed fornew prescription products that donot enter the reimbursement system.According to the Directive89/105/EEG, the pricing & reim-

Notes on the Spanishprocedure for price regulationof medicines

NICOLETTAMARTONEHealth Economics andOutcomes Research, CelgeneItalia

CLAUDIA DIAS FERREIRAAssociate Manager HealthEconomics - Celgene Spain

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bursement process should not takelonger than 180 days. However, var-ious studies in the past years indi-cated that it is not unusual that ittakes the Spanish authorities longerto get to a decision.

2. Market access – Regional and lo-cal levelAfter the P&R agreement, the newpharmaceutical product could follow2 ways depending on its distribu-tion. - Retail drug: in order to be pre-scribed, the new product has to beincluded in the Regional formula-ries. Therefore, the PharmaceuticalCompany should develop a whole-saler dossier and conduct specificnegotiations. Moreover, the Com-pany ought to train the NationalSociety of retail Pharmacy in spe-cific Educational Meetings.

- Hospital drug: if a new product isclassified as an hospital drug, ithas to follow a different pathwaywhich brings to a new evaluationby the Regional Health Authori-ties, which are in charge of ad-

ministering the regional budgetfor health care spending and run-ning public hospitals. They con-duct an HTA-like assessments onregional level (with high impor-tance of cost-effectiveness e.g. InAndalucía, País Vasco andCataluña) in order to include thedrug in the Regional formularies.After the Regional approval, an-other step is needed: the inclusionin the Hospital formularies. Toreach this objective, one physicianfor each hospital has to submit theformal application for the inclu-sion with a specific dossier.

3. Results of reimbursementprocesses ( Jan 2011 - Apr 2013)Between 2011 and September 2012,AEMPS approved 48 new drugs, ofwhich around 20% (9 drugs) are des-ignated with orphan drugs status. Between the drugs approved byAEMPS, by April 2013 only 63%(30 drugs) have received P&R ap-proval from the Ministry of Health.Almost half (47%) are hospital-useor hospital-dispensation drugs (ex-

cluding orphan drugs), and only twoare orphan drugs. All the otherdrugs (37% - 18 products, of which7 are orphan drugs), even if posi-tively evaluated by AEMPS, stillhad no P&R resolution. If no P&Rdecision can be reached, these drugsmay remain without NHS reim-bursement in Spain.

4. Our analysis about OrphanMedicinal Products (OMPs) andanticancersAs SIAR Working Group on phar-maceutical access in Europe, we haveevaluated the “market access history”of medical products approved be-tween July 2012 and December 2014with the aim of defining the timelapse from the Marketing Authoriza-tion (MA) by the European Com-mission and the real availability – interms of reimbursement by NHS –in 7 European Countries: Belgium,France, Germany, Italy, Netherlands,Spain and UK. We have limited our research ontwo different categories of pharma-ceuticals, which are considered the

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“cost-drivers” in pharmaceuticals ex-penses: oncologic drugs (recognizedby ATC L) and orphan medicinalproducts.From June 2012 to December 2014,42 pharmaceuticals overall were ap-proved by European Commission.Of these, 13 were only anticancer,12 were both anticancer and OMPsand 17 were only OMPs.

Oncologic drugsFor the overall 25 anticancer phar-maceuticals, only in 1 case (trame-tinib) the procedure of P&R is notstarted (following a negativeAEMPS opinion). Regarding the others 24 medicalproducts, the average time lapsefrom MA and the first national au-thorization from AEMPS was 59days, with a minimum of 8 days forpertuzumab (for the indication in 1stline of HER2-positive metastatic orlocally recurrent unresectable breastcancer) and a maximum of 368 daysfor cabozantinib (both anticancerand OMPs – for the treatment ofmedullary thyroid carcinoma).

Analyzing, in June 2016, the timelapse from the MA to the final na-tional reimbursement, 4 of 24 havestill the process “ongoing”, and mostof them are near or beyond the 2years from EU MA for the reim-bursement procedures.Among the others, the average timelapse is 474 days, longer than the 180days declared by the Directive89/105/EEG as the maximum dura-tion of negotiation process, with aminimum of 199 days and a maxi-mum of 872 days (about 29 months).

Orphan Medicinal ProductsWe have information about 29OMPs, of which only 12 drugscompleted the P&R process, withan average of 574 days from EUMA (min: 312 days for pomalido-mide in multiple myeloma, max:1073 days for ivacaftor in cystic fi-brosis). On the contrary, 6 OMPs are stillnot evaluated by AEMPS and for11 the P&R process is still ongoing,with an average of 1031 days (about3 years) from MA granted by EU.

5. ConclusionsEven if the Spanish national P&Rprocess takes not longer than inother EU Countries (also in Ger-many, which is considered an “earlylaunch” Country, the average time tocomplete the national P&R processis around 500 days), there are somehurdles for the real availability ofnew therapies due to the decentral-ization of NHS, which brings to arepeated evaluations of each therapyat Regional and Local level (especially for hospital drugs).

References1.ISPOR roadmap: Spain – Phar-maceutical (update November2009), validated by José MaríaAmate Blanco, Jefe de Área

2.Rovira, Darbà – Pharmaceuticalpricing and reimbursement inSpain ( JSTOR 2001)

3.Healthcare Insights – Pricing andreimbursement in Spain: Ananalysis of national level P&R de-cisions from January 2011 untilApril 2013 By Kathrine Kartach(S&K)

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Buongiorno a tutti io sono MariaTeresa Panza, sono il responsabiledel servizio scientifico di AbbVie eoggi sono qui per parlare di imple-mentazione a livello locale del RiskManagement, ed in particolare del-le attività/misure addizionali chepossono essere richieste per alcuniprodotti nell’ambito del Risk Ma-nagement Plan. Nel corso di questa presentazionefarò un breve riepilogo sul RiskManagement Plan per poi passarealla nostra esperienza di implemen-tazione a livello locale delle misureaggiuntive di minimizzazione delrischio, laddove richieste, perchéqueste necessitano di una cross-funzionalità.In generale, il risk management in-clude quelle attività e quegli inter-venti che possono essere richiesti eutilizzati nel corso di tutto il ciclodi vita del prodotto per identificarei safety concerns (è sempre un pro-cesso dinamico questo dell’identifi-cazione dei safety concerns), carat-terizzare questi ultimi ed eventual-mente prevenire o minimizzare i ri-schi. Tutto questo seguito sempreda una valutazione dell’efficacia diquesti interventi, sia per quanto ri-guarda l’implementazione dell’in-tervento stesso sia per quanto ri-guarda l’impatto che l’intervento haavuto e quindi gli esiti. Il risk management è sempre basa-to su una valutazione del rischio e,laddove necessario, su una mini-mizzazione del rischio allo scopo dimantenere bilanciato il rapporto ri-schio-beneficio (il beneficio deiprodotti deve sempre superarequelli che possono essere i rischi)non solo a livello del singolo pa-

ziente ma a livello dell’intera popo-lazione.Da qui nasce anche la dinamicità diun piano di gestione del rischio:spesso all’inizio, quando preparia-mo il dossier per l’autorizzazioneall’immissione in commercio di unfarmaco, non abbiamo le informa-zioni su tutta la popolazione, consi-deriamo il beneficio applicabile, va-lutiamo che il beneficio superi il ri-schio e che questo sia valido pertutta la popolazione, ma a voltemancano alcuni sottogruppi, adesempio quelli per età, per partico-lari co-morbidità o per particolaripratiche cliniche condotte in alcunipaesi e questi sono tutti aspetti chenel ciclo di vita del prodotto vengo-no via via esaminati e che possonorichiedere misure di gestione del ri-schio. Nel Risk Management Plan dob-biamo innanzitutto considerare letre aree principali: le safety specifica-tions, il piano di farmacovigilanza eil piano di minimizzazione del ri-schio. Le safety specifications rappresenta-no l’insieme di tutti i rischi identi-ficati, di tutti i potenziali rischi chesono stati individuati ma anchedelle informazioni mancanti. Nellasezione delle safety specificationsoccorre indicare quale è l’impatto eil burden della patologia, la popola-zione target, tutte quelle che sonole esposizioni dei pazienti nei clini-cal trials ma soprattutto le popola-zioni non studiate. Nel Pharmaco-vigilance Plan abbiamo una descri-zione delle attività routinarie difarmacovigilanza nel rilevamentodelle segnalazioni e delle attivitàaggiuntive che possono essere ri-

chieste per specifici safety concernsper i quali può essere necessario unaumentato monitoraggio poichéquesti safety concerns, oltre ad es-sere identificati, devono essere ca-ratterizzati, se ne deve valutarel’impatto sia sulla popolazione chesul singolo paziente. Laddove que-sti safety concerns vengano consi-derati importanti e siano stati ca-ratterizzati e quindi abbiano un im-patto importante sul profilo rischiobeneficio, allora è necessario mette-re in atto dei piani e delle attività diminimizzazione di questo rischio. In genere queste attività vengonodefinite a livello global ma, proprioper le differenti caratteristiche dellepopolazioni e/o la differenza dellepratiche cliniche legate ai sistemisalute dei vari paesi, la funzione re-golatoria locale deve essere coinvol-ta fin dalle fasi precoci perché giànella stesura iniziale del Risk Ma-nagement Plan deve essere tenutoconto dei particolari concerns a li-vello dei vari paesi. È vero infattiche nelle grandi organizzazioni vie-ne costruito un core di minimizza-zione del rischio che viene stabilitoa livello global ma, a seconda deidiversi sistemi salute, delle diverseindicazioni che si possono avere alivello dei vari paesi, delle pratichecliniche locali, possono essere ne-cessarie misure aggiuntive locali. Poi c’è la risk minimization, quellaserie di interventi che hanno loscopo di prevenire, o comunque ri-durre, il verificarsi delle reazioniavverse associate all’uso del medici-nale o comunque di ridurne l’im-patto. Generalmente sono suffi-cienti le attività di routine di mini-mizzazione del rischio, che sono at-

L’implementazione a livello localedel Risk Management PlanRelazione tenutasi durante il 62°Seminario Siar avuto luogo il 28 gennaio 2016 a Milano, presso la Casa Dell’Energia in Piazza Po 3 a Milano

MARIA A. COMPAGNONEComitato Editoriale SIAR

M.T. PANZA

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tività standard di farmacovigilanza,però in alcuni casi sono necessariemisure aggiuntive, ad esempio sec’è il rischio di serious adverse drugreactions oppure se ci sono modiparticolari di somministrazione diun determinato medicinale, o nuo-ve modalità di somministrazione, ose il medicinale ha un elevato po-tenziale di abuso o di uso off-label,tutte situazioni per le quali in fasedi preparazione del dossier non si èstati in grado di determinarne ilreale impatto per quanto riguarda irischi. In genere per le misure addi-zionali di gestione del rischio siparte da programmi educazionali,che includono dei piani di correttacomunicazione, fino ad arrivare alimitare ad alcune categorie la pre-scrizione di determinati farmaciquindi una distribuzione controlla-ta o ristretta; sicuramente un atten-to monitoraggio del paziente e viavia altre misure che possono esserelegate al rischio che è stato identifi-cato. Come abbiamo già detto, in generequeste sono strategie di minimizza-zione globali che però devono esse-re adattate alle complessità e rego-lamentazioni locali. L’altro aspetto importante è quellodella valutazione dell’efficacia per-ché si deve chiudere il cerchio. Seun rischio è stato identificato e so-no state messe in atto delle misuredi prevenzione o riduzione del ri-schio è necessario poi andare a ve-dere se queste misure hanno fun-zionato e, primo fra tutti, che gliinterventi siano stati implementati. Qui entra in gioco l’attività a livellolocale ovvero l’implementazione diqueste misure. Se gli interventi sono stati imple-mentati si andrà poi a valutare seeffettivamente queste misure hannoavuto un impatto sulla conoscenzadegli operatori sanitari, sul loromodo di comportarsi o sui pazienti,se sono misure dirette ai pazienti. A questo punto si misura l’esito,ossia si valuta se effettivamente si èriusciti a prevenire o a ridurre il ri-schio.

Passerei ora a quello che ci riguardapiù da vicino: l’implementazionelocale. L’implementazione locale iniziacon la costituzione di un team digestione del rischio a livello dell’af-filiata (ARMT – Affiliate RiskManagement Team). Una volta co-stituito l’ARMT, che cosa deve fa-re? Abbiamo detto che in genere leattività del Risk Management Plan,laddove vengono identificate misu-re di riduzione del rischio, vengonopreparate a livello global, quindi èla Global PharmacoVigilance cheprepara queste misure. Spesso lafunzione regolatoria viene coinvoltain una fase molto precoce per assi-curarsi di considerare eventuali re-quisiti locali. Una volta che il RiskManagement Plan è pronto ed èstato ormai autorizzato a livelloEMA, deve essere implementato alivello locale. Quindi cosa fa questoteam di affiliata? Rivede ogni RiskManagement Plan, nuovo o aggior-nato, e va a vedere se all’interno so-no state inserite, o aggiunte, dellemisure aggiuntive di minimizzazio-ne del rischio, e se è stato preparatoanche, sempre a livello del global egià autorizzato da EMA, un CoreImplementation Strategy, cioè unastrategia di implementazione con-tenente le misure individuate perminimizzare il rischio e gli stru-menti da utilizzare. Quindi l ’ARMT valuta anche ilCore Implementation Strategy - CIS- per individuare le possibili strate-gie locali da mettere in campo perimplementare le misure di mini-mizzazione del rischio. Le attività presenti all’interno delCIS, insieme ai rischi identificati,vengono inserite in un piano di im-plementazione locale, che è il LIP,dove si deve cercare di adattarequanto stabilito a livello globale a li-vello locale. Se alcuni strumenti oalcune attività non sono applicabilibisogna giustificare e fornire un ra-zionale per cui tale attività o talestrumento non può essere utilizzato. Il LIP viene sottoposto ad ulterioreapprovazione da parte del global.

Tutti i materiali e gli strumentivengono quindi tradotti e si passaalla fase successiva: l’approvazioneda parte parte dell’Ufficio Farma-covigilanza dell’AIFA del Piano diMinimizzazione del rischio localeche viene trasmesso all’AIFA dallafunzione regolatoria.Gli altri aspetti che vengono nego-ziati con le autorità di farmacovigi-lanza locali sono: il target di distri-buzione (quali medici, per esem-pio), la numerosità, ossia quantodeve essere estesa la diffusionedell’informazione e i tempi entrocui i materiali devono essere distri-buiti o comunque il piano deve es-sere implementato. Una volta ottenuta questa autoriz-zazione parte l’attività, in accordo aquanto stabilito da AIFA.L’Azienda, a questo punto, avvia unprocesso di tracking di ciò che vie-ne effettuato, a chi vengono distri-buiti i materiali e in quanto tempo. E alla fine c’è il piano di valutazio-ne dell’efficacia. Rivediamo in sintesi il processo:abbiamo visto che la Global Phar-macovigilance è responsabile dellapreparazione del Risk ManagementPlan, e decide, insieme ad altre fun-zioni aziendali, se c’è bisogno dimisure aggiuntive; prepara una Co-re Implementation Strategy che in-via all’Affiliate Safety Representati-ve e al Regulatory Manager. Questedue funzioni sono quindi le primead essere coinvolte a livello di affi-liata e collaborano con il direttoremedico, che ha la responsabilità dicostituire l’ARMT, il team di ge-stione locale del Risk ManagementPlan. Il team rivede tutti i RiskManagement Plans e, se presenti, leRisk Minimization Measures, rive-de la Core Implementation Stra-tegy, e individua ulteriori funzioniche devono far parte di un extendedteam, prime fra tutte il marketing ele vendite perché saranno loro chepermetteranno una completa im-plementazione di questi piani. A seconda delle attività descrittenel CIS e delle misure individuate,può essere necessario coinvolgere

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anche la funzione di Informationtechnology (IT), laddove è coinvol-ta una certa tecnologia o se abbia-mo dei siti web, o la funzione dellaComunicazione o quella Legale. Lascelta delle funzioni da coinvolgeredipende dalle attività individuate.Sicuramente dobbiamo coinvolgerele altre funzioni, condividere conloro la creazione del Local Imple-mentation Plan (LIP), con loro in-dividuare qual è la dimensione deltarget da raggiungere e come rag-giungerlo, o se sulla base delle pra-tiche cliniche locali, dobbiamopensare a misure aggiuntive di mi-nimizzazione del rischio le quali, inteoria, potrebbero anche venircidalle autorità regolatorie locali.Quindi stabilire la strategia di di-stribuzione e tracking. Nella fase di implementazione lo-cale, una volta che abbiamo avutol’autorizzazione da parte dell’auto-rità regolatoria di farmacovigilanzalocale, inizia la fase di stampa o diattivazione di siti o app. C’è inoltre una fase importante ditraining sia sul significato del RiskManagement Plan e delle misure diminimizzazione del rischio, che

non devono avere niente a che farecon l’attività promozionale, sia sullemisure specifiche che sono stateadottate. E’ una attività di educa-zione di cui il core team si fa caricoverso le altre figure che sono stateindividuate. Inizia quindi la fase di distribuzio-ne attiva, che deve avvenire entro itempi che abbiamo concordato conAIFA. Mantenere poi il tracking delle at-tività è fondamentale perché questoci aiuta a capire se siamo in lineacon quanto ci siamo prefissati equindi con i tempi e con la nume-rosità dell’audience che vogliamoraggiungere. Questo continuo monitoraggio asua volta consente di attivare, se lecose non vanno come prestabilito,eventuali azioni correttive. In sintesi i punti chiave sono: 1. la costituzione di un ARMT at-tivo e responsabile dell’imple-mentazione di questi piani diminimizzazione del rischio dovevengono suddivise le responsabi-lità;

2. la continua comunicazione attra-verso continui e periodici mee-

ting durante i quali si rivedono idati di monitoraggio,

3. la creazione del LIP ossia deldocumento che ci permette didefinire quali attività a livello lo-cale dobbiamo implementare,chi le fa, come vengono fatte edentro quanto tempo.

4. l’educazione, altro aspetto fon-damentale. Attraverso la comu-nicazione e l’educazione a tutti imembri del team e delle funzio-ni, che possono essere i SalesRepresentative o il marketing,ma che potrebbe essere anche ilMarket Access a seconda di qua-li sono gli strumenti da adottare,si può riuscire a fare capire ap-pieno il significato di un pianodi minimizzazione del rischio edella sua corretta implementa-zione.

5. e infine il tracking delle attività.Questo non è sempre facile. Nel-la nostra esperienza l’introduzio-ne recente di un tracking tecno-logico ci ha permesso di avere unmonitoraggio attento e continuodelle attività.

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Con l’ausilio i due casi reali di stu-dio, vediamo come l’HTA può con-tribuire alla scelta delle tipologiedei prodotti o servizi da acquistaremediante una procedura di gara adevidenza pubblica, alla definizionedei criteri tecnici minimi e miglio-rativi, alle decisioni circa le equiva-lenze, alla modulazione dei pesitecnici ed economici, alla valutazio-ne economica dei risultati conse-guiti con le aggiudicazioni ed allariduzione del contenzioso; quindiad accelerare la stipula dei contratti.

Primo esempio per evidenziare lesinergie tra le evidenze prodottedall ’Health Technology Asses-sment (HTA) e le procedure di ga-re: il caso del “TOMMY trial”pubblicato dell’NIHR sul JournalLibrary a gennaio 2015.

La mammografia full field (FFDMdigital mammography o DM) èconsiderata il “gold standard” negliscreening mammografici. Una re-cente metanalisi di 11 RCT haconcluso che nelle donne invitateallo screening c’è una riduzione delrischio relativo nella mortalità per ilcancro al seno del 20%. Tuttavia,uno dei principali limiti della DMbidimensionale (2D) è dovuto allapresenza di tessuti fibro ghiandolaridensi sovrapposti con le metastasi

che possono diminuire la visibilitàdelle metastasi fino ad occultarle.Questo riduce la sensibilità delloscreening e aumenta il numero dirichiami falsi positivi. È dimostratoche lo screening standard non rile-va il 15-30% di metastasi; questapercentuale cresce nelle donne sot-to i 50 anni di età e con seno denso.Il National Institute for Health Re-search (NIHR) ha pubblicato unreport HTA per comparare la Digi-tal Brest Tomosynthesis (DBT),una tecnologia che produce bio-immagini del seno tridimensionali(3D) e 2D, con la tecnologia DM.Dal report emerge la possibilità (suun profilo di pazienti selezionatiper età, possesso di seno sodo e fa-miliarità ereditaria) di effettuarescreening mammografici di tipoDBT in grado di produrre ancheimmagini 2D synthetic, ovvero ela-borate a partire da immagini 3D equindi senza :- specifica emissione di raggi X;- riduzione significativa nella sen-sibilità;e soprattutto con una specificità su-periore a quella delle immaginiprodotte con DM.Circa l’emissione di raggi x, il re-port evidenzia che la che la doseghiandolare media per un esame,per un seno tipico (da 50 a 60 mmdi spessore) è di circa: 3mGy nel

caso di esame 2D, 4mGy nel casodi esame 3D, circa 7 mGy per unesame congiunto 3D e 2D (condoppia emissione di raggi X).Per quanto riguarda l’efficacia cli-nica delle tre tipologie di immaginidiagnosticate, lo studio multicentri-co, su 8.869 pazienti su un periododi 21 mesi, ha prodotto il risultatodi sensibilità e specificità per tutti isoggetti reclutati evidenziato in ta-bella 1.I costi e la valutazione economicadegli screening mammografici sonostati oggetto di uno studio ISPO(“I costi sociali dello screeningmammografico. Una indagine inambito di sanità pubblica” - dicem-bre 2014). Come prevedibile, lequote più rilevanti dello screeningsono per attività indirette (lavoroperso, spostamenti, prenotazioni,ritiro referto). Dai valori economici riportati nellostudio è lecito presumere che i costinon muterebbero nel caso in cui gliscreening mammografici fossero ef-fettuati, in taluni casi, con mam-mografo 3D (con un investimentodi ulteriori 60 -70 k euro rispettoad un mammografo 2D).I risultati del report dell’NIHR edello studio ISPO possono esseredi stimolo per:- I produttori coinvolti nella corsaverso la tecnologia 2D synthetic,

La valutazione clinica delletecnologie sanitarie: una levaper il procurement

MARCO AMENTAProcurement Manager, iscrittoall’ordine degli Ingegneri esocio dell'AIIC

Solo 2D 2D e 3D 2D synthetic e 3D

Sensibilità (%) Specificità (%) Sensibilità (%) Specificità (%) Sensibilità (%) Specificità (%)

87 58 89 69 88 71

Tabella 1 - Tipologie di immagini diagnosticate

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messa a disposizione del NIHRda un noto leader di mercato;- Le società scientifiche, i mediciradiologi e le istituzioni coinvoltenella stesura delle Clinical Practi-ce Guide Lines sugli screeningmammografici. E’ opportuno va-lutare lo sviluppo di linee guidaper l’esecuzione di screening 2De 3D per donne con: seno denso,età inferiore ai 50 anni e con casidi metastasi tra i familiari?- I buyer nelle loro attività di ac-quisto delle tre tipologie di mam-mograf: i 2D, i 3D con possibilitàdi eseguire un ulteriore esame 2D(con doppia esposizione di raggiX) ed i 3D con possibilità di sin-tetizzare un’immagine 2D (a par-tire dalle immagini 3D) e quindisenza specifica emissione di raggiX.

Secondo esempio per evidenziare lesinergie tra le evidenze prodottedall ’Health Technology Asses-sment (HTA) e le procedure di ga-re: la scelta della tecnologia per ladiagnosi dell’osteoporosi.

La metodica MOC di tipo DEXAè considerata il gold standard nelladiagnosi dell’osteoporosi (e dell’o-steopenia). Esistono, tuttavia, altretecnologie che possono essere uti-lizzate con questo scopo, quali ladensitometria ossea ad ultrasuoni(QUS), la densitometria ossea conTAC (QCT), la risonanza magne-tica (MRI), l’assorbimetria a fotonesingolo o doppio (SFA o DPA).In particolare l ’AGE.NA.S. hacondotto, nei vari centri italiani incui vengono utilizzate queste meto-diche, una indagine conoscitiva perrilevare:• le caratteristiche delle procedure(totale dei volumi, numero di pa-zienti, numero di esami perosteoporosi primaria, tipo di esa-me, volumi suddivisi per età).• le caratteristiche delle proceduresu donne in postmenopausa (nu-mero totale delle donne e delledonne in postmenopausa, ragioni,risultati).

• gli aspetti economici, organizza-tivi e delle procedure (tempo de-dicato dal personale sanitario,quantità dei materiali di consu-mo, tipo e prezzo dei dispositiviecc.).Il report AGE.NA.S. riporta inol-tre dati sul tipo di apparecchiaturein uso nei vari centri, il tariffarioper le prestazioni ambulatoriali e ilnumero di procedure DEXA/QUSeffettuate per regime di erogazione.La procedura più utilizzata è laDEXA lombare e femorale (94%),seguono la morfometria vertebrale(3%) e la total body (2%); la DEXAapplicata all’avambraccio e al polsoè pressoché inutilizzata. Il 57% del-le procedure QUS è condotto sullefalangi e il 43% sul calcagno.

Evidenze di questo tipo vanno at-tentamente valutate nella redazionedi un gara d’appalto. In particolare icriteri tecnici minimi e tecnici mi-gliorativi, nel Capitolato tecnico enel Disciplinare di gara, devono es-sere in linea con le evidenze delleprestazioni erogate nelle StruttureSanitarie e con le pratiche clinicheriferimento.Per quanto attiene ai criteri tecnicimigliorativi in particolare le stazio-ni appaltanti dovrebbero stabilireuna relazione di proporzionalità trail punteggio della caratteristica mi-gliorativa e:- Le valutazioni dell’OMS sullemisurazioni gold standard per l’i-dentificazione dell’osteopenia odell’osteoporosi basate su collofemorale o anca totale.- Le valutazioni di molti esperti,tra cui la International Societyfor Clinical Densitometry, checonsigliano di effettuare la dia-gnosi dell’osteoporosi utilizzandoil T-score ottenuto nei siti colon-na lombare, collo femorale e ancatotale.- Le misurazioni DEXA per laBMD in altre zone compreso iltrocantere, il triangolo di Ward,la colonna vertebrale e altre areedell’avambraccio, del calcagno ototal body. Anche se queste misu-

razioni, utili per la valutazionedel rischio di frattura, non sonoraccomandate per la diagnosi del-l’osteoporosi.In tale contesto le apparecchiatureofferte dai due principali concor-renti del mercato possiedono, sullacarta, caratteristiche simili perquanto riguarda parametri tecniciquali: • Precisione e coefficiente di varia-zione (C.V.) in vivo sulla scansio-ne della colonna.• Precisione e C.V. in vivo sullascansione dell’avambraccio.• Precisione e C.V. in vivo sullascansione del femore.• Precisione e C.V. in vivo sullascansione total body.• Sw di analisi ulna.• Multidetettore digitale diretto.• Scansione di entrambe le sedi fe-morali senza riposizionamentodel paziente.• Analisi avanzata del femore: cal-colo distanza assiale femorale,calcolo dell’indice di resistenzaalla rottura del femore, misuraspessore corticale.• Valutazione rischio frattura a 10anni per il femore con metodoFRAX® implementato nel sw deldensitometro.• SW per la ricentratura automati-ca a video della sede scheletricamisurata senza dover interveniresul paziente.• Tempo di scansione Colonna(con C.V. in vivo sulla scansione≤ 1%).• Tempo di scansione singolo fe-more (con C.V.in vivo sulla scan-sione ≤ 1,5%).

Le tecnologie si differenziano mag-giormente per: la calibrazione intempo reale durante l’esecuzione diciascun esame e l’area della finestradi scansione per la BMD di tipototal body.

Il report HTA dell ’AGE.NA.S.contiene anche un’analisi costo effi-cacia della DEXA e della QUS nel-l’identificazione dell’osteoporosinella popolazione target.

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Per l ’efficacia diagnosticaAGE.NA.S. ha considerato comeoutcome il numero di donne in po-st menopausa con diagnosi diosteoporosi primaria individuaticon l’esame DEXA e con l’esameQUS. I dati di efficacia si riferisco-no all’unico studio ritenuto validoper l’analisi (Clowes, 2006).

L’ICER (Rapporto IncrementaleCosto Efficacia) calcolato dall’A-GE.NA.S. per caso identificato conDEXA versus QUS (prevalenza9,8%) è risultato pari a 1.095,00Euro.

Il calcolo dell’ICER può essere ripe-tuto sulla base del risultato della garache ha aggiudicato, qualche annodopo il report, una MOC DEXA,marca Technologic S.r.l. modelloQDR Discovery Wi, al prezzo di30.000,00 Euro (con un costo annuodel servizio di manutenzione di Euro2.400 dopo il primo anno).In tal caso l’ICER (Rapporto In-crementale Costo Efficacia) calco-lato per caso identificato conDEXA versus QUS (prevalenza9,8%) risulta pari a 517,00 Euro.

La variazione è dovuta unicamente al

prezzo di aggiudicazione della MOCDEXA nella gara in quanto, in baseal censimento dell’AGE.NA.S, il“costo delle attrezzature dei centri ri-spondenti” al censimento è risultatovariabile tra un minimo di 58.800,00Euro ed un massimo di 156.000,00Euro ed il costo di manutenzione an-nuo di 5.000,00 Euro.

È quindi evidente che le analisi dicosti efficacia elaborate in sedeHTA sono di supporto, per le cen-trali di committenza, nelle valuta-zioni circa la misura del successo dispecifiche iniziative di acquisto.

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SU EQUIVALENZA TERAPEUTICA

Sentenze del Tribunale amministrativo per il Lazio, sez. III Quater, n. 6417 e 6419 del 1 giugno 2016

Il TAR del Lazio ha annullato la nota del direttore generale dell’AIFA n. 44992/P del 28 aprile 2014, resa nel-l’ambito della nuova procedura di gara per la fornitura di medicinali per le ASL della Regione Veneto, ai sensidell’art. 15, comma 11-ter, d.l. 6 luglio 2012, n. 95, con la quale è stata affermata la sussistenza dell’equivalenza te-rapeutica tra medicinali contenenti diversi principi attivi. Secondo il TAR, infatti, la nota è stata emanata in difet-to di istruttoria in quanto rinviava ad un giudizio della CTS che, tuttavia, non offriva nella sostanza alcun tangibi-le elemento valutativo tecnico-scientifico a supporto dell’asserita equivalenza terapeutica tra i medicinali. Al con-trario, la decisione sull’equivalenza terapeutica deve essere motivata e resa in esito ad un iter decisionale verificabi-le, deve indicare l’approccio metodologico seguito ed i relativi parametri di riferimento.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=FRNJWYGDNTSLLZAZEJCDXFF4VQ&q

PREZZI DEI MEDICINALI IN CLASSE C

Sentenza del Tribunale amministrativo per il Lazio, sez. III Quater, n. 5406 del 9 maggio 2016

Il TAR del Lazio ha annullato la determinazione del 15 ottobre 2007, prot. n. 104004, con la quale l’AIFA ha re-spinto l’istanza per la classificazione in classe C della specialità medicinale ALTOSALIC, ritenendo non congruoil prezzo indicato in domanda. Il TAR ha infatti ribadito che i prezzi dei medicinali classificati in classe C sono li-beramente determinati dalle imprese titolari della relativa autorizzazione all’immissione in commercio.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=CNRWDE6B7JHXGPHRVZNA62U3SY&q=

CASO AVASTIN LUCENTIS

Ordinanza del Consiglio di Stato, sez. VI, dell’11 marzo 2016

Nel corso del giudizio d’appello tra l’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (l’“Autorità”) e La Ro-che/Novartis contro la sentenza del TAR Lazio n. 12168/2014 che ha rigettato il ricorso delle società contro lapesante sanzione inflitta loro dall’Autorità per aver artificiosamente differenziato i due medicinali Avastin e Lu-centis, il Consiglio di Stato ha ritenuto necessario, ai fini della decisione, sottoporre alla Corte di giustizia dell’U-nione Europea le seguenti questioni pregiudiziali di corretta interpretazione del diritto comunitario:

(a) se le parti di un accordo di licenza possano essere considerate concorrenti laddove l’impresa licenziataria operinel mercato rilevante interessato solo in virtù dell’accordo stesso e se, ricorrendo tale situazione, le eventuali limi-tazioni della concorrenza del licenziante nei confronti del licenziatario, ricadano nel divieto di cui all’art. 101, c. 1,del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (“TFUE”);

Osservatorio giurisprudenzialea cura del Focus TeamHealthcare e Life sciencesGli estremi, le massime, i link ipertestuali ed alcune noteillustrative di recenti sentenze possano essere di interesse per ilettori di SIAR news

VINCENZO SALVATORE

ED ELISA STEFANINIStudio legale Bonelli Erede

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(b) se l’Autorità possa definire il mercato rilevante in maniera autonoma rispetto al contenuto delle autorizzazioniall’immissione in commercio (AIC) dei farmaci rilasciate dalle competenti Autorità di regolazione farmaceutica(AIFA ed EMA);

(c) se l’art. 101 TFUE consenta di considerare sostituibili e di includere, quindi, nell’ambito dello stesso mercatorilevante un farmaco utilizzato off-label ed un farmaco dotato di AIC in relazione alle medesime indicazioni tera-peutiche;

(d) se, ai sensi dell’art. 101 TFUE, ai fini della delimitazione del mercato rilevante, assuma rilevanza accertare, ol-tre alla sostanziale fungibilità dei prodotti farmaceutici dal lato della domanda, se l’offerta degli stessi sul mercatosia o meno avvenuta in conformità al quadro regolamentare avente ad oggetto la commercializzazione dei farmaci;

(e) se la condotta concertata volta ad enfatizzare la minore sicurezza o la minore efficacia di un farmaco, quandotale minore efficacia o sicurezza non può, alla luce dello stadio delle conoscenze scientifiche disponibili all’epocadei fatti, essere incontrovertibilmente esclusa, possa comunque considerarsi restrittiva della concorrenza.

Tale rinvio pregiudiziale è rilevante ai fini del giudizio in quanto una eventuale risoluzione delle questioni pregiu-diziali nel senso indicato dalle parti private potrebbe determinare l’accoglimento dei motivi di appello diretti acontestare la violazione dell’art. 101 TFUE.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=V426WP5YECAXFMZBZSROP6UZ5E&q=lucentis

IMPORTI TARIFFE AIFA

Sentenza del Consiglio di Stato, Sez. III, n. 798 del 26 febbraio 2016

Il Consiglio di Stato, discostandosi dall’orientamento espresso dal TAR Lazio, ha ritenuto che il decreto del Mi-nistro della Salute del 24 maggio 2004, sulla rideterminazione degli importi delle tariffe per le prestazioni a ri-chiesta di soggetti interessati, debba essere interpretato nel senso che, nel caso di modifica della sede del titolaredell’AIC, i diritti spettanti ad AIFA vadano corrisposti tante volte quante sono le autorizzazioni all’immissione incommercio sulle quali l’identica modifica deve essere effettuata. Secondo il TAR, infatti, tale interpretazione èsupportata dall’art. 5, comma 12, della legge n. 407/1990, che detta i criteri per la determinazione delle tariffe ediritti spettanti al Ministro della salute e all’Istituto Superiore della Sanità, che considera, accanto al costo realedei servizi resi, anche il valore economico delle operazioni di riferimento, dando rilevanza non soltanto al costodegli investimenti organizzativi - ad esempio relativi ai programmi informatici per la gestione delle autorizzazionie delle banche dati, finanziabili (ammortizzabili nel tempo) mediante la corresponsione di una pluralità di dirittida parte degli utenti del servizio - ma anche all’utilità economica collegata all’aggiornamento delle AIC, e in que-sto senso non è dubbio che ciascuna di esse generi proventi in modo autonomo per la società titolare.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=Q5DKKZ6OQZQAVAOKINO4TI7MNE&q=

BUDGET DELLA SPESA TERRITORIALE

Sentenza del Tribunale amministrativo per il Lazio, Sez. III Quater, n. 1917 del 10 febbraio 2016

Il TAR del Lazio ha annullato i provvedimenti con i quali AIFA ha assegnato il budget della spesa farmaceuticaterritoriale 2013 alle aziende del comparto ossigeno terapeutico per tardività. Infatti, ai sensi dell’art. 5 del d.l.159/2007, il tetto deve essere assegnato a ciascuna azienda titolare di AIC entro il 15 gennaio 2013 mentre inveceAIFA ha fissato ad inizio anno un budget provvisorio unico e indistinto per l’intero comparto, provvedendo solo afine settembre 2013 ad attribuire quello definitivo a ciascuna impresa. Pertanto, secondo il TAR, tale tardiva asse-gnazione deve ritenersi illegittima, in quanto le singole imprese non potevano far riferimento a tale budget al finedi regolare la propria attività nel 2013.

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=S4QIOEZU46WAMY4QWOYESKCUTE&q=

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USO COMPASSIONEVOLE

Parere del Consiglio di Stato n. 2356 del 14 novembre 2016.

Il Consiglio di Stato ha reso un parere su una questione sollevata da AIFA con nota del 18 settembre 2015 in re-lazione alla possibilità di ammettere un uso compassionevole di un farmaco autorizzato e collocato in classe C(nn)ai sensi dell’art. 12, c. 5, del d.l. 158/2012 (decreto Balduzzi, convertito in l. 189/2012). Infatti, in base all’inter-pretazione letterale di tale norma, combinata con le previsioni del D.M. dell’8 maggio 2003 e della legge648/1998 sull’uso compassionevole dei farmaci, l’ingresso nella classe C(nn) impedirebbe la prosecuzione dellasomministrazione del farmaco a nuovi pazienti in quanto il farmaco è autorizzato è quindi commercializzabile alprezzo (non negoziato) proposto dall’azienda farmaceutica. Al contrario, il Consiglio di Stato ha confermato l’in-terpretazione proposta da AIFA, che consente di superare tale ostacolo, ritenendo che debbano essere comunqueammesse le decisioni, spesso su base volontaria, delle aziende, di rinunciare all’inserimento dei farmaci in classeC(nn) per consentirne l’uso compassionevole, anche a beneficio di nuovi pazienti, fino al rilascio dell’AIC com-pleta di classificazione, prezzo ed eventuale rimborsabilità.

PUBBLICITA’ FARMACI

Sentenza del TAR Lazio n. 7539 del 30 giugno 2016.

Con questa pronuncia, il TAR Lazio ha riconosciuto che tutti i farmaci non soggetti a obbligo di prescrizione pos-sono essere oggetto di pubblicità al pubblico. La pronuncia del TAR si discosta dalla prassi seguita dal Ministerodella Salute, che ammette la pubblicità al pubblico solo per gli OTC e non per i SOP, mentre si allinea alle previ-sioni della Direttiva europea n. 200/83 che non recano alcuna distinzione tra gli OTC e gli altri farmaci senza ob-bligo di prescrizione.

EQUIVALENZA TERAPEUTICA

Sentenza del Tar Piemonte n. 1409 del 15 novembre 2016.

Il TAR Piemonte ha riconosciuto la legittimità della decisione di una stazione appaltante di istituire un confrontoconcorrenziale nel medesimo lotto tra l’epoietina beta e le altre “epoietine con pari efficacia dimostrata da studicomparativi registrativi”, tra cui in particolare l’epoietina teta. Secondo la ricorrente: (i) tra i due principi attivinon vi sarebbe alcun rapporto di biosimilarità e non sarebbero sovrapponibili da un punto di vista terapeutico, ilche non ne giustificherebbe l’inserimento in un lotto comune; e inoltre (ii) la stazione appaltante non avrebbe ilpotere di stabilire l’equivalenza terapeutiche tra principi attivi diversi, in mancanza di una decisione sul punto diAIFA previo parere di EMA. Sul primo punto, a seguito di una verificazione tecnica condotta dal Dipartimentodi Scienza e Tecnologie del Farmaco dell'Università di Torino, è stato accertato che l’epoietina beta e l’epoietinateta costituiscono due principi attivi diversi, ma hanno il medesimo effetto farmacologico e un’attività terapeuticasovrapponibile. Partendo da tale presupposto, il TAR ha ritenuto legittima la scelta della stazione appaltante diistituire un confronto concorrenziale tra tali principi attivi all’interno di un medesimo lotto di gara. Sul secondopunto, il TAR afferma che l’ente istituzionalmente competente, in Italia, ad esprimere pareri sull’equivalenza tera-peutica fra medicinali contenenti principi attivi diversi in base all’art. 15, c. 11 ter del D.L. n. 95/2012 (convertitoin l. n. 125/2012), è l’AIFA, per cui appare priva di fondamento la tesi secondo cui le valutazioni dell’AIFA pre-supporrebbero un preventivo parere obbligatorio e vincolante dell’EMA. E l’AIFA si era già espressa sulla equiva-lenza terapeutica di epoietina beta e epoietina teta in data anteriore a quella di indizione della gara in esame conun parere che, secondo il TAR, assume una valenza generalizzata nella misura in cui contiene considerazioni di ca-rattere tecnico-scientifico (sulla equivalenza terapeutica delle due diverse tipologie di epoietine) che non è eviden-temente possibile circoscrivere alla specifica gara per cui è stato reso. Pertanto anche il secondo motivo di ricorso èstato respinto.

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È Presidente del Comitato Prezzi eRimborso dell’Agenzia Italiana delFarmaco. È stata Direttore Gene-rale per la Salute e i Consumatoridella Commissione Europea aBruxelles dal 2010 al 2014, dopoessere stata Direttore Generale Ag-giunto della stessa DG per tre anni.In veste di Direttrice per la catenaalimentare dal 2000, è stata respon-sabile del Libro Bianco sulla sicu-rezza alimentare e del programmadi azione legislativa nonché dellagestione delle emergenze. In prece-denza è stata Consigliere del Com-missario Emma Bonino e ha lavo-rato sulla definizione della nuovapolitica dell ’Unione Europea inmateria di salute dei consumatoridopo le crisi alimentari.

Dopo anni di attività in Commis-sione Europea nelle vesti di Diret-tore Generale per la Salute e i Con-sumatori con quale spirito e conquali obiettivi ha affrontato questonuovo ruolo di Presidente CPR?Per me lavorare nell’amministrazio-ne pubblica, per la res pubblica, è un

grande privilegio. Ed il mio obietti-vo è stato di contribuire a creareun’amministrazione efficiente alservizio del cittadino. Ho semprelavorato nel settore pubblico: all’i-nizio della mia carriera in RegioneLombardia, poi per 33 anni nellaCommissione Europea e adesso perl’Agenzia Italiana del farmaco. Ilprivilegio non è stato solo lavorarenell’amministrazione ma anche oc-cuparsi di politiche di diretto inte-resse e impatto per il cittadino,quali la salute pubblica, la protezio-ne del consumatore e l’ambiente. InEuropa ho cercato di portare avantiil concetto d’investimento in salute,cambiando il pregiudizio che lespese per la sanità siano un costo;esse sono invece un investimentoche crea un grande valore aggiunto.Sono stata promotrice di questoconcetto attraverso il programma“Investing in Health”, una strategiadella Commissione Europea rivoltaa tutti e non solo agli operatori delsettore. Al di là del valore della sa-lute per ciascun l’individuo, l’inve-stimento in salute, infatti, è impor-tante per tre motivi: prima di tuttoinvestire nella salute delle personesignifica investire nella salute deilavoratori: un lavoratore in buonasalute lavora meglio e lavora più alungo. In secondo luogo, investen-do in salute possiamo rendere piùefficienti i nostri sistemi sanitari eavere degli outcomes di salute mi-gliori con una spesa inferiore. Infi-ne l’investimento in salute riduce ledisuguaglianze sociali; è infatti pro-vato che il livello economico e so-ciale influisce sul livello di salute;

investire nei sistemi sanitari, nellasalute in generale, e in particolarenella prevenzione, riduce le disu-guaglianze, e contribuisce ad elimi-nare povertà ed esclusione. Ed èquesto spirito che oggi porto in unsettore come quello dei farmaci.Garantire un accesso equo e rapidoai farmaci, soprattutto quelli inno-vativi, ci può aiutare a realizzare uninvestimento in salute.

A distanza di un anno dalla sua no-mina, le esperienze sin ora matura-te in questo ruolo sono state in sin-tonia con gli obiettivi che si eraprefissata?Il mio primo obiettivo è stato latrasparenza. Ritengo che sia fonda-mentale che il nostro operato sia ilpiù trasparente possibile e lo sia pertutti gli stakeholder, a partire daipazienti che aspettano con ansia ifarmaci fino alle industrie che desi-derano commercializzare i propriprodotti. Il secondo obiettivo è sta-to garantire un dialogo aperto efranco durante la difficile fase dellafissazione dei prezzi anche se L’AI-FA e le industrie difendono inte-ressi diversi. In sede di negoziazio-ne voglio chiarezza; vorrei che ve-nissero condivisi gli elementi digiudizio da entrambe le parti e chesi potesse agire sulla base di modellioggettivi e prevedibili. L’AIFA e leaziende hanno obiettivi diversi mail fine ultimo è la salute pubblica. Se dovessi ragionare su un obiettivoche non sono riuscita ancora a rag-giungere, questo è limitare il con-tenzioso. Il contenzioso fa male,crea danni, fa perdere tempo e ri-

MARIA A. COMPAGNONEComitato Editoriale SIARNEWS

ANNA PONZIANELLIDirettore Editoriale SIARNEWS

VALERIA VIOLAInstitutional and Regulatory Affairs, Pharma Value

Intervista a Paola Testori Coggi

Figura 1 - Dott. Paola Testori Coggi

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sorse alla Pubblica Amministrazio-ne e alle Aziende. Al momento ilcontenzioso è altissimo e credo va-da fatta una seria riflessione insie-me per cercare di limitarlo.

Quali importanti risultati ha otte-nuto il CPR sotto la Sua Presiden-za e quali eventuali criticità ha do-vuto affrontare? Il nuovo CPR ha cercato di accele-rare i tempi e di evitare ritardi neltrattamento dei dossier e di lavora-re in sintonia con la CTS, sia a li-vello di tempistiche che a livello didiscussione su grandi temi: le valu-tazioni scientifiche hanno infatti unimpatto sulle scelte economiche.Tutti i membri del CPR lavoranoin modo coeso e tutte le decisionisono prese all’unanimità. Inoltrecerchiamo di garantire un tratta-mento equo e omogeneo a tutte leaziende. La criticità che riscontroverte sulla “governance” della spesafarmaceutica. È una “governance”che va rivista perché non si potràgestire la spesa farmaceutica con glistrumenti attuali: le nuove terapieinnovative, i trattamenti di lungadurata dei nuovi farmaci oncologici,i grandi bacini di pazienti, a cui sidevono garantire le cure più inno-vative, alzano tantissimo i costi peril bilancio nazionale che inevitabil-mente ha delle risorse limitate.

Le negoziazioni che AIFA ed ilCPR hanno con le Aziende Far-maceutiche sono orientate all’attri-buzione del valore al bene farmaco,che si orienta sia su questioni eti-che – il diritto di cura di tutti e tut-te - che sulla sostenibilità finanzia-ria. Su cosa bisogna puntare permantenere l’equilibrio del Sistema?Il problema del valore del farmacoè centrale sia a livello della SpesaFarmaceutica che a livello dellaspesa di tutto il Sistema Sanitario;il prezzo dei farmaci deve esserebasato su una effettiva analisi di co-sto-efficacia e costo-beneficio: in

passato abbiamo pagato costi eleva-tissimi per benefici molto limitati.Per poter valutare un prezzo equo,dobbiamo avere informazioni e datiunivoci e condivisibili. Nel dossierdi prezzo e rimborso è fondamen-tale disporre di tutti gli elementi difarmaco-economia, tra l’altro perpoter confrontare prodotti diversiper analoghe aree terapeutiche sullabase dei QALY e ICER. Si dovreb-be sempre avere l’ICER per QALYdi un farmaco rispetto ai compara-tors: è difficile comparare dei prezzisenza avere tutti i dati del costo/ef-ficacia incrementale. Non credoperò che si possano applicare delle“soglie” come nei paesi anglosasso-ni, perché i farmaci hanno un valo-re etico che difficilmente è ricon-ducibile ad una soglia. Non si puòtuttavia dimenticare che dobbiamonegoziare dei prezzi che siano so-stenibili per il SSN e l’industria sabene quali sono oggi le criticità: ba-cini di pazienti molto grandi, far-maci oncologici con sopravvivenzemolto alte che tendono a croniciz-zare.Dobbiamo anche arrivare a ragio-nare sui benefici per la società, va-lutando i costi diretti, i costi perl’ospedalizzazione, i costi sociali, icosti del sistema previdenziale. Èun cammino che l‘Agenzia sta fa-cendo insieme all’industria utiliz-zando lo strumento dell’HTA, pro-ponendo nei dossier i costi evitati.È uno sforzo comune in cui ci stia-mo impegnando tutti: AIFA, Isti-tuto Superiore di Sanità, Agenas,Ministero.

Il nostro SSN non ha eguali nelmondo, come può essere ulterior-mente valorizzato. Cosa ci manca ecosa abbiamo in più rispetto aglialtri concittadini europei?Esistono Paesi Europei che aveva-no un sistema universalistico e chelo hanno abbandonato: pensiamo aquei Paesi, come la Grecia ed ilPortogallo, che hanno avuto la spe-

sa pubblica sotto controllo della fa-mosa Troika, ma anche al RegnoUnito. Il nostro sistema universali-stico ha un grandissimo valore,dobbiamo difenderlo insieme. Sia-mo l’unico sistema in Europa che ècompletamente universalistico. Ilfatto di avere uno Stato che è com-pratore e pagatore unico è impor-tante anche per le aziende. Le As-sicurazioni infatti potrebbero nonrappresentare una garanzia né per ilpaziente né per le aziende. Riuscirea trovare una “governance” chemantenga questo sistema universa-listico è un vantaggio per tutti: pa-zienti e aziende.

L’innovazione, richiede la realizza-zione di un percorso di valutazionetrasparente che ci permetta di valu-tarne il valore: quale ruolo devonogiocare i vari sistemi sanitari euro-pei nel raggiungimento di questatrasparenza?A livello europeo, parlare di un ap-proccio unico sul pricing è moltodifficile. Già quando ero a capodella Direzione Generale Salute, laCommissione Europea ha provatopiù volte a intavolare una discussio-ne sul pricing ma non c’è stata unavolontà politica per ovvi motivi:parliamo di bilanci nazionali e gliinteressi sono troppo discordanti.Oggi vediamo che ci sono alcuniPaesi con caratteristiche comuniche cominciano a fare un lavoro diHTA e di pricing congiunto, adesempio c’è il gruppo del Benelux,al quale si è aggiunta l’Austria, ilgruppo dei Paesi Baltici ed è inizia-ta una discussione a livello mediter-raneo lanciata dalla Grecia - primadell’estate si è svolta una prima riu-nione a livello ministeriale. Inoltre la Commissione Europeaha lanciato la consultazione pubbli-ca su come rinforzare la coopera-zione nell’HTA: è stato pubblicatol’Inception Impact Assessment for anEU initiative for strengthening EUcooperation on Health Technology As-

1 http://ec.europa.eu/smart-regulation/roadmaps/docs/2016_sante_144_health_technology_assessments_en.pdf

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sessment1. Questo è il primo realepasso verso una legislazione in ma-teria di HTA, con la quale la Com-missione propone un sistema chemetta in comune l’HTA dei variPaesi condividendo dati e risultati.Sarà qualcosa che andrà ben oltre lacooperazione dell’HTA Network edella Joint Action EUnetHTA. Ilprocesso regolatorio è molto com-plesso, questo è l’inizio e possiamoaspettarci un proposta legislativa al-la fine del prossimo anno per svi-luppare una nuova policy europeanell’ambito dell’HTA, ovvero la va-lutazione del valore globale e com-plessivo del farmaco.

Come vede la collaborazione sem-pre più stretta tra gli Enti Regola-tori e gli organismi che si occupano

di HTA al fine di “identify and un-dertake specific steps to improve theefficiency of the processes and condi-tions for patients’ timely access to aneffective medicine” e soprattuttoquale spinta può fornire ulterior-mente il contesto regolatorio alraggiungimento di un rapido ac-cesso ai medicinali?L’EMA ha lanciato dei progettifondamentali, quali il Scientific Ad-vice, molto noto alle Aziende, chefacilita la valutazione dell’efficaciarelativa e quindi il successivo pro-cesso di HTA: si cerca già nella fasepre-marketing di intervenire neirandomized clinical trial, in modoche ci aiutino ad identificare il va-lore del farmaco. Noi spingiamol’industria affinché questo strumen-to di dialogo venga utilizzato il più

possibile sia a livello europeo chenazionale. L’AIFA è considerataoggi a livello europeo un punto diriferimento e dà un enorme contri-buto alle valutazioni scientifiche insede europea. Naturalmente tuttoquesto implica per l’AIFA un gran-de sforzo a livello di risorse umaneche non sempre sono disponibili.Possiamo però essere ottimisti peril futuro: la nostra Ministra Loren-zin ha realizzato un obiettivo im-portante, ovvero quello di aumen-tare nei prossimi anni il personalecon quasi di 250 persone, la riorga-nizzazione di AIFA è stata comple-tata e abbiamo il nuovo DirettoreGenerale. E lasciatemi aggiungereche se si arrivasse a diminuire ilcontenzioso, potremmo liberare ri-sorse preziose!

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Dirigente di ricerca presso il Di-partimento del Farmaco dell’Istitu-to Superiore di Sanità, Direttoredel reparto di Farmacologia del Si-stema Nervoso Centrale e Membrodella Commissione per la valuta-zione dell’ammissibilità alla speri-mentazione clinica di fase I. È stataper molti anni supplente perma-nente del Presidente dell’IstitutoSuperiore di Sanità presso il Comi-tato Tecnico Scientifico (CTS)dell’AIFA ed è attualmente Presi-dente della stessa Commissione.Nel campo della ricerca si interessadi Farmacologia del Sistema Ner-voso Centrale. Svolge inoltre nu-merose attività di tipo regolatorionel settore dei farmaci

Dottoressa Popoli, dopo anni di at-tività sia in ISS, ma anche conside-rando le esperienze pregresse inCTS, può indicarci con quale spiri-to e con quali obiettivi ha affronta-to questo nuovo importante ruolodi Presidente CTS?Sono in ISS da oltre 30 anni (ho“festeggiato” il 31° anno circa due

settimane fa), per cui ho sempre la-vorato in un ambiente a caratterefortemente “ istituzionale”. Hoquindi affrontato questo nuovoruolo in CTS essenzialmente conspirito di servizio. Anche se hoavuto un’esperienza pregressa inquesta Commissione (in rappresen-tanza dell’ISS), rientrarci da Presi-dente è stato completamente diver-so. Questo ruolo comporta una re-sponsabilità molto forte, che hosentito fin dal primo momento, ri-promettendomi di coordinare laCommissione con equità e traspa-renza, basando le scelte sul criteriodell’evidenza scientifica, ascoltandotutti e cercando di prendere deci-sioni imparziali e corrette da tutti ipunti di vista (interesse del pazien-te, tenuta del SSN, giusta valoriz-zazione dell’innovazione in campofarmaceutico). Obiettivo ambizioso,e compito non facile.

Le esperienze di questi mesi sonostate in sintonia con gli obiettiviche si era prefissata?Le scelte della Commissione sonocomplesse, e molte volte difficili,anche perché ci si trova sempre piùspesso a decidere sulla base di evi-denze incomplete e a margini di in-certezza importanti. In queste con-dizioni non è facile mantenere unequilibrio tra garantire ai pazientiun accesso precoce ai nuovi farmacie stabilirne il reale place in therapy.Tutte le scelte, come già detto, de-vono inoltre essere eque e tenereconto di molti fattori diversi, percui si tratta indubbiamente di uncompito di grande responsabilità.

Devo dire che ho trovato unaCommissione molto preparata emotivata, con la quale si riesce sem-pre a dialogare e a trovare un puntod’incontro. Tutti hanno una grandedisponibilità allo studio e all’ap-profondimento della documenta-zione, e adesso che gli Uffici cimettono a disposizione le istrutto-rie con un minimo di anticipo ri-spetto alla seduta, riusciamo a pre-pararci meglio che in passato. Ag-giungo che la Segreteria Tecnico-Scientifica della Commissione èmolto disponibile, puntuale ed effi-ciente. Da questo punto di vista so-no soddisfatta. C’è anche molta di-sponibilità a lavorare “in sede”, pro-lungando spesso i giorni di riunio-ne o prevedendo sedute straordina-rie. Purtroppo tuttavia, consideran-do la complessità e la delicatezzadel nostro compito, il tempo a di-sposizione ci sembra sempre insuf-ficiente. Tra l ’altro, negli ultimimesi il numero di audizioni conces-se dalla CTS è aumentato, e questo–se da un lato è un fatto positivo inun’ottica di maggiore trasparenzaed apertura- comporta inevitabil-mente un rallentamento del lavoroordinario della Commissione. Nelcomplesso, pur essendo abbastanzasoddisfatta, non posso dire che tut-to sia stato in sintonia con gliobiettivi che mi ero prefissata, per-ché c’è ancora tanto da fare per mi-gliorare l’efficienza del processo va-lutativo e anche per quanto riguar-da alcuni argomenti di carattere ge-nerale (in primis, innovatività), chenon sono stati ancora adeguata-mente affrontati. Comunque abbia-

PATRIZIA SIGILLODirettore Editoriale SIARNEWS

ANNA PONZIANELLIDirettore Editoriale SIARNEWS

Intervista a Patrizia Popoli

Figura 1 - Dott. Patrizia Popoli

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mo davanti ancora un po’ di tempo,e sono certa che riusciremo a mi-gliorarci. Mi piacerebbe anche sta-bilire un raccordo più stretto con ilCPR: con la Presidente TestoriCoggi abbiamo un rapporto moltobuono e aperto, ed entrambe vor-remmo avere un maggior numerodi occasioni di confronto.

Come vede il ruolo della CTS co-me organo deputato alla valutazio-ne scientifica del farmaco in Italiatra decisione prese da EMA da unlato e dalle successive Commissionidei prontuari regionali dall’altro?La valutazione che si fa a livello na-zionale riguarda essenzialmente ladefinizione del place in therapy deinuovi farmaci ai fini della rimbor-sabilità, quindi non si può conside-rare un’inutile ripetizione di quelloche viene fatto all’EMA. Diverso,secondo me, è il discorso della suc-cessiva rivalutazione a livello regio-nale. Personalmente ritengo che ta-le rivalutazione non sia giustificata,e che rischi di causare – oltre a deiritardi- anche diseguaglianze nel-l’accesso ai farmaci per i pazienti.

Come coniugare in Italia ed in Eu-ropa il coinvolgimento di tutti i por-tatori di interesse nei processi di va-lutazione del farmaco? Ci riferiamoin particolare modo alle associazionidei pazienti e dei cittadini.

In Europa c’è già molta attenzioneal coinvolgimento di pazienti e cit-tadini, ed esistono molte iniziative,anche formative, rivolte ad una cre-scente valorizzazione del ruolo diquesti soggetti. In Italia siamo unpo’ più indietro da questo punto divista. A parte alcune iniziative giàmesse in atto da parte dell’Aifa,credo che anche la nostra Commis-sione dovrebbe coinvolgere di più leAssociazioni dei pazienti, special-mente quando c’è la necessità dicondividere una decisione e spiega-re i motivi che portano ad una de-terminata scelta.

Il nostro SSN non ha eguali nelmondo, come può essere ulterior-mente valorizzato. Come vede laposizione dell’AIFA in termini dicollaborazione con gli altriEnti Regolatori ai fini di una velo-cizzazione dell’accesso ai medici-nali in EU ed in Italia?Ovviamente la valorizzazione delnostro SSN richiederebbe innanzi-tutto un adeguamento delle risorse.Ciò non ci esime tuttavia dalla re-sponsabilità di ottimizzare l’utilizzodi ciò che abbiamo a disposizione,valorizzando i farmaci veramenteinnovativi (cioè quelli che mostranoun effettivo valore aggiunto, in ter-mini di beneficio clinico, nel tratta-mento di patologie importanti) edisinvestendo da ciò che non ha

mantenuto le promesse. Ritengoinoltre che l’adozione di una strate-gia di valutazione economica nonlimitata ai farmaci, ma che tengaconto del costo totale di una malat-tia (farmaci, ricoveri, controlli, per-dita di produttività, ecc.) aiuterebbesenz’altro a compiere delle sceltepiù costo-efficaci e razionali. An-che la collaborazione tra Stati (in-clusa ad esempio la possibilità dianticipare e condividere a livellocomunitario le valutazioni di HTA)potrebbe essere di aiuto, anche sebisogna necessariamente tenereconto delle profonde differenze cheesistono tra i sistemi sanitari deivari Paesi. Ritengo inoltre che lapartecipazione attiva dell’Italia aprogetti comunitari, come il pilota(recentemente concluso) sull’Adap-tive Licencing o il progetto PRIME(che prevede l’istituzione di un dia-logo precoce tra Agenzie e Aziendeper favorire lo sviluppo di farmacirivolti ad unmet medical need) po-trebbe aiutarci a ragionare un po’più a lungo termine e ad ottimizza-re le nostre strategie. Infine, credoche si debba sostenere, rafforzare erazionalizzare lo strumento deiMEAs: del resto, anche se questo èun merito dell ’Aifa e non dellaCTS, sembra che i nostri sistemi dicondivisione del rischio siano con-siderati all ’avanguardia a livellomondiale.

Errata corrige

L’articolo a pag 37 del numero 69, dal titolo “Intervista a C. Capezzuoli, Ufficio Stampa Euro-pean Food Safety Authority, EFSA”, in realtà è un’intervista rilasciata da Francesca Avanzini. Ciscusiamo dell’errore con tutte le persone coinvolte e con i nostri lettori”.

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Gruppi di Lavoro SIAR(GDL)

PRESENTAZIONE DEL GDL INFORMAZIONE SCIENTIFICA - A cura di Daniela Ghislieri, Maurizio Giaracca

Avviato nel giugno del 2014, in circa un anno e mezzo, si tiene un incontro al mese riunendo intorno ad un tavolodi confronto un numero sempre più crescente di soci fino a contare oggi più di venti aziende rappresentate. Numerosi i temi discussi. Alcuni esempi. L’utilizzo di Abstract e Poster: esistono limiti temporali entro i qualipossono essere utilizzati dopo la loro pubblicazione? Ci sono differenze nelle norme che regolano il loro utilizzoin ambito congressuale o nel corso delle interviste ai medici? E ancora. Nel caso di interviste rilasciate dai medicied utilizzate a scopo di informazione scientifica: qual è il confine tra la responsabilità del medico e quella dell’a-zienda? Un altro tema discusso: quali sono le regole che sottendono l’uso degli applicativi utilizzati dagli informa-tori durante le interviste ai medici piuttosto che quando messi a disposizione dei medici per essere scaricati sul lo-ro smarphone, siano essi di contenuto promozionale che educazionale? Un ulteriore argomento molto sentito èanche la possibilità di trasmettere congressi via webcast: cambiano le regole se la trasmissione viene fatta in direttainvece che in differita? In quest’ultimo caso, infatti, il titolare sarebbe nella condizione di poter visionare preventi-vamente i contenuti: questo comporta l’assunzione di differente responsabilità e la necessità di procedere con undeposito in AIFA? Altra tematica che pone innanzi numerosi quesiti: l’utilizzo di siti web di terzi sponsorizzatidall’azienda per veicolare informazione scientifica a carattere educazionale e che non richieda il deposito. In que-sta situazione, è sufficiente porre nel contratto specifiche clausole che garantiscano l’obiettività dell’Editor, per po-ter mallevare l’azienda dalla responsabilità di portare informazione scientifica mascherata?E per finire, il ruolo del Medical Liaison - figura aziendale non legata alla promozione dei farmaci - e le attività aloro collegate: gestione degli hospital meeting e dell’informazione presso i ‘medical corner’ dei congressi. Tutti te-mi che ad oggi non trovano chiara esplicazione all’interno delle normative ed ai quali il nostro GdL ha provato adare risposta.

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PRESENTAZIONE DEL GDL ACCESSO - A cura di Enrico Bosone, Anna Ponzianelli

Il gruppo di lavoro denominato, per brevità, “Accesso” è costituito dai seguenti Soci:P. Berti; E. Bosone (coordinatore); I. Cardinali; P. Cominetti; G. Giuliani; S. Imbesi; B. Maspes; E. Marcotullio; N. Martone; A. Ponzianelli (coordinatrice); S. Sanzone; P. Sigillo; P. Scurati; E. Trovati; M. Turati; V. Viola; V. Zarrella

Gli obiettivi principali del GdL sono:• Studiare e comprendere le procedure di prezzo e rimborso a livello nazionale in Italia e nei principali Paesi dellaUnione Europea e come queste si rapportino alla procedura regolatoria che porta all’AIC• Condividere con i Soci quanto si è compreso• Offrire dei suggerimenti utili per l’accesso alle terapie farmacologiche da parte dei Pazienti

Le attività finora svolte:• Studio delle procedure di rimborso in sette Paesi Europei : oltre ai cinque grandi, Olanda e Belgio. Attività incorso.• Studio dei risultati, in termini di tempo per la procedura di rimborso, di farmaci orfani e farmaci antitumoraliapprovati dalla Commissione Europea tra il 2012 e il 2014.• Preparazione di articoli che descrivono le procedure di rimborso Europee e i risultati della loro applicazione alcampione di farmaci orfani e antitumorali approvati dalla Commissione Europea tra il 2012 e il 2014.• Position Paper con proposte per la disponibilità tempestiva, in Europa, delle terapie importanti.

PRESENTAZIONE DEL GDL SIAR “NON SOLO FARMACO” /2016-2018/ - A cura di Viviana Mascilongo, ElisabettaScordari

Questo gruppo tecnico si occupa dello studio della normativa Europea e Nazionale, dei suoi aggiornamenti ed applica-zione, relativa alle categorie di prodotti appartenenti alla sfera della salute/benessere, che non rientrano nella classifica-zione di Farmaci. Dunque: dispositivi medici, integratori alimentari, cosmetici, prodotti veterinari, etc.."- Gli argomenti trattati saranno sviluppati in base alle esigenze ed interessi dei partecipanti. Da una prima riunione, indata 11 novembre 2016, è emersa la necessità di dare particolare spazio ad approfondimenti relativi al nuovo regola-mento europeo sui dispositivi medici, affrontando in particolare le seguenti tematiche:· Materiale Promozionale· Organismi notificati· Il ruolo dei distributori· Identification and traceability of devices, registration of devices and of economic operators, summary of safety and cli-nical performance, European databank on medical devices · Person responsible for regulatory compliance · Modalità di rinnovo per i dispositivi medici in possesso di un certificato di marcatura CE con data di scadenza suc-cessiva al 31 maggio 2017.

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Inoltre, i partecipanti hanno palesato particolare interesse relativamente agli aspetti regolatori per gli Integratori Ali-mentari: è in corso l’organizzazione di una riunione tecnica specifica per quest’ultima tematica, probabilmente nel mesedi giugno 2017.

Le riunioni si terranno con una cadenza trimestrale. Ma aggiornamenti e brain storming sono facilitati anche attraversol'utilizzo di un gruppo WhatsApp specifico.Per poter partecipare aderire come partecipante, è possibile inviare una mail ad entrambi le coordinatrici: [email protected], [email protected], previa verifica della propria iscrizione come socio annuale Siar.

GDL SIAR “LA SPERIMENTAZIONE CLINICA”/2014-2016/ - A cura di Gianluca Botta, Viviana Mascilongo

Questo gruppo tecnico si è occupato dell'aggiornamento sulla normativa in materia di sperimentazione clinica edei requisiti nazionali ed europei e della loro applicazione nell’ambito della sperimentazione clinica riguardante imedicinali per uso umano, i dispositivi medici, i cosmetici, i medicinali veterinari, ecc...A seguito di riunioni tecniche organizzate nell’ultimo biennio ed in collaborazione con la segreteria scientificadella casa editrice Mattioli 1885 - http://www.mattioli1885.com, è stato redatto il Manuale pratico di sperimenta-zione clinica, 2° edizione, in versioni:italiana (volume cartaceo)http://www.mattioli1885.com/store/index.php?main_page=product_info&cPath=34_38&products_id=593

inglese (ebook on-line)https://www.bookrepublic.it/book/9788862615570-practical-handbook-of-clinical-investigation/

Abstract ed elenco autori: http://www.mattioli1885.com/health/e-online-lebook-practical-handbook-of-clinical-investigation/

Nel 2017 sarà prevista l’organizzazione di un nuovo GdL con focus sulla sperimentazione clinica per i farmaci inItalia tramite un continuo monitoraggio dell’evoluzione dell’Osservatorio Nazionale sulla Sperimentazione Clini-ca dei Medicinali (OsSC) - Aifa a cura del Dr. Gianluca Botta in collaborazione con SSFA.

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