GIACOMO PUCCINI - IL MAESTRO Giacomo PUCCINI Il MAESTRO

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Giacomo PUCCINI Il MAESTRO GIACOMO PUCCINI - IL MAESTRO Giacomo Puccini nasce a Lucca il 22 dicembre 1858, da Albina Magi Puccini e Michele Puccini . All'età di 5 anni, rimane orfano di padre con la mamma che sta aspettando il settimo figlio. Giacomo inizio' a studiare musica presso lo zio e, in seguito, all'Istituto Musicale "Pacini" con Carlo Angeloni, maestro di Alfredo Catalani (operista lucchese di 4 anni più grande di Giacomo). Sembra che la decisione definitiva l'abbia presa dopo aver assistito all' "Aida", al Teatro Verdi di Pisa, andando e ritornando a piedi. Per guadagnare un po' di soldi, suonava nelle chiese e nei locali un po' equivoci di Lucca e dintorni, Ci sono storielle che lo dipingono scherzoso, burlone e sempre alla ricerca di monetine per soddisfare, già da allora, il vizio del fumo ' Doveva imparare molto e, grazie ad una borsa di studio della Regina Margherita , riusci' a trasferirsi a Milano per continuare la sua preparazione, Allora aveva 22 anni, e la grande Milano lo entusiasmo' particolarmente. Conobbe e frequento' Pietro Mascagni e Amilcare Ponchielli, tra teatri, negozi, la Galleria e i caffe', in una città in grande fermento con i preparativi per l' Esposizione Nazionale, Giacomo era felicissimo e entusiasta di tutto e ricco di energia. Nel 1884 ando' in scena al Teatro del Verme di Milano la sua prima opera « Le Villi Par Mme Antonella Martini Professeur à la Lucca Italian School

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Giacomo PUCCINIIl MAESTRO

GIACOMO PUCCINI - IL MAESTROGiacomo Puccini nasce a Lucca il 22 dicembre 1858, da Albina Magi

Puccini e Michele Puccini . All'età di 5 anni, rimane orfano di padre con

la mamma che sta aspettando il settimo figlio.

Giacomo inizio' a studiare musica presso lo zio e, in seguito, all'Istituto

Musicale "Pacini" con Carlo Angeloni, maestro di Alfredo Catalani

(operista lucchese di 4 anni più grande di Giacomo).

Sembra che la decisione definitiva l'abbia presa dopo aver assistito all'

"Aida", al Teatro Verdi di Pisa, andando e ritornando a piedi. Per

guadagnare un po' di soldi, suonava nelle chiese e nei locali un po'

equivoci di Lucca e dintorni, Ci sono storielle che lo dipingono

scherzoso, burlone e sempre alla ricerca di monetine per soddisfare,

già da allora, il vizio del fumo '

Doveva imparare molto e, grazie ad una borsa di studio della Regina

Margherita , riusci' a trasferirsi a Milano per continuare la sua

preparazione, Allora aveva 22 anni, e la grande Milano lo entusiasmo'

particolarmente. Conobbe e frequento' Pietro Mascagni e Amilcare

Ponchielli, tra teatri, negozi, la Galleria e i caffe', in una città in grande

fermento con i preparativi per l' Esposizione Nazionale, Giacomo era

felicissimo e entusiasta di tutto e ricco di energia.

Nel 1884 ando' in scena al Teatro del Verme di Milano la sua prima

opera « Le Villi

Par Mme Antonella Martini

Professeur à la Lucca Italian School

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L'intérieur du « Teatro Dal Verme » vers 1875

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Le ViIIi

L'argomento si rifaceva al celeberrimo balletto del 1841, Giselle ou les Wilis,

ambientato in un villaggio della Foresta Nera, in cui la giovane Anna, abbandonata dal

fidanzato Roberto, muore di dolore. Il fantasma di Anna si unisce alle Villi, creature

vendicatrici d'amore, simili alla Erinni, e insieme costringono Roberto a danzare con

loro fino alla morte.

Giulio Ricordi, potente editore, ne compro' i diritti e l'opera ando' in scena in molti teatri.

Ricordi commissiono' a Giacomo, un melodramma di più ampie proporzioni, Edgar,

libretto di Fontana.

Queste due opere rivelano il clima di tardo Romanticismo, di satanismo, di

esasperazione e maledizione tipico della Scapigliatura Milanese (movimento di artisti in

rivolta, contro la cultura romantica di fine '800).

Ricordi, verso' un po' di soldi a Giacomo, come anticipo sul compenso, in modo da farlo

lavorare in tranquillità.

Subito dopo la prima de « Le Villi », la madre di Giacomo, Albina, muore e lei, per i figli,

rappresentava una guida sicura, inoltre nel dicembre del 1886,

Giacomo divento' padre di Antonio, nato dalla sua relazione con Elvira Bonturi, donna

lucchese sposata con un famoso commerciante e madre di due figli. Questa relazione,

non era vista di buon occhio, soprattutto dallo zio di Giacomo, ma anche dai concittadini

lucchesi*

L'Edgar venne rappresentato al Teatro alla Scala nel 1889, fu un vero insuccesso.

Furono anni molto difficili per Giacomo, la sua era una vera lotta contro la miseria, fino

a quando, nel 1893, completo' l'opera Manon Lescaut, musicata una decina di anni di

anni prima da Jules Massenet. Giacomo la rielaboro' e al libretto lavorarono Ruggero

Leoncavallo, Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Ando' in scena a Torino il primo febbraio

del 1893, segno' l'inizio del grande successo di Giacomo. L'anno seguente venne

rappresentata al Coven Garden di Londra.

Tutti i drammi della sua vita privata, in particolare la poverta' e la sua storia con Elvira,

molto travagliata, dettero una forza umana alla sue opere, ricche di calore passionale.

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Manon Lescaut

La diciottenne Manon, destinata alla vita di convento, fugge con il giovane

Des Grieux, che poi abbandonera' per vivere con l'anziano ma ricco Geronte.

L'amore per De Grieux, pero' la riporta da lui e cosi' Geronte la fa arrestare e

deportare come cortigiana. Morirà in America a New Orléans di fame e di sete

tra le braccia del suo amore Des Grieux.

Assieme alla gloria, arrivano i primi guadagni : ricompra la casa materna, che

la madre avava dovuto vendere per avere un po' di soldi, compro' la torre a

Torre del Lago e li' costrui' la propria villa con un bellissimo giardino, ampliato

con il permesso del padrone del lago Carlo Ginori Lisci. Costrui' una piccola

casetta lungo lago, dove si riuniva con i suoi amici artisti, fondo' un club

chiamato « la Bohème ». I soci del club possedevano un regolamento :

mangiare bene, bere ed erano esclusi i poveri di spirito e coloro che avevano

stomachi deboli, il cassiere aveva il permesso di fuggire con la cassa ; il

silenzio e la saggezza erano vietati.

Il primo febbraio del 1896, con la direzione dell'orchestra di Arturo Toscanini,

la « Bohème » venne rappresentata per la prima volta, seguita da ben 22

repliche .

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Extrait musical de 🖱Mi chiamano mimi

La Bohème

A Parigi, il poeta Rodolfo, il pittore Marcello, il filosofo Colline e il

musicista Schaunard, vivono alla giornata in una soffitta. Rodolfo s '

innamora di Mimi' e la presenta agli amici al Café Momus di Parigi,

tuttavia ben presto i due si lasciano, ma Mimi', malata di tisi, prima di

morire vuole rivedere Rodolfo e tra le sue braccia, morirà.

Lavoro' alla Tosca a Torre del Lago e il 16 gennaio al teatro Costanzi di

Roma, viene rappresentata la prima.

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Extrait musical de 🖱E lucevan le stelle

La Tosca

Ambientata a Roma nel giugno del 1800, dove il pittore Mario Cavaradossi,

mentre sta dipingendo un quadro in una chiesa, offre rifugio a Cesare

Angelotti, giacobino ricercato dalla polizia pontificia. Il barone Scarpia,

spietato capo della polizia, lo fa arrestare e condannare a morte. L' amante

del pittore, Tosca, promette al barone, di cedere ai suoi desideri in cambio

della libertà sua e di Mario, Appena ottenuto il salvacondotto, Tosca uccide

Scarpia, ma Mario viene fucilato e lei dal dolore si butta da CastelSant'Angelo.

Nel 1903 mentre Giacomo, Elvira e Antonio sono in auto, sono vittime di un

brutto incidente, ma la stessa sera il marito di Elvira muore dopo una lunga

malattia. Questo permetterà a Giacomo ed Elvira, di sposarsi. In questo

periodo , termino' « Madama Butterfly » che verrà rappresentata alla Scala

nel 1904 ma senza avere successo. Cosi' la modifico' e tre mesi dopo alGrande Teatro di Brescia, venne accolta con grandi applausi, dal pubblico.

.

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Extrait musical de 🖱Un bel di vedremo

Madama Butterfly

Narra di un ufficiale della Marina Americana, Pinkerton, che sposa la

giapponese Cio-cio-San, dopo poco, pero' riparte per l'America

lasciandola sola con la promessa di ritornare.

Lei dà alla luce il loro figlio e quando, dopo tre anni, Pinkerton ritorna, sarà

accompagnato dalla moglie americana per prendere il bambino e portarlo

con loro . Cio-cio-San dal grande dolore, si uccide.

Alla fine del 1910, termina la « Fanciulla del West », che va in scena adicembre a New York, ottenendo un grande successo.

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La Fanciulla del West

Ambientata in California, nel 1848-1850, in un campo di

minatori, dove Minnie, che fa scuola ai minatori e legge

loro la Bibbia, s' innamora di Remerrez-Dick, provocando

la gelosia di Jack Rance, lo sceriffo, che lo vuole arrestare

in quanto fuorilegge. Cosi' Dick tenta di fuggire ma Jack lo

arresta e sta per impiccarlo, quando Minnie chiede ai

minatori, di farlo vivere e insieme se ne vanno,

Nel frattempo, lavorava ad un nuovo progetto : accostarealla consueta tematica drammatica e tragica una venacomica, umoristica in maniera più decisa ; cosi' con «Gianni Schicchi » si realizzo',

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Extrait musical de 🖱

O moi babbino caro

Gianni Schicchi

Schicchi, finge di essere il ricco Buoso Donati (già morto)

e in punto di morte nomina se stesso erede provocando

l'ira dei parenti. Sempre nel solito periodo, 1918, termino'

« Il Tabarro'.

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Il Tabarro

Ambientato a Parigi dove una giovane moglie tradisce

l'anziano marito, il quale ucciderà l'amante su di un

barcone ancorato sulla Senna.

Insieme a queste due opere, viene rappresentata anche «

Suor Angelica » .

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Suor Angelica

Storia di una donna, che dopo aver dato alla luce un figlio, viene costretta

a rinchiudersi in un convento, ma quando scopre che il figlioletto é morto,

si avvelena e prima di morire, chiede una grazia alla Madonna, di farglielo

rivedere e cosi' la Madonna glielo fa abbracciare.

Nonostante l'abitudine di rappresentare le tre opere separate, Puccini le

preferiva unite e in questo ordine : « Il Tabarro « Suor Angelica » « Gianni

Schicchi » chiamandolo « IL TRITTICO » che venne rappresentato a

Roma per la prima volta, nel 1919.

Dalla sua casa di Torre del Lago, si trasferi' a Viareggio nel 1921, a causa

della costruzione di impianti di lavorazione della torba, lui amante della

pace, della natura non poteva vivere li'

Nel frattempo, lavora lentamente a Turandot

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Extrait musical de 🖱Scène finale

Turandot

Si svolge la storia, a Pechino, dove il Principe tartaro Calaf, vuole

ottenere la mano della figlia dell'imperatore cinese Altoum, la

principessa Turandot. Lei, imponeva ai pretendenti, di risolvere enigmi e

nel caso di insuccesso, venivano condannati a morte. Calaf, vince la

sfida e chiede a Turandot di indovinare il proprio nome ; se lei lo

indovinerà lui verrà ucciso, altrimenti lei lo sposerà.

Turandot chiede a Liù, la sua schiava innamorata di Calaf, di rivelarle il

nome, ma lei si ucciderà.

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L'opera, tuttavia non ancora terminata a

causa della malattia di Giacomo. Gli

viene diagnosticato un cancro alla gola

eprima di partire con il figlio Antonio per

Bruxelles, confiderà a Toscanini, la sua

grande preoccupazione per non aver

ancora completata l'opera.

Il 29 novembre alle 11.30 dopo 5 giorni

dall'intervento alla gola, morirà a causa

di un collasso.

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Dopo la morte, avrà un primo funerale a Bruxelles, trasportato a Milano

nella Cappella della famiglia Toscanini, avrà il secondo funerale, in attesa

dei lavori alla Villa di Torre del Lago voluti dal figlio Antonio per la

costruzione di una Cappella di famiglia all'interno della casa.

Nel 1926 sarà trasportato a Torre del Lago e li' l'ultimo funerale.

Franco Alfano, termino' Turandot e il 25 aprile del 1926 alla prima della

Scala, Toscanini dirige l'opera e dopo la morte di Liù , il maestro fermo'

l'opera dicendo : « qui finisce l'opera incompiuta dal Maestro, per la sua

morte » e, in quel momento, il pubblico grido' "Viva Puccini"

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Extrait musical de 🖱Madame Butterfly. Coro a boca cerrada. G. Puccini