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Gestione situazioni igienico sanitarie nelle cucine e mense da campo – gestione animali domestici Dr. Claudio Milandri Medico veterinario Direttore U.O. Igiene Alimenti di o.a. AUSL Romagna - Forlì

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Gestione situazioni igienico sanitarie nelle cucine e mense da campo –

gestione animali domestici

Dr. Claudio MilandriMedico veterinario Direttore U.O. Igiene Alimenti di o.a.AUSL Romagna - Forlì

Classificazione degli eventi secondo la legge

• Ai fini dell'attività di protezione civile gli eventi si distinguono in: (Legge 225 del 24 febbraio 1992, art.2, comma 1, modificata da Decreto Legge 59 del 2012, convertito con Legge 100 del 2012):

• a) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria;

• b) eventi naturali o connessi con l'attività dell'uomo che per loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria;

• c) calamità naturali o connesse con l'attività dell'uomo che in ragione della loro intensità ed estensione debbono, con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo.

Ruolo della funzione sanitaria

Decreto del Ministero dell’Interno del 13 febbraio 2001:

“Adozione dei Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nelle catastrofi”

Piano nazionale

Piano regionale

Piano provinciale

Piano comunale1.7 Funzione di supporto n.2 Sanità umana e veterinaria, assistenza sociale 3

1.7 funzione di supporton.2 – sanità umana e veterinaria, assistenza sociale

L’intervento sanitario in seguito a un disastro deve far fronte ad una complessa rete di problemi che si inquadrano nell’ambito della medicina delle catastrofi e che prevedono la programmazione e il coordinamento delle seguenti attività:

1. Primo soccorso e assistenza sanitariaomissis

2. Interventi di sanità pubblica• Vigilanza igienico-sanitaria• controlli sulle acque potabili fino al ripristino degli acquedotti;• disinfezione e disinfestazione• controllo alimenti, distruzione e smaltimento avariati; • raccolta e smaltimento animali morti;• sorveglianza epidemiologica ed eventuali profilassi;• sanità e benessere degli animali;• sostegno psicologico alla popolazione e ai soccorritori;• sanità pubblica nei centri di accoglienza • assistenza sanitaria di base e specialistica 4

Gestione nell’immediatezza: Igiene degli alimenti di o.a.

• Identificazione e georeferenziazione delle strutture di lavorazione/deposito alimenti interessati dall’evento

• Identificazione delle priorità• Organizzazione delle squadre di intervento

Attività da garantire1. Vigilanza ispezione dei depositi di alimenti di origine animale2. Vigilanza ed ispezione dei centri per la preparazione pasti3. Distruzione e smaltimento alimenti avariati; 4. Controlli delle acque potabili fino al ripristino degli acquedotti;

Gestione nel post evento: Igiene degli alimenti di O.A.

• Valutazione dei danni• Ripristino della macellazione • Ripristino delle lavorazioni dei prodotti di origine animale• Controllo degli alimenti destinati alla popolazione colpita• Verifica stato igienico sanitario delle strutture utilizzate

Gli alimenti che noi destiniamo al libero consumo vanno a compensare le necessità di materie prime in quelle strutture che la protezione civile ha “costruito” in tempi veramente brevissimi e con risultati eccezionali. L’esperienza che abbiamo vissuto nelle Marche durante il terremoto dell’Aquila ci ha insegnato come realizzare e gestire mense temporanee montate con tendopoli, mense che potessero comunque garantire non solo cibo e acqua ma cibo e acqua idonei alla salvaguardia della salute umana.

Vediamo cosa ci ha insegnato

l’esperienza

• L’Aquila 2009

Di norma i campi tenda, comprese le cucine, vengono istituiti dalla protezione civile aiutati da una seri di organi competenti tra cui del Servizio Veterinario delle AUSL, e da altri servizi competenti del Dipartimento di sanità pubblica in materia di ispezione e vigilanza al fine di accertarne le effettive condizioni strutturali, funzionali e igienico-sanitarie.

Campo Villa S.Angelo (sopralluogo in data 03 settembre 2009): Organizzazione della cucina:

una grande tenda mensa con scaldavivande e griglie di acciaio per il contenimento di vassoi, piatti, ecc. a cui è allegato:

1 container per la cucina con forno elettrico, fuochi, piastra, aspirazione, piano di lavoro, lavandino

1 container per la zona lavaggio, zona lavorazione in generale, e dispensa per celiaci (sono infatti organizzati anche per eventuali pasti per celiaci).

Montegallo/Uscerno 2016

Siamo arrivati ad alti livelli di dettaglio

Lavaggio e taglio verdure

Taglio e preparazione carni

Criticità ancora presenti

ricapitolando… cosa facciamo nei centri di accoglienza?

Attività durante la fase di gestione del centro di accoglienza• Controllo dei fornitori di alimenti;• verifica giornaliera delle condizioni di igiene del campo ed in particolare

dei locali destinati alla conservazione degli alimenti, preparazione e distribuzione dei pasti; verifica delle condizioni igieniche degli operatori

• ispezione e controllo delle derrate alimentari fresche introdotte nel campo;

• Controllo delle strutture e delle attrezzature utilizzate per preparazione, conservazione, distribuzione delle derrate alimentari

• controllo idonea conservazione degli alimenti per prevenire episodi di tossinfezione alimentare

• controllo delle condizioni di stoccaggio e delle date di scadenza degli alimenti conservati;

• verifica a campione dei prodotti confezionati;• monitoraggio del mantenimento dei livelli di potabilità delle acque

utilizzate per scopi alimentari;• attività di sorveglianza epidemiologica, di concerto con i sanitari del

campo, al fine di controllare e prevenire il rischio di tossinfezioni alimentari e di altre malattie diffusive;

• verifica dei requisiti igienico sanitari del personale impiegato nelle varie fasi di preparazione e distribuzione pasti ad ogni nuovo arrivo di personale volontario;

• verifica ambientale e indicazioni per la sanificazione degli ambienti esterni e alloggi al fine di allontanare o eliminare il rischio di presenza di ectoparassiti e/o di sinantropi;

• controllo e gestione di eventuali popolazioni di animali sinantropici presenti all’interno del campo.

• attività formazione del personale volontario sulle modalità di conservazione degli alimenti, sulle tecniche di lavaggio e disinfezione dei locali, sull’igiene del personale ecc.(questa attività dovrebbe essere svolta in fase di preparazione)

• attività di formazione dei volontari impegnati nelle attività di assistenza alle popolazioni ospiti dei campi, al fine di far acquisire agli stessi gli elementi di base per un’immediata segnalazione di eventuale sospetto di tossinfezione alimentare

Considerazioni generali fatte dopo l’esperienza dell’Aquila

• L’istituzione del campo è stata velocissima (meno di due giorni): un encomio alla protezione civile;

• Una buona organizzazione sia della pianificazione del lavoro, sia della gestione delle derrate alimentari sia della distribuzione dei pasti;

• Piani di sanificazione improntati dalla protezione civile fin da subito.

• Numero dei pasti troppo variabile: ne derivano sprechi alimentari;

• Richieste estemporanee e utenti di diversa tipologia e razza che in alcuni casi approfittano della situazione;

• Non esiste un responsabile fisso delle cucine/mense dei campi mobili se non il capocuoco che varia ogni settimana

• Manca l’identificazione di coloro che usufruiscono della mensa (chiunque si intrufola, anche più volte);

• I menù non sono pianificati né a livello regionale, né a livello locale: ciò comporta una poco efficace pianificazione delle consegne delle derrate, estemporaneità e fantasia del capocuoco nella stesura del menù settimanale, mancanza di piano nutrizionale ecc.(considerando che la popolazione è stressata credo sia giusto garantire una adeguata alimentazione anche dal punto di vista nutrizionale);

• Lamentele di mancata professionalità degli operatori delle cucine (sono volontari e vengono assegnati a determinati lavori senza tenere conto della loro professionalità specifica);

• La gestione degli ordini delle derrate non è centrale ma locale (si possono instaurare degli strani giri di approvvigionamenti per privilegiare alcuni fornitori rispetto ad altri);

• Non esistono gare d’appalto per le forniture;• Non esistono manuali di autocontrollo delle

cucine se non prassi consolidate durante le settimane ma non sempre efficaci;

• La cucina è stata montata con l’assemblaggio di diversi moduli per poter soddisfare le esigenze del numero di utenti quindi hanno dovuto improntare alcune cose tra cui sali e scendi, scalini, scansie di legno ecc.

• Problema mosche• Problema gatti e cani che entrano

nelle cucine perché alcuni operatori hanno l’abitudine di alimentarli: basterebbe alimentarli lontano dal campo;

• Raccomandiamo che le cucine e le strutture montabili della protezione civile non siano troppo precarie.

Dalle considerazioni appena fatte …

• Col terremoto del centro Italia del 2016 diverse criticità che sono state appena evidenziate sono state risolte: frutto della esperienza precedente e del fatto che ci sia stata una preparazione con scopo preventivo di fondo che ha aiutato molto gli operatori

• Naturalmente io sto parlando di istituzione campi mobili della Regione Emilia Romagna

Animali domestici• Nell’ambito della struttura del campo è necessario prevedere un luogo di

accoglienza per gli animali domestici che giungono al seguito degli sfollati. Poiché non è possibile consentire di tenere gli animali nelle tende destinate ad alloggiare le persone per evidenti problemi di coabitazione, sarebbe utile e necessario che questi animali fossero tenuti nelle immediate vicinanze in un luogo appositamente allestito del campo, questo per ottenere tutti quei benefici che la presenza dell’animale domestico, costituente il nucleo famigliare, apporta sia agli adulti che ai bambini.

• Le strutture ad essi dedicate possono facilmente essere allestite mediante l’impiego di recinzioni da cantiere oppure preparate con reti elettrosaldate e protette con tettoie fatte di teli di plastica per ripararli dagli agenti atmosferici. Dotate di cucce per cani o di strutture simili a quelle da trasporto di dimensioni maggiorate rispetto ai comuni trasportini.

• La gestione degli animali prevede: l’approvvigionamento alimentare, lo smaltimento delle deiezioni solide, l’assistenza sanitaria, il controllo delle ectoparassitosi nonché il controllo di eventuali infestanti che potrebbero installarsi nelle strutture di ricovero

• Per quanto riguarda l’alimentazione è bene avvalersi di cibi preconfezionati in quanto di più facile gestione e somministrazione

• Particolare attenzione occorre dedicare agli ectoparassiti in quanto in una struttura di emergenza come un campo base essi presentano maggiori difficoltà nel controllo, per cui sarà cura dei veterinari addetti provvedere ad una verifica ogni 72 ore per evidenziare nell’immediatezza la presenza di ectoparassiti quali pulci, zecche, acari dei cereali.

• Un altro aspetto particolare riguarda la profilassi di patologie come la filariosi (se in zona endemica) e la leishmaniosi.. Anche se siamo in situazioni di emergenza non possiamo tralasciare queste azioni.

• Si dovranno inoltre prevedere luoghi di sgambatura per i cani ove insieme ai proprietari possano trascorrere del tempo socializzando e riportando tutti, uomini e animali, verso quelle condizioni di normalità che purtroppo l’emergenza distrugge.

Esperienza dell’Aquila

DICOMACEMERGENZA VETERINARIA

In collaborazione con:

ASL L’Aquila

Ordine Medici Veterinari de L’Aquila

Associazioni animaliste

SITUAZIONE RANDAGISMO PROVINCIA AQ

Stima: ≈ 4.000-6.000 cani randagi

Centinaia di piccoli animali abbandonati o perduti

Centinaia di piccoli animali abbandonati o perduti

Centinaia di piccoli animali abbandonati o perduti

. . . . . e non solo piccoli ……….

SITUAZIONE MEDICI VETERINARI PROVINCIA AQAL 12 APRILE

6 ambulatori/cliniche veterinarie: DISTRUTTE O INAGIBILI

15 Medici veterinari libero professionisti per piccoli animali (in gran parte NON operativi) + 3 libero professionisti per grandi animali

Personale ASL (Canile Collemaggio e unità mobili)

3 tende con assistenza veterinaria - San Vittorino: protezione civile Roma + LP Ordine AQ- Centi-Colella: CRI- Villa Sant’Angelo: LP Ordine AQ

TENDA VETERINARIA inizio attività 14 aprile 09 …..

PRIMO SOCCORSO PICCOLI ANIMALITavoli visitaEcografoKit ferri chirurgiciGabbie ricoveriPompe Infusione

Armadio farmaciaZona stoccaggio materialiZona stoccaggio alimenti

•Contaglobuli•Biochimica clinica•Elettroliti•Esame urine•Centrifuga•Microscopio

Laboratorio attrezzato emergenzegentilmente offerto da Idexx®

Gabbie ricovero/terapia animali

PERSONALE IMPIEGATO

• PERSONALE FACOLTA’/DSCV (22 medici veterinari)• LIBERI PROFESSIONISTI (AQ)

- STUDENTI - LAUREATI specializzandi

- ALTRI VOLONTARI

Assistenza veterinaria

7 giorni su 7

dalle ore 8.30 alle ore 18.00

ORARIO DI SERVIZIO

Presidio Medico AvanzatoAttività sanitaria TENDA VETERINARIA

Prevenzione, controllo e gestione delle problematiche inerenti la convivenza forzata uomo/animale: a) educazione dei proprietari (guinzaglio, raccolta

deiezioni, museruola)b) assistenza sanitaria c) assistenza comportamentale (Dott.ssa Gentile-AQ)d) controllo zoonosi

Segnalazione presenza di topi

ASSISTENZA ZOOIATRICA

Animali di proprietà di persone evacuate nelle varie tendopoli

Animali rimasti vicino a casa con proprietari evacuati

Animali randagi o perduti

Centro di riferimento per tutti gli altri presidi di assistenza veterinaria

Segnalazione al Coordinamento degli animali smarriti/abbandonati

Segnalazione e/o controllo animali “pericolosi” o problematici all’interno dell’area di accoglienza

Gestione cani “problematici”

Shaula

Gestione cani problematici

Segnalazione animali vaganti

Partecipazione a ricongiungimenti

Attivita’ zooiatrica

Animali assistiti dal 14 aprile al 8 giugno:

≈ 1.200

Principali problemi motivo della richiesta assistenza

Animali rimasti sotto le macerie per 8-20 giorni (pochi casi!): “tardivo” intervento veterinario

Patologie di routine con l’aggiunta dello stress dell’evento e del cambio di ambiente

Malattie croniche esacerbate dallo stress o da mancanza di trattamenti

Alterazioni climatiche (freddo vs caldo)

Report attività assistenza piccoli animali

Campo Piazza D’Armi Presidio UNITE- Facoltà di Medicina Veterinaria

Responsabile Prof. A. Boari Data: Ora: ……,…… Cani assistiti Visite cliniche Interventi chirurgici Gatti assistiti Visite cliniche Interventi chirurgici Distribuzione mangime in kg. Distribuzione farmaci n° confezioni Distribuzione antiparassitari n° confezioni Animali inviati DSCV UNITE Segnalazioni animali perduti Segnalazioni animali ritrovati Segnalazioni animali abbandonati Bisogni:

Report giornaliero inviato

a Protezione civile

Unità di crisi veterinaria

Ore 16.30

Lezioni apprese/criticità/proposte

Necessario intervento più precoce (entro 24 h dalla catastrofe): assistenza cani da ricerca

Lezioni apprese/criticità/proposte

Necessità di regolamentare un servizio veterinario gratuito per la popolazione alloggiata in tendopoli ed in situazioni economiche disagiate (da protrarsi fino al termine dell’emergenza)

Lezioni apprese/criticità/proposte

Fondamentale rapporto con libero professionisti medico veterinari:

Rispetto reciproco, collaborazione, sinergismo, fiducia

Delicatezza della problematica della gratuità del servizio offerto vs competizione e concorrenza con Colleghi LP

Grazie per l’attenzione