Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

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GESTIONE DEI RIFIUTI E RISCHI PER LA SALUTE Domande e Risposte fra Cittadini e Medici Dott. Ruggero Ridolfi ISDE Italia Oncologo ed Endocrinologo Dott. Patrizia Gentilini ISDE Italia Oncologo ed Ematologo 26 NOVEMBRE 2009 ore 20.30 Via Bruni 2, Forlì Dott. Giancarlo Aulizio Presidente Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Forlì Cesena Prof. Antonio Faggioli ISDE Italia Libero Docente di Igiene Università degli Studi di Bologna

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Domande e risposte tra cittadini e medici.

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GESTIONE DEI RIFIUTI E

RISCHI PER LA SALUTEDomande e Risposte fra Cittadini e Medici

Dott. Ruggero Ridolfi ISDE Italia

Oncologo ed Endocrinologo

Dott. Patrizia Gentilini ISDE Italia

Oncologo ed Ematologo

26 NOVEMBRE 2009 ore 20.30Via Bruni 2, Forlì

Dott. Giancarlo AulizioPresidente Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Forlì CesenaProf. Antonio Faggioli ISDE Italia Libero Docente di Igiene Università degli Studi di Bologna

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LORENZO TOMATIS

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DOMANDA da Pristerà

• - quanto, e soprattutto in quali forme, le distorsioni della gestione dei materiali post consumo  hanno contribuito e contribuiscono alla sviluppo delle malattie oncoematologiche infantili ? - in che modo è possibile stabilire, in maniera quanto più possibile univoca, questa connessione?

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Risposta

• smaltimento illegale di rifiuti

• smaltimento “legale”

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SVERSAMENTO ILLECITO DI RIFIUTI IN CAMPANIA MAPPATURA DEI COMUNI IN BASE AL RISCHIO

AMBIENTALE

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RISULATI DELLO STUDIO IN CAMPANIA

… “sono state rilevate numerose associazioni positive e statisticamente significative (cioè non imputabili al caso) fra salute e rifiuti”….

MORTALITA’ GENERALE :+2% per ogni classe di rischio - Comuni più a rischio: +9% per i maschi +12% nelle donne

MORTALITA’ PER TUTTI I TUMORI :+1% per ogni classe di rischio ( uomini e donne)Tumore Polmone: + 2% uominiTumore Fegato : + 4% uomini + 7% donneTumore Stomaco: + 5% uomini

MALFORMAZIONI CONGENITE :Sistema nervoso : + 8%Apparato urogenitale: + 14%

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GOMORRA IN ROMAGNAForli, data 28.08.2007, orario 12:55.

''Biodenaro'', smaltimento illecito di rifiuti. – OPERAZIONE LUCIGNOLO-

“Associazione per delinquere, finalizzata a traffico illecito di oltre 500 mila tonnellate di rifiuti, fittiziamente declassificati o illecitamente miscelati con altre tipologie di rifiuti, che venivano, poi, smaltiti in discariche non autorizzate dell’Emilia Romagna. ……In

manette sono finiti Giacomo, Raffaele e Roberto Laghi, dell’omonima impresa. Ai domiciliari l’ex-

rappresentante legale della società, Cesare Dall’Ara, e un tecnico di Hera….. ”

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Date: Tue, 17 Feb 2009 12:09:06 -0000From: E.G.Knox <[email protected]>To: Patrizia Gentilini <[email protected]>References:

<[email protected]>

.......[....] I shall send a copy.  It contains references to other recent work. Incidentally, these papers (2005, 2006) received very severe criticisms  - which I personally do not accept. 

I guess there must be many people with undeclared vested interests here.

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DOMANDA da Gianluca• Mi piacerebbe avere chiarimenti sulla efficacia di un

intervento > "culturale-scientifico" come quello che può esercitare un'associazione > come ISDE.> Penso che il livello deputato al cambiamento delle "regole" sia quello > politico.> Attività come la "nostra" (mi ci metto anch'io dentro, anche se non lo > merito del tutto) come possono essere incisive per portare dei > cambiamenti per noi e in generale tutti gli uomini di oggi?> Grazie,

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DOMANDA da Raffaele:

ma cosa esce dagli inceneritori?

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INCENERITORI

• Industrie insalubri di classe I

(art.216 RD 1265/34 DM 5.9 /1994)…

• Non idonee ad ospitare inceneritori

le zone agricole caratterizzate per qualità e tipicità dei prodotti ( D. lgs 228 del 18/05/2001)

Il fumo ti

uccide…

Il fumo ti

uccide… ??

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I limiti di legge sono sempre calcolati su individui adulti:i bambini e gli organismi in accrescimento possono avere una

suscettibilità totalmente diversa!!!

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INCENERITORI = “CROGIUOLO DI VELENI”Prof. D. Belpomme , Paris 5 Nov. 2009

Ossidi di Azoto

Particolato

Metalli Pesanti

Inquinanti Organici : IPA, PCB, furani, ftalati, chetoni, alcheni, diossine …..

La legge prevede monitoraggio solo di alcuni, per poche ore all’anno, spesso con autocertificazione della ditta stessa o preavviso…

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SOSTANZE ORGANICHE IDENTIFICATE NELLE EMISSIONI DI INCENERITORI

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OSSIDI DI AZOTO

Precursore di smog, piogge acide e , per azione dei raggi solari, convertito in ozono

Biossido di azoto correlato con tossicità polmonare, epatica, ematologica

Asma e BPCO

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distribuzione dimensionale per particolato e sua diffusione

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Agenzia Europea per l’Ambiente 10/10/2007

Loss of statistical life expectancy (months) due to anthropogenic PM2.5

emitted in 2000

Le polveri di diametro inferiore ai 2.5 micron causano ogni anno, in Europa, 380,000 morti

premature.

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Le sostanze inquinanti emesse da una ciminiera si allontanano fino a migliaia di chilometri dal punto di emissione mandando “in fumo” il concetto di “aree vergini” . La formazione di solfati, da ossidi di zolfo emessi da ciminiere di altezza elevata, può avvenire a distanze superiori a 300 km appena 12 ore dopo l’emissione.

Il lungo ed insospettabile cammino delle sostanze inquinanti

Guidelines for Air Quality, WHO, Geneva, 1999.

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Concentrazioni PM 2,5 in Europa

Italia

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Particolato ultrafine (<0.1µm)

• IL PERICOLO VIENE DAL NUMERO DELLE PARTICELLE, NON DALLA MASSA

( quella che normalmente si misura...)

• una sola particella del diametro di 2.5 µm per cm 3 di aria corrisponde ad una concentrazione di 10 µg/m3 di aria

• per ottenere la medesima concentrazione, sono necessari due milioni di particelle del diametro di 0.02µm....

• http://zerowasteinfonetwork.org/docs/aq_particulate%20emissions%20and%20health_howard2009.pdf

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è vero che gli inceneritori contribuiscono solo in piccolissima parte alla formazione di particolato?

• uno studio del 2007 condotto in Svezia ha valutato che dal 17% al 32% del particolato PM 2.5 provenga dagli inceneritori

• uno studio del 2007, condotta a Parigi, ha evidenziato che gli inceneritori, sono una delle maggiori fonti di produzione di PM 2.5.

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efficienza dei filtri a manica in relazione alle dimensioni del particolato

I filtri più efficienti arrivano al massimo a 0.8 µm

Non esistono filtri in grado di trattenere il particolato ultrafine (<0.1)

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http://zerowasteinfonetwork.org/docs/aq_particulate%20emissions%20and%20health_howard2009.pdf

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DANNI ALLA SALUTE DA PARTICOLATO FINE

http://zerowasteinfonetwork.org/docs/aq_particulate%20emissions%20and%20health_howard2009.pdf

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DANNI DA PARTICOLATO ULTRAFINE

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Effetti sulla salute umana in % per ogni incremento di 10 microgrammi/m3 di PM10 e PM2.5

Effetti PM10* PM10** PM2.5***

Mortalità generica +0.6 +1.3 +6Mortalità per patologie

respiratorie+1.3 +2.1

Mortalità per patologie cardiovascolari

+0.9 +1.4 +12

Ricoveri ospedalieri

Pazienti over 65 anni+0.7

Mortalità per cancro al polmone

+14

*Anderson HR WHO Regional Office for Europe 2004

**MISA Meta Analisi Italiana su otto grandi città italiane

***Pope A.C., Journal American Association 2002

Pope Circulation 2004

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Effetti cancerogeni delle sostanze emesse da inceneritori secondo la IARC (Annnali Istituto Superiore Sanità 2004)

Agente Grado di evidenza IARC

Effetto cancerogeno

Arsenico 1 Pelle, polmoni, fegato, vescica,rene, colon

Berillio 1 Polmone

Cadmio 1 Polmone, prostata

Cromo 1 Polmone

Nickel 1 Polmone

Mercurio 2b Polmone, pancreas, colon, prostata, encefalo, rene

Piombo 2a Polmone, vescica, rene, gastroenterica

Benzene 1 Leucemia

Idrocarburi policiclici

2b Fegato, polmone, leucemia

Cloroformio 2b Vescica, rene, encefalo, linfoma

Clorofenoli 2b Sarcomi tessuti molli, linfomi Hodgkin e non Hodgkin

Tricloroetilene 2a Fegato, linfomi non Hodgkin

TCDD 1 Linfomi non Hodgkin , sarcomi

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METALLI PESANTI

Rischio oncogeno certo per l’ uomo: NICHEL, BERILLIO,CADMIO, ARSENICO (IARC I)

Correlati a tossicità NEUROLOGICA (autismo, dislessia, deficit intellettivi)

Alzheimer, Parkinson, SLA in crescita in tutti i paesi industrializzati

(Pritchard C et al Public Health 2004;118(4):268-83)

NEL “ NUOVO INCENERITORE” DI FORLI’ LA SELEZIONE DEI METALLI VERRA’ FATTE DALLE CENERI, DOPO LA COMBUSTIONE E NON

PREVENTIVAMENTE .....

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DOMANDA da Flaviocome fanno gli inquinanti ad influenzare la

nostra salute?

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LE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI SONO UN

POTENZIALE PERICOLO PER LA SALUTE UMANA

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modalità con cui gli inquinanti emessi in aria influenzano la salute

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la diffusione degli inquinanti: dai camini..ai polmoni, alla tavola... al cordone ombelicale ed al latte materno!

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DOMANDA da Michele:

esiste la possibilità di quantificare complessivamente i danni che

provengono da attività quali l’incenerimento?

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Costo in termini di danni ad ambiente e salute per Kg di inquinante emesso

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(http://ec.europa.eu/research/headlines/news/article_05_10_21_en.html)

Costi Esterni: di che si tratta?• “Costo esterno” o “esternalità” si determina allorché l’attività

sociale o economica ovvero un gruppo di persone determinano un impatto su un altro gruppo e quando questo impatto non è quantificato o compensato dal primo gruppo. L’Unione Europea sostiene la necessità di tenere conto e valutare i costi esterni in termini di danno ambientale ed alla salute.

• Sostiene anche che il principio “chi inquina paga” può essere applicato se tutti i costi dell’energia sono considerati nella definizione dei pressi e a tale scopo ha sviluppato un metodo per la determinazione dei costi esterni della produzione e distribuzione di energia.

• Il metodo elaborato ricercatori, ingegneri, economisti ed epidemiologi ha prodotto ExternE un approccio al calcolo dei costi esterni.

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(http://ec.europa.eu/research/headlines/news/article_05_10_21_en.html) :

un esempio a caso: Brescia

• I parametri di input• Viene considerato che l’inceneritore ASM (ora A2A) di

Brescia ha un capacità di trattamento di 800.000 t/a di rifiuti con una emissione di 5 miliardi normal metri cubi di aria.

• Altezza del camino superiore a 100 metri.

• Gli inquinanti considerati dal metodo (NOx, SO2, PM10, NMVOC) sono stati calcolati in base alla media delle misurazioni effettuate nell’anno 2005 e contenute nel Rapporto dell’osservatorio sul funzionamento del termo utilizzatore di Brescia relativo agli anni 2004 e 2005.

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COSTI ANNUI PER EMISSIONI SIMILI A QUELLE DELL’INCENERITORE DI BRESCIA

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DOMANDA da Enrica

COSA DICONO GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI CIRCA

L’ESPOSIZIONE AD INCENERITORI?

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Studi Epidemiologici su popolazioni esposte alle emissioni di inceneritori per rifiuti : effetti segnalati

Sistema respiratorio: tosse persistente, bronchiti, allergie

Sistema riproduttivo: incremento dei nati femmine e parti gemellari

Incremento di incidenza di malformazioni congenite Ipofunzione tiroidea Diabete Patologie cardiovascolari Cancro

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PROSSIMITA’ DELLE SCUOLE AD INCENERITORI PER RIFIUTI E SALUTE DEI BAMBINI GIAPPONESI

Prefettura di Osaka:

450.807 bambini da 6 a 12 anni in 996 scuole elementari

37 impianti di incenerimento per rifiuti solidi urbani (RSU)

Relazione statisticamente significativa fra vicinanza della scuola all’ impianto di incenerimento e sintomi quali: difficoltà di respiro, mal di testa, disturbi di stomaco, stanchezza

…”In Giappone la maggior fonte di emissione di diossine è rappresentata dagli inceneritori..”

Eur. J.Epidemiolog. 2005;20(12):1023-9

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Mielomi multipli (uomo)

Mielomi multipli (uomo/donna)*

+ 23%*

+ 16%

Sarcomi dei tessuti molli (uomo/donna)

+22%

Linfomi Non Hodgkin (donne) +18%*

Linfomi Non Hodgkin

( uomo/donna)

+12%*

Cancro del fegato (uomo/donna) +16%

Cancro al seno +9%*

Tutti i tumori femminili +6%*

ESPOSIZIONE A DIOSSINE EMESSE DA 16 INCENERITORI IN FRANCIA E RISCHIO DI CANCRO

(135.567 casi 1990-1999 su 2.5 milioni di persone )

* valore statisticamente significativo

http://www.invs.sante.fr/publications/2008/rapport_uiom/rapport_uiom.pdf

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STUDIO DI CORIANO:COORTE DEI RESIDENTI E SUDDIVISIONE IN 5 ANELLI CONCENTRICI E IN BASE ALL’ ESPOSIZIONE A METALLI

PESANTIPOPOLAZIONE STUDIATA CON METODOLOGIA “ GIS”:TUTTA QUELLA RESIDENTE ENTRO UN CERCHIO DEL RAGGIO DI 3.5 KM DAGLI IMPIANTI, SUDDIVISA IN ANELLI DI 500 M.

PERIODIO TEMPORALE: ANNI 1990-2004 (CIRCA 40.000 persone)

MARKER DI ESPOSIZIONE: METALLI PESANTI

DATI SANITARI: RICOVERI OSPEDALIERI, INCIDENZA E MORTALITA PER CANCRO (REGISTRO TUMORI)

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MORTALITA’ NELLE DONNE RESIDENTI ALMENO 5 ANNI ENTRO 3.5 km DAGLI IMPIANTI PER: TUTTE LE CAUSE, TUTTI I TUMORI, ALCUNI TUMORI : RISCHIO RELATIVO E CASI OSSERVATI ( ) * statis. sign.

metalli pesanti

ng/m3

tutte le cause

tutti i tumori colon-retto

stomaco mammella

<1.9 1

(538)

1

(166)

1

(14)

1

(13)

1

(22)

2.0-3.8 1.17*

(502)

1.17

(143)

1.32

(15)

1.75

(14)

1.21

(20)

3.9-7.3 1.07

(452 )

1.26*

(157)

2.03*

(20)

2.88*

(27)

1.10

(20)

7-4-52 1.09

(162)

1.54 *

( 58)

2.47*

(7)

2.56*

(7)

2.16*

(12)

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46 STUDI EPIDEMIOLOGICI CONDOTTI IN PROSSIMITA’ DI IMPIANTI DI INCENERIMENTO O

LAVORATORI ADDETTI

In 2/3 degli studi riguardanti il cancro incremento statisticamente significativo di

Mortalità-Incidenza-Prevalenza per neoplasie

(Franchini M,Annali Istituto Superiore di Sanità, 2004)

Page 54: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA da Renato ma l’ epidemiologia è una scienza esatta?

Page 55: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

EPIDEMIOLOGIA ?

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“scienza” e.... conflitti di interesse

Gennaro V. Tomatis L. Business bias: how epidemiologic studies may underestimate or fail to

detect increased risks of cancer and other diseasesInt J Occup Environ Health. 2005 Oct-Dec;11(4)

Lise L Kjaergard Bodil Als Nielsen "Association between competing interests and author’s conclusions: epidemiological study of randomised clinical trials published BMJ 2002; 325;249 L

Bruce M. Psaty, Conflict of Interest, Disclosure-Trial Reports Jama 2009; 301 (14):1477-1479

Parodi S. Gennaro V Comparasion bias and dilution effect in occupational cohort

studies Int J occup Environ Health (2007) Apr-Jun: 13 (2): 143-52

Page 57: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA da Lorenzo

e coi “nuovi inceneritori” possiamo stare più tranquilli?

Page 58: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

““VECCHIVECCHI” IMPIANTI?” IMPIANTI?COLPEVOLI !COLPEVOLI !

Page 59: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

““NUOVINUOVI” IMPIANTI ” IMPIANTI davvero innocenti?

Page 60: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

I limiti alle emissioni da impianti di incenerimento: direttive europee e normativa nazionale

mg/Nm3 s11 % O2

DLgs 11/5/05 n.133waste

DM 25/2/00n. 124

hazardous waste

DM 19/11/97n. 503

MSW and CW

DM 12/7/90old plants

Directive 2000/76/CE

waste

Direttiva 94/67/CEhazardous

waste

Directive89/369/CEE

MSW

Polvere 10 - 30 10 - 30 10 - 30 30 - 100 10 - 30 10 - 30 30 - 200

HCl 10 - 60 10 - 60 20 - 40 50 - 100 10 - 60 10 - 60 50 - 250

HF 1 - 4 1 - 4 1 - 4 2 1 - 4 1 - 4 -

SO2 50 - 200 50 - 200 100 - 200 300 50 - 200 50 - 200 300

NO2 200 - 400 200 - 400 200 - 400 500 200 - 400 - -

CO 50 - 100 50 50 - 100 10050 - 100

(150)50 -

TOC 10 - 20 10 - 20 10 - 20 20 10 - 20 10 - 20 -

Cd, Tl, Hg 0,05* 0,05 * 0,05 * 0.2 0,05 * 0,05 * 0,2

Sb, As, Pb, Cr, Co, Cu,

Mn, Ni, V

0,50,5 0,5 5 0,5 0,5 5

PAH 0,01 0,01 0,01 0.1 - - -

PCDD + PCDF

(ng/Nm3)

0,1**0,1 ** 0,1 ** 4.000 0,1 ** 0,1 *** -

Note: media giornaliera e valore massimo (orario o semiorario); * Limite per (Cd + Tl) e Hg separati ** equivalenti tossici riferiti a 2,3,7,8 T4CDD. Viviano, ISS, 2005

Page 61: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Come si misurano le diossine?

• chlorinated dibenzo-p-dioxins• 2,3,7,8-TCDD 1 • 1,2,3,7,8-PeCDD 1 • 1,2,3,4,7,8-HxCDD 0.1 • 1,2,3,6,7,8-HxCDD 0.1 • 1,2,3,7,8,9-HxCDD 0.1 • 1,2,3,4,6,7,8-HpCDD 0.01 • OCDD 0.0001 • chlorinated dibenzofurans • 2,3,7,8-TCDF 0.1 • 1,2,3,7,8-PeCDF 0.05 • 2,3,4,7,8-PeCDF 0.5 • 1,2,3,4,7,8-HxCDF 0.1• 1,2,3,6,7,8-HxCDF 0.1 • 1,2,3,7,8,9-HxCDF 0.1 • 2,3,4,6,7,8-HxCDF 0.1 • 1,2,3,4,6,7,8-HpCDF 0.01 • 1,2,3,4,7,8,9-HpCDF 0.01 • OCDF 0.0001

• non-ortho substituted PCBs • PCB 77 0.0001 • PCB 81 0.0001 • PCB 126 0.1 • PCB 169 0.01 • mono-ortho substituted PCBs • 105 0.0001 • 114 0.0005 • 118 0.0001 • 123 0.0001 • 156 0.0005 • 157 0.0005• 167 0.00001• 189 0.0001

Metodo di calcolo O.M.S. 1998

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E I “NUOVI” IMPIANTI DI INCENERIMENTO ?

I filtri più efficienti (da 3 micron a 0,8 micron ) lasciano passare particolato più fine, e quindi più pericoloso per la salute

Anche se minori come massa, le particelle sono enormemente maggiori di numero.

I nuovi impianti, per economie di scala, hanno maggiori dimensioni, quindi flussi di massa maggiori

La maggiore altezza del camino assicura più diluizione, a livello locale, ma identico impatto complessivo per inquinanti persistenti nell’ambiente e che entrano nella catena alimentare (P.O.P. e metalli pesanti)

Page 63: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

PREVISIONE DI ALCUNI INQUINANTI GLOBALMENTE IMMESSI IN EUROPA ANNI 2004-2020 CON QUOTA DI INCENERIMENTO DI RIFIUTI

AL 25% UTILIZZANDO I MIGLIORI SISTEMI DI ABBATTIMENTO:

M.Bolognini ed altri, E&P anno 32 (2) Marzo-Aprile 2008 pag. 79

Pb = 800.000 kg Cd = 100.000 kg Hg = 1.100.000 kg PCDD/F = 500 g.........

Page 64: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 65: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA da Mara:

ma cosa dobbiamo fare dei nostri rifiuti?

Page 66: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

....ecco il dilemma

INCENERITORE O

DISCARICA

?

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L’INCENERITORE NON E’ ALTERNATIVO ALLA DISCARICA!

1 tonnellata di rifiuto : - 180 Kg di ceneri pesanti  - 41 Kg di polveri leggere

L’INCENERITORE DI BRESCIA NEL 2005 HA PRODOTTO 167.389 ton di ceneri - 136.268 tonnellate di ceneri pesanti - 31.121 tonnellate di ceneri leggere

ovvero 882kg/abitante Brescia di rifiuto pericoloso!

MONTECHIARI: DISCARICA DI SERVIZIO INC.DI BRESCIA

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RICICLO TOTALE o.....?

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CICLO DEL COMPOST

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ASSOPANNELLI, SCARSEGGIA IL LEGNO DA RICICLO FRA LE PRINCIPALI CONSEGUENZE, DIFFICOLTÀ DA PARTE DELLE AZIENDE A SODDISFARE LA DOMANDA E AUMENTO DEL PREZZO

Milano, 10 novembre 2009

• La flessione dei consumi che ha investito i mercati internazionali e principalmente l'Europa minaccia anche la disponibilità di legno da riciclo, e quindi l’industria dei produttori di pannelli.

• In particolare, il calo dei consumi di quei prodotti, come i mobili, destinati a fine utilizzo al riciclo, viene stimato tra il 25% e il 30% dal 2007 a oggi. Ciò determina una crescente scarsità del legno da riciclo, materia prima che sta alla base della produzione di pannelli truciolari.

• Assopannelli, l’associazione di FederlegnoArredo che riunisce i fabbricanti di pannelli e semilavorati in legno, raccoglie l’allarme lanciato anche durante Ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, richiamando l’attenzione sulla situazione di difficoltà che sta colpendo il settore.

• La riduzione della disponibilità di legno da riciclo determina pertanto una crisi dell’industria dei pannelli truciolari, principale cliente del legno da riciclo, e in particolare di quella italiana, leader sia nella gestione del legno da riciclo sia nello sviluppo di tecnologie avanzate sull’utilizzo in percentuali elevate di questo materiale nella produzione di pannelli.

• Le aziende del settore si trovano in questo modo nella difficoltà di rispettare i contratti di fornitura e di soddisfare la domanda di pannelli, con l’innescarsi di un circolo vizioso che si ripercuote sull’andamento dei consumi delle famiglie.

• A ciò si aggiunga anche la domanda del legno a uso riscaldamento, in questi mesi in crescita sia per l’arrivo anticipato del freddo sia per la politica a sostegno di fonti alternative di calore, che determina uno spostamento della risorsa legno da un utilizzo industriale a un utilizzo come risorsa energetica.

• Assopannelli ritiene importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, soprattutto perché questa situazione a livello nazionale e europeo avrà ripercussioni soprattutto sul prezzo dei pannelli, il cui incremento nei prossimi mesi sarà dovuto alla carenza di legno da riciclo e impatterà sui prezzi dei prodotti e quindi sui consumi, finendo per deprimere ulteriormente l’industria dei pannelli e dei mobili italiana.

Page 71: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Desertificazione in Pianura Padana

• Dal 1950 ad oggi la presenza di sostanza organica nei terreni è diminuita dal 4% a meno dell’1,5%

• Secondo la comunità scientifica:

i terreni <1 % di sostanza organica sono dichiarati

in stato di desertificazione

i terreni < del 2% di sostanza organica sono

dichiarati in via di desertificazione

• LA ROMAGNA E’ IN VIA DI DESERTIFICAZIONE

Page 72: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

GLI ATTORI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

PRODUTTORI PRODUTTORI CONSUMATORI/UTENTICONSUMATORI/UTENTI

GESTORI DEL SERVIZIO GESTORI DEL SERVIZIO DI RACCOLTA e DI RACCOLTA e

TRASPORTOTRASPORTO

IMPIANTI DI SELEZIONE IMPIANTI DI SELEZIONE E TRATTAMENTOE TRATTAMENTO

Page 73: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

LA FILIERA DEL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI E DEL SECCO ProduzioneProduzione

Acquisto/ConsumoAcquisto/Consumo

Deposito/Consegna Deposito/Consegna SelezioneSelezione

Trattamento e Trattamento e avvio a Ricicloavvio a Riciclo

Raccolta/TrasportoRaccolta/Trasporto

Page 74: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

RIFIUTI ECCO LA CURA 1°

Page 75: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

RIFIUTI: ECCO LA CURA 2°

Page 76: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

GESTIONE DEL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI URBANI

LOMBARDIA – VENETO

RACCOLTA STRADALE - RACCOLTA DOMICILIARE

1.813 COMUNI A CONFRONTO

Natale Belosi

ECOISTITUTO DI FAENZA

Page 77: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

CARATTERISTICHE DELLA RICERCA1.813 COMUNI della Lombardia e del Veneto suddivisi per:grandezza:

< 5.000 abitanti, da 5.001 -15.000, da 15.001 - 50.000, > 50.000metodologia di raccolta:

con separazione secco/umido stradale domiciliare

mista

senza separazione secco/umidostradale domiciliare

mista

DATI del 2005 relativi a:

1.028 comuni per 9.219.895 abitanti 110 comuni (1.749.734 abitanti) secco/umido stradale 918 comuni (6.750.734 abitanti) secco/ umido domiciliare

RISULTATI1) produzione di rifiuti2) rese di raccolta differenziata,3) costi del servizio di igiene urbana

Page 78: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

RISULTATI 1° DIMINUISCE LA PRODUZIONE DI RIFIUTI PRO CAPITE IN

BASE ALLA GRANDEZZA DEI COMUNI

Grafico 1Kg abitante anno

502558 557

599

416 411461

508

0

100

200

300

400

500

600

700

0-5000 5000-15000 15000-50000 >50000

s/u stradales/u domiciliareLineare (s/u stradale)Lineare (s/u domiciliare)

s/u = secco/umido

Page 79: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

RISULTATI 2°AUMENTA % RACCOLTA DIFFERENZIATA IN 1.028 COMUNI

DI VENETO E LOMBARDIA

Grafico 2% raccolta differenziata

43 40 39 39

60 6157

47

0

10

20

30

40

50

60

70

0-5000 5000-15000 15000-50000 >50000

s/u stradales/u domiciliareLineare (s/u stradale)Lineare (s/u domiciliare)

Page 80: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

RISULTATI 3°DIMINUISCONO I COSTI PER ABITANTE

Grafico 3€ abitante anno

88 87

117

158

77 8197 104

0

30

60

90

120

150

180

0-5000 5000-15000 15000-50000 >50000

s/ustradales/u domiciliareLineare (s/ustradale)Lineare (s/u domiciliare)

s /u = secco/umido

Page 81: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DIMINUISCONO I COSTI COMPLESSIVI DI SMALTIMENTO

Grafico 4Suddivisione costi

igiene urbana

36 22

5758

0

20

40

60

80

100

s/u stradale s/u domiciliare

raccolta

smaltimento

Page 82: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Costi di raccolta, trasporto e smaltimento in base alle rese di RD sistema stradale e domiciliare

studio Federambiente

0,00

20,00

40,00

60,00

80,00

100,00

120,00

140,00

0,0 20,0 40,0 60,0 80,0

% raccolta differenziata

€ ab

itan

te/a

nn

o

contenitore stradale porta a porta

Page 83: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

POSTI DI LAVORO INCENERIMENTO vs. RICICLO

1:30

Page 84: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Verona - 13.03.2010

for a living planet

Page 85: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Verona - 13.03.2010

CONSORZIO PRIULA (TV)

Page 86: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Progetto per la SCUOLA“Rifiuti zero – costi zero”

FLUSSI DI RACCOLTA

FRAZIONE UMIDA

CARTA e CARTONE

IMBALLAGGI

FRAZIONE SECCA

Apparecchi elettronici, Pile, Toner, ecc.

INGOMBRANTI

CARLA POLICENTRO RICICLO VEDELAGO

UTILIZZO IN LOCO

CARTIERA

VETRERIAINDUSTRIAFONDERIAFONDERIA

INDUSTRIA DI RIFERIMENTO

INDUSTRIA

INDUSTRIA DI RIFERIMENTO

COMPOSTAGGIO A SCUOLA

IMPIANTO CRVCONTROLLO / SELEZIONE

IMPIANTO CRVSELEZIONE

VETROPLASTICAACCIAIO

ALLUMINIO

CONSEGNA AI CONSORZI NAZIONALI OBBLIGATORI

IMPIANTO CRVTRATTAMENTO/

ESTRUSIONE

PRODUZIONEGRANULATO

IMPIANTO CRVSELEZIONE E TRATTAMENTO

Page 87: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Verona - 13.03.2010

for a living planet

Frazione secca domiciliare, ingombranti , sovvalli + spazzat. stradale:

RESIDUI 2008 Provincia Verona: 230.646 t/a;

Residui secondo simulazione Centro Riciclo Ricerca Vedelago: 4.012 + 2000 Spazz.S trad.(al 40%) = 6.012 t/a, cioè 38 volte di meno.

Page 88: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Verona - 13.03.2010

METODO Quantità

smaltita(Kg/ab/anno)

A

Rifiuti tot.smaltiti (t/a)

A x nr.abit.prov.VR

Vantaggi sullo smaltimento

Provincia VR 2008( 906.784 ab.) (RSU 502.71 kg/ab/a)

254.36 (Prov. VR)

230.646(smaltim. Prov. VR)

Consorzio PRIULA 2007

86.67 (Priula) 78.590(se la prov. VR fosse come il Cons. Priula)

2.93 volte di meno la Qtà smaltita ora dalla Provincia di VR

Centro Riciclo Vedelago (CRRV) (assunti 400 kg/ab/a di RSU)

6.63 (CRRV) 6.012(4.012 t delle 3 fraz. + 2000 t

spazz. stradale (al 40%))

(se la Prov. di VR fosse come il CRRV)

38 volte di meno della Qtà smaltita ora dalla Provincia di VR e 13 volte di meno se la Prov. VR fosse come Cons.Priula

COMPARAZIONE QUANTITA’ SMALTITE TRA:

Provincia VR, Consorzio Priula e Centro Riciclo Vedelago per le 4 frazioni che vanno a smaltimento:

frazione secca domiciliare, ingombranti, spazzatura stradale, residui da frazioni secche riciclabili (plasmix)

Page 89: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Verona - 13.03.2010

for a living planet

Page 90: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

SABBIA SINTETICA

Ecosystemic

RIFIUTI: RIFIUTI: ECCO IL MIRACOLOECCO IL MIRACOLO

EST EST.... EST!EST EST.... EST!provare per credere! provare per credere!

Centro Riciclo Vedelago Centro Riciclo Vedelago Via Molino 17 Vedelago Treviso Via Molino 17 Vedelago Treviso tel 0423.700178 Fax 0423-700186 tel 0423.700178 Fax 0423-700186

[email protected] [email protected]

Page 91: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Centro Riciclo Vedelago

Valorizzazione dello scarto (produzione del granulato “sabbia sintetica”):

Provenienza del rifiuto

scarti da selezione interna (plastiche sporche, elementi di arredo, ecc)Frazione secca residua urbana Scarti industriali e da impianti di selezione di terzi

Processo di lavorazione

Controllo, asporto frazioni selezionabili, triturazione miscelaSeparazione dei materiali ferrosi e non ferrosiEstrusioneGranulazione e vagliatura (per granulometria)

potenzialità 10.000 – 12.000 t/anno

91

Page 92: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 93: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 94: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Vantaggi del Riciclo Totale1 - Riduce drasticamente le bollette rifiuti attraverso i rimborsi CONAI e vendita dell’estruso ottenuto

dalle frazioni residue che sarebbero andate a smaltimento.

2 – Costa 1/10 in investimenti di impianti rispetto ad inceneritori

3 Crea nuova occupazione (da 20-30 a 1 rispetto a inceneritori e discariche).

3 – E’ flessibile verso il cambiamento quali/quantitativo del mercato

4 – Si adatta alla conformazione del territorio con una filiera corta ed ai suoi stili di vita.

5 - Può essere collocato in una delle tante aree produttive dismesse.

6 – Ha un ritorno degli investimenti (ROI) di poco più di due anni.

7 – Si può implementare nell’ordine di mesi e non di lustri come i TCV.

8 – Permette il decollo delle energie rinnovabili perché non usufruisce del 7% della bolletta e lo lascia alle vere rinnovabili.

9 – Permette il controllo trasparente attraverso la governance territoriale.

11 – Fa decadere automaticamente le 4 procedure di infrazione UE contro l’Italia per la truffa CIP6 con risparmio delle relative sanzioni.

12 – E’ un impianto scalare perché si può usare per un comune o più comuni, ATO, regione.

Page 95: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

L’Adige 10 Marzo 2010

Page 96: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Prof. Angelo Gino Levis

Dott. Davide degli Esposti

Sig.ra Carla Poli

TRE PREMI IN MEMORIA DI LORENZO TOMATIS

Page 97: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

“Ogni opportunità sprecata di recuperare materiali ancora utili nel ciclo produttivo porta un danno irreversibile all’ambiente,

perché al posto di materia prima secondaria le industrie utilizzeranno materia prima non rinnovabile”

GrazieGrazie

per l’attenzione!per l’attenzione!

Page 98: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA da Lauretta

ma perchè c’è questa smania ... anzi un “sacro ardore” per bruciare di tutto e di

più?

Page 99: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

vi ricordate la favola del Re Mida?....oggi non quello che si tocca, ma ciò

che si brucia diventa oro!

Page 100: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

C’era una volta la gallina dalle uova d’oro.....

....oggi abbiamo la gallina dallo sterco d’oro!

......e domani?

magari una gallina OGM che farà solo sterco e nel piatto ci troveremo......

Report, giugno 2009: l’allevatore guadagna di più dalla combustione della pollina che dalle uova....

Page 101: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 102: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

CONTRIBUTI CIP 6 2005

Tot. CIP 6 : 5.632.914.153 Euro ad eolico/solare/geotermico: 660.897.045 Euro

2006 Tot. CIP 6: 6.119.798.783 Euro

ad eolico/solare/geotermico: 622.179.577 Euro

Quindi 4.972.037.108 Euro nel 2005 e 5.497.619.206 Euro nel 2006 sono andati per combustione di rifiuti,

biomasse,residui petroliferi, residui di processo ecc.

Page 103: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 104: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

UN SACCO PIENO DI.. ENERGIA o....

di BUGIE ?

Page 105: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Confronto tra il consumo di energia necessario per produrre i materiali indicati da risorsa vergine o attraverso il riciclo

(energia 10 joule)

Page 106: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Domanda da Marinella

quando si toglieranno gli incentivi alla combustione?

Risposta:

non chiedetelo a noi...

Page 107: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA da Gabriella• ma se non vogliamo ridurci come a Napoli

come facciamo a fare a meno degli inceneritori ?

Page 108: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

RIFIUTI

costruireste una casa a cominciare dal tetto?

?

Page 109: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

LA GERARCHIA NEL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI

 

Page 110: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA da anonimo

come va da noi la gestione dei rifiuti?

Page 111: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

cosa non si fa pur di bruciare.......(1) • 2005 Provincia di Forlì Cesena: raccolta differenziata pari a circa il 25% con

una produzione di 256 mila tonnellate di rifiuti urbani.

• Ben poca cosa rispetto agli obiettivi del 35% del 2003 e del 65% del 2012: come fare a sbloccare la situazione?

• A Forlì il ragionamento è stato : “se aumentiamo la produzione dei rifiuti possiamo aumentare la raccolta differenziata”.

• Ma come fare ad aumentare i rifiuti urbani?

• Accanto ai rifiuti urbani (famiglie e botteghe , 256 mila tonnellate) c’erano ben 800 mila tonnellate di rifiuti, o scarti di produzione, prodotti dalle industrie, di cui l’80% mandato a recupero, chiamati dalla normativa rifiuti speciali.

• Allora il gioco diventa semplice, come avere 4 assi nella manica: basta spostare i rifiuti speciali nei rifiuti urbani.

• Già dal 2004-2005 alcune decine di migliaia di tonnellata erano state spostate: macerie delle demolizioni di case, potature della manutenzione dei parchi cittadini, e un po’ di rifiuti industriali. .... la cosa funzionava e che quasi nessuno si era accorto del bluff, si è deciso di procedere in modo massiccio.

Page 112: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

cosa non si fa pur di bruciare.......(2)

• Negli ultimi 3 anni si sono spostate almeno 50 mila tonnellate dai rifiuti speciali che già andavano per la maggior parte a riciclaggio, sui rifiuti urbani, facendo schizzare la raccolta differenziata dal 25% al 43% grazie anche alla complicità di ATO che ha deliberato che tutti i rifiuti speciali possono essere “assimilati” cioè spostati e conteggiati nei rifiuti urbani.

• Ormai i rifiuti speciali spostati nei rifiuti urbani per far apparire alta la raccolta differenziata si possono conteggiare in almeno il 35% del monte rifiuti dichiarato urbano, più di 100 mila tonnellate. Se togliamo questi di raccolta differenziata di veri rifiuti urbani rimane ben poco.

• Questo meccanismo si è visto soprattutto in alcuni comuni come Forlì (da 767 Kg procapite nel 2005 a 847 nel 2008), Cesena (da 602 a 722), Bertinoro (da 514 a 964), Longiano (da 571 a 1605), Rocca S Cassiano da 594 a 1194).

• Emblematica è il caso di Bertinoro. Appena il sindaco ha dichiarato che avrebbe seguito l’esempio di Forlimpopoli introducendo il porta a porta, improvvisamente la raccolta differenziata ha fatto un prodigioso balzo in avanti passando dal 20,4% del 2006 al 53,9% del 2008, facendo gridare ad HERA che non era necessario introdurre il porta a porta.

• Peccato che i rifiuti nel frattempo siano quasi raddoppiati ed in particolare che quelli da smaltire in discarica o inceneritore siano passati da 428 Kg a testa a 444, segno evidente che l’operazione è solo di immagine, perchè non ha inciso minimamente sui reali rifiuti urbani, ma è solo il frutto di un trasferimento di rifiuti speciali fra quelli urbani.

Page 113: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA da Paolo

ma perchè Veronesi ha detto “zero rischio”?

A chi dobbiamo credere?

Page 114: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

da non dimenticare...

Veronesi da Fazio...zero rischio! http://www.youtube.com/watch?v=BAEtdVn0KYY

Veronesi non si intende di inceneritori, ma i suoi esperti gli hanno giurato... http://www.youtube.com/watch?v=B5Zou-1MXQg

Veronesi a Viareggio sul conflitto d'interesse.... non sa che tra i suoi finanziatori c'è Veolia http://www.youtube.com/watch?v=88fjmlZHu40

Page 115: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

IL RECUPERO DI ENERGIA DAI RIFIUTI: LA PRATICA, LE IMPLICAZIONI AMBIENTALI E SANITARIEU. Veronesi M. Giugliano M. Grasso V. Foà

esempi interessanti di ........manipolazione scientifica!

Page 116: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 117: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

•Cosa è scritto nel testo originale:

“Observed-expected ratios were tested for decline in risk with distance up to 7.5 km. ... Over the two stages of the study was a statistically significant (P<0.05) decline in risk with distance from incinerators for all cancers combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer”.

•Traduzione letterale del testo originale:

“ I rapporti osservati-attesi furono verificati in base al declino del rischio con la distanza fino a 7.5 km. … Dopo i due stadi dello studio c’era un declino statisticamente significativo (p<0,05) nel rischio con la distanza dagli inceneritori per tutti i cancri riuniti, stomaco, colon retto, fegato e polmone.”

C’è scritto “nessun declino”?

IL RECUPERO DI ENERGIA DAI RIFIUTI: LA PRATICA, LE IMPLICAZIONI AMBIENTALI

E SANITARIEU. Veronesi M. Giugliano M.

Grasso V. Foà

Page 118: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Ma chi è il Prof. Vito Foà? Leggiamo cosa dice di lui la Procura della Repubblica di Venezia

in Tribunale nel processo di Porto Marghera contro l’ENI.

Dal sito ufficiale http://www.petrolchimico.it/Petrolchimico/sintesi_pm.htm MEMORIA TECNICA ex art. 121 c.p.p. nel p.p. contro CEFIS Eugenio e altri.La NOCIVITÀ del CVM-PVC, con particolare riferimento a: • - la cronologia delle conoscenze• - patologie epatiche e fattori concorrenti:“… D’altra parte, anche un consulente tecnico di Enichem ha compiuto una

specie di "virata" in tema di epatocarcinoma. Si vuole qui fare riferimento al prof. Vito FOÀ di Milano, che ancora nel 1989, sulla rivista OMNIBUS (all.43) aveva sostenuto: "non possono sussistere dubbi che l’epatopatia e il carcinoma epatocellulare che ha condotto a morte il signor F.G. siano da attribuire all’azione del CVM …", ritenendo il CVM "un cancerogeno pluripotente". Ed il prof. FOÀ anche nel 1977, a conclusione dell’indagine FULC, si era esplicitamente pronunciato su tale epatotossicità del CVM. Ora, però, il 22 dicembre 1998, in sede di controesame, come consulente tecnico di Enichem, al Pubblico Ministero che gli contestava quanto scritto nel 1977 e quell’articolo del non lontano maggio 1989, il prof. FOÀ rispondeva (pg.79-80) di non sapere più cosa rispondere. Ma dal 1989 al 1998 cosa è cambiato? Mah! Forse solo il fatto che il prof. FOÀ è divenuto consulente di Enichem.”

Page 119: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

• VERONESI DICHIARA CHE "I MODERNI TERMOVALORIZZATORI NON INQUINANO".BENISSIMO, ANDIAMO A VEDERE CHI SONO GLI SPONSOR DELLA SUA FONDAZIONE:TRA GLI ALTRI VEOLIA CHE COSTRUISCE INCENERITORIhttp://www.fondazioneveronesi.it/partners.html

ACEA - multiutility con inceneritori

PIRELLI - (petrolio, centrali ad olio combustibile)

ENEL (Centrali a Carbone ed oli pesanti e pure nucleare)

VEOLIA Envoirment (ditta che costruisce inceneritori!!!)http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=74&pagina=1UMBERTO VERONESI A CHE TEMPO CHE FA: RISCHIO INCENERITORI ZERO!!!!!!!! (20-01-2008)

----------------------------------------------------

<<L’ELETTROSMOG NON ESISTE>>VERONESI, TIRELLI E GLI ESPERTI DI GALILEO 2000: IL PROBLEMA NON ESISTE, LE EMERGENZE SONO ALTRE (Gazzett. 14.6.03), MA LA TELECOM E’ TRA I SOCI DELL’IST. EUROPEO DI ONCOLOGIA DIRETTO DA VERONESI

La Telecom tra i soci dell’Ist. Europeo di oncologia diretto dal Prof. Umberto Veronesihttp://www.ieo.it/italiano/il%20nostro%20istituto/soci.shtml http://www.ieo.it/italiano/index.asp

•OGM, E’ IL BIOTECH IL SETTORE DEL FUTUROPER VERONESI CHE E’ AZIONISTA DELLA GENEXTRA AL 4,13%http://www.tempi.it/archivio_dett.aspx?idarchivio=10274Tempi num.25 del 15/06/2006 Politica Genextra, quando la libertà di ricerca è un affare per gente per bene

Page 120: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

il dito nella piaga: I CONFLITTI DI INTERESSE

....” science is generally considered by definition to be above criticism, deliberately ignoring the possibility that its

objectivity is often blurred by conflicts of interests”.

Identification of carcinogenic agents and primary prevention of cancer -Bologna, 20 September 2005

Lorenzo Tomatis

Page 121: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA DA VERONICA

ma come va la ricerca contro il cancro?

Page 122: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

GUERRA AL CANCRO: RISULTATI DOPO 30 ANNI (Dati dell’American Cancer Society)

Page 123: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

I TUMORI NELLE DONNE ITALIANE Rapporto AIRTUM 2008

dove viviamo?

Page 124: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

di fatto...

• 1: 2 fra i maschi e femmine (quindi il 50% di noi) riceverà una diagnosi di cancro nel corso della vita

• Secondo l’OMS nel 2030 la PRIMA causa di morte nel mondo sarà il cancro

• ma non basta...

Page 125: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

INCIDENZA DEI TUMORI INFANTILI (0-14 anni) IN ITALIA 1988-2002

INCREMENTO ANNUO DI CANCRO NELL’ INFANZIA:

U.S.A: +0.6%

EUROPA: + 1.1% annuo

ITALIA: + 2% 1° anno di vita: + 3.2%

Page 126: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

incremento percentuale

annuo

ITALIA EUROPA

Leucemie +1. 6% +0.6%

Linfomi + 4.6% + 0.9%

Tumori Sistema Nervoso Centrale

+2% +1.7%

INCREMENTO DEI TUMORI INFANTILI (0-14 anni)ITALIA vs EUROPA

Page 127: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 128: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 129: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

LA “GUERRA AL CANCRO”

il nostro comune obiettivo sarà [....]rendere il cancro una malattia sempre più tipicamente cronica, al pari del diabete, dell’ artrosi, dell’ ipertensione,

“ La lotta contro il cancro ha combattuto molte battaglie sbagliate, con le armi sbagliate e sotto i comandanti sbagliati”

Devra Davis in “La Storia segreta della guerra al cancro”

Page 130: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

Rapporto Osmed 2008

(Agenzia Italiana del Farmaco e Istituto Superiore di Sanità) http://www.agenziafarmaco.it/ATTIVITA_EDITORIALE/attivita_editoriale016.html

• gli italiani consumano in media una dose e mezzo di farmaco al giorno

• il consumo farmaceutico territoriale di classe A (farmaci “salvavita”) è aumentato del 4,9% rispetto al 2007

• ogni mille abitanti sono state prescritte 924 dosi di farmaco al giorno (erano 580 nel 2000) e lo Stato ha speso in media 410 euro per ogni cittadino.

Page 131: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Page 132: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

DOMANDA DI Piergiorgio

• ma perchè i Medici se la prendono tanto con gli inceneritori ?

• Perchè degli inceneritori possiamo fare assolutamente a meno (Rischio Evitabile!)

Page 133: Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute

FORLI’ 24 NOVEMBRE 2005

ATTO NOTORIO CON 409 FIRME DI MEDICI

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Inquinanti immessi “a norma di legge” in aria ed acqua in Italia nel 2005

• Arsenico (As) e composti = 8016,6 Kg• Cadmio (Cd) e composti = 3033,0 Kg• Cromo (Cr) e composti = 140026,6 Kg• Nichel (Ni) e composti = 80613,1 Kg• Benzene, toluene, etilbenzene, xileni =715567,4 Kg• Mercurio (Hg) e composti = 3887,1 Kg• Piombo (Pb) e composti = 114967,1• Diossine (PCDD) + furani (PCDF) = 103,0 gr*

http://www.eper.sinanet.apat.it/site/itIT/Registro_INES/Ricerca_per_inquinante/RicercaInquinanti.html

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I Medici dell’ Emilia Romagna scendono in in campo contro gli inceneritori

• 2005: atto notorio con 409 firme di medici di FC che chiede di non procedere ampliamento e di promuovere raccolta differenziata e riciclo

• 2007 la FRER invia lettera in cui richiede di: “non procedere al nulla osta per la costruzione di nuovi termovalorizzatori (inceneritori di rifiuti), tenendo conto delle forti preoccupazioni riguardo l’impatto negativo sulla salute delle popolazioni residenti”,

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Irish Doctors Environmental Association [IDEA]

Cumann Comhshaoil Dhoctúirí na hÉireann [Home]     [Patrons]     [Committee members]     [History]     [Constitution]     [Position Papers]     [Chemicals]     [Nuclear]

[Priority Projects 2007]     [Programme 2007]     [Affiliations and Links]     [Contact]

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MEDICI E INCENERITORI

nessuno potrà rimproverarci dicendo: “se i medici sapevano, perchè hanno taciuto?

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IPOTESI DI GESTIONE RIFIUTI SOLIDI URBANI

Abitanti 870.000Produzione (pro-capite 350 kg/anno) 304.500 Ton / Anno

IMPIANTO DI RICICLOTon 4.567 - INGOMBRANTITon 83.738 - SECCO RESIDUO Ton 11.574 - SCARTI DA SELEZIONE PLASTICA (5.180+6.394)Ton 99.879

Ingombranti Ton 4.567

Secco Residuo Ton 83.738

Scarto da selezione Ton 11.574Plastica

RACCOLTA DIFFERENZIATAUmidoCartaImballaggiIngombranti, Olii, BatterieSecco Residuo

30,0% Ton 91.35020,0% Ton 60.90021,0% Ton 63.945 1,5% Ton 4.56727,5% Ton 83.738

a COMPOSTAGGIOa RECUPEROa Selezione, Recupero, Ricicloa Selezione, Recupero, Ricicloa Selezione, Recupero, Riciclo

PIATTAFORMA SELEZIONETon 63.945 - IMBALLAGGIVetroAcciaioAlluminioPlasticaScarto

66,0% Ton 42.204 5,0% Ton 3.197 1,0% Ton 64018,0% Ton 11.51010,0% Ton 6.394

a RECUPERO

a RECUPERO

a RECUPERO

(55%) Ton 6.330 a RECUPERO

(45%) Ton 5.180 a Recupero - Riciclo

a Trattamento - Recupero - Riciclo

(55%) Ton 2.512 a Riciclo

(45%) Ton 2.055 - Recupero

(77%) Ton 1.935 - GRANULO

(18%) Ton 432 - Calo Processo

(5%) Ton 125 - SCARTO

(65%) Ton 54.430 a Riciclo

(35%) Ton 2.055 - Recupero

(77%) Ton 41.912 - GRANULO

(18%) Ton 9.797 - Calo Processo

(5%) Ton 2.721 - SCARTO

(90%) Ton 10.417 a Riciclo

(10%) Ton 1.157 - Recupero

(77%) Ton 8.022 - GRANULO

(18%) Ton 1.875 - Calo Processo

(5%) Ton 520 - SCARTO