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GESTIONE DEI PARASSITI E DELLE MALATTIE NELLA FRUTTICOLTURA BIOLOGICA E BIODINAMICA Carlo Mazzocchi e Alberto Albini C/o la Fondazione Le Madri 17/01/2015 Il BIOLOGICO ha come scopo: rispettare le leggi biologiche degli esseri vegetali e animali che entrano a determinare la fertilità della terra, la produttività e la robustezza delle piante, la salute di queste e degli animali BIO – DINAMICO: oltre al biologico tiene conto delle forse vitali dei vegetali e degli animali I Capisaldi dell’agricoltura biodinamica sono: - concimare significa portare vita (concimazione organica e preparati biodinamici) - la pianta è l’immagine del cosmo - individualità agricola: la pianta è un organismo chiuso come ciclo di forze ed è una manifestazione del vivente La frutticoltura è una tecnica moderna e cambia a seconda del luogo, del porta innesto, della varietà, del clima e del terreno. Un terreno fertile si compone di: - 40-60% di sali minerali - 10-25% di aria - 20-50% di acqua - sostanza organica E’ necessario nutrire il terreno non le piante. Un buon terreno evita patologie radicali. Il terreno ideale deve riprodurre le stesse condizioni che la pianta troverebbe in natura: uno strato minerale drenante (dove avviene la solubilizzazione delle riserve nutritive minerali), uno strato di strutturazione (in cui vivono i microrganismi che producono importantissime soluzioni nutritive), una copertura del terreno costituita da elementi naturali in decomposizione. La linfa che sale nel tronco per nutrire la pianta è in eccesso e il surplus cade sul terreno andando ad alimentare i microrganismi utili alla pianta stessa. PREPARATI BIODINAMICI DA SPRUZZO: per il terreno: 500 e 500k (a base di letame fresco e trasformato) per le piante: 501 (a base di silice trasformata) con spruzzatore a spalla per il 500 chiudo molto l’otturatore e faccio cadere gocce grosse sul terreno; per il 501 chiudo poco l’otturatore e distribuisco a pioggia tenendo il tubo alto sopra gli alberi in modo che il preparato vada a caduta PREPARATO BIODINAMICI DA CUMULO: achillea 502 camomilla 503 ortica 504 corteccia di quercia 505 tarassaco 506 valeriana 507 Si possono usare letami di altri animali?

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GESTIONE DEI PARASSITI E DELLE MALATTIE NELLA FRUTTICOLTURA

BIOLOGICA E BIODINAMICA

Carlo Mazzocchi e Alberto Albini

C/o la Fondazione Le Madri

17/01/2015

Il BIOLOGICO ha come scopo: rispettare le leggi biologiche degli esseri vegetali e animali che

entrano a determinare la fertilità della terra, la produttività e la robustezza delle piante, la salute di

queste e degli animali

BIO – DINAMICO: oltre al biologico tiene conto delle forse vitali dei vegetali e degli animali

I Capisaldi dell’agricoltura biodinamica sono:

- concimare significa portare vita (concimazione organica e preparati biodinamici)

- la pianta è l’immagine del cosmo

- individualità agricola: la pianta è un organismo chiuso come ciclo di forze ed è una

manifestazione del vivente

La frutticoltura è una tecnica moderna e cambia a seconda del luogo, del porta innesto, della varietà,

del clima e del terreno.

Un terreno fertile si compone di:

- 40-60% di sali minerali

- 10-25% di aria

- 20-50% di acqua

- sostanza organica

E’ necessario nutrire il terreno non le piante.

Un buon terreno evita patologie radicali. Il terreno ideale deve riprodurre le stesse condizioni che la

pianta troverebbe in natura: uno strato minerale drenante (dove avviene la solubilizzazione delle

riserve nutritive minerali), uno strato di strutturazione (in cui vivono i microrganismi che producono

importantissime soluzioni nutritive), una copertura del terreno costituita da elementi naturali in

decomposizione.

La linfa che sale nel tronco per nutrire la pianta è in eccesso e il surplus cade sul terreno andando ad

alimentare i microrganismi utili alla pianta stessa.

PREPARATI BIODINAMICI DA SPRUZZO:

per il terreno: 500 e 500k (a base di letame fresco e trasformato)

per le piante: 501 (a base di silice trasformata)

con spruzzatore a spalla per il 500 chiudo molto l’otturatore e faccio cadere gocce grosse sul

terreno; per il 501 chiudo poco l’otturatore e distribuisco a pioggia tenendo il tubo alto sopra gli

alberi in modo che il preparato vada a caduta

PREPARATO BIODINAMICI DA CUMULO:

achillea 502

camomilla 503

ortica 504

corteccia di quercia 505

tarassaco 506

valeriana 507

Si possono usare letami di altri animali?

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La fatta di maiale: stimola le radici

La fatta di gallina: stimola la foglia

La fatta di capre e pecore: stimola il fusto

La fatta di cavallo: stimola il frutto

La fatta di vacca: stimola tutti gli aspetti

Il cumulo deve avere un’altezza di circa 1,5 mt e una larghezza di 3-4 mt max ed è necessario

arieggiarlo utilizzando dei bastoni per forarlo

La PIANTA IN BIODINAMICA

sole e aria: più sono presenti meglio è xchè le piante vengono meno attaccate dai

parassiti

luna ascendente: sviluppo di gemme, germogli, foglie, rami (spinta vegetativa della pianta verso

l’alto)

luna discendente: espansione radicale (es. fare le potature in luna decrescente non va bene)

Anche l’erba deve essere gestita guardando la luna crescente e calante

ESAME DEL SUOLO si fa con diversi metodi:

1- analisi alla vanga

2- osservazione delle erbe spontanee (farla per immagini… fotografare man mano in modo da

rendersi conto delle differenze man mano che passa il tempo)

3- analisi chimica del terreno

4- tessitura

5- calcare attivo

6- PH

SOVESCIO:

- seminare plurispecie

- preparati (500, 500k e Fladen): sopra il sovescio tagliato mettere 500 e 500k (tagliare

quando la maggior parte delle piante avrà raggiunto la fioritura)

- seminare nel rispetto del calendario delle semine

- il sovescio è AUTUNNALE e PRIMAVERILE non estivo: sovescio in autunno tra le file

degli alberi senape, favino e 1 graminacea: non è necessario interrare il sovescio una volta

tagliato (e comunque se si interra non farlo prima di 3-4 giorni perché altrimenti il verde

imputridisce sotto la terra)

- NELLA FILA DOVE NON METTO IL SOVESCIO METTO IL COMPOST

INERBIMENTO PERMANENTE DEL FRUTTETO

Non lasciare mai la terra scoperta perché:

- aumenta la portanza

- aumenta la biodiversità

- aumenta la sostanza organica

- protegge dall’erosione

- riduce il costo del controllo delle malerbe

- contiene la vigoria

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MALATTIE DELLE PIANTE

I trattamenti permessi in biodinamica sono quelli permessi dal protocollo del biologico (allegato I)

Oltre a trattamenti prettamente biodinamici. Il protocollo Demeter non rappresenta il biodinamico

ma una restrizione dei prodotti ammessi in biodinamica.

Nelle piante da frutto ci sono delle problematiche fitosanitarie molto importanti: esistono degli

insetti chiave connaturati alla pianta e vi sono degli insetti che si trovano in certe condizioni

ambientali negative

Es.una pianta come il pero cotogno ha moltissimi problemi fitosanitari

I trattamenti in frutticoltura sono molto importanti e devono assolutamente essere fatti con

tempestività.

Molti insetti che colpiscono le piante da frutto non sono microscopici e gli si può impedire di

arrivare alla pianta: alcune aziende frutticole utilizzano i teli con diverse maglie per evitare che gli

insetti si instaurino nella pianta. Sono interventi molto costosi.

Es. l’insetto CARPOCAPSA (http://www.agraria.org/entomologia-agraria/carpocapsa.htm) è un

insetto molto dannoso per le pomacee e la difesa deve essere programmata per tutta la sua stagione

di riproduzione che avviene su tre cicli, quindi per 3-4 mesi (dai primi di maggio fino a raccolta)

La prima generazione esce a metà aprile (volo degli adulti), la seconda a fine giugno/ primi di

luglio, la terza i primi di agosto. Esistono dei modelli previsionali nelle regioni che prevedono

quando nasceranno le prime larve.

Il primo trattamento verso il 10-15 aprile fino a 15 giugno- 5 luglio con i larvicidi (tipo il marex

carpusvirusine): E’ FONDAMENTALE TENERE BASSA LA PRIMA GENERAZIONE.

Per la Carpocapsa si possono mettere attorno ai tronchi dei cartoni ondulati a luglio e toglierli a

metà ottobre: troveremo attaccate le larve e ridurremo la popolazione nell’anno successivo

(l’ondulatura contro il tronco).

Altra prevenzione è la pasta tronchi da mettere dalle radici all’attaccatura delle branchie perché una

parte delle larve vanno a svernare fino all’aprile dell’anno successivo sbozzolando nella corteccia:

se si mette la pasta tronchi a febbraio questa aiuta a non far uscire le larve

Oppure

I ciliegi vengono colpiti da:

- ADROSOFILA SUZUKI (per il quale si utilizza un prodotto che si chiama Laser – che deve

essere conservato al buio- il cui principio attivo è lo spinosad, ma non si possono fare più di

2-3 trattamenti all’anno e per 7 giorni non si può raccogliere)

- Mosca del ciliegio (si usa lo spyntor fly per la difesa: ripetuto una volta la settimana e gocce

grosse solo sulle foglie e ripeterlo se piove, 4-6 interventi l’anno dai primi di maggio fino a

raccolta e la raccolta solo 3 giorni dopo il trattamento)

- Stormi di uccelli

- Spacco (se piove molto)

Anche in questi casi vanno bene le reti che sono anti pioggia, anti uccelli e anti insetti (per

l’adrosofila le maglie della rete devono essere molto strette). Le reti costano 30.000 euro/ettaro

TRAPPOLE di monitoraggio: per vedere se e quali insetti ci sono (ad esempio lpadosofila… appena

la si trova bisogna cominciare il trattamento): bottiglia con dentro composto di 150 vino rosso, 150

aceto di mele, 2 cucchiai di zucchero di canna. Il composto è da cambiare una volta alla settimana. I

buchi nella bottiglia devono essere di 2-3 mm.

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Pesche: l’accidia colpisce prima i germogli e poi si trasferiscono sui frutti. Virus: incurabile bisogna

estirpare immediatamente la piante altrimenti attacca tutto e bruciarla fuori dal terreno (agnellatura

delle foglie e si vede fino a metà giugno e può vedersi anche solo su un ramo ma la pianta va

comunque estirpata

Melo: afide grigio (accartoccia le foglie e modifica i frutti): trattamento pre-fiorale con azadirectina

(albero di neem) 3 litri x ettaro,2 trattamenti pre-fioritura, 2 trattamenti post-fioritura

Pero: gli attacchi degli afidi sono meno frequenti e nn si può usare l’olio di neem perché brucia la

pianta; le varietà resistenti alla ticchiolatura sono spesso resistenti anche all’afide grigia

Albicocco: batteriosi; moniglia nella fioritura: trattarla sempre con polisolfuro di calcio. Hanno

malattie importanti

Susino: accidia (tipo la carpocapsa)

TRATTAMENTI GENERICI

- OLIO MINERALE: contro la cocciniglia 3 kg di olio a febbraio (trattamento da fare sempre

su tutte le varietà)

- OLIO MINERALE + RAME per la bolla delle pesche

- OLIO MINERALE + ZOLFO (5 kg di olio +600 gr di zolfo per quintale di acqua) da

mettere solo con 10-15°C e trattamento a fine febbraio/inizio primavera

- ZOLFO per la ticchiolatura, antioidio (es. sulfatar – polisolfuro di zolfo); per la bolla del

pesco ci vogliono dosaggi alti. Qsti trattamenti devono essere fatti la mattina presto, non

sotto il solleone

- RAME: insostituibile rimedio: ora qntà ammessa è 6kg per ettaro; per la ticchiolatura 2 Kg

per ettaro ma sulle foglie giovani è tossico; per i funghi 3 kg per ettaro; va bene per la bolla

del pesco, ticchiolatura del melo, batteriosi: Trattamenti invernali: rame + calce; Trattamenti

estivi: ossicloruro

-

CONTROLLO DEI PATOGENI

- conoscere i cicli biologici di funghi, batteri, virus, tiroidi, citoplasmi

- valutazione dei paramentri climatici

- sensibilità varietale

- modelli revisionali

BATTERIOSI: un problema drammatico negli ultimi anni: per l’albicocco non c’è nulla da fare e

bisogna estirpare la pianta. Per prevenire quando si fanno le potature si previene la batteriosi

spennellando con rame; mai potare in inverno ma sempre ad inizio primavera; potare e poi trattare

subito alla sera; se si arriva a 4-5 anni con le piante sane poi sono meno soggette. La batteriosi sui

peri è il colpo di fuoco

FITOPLASMI per albicocchi e susini:i susini cinogiapponesi sono i più delicati e con più malattie,

mentre quelli europei sono più resistenti

MICRORGANISMI: bacillus thurigensis è contro i lepidotteri: funziona sulla tarsia degli albicocchi

e sull’accidia del pesco (tra metà aprile e metà maggio)