Gesù di Nazareth - ictravedonamonate.edu.it

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Introduzione storico-letteraria

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Introduzione storico-letteraria

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GESÙ

È un personaggio storico?

Contesto socio-culturale

Nuovo Testamento

Il racconto dei Vangeli

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1. Gesù è veramente esistito?

• La storia è una scienza che trova le sue originiin Erodoto di Alicarnasso (V a.C.) che nelle sueStorie descrive il suo ruolo come quello dell’ἵstwr (histor) ovvero dell’ arbitro che prendedelle decisioni in base ad un giudizio dato.

• Il lavoro dello storiografo consiste anzitutto neldistinguere storia e leggenda. Riguardo a Gesùlo storico non vuole indagare la sua identitàteologica (Figlio di Dio, operatore di miracoli,Risorto, Messia…) ma accertarne l’esistenza inun dato periodo storico e contesto socio-culturale. Questo lavoro richiede anzitutto laricerca di fonti probatorie.

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Letterarie

Fonti cristiane

(NT, Padri della Chiesa)

Fonti extrabibliche

(Storici latini)

Archeologiche

Luoghi

Reperti

pp. 104-105

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PUBLIO CORNELIO TACITO (56-120 d.C. circa)

Il più importante storico dell’età imperiale. Si propone di scrivere lastoria di Roma anno per anno in modo oggettivo, libero dalla corruzioneculturale del suo tempo.Scrive intorno al 115 gli Annales (Annali).Nel descrivere l’incendio di Roma del 64 d.C., per il quale Neroneincolpò i cristiani, compie una ricerca su questa «setta di originegiudaica» che si rifaceva agli insegnamenti di un tale «Cristo/Cresto».

«Questo nome deriva loro da Cristo che, sotto il principato di Tiberio, il procuratore Ponzio Pilato aveva consegnato al supplizio.

Momentaneamente repressa, questa detestabile superstizione appariva di nuovo, non solo in Giudea dove il male era sorto, ma anche a Roma, dove affluisce tutto ciò che c’è di più squallido e

vergognoso al mondo […]»

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GIUSEPPE FLAVIO(37-100 d.C. circa)

Storico romano di origine giudaica.Scrive le Antichità Giudaiche nelle quali spiega ai romani il giudaismo ela storia del popolo ebraico.Parlando del periodo a lui più vicino riporta la vicenda di Gesù diNazaret così descrivendola:

«In quell’epoca ci fu un uomo sapiente, chiamato Gesù, il cui comportamento era buono; le sue virtù furono riconosciute. Molti giudei e gente di altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo

condannò a essere crocifisso e a morire. Ma coloro che erano divenuti suoi discepoli predicarono la sua dottrina. Essi

raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la crocifissione ed era vivo. Forse era il messia del quale i profeti

avevano annunciato prodigi».

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PLINIO IL GIOVANE(61-114 d.C. circa)

Fu proconsole (governatore) in Bitinia (attuale Turchia) dal 100d.C.In un clima di persecuzioni chiede all’imperatore Traiano cosa farecon i cristiani che venivano arrestati perché non adoravanol’imperatore. Plinio, uomo di cultura, coglie l’occasione perinformarsi a proposito di questa «setta» che rifiutava la religioneufficiale.

«Essi affermavano che la loro colpa ed il loro errore consisteva nel fatto che si erano limitati a riunirsi abitualmente in un giorno fissato, prima del levar del sole, per cantare insieme un inno a

Cristo come a un Dio (…) Non ho trovato altro che una superstizione assurda»

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• Oggi gli storici sono tutti concordi nel dire che storicamente questopersonaggio sia esistito. Non vuol dire che tutti ritengono vero che sia ilFiglio di Dio etc… ma come siamo certi sia esistito Napoleone o GiulioCesare, così siamo sicuri sia esistito l’uomo Gesù di Nazaret.

NB. Non confondere mai la domanda storica su Gesù con quella di fede!!!!

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2.La Palestina,Terra SantaGEOGRAFIAPalestina è il nome che i Romani diedero all’anticaterra di Canaan quando divenne provincia romana(67 a.C.)All’ epoca di Gesù la Palestina è divisa in 3 regioni,tappe del viaggio di Gesù:1. La GALILEA: NORD; città principale Cafarnao sul

Lago di Tiberiade (o Mare di Galilea)2. La SAMARIA: CENTRO; con capoluogo a Sichar. I

Samaritani erano considerati stranieri perchéavevano un culto particolare.

3. La GIUDEA: SUD; capitale: Gerusalemme; Gesùnasce nella vicina Betlemme ma poi migra a nord.Tornerà per la sua Passione.

pp. 82-83

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CONTESTO POLITICO• Politicamente invece troviamo una situazione difficile; gli Ebrei

non sopportavano la dominazione romana!

• Leggendo i passi della Bibbia aspettavano il Messia, inteso comeun liberatore politico che avrebbe cacciato i Romani.

• Con la convinzione di essere il popolo migliore erano fortementeuniti e aggressivi nei confronti dei romani tanto che scoppierannovarie rivolte che infastidiranno i romani. La più importante portòTito e Vespasiano nel 70 d.C. a invadere Gerusalemme edistruggere il Tempio di Salomone, facendo fuggire gli ebrei chesi sparpagliarono nell’Impero (diaspora).

pp. 84-85

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pp. 46-47

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CONTESTO SOCIALEIl popolo, a cause di vari episodi storici, era spaccato al suo interno innumerosi partiti politico-religiosi, spesso citati nei Vangeli come gli avversaridi Gesù.

1. Sadducei: specialmente i ricchi ed i nobili. La maggior parte dei sacerdotie dei membri del Sinedrio, il tribunale religioso, ne facevano parte.Avevano particolari idee sulla Torah e su alcuni temi. Collaboratori deiromani, specie quando ci guadagnavano

2. Farisei: i «separati». Rispettati dal popolo per la loro rigida osservanzadella Torah, soprattutto per l’osservanza del sabato e delle norme dipurità. Assolutamente contrari alla dominazione romana. Definiti daGesù come ipocriti (= bugiardi/falsi)

3. Zeloti: Gruppi di estremisti che volevano una rivolta armata contro iromani e attendevano il Messia come liberatore politico. Numerosi gliattentati. Erano amati dal popolo ma considerati dai romani ladri eassassini.

pp. 87-89

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3. Le FONTI CRISTIANE• Il Nuovo Testamento è sicuramente la fonte principale sul personaggio di

Gesù; al suo interno troviamo:

1. I Quattro Vangeli: Matteo (Mt), Marco (Mc), Luca (Lc), Giovanni (Gv)

2. Gli Atti degli Apostoli (At): la vita delle prime comunità

3. Le Lettere Paoline: scritte da S.Paolo alle comunità cristiane nell’ImperoRomano per annunciare Gesù.

4. Le Lettere Apostoliche/Cattoliche: scritte da altri personaggi per scopimissionari, utilissime per vedere come i primi cristiani hanno accolto laRivelazione di Gesù elaborando così una «nuova» teo-logia (= discorsosu Dio).

5. L’Apocalisse: scritto particolarmente difficile che parla della fine deitempi in una visione ricevuta dall’apostolo Giovanni.

pp. 66-71

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I VANGELI

•Cos’è «vangelo»

•Perché quattro?

• L’origine dei vangeli

•Uno sguardo

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LA STORIA DI GESÙ ?

QUATTRO LIBRI ?

UNA BIOGRAFIA ?

UN RACCONTO ?

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Il genere letterario «vangelo»

• Questo termine indica solamente questi libri molto particolari, unici nel loro genere letterario. Perché questo titolo?

• La parola «vangelo» (eu-angelìa = buona notizia) sia nell’A.T., chenella cultura imperiale greco-romana, che dallo stesso Gesù è

sempre utilizzata per definire una parola/annuncio.

• Solo dal II secolo si inizieranno a definire Vangeli gli scritti

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Ma cosa sono allora i vangeli?

NON sono la biografia di Gesù!!!! Di 33 anni se ne raccontanosolo 3 e di quelli neanche tutto ed in maniera precisa…..

Secondo quanto testimoniato dagli evangelisti (gli scrittori) unvangelo è un invito a credere in Gesù sotto forma diracconto/narrazione.

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L’origine dei Vangeli

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Perché i Vangeli sono QUATTRO?

• Fin dal II secolo la Chiesa ha scelto tra le tante storie della vita di Gesùi quattro che oggi abbiamo nella Bibbia e li ha ritenuti gli unici degnidi fede.

• I 4 Vangeli vengono ritenuti gli unici validi perché rispondono ai criteridi: ecclesialità (usato nella liturgia dalla maggioranza delle Chiese),apostolicità (lo scritto doveva essere collegato all’insegnamento degliApostoli),tradizionalità (non dovevano presentare immaginistravaganti di Gesù)

• Gli scritti sulla vita di Gesù che non rispondevano a questi criterivengono chiamati apocrifi.

pp. 66-67

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• Ogni vangelo ha le proprie caratteristiche, il proprio sguardo che avolte produce versioni differenti e apparentemente contrastanti, ilche ancora una volta ci ricorda che i Vangeli non sono semplicibiografie di Gesù.

• Nonostante queste differenze che potrebbero sembrare un problema,la Chiesa ha sempre rifiutato il tentativo di prendere solo uno tra tuttii vangeli (è il caso di Marcione che riteneva corretto solo il vangelo diLuca), o quello di mescolare i quattro per fare una sola biografia privadi versioni diverse di alcuni fatti (è il caso di Taziano il Siro che vollefare un “remix” dei quattro per semplificarne la lettura)

N.B. PERCHE’ LA CHIESA HA SEMPRE AVUTO A CUOREIL MANTENIMENTO DEI QUATTRO VANGELI SENZACERCARE DI “NASCONDERE” LE DIFFERENZE?

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VANGELO

=

INVITO A CREDERE A GESÚ IN FORMA DI RACCONTO

Ogni evangelista ci dà un punto di vista su Gesù che hadelle caratteristiche uniche perché i vangeli sonoscritti da autori diversi, in periodi diversi perdestinatari diversi, con spunti teologici differenti.Questa ricchezza da sempre la Chiesa ha volutocustodirla!

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I QUATTRO AUTORI

MARCO: discepolo di Pietro che ascoltò la sua testimonianza ela trascrisse dopo la sua morte (63 circa).

MATTEO: faceva l’esattore delle tasse quando vennechiamato da Gesù e divenne suo discepolo.

LUCA: medico che seguì Paolo nei suoi viaggi e trascrisse lasua testimonianza.

=SINOTTICI (possono essere letti in parallelo)

GIOVANNI: l’apostolo che visse più a lungo e l’unico a nonmorire martire. Secondo il suo racconto era il prediletto diGesù e l’unico ad esserci sotto la croce.

pp. 68-69

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LA DATAZIONE DEGLI SCRITTI

MARCO: viene scritto dopo la morte di Pietro, tra il 64 e il 70. E’il primo e più corto dei vangeli.

MATTEO: La stesura di questo testo è datata poco dopo il 70 d.C.Infatti è evidente che ormai il distacco dalla comunità ebraica èavvenuto e si fa riferimento alla distruzione del Tempio

LUCA: scritto verso l’85, periodo in cui le comunità cristiane sonopiù stabili.

GIOVANNI: Per la complessità del linguaggio e dellapresentazione del vangelo e per il confronto con la culturaellenistica, si pensa si possa ritenere l’ultimo, scritto tra il 90 eil 100.

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I LUOGHI DEI VANGELI

MARCO: Scritto molto probabilmente per la comunità di Roma chepresentava cristiani per la maggior parte provenienti dal paganesimo.Per questo è molto semplice e conciso.

MATTEO: Per varie ragioni si pensa possa essere stato scritto adAntiochia di Siria per cristiani che conoscevano molto bene la religioneebraica e forse provenivano da essa. Numerosissime sono infatti lecitazioni dell’A.T.

LUCA: Non è precisata la comunità a cui è destinato questo scritto.Probabilmente era destinato ai cristiani di cultura ellenistica. Difatti èmolto curato l’uso della lingua e anche gli usi ebraici vengono spessospiegati.

GIOVANNI: Sicuramente è immerso nel confronto con la cultura greca,e destinato a gente colta. Probabilmente scritto per la comunità diEfeso (attuale sud della Turchia).

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LA TEOLOGIA DEI VANGELI

MARCO: Si impegna a spiegare cosa vuol dire che Gesù è ilCristo e il Figlio di Dio. Importantissima è la domanda su cosavoglia dire essere suo discepolo; infatti in Marco i discepoli noncapiscono e lo lasciano solo sulla croce.

MATTEO: Sottolinea che Gesù è il Messia promesso ad Israele.Il racconto è strutturato in cinque grandi discorsi, chepresentano Gesù come il Maestro ed il Dio-con-noi ( 5 discorsicome 5 libri della Torah).

LUCA: Divide la sua opera in due grandi parti: il viaggio di Gesùverso Gerusalemme (Vangelo) e il viaggio della Chiesa fino aiconfini del mondo (Atti). Particolare l’attenzione allamisericordia e alla cura per i più deboli (poveri, malati, donne).

GIOVANNI: Una struttura molto complessa per annunciare cheGesù è il Verbo di Dio che ha «posto la sua tenda» in mezzo agliuomini (cfr. famosissimo il Prologo del Vangelo)

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CRISTO

FIGLIO DI DIO

MESSIAMAESTRODIO-CON-NOI

MISERICORDIA

PROFETA

VERBO DI DIO FATTO UOMO

RIVELATORE DEL PADRE

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L’ ANGELO (S. Matteo)Il Vangelo inizia con la genealogia di Gesù, sottolineando la sua umanità e la sua appartenenza alla famiglia di Davide.

IL LEONE (S. Marco)Il Vangelo inizia con la predicazione di Giovanni il Battista nel deserto, che a quei tempi era popolato da animali selvatici come leoni, serpenti etc…

IL TORO (S. Luca)Il Vangelo si apre con l’ annuncio della nascita di Giovanni B. a Zaccaria, sacerdote che stava compiendo il sacrificio nel tempio. Il toro era uno degli animali più utilizzati per i sacrifici.

L’ AQUILA (S. Giovanni)Giovanni ha una raffinata “vista teologica”, una vista “d’aquila”.Inoltre nella simbologia l’aquila è l’animale che vola più in alto, che rappresenta l’elevarsi spirituale verso Dio.