Geometria analitica: rette e piani - Politecnico di...
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Geometria analitica: rette e piani Piani nello spazio
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Geometria analitica: rette e piani
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Piani nello spazio
Equazioni del piano Intersezioni di piani. Rette nello spazio Fasci di piani e retteIntersezioni fra piani e rette Piani e rette ortogonali Piani di forma parametrica
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Piani nello spazio
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Esempio (1/5)
Siano P0 = (1, -1, 1), P1 = (2, 0, -1), P2 = (1, 1, 3)punti in . Poiché i vettori X1 = P1 – P0 = (1, 1, -2),X2 = P2 – P0 = (0, 2, 2) non sono paralleli, i punti non sono allineati, quindi esiste un solo piano π contenente tali punti.
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Esempio (2/5)
Se r1 e r2 sono le rette per P0 passanti per P1 e P2rispettivamente, allora π è l’unico piano contenente r1 e r2.Applicando la regola del parallelogramma abbiamo che le parallele r ’1, r ’2 a r1 e r2 per O hanno direzioni X1, X2 rispettivamente.
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Esempio (3/5)
Quindi il piano π’ per O, X1, X2 è il piano parallelo a π passante per O.Inoltre P ∈ π se e solo se la retta per P e P0 ècontenuta in π e quindi se e solo se X = P – P0 ∈ π’.
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Esempio (4/5)
Se r0 è la retta per O ortogonale a π’, allora r0 ha direzione A = X1 ∧ X2 = (6, -2, 2) e X ∈ π’ se e solo se A . X = 0. Per le considerazioni precedenti, P = (x, y, z) ∈ π se e solo se
da cui
( ) ( ) ( )0 6, 2,2 1, 1, 1
6 2 2 10 0
A P P x y z
x y z
⋅ − = − ⋅ − + − =
= − + − =
3 5 0.x y z− + − =
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Esempio (5/5)
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Equazione cartesiana (1/2)
Un piano π in è l’insieme delle soluzioni di una equazione lineare in 3 variabili
detta equazione cartesiana di π. Si dice anche che π è rappresentato in forma cartesiana e si scrive
π : ax + by + cz + d = 0.
3
0ax by cz d+ + + =
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Equazione cartesiana (2/2)
Il vettore (non nullo) A = (a, b, c ) rappresenta la direzione ortogonale a π.
e rappresentano lo stesso piano se e solo se esiste λ ≠ 0 tale che a ’ = λa, b ’ = λb, c ’ = λc, d ’ = λd.
0+ + + =ax by cz d ' ' ' ' 0+ + + =a x b y c z d
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Esempi
I piani determinati dagli assi coordinati si dicono piani coordinati e hanno equazioni z = 0, y = 0 e x = 0.L’equazione x + y – 1 = 0 se considerata come equazione a 3 variabili rappresenta un piano nello spazio con direzione ortogonale (1, 1, 0) (parallelo all’asse z ) e non una retta!Vedremo che le rette sono rappresentate da almeno due equazioni.
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Piano per un punto
Se P0 = (x0, y0, z0) ∈ , un generico piano per P0ha equazione
In particolare, se P0 = O, abbiamo ax + by + cz = 0.
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( ) ( ) ( )0 0 0 0.− + − + − =a x x b y y c z z
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Piano per tre punti (1/2)
Se P0, P1, P2 sono punti non allineati di , l’equazione cartesiana del piano π passante per tali punti ricavata prima può essere espressa in forma vettoriale nel modo seguente
3
( ) ( ) ( )1 0 2 0 0 0.⎡ ⎤− ∧ − ⋅ − =⎣ ⎦P P P P P P
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Piano per tre punti (2/2)
Se P = (x, y, z ), P0 = (x0, y0, z0), P1 = (x1, y1, z1), P2 = (x2, y2, z2), applicando la Formula del Prodotto Misto otteniamo l’equazione
0 0 0
1 0 1 0 1 0
2 0 2 0 2 0
det 0.x x y y z zx x y y z zx x y y z z
⎛ ⎞− − − ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ − − − =⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜ − − −⎝ ⎠
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Esempio
Se P0 = (1, 0, -1), P1 = (1, 1, 1), P2 = (2, -1, 1), il piano π passante per tali punti ha equazione
1 1det 0 1 2 4 2 5 0.
1 1 2
⎛ ⎞− + ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ = + − − =⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜ −⎝ ⎠
x y zx y z
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Piano per un punto e una retta
Se r : P (t ) = tA + P0 è una retta parametrica in e se P1 ∉ r, il piano contenente r e P1è il piano per i tre punti non allineati P0, P1 e P2 = P (1) = A + P0.
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Piani nello spazio
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Intersezioni di piani (1/2)
Siano e piani in .
Il sistema lineare formato dalle due equazioni
definisce l’insieme π1 ∩ π2.Siano A1 = (a1, b1, c1) e A2 = (a2, b2, c2).
31 1 1 1 1: 0+ + + =a x b y c z dπ
2 2 2 2 2: 0+ + + =a x b y c z dπ
1 1 1 1
2 2 2 2
:⎧ + + =−⎪⎪⎨⎪ + + =−⎪⎩
a x b y c z dS
a x b y c z d
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Intersezioni di piani (2/2)
Abbiamo tre possibilità.
Se A2 = λA1 per un λ ∈ ma d2 ≠ λd1, S èimpossibile e π1 e π2 sono paralleli distinti.Se esiste λ ∈ tale che A2 = λA1 e d2 = λd1, S ha ∞2 soluzioni e π1 = π2.Se A1 e A2 non sono paralleli, S ha ∞1 soluzioni e π1 ∩ π2 è una retta.
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Esempio
Consideriamo i piani e Allora
Ponendo z = t abbiamo che π1 ∩ π2 = sol (S ) è la retta parametrica r : t (-2, -3, 1) + (1, 2, 0).
1 : 1 0− + + − =x y zπ2 : 2 0.x y zπ − + =
1:
2 0
⎧− + + =⎪⎪⎨⎪ − + =⎪⎩
x y zS
x y zha risolventi
2 13 2
⎧ =− +⎪⎪⎨⎪ =− +⎪⎩
x zy z
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Rette in forma cartesiana
Se una retta r in viene rappresentata come intersezione di due piani
diciamo che r è in forma cartesiana(brevemente retta cartesiana) e scriviamo
1 1 1 1 1: 0,a x b y c z dπ + + + =
1 1 1 1
2 2 2 2
0:
0
⎧ + + + =⎪⎪⎨⎪ + + + =⎪⎩
a x b y c z dr
a x b y c z d
3
2 2 2 2 2: 0a x b y c z dπ + + + =
22
Esempi
Gli assi hanno forme cartesiane:
0 0 0: , : , :
0 0 0x y z
y x xr r r
z z y⎧ ⎧ ⎧= = =⎪ ⎪ ⎪⎪ ⎪ ⎪⎨ ⎨ ⎨⎪ ⎪ ⎪= = =⎪ ⎪ ⎪⎩ ⎩ ⎩
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Passaggio da forma parametrica a cartesiana
Consideriamo la retta parametrica
Ricavando t = z – 2 e sostituendo otteniamo
2 1: 3 2
2
x tr y t
z t
⎧ =− +⎪⎪⎪⎪ = +⎨⎪⎪ = +⎪⎪⎩
2 5 0:
3 4 0x z
ry z
⎧ + − =⎪⎪⎨⎪ − + =⎪⎩
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Osservazione
Dagli esempi fatti abbiamo che, data una retta nello spazio, si può passare dalla forma cartesiana a quella parametrica e viceversa.
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Direzione di una retta cartesiana (1/2)
Consideriamo ancora la retta
Allora A1 ∧ A2 = (-1, 1, 1) ∧ (2, -1, 1) = (2, 3, -1) è la direzione della retta.
1 0:
2 0
⎧− + + − =⎪⎪⎨⎪ − + =⎪⎩
x y zr
x y z
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Direzione di una retta cartesiana (2/2)
In generale, se r = π1 ∩ π2 con
abbiamo che la direzione di r deve essere ortogonale alle direzioni ortogonali dei piani date da A1 = (a1, b1, c1) e A2 = (a2, b2, c2).
1 1 1 1 1: 0a x b y c z dπ + + + =
2 2 2 2 2: 0,a x b y c z dπ + + + =
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Esempio (1/2)
Se
allora P = r1 ∩ r2 = (1, 1, 1) e il piano πcontenente r1 e r2 è il piano per P ortogonale a entrambe le direzioni di r1 e r2.
1
1 0:
2 2 0x y z
rx y z
⎧− + + − =⎪⎪⎨⎪ − + − =⎪⎩2
2 4 0:
3 2 0x y z
rx y z
⎧ + + − =⎪⎪⎨⎪ − − =⎪⎩
28
Esempio (2/2)
Quindi la direzione ortogonale a π è
( ) ( ) ( ) ( )( ) ( ) ( )
1,1,1 2, 1,1 1,1,2 3, 2, 1
2,3, 1 3,7, 5 8,7,5 ,
⎡ ⎤ ⎡ ⎤− ∧ − ∧ ∧ − − =⎣ ⎦ ⎣ ⎦= − ∧ − = −
da cui
( ) ( ) ( ): 8 1 7 1 5 1
8 7 5 4 0.
x y z
x y z
π − − + − + − =
=− + + − =
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Piano per rette complanari (1/2)
In generale, se abbiamo due rette r1, r2 in incidenti in P e con direzioni A1, A2, il piano che le contiene è il piano per P ortogonale a A1 ∧ A2. Osserviamo che se le rette sono in forma parametrica il calcolo risulta semplificato.
3
30
Piano per rette complanari (2/2)
Se r1 e r2 sono parallele, per ottenere il piano che le contiene conviene determinare un punto P ∈ r1 e calcolare il piano contenente r2 e P(o viceversa).
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Piani nello spazio
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Esempio (1/5)
Data una retta r in , le possibili forme cartesiane di r sono date dalle coppie di piani distinti contenenti r . Sia
Poniamo e
3
2 0:
2 3 0x y z
rx y z
⎧− + + − =⎪⎪⎨⎪ − + + =⎪⎩
1 : 2 0x y zπ − + + − =
2 : 2 3 0.x y zπ − + + =
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Esempio (2/5)
Poiché r ha direzione (-1, 1, 1) ∧ (2, -1, 1) = (2, 3, -1),
per ogni pianotale che r ⊂ π abbiamo
(a, b, c ) ⊥ (2, 3, -1)
: 0ax by cz dπ + + + =
34
Esempio (3/5)
Per le proprietà del prodotto vettore, esistono λ1, λ2 ∈ non entrambi nulli tali che
( ) ( ) ( )( ), , 1,1,1 2, 1,1
2 , , .
a b c 1 2
1 2 1 2 1 2
λ λ
λ λ λ λ λ + λ
= − + − =
= − + −
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Esempio (4/5)
Siccome π ∩ π1 ∩ π2 = r, il sistema
ha soluzioni. Per il teorema di Rouchè-Capelli ciò equivale a
( ) ( ) ( )
22 3
2
x y zx y z
x y z d1 2 1 2 1 2λ λ λ λ λ + λ
⎧⎪− + + =⎪⎪⎪ − + =−⎨⎪⎪⎪ − + + − + =−⎪⎩
2 3 .d 1 2λ + λ− =
1∞
36
Esempio (5/5)
Dunque
Viceversa, r è contenuta in un piano con equazione di questo tipo per ogni scelta di
non entrambi nulli.
( ) ( ) ( ) ( )( ) ( )
1 2 1 2 1 2 1 2
1 2
: 2 2 3
2 2 3 0.
x y z
x y z x y z
π λ λ λ λ λ λ λ λ
λ λ
− + + − + + + + =
= − + + − + − + + =
,1 2λ λ ∈
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Fasci di piani (1/2)
Siano e piani non paralleli
in . La famiglia di piani data da
al variare λ1, λ2 ∈ non entrambi nulli si dice fascio di piani generato da π1 e π2.
1 1 1 1 1: 0a x b y c z dπ + + + =2 2 2 2 2: 0a x b y c z dπ + + + =
3
( ) ( )1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 0a x b y c z d a x b y c z dλ λ+ + + + + + + =
1 2,λ λπ
38
Fasci di piani (2/2)
Il fascio consta di tutti e soli i piani contenenti la retta r = π1 ∩ π2 e si dice anche fascio dei piani per r.Osserviamo che π1,0 = π1 e π0,1 = π2. Per analogia, l’insieme dei piani
formato dai piani paralleli ortogonali al vettore (a, b, c ) si dice fascio di piani paralleli.
: 0, ,ax by czλπ λ λ+ + + = ∈
1 2,λ λπ
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Piano per una retta e un punto (1/2)
Siano
Allora il piano π contenente r e P deve stare nel fascio
e passare per P.
2 0:
2 3 0x y z
rx y z
⎧− + + − =⎪⎪⎨⎪ − + + =⎪⎩( )1, 2,2 .P = −e
( ) ( )1 2, 1 2: 2 2 3 0x y z x y zλ λπ λ λ− + + − + − + + =
40
Piano per una retta e un punto (2/2)
Quindi -3λ1 + 9λ2 = 0, da cui λ1 = 3λ2 con λ2 ≠ 0. L’equazione di π sarà
da cui in quanto possiamo sempre dividere l’equazione per un coefficiente non nullo.
( ) ( )( )
2 23 , 2 2
2
: 3 2 2 3
2 4 3 0
x y z x y z
x y zλ λπ λ λ
λ
− + + − + − + + =
= − + + − =
: 2 4 3 0,x y zπ − + + − =
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Piani nello spazio
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Posizione di rette e piani
Se r e π sono rispettivamente una retta e un piano nello spazio allora vi sono tre casi:
r ∩ π è un punto (r e π incidenti)r ∩ π = ∅ (r e π paralleli)r ⊂ π
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Esempio (1/4)
Dati il piano e la famiglia di rette parametriche
studiamo π ∩ rk,h al variare di k e h in . Sostituendo nell’equazione del piano otteniamo
: 1 0x y zπ + + + =
( ) ( )1 1 0.t h kt t kt h+ + + − − + = + =
, :1
k h
x t hr y kt
z t
⎧ = +⎪⎪⎪⎪ =⎨⎪⎪ =− −⎪⎪⎩
44
Esempio (2/4)
Posto rk,h : Pk,h(t ) = t (1, k, -1) + (h, 0, -1), abbiamo
Se k = h = 0, P0,0(t ) ∈ π per ogni t : r0,0 ⊂ π;Se k = 0, h ≠ 0, P0,h(t ) ∉ π per ogni t : rk,0 e πsono paralleli;Se k ≠ 0, Pk,h(t ) ∈ π per t = : rk,h e π sono incidenti.
Per esempio, se k = h = 1, r1,1 ∩ π = P1,1(-1) = (0, -1, 0).
hk
−
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Esempio (3/4)
Se rk,h è in forma cartesiana, per esempio
possiamo usare lo studio dei sistemi.
,
1 0:
0k h
x z hr
y kz k⎧ + + − =⎪⎪⎨⎪ + + =⎪⎩
46
Esempio (4/4)
Abbiamo che rh,k ∩ π = sol (S ) con
Il sistema è determinato per k ≠ 0 (incidenza), impossibile per k = 0, h ≠ 0 (parallelismo) e indeterminato per k = h = 0 (inclusione).
,
1:
1k h
x z hs y kz k
x y z
⎧ + = −⎪⎪⎪⎪ + =−⎨⎪⎪ + + =−⎪⎪⎩
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Piani e rette paralleli
L’esempio precedente ci dice che un piano π : ax + by + cz + d = 0 e una retta r con direzione A sono paralleli se e solo se A⊥(a, b, c ) e π ∩ r = ∅.Per esempio π : 2x – y + z + 1 = 0 è parallelo a
( ) ( ): 1,1, 1 1,0, 1 ,r t − + −
ed a2 1 0
' :3 3 2 0x z
rx y z
⎧ + − =⎪⎪⎨⎪ − + + =⎪⎩
48
Intersezioni di rette in forma cartesiana (1/4)
Siano
rette in forma cartesiana.
1 1 1 1
2 2 2 2
0:
0a x b y c z d
ra x b y c z d
⎧ + + + =⎪⎪⎨⎪ + + + =⎪⎩
3 3 3 3
4 4 4 4
0' :
0a x b y c z d
ra x b y c z d
⎧ + + + =⎪⎪⎨⎪ + + + =⎪⎩
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Intersezioni di rette in forma cartesiana (2/4)
Se
A1 = (a1, b1, c1), A2 = (a2, b2, c2), A3 = (a3, b3, c3), A4 = (a4, b4, c4),
allora r e r ’ hanno direzioni A = A1 ∧ A2 e A’ = A3 ∧ A4 rispettivamente.
50
Intersezioni di rette in forma cartesiana (3/4)
Abbiamo che r ∩ r ’ = sol (S ), dove S è il sistema
1 1 1 1
2 2 2 2
3 3 3 3
4 4 4 4
00
:00
a x b y c z da x b y c z d
Sa x b y c z da x b y c z d
⎧ + + + =⎪⎪⎪⎪ + + + =⎪⎨⎪ + + + =⎪⎪⎪ + + + =⎪⎩
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Intersezioni di rette in forma cartesiana (4/4)
Se A e A’ sono paralleli e S è risolubile, allora r = r ’.Se A e A’ sono paralleli e S è impossibile, allora r e r ’ sono parallele.Se A e A’ non sono paralleli e S è risolubile, allora r e r ’ sono incidenti.Se A e A’ non sono paralleli e S è impossibile, allora r e r ’ sono sghembe.
52
Esempio (1/2)
r e r ’ hanno direzioni A = (1, 1, 1) ∧ (2, 0, 1) = (1, 1, -2), A’ = (-1, 1, 3) ∧ (1, 2, 1) = (-5, 4, -3) rispettivamente.
1 0:
2 0x y z
rx z
⎧ + + − =⎪⎪⎨⎪ + =⎪⎩
3 1 0' :
2 2 0x y z
rx y z
⎧− + + + =⎪⎪⎨⎪ + + + =⎪⎩
Se
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Esempio (2/2)
A e A’ non sono paralleli. Inoltre il sistema
è impossibile, quindi le rette sono sghembe.
12 0
3 12 2
x y zx zx y z
x y z
⎧ + + =⎪⎪⎪⎪ + =⎪⎨⎪− + + =−⎪⎪⎪ + + =−⎪⎩
Piani nello spazio
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Piani ortogonali
Due piani
e
sono ortogonali se e solo se i vettori A1 = (a1, b1, c1), A2 = (a2, b2, c2)sono ortogonali. Per esempio x + y + z - 1 = 0 e 2x – y – z = 0 sono ortogonali.
1 1 1 1 1: 0a x b y c z dπ + + + =
2 2 2 2 2: 0a x b y c z dπ + + + =
56
Esempio
Se π : x -2y + z + 3 = 0, r : t (2, -1, 1) + (0, 1, 0) e P = (3, 1, -1), il piano π’ : ax + by + cz + d = 0 ortogonale a π, parallelo a r e passante per P èdato dalle condizioni
Quindi
( )( )
( )
2 0 '
2 0 '
3 0 '
a b c
a b c r
a b c d P
π π
π
π
⎧⎪ − + = ⊥⎪⎪⎪ − + =⎨⎪⎪⎪ + − + = ∈⎪⎩' : 3 5 0.x y zπ − + + + =
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Esempio
Consideriamo il piano e siaP = (1, 2, 1). Allora esiste una sola retta rortogonale a π passante per P. Poiché A = (1, 1, 1) è la direzione ortogonale a π, r è la retta per P di direzione A. Quindi
1: 2
1
x tr y t
z t
⎧ = +⎪⎪⎪⎪ = +⎨⎪⎪ = +⎪⎪⎩
: 1 0x y zπ + + − =
58
Proiezione ortogonale
Se π e P sono un piano e un punto nello spazio, la proiezione ortogonale pπ (P ) di P su π èl’intersezione dell’unica retta ortogonale a πpassante per P. Quindi abbiamo
per ogni Q ∈ π, con = se e solo se Q = pπ(P ).( )P p P P Qπ− ≤ −
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Distanza punto/piano
Quindi pπ(P ) è il punto di π con minima distanza da P. La distanza d (P, π) di P da π è definita dad (P, π) = d (P, pπ(P )) =Nell’esempio precedente pπ(P ) = r ∩ π = (0, 1, 0) e d (P, π) = d ((1, 2, 1), (0, 1, 0)) =
( ) .P p Pπ−
3
60
Formula della distanza
Se π è un piano e P è un punto nello spazio, vale una formula per la distanza analoga a quella per la distanza di un punto nel piano da una retta.Se P = (x0, y0, z0) e π: ax + by + cz + d = 0, allora
Nell’esempio precedente
( ) 0 0 0
2 2 2, .
ax by cz dd P
a b cπ
+ + +=
+ +
( )1 1 1 2 1 1 1 3
, 3 .3 3
d P π⋅ + ⋅ + ⋅ −
= = =
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Piani nello spazio
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Esempio (1/3)
Consideriamo il piano π : x + y + z – 1 = 0. Il piano π0 parallelo a π passante per O ha equazione x + y + z = 0. Dunque π è un sottospazio vettoriale di in quanto insieme di soluzioni di una equazione omogenea. Una base di π0 si ricava dalla risolvente z = – x –y : per esempio X1 = (1, 0, -1) e X2 = (0, 1, -1).Quindi X ∈ π0 se e solo se esiste (t1, t2)∈tale che X = t1X1 + t2X2.
3
2
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Esempio (2/3)
Sia P0 = (1, -1, 1). Allora P0 ∈ π e, per la regola del parallelogramma, un punto P ∈ appartiene a π se e solo se P – P0 ∈ π0. Dunque P ∈ πse e solo se P – P0 = t1X1 + t2X2, cioè P = t1X1 + t2X2 + P0.
3
64
Esempio (3/3)
Il piano π è allora l’insieme dei punti
P (t1, t2) = t1(1, 0, -1) + t2(0, 1, -1) + (1, -1, 1)
al variare di (t1, t2) ∈ .Osserviamo che X1 ∧ X2 = (1, 0, -1) ∧ (0, 1, -1) =(1, 1, 1) determina la direzione ortogonale a π0 e quindi a π.
2
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Parametrizzazioni (1/2)
Se π è un piano in esistono X1, X2 vettori non paralleli tali che, per ogni P0 ∈ π, π coincide con l’insieme dei punti
P (t1, t2) = t1X1 + t2X2 + P0
al variare di (t1, t2) ∈ . 2
3
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Parametrizzazioni (2/2)
In altre parole π è l’immagine dell’applicazione P : definita da
P (t1, t2) = t1X1 + t2X2 + P0. Tale applicazione viene detta parametrizzazionedi π e le variabili (t1, t2) sono dette parametri.
2 3→
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Piani parametrici (1/2)
Viceversa assegnati X1 e X2 vettori non paralleli di e P0 ∈ , l’insieme di punti
P (t1, t2) = t1X1 + t2X2 + P0
al variare di (t1, t2) ∈ è un piano passante per P0 = P (0,0) con direzione ortogonale X1 ∧ X2.
2
3 3
68
Piani parametrici (2/2)
Un piano π così rappresentato r si dice piano in forma parametrica (o piano parametrico) e tale rappresentazione si indica con
π : P (t1, t2) = t1X1 + t2X2 + P0.
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Equazioni parametriche
Se P (t1, t2) = (x, y, z) possiamo scrivere le equazioni parametriche del piano π del precedente esempio.
1
2
1 2
1: 1
1
x ty tz t t
π
⎧ = +⎪⎪⎪⎪ = −⎨⎪⎪ =− − +⎪⎪⎩
70
Passaggio alla forma cartesiana
Se π : t1X1 + t2X2 + P0, allora π è il piano passante per P0 = (x0, y0, z0) con direzione ortogonaleX1 ∧ X2 = A = (a, b, c ), quindi con equazione a (x – x0) + b (y – y0) + c (z – z0) = 0.La forma cartesiana è
0ax by cz d+ + + =
( )0 0 0 .d ax by cz=− + +
con
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Esempio
Se
allora X1 = (2, 1, -1), X2 = (-1, 1, 3) e X1 ∧ X2 = (2, 1, -1) ∧ (-1, 1, 3) = (4, -5, 3).Quindi
1 2
1 2
1 2
2 1: 1
3 2
x t ty t tz t t
π
⎧ = − +⎪⎪⎪⎪ = + −⎨⎪⎪ =− + +⎪⎪⎩
( ) ( ) ( ): 4 1 5 1 3 2
4 5 3 15 0.
x y z
x y z
π − − + + − =
= − + − =