GEOLOGIA GEOFISICA AMBIENTE ARCHEOLOGIA … · maniera non distruttiva il potenziale archeologico...
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GEOLOGIA
GEOFISICA
AMBIENTE
ARCHEOLOGIA
TOPOGRAFIA
GGGGGGGGGGGGEEEEEEEEEEEEOOOOOOOOOOOOFFFFFFFFFFFFIIIIIIIIIIIISSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIICCCCCCCCCCCCAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPLLLLLLLLLLLLIIIIIIIIIIIICCCCCCCCCCCCAAAAAAAAAAAATTTTTTTTTTTTAAAAAAAAAAAA
Le prospezioni geofisiche appartengono alla categoria delle prove indirette e permettono di creare un modello
del sottosuolo o di ricercare oggetti e strutture sepolte in modo non invasivo. Una serie di misure condotte in
superficie o in fori di sondaggio consente di analizzare la variazione nello spazio di alcune proprietà dei terreni,
quali densità, elasticità, suscettibilità magnetica, conducibilità elettrica. La possibilità di riprodurre con
rappresentazioni 2D e 3D i dati geofisici acquisiti, costituisce un importante vantaggio rispetto a scavi o sondaggi
geognostici che danno informazioni puntuali ed isolate.
Le metodologie geofisiche più utilizzate nell’ambito applicativo sono:
�� prospezioni sismiche: studio della propagazione delle onde sismiche generate artificialmente;
��� prospezioni geoelettriche: studio della distribuzione del potenziale elettrico generato artificialmente;
��� prospezioni georadar: analisi della riflessione di onde elettromagnetiche generate a diversa frequenza;
��� prospezioni magnetometriche: analisi dell'intensità del campo magnetico terrestre e del gradiente.
Contatto litologico
Corpo di frana Zona più umida
IIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNGGGGGGGGGGGGEEEEEEEEEEEEGGGGGGGGGGGGNNNNNNNNNNNNEEEEEEEEEEEERRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAA EEEEEEEEEEEE GGGGGGGGGGGGEEEEEEEEEEEEOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLOOOOOOOOOOOOGGGGGGGGGGGGIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAA
SSSSTUDIO DI UN DISSESTOTUDIO DI UN DISSESTOTUDIO DI UN DISSESTOTUDIO DI UN DISSESTO IDROGEOLOGICO IN LO IDROGEOLOGICO IN LO IDROGEOLOGICO IN LO IDROGEOLOGICO IN LOCALITÀ CALITÀ CALITÀ CALITÀ CCCCOLLETORTO OLLETORTO OLLETORTO OLLETORTO ((((CBCBCBCB))))
Nell’ambito dello studio del dissesto idrogeologico le tomografie elettriche eseguite sia longitudinalmente
sia trasversalmente al pendio
in frana, hanno evidenziato il
diverso grado di umidità
del sottosuolo e il contatto
laterale tra litologie di diverso
tipo. Tali informazioni sono
risultate determinanti per
definire il limite inferiore del
corpo di frana e le zone
(toni del blu) che essendo caratterizzate da un elevato grado di umidità presentano i maggiori rischi di
instabilità. L’informazione è servita per attestare ad una profondità adeguata i diversi sondaggi
geognostici, le palificate di contenimento e le opportune opere di drenaggio dell’acqua piovana e di
ruscellamento.
DDDDETERMINAZIONE DEL PAETERMINAZIONE DEL PAETERMINAZIONE DEL PAETERMINAZIONE DEL PARAMETRO RAMETRO RAMETRO RAMETRO VVVVSSSS30303030 IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ CCCCARBONARA DI ARBONARA DI ARBONARA DI ARBONARA DI BBBBARI ARI ARI ARI ((((BABABABA))))
L’indagine sismica costituisce uno strumento affidabile e versatile per classificare i terreni
di fondazione secondo
quanto prescritto dal
recente OPCM3274/03.
Tale metodologia
presenta dei notevoli
vantaggi in termini di
costi e tempi di
esecuzione rispetto alle
indagini geognostiche.
Nel presente lavoro,
impiegando moderne
strumentazioni e tecniche di elaborazione dei dati sismici basate sull’analisi spettrale, è stato
determinato l’andamento della velocità delle onde S sino ad una profondità di 30 m, e di conseguenza il
parametro Vs30 necessario per assegnare la corretta categoria al terreno di fondazione.
IIIINDIVIDUAZIONE DI CAVNDIVIDUAZIONE DI CAVNDIVIDUAZIONE DI CAVNDIVIDUAZIONE DI CAVITÀ ALLITÀ ALLITÀ ALLITÀ ALL’’’’INTERNO DI UN FABBRIINTERNO DI UN FABBRIINTERNO DI UN FABBRIINTERNO DI UN FABBRICATO IN LOCALITÀ CATO IN LOCALITÀ CATO IN LOCALITÀ CATO IN LOCALITÀ BBBBINETTO INETTO INETTO INETTO ((((BABABABA))))
L’indagine di prospezione georadar
(GPR) eseguita con antenna da
270 MHz (profondità di investigazione
4-5m), ha avuto come scopo
l’individuazione di cavità, naturali o
di tipo antropico, e di tubazioni.
I distinti radargrammi hanno mostrato
chiaramente il tetto di una cavità,
successivamente rivelatasi una
cisterna in pietra, a circa 80 cm dal
p.c. e di due tubazioni a circa 30 cm
di profondità. L’individuazione di tali
strutture ha permesso di apportare
adeguate modifiche al progetto
dell’edificio in via di realizzazione.
RIFLESSIONI
MULTIPLE
TUBAZIONI
CAVITA’/CISTERNA
CCCCARATTERIZZAZIONE DI ARATTERIZZAZIONE DI ARATTERIZZAZIONE DI ARATTERIZZAZIONE DI UN DISSESTO IDROGEOUN DISSESTO IDROGEOUN DISSESTO IDROGEOUN DISSESTO IDROGEOLOGICO IN LOCALITÀ LOGICO IN LOCALITÀ LOGICO IN LOCALITÀ LOGICO IN LOCALITÀ RRRROCCHETTA OCCHETTA OCCHETTA OCCHETTA SSSS.... AAAANTONIO NTONIO NTONIO NTONIO ((((FGFGFGFG))))
I terreni interessati da
un fenomeno franoso
presentano in genere
caratteristiche elasto-
meccaniche abbastanza
diverse (in generale più
scadenti) rispetto a
quelle del substrato
stabile.
Tramite l’analisi delle
onde di volume e la loro
elaborazione attraverso algoritmo tomografico (tomografia sismica) è stato possibile determinare la
profondità e l’andamento del bed-rock e di conseguenza il limite inferiore del corpo di frana.
L’informazione è servita per la corretta progettazione delle opere di mitigazione del dissesto
idrogeologico.
STRADA
AAAANALISI DELLA PAVIMENNALISI DELLA PAVIMENNALISI DELLA PAVIMENNALISI DELLA PAVIMENTAZIONE DI UNA MASSETAZIONE DI UNA MASSETAZIONE DI UNA MASSETAZIONE DI UNA MASSERIA IN LOCALITÀ RIA IN LOCALITÀ RIA IN LOCALITÀ RIA IN LOCALITÀ LLLLUCERA UCERA UCERA UCERA ((((FGFGFGFG))))
Una prospezione geofisica GPR
o georadar opportunamente
eseguita può fornire informazioni
di dettaglio, rilevando oggetti
di dimensioni dell’ordine di
alcuni cm.
In questo caso l’indagine
georadar con una antenna
ad alta frequenza (900 MHz)
ha permesso di localizzare
all’interno della pavimentazione
di una masseria in ristrutturazione, alcune maglie metalliche e tondini (sezione 1-2 cm). Si può notare facilmente
nel radargramma che questi elementi ferrosi hanno generato due set di iperboli caratterizzate da diversa
eccentricità, maggiore per i tondini e minore per la griglia metallica.
Sulla base di queste informazioni è stato possibile ridefinire la tipologia degli interventi da eseguire per il restauro
e soprattutto la stima dei tempi e costi di questi.
GRIGLIA METALLICA
TONDINI
IIIINVESTIGAZIONE GEORADNVESTIGAZIONE GEORADNVESTIGAZIONE GEORADNVESTIGAZIONE GEORADAR AR AR AR IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ MMMMANDURIAANDURIAANDURIAANDURIA ((((TATATATA))))
L' indagine georadar (GPR) eseguita in località Manduria (TA) ha avuto come scopo l’ individuazione e la
caratterizzazione della superficie del livello freatico eventualmente presente al di sotto del piano
campagna.
Per questa investigazione
è stata utilizzata una
antenna a frequenza
centrale di 40 MHz
trasportata all’interno di
un'area di sosta e transito
di mezzi pesanti.
Nei radargrammi elaborati
sono stati individuati diversi
segnali associabili strutture
antropiche superficiali quali cisterne e tubazioni poste a varie profondità. Il contatto litologico tra calcareniti e
calcari è stato indicato con una linea tratteggiata. Un riflettore sub-orizzontale nella parte sinistra della sezione ha
messo in evidenza l’ esistenza di una falda sospesa a circa 15-20 m dal piano campagna.
AAAAAAAAAAAAMMMMMMMMMMMMBBBBBBBBBBBBIIIIIIIIIIIIEEEEEEEEEEEENNNNNNNNNNNNTTTTTTTTTTTTEEEEEEEEEEEE EEEEEEEEEEEE TTTTTTTTTTTTEEEEEEEEEEEERRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIITTTTTTTTTTTTOOOOOOOOOOOORRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIOOOOOOOOOOOO
VVVVERIFICA DELLA ERIFICA DELLA ERIFICA DELLA ERIFICA DELLA GEOMEMBRANA GEOMEMBRANA GEOMEMBRANA GEOMEMBRANA NELLA DISCARICANELLA DISCARICANELLA DISCARICANELLA DISCARICA DELLDELLDELLDELL’’’’EEEECOCOCOCO----PPPPARQUE DI ARQUE DI ARQUE DI ARQUE DI CCCCHAMUSCA HAMUSCA HAMUSCA HAMUSCA ((((PORTOGALLOPORTOGALLOPORTOGALLOPORTOGALLO))))
La verifica dell’integrità delle geomembrane, utilizzate nella realizzazione delle discariche, può evitare le gravi
complicazioni derivanti dalle eventuali
perdite di liquidi inquinanti che possono
contaminare la falda sottostante.
La prevenzione di tali situazioni di rischio è
possibile tramite l’applicazione di metodi
geoelettrici che, in modo non distruttivo,
permettono di operare un controllo della
discarica nelle diverse fasi della sua attività, sia subito dopo
la posa dei teli (quando sono più semplici gli interventi di
riparazione), sia ad intervalli regolari per un monitoraggio nel
tempo delle condizioni di tenuta dell’impianto.
Il metodo è basato sull’elevata resistività elettrica propria del
materiale costituente la geomembrana: polietilene ad alta
densità (PEAD). Se la struttura è realizzata correttamente la
geomembrana determina un perfetto isolamento elettrico
tra il materiale contenuto al suo interno e il terreno circostante. Il monitoraggio, pertanto, consiste nella misura
della continuità dell’isolamento elettrico. Quando nella membrana è presente una fessura o una lacerazione e si
origina una perdita, attraverso di essa viene a crearsi un
marcato flusso di corrente con una conseguente forte
caduta del potenziale elettrico nelle sue immediate
vicinanze. Il monitoraggio del potenziale consente,
pertanto, di verificare l’esistenza e la posizione della
perdita stessa.
Durante l’investigazione eseguita nell’ ECO-PARQUE di
Chamusca (Portogallo) sono state rilevate 7 zone
anomale. Ripulite le zone sospette dal materiale di
drenaggio superficiale (ghiaia e sabbia) sono stati
evidenziati i fori ed i tagli causati da cingolati e pale meccaniche
utilizzati per la realizzazione dell’invaso.
La rapida individuazione dei fori ha permesso una immediata
riparazione della geomembrana garantendo così la tenuta della
discarica diminuendo i rischi di infiltrazione del percolato nel
sottosuolo.
CALCARE CON INFILTRAZIONI
RIFIUTI E/O PERCOLATO
CALCARE
CALCARE
CALCARE CON INFILTRAZIONI
TERRENO
TERRENO
CALCARE
RIFIUTI E MATERIALE DI RIPORTO
CCCCARATTERIZZAZIONE DI ARATTERIZZAZIONE DI ARATTERIZZAZIONE DI ARATTERIZZAZIONE DI UNA DISCARICA RUNA DISCARICA RUNA DISCARICA RUNA DISCARICA R....SSSS....UUUU.... IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ AAAACQUAVIVA DELLE CQUAVIVA DELLE CQUAVIVA DELLE CQUAVIVA DELLE FFFFONTI ONTI ONTI ONTI ((((BABABABA))))
Un’adeguata caratterizzazione
di un sistema complesso
come una discarica R.S.U.,
richiede una comprensione
tridimensionale dei fenomeni in
atto.
Nel presente caso, l’indagine
geoelettrica è servita a definire
lo stato dell’impianto e le sue
condizioni di tenuta. I profili
geoelettrici sono stati ubicati in
maniera da intercettare i fori di sondaggio eseguiti dalla committenza. Questo ha permesso di vincolare
i valori di resistività delle anomalie riscontrate ai materiali presenti nel sottosuolo. Attraverso l’analisi
delle tomografie elettriche è stato così possibile riconoscere e delimitare con notevole dettaglio le zone
di accumulo del percolato (blu) all’interno del corpo dei rifiuti e le vie lungo cui questo tende ad
infiltrarsi nel sottostante substrato calcareo (verde).
FFFFRANA IN LOCALITÀ RANA IN LOCALITÀ RANA IN LOCALITÀ RANA IN LOCALITÀ CCCCOLLETORTO OLLETORTO OLLETORTO OLLETORTO ((((CBCBCBCB)))) ---- CARTA DELLE PENDENZ CARTA DELLE PENDENZ CARTA DELLE PENDENZ CARTA DELLE PENDENZE E E E
Attraverso un rilievo topografico
plano-altimetrico in scala 1:1000 e
opportune elaborazioni dei dati
acquisiti in ambiente G.I.S., è stato
ricavato un modello tridimensionale
del terreno (DTM) relativamente al
versante interessato dal dissesto, per
un’area di circa 20 ettari.
L’informazione topografica in formato
vettoriale è stata poi utilizzata
per ottenere la carta delle pendenze
(rappresentata in figura) in cui
si riconoscono con maggiore
immediatezza le zone da destinare
agli interventi di rimodellamento più urgenti, come quelle caratterizzate da marcati dislivelli (p.es. nicchie di
distacco) o da morfologie molto blande (quindi soggette a ristagni d’acqua).
.
AAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRCCCCCCCCCCCCHHHHHHHHHHHHEEEEEEEEEEEEOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLOOOOOOOOOOOOGGGGGGGGGGGGIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAA
IIIINDAGINNDAGINNDAGINNDAGINE E E E MAGNETOMETRICMAGNETOMETRICMAGNETOMETRICMAGNETOMETRICAAAA PER LO STUDIO DI SI PER LO STUDIO DI SI PER LO STUDIO DI SI PER LO STUDIO DI SITI ARCHEOLOGICI TI ARCHEOLOGICI TI ARCHEOLOGICI TI ARCHEOLOGICI IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ IN LOCALITÀ MMMMONTARATRO ONTARATRO ONTARATRO ONTARATRO ((((FGFGFGFG)))) Le tecniche geofisiche rappresentano uno
strumento prezioso ed efficace per valutare in
maniera non distruttiva il potenziale
archeologico di un territorio. Attraverso una
indagine geofisica preliminare ad un intervento
ingegneristico, è possibile dare un importante
contributo alla salvaguardia del patrimonio
storico ed archeologico della Puglia.
L’indagine magnetometrica ad alta risoluzione
eseguita in località Montaratro (FG), è un
esempio di come un intervento non invasivo e
speditivo è in grado di dare delle precise ed
esaurienti informazioni sulle strutture archeologiche presenti nel sottosuolo. Lo scopo dell’indagine è stato quello
di definire preliminarmente all’interno di terreni, quelle aree in cui certamente si trovassero sepolte delle strutture
antiche. Su indicazione dei committenti è stata delimitata un’area oggetto delle indagini magnetometriche
suddivisa in quadrati di 40x40 m2.
In ogni area, l’investigazione è stata eseguita mediante l’impiego di un magnetometro a pompaggio ottico
Geometrics G858 (sensibilità 0.05 nT) acquisendo circa 35 misure d’intensità per m2. I dati, elaborati con tecniche
D.I.P. (Digital Image Processing) basate su
criteri di tipo statistico, hanno prodotto delle
immagini (magnetogrammi) in toni di grigio, in
cui i segnali di natura archeologica risultano ben
identificabili. In particolare si riporta un
ingrandimento nella figura a lato, dove è stato
possibile riconoscere e localizzare con estrema
precisione (ordine del dm) l’impianto generale di
una villa romana e di una struttura (cerchio
rosso) con un’orientazione diversa rispetto alla
fattoria romana, probabilmente appartenente ad
un periodo differente.
IIIINDAGINI GEORADAR PERNDAGINI GEORADAR PERNDAGINI GEORADAR PERNDAGINI GEORADAR PER LO STUDIO DELL LO STUDIO DELL LO STUDIO DELL LO STUDIO DELL’’’’ESTENSIONE DI UN SITESTENSIONE DI UN SITESTENSIONE DI UN SITESTENSIONE DI UN SITO ARCHEOLOGICO O ARCHEOLOGICO O ARCHEOLOGICO O ARCHEOLOGICO ---- AAAALTAMURA LTAMURA LTAMURA LTAMURA ((((BABABABA)))) Anche in contesti fortemente
antropizzati come le aree urbane
è possibile impiegare adeguate
metodologie geofisiche per studi di
carattere archeologico. Le immagini
si riferiscono ad una indagine
georadar eseguita nel centro abitato
di Altamura (BA), in un terreno
destinato alla realizzazione di
costruzioni civili ma attualmente
sottoposto a vincolo archeologico.
Lo scopo dell’indagine è stato quello
di verificare la continuità delle
strutture portate alla luce da scavi eseguiti in un’area attigua a quella di interesse. L’elaborazione 3D dei dati ha
prodotto delle time-slices nelle quali sono state individuate le anomalie associabili a strutture murarie e strade.
IIIINDAGINE NDAGINE NDAGINE NDAGINE MAGNETOMETRICMAGNETOMETRICMAGNETOMETRICMAGNETOMETRICAAAA PRELIMINARE IN LOCALPRELIMINARE IN LOCALPRELIMINARE IN LOCALPRELIMINARE IN LOCALITÀ ITÀ ITÀ ITÀ MMMMONTE ONTE ONTE ONTE CCCCALVELLO ALVELLO ALVELLO ALVELLO ---- LLLLUCERA UCERA UCERA UCERA ((((FGFGFGFG)))) Nell’ambito dell’installazione di impianti per la
produzione di energia eolica è stata eseguita
un’indagine magnetometrica ad alta risoluzione, in
località Monte Calvello, presso agro Lucera (FG).
Trattandosi di zone in cui è ben documentata
l’esistenza di numerosi siti archeologici, era interesse
dei committenti poter definire preliminarmente
all’interno dei terreni destinati ai lavori, quelle aree in
cui certamente si trovassero sepolte delle strutture
antiche. In particolare nell’area T10 (40x40 m), è
stato possibile riconoscere e localizzare con estrema
precisione (<dm) alcune strutture (fossati) di età
neolitica. Questo ha permesso ai committenti sia di
effettuare delle operazioni di scavo mirate per
portare alla luce in tempi brevi le strutture, sia variare opportunamente la posizione delle le singole pale eoliche in
modo da non incorrere in zone potenzialmente soggette a vincoli archeologici.
IIIINDAGINE NDAGINE NDAGINE NDAGINE MAGNETOMETRICMAGNETOMETRICMAGNETOMETRICMAGNETOMETRICAAAA PRELIMINARE IN LOCALPRELIMINARE IN LOCALPRELIMINARE IN LOCALPRELIMINARE IN LOCALITÀ ITÀ ITÀ ITÀ MMMMONTE ONTE ONTE ONTE CCCCORVINO ORVINO ORVINO ORVINO ((((FGFGFGFG))))
L’elaborazione dei dati acquisiti
nell’investigazione eseguita in
località Monte Corvino (FG), ha
prodotto dei magnetogrammi a
colori, in cui i segnali di natura
archeologica risultano ben
riconoscibili.
In particolare nell’area investigata è
possibile individuare con notevole
dettaglio i principali resti di muri
che definiscono l’impianto urbano
dell’insediamento. Alcune anomalie
circoscritte e di maggiore intensità
(rosso/blu chiaro), indicano la presenza di strutture connesse ad attività artigianali (tipo forni o fornaci).
Tale informazione potrebbe consentire l'esecuzione di operazioni di scavo mirate per portare alla luce in tempi
brevi le strutture, ottimizzando notevolmente i costi di cantiere.
TTTTTTTTTTTTOOOOOOOOOOOOPPPPPPPPPPPPOOOOOOOOOOOOGGGGGGGGGGGGRRRRRRRRRRRRAAAAAAAAAAAAFFFFFFFFFFFFIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAA
MMMMONITORAGGIO PER LA VONITORAGGIO PER LA VONITORAGGIO PER LA VONITORAGGIO PER LA VARIAZIONE DELLA LINEARIAZIONE DELLA LINEARIAZIONE DELLA LINEARIAZIONE DELLA LINEA DI COSTA IN A DI COSTA IN A DI COSTA IN A DI COSTA IN LLLLOCALITÀ OCALITÀ OCALITÀ OCALITÀ MMMMETAPONTO ETAPONTO ETAPONTO ETAPONTO ((((TATATATA))))
Per poter apprezzare l’evoluzione di
alcuni fenomeni sul territorio può essere
necessario effettuare delle osservazioni
quantitative su intervalli di tempo anche
piuttosto lunghi. Tali osservazioni devono
essere ripetute a parità di condizioni in
modo da non far subentrare fattori esterni
che possano nascondere le variazioni che
si vuole rilevare. Dopo aver materializzato
e georeferenziato una rete topografica
locale, costituita da pilastrini in cemento,
sono state eseguite delle misure di alta
precisione della linea di riva ripetute nel tempo. L’analisi multitemporale dei dati spaziali in ambiente G.I.S., ha
permesso di studiare le variazioni della linea di costa avvenute negli ultimi 10 anni. L’informazione è stata
utilizzata per lo studio di fattibilità di un complesso residenziale turistico.
RRRRILIEVO TOPOGRAFICO EILIEVO TOPOGRAFICO EILIEVO TOPOGRAFICO EILIEVO TOPOGRAFICO E RESTITUZIONE RESTITUZIONE RESTITUZIONE RESTITUZIONE 3333D DI UNA DISCD DI UNA DISCD DI UNA DISCD DI UNA DISCARICA IN LOCARICA IN LOCARICA IN LOCARICA IN LOCAAAALITÀ LITÀ LITÀ LITÀ RRRRUVO UVO UVO UVO ((((BABABABA))))
Dopo aver eseguito un rilievo topografico in scala 1:500 è stato ricostruito un modello digitale (DTM)
dell’impianto di smaltimento dei rifiuti.
Dall’esame del DTM sono emersi
aspetti morfologici particolarmente
significativi ai fini della gestione e
preservazione della discarica.
In particolare è stato ricostruito il
reticolo idrografico; lungo i fianchi
del corpo dei rifiuti sono state
individuate le zone interessate
maggiormente dal deflusso delle
acque superficiali e per questo sensibili a fenomeni di erosione localizzata potenzialmente pericolosi. I risultati
ottenuti dalla modellizzazione 3D del rilievo plano-altimetrico, hanno consentito di progettare correttamente le
opere necessarie per la stabilizzazione dei versanti ottimizzando allo stesso tempo le risorse economiche e
tecniche.
RRRRILIEVO TOPOGRAFICO EILIEVO TOPOGRAFICO EILIEVO TOPOGRAFICO EILIEVO TOPOGRAFICO E CALCOLO DEL VOLUME CALCOLO DEL VOLUME CALCOLO DEL VOLUME CALCOLO DEL VOLUME DI UNA CAVA IN LOCDI UNA CAVA IN LOCDI UNA CAVA IN LOCDI UNA CAVA IN LOCALALALALITÀ ITÀ ITÀ ITÀ RRRRUVO UVO UVO UVO ((((BABABABA))))
Per poter calcolare il volume totale di
materiale estratto da una cava in località
Ruvo (BA) è stato eseguito un rilievo
topografico di notevole dettaglio (scala
1:200). Attraverso l’elaborazione dei dati
topografici in ambiente G.I.S è stato
ottenuto il modello digitale (DTM) della
cava. Confrontando tale modello con il
DTM ricavato dalla digitalizzazione delle
carte topografiche regionali precedenti
all’inizio della attività estrattiva, è stato
possibile effettuare il calcolo del volume di
roccia cavata. I risultati ottenuti sono stati
richiesti ed utilizzati dal C.T.U. nominato in una controversia giudiziale per valutare economicamente l’attività
estrattiva.
RRRRILIEVO TOPOGRAFICO ILIEVO TOPOGRAFICO ILIEVO TOPOGRAFICO ILIEVO TOPOGRAFICO DEL SITO ARCHEOLOGICDEL SITO ARCHEOLOGICDEL SITO ARCHEOLOGICDEL SITO ARCHEOLOGICO DI O DI O DI O DI ““““PONTE DELLA PONTE DELLA PONTE DELLA PONTE DELLA LLLLAMAAMAAMAAMA””””---- CCCCANOSA DI PUGLIA ANOSA DI PUGLIA ANOSA DI PUGLIA ANOSA DI PUGLIA ((((BABABABA))))))))
Grazie ad un rilievo topografico di elevato dettaglio
dell’area oggetto di studio ed all’elaborazione dei
dati in ambiente G.I.S, è stato ottenuto il modello
digitale (DTM) del sito archeologico “Ponte della
Lama” in Canosa di Puglia (BA). L’area rilevata,
caratterizzata geomorfologicamente dalla presenza
di una lama incisa in roccia calcarenitica, risulta
ricca di ipogei e strutture murarie in parte portate
alla luce da scavi effettuati precedentemente al
rilievo topografico.
Il DTM ottenuto è stato utilizzato dalla committenza
per valutare, in funzione di informazioni geofisiche
complementari, le aree più interessanti dal punto
di vista archeologico stimando così in maniera
accurata i costi ed i tempi necessari per le
successive operazioni di scavo.