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ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GENOVA DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GENOVA N.6 giugno 2009 Note di diritto sanitario Guardia medica: visita domiciliare a fronte di sintomatologia aspecifica Il Consiglio di Stato annulla la tassa rifiuti per gli studi medici Cronaca & attualità Pediatri di libera scelta: accordo integrativo regionale NOTIZIE DALLA C.A.O. Anno 17 n. 6/2009 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. 0,42 Editoriale Libertà e indipendenza nella professione? Vita dell’Ordine La Carta della Buona Comunicazione In primo piano Rapporto tra colleghi e comunicazio- ne ospedale-territorio Genova Medica

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ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI EORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI EDEGLI ODONTOIATR I DELLA PROVINCIA D I GENOVADEGLI ODONTOIATR I DELLA PROVINCIA D I GENOVA

N.6 giugno 2009

Note di diritto sanitarioGuardia medica: visita domiciliarea fronte di sintomatologia aspecifica

Il Consiglio di Stato annullala tassa rifiuti per gli studi medici

Cronaca & attualitàPediatri di libera scelta:accordo integrativo regionale

NOTIZIE DALLA C.A.O.

Anno 17 n. 6/2009 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. € 0,42

EditorialeLibertà e indipendenzanella professione?

Vita dell’OrdineLa Carta della Buona Comunicazione

In primo pianoRapporto tra colleghi e comunicazio-ne ospedale-territorio

Genova Medica

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Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri della Provincia di Genova

giugno 2009

Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova:Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 Genova Tel. 010. 58.78.46 Fax 59.35.58E-mail: [email protected]

www.omceoge.org

Periodico mensile - Anno 17 n. 6 - Giugno 2009 - Tiratura 9.100 copie - Autorizz. n.15 del26/04/1993 del Trib. di Genova. Sped. in abb. postale - Gruppo IV 45%. Raccolta pubbli-cità e progetto grafico: Silvia Folco - tel. e fax 010/58.29.05 - Stampa: Emme-Emme S.r.l.,Via Adamoli, 35 - 16141 Genova. Finito di stampare nel mese di giugno 2009.

Genova Medica

Editoriale

4 Libertà e indipendenza nella professione?

Vita dell’Ordine

5 La Carta della Buona Comunicazione

8 Medico e giornalista di fronte alla comunicazione

9 Le delibere delle sedute del Consiglio

Note di diritto sanitario

11 Guardia medica: visita domiciliare a fronte di sintomatologia

aspecifica

13 Il Consiglio di Stato annulla la tassa rifiuti per gli studi medici

14 Nuovo ricorso per gli ex-specializzandi

In primo piano

15 Rapporti tra colleghi e comunicazione ospedale-territorio

Medicina & Normativa

18 I “capponi” di Renzo

Medicina & Psicologia

20 Le tante menti della nostra mente

Cronaca & Attualità

21 Pediatri di libera scelta: accordo integrativo regionale

25 Assistenza domiciliare e zone a traffico limitato

23 Recensioni

25 Corsi & Convegni

In ricordo di...

26 Vincenzo Secondo: uomo, medico e amico

Medicina & Cultura

27 Madame de Pompadour: più che una regina

30 Notizie dalla C.A.O. a cura di M. Gaggero

sommario

GENOVA MEDICAOrgano Ufficiale dell’Ordine deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

Direttore responsabileEnrico BartoliniComitato di redazioneRoberta BaldiAndrea ChiamaAlberto FerrandoMassimo GaggeroLucio MarinelliMario PallavicinoAndrea StimamiglioCONSIGLIO DIRETTIVOPresidenteEnrico BartoliniVice PresidenteAlberto FerrandoSegretarioGiuseppina F. BoidiTesoriereProscovia Maria SaluscievConsiglieriMaria Clemens BarberisLuigi Carlo BottaroAlberto De MicheliFrancesco De StefanoRiccardo GhioGemma MigliaroLuca NanniFederico PinacciGian Luigi RavettiAndrea StimamiglioGiancarlo TorreElio Annibaldi (odontoiatra)Paolo Mantovani (odontoiatra)COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTIPresidenteAldo CagnazzoEffettiviLucio MarinelliMario PallavicinoSupplenteAndrea ChiamaCOMMISSIONE ALBO ODONTOIATRIMassimo Gaggero PresidenteElio Annibaldi SegretarioMaria Susie CellaGiorgio Inglese GanoraPaolo Mantovani

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metodo che è stato scelto per attuarla. La cosaveramente disdicevole è che nel Decreto in iti-nere, il Ministro ha ignorato l’esistenza di unEnte istituzionale, l’Ordine dei medici che ha, frai propri compiti, anche quello sanzionatorio neiconfronti di chi viola gli articoli del CodiceDeontologico. Parlare di arresto o radiazione di

un medico nel caso di falsità in certi-ficazione, senza coinvolgere gli entipreposti al controllo e dimentican-do che esistono già leggi chiaresia del codice penale che in quel-lo medico, risulta essere solouna prepotente intrusione delloStato nell’attività medica.

Non voglio difendere icolleghi compiacenti,ma evitare che, in nomedi un giusto principio, si

finisca per prevaricare gli organismiistitutivi. Rendere il medico l’anellodebole di una catena è la cosa piùsbagliata che un legislatore possa

fare, poiché ingenerando, a priori, ilprincipio di compiacenza, si può ritenere chetutta la classe medica sia truffaldina e questo,non solo non è corretto, ma amplifica sempre dipiù nel medico uno stato di impotenza nellosvolgimento della propria attività professionale.Il legislatore, a mio avviso, avrebbe dovuto inter-facciarsi con la Federazione Nazionale degliOrdini per trovare, insieme, le giuste soluzioni er isolvere, una volta per tutte, i l problemadell’assenteismo, senza intervenire pesantemen-te e con risultati dubbi, sulla nostra categoria.Credo sia nostro dovere incominciare a riflette-re sulle troppe ingerenze dello Stato nellanostra professione. Sono ormai troppe le leggicalate dall’alto che ultimamente hanno radical-mente modificato il nostro essere medici.

Enrico Bartolini

4 EDITORIALE

Libertà eindipendenza nellaprofessione?

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad unintervento massiccio e sempre più pressanteda parte dello Stato e delle Regioni nei con-

fronti dell’attività medica con conseguenti inge-renze nel delicato rapporto medico-paziente.Lo Stato, trincerandosi dietro la necessitàdi “far quadrare i conti”, ha introdottouna serie di limitazioni, laddove èstato possibile, nell’attività deimedici riducendo la libertà diprescrizione dei farmaci odelle prestazioni diagno-stiche, diminuendo i tempi didegenza ospedalieri, introducen-do i livelli essenziali di assistenza.La classe medica, si è vista quindi, giornodopo giorno, scippata della sua indipen-denza professionale, diventando semprepiù un mero burocrate, spesso passivaattrice nei confronti del cittadino.Se per un verso questo può essere in partecomprensibile, visto che il terzo pagante è loStato, dall’altro il medico si sta trovando semprepiù di fronte ad una precisa volontà limitativa delproprio operato, e l’ultima disposizione legislati-va del ministro Brunetta in merito alla certifica-zione è la prova che stiamo toccando il “fondo”!La volontà di riportare il sistema del pubblicoimpiego ad un rispetto della produttività eviden-ziando anche una pletora di assenteisti o, comedetto dal ministro, di “nulla facenti“, cosa peral-tro lodevole, ha innescato un meccanismo acascata dove ancora una volta la colpa vienefatta ricadere sui medici cosiddetti compiacenti.Non contestiamo la lotta all’assenteismo, cheriteniamo un’azione necessaria e lodevole, ma il

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5VITA DELL’ORDINE

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Nell’ambito di una fruttuosa collaborazionecon l’Ordine ligure dei giornalisti, l’Ordineprovinciale dei medici chirurghi e degli

odontoiatri di Genova, ha sottoscritto quella cheviene definita la “Carta della Buona Comuni-cazione”. Con ciò intendendo una stretta colla-borazione perché entrambi i soggetti si impe-gnino a cooperare, affinché le notizie pubblicatesugli organi di stampa o altro mezzo, siano forni-te correttamente al fine di evitare un clima di sfi-ducia dannoso soprattutto per la serenità delcittadino malato.

Il progresso tecnico-scientifico in ambito biome-dico si è intensificato a partire dalla metà delsecolo scorso ed ha ampliato lo spettro delleopportunità legate al mondo della salute, nellasua accezione piu vasta.La medicina è diventata sempre più avanzata esofisticata e la figura del medico è andata pro-gressivamente separandosi da quella del ricer-catore. Sono aumentate le promesse di effica-cia terapeutica, a seguito anche della suddivi-sione del “sapere” in tante diverse specializza-zioni, ma è cresciuto anche il tasso di insicurez-za da parte dei cittadini che rivendicano il dirittoalla salute e di recuperare una situazione dibenessere psico-fisico. In questi anni i problemi

La Carta dellaBuonaComunicazione“Medico e giornalista di frontealla comunicazione”

ORDINEDEIGIORNALISTI

CONSIGLIOREGIONALELIGURE

ORDINE PROVINCIALEDEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRIG E N O V A

organizzativi e gestionali del complesso pianetadella Salute hanno assunto un aspetto rilevantee predominante, tale da modificare il millenariorapporto “medico paziente” che si è trasformatoin un rapporto “medico/azienda/paziente”.Spesso le scelte nel campo della salute hannovisto il prevalere degli “interessi della colletti-vità” sulle richieste/necessità assistenziali delsingolo cittadino e le nuove strategie politichehanno comportato un ridimensionamento del“potere” del medico e del suo ruolo, che è pas-sato dal paternalismo e dal principio di “benefi-cialità” del paziente a quello di “prestatore diopera” che deve tenere conto sia dell’autono-mia del cittadino-paziente, ma anche dellerichieste della società, soprattutto per quantoriguarda l’utilizzo di risorse economiche semprepiù ristrette rispetto alla potenzialità offerta dalmercato della salute.Nel frattempo l’informazione, attraverso i media,la rete Internet (spesso difficilmente controllabi-le) e le crescenti necessità della medialità,rischiano di creare, non solo maggiori bisogniassistenziali, ma anche la creazione di nuovemalattie (mongering disease) rendendo patolo-gici processi considerati, generalmente, fisiolo-gici. Quando, addirittura, non si confondonointerventi estetici o “accessori” (giovanilità, ses-sualità sempre pronta, ecc.), con reali patologiemediche. L’importanza di una corretta e traspa-rente comunicazione da parte delle Istituzioni,degli operatori della salute e dei giornalisti, chehanno il delicato compito di veicolare le notiziesenza creare false illusioni o inutili allarmismi,deve rappresentare un obiettivo prioritario diuna società matura e rispettosa dei valori fon-damentali della vita.Nasce quindi l’esigenza di linee-guida per una“Buona Pratica” nella comunicazione biome-dica, affinchè il cittadino abbia la possibilità diusufruire di un’informazione comprensibile,

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Genova Medica - Giugno 2009

La Carta della Buona Comunicazione6ampia e corretta da parte di tutti coloro chedirettamente o indirettamente hanno a che farecon il mondo della salute. Il codice di deontolo-gia medica e quello dei giornalisti indicanochiaramente, in vari articoli, il rispetto della“autonomia” del cittadino e l’importanza diun’informazione corretta, completa e compren-sibile. Inoltre, “l’informazione non può prescin-dere nelle forme e nei contenuti, da principi dicorrettezza informativa, responsabilità e decoroprofessionale”.E’ indispensabile, quindi “per consentire ai cit-tadini una scelta libera e consapevole tra strut-ture, servizi e professionisti che l’informazione,con qualsiasi mezzo diffusa, non sia arbitraria ediscrezionale ma obiettiva, veritiera, corredatada dati oggettivi e controllabili e verificatadall’Ordine competente per territorio”.La Carta internazionale della professionalitàmedica, infatti, prevede che i professionisti dellasalute abbiano l’obbligo di fornire una correttaed obiettiva comunicazione, esente da interessidi qualsiasi natura. Lo stesso dicasi per i pro-fessionisti dell’informazione che debbono esse-re garanti dei principi etici dell’informazione chesono alla base del rapporto tra media e utente.Solo in questo modo potrà essere garantitaquella capacità di scelta autonoma e consape-vole che il cittadino può esercitare esclusiva-mente nel momento in cui venga in possesso diun’informazione adeguata. In questa prospetti-va, ridurre l’asimmetria informativa diventagaranzia essenziale di democrazia.L’importanza di una “Carta della buona comuni-cazione” i cui valori siano condivisi da partedegli operatori del settore biomedico e daglioperatori dell’informazione e della comunicazio-ne è stata più volte ribadita nella convinzioneche si debba avviare su tutto il territorio nazio-nale una collaborazione reciproca fra ricercatori,medici, informatori e cittadini, affinchè questi

ultimi possano essere in grado di fare scelteautonome e consapevoli su tutto ciò che riguar-da la salute.Dal momento che l’informazione deve risponde-re ai più alti standard di qualità propri del pro-cesso della ricerca e dell’applicazione dei risul-tati scientifici e tecnologici, medici e giornalistisi impegnano - nel rispetto dei distinti ruoli enell’esercizio dei loro rispettivi diritti e doveri - agarantire ai cittadini un’informazione corretta,obiettiva, trasparente e verificata attraverso unostretto contatto tra Ordini, Regione, Aziendesanitarie ed altri Enti ed Istituzioni al fine diavere notizie “certificate” e verificate. Tale colla-borazione si rende ancora più necessaria, senon indispensabile, in situazioni di urgenza eper motivi di sanità pubblica.A questo processo di informazione e comunica-zione è importante che il cittadino - sia essoaffetto da malattia o in condizioni di salute -acquisisca una capacità autentica di parteciparecon le sue scelte alla promozione e alla tuteladella sua salute e di quella della collettività.A tali fini l’Ordine provinciale dei medici chirur-ghi e degli odontoiatri di Genova e l’Ordine deigiornalisti della Liguria, attraverso La “Cartadella buona comunicazione” si impegnano afavorire, attuare e sostenere presso tutte le auto-rità competenti, in particolare in ambito universi-tario, opportune e adeguate iniziative formativenei confronti dei propri iscritti e sottoscrivono iseguenti principi che tradurranno in regolamentinei rispettivi codici deontologici.Comunicazione. I professionisti del set-tore biomedico, medici e ricercatori, hanno unobbligo di comunicazione che non attiene soloalla relazione clinica, che si articola nel com-plesso dei rapporti interpersonali professionali.Esiste un obbligo più generale di informare i cit-tadini su tutto ciò che riguarda la tutela dellasalute e gli strumenti per realizzarla. La relazio-

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Genova Medica - Giugno 2009

La Carta della Buona Comunicazione 7ne clinica è regolata dal codice deontologicodella professione e dalle leggi vigenti diretteanche a garantire la riservatezza dei dati perso-nali. I rapporti fra giornalisti e gli altri soggettidell’informazione biomedica sono regolati dalcodice deontologico dei giornalisti oltre chedalle leggi vigenti.Responsabilità. Esiste una responsabiliàcomune dei medici, ricercatori e degli operatoridell’informazione che riguarda la diffusione diuna corretta comunicazione. Da una parte infunzione di contribuire alle politiche o ai pro-grammi di prevenzione, dall’altra, più in genera-le, nel diffondere una conoscenza precisa,oggettiva e attenta a indicare limiti e conse-guenze di determinate scoperte o procedurescientifiche così da non estendere in modo illu-sorio gli scopi e le possibilità della medicina,superandone i limiti.Interesse generale. In ambito medicoe scientifico-sanitario è prioritaria la valutazionedell’interesse generale nel consentire la divul-gazione di qualsiasi notizia e informazione.Servizio. Il medico, il ricercatore e il giorna-lista collaborano affinche l’informazione sanita-ria permetta la distinzione fra notizia di cronacae quella utile per l’educazione alla salute,nell’interesse del singolo e della collettività.Trasparenza. Le parti si impegnano agarantire il rigore scientifico delle informazioni,a prescindere da qualsiasi intreccio di interessipersonali o societari per quanto legittimi essisiano. In caso di presenza di questi interessi,essi devono essere dichiarati in base al princi-pio della trasparenza.L’aspetto commerciale che riguarda farmaci oattrezzature tecnologiche, così come la promo-zione di marchi individuali o societari devonoessere tenuti nettamente separati (o dichiaraticome tali) nella diffusione delle informazioniattraverso un canale mediatico.

Qualità. Medici, ricercatori e giornalisti con-dividono il f ine di garantire la quali tàdell’informazione impegnandosi a non trasmet-tere o a non diffondere notizie premature o nonverificate. Gli Ordini sono disponibili a collabo-rare alla pratica attuazione di tale impegno.Precauzione. In ogni caso medici, ricer-catori e giornalisti si atterranno al principio dellaprecauzione secondo il quale non verrannoindicati in modo apodittico vantaggi e svantaggidi una scoperta o di una terapia fino a che que-sta non avrà superato una sperimentazioneinoppugnabile per tempi e risultati.Completezza. I professionisti si impegna-no a fornire l’informazione piu completa possibi-le. Le informazioni non verranno abbandonatedopo le prime uscite pubbliche, ma seguite inmodo da confermare o rettificare l’esattezza diquanto comunicato in modo da non suscitarenè eccessive attese, nè allarmismi.Competenza. Medici e giornalisti si impe-gnano a seguire il principio della competenza.L’informazione verrà resa pubblica quando chil’ha elaborata e riconosciuta persona competentee chi la diffonde ha ragionevolmente acquisitostrumenti per misurarne la validità e la portata.Linguaggio. Medici, ricercatori e giornalistidovranno verificare l’esattezza scientifica dei ter-mini, evitando di usarli al di fuori di qualunquecontesto che possa mutarne il senso o fare loroacquisire una connotazione emotiva per obiettividi spettacolarizzazione dell’informazione.Collaborazione. “L’Ordine provincialedei medici chirurghi e degli odontoiatri diGenova e l’Ordine dei giornalisti si impegnanoa collaborare affinchè le notizie pubblicatesugli organi di stampa o altro mezzo riguardantipossibili casi avversi, siano fornite correttamen-te al fine di evitare un clima di sfiducia danno-so soprattutto per la serenità del cittadinomalato.”

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quali devono essere le regole per chi deve o puòdare le informazioni che provengono da medici,scienziati e dal mondo della sanità, tali da storiciz-zare gli eventi perchè ci sia una fruizione nonromanzata della notizia.I relatori hanno affermato che se l’informazioneobbiettiva è indubbiamente una prospettiva utopi-stica, non lo sono però le regole che possono ser-vire per descrivere il “fatto evento” e per ampliarnela conoscenza e quindi arrivare alla notizia. E’ statasottolineata la differenza tra comunicazione edinformazione: due elementi strutturali dell’attualesocietà assai diversi tra loro e che portano a con-siderazioni e principi differenti.La comunicazione del “fatto evento” ha il propriouso e consumo: marketing, ufficio stampa, la fontestessa da cui si apprende la notizia che, consape-volmente o inconsapevolmente, modella il fatto,modella la comunicazione a sua immagine e somi-glianza. I giornalisti privilegiamo a volte alcunefonti particolari, e può succedere che si faccianoanche strumentalizzare, consapevolmente o incon-sapevolmente, perché non hanno la possibilità diconoscere in modo approfondito la sanità o i rap-porti che ci sono fra medici e la sanità, fra medicie medici, etc..

Nel corso del convegno “Medico e giornali-sta di fronte alla comunicazione”, tenutosiall’Ordine dei medici il 15 maggio, è stata

presentata la “Carta della buona comunicazio-ne” illustrata dai promotori Alberto Ferrandovice-presidente del l ’Ordine e da DonataBonometti giornalista. Al convegno hanno par-tecipato i l presidente dell ’Ordine EnricoBartol ini , i l dr . Att i l io Lugl i presidentedell’Ordine dei giornalisti di Genova, i medicilegali dr. Francesco Ventura e Renzo Celesti, ilgiornalista Federico Mereta, il procuratore capodi Genova Francesco Lalla, il giudice FrancescoMeloni e l ’assessore al la salute ClaudioMontaldo. Nel corso del convegno sono statiillustrati i principi basilari che hanno portato adefinire la Carta della buona comunicazionecome strumento di valore mediatico interattivofra medici e giornalisti, per la tutela del cittadi-no, sano o malato, nel magma della sanità siapubblica che privata. Sono state evidenziate

8 VITA DELL’ORDINE

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Medico e giornalistadi fronte allacomunicazione

Dall’alto a sinistra in senso orario: Attilio Lugli, Enrico Bartolini, Claudio Montaldo, Francesco Ventura, FedericoMereta, Francesco Lalla, Renzo Celesti, Donata Bonometti, Alberto Ferrando, Francesco Meloni.

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9VITA DELL’ORDINE

Le delibere dellesedute delConsiglio

Commissione Pubblicità - Il Consiglio, viste leistanze per ottenere i nullaosta alla pubblicitàsanitaria, delibera di ratificare tutte le decisioniprese nel le r iunioni del la CommissionePubblicità del 18/3, 29/3 e 9/4/2009.Il Consiglio ha concesso il patrocinio a:� Corso di aggiornamento in chirurgia oncolo-gica toracica per i medici di medicina generale,

Genova 6 giugno;� Convegno “50 anni di Lupus a Genova -Diagnosi precoce, epidemiologia, prevenzionedelle complicanze e terapia di supporto”,Genova 9 maggio;� Convegno “Psicopatologia e abuso disostanze: aree di condivisione clinica ed opera-tiva”, Genova 28 aprile;� Convegno “mercato libero o intervento stata-le”, Genova 22 maggio.

Movimento degli iscritti(14 aprile 2009)

ALBO MEDICI - Nuove iscrizioni:Sofia Karamichalj, Alessandro Casaleggio,Chiara Rota. Per trasferimento all’estero:Vincenzo Pascale. CANCELLAZIONI - Perdecesso: Giovanni Batt ista Bo, MauroMonachesi, Corrado Traverso.ALBO DEGLI ODONTOIATRI - Nuove iscri-zioni - Per trasferimento: Marco Migliorati(da Roma). CANCELLAZIONI - Per trasferi-mento all’estero: Vincenzo Pascale.Per decesso: Corrado Traverso.

Riunione del 14 aprile 2009Presenti: E. Bartolini (presidente), A. Ferrando(vice-presidente), G. Boidi (segretario), M. P.Salusciev (tesoriere) . Consiglieri: M. C.Barberis, A. De Micheli, G. Migliaro, L. Nanni, F.Pinacci, A. Stimamiglio, G. Torre, P. Mantovani(odont.). Revisori dei Conti: A. Cagnazzo (pre-sidente) . Componenti CAO cooptati: M.Gaggero, G. Inglese Ganora. Assenti giustifica-ti: L. Bottaro, F. De Stefano, R. Ghio, G. L.Ravetti, E. Annibaldi (odont.), L. Marinelli, M.Pallavicino, A. Chiama (rev. suppl.).

Alla domanda che si sono posti i relatori sucosa possa venire in soccorso al lettore e algiornalista per una corretta comunicazione, larisposta è stata la pre-informazione che è ildocumento, il fatto su cui si basa l’informazionee poi la conoscenza. Quella, ad esempio, cheuti l izzano alcuni quotidiani che, al di làdell’informazione mediata dal giornalista, riporta-no un documento. La pre-informazione avvieneattraverso il rapporto con le fonti, con la magi-stratura, con i carabinier i , con i medici .Naturalmente dove questo è possibile senzainfrangere le regole della segretezza e della pri-vacy. L’accento è stato poi spostato sul ruolodel mondo mediatico delle televisioni e, ancorapiù vasto, di internet, dove è possibile perdersi

in un universo sconfinato di informazioni attra-verso siti, blog, giornali online. Spesso, poi, laconoscenza avviene attraverso il cosidetto “peerto peer” : una conoscenza di base in cuil’informazione e la comunicazione sono talmenteamalgamate e si concatenano l’una con l’altra,che è davvero difficile riuscire a capire qual è ilfatto evento storico alla base dell’apparire dellanotizia.Gli interventi si sono conclusi con una citazionedi Albert Camus che definiva il giornalista: “lostorico del quotidiano”. “Ecco - ha detto il presi-dente Lugli - speriamo che questa affermazionediventi sempre più una verità, il giornalistacome storico del quotidiano con la maggioreobbiettività possibile”.

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10 VITA DELL’ORDINE

Consiglio Nazionale a Terni - A giugno sisono tenuti a Terni i l convegno sul tema“Dichiaro oggi per domani” e il Consiglio nazio-nale della FNOMCeO per l’approvazione deldocumento sulle “Direttive anticipate di tratta-mento” contenente le risultanze del convegno.Consegna targhe ai medici - Martedì 30 giu-gno si terrà a Villa Spinola la cerimonia di con-segna delle targhe ricordo ai medici che hannocompiuto i 50 anni di laurea e delle medaglied’oro a chi ha maturato i 60 e 70 anni di laurea.Ricettario unico regionale - Nella riunione èstata predisposta una bozza di documento dasottoporre alle Direzioni Sanitarie per coinvol-gerli attivamente nella diffusione, all’interno dellastruttura, delle norme sul corretto utilizzo delricettario. E’ emersa, inoltre, la necessità diavviare un tavolo di confronto con i Sindacatimedici per concordare strategie comuninell’interesse sia dei pazienti che dei medici.Delibere amministrative - Il Consiglio deliberal’acquisto di un apparecchio timbra-tempo elet-tronico per la rilevazione delle presenze del per-sonale, alcuni sgravi relativi a colleghi cancellatio deceduti, l’incremento della cassa economalee la cerimonia per i 50, 60 e 70 anni di laurea.Emergenza Abruzzo - Il Consiglio, in linea conla volontà di tutti gli Ordini provinciali di parteci-

Movimento degli iscritti(26 maggio 2009)

ALBO MEDICI - Nuove iscrizioni:Per trasferimento: Maria Teresa Piras (daAlessandria), Lorena Bassini (da Forl ìCesena), Mauro Maria Muti (da Ancona).CANCELLAZIONI - Per cessata attività:Luciano Balestra, Sergio Miccoli, FrancescoTraverso. Per decesso: Marcello Farinelli,Carlo Giomi, Ferdinanda Lazzaroni, PietroPintus, Edda Tommassini.ALBO DEGLI ODONTOIATRI - Nuove iscri-zioni: Vincenzo Cosello.CANCELLAZIONI - Per trasferimento: JeanPierre Fadeuilhe (a Imperia). Per decesso:Annalaura Sacco.

pare alla ricostruzione delle attrezzature sanita-rie della provincia de L’Aquila delibera di devol-vere l’1% delle quote a ruolo anno 2009 relativeagli iscritti all’Albo medici e all’Albo degli odon-toiatri a favore dell’Abruzzo.Commissioni dell’Ordine - Il Consiglio nomina laCommissione Giovani medici composta da:Massimo Marabello, Davide Lijoi, AlessandroGiannattasio, Paola Berti, Francesca Grappiolo,Ilaria Ferrari, Alessandro Bonsignore, LorenzoPatrone, Emanuela Zurru, Angelica Parodi,Abdulahim Hazini, Stefano Armanino e CarlaRibecca. Referenti dell’Ordine: Lucio Marinelli eAndrea Chiama.Il Consiglio ha concesso il patrocinio a:� 21° Congresso Nazionale AIRM, Genova 18 -20 giugno;� VIII Giornata nazionale contro l’epilessia, 3maggio;� Manifestazione “Noi andiamo sicuri”, Genova12 maggio;� Corso di formazione “Ictus e Trombosi”,Genova 16 maggio.

Riunione del 26 maggio 2009Presenti: E. Bartolini (presidente), A. Ferrando(vice-presidente), M. P. Salusciev (tesoriere).Consiglieri: M. C. Barberis, F. De Stefano, G.Migliaro, L. Nanni, F. Pinacci, G. L. Ravetti, A.Stimamiglio, G. Torre, E. Annibaldi (odont.), P.Mantovani (odont.). Revisori dei Conti: L.Marinelli, M. Pallavicino, Componenti CAOcooptati: M. Gaggero, S. Cella. Assenti giustifi-cati: G. Boidi (segretario), L. Bottaro, A. DeMichel i , R. Ghio. Revisori dei Conti: A.Cagnazzo (presidente), A. Chiama (rev. suppl.).

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Genova Medica - Giugno 2009

11NOTE DI DIRITTO SANITARIO

La recente pronuncia del la Corte diCassazione - Sezione VI Penale, n. 12143del 19/03/2009 offre importanti spunti di

riflessione, comprimendo la valenza legittimantedel giudizio diagnostico del medico in rapportoagli spazi applicativi della fattispecie di reato delrifiuto di atti di ufficio, prevista e punita dall’art.328 del codice penale.La vicenda in esame ha visto coinvolto un medi-co addetto al servizio di continuità assistenziale,ritenuto responsabile del succitato reato peressersi rifiutato di effettuare una visita domicilia-re. Nel caso in esame, la madre di un minore didue anni e mezzo aveva richiesto al medicol’intervento a domicilio, riferendogli telefonica-mente che il figlio vomitava ininterrottamente dapiù di mezz’ora.Il sanitario, ritenendo che i sintomi descrittiglinon avessero i connotati dell’estrema urgenza egravità, aveva opposto il proprio diniego adeffettuare la visita domiciliare e, quindi, si eralimitato a consigliare una terapia farmacologicaconsistente nella somministrazione di una fialadi Plasil. Il rifiuto veniva, poi, ribadito nonostantela madre avesse rappresentato al medico sia ladi lei incapacità a praticare la somministrazionedel farmaco per via endovenosa, sia il timore dieventuali reazioni allergiche al farmaco medesi-mo, prima di allora mai assunto dal minore.La Corte di Cassazione, confermando la pro-nuncia di condanna resa nei precedenti gradi digiudizio, ha inteso ribadire un concetto di asso-luta valenza nella sua concreta applicazione aifini della disamina dell’operato del medico: “èvero che, in linea di principio, non può negarsial sanitario il compito di valutare, sulla basedella sintomatologia riferitagli, la necessità omeno di visitare il paziente. E' anche vero, tutta-

via, che una tale discrezionalità può essere sin-dacata dal giudice, alla luce degli elementiacquisiti agli atti e sottoposti al suo esame,onde accertare se la valutazione del sanitariosia stata correttamente effettuata, oppure se lastessa costituisca un mero pretesto per giustifi-care l'inadempimento dei propri doveri (Cass.Sez. 6, 7-4-2008 n. 20056; Cass. Sez. 6, 15-5-2007 n. 34471” .Le pronunce richiamate dai Giudici di legittimitàcomprovano il formarsi di un orientamento con-solidato nella materia e, dunque, meritanoanch’esse di essere riportate di seguito in mas-sima: “Integra il delitto di rifiuto di atti d'ufficio ilsanitario in servizio di guardia medica che,posto telefonicamente al corrente di una gravesintomatologia riferita dal familiare di un pazien-te, non si rechi presso il suo domicilio per effet-tuare un accurato esame clinico, indispensabileper l'accertamento delle reali condizioni di salu-te e l'adozione delle determinazioni del caso,dovendosi ritenere irrilevante il fatto che le con-dizioni di salute del paziente non siano poi risul-tate gravi in concreto e che nessuna terapia siastata prescritta all'esito del successivo ricovero

Guardia medica: visita domiciliarea fronte di sintomatologia aspecifica

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NOTE DI DIRITTO SANITARIO12

Genova Medica - Giugno 2009

ospedal iero” (Cass. pen. Sez. VI Sent. ,07/04/2008, n. 20056); “Integra il delitto dirifiuto di atti d'ufficio il medico della guardiamedica che, posto telefonicamente al correntedella grave sintomatologia riferita da una pazien-te, non si rechi al di lei domicilio per l'effettua-zione di un accurato esame clinico, indispensa-bile per l'accertamento delle reali condizioni disalute, ma si limiti a invitarla a rivolgersi a unastruttura sanitaria senza rendersi conto se taleconsiglio sia concretamente praticabile e ido-neo a fronteggiare la situazione di emergenza”(Cass. pen. Sez. VI Sent., 15/05/2007, n.34471). Un altro profilo di sicuro interesse attie-ne alla circostanza che il Supremo Collegio,aderendo alle argomentazioni dei Giudicidell’Appello, ha ritenuto irrilevante ai fini dellaresponsabilità del medico la correttezza della

diagnosi di gastroenterite da questi effettuata nelcorso del colloquio telefonico e successivamen-te confermata dai medici del nosocomio ove ilbambino era stato accompagnato la stessanotte. Ed invero, come puntualizzato dalla Corte,la fattispecie criminosa prevista dall'art. 328 delcodice penale “è concepita come reato di peri-colo, nel senso che prescinde dalla causazionedi un danno effettivo e postula semplicemente lapotenzialità del rifiuto a produrre un danno o unalesione”.In questa prospettiva, nella sentenza viene con-ferito rilievo ad alcuni dati fattuali ritenuti idonei adimostrare la situazione di pericolo nel caso con-creto e, di conseguenza, il dovere del medico direcarsi a visitare il bambino onde apprezzarnedirettamente il quadro clinico.Più precisamente, i Giudici hanno sostenutoche “la sintomatologia (vomito) riferita dallamadre del bambino era di per sè inidonea a con-sentire una corretta diagnosi, dato il carattereaspecifico del vomito, il quale può correlarsi siaa patologie banali che a patologie gravi”.In buona sostanza, nel provvedimento in esamesi fa sostanzialmente discendere l’obbligo dieffettuare la visita domiciliare ogniqualvoltavenga riferita una sintomatologia aspecifica.Inoltre, v’è da dire che il Supremo Collegio havoluto porre in risalto la peculiare tipologia delpaziente, affermando che “la visita domiciliareappariva tanto più necessaria, in quanto si tratta-va di un paziente che, per la sua tenera età, nonera in grado di riferire con esattezza la condizio-ne di malessere in cui versava; con la conse-guenza che sussisteva il concreto pericolo che ilsanitario, affidandosi unicamente al sintomo rife-ritogli dalla madre, potesse incorrere in un errorediagnostico, con gravi ripercussioni sulla salutedel paziente”.

Avv. Alessandro Lanata

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13NOTE DI DIRITTO SANITARIO

Genova Medica - Giugno 2009

Il Consiglio di Stato, con due recentissimesentenze (n. 2295 e 2300 del 2009), hafatto luce sull’annosa questione della tassa

sui rifiuti, oggetto di un lungo contenzioso traComune di Genova e medici. Il giudice ammini-strativo ha infatti respinto l’appello proposto dalComune di Genova contro le decisioni del TARLiguria che nel 2005 avevano accolto il ricorsodell’Ordine dei medici, annullando le tariffe dellatassa rifiuti solidi urbani (la famigerata TARSU)per gli anni dal 2000 al 2002.Si ricorderà che in quel periodo la TARSU fuoggetto di progressivi aumenti che ebberoripercussioni assai significative proprio suglistudi medici. Alla base dell’incremento c’era lanecessità per il Comune di fare cassa, percoprire integralmente il costo del servizio diigiene urbana con le tariffe pagate dagli utenti.Questa, d’altro canto, era la strada maestra indi-cata dal decreto Ronchi (D.Lgs. n. 22/1997)che, in luogo della “vecchia” TARSU, aveva isti-tuito la “nuova” TIA (tariffa di igiene ambientale)che, tra gli elementi caratterizzanti, aveva pro-prio i l raggiungimento del l ’obiett ivodell’integrale copertura dei costimediante la riscossione dellebollette. Il legislatore aveva, dun-que, segnato un cammino cheimponeva ai Comuni di innalzareprogressivamente il livello delletariffe al fine del passaggio allaTIA, poi del iberato, per i lComune di Genova, a far datadal 1° gennaio 2006.L’Ordine dei medici, nel conte-stare davanti al giudice ammini-strativo questi aumenti, avevalamentato soprattutto la scarsa

chiarezza dei criteri con cui il Comune avevaripartito gli oneri tra le varie categorie di utenzedella città; dalla lettura delle deliberazioni comu-nali, in particolare, non si capiva perché superfi-ci notoriamente produttive di una minore quan-tità di rifiuti (come gli studi medici) erano statepenalizzate più di altre, caratterizzate, invece, dauna maggiore produzione sia per quantità cheper qualità. Sia il TAR Liguria che il Consiglio diStato hanno condiviso queste osservazioni, rav-visando anch’essi un difetto d’istruttoria e, più ingenerale, una scarsa trasparenza dell’operatocomunale, e hanno perciò annullato gli atti delComune. Bisogna dunque chiedersi come imedici che abbiano subito pregiudizio dagli ille-gittimi aumenti tariffari possano beneficiaredell’importante vittoria conseguita dall’Ordinedavanti al giudice amministrativo.La Corte di Cassazione ha precisato in piùoccasioni che, nel caso in cui venga dispostol’annullamento di un atto generale di determina-zione delle tariffe, il Comune, nell’esigere il tri-buto, deve basarsi su quelle ultime deliberate enon annullate. Nella specie, l’ultima valida deter-

minazione tariffaria assunta dalComune di Genova, in quantonon impugnata, è quella del1999, che deve quindi costituirela base per i l calcolo del laTARSU anche per gli anni suc-cessivi. Vi è però una complica-zione: durante la pendenza dellacontroversia con il Comune, lamaggior parte dei medici hapagato il tributo che ora è statodichiarato illegittimo; ciò signifi-ca che costoro, per non vanifica-re la vittor ia in Consigl io di

Il Consiglio di Stato annullala tassa rifiuti per gli studi medici

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Genova Medica - Giugno 2009

NOTE DI DIRITTO SANITARIO14Stato, devono proporre domanda di rimborsoall’Amministrazione comunale per la differenzatra l’importo risultante dalle delibere impugnatee quello del 1999. Il Comune, naturalmente,sarà tenuto anche al pagamento degli interessi.Si ricorda che il calcolo della TARSU avvienemoltiplicando la tariffa relativa alla specificautenza per il numero dei metri quadri dei localiiscritti a ruolo. Inoltre, secondo quanto stabilitodalla legge tributaria, il rimborso dei tributi inde-bitamente pagati può essere richiesto dal con-tribuente entro due anni dal giorno del paga-mento ovvero dal giorno in cui è stato definitiva-mente accertato il diritto alla restituzione (D.Lgs.n. 546/1992). È plausibile ritenere, nel caso dispecie, che la data del deposito delle sentenzedel Consiglio di Stato, il 14 aprile 2009, rappre-

senti il “giorno in cui è stato definitivamenteaccertato il diritto alla restituzione”; da talemomento, quindi, decorre il termine biennaleper l’esercizio del diritto al rimborso.L’eventuale silenzio dell’Amministrazione decor-si tre mesi dalla presentazione dell’istanza delcontribuente, ovvero il rifiuto espresso di proce-dere al rimborso, potrà essere contestatodavanti alla Commissione tributaria di Genova. Si compie così una tappa fondamentale del brac-cio di ferro tra medici e comuni sulla tassa rifiuti.Ma non è finita: ora la palla è dei medici, chepossono decidere se chiedere i rimborsi di quan-to indebitamente pagato alle casse comunali.Prof. avv. Lorenzo Cuocolo, amministrativista

avv. Pietro Piciocchi, [email protected]

LOrdine dei medici si è nuovamente resodisponibile a fornire un aiuto legale perquanto riguarda la ritardata attuazione della

legge 368, alla luce dei contratti di formazione-lavoro del 2006 e delle ultime novità della giuri-sprudenza. All’indirizzo: http://www.omceoge.org/giovani/parere_ordine.pdf trovate i l testo del parere che i legalidell'Ordine hanno preparato, dove vengono det-tagliati i presupposti per avviare una causa dirichiesta danni (rivolta al Consiglio dei Ministri, alMURST ed all'Università di Genova) e per unricorso al giudice del lavoro di Genova per gliex-specializzandi che hanno effettuato alme-no un anno di specialità tra il 1993 ed il 2006. Il procedimento sarebbe simile a quello promos-so dal CODACONS, ad alcuni di voi noto, con ladifferenza che, invece di essere rivolto alTribunale di Roma, verrà rivolto al Tribunale di

Nuovi ricorsiper gli ex-specializzandi

Genova, che alla luce della sentenza n. 672 resa,in data 5 giugno 2008, dalla Corte di Appello diGenova, Sezione I, può essere considerato mag-giormente competente in materia.I procedimenti (causa per richiesta danni e ricor-so al giudice del lavoro) potranno essere avviatial costo di euro 61,20 a persona (tutte le speseincluse), purché aderiscano almeno 100 perso-ne. Come spiegato nel parere sopra riportato,non c'è purtroppo nessuna certezza di risultato,ma mi sembra che tale azione valga la spesa eche sia maggiormente adatta a noi ricorsisti liguririspetto ad altre proposte analoghe.Questa azione può essere fatta anche da chi hapartecipato al precedente ricorso dell'Ordinepromosso dal collega Matteo Basso.Invito chi vuole aderire all'iniziativa ad iscriversialla mailing list “ricorso2009” inviando una emailvuota all'indirizzo:[email protected] seguendo le istruzioni che riceverà in risposta.Lucio Marinelli ([email protected])

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IN PRIMO PIANO 15

Genova Medica - Giugno 2009

Con il progredire del progresso tecnologicoe scientifico delle discipline specialistiche,anche la comunicazione ed il transfer di

informazioni sul paziente tra ospedale e territo-rio, tra il reparto dove questi è stato ricoverato eil medico che lo ha in cura, dovrebbero diventa-re più accurati ed esaurienti, per garantire lacontinuità assistenziale. Paradossalmente perònon è così, sebbene negli ultimi anni, la “qua-lità” della lettera di dimissioni sia molto migliora-ta e il medico di famiglia riesca, inmolti casi, a seguire i l propriopaziente anche durante il ricovero,la comunicazione diretta con lastruttura, cioè con i colleghi ospe-dal ier i , e a volte anche traColleghi della stessa azienda, è almomento difficoltosa.Questo è dovuto essenzialmente aragioni oggettive a difficoltà orga-nizzative, e non a cattiva volontà daparte dei diversi “attori” della conti-nuità assistenziale. I due livelli non riescono, a volte, adincontrarsi, anche se lo vorrebbero. Questo è dovuto principalmente acarenze organizzative, e non dipendentisolamente dal singolo: non dimentichiamociche anche se la maggior parte degli errori deri-va dalla complessità del sistema sanitario, moltierrori avvengono a causa di problemi di comu-nicazione (come abbiamo detto in gran partecorrelati all’organizzazione). Talvolta noi medici operiamo prevalentementeattraverso rapporti interpersonali il successo deiquali determina il raggiungimento degli obiettivi,

Rapporti tra colleghie comunicazioneospedale-territorio

ma raramente siamo consci dell’estrema impor-tanza dei nostri comportamenti nel corso dellafornitura delle cure e dei potenziali danni chepossono derivare da una comunicazione assen-te, incompleta o difettosa. A testimonianza diquanto riferito sintetizziamo una “storia” raccon-tata da un medico di famiglia e apparsa su unforum di discussione professionale.LA STORIA Paziente ricoverato per fatto acuto in ospedalein giorno festivo. I familiari avvisano il medicodi famiglia del ricovero il quale il giorno succes-sivo si reca in ospedale, parla con un infermie-re e con il suo assistito ma non riesce a trovarei colleghi ospedalieri impegnati in consulenze e

in attività di reparto. Il giorno successivo, terzo giorno di

ricovero, i l medico nel corsodell ’att ivi tà ambulatorialecerca di contattare ripetuta-mente, anche attraverso il

personale di studio, i colleghidell ’ospedale ma con scarsirisultati in quanto impegnati inattività di reparto e di consulenza.Solo nel pomeriggio il medicocurante riesce ad avere un collo-quio con il collega specialistache riferisce in modo esaustivola situazione generale delpaziente segnalando, però, cheera stato deciso di procedere

con ulteriori accertamenti in quanto si sospetta-vano “altri problemi” (non correlati al motivo delricovero). Gli “altri problemi” che preoccupanolo specialista erano però già ben noti al medicocurante in quanto la storia del paziente era già“scritta” nella sua cartella clinica computerizza-ta e a disposizione in caso di necessità.A questo punto si potevano presentare ipoteti-camente due possibili soluzioni

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Rapporti tra colleghi e comunicazione ospedale-territorio16

Genova Medica - Giugno 2009

SOLUZIONE AIl medico curante riesce a comunicare preventi-vamente con il collega specialista ed a fornireesami, referti del paziente contenuti in una car-tella clinica evitando così ulteriori accertamentied inutili allarmismi del gruppo famigliare.SOLUZIONE BIl medico curante, considerato l’evoluzionepositiva della patologia del proprio paziente percui era stato ricoverato, invita il Collega ospe-daliero a dimettere il paziente, concordandoeventuali accertamenti ambulatoriali per gli “altriproblemi”.Nel caso in discussione la SOLUZIONE èstata la seguente: il paziente dopo i ripetutisolleciti da parte del medico di famiglia vienedimesso solo dopo quattro giorni di ricovero ea seguito dell’assunzione di responsabilità daparte del medico curante.COMMENTIOggi i sistemi sanitari sono ancora enormemen-te inefficienti per quanto riguarda la comunica-zione e spesso, il mancato governo della comu-nicazione nelle strutture sanitarie, determinasprechi di tempo, inefficienza e tensione tra i

professionisti. Oltre alle rilevanti problematicheorganizzative determinate da un sistema cheancora presenta grosse difficoltà (teniamo pre-sente che ancora oggi il sistema preferito dicomunicazione è quello sincrono (telefono,comunicazione personale, comunicazionemediata) non dobbiamo dimenticare che talvoltanoi medici dovremmo, anziché lamentarci dellemancanze reciproche provare ognuno nella suaquotidianità a comunicare tra di noi e, se esi-stono difficoltà organizzative, ad affrontarle cer-cando di risolverle (un esempio è il progettoURM in via di sperimentazione presso l'IstitutoG. Gaslini che potrebbe con eventuali modificheo varianti essere sperimentato in altre realtà).Dobbiamo anche però amaramente constatareche negli ultimi anni il medico di corsia, losplendido e tanto sbandierato “case manager”non esiste pressoché più: tutti turnano in consu-lenze, ambulatori etc. e, talora, o spesso, nessu-no è completamente informato sul malato,anche per le relazioni “intraospedaliere”.Allora il problema è sì dei rapporti tra colleghima anche, e soprattutto, strutturale: si lavoramale, si lavora in fretta, non si calcola mai il

Art. 58 - Rispetto reciprocoIl rapporto tra medici deve ispirarsi ai principidi corretta solidarietà, di reciproco rispetto edi considerazione dell’attività professionaledi ognuno. Il contrasto di opinione non deveviolare i principi di un collegiale comporta-mento e di un civile dibattito. Il medico deveassistere i colleghi senza fini di lucro salvo ildiritto al ristoro delle spese. Il medico deveessere solidale nei confronti dei colleghirisultati essere ingiustamente accusati.

Art. 59 - Rapporti con il medico curanteIl medico che presti la propria opera in situa-zioni di urgenza o per ragioni di specializza-zione a un ammalato in cura presso altro col-lega, previo consenso dell’interessato o delsuo legale rappresentante, è tenuto a darecomunicazione al medico curante o ad altromedico eventualmente indicato dal paziente,degli indirizzi diagnostico.terapeutici attuati edelle valutazioni cliniche relative, tenutoconto delle norme di tutela della riservatezza.

Titolo IV - Rapporti con i colleghiCAPO I

Rapporti di collaborazione

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17Rapporti tra colleghi e comunicazione ospedale-territorio

tempo necessario per un lavoro di qualità, ilnumero prevale sulla qualità, non si calcola cheper comunicare bene con i pazienti ed i colleghi,oltre ad attitudine e correttezza personali, occor-re tempo, non perso ma ottimamente usato,come nel caso della situazione sopradescritta,per evitare stress ai pazienti ed esecuzione diesami inutili e costosi per cercare quantopotrebbe essere noto banalmente facendol’anamnesi o parlando con il curante.I giovani medici stanno crescendo in questoambiente e potrebbero imparare che la

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ART. 60CONSULENZA E CONSULTO -Qualora la complessità del caso clinico o l'in-teresse del paziente esigano il ricorso a spe-cifiche competenze specialistiche diagnosti-che e/o terapeutiche, il medico curante deveproporre il consulto con altro collega o laconsulenza presso idonee strutture di speci-fica qualificazione, ponendo gli adeguati que-siti e fornendo la documentazione in suopossesso.In caso di divergenza di opinioni, si dovràcomunque salvaguardare la tutela della salu-te del paziente che dovrà essere adeguata-mente informato e le cui volontà dovrannoessere rispettate.I giudizi espressi in sede di consulto o diconsulenza devono rispettare la dignità siadel curante che del consulente.Il medico, che sia di contrario avviso, qualorail consulto sia richiesto dal malato o dai suoifamiliari, può astenersi dal parteciparvi, for-nendo, comunque, tutte le informazioni e l'e-ventuale documentazione relativa al caso.Lo specialista o consulente che visiti unammalato in assenza del curante deve fornireuna dettagliata relazione diagnostica e l'indi-rizzo terapeutico consigliato.

NUOVI INCARICHI DELLAFEDERSPEV

I delegati del 46° Congresso Nazionale dellaFEDERSPEV (Federazione sanitari pensiona-ti e vedove) conclusosi alcuni giorni fa aChianciano Terme, hanno rinnovato i verticidell’associazione alla quale aderiscono circa20.000 tra medici, farmacisti e veterinari eloro vedove. Riconfermato presidente Eumenio Miscetti.Tra i componenti del collegio dei revisori deiconti è stata eletta revisore effettivo la dr.ssaMaria Clemens Barberis, consigl ieredell’Ordine dei medici di Genova.

“norma” del lavoro medico è questa: fretta,incomunicabilità, rischio di indifferenza, disinte-resse, trascuratezza, con conseguenze dram-matiche, mentre ufficialmente si parla di ISO,joint commission etc. (cose per altro utilissime eda perseguire con il massimo impegno profes-sionale). Dobbiamo avere ben chiaro che i con-tenziosi tra colleghi e con i pazienti si svolgonoin contesti ben precisi ed il problema non sono icontenziosi fra noi, ma le condizioni oggettiveche purtroppo li ingenerano e finiscono ancheper fare perdere qualunque valore etico profes-sionale nella logica della “produttività”.Oltretutto, questo stato di cose ingenera epotenzia anche la “maleducazione spicciola”(per qualcuno certamente anche innata) che poispesso osserviamo nelle relazioni reciproche. Concludiamo invitandovi, cari colleghi, adosservare gli articoli del Codice Deontologicoriguardante “il rapporto con i colleghi” tenendosempre presente che se anche la sanità rappre-senta l’ultima area artigianale sopravvissuta nelmondo moderno, siamo noi medici a fare la dif-ferenza.

AAllbbeerrttoo DDee MMiicchheellii -- AAllbbeerrttoo FFeerrrraannddoo

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MEDICINA & NORMATIVA18

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Dalla legge 833/78 istitutiva del ServizioSanitario Nazionale è stato un continuo sus-seguirsi di leggi, leggine, decreti ministeria-

li, delibere regionali che hanno cercato sempre dinormare l’utilizzo del ricettario del SSN, per leprescrizioni farmaceutiche e diagnostiche. L’ultime disposizioni risalgono al 2003 quandoTremonti, Ministro delle Finanze, in collaborazio-ne con il Ministero della Salute, come previstonella finanziaria 2003-04 (vedi allegato alla finan-ziaria Art. 50 legge 326/03), ha messo a punto la“nuova ricetta unificata a lettura ottica”, impo-stando un sistema finalizzato al monitoraggiodella spesa sanitaria, che prevede, sostanzial-mente, tre punti:a) identificazione certa e rilevabile dell’assistito,tramite la tessera sanitaria magnetica contenenteil codice fiscale a barre;b) identificazione certa del medico prescrittore; c) comunicazione al Ministero delle Finanzedell’avvenuta erogazione della prestazione a cari-co del SSN, tramite l’identificazione dell’erogato-re della prestazione (strutture sanitarie pubbliche,accreditate, farmacie, ecc.).Il ricettario del SSN è consegnato a tutti i mediciche, per compito di istituto, sono autorizzati afare prescrizioni rimborsabili dal SSN. I prescrit-tori sono i medici convenzionati (sia MMG chePediatri di libera scelta), i medici dipendenti e glispecialisti convenzionati.Le regioni, all’entrata in vigore della legge, hannoinviato alla SOGEI, agenzia del Ministero delleEntrate, i nominativi con i relativi codici fiscali ditutti i medici prescrittori; infatti, alla consegna deiricettari, al numero codificato a barre del ricetta-

I “capponi”di Renzo

rio viene abbinato, quale unico elemento identifi-cativo del medico, il suo codice fiscale. In praticaè stato adottato lo stesso sistema delle bancheper la consegna dei carnet di assegni.I prescrittori sono obbligati ad utilizzare il ricetta-rio e non possono demandare ad altri medici ilcompito della prescrizione.La SOGEI gestisce: � la regolarità della distribuzione ed attribuzionedei ricettari;� l’elenco degli assistiti, incrociando i dati sanitaricon l’anagrafe tributaria; � le esenzioni dei ticket sia per patologia e invali-dità, sia per reddito; � l’elenco dei medici prescrittori; � gli elenchi delle strutture sanitarie pubbliche edaccreditate; � il trasferimento dati;� la rendicontazione contabile; � il monitoraggio della spesa sanitaria.Dal gennaio 2005, progressivamente, regione perregione, il sistema di gestione della SOGEI è aregime in tutta Italia anzi, dall’elaborazione deidati e dal loro raffronto, il Ministero delle Finanzeestrae dati su ogni singolo cittadino, medico, ASLe Regione.In questo periodo di forte contrazione delle risor-se del SSN e del Fondo Sanitario Nazionale, laregione Liguria sta cercando, come sempre, di farquadrare il proprio bilancio ed, in particolar modoquello della sanità, agendo anche sulla prescrizio-ne farmaceutica. A questo proposito l’immaginedei capponi di Renzo Tramaglino che, a testa ingiù e legati per le zampe, continuano a beccarsitra loro mentre è già pronta la pentola, rimaneun’efficace rappresentazione di come i medicicontinuino a questionare, demandando le compe-tenze da uno all’altro e perdendo di vista lanecessità di rimanere uniti per raggiungere risul-tati concreti anche nell’interesse del cittadino.

Mario Pallavicino

In campo prescrittivo aumentanole difficoltà burocratiche, ma i medici...

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19MEDICINA & PSICOLOGIA

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Spesso gli artisti sono brutti caratteri, vio-lenti, egoisti, ubriaconi e sicuramente nonvorremmo dargli nostra figlia in sposa,

eppure… sono capaci di mostrarci verità nasco-ste che neanche il più politicamente corretto deinostri leader sarebbe capace. Ma come mai?E’ difficile accettare che la nostra mente inrealtà è fatta da più menti, spesso in conflitto traloro o comunque non sempregovernate da un unico auriga,come vorrebbe Platone.I neurofisiologi, utilizzando laPET, sembra abbiano scopertozone differenziate degli emisfericerebrali per funzioni specificheo per determinati comportamen-ti ripetuti nel tempo. Sono noti in letteratura studi suldiverso svi luppo delle zonecerebrali nelle suore di clausurae nei monaci zen, dove la meditazione e la pre-ghiera predispongono ad una diversa modalitàdi funzionamento cerebrale, e non mancanopubblicazioni sul “circuito dell’odio”, cioè sulleparticolari influenze che il putamen e l’insulaesercitano nello sviluppo di alcuni nostri senti-menti e comportamenti, configurazioni che sem-brerebbero abbastanza frequentemente rappre-sentate nei soggetti detti “antisociali”.Sembrerebbe quasi di far rivivere un Lombrosopiù sofisticato! In realtà non credo che siamoancora riusciti a formulare con chiarezza unafisiologia del funzionamento psichico attraversola mappizzazione dell’encefalo; tuttavia già pos-siamo accettare l’idea che esistono molti circuitie zone cerebrali che possono muoversi in relati-va autonomia e che parti di sé importanti siano

sconosciute e apparentemente non collegatecon altre parti di sé. Mi spiace per San Tomaso e Sant’Agostino matemo proprio che il vero, il bello e il giusto nellanostra mente spesso non coincidano; cioè, fuoridalla battuta, che spesso diverse aree dellamente sfuggano ad un coordinamento. Il primopensiero va a quello che Freud chiamava“l’inconscio”, dove una nostra parte desideran-te, legata agli istinti, veniva negata e occultatada una altra nostra parte, conscia, che se nevergognava.

E’ pratica comune, in analisi e inpsicoterapia, sentire come ilpaziente ripeta infinite volte lasua versione senza mai accor-gersi che l’oggetto possa esserevisto da punti diversi e comespesso i loro bisogni, per lo piùinconsci, siano giudicati vergo-gnosi o disprezzabili da lorostessi o meglio dall’altra partedella loro mente.Ad un certo punto la nostra vita

si intoppa; compare un malessere, un disagiocui non si riesce a dare parola. Si sta male enon si sa perché; accusiamo la macaia o iltroppo lavoro o Berlusconi o... ma non funzio-na… c’è troppo silenzio dentro di noi (inibizione,fobie), oppure c’è troppo conflitto (paranoia,gelosia, invidia...) e non capiamo.Se immaginiamo la nostra mente come un pro-cesso lineare, e il disagio mentale come il sinto-mo di una disfunzione metabolica, il procedi-mento terapeutico sarà semplice, si fa per dire,perché occorrerà individuare cosa manca ocosa ostacola quella specifica secrezione“ghiandolare” che è il nostro umore, come lochiamerebbe Galeno.Ma se la nostra mente è una rete, un complessodi funzioni sovrapposte e relativamente autono-

Le tante mentidella nostra mente

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Le tante menti della nostra mente20

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me, spesso ma non sempre governate da unaistanza superiore e unitaria, che metaforicamen-te potremmo chiamare “Io” o “vita cosciente”,allora l’approccio terapeutico cambia.Dovremo allora entrare nei diversi linguaggi ocircuiti, quelli emotivi e quelli comportamentali,quelli razionali e quelli automatici e individuarele differenze e le dissonanze. Un po’ come ildirettore d’orchestra che ascolta le varie partidella sonata e individua quale strumento vatroppo avanti e quale stona; perché il singolostrumentista non se ne accorge, ripete incon-sciamente lo stesso errore; solo da lontano, daun altro “ascolto” lo si può percepire.Un tale non vuole prendere l’autostrada, haattacchi di panico; gli chiedo perché è così spa-ventato dalla guida e lui mi risponde che succe-de solo in autostrada perchè ci sono le galleriee si sente senza vie di uscita, in “trappola”: enon si va avanti; sempre lo stesso discorso;solo dopo diversi mesi scopro, anzi scopriamoche il nostro paziente si è appena sposato easpetta un bambino e dopo scopriamo chesimili attacchi li aveva provati dopo il primo rap-porto sessuale, anzi era stato male anche ilprimo giorno di scuola; solo che a quel temponon lo considerava un attacco di panico; non gliaveva dato importanza.Mi direte subito; ma è una predisposizione

caratteriale, non tutti si comportano così; e vi doragione. Poi qualcun altro aggiungerà: maanche gli ansiolitici lo aiuterebbero, perchérafforzerebbero gli scambi inter-sinaptici cere-bral i , ed io vi r isponderei che sarebberosenz’altro utili. Infine c’è chi proporrà che se sifa accompagnare alla guida da una personaamica e resiste al sintomo, forse riesce anchecontrollarlo e a non farsene dominare: ed anchecon lui concordo, perché anche la buonavolontà e le buone compagnie aiutano nellaguarigione. Ma allora? mi direte, dai ragione a tutti? Sì, per-ché il cervello, come sto cercando di dimostrar-vi, è formato di diversi circuiti ed è bene cono-scerli e verificarli tutti, se vogliamo esserne,almeno parzialmente, padroni.Platone diceva che abbiamo tre anime, unarazionale, bella e distaccata; una affettiva, caldae sociale ed una istintiva, per la verità un po’lasciva. Occorreva un bravo auriga che sapessetenere a freno e far correre questi selvaggicavalli. La psicoterapia si propone appunto que-sto, di insegnare all’auriga il suo compito.Perciò quando si presenterà il vostro focoso eromantico pretendente di vostra figlia, diteglisenz’altro di sì, ma consigliategli anche unabella analisi a quattro sedute la settimana!

Roberto Ghirardelli

INSERZIONE PUBBLICITARIA

Passi Organizzazione e Sistemi S.r.l.

Azienda di informatica per le strutture medico-sanitarie

Dall’accettazione al refertoDall’esigenza all’idea

Via Cassini 12/F/R 6 - 16149 Genova fax 0106465611 - www.osi-ge.com - [email protected]

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Il 10 giugno 2009 è stato pubblicato sulBollettino Ufficiale della Regione Liguria(quindi diventa vigente) un’integrazione

all’Accordo Integrativo Regionale (AIR) del2007, concordato tra le parti il 19 giugno2008. Questa integrazione prevede, tra le altre,l’implementazione, di ulteriori 300.000 euro, delfondo finalizzato alle indennità per forme asso-ciative, dipendente di studio ed infermiere pro-fessionale.

Questo accordo è il frutto di una richiesta dellaFIMP Liguria, recepita dall’Assessorato allaSanità Regione Liguria, di incrementare numeroe funzionalità delle forme associative dellapediatria di famiglia, con la convinzione che taleaumento rappresenti il primo passo verso quellacontinuità assistenziale di cui tanto si parla.Il motivo del lungo lasso di tempo intercorso tral’accordo e la pubblicazione è da imputarsiall’inevitabile iter burocratico a cui è sottopostala nostra Regione, in materia di spesa sanitaria,che prevede un rigidissimo controllo da partedei Ministeri del Welfare e dell’Economia.Oltre a questo punto, corrispondente all’art. 4dell’AIR, sono stati “normati” composizione,

compit i e modal i tà di funzionamento delComitato Permanente Regionale e del ComitatoAziendale ampliando ed integrando quanto giàespresso nell’art. 24 dell’Accordo CollettivoNazionale (ACN) 2005 per la pediatria. In parti-colare, per quanto concerne la normativa delComitato Permanente Regionale (CPR) presen-te all’art. 1 dell’AIR, è stata regolamentata lapartecipazione dei membri sostituti componentiil CPR, che sono autorizzati a partecipare alleriunioni e che possono discutere, avanzare pro-poste, dare consigli sui vari punti all’OdG.Inoltre, durante le sedute del CPR, le partihanno la facoltà di avvalersi di consulenti chepossono fornire suggerimenti tecnici. Il CPR è preposto:a) alla definizione degli Accordi IntegrativiRegionali e loro eventuali integrazioni;b) a formulare proposte ed esprimere parerisulla corretta applicazione delle norme dell’ACNe dell’AIR;c) a fornire indirizzi sui temi di formazione diinteresse regionale;d) a collaborare per la costituzione di gruppi dilavoro per la verifica degli standard erogativi e diindividuazione degli indicatori di qualità.Il CPR si riunisce, di norma, con cadenza trime-strale e, in via straordinaria per motivi di urgen-za, al massimo dopo tre giorni lavorativi dallarichiesta.Per quanto concerne la normativa del ComitatoAziendale (CA), presente all’art. 2 dell’AIR, iltesto è così formulato:le ASL, sentite le OO.SS, deliberano la compo-sizione del CA; i componenti devono esserescelti tra i pediatri convenzionati con il SSNdella provincia in cui è compresa la ASL.Riguardo ai sostituti ed ai consulenti vale quan-to già espresso nella composizione del CPR.In presenza di più OO.SS. firmatarie degliaccordi regionali, il numero dei delegati sarà

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CRONACA & ATTUALITA’ 21

Pediatri di liberascelta: accordointegrativo regionale

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Pediatri di libera scelta: accordo integrativo regionale22

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attribuito in rapporto alla consistenza rappresen-tativa delle stesse. Ogni sigla sindacale firmata-ria dell’AIR, qualora sia priva di rappresentanzanel CA e raccolga il 5% delle deleghe sul totaleaziendale rilevate al 1° gennaio di ogni anno,potrà nominare in seno al CA un proprio compo-nente convenzionato col SSN nell’ambito dellaprovincia in cui è compresa la ASL.Il CA esprime pareri obbligatori su quanto previ-sto dall’ACN ai seguenti punti:a) richiesta di deroga temporanea al massimaledi scelte di cui all’art.38:b) motivi di incompatibilità agli effetti delle ricu-sazioni di cui all’art.40 comma 4;c) cessazione del rapporto convenzionale;d) variazione degli ambiti di scelta;e) individuazione delle zone disagiate;f) individuazione delle zone carenti;g) scelte in deroga agli ambiti territoriali;h) concessione di ulteriori periodi di sospensione.Il parere obbligatorio del CA deve essereespresso entro 20 giorni dalla richiesta.Superato tale termine si intende espresso posi-tivamente. Il CA è preposto alla definizione degliAccordi Aziendali, ad esprimere ogni altro pare-re e ad espletare ogni altro incarico attribuitoglidall’ACN o dall’AIR. Per le riunioni del CA valequanto stabilito per il Comitato Regionale.L’ultimo punto riguardante l’indennità informati-

ca, presente nell’AIR agli articoli 5 e 6, è statopuntualizzato, per evitare una difficile interpreta-zione dell’ACN, che le indennità per le attività diassociazionismo e per l’utilizzo del personale distudio sono:1) pediatria di gruppo euro 9,002) pediatria in associazione euro 8,003) collaboratore di studio euro 10,004) personale infermieristico euro 7,50L’indennità informatica, forfetaria mensile di euro77,47, è erogata ai sensi dell’art.58 lett.Bcomma 10 dell’ACN, nonché secondo le moda-lità di cui all’art.1 comma 275 della legge 23dicembre 2006 n.266. Questa puntualizzazionesi è resa necessaria per evitare che il fondoderivante dall’art. 58 comma B ACN del 2005,che si riferisce alle indennità, fosse gravatoimpropriamente anche dall’indennità informaticastessa. Le indennità per pediatria di gruppo, inassociazione e per personale di studio, sonocosì corrisposte:� al 100% per i primi 250 assistiti in carico;� al 80% per i restanti assistiti in carico.Le indennità per collaboratore di studio sonocorrisposte al 100% sempre che le indennitàpercepite non siano superiori alla spesa, per ilpersonale stesso, complessivamente sostenutada ciascun pediatra.

Federico Freschi

A.S.L. AMBULATORIALI GENERICI GUARDIA MEDICI DEL SPECIALISTIE MED. SERVIZI E PEDIATRI MEDICA TERRITORIO CONV. ESTERNI

I versamenti delle ASL ai Fondi Speciali ENPAMSituazione al 31/05/’09 - a cura di Maria Clemens Barberis

N. 3 Genovese febbr. e marzo ‘09 dic. e cong. ‘08 cong. ‘06 e ‘08 nov., dic. e -aprile ‘09 genn. e dic. 2008 cong. ‘08

cong. ‘04 - ’05 - ’08 febbr. ‘09 genn. e febbr. ‘09 genn., febbr. e marzo ‘09

N. 4 Chiavarese dic. ‘08 dic. ‘08 dic. ‘08 - dic. ‘08genn., febbr., genn. e febbr. genn., febbr., genn. e febbr. ‘09marzo, aprile ‘09 marzo, aprilee maggio ‘09 e maggio ‘09

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RECENSIONI 23

Libreria Internazionale Medico Scientifica “Frasconi”,C.so A. Gastaldi 193 r. Genova - tel. e fax 0105220147e-mail: [email protected] - Sito: www.libreriafrasconigenova.it

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REAZIONI AVVERSE AI FARMACI - di P. Caputi, F. De Ponti e L. Pagliaro - Raffaello Cortina edit.€ 35.00 per i lettori di “Genova Medica” € 30.00

Il libro, nato dall collaborazione tra clinici e farmacologi, fornisce gli elementibasilari sulle ADR adverse drug reactions (classificazione, meccanismi pato-genetici, fattori di rischio, epidemiologia) e sulla farmacovigilanza (dai criteri divalutazione della sicurezza dei farmaci al sistema di segnalazione).

INTRODUZIONE ALLA MALATTIA DI ALZHEIMER E ALLE ALTRE DEMENZE - dalla clinicaalla bioetica - a cura di G. Gambina e C. Pasetti - Cortina Verona Editore€ 49.00 per i lettori di “Genova Medica” € 42.00

Il libro ci aggiorna sulle conoscenze attuali attraverso una descrizione multidi-sciplinare della malattia. Di sicuro interesse per medici, infermieri e famigliari.

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“Columbus Bridge ProtocolRiabilitazione implantoprotesicafissa del mascellare edentulo con funzioneimmediata” di Tiziano Tealdo, MarcoBevilacqua, Paolo Pera.Presentazioni di Giulio Preti e George Zarb.Pubblicazione: Quintessenza Edizioni S.r.l, via Ciro Menotti, 65 - Rho (Mi)www.quintessenzaedizioni.comPagine: 384 - 15 capitoli, 1000 illustrazioni+ DVD didattico

La riabilitazione implantoprotesica fissa delmascellare edentulo con funzione immedia-ta rappresenta, a tutt’oggi, un campo

dell’odontoiatria senza precise linee guida.La proposta di una tecnica implantare con ridu-zione dei tempi di carico nel mascellare superio-re, dove limiti anatomici, scarsa qualità ossea,problematiche estetiche e fonetiche minano la

buona riuscita del tratta-mento, deve quantome-no mantenere la predici-bilità del protocollo tra-dizionale proposto daBrånemark.Un nuovo protocollo,tutto made in Italy, cheha l’ambizione di essere

il punto di riferimento in questo settore è quellopubblicato nel mese di marzo da Quintessenzadenominato “Columbus Bridge Protocol”. Il testo illustra l’approccio riabilitativo maturatodai tre autori presso la Cattedra di ProtesiDentaria dell’Università degli Studi di Genovasotto una visione olistica ed è rivolto a protesi-sti, chirurghi orali, odontotecnici e igienisti den-tali. L’opera è corredata di un DVD contenenteun filmato didattico clinico che ripercorre i puntisalienti del protocollo.Per ulteriori approfondimenti si rimanda al sito:www.columbusbridgeprotocol.com.

Columbus BridgeProtocol

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RECENSIONI24

di Carlo MosciDe Ferrari Editore

“Mannaggia Dottore!” rac-conta la storia vera di unagiovane donna, madre didue figli, che durante gli ulti-mi mesi di gravidanza per ilterzo figlio scopre di essersiammalata per un raro tumo-re all’occhio. Questo “man-

naggia” così spesso ripetuto dalla protagonistaè l’immagine e la voce di un volto sorridente.Il racconto, pur nell’anonimato dei singoli prota-

MannaggiaDottore!

gonisti, cerca di farne risaltare le figure nei lorosentimenti, nelle loro fatiche quotidiane, nei lorodolori. E’ un racconto che mette in evidenza ilrapporto particolare che si è sviluppato tra ilmedico curante, la persona malata e i suoi cariche si incontrano “aldilà” dei singoli atti medici.E’ un racconto di fede vera vissuta nella soffe-renza e nella malattia, dove la comune devozio-ne alla Madonna di Lourdes accomuna i prota-gonisti.

Carlo Mosci, che si occupa da venti anni dioncologia oculare, è attualmente dirigentemedico presso l’Istituto Nazionale per laRicerca sul Cancro di Genova. Autore di diver-se pubblicazioni è alla sua prima esperienzacome scrittore.

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25CORSI & CONVEGNI

Metodi di studio della funzionalità piastrinicanella ricerca e nella clinicaData di svolgimento: 3 luglioLuogo: Fondazione Mediterraneo Sestri LevanteGenovaCrediti ECM: in attesaPer info: 010 5954160

Modelli preclinici oncologici: aspetti scientifi-ci, tecnici ed etici - Corso di aggiornamentoData di svolgimento: 21 e 22 settembreLuogo: Centro Congressi IST - CBA, GenovaDestinatari: medici chirurghi, veterinari, biologi,chimici, farmacisti, fisici, biotecnologi, tecnici dilaboratorio (25 partecipanti interni e 25 esterni)Crediti ECM: in attesaPer info: IST 010 5737535 - 389

Nutrizione parenterale nel paziente critico

(oncologico e non) - Convegno gratuitoData di svolgimento: 2 ottobreLuogo: Centro Congressi IST - CBA, GenovaDestinatari: medico chirurgo, biologo, farmaci-sta, dietista, infermiere (100 partecipanti)Crediti ECM: in attesaPer info: tel. 010 5737535 - 531

Microambiente tumorale: ruolo nella pro-gressione neoplastica e nell'immunoregola-zione - Corso di aggiornamentoData di svolgimento: 14 ottobreLuogo: Centro Congressi IST - CBA, GenovaDestinatari: medico chirurgo, biologo, chimico,famacista, tecnico di laboratorio biomedico,infermiere di ricerca (50 partecipanti)Crediti ECM: in attesaPer info: tel. 010 5737535 - 531

Su sollecitazione di alcuni colleghi pubbli-chiamo la regolamentazione, trasmessacidalla Genova Parcheggi, dei permessi per

posteggiare nelle zone ZTL durante l’assisten-za domiciliare. L’articolo 11 della Delibera della Giunta Comu-nale 120/09, cita:1. Allo scopo di consentire l’assistenza sanita-ria domiciliare, nei casi di comprovata neces-sità, possono essere rilasciati permessi diaccesso, eventualmente subordinati a prescri-zioni, a richiesta del professionista interessatoovvero del soggetto assistito o suo famigliare. Intal caso, il veicolo può essere lasciato in ferma-ta per i l tempo strettamente necessarioall’espletamento dell’assistenza stessa, senzacostituire intralcio o pericolo per la circolazionestradale.2. Qualora l’intervento abbia carattere d’ur-

Assistenza domiciliare e

zone a traffico limitatogenza, l’accesso ed il transito possono essereregolarizzati entro le 48 ore successive all’oradell’accesso a cura del professionista interessa-to, che è tenuto a motivare l’urgenza ed indicarela localizzazione dell’intervento stesso.3. Se ricorrono motivi di continuità dell’assis-tenza, ovvero presenza di pazienti all’internodella ZTL, l’accesso può essere consentitomediante registrazione periodica.Per quanto concerne i punti 1 e 3 la GenovaParcheggi rilascia autorizzazioni annuali al costodi € 27,00 valide 24 ore in tutti i varchi per tuttii giorni . Riguardo al punto 2, la GenovaParcheggi richiede, entro le 48 ore successiveall’ora dell’accesso nella ZTL, un atto notorio acura del professionista, con allegato libretto dicircolazione e tesserino rilasciato dall’Ordine(registrazione gratuita). Quindi l’autorizzazione èper i l professionista che ha dei pazientiall’interno della ZTL e non per coloro che hannostudi ubicati in queste zone, a prescindere sesono iscritti o convenzionati al SSN.

CRONACA & ATTUALITA’

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IN RICORDO DI...26

Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa cheè stato un uomo buono. Carattere solare,sorriso sempre pronto.

Impossibile litigare con lui: per litigare bisognaessere in due e lui non era disponibile. Medicodi grandi capacità, modesto nel dimostrarle, noncurava i malati, ma se ne prendeva cura. La pas-sione per l’ematologia gli era stata “inoculata”dal prof. Pietro Boccaccio che veniva al Gallieracome consulente ematologo e trovava in Vin-cenzo un valido allievo.La maturazione professionale l’aveva portato acompetenza tecnica di altissimo livello che eser-citava a beneficio di moltissime persone conuno stile inimitabile improntato a grande caloreumano. Aggiornato, competente, preciso, sem-pre disponibile: un paziente mi ha raccontatoche il giorno di Natale è stato chiamato altelefono da Vincenzo per sapere come stava.“E’ in servizio anche oggi, dottore?”. “No sonoa casa con la mia famiglia!”. Affetto da grandis-sima disponibilità, nei primi anni di professioneera andato in Africa, in Togo a lavorare in unOspedale dove dal carteggio che avevamo mipareva di capire che era l’unico medico presen-te. Durante quell’esperienza vissuta insieme allamoglie ha avuto il primo figlio (“l’ho dovuto farnascere io”), mi scriveva. Vincenzo aveva amicicoi quali aveva rapporti schietti, mai formali.La sua grande passione nel tempo libero era lamontagna. Alpinista di grandi capacità, pruden-te e determinato. Mi ha portato più volte adarrampicare nel finalese e alla bajarda. Scalando una parete sulla quale ero spalmatocome un bruco e incapace di procedere di unmillimetro la sua voce, il suo incoraggiamento e,soprattutto, la corda ben tesa tenuta dalle sue

mani mi ha consen-tito di salire fino invetta. Siamo stat i sulMonte Bianco unsettembre di tantianni fa, ricordo chealla fine della gita(16 ore di cammino)sulla seraccata fina-le del ghiacciaio deiBosson molte cor-

date cercavano una via praticabile per arrivareal prato e chi se non Vincenzo ha dipanato il filotrovando per tutti l’uscita sicura. Oggi in tua for-zata assenza mi sono intrufolato in punta dipiedi nel tuo ambulatorio e ho ricevuto i tuoipazienti: ma come facevi a fare tanto lavoro? Ecosì bene?. Grazie Vincenzo per quello che hai fatto con lescarse risorse che ti ho messo a disposizione(per questo mi rimproveravi). Sei presente nelmio ricordo, in quello di coloro che hanno lavo-rato con te e nel numero (a me ignoto nono-stante l’archivio) delle persone delle quale ti seipreso cura.

Giuliano Lo Pinto

Incontro culturaleMartedi 7 luglio, alle ore 18 nella sala con-vegni dell’Ordine dei medici di Genova il dr.Edoardo Guglielmino commenterà il libro“Chi uccide i primari?” di Mario Maturanza,presente all’incontro. Alla manifestazione pre-senzieranno vari esponenti del mondo dellasanità genovese tra i quali il presidentedell’Ordine dei medici Enrico Bartolini, il pre-sidente del la Commissione culturaledell’Ordine dei medici dr. Silviano Fiorato el’Assessore alla Salute Claudio Montaldo.

VincenzoSecondo: uomo,medico e amico

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MEDICINA & CULTURA 27

Continuiamo a spulciare la storia dellanostra civiltà alla ricerca di personaggicondizionati dalle malattie; dopo aver

incontrato grandi scrittori, pittori e musicistiquesta volta tocca ad una eccezionale figurafemminile che ha influenzato, a suo modo, la vitasociale e politica dell’Europa alle soglie dellaRivoluzione francese, che avrebbe potuto vede-re se la sua vita, terminata a quarantatrè anni, sifosse protratta ancora di poco più di un trenten-nio. Si tratta di Jeanne-Antoinette Poisson che,come vedremo, partecipò alle premesse cultu-rali di quella rivoluzione epocale.La sua fama è invece piuttosto legata al pette-golezzo dei suoi rapporti amorosi con quel refrancese - Luigi XV - che fu anello di congiun-zione fra lo splendore e la cenere della monar-chia francese; e proprio a quel re Jeanne-Antoinette Poisson deve il nome che la resecelebre: Madame de Pompadour.Era nata a Parigi il 24 dicembre del 1721 dauna madre che oggi definiremmo di liberi costu-mi. Infatti la neonata avrebbe potuto avere unaduplice paternità, perché al momento erano duei frequentatori abituali del letto materno: il riccogestore delle imposte daziarie Francesco PaoloLenormant e un funzionario dell’amministrazionestatale, Paris de Montmartel. Sagacemente lamadre optò per la paternità del primo, per motivieconomici; anche se il padre legale sarebbe pursempre stato un terzo uomo, cioè il marito sepa-rato Antonio Poisson: personaggio ambiguo,

Ambizione, cultura eintelligenza le diedero ilpotere di una sovrana

che avrebbe dato non poche grane alla figlialegale, persino quando lei era ormai a Corte;basti dire che, per qualificarsi, si autodefinivapubblicamente “le père de la putaine du roi”.Nonostante queste contrastate originil’educazione scolastica e sociale di Jeanne-Antoinette fu di ottimo livello, grazie alle disponi-bilità economiche materne; e così a vent’anni,ricca, bella ed ambiziosa, sposò un ricchissimoparente brutto e insignificante: Carlo Guglielmod'Etioles.L’alta borghesia di Parigi le tributava tutti glionori, ma in fondo al cuore lei non era soddi-sfatta: forse nella sua memoria era rimasta trac-cia della profezia di un’indovina, che a nove annile aveva pronosticato che sarebbe diventatal’amante del re. Sta di fatto che quando siavverò il vaticinio lei se ne ricordò e fece perve-nire all’indovina una adeguata pensione.Dai salotti borghesi Jeanne-Antoinette Poissoncominciò le sue mosse di avvicinamento: unavera partita a scacchi, che manovrando pedoni,alfieri e cavalli avrebbe consentito alla fin fine loscacco al re. In un primo tempo si accorse dellamanovra l’amante ufficiale del re, la duchessa diChateauroux, che cercò di opporsi; ma il desti-no la condusse precocemente a miglior vita,liberando il campo. L’occasione fu fornita da ungrande ballo mascherato organizzato dallaMunicipalità di Parigi; c'era una folla di belleragazze, che oggi definiremmo veline, tuttepronte a saziare gli sguardi reali; ma Jeanne-Antoinette riuscì in qualche modo ad emergere;tanto da ottenere poco dopo, con l'intermezzodi una partita di caccia, l'invito a cena alla tavoladel re.Siamo nell’aprile del 1745 e dalla primaveraall’autunno matureranno rapidamente i fruttiagognati: qualche schermaglia, qualche richie-sta di protezione -fino a farsi nascondere in unappartamento a Versailles-, finché la compas-

Madame dePompadour:più che una regina

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28 Madame de Pompadour: più che una regina

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sione reale diventa amicizia e amore. Ormai èfatta: in agosto arriva la nomina a Marchesa diPompadour, in settembre la presentazione aCorte e in ottobre la residenza ufficiale aFontainbleau, già abitazione della duchessa diChateauroux. Ha così inizio il regno effettivodella Pompadour: il re trova in lei quell'appoggioche la famiglia mai gli aveva dato. La regina, cheera sempre stata disposta a chiudere un occhiosulle numerose amanti del marito, vedeva conuna certa simpatia la nuova arrivata; ma noncosì l'aristocrazia della Corte, che osteggiaval'intrusa borghesuccia e sobillava il popolo che,ridotto alla fame, mal tollerava l'ostentazione deifestini reali.Ma la Poumpadour volava sempre più alta:colta, intelligente, disinvolta nonostante già siaffacciassero i primi problemi di salute; teneraed affettuosa col re, riusciva a sollevarlo dallefrequenti malinconie; sempre più lo teneva permano e lo consigliava anche nelle scelte politi-che e negli affari interni ed esteri. Fu lei a spin-gerlo verso l'alleanza con l'Austria control’Inghilterra e la Prussia; e fu lei a far allontanare,uno ad uno, i suoi nemici a Corte, compresi dueministri capaci e integerrimi, ma non altrettantoaccorti nell’evitare critiche e sarcasmi versol’onnipotente marchesa.Queste continue battaglie potrebbero averlogorato l’animo della Pompadour e anche il suostato di salute, come si evince dalle sue lettere:la sua fiorente giovinezza ed il suo ardore eroti-co pian piano cominciavano ad incrinarsi; cerca-va di attirare il suo re e di distrarlo recitandoparti diverse; cambiava abito fino a venti volte algiorno; disegnava rappresentazioni dei fastireali; cercò l'aiuto di sostanze afrodisiache percombattere l'incipiente frigidità; arrivò persino aspingere tra le braccia del re qualche momenta-nea bellezza, favorita dai ministri in vista discambio di favori.

La sua vita si stava trasformando in una rappre-sentazione scenica: come a teatro il suo viso,non più splendente, doveva essere ricoperto “dibiacca e di rossetto per nascondere le rughe”,come scrivono i suoi biografi.

E cominciano i malanni: nel 1757 lei stessa scri-veva: “ho la testa e i nervi in pessimo stato”; e,in un'altra lettera: “la mia salute è pessima, e lenotizie giunte dalla Slesia l'hanno fatta peggio-rare”. In effetti era anche colpa sua l’aver trasci-nato la Francia nella guerra dei sette anni e diavere, quindi, sia pur indirettamente, contribuitoal futuro tramonto della monarchia francese. Lesconfitte militari con i prussiani le comportavanomalesseri, cefalee, svenimenti; le venne diagno-sticata una polmonite e poi una pleurite, curatacon purghe e salassi.A un certo punto, poco dopo i trent'anni, com-pare con la tosse qualche espettorato ematico:“a Parigi mi capita di espettorare sangue”, scri-ve al Maresciallo de Richelieu; contestualmenteviene sospettata una malattia ginecologica,forse tubercolare, e il re cessa di avere con leirapporti sessuali.Ma lei continuerà a combattere, come vuole lasua indole: “la mia vita è un continuo combatti-mento”, aveva dichiarato. Così, nonostante sia

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29Madame de Pompadour: più che una regina

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ormai sempre più logorata, continua ad occu-parsi di politica e anche di arte e di cultura.Dobbiamo a lei la fortuna di poter acquistareancora oggi le pregiatissime ceramiche dellamanifattura di Sèvres, la cui fabbrica erasull’orlo del fallimento; e dobbiamo a lei la pro-tezione degli Enciclopedisti, che rischiavano ilcarcere; e poi la possibilità di divulgare l'En-ciclopedia, anima del movimento culturale chefu la radice delle future democrazie e che laPompadour salva facendo revocare un decretoreale di sequestro.Dopo tanti anni cercherà anche di regolarizzarein qualche modo la sua posizione sociale e reli-giosa: il marito, sposato a vent'anni, dal qualeaveva avuto una figlia -morta a dieci anni diperitonite- era stato a suo tempo in esilio e poicompensato con una cospicua rendita annua;con una abile lettera riesce a convincerlo amandarle un atto di ripudio, così per la Chiesanon sarà più considerata un'adultera e potràdiventare ufficialmente una dama di compagniadella regina. Anche se cercherà di consolarsi,sia pur per poco, con due amanti di passaggio,che diventeranno ministri col beneplacito del re.Del resto Luigi XV la tratta ormai con indifferen-za, ma forse anche con un filo di pietà.Il tramonto è sempre più vicino e la fine improv-visa: la domenica delle Palme, a metà aprile del1764, un violento senso di soffocamento -forseun edema polmonare acuto- le tronca la vita.Così finisce la vicenda umana di Jeanne-Antoinette Poisson, Marchesa di Pompadour:ben più che amante, “amica necessaria” -comeè stata definita- di un re che la considerava nonsolo sua consigliera, ma specialmente sua tutri-ce spirituale. Trent'anni dopo il suo successore,Luigi XVI, avrebbe lasciato la testa sotto la lamadella ghigliottina; e chissà che anche lei, sefosse ancora vissuta, non sarebbe finita così.

Silviano Fiorato

Premio AMCILa collega Maria Pezzuolo si è aggiudicata ilterzo posto nella 2a edizione del concorso let-terario indetto dall’AMCI (Associazione MediciCattolici Italiani) con la poesia “Occhi”.“Nello sguardo dei pazienti in sala d’attesa -ci dice l’autrice - si può leggere ansia, ten-sione ed apprensione; l’abilità del medicosta nel restituire loro la serenità, risultato chepuò raggiungere dopo anni di esperienza,soltanto se ama la sua professione”.

OCCHIOcchi, paia d’occhi in sala d’attesa.Occhi che guardano, senza vedere;occhi che sfuggono agli occhi altrui;occhi nascosti dietro a un giornale,che fissano e non leggono mai;occhi che attendono il loro turno,

sbirciando cauti la soglia dello studio.

Ruota sui cardini la porta bianca.“Avanti il prossimo!” scandisce il medico.

Due occhi incerti varcan la soglia:leggi tensione nel loro sguardo;

son rossi e lucidi, stanno per piangere.Ma le parole buone del medicocome un collirio sanano gli occhi:eccoli brillano di luce nuova.

Mi svelo: “Sono il medico citato,da quasi sette lustri sulla piazza.Col cuore ho regalato la magia,che li ha aiutati a ritrovar fiducia

in sé, nel mondo e forse anche in Dio.Brava! -mi dico- Riprovaci, se puoi!

Avanti il prossimo!”…e prosegue la missione.

La redazione si congratula con la collegaper il prestigioso premio ricevuto.

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NOTIZIE DALLA C.A.O.30

SSN: i fondiintegrativi

La legge Finanziaria 2008, con le normecontenute nel Decreto del Ministero dellaSalute che è stato pubblicato i l

19/03/2007, ha finalmente determinato gliambiti di intervento dei Fondi Integrativi delSSN, tanto temuti da noi odontoiatri. Proviamoa fare un po’ di chiarezza in questo argomentoche incombe sulla libera professione, perchéoggi essa è l’ambito che eroga più del 90%delle prestazioni odontoiatriche in Italia.La ragione principale che ha spinto la politica, inmodo bipartisan, a “dare una spinta” a questifondi integrativi - che saranno quindi, per legge,operativi dal prossimo anno - è la futura riduzio-ne delle risorse pubbliche in ambito sanitario equindi l’intenzione di sollecitare i cittadini a“organizzarsi al meglio” per soddisfare i propribisogni di assistenza e di salute orale.Per questo lo stimolo alla creazione di un“secondo pilastro”, fiscalmente agevolato, èstato identificato come lo strumento istituzionaleadatto allo scopo. Lo Stato ha deciso di interve-nire con la concessione di detrazione fiscali,commisurate ai costi risparmiati dalla sanitàpubblica, ma specificando e limitando le presta-zioni erogabili dai fondi. A differenza delle com-pagnie di assicurazione, i fondi sanitari hannotre caratteristiche: non impongono selezionidegli assistiti, sviluppano un’offerta non “sostitu-tiva” ma “integrativa” rispetto all’offerta pubbli-ca, e non possono praticare attività a scopo di

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Notizie dalla C.A.O.Commissione Albo Odontoiatri A cura di Massimo Gaggero

lucro. A partire dal 2010 saranno equiparati,sotto il profilo fiscale, sia i fondi esistenti chequelli di nuova costituzione e tutti i contribuentipotranno dedurre dai loro redditi fino a 3.615euro di contributi versati ai fondi integrativi delSSN, se lo specifico ambito di intervento di que-sti coprirà, per almeno il 20%, le prestazioniodontoiatriche e quelle prestate ai cittadini nonautosufficienti.Il decreto del 19 marzo, per divenire operativo,dovrà però essere regolamentato, cioè dovràessere seguito da altri due decreti attuativi:a) il primo riguarda le modalità di calcolo dellaquota del 20% che i fondi dovranno spendereper la non autosufficienza e per l’assistenzaodontoiatrica. A tal proposito alcuni dei principaligestori degli attuali fondi hanno già dichiarato lascelta di orientarsi sulle prestazioni odontoiatri-che (sicuramente di più facile gestione) e quindisarà fondamentale che il decreto attuativo stabili-sca con precisione le rispettive quote percentua-li (è chiaro quindi che più sarà alta la percentualeper l’odontoiatria, più i fondi avranno incidenzasul nostro “mercato” odontoiatrico).b) i l secondo r iguarda i l funzionamentodell’“Anagrafe dei fondi” che, istituita presso ilMinistero della Salute, dovrà fungere come unasorta di “Authority” della sanità integrativa.Analizziamo ora chi farà che cosa, dove, a chi,quando e come sarà retribuito. Parliamo cioè deisoggetti fornitori delle prestazioni, dove verrannoeffettuate, quali prestazioni saranno, a chi saran-no rivolte e come saranno retribuite:� Vediamo quindi quali saranno gli ambiti diintervento previsti dalle disposizioni in campo

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NOTIZIE DALLA C.A.O. 31odontoiatrico, che si integrano con quelli giàindividuati nei decreti precedenti. Sono princi-palmente due:1. Assistenza odontoiatrica limitatamente alleprestazioni non a carico del SSN (come danorme precedenti)2. Assistenza odontoiatrica nelle prestazioninon comprese nei livelli essenziali di assistenzaper la prevenzione, cura e riabilitazione di pato-logie odontoiatriche (come da nuovo decreto).Questo vuol dire che in primo luogo si devonoadesso definire i L.E.A. odontoiatrici (attualmen-te in fase di revisione) perché le prestazioni pre-viste a carico del SSN risulterebbero, conl’attuale formulazione dei decreti, esclusedall’ambito applicativo dei fondi sanitari.� È stato precisato come le precedenti normesui fondi prevedevano che le prestazioni dove-vano essere erogate da “soggetti accreditati colSSN”, mentre nel decreto attuale si fa riferimen-to a “strutture autorizzate all’esercizio in basealla vigente normativa regionale anche se nonaccreditate”: questa è da considerarsi unanorma positiva per la libera professione odon-toiatrica, che, di fatto, è il soggetto che attual-mente eroga oltre il 90% delle prestazioni odon-toiatriche italiane.� Chi saranno i possibili fruitori delle prestazionidei fondi? Stime attendibili fanno riferimento a15 milioni di persone, destinate ad aumentareprogressivamente alla luce del nuovo trend deicontratti collettivi di lavoro per i dipendenti (con-tratti che, ormai quasi tutti, prevedono la presen-za di disposizioni volte a istituire la sanità inte-grativa) e l’apertura sia alle aree del lavoro auto-nomo, sia ai titolari di reddito di impresa.Nell’attuale crisi economica che colpisce in par-ticolare le fasce di popolazione basse e medie, ifondi integrativi possono rappresentare perbuona parte della popolazione una “risorsa”,

soprattutto nei casi in cui ai versamenti dei con-tributi partecipano anche i datori di lavoro.� L’ultimo aspetto fondamentale da definire è lamodalità di remunerazione delle prestazioni, chepotrà essere:� diretta (il Fondo paga direttamente il dentista,senza nessuna anticipazione da parte delpaziente): è la modalità più gradita dal paziente,ma meno gradita dal dentista, in quanto stabili-sce in modo r igido la tar i f fa e portaall’omologazione (impossibile per una libera pro-fessione), implica una serie di aggravi burocrati-ci (programmi di gestione, documentazione per ifondi,…) e spesso non garantisce i rimborsi aldentista, che possono essere ritardati e a volte“contingentati”;� indiretta (il paziente paga e poi riceve il rim-borso tariffario, spesso parziale, dal fondo) è lamodalità più gradita al dentista in quanto per-mette di mantenere l’attuale modello gestionalee la libertà tariffaria;� mista (il fondo paga al professionista unacerta quota predefinita per ogni prestazione, ilresto è pagato direttamente dal paziente) èquella sulla quale probabilmente verrà cercatoun accordo, per meglio salvaguardare le esigen-ze di tutti gli attori del sistema.Infine una considerazione ordinistica alla luce ditutto questo: penso che non potranno certo identisti affrontare questi cambiamenti da soli,trovando, ciascuno per sé, la propria strategia, ameno di uno scadimento generale della profes-sione determinato dall’asimmetria di forze rispet-to al potere contrattuale dei fondi.La legge Bersani ha legato le mani al nostroOrdine, che non può che chiedere di conoscerele adesioni alle convenzioni o vigilare sul decoro esulla correttezza deontologica di certa pubblicità. Ritengo che solo le associazioni di categoria e isindacati, forti di migliaia di iscritti, possano

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Genova Medica - Giugno 2009

NOTIZIE DALLA C.A.O.32

COMUNICAZIONI DI EVENTI ODONTOIATRICI

ANDI GENOVA - Corsi 2009

AVVISI1. Il corso con il dr. Roberto Gianazza “La preparazione simultanea del canale radicolare”,che si terrà al Galliera, originariamente in programma nel mese di giugno, è stato spostatoall’autunno prossimo. Vi comunicheremo appena possibile la data precisa.2. Corso D.Lgs. 81/08 R.S.P.P. per Odontoiatri - Nuove date, oltre a quelle di gennaio:Venerdì 23 e Sabato 24 Ottobre, ore 9-17.3. Corso D.Lgs. 81/08 R.L.S. per dipendenti di Studio Odontoiatrico. Modificate le date:Venerdì 18 - Sabato 19 - Venerdì 25 Settembre e Venerdì 16 Ottobre 2009, ore 9-17.

LUGLIOSabato 4 (giornata 9-15) - “CaricoImmediato”. Relatori: dr. R. F. Grassi, prof.A. Rebaudi, dr. A. Toia. 3 crediti E.C.M. Sabato 4 (giornata) - Corso di ortodonzia “Unnuovo attivatore”. Relatore: dr. A. Patti. In fasedi accreditamento. Giovedì 9 (serata 20-23) - 3° serata - Corso in treserate (19/05 - 11/06 - 09/07) “Impariamo agestire le immagini ed excel in maniera ottimalesu PC e MAC”. Relatore: L. Bernacchioni.

SETTEMBRESabato 19 (giornata, 9-14) “Prima visitaorientata alla triade denti - muscoli - artico-

lazioni: dal bambino al lo sport ivo” -Relatore: dr. G. Cozzani. Sede: Gaslini. Infase di accreditamento.Martedì 22 (serata 20-23) - “Riabilitazioniimplantoprotesiche nei casi complessi conatrofia con e senza innesti”. Relatore: dr. D.Di Murro. In fase di accreditamento.Sabato 26 (giornata 9-14) - I I Master“Strategie di successo nella comunicazioneesterna per il Team Odontoiatrico”. Relatore:dr. M. Sacripante. In fase di accreditamento.Martedì 29 (serata 20-23) - “La diagnosidelle lesioni del cavo orale”. Relatori: dr.ssa A. Parodi e prof. G. Signorini. In fase diaccreditamento.

I corsi di cui non è indicata la sede si svolgono presso la Sala Corsi ANDI Genova. Perinformazioni ed iscrizioni contattare la Segreteria ANDI Genova, tel.010/581190, [email protected]

essere gli interlocutori privilegiati, perchèpotranno fare network con tutti i loro soci, perpoter dettare le condizioni della trattativa. Se gliodontoiatri non si presentano compatti saranno ifondi a dettare le regole del mercato, per poterimporre a tutta la categoria le loro tariffe e i lorotempi per le nostre terapie. Una calmierazionecertamente al ribasso (era l’obiettivo di Bersani

e della Turco), che penso non nuocerà solo aibilanci degli studi dentistici, ma che determineràuna riduzione in termini di qualità delle terapieodontoiatriche e del rapporto terapeutico con ipazienti.

Paolo MantovaniComponente CAO Genova e

Consigliere dell’Ordine dei Medici

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NOTIZIE DALLA C.A.O. 33

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STRUTTURE PRIVATE INDIRIZZO E TEL. SPECIALITA’

Lʼeditore è responsabile solo della veste grafica e non dei dati riguardanti le singole strutture.

IST. IL BALUARDO certif. ISO 9001:2000 GENOVADir. San.: Dr. M. Canepa Spec.: ematologia clinica e di labor. P.zza Cavour R.B.: Prof. D. Fierro Spec.: Radiologia Porto AnticoR.B.: Dr. M. Casaleggio Spec.: Fisiatria 010/2471034www.ilbaluardo.it [email protected] fax 2466511Punti prelievi: Via G. Torti, 30-1 010-513895Via San Vincenzo “Torre San Vincenzo” 2/4 010-5740953Via P.Gobetti 1-3 010-3622916

PC RX TF S DS TC RM

IST. BARONE - RINASCITA GENOVADir. San.: Dr. G. Giorgi P.sso Ponte Carrega, 35-37rSpec.: Radiologia Medica 010/8386715R.B.: Dr. G.L. Delucchi Spec.: Fisiatria e Ortopedia fax 010/8382086

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RX TF DSCENTRO RADIOLOGICO E FISIOTERAPICO GE - BUSALLADir. San. e R.B.: Prof. L. Morra Via Chiappa 4Spec.: Radiologia Medica 010/9640300Resp. Terapia fisica: Dr. Franco CiveraSpec.: Fisiatria

CENACOLO ODONTOSTOMATOLOGICO LIGURE - Programma 2009

Ciclo di serate genovesi (in fase di accredita-mento). Gratis per i soci di AIO, COL e SNO-CNA (odontoiatri, odontotecnici, igienisti estudenti in regola con le quote d’iscrizione del2009). Sala Corsi: CNA Via S. Vincenzo, 2Genova. 11/12 luglio - “Corso clinico di ortodonzia Self-Ligating”. Relatore: dr. K. Akhavan Sadeghi.05/06 settembre - “Corso clinico di ortodonziaSelf-Ligating”. Rel.: dr. K. Akhavan Sadeghi.12 settembre - “Anatomia applicata alle tecni-che di incisione e sutura”. Relatore: prof.Salvatore Gabriele.“Il paziente con problematiche psicologi-che/psichiatriche è un rischio perl’odontoiatria: come individuarlo e comegestirlo?” 29 settembre (1° Parte): “Il paziente con distur-bi dell’asse I: schizofrenia, disturbi d’ansia,disturbi dissociativi, disturbi del comportamen-to alimentare”. Relatore: dr.ssa RossellaIvaldi.

“Attacchi di panico in ambito Odontoiatrico”.Relatore: dr. Enrico Grappolo.27 ottobre (2° Parte): “Il paziente con disturbidell’asse II: disturbi di personalità del gruppoA (paranoide); del gruppo B (borderline, nar-cisista, antisociale, isterico e istrionico, osses-sivo-compulsivo)”. Relatore: dr.ssa RossellaIvaldi.03/04 ottobre - “Corso clinico di ortodonzia Self-Ligating”. Rel.: dr. Kamran Akhavan Sadeghi.07 novembre - “Anatomia applicata alla chirur-gia orale e anestesia”. Relatore: prof.Salvatore Gabriele.07/08 novembre - “Corso clinico di ortodonziaSelf-Ligating”. Relatore: dr. Kamran AkhavanSadeghi.24 novembre - “Moderni orientamenti nellasagomatura e otturazione canalare”. Relatore:dr. Vaid Hazini.28 novembre - Congresso InterassociativoNazionale: “Medicina e odontoiatria: interre-lazioni”.

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PC RX TF S DS TC RM

PC Ria RX S TC

PC Ria S

RX S DS RM

STRUTTURE PRIVATE INDIRIZZO E TEL.

IST. I.R.O. Radiologia - certif. ISO 9002 GENOVA Dir. Tec. e R.B.: Dr. L. Reggiani Via San Vincenzo, 2/4Spec.: Radiodiagnostica “Torre S. Vincenzo”R.B.: Dr. D. Perona Spec.: Cardiologia 010/561530-532184Dr. M. V. Giacobbe Spec.: Medicina dello sport www.iroradiologia.it

IST. ISMAR certif. ISO 9002 GENOVADir. San. e R.B.: D.ssa P. Mansuino Via Assarotti, 17/1Biologo - Spec.: Microbiologia e Igiene 010/8398478R.B.: Prof. Paolo Romano Spec.: Cardiologia fax 010/888661Punto prelievi: Via Canepari 65 r 010/4699669

IST. LAB certif. ISO 9001-2000 GENOVADir. Tec.: D.ssa M. Guerrina Via Cesarea 12/4Biologa 010/581181 - 592973Punto prelievi: C.so Magenta, 21 A (Castelletto) 010/2513219

SPECIALITA’

IST. MANARA GE - BOLZANETODir. San. e Dir. Tec.: Dr. M. Manara Via Custo 11 r.Spec.: Radiologia medica 010/7455063Dir. Tec.: D.ssa C. Sgarito Via B. Parodi 15/21/25 rSpec.: Medicina fisica e Riabilitazione 010/7455922 tel. e faxPatologia clinica: dir. tec. D.ssa L. Vignolo Biologa

IST. FIDES GENOVADir. Tec.: D.ssa C. Sgarito Via Bolzano, 1BSpec.: Fisioterapia 010/3741548

TF

PC RX RT TF S DSIST. GALENO GENOVADir. Tec. Dr. D. De Scalzi P.sso Antiochia 2aBiologa - Spec.: Patologia clinica 010/319331R.B.: Dr. R. Lagorio Spec.: Radiologia medica 010/594409Dir. Tec.: Dr. G. Brichetto Spec.: Ter. fisica e Riabilit. 010/592540

IST. EMOLAB certif. ISO 9001/2000 GENOVADir. San. e R.B.: G.B. Vicari Via G. B. Monti 107rSpec.: Medicina Nucleare 010/6457950 - 010/6451425R.B.: Dr. S. De Pascale Spec.: Radiologia Via Cantore 31 D - 010/6454263www.emolab.it Via Montezovetto 9/2 - 010/313301

PC Ria RX S DS

RX RT TF DS RMIST. Rad. e T. Fisica CICIO - ISO 9001-2000 GENOVADir. San. e R.B.: Dr. G. Cicio C.so Sardegna 280 RSpec.: Radiologia 010/501994

fax 8196956

PC Ria S DSIST. BIOTEST ANALISI - ISO 9001-2000 GENOVADir. San.: Dr. F. Masoero Via Maragliano 3/1 Spec.: Igiene e Med. Prev. 010/587088R.B.: D.ssa P. Rosselli Spec. Cardiologia

IST. BIOMEDICAL ISO 9002 GENOVADir. San.: Prof. B. De Veris.: Igiene e Medicina Prev. Via Prà 1/BDir. Tec. Day Surgery: Dr. A. Brodasca Spec. in anestesiologia 010/663351 Dir. Tec. Day-Hospital: D.ssa M. Romagnoli Spec. in derm. fax 010/664920Dir. Tec. Lab. Analisi: D.ssa P. Nava (biologa) Spec. in igiene www.biomedicalspa.comDir. Tec. Radiodiagnostica: Dr. M. Oddone Spec. in radiod.Resp. Branca Cardiologia: Dr. G. Molinari Spec. in card.Dir. Tec. Terapia fisica: Dr.ssa E. Marras Spec. in med. fis. e riabil.Resp. Branca Med. dello sport: Dr. A. Boccuzzi Spec. in med. dello sportDir. Tec.: Dr. A. Peuto Spec. ginecologia e ostetriciaPoliambulatorio specialistico GENOVA-PEGLIDir. Tec.: Dr. S. Venier Medico Chirurgo Via Martitri della Libertà, 30c

Via Teodoro di Monferrato, 58r. 010/6982796Responsabile Dr. S. Gatto Medico Chirurgo GENOVA SESTRI PONENTE

Vico Erminio 1/3/5r. 010/8533299

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RX S DS TC RMSTUDIO GAZZERRO GENOVADir. San.: Dr. Corrado Gazzerro Piazza Borgo Pila, 3Spec.: Radiologia 010/588952www.gazzerro.com fax 588410

PC RX S DSIST. MORGAGNI certif. ISO 9001 GENOVADir. San. e R.B.: D.ssa A. Lamedica C.so De Stefanis 1Biologo Spec.: Patologia Clinica 010/876606 - 8391235 R.B.: Dr. L. Berri Spec.: Radiologia Via G. Oberdan 284H/RR.B.: Prof. G. Lamedica Spec.: Cardiologia 010/321039

TMA - TECNOLOGIE MEDICHE AVANZATE GENOVADir. Tec.: Dr. A. Gambaro Via Montallegro, 48Spec.: Radiodiagnostica 010/316523 - 3622923www.montallegro.it/TMA [email protected] fax 010/3622771

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IST. TARTARINI GE - SESTRI P.Dir. Tec. : D.ssa M. C. Parodi, biologa Spec.: Igiene or. lab. P.zza Dei Nattino 1Dir. Tec.: Dr. A. Picasso Spec.: Radiologia 010/6531442 Dir. Tec.: D.ssa I. Parola Spec.: Med. fisica e riabil. fax 6531438

LABORATORIO ALBARO certif. ISO 9001/2000 GENOVADir. San.: Prof.R. Bonanni Spec. in Ematologia Via P. Boselli 30Microbiologia medica, Anatomia patologica 010/3621769R.B.: D.ssa M. Clavarezza Spec.: Igiene Num. V. 800060383R.B.: L. De Martini Spec.: RadiologiaR.B.: Prof. M.V. Iannetti Spec.: Cardiologia www.laboratorioalbaro.com

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IST. TURTULICI RADIOLOGICO TIR GENOVADir. San. : Dr. Vincenzo Turtulici Via Colombo, 11-1° pianoSpec.: Radiologia medica 010/593871

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LEGENDA: PC (Patologia Clinica) TF (Terapia Fisica) R.B. (Responsabile di Branca) Ria (Radioimmunologia)S (Altre Specialità) L.D. (Libero Docente) MN (Medicina Nucleare in Vivo) DS (Diagnostica strumentale) RX(Rad. Diagnostica) TC (Tomografia Comp.) RT (Roentgen Terapia) RM (Risonanza Magnetica)

SPECIALITA’STRUTTURE PRIVATE INDIRIZZO E TEL.

ISTITUTI NON CONVENZIONATI SSN SPECIALITA’

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IST. BOBBIO 2 GENOVADir. San. e R.B.: Dr. M. Scocchi Via G. B. D’Albertis, 9 c. Spec.: Fisiatria 010/354921

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PC Ria MN RX RT TF S DS TC RMIST. SALUS certif. ISO 9002 GENOVADir. San. e R.B.: Dr. E. Bartolini P.zza Dante 9Spec.: Radiologia Igiene Med. Prev. 010/586642

RX TFIST. STATIC certif. ISO 9001/2000 GENOVA Dir. Tecnico e R.B. FKT: Prof. R. Cervetti Via XX Settembre 5Spec.: Fisiatria e Reumatologia 010/543478R.B.: Dr. M. Debarbieri Spec.: Radiologia

TF SPIU’KINESI IN CARIGNANO (MONTALLEGRO) GENOVADir. San.: Dr. Luca Spigno Via Corsica 2/4R.B.: Dr. Marco Scocchi 010 587978Spec.: Fisiatria fax 010 5953923www.montallegro.it - [email protected]

RX RT TF DSIST. RADIOLOGIA RECCO GE - RECCODir. San. e R.B.: Dr. C. A. Melani P.zza Nicoloso 9/10Spec.: Radiodiagnostica 0185/720061Resp. Terapia fisica: Dr. F. Civera Spec.: Fisiatria

RX RT TF DSIST. NEUMAIER GENOVADir. San. e R.B.: Dr. L. Berri Via XX Settembre 5Spec.: Radiologia 010/593660

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