Genova 23 ottobre 2014 Aspetti operativi nel rapporto banca impresa e ruolo di CDO.
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Genova 23 ottobre 2014
Aspetti operativi nel rapporto banca impresa e ruolo di CDO
Introduzione > Le banche stanno cambiando
Vengono modificati i criteri di valutazione delle banche, e le banche devono modificare i criteri di valutazione delle aziende. Il rischio, e la quantità di denaro da accantonare, non dipende più dal tipo di operazione, ma dall’azienda che riceve il finanziamento.
A fine 2014 le banche italiane dovranno restituire il denaro preso a prestito dalla BCE alla fine del 2011. A fine 2013, dopo due anni, sono stati restituiti 38 mld, restano altri 217 mld da ripagare nel 2014.
Nel corso del 2014 le banche verranno sottoposte alla Asset Quality Review della BCE e diverse ricorreranno ad aumenti di capitale (MPS, Carige, Popolare Sondrio, Banca Marche, Popolare Etruria…).
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Basilea 2Basilea 3
Basilea 2Basilea 3
Fondi BCEFondi BCE
Asset Quality Review
Asset Quality Review
Andamento dei prestiti e sofferenze bancarie
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Continua a peggiorare, anche se a ritmi inferiori, la qualità del credito bancario a causa principalmente della fase ancora debole del ciclo economico A fine 2007 le sofferenze bancarie lorde ammontavano a 25 mld. A fine 2013 arrivano a circa 150 mln, a luglio 2014 sono a 172 mld
Il settore delle costruzioni è quello più critico, con quasi il 18% di crediti problematici. Anche il commercio e l’alberghiero hanno tassi di sofferenze oltre il 13%
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La situazione dei pagamenti in Europa
Solo il 50% di tutte le fatture è pagato entro 30 giorni.
Le difficoltà finanziare dei clienti sono la causa principale dei ritardi.
Chi è pagato tardi paga tardi.
La Pubblica Amministrazione si conferma il peggiore pagatore.
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La situazione dei pagamenti in Europa
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La situazione dei pagamenti in Europa
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Cambia il rapporto banca-impresa
• La situazione attuale e le nuove regole di Basilea 3 richiedono che la funzione finanziaria nelle PMI diventi strategica.
MONITORAGGIO
PIANIFICAZIONESTRUMENTI
RELAZIONI
CRDATI BILANCIO
ANDAMENTO RATING
BUSINESS PLANRENDICONTO FINANZIARIODEFINIZIONE FABBISOGNO
SCELTA STRUTTURA DEBITOMORATORIA, GARANZIE MCC,
SABATINI ECC…
BANCACDO
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Fondo Centrale di Garanzia
Il Fondo Centrale di Garanzia rilascia garanzie pubbliche a fronte di finanziamenti concessi dalle Banche. L’impresa che necessiti di un finanziamento può chiedere alla Banca (garanzia diretta) o a un Consorzio Fisi (controgaranzia) di garantire l’operazione tramite il Fondo.
L’attivazione della garanzia riduce il rischio e le necessità di accantonamento per la Banca: in caso d’insolvenza dell’impresa si attiva il risarcimento da parte del Fondo Centrale di Garanzia, e in ultima istanza, dello Stato.
In alternativa, l’impresa può richiedere l’attivazione della
Controgaranzia o di una Cogaranzia rivolgendosi a un
Confidi, il quale provvederà a inoltrare la richiesta al Fondo
Centrale.
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Fondo Centrale di GaranziaPunti di forza
• L’operazione riduce il rischio per la Banca in caso di default dell’impresa cui ha erogato il prestito: l’importo è garantito dal Fondo Centrale
• Riduce la quantità di capitale da accantonare a fronte del medesimo importo finanziato
• La garanzia ha costi molto più contenuti rispetto a quelli di un Consorzio Fidi
• Contribuisce a migliorare la valutazione dell’impresa da parte della Banca e aumenta le possibilità di accesso al credito
Per la Banca Per l’Impresa
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Sezioni speciali
Start upStart up Start up innovativeStart up innovative
Imprese femminiliImprese femminili
Imprese socialiImprese sociali EsteroEstero
• Nel 2014 sono state create (o confermate) alcune sezioni speciali del fondo, finalizzate ad assicurare procedure semplificate per l’accesso alle garanzie.
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Ruoli e processo
La banca controlla l’eligibilità dell’azienda e presenta al Fondo
Centrale la richiesta di garantire il finanziamento. La banca inoltra al
Fondo la delibera (quasi sempre una pre-delibera vincolata all’ottenimento
della garanzia) che deve specificare tutte le condizioni del finanziamento.
Cdo verifica la possibilità dell’azienda di accedere alla garanzia e
raccoglie i documenti necessari. Se sono rispettati i pre-requisiti e la
valutazione è positiva, la pratica accede alla valutazione con parere positivo
e in procedura semplificata.
Il Comitato di valutazione valuta la capacità dell’impresa di ripagare il
finanziamento richiesto. Entro due mesi (per le operazioni i procedura
semplificata) esegue la valutazione e, se positiva, rilascia la garanzia.
Il ruolo di CdO
• Possibilità di affidare a CDO la trattativa per le condizioni
• Esigenza di condizioni contrattuali stabili evitando ripetuti controlli e trattative
• Risparmio
• Possibilità di confrontare le condizioni dei propri conti correnti (strumento del risparmio)
• Prodotti: conti correnti, finanziamenti chirografari, mutui ipotecari, factoring
• Esigenza di trovare un supporto nel raccontare la propria impresa
• Esigenza di confrontarsi con un soggetto competente in merito alle strategie di investimento e finanziamento
• Esigenza di un rapporto “privilegiato” con la banca per l’accesso al credito
• Esigenza di tempi di risposta ragionevoli
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Accesso a condizioni riservate
Accesso al credito
Bisogno a cui rispondeConvenzione
ConvenzioneBancaria
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La risposta ad un bisogno
• I servizi finanziari sono modulabili in base alle esigenze finanziarie delle aziende.
ES
IGEN
ZA
FIN
AN
ZIA
RIA
1. CONVENZIONE
2. MONITORAGGIO
3. ACCOMPAGNAMENTO AL CREDITO
Accordi con i principali istituti bancari
Possibilità di monitorare i dati e l’andamento economico-finanziario:• Analisi: riclassifica dei bilanci e calcolo dei principali indici, relazione
di presentazione del lavoro di analisi• FCG: calcolo dei requisiti per accesso al Fondo Centrale di Garanzia.• Controllo estratti conto: controllo condizioni, allineamento a
convenzione CDO, individuazione di aree di risparmio.• Monitoraggio CR: supporto nella lettura dei dati, individuazione di
segnalazioni errate e indicazione su come risolvere i problemi.
• Predisposizione dossier di pre-istruttoria• Gestione rapporto con le banche• Verifica e delibera di eventuali garanzie: consorzio fidi, FCG• Monitoraggio iter deliberativo