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IZ5AGZ op. ALESSANDRO FREZZOTTI 1 di 4, 24/11/13 JRC – NRD-1106D RIFERIMENTI genere DATA generalità Note distribuzione revisione files radio Autunno 2013 VEDI TESTO Acquisto Marzaglia agz 1.0 1106d.docx – NRD1106.giospsm GENERALITÀ Poco più di una radiolina per AM in onde medie e corte, ma professionale: io l’avrei costruita così. Ecco perché appena l’ho vista in terra alla fiera di Marzaglia l’ho presa con me. Si nota la classe degli apparati JRC. La scala parlante è ampia solo 12 centimetri, segno che nella stazione radio di bordo esso non era un ricevitore principale o di precisione. Copre le onde medie e le corte, ma “salta” via la banda radiotelefonica marina, strano per un apparato che da l’idea di essere per uso marino. Pare essere un ricevitore monitor o di compagnia per le radio audizioni. Fa comunque parte di un sistema in quanto non ha a bordo un amplificatore audio di potenza, invece ha le utility per il silenziamento e protezione durante la trasmissione, e non ha un alimentatore autonomo. La presenza del pulsante per accendere la lampadina della scala fa pensare ad un unità predisposta anche per l’uso di emergenza, dove è essenziale il risparmio sui consumi non necessari. Le caratteristiche che inoltre lo distinguono da un ricevitore commerciale casalingo sono il preamplificatore a radio frequenza e tre stadi di media frequenza, nonché il segnale AGC separato, in conseguenza del fatto che la ricezione sarebbe stata sia per stazioni locali che DX. I semiconduttori impiegati sono tutti al silicio con numerazione giapponese. Non ci sono connettori coassiali per l’antenna o jack per cuffie. Le connessioni con l’esterno avvengono tramite un unico connettore tipo dodecal in bakelite. CIRCUITO ALIMENTAZIONE E AUSILIARII (SCHEMA PW) Dal connettore dodecal pervengono oltre al segnale dall’antenna la tensione della lampadina della scala, l’alimentazione, il mute dal trasmettitore, e l’audio in uscita. La lampadina è da 24V – 0.11A con in serie una resistenza da 47 Ohm, questo indica che almeno per la lampadina l’alimentazione dovesse essere 28 Volt. Perché ha un suo circuito separato da tutto? Forse perché era alimentato da un circuito di filamenti a 29-30 V per esempio, chissà? Per l’alimentazione dei circuiti elettronici veri e propri c’è un regolatore serie per la Vcc dei transistor. Il comune è la massa del telaio, e anche forse dagli schermi dei coassiali via dodecal. Alla prova il regolatore è risultato scarso come prestazioni. Un buon regolatore di tensione mantiene l’uscita stabile, entro i limiti di progetto, sia per variazioni di carico, che di variazione in ingresso, sia di temperatura. Prima di dare tensione, fatti due conti, si evince che il limitatore di corrente del circuito dovrebbe limitare a circa 27-30 milliampere. Poi la resistenza serie da 1 KOhm che per valori intorno a 20 mA fa supporre un

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1 di 4, 24/11/13

JRC – NRD-1106D

RIFERIMENTI

genere DATA generalità Note distribuzione revisione files

radio Autunno 2013

VEDI TESTO Acquisto Marzaglia agz 1.0 1106d.docx – NRD1106.giospsm

GENERALITÀ Poco più di una radiolina per AM in onde medie e corte, ma professionale: io l’avrei costruita così. Ecco perché appena l’ho vista in terra alla fiera di Marzaglia l’ho presa con me. Si nota la classe degli apparati JRC. La scala parlante è ampia solo 12 centimetri, segno che nella stazione radio di bordo esso non era un ricevitore principale o di precisione. Copre le onde medie e le corte, ma “salta” via la banda radiotelefonica marina, strano per un apparato che da l’idea di essere per uso marino. Pare essere un ricevitore monitor o di compagnia per le radio audizioni. Fa comunque parte di un sistema in quanto non ha a bordo un amplificatore audio di potenza, invece ha le utility per il silenziamento e protezione durante la trasmissione, e non ha un alimentatore autonomo. La presenza del pulsante per accendere la lampadina della scala fa pensare ad un unità predisposta anche per l’uso di emergenza, dove è essenziale il risparmio sui consumi non necessari. Le caratteristiche che inoltre lo distinguono da un ricevitore commerciale casalingo sono il preamplificatore a radio frequenza e tre stadi di media frequenza, nonché il segnale AGC separato, in conseguenza del fatto che la ricezione sarebbe stata sia per stazioni locali che DX. I semiconduttori impiegati sono tutti al silicio con numerazione giapponese.

Non ci sono connettori coassiali per l’antenna o jack per cuffie. Le connessioni con l’esterno avvengono tramite un unico connettore tipo dodecal in bakelite.

CIRCUITO ALIMENTAZIONE E AUSILIARII (SCHEMA PW) Dal connettore dodecal pervengono oltre al segnale dall’antenna la tensione della lampadina della scala, l’alimentazione, il mute dal trasmettitore, e l’audio in uscita. La lampadina è da 24V – 0.11A con in serie una resistenza da 47 Ohm, questo indica che almeno per la lampadina l’alimentazione dovesse essere 28 Volt. Perché ha un suo circuito separato da tutto? Forse perché era alimentato da un circuito di filamenti a 29-30 V per esempio, chissà? Per l’alimentazione dei circuiti elettronici veri e propri c’è un regolatore serie per la Vcc dei transistor. Il comune è la massa del telaio, e anche forse dagli schermi dei coassiali via dodecal. Alla prova il regolatore è risultato scarso come prestazioni. Un buon regolatore di tensione mantiene l’uscita stabile, entro i limiti di progetto, sia per variazioni di carico, che di variazione in ingresso, sia di temperatura. Prima di dare tensione, fatti due conti, si evince che il limitatore di corrente del circuito dovrebbe limitare a circa 27-30 milliampere. Poi la resistenza serie da 1 KOhm che per valori intorno a 20 mA fa supporre un

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alimentazione di 28 30 Volt. Ho alimentato quindi con un alimentatore variabile da zero a 30 Volt scoprendo che la tensione in uscita tende a 9 Volt, e quella dello zener di riferimento del regolatore tende a 6.

Ho cambiato il potenziometro RV3 di set VREG perché il vecchio di tipo aperto pare poco stabile con il contatto strisciante, dopo molti anni. Una misura più attenta mi indica che la instabilità è presente anche sull’elemento stabilizzatore, cioè lo zener. Accingendomi a cambiarlo si è rotto tra le mani. Era lui il traditore, infatti la regolazione dopo la sua sostituzione è accettabile. La figura mostra il reoforo che si era corroso con il tempo. Attualmente la tensione di zener è 5.99V stabile con tensione in ingresso da 10V in su. La tensione di uscita è stabile a 8 Volt se l’ingresso supera i 12V. Per altri valori da impostare ritengo che sia necessario un delta di 4 V tra ingresso e uscita del regolatore. Ma quale era in realtà la tensione a cui era regolato ?.In conclusione senza un manuale o schemi originali non conosco ne la tensione cui era alimentato l’intero ricevitore, ne quella cui predisporre il regolatore interno. Ho deciso infine di regolare per 8.2 Volt, una tensione tipica per i circuiti interni.

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Il relè è da 24 Volt, e per azionarlo ci sono due fili verso il connettore dodecal. Almeno per il relè la tensione è certa! Esso serve per polarizzare in blocco i circuiti quando il sistema passa in trasmissione. Il mio esemplare ha un contatto dello zoccolo difettoso e il relè non entra bene nella sede.

CIRCUITO VFO (SCHEMA RF1) Il VFO è semplice tutto sommato: ci sono un po’ di commutatori a complicare le cose nella realtà. Da notare che il variabile ha in serie un condensatore, un particolare che denota la sapienza dei vecchi progettisti che evitano di tenere una tensione continua sul variabile, oltre che diminuirne la capacità. Poi il link per l’iniezione al mixer, così da adattare perfettamente l’impedenza. La reazione sull’emitter con resistenza serie diversa banda per banda, hanno cercato di avere l’uscita il più possibile pulita da armoniche.

La figura mostro lo schema semplificato, come usato su banda SW1.

RIVELATORE AUDIO E AGC (SCHEMA LF) Il segnale audio esce con un coassiale connesso al potenziometro del volume, a sua volta collegato direttamente al rivelatore a diodo. Il diodo è collegato a un secondario dell’ultimo trasformatore di media frequenza. Sul lato ad alta impedenza di T203 ci sono due ulteriori rivelatori a duplicatore, uno per creare un controllo automatico di guadagno (AGC) negativo per gli stadi di alta frequenza, e uno positivo per la media frequenza. Quest’ultimo è amplificato dopo la rivelazione da TR7 ed inoltre in caso di trasmissione viene azzerata la sua uscita per ammutolire il ricevitore.

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AGGIUNTE E MODIFICHE (SCHEMA LF) Non amo fare modifiche alle radio. In questo caso sono necessarie delle aggiunte per poter almeno sentire la “voce” di questo ricevitore, essendo da solo e non nel suo insieme probabile di rice-trasmettitore. Sulla fiancata sinistra ho montato una piastrina di alluminio che porta a sua volta un mini altoparlante recuperato da un PC portatile dismesso, ed un circuito stampato con un amplificatore di bassa frequenza da mezzo Watt. Il segnale è prelevato direttamente dal cursore del potenziometro di volume. Si tratta di uno schema tratto dal manuale di applicazioni dell’integrato LM386, alimentato a 8 Volt. Ho anche usato un jack per un eventuale altoparlante esterno. Il regolatore di tensione esistente ha un limitatore a poco più di 20 milliampere, ed ho dovuto modificare questa caratteristica per permettere all’amplificatore con il 386 di funzionare. Ho semplicemente aggiunto una resistenza da 2,2 ohm in parallelo a R43, modifica che può essere facilmente tolta con rapidità. Per alimentare il ricevitore dal 12 Volt di stazione ho aggiunto un tratto di cavetto rosso e nero direttamente all’ingresso del regolatore di tensione. Questo ricevitore non ha interruttore di alimentazione. Se cederò alla tentazione di fare migliorie una possibile sarebbe l’aggiunta di un BFO, magari utilizzando il foro per il pulsante della lampada per un commutatore AM-CW o in alternativa un potenziometro per la variazione della nota con la posizione spento per l’AM.

CONCLUSIONI La taratura non è difficile se si hanno a disposizione generatore di alta e media frequenza. Alla fine trovo che il ricevitore sia piuttosto rumoroso, ma ho in programma di fare un analisi più approfondita per scoprire se sia un fatto irrisolvibile o ci sia anche in questo caso un componente difettoso che “rumoreggia”. Oltre al mio personale divertimento spero che questa nota possa essere di utilità a chi possiede un ricevitore uguale ed ha lo stesso problema di difficile reperibilità del manuale.

Alessandro Frezzotti

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