Ministero della Pubblica Istruzione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. TENTINDO”

Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° Grado (con sezioni associate Salza Irpina - Lapio – San Mango S.C.)

Via Forno,5 – 83040 Chiusano di San Domenico (Av)

Didattica a distanza

La Primavera:

Lettura della storia: La Primavera e l’ospite antipaticoVerbalizzazione della storiaRielaborazione grafica della storia in generaleSuccessione cronologica dei momenti della storia

La Primavera e l’ospite antipatico.

La signora Primavera quest’anno ci ha sorpreso perché è arrivata in silenzio e con una strana valigia.

Ha aperto la sua valigia e dentro abbiamo trovato tante cose: fiori, raggi di sole, frutta, farfalle colorate, rondini e uccellini vari, lucertoline, ecc.

Purtroppo nella valigia della signora Primavera, di nascosto, zitto zitto, si era intrufolato un sentimento sicuramente non bello: la tristezza.

Nel mondo, infatti, in questo periodo c’è tanta tristezza e abbiamo scoperto anche il perché: tra le tante cose belle, nella valigia c’era un nuovo ospite, molto antipatico e prepotente, che si è fatto chiamare Coronavirus.

Viveva in una foresta con altri animali, nessuno lo conosceva bene prima, nessuno lo ha invitato; qualcuno gli ha dato un passaggio sull’aereo, ha viaggiato un po’ per il mondo, poi ha deciso di fare visita anche a noi in Italia.

La cosa strana è che questo mostriciattolo è invisibile, perché è così piccolo che non si riesce a vederlo nemmeno col microscopio. Si nasconde dappertutto: sulle mani, sui vestiti, nell’aria, ma per vivere, abbiamo anche scoperto, ha bisogno di incontrare la gente. Quando si avvicina alle persone diventa aggressivo e cattivo e può fare del male, perché è molto forte e potente.

In fondo alla valigia, però, la Signora Primavera ha portato anche tanti sentimenti buoni per combattere questo brutto animaletto, sconfiggerlo e allontanarlo per sempre dalle persone, così non potrà fare più del male a nessuno.

C’è proprio tanto bisogno di questi sentimenti per sconfiggere Coronavirus? Si, ne abbiamo proprio bisogno e sentite quali sono:

La solidarietà, che ci fa sentire più buoni e vicini alle persone che stanno soffrendo e a quelle che stanno lavorando per farci stare bene e difenderci dal mostriciattolo, come: medici, infermieri, poliziotti, carabinieri, soldati, volontari, giornalisti e tanti altri; tutti impegnati nel proprio lavoro per farci stare bene e difenderci dal mostriciattolo;

L’amicizia, e la bontà, sentimenti con il quali giochiamo tutti i giorni a scuola, a casa e fuori. sua.

Infine c’è bisogno di sorriso, gioia e amore: emozioni e sentimenti importanti per sentirci bene e non essere tristi. Siamo sicuri che in questo modo metteremo paura a Coronavirus che scapperà via e tornerà nel suo mondo, nella lontana foresta.

Ma tutti queste emozioni e sentimenti, in questo momento e per un po’ di tempo, dobbiamo dimostrarli solo da lontano: per telefono, per video, per televisione, ecc., così facendo si rafforzeranno ancora di più. In tal modo ci sentiremo vicini e sicuri anche se stiamo un po’ lontano, ognuno a casa sua. Gli amici, i nonni, gli zii, i cuginetti, ecc, li possiamo sentire solo per telefono, così Coronavirus capirà che da noi non può entrare e dovrà scomparire per sempre.

Ma per sconfiggere Coronavirus è necessario anche rispettare delle regole molto importanti: non uscire di casa e stare solo con la famiglia, lavare spesso le manine con il sapone, giocare e leggere tante favole.

Vi ricordate la storia di Nuvola Bianca e Nuvola Nera? Le due nuvolette erano due nemiche, non andavano d’accordo tra di loro e causarono un bel guaio: il sole si spense come una vecchia lampadina e non diede più luce alla terra. Poi, grazie ai consigli del Re delle Nuvole, del Gatto Nero, della Lucciola, del Gufo ecc., le due nemiche capirono quanto fosse necessario essere amici. Allora cominciarono a fare insieme le cose consigliate e il sole, che si era spento per un po’, tornò di nuovo a sorridere e a brillare nel cielo azzurro. Così tutti i personaggi diventarono amici e uniti e il mondo sorrise di nuovo.

Vedrete che se rispettiamo tutte queste regole, sicuramente la signora Primavera porterà di nuovo l’allegria di sempre, il sole ci sorriderà e finalmente possiamo ritornare a scuola, all’aperto a giocare con gli amici, a visitare i nostri nonni ed essere felici di aver vinto la sfida. Sarà una grande vittoria!Dobbiamo essere uniti ma da lontano: insieme tutto è più facile.Andrà tutto bene, perché siamo forti e il nostro paese è più forte di tutti.

Viva i bambini, Viva il nostro Paese, Viva tutte le persone che ci aiutano.

Il Virus arrabbiato

Sono il virus con la corona:faccio paura ad ogni persona.

Prima colpivo solo animali,ora mi trasmetto anche agli essere umani.

Nessuno mi vede, sono minuscolo:sono più piccolo di un comune corpuscolo.

Non temere per ciò che è accaduto,dimmi: “Salute!” se causo uno starnuto.

Segui i consigli del tuo dottore:e stai tranquillo per tutte le ore.Ho la corona te l’ho detto già…

ma sono re solo a metà:

son certo che per colpa mia,non ci sarà nessuna pandemia!

Lettura della favolaVerbalizzazione della favolaRappresentazione grafica della favola

LA FAVOLA DEL COLIBRI

Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all'avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà.

Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l'incendio stava per arrivare anche lì.

Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver preso nel becco una goccia d'acqua, incurante del gran caldo, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo. Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento.

Il colibrì, però, non si perse d'animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d'acqua che lasciava cadere sulle fiamme.

La cosa non passò inosservata e ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese: "Cosa stai facendo?".L'uccellino gli rispose: "Cerco di spegnere l'incendio!".Il leone si mise a ridere: "Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?" e assieme a tutti gli altri animali incominciò a prenderlo in giro. Ma l'uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un'altra goccia d'acqua.

A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco. Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande becco d'acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme.

Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d'animale si prodigarono insieme per spegnere l'incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell'antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello dell'aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco.

A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar manforte ai loro figli.Con l'arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana, l'incendio poteva dirsi ormai domato.Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco.

Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: "Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d'acqua può essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande incendio. D'ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte er fame solo un brutto ricordo".

SCHEDE DA COLORARE: I personaggi della storia.

Il Colibrì

Il Leone

Altri animali della foresta

DOMENICA DELLE PALME: LA PACE

Pace….Una colomba che vola nel cieloE porta speranza e felicitàPace….Un ramo di ulivo benedettoIn mano alla gentePace….Due mani nel mondo che si stringonoEvitando le guerrePace….Una bandiera biancaChe sventola nel cieloPace….Pace in tutto il mondo.

La paceUn arcobaleno di mille colori

si riflette nei nostri cuorima noi ci chiediamo:

che cos’e la pace?La pace è un cielo aperto ,

un bambino che gioca,un mare infinito e splendido,

un pensiero libero oun prato fiorito.

Ma la pace è soprattuttola speranza di vivere allegramente.

Colomba simbolo della Pace: La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro.

Colorare

LA PASQUA

Poesie

BUONA PASQUA !Da un ovetto piccolinoè uscito un bel pulcino!Dice a tutti, con amore:

“Buona Pasqua con tutto il cuore!”

(Bambini 3 anni)

E’PASQUAMa che strana primavera,tutti in casa fino a sera!

Scuola ferma, nostalgia…la più bella che c sia!

Ma qualcosa posso fare:so cantare, disegnare,

ho i miei libri da ritagliare,tanto tempo per giocare,

mamma e papà posso aiutare.Per sconfiggere la mia noia

tiro fuori la mia gioia!Poi la Pasqua, evviva, evviva,vuoi sapere quando arriva?

Apri bene la finestra,sentirai campane a festa,entrerà dentro il tuo cuoretanta pace, tanto amore!

Auguri(bambini $/5 anni)

UNA PASQUA DIVERSA

Buona Pasqua a tutti quantiai grandi ed ai piccini

sian lontani o assai vicini.

Buona Pasqua a tutto il mondoè un messaggio dal profondoche volando nel cielo sereno

rende il cuore di amore pieno,porta speranza e vicinanza

solidarietà e fratellanza,come quella che da Cuba a Cina

ha portato aiuto e medicina,dalla Russia e da altri paesi

in tanti la mano ci hanno teso. All’Italia vogliono bene

e ad aiutarci ognuno viene.Ora il mondo ne ha bisogno

tutti buoni come in un sogno.Presto la tristezza passeràe la Primavera risplenderà,saremo allegri e sorridenti

con baci e abbracci assai avvincenti.Per quest’anno solamente

abbracci e auguri dolcementeda lontano noi mandiamo

ma molto vicini ci sentiamo:nonni, cuginetti, parenti e amicise stanno bene noi siamo felici.

A mamma e papà forte ci stringiamoe salute e pace a tutti auguriamo.

(Fritzgerald, 6909.10)

(bambini 5 ani)

La fiaba: le uova di cioccolato

Nel cortile d’un piccolo villaggio vi era una certa agitazione.

“Comare! Comare! ”

“Cosa c’è ” Chiese la gallina Sally, alla sua vicina.

“Come non avverti un intenso profumo di cioccolato?” Sally annusò l’aria e poi esclamò.

“Certo, è proprio odor di cioccolato!”

“Correte correte!  – Urlò il coniglio Tito –   Scende giù dalla collina un fiume di cioccolato!”

“Cosa ne faremo di tutta questa bontà? “- esclamò il tacchino Giò.

“La porteremo alla fabbrica dei dolciumi e, dato che si avvicina la Pasqua, ne faremo delle buonissime uova di

cioccolato” - affermò Tito.

Pertanto tutti gli animali del cortile si misero subito a lavoro, raccolsero la squisita miscela trasportandola sino

al laboratorio per farne delle gustose bontà.

Vennero così confezionate delle buonissime uova di cioccolato,  da donare  a tutti i bambini per il giorno della

Pasqua.

Favola:Le uova di Pasqua del coniglietto Era il giorno prima della Pasqua, e in tutto il paese si stavano facendo i preparativi per le festa.In questo piccolo paesino vivevano due bambini, Alfio e Serena, che si

volevano tanto bene e stavano sempre insieme.I due vivevano nello stesso cortile, e da qualche mese avevano iniziato a prendersi cura di un piccolo coniglietto dal pelo tutto rosso e bianco.Il coniglietto voleva tanto bene ai due bambini, perché lo coccolavano e non gli facevano mai mancare carote e acqua a volontà.Sapendo che tra poco sarebbe arrivata la Pasqua, il coniglietto voleva regalare ai due bambini qualcosa di speciale.Andò quindi dalla sua amica gallina, chiedendole se avesse un paio di uova da dargli. Le voleva decorare tutte con righine e fiori per poi darle ad Alfio e Serena.La gallina gli diede le uova ben volentieri, e il coniglietto iniziò subito a decorarle con mille colori.Una volta finito di decorare le uova, il coniglietto le guardò tutto soddisfatto, e pensò che sarebbe stata una sorpresa fantastica per i due bimbi!

Però, per fare una sorpresa ad Alfio e Serena, doveva trovare un posto dove tenerle nascoste fino al giorno dopo.Corse subito nel bosco, lì si ricordava che c’era un piccolo prato fiorito frequentato solo dai piccoli animaletti della foresta.Quando arrivò al prato sistemò le uova ben riparate in mezzo ai mille fiori colorati che ricoprivano tutto.Ma su quel prato fiorito stava gustandosi il primo sole di primavera una fata che, vedendo il coniglietto che nascondeva le splendide uova decorate, gli chiese tutta incuriosita cosa stava facendo.– Sono per i miei due cari amici Alfio e Serena, voglio fare loro una sorpresa per domani che è il giorno di Pasqua – disse il coniglietto.

CantoIl pic nic della Pasqua

É il pic-nic della buona PasquaÉ il Pic-nic dell’amicizia

É il pic-nic del conigliettoTanti auguri sul tuo bigliettoUn uovo sotto ogni cespuglioBen nascosto lì che aspettaSegui ora il mio consiglio

Cerca, cerca in tutta fretta

Il coniglio birichinoCoi bambini vuol giocareTutto il giro del giardinoCon gli amici devi fare

É il pic-nic della buona PasquaÉ il Pic-nic dell’amicizia

É il pic-nic del conigliettoTanti auguri sul tuo bigliettoGuarda sotto ogni cespuglio

E riempi il tuo cestinoMa che grande guazzabuglioSta comunque il suo bottino

Quante uova colorateVerdi gialle rosse e bluI bambini le han trovate

Prova a prenderle anche tuÉ il pic-nic  della buona Pasqua

É il Pic-nic dell’amiciziaÉ il pic-nic  del coniglietto

Tanti auguri sul tuo biglietto

Colorare

Colorare

Colorare

Colorare

Colorare

(bambini 4/5 anni)

Colorare e associare

(bambini 5 anni)