GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si...

60

Transcript of GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si...

Page 1: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 2: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 3: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 2013 3

E D I T O R I A L E

che si sarebbero dovuti mettere in vendita. In

sintesi, ecco che cosa serve: spirito impren-

ditoriale e capacità di coniugare i nuovi mezzi

a disposizione con i fondamentali che hanno

fatto grande l’Italia fino ad ora. Formabilio è un

esempio che ho avuto la fortuna di incrociare,

ce ne sono altri? Credo proprio di sì, ma quanta

fatica per superare le mille paure, i legacci e

legaccini con il passato, con le prassi, con la

burocrazia, con le complicazioni! Poi ci sono i

nuovi mezzi, tutti da affrontare, argomento che

tocco sempre più spesso su questa pagina, non

solo perché soffro di una propensione naturale

all’innovazione, ma perché percepisco da parte

del settore retail una paura, una ritrosia verso

questi mezzi, controproducente visto i tempi

che corrono. Solo un paio di settimane fa Huf-

fingtonPost.com pubblicava i fondamentali per

il futuro dei brick & mortar proprio imperniati

su questa commistione tra mezzi digitali e brick

& mortar. Mi fa piacere condividerli perché ci

danno la misura di come, in altri parti del mon-

do (nella fattispecie gli Stati Uniti) siano andati

ben oltre il 2.0. Ecco qui le regole per lanciare

una nuova insegna: iniziare con uno store online

attraverso una piattaforma riconosciuta (Etsy).

Poi spostarsi ad un sito di e-commerce proprio.

Successivamente, inaugurare un temporary du-

rante un evento o durante le Feste. Infine, aprire

uno spazio semipermanente brick & mortar,

testarlo ed eventualmente confermarlo. Met-

tiamola così: il cliente rimane sempre re, ma la

sua reggia ha (anche) un indirizzo web.•

ome rilanciare l’economia? Ridando fia-

to alle famiglie o puntando sulle azien-

de? Oppure abbracciando la teoria del-

la decrescita felice? E ancora, se puntassimo

sulle aziende, ma quali? Tutt’oggi, l’Italia non

si sa decidere; da un lato, si fa un gran parlare

di made in Italy, quindi, food, abbigliamento,

accessori, design, con il rilancio del turismo (o

il suo lancio?) opzione sempre valida. Dall’al-

tro, siamo o no l’ottava potenza industriale?

(Eravamo la terza venti anni fa, sigh). Secondo

l’Istat la disoccupazione continua a crescere;

mentre invochiamo l’innovazione come pana-

cea di tutti i mali, i cervelli sono in fuga e chi non

lo ha lasciato fuggire ha capito chiaramente

che perlomeno è meglio mandarlo in vacanza.

Disfattista? Per nulla, le possibilità ci sono e so-

no tutte lì “nuove, nuove” da sfruttare, anzi da

utilizzare al meglio. Durante un giro veloce del

FuoriSalone di Milano ho scoperto Formabilio,

piccolo esempio pratico di come sia tutto nelle

nostre mani: i due ideatori sono giovani, hanno

esperienze di marketing, sono, come molti loro

coetanei, conoscitori del web e, nel contempo,

in grado di apprezzare il fatto che il made in Italy

non è altro che il connubio fra un artista e un

artigiano, fra creatività ideale e competenza

reale. Quindi, hanno attivato giovani designer

(e non le solite star) e li hanno incrociati con

falegnami, mobilieri e pellettieri per creare

nuovi oggetti da mettere in vendita sul web.

Comprendendo benissimo le regole dell’engag-

ment, hanno fatto votare agli utenti i prodotti

[email protected]

@clazzati

Page 4: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 5: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 2013 5

20130 9

6 Istat

20 Franchising

8 Pensioni

21 Conad Sicilia

23 Reparto succhi di frutta

34 De Cecco

35 La Molina

40 Formaggi a fette

48 Social Tv

Creatività e digitaleper rilanciare l’Italia

L’Istat boccia le scelte dei tecnici

Pensioni: il futurofa paura agli italiani

Con gdo ed e-commercesi salva la logistica

L’ibridazione nel retailè in pieno sviluppo

Le branded app creano effetti positivi-persuasivi

Pagamenti, progetto Conad e Unicredit

Il ristorante Coop.fi offre qualità e convenienza

Franchising, in Siciliasi cerca di ottimizzare

Freschi e vicinato per Conad Sicilia

Succhi, i display seguono le caratteristiche dei format

Sviluppo reti

Brand abbigliamento: prove di economia circolare

De Cecco rafforza la capacità produttiva

Cioccolato all’italianae vincente: La Molina

Rilancio La Molisana,positivi i primi risultati

Progetto Origin Greenper valorizzare l’Irlanda

Lo yogurt magro di Mila mantiene la cremosità

Rinaldo Franco lancia la lettiera green in fibra vegetale

Vendite in leggera frenata nei formaggi a fette

03

07

08

10

12

16

18

19

20

21

23

29

32

34

35

36

37

38

38

40

ED ITOR IALE

OSSERVATORIO

COVER STORY

RETA IL

INDUSTR IA

SERV IZ I

CULTURE

47

48

50

53

54

56

57

Tg ECOnews di aprile. Sesto appuntamento con il Tg Green di GdoweekTv e le dieci top news in ambito ecosostenibilità prescelte per il mese di aprile. Fra gli altri si parla di H&M, Simply, Crai, la Rinascente, Henkel, Autogrill. Al primo posto Formabilio, la start up per giovani designer e artigiani del made in Italy.

Inaugurazione Punto Simply a Milano. Svolta Simply in Via B. Marcelloinnovazioni tipicheda superstore inserito in un negozio di prossimità che si ispira liberamentealla formula di TescoExtra. Lo presentaPaolo Bertini,responsabile display& merchandising.

ECOnews

V ideo I n te r v i s ta

Un temporary eBay al Fuorisalone del Mobile. La proposta mira ad una nuova shopping experience. All’interno di tre ambienti total white venivano evidenziati alcuni oggetti colorati per sottolinearne i loro diversi utilizzi: in primis l’utilizzo originale, poi quello riciclato.

Video Tour

Le Special Promotion attirano clienti in gdo

Social Tv, graditi i talk politici

Online il 10% della spesa entro dieci anni

I tecnici riparatori?Fonte d’innovazione

Reebok, campagna Gps indirizza nei pdv Intersport

Apprendistato e matrimonio, un incrocio pericoloso

Produzione tricolore, istruzioni per l‘uso

Page 6: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 7: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

O S S E R V A T O R I O

20 maggio 2013 7

di Gino Pagliuca

a riduzione del Pil nel 2013 sarà

attorno all’1,3%. La stima è stata

fatta il 23 aprile scorso in un’audi-

zione parlamentare dal presidente

dal neo ministro del Lavoro, Enrico Gio-

vannini, che in quell’occasione, alla vigilia

del varo del nuovo governo, parlava come

presidente dell’Istat. Nel 2012, infatti, in

presenza di una flessione del prodotto

interno lordo reale del 2,4%, il potere d’ac-

quisto delle famiglie è diminuito del 4,8%.

Una caduta di intensità straordinaria e che

giunge dopo un quadriennio caratterizzato

da un continuo declino (nel 2011 il reddito

reale era già diminuito di circa il 5% rispet-

to a quello del 2007, ultimo anno che aveva

presentato una dinamica positiva).

Ancora peggiore il dato sul potere d’ac-

quisto delle famiglie. “I redditi da lavoro

sono rimasti fermi e tutte le componenti

della spesa sono diminuite. Nel 2012 c’è

stato un ulteriore calo della propensione

al risparmio, scesa al suo minimo storico.

Solo nei primi tre mesi del 2013 c’è stato

un lieve miglioramento”. La

crisi degli ultimi cinque anni

ha modificato in profondità

i modelli di consumo delle

famiglie, che, per far fronte

alle difficoltà economiche,

acquistano presso luoghi

di distribuzione a prezzi

più contenuti e riducono

la quantità e/o la qualità

dei prodotti acquistati. Un

comportamento divenuto

più frequente nell’ultimo

anno e che coinvolge ormai

il 62,3% delle famiglie, con

un aumento di quasi nove

punti percentuali nell’arco

di soli dodici mesi. La pun-

ta massima del fenomeno si

è verificata nel Mezzogiorno

(dal 65% al 73%), ma al Nord, dove il

salto è stato di quasi 10 punti percen-

tuali (dal 46% al 55,5%) mentre al Cen-

tro si è passati dal 53% a quasi il 62%.

Spesa media mensile

delle famiglie

2.025€

Spesa media mensile del 10% di famiglie più povere

987€

Spesa media mensile del 10% di famiglie più ricche

5.505€

Aumenta, inoltre, la quota

di famiglie che acquistano

generi alimentari presso

l’hard discount (dal 10,5%

al 12,3%), soprattutto nel

Nord (dall’8,5% al 10,9%).

Le analisi puramente tec-

niche di Giovannini nei fatti

puntano il dito contro le scel-

te effettuate da altri tecnici,

quelli del Governo Monti, che

hanno portato un calo della

domanda interna del 3%: per

trovare un precedente simi-

le bisogna tornare al 2005.

Gli ultimi dati segnalano an-

che un cedimento sul fronte

dell’export che però rimane in

territorio positivo ed anzi consente di limi-

tale la caduta del Pil. Ma questo è ormai

possibile solo grazie alle vendite extra Ue,

mentre nel mercato comunitario paghiamo

lo scotto della recessione che sta colpendo

tutto il Continente.

Ma i dati più preoccupanti sono quelli

sull’occupazione. A febbraio 2013 il tasso

di occupazione ha toccato quota 56,4%,

con un calo di 219mila occupati; la disoc-

cupazione è arrivata all’11,6%, con un au-

mento di 1,6 punti rispetto a 12 mesi pri-

ma. Il tasso di posti vacanti è diminuito ed

è stato pari a circa la metà di quello rilevato

un anno prima. La disoccupazione giovani-

le nei primi mesi del 2013 ha toccato quo-

ta 37,8%, in crescita di 3,9 punti rispetto

al 2012. Insieme alla Spagna abbiamo il

più alto tasso di disoccupazione giovani-

le dell’Unione europea. Difficile pensare a

un’inversione di tendenza a breve: le pre-

visioni di Eurostat sono di una disoccupa-

zione al 12% per il 2014.•

Enrico Giovannini, professore universitario e attuale ministro del Lavoro. La sintesi di questa pagina è tratta dalle considerazioni fatte nel corso di un’audizione parlamentare tenuta da Giovannini nella sua veste di presidente dell’Istat

Page 8: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 20138

O S S E R V A T O R I O

di Gino Pagliuca

on è possibile fare previsioni

sullo sviluppo dell’economia

italiana di qui a qualche me-

se, figuriamoci se si possono

delineare seriamente scenari a medio o

lungo periodo. Eppure qualche certezza

guardando i numeri della demografia è

possibile averla. Una di queste è che le

pensioni in futuro non solo si riceveranno

in età più avanzata, come previsto dalla

riforma Fornero, ma saranno molto più

basse. Questo comporterà inevitabil-

mente una riallocazione delle risorse da

parte delle famiglie, costrette a destina-

re una quota crescente dei

redditi a un risparmio forzo-

so a fini previdenziali con

pesanti conseguenze sui

consumi.

Una recente ricerca realiz-

zata dal Censis per Covip

(l’ente pubblico che vigila sui

fondi pensione) segnala che

sono preoccupati dall’idea di

una vecchiaia da trascorrere

con una pensione inadegua-

ta il 39% dei giovani. Il termi-

ne che più spesso si accom-

pagna al futuro è paura: che

può essere quella di perdere

il lavoro e non riuscire a ver-

lavoratori pensa che andrà in pensione

dopo i 70 anni, e si mette anche in dubbio

l’equazione posto fisso uguale pensione

sicura. E questo è vero addirittura anche

per i dipendenti pubblici. Pensando alla

pensione futura, anche il 21,4% dei dipen-

denti pubblici infatti teme che verrà meno

il suo posto di lavoro e di non riuscire a

versare i contributi, il 24,1% di finire nel

precariato e di poter versare i contributi

solo in modo intermittente, il 21,3% ha

paura di non avere abbastanza reddito per

finanziare forme integrative della pensione

pubblica. Pur meno preoccupati dei dipen-

denti privati (tra i quali il 40,8% teme di

perdere il lavoro e il 24,5% di diventare

precario), questa nuova inquietudine è

una cartina di tornasole del clima di in-

sicurezza che permea la società italiana.

A livello complessivo oltre un terzo dei

lavoratori teme per il suo posto circa un

quarto di finire nella precarietà con una

contribuzione discontinua.•

sare i contributi (34,3%), o di diventare

precari e quindi di poter versare i contribu-

ti solo in modo saltuario (32,7%). Già oggi

il 39,4% dei giovani lavoratori ha un per-

corso contributivo disconti-

nuo a causa di lavori precari

o impieghi senza versamenti

pensionistici.

La pensione, sottolinea il

Censis, è stata a lungo per-

cepita dagli italiani come

un’opportunità per fare fi-

nalmente altro, lo strumento

per spezzare la rigidità della

vita lavorativa. Adesso nella

percezione collettiva queste

convinzioni non ci sono più

e i giovani sono rassegnati

(e scontenti) a lavorare più

a lungo. Solo il 23,5% dei

lavoratori italiani ritiene che

andrà in pensione all’età de-

siderata mentre il 25% dei

Italiani che temono le ristrettezze della vecchiaia

45,8%

quanti pensano che la riforma Fornero non sia definitiva

84%

chi dice di non avere le risorse per un fondo integrativo

18,8%

Ricerca del Censis sull’atteggiamento nei confronti della previdenza. L’ipoteca sui consumi.

Page 9: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 10: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

O S S E R V A T O R I O _ immob i l i a re

20 maggio 201310

di Gino Pagliuca

e necessità della gdo fisica e lo

sviluppo dell’e-commerce con-

sentono al mercato immobiliare

della logistica di resistere meglio

alla crisi rispetto agli altri settori del real

estate. Dagli ultimi dati rilevabili dal bor-

sino semestrale redatto da World Capi-

tal, società di consulenza specializzata

nell’intermediazione immobili di impresa,

si evidenzia per il mercato dei capannoni

una dinamica non esaltante di per sé, ma

comunque accettabile dato il momento

congiunturale. Un dato buono, ad esem-

pio, è quello sulla durata media delle

contrattazioni, scesa a otto mesi contro

i 12 mesi della rilevazione precedente. E

in crescita risultano anche i valori di lo-

cazione, saliti nella media nazionale del

2,5%, dopo quattro semestri di stabilità.

In lieve aumento, nell’ordine dell’1,5%,

anche i valori di vendita.

Ma vediamo perché alla base delle per-

formance della logistica sta proprio la

distribuzione tradizionale e/o virtuale.

L’aumento della disoccupazione ha come

immediata conseguenza il ridimensiona-

mento della domanda di spazi per uffici,

l’andamento molto negativo a valore dei

consumi invece, per quanto possa sem-

PREZZI CANONI E RENDIMENTI DELLE STRUTTURE LOGISTICHE NEL NORD ITALIA

Prezzi in euro per metro quadrato, canoni in euro per metro quadrato per anno.

Nuovo Usato

Città prezzo canone rendimento prezzo canone rendimento

Bergamo 740-850 40-50 5,7% 540-690 35-40 6,1%

Bologna 660-790 44-52 6,6% 530-640 38-44 7,0%

Genova 730-870 52-62 7,1% 570-710 43-52 7,4%

Livorno 800-950 47-56 5,9% 720-800 38-47 5,6%

Milano 810-970 50-57 6,0% 520-700 43-53 7,9%

Novara 570-680 38-43 6,5% 440-530 32-39 7,3%

Padova 760-910 43-54 5,8% 540-710 34-42 6,1%

Parma 660-800 40-45 5,8% 500-610 33-42 6,8%

Piacenza 610-730 33-41 5,5% 480-550 29-34 6,1%

Rimini 670-790 40-49 6,1% 570-650 37-42 6,5%

Rivalta Scrivia 650-730 40-46 6,2% 520-630 32-40 6,3%

Rovigo 560-700 38-42 6,3% 430-550 31-37 6,9%

Torino 710-800 40-50 6,0% 510-640 33-41 6,4%

Trento 810-950 41-51 5,2% 640-770 36-46 5,8%

Udine 730-850 42-48 5,7% 570-690 32-40 5,7%

Venezia 720-875 44-57 6,3% 570-730 37-46 6,4%

Verona 680-800 40-48 5,9% 510-670 34-41 6,4%Fonte: World Capital

brare paradossale, favorisce la logistica.

La spesa alimentare infatti sta scenden-

do a valore, ma gli acquisti calano solo

impercettibilmente in quantità. Si spende

cioè meno per mangiare, ma non si man-

gia meno. E per risparmiare i consumatori

penalizzano le strutture commerciali ob-

solete favorendo la grande distribuzione

che ha bisogno di piattaforme di stoccag-

gio di ampia dimensione.

Nel non alimentare, in deciso calo anche

nei volumi, si sta assistendo alla cresci-

ta dell’e-commerce, che ha bisogno di

strutture logistiche capillari ed efficienti.

Infine, un ruolo decisivo sul mercato lo

stanno giocando gli investitori istituzio-

nali costretti dall’andamento dell’econo-

mia reale a diversificare i loro portafogli

immobiliari. I fondi puntano però esclu-

sivamente a strutture nuove o addirittura

in costruzione.•

L’ottimizzazione dei punti di

carico è una delle caratteristiche

più ricercate nella scelta delle

piattaforme distributive

Page 11: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

L a storica cooperativa PLAC, Produttori Latte Associati Cremona, non si nasconde dietro ai numeri, anzi, li mette ben in evidenza, per

esaltare la qualità dei suoi prodotti: ecco così che le Sgranatelle, nuove cialde croccanti cotte al forno a base di Grana Padano DOP, vengono proposte in due formati: con il 40% di Grana Padano e con il 60% di Grana Padano. A differenza dei competitor, PLAC ha scelto di connotare lo spuntino degli italiani con un prodotto di qualità nel quale fosse molto chiara la percentuale di Grana Padano DOP presente, rispetto alla totalità degli ingredienti contenuti. Contrariamente a quanto accade per altri prodotti simili, inoltre, la nuova referenza PLAC non è un estruso di formaggio.

Il fuori pasto sfizioso e sanoProdotti italiani al cento per cento, le Sgranatelle hanno un basso contenuto di colesterolo (45mg per 50g di prodotto) e allo stesso tempo alto contenuto di proteine, fosforo, calcio, minerali e vitamine; sono dunque un alimento adatto a tutte le età e a tutte le occasioni, grazie anche alla confezione, che prevede pack da otto biscotti divisi in due vaschette monodose.Mentre le Sgranatelle con 40% di Grana Padano hanno un gusto delicato, le Sgranatelle con 60% di Grana Padano hanno un gusto intenso e deciso. Con l’aggiunta di pochi ingredienti, diventano uno spuntino sfizioso e irresistibile, per una pausa gustosa. PLAC suggerisce curiosi abbinamenti, come le Sgranatellebruschettate, le Sgranatelle di pere dolci o le Sgranatelle alla greca.Referenze a lunga conservazione, Le Sgranatelle si

conservano fuori dal frigorifero con una shelf life di 12 mesi.A punto di vendita sono disponibili

in un espositore autoportante da 14 confezioni, che amplifica la visibilità a scaffale del prodotto ed esorta il consumatore all’acquisto.Le Sgranatelle sono l’ultimo successo in casa PLAC. La cooperativa, specializzata nella produzione di Grana Padano, Provolone Valpadana, Provolone PLAC e burro, non smette di innovare e guarda avanti, per rispondere con

puntualità a ogni richiesta del mercato.Referenze a lunga

conservazione, Le Sgranatelle si conservano fuori dal frigorifero con una shelf life di 12 mesi. A punto di vendita sono disponibili in un espositore autoportante da 14 confezioni, che amplifica la visibilità a scaffale del prodotto ed esorta il consumatore all’acquisto. Le Sgranatelle sono l’ultimo successo in casa PLAC. La cooperativa, specializzata nella produzione di Grana Padano, Provolone Valpadana, Provolone PLAC e burro.

INFORMAZIONE COMMERCIALE

Percentuali esatte e ben evidenti di formaggio esaltano la qualità di queste

cialde croccanti.

PRODUTTORI LATTE ASSOCIATI CREMONA

Via Ostiano 70 - 26043 Dosimo Cremona Italy

Tel. +39 0372 455646Fax +39 0372 455660

www.sgranatelle

Page 12: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 201312

C O V E R S T O R Y

Oltre la multicanalità e la complementarietà fra reale e virtuale,si stanno creando vere e proprie “chimere” composte di pezzi web e pezzi fisici

l traino di una serie di elementi

tecnologici, competitivi e di mer-

cato, i modelli di business nel

retail stanno cambiando rapida-

mente. Un cambiamento che non dà solo

luogo alla modernizzazione dell’esisten-

te ma alla nascita di modelli totalmente

nuovi, vere e proprie “chimere” frutto della

ibridazione fra commercio fisico, e-com-

merce, web 2.0 e tecnologie informatiche

e della telecomunicazione. Per chiarire un

fenomeno magmatico e in fase di esplo-

sione cerchiamo innanzitutto di isolare al-

cuni elementi che stanno determinando

questi cambiamenti. La tecnologia ha un

ruolo fondamentale, grazie ad una serie di

innovazioni che, fertilizzandosi l’una con

l’altra, intersecandosi e sovrapponendosi,

di Fabio Salvati

nibilità dei prodotti, di riordinare le merci

e di gestire la filiera logistica in maniera

tale da massimizzare la disponibilità del

prodotto, sia in termini di velocità che di

minimizzazione delle rotture di stock

● la diffusione dei sistemi di pagamen-

to elettronici su supporti che vanno dalle

tradizionali carte di debito e di credito al

pagamento tramite smartphone con ad-

debito in bolletta

● la presenza ormai ubiquitaria del web

con la sua massa sterminata di informa-

zioni, grazie anche ai social network, e la

possibilità di accedervi ovunque e a qual-

siasi ora grazie anche alla diffusione dei

tablet e degli smartphone e alla disponi-

bilità di sistemi di telecomunicazione sem-

pre più rapidi e potenti (3G e 4G)

creano nuovi “ecosistemi” che favoriscono

l’affermazione di nuovi modi di vendere e

di comprare. Fra esse sono da ricordare:

● la disponibilità di piattaforme tecnolo-

giche che permettono di immagazzinare

con sempre maggiore efficienza ed effi-

cacia dati sul consumatore e le sue abi-

tudini, di profilarlo con sempre maggior

esattezza, di estrarre dall’analisi dei “big

data” trend di consumo e informazioni utili

e precise sul consumatore, sui mercati e

sulla concorrenza,

● il processo di perfezionamento e di di-

scesa lungo la curva di costo delle tec-

nologie informatiche relative alla supply

chain in senso lato che permettono di mo-

nitorare in tempo reale consumi e dispo-

Page 13: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 2013 13

C O V E R S T O R Y

● la disponibilità di motori di ricerca e

software di ricerca e aggregazione dei

dati in grado di mettere a disposizione le

informazioni più pertinenti grazie a poche

parole chiave

● la precisione delle tecnologie di geo-

localizzazione e la loro “massificazione”

grazie alla diffusione dei terminali collega-

ti al GPS e di applicazioni popolarissime

(4square e simili)

All’innovazione tecnologica si aggiunge,

nutrendosi di essa e favorendone allo

stesso tempo l’evoluzione, una forte com-

petizione fra retailer che ormai non ha più

limiti facilmente identificabili. Assistiamo

infatti a fenomeni concorrenziali estesi,

nell’ambito dei quali, tanto per fare de-

gli esempi, i retailer “fisici” subiscono la

concorrenza di quelli “virtuali” (Walmart

vs Amazon), oppure retailer “fisici” trova-

no nuova linfa nel creare canali di vendita

virtuali (l’e-commerce di Tesco) o retailer

virtuali iniziano a fare i primi esprimenti di

approdo nel mondo fisico (i primi store di

Google e di amazon.com).

La competizione si estende a tutte le leve

strategiche a disposizione con modalità

ed intensità nuove. Il prezzo ad esempio

diventa sempre più “trasparente” grazie

alla possibilità di confrontare in tempo

reale i prezzi praticati da più concorrenti,

fisici o elettronici che siano, o di verificare

la presenza di promozioni su un dato pro-

dotto nell’area in cui ci si trova in un deter-

minato momento. Altre variabili vengono

ridefinite in maniera drastica, come ad

esempio il patrimonio di informazioni su

prodotti e servizi a disposizione del clien-

te, l’esperienza e la comodità di acquisto,

intesa come la possibilità di accedere al-

le informazioni e avere la disponibilità del

prodotto nei tempi, nei modi, nei luoghi e

nelle circostanze di acquisto più favorevoli

per il consumatore. Diventa sempre più

fondamentale una capacità fino a poco

tempo fa poco valorizzata, quella di sem-

plificare il processo di scelta del cliente,

facendogli avere in maniera onesta gli ar-

ticoli che più soddisfano le sue esigenze

insieme alla capacità di rassicurarlo sulla

bontà delle sue scelte, prima, durante e

dopo l’acquisto. Infine diventa sempre più

Routine di acquisto che nascono nel web e si concludono nel reale, esperienze sul punto di vendita reale rese possibili dall’assistenza del web, negozi web che realizzano show room nel reale per poi tornare nel virtuale, retailer che diventano punto di riferimento per il cliente nel mondo reale. Nelle foto alcuni esempi di questa rivoluzione copernicana del retail che sta assumendo dimensioni globali, perché sperimentazioni del genere sono rintracciabili in Europa, nel continente americano e in Asia. I protagonisti si chiamano, ad esempio, Google, Tesco, Uniqlo, Amazon e Nespresso. C’è chi crea anche store fisici come Google e Amazon, chi offre una shopping experience avvolgente come Nespresso e chi integra il fisico e il virtuale in modo coerente come Uniqlo.

Page 14: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 201314

C O V E R S T O R Y

utile la capacità di offrire al cliente pun-

ti di accesso all’offerta diversificati ed in

linea con i suoi ritmi di vita ed abitudini

di acquisto impostando progetti dove la

parola pluricanalità ha un senso se tende

a diventare un continuum che “avvolge” il

cliente ed i suoi processi di decisione, di

acquisto e di accesso al prodotto. Il clien-

te/consumatore costituisce la terza varia-

bile dell’equazione. Egli tende a modificare

e frammentare le sue routine di acquisto,

conferendo crescente importanza a ele-

menti che sono spesso in contrasto tra

loro e che hanno bisogno di sintesi nuove

e diversificate. Cambia l’attenzione al “va-

lore offerto”, che nei beni banalizzati e ne-

gli acquisti routinari tende a indentificarsi

col miglior prezzo e la miglior comodità di

acquisto e in quelli più problematici con la

miglior combinazione fra prodotto, prezzo,

informazioni ed esperienza. Aumenta l’im-

portanza delle circostanze di acquisto ed

uso del prodotto (che possono coincidere

o meno) ai fini della chiusura di un atto di

acquisto o della preferenza di una formula

di vendita rispetto ad un’altra.

Come conseguenza di questi fenomeni

cresce il peso del fattore “convenience”,

ovvero della comodità di acquisto intesa

soprattutto come integrabilità e compa-

tibilità dell’atto di acquisto nelle routine

della vita quotidiana del consumatore.

Allo stesso tempo cresce l’importanza

dell’esperienza globale collegata all’atto

di acquisto (prima, durante e dopo) per

quanto riguarda i beni ed i servizi non ba-

nalizzati, dove nel concetto di esperienza

entra con forza la capacità/possibilità

di reperire le informazioni giuste tramite

fonti diversificate (dal personale di punto

vendita ai social networks). Sempre più

fluido diventa inoltre il processo di inter-

cambiabilità fra acquisti nei pdv fisici e

nei pdv virtuali, specie fra le generazioni

più giovani. La risposta all’incrocio di tutti

questi elementi è la creazione di modelli di

business che hanno valenze in alcuni casi

evolutive, come nel caso di operatori già

affermati, sia del commercio fisico che di

quello elettronico, in altri casi dirompenti,

Offrire al consumatore molteplici punti di accesso alle informazioni e alla disponibilità del prodotto, ampliando l’offerta dei servizi è la strada intrapresa da Tesco, che intreccia gli store fisici tradizionali con altre soluzioni. Ha lanciato ad esempio Tesco Bank che, facendo leva sulla notorietà di insegna, lancia un business di servizi finanziari di gran successo che transita quasi esclusivamente sul web e sul canale telefonico. In UK propone il servizio Click&Collect, che permette di ordinare la spesa online con la possibilità di ritirare la spesa in un pdv di propria scelta all’ora che si preferisce. Questo al fine di allineare il sistema di offerta a

circostanze ed esigenze di acquisto frammentate. In Corea ha lanciato con la controllata Homeplus il virtual subway store, che permette ai pendolari di vedere riproduzioni fedeli degli scaffali di un supermercato con tutti i prodotti virtualmente esposti alle fermate della metropolitana, consentendo di comprarli e pagarli fotografando un codice QR col proprio smartphone e vedersi la merce recapitata a casa quando fa più comodo. In pratica si riesce così a trasformare il tempo di attesa del treno in tempo utile e per accedere all’intera offerta della catena senza passare dal pdv fisico.

Page 15: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

C O V E R S T O R Y

20 maggio 2013 15

Nata nel 1997, Netflix offre un servizio di noleggio di dvd e videogiochi via web e, dal 2008, anche un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento. Opera in tutto il Nord America e il Sudamerica, nel Regno Unito, nei Paesi scandinavi. Da febbraio di quest’anno, con la serie politica House of Cards, ha iniziato a produrre contenuti originali fruibili tramite il servizio Watch Istantly.

con la nascita di operatori nuovi che lan-

ciano sul mercato business models com-

pletamente innovativi, in grado di fare for-

te concorrenza o in alcuni casi di mettere

fuori dal mercato gli “incumbent” più lenti

a seguire traiettorie di adattamento. Il ca-

so di scuola di modelli evolutivi è quello

delle catene di pdv che hanno integrato

l’ecommerce nel loro bouquet d’offerta of-

frendo soluzioni di acquisto “seamless”, in

grado di offrire al consumatore molteplici

punti di accesso alle informazioni e alla

disponibilità del prodotto.

Vediamo quindi catene come Zara e Uni-

qlo che integrano il canale fisico e quello

di ecommerce in maniera impeccabile e

amalgamano il tutto con un uso sapiente

della comunicazione online e dei social

media e delle app per tablet e smartpho-

ne. Oppure operatori dell’e-commerce co-

me Amazon che integrano la loro filiera

logistica con “pick points” automatici che

facilitano il ritiro del prodotto da parte del

cliente ma sono estranei alla “tradizione”

dell’ecommerce e invece tipici dei busi-

ness models del parcel delivery. Catene

di supermercati come Tesco allargano il

loro reach di mercato integrando spezzoni

di commercio basato sul dettaglio fisico

con altri legati al commercio elettronico e

all’uso del web.

Vediamo allo stesso modo nascere dal

nulla operatori come Netflix che in pochi

anni, grazie ad un modello innovativo di

distribuzione e di pricing basato su posta e

web, rivoluzionano il mercato del noleggio

dei dvd e mettono fuori dal mercato il Go-

lia mondiale del settore, Blockbuster, per

poi proseguire nella sua corsa e diventare

una seria minaccia per le Tv via cavo grazie

allo streaming.

Allo stesso modo Nespresso rivoluziona il

mercato del caffè non solo grazie alla so-

luzione della cialda monodose ma anche

e probabilmente soprattutto grazie ad un

modello di business che parte dalla vendi-

ta telefonica, passa dal web e approda in-

fine agli store fisici, offrendo al cliente una

esperienza avvolgente e omnicomprensiva

in grado di assecondarlo in qualsiasi cir-

costanza di acquisto e uso del prodotto e

di fruizione dei valori di marca. Le possi-

bilità date dalla fertilizzazione incrociata

dei modelli di business sono sterminate.

Dovremo abituarci a fare maggior uso del

calcolo combinatorio per elaborare nuove

soluzioni di retail in grado di sfidare i tempi

ed affermarsi sul mercato.•

Page 16: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

C O V E R S T O R Y

20 maggio 201316

Si integrano con le strategie di business delle imprese generando engagement negli utenti nonché dialogo ed empatia

er una solida strategia di busi-

ness, le imprese non possono

più escludere dalle loro azioni

di digital marketing la creazio-

ne di app che rappresentano sempre

più uno strumento capace di generare

engagement oltre che di impattare sui

comportamenti degli utenti. Insomma: ll

mobile non è più una scelta. Di certo non

si tratta della semplice volontà a comu-

nicare, bensì di un’esplicita integrazione

con le strategie di business che portano

le imprese e i brand ad avere un punto di

contatto con i consumatori facendo leva

su approcci dalle diverse funzionalità.

Si possono individuare, in realtà, diffe-

renti orientamenti che spaziano dall’in-

formazione, come nel caso, per esempio,

di Pampers che attraverso l’applicazione

mobile Hello Baby spiega e accompagna

le future mamme nell’esperienza della ge-

stazione, all’entertainment, un esempio

su tutti l’app di Kraft Foods che permette

di fotografarsi in compagnia di biscotti e

caramelle gommose. Il tutto passando

per l’m-commerce che mixa l’informazio-

ne sui prodotti all’acquisto supportando,

in alcuni casi, il punto di vendita fisico,

come nel caso di Zara, grazie alla possi-

bilità di scansionare i codici a barre degli

articoli esposti negli store e, nel caso di

non reperibilità del capo, di verificare la

disponibilità e disporre la consegna a do-

micilio dal proprio smartphone.

È evidente che approcci diversi sottoline-

ano stimoli differenti; in ogni caso l’im-

piego di app genera negli utenti che le

di Anna Bertolini

utilizzano effetti positivi e persuasivi ac-

crescendo l’impatto su brand e prodotti.

Le app sono un fenomeno in crescita sia

in Italia sia all’estero. Secondo lo stu-

dio Worldwide U.S. mobile applications,

storefronts and developer 2010-2014

forecasts di Idc, la quantità di web ap-

plication che saranno scaricate entro il

2014 crescerà del 60% e darà origine

a un giro d’affari di circa 35 miliardi di

dollari. Complice la diffusione degli smar-

tphone e il fenomeno crescente dei so-

cial network. Le app sono, dunque, uno

degli strumenti di business del prossimo

futuro capace di aumentare la fedeltà,

di incrementare l’accessibilità al marchio

nonché di migliorare l’esperienza crean-

do una community attorno al brand. L’im-

portante, però, è saperla mantenere viva.

Ma questo è un altro capitolo.•

Edutainment e m-commerce sono i due orientamenti che dominano il mercato delle app e che sottolineano l’approccio differente intrapreso nel mobile da industria e retailer

Page 17: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 18: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 201318

R E T A I L

Mauro Bosio.

Che ha spe-

cificato come

le porte siano

aper te “s ia

alle aziende

che fornisco-

no prodot t i

di marca, sia

a quelle che

in t e r vengo -

no nel priva-

te label”. Per

Francesco Pugliese, direttore genera-

le Conad, “si tratta di un accordo che

può rivelarsi vincente per tutti gli attori:

i fornitori, che in questa fase soffrono

particolarmente sul fronte della liquidi-

tà; Conad, che trae vantaggio dalla re-

golarizzazione dei flussi di pagamento;

infine Unicredit Factoring, che minimizza

i rischi proprio per la garanzia assicurata

dalla presenza di Conad”. Per Pugliese,

in un mercato destinato a restare diffi-

cile anche per diverso tempo, “verso la

creazione di una filiera in cui gli attori si

scelgono perché condividono strategie

e approccio etico”. Federico Ghizzoni,

chief executive officer di Unicredit, ha

sottolineato che rientra nell’ambito delle

iniziative avviate dal gruppo finanziario

a sostegno delle Pmi, con 40 miliardi di

credito entro il 2015. “Questo accordo

dimostra che si può risolvere il problema

dei pagamenti in maniera costruttiva e

intelligente -spiega- laddove la banca

viene ad assumere il ruolo di ammor-

tizzatore, favorendo la gestione della

liquidità dei propri clienti”.•

uello dei pagamenti ai fornitori è

uno dei temi più caldi nel mon-

do della gdo in tempi di crisi, a

maggior ragione dopo l’appro-

vazione del pluridiscusso articolo 62 (il

riferimento è al dl 01/2012), che fissa il

limite di 30 giorni per le merci deperibili

e di 60 giorni per le altre. Conad e Uni-

credit Factoring puntano a fare ancora

meglio, con un accordo che permetterà

di ridurre le tempistiche di pagamento,

semplificando al contempo la contabilità

degli incassi e dei pagamenti per tutti gli

attori coinvolti e consentendo al gruppo

della grande distribuzione di contare su

una flessibilità finanziaria aggiuntiva. La

società che fa capo al gruppo Unicredit

mette sul piatto 500 milioni di euro per

far decollare l’iniziativa.

Il meccanismo è strutturato per step:

Unicredit Factoring interviene nei rap-

porti tra produttore e distributore attra-

verso il cosiddetto “reverse factoring”,

tramite il quale il factor a norma di legge

si sostituisce al distributore, pagando

le forniture effettuate dall’azienda pro-

duttrice ancor

prima dei ter-

mini previsti

dalla norma-

t iva, conce-

dendo cos ì

a l l ’a z i e n d a

dis t r ibut r ice

una dilazione

di pagamen-

to di ulteriori

60 giorni. La

novità coin-

volgerà inizialmente 100 fornitori di Co-

nad, per poi estendersi in un secondo

momento all’intera galassia delle impre-

se fornitrici del gruppo bolognese della

grande distribuzione. A regime, la part-

nership dovrebbe produrre un turnover

stimabile in quasi 1,5 miliardi di euro

su base annuale. Stime che potranno

essere riviste al rialzo se il progetto si

mostrerà vincente (in sostanza, se vi

aderirà un numero elevato di fornitori),

come sottolineato dal direttore ammini-

strazione, finanza e controllo di Conad,

Siglato accordo per ridurre la tempistica. Consentirà anche una flessibilità finanziaria aggiuntiva al retailer

di Luigi Dell’Olio

FRANCESCOPUGLIESE

direttore generale Conad

FEDERICO GHIZZONI

chief executive officer Unicredit

Secondo una recente ricerca presentata dalla Cgia di Mestre proprio il ritardo dei pagamenti è tra le cause principali dei fallimenti negli ultimi anni, con 15mila chiusure censite dal 2008 al 2012. Un lustro durante il quale i fallimenti per ritardati pagamenti sono passati da 1.800 annuo a 3.860, con circa 60mila posti di lavoro persi. “Si tratta di dati molto preoccupanti, che mettono in luce gli effetti negativi sul tessuto produttivo ed occupazionale italiano della problematica”, spiegano gli autori dello studio. Né la situazione tende a migliorare, considerato che per Ceved i ritardi nei pagamenti ai fornitori riguardano il 7,1% del totale, sui livelli più elevati dall’inizio della crisi. “Nella grande distribuzione il dato è ancora più drammatico, con circa il 30% di operatori in ritardo”, precisa Francesco Pugliese, direttore generale Conad. Rimarcando l’impatto sociale destabilizzante per un settore tradizionalmente legato ai bisogni primarie delle famiglie italiane. LDO

La relazione fatale tra ritardi e fallimenti

Page 19: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E T A I L

20 maggio 2013 19

Aperto Il laboratorio del gusto al piano superiore del super di Novoli. Si parte con colazione, pranzo, merenda e aperitivi

undici mesi dall’apertura del su-

per CoopFi di Unicoop Firenze

presso l’ex area industriale di No-

voli, “il percorso di ricerca attor-

no al tema del mercato contemporaneo”,

come spiega l’architetto Paolo Lucchetta

responsabile del progetto, arriva a compi-

mento con l’inaugurazione del ristorante Il

Laboratorio del Gusto, affidato allo chef e

imprenditore Andrea Bianchini.

In concreto la degustazione incontra il

mercato, assecondando una delle ten-

denze più in voga a livello internazionale,

grazie a un ristorante che, come spiega

Lucchetta, “Attraverso il cibo esprime

il valore di socialità insito in tutto ciò

che porta il marchio Coop”. Uno spazio

di circa 200 mq, cui si accede da una

scala posta accanto all’ingresso del su-

permercato, che ne riprende gli elementi

costitutivi quali la liberta di fruizione, la

familiarità, e la naturalità della luce con

di Barbara Trigari

tre vetrate, che rappresentano altrettan-

te relazioni. Con il supermercato, con la

piazza di Novoli, che sempre più diventa

luogo d’incontro tra pendolari e residenti,

e infine con la teatralità del saper fare,

grazie alla cucina a vista, e alla possibi-

lità di accomodarsi per mangiare proprio

di fronte agli chef al lavoro.

La vetrata più estesa, 20 metri, si affac-

cia sul supermercato e delle circa 60 se-

dute in totale accoglie le più intime (per

conversazioni a due, ma la clientela può

scegliere anche tra il lungo tavolo più

conviviale e i classici tavolini tondi stile

osteria). Il gemellaggio col supermercato

è reso concreto dal fatto che tutti i pro-

dotti cucinati arrivano da lì (con la co-

modità di un magazzino sempre aperto),

e dall’ampliamento delle possibilità di

scelta per il consumatore, che per fretta

o per risparmiare può consumare un ra-

pido pasto anche al supermercato. Due

spazi per due target differenti, ma sempre

all’insegna della socialità perché anche

all’interno del pdv è possibile consuma-

re seduti il pasto, presso l’area soci e li-

breria all’ingresso (oltre che accanto al

banco panetteria).

Per il ristorante si mira al target più am-

pio possibile con un’offerta alla portata

di tutti (i bambini non pagano fino a otto

anni) che va dalla colazione alla cena,

cucina aperta a tutte le ore, piatti classici

ma anche degustazioni e cioccolateria (la

specializzazione dello chef titolare) e tè

pomeridiano, per una clientela più avanti

con l’età. Sobrio l’arredamento in legno

e metallo, che cerca la personalizzazio-

ne con sedute diverse, le tazze persona-

lizzate con il nome, servizi come il WiFi

gratuito, libri e giornali, e l’organizzazione

di momenti culturali di incontro attorno

al tema del cibo. In fase di valutazione

l’integrazione con la carta soci.•

Freschezza, qualità, prodotti locali e prezzi accessibili sono le linee guida del ristorante, le stesse seguite dal supermercato

Page 20: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E T A I L

20 maggio 201320

IL FRANCHISING ALIMENTARE IN SICILIA

La dimensione del canale supermercati

2010 2011 Var. % 2012 Var. % Var. %2010-12

Pdv affiliati

Punti di vendita 294 289 295

mq pdv 691 699 700

Fatturato per mq 3.656 3.415 -6,6 3.408 -0,2 -6,8

Fatturato per pdv 2.490 2.385 -4,2 2.385 0 -4,2

Pdv diretti

Punti di vendita 541 542 499

mq pdv 822 812 841

Fatturato per mq 4.207 4.207 -1,4 4.013 -4,6 -6,0

Fatturato per pdv 3.507 3.416 -2,6 3.375 -1,2 -3,8

Fonte: Nielsen

La formula non è stata risparmiata dalla congiuntura negativa, ma si dimostra tuttora vivace. Simply, ad esempio, ci crede

ome cresce il franchising alimen-

tare in Sicilia? Sull’argomento

si sono confrontati a Catania

esperti del settore in occasione

della seconda tappa del roadshow “Il Fran-

chising per crescere”, il ciclo di convegni

patrocinato da Assofranchising, modera-

to da Cristina Lazzati, vicedirettore Area

Retail Business Media Gruppo 24 Ore,

organizzato dal Gruppo 24 Ore e Simply®

Italia, azienda del Groupe Auchan leader

nell’affiliazione. Ebbene, per Simply il va-

lore del franchising si traduce in numeri.

“Abbiamo una rete totale di 1.535 pdv e

un fatturato sotto insegna di quattro mi-

liardi di euro –spiega Marco Bocchiola,

direttore rete franchising Simply® Italia–.

In Sicilia ci sono 71 store gestiti dal ma-

ster franchisor Fratelli Cambria, 92 da

di Alessandra Bonaccorsi

affiliati tra l’Isola e la Calabria, e 37 di

rete diretta nelle varie province siciliane”.

Ma quale è la situazione generale delle

Sicilia? Il franchising alimentare nell’Isola

(fonte Nielsen) conta 1.001 pdv gestiti da

affiliati (erano 1.188 nel 2010). In partico-

lare: i supermercati affiliati erano 294 nel

2010, 289 nel 2011 e 295 nel 2012 con

un fatturato per metro quadrato di 3.408

euro che subisce però un calo del 6,8%

rispetto al 2010. Il franchising alimentare

siciliano è maggiormente consolidato nel

settore del libero servizio con una percen-

tuale del 55,9%, che scende al 29,5% se

si parla di supermercati, del 14,15% per i

discount e dello 0,5% per gli ipermercati.

Per Stefano Crippa di Federdistribuzione

le nuove sfide della gdo devono puntare

su tre obiettivi: “La capacità di rispondere

ai bisogni di un consumatore che cambia,

trovare chiavi di efficienza per competere

in un nuovo mercato e farsi portatori di

uno sviluppo sostenibile”. Rosario Faraci,

Professore Ordinario di Economia e Ge-

stione delle Imprese dell’Università di Ca-

tania, sostiene che ci sono alcune variabili

critiche per lo sviluppo del franchising: La

compatibilità dei modelli di business del

franchisor con le caratteristiche del terri-

torio; il grado di imprenditorialità del fran-

chisee e la capacità di replicare il modello

di business del franchisor”.•

Simply ha una copertura capillare sul territorio con 600 supermercati affiliati e oltre 900 negozi con la formula del Master Franchising

Page 21: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E T A I L

20 maggio 2013 21

L’anniversario dei 40 anni è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta e individuare la mappa dello sviluppo di domani

ai può fare impresa al Sud, racco-

gliere risultati positivi e diventare

un polo di attrazione per lo svilup-

po locale? La risposta è sì, almeno

secondo Conad Sicilia, che, in occasione

dei suoi 40 anni di attività, ha fatto il punto

sullo stato attuale del mercato e tracciato le

linee del prossimo futuro in una tavola ro-

tonda ad hoc. “Alle normali difficoltà di fare

impresa, al Sud se ne aggiungono altre -ha

di Marina Bassi

precisato Giorgio Ragusa, direttore gene-

rale di Conad Sicilia-. Prima di tutto esi-

stono barriere culturali, legate al concetto

stesso di cooperativa, con resistenze da

parte dei singoli imprenditori nel mettersi

insieme e condividere business e fornitori.

Averle superate, non significa che non esi-

stono più. A ciò si aggiungono le ben note

difficoltà nell’accesso al credito da parte di

aziende che rimangono sottocapitalizzate

e non riescono a svilupparsi. Per non par-

lare della concorrenza sleale, con la quale

dobbiamo continuamente confrontarci, an-

che se abbiamo dato risposte efficaci con

un’organizzazione coesa e la capacità di

anticipare i trend, seppur in un contesto ca-

ratterizzato da infrastrutture non adegua-

te alla crescita”. Come soluzione virtuosa,

Conad Sicilia ha deciso di destinare una

quota dell’utile della cooperativa centrale

(1%) insieme a una parte dei premi dei soci,

per creare risorse da destinare alla crescita

delle cooperative del prossimo futuro.

In questo scenario, Conad Sicilia oggi rap-

presenta una realtà significativa, con una

quota di mercato del 10% grazie a un fat-

turato 2012 di circa 300 mio €, generato

da 194 punti di vendita (di cui 50 aperti

lo scorso anno in seguito ad acquisizioni,

ristrutturazioni e nuove aperture), gestiti

da 164 soci imprenditori. Si tratta per lo

più super di vicinato, che hanno nei freschi

(tutti a vendita assistita, ad esclusione or-

tofrutta, in banchi posti lungo il perimetro

dello store) il principale punto di attrazione

e differenziazione. Anche nel 2013, la rete

è destinata a crescere, anche se a ritmi

meno intensi rispetto al 2012, anche per

possibili acquisizioni in fase di definizione.

Alla rete italiana, si aggiunge la presenza

a Malta di otto super a insegna Scotts Su-

permarket, importante realtà locale, con la

quale è stata sottoscritta un’alleanza per la

fornitura di prodotti made in Italy e a marca

Conad, nelle diverse segmentazioni.•

Forte l’attenzione riservata ai

prodotti locali, con esposizioni

ad hoc, oltre che con accordi con fornitori locali di

primo piano

GIORGIO RAGUSA,direttore generale

Conad Sicilia

Page 22: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

www.formazione.ilsole24ore.com

La partecipazione all’evento è libera e gratuita fi no ad esaurimento dei posti. Per iscrizioni e maggiori informazioni: www.formazione.ilsole24ore.com/franchising

Servizio ClientiTel. 02 5660.1887 - Fax 02 [email protected]

Il Sole 24 ORE Eventi www.formazione.ilsole24ore.com

Organizzazione con sistema di qualità certifi cato ISO 9001:2008

Il GRUPPO 24 ORE e Simply, in collaborazione con Mark Up e GDOWeek, vi invitano al prossimo appuntamento su

“Il Franchising per crescere” a Padova, dopo la tappa già tenuta a Catania.

Basta parlare di crisi, pensiamo alla crescita! Questo è l’obiettivo di ciascun evento dedicato al franchising per

trovare, grazie a contributi specifi ci di autorevoli esperti e rappresentanti istituzionali del territorio locale, una nuova

via per sviluppare un modello imprenditoriale innovativo e di successo.

IL FRANCHISING PER CRESCEREPadova, 22 maggio 2013 (Ore 9.00-13.00)Centro Conferenze Camera di Commercio (Zona Stanga), Piazza Zanellato 21

Modera l’incontro: Cristina Lazzati, Vicedirettore Area Retail Business Media Gruppo 24 ORE

• Apertura dei lavori

Antonello Sinigaglia, Direttore Generale Simply ® Italia

• SCENARIO E STATO DELL’ARTE DEL FRANCHISING

Graziano Fiorelli, Presidente Assofranchising Luciano Pilotti, Professore Ordinario di Economia

e Gestione delle Imprese, Università di Milano

• OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO DEL FRANCHISING

NEL PANORAMA ECONOMICO NAZIONALE

Marialuisa Coppola, Assessore all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione, Regione Veneto

Delegato Federazione Veneta Banche di Credito Cooperativo

• Tavola rotonda: PARLIAMONE INSIEME. Dibattito e confronto con il Pubblico.

Modera: Marialuisa Pezzali, Radio 24, Gruppo 24 ORE Intervengono:

Marco Bocchiola, Direttore Rete Franchising Simply ® Italia

Antonino Cannatà, Affi liato Simply ® Italia Marialuisa Coppola, Regione Veneto Stefano Crippa, Federdistribuzione Graziano Fiorelli, Assofranchising Luciano Pilotti, Università di Milano Delegato Federazione Veneta Banche di Credito

Cooperativo

• Conclusione dei lavori a cura del Moderatore

• Segue Light Lunch

Programma

In collaborazione con: Con il patrocinio di:

Page 23: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E P A R T O S U C C H I D I F R U T T A

20 maggio 2013 23

A confronto tre punti di vendita a insegna Conad, Lidl e U2

di Lu.Ca.la maggioranza, mentre il discount si li-

mita a 22 varianti, distribuite tra quattro

marche, tutte proprie sia pure non d’inse-

gna ma di fantasia. Ma anche nei super

la pl rappresenta la parte preponderante

dell’offerta, con un’incidenza del 38% e

del 29% ripettivamente da Conad e da U2.

Sempre con riferimento ai super, l’offerta

dei nettari vede una netta prevalenza del

formato in brik monoporzione, in genere

da ml. 200, affiancato da poche varianti

nella tradizionale bottiglietta da ml. 125, e

da una o due serie di bottiglie da ml. 700.

i prezzi sono identici per i vari frutti che

qui sono i classici albicocca, pesca, pera,

talvolta arricchiti da mela e pomodoro. Nei

succhi che si definiscono limpidi, ci sono

sia spremute col 100% di frutta, sia be-

vande diluite dove però la frutta è presente

con percentuali elevate, in genere attorno

a nostra indagine ha preso in esa-

me tre store milanesi di medio for-

mato: due supermercati (Conad e

U2) ed un discount (Lidl), tutti di

superficie attorno ai 1.000 mq e situati

in zone di periferia (i super) o semicen-

trale (il discount). La loro planimetria è

abbastanza regolare, con file di lineari a

pettine. I super, però, utilizzano i tradizio-

nali moduli di lineare con numerosi ripiani,

mentre il discount opera con solo due o

tre ripiani, o anche solo con pallet a terra.

Questo avviene, in particolare, proprio per

i succhi di frutta, in gran parte esposti su

pallet monoreferenza. Naturalmente, l’as-

sortimento dei due super è ben diverso

da quello dal discount: i primi operano su

circa un centinaio di varianti, abbastanza

equamente distribuite tra nettari e suc-

chi, anche se questi ultimi sono sempre

al 50%. I prezzi però non sono sempre gli

stessi per i vari frutti, anche se le marche e

le linee sono le medesime. A questo pro-

posito sono stati rilevati i prezzi di alcuni

dei tipi di succo più diffusi: il nettare in brik

da ml. 200 ed il succo d’arance 100% da 1

litro. Si notano alcune cose: il prezzo delle

marche primarie è nettamente inferiore

da U2, nel rispetto della politica di Edlp

praticata dall’insegna, ma anche Conad

tende ad assicurare prezzi convenienti per

lungo tempo, soprattutto per la pl, ma per

il resto, promozioni escluse, appare poco

competitivo. Lidl fa a sè, è solo discount e

le sue pl rientrano più nella linea dei primi

prezzi. Quanto alla profondità di gamma,

ssono presenti succhi speciali, come bio,

light, salutistici, anche di frutti diversi dai

consueti (prugna, mirtillo, carota, verdure,

ecc.). Sono firmate in genere da marche

specializzate, ma non mancano anche

nelle linee premium delle private label.•

Page 24: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E P A R T O S U C C H I D I F R U T T A

20 maggio 201324

Supermercato di via Quaranta - Milano - visitato il 18/3/2013superficie mq 1200

LAYOUTSupermercato periferico di medie dimensioni allestito con doppie file di lineari a pettine perpendicolari all’entrata. I succhi di frutta si trovano in una delle ultime corsie, su due moduli verso il corridoio centrale, completati dalla contigua testata di banco; sullo stesso lato ci sono altri cinque moduli con le bibite e di fronte ci sono i dolciumi; a seguire la drogheria food. I moduli sono di tipo standard, senza allestimenti particolari. Le corsie sono di discreta ampiezza.

Ref. Val. %

108

Nettari 52 48,1

Succhi 100% e mix 56 51,9

Private label 41 38,0

Numero marche 12

Concentrazione 9,0

OFFERTASono presenti complessivamente 108 referenze comprensive delle varianti di frutti; i nettari sono 52, per una

quota del 48,1%; i succhi limpidi e vari sono 56, per il restante 51,9%. Nei nettari la prevalenza è di formati piccoli (bottiglie da 125 ml e brik da 200 ml) mentre nei succhi prevalgono i brik da 1 litro. Le marche sono 12, per una concentrazione di nove varianti per marca, ma occorre osservare che la marca privata (Conad e

Apprezzo) incide per il 38%, con 41 varianti complessive.

ingresso

birra detergenti

vini petfood

drogheria succhi bibite

casse

drogheria dolciumi

DISPLAYLa testata, con otto ripiani, è interamente riservata ai nettari, che si estendono su altri due ripiani di un modulo in corsia; il restante spazio presenta i succhi limpidi e speciali. La sequenza espositiva raggruppa le varianti per marca e tende a svilupparsi in orizzontale, particolarmente per i succhi a marca Conad ed anche di primo prezzo (marca Apprezzo); per il resto si tende a lasciare i formati più voluminosi nei ripiani in basso. Le promozioni sono evidenziate sui lineari, ma i prodotti si possono trovare anche in spazi fuori banco.

conad yoga varicereal yoga santal conad

conadconad conad conad

conad conad conad pp

santal santal pp skipper

skipper santal derby santal

valfrutta pfanner bravo yoga valfrutta

2 moduli di lineari in corsia - 6 ripiani testata interna con 8 ripiani

nettari

succhi

Page 25: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E P A R T O S U C C H I D I F R U T T A

20 maggio 2013 25

Supermercato di via Trilussa - Milanovisitato il 19/3/13superficie mq 1000

LAYOUTSupermercato di medie dimensioni, situato in un quartiere periferico di Milano, con un layout che si sviluppa in lunghe corsie a pettine perpendicolari all’entrata, situata sul lato sinistro del punto di vendita. Ai succhi di frutta sono riservati quattro moduli di lineare in un lato di una corsia centrale, condiviso con gli alimenti per l’infanzia e di fronte a merendine ed accessori di cartoleria, così da creare una specie di categoria di prodotti destinati prevalentemente ai bambini. I moduli sono di tipo standard e le corsie non sono molto ampie.

OFFERTASono presenti complessivamente 101 referenze comprensive delle varianti di frutti; i nettari sono 47 per una

quota del 46,5%; i succhi limpidi e vari sono 54, per il restante 53,5%. Nei nettari prevalgono in netta misura i brik da 200 ml, mentre nei succhi il formato prevalente è il brik da un litro. Le marche sono 16, per una

concentrazione di 6,3 varianti per marca; di queste, la più rappresentata è la private label, presente con 29 varianti, pari al 28,7%, alcune delle quali di tipo premium, mentre non c’è la marca privata per i primi prezzi.

ingresso

merendine cartoleriadetersivi

succhi infanzia casse

biscottitoeletta

panetteria

DISPLAYSi può osservare che dei quattro moduli riservati ai succhi di frutta, due siano per i nettari e gli altri due per i succhi limpidi, ma ci sono alcune referenze che non rispettano questa suddivisione. I ripiani sono sei e la sequenza espositiva non sembra seguire precisi criteri, anche se ogni tipo di succo è esposto con le varianti affiancate in orizzontale. La marca privata Unes tende comunque ad occupare i ripiani centrali, mentre quelli in basso ospitano i formati più grandi. Non sono evidenziate promozioni, nel rispetto della politica di prezzi bassi permanenti dell’insegna.

plein sud plein sud plein sud plein sud plein sud vita fit vita fit

pallet mono ref.

solevita plein sud vita fit

vitafit solevita solevita vitafit linessasolevita (light)

segue pallet mono ref. 2 moduli bassi con 2 ripiani

Ref. Val. %

101

Nettari 47 46,5

Succhi 100% e mix 54 53,5

Private label 29 28,7

Numero marche 16

Concentrazione 6,3

nettari

succhi

Page 26: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E P A R T O S U C C H I D I F R U T T A

20 maggio 201326

Discount di Viale Bezzi - MilanoVisitato il 20/3/2013Superficie mq 1200

LAYOUTÈ un discount di notevoli dimensioni per il format, con il layout che rispecchia la classica disposizione dell’insegna, vale a dire: ingresso a sinistra che introduce le lunghe corsie perpendicolari che nella parte verso le casse ospitano i prodotti alimentari non deperibili, tra i quali i succhi di frutta, ai quali viene riservato circa mezzo lato di lineare, insieme alle bevande e di fronte a snack e biscotti. In questo spazio, i succhi sono esposti su 11 pallet mono variante, affiancati da due moduli di lineare di due ripiani. Le corsie sono molto ampie ed agevoli.

OFFERTALe varianti presenti sono complessivamente 22, tutte di succhi confezionati in brik da 200

fino a 1.500 ml. I nettari sono dieci ed i succhi limpidi 12, per un’incidenza rispettivamente del 45,5 e 54,5%. Le marche sono quattro, ma tutte sono marche private dell’insegna e

caratterizzano diversi livelli merceologici dei prodotti, tra cui anche una linea light.

ingresso

birra vini

bevande casse

bibite acqua

[ . . . . . . . . . . . . . . . succhi pallets . . . . . . . . . . . . . . . ] scaffale 2 ripiani

biscotti snack

DISPLAYL’esposizione su pallet presenta una singola variante di prodotto e di frutto per ognuno, contenuti nei loro imballi esterni; sui due moduli di due ripiani le varianti sono allineate per le marche presenti. L’esposizione è completata dai caratteristici grandi cartelli gialli con i prezzi di ogni variante ben evidenziati.

bio G valfrutta yoga don simon

apfel santal bravo pfanner arc en c

unes mulino b bio G pomì 123 yoga santal skipper

unes unes yoga unes

valfrutta santal unes sanattiva derby unes

derby yoga santal santal skipper skipper

pp unes unes valfrutta

4 moduli in linea - 6 ripiani

Ref. Val. %

22

Nettari 10 45,5

S-ucchi 100% e mix 12 54,5

Private label 22 100,0

Numero marche 4

Concentrazione 5,5

nettari

succhi

Page 27: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

TANTI PRODOTTI E TANTA QUALITA’ GARANTITA

Passione Verde è una linea di prodotti vegetali surgelati Italiani dalle caratteristiche naturali uniche, ideali per chi è sempre alla ricerca del Gusto, del Benessere e della Qualità. Una gamma completa che conta oltre 30 prodotti, tutti garantiti dalla FILIERA COVALPA ABRUZZO, naturalmente.

AGRIFOOD ABRUZZO S.r.l.

Sede: Via San Bernardino, 196 - 25018 Montichiari (BS) - Tel. 030 99 815 30 Fax 030 99 815 20 – email: [email protected] - www.agrifood.itStabilimento: Borgo Strada 14 - 67043 Celano (AQ) - Tel. 0863 795 01 Fax 0863 795 02 97

Page 28: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

www.linkontronielsen.it 30 maggio - 2 giugno Forte Village, Sardegna

OnG

rap

hics

La nuova frontiera del cambiamento

Il valorelore del NONOI

Giovedì 30 maggioL’Italia che vuole cambiare

17:30Beppe Severgnini conversa sul futuro del nostro Paese insieme ad alcuni protagonisti di storie di successo.

Venerdì 31 maggioIl valore del Noi

9:00Vincenzo Perrone, Università BocconiGiuseppe De Rita, CensisFrancesco Daveri, Università di ParmaSami Kahale, Procter & GambleLuca Colombo, FacebookBeppe Severgnini

Venerdì 31 maggioIl nuovo paesaggio della comunicazione

14:45Valerio Di Natale, UPAMaura Latini, Coop ItaliaGiuliano Noci, Politecnico di MilanoStefano Sala, Publitalia ‘80Carlotta Ventura, Telecom ItaliaRiccardo Luna

Sabato 1 giugnoLe sfide della crescita si vincono insieme

9:00Vincenzo Perrone, Università BocconiSteve Hasker, NielsenDavide Cozzarolo, SigmaMario Gasbarrino, UnesMaurizio Gattiglia, AgoràRomano Mion, EurospinMaria Cristina AlfieriRoberto Burdese, Slow FoodAndrea Giussani, Banco AlimentareVito Gulli, Generale ConserveAntonio GaldoGherardo Colombo

Page 29: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

sv i luppo re t i _ R E T A I L

22 aprile 2013 29

LOCATION

È ubicato in periferia, a circa

due chilometri dal centro cit-

tadino.

CONCORRENZA

Poco distante è attivo un Eu-

rospin.

LAYOUT

Segue il format dell’azienda. I

clienti possono seguire quat-

tro percorsi specifici: Sapori

di Casa; Verde Natura Eco e

Bio; Spendo Meno; Benesse-

re. Ha una connotazione eco-

attenta.

OFFERTA

Offre 14.000 prodotti food e

non food.

SERVIZI

Orario: lun-sab 8,00-20,00;

domenica 8,30-20,00. È do-

tato di un parcheggio con 250

posti auto.

ADDETTI E CASSE

Il personale è costituito da 40

collaboratori, di cui otto neo-

assunti con un’età media di 35

anni. Il 30% dello staff proviene

dal Comune di Chiaravalle. So-

no attive nove casse tra cui la

cassa prioritaria per disabili e

donne in gravidanza.

Ipermercato

Via Pizzardeto snc

Loreto (An)

2.500 mq

Gruppo Gabrielli

DATA DI APERTURA

Marzo 2013

LOCATION

È situato nella zona periferi-

ca della città, a pochi minuti

dall’uscita autostradale della

A14.

CONCORRENZA

Nello stesso bacino di utenza

sono attive le insegne Iper-

simply, Eurospin e Sì con Te.

LAYOUT

Il punto di vendita riapre adot-

tando un layout aggiornato, in

linea con i nuovi canoni espo-

sitivi del format. L’ingresso si

apre nell’area promozionale

dedicata interamente al non

food.

OFFERTA

L’assor timento comprende

14.868 articoli di cui 7.121

food e 7.747 non food.

SERVIZI

Orario: lun-sab 8,30-20,30;

domenica 9,00-13,00 e

16,00-20,30.

ADDETTI E CASSE

Lo store manager Bruno Ma-

rinelli coordina un organico di

45 addetti. Sono dieci le cas-

se in barriera.

Supermercato

Strada statale 120

Linguaglossa (Ct)

780 mq

Nicotra Food srl (Conad

Sicilia)

Supermercato

Via Fratelli Picardi

Sesto San Giovanni (Mi)

900 mq

Rewe Group

DATA DI APERTURA

21 marzo 2013

LOCATION

È in centro cittadino, poco di-

stante dal Parco Corridoni Pa-

dovani. La più vicina fermata

della metropolitana è Sesto 1°

Maggio.

CONCORRENZA

Poco distante sono presenti

un supermercato Esselunga,

un punto di vendita Il gigante e

uno store Ipercoop.

LAYOUT

Si sviluppa su classico format

dell’insegna.

OFFERTA

Numero referenze non dispo-

nibile.

SERVIZI

Orario: lun-sab 8,00-22,00;

domenica 8,00-21,00. È attivo

il servizio take away.

ADDETTI E CASSE

Ha un team di 29 addetti di cui

21 nuove assunzioni. Ha sette

casse in barriera.

Discount

Via Litoranea

Marotta (Pu)

1.218 mq

Eurospin

DATA DI APERTURA

5 aprile 2013

LOCATION

Situato in zona centrale, sul lun-

gomare della cittadina.

CONCORRENZA

Nella stessa via è presente un

discount Lidl.

LAYOUT

È conforme al format aziendale.

OFFERTA

Sono in vendita 1.535 articoli

alimentari e 645 non alimen-

tari.

SERVIZI

Orario: lun-sab 8,30-20,00.

Può ospitare fino a 72 auto nel

parcheggio.

ADDETTI E CASSE

Si avvale di 17 collaboratori e

ha quattro casse in barriera.

Ipermercato

Via Maestri del lavoro

Chiaravalle (An)

2.300 mq

Groupe Auchan

DATA DI APERTURA

20 marzo 2013

IPERMERCATI: 138

MQ 722.366

SUPERMERCATI: 2.730

MQ 2.081.250

ALTRI: 7.158

MQ 2.031.550

AREA NIELSEN 4

IPERMERCATI: 157

MQ 710.204

SUPERMERCATI: 1.981

MQ 1.780.728

ALTRI: 4.607

MQ 1.382.272

AREA NIELSEN 3* Dati aree da: Guida Nielsen Largo Consumo, edizione febbraio 2013

di A. Bonaccorsi

IPERMERCATI: 356

MQ 1.860.068

SUPERMERCATI: 1.784

MQ 1.723.087

ALTRI: 3.900

MQ 1.252.864

AREA NIELSEN 1

Page 30: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

R E T A I L _ sv i luppo re t i

22 aprile 201330

Dispone di circa 7.000 refe-

renze.

SERVIZI

Orario: lun-gio: 9,30-20,30;

venerdì 9,30-22,00; sabato

9,30-20,30; nelle domeniche

di apertura 9,30-20,30.

ADDETTI E CASSE

Sono impiegate 25 persone e

conta cinque casse.

Elettronica di consumo

Via Donatori del Sangue 45

Orbetello (Gr)

1.100 mq

Grossisti riuniti elettrodo-

mestici

DATA DI APERTURA

29 marzo 2013

LOCATION

Ha un bacino di utenza di

55.000 potenziali clienti in

bassa stagione, 100.000 nel

periodo estivo. È in zona cen-

trale sulla strada statale 440.

CONCORRENZA

Non ha competitor in zona.

LAYOUT

Si sviluppa su pianta rettan-

golare e presenta come primo

reparto all’ingresso quello de-

dicato alla telefonia.

OFFERTA

Dispone di 3.500 referenze.

SERVIZI

Orario: lun-dom 9,30-13,00 e

15,30-19,30. Ha la disponibi-

lità di un parcheggio con 60

posti auto.

ADDETTI E CASSE

Il direttore Francesca Fommei

coordina 13 addetti. È dotato

di due casse.

DATA DI APERTURA

21 marzo 2013

LOCATION

È all’ingresso della città, lungo

l’arteria principale che collega

la periferia al centro. Strada ad

alto traffico.

CONCORRENZA

In zona sono attivi solo dei pic-

coli generi alimentari.

LAYOUT

Il pdv si apre sull’ortofrutta e

pescheria e segue il tradizionale

format dell’insegna.

OFFERTA

Conta su un assortimento di

circa 6.000 referenze food e

non food.

SERVIZI

Orario: lun-sab 8,30-13,30 e

16,00-20,00.

ADDETTI E CASSE

Opera con 12 addetti e quattro

casse.

Supermercato

Viale Epipoli

Siracusa

850 mq

Gierre store srl (Conad

Sicilia)

DATA DI APERTURA

21 marzo 2013

LOCATION

È ubicato in un’area residenzia-

le di nuova espansione.

CONCORRENZA

Non si confronta con competi-

tor diretti nelle immediate vici-

nanze.

LAYOUT

Il punto di vendita sorge in un

edificio di nuova realizzazio-

ne, progettato per ridurre al

massimo l’impatto sull’am-

biente e risponde ai requisiti

per la qualificazione in classe

energetica A: è provvisto di

un sistema a cappotto iso-

lante applicato alle pareti pe-

rimetrali e di una copertura in

pannelli coibentati.

OFFERTA

L’assor timento comprende

6.000 item.

SERVIZI

Orario: lun-sab 8,30-21,00;

domenica 8,30-13,30 e 16,00-

20,00.

ADDETTI E CASSE

Dà lavoro a 22 addetti e ha cin-

que casse.

Erboristeria

Corso Tacito 70

Terni

34 mq

L’Erbolario

DATA DI APERTURA

23 marzo 2013

LOCATION

In centro città, a pochi metri dal

Comune e dall’Istituto musicale

Pareggiato Briccialdi.

CONCORRENZA

In zona compete con diversi al-

tri punti di vendita: L’Erboriste-

ria, Farmacia Erboristeria Aita,

Erboristeria Natural e Bottega

Verde.

LAYOUT

Non si discosta dal consueto

format dell’insegna.

OFFERTA

Ha in assortimento oltre 600

prodotti.

SERVIZI

Orario: lunedì 13,30-19,30;

mart-sab 9,30-19,30.

ADDETTI E CASSE

Nel punto di vendita sono pre-

senti due lavoratori. Le opera-

zioni di pagamento sono agevo-

late da una cassa.

Abbigliamento

Via Etnea 722

Catania

140 mq

Desigual

DATA DI APERTURA

Marzo 2013

LOCATION

È in pieno centro cittadino in

una zona ricca di attività com-

merciali.

CONCORRENZA

In zona sono presenti Motivi,

Guess, Oltre, Benetton.

LAYOUT

Si sviluppa su pianta a u e se-

gue fedelmente la tradizione

dell’insegna.

OFFERTA

Conta in assortimento circa

1.000 item.

SERVIZI

Orario: lun-sab 9,30-20,00.

ADDETTI E CASSE

Per i pagamenti sono presenti

due casse.

Elettronica di consumo

Via Antonio Bardelli 4

Torreano di Martignacco

(Ud)

2.000 mq

Gruppo Marcopolo Expert

DATA DI APERTURA

23 marzo 2013

LOCATION

Lo store si sposta dal piano ter-

ra al piano superiore in un’am-

pia location. Si trova in un’area

periferica della città.

CONCORRENZA

Non ci sono concorrenti vicini.

LAYOUT

È stato realizzato seguendo le

direttive aziendali.

OFFERTA

NON FOOD

Page 31: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

Peschiamo dalle acque chiare e fredde del Nord Atlantico le migliori specialità di pesce al mondo nel rispetto della natura. Offriamo una vasta gamma di prodotti ittici per soddisfare le diverse esigenze del consumatore moderno.

Le Delizie Dal Mare

Royal Greenland Italia Spa Via G. Saragat 2, 20834 Nova Milanese Tel: 03621709014 – Fax: [email protected]

Scansiona il codice con il tuo smartphone per vedere un filmato sulla nostra pesca in Groenlandia

Page 32: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201332

Utilizzando le risorse più volte, facendole ruotare tramite il riutilizzo e il riciclo, l’intero sistema ne guadagna.All’estero, alcune marche lo stanno sperimentando, ma qualcosa succede anche in Italia

ambiando il modo in cui produ-

ciamo e progettiamo i beni di lar-

go consumo si potrebbe ridurre

il consumo di materie prime e di

conseguenza la produzione di rifiuti, e ri-

sparmiando qualcosa come 700 miliardi

di dollari all’anno. Se poi si considera che il

settore dei beni di largo consumo assorbe

circa il 60 % della spesa totale dei consu-

matori e “produce” il 75% dei rifiuti urbani,

è evidente che ogni piccolo cambiamento

improntato all’eco-efficacia adottato dalla

maggioranza delle aziende può portare a

grandi risultati globali. Invece, nel modello

economico attuale accade che una percen-

tuale fra il 60 e l’80% delle risorse venga

sprecata. Sono alcune delle stime e dei dati

contenuti nel rapporto “Towards the circular

economy”, commissionato alla McKinsey,

dalla Ellen MacArthur Foundation con lo

scopo di diffondere i benefici dell’econo-

mia circolare.L’edizione 2013 riporta alcu-

ni esempi concreti del settore dei prodotti

alimentari e bevande, dei prodotti tessili,

e dell’imballaggio che insieme rappresen-

tano l’80% del mercato totale dei beni di

largo consumo. Vediamone alcuni

di Silvia Ricci (Porta la sporta)

Un esempio originale legato a questo con-

cetto è la linea Mud Jeans dell’imprendi-

tore olandese Bert van Son che permette

di avere in leasing un paio di jeans, uomo

o donna. Praticamente un paio di jeans

viene ceduto con accordo tipo leasing che

prevede un pagamento iniziale di 20 euro

a cui seguono dei pagamenti automatici a

cinque euro al mese per un anno. Alla fi-

ne dei dodici mesi si hanno tre opzioni a

disposizione: rendere il jeans recuperando

la somma iniziale, scambiarlo con un paio

nuovo pagando 7,50 euro (e iniziare i 12

mesi di rateizzazione mensile), oppure pa-

gare 20 euro di deposito per tenerlo per più

tempo. Ritornando il capo definitivamen-

te si ottengono 20 euro di sconto su un

altro acquisto. Chi invece acquista i jeans

“tradizionalmente” riceve sempre i 20 euro

di sconto quando riporta il capo. Durante

i 12 mesi di leasing si ha anche diritto ad

una riparazione gratis qualora si presenti la

necessità. La convenienza per l’azienda è

nel lungo termine, nella conquista e fideliz-

zazione di nuovi clienti e nel recupero del

tessile che viene impiegato per nuovi capi.

JEFF

JO

HN

SON

© P

ATAG

ON

IA, I

NC.

Page 33: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 2013 33

I jeans sono realizzati in un

cotone bio proveniente dalla

Turchia piuttosto costoso e di

difficile reperimento. Inoltre,

siccome la produzione del

cotone è molto impattante

e richiede parecchia acqua

(in media di 8.500 litri d’ac-

qua per un solo paio di jeans,

secondo il WWF) anche per

il cotone bio è importante

utilizzare fibra riciclata. Per il

momento ne viene impiegata

una percentuale del 40% con

la prospettiva di arrivare al

50%. Una parte di fibra ver-

gine resta insostituibile per il

processo di filatura .

Parlando di imprenditori che vanno verso

un’economia circolare non si può non cita-

re The Common Threads (foto nella pagina

a fianco, ndr), l’iniziativa pionieristica lan-

ciata da Patagonia nell’autunno del 2011.

L’azienda incoraggia i propri clienti a seguire

le quattro R di Ridurre, Riparare, Riutilizza-

re e Riciclare. Ce n’è anche una quinta, in

realtà,“Reimagine”, che è un appello e un

auspicio allo stesso tempo: “Ri-immagina”

insieme a noi un futuro dove poter prendere

dalla natura soltanto quello che la stessa

riesce a rigenerare. Common Threads of-

fre riparazioni a prezzi modici in dieci giorni

(dal gennaio 2012 sono stati gestiti oltre

26 mila pezzi), la possibilità di

rivendere i capi attraverso un

canale di eBay o Patagonia.

com e il ritiro dell’usato. Pata-

gonia destina l’1% del proprio

fatturato alle associazioni am-

bientaliste.

Puma è stata la prima azienda

a ottenere la certificazione Cra-

dle to Cradle (C2C) con la linea

InCycle ancora non disponibi-

le in Italia. La nuova collezione

utilizza materiali omogenei per

garantire che siano completa-

mente riciclabili al termine del

loro ciclo di vita. Secondo il calcolo dell’im-

pronta ambientale sviluppato da Puma de-

nominato Product Environmental Profit &

Loss Account (PUMA Product E P&L) que-

sti prodotti hanno un impatto ambientale

ridotto di un terzo rispetto ai loro omologhi

convenzionali. Puma ha installato conteni-

tori in-store per raccogliere scarpe usate,

abbigliamento e accessori di qualsiasi mar-

ca, come parte del suo programma “Bring

Me Back”, che attua in collaborazione con I:

CO, una società internazionale che promuo-

ve programmi di riciclaggio a cui aderiscono

diverse marche note. In Italia il programma

è attivo nei Puma Store di Milano e Roma.

A sua volta, H&M con l’iniziativa Long live to

QUALCHE DATO SUL CONSUMO (E SPRECO) DI TESSILE

Secondo le stime dell’EPA- Environmental Protection Agency- nel 2010 sono stati gettati via negli Stati Uniti oltre 12 milioni di tonnellate di abbigliamento, calzature e altri prodotti tessili. Di queste 12 tonnellate l’85% è finito in discarica e ogni residente degli Stati Uniti vi ha contribuito con una “produzione” media di circa 32 kg/anno. Il Rapporto ‘L’Italia del riciclo 2010” dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, riportando i dati di uno studio dell’Università di Copenaghen, stima per l’Europa un consumo annuo di abiti, accessori e prodotti tessili pari a circa 10 kg l’anno per abitante. In Italia, la raccolta la differenziata della frazione tessile ammonta a meno meno di 1,5 Kg per abitante, un dato ben distante dai 7 kg/anno per abitante raccolto in Germania. Lo scorso anno è stato firmato un accordo tra Anci e Conau (Consorzio Nazionale Abiti e Accessori usati) per raggiungere l’obiettivo di raccolta di 3-5 kg/abitante/anno, pari a circa 240.000 tonnellate complessive.

Avere in leasing un paio di jeans, uomo o donna: è questa l’idea legata alla linea Mud Jeans di Bert van Son

fashion (foto a centro pagina, ndr) incentiva

la consegna di abiti usati con un buono da

5£ (la valuta e l’importo dipende dai Paesi)

da scontare su acquisti successivi superiori

ai 30£ per ogni borsa di indumenti usati

consegnata. Il tessile raccolto da H&M ne-

gli Usa viene consegnato a Global Green,

affiliato a Green Cross International che

utilizza i proventi derivati dalla rivendita del

materiale per progetti a favore di comunità

colpite da eventi catastrofici connessi al

riscaldamento climatico. Partner europeo

è invece I:CO, lo stesso partner di Puma.

H&M è il primo retailer che, a partire dal me-

se di febbraio 2013, estende l’iniziativa in

tutti i 48 mercati internazionali in cui opera,

Italia compresa. Il buono da noi ammonta a

cinque euro e viene scontato su una spesa

minima di 40 euro. North Face ha lanciato

invece “Clothes The Loop” in dieci store di

Chicago, New York, San Francisco e Seattle.

La consegna di abiti e/o calzature usate

(max una consegna al giorno) viene pre-

miata con un bonus di dieci dollari sconta-

bile su acquisti successivi. L’abbigliamento

raccolto viene inviato ad un centro di riciclo

dove viene suddiviso in 400 categorie per

essere riusato o riciclato per dare vita ad

altri prodotti o indumenti. Anche qui i pro-

venti vanno ad un ente no profit.•

Page 34: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201334

Avviate a Ortona due nuove linee per i formati lunghi e corti. Vengono così poste le basi per un ulteriore crescita

on una inaugurazione che ha vo-

luto essere un segnale di visione

positiva del futuro, lo scorso 10

aprile De Cecco ha avviato due

nuove linee produttive presso lo stabili-

mento di Ortona (Ch) per la produzione

della pasta. Con queste due nuove linee

De Cecco potrà aumentare la propria

capacità produttiva di circa il 35%, por-

tandola dagli attuali 1.600.000 a circa

2.200.000 quintali. Un investimento da

30 milioni di euro, con un contributo della

Regione Abruzzo del 7%.

L’aumento della produzione ottenuta con

l’installazione delle nuove linee va di pari

passo con l’automatizzazione delle linee

produttive, ma mantiene inalterati gli

standard tecnici e dei parametri qualita-

tivi che hanno caratterizzato le produzioni

di De Cecco sin dalla sua fondazione, co-

me l’utilizzo di semola a grana grossa, i

di Salvatore Ippolito

le linee produttive è il doppio, ma non

dovrebbe essere sfruttata per evitare

che l’aumento della velocità, con il con-

seguente attrito, il calore generato e lo

‘stress’ dell’impasto, portino a una dimi-

nuzione della qualità della pasta.

De Cecco ha chiuso il 2012 con un au-

mento del fatturato del 5% rispetto al

2011. Il fatturato in Italia è stato di 246

milioni di euro, quello estero è stato di

147 milioni, al quale vanno aggiunti i 37

milioni di euro del gruppo russo della

pasta Pmk acquistato nel 2011. Il mar-

gine operativo lordo nel 2012 è stato di

39.5 milioni di euro rispetto ai 33 milioni

del 2011. Con questi numeri De Cecco

si conferma il terzo gruppo pastaio al

mondo e con le nuove linee produttive

ha voluto porre le basi per il suo ulteriore

sviluppo con l’obiettivo di continuare ad

essere leader nel segmento premium.•

LE DUE LINEE IN DETTAGLIO

Nelle due linee produttive realizzate a Ortona l’impastatrice raggiunge i 350 cm di lunghezza, le viti elicoidali che smuovono l’impasto di ciascun impianto sono quattro e hanno un diametro di 160 mm per la pasta corta e 210 mm per quella lunga. Anche le trafile sono più grandi, rispettivamente 300 e 600 mm, con un conseguente maggior numero di fori di estrusione, alle quali seguono sei canne lunghe 255 cm che accolgono la pasta stendendola a essiccare. I tempi di impasto, i giri delle viti nell’impastatrice, le velocità di estrusione dei fori delle trafile, i tempi di essiccazione sono gli stessi che contraddistinguono la tradizione produttiva De Cecco.

lunghi tempi di impasto, la bassa velocità

di gramolatura e di trafilatura, i tempi di

essiccazione lunghi (circa 20 ore) e le

basse temperature (60 gradi). La gestio-

ne informatizzata dei processi produttivi

migliora l’affidabilità anche in materia di

igiene, di sicurezza, di costanza e della

qualità.

Le due linee di produzione sono state

progettate e costruite su misura per De

Cecco e hanno visto un impegno da parte

dei costruttori di circa 20.000 ore di lavo-

ro. Le due linee, una per i formati lunghi e

una per i formati corti, aumenteranno la

capacità produttiva dello stabilimento di

Ortona di 2.000 quintali ogni 24 ore, por-

tando la produzione dello stabilimento a

1.200.000 quintali l’anno e consentiran-

no di rispondere alla crescente richiesta

nei mercati in cui l’azienda è presente.

La capacità di produzione potenziale del-

Page 35: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 2013 35

Dal 2010, l’azienda toscana di alta gamma cresce del 15% l’anno, con un fatturato vicino miliardo di euro

i tedeschi piace il cioccolato

morbido, come quello al latte

o al gianduia, mentre gli inglesi

apprezzano le note più decise

del fondente. Lo sanno bene nel quar-

tier generale di La Molina, dal momento

che realizzano all’estero il 60% degli ol-

tre 1 milione di euro di fatturato. Le de-

lizie prodotte a Quarrata, nel pistoiese,

vengono poi vendute nei più importanti

department store di tutto il mondo, co-

me Fortnum&Mason e Kaefer, e mentre

Selfridges ha dedicato all’azienda il suo

prestigioso Feature Wall per l’intero mese

di aprile. Ma i prodotti La Molina arrivano

di Manuela Soressi

anche in Medio Oriente, Asia e in Usa. “I

nostri clienti cercano il Made in Italy, sia

nel gusto che nel design, e noi offriamo

entrambi -spiega il direttore Riccardo Lu-

nardi-. Inoltre con alcuni importanti clienti

abbiamo studiato delle ricette esclusive, a

marchio proprio, per incontrare al meglio i

gusti del loro pubblico”.

Nata nel 2001 come laboratorio specializ-

zato nella lavorazione artigianale del cioc-

colato di alta qualità, La Molina ha subito

puntato su un brand inusuale e molto ca-

ratterizzante, ma la svolta è avvenuta nel

2010, quando ai soci fondatori, i fratelli

Riccardo e Massimiliamo Lunardi e all’ar-

La nuova sede di La Molina è aperta al pubblico che viene accompagnato attraverso visite guidate al laboratorio con degustazioni e nell’aula didattica per lezioni e workshop. Presente anche uno store

tista-designer Riccardo Fattori –a cui si

devono il brand e il logo- si affianca l’im-

prenditrice pratese Elisa Cafissi che tra-

ghetta La Molina da laboratorio artigianale

a impresa strutturata. Tre anni fa l’azienda

viene sottoposta a un restyling, e da allo-

ra vede crescere il fatturato del 15% l’an-

no. Oggi, ha raddoppiato gli spazi grazie

all’ingresso nella nuova sede, inaugurata

pochi mesi fa, la cui struttura ricorda la

silhouette di una pralina. Ci lavorano 15 di-

pendenti, a cui si affiancano gli stagionali

assunti tra settembre e dicembre per far

fronte alla “alta stagione” del cioccolato.

Presente anche un store, dove si possono

acquistare tutte le specialità La Molina.

A far emergere il cioccolato La Molina dal

folto drappello dei produttori italiani di

qualità è stato da subito l’inedito mix tra

alta qualità, impatto visivo e predisposi-

zione alla sperimentazione e alla creativi-

tà. Il catalogo dei prodotti è infatti tutto

da gustare “con gli occhi e con la bocca”

come recita uno degli slogan dell’azienda:

dalle Fringes, il cioccolato take away dise-

gnato dall’artista newyorkese Rita Lintz, ai

Cretti, napolitains arricchiti con salvia e

rosmarino caramellati, finocchio selvatico

e spezie della tradizione culinaria toscana;

dalle tavolette alla crema spalmabile e la

collezione dedicata a Pinocchio. Ultima ar-

rivata è la linea dedicata allo Zodiaco e i

napolitains prodotti con i limoni della Villa

La Màgia di Quarrata. Una menzione parti-

colare infine per le le praline, sintesi della

maestria, della sensibilità e della tecnica

dei maestri cioccolatai dell’azienda.•

Page 36: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201336

Dopo essere stata rilevata dalla famiglia Ferro, La Molisana è ritornata bene sul mercato, decisa a riprendersi uno spazio in gdo

a scommessa della famiglia Ferro

fatta sul rilancio de La Molisana è

risultata vincente, con una cresci-

ta tendenziale nel 2012 del 146%

(dati IRI). Se si prende in considerazione

il trend del retail mix in Italia fra febbraio

2012 e febbraio 2013 la quota a volume

de La Molisana è passata da 1,9% del

febbraio 2012 al 2,7% dell’agosto 2012, al

3,3% del dicembre 2012, al 4,3% del feb-

braio 2013. Con una distribuzione ponde-

rata che nello stesso periodo è passata da

32, a 46, a 53, a 55. Per quanto riguarda

l’estero La Molisana è distribuita in 50 pa-

esi, tra cui Brasile, Sud Africa, Usa, Paesi

Baltici, Spagna e Giappone. Alla fine del

2012 i dati danno per l’estero una crescita

del 75%, con una proiezione per il 2013 di

+60%. I risultati raccolgono il lavoro di po-

sizionamento fatto nella gdo a partire dalIa

quota di mercato dello 0,3% che la Moli-

di Salvatore Ippolito

sana aveva al momento dell’acquisizione.

Il pastificio La Molisana è stato acquisito

nel marzo 2011, tramite concordato falli-

mentare, per la cifra di 24 milioni di euro

dal Gruppo Ferro realizzando l’integrazio-

ne del processo che va dalla scelta delle

varietà di grano, alla macinazione per la

produzione della semola, alla produzione

della pasta.

È stato quindi avviato il rinnovamento

dell’organizzazione e degli impianti con

investimenti per gli anni 2012-2013 per

un totale di 15 milioni di euro che han-

no riguardato la sala confezionamento,

con l’acquisto di impianti e sistemi di

automatizzazione di altissima tecnologia

che hanno permesso di riduzione i costi

e migliorare le perfomance in termini di

tempo e qualità del prodotto finito; sono

stati effettuati interventi sulla logistica e

dalla fine del 2012 è operativo un nuovo

magazzino deposito pasta con gestione a

radiofrequenza per un totale di 7.000 po-

sti pallet. Un secondo nuovo magazzino,

che porterà la capacità di stoccaggio a 25

mila posti pallet, sarà operativo da agosto

2013. Altro passo è stato la produzione

di tutta la sua gamma tramite la trafilatu-

ra al bronzo. La gamma è stata rinnovata

su sei linee di prodotto, implementando

le referenze nei formati lunghi e in quelli

corti. Un deciso intervento è stato fatto sul

pack, completamente rinnovato -a partire

dalla scelta della trasparenza dell’imbal-

laggio- e sul logo del quale è stato fatto il

restyling. Un importante intervento è stato

effettuato sul fronte della riduzione dei co-

sti di energia con un impianto per la produ-

zione di energia, calore e freddo (trigene-

razione) che sarà avviato da luglio 2013. Il

programma degli investimenti proseguirà

nel 2014. Previsto anche l’acquisto di una

nuova linea di produzione.•

Da sinistra, Flavio Ferro, direttore pastificio La Molisana, Vincenzo Ferro (attualmente non ha ruoli all’interno dell’azienda), Giuseppe Ferro, AD La Molisana e Rossella Ferro, responsabile marketing e comunicazione La Molisana

I NUMERI DELL’AZIENDA e10 linee produttive: 4 linee pasta lunga, 4 linee di pasta corta, 1 di pasta all’uovo, 1 di nidi15 Linee di confezionamentoCapacità di pastificazione giornaliera: 444 tonnellateCapacità di stoccaggio: 280.000 tonnellateFatturato consolidato 2013 superiore a 100 milioni di euro

Page 37: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 2013 37

La sostenibilità come volano per il business: è questo il leit motiv dell’iniziativa del Bord Bia -Irish Food Board

i chiama Origin Green l’iniziativa

lanciato da Bord Bia -Irish Food

Board -l’ente governativo dedicato

allo sviluppo dei mercati di espor-

tazione dei prodotti alimentari, bevande e

prodotti ortofrutticoli irlandesi- per miglio-

rare l’approccio sostenibile dell’industria

del food&beverage irlandese. In poco me-

no di un anno, ha già raccolto le adesio-

ni volontarie di circa 200 aziende. Un bel

punto di partenza per un programma dagli

obiettivi ambiziosi, dal momento che entro

il 2016 punta a coinvolgere tutte le indu-

strie del food presenti in Irlanda in modo da

renderla un leader mondiale nella produzio-

ne sostenibile e di alta qualità di alimenti e

bevande. E farne il riferimento per i retailer

internazionali e i fornitori di servizi che vedo-

no nella sostenibilità uno dei fattori chiave

della crescita. A confortare tutto ciò arriva

uno studio internazionale condotto da

PricewaterhouseCoopers (PwC) in col-

laborazione con i più importanti retailer,

di Manuela Soressi

nere l’approvazione dell’ente certificatore

indipendente SGS che attesta la confor-

mità al programma. Inoltre, ogni dodici

mesi si definiscono nuovi obiettivi per la

riduzione delle emissioni. Un impegno co-

minciato da qualche anno che sta dando

risultati incoraggianti.

Un recente studio condotto dalla Com-

missione Europea, dimostra che l’Irlan-

da ha tra le più basse impronte di CO2

dell’Unione Europea nella produzione

lattiero-casearia e di carne. Inoltre, la

Cranfield University ha recentemente

condotto degli studi sull’impronta idrica

associata alla produzione lattiero case-

aria e di carne, i cui risultati mostrano

che l’Irlanda presenta un impatto sulle

risorse idriche tra i più bassi al mondo.

Non solo. Il filetto di manzo irlandese pro-

veniente da allevamenti al pascolo, al ter-

mine di un lungo e rigoroso processo di

selezione, è stato scelto come ingredien-

te ufficiale per le prove del prestigioso

Bocuse d’Or di Lione, svoltosi lo scorso

gennaio. Gli alti standard qualitativi della

carne sono certificati da Bord Bia, l’ente

per la promozione del patrimonio gastro-

nomico irlandese. Anche i numeri dimo-

strano che le eco-scelte ecologiste paga-

no: nel 2011 le esportazioni dell’industria

food&beverage hanno registrato un nuo-

vo massimo di 8,9 miliardi di euro, con

un incremento di oltre il 12%, rispetto al

2010. Questo risultato segue la crescita

di 700 milioni registrata nel 2010, il che

porta al 25% l’incremento delle esporta-

zioni food tra 2009 e 2011.•

Origin Green è il primo progetto che coinvolge l’intero comparto della produzione alimentare irlandese

produttori e società di servizi nel settore

food tra cui M&S, Sainburys, Unilever,

McDonalds e Subway. L’indagine ha di-

mostrato che la sostenibilità è in linea

con le strategie dei principali brand e ri-

venditori. E l’Irlanda parte avvantaggiata,

visto che l’approccio sostenibile è stori-

camente al centro del sistema produttivo

dell’industria alimentare irlandese, favo-

rito dalle condizioni ambientali e climati-

che del paese (ad esempio, l’abbondanza

di pioggia tutto l’anno) e da una cultura

rispettosa della terra.

Su questo background si inserisce Ori-

gin Green. Per aderirvi le imprese devo-

no sottoporsi a un monitoraggio del loro

consumo energetico, della loro impronta

di carbonio e del loro impatto ambienta-

le. Dopo aver completato e presentato il

loro programma di revisione del business

in chiave green, le aziende devono otte-

Page 38: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201338

di Ugo Stella

di Ugo Stella

ontinua il processo di sviluppo

sull’asse benessere-nutrizio-

nale dell’offerta di yogurt del-

la società cooperativa lattiero

casearia Mila. Indubbiamente un ambito

di offerta ove continua ad esserci spazio

per una domanda attenta alle novità e

proattiva e ove si può quindi creare valo-

re, nonostante la situazione generale di

crisi dei consumi.

La novità è uno yogurt magro, disponi-

bile in cinque confezioni: da 125 g sin-

golo, 125 g x 2, 125 g x 8, e da 400

g e 1.000 g, che grazie ad un specifico

lavoro di ricerca da parte di Mila, riesce

a mantenere un gusto amabile con una

elevata cremosità che solitamente, non

e tendenze di acquisto conferma-

no il crescente interesse dei con-

sumatori verso i prodotti eco frien-

dly non solo per quanto riguarda

le caratteristiche del prodotto, ma anche

in termini di packaging e tecniche pro-

duttive. Da qui nasce l’intuizione che ha

portato Rinaldo Franco a sviluppare e

proporre una reale novità: una lettiera

in fibre vegetali vergini, completamen-

te atossica, ecologica e biodegradabile

presentata in occasione dell’edizione

2013 di Zoomark. Il nome è Cat&Rina

Forest e la confezione è da 6 litri.

Rinaldo Franco non è nuovo a innovazio-

ni sostanziali, come quando introdusse

nel 2009 il latte in polvere Instant Litter-

caratterizza di certo gli yogurt a basso

contenuto di grassi.

Arrivano due nuovi gusti: yogurt magro

bianco cereali e yogurt magro frutta e ce-

reali. Lo sviluppo della novità è intervenu-

to anche sugli altri aspetti del marketing

mix a cominciare dalla grafica del prodot-

to con cui si punta a veicolare il meglio

del vissuto altoatesino, con un focus sul

legame con il territorio d’origine, le Alpi e

gli allevatori. Questo aggiornamento del

visual on pack sul nuovo yogurt magro ha

portato ovviamente al restyling sistemico

di tutta la sua gamma di prodotti.

Come innovazione, in aggiunta all’esten-

lac per cani e gatti. Con questa mossa

rafforza ulteriormente il posizionamento

anche nella categoria petcare.

La particolare lavorazione

del legno a pop corn fa sì

che i granuli, estremamente

porosi e assorbenti grazie

ai numerosi microalveoli,

si prestino ottimamente ad

accogliere e trattenere al

proprio interno i liquidi. E

anziché il cattivo odore di

ammoniaca la cui formazio-

ne viene impedita per inibi-

zione reattiva, Cat&Rina Fo-

sione degli yogurt magri, occorre pre-

cisare che è già previsto il lancio della

nuova linea di yogurt da bere, concepita

in modo specifico con lo scopo di offrire

uno snack genuino per le piccole pause

durante il giorno.

Di pari passo con l’ampliamento della

propria offerta, Mila ha inoltre inteso por-

re in risalto il suo impegno per l’ambien-

te, realizzando dei vasetti per il nuovo

yogurt Mila con il 30% in meno plastica.

L’involucro è, infatti, di cartone riciclabile

al 100%.•

rest diffonderà nell’ambiente domestico

l’odore tipico del legno appena tagliato:

l’odore di una foresta. Cat&Rina Forest,

inoltre, non produce polveri fini vo-

latili, bensì corpuscoli che a

contatto con i liquidi crea-

no dei grumi che possono

essere rismossi facilmente,

al pari degli escrementi so-

lidi, mantenendo pulita la

lettiera residua non utiliz-

zata e sostituendo solo la

quantità asportata. Infine,

ulteriore plus, si può smal-

tire Cat&Rina Forest nel wc,

poiché la raggrumazione è

reversibile.•

Page 39: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 40: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201340

La crisi non fa eccezioni, il prezzo torna a prevalere sul servizio aggiunto e così il mercato registra flessioni dell’1,4% in quantità e dell’1,7% a valore

in collaborazione con

a perdita del potere d’acquisto

delle famiglie italiane impatta

con più vigore sui prodotti che

hanno costruito le proprie fortu-

ne commerciali sul contenuto di servi-

zio come elemento appealing al di là

dell’aspetto tangibile del prezzo.

Non poteva fare eccezione la catego-

ria dei formaggi a fette naturali, ossia

quella famiglia di prodotti in vaschetta

che comprende le più diffuse specialità

casearie, sia per quanto riguarda le ti-

pologie tutelate, le grandi e piccole Dop

che punteggiano il Belpaese da Nord a

Sud, sia i best seller dell’industria case-

aria di marca.

Una categoria di prodotti che ha fondato

la sua ascesa, al pari dei salumi affettati

in busta, su un duplice aspetto: la prati-

cità di servizio/consumo, che semplifica

e velocizza tutte le operazioni correlate

al servizio, e la possibilità di fare acquisti

“scorta”, permettendo di tenere in frigori-

fero per un tempo maggiore un ventaglio

di proposte casearie più ampio, disponi-

bili alla bisogna come prodotti da consu-

mare tal quali oppure come ingredienti

di preparazioni gastronomiche differenti,

dal semplice sandwich a piatti più elabo-

rati. Due fattori chiave che risultano in

generale sofferenza di questi tempi, tra

spending review domestiche, la riduzione

degli acquisti con un profilo di “scorta” e

un certo ritorno alle origine da parte dei

consumatori, disposti a rinunciare a una

parte di servizio aggiunto, magari avendo

Page 41: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 42: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201342

LE VENDITE A VALORE E A VOLUME PER AREE

Totale peso imposto + peso variabile

V.Vol (Kg.000) V.Val (€000) Prezzo Medio

Anni terminanti

S 26/02/12 S 24/02/13 Var% vsCorrisp. S 26/02/12 S 24/02/13 Var% vs

Corrisp. S 26/02/12 S 24/02/13 Var% vsCorrisp.

Totale Italia Food

8.093.472 7.980.204 -1,4 89.715.648 88.150.134 -1,7 11,08 11,05 -0,4

Area 1 2.886.044 2.787.387 -3,4 33.852.868 33.190.367 -2,0 11,73 11,91 1,5

Area 2 1.524.544 1.520.066 -0,3 17.700.287 17.408.482 -1,6 11,61 11,45 -1,4

Area 3 2.223.392 2.248.437 1,1 23.993.415 24.065.162 0,3 10,79 10,70 -0,8

Area 4 1.459.493 1.424.315 -2,4 14.169.079 13.486.123 -4,8 9,71 9,47 -2,5

Totale Italia Food

8.093.472 7.980.204 -1,4 89.715.648 88.150.134 -1,7 11,08 11,05 -0,4

Iper 2.060.103 2.020.765 -1,9 25.278.607 24.609.238 -2,6 12,27 12,18 -0,8

Super 2.625.527 2.714.066 3,4 33.297.648 33.625.636 1,0 12,68 12,39 -2,3

Liberi Servizi 972.693 873.030 -10,2 11.724.760 10.982.742 -6,3 12,05 12,58 4,4

Grocery 181.460 171.453 -5,5 2.638.260 2.372.064 -10,1 14,54 13,84 -4,8

Discount 2.253.690 2.200.890 -2,3 16.776.375 16.560.453 -1,3 7,44 7,52 1,1

Fonte: Nielsen

LA DINAMICA DEL MERCATO

L’andamento degli ultimi due anni

TOTALE ITALIA A.t. 30 Gen. 2011 A.t. 29 Gen. 2012 A.t. 27 Gen. 2013

Famiglie Acquirenti (.000) 7.257 7.878 8.051

Acquisti in Volume (.000) 5.308 6.346 6.655

Spesa Media (€) 7,85 8,47 8,60

Numero Medio Atti 3,3 3,6 3,6Fonte: Nielsen

come contropartita un prezzo di acquisto

più conveniente.

Così secondo i dati Nielsen riferiti al

Totale Italia Food, nell’anno terminante

a febbraio 2013, le vendite a volume e

valore di questi prodotti hanno mostra-

to un andamento leggermente negativo,

rispettivamente con flessioni dell’1,4%

in quantità e dell’1,7% a valore. Indici

tutto sommato non drammatici, ma che

possono essere una sorta di campanello

di allarme sulla capacità propulsiva, da

parte degli operatori che si muovono su

questo mercato, di intercettare i bisogni

in rapido e profondo mutamento da parte

del consumatore d’oggi. Con Imma Cam-

pana e Alexia Cinelli, analiste di Niel-

sen, prendiamo in esame proprio questo

aspetto, proiettandolo nel futuro a breve,

nonostante le oscure nubi della recessio-

ne continuino a minacciare tutto il Largo

Consumo Confezionato in Italia. “In realtà

–spiegano le analiste Nielsen- il 2012 si

è chiuso in positivo per il mercato delle

fette Naturali con una crescita del +1.4%

a volume. A influenzare negativamente il

risultato, un po’come è avvenuto in tutto

il largo consumo in Italia, sono stati in

realtà i mesi di Gennaio e Febbraio post

Natale, particolarmente negativi per la

distribuzione italiana, che hanno ribaltato

quanto fatto nei dieci mesi precedenti.

Il calo dei mesi di gennaio e febbraio è

concentrato nei punti vendita di prossi-

mità e nell’ipermercato a causa dell’ef-

fetto combinato dell’aumento del prezzo

a scaffale e di una contrazione dell’utiliz-

zo della leva promozionale in particolare

del taglio prezzo”.

Un duplice effetto sul prezzo che certo

ha determinato una certa disaffezione

verso questo tipo di prodotti che non

sono mai riusciti a fare una breccia sta-

bile nel cuore dei consumatore italiano,

così come hanno fatto, invece, i cugini

salumi affettati: “In generale –prose-

guono da Nielsen- nel 2012 la catego-

ria ha effettivamente subito una battuta

d’arresto rispetto alle crescite messe in

evidenza negli anni precedenti: proba-

bilmente in questo momento i formaggi

a fette naturali hanno raggiunto il verti-

ce della propria curva di crescita e una

certa maturità commerciale dopo la pri-

ma fase espansiva determinata dall’in-

novazione di prodotto, un po’ come è

successo per il mercato degli affettati

in vaschetta o dei formaggi fusi fette”.

Page 43: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

FetteMorbide di GranBiraghi. Il cuore della forma si è fatto morbido.

Tutto il sapore di GranBiraghi come non lo avete mai visto prima:

100% GranBiraghi, stagionato 7 mesi e aff ettato.

10 fette fresche e morbide, ottime a freddo o a caldo.

100% latte italiano, senza conservanti.

Confezione pratica e richiudibile.

Pack riconoscibile e a incastro, per un ottimo facing.

a caldo a freddo

GRANDE NOVITÀ

Biraghi Pag 20x28 FetetMorbide NEW.indd 1 14/02/13 16.27

Page 44: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201344

I PROFILI SOCIODEMOGRAFICI

Suddivisione per nucleo familiare, per disponibilità economiche e aree geografiche

% FamiglieUniverso

% FamiglieAcquirenti

Indice Alloc.Universo

LIFESTAGES

Pre-Family 10,3 11,8 114

New-Families 8,7 9,6 110

Maturing-Families 10,0 12,2 122

Estabilished-Families 9,1 9,5 104

Post Families 19,7 21,4 108

Older Couples 26,2 23,0 88

Older Singles 16,0 12,6 79

AFFLUENCY

Low Affluency 20,0 19,9 99

Below-Average Affluency 30,0 31,3 104

Above Average Affluency 30,0 30,6 102

High Affluency 20,0 18,3 91

AREE

Area 1 28,2 31,2 111

Area 2 19,8 20,9 106

Area 3 + Sardegna 22,7 24,4 107

Area 4 29,3 23,5 80

Fonte: Nielsen

Tuttavia, guardando al numero delle fa-

miglie acquirenti a totale Italia, sempre

secondo dati Nielsen, si vede come la

frenata del mercato è avvenuta in modo

piuttosto repentino, coinvolgendo la fine

2012 e l’inizio 2013 in un’unica stessa

dinamica negativa: guardando al trend

delle famiglie trattanti formaggi naturali a

fette, infatti, si nota chiaramente come il

numero delle famiglie acquirenti sia con-

tinuato a crescere anche nel 2012. Così,

nell’anno terminante a gennaio 2013, il

numero dei nuclei trattati ha superato gli

8 milioni contro i 7,8 dell’anno terminante

a gennaio 2012 e i 7,2 milioni di famiglie

trattanti nello stesso periodo 2011.

“Tra prezzo, servizio o versatilità del pro-

dotto -spiegano le nostre interlocutrici- è

difficile stabilire una classifica su cosa

influenza maggiormente il processo di

acquisto. In un momento così difficile di

crisi economica per le famiglie italiane,

sicuramente il prezzo diventa la priori-

tà principale nella scelta dei prodotti da

inserire nel carrello. Tuttavia, su questo

mercato, la marca continua ad avere un

ruolo importante di rassicurazione verso

le aspettative qualitative sul prodotto, un

po’ come accade in tutto il macro com-

parto del fresco. Un aspetto negativo che

si può imputare all’industria di marca è

che non sostiene la categoria dal punto

di vista della comunicazione, con le inevi-

tabili ripercussioni negative sull’atteggia-

mento dei consumatori verso i prodotti

di marca. Non è un caso, quindi, l’exploit

delle private label: in una categoria co-

me questa al vertice della sua maturità

la private label gioca un ruolo importan-

te rappresentando in questo momento

circa il 40% delle vendite in Italia”. Se-

condo Nielsen, tutte le aree geografiche

mostrano un andamento negativo delle

vendite di formaggi naturali a fette, tratte

l’Area 3, che mostra un trend in contro-

tendenza. “Questo andamento in Area 3

-proseguono le analisite Nielsen- è spie-

gabile con un fenomeno di si ampliamen-

to dell’assortimento a scaffale di alcune

insegne che inseriscono nuove referenze

tra cui la private label, che in quest’area

canalizza la maggior parte del venduto,

ed alcune con un posizionamento low

price”. Naturalmente, l’Area 1 si confer-

ma come la più importante per i prodotti

che propongono un ventaglio valoriale in-

novativo, in particolare in un’ottica time

saving, tutto il contrario della dinamica

riferita all’Area 4, ancora legata a sche-

mi di acquisto e consumo più vicini alla

tradizione.

L’analisi della canalizzazione delle vendi-

te, invece, mostra alcune sorprese: vista

la richiesta di convenienza, si è portati

a immaginare la crescita del discount

rispetto alle altre formule di vendita.

Invece, secondo i dati Nielsen riferiti al

Totale Italia Food, nell’anno terminante

a febbraio 2013, il discount evidenza un

calo a volume e valore rispettivamente

del 2,3 e dell’1,3%, rispetto al supermer-

cato che invece cresce in un panorama

generalmente negativo. “Su questa ca-

tegoria nel 2012 –concludono le analiste

Nielsen– i discount non sono riusciti a

contenere l’aumento prezzi al consumo,

cosa che invece sono riusciti a a fare in

modo più incisivo i supermercati, con un

prezzo medio di canale che è sceso del

2.3%; questo ha generato una perdita di

competitività per il canale e quindi un

calo distributivo per molte marche com-

presa la stessa Pl”. Infine, un’analisi sin-

tetica sui profili sociodemografici più al-

to acquirenti di formaggi naturali a fette:

secondo l’analisi Nielsen, questo tipo di

prodotti è generalmente bene accetta-

to dai responsabili acquisto con un’età

media più bassa, dalle famiglie di nuova

formazione e che vedono la presenza di

figli, bambini e adolescenti.

Davide Bernieri

Page 45: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 46: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

retail news

retail newsl’e-magazine settimanale

di GDOWEEK

available on

Ogni giovedì, tuttele notizie e le novitàdal mondo del retail raccontate in modo semplice e veloce dagli esperti di Gdoweeke Mark Up, con originalitàe competenza.

Il nuovo e-magazineè consultabile da pc,tablet e smartphone.

Per iscriverti gratuitamente vai su www.gdoweek.it

Page 47: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 2013 47

I character amati dai bambini diventano i protagonisti dei collezionabili e di operazioni di marketing in-store

i chiamano Special Promotion:

sono le promozioni di collezio-

nabili per bambini che tanto ap-

peal hanno all’interno della gdo.

La loro logica è semplice ma vincente: le

card collezionabili vengono elargite gratis,

a fronte di una minima soglia di acquisto,

e possiedono un alto valore emozionale,

oltre ad avere la capacità di esercitare

“pressione” sui consumatori perché ritor-

nino in quel punto di vendita. “I bambi-

ni –spiega Marco Camisi, Sales Director

Special Events Campaigns di TCC, azienda

specializzata in queste attività di marke-

ting – desiderano terminare le collezioni

che hanno iniziato. Vivendo in maniera

comunitaria con i loro coetanei, e condi-

videndo giochi e passioni, autoalimentano

la passione per le collezioni, e spingono

fortemente sui comportamenti dei deci-

sori d’acquisto”.

L’aspetto emozionale delle Special Promo-

tion è determinato dalle licenze. La licenza

rappresenta il 50% della forza della pro-

mozione; l’altro 50% è rappresentato dalla

capacità delle agenzie specializzate di stu-

diare la giusta meccanica dell’operazione

per quel particolare retailer. Tipicamente,

prosegue Camisi: “Sono le agenzie a fare

scouting nel mondo del licensing, e a pro-

porre al retailer le corrette promozioni con

l’adeguato character, magari abbinato a

un film in uscita, a contenuto educazionali,

o ai classici evergreen”. Proprio come ac-

cade nel licensing tradizionale, non esiste

una licenza “giusta”. Esiste il giusto modo

di associare progetti specifici a clienti spe-

presenti sul mercato italiano”. Le Special

Promotion possono essere implementate

in modi diversi. L’interpretazione più evo-

luta vede l’insegna della gdo sfruttare tutti

gli strumenti che afferiscono al mondo di

quella certa licenza. In 8-10 settimane, in-

fatti, il retailer è chiamato a raccontare ai

bambini una vera storia, sfruttando diver-

se opportunità: il prodotto collezionabile,

la comunicazione esterna (above e below

the line), il web, le app, gli eventi in store,

le sinergie media con i licensor. Le Spe-

cial Promotion, il cui premio è erogato a

una soglia molto bassa, nel nostro Paese

(pari a 15-20 euro di acquisto), garanti-

scono alla gdo risultati soprattutto in ter-

mini di aumento della frequenza al punto

di vendita da parte dei clienti; sono inoltre

in grado di attrarre nuovi clienti in quelle

particolari settimane (le operazioni a bol-

lini studiate, invece, per un cliente adulto,

lavorano maggiormente sull’innalzamento

dello scontrino medio dei clienti fedeli).

Quali personaggi del mondo del licen-

sing performano al meglio, nelle Special

Promotion? Secondo Camisi: “Quelli di

genere neutrale, che lavorano sul target

5-10 anni, che preferibilmente si abbini-

no a un’uscita sul grande schermo, o che

siano molto radicati nell’immaginario della

generazione precedente rispetto al target,

dunque nei genitori. In pratica, il brand de-

ve essere rilevante per il bimbo e noto e

approvato dai genitori”.

Elena Giordano,

Manuela Giola, Licensing

Specialist WE Licensing

I character delle Special Promotion prendono letteralmente vita nei punti di vendita

in collaborazione con

cifici. Da questo punto di vista, i retailer

hanno, infatti, comportamenti diversi: al-

cuni si attendono sempre la novità del mo-

mento, magari legata al film in uscita. Altri

non intendono rischiare e preferiscono la

licenza classica. Altri ancora puntano, più

che sul brand, sul contenuto educaziona-

le (il mangiare sano, lo sport, il rispetto

per la natura). “Questi comportamenti ri-

specchiano le diverse anime dei retailer

Page 48: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 201348

Commentare i programmi tivù è parte del flusso di commenti veicolati dai social. Una spia del mood che percorre la rete

ullo scranno più alto siede soli-

tario il Festival di Sanremo, ma

l’appuntamento settimanale di

Santoro fa il pieno su Twitter,

mentre su Facebook sono Le Iene a pri-

meggiare su una folta concorrenza. So-

no queste alcune delle evidenze emerse

dall’indagine presentata da Blogmeter

all’interno di un workshop organizzato

durante il recente World Communica-

tion Forum. La ricerca, che ha fatto leva

sull’analisi di 11 milioni di conversazioni

e interazioni avvenute in rete su Twitter

e Facebook, ha voluto mettere a fuoco

lo scenario della social tv in questi primi

tre mesi del 2013, mesi che hanno vi-

sto aumentare l’interesse verso questa

nuova forma di fruizione dei programmi

televisivi.

Tornando ai risultati dell’indagine, il pro-

gramma in assoluto più commentato in

rete, come anticipaito, è stato il Festival

di Sanremo dello scorso febbraio che ha

registrato 1.476.114 menzioni su Face-

book e Twitter, con una media di quasi

300.000 messaggi a puntata. Ma al di là

di questo evento che vanta una partico-

lare forza aggregante dovuta anche alla

sua storia e alla sua unicità, è Servizio

Pubblico la trasmissione più chiacchie-

rata su Twitter (686.488 menzioni spon-

tanee, merito anche della puntata con

ospite Silvio Berlusconi che da sola ha

ottenuto oltre 200.000 commenti). Se-

guono Ballarò con 268.179 citazioni e i

talent show The Voice of Italy (233.485),

Italia’s Got Talent (232.144) e Masterchef

(213.746). Interessanti le posizioni rag-

giunte dallo spettacolo comico di Crozza

su La7 (Crozza nel Paese delle meravi-

glie, 165.077) e da Mistero (134.875),

il programma di Italia1 dedicato a leg-

gende popolari, esperimenti scientifici e

fenomeni paranormali, che in rete genera

reazioni controverse.

Spostando lo sguardo alle sole menzioni

degli account specifici delle trasmissioni

su Twitter (ad es. @raiballaro e non Balla-

rò) si nota come i talk politici occupino le

prime quattro posizioni: Servizio Pubblico

(82.977) e Ballarò (45.488) si piazzano

rispettivamente al primo e al secondo

posto, ma in questo caso la performan-

ce più significativa va attribuita a Piazza

Pulita (43.570) ed Agorà (43.107) che

sono riusciti a scalare la classifica gra-

zie alla capacità di coinvolgere il proprio

pubblico durante la messa in onda. “Que-

di Mauro Scarpellini

Servizio Pubblico è la trasmissione più chiacchierata su Twitter (686.488 menzioni spontanee) nel primo trimestre 2013. In assoluto il programma più commentato in rete è stato il Festival di Sanremo

Page 49: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

I N D U S T R I A

20 maggio 2013 49

1.36

2.23

4

686.

488

Le Ie

ne

Ser

vizi

o P

ubbl

ico

Bal

larò

the

Voic

e of

Ital

y

Ital

ia’s

got

tale

nt

Pia

zzap

ulit

a

mas

terc

hef

Cro

zza

nel P

aese

del

le m

erav

iglie

Le in

vasi

oni b

arba

rich

e

Mis

tero

Por

ta a

por

ta

Am

ici

Ser

vizi

o P

ubbl

ico

Uom

ini e

Don

ne

La P

rova

del

cuo

co

Mas

terC

hef I

tali

a

Bal

larò

Mis

tero

Che

tem

po c

he fa

Zeli

g B

anan

as

687.

607

268.

179

652.

896

233.

485

448.

317

232.

144

261.

092

221.

779

258.

496

213.

746

250.

187

165.

077

200.

679

151.

267

181.

438

134.

875

162.

342

116.

339

Facebook Twitter top 10

Top ten interazioni

Top ten interazioni

sto significa - spiega Vincenzo Cosenza,

social media strategist di Blogmeter- che

la sola presenza in rete è insufficiente a

generare risultati importanti, al contrario

vengono premiati gli show capaci di inne-

scare un circuito virtuoso on-air/online”.

Chi invece punta su Facebook per comu-

nicare con gli spettatori è la trasmissio-

ne Le Iene che non solo è tra le pagine

italiane che hanno guadagnato più fan,

2.145.458, ma è anche quella col mag-

gior numero di interazioni nei tre mesi

considerati, ben 1.362.234.

Sul social network più generalista del

mondo vanno forte anche le trasmis-

sioni più mainstream. È il caso di Amici,

687.601 interazioni, e Uomini e Donne,

448.317, entrambe figlie di Maria De

Filippi. Molto coinvolgenti anche le pa-

gine de La prova del cuoco (261.092),

Mistero (200.679) e Zelig (162.342). Si

tratta di show che riescono a creare un

forte senso di community grazie ad una

gestione che invece di limitarsi alla fascia

della messa in onda, tende ad estendere

l’esperienza del pubblico attraverso atti-

vità di teasing, la realizzazione di speciali

(i dietro le quinte o le ricette de La prova

del cuoco) e l’inserimento di contenuti

inediti (ad esempio, il servizio de Le Iene

su Barbareschi, mai andato in onda, è

diventato il contenuto online più virale

in assoluto con quasi 114.000 interazio-

ni). “Questi esempi dimostrano -conclu-

de Cosenza- che ogni programma deve

costruire un rapporto continuativo con

le proprie audience attive partendo dal-

la comprensione delle loro abitudini. Di

conseguenza è necessario affiancare alle

metriche più tradizionali, nuovi indicatori

in grado di far emergere informazioni utili

a migliorare le performance”.•

si premiano gli show capaci

di innescare un circuito

virtuoso on-air/online

Fonte: BlogMeter

Page 50: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

S E R V I Z I

20 maggio 201350

Il negozio Expert Kerry di Genova in zona Marassi potenzia la shopping experience: tutti i clienti potranno visitare virtualmente i diversi reparti del pdv dalla propria casa o da qualsiasi punto della città, grazie all’accordo siglato dall’azienda con Google Maps, che mette a disposizione la sua tecnologia permettendo una visione nitida degli ambienti. Tramite la funzione Street View di Google Maps, infatti, i 700 mq del pdv saranno interamente percorribili dal proprio dispositivo mobile o da computer. “Siamo costantemente impegnati a sviluppare progetti all’avanguardia per fidelizzare i nostri clienti e offrire loro un alto livello di servizio -commenta Stefano Crovetto, titolare dei negozi Expert di Corso Monte Grappa e via XX Settembre a Genova-. Rendere accessibili gli store anche virtualmente, risponde proprio a questa esigenza”.

Visitare il Expert Kerry di Genova con Street View

Ricerca UPA-Google: lo sviluppo dell’e-commerce in Italia apre nuove opportunità anche per il settore del largo consumo

di Enrico Sacchi

a continua crescita dell’e-commerce

in Italia apre nuove opportunità di

sviluppo anche per il settore del lar-

go consumo, a breve e lungo termi-

ne: tra dieci anni il 50% dei responsabili

acquisti che utilizzano Internet comprerà

online diverse categorie di prodotti di LC,

il 10% l’intera spesa. È questa una delle

indicazioni contenute in un’indagine com-

missionata da UPA e Google a GfK Euri-

sko, con l’obiettivo di fotografare lo stato

attuale dell’e-commerce in Italia, con un

focus sul settore del largo consumo, e mo-

nitorare le sue potenzialità di sviluppo. A

fronte di un e-commerce di prodotti e ser-

vizi che nel nostro Paese riguarda oltre 13

milioni di individui, se oggi circa 400mila

persone sono solite acquistare prodotti di

largo consumo online, più di un quarto dei

responsabili acquisti che utilizzano Inter-

Fonte: GFK Eurisko Sinottica- – 5000 casi

LA DIMENSIONE DEI SEGMENTI DI RA IN RELAZIONE ALL’E-COMMERCE PER IL LARGO CONSUMO

Base totale RA: ca. 21.7 mio di individui rappresentati

RA LargoConsumo

e-buyers

RAe-buyers

NON LargoConsumo

RAe-users

NON e-buyers

RANON e-users

familye-connected

RANON e-usersNON family e-connected

0,37mio2%

6,3 mio29%

3,7 mio17% 2,6 mio

12%

8,8 mio41%

net è interessato a comprare beni di largo

consumo sul web, pari a circa 2,7 milioni di

persone. In particolare, l’“operatore” prefe-

rito per acquistare online prodotti LC è sia

la catena di supermercati/negozi (75%),

sia la grande azienda/marca (69%).

Un capitolo specifico della ricerca riguar-

da le fonti di informazione degli utenti.

La conoscenza delle piattaforme digitali

per l’acquisto di beni proviene nel 60%

dei casi dal passaparola di amici, parenti,

colleghi; nel 49% dalla stessa navigazio-

ne sul web, infine per il 40% dai media

tradizionali (TV, giornali, riviste, radio).

Nonostante questo, la maggior parte dei

responsabili acquisti non ritiene di avere

sviluppato, fino a oggi, particolari compe-

tenze per navigare e acquistare su Inter-

I risultati della ricerca UPA-Google sull’e-commerce rivelano

prospettive di sviluppo interessanti anche per il settore del largo consumo: su circa 400 mila

persone che sono solite acquistare prodotti di largo consumo online, più di un quarto dei responsabili

acquisti che utilizzano Internet è interessato a comprare beni di

largo consumo sul web.

Page 51: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

S E R V I Z I

20 maggio 2013 51

Fonte. UPA-Google Ricerca commissionata a GFK Eurisko. E-commerce e Largo consumo. Marzo 2013

QUALI CATEGORIE DI PRODOTTO SI ACQUISTERANNO ONLINE TRA 10 ANNI

Base: totale campione = 1000, individui rappresentati 10.349.000 RA online

Detergenti e altri prodotti pulizia casa

Detersivi e altri prodotti pulizia vestiti

Cura e igiene personale

Bevande alcoliche o analcoliche

Alimentari confezionati, lunga conservazione

Prodotti per l’infanzia

Specialità alimentari

Alimentari surgelati/gelati

Alimentari freschi

Altri prodotti

Tutti o quasi i prodotti LC online o nei super

27

27

25

19

17

13

7

6

2

15

50

Fonte. UPA-Google, ricerca commissionata a GFK Eurisko. E-commerce e Largo consumo. Marzo 2013

INNOVAZIONI CHE POTREBBERO TRAINARE GLI ACQUISTI ONLINE DI PRODOTTI LC (%

Base: totale campione = 1000, individui rappresentati 10.349.000 RA online

20

16

10

6

5

5

1 4

47

34

29

13

14

13

3

3

9

8

30 48primo

primo+secondo+terzo citato

Prezzi inferiori a quelli dei supermercati (per tutti i prodotti)

Consegna gratuita

Addebitare pagamento solo dopo ricevimento merce

Consegna ad orari precisi e concordati

Sito semplice da usare, accattivante, sicuro

Possibilità prenotazione online mattino e ritiro offline sera

Consentire tutte le modalità di pagamento

Sito con scaffali virtuali, con immagini HD

Proposte personalizzate in base al profilo

Possibilità di effettuare acquisti anche per pesi rilevanti dei prodotti

net: il 37% si percepisce solo parzialmente

esperto, il 27% si definisce “abbastanza”

esperto e solo il 4% si ritiene “molto esper-

to”. Questo è dovuto principalmente a una

carenza di informazioni come pure all’as-

senza di esempi concreti, come parenti e

amici che hanno già avuto esperienza di

acquisti online.

Tutti i responsabili acquisti intervistati

riconoscono vantaggi di non poco con-

to nell’acquistare online prodotti di largo

consumo: più del 40% apprezza molto il

risparmio di tempo e la facilità organizza-

tiva (niente code, o parcheggi, niente pesi

da portare, niente vincoli di orario); uno su

tre riconosce la possibilità di risparmiare

e di accedere a promozioni vantaggiose

(37%); e una quota considerevole apprez-

za anche la possibilità di accedere ad as-

sortimenti più ampi online (32%). Ma non

solo. Il 60% dei responsabili acquisti che

utilizzano Internet si attende un rilevante

ampliamento dei processi di acquisto on-

line nel largo consumo nei prossimi dieci

anni: il 50% del campione crede che si

acquisteranno sul web diverse categorie

di prodotto mentre il 10% è convinto che

si arriverà a fare tutta la spesa online.

Allora cosa frena i responsabili acquisti

rispetto alla possibilità di fare la propria

spesa online? Innanzitutto un certo “di-

sagio della smaterializzazione” degli ac-

quisti (82%), in particolare per quel tipo

di spesa alimentare per cui si preferisce

scegliere personalmente e toccare con

mano o avere la possibilità di confron-

tarsi con gli addetti alla vendita (72%).

Per altri, fare la spesa online comporta

un cambiamento nell’abituale processo

decisionale -necessità di decidere prima

cosa comprare- (70%). Infine, la logistica

della consegna della spesa, con la ne-

cessità della presenza in casa (63%) o

della disponibilità di portieri, o il dover

sopportare un costo aggiuntivo (67%).

Quali sono le attese rispetto all’e-com-

merce nel largo consumo? La metà circa

degli intervistati si augura che vi possano

essere prezzi inferiori a quelli nei super-

mercati (48%); la consegna gratuita dei

prodotti acquistati (47%); l’addebito del

pagamento solo dopo il ricevimento della

spesa (34%).

“Prevediamo una progressione esponen-

ziale dell’e-commerce da 10 a 50 miliardi

nei prossimi 5 anni con almeno un miliar-

do di investimenti pubblicitari aggiuntivi”

commenta Lorenzo Sassoli de Bianchi,

presidente di UPA. “Grazie alla diffusione

esponenziale di smartphone e tablet, oggi

i brand possono ambire ad offrire alle per-

sone esperienze di navigazione e di acqui-

sto sempre più efficaci e coinvolgenti” ag-

giunge Carlo D’Asaro Biondo, presidente

South East Europe, Middle East and Africa

di Google. Come dire: è venuto il momento

di sperimentare nuove modalità di integra-

zione offline e online.•

Page 52: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

Rapporto sul mondo Non Alimentare

Edizione

2012IN COLLABORAZIONE CON

Page 53: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

S E R V I Z I

20 maggio 2013 53

Una riparazione che possa andare al di là del guasto può aprire la strada all’update del prodotto. Necessario l’ascolto del cliente

innovazione passa attraverso

il miglioramento tecnologico di

oggetti, di applicazioni di servizi

e di sistemi. Le aziende sembra-

no averlo capito, ma il metodo, potrebbe

non essere stato ancora messo a punto

nel migliore dei modi. La crisi mette al

centro del business il consumatore mol-

to più che qualche anno fa, il cliente che

acquista ha più diritti, e si aspetta una

disponibilità all’ascolto maggiore e che

produca effetti positivi. Lo sostiene An-

drea Ordanini (Dipartimento di Marke-

ting dell’Università Bocconi di Milano)

in “Don’t Just Fix It, Make It Better! Using

Frontline Service Employees to Impro-

ve Recovery Performance”, una ricerca

realizzata con Gielis ven der Heijden,

Jeroen Schepers e Edwin Nijssen della

Technische Universiteit Eindhoven, di

prossima pubblicazione in Journal of the

Academy of Marketing Science. Sono

proprio i tecnici che riparano i prodotti

-la famosa e qualche volta vituperata

Assistenza Tecnica- che possono rive-

larsi un’importante fonte d’innovazione.

.

Si chiede alle aziende di “fare molto

con quel che si ha”, certo la riparazione

piuttosto della sostituzione di un pro-

dotto ha costi minori per l’impresa, e

anche il cliente a certe condizioni può

essere più soddisfatto. Infatti una ripa-

razione tecnica che possa andare al di

là del guasto, può aprire la strada di

un vero update del prodotto, se gestito

da esperti e con lunga esperienza. “Ma

le imprese non devono focalizzarsi so-

di Loredana Oliva

lo sull’efficienza ma gestire con cura il

portafoglio dei tecnici” continua Orda-

nini. Coloro che lavorano come Frontli-

ne service employees, o FSEs, incaricati

di riparare i prodotti dopo un guasto,

possono rivelarsi una ricca fonte d’in-

novazione attraverso la loro capacità di

ascolto del cliente, migliorando la pro-

pria performance di riparazione e aiu-

tando l’impresa a fornire un servizio mi-

gliore. A patto però -sostengono i ricer-

catori- che il loro portafoglio assistenza

sia gestito correttamente in termini di

varietà di prodotti e di familiarità dei

clienti. Lo studio mette in discussione

quell’atteggiamento volto all’efficienza

a tutti i costi, mentre le imprese potreb-

bero trarre più benefici dall’assegnazio-

ne ai tecnici di un ruolo di ascolto del

cliente, in aggiunta a quello della sola

riparazione. Gli studiosi hanno messo

in evidenza la relazione negativa tra la

velocità e la qualità della riparazione: il

comportamento del tecnico che rispon-

de all’esigenza del cliente ricoprendo un

autentico ruolo di riparatore, influenza

positivamente la velocità. Concetto che

potrebbe sembrare complesso, se non

si tiene conto di un elemento ormai di-

ventato fondamentale: il cambiamento.

Elementi d’innovazione possono arriva-

re da tutti i dipendenti di un’azienda, e

dagli stimoli che vengono dal cliente-

consumatore. Quindi -secondo Ordanini,

ven der Heijden, Nijssen e Schepers- se

la concentrazione all’ascolto del clien-

te tende a rallentare il processo, fa au-

mentare esponenzialmente lo sviluppo

di idee di miglioramento da parte dei

tecnici, il che si riflette positivamente

sul lavoro complessivo e sul risultato.

Lo studio dà un avvertimento alle im-

prese: “I manager che vogliono stimo-

lare l’innovazione nel servizio ai clienti

dovrebbero reclutare tecnici orientati

all’apprendimento, incoraggiarli a cerca-

re sistematicamente nuove conoscenze,

fare attenzione a ruotare i clienti tra i

tecnici e addestrare i tecnici a riparare e

occuparsi della manutenzione di un’am-

pia gamma di prodotti. Dovrebbero an-

che assumere talenti giovani e mante-

nerli all’interno dell’organizzazione, pre-

feribilmente con lo stesso incarico”.•

Page 54: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

S E R V I Z I

20 maggio 201354

Iniziativa di advertising geo-localizzata, realizzata da Lumata tramite il social Gps Waze, per raggiungere gli utenti in prossimità dei pdv

asce all’insegna delle app e

della geo-localiz zazione la

campagna attuata da Ree-

bok per il lancio di RealFlex

U-Form+, una scarpa ultraleggera che

incorpora una tecnologia esclusiva stu-

diata per una perfetta adattabilità al

piede, che agisce attraverso tre semplici

passaggi. La scarpa viene posizionata a

dieci centimetri da una fonte di calore,

ad esempio un phon, e viene riscaldata

per due minuti. Trascorsi i due minuti,

quando il riscaldamento è completo, il

logo sul retro della scarpa cambia co-

lore, da nero a rosso acceso. A questo

punto basta indossare la scarpa, aspet-

tare due minuti e la speciale tecnologia

U-Form+ permetterà che la tomaia si

modelli adattandosi perfettamente al-

la forma del proprio piede. Concentrato

di tecnologia, la nuova Reebok RealFlex

U-Form+ è disponibile dal 25 marzo in

esclusiva in 200 negozi Intersport.

Reebok per questo prodotto aveva biso-

gno di una campagna di lancio innovati-

va, di grande impatto, capace di condur-

re i potenziali clienti nei punti di vendita

(drive-to-store). La campagna di geo-

marketing è stata realizzata da Lumata,

leader mondiale del mobile marketing e

advertising, con il supporto strategico e

di pianificazione di Carat.

La campagna di geo-localizzazione è

stata effettuata attraverso Waze, il so-

cial Gps per la guida di tutti i giorni, che

conta oggi in Italia più di due milioni

e settecentomila utilizzatori, di cui Lu-

di Enrico Sacchi

mata è concessionaria esclusiva. I 200

punti di vendita Intersport coinvolti nel

lancio sono stati inseriti nelle mappe di

Waze e vengono visualizzati da tutti gli

utenti non appena giungono in prossimi-

tà dei negozi, segnalando la possibilità

di andare a provare subito il prodotto

Waze si differenzia dai tradizionali pro-

grammi di navigazione Gps in quanto,

grazie alle informazioni fornite dagli uti-

lizzatori, offre aggiornamenti sul traffico

o altri avvenimenti significativi in tempo

reale e permette agli utilizzatori stessi di

modificare e aggiornare le mappe attra-

verso il map editor messo a disposizione

nel sito.

“Il lancio della Realflex U-Form+ di Ree-

bok -sottolinea Filippo Arroni, Head of

Advertising di Lumata- è un esempio di

come sia possibile oggi realizzare una

campagna di geo-marketing perfetta-

mente mirata, in cui si inseriscono facil-

mente strumenti di immediata efficacia,

come la perfetta integrazione fra adv e

informazioni di servizio per raggiungere

lo store”.•

I 200 punti di vendita Intersport coinvolti nel lancio di RealFlex U-Form+ sono stati inseriti nelle mappe di Waze e vengono visualizzati da tutti gli utenti non appena giungono in prossimità dei negozi, segnalando la possibilità di andare a provare subito il prodotto

Page 55: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

SPEDISCA OGGI STESSO IL COUPON DI ABBONAMENTO SPECIALE, COMPLETO DI TUTTI I SUOI DATI

MA

RK

® D

irect

Mar

ketin

g

Il sistema completo per la business communitydel marketinge del retail

MARK UP è il mensile per tutta la bu-siness community dell’industria e della grande distribuzione che analizza i trend e gli scenari del Retail, anticipa le più inno-vative tendenze del Marketing nazionale e internazionale, approfondisce le strategie dei prodotti di marca e profila l’evoluzione dei Servizi. MARK UP realizza ogni anno una serie di approfondimenti:

Oltre alla rivista, il sistema informativo di MARK UP include, approfondimenti su temi e settori di particolare rilevanza (Mercati e Scenari) con dati economici, di mercato, analisi di redditività, format di successo, sviluppi e prospettive del mon-do della distribuzione e dell’industria.

www.markup.itIl sito web, un luogo per costruire ricerche e osservare l’evoluzione del mondo del commercio e del largo consumo in Italia e all’estero. I Web Report, analisi specifiche su temi di particolare rilevanza.

e in più gli SpecialiSCENARI e MERCATI

SCONTO 16%rispetto all’acquisto in edicola!

ATTENZIONE! CAMPI OBBLIGATORICODICE FISCALE

PARTITA IVA

COGNOME NOME

RAGIONE SOCIALE

INDIRIZZO

CAP CITTÀ PROV.

TELEFONO CELLULARE

E-MAIL

Clausola contrattuale: la sottoscrizione dell’offerta dà diritto a ricevere informazioni commerciali su prodotti e servizi di Gruppo 24 ORE. Se non desidera riceverle barri la casella Informativa ex D.Lgs. n. 196/03 Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi indicati e, se lo desidera, per AggiornarLa su iniziative e offerte del Gruppo. Potrà esercitare i diritti dell’Art. 7 del D.Lgs. n 196/03 rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Quotidiano, System, Business Media, Finanza e Agenzia presso Il Sole24 ORE S.p.A. Database di Marketing Via Pisacane, 1- 20016 Pero (MI). L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del Trattamento è disponibile presso l’Ufficio Privacy, via Monte Rosa 91 - 20149 Milano. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, all’amministrazione e al servizio clienti e potranno essere comunicati alle Società del Gruppo per le stesse finalità della raccolta, a società esterne per l’evasione dall’ordine, per l’invio di nostro materiale promozionale ed agli istituti bancari. Consenso Attraverso il conferimento del suo indirizzo e-mail, del numero di telefax e/o di telefono (del tutto facoltativi) esprime il Suo specifico consenso all’utilizzo di detti strumenti per l’invio di informazioni commerciali.

ON LINE All’indirizzo internet

http://offerte.ilsole24ore.com/markup

VIA FAX Inviare il coupon compilato via fax al numero 02 o 06 30225402

Per il pagamento riceverà il bollettino di CCP direttamente al suo recapito

VIA MAIL Inviare il coupon compilato in PDFall’indiizzo: [email protected]

Per il pagamento riceverà il bollettino di CCP direttamente al suo recapito

VIA TEL Chiamando il numero02 o 06 30225680esclusivamente con pagamento con Carta di credito

Servizio Clienti: tel. 02 30225680E-mail: [email protected]

Sì, approfitto subito di questa occasione per abbonarmi per un anno alla rivista MARK UP (10 numeri + gli Speciali Scenari e Mercati) al costo di sole 100,00 euro. Il mio abbonamento decorrerà per 12 mesi a partire dal primo numero raggiungibile. 51396

COUPON DI ABBONAMENTO SPECIALE

Abbonamentoannuale

10 NUMERI(più gli Speciali

Scenari e Mercati)solo euro

100,00anziché

120,00 euro

Quando si parla di business,si parla diMARK UP!

Si abboni subito!

MA

RK

® D

irect

Mar

ketin

g

Page 56: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 201356

_ op in ione

sia per le donne che per gli uomini). Lo

ha confermato una risposta a interpello

del Ministero del Lavoro resa lo scorso

anno, che ha altresì precisato (nel totale

vuoto normativo sul punto) che la facoltà

di recesso “libero” del datore di lavoro,

prevista per legge alla scadenza del pe-

riodo formativo, slitta fino al termine del

periodo di garanzia sopra indicato.

Il Ministero nulla dice in ordine a come

gestire il problema sul piano pratico

(tanto per cambiare …), ma sulla base di

precedenti giurisprudenziali relativi a fat-

tispecie analoghe, per rendere possibile

tale slittamento è necessario e fonda-

mentale che il datore

di lavoro lo comunichi

all’apprendista “no-

vello sposo” prima

della scadenza del

termine originario,

indicando la nuova

data di scadenza del

contratto di appren-

distato.

Nulla e nessuno dice alcunchè invece in

merito agli sgravi contributivi propri del

contratto di apprendistato, che si può so-

lo supporre che proseguano anche per

tutto il periodo di proroga, salvo diverse

future prese di posizione da parte dell’In-

ps, che certo non rappresenterebbero il

primo esempio di palese distonìa tra le

posizioni del Ministero del Lavoro e quelle

dell’Inps.

Già non sono poche le disfunzioni le-

gislative che rendono complesso e ri-

schioso il ricorso, da parte delle azien-

de, a uno strumento contrattuale la cui

semplicità di utilizzo potrebbe davvero

far ripartire gli ingranaggi, oggi inchio-

dati, del mercato del lavoro. Se poi le

aziende devono confrontarsi con vincoli

di questo genere, privi di una reale logi-

ca e del tutto antistorici, davvero siamo

messi male.

Ma come, il matrimonio è diventato il vin-

colo giuridico e morale più volatile della

nostra società (chi può affermare il con-

trario, scagli la prima pietra …) e gli unici

a pagare le spese della superatissima vi-

sione del matrimonio come vincolo sacro

e inviolabile sono i datori di lavoro?

Concetti semplici invero: basterebbe un

intervento legislativo

dotato di un minimo,

ma davvero un mi-

nimo di intelligenza,

per eliminare questa

nota stonata nella

disciplina di un isti-

tuto così vitale per

il rilancio del mondo

del lavoro. Ma evi-

dentemente manca nel nostro mutevole,

ma sempre inefficiente, legislatore, an-

che quella soglia minima di intelligenza

necessaria per cogliere l’importanza di

ciò che, a un occhio distratto (o poco in-

telligente …), può erroneamente apparire

come un futile particolare.

L’unica “scusante” per la scarsa sapien-

za del nostro legislatore la rinveniamo in

un’altra massima che la tradizione attri-

buisce a Socrate: “Ecco perché ancora

oggi io vo d’intorno investigando e ricer-

cando ... se ci sia alcuno ... che io possa

ritenere sapiente; e poiché sembrami che

non ci sia nessuno, io vengo così in aiu-

to al dio (nel nostro caso, al legislatore,

ndr) dimostrando che sapiente non esiste

nessuno”.•

el caso del rapporto di appren-

distato, la frase (attribuita a So-

crate) “Sposarsi o non sposarsi

non è importante: in ogni caso

ti pentirai” non è perfettamente aderen-

te alla realtà. L’incrocio tra matrimonio e

apprendistato conduce infatti a un unico

pentimento … quello del datore di lavoro,

che si trova a pagare il f ìo di una scelta

di vita che, sicuramente, non lo riguarda

affatto.

La norma, in sé obsoleta e assai poco

ragionevole, del divieto di licenziamento

dalla data delle pubblicazioni fino al de-

corso di un anno dalla data di celebra-

zione del matrimonio (salvi i limitati casi

previsti dalla legge: D.Lgs 198/2006:

colpa grave costituente giusta causa,

cessazione di attività dell’azienda, ulti-

mazione della prestazione per la quale il

rapporto era sorto o scadenza del termi-

ne), applicabile a tutti i rapporti di lavoro

a tempo indeterminato, si applica anche

agli apprendisti (la regola vale, sia chiaro,

Aldo CalzaManaging PartnerhELP -Studio Persiani

normativa decisamente

obsoleta e poco

ragionevole

Page 57: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

C U L T U R E

20 maggio 2013 57

noscenza delle norme italiane e straniere,

dei regolamenti e delle sentenze che conti-

nuamente intervengono ad aggiornare una

materia in perenne mutamento.

Nel novero delle iniziative da assumere

per perseguire quehto difficile obiettivo

è altamente consigliabile l’acquisto (e la

lettura, naturalmente) della guida pratica

che stiamo presentando, che contiene una

disamina chiara, precisa, lucida, sintetica

e aggiornata della materia, senza inutili

fronzoli e senza trascendere in commenti

superflui, grazie alla elevata competenza

dell’autrice, l’avv. Daniela Mainini (che le

ha permesso, tra l’altro, di assumere il

prestigioso ruolo di Presidente del Cen-

tro Studi Anticontraffazione), combinata

all’approccio pratico e volto alla soluzione

dei problemi datole dalla sua evidente e

solida estrazione e impostazione giuridica.

Attenzione, non è un libro da leggere sot-

to l’ombrellone, semmai è un libro che

permette agli imprenditori di lasciarsi al-

le spalle le preoccupazioni che produce

una gestione poco accorta del profilo del

made in Italy, potendosi così permettere

di godersi qualche momento di vero relax

sotto l’ombrellone, magari leggendo un

bel libro del soprendente e lungimirante

Giuseppe Prezzolini.•

di Aldo Calza

a fama dell’Italia è oggi gran-

de nel mondo per la seduzio-

ne del suo sistema di vita …

l’Italia universale … continua

ad occupar e preoccupar le nostre menti

per opera di singoli individui italiani, sem-

pre mirabili nel cavarsi d’imbarazzo e nel

corregger le situazioni penose e gravose

nelle quali i loro capitani li conducono. La

loro industria e la loro genialità, la loro

capacità di risolver con un tratto d’astuzia

o con assiduità di lavoro i loro problemi

personali non finiscono mai dall’indurci in

ammirazione”.

No, questo passaggio non lo troverete

nel libro che stiamo commentando, ma

in “The legacy of Italy”, un libro che il pre-

stigioso giornalista Giuseppe Prezzolini

scrisse raccogliendo le sue lezioni tenute

alla Columbia University nel … 1948 (per

chi lo volesse leggere in Italiano, il tito-

lo del libro, a causa evidentemente della

scarsa vena ottimistica del traduttore, è

“L’Italia finisce, ecco quel che resta”).

Oggi la drammatica situazione economica

complessiva dell’Italia non è così lonta-

na da quella che gli italiani hanno dovu-

to affrontare nel 1948, dunque vien da

chiedersi perché scrivere oggi una Guida

Rapida che aiuti gli imprenditori “nel com-

plicato mondo dell’indicazione di origine

italiana” (come recita il sottotitolo di co-

FATTO IN ITALIA?NO, MADE IN ITALY

di Daniela MaininiIpsoa Editorepagine 202, € 20,00

pertina del libro). Semplice invece. È per

lo stesso motivo spiegato da Prezzolini

65 anni fa: perché la nostra industria, la

nostra capacità imprenditoriale, la nostra

genialità e la nostra fantasia, oltre alla no-

stra incredibile attitudine a un approccio

volto al problem solving, sono ancora un

elemento di attrazione per tutti i mercati

del mondo e aiutano i nostri imprenditori

(quelli coraggiosi, che ancora investono

nel made in Italy, s’intende) a sopravvive-

re, grazie all’interesse che ancora suscita-

no i nostri prodotti all’estero. Per sopravvi-

vere, però, gli imprenditori Italiani devono

misurarsi con la ormai consolidata concor-

renza estera low cost, in molti casi fonda-

ta sulla contraffazione del made in Italy o

semplicemente su sistemi economici che,

rispetto al nostro, permettono di accedere

a processi produttivi immensamente me-

no costosi del nostro.

Ecco perché, nel silenzio dei nostri governi

che nulla fanno per rendere più compe-

titivi e meno costosi gli sforzi produttivi

dei nostri imprenditori, diviene importante

perseguire un giusto e lecito mix tra una

produzione realizzata effettivamente in

Italia e una delocalizzazione di parte dei

processi produttivi che non impatti sul

mantenimento del prestigioso sigillo del

made in Italy. Per farlo, è indispensabile

avere una approfondita e aggiornata co-

Page 58: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app

20 maggio 201358

N O M I

Amazon 15, Arroni Filippo 54, Assofranchising 20,

Bianchini Andrea 19, Billa 29, Blockbuster 16, Blog-

meter 48, Bocchiola Marco 20, Bord Bia 37, Bosio

Mauro 18, Cafissi Elisa 35, Camisi Marco 47, Campa-

na Imma 42, Carat 54, Censis 8, Ceved 18, Cgia 18,

Cinelli Alexia 42, Conad 18/24/30, Conad Sicilia 21,

Cosenza Vincenzo 49, Covip 8, Cranfield University

37, Crippa Stefano 20, Crovetto Stefano 50, D’Asaro

Biondo Carlo 51, De Cecco 34, Desigual 30, Ellen Ma-

cArthur Foundation 32, EuroSpin 29, Faraci Rosario

20, Fattori Riccardo 35, Federdistribuzione 20, Franco

Rinaldo 38, Fratelli Cambria 20, Gfk Eurisko 50, Ghiz-

zoni Federico 18, Giovannini Enrico 7, Global Green

33, Google 50, Green Cross international 33, Groupe

Auchan 20, Gruppo Ferro 36, H&M 33, Homeplus

14, I:Co 33, IperSimply 29, Iri 36, Irish Food Board

37, Kraft Foods 16, L’Erbolario 30, La Molina 35, La

Molisana 36, Lidl 26, Lucchetta Paolo 19, Lumata 54,

Lunardi Massimiliano 35, Lunardi Riccardo 35, M&S

37, Marco Polo Expert 30, McDonalds 37, McKinsey

32, Mila 38, Nespresso 15, Netflix 15, Nielsen 20,

Oasi Family 29, Ordanini Andrea 53, Origin Green 37,

Patagonia 33, Pricewaterhouse Coopers 37, Pugliese

Francesco 18, Ragusa Giorgio 21, Reebok 54, Sai 21,

Sassoli De Bianchi Lorenzo 51, Scotts Supermarket

21, Simply Italia 20, Subway 37, Tcc 47, Technische

Universiteit Eindhoven 53, Tesco 15, Trony 30, U2 25,

Unicoop Firenze 19, Unicredit Factoring 18, Unilever

37, Uniqlo 15, Università Bocconi 53, Università di

Catania 20, Upa 50, Van Son Bert 32, Ven der Heijden

Gielis 53, World Capital 10, Zara 15

STAMPA: ROTOLITO LOMBARDA S.p.A. - Via Sondrio, 320096 Seggiano di Pioltello (Mi)

SERVIZIO CLIENTI: [email protected] tel 02-3022.5680 06-3022.5680 fax 02-3022.5400 06-3022.5400.

ABBONAMENTI: [email protected] fax 02-3022.5402 06.3022.5402

Prezzo di una copia cartacea 2,75 €Prezzo abbonamento Italia € 102,90 + iva € 5,99 = totale € 108,89

Conto corrente postale n. 31481203 intestato a: Il Sole 24 ORE S.p.A. Pirola Abbonamenti. L’abbonamento avrà inizio dal primo numero raggiungibile.

Registrazione Tribunale di Milano n. 392/72 ROC n. 6553 del 10 /12/2001 - ISSN 1123-7260Associato a:

SEDE OPERATIVA: Via Carlo Pisacane 1 - 20016 - PERO (MILANO) Tel. +39 02 3022.1 - Fax +39 02 3022.6637UFFICIO PUBBLICITÀ: Tel. +39 02 3022.6295

Informativa ex D. Lgs. 196/03 (tutela della privacy).Il Sole 24 ORE S.p.A., Titolare del trattamento, tratta, con modalità connesse ai fini, i Suoi dati personali, liberamente conferiti al momento della sottoscrizione dell’abbonamento od acquisiti da elenchi contenenti dati personali relativi allo svolgimento di attività economiche ed equiparate per i quali si applica l’ar t. 24, comma 1, lett. d del D. Lgs. 196/03, per inviarLe la rivista in abbonamento od in omaggio. Potrà esercitare i diritti dell’ar t. 7 del D. Lgs n. 196/03 (accesso, correzione, can-cellazione, ecc.) rivolgendosi al Responsabile del trattamento, che è il Direttore Generale dell’Area Professionale, presso Il Sole 24 ORE S.p.A., l’Ufficio Diffusione c/o la sede di via Pisacane 1 - 20016 Pero (MI). Gli ar ticoli e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in nessun modo o forma, sia essa elettronica, elettrostatica, fotocopia ciclostile, senza il permesso scritto dall’editore. L’elenco completo ed aggiornato di tutti i Responsabili del trattamento è disponi-bile presso l’Ufficio Privacy, Via Monte Rosa 91, 20149 Milano. I Suoi dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli ordini, al marketing, al servizio clienti e all’amministrazione e potranno essere comunicati alle società di Gruppo 24 ORE per il perseguimento delle medesime finalità della raccol-ta, a società esterne per la spedizione della Rivista e per l’invio di nostro materiale promozionale.

“Annuncio ai sensi dell’ar ticolo 2, comma 2, del “Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica”.La società Il Sole 24 ORE S.p.A., editore della rivista Gdoweek rende noto al pubblico che esistono banche-dati di uso redazionale nelle quali sono raccolti dati personali. Il luogo dove è possibile esercitare i diritti previsti dal D.LGS. n. 196/03 è l’ufficio del Responsabile del Trattamento dei dati personali, presso il coordinamento delle segreterie redazionali.

Testata a diffusione nazionale volontariamente sottoposta dall’editore ad accertamento e riscontro della tiratura e diffusione per il periodo 01/01/2009-31/12/2009; tiratura media 21.022 copie, diffusione media 20.589 copie. Società di Revisione Fausto Vittucci & C. sas.

numero 09 - 20 maggio 2013www.gdoweek.it - www.gdoweektv.it

PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A.SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano

PRESIDENTE: Benito BenediniAMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu

DIRETTORE RESPONSABILE: Mattia Losi

AREA RETAILVICEDIRETTORE: Cristina Lazzati

REDAZIONE: Ugo Stella (Caporedattore), Gennaro Fucile (Vicecaporedattore), Marina Bassi (Caposervizio), Gino Pagliuca, Enrico Sacchi (Caposervizio)

Patrick Fontana (Vicecaporedattore), Francesco Oldani (Vicecaposervizio), Anna Bertolini, Roberto Pacifico

UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Delfini (coordinatore),Elisabetta Buda, Patrizia Cavallotti, Elena Fusari, Laura Itolli, Silvia Lazzaretti, Luciano Martegani, Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli, Walter Tinelli

SEGRETERIA DI REDAZIONE BUSINESS MEDIA: Anna Alberti, Donatella Cavallo, Rita Galimberti, Laura Marinoni Marabelli, Paola Melis, Elena Palazzolo,

Katia Simeone - [email protected]

COLLABORATORI: Davide Bernieri, Alessandra Bonaccorsi, Aldo Calza (hELP - Studio Persiani), Lu.Ca, Luigi Dell’Olio, Elena Giordano, Luigi Ippolito, Silvia Ricci (Porta la

sporta), Fabio Salvati, Mauro Scarpellini, Manuela Soressi, Barbara Trigari

PROGETTO GRAFICO: Elisabetta Delfini, Walter Tinelli

DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi

Page 59: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app
Page 60: GDOWEEK 9 2013multimedia.b2b24.it/Flipit/gdo_gdo_1305220829_html5... · Con gdo ed e-commerce si salva la logistica L’ibridazione nel retail è in pieno sviluppo Le branded app