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Galileo Galileo l l uomo e lo scienziato uomo e lo scienziato IPSIA “G. Vallauri” aprile 2010 ***** Prof. Alfonso Cornia (ITIS “Vinci”)

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Galileo Galileo ll’’uomo e lo scienziatouomo e lo scienziato

IPSIA “G. Vallauri”aprile 2010

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Prof. Alfonso Cornia(ITIS “Vinci”)

Padova, 10 gennaio 1610Padova, 10 gennaio 1610Galileo vide…

Galileo Galilei

(1564-1642)

Ritratto di Galileo dovuto a Justus Sustermans

L’Italia centro-settentrionale ai tempi di Galileo

La pace di Cateau-Cambrésis (1559)

Il Concilio di Trento (1545-1563)

La vita di Galileo

La giovinezza (1564-1592)

Il periodo padovano (1592-1610)

Firenze (1610-1633)

Arcetri (1633-1642)

La giovinezza (1564-1592)Trascorre la giovinezza tra Pisa e Firenze

Si iscrive a medicina ma preferisce le scienze fisiche.

Studia i classici ed elabora una autonoma visione del rapporto fra conoscenza degli antichi e nuova scienza

Un animo irrequieto e battaglieroIl “pendolo di Galileo”

La legge dell’isocronismo del pendolo

glT π= 2

Due docenti hanno un ruolo fondamentale nella sua formazione:

Ostilio Ricci, matematico, amico di famiglia

Francesco Bonamico, professore di filosofia della natura

Ostilio Ricci

La giovinezza

Studio dell’opera di Tartaglia e di ArchimedeLa giovinezza

Niccolò Tartaglia (1499-1557) Archimede da Siracusa (287 a.C. – 212 a.C.)

I primi studi sul motoPorta avanti gli studi sulle leggi del moto, in particolare sulla caduta dei gravi

Una personalità poliedrica1588: tiene due conferenze pubbliche: “Lezioni circa la figura, sito e grandezza dell’Inferno di Dante”

1589: ottiene dal granduca Ferdinando I un contratto triennale per insegnare matematica allo studio di Pisa

Scrive le “Considerazioni sul Tasso” e le “Postille all’Ariosto”

Ma già nel 1591 Galileo deve far fronte a problemi familiari ed economici che lo perseguiteranno a lungo…

Il periodo padovano (1592-1610)Galileo si reca a Padova, chiamato dalle autorità della Repubblica di Venezia, spinto dalle impellenti esigenze economiche e dal clima di relativa tolleranza, nel pieno dell’epoca della Controriforma. Lo stesso Galileo definisce questo periodo…

“Li diciotto anni migliori di tutta la mia età”

A Padova e Venezia incontra…

Marina Gamba, compagna di Galileo a Padova

GiovanfrancescoSagredo, nobiluomo veneziano

Marcantonio Mazzoleni, artigiano, assistente di Galileo

L’arsenale di Venezia

La superficie si estendeva su un'area di 46 ettari, mentre il numero di lavoratori raggiungeva, nei periodi di piena attività produttiva, la quota media giornaliera di 1500-2000 persone

Il compasso geometrico-militare

Per far fronte alle impellenti esigenze economiche, Galileo fabbrica strumenti, tiene lezioni a studenti che ospita nella propria casa, elabora su commissione oroscopi, presenta progetti per l’irrigazione dei campi e per la costruzione di fortificazioni. Ma sta pensando a tutt’altro…

La rivoluzione copernicana

A Padova trova un ambiente vivo e stimolante, che garantisce ampia libertà di pensiero. Galileo ricerca prove astronomiche e terrestri a favore della visione copernicana dell’universo.

COPERNICO

(1473-1543)

Il cannocchiale Galileo viene a conoscenza della costruzione da parte di alcuni ottici olandesi di un occhiale in grado di ingrandire gli oggetti lontani, e probabilmente intorno al 1609 ne riceve un esemplare che perfeziona notevolmente.

Che uso ne fa?

Già nel mese di agosto 1609 lo presenta come propria invenzione al governo veneziano che immediatamente gli raddoppia lo stipendio.Ma subito dopo…

Le scoperte del 1609-1610Per primo utilizza il nuovo cannocchiale come strumento di indagine scientifica e vede cose che nessuno aveva mai visto.

Il 10 gennaio 1610 Galileo vide…

Sidereus NunciusIn due mesi Galileo

compone il primo dei suoi capolavori, scritto in latino e rivolto alla comunitàscientifica europea.

Pochi mesi dopo torna a Firenze, chiamato dai Medici

Firenze (1610-1633)

o Si sviluppa in pieno il programma scientifico e culturale di Galileo (scrive l’opera di carattere metodologico “Il Saggiatore” e il “Dialogo dei massimi sistemi”, autentico manifesto del copernicanesimo)

o Si confronta con il problema dei rapporti tra scienza e fede

o Il “processo” del 1616

o Il processo del 1633

Il SaggiatoreAlcune considerazioni di Galileo, che oggi ci sembrano scontate, della superiorità delle prove basate sull’esperienza diretta rispetto a quelle basate sulla testimonianza altrui, o peggio ancora facendo appello a una erudizione libresca:

“L’addur tanti testimoni non serve a niente… Voi contrastate coll’autorità di molti poeti all’esperienza che noi produciamo. Io vi rispondo e dico, che se quei poeti fussero presenti alle nostre esperienze, muterebbero opinione”.

Il SaggiatoreA questa opera appartiene uno dei brani più celebri della produzione galileiana, quello dedicato al libro della natura:

“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri ne’quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto”.

Brano n. 5

Dialogo dei massimi sistemi

E’ il manifesto del copernicanesimo, scritto in volgare.Protagonisti del dialogo sono:

• Salviati, un acceso copernicano;• Simplicio, un tenace difensore della visione geocentrica• Sagredo, arbitro della disputa

Galileo e la Chiesa

Il programma scientifico di Galileo e il ruolo della Chiesa

“Voglio che vegghino che la natura, sì come gli ha dati gli occhi per vedere le opere sue, gli ha anco dato il cervello da poterle intendere e capire”

Galileo e Giordano Bruno

Nola 1548

Roma (Campo de’Fiori) 1600

Lettera a Cristina di LorenaSe il teologo non si cura delle “più basse e umili speculazioni delle inferiori scienze”, non deve neanche arrogarsi l’autorità, come un principe assoluto, di emettere giudizi su di esse.“… sarebbe come se un principe assoluto, conoscendo di poter liberamente comandare e farsi ubbidire, volesse, non essendo egli némedico né architetto, che si medicasse e fabbricasse a modo suo, con grave pericolo per la vita de’ miseri infermi, e manifesta rovina degli edifizi.”

Brano n. 7

Il primo “processo”Padre Tommaso Caccini, domenicano di Santa MariaNovella a Firenze, nel dicembre 1614 accusa Galileo di contraddire con le sue teorie astronomiche le Sacre Scritture: “La matematica è un’arte diabolica, fautrice di eresia”

Nel 1615 Galileo si reca a Roma per incontrarsi con alcuni cardinali del Sacro Collegio, fra i quali il cardinal Roberto Bellarmino.

In questo primo confronto con le gerarchie cattoliche Galileo a Roma viene ospitato dall’ambasciatore fiorentino Piero Guicciardini, che gli garantisce l’appoggio del granduca di Toscana.

Roma, dicembre 1615Piero Guicciardini, ambasciatore fiorentino:

“So bene che alcuni frati di San Domenico, che hanno gran parte nel Santo Offizio, et altri, gli hanno male animo addosso; et questo non èpaese da venire a disputare della luna, né da volere, nel secolo che corre, sostenere né portarci dottrine nuove”.

Roma, Villa Medici, sede dell’ambasciata fiorentina

I Gesuiti Roberto Bellarmino:“Mi pare che il sig. Galileo faccia prudentemente a contentarsi di parlar ex suppositione e non assolutamente, come io ho sempre creduto abbia parlato il Copernico. … ma volere affermare che realmente il sole stia nel centro del mondo, e che la Terra stia nel 3° cielo e giri con somma velocitàintorno al Sole, è cosa molto pericolosa”.

Brano n. 6

Febbraio 1616. Galileo davanti ai teologi

Galileo: “Io non ci ho interesse alcuno, né punto mi sarei occupato, se, come ho detto, i miei nemici non mi ci havessero intromesso”

Il Sant’Uffizio dichiara eretiche le proposizioni seguenti:

“1. Che il sole sia al centro del mondo e per conseguenza immobile di moto locale2. Che la Terra non è centro del mondo né immobile, ma si muove secondo sé tutta”.

Tuttavia non c’è, per quanto risulta, una proibizione formale che ne impedisca l’insegnamento, né un atto formale firmato da Galileo.

L’elezione di Urbano VIIINell’agosto 1623 Maffeo Barberini (1568-1644), grande estimatore di Galileo, viene eletto papa con il nome di Urbano VIII.

E’ una svolta attesa da Galileo, che in quegli anni sta lavorando al “Dialogo dei massimi sistemi”.Spera in un sostegno attivo da parte del nuovo papa.

I tre pesci

Verso il secondo processoI consiglieri del Papa lo convincono del fatto che la figura di Simplicio, che nel “Dialogo dei massimi sistemi”difende goffamente la vecchia teoria tolemaica, è una caricatura dello stesso Urbano VIII.

Pesano le notevoli pressioni della Spagna, che accusa il Papa di non essere abbastanza inflessibile nella difesa della fede cattolica.

Nel settembre 1632 l’Inquisizione romana fa ordinare a Galileo l’ingiunzione a “comparire a Roma davanti al Commissario generale del Sant’Uffizio”.

Verso il secondo processoNel gennaio 1633 né l’età ormai avanzata di Galileo néle sue precarie condizioni di salute né la peste che dilagava in Italia centrale fermano l’inesorabile corsa verso il processo:

“Il Sant’Uffizio non può tollerare queste fintioni, nédissimular la sua venuta qui. Si ordina di pigliarlo etcondurlo alle carceri di questo supremo Tribunale, legato anche con ferri”.

1633: processo a Galileo

L’ambasciatore fiorentino, profondo conoscitore dei palazzi vaticani, esorta Galileo a non commettere l’errore di difendere davanti al Tribunale le sue opinioni copernicane.

1633: processo a Galileo

La linea difensiva di Galileo mira a sostenere che in realtà il “Dialogo dei massimi sistemi” mette a confronto le due visioni del mondo, senza prendere posizioni.Messo alle strette con “argomenti” assai convincenti afferma: “Nel detto libro io affermo il contrario dell’opinione di Copernico”

1633: processo a Galileo

21 giugno. L’inquisitore ordina a Galileo di dire se tiene per vera la ipotesi di Copernico; in caso contrario si agirebbe contro di lui con tutti i mezzi.Galileo, ormai distrutto, nega di aver mai sostenuto il copernicanesimo: “Io son qua nelle loro mani; faccino quel che gli piace”

Roma, 22 giugno 1633.Il testo originale

dell’abiura

L’abiura“Io Galileo, figliuolo del quondam Vincenzio Galileo di Fiorenza, dell’età mia d’anni 70…

con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie …

… se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d’eresia lo denonziarò a questo S. Offizio, o vero all’Inquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovarò.”

Brano n. 9

“Eppur si muove…”Subito dopo la pronuncia dell’abiura “con cuor sincero e fede non finta” Galileo subisce un’ulteriore umiliazione: il libro che meglio di ogni altro testimonia il suo genio e la sua passione viene bruciato davanti a lui.

Secondo una delle tante leggende, probabilmente destituita di fondamento ma non per questo meno significativa, subito dopo questa umiliazione Galileo avrebbe pronunciato le celebri parole: “Eppur si muove”.

In effetti la sua convinzione sulla validità del sistema copernicano restò intatta.

Arcetri, gli ultimi anni

Le testimonianze sugli ultimi anni di Galileo ci giungono dagli allievi prediletti (Benedetto Castelli, Evangelista Torricelli, Bonaventura Cavalieri) e dal poeta inglese John Milton

Uno spirito indomabile

“Galileo è il simbolo stesso della libertà di pensiero in Italia, umiliato ma indomabile”

John Milton (1608-1674)

Virginia Galilei, Suor Maria Celeste(Padova 1600 – Arcetri aprile 1634)

“Virginia, donna di esquisitoingegno, singolare bontà e a me affezionatissima”Galileo

Le condizioni di salute si aggravano, Galileo diviene progressivamente cieco.

Tuttavia trova ancora la forza di continuare

Il testamento scientifico di Galileo, dedicato alla meccanica e alla caduta dei gravi:

I “Discorsi sopra due nuove scienze”

1642

Galileo muore all’inizio dal 1642, poco prima di compiere 78 anni.

Il giorno di Natale dello stesso anno nasce Isaac Newton.

Una ferita apertaDopo la morte di Galileo le autorità ecclesiastiche impediscono la costruzione di un monumento funebre:

“Non è bene fabricare mausolei al cadavero di colui che èstato penitentiato nel Tribunale della Santa Inquisizione, ed èmorto mentre durava la penitenza”

La persecuzione continua nei confronti dei suoi allievi, che avevano fondato la “Accademia del Cimento”: su ordine dell’inquisizione il Granduca di Toscana la scioglie dopo pochi anni, nel 1667. Negli stessi anni Newton pubblica le sue opere fondamentali.

Una ferita aperta1734: solo un secolo dopo la morte viene permessa la costruzione di un monumento funebre in Santa Croce

1757: il papa Benedetto XIV toglie dall’indice dei libri proibiti i libri che parlano del moto della Terra

1822: Papa Pio VII autorizza l’insegnamento del moto della Terra nelle scuole

Una storia lunga 400 anniAnni ‘60: negli anni successivi al concilio Vaticano II papa Paolo VI inizia cautamente a prospettare una revisione della posizione della Chiesa sul caso Galileo.

1979, centenario della nascita di Einstein. Giovanni Paolo II: “Galileo ebbe molto a soffrire da parte di uomini e organismi della Chiesa”

La commissione dopo una decina di anni di lavoro presenta la su relazione nel 1992, nel 350° anniversario della morte di Galileo.Le conclusioni della commissione hanno prodotto, all’interno del mondo cattolico e fuori di esso, reazioni diverse.

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Una storia lunga 400 anni1992: la Commissione nominata da Giovanni Paolo II presenta un documento in cui si afferma:

“Una delle cause della condanna di Galileo va ricercata nel fatto che una maggioranza di teologi non percepiva la distinzione formale tra la Sacra Scrittura e la sua interpretazione, il che li condusse a trasporre indebitamente nel campo della dottrina della fede una questione di fatto appartenente alla ricerca scientifica… Gli errori commessi da ambo le parti sono stati esposti con tutta lealtà, come pure l' aspetto increscioso di questa grave incomprensione reciproca”.

Parecchi anni prima il filosofo francese di ispirazione cattolica JacquesMaritain era andato certamente molto più avanti:

“I giudici hanno peccato di abuso di potere, arroganza, autoritarismo”

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“Dopo 350 anni il Vaticano afferma che Galileoaveva ragione: si muove”

“E’ ufficiale! La Terra gira attorno al Sole, anche secondo il Vaticano”.

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Su GalileoGalileo ci sorprende per l’acutezza dell’intuizione e per il coraggio, in un’epoca in cui in Italia a causa dello stato di servitù in cui la scienza è ridotta tutto ciò che si scrive non è che adulazione e banalità – John Milton

Il motivo di fondo che io trovo nell’opera di Galileo ècostituito dalla lotta appassionata contro ogni tipo di dogma basato sull’autorità – Albert Einstein

Su GalileoGalileo ci sorprende per l’acutezza dell’intuizione e per il coraggio, in un’epoca in cui in Italia a causa dello stato di servitù in cui la scienza è ridotta tutto ciò che si scrive non è che adulazione e banalità – John Milton

Il motivo di fondo che io trovo nell’opera di Galileo ècostituito dalla lotta appassionata contro ogni tipo di dogma basato sull’autorità – Albert Einstein

Galileo scrittore

SapegnoSapegno: “La sua opera, per ricchezza di contenuto umano e potenza di stile, si inserisce nella storia futura della nostra prosa, come un fatto letterario e culturale di prima grandezza. E’il più grande prosatore fa Machiavelli e Manzoni, un periodo di 400 anni”.

PariniParini scrive a proposito dello stile di Galileo: “D’altro più non si cura fuorché d’essere inteso”

Galileoscrittore

Per LeopardiLeopardi Galileo è il più grande fisico di tutti i tempi, e insieme a Dante Alighieri è il piùgrande rappresentante della letteratura italiana

Il martello e la piuma

Galileo: “Se potessimo lasciar cadere un martello e una piuma simultaneamente nel vuoto, le vedremmo raggiungere il suolo nello stesso momento”. Ma a quei tempi nessuno gli credeva.

L’opera scientifica di GalileoMeccanica: leggi del moto, principio di inerzia, relatività galileiana, isocronismo del pendolo

Astronomia: utilizzo scientifico del cannocchiale e ricerca di prove astronomiche a favore del copernicanesimo

Il metodo scientifico galileianoInoltre:

Termologia, magnetismo, acustica musicale, ottica

Matematica: applicazioni scientifiche della matematica; infinitesimi e infiniti

Metodo scientifico galileiano

Elementi essenziali del metodo galileiano:

• Distinzione fra osservazione ed esperimento (sensate esperienze)

• Formulazione delle leggi in forma quantitativa (certe dimostrazioni)

• Progressivo abbandono della visione antropocentrica nello studio della natura

“Il metodo sperimentale consiste nell’osservare i fatti e non procedere per teorie astratte e aprioristiche”. Sì, ma non è tutto…

Sensate esperienzeGalileo non osserva i fenomeni con occhi di spettatore, ma con l’atteggiamento dello studioso.Non sta a sentire la natura, la interroga.

Lo scienziato:• Spoglia i fenomeni da tutti i parametri secondari• Progetta, realizza e osserva i risultati di un esperimento finalizzato a confermare o smentire l’ipotesi da lui formulata

Un classico esempio è quello dello studio della caduta dei gravi, che Galileo esamina con il piano inclinato

Una sensata esperienza: il piano inclinatoPerché Galileo utilizza il piano inclinato?

Bezzuoli: “Galileo mostra il piano inclinato agli allievi e ai dotti”

Piano inclinato

Piano inclinato e caduta dei gravi

Grazie al piano inclinato Galileo dimostra che, riducendo e tendenzialmente eliminando gli attriti, tutti i corpi cadono di moto accelerato con la stessa accelerazione.

Senso comune e indagine scientifica

“Le vette della conoscenza”

Per ammirare ancora le idee e lo stile di Galileo è opportuno leggere un altro brano che riguarda quelle che Galileo chiama le “vette della conoscenza”

Brano n. 4

MeccanicaE’ possibile cogliere la portata dell’opera di Galileo se si parte dalla concezione tradizionale della struttura dell’universo.

Tale concezione risale nella sua sostanza ad Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.) e a Tolomeo (circa 100-170 d.C.)

Claudio Tolomeo (100-170)

La fisica pre-galileianaNetta distinzione fra Terra e cieloLa Terra è immobile al centro dell’universo (quiete assoluta)Ogni corpo è composto dai quattro elementi (acqua, terra, aria, fuoco)Dottrina dei luoghi naturaliMoti naturali e moti violenti, che non si possono confrontare né comporre

Meccanica pre-galileiana

Perché Vilcoyote non èun galileiano?

Interpretazione di alcuni fenomeni meccanici

• Spingo un corpo su un piano e lo lascio: cosa succede?• Lancio un corpo verticalmente verso l’alto: che tipo di moto segue?• Lancio obliquamente un corpo: che traiettoria segue?• Un grave cade verticalmente: che tipo di moto segue?• Faccio scivolare una biglia su un piano orizzontale finché cade dal bordo: che traiettoria segue?Vilcoyote non lo sa, ma segue la stessa traiettoria della

biglia

Il modello aristotelico appare coerente, credibile, legato al senso comune. Vediamo alcuni esempi.

Critica di Galileo

Il modello aristotelico è qualitativoTotale incompatibilità fra moti violenti e moti naturali. Questo impedisce una visione unitaria dei fenomeni fisiciSi limita a prendere atto di quanto i sensi ci suggeriscono

Vediamo alcuni contributi di Galileo al superamento della concezione tradizionale:

1) Principio di inerzia2) Moto parabolico3) Relatività galileiana

Principio di inerzia

E’ un tipico esempio del procedimento seguito da Galileo:

1.Numerosi esperimenti realizzati seguiti da calcoli sui risultati ottenuti2.Il passaggio agli esperimenti mentali, in grado di eliminare i fattori di disturbo nello studio dei fenomeni

Moto parabolico

Manoscritto del 1608:

Calcoli sul moto composto(traiettorie paraboliche)

Ricostruzione schema

Dettaglio schema

1328doveria 1306

diff. 22

Differenze trovate

Valore sperimentale

Valore teorico

Differenza

1172 1131 41

1328 1306 22

1340 1330 10

1500 1460 40

L’opera astronomica di GalileoGalileo appare più famoso come astronomo che come fisico. In effetti ha dato contributi fondamentali alla astronomia.

Ha perfezionato e per primo ha utilizzato scientificamente il cannocchialecannocchiale

Ha colto meglio di chiunque altro la portata storica portata storica del copernicanesimodel copernicanesimo, a favore del quale ha raccolto prove decisive

E’ importante per le singole scoperte astronomiche singole scoperte astronomiche portate a termine

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L’astronomia prima di Galileo

Gli astri (Sole, Luna, stelle ordinate in costellazioni) sono degli indicatori naturali dello scorrere del tempo, essenziali nella previsione degli eventi (es. in agricoltura)

Gli astri sono punti di riferimento per l’orientamento per terra e per mare

Ma c’è anche qualcos’altro…

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L’astronomia è probabilmente la piùantica delle scienze naturali: perché?

L’astronomia prima di Galileo

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Il cielo suggerisce l’esistenza di possibili correlazioni tra le vicende umane e i fenomeni cosmici.

Lo studio del cielo è stato caricato anche di motivazioni religiose e divinatorie che da sempre l’uomo si pone.

Astronomia greca

L’astronomia greca è il frutto della lunga sequenza di osservazioni dei popoli babilonese ed egizio e della raffinata ed avanzatissima impostazione concettuale e filosofica dei greci.

Nel lungo periodo che va da Talete (VI sec. a.C.)a Tolomeo (II sec. d.C.) i modelli astronomici e

cosmologici presentati sono numerosi; alla fine prevarrà il modello tolemaico.

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Eratostene (276-196 a.C.)misura del meridiano

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Dal valore del raggio, risalì al meridiano.Il valore trovato, 250.000 stadi, espresso nelle unità di misura odierne, èpari a: 6314 km. Il valore corretto è:

6366 km (valore medio)

L’universo di Aristotele (394-322 a.C.)

Aristotele propone un modello geocentrico, che pone cioè la Terra al centro dell'universo.

Secondo Aristotele, la Terra è formata da quattro elementi: terra, acqua, aria, fuoco. Le varie composizioni degli elementi costituiscono tutto ciò che si trova nel mondo.

Ogni elemento ha la tendenza a rimanere o a tornare nel proprio luogo naturale, che per la terra e l'acqua è il basso, mentre per l'aria e il fuoco è l'alto. La Terra come pianeta, quindi, non può che stare al centro dell'universo, poiché è formata dai due elementi tendenti al basso, cioè al centro dell'universo.

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L’universo di Aristotele (394-322 a.C.)Riguardo ciò che si trova oltre la

Terra, Aristotele lo riteneva composto di un quinto elemento, o quintessenza o etere. L'etere, che non esiste sulla Terra, sarebbe privo di massa, invisibile e, soprattutto, eterno ed inalterabile: queste due caratteristiche sanciscono un confine tra i luoghi sub-lunari del mutamento (la Terra) e i luoghi immutabili (il cosmo).

E’ il cosiddetto universo a due sfere.

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Tolomeo (100-175)E’ l’ultimo grande astronomo

dell’antichità, massimo rappresentante dell’astronomia ellenistica. La sua opera maggiore, il cui titolo “Almagesto” è noto nella traduzione araba, rappresenta il vertice di tutta l’astronomia classica, almeno nella versione aristotelica; rimase il riferimento essenziale per quindici secoli.

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L’universo tolemaico

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Il punto essenziale dell’universo tolemaico è l’immobilità della Terra, attorno alla quale ruotano tutti i corpi celesti.Per giustificare le irregolarità del moto dei pianeti utilizzò epicicli, deferenti, equanti ed eccentrici, pur di salvare i principi aristotelici del moto perfetto: orbite circolari percorse a velocità costante.Con il risultato che…

Un universo semplice?

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La cosmologia medievale

Furono gli arabi a riprendere e sviluppare, dopo secoli di decadenza, i risultati dell’astronomia ellenistica, grazie anche al sistema di numerazione ben più pratico di quello romano.

In occidente si sviluppa una cosmologia che riprende, soprattutto con San Tommaso, il modello aristotelico-tolemaico adattandolo ai dogmi del cristianesimo.

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L’universo di Dante

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L’astronomia modernaIl principio dogmatico delle

orbite circolari attorno alla Terra, percorse di moto uniforme rappresentava ormai un ostacolo per lo studio del cielo.

Copernico riprese il modello di Aristarco, che giànell’antichità aveva ipotizzato un modello eliocentrico.

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Niccolò Copernico(1473-1543)

L’universo copernicano

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Il cammino della rivoluzione copernicana

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Galileo nella rivoluzione copernicana

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Galileo è colui che meglio comprese la portata storica della rivoluzione copernicana, e sapeva che per affermarsi doveva vincere antiche visioni del mondo ormai stratificate. Occorreva anche combattere contro il senso comune.

Quello che non immaginava è che doveva vincere anche l’accanita difesa non solo dei pedanti seguaci di Aristotele ma anche del potere religioso e politico.

A proposito di perfezione

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Ecco un altro esempio della arguzia con cui Galileo distruggeva i luoghi comuni: è vero che il numero tre denota la perfezione, come avrebbe detto Aristotele?Galileo fa dire a Salviati in un passo del “Dialogo”:

“Non credo proprio che per quanto riguarda le zampe il numero tre sia piùperfetto di due o quattro”.

Osservazioni astronomiche Padova 1609-1610

L’aspetto della LunaLa via Lattea

I satelliti di Giove (pianeti medicei)Le macchie solariL’aspetto di SaturnoLe fasi di Venere

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Alcuni disegni da “Il Saggiatore”Saturno Giove Marte

Venere con le sue fasi

Disegno di Galileo con i crateri lunari

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Le macchie solari

Disegno di Galileo confrontato con una moderna fotografia delle macchie solari

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Saturno (oltre 1.000.000.000 di km dalla Terra)

Una moderna fotografia di Saturno

Disegni di Galileo relativi a Saturno

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Le fasi di Venere

Un’altra prova a favore del sistema Copernicano

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La via Lattea

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Con il telescopio il catalogo stellare, fermo dai tempi di Tolomeo a circa 1000 stelle, aumenta in modo impressionante.Viene messo in discussione Il modello delle “stelle fisse”, che assicurava una tranquilla stazionarietà dell’universo, un suo ordine soprannaturale e una centralità della Terra come stabilito dalla Bibbia.

Gennaio 1610:

Appunti su Giove

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Satelliti di Giove7 gennaio

8 gennaio

10 gennaio

13 gennaio102

Ricostruzione moderna della posizione dei quattro satelliti nel gennaio 1610

103

Confronto immagini104

Nugolo!

Immagini di Giove al cannocchiale

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Foto di famiglia

Periodo dei satelliti di Giove

Satellite Periodo secondo Galileo

Periodo (dall’Enc. Britannica)

Io 1g 18h 30m 1g 18h 29m

Europa 3g 13h 20m 3g 13h 30m

Ganimede 7g 4h 7g 4h

Callisto 16g 18h 16g 18h

Telescopio con griglia

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Andrea Frova, Perché accade ciò che accade, Rizzoli, 1995

Andrea Frova, La fisica sotto il naso, Rizzoli, 2001

Bertolt Brecht, Vita di Galileo, Einaudi, 1997

Bellini – Mazzoni, Galileo e la prosa scientifica – Moduli di letteratura italiana – Laterza, 1999

Dava Sobel, La figlia di Galileo, Rizzoli, 1999

Bibliografia

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Bibliografia

Enrico Bellone, Galileo, le opere e i giorni di una mente inquieta, Le Scienze, 1998

Dragoni, Bergia, Gottardi, Dizionario biografico degli scienziati e dei tecnici, Zanichelli, 2001

Giuliano Toraldo di Francia, L’indagine del mondo fisico, Einaudi, 1976 (fuori catalogo)

James Reston, Galileo, Piemme, 2001

Oddone Longo, Galileo, l’uomo che contava le stelle, 2009

http://www.pd.astro.it/mostra/G1100MAN.HTM

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Due dei libri consigliati

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Per finire: “Galileo was right”(Galileo aveva ragione)

Chi l’ha detto?

La risposta è…

(Dalla superficie lunare, gli astronauti di Apollo 15, 1971)

Per finire: “Galileo was right”(Galileo aveva ragione)

“Galileo was right”L’astronauta David Scott ha condotto lo spettacolare esperimento sulla superficie lunare con un martello e una piuma

FINE