GAL CILSI INIZIATIVE Il valore di luoghi e produzioni di pregio L’Irpinia di ... · 2013. 12....

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14 Fare impresa al Sud Eventi Lunedì 9 dicembre 2013 ■■ GAL CILSI / Riusciti i progetti che hanno coinvolto varie aziende agricole dell’Alta Irpinia Il valore di luoghi e produzioni di pregio Si può produrre pasta di qualità con grano “Senatore Cappelli” rispettando l’ambiente L’ Alta Irpinia, terra inconta- minata e culla di prodotti agricoli di altissima qualità, ai confini con la Puglia e la Ba- silicata, ha saputo utilizzare in maniera efficace il volano rappresentato dai progetti so- stenuti dai fondi europei, fino a decollare con le proprie forze. È quanto testimonia il Consor- zio “Formicoso Alta Irpinia - Agricoltura e sviluppo sosteni- bile” e il marchio d’area grano duro “Senatore Cappelli”. Il progetto di valorizzazione della filiera cerealicola, elabo- rato e attuato dal Gruppo di Azione Locale (Gal) Cilsi con il supporto del Cra di Foggia, rappresenta un punto di forza del Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia”, finanziato nell’ambito del Psr Campania 2007/2013 - Asse 4 Leader. a dimostrare che il prodotto finale riesce ad avere un mer- cato fuori dai confini locali raggiungendo i consumatori più consapevoli. I risultati sono stati così in- teressanti che il progetto e il Consorzio hanno cominciato a camminare con le proprie gambe. “Con la raccolta di grano 2013 gli agricoltori ri- usciranno a realizzare circa 400 quintali di pasta - afferma ancora Salzarulo -. Non solo. Quest’autunno si è arrivati a seminare grano Senatore Cappelli su 75 ettari e con la raccolta 2014 si stima di poter produrre circa 1.400 quintali di pasta”. È cresciuto anche il Consor- zio, presieduto dal giovane agricoltore Antonio Ciani, appena ventiseienne. Alle ini- ziali 19 aziende agricole che l’hanno costituito se ne sono aggiunte sette che hanno fat- to richiesta di aderire proprio quest’anno. “La novità di ciò che è stato costruito e si sta consolidan- do - evidenzia Salzarulo - è duplice. Per la prima volta in questa terra i piccoli agricol- tori hanno avuto la possibilità di mettersi insieme e di speri- mentare che in questo modo possono fare massa critica e lavorare la terra, puntando alla qualità. Inoltre siamo riusciti a far mantenere nelle mani del produttore l’intera filiera: non è il pastificio che compra il grano e poi vende la pasta con un suo marchio. È il Consor- zio che fa lavorare la propria materia prima e poi si incarica di promuoverla e venderla sul mercato per conto degli agri- coltori aderenti”. Vi è un terzo e non certo tra- scurabile obiettivo che il pro- getto ha realizzato: un ritorno, sostenibile anche economica- mente, a un’agricoltura che ri- spetta la terra, non utilizzando concimi chimici, pesticidi e diserbanti, ma arricchendo il terreno grazie alla rotazione delle colture, in questo caso grano-foraggio. “Il Consorzio che abbiamo Alla vigilia di un’azione commerciale autonoma Il Gal Cilsi si è assunto il rischio di dimostrare che si poteva realizzare un progetto ambizioso, che ha una propria sostenibilità economica P erché il progetto del Consorzio Fai, dalla se- mina del grano Senatore Cappelli alla com- mercializzazione della pasta prodotta con lo stes- so grano duro in Alta Irpinia, può avere futuro? “Perché gli agricoltori hanno risposto in manie- ra positiva alle idee lanciate da Gal e si è riusciti a mettere in atto una cooperazione economica forte. I piccoli imprenditori agricoli hanno spe- rimentato che stare insieme è importante, anzi necessario, perché permette di fa- re reddito rispettando l’ambiente”. Risponde così Agostino Pelullo, il presidente del Gal Cilsi. “Siamo già alla vigilia di un’azione commerciale autonoma, svincolata dal sostegno pubblico - prosegue -, che è stato utilizzato solo per dimostrare la so- stenibilità economica del progetto e che la costruzione dal basso della filiera, dal seme del grano Senatore Cappelli all’omonima pasta in ta- vola, era possibile”. L’azione del Gal avrebbe potuto fermarsi al raccolto del primo grano, avendo innescato positivamente la rotazione delle colture. “Gli agricoltori avreb- bero potuto venderlo e la faccenda sarebbe finita lì - racconta il coordinatore del Gal Cilsi, Mario Salzarulo -. E invece abbiamo chiesto loro se era- no disponibili ad andare oltre, trasformandolo in pasta. Il punto di mediazione è stato trovato con l’attivazione di un intervento promozionale. Ab- biamo individuato il pastificio adatto, abbiamo verificato che il grano avesse le caratte- ristiche per la pastificazione e, final- mente, abbiamo raggiunto l’obiettivo”. In sostanza, il Gal si è assunto il rischio di dimostrare che si poteva realizzare un progetto così ambizioso; dimostrata la fattibilità, il Fai ha cominciato a reggersi sulle sue gambe. Tuttavia, si sta già pen- sando a ulteriori iniziative per consoli- dare l’azione del Consorzio Fai. ■■ INIZIATIVE / Promozione della pasta prodotta L’Irpinia di Francesco De Sanctis “Il grano e la poesia nella terra di Francesco De Sanctis”. Si intitola così la sintesi di un’ulteriore azione che il Gal Cilsi ha compiuto per promuovere la pasta prodotta con il grano Se- natore Cappelli, seguendo la logica costitutiva del Gal: essere motore di progetti integrati di sviluppo in ambito rurale. In questo caso, si è abbinata l’azione che ha realizzato il Con- sorzio di agricoltori Fai con quella che ha rilanciato il Parco Letterario Francesco De Sanctis, dedicato al grande critico letterario, nato a Morra Irpino in provincia di Avellino, che in “Un viaggio elettorale” descrisse in maniera efficace i luo- ghi e l’anima dell’Alta Irpinia. Dovendo ideare una campagna di promozione per la prima pasta prodotta, il Gal ha pensato di realizzare materiale di- vulgativo che, oltre ad illustrare le caratteristiche del proget- to, facesse conoscere i volti degli agricoltori che si sono messi in gioco, seguendo l’esempio di Pietro Parisi (lo chef contadi- no) e abbinando a ciascuno una poesia di un poeta irpino. Così, ha scritto Paolo Saggese, fondatore, insieme tra gli al- tri a Giuseppe Iuliano e Alessandro Di Napoli, del Centro di Documentazione della Poesia del Sud: “I poeti dell’Alta Irpinia, che testimoniano le speranze e le attese della popo- lazione dell’Appennino campano, accompagnano con le loro parole i volti dei produttori, descrivono la bellezza di queste colline, danno vita a un mondo i cui sapori rivivono in que- sto cofanetto di delizie che è la pasta del grano del Senatore Cappelli”. Ingresso del Castello Biondi-Morra, a Morra De Sanctis (da: I luoghi del “Parco Letterario Francesco De Sanctis”) La pasta di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” per la “Bomboniera” al Calitri Sponz Fest, edizione 2013 (direttore artistico Vinicio Capossela). “In questo periodo stiamo promuovendo la pasta, che abbiamo realizzato a scopo promozionale in 13 formati, prodotta con il grano ‘Sena- tore Cappelli - Alta Irpinia’, al termine del secondo ciclo sperimentale di avvicenda- mento colturale (raccolta 2012) - afferma il coordinato- re del Gal, Mario Salzarulo -. Un grano che ha confermato proprietà nutritive ecceziona- li e caratteristiche adatte alla pastificazione”. Il Gal Cilsi è stato il soggetto che, dopo aver accompagnato gli agricoltori durante la fase di sperimenta- zione della coltura e in quella di aggregazione delle famiglie agricole per la costituzione del Consorzio, ha dimostrato la sostenibilità del progetto con l’individuazione e il coinvol- gimento degli altri attori della filiera (sementificio, stocca- tore, molino, pastificio), fino i giovani agricoltori - aggiun- ge il presidente -. I soci più giovani, infatti, sono i più convinti che l’agricoltura qui è l’unico settore che può darci la possibilità di un lavoro soste- nibile e sicuro con produzioni di pregio”. Non è da trascurare, tra l’altro, che l’obiettivo della produzio- ne di pasta di semola di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” è stato raggiunto gra- zie alla collaborazione di vari partner di qualità: il Sementi- ficio Scaraia, i Molini De Vita, il Pastificio Grania “Le Gem- me del Vesuvio”, il Cra/Cer di Foggia, i quali hanno suppor- tato con grande interesse il Gal e la rete degli agricoltori. costituito rappresenta un nuo- vo modo di fare agricoltura - conferma il presidente Ciani -. Grazie al progetto del Gal Cil- si, piccoli imprenditori agri- coli come noi hanno avuto la possibilità di aggregarsi e di far interagire i progetti legati al settore cerealicolo e forag- gero, che sono strettamente connessi”. La realtà consortile “in poco tempo ha fatto passi da gi- gante - prosegue Ciani -, può diventare una grande azienda diffusa costituita da tante pic- cole realtà”. A scommettere sul futuro positivo che il grano Senatore Cappelli e i prodot- ti che ne derivano può dare a questa terra “sono soprattutto Paesaggio rurale dell’Alta Irpinia Esposizione prodotti da grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” (Il pane, la semola rimacinata, la pasta) Confezione pasta di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” Renato Celano Renato Celano Renato Celano

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14 Fare impresa al SudEventi

Lunedì 9 dicembre 2013

■■■ GAL CILSI / Riusciti i progetti che hanno coinvolto varie aziende agricole dell’Alta Irpinia

Il valore di luoghi e produzioni di pregioSi può produrre pasta di qualità con grano “Senatore Cappelli” rispettando l’ambiente

L’Alta Irpinia, terra inconta-minata e culla di prodotti

agricoli di altissima qualità, ai confini con la Puglia e la Ba-silicata, ha saputo utilizzare in maniera efficace il volano rappresentato dai progetti so-stenuti dai fondi europei, fino a decollare con le proprie forze. È quanto testimonia il Consor-zio “Formicoso Alta Irpinia - Agricoltura e sviluppo sosteni-

bile” e il marchio d’area grano duro “Senatore Cappelli”.Il progetto di valorizzazione della filiera cerealicola, elabo-rato e attuato dal Gruppo di Azione Locale (Gal) Cilsi con il supporto del Cra di Foggia, rappresenta un punto di forza del Piano di Sviluppo Locale “Terre d’Irpinia”, finanziato nell’ambito del Psr Campania 2007/2013 - Asse 4 Leader.

a dimostrare che il prodotto finale riesce ad avere un mer-cato fuori dai confini locali raggiungendo i consumatori più consapevoli.I risultati sono stati così in-teressanti che il progetto e il Consorzio hanno cominciato a camminare con le proprie gambe. “Con la raccolta di grano 2013 gli agricoltori ri-usciranno a realizzare circa 400 quintali di pasta - afferma ancora Salzarulo -. Non solo. Quest’autunno si è arrivati a seminare grano Senatore Cappelli su 75 ettari e con la raccolta 2014 si stima di poter produrre circa 1.400 quintali di pasta”. È cresciuto anche il Consor-zio, presieduto dal giovane agricoltore Antonio Ciani, appena ventiseienne. Alle ini-ziali 19 aziende agricole che l’hanno costituito se ne sono aggiunte sette che hanno fat-to richiesta di aderire proprio quest’anno. “La novità di ciò che è stato costruito e si sta consolidan-do - evidenzia Salzarulo - è duplice. Per la prima volta in questa terra i piccoli agricol-tori hanno avuto la possibilità di mettersi insieme e di speri-mentare che in questo modo possono fare massa critica e lavorare la terra, puntando alla qualità. Inoltre siamo riusciti a far mantenere nelle mani del produttore l’intera filiera: non è il pastificio che compra il grano e poi vende la pasta con un suo marchio. È il Consor-zio che fa lavorare la propria materia prima e poi si incarica di promuoverla e venderla sul mercato per conto degli agri-coltori aderenti”. Vi è un terzo e non certo tra-scurabile obiettivo che il pro-getto ha realizzato: un ritorno, sostenibile anche economica-mente, a un’agricoltura che ri-spetta la terra, non utilizzando concimi chimici, pesticidi e diserbanti, ma arricchendo il terreno grazie alla rotazione delle colture, in questo caso grano-foraggio.“Il Consorzio che abbiamo

Alla vigilia di un’azione commerciale autonomaIl Gal Cilsi si è assunto il rischio di dimostrare che si poteva realizzare un progetto ambizioso, che ha una propria sostenibilità economica

Perché il progetto del Consorzio Fai, dalla se-mina del grano Senatore Cappelli alla com-

mercializzazione della pasta prodotta con lo stes-so grano duro in Alta Irpinia, può avere futuro?“Perché gli agricoltori hanno risposto in manie-ra positiva alle idee lanciate da Gal e si è riusciti a mettere in atto una cooperazione economica forte. I piccoli imprenditori agricoli hanno spe-rimentato che stare insieme è importante, anzi necessario, perché permette di fa-re reddito rispettando l’ambiente”. Risponde così Agostino Pelullo, il presidente del Gal Cilsi. “Siamo già alla vigilia di un’azione commerciale autonoma, svincolata dal sostegno pubblico - prosegue -, che è stato utilizzato solo per dimostrare la so-stenibilità economica del progetto e che la costruzione dal basso della filiera, dal seme del grano Senatore Cappelli all’omonima pasta in ta-vola, era possibile”. L’azione del Gal avrebbe potuto fermarsi al raccolto

del primo grano, avendo innescato positivamente la rotazione delle colture. “Gli agricoltori avreb-bero potuto venderlo e la faccenda sarebbe finita lì - racconta il coordinatore del Gal Cilsi, Mario Salzarulo -. E invece abbiamo chiesto loro se era-no disponibili ad andare oltre, trasformandolo in pasta. Il punto di mediazione è stato trovato con l’attivazione di un intervento promozionale. Ab-biamo individuato il pastificio adatto, abbiamo

verificato che il grano avesse le caratte-ristiche per la pastificazione e, final-mente, abbiamo raggiunto l’obiettivo”. In sostanza, il Gal si è assunto il rischio di dimostrare che si poteva realizzare un progetto così ambizioso; dimostrata la fattibilità, il Fai ha cominciato a reggersi sulle sue gambe. Tuttavia, si sta già pen-sando a ulteriori iniziative per consoli-dare l’azione del Consorzio Fai.

■■■ INIZIATIVE / Promozione della pasta prodotta

L’Irpinia di Francesco De Sanctis“Il grano e la poesia nella terra di Francesco De Sanctis”. Si intitola così la sintesi di un’ulteriore azione che il Gal Cilsi ha compiuto per promuovere la pasta prodotta con il grano Se-natore Cappelli, seguendo la logica costitutiva del Gal: essere motore di progetti integrati di sviluppo in ambito rurale. In questo caso, si è abbinata l’azione che ha realizzato il Con-sorzio di agricoltori Fai con quella che ha rilanciato il Parco Letterario Francesco De Sanctis, dedicato al grande critico letterario, nato a Morra Irpino in provincia di Avellino, che in “Un viaggio elettorale” descrisse in maniera efficace i luo-ghi e l’anima dell’Alta Irpinia.Dovendo ideare una campagna di promozione per la prima pasta prodotta, il Gal ha pensato di realizzare materiale di-vulgativo che, oltre ad illustrare le caratteristiche del proget-to, facesse conoscere i volti degli agricoltori che si sono messi in gioco, seguendo l’esempio di Pietro Parisi (lo chef contadi-no) e abbinando a ciascuno una poesia di un poeta irpino. Così, ha scritto Paolo Saggese, fondatore, insieme tra gli al-tri a Giuseppe Iuliano e Alessandro Di Napoli, del Centro di Documentazione della Poesia del Sud: “I poeti dell’Alta Irpinia, che testimoniano le speranze e le attese della popo-lazione dell’Appennino campano, accompagnano con le loro parole i volti dei produttori, descrivono la bellezza di queste colline, danno vita a un mondo i cui sapori rivivono in que-sto cofanetto di delizie che è la pasta del grano del Senatore Cappelli”.

Ingresso del Castello Biondi-Morra, a Morra De Sanctis (da: I luoghi del “Parco Letterario Francesco De Sanctis”)

La pasta di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” per la “Bomboniera” al Calitri Sponz Fest, edizione 2013 (direttore artistico Vinicio Capossela).

“In questo periodo stiamo promuovendo la pasta, che abbiamo realizzato a scopo promozionale in 13 formati, prodotta con il grano ‘Sena-tore Cappelli - Alta Irpinia’, al termine del secondo ciclo sperimentale di avvicenda-mento colturale (raccolta 2012) - afferma il coordinato-re del Gal, Mario Salzarulo -. Un grano che ha confermato proprietà nutritive ecceziona-li e caratteristiche adatte alla pastificazione”. Il Gal Cilsi è stato il soggetto che, dopo aver accompagnato gli agricoltori durante la fase di sperimenta-zione della coltura e in quella di aggregazione delle famiglie agricole per la costituzione del Consorzio, ha dimostrato la sostenibilità del progetto con l’individuazione e il coinvol-gimento degli altri attori della filiera (sementificio, stocca-tore, molino, pastificio), fino

i giovani agricoltori - aggiun-ge il presidente -. I soci più giovani, infatti, sono i più convinti che l’agricoltura qui è l’unico settore che può darci la possibilità di un lavoro soste-nibile e sicuro con produzioni di pregio”. Non è da trascurare, tra l’altro, che l’obiettivo della produzio-ne di pasta di semola di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” è stato raggiunto gra-zie alla collaborazione di vari partner di qualità: il Sementi-ficio Scaraia, i Molini De Vita, il Pastificio Grania “Le Gem-me del Vesuvio”, il Cra/Cer di Foggia, i quali hanno suppor-tato con grande interesse il Gal e la rete degli agricoltori.

costituito rappresenta un nuo-vo modo di fare agricoltura - conferma il presidente Ciani -. Grazie al progetto del Gal Cil-si, piccoli imprenditori agri-coli come noi hanno avuto la possibilità di aggregarsi e di far interagire i progetti legati al settore cerealicolo e forag-gero, che sono strettamente connessi”. La realtà consortile “in poco tempo ha fatto passi da gi-gante - prosegue Ciani -, può diventare una grande azienda diffusa costituita da tante pic-cole realtà”. A scommettere sul futuro positivo che il grano Senatore Cappelli e i prodot-ti che ne derivano può dare a questa terra “sono soprattutto

Paesaggio rurale dell’Alta Irpinia Esposizione prodotti da grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia” (Il pane, la semola rimacinata, la pasta)

Confezione pasta di grano duro “Senatore Cappelli - Alta Irpinia”

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