G P N N. 430 - 31.12.2017...

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SETTIMANA DOPO LA SACRA FAMIGLIA (01 - 07 GENNAIO 2018) 01 L Maria Santissima, Madre di Dio. Solennità (bianco). Dio abbia pietà di noi e ci benedica. S. Fulgenzio. Nm 6,22-27; Sal 66, 2-3.5-6.8; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21. Oggi viene celebrata nel Tempio san Paolo di Alba una santa Messa secondo i lettori de “La Domenica”. 02 M Ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno. Memoria (bianco). Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. 1Gv 2,22-28; Sal 97,1-4; Gv 1,19-28. 03 M Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. SS. Nome di Gesù (m.f.); S. Genoveffa. 1Gv 2,29-3,6; Sal 97,1-3b-6; Gv 1,29-34. 04 G Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. S. Angela da Foligno; S. Elisabetta Seton. 1Gv 3,7-10; Sal 97,1.7-9; Gv 1,35-42. 05 V Acclamate il Signore, voi tutti della terra. S. Edoardo Confesso- re; S. Giovanni Nepomuceno. 1Gv 3,11-21; Sal 99,2-5; Gv 1,43-51. 06 S Epifania del Signore. Solennità (bianco). Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Is 60,1-6; Sal 71,1-2.7-8.10-13; Ef 3,2- E-MAIL T ELEFONO UFFICIO PARROCCHIALE - 0761-557015 CHIESA S. FAMIGLIA - 0761-557919 PADRE JANUSZ - 339-1082608 [email protected] PADRE PAOLO - 345-6303035 [email protected] PADRE TOMMASO - 334-2668574 [email protected] DIACONO LUCA - 331-7929220 [email protected] SANTE MESSE GIORNI FESTIVI CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30 - 17,30 SACRA FAMIGLIA - 09,30 - 11,00 COLLE LYDIA - 11,15 CARMINE - 10,00 GIORNI FERIALI SAN PIETRO - 08,30 CONCATTEDRALE - 17,30 SACRA FAMIGLIA - 09,15 CARMINE - 16,30 GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 430 - 31.12.2017 Visitate il nuovo sito: parrocchianepi.it 31 DICEMBRE 2017 SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE: FESTA Quando venne il tempo della loro purificazione secon- do la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Si- gnore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'I- sraele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva prean- nunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver vedu- to il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusa- lemme. Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. Dal Vangelo secondo Luca (2,22-40)

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SETTIMANA DOPO LA SACRA FAMIGLIA

(01 - 07 GENNAIO 2018)

01 L Maria Santissima, Madre di Dio. Solennità (bianco). Dio abbia pietà di noi e ci benedica. S. Fulgenzio. Nm 6,22-27; Sal 66, 2-3.5-6.8; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21. Oggi viene celebrata nel Tempio san Paolo di Alba una santa Messa secondo i lettori de “La Domenica”.

02 M Ss. Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno. Memoria (bianco). Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. 1Gv 2,22-28; Sal 97,1-4; Gv 1,19-28.

03 M Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. SS. Nome di Gesù (m.f.); S. Genoveffa. 1Gv 2,29-3,6; Sal 97,1-3b-6; Gv 1,29-34.

04 G Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore. S. Angela da Foligno; S. Elisabetta Seton. 1Gv 3,7-10; Sal 97,1.7-9; Gv 1,35-42.

05 V Acclamate il Signore, voi tutti della terra. S. Edoardo Confesso-re; S. Giovanni Nepomuceno. 1Gv 3,11-21; Sal 99,2-5; Gv 1,43-51.

06 S Epifania del Signore. Solennità (bianco). Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. Is 60,1-6; Sal 71,1-2.7-8.10-13; Ef 3,2-

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GIORNI FESTIVI

CONCATTEDRALE - 09,00 - 11,30

- 17,30

SACRA FAMIGLIA - 09,30 - 11,00

COLLE LYDIA - 11,15

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GIORNI FERIALI

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CONCATTEDRALE - 17,30

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GIORNALINO DELLA PARROCCHIA DI NEPI – N. 430 - 31.12.2017

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31 DICEMBRE 2017 SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE: FESTA

Quando venne il tempo della loro purificazione secon-do la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come

è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Si-gnore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'I-sraele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva prean-nunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver vedu-to il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusa-lemme. Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. Dal Vangelo secondo Luca (2,22-40)

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31 DICEMBRE 2017 FESTIVITÀ DELLA SANTA FAMIGLIA

”La vecchiaia del mondo e l'eterna giovinezza di Dio“

Maria e Giuseppe portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Una giovanissima coppia col suo primo bambino arriva portando la povera offerta dei poveri, due tortore, e la più preziosa offerta del mondo: un bambino. Non fanno nemmeno in tempo a entrare che subito le braccia di un uomo e di una donna si contendono il bambino. Sulle braccia dei due anziani, riempito di carezze e di sorrisi, passa dall'uno all'altro il futuro del mondo: la vecchiaia del mondo che acco-glie fra le sue braccia l'eterna giovinezza di Dio. Il piccolo bambino è accolto non dagli uomini delle

istituzioni, ma da un anziano e un'anziana senza ruolo ufficiale, però due innamorati di Dio che hanno occhi velati dalla vecchiaia ma ancora accesi dal desiderio. Perché Gesù non appartiene all'istituzione, ma all'umanità. L'incarnazione è Dio che tracima dovunque nelle creature, nella vita che finisce e in quella che fiorisce. «È no-stro, di tutti gli uomini e di tutte le donne. Appartiene agli assetati, a quelli che non smettono di cercare e sogna-re mai, come Simeone; a quelli che sanno vedere oltre, come la profetessa Anna; a quelli capaci di incantarsi davanti a un neonato, perché sentono Dio come futuro». Lo Spirito aveva rivelato a Simeone che non avrebbe visto la morte senza aver prima veduto il Messia. Sono parole che lo Spirito ha conservato nella Bibbia perché io, noi, le conservassimo nel cuore: anche tu, come Simeone, non morirai senza aver visto il Signore. È speranza. È parola di Dio. La tua vita non finirà senza risposte, senza incontri, senza luce. Verrà anche per te il Signore, verrà come aiuto in ciò che fa soffrire, come forza di ciò che fa partire. Io non morirò senza aver visto l'offensiva di Dio, l'offensiva del bene, l'offensiva della luce che è già in atto dovunque, l'offensiva del lievito. Poi Simeone canta: ho visto la luce da te preparata per tutti. Ma quale luce emana da Gesù, da questo piccolo figlio della terra che sa solo piangere e succhiare il latte e sorridere agli abbracci? Simeone ha colto l'essenziale: la luce di Dio è Gesù, luce incarnata, carne illuminata, storia fecondata, amore in ogni amore. La salvezza non è un opera partico-lare, ma Dio che è venuto, si lascia abbracciare dall'uomo, è qui adesso, mescola la sua vita alle nostre vite e nulla mai ci potrà più separare. Tornarono quindi alla loro casa. E il Bambino cresceva e la grazia di Dio era su di lui. Tornarono alla santità, alla profezia e al magistero della famiglia, che vengono prima di quelli del tempio. Alla famiglia che è santa perché la vita e l'amore vi celebrano la loro festa, e ne fanno la più viva fessura e feritoia dell'infinito.

7 GENNAIO 2018 BATTESIMO DEL SIGNORE: FESTA

”L'amore di Dio, grembo che nutre, riscalda e protegge“

Un racconto d'acque, come tante scene di salvezza della Bibbia, come la stessa origine del mondo, scritta con immagini d'acqua: in principio lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque (Gen 1,2), una grande colomba in cova su di un mare gonfio di vita inespressa. Come il creato, anche l'esistenza ha inizio nelle acque del grembo materno. Il rito del Battesimo porta impresso questo sigillo primordia-le di nascite e di rinascite: l'immersione nell'acqua avvia nell'uomo una nuova nascita. Lo vediamo al Giordano: venne una voce dal cielo e disse «Tu sei il Figlio mio, l'amato». Anche al nostro Battesimo

Dio ha sussurrato: Tu sei il mio figlio, quello che io amo! Parole in cui ho ricevuto il mio nome «Figlio»; in cui è la mia nascita da una sorgente di cielo. «In te ho posto il mio compiacimento». Un termine inusuale, ma nella cui radice vibra un sentimento ben noto: gioia, soddisfazione, piacere; e che contiene una dichiarazione impegna-tiva di Dio su di noi: prima che tu faccia qualsiasi cosa, così come sei, per quello sei, tu mi piaci e mi dai gioia. Prima che io risponda, prima che io sia buono, senz'altro motivo che la sua gratuità, Dio ripete ad ognuno: tu mi fai felice. Dio dice «sì» a me, prima che io dica «sì» a Lui: questa è «la grazia di Dio». Gesù fu battezzato e uscendo dall'acqua vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. Noto la bellezza del particolare: si squarciano i cieli, come per un amore incontenibile; si lacerano, si strappano sotto la pressione di Dio, sotto l'urgenza di Adamo. Si spalancano come le braccia dell'amata per l'amato. Da questo cielo aperto viene come colomba la vita di Dio. Si posa su di te, ti avvolge, entra in te, a poco a poco ti modella, ti trasforma pensieri, affetti, speranze secondo la legge dolce, esigente, rasserenante del vero amore. Il termine greco battesimo significa immersione; battezzato è l'immerso in Dio. Ma ciò che è accaduto un giorno, in quel rito lontano, continua ad accadere in ogni nostro giorno: in questo momento, in ognuno dei nostri momenti siamo immersi in Dio come dentro il nostro ambiente vitale, dentro una sorgente che non viene meno, un grembo che nutre, riscal-da e protegge. E fa nascere. C'è un Battesimo che ricevo adesso, un Battesimo esistenziale, quotidiano, nel quale io continuo a nascere, ad essere generato da Dio: «chi ama è generato da Dio e conosce Dio» (1 Gv 4,7) al pre-sente, adesso. Amare fa nascere, rimette in moto il motore della vita. Battezzato, cioè immerso in un amore, nasci nuovo e diverso, nasci con il respiro del cielo.

DOMENICA 31 DICEMBRE Festa della Santa Famiglia Alle ore 11.00 c/o la Chiesa S. Famiglia, rinnovo delle promesse matri-

moniali. Alle ore 17.30 TE DEUM nella Chiesa Cattedrale. Alle 20.30 c/o la Chiesa S. Famiglia, CENONE COMUNITARIO

PARROCCHIALE.

LUNEDÌ 1° GENNAIO Solennità della Madre di Dio Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda

la pace. Auguri di buon anno 2018. Alle ore 17.30 c/o la Chiesa Cattedrale, S. Messa presieduta da S. E.

Vescovo Romano Rossi con gli auguri per il nuovo anno

MERCOLEDÌ 3 GENNAIO Alle ore 13.00 Pranzo comunitario con i membri dell’Associazione

GEA di Nepi e con i ragazzi dell’Oratorio MICHAEL.

VENERDÌ 5 GENNAIO primo venerdì del mese La mattina visita ai malati

SABATO 6 GENNAIO Epifania del Signore: Solennità Le Sante Messe secondo l’orario festivo.

DOMENICA 7 GENNAIO BATTESIMO DI GESÙ: FESTA Alle ore 11.30 c/o la Chiesa Cattedrale, S. Messa con la partecipazione

dei bambini e conclusione dell’itinerario della preparazione al Sacra-mento del matrimonio.

Alle ore 18.30 Rassegna natalizia dei cori della nostra parrocchia

DURANTE LE FESTE VIENE FATTA LA RACCOLTA FONDI PER LA MISSIONE ETIOPICA DOVE OPERA LA NOSTRA CONCITTADINA SUOR FULVIA RENATA CONCORDIA, DEL-LE SUORE MISSIONARIE DELLA CONSOLATA…GRAZIE

Sono aperte le iscrizioni al pellegrinaggio in POLONIA, sulle orme dei

Santi Romano e Tolomeo e 38 martiri nepesini, Info nelle sacrestie delle

nostre chiese.

ATTIVITÀ DELLA PARROCCHIA