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       D   I   R   E   T   T   O   R   E   R   E   S   P   O   N   S   A   B   I   L   E  :   R   E   N   A   T   O

       R   I   Z   Z   O .   R   E   G   I   S   T   R   A   Z   I   O   N   E   T

       R   I   B   U   N   A   L   E   D   I   T   O   R   I   N   O

       N   U   M   E   R   O

       5   8   2   5   D   E   L   9   /   1   2   /   2   0   0   4 .   E  -   M   A   I   L  :   G   I   O   R   N   A   L   I   S   M   O   @   C   O   R   E

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    futuraPERIODICODELMASTERINGIORNALISMO”GIORGIOBOCCA ”UNIVERSITÀ DITORINO-COREP

    14APRILE2016 ANNO12NUMERO6

     FOCUS

    Arriva la primatanti sportper restare in f

    Giardini Reali o piuttosto giardini ir(Reali)?

    L’apertura parziale al pubblico dello spazioverde ha diviso i torinesi, suscitandopolemiche e malcoltenti.L’annuncio è stato dato prima delle vacanzedi Pasqua, ricevendo una eco notevole sesi pensa che più di 30 mila visitatori hannovarcato l’ingresso del Palazzo Reale perun passeggiata nel verde.Poi, il grande evento inaugurale nellagiornata di Pasquetta, organizzato dallaFondazione Teatro Ragazzi e Giovani:sfilate in costume, rievocazioni storiche,caccia alle uova di Pasqua, musica edanze per ricreare l’atmosfera della corte

    Savoia.

    L’entusiasmo si è smorzato quandocentinaia di visitatori, il giorno dopo ifesteggiamenti, sono arrivati in piazzaCastello per visitare i Giardini restaurati.

     Ad attend erli, però, un carte llo: “Sisegnala che i Musei Reali osservano oggila regolare chiusura settimanale dopo illunedì di apertura festiva. Ci scusiamo pereventuali disagi”.

     A ques to s i aggiunge i l f atto che parte delparco, dal 4 aprile, è stato nuovamentechiuso per il restauro delle statue edella Fontana dei Tritoni che terminerà agiugno.

    Tra gli scontenti anche chi ha definito lo

    spazio ancora come un cantiere aperto,privo del verde e dei fiori promessi.“Questo è uno spottone elettorale arovescio - si fa portavoce dei delusi laconsigliera del Movimento 5 Stelle dellaCircoscrizione 1 di Torino, Viviana Ferrero-: anni di chiusura in realtà non sono servitia nulla”.Del resto le parole del sindaco PieroFassino risultano influenzate dal contestoelettorale, che potrebbe aver inciso sullascelta di anticipare la apertura, pur nonessendo definitivamente completati ilavori: “I Giardini integrano ulteriormente

    l’operazione di arricchimento d

    in termini di offerta culturale eDoniamo il regale spazio ai nostall’indomani del riconoscimentodell’Unesco della collina torineParco del Po come Riserva di BiDalla polemica si tengono fuori, ci molti torinesi che ricordano be“verde reale” vent’anni fa, fioritoReggia di Venaria, se non addiritVersailles.Hanno, partecipato con commozione alla riapertura, ncorda al malcontento o alle anti-elettorali.

    Giardini Reali o ir (Reali). Aperti a Pasqua e gratis fino a mag

     

    di Federica Frola Visto da noi

     SPORT

    Atleti piemontin partenzaverso Rio

     ATTUALITÀ

    Referendum TrLe ragionidel Sì e del No

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    Futura è il periodico del Master di Giornalismodell’Università di Torino Testata di proprietà del Corep

    Direttore responsabile:Renato RizzoCaporedattore:Sabrina RoglioProgetto grafico:SintagmaGroup srl

    Segreteria Redazione:[email protected]:Sandro Bocchio,Maurizio Crosetti,Clara

    Attene,Fabio Lepore,Franco Borgogno,AlessandroCappai,Paolo Piacenza,Lodovico Poletto,Maurizio Tropeano,Vera Gandini, Paolo Matteo Maggioni,

    Carla Piro Mander, Simonetta Rho, Elena Rabbia,Alessandro Contaldo,Marco Bobbio, StefaniaGiuliani, Mauro Ravarino.Francesco Beccio,

    Claudio Carollo, Sabrina Colandrea, CostanzaMaria Formenton Macola, Federica Frola,Federico

    Gervasoni, Maria Teresa Giannini, AFabio Grandinetti, Sara Iacomussi, Aandrea Lavalle, Monica Merola, Gia

    Daniele Alberto Pezzini,Tommaso S Tartaglino, Emiliano Tolu, Davide UVazzana.

    Referendum trivelle, cosa si vota?Il 17 aprile il voto abrogativo che riguarda le concessioni alle compagnie petrolif

    Il dibattito sul cosiddetto “referendumanti-trivelle” di domenica 17 aprile haassunto, in queste settimane, significatipolitici e simbolici che vanno al di là dellasola questione ambientale oggetto delquesito.Nel confronto tra le ragioni del sì e quelledel no, o dell’astensione, si è spesso presodi mira non le tesi, ma i loro sostenitori,finendo per parlare di questioni molto piùampie, come il fabbisogno energetico,l’inquinamento ambientale e i consumi.

    Da una parte si è evocato il rischio della“marea nera” o dei danni al turismo, dall’altraquello della perdita di posti di lavoro e

    della fine di un intero settore economico eindustriale.Ma cosa chiede realmente il referendum?Nello specifico chiede di cancellare lanorma che consente alle società petroliferedi continuare a estrarre gas e petrolio entrole 12 miglia marine dalle coste italianesenza limiti di tempo. Nonostante le societàpetrolifere non possano più richiedere per il

    futuro nuove concessioni per estrarre in mareentro le 12 miglia, le ricerche e le attività diestrazione già in corso non avrebbero più

    scadenza certa. Il quesito referendario,quindi, non riguarda le trivellazioni sullaterraferma, né quelle in mare che si trovanoa una distanza superiore alle 12 migliadalla costa (22,2 chilometri), né nuoveconcessioni entro le 12 miglia marine,vietate dalle norme introdotte nella legge distabilità 2016.Se il quesito dovesse passare, alla scadenza

    naturale della concessione, le petrolifere non potranno rinnovaranche se i giacimenti non so

    esauriti.Per contro, se il referendum fascadenza delle concessioni le potranno chiedere un proludell’attività e, ottenute le autoribase alla valutazione di impatto aestrarre gas o petrolio fino all’ecompleto del giacimento.

     ALESS

    SÍ    NIl referendum è su una questione marginale, è vero.Ci permette, però, di chiederci: vogliamo guardareal passato o al futuro?”. Vincenzo Balzani, chimicodi fama internazionale, docente all’università diBologna e sostenitore del sì, si esprime così sulvoto del 17 aprile. E aggiunge: “I combustibili fossilirappresentano il passato, il futuro, invece, è fatto dienergia alternativa”.Sole, vento e acqua: l’Italia ne è ricca e ha “bisognodi una strategia nazionale basata su questi elementi,non su petrolio e gas che presto o tardi finiranno. Ilreferendum ha un significato politico: far scegliere alPaese se restare immobili o andare avanti”.Qualora passasse il sì? “Basta! Finito! Per le pochetrivelle coinvolte dal referendum si cancellerà lanorma che permette alle compagnie petrolifere di farequello che vogliono per tutto il tempo che vogliono”. Anche se Balzani rassicura: “È un procedimento chenon partirà domani mattina: andrà avanti fino al 2017.Riguarda, inoltre, una quantità irrilevante di petrolio egas: lo 0,8% del primo, il 2,3% del secondo”.C’è, però, una questione che preoccupa molti, quelladell’aspetto economico. Balzani rassicura: “Nel casodella vittoria del sì, non ci sarebbero danni, cheinvece sono provocati dalle trivelle stesse. L’Italianon è un grande produttore di petrolio o gas”. Stessodiscorso per i posti di lavoro: “Con la vittoria del sìla scadenza dei contratti sarebbe diluita fino al 2027e si potrebbe trasformare i lavoratori delle trivelle inlavoratori dell’energia alternativa”.Contro chi promuove, infine, l’astensione, il professorelancia un appello per andare a votare: “Quantoha detto Renzi è gravissimo: dimostra di esseremaleducato e prova un indice di insicurezza da partedel Governo. Bisogna incitare la gente ad andare avotare, poi si può preferire il sì, il no o lasciare schedabianca. È assurdo che un partito come il Pd, il cuinome contiene il termine democratico, dica di nonandare ai seggi il 17 aprile. È una vergogna. Il votoè alla base della democrazia, la prima necessità”.Invece, secondo il professore, “c’è il trucco del nonraggiungimento del quorum: è un mezzuccio”.

    SARA IACOMUSSI

     Alessandro Beulcke, presidente organizzazione che gestisce idell’Energia e il Nimby Forum - accreditati think tank italiani negli ambiti di tra i sostenitori dell’astensionismo. “Chi votanche chi vuole astenersi, ritiene che il redel 17 aprile sia del tutto inutile”, esordiscvoto è stato depotenziato dall’inserimento, di stabilità, di una serie di norme, come iattività di exploration and production enmiglia. È inesatto dire che il referendumtrivellazioni, perché sono già state bloccadirettore del Festival dell’Energia, un aspetdella questione riguarda il fatto che le pinteressate dalla consultazione popolare peestraggono gas e, solo per la percentuale petrolio: “Ogni organismo internazionale cgas un’ottima fonte energetica per la transizle fonti rinnovabili. Tutti siamo a favore dpulita, ma effettuare questo passaggio ddomani è impensabile dal punto di vistscientifico”.Secondo Beulcke, far cessare l’estrazionassurdo. “Le Regioni vorrebbero dire la lolo Stato vuole mantenere il primato su qper non fermare il progresso del Paese. Lenergetica è senz’altro un tema di priorità ma se continuiamo a rimandare le decisiodel conflitto tra Regioni e governo centrausciamo più”. Finora le associazioni amhanno taciuto sulle attività estrattive entro leQuesto, dal punto di vista del direttore ddell’Energia, dimostra che le piattaforme alcun impatto sull’ambiente. “Mettere a risposti di lavoro, di questi tempi, ci sembra - prosegue Beulcke -. Se vincerà il no, o seraggiunto il quorum, le attività estrattiveproseguire fino all’esaurimento dei giacimenche sono perfettamente legali, perciò che a utilizzarle, naturalmente facendo in alla richiesta di rinnovo delle concessionverifiche rigorose sul funzionamento degli quindi, sull’impatto ambientale”.

    SABRINA CO

    IL TESTO DEL QUESITO REFERENDARIO

    “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17,erzo periodo, deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambienta-le”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre

    2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale epluriennale dello Stato (legge di stabilita’ 2016)”, limitatamente alle

    seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispettodegli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale?”

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    Tutto il buono dei quartieri periferiL

    o scorso mese le periferie torinesisono tornate sotto i riflettori in seguitoall’uccisione di un uomo, in piazzaBottesini, in Barriera di Milano.

    La vittima, un trentenne romeno, è stato ucciso

    a da un 66enne che si è costituito un’ora dopo,alla stazione dei carabinieri delle Vallette. All’origine dell’omicidio, una lite scoppiata per“futili motivi” al culmine della quale l’omicida

    ha colpito la vittima con un coltello da cucinaper undici volte. Il problema delle periferie eil degrado di quartieri come Barriera hannooccupato per giorni le cronache cittadine enazionali, tanto da spingere la presidente della

    Circoscrizione 6, Nadia Conticelli, a scrivereuna lettera a La Repubblica per ricordareche il quartiere fa da teatro anche a iniziativenobili, nate direttamente dallo sforzo e dalla

    voglia di riscatto dei cittadini, nonostante lascarsa attenzione dei media.“L’omicidio poteva accadere in qualsiasi partedella città – ha scritto Conticelli - ma è veroche qui un sasso che cade fa più rumore

    perché intorno c’è il vuoto”.Non è la prima volta che quartieri comeBarriera di Milano, Aurora, San Salvario, leVallette, Falchera e Mirafiori fanno “rumore”

    per i delitti, lo spaccio o i furti, per tornpenombra quando vi si realizzano imopere di riqualificazione, progetti o ilodevoli.Per questo da oggi dedicheremo una

    del nostro giornale a quanto di buononelle periferie torinesi. Cominciam Aurora e le Vallette.

     ANDREA LAVALLE E SIMONE VA

    Chi si è trovato a passare per Aurorasabato mattina, si sarà imbattuto in uomini,donne e bambini armati di scope, palette esacchi dell’immondizia, tutti con addossoun giubbotto catarifrangente. È il flashmob “Pulizie di primavera”, organizzatoda un gruppo di cittadini che si sono datiappuntamento al giardino Marino Ferraro,tra via Sassari e via Cigna, per pulire iltratto tra corso Principe Oddone, corsoRegina Margherita e corso Ciriè.“Pulire è il primo atto di qualsiasicambiamento” è lo slogan del comitatocreato dai residenti della zona interessatada grandi interventi di riqualificazione,come il cantiere del nuovo viale della

    “Spina 3”, sopra il passante ferroL’obiettivo del flash mob è di acci riflettori sull’area e sul problempulizia, mandando un segnale al Ce sensibilizzando i residenti adelle aree comuni.“Il buon esempio vale più di mille – c i dice Mario, 42 anni, mentre ai figli raccoglie cartacce e sdall’area giochi dei giardini pubblicvogliono strade meno sporche, ilche si può fare è imbracciare spaletta. E poi è piacevole fare quaconcreto insieme ai vicini per il qin cui viviamo tutti”.L’idea, racconta Giuseppe, 32 annispirandosi a Retake Roma, un monato nella capitale nel 2009 percontro il degrado e la valorizzazbeni comuni. L’organizzazione, dOnlus nel 2014, si occupa di cuspazi pubblici pulendoli e rimuscritte vandaliche e adesivi. A Tohanno seguito i passi CleanUp Vae CleanUp Arbarello, nate lo scorsi cui volontari sono venuti numerouna mano ai “vicini” di Aurora.Carla, 68 anni, non conosceva l’inma, dopo aver visto i vicini imcon scope e palette, è andata aprendere una scopa e si è messaanche lei: “È emozionante vedetante persone impegnate a prende

    del quartiere in cui viviamo” raccoIl flash mob ha attirato anche l’attdell’assessore all’Ambiente Enzo che ha assicurato na maggiore ida parte delle istituzioni: “I rhanno giustamente voluto occuun quartiere in profonda trasformcome Aurora. Il confronto è staper mettere in evidenza alcune criticità. Continueremo a lavofianco dei cittadini”.

    Camminare è una forma d’arte,un atto primario di trasformazionedel territorio. Questo è il principiodei walkscape organizzati daLaboratorio Zip, un gruppo dilaureandi e laureati alla facoltàdi Architettura di Torino. È natonel settembre 2013 con lo scopodi compiere ricerche, azioni eprogetti rivolti a interagire con icittadini per una trasformazionedel paesaggio urbano. Si occupadi territorio e porta avantiprogrammi di esplorazione indiversi quartieri della città. “SulleVallette lavoriamo da un paio dianni – spiega Clara Garofalo diLaboratorio Zip – facendo ricerca eorganizzando seminari. Il prossimoinizierà il 3 maggio: l’obiettivo èprogettare una riappropriazionedi un bene pubblico dismesso, unex complesso scolastico. Dureràdue mesi, ha il patrocinio delPolitecnico e della Circoscrizione.Sarà aperto a tutti, oltre a esseregratuito”. L’iniziativa è statarealizzata insieme al Centro diDocumentazione Storica dellaCircoscrizione, formato da cittadiniattivi da tempo sul territorio. Le camminate diesplorazione si alterneranno a progettazioniattive: “I walkscape permettono di osservarecon attenzione ciò che tendenzialmentevediamo distrattamente: grazie alla guidadi chi vive o studia questo territorio,offriamo la possibilità di guardare con altriocchi gli elementi del paesaggio”. L’età deipartecipanti, in questi anni, è sempre statamolto varia. Si tratta per la maggior parte distudenti, ma i relatori (docenti universitari),richiamano anche una fascia di pubblico piùgrande.Le attività del Laboratorio Zip sono molteplici. A marzo si è conclusa la prima edizione d iCine Vallette, una rassegna cinematograficatenutasi alla Casa del Quartiere. Attraversoun ciclo di proiezioni dedicate ai temidell’inclusione, della solidarietà e dellasocietà attiva, il Laboratorio Zip ha volutooffrire una proposta culturale con l’intento

    di promuovere momenti di riflessione econdivisione tra gli abitanti del quartieree non. Il progetto è stato realizzato incollaborazione con il Museo del Cinema:“Vallette è un quartiere molto complesso –aggiunge Claudia Garofalo –. I suoi abitantinon sono abituati ad avere attività in sede.L’affluenza c’è stata, ma meno rispettoad altre esperienza. La maggior parte delpubblico è arrivata da fuori. Non è diffidenza,anche perché il Laboratorio Zip è semprestato accolto bene nonostante nessuno

    di noi sia cresciuto nel quartiere: si trattasemplicemente di mancanza di abitudine adavere qualcosa da fare nel territorio”.

    SV 

    Passeggiando per le Vallette Un flash mob ad Aurora

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    In Primavera fi oriscono le iniziative

    C

    on l’arrivo della primavera, cresce la voglia di uscire egodersi le prime giornate calde dell’anno. A Torino, pergli amanti dello sport all’aria aperta sono numerosi gli

    appuntamenti previsti.

     Ad aprile il calendario di eventi si è aperto domenica 10 con laquattordicesima edizione della Tuttadritta, una delle 10 km piùimportanti, che ha visto migliaia di persone, grandi e piccini, correrein rettilineo da piazza San Carlo fino allo scenografico arrivo difronte alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.Domenica prossima, 17 aprile, i torinesi sono chiamati di nuovo instrada per la Santander Mezza Maratona. Anche in questo casol’appuntamento è in Piazza San Carlo, poi da lì prenderanno il viacontemporaneamente la tappa di 21 chilometri, la Torinorunningdi 10, la Tre per la ricerca e la Baby Run per i bambini. Tutte le

    gare della giornata sono finalizzate alla sensibilizzazionee alla solidarietà verso la Fondazione Piemontese perla Ricerca sul Cancro, presieduta da Allegra Agnelli e il

    Centro Oncologico di Candiolo. Madrina dell’evento l’exmiss Italia e conduttrice televisiva Cristina Chiabotto, cheprenderà parte a una delle corse: Tre per la ricerca. “Sonoorgogliosa di partecipare a questa gara”, ha dichiaratoChiabotto, durante la cerimonia di presentazione dellamanifestazione a Palazzo di Città, la scorsa settimana.“È importante partecipare in numerosi per lottare controuna patologia contro cui si è fatto tanto ma non è ancoraabbastanza”. Sabato 30, infine, riparte per il terzo annoconsecutivo la 5 chilometri The Color Run. Una corsache all’agonismo sportivo predilige il divertimento. Nelcorso della “fun race”, con partenza in Piazza d’Armi, aogni chilometro del percorso i partecipanti incontrerannole “zone di colore”, dove saranno cosparsi di polvericolorate al 100% naturali. In Italia dal 2013, la gara èpresente ormai in trenta diversi Paesi del mondo. A Torino,il successo ottenuto negli anni precedenti promette unanuova, divertente e colorata giornata. All’arrivo, poi, èprevista una festa finale con musica e balli.

    EMILIANO TOLU

    Nuove avventure alla scoperta dellanatura, in compagnia di Daniel Tiger Finalmente per i più giovani è tempo di nuove esperienzeall’aria aperta. O meglio nei parchi avventura che, a partireda questo mese, ricominciano le attività ludiche coniniziative volte al divertimento e alla scoperta della natura.Succede non lontano dal centro della città, sulla collina diSuperga, al parco Le Tre Querce, aperto al pubblico fino al12 giugno solo nei weekend e nei giorni festivi, ma, dal 13giugno e per tutta l’estate, anche nel resto della settimana.Si tratta di un complesso moderno, allestito in un boscodi frassini e querce, all’interno del quale si trovano seipercorsi con più di cinquanta giochi aerei per tutte le età,da affrontare equipaggiati e seguiti dagli istruttori. I bambinitroveranno nuove attrazioni, tra cui l’area Apache, adatta

    per i visitatori dai 3 ai 6 anni e l a parete d’arrampicata conlivelli di difficoltà diversi a seconda dell’età.Scendendo in precollina, il divertimento prosegue al

    Salgari Campus, Centro di Ecologia Umana. Anche qui, inmezzo a un boschetto sono proposte ai bambini numeroseattività come percorsi ecodinamici, passaggi in corda,ponti sospesi, arrampicate arboree e su pareti artificiali,ma anche tiro con l’arco e giavellotto e trekking. Da metàaprile sono inoltre in programma pic-nic e decathlon.Ma può anche succedere di trovarsi, improvvisamente, nelbel mezzo della savana. All’interno di ZoomTorino, il primobioparco immersivo in Italia, vi sono infatti numerose areededicate alla natura nelle sue diverse accezioni. Questogrande luogo di attrazione, a pochi chilometri dal centrodella città, fa parte di Eaza, l’associazione internazionaledi zoo e acquari che si prefigge la tutela delle specie

    animali e vegetali a rischio di estinzione: è stato fondatonel 2009 dall’ingegnere Gian Luigi Casetta. Dopo alcuniviaggi in giro per il mondo, ha voluto riconvertire quello

    che prima era il parco Laghi Baite, in un’area inneducativa, che permette ai più piccoli di scoprir

    mondo delle specie animali.Ed è proprio qui che, per settimana di aprile, sarà visitare le sei differenti ambSerengeti, Madagascar, BoldSumatra, Anfiteatro di Pietradel Baobab riproducono inpaesaggi incontaminati di mregioni dell’Asia e dell’Africacon un team di keeper e biolosapere i responsabili del parcosaranno accompagnati alla screature tra cui lemuri, tartarue rinoceronti”. E, aggiungendoal biglietto d’ingresso, saràprendere parte alle extra-e“gruppi ristretti che daranno daagli animali, sempre con l’aiuto

    naturalmente”, precisano dalloMa non è finita qui. Per tutti i wmese, al bioparco c’è anche character di Daniel Tiger, famodi un cartone animato americapprezzato dai bimbi, va a sloro per i sentieri rendendo divertente questa esperienza.

    GIANLU

    ZoomTorino, il primo bioparco immersivo in Italia,

    Parco del Valentino a Torino

    Per la primavera, a Torino riparte il fitto calendariodi appuntamenti sportivi all’aria aperta

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    al 21 aprile i giardini di piazza Cavour siasformeranno in un campo da rugby. Ma aocare saranno bambini di età compresa tra ie i 7 anni. No, niente paura, non sono previstiaccaggi, mischie ed ematomi. Si tratta di corsiun’ora a settimana in cui si insegnano a un

    ruppo di giovanissimi la motricità, presa al voloel pallone, il calcio e tutti i movimenti del corpotili a capire cosa c’è alla base di questo sport.on una sola logica, naturalmente: il gioco. Èn’iniziativa organizzata dall’associazione Drolauniors, nata tre anni fa dal progetto “Ovale oltre

    sbarre”, dedicato al penitenziario di Torino,collaborazione con le Mamme dei Giardini

    avour.unque, è possibile insegnare una disciplina

    mile anche a bambini così piccoli? “Certo.fatiamo il tabù che il rugby sia uno sportericoloso – chiarisce subito Stefano Rista,ocatore e rappresentante dell’associazionerola –. Ci si può far male anche camminandoer strada. Questo sport ha regole e valorien precisi. Insegna, ad esempio, il rispettoell’avversario”.er introdurre i giovanissimi nel mondo della pallavale, sarà disponibile un’attrezzatura apposita:alloni di spugna, coni, hula-hoop e flag, ossiaelle code lunghe che si allacciano alla vita eermettono ai bambini di fermare l’avversario in

    corsa, piegandosi in modo da afferraesercizi utili per loro. Altro non sono,conti, che dei modi per farli giocare cospiega Rista -: noi siamo gli unici apossedere la licenza per insegnare il Rattività ludica psico-motoria nata in nel 2006 e importata in Italia”.Le stesse mamme di piazza Cavour confvalidità di questa iniziativa. “Tra gli inseche vogliamo dare ai nostri figli c’è cequello del rispetto dell’avversario – d Annibaldi, presidente dell’associazionlo si può imparare giocando, l’apprenancora più facile. Collaboriamo con Droda tre anni e in passato abbiamo oranche dei corsi estivi presso l’Aiuola

    quali hanno partecipato, di volta in v50 bambini”. Ma gli atleti di piazza Cgiocano solo a Rugbytots. “Abbiamo asquadra di calcio – aggiunge AnnibaldiCavour, che in questo periodo è impetorneo Gazzetta Cup”. L’appuntamepiccoli aspiranti rugbisti è a partire da presso il campetto da gioco di via Chissà che tra qualche anno non nasil Rugby Cavour.

    gli appuntamenti sportivi a Torin

    Dal 21 aprile i giardini Cavour accoglieranno i baby-rugbisti

    Primavera: a Torino fioriscono i parchi,fioriscono le mostre e fioriscono anche

    gli appuntamenti sportivi, soprattuttoquelli all’aperto.Per gli amanti degli sport acquatici e del nostrofiume, a un mese di distanza dalla prima regataregionale e a due settimane dal primo meetinginvernale, la stagione del remo arricchisce lasua offerta approfittando delle prime giornatecalde e soleggiate dell’anno.“Tutte le sere dei giorni feriali diamo lapossibilità di venire a provare il canottaggio – spiega Roberto Romanini, capo allenatoredel Circolo Esperia. È proprio in occasione delcambio di stagione che il circolo diventa molto

    più frequentato rispetto all’inverno” – concludeRomanini.Parere simile anche da parte di AlessandroBussardi, segretario dello storico CircoloCerea: “Il bel tempo riporta un po’ tutti sul Po”.Per questo, nella prima settimana di primaveraabbiamo potenziato i corsi della mattina perpermettere a più persone di avvicinarsi allo sporte il risultato si è dimostrato soddisfacente”.Il canottaggio si pratica tutto l’anno, in particolare

    i campioni si allenano anche nedell’inverno quando il fiume non è in co

    ottimali e le temperature sono rigideaprile sino alle prime giornate d’autunntorinesi si godono la loro stagione migl

    BICICLETTA

    I mesi primaverili sono ideali per rimeforma. Aprile in particolare è ricco dsportivi, che si svolgono nei centri anche nei parchi della nostra città.Per chi decide di togliere dal garage la bl’associazione FIAB Torino Bici & attiva dal 1989, organizza escursioni non competitive lungo piste ciclabili caratteristici del territorio.Le escursioni sono graduate in diversidifficoltà.Teatro dell’iniziativa è il Parco Dora chei corsi al sabato pomeriggio lungo i suoDa non perdere, domenica 29 maggiodella tappa conclusiva del Giro d’Italia iVittorio, saranno due giorni di festa

    passerella finale.NORDIC WALKING

    Per gli amanti della camminata Noringlese Nordic Walking), l’associazionpropone la possibilità di allenarsi neaggiungendo appositamente nel meseuna seconda lezione ogni lunedì e mdalle 18.30 alle 20, al Valentino.Nel Nordic Walking si applica una forza sa ogni passo e per questo motivo l’attivimplica l’uso dell’intero corpo, determicoinvolgimento di diversi muscoli.È un’attività semplice che a Torino, cosparchi, possono praticare in tanti.

    FEDERICO GER

    Piccoli rugbisti crescono ai Giardini Cavou

    Numerosi gli appuntamenti sportiviche sbocciano nel mese di aprile.Lungo il Po i circoli di canottaggiodella città aprono corsi anche alla

    mattina. Mentre i parchi del Valen- tino e della Dora diventano sedi diNordic Walking e biciclettate.

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    La proposta: in città il Sindaco della notC

    he cos’è un “sindaco della notte”?La domanda è sorta spontanea nelmomento in cui Giorgio Airaudo,candidato di Sinistra Italiana alle

    comunali di Torino, ha proposto di crearequesta figura. “Il mondo in cui il primo

    cittadino è una sorta di superman capacedi gestire ogni aspetto della vita cittadina èsuperato – ha spiegato l’ex parlamentare diSel – bisogna conformarsi ai migliori standardeuropei e cominciare a demandare una partedelle funzioni”. Delega è la parola chiave,perché quale sia il ruolo ed il potere di un“sindaco della notte” non è ancora chiaro:sarà un assessore, un sindaco-ombra o unasemplice figura di rappresentanza?Ciò che si sa, per adesso, è quanto indicatodallo stesso Airaudo: “Il compito di questafigura sarà di mediare i conflitti tra esercizicommerciali e cittadini nelle ore notturne,garantire il dirtto alla movida senza disturbareil sonno dei residenti. Dovrà occuparsi deltrasporto pubblico e della sicurezza in orari neiquali questi sono sempre stati problematici”.In molti Paesi europei esiste già: Londra,

     Amsterdam, Berlino e Parigi sono tra le città piùimportanti a servirsi di un sindaco della notte.“Questo ruolo, tuttavia, non sembra trovareun preciso inquadramento giuridico – spiegaGabriella Racca, professoressa di Diritto

     Amm ini st rat ivop r e s s ol’Università diTorino – sembraun tentativoinnovativo di

    c o o r d i n a r ed i v e r s ecompetenze ,quali il trasporto,l’uso degli spazipubblici, lasicurezza e cosìvia, modulate perl’orario notturno,ma occorrechiarirne lalegittimazione”.Nel caso pariginoinfatti il sindacodella nottenon è sceltodalla pubblicaamministrazionema “eletto” dailocali notturni e dai loro avventori, e si ponecome interlocutore verso i poteri pubblici nellamediazione dei conflitti fra i diversi interessiin gioco.Torino potrebbe così trovarsi all’avanguardia

    nella sperimentazione di questa nuova figura,anche se la prima proposta in questo sensoha paternità a Milano, precisamente nelprogramma della vice sindaco FrancescaBalzani. La numero due di Palazzo Marino lofece, infatti, inserire nel programma del PD

    del capoluogo lombard“super assessore con dgli permettano di intervregolamentazione degmezzi pubblici, sulla sul potenziamento delculturali”.Non si sa ancora se, vittoria di Airaudo, il sinnotte torinese sarà

    simbolica oppure no, ma i candidatItaliani sono stati chiari: l’importantsi trasformi in un “sindaco del gin t

    TOMMA

    100 giovani giornalisti europei arriveranno a Torino perpartecipare all’Annual Congress del FEJS, il Forum forEuropean Journalism Students. Obiettivo dell’incontro èquello di parlare del futuro dell’informazione, dell e sfide cheattendono i giornalisti di oggi e di domani e degli strumentiper l’innovazione nel mondo della comunicazione.Cinque giorni presso il Campus Einaudi di incontri,workshop, scambi di idee e di progetti, con la partecipazionedi esperti di comunicazione, data journalism e giornalismodigitale. “Torino è capitale dell’innovazione, è un luogocentrale nella costruzione del giornalismo del futuro

     – spiega Marc o Bobbio, presi dente dell’ Assoc iazione Alli evi del Maste r in Giornalismo “Gio rgio Bocca ”,principale promotrice dell’evento -. Cercheremo di fornireai partecipanti gli strumenti per affrontare le sfide delgiornalismo di oggi e di domani. Daremo anche grandeimportanza al tema dell’autoimprenditorialità, sempre piùrilevante in questa professione. Il tutto inserito in unadimensione europea che darà quello stimolo in più aipartecipanti”.Il Forum for European Journalism Students si terrà aTorino dal 14 al 19 aprile con il patrocinio del Master inGiornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università di Torino e ilcontributo della Compagnia di San Paolo.Il calendario degli appuntamenti è particolarmente fitto.Si comincia con la lecture sul giornalismo digitale tenutada Massimo Russo e Anna Masera de La Stampa e siprosegue con approfondimenti sul data journalism esull’utilizzo di piattaforme di instant messaging comeSnapchat e Telegram nel mondo dell’informazione, a curadel membro di Ona Italia Alessandro Cappai.

    Tra gli ospiti anche l’ex direttrice di Radio Popol are MarinaPetrillo, che introdurrà il progetto Reportedly. SabatoFederico Badaloni de L’Espresso parlerà di architetturadell’informazione digitale mentre il team Q-creativescience svelerà rischi e trucchi della sicurezza online perchi lavora con l’informazione.Lunedì 18 due lezioni d’eccezione: la prima, intitolata“Internet e Potere”, sarà tenuta da Juan Carlos De Martin,del Politecnico, la seconda sarà a cura di ElisabettaTola del Google News Lab e riguarderà gli strumenti perl’informazione messi a disposizione dalle piattaforme webdel motore di ricerca.

    “Portare qui i giovani giornalisti europei è fondamentale

     – sotto linea Barba ra D’Am ico, giornalis ta del teamtorinese Viz&Chips – . Abbiamo organizzato visite etour specificatamente per loro e c’è stata una rispostaentusiasta da parte della città: dal Comune a Gtt, hannotutti dato il loro contributo. Faremo scoprire Torino allefuture firme del giornalismo europeo”.Proprio a questo proposito, nella giornata conclusiva dellamanifestazione, è stato organizzato un tour per conoscerel’aspetto più smart e innovatore offerto dalla città.Lunedì pomeriggio i giornalisti saranno guidati all a scopertadell’Environment Park di via Livorno e prenderannoparte ad un Mentor Game, una sfida in cui i partecipanti,

    con l’aiuto dei tutor del Politecnico e di Talent

    avranno l’occasione di presentare un progetto insul giornalismo, avendo a disposizione pochi mdescriverne le caratteristiche.“La rivoluzione tecnologica ha cambiato radicamondo dell’informazione, mettendoci di fronte agrande portata – evidenzia Marco Bobbio –, mper questo, oggi più che mai, c’è bisogno giornalismo”.Le informazioni sono reperibili sulla pagina FFEJS Turin 2016.

    DANIELE

    100 giovani giornalisti EUROPEI in arrivo in città per il Fe

    Una foto di archivio del congresso Fejs che si è tenuto a Colonia nel 2014

    Giorgio Airaudo

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    CULTURA

    Dopo il concerto sold out a Milano nel dicembre scorso, stasera l’ultima data italiana dellaband indie-rock capitanata da Florence Welch nominata a due Grammy Awards nel 201

    Florence+The Machine al PalaAlpitour 

    In dicembre erano arrivati in Italia a treanni dall’ultimo concerto con un eventosold out a Milano. Adesso, i Florence andThe Machine sono tornati con due eventi

    live: uno ieri sera a Casalecchio di Reno dovehanno fatto registrare il tutto esaurito, l’altroquesta sera al PalaAlpitour di Torino.Il tour “How Big, How Blue, How Beautiful”,omonimo dell’ultimo album della bandinglese uscito nello scorso maggio, porta sulpalco l’energia vibrante e contagiosa dellafrontwoman Florence Welch, con il suo stilehippie e il tono potente e duttile. L’eventodello scorso 21 dicembre ad Assago era statoaperto con “What the water gave me”, branodel precedente album “Cerimonials” uscitonel 2011, ed era continuato mescolandocanzoni e stili, offrendo anche performanceacustiche come nel caso di “Cosmic Love”.

    Uno spettacolo di soltanto un’ora e mezzo,che era riuscito, però, a sprigionare energiaed emozioni diverse in ogni momento grazieanche alla capacità di Florence Welch dicoinvolgere il pubblico: è prima di “Third Eye”,canzone estratta dall’ultimo album, che lacantante inglese aveva chiesto al pubblico dilasciar da parte gli smartphone per “godere lamusica con gli occhi, le orecchie, con gli altri”.Un modo per gustarsi lo spettacolo senza ilfiltro di uno schermo di un cellulare, mentrele canzoni si susseguono alternando i grandisuccessi degli esordi, da “You’ve got thelove” a “Shake it out” fino ai più recenti, come“What Kind of Man”, “Ship to Wreck”, “Queenof Peace” e “Delilah”. L’ultimo lavoro, la Welchlo aveva descritto come “un disco su comeimparare a vivere e ad amare senza fuggire”,

    arrivato dopoun periodotormentato, fattodi un esaurimentonervoso e larabbia per unarelazione indisfacimento,che vienetradotto incanzoni che nonsfociano mai indisperazione ecommiserazionema piuttostoesprimono lavoglia di reagire.

     Al ritmo serratodello spettacolo,

    la Welch sfruttail suo carismaper muoversi sue giù dal palco,coinvolgendo eabbracciandoil pubblicopresente: lei,d’altronde, loha abituato aquesti gesti,d i m o s t r a n d ouna capacità diintrattenere non comune. Soltanto all’ultimoCoachella, il festival musicale che dal 1999si svolge ogni anno a metà aprile a Indio,in California, si era rotta un piede saltandogiù dal palco e aveva continuato comunque

    un’esibizione che lei stessa ha definito “unadelle preferite di sempre”.Dopo l’esibizione di stasera, la band lasceràl’Italia continuando il tour in Spagna,Portogallo, Canada, Stati Uniti, Belgio e lo

    concluderà nella sua patria di origineconcerto a Londra, ad Hyde Park, ilin occasione del Barclaycard British STime.

     AZZURRA

    “Capitani Coraggiosi”, Morandi e Baglioni tornano a TorinoDopo il rinvio di un mese fa per il malore del cantautore romano i due artistisono pronti per l’ennesimo tutto esaurito del loro tour nelle principali città italiane

    CLAUDIO BAGLIO“Si dice sempre: prima o poi lo far

    Mentre si sa che non si farà maPoi succede che si fa per davver

    La musica è un gioco serio.Farla insieme è un mestiere legge

    GIANNI MORAN“Non si finisce mai di giocare

    di suonare, di cantare.Non si finisce mai di sognare

    un’avventura nuova.Di cercare un posto dove

    dobbiamo ancora andare”.

    Un mese preciso. Tantohanno dovuto aspettaregli appassionatitorinesi per assistere

    al concerto di Gianni Morandi eClaudio Baglioni. Dopo il rinviodel 19 marzo a causa di unmalore accusato dal cantautoreromano, la seconda seratatorinese di “Capitani Coraggiosi”andrà in scena giovedì 14 aprile

    al PalaAlpitour. L’improvvisalaringite di Baglioni avevacostretto i due ad annullare loshow. Un spettacolo che hafatto registrare il “tutto esaurito”nelle 27 date. Calendariofittissimo d’impegni, inziato ametà febbraio a Iesolo e che sichiuderà all’arena di Verona il23 aprile, dopo aver toccato leprincipali piazze italiane.Oltre ai grandi classici delrepertorio della nuova coppia, ci sarà anche una novità: “La

    vita è adesso”, il brano scrittoe interpretato da Baglioninel 1985 che diede il titoloall’omonimo album. Rimase invetta alle classifiche italianeper 28 settimane, e con i suoicinque milioni di copie, rimaneancora oggi il disco più vendutonella storia del nostro paese. Lanuova versione proposta in colcantante bolognese è il regalo

    ai tantissimi spettatori – finoraCapitani Coraggiosi è stato vistoda oltre 300mila persone – chehanno riempito le arene indoor ditutta Italia. La canzone, entratain rotazione nelle radio da finemarzo, è il brano con cui sichiudono i concerti del tour.Il grande successo di pubblicoè anche dovuto alla estremavarietà degli spettatori che stannoasssitendo ai concerti. Non solo ifan di lunga data, ma passionee partecipazione da parte delle

    nuove generazioni che, anchegrazie ai social network – dovesoprattutto Morandi è diventatoun personaggio seguitissimo-,hanno scoperto due artisti che

    hanno scritto e continuano ascrivere la storia della musicaitaliana.

     ALESSIO INCERTI

    La frontman della band britannica Florence+The Machine, Florence Welch

    Morandi e Baglioni insieme ad Albano e Checco Zalone a Bari

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    SPORT

    Mancano poco più di 100 giorniall’apertura dei Giochi Olimpicidi Rio. Per diverse discipline siattendono ancora le convocazioni

    ufficiali da parte del Coni o delle singolefederazioni, ma il Piemonte può già schierare

    ai blocchi di partenza un buon numero diatleti. Alcuni esperti, altri al primo esameolimpico, ma tutti pronti a lottare per il sognodi una medaglia a cinque cerchi.La marciatrice cuneese Elisa Rigaudo è“fresca” del bronzo mondiale di Daegu 2011.Lo scorso 7 aprile ha infatti ottenuto il terzoposto a tavolino, dopo la squalifica per dopingdella russa Olga Kaniskina, che cinque annifa l’aveva preceduta sul gradino più basso del

    podio. La maratoneta alessandrina ValeriaStraneo, argento mondiale ed europeo nel2013 e 2014, ha da poco compiuto 40 annie in questi mesi sta lottando con un infortunioper provare a giocarsi le sue chance dimedaglia sulle strade di Rio. Marco Fassinotti,

    promessa torinese del salto in alto, ha laquarta misura mondiale nel 2016 (2,35m). Assieme al marchigiano Gianmarco Tamberi,medaglia d’oro ai mondiali indoor di Portland,promette di dare battaglia ai grandi nomi delladisciplina sulla pedana dello stadio olimpicoJoão Havelange. Altre due debuttanti aiGiochi saranno la pentatleta astigiana AliceSotero, 25 anni, finalista ai mondiali di Berlinonel luglio 2015, e Luisa Trombetti, nata a

    Moncalieri nel 1993 e campionessa italiananei 200 misti agli assoluti invernali di nuototenutisi a dicembre a Riccione. Il più giovanea volare in Brasile quest’estate sarà peròil canottiere Alberto Di Seyssel, torineseclasse 1995, che scenderà nelle acque del

    lago Rodrigo de Freitas nel quattro senzapesi leggeri. Il più “anziano” sarà inveceGiovanni Pellielo, 46 anni, nato a Vercelli,che può contare nel suo palmarès qualcosacome 10 ori mondiali e 12 europei nel tiro avolo, oltre a due argenti olimpici ottenuti ad Atene e Pechino.

    DANIELE PEZZINI

     Avevo smesso. Non mi aspettavo certo ditornare a correre più di prima”. L’alessandrinaValeria Straneo, da poco 40enne, è abituata asuperare prove più complicate dell’infortunioal bicipite femorale che sta mettendo indubbio la sua partecipazione a Rio 2016.Dalla nascita convive con una disfunzionegenetica della membrana dei globuli rossi,la sferocitosi. Prima del 2010 non le avevamai dato grossi problemi, ma per lei “quello èstato davvero un anno terribile: non avevo leforze per fare nulla. Credevo, però, che fosseper via dei tanti impegni, tra i bambini, gliallenamenti, il lavoro e la maratona di Carpidel 2009”. Gli esami le mostrarono valori delsangue completamente sballati. L’ecografiaall’addome le rivelò una milza gigantescache andava immediatamente operata. “Per6 mesi non mi sono più allenata, correvosolo per il piacere di farlo senza stare attentaai tempi. Ma un giorno Claudio Favaretto,

    presidente della Runner Team 99, mi hachiesto di sostituire un’atleta per la maratonadi Pordenone. Anche se non avevo nessunaaspettativa, quella gara mi ha fatto ritrovare ilgusto di tornare a competere”.Paradossalmente, l’asportazione della milzasi è rivelata un bene perché le ha risoltol’anemia provocata dalla sferocitosi. Questaè stata la svolta della sua carriera: senzaanemia, Valeria è diventata una maratonetapiù forte e più veloce conquistando il titolo di

    campionessa italiana della 10km nel 2012, della 10mila metri nel 2mezza-maratona 2012 e 2014. seconda ai campionati mondiale agli europei del 2014. Ma soprclassificata con l’ottavo tempo aldel 2012. “A marzo 2011 la mia Beatrice Brossa, mi ha chiestnon proviamo a fare il tempo mqualificarci ai giochi?’. Mai avrei riuscire a fare il record italiano a che poi mi ha portato a Londra. Lìme la sono goduta perché negli upensavo al mal di pancia che avpiù alla gara. Avrei potuto anche dell’ottavo posto”.Grazie ai risultati ottenuti negli ultanni la federazione di atletica nodubbi a convocarla anche per del 2016. Soltanto i tanti guquesta stagione, in particolar mo

    rimediato il 14 febbraio a Veronatenendo lontana dagli allenamepreselezione. “L’infortunio è impnell’anno dell’Olimpiade può capiù probabilità perché si prova a spo’ di più, anche se non è stato i Ad oggi il mio obiettivo è quello dprimo possibile. Metto in conto didivano, ma certo non getto la spu

    CLAUDIO

    Marco Fassinotti è nato a Torino 27 annifa. Dal 2013 si allena a Birmingham sottola guida di Fuzz Caan, assieme al bronzoolimpico Robbie Grabarz. Nel 2016 è statotra i migliori al mondo nel salto in alto (quartamisura assoluta), prima di essere fermatoda un infortunio alla caviglia subito a metàfebbraio al meeting di Hustopece. Nulladi grave, fortunatamente: “Ora sto bene – racconta –. Ho ripreso ad allenarmi apieno regime e a breve andrò in Germaniaper consultarmi con uno specialista. Farò uncontrollo e troveremo la soluzione miglioreper evitare altri problemi da qui alla fine dellastagione. In ogni caso ormai salto senza piùnessun fastidio”. A marzo, ai mondiali indoor di Portland vintidall’azzurro Gianmarco Tamberi, Marco haottenuto il 9° posto, fermandosi alla misuradi 2,25. Qualcuno lo considererebbe unpiazzamento accettabile, visto il recenteinfortunio, ma l’atleta torinese non nascondela sua delusione: “Mi aspettavo di fare meglio.Magari senza arrivare ai 2,35 (la misurasaltata il 4 febbraio al meeting di BanskaBystrica, ndr), ma comunque avvicinandomia quel risultato”.Ora però Marco guarda avanti, concentrandosi

    sugli allenamenti che, passo dopo passo, loavvicineranno all’evento olimpico. “Adessosto lavorando molto sulla tecnica di salto – spiega –. Durante l’inverno ho fatto alcunicambiamenti importanti sul mio modo disaltare e ci sono alcuni aspetti che devoancora consolidare, ma in generale sonomolto contento di come stanno andando lecose”.Tra le sfide che lo attendono da qui a Rioci sono le varie tappe del circuito dellaDiamond League e, soprattutto, gli europei

    di Amsterdam, che si terranno nellacapitale olandese dal 6 al 10 luglio. “È unappuntamento a cui a tengo particolarmente”,confessa.Marco preferisce non sbilanciarsi sulle suepossibilità di medaglia, ma le sensazionisono positive:“Quest’anno ho dimostrato di avere nelle miecorde misure che possono valere il podio.Il problema, per ogni atleta, è che quellemisure le devi fare nel giorno giusto, quelloin cui conta veramente. Devo pensare aconsolidare quanto di buono ho fatto finorae poi vedere cosa viene fuori”.Il 18 aprile Marco tornerà in Italia, a Formia,per cominciare a prendere confidenza anchecon il salto all’aperto, dopo un inverno diallenamenti indoor: “La diversità non statanto nell’esecuzione del salto, quanto nellamancanza di tutti quei punti di riferimentoche trovi invece in palestra – spiega – .Dopo molti mesi al chiuso rischi di esserespaesato, per questo il raduno di Formiasarà importante”.Storicamente, l’atletica leggera italiana hasempre avuto difficoltà ad affermarsi nelpanorama delle competizioni internazionali. Alle Olimpiadi di Londra il bottino di medaglie

    è stato davvero magro, con il solo bronzo del36enne Fabrizio Donato ottenuto nel saltotriplo.Il talento dei giovani come Marco Fassinotti,tuttavia, può dare nuova vitalità al movimento.Magari partendo proprio da Rio De Jainero eda una disciplina che, in campo maschile, nonha mai portato all’Italia medaglie olimpiche:“Negli ultimi anni stiamo diventando semprepiù un popolo di saltatori”, scherza Marco. Oforse no?

    DP

    Fassinotti: “Il podio è nelle mie corde” Straneo: “Non voglio gettare la spu

    Valeria Straneo

    Marco Fassinotti, 26 anni

    Road to RIO la squadra deipiemonte

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    SAVETHEDATEA CURA DI COSTANZA FORMENTON

    Il tour del gruppobritannico fa tappa inItalia con due concerti.Oltre alla data diBologna, i Florence& The Machinesuoneranno anche alPalaAlpitour di Torinoper promuovere illoro ultimo lavoro instudio, l’album, “HowBig, How Blue, HowBeautiful,” da cui sonostati estratti i singoli“Ship To Wreck” e“Delilah”.

    FLORENCE & THE MACHINEDATA AL PALA ALPITOUR14 APRILE

    Torna il Salone della Manualità con tanti nuovi laboratori. Inprogramma per questa edizione tanti workshop per scoprirele arti manuali tradizionali. Cucito, ricamo, découpage, pittura,bigiotteria e cake design sono solo alcune delle tecnicheprotagoniste al salone. Il prezzo del biglietto intero è di 8 euro.

    SALONE DI MANUALITÀLABORATORI E WORKSHOPDAL 15 AL 17 APRILE

    Il primo tour teatrale del cantautore romano fa tappa a Torinoper presentare il suo nuovo album, uscito il 26 febbraio edanticipato dal singolo “Quali Alibi”, disponibile da gennaio2016.

    DANIELE SILVESTRI A TEATRO“QUALI ALIBI” AL COLOSSEO18 APRILE

    L’Oval del Lingotto Fiere ospiterà nuovamenteComics, giunto alla XXII edizione, fiera dedicatamanga, anime, cinema, videogames, colle cosplayer. Grande attesa per gli ospiti e pCosplay: in palio un viaggio a Disneyworld.

    TORINO COMICS TOR ALL’OVAL DEL LINGODAL 15 AL 17 APRILE

     A p p u n t a m e n t oirrinunciabile per gliamanti del cioccolatoe dei dolci dellatradizione torinesee piemontese, lamerenda realenasce a Torino acavallo tra il ‘700 el’800. I locali sonoil Caffè di PalazzoReale, la Caffetteriadel Castello diRivoli, la Caffetteriadegli Argenti allaReggia di Venaria, la

    Gelateria Pepino, il Neuv Caval ‘d Brôns, la TorrefazioneSan Carlo, il Caffè San Carlo e il Caffè Elena.

    FARE MERENDA REALETUTTI I PUNTI VENDITA16 APRILE

    Nicola Fano, curatore del progetto, Alberto Gozzi,Donatella Musso, Sergio Pierattini, Lidia Ravera e LiaTomatis. Il Teatro Astra, per celebrare i 400 anni dallanascita del Bardo, ospiterà i sei autori per dar spazio alla loroimmaginazione: cos’è successo agli eroi di Shakesperaredopo la calata del sipario sulle loro vicende?

    CAPITANI CORAGGIOSIDATA AL PALA ALPITOUR18 APRILE

    Dopo il successodella scorsaedizione, il 23aprile tornanel capoluogopiemontese ilTorino Jazz

    Festival per laquinta volta.Sarà una diecigiorni di eventi econcerti in tuttala città, quasi tuttigratuiti. Tanti gliartisti presenti,tra cui AntonioSanchez, autore della colonna sonora di “Birdman”, eVinicio Marchioni, il “Freddo” protagonisti della serie “Rcriminale”.

    TORINO JAZZ FESTIVALDAL 23 APRILE AL 1° MAGGIO

    Dopo il successodel “Naif Tour2015”, dal 1aprile Malika

     Ayane tornacon una nuovatournée inprogramma innumerosi clubitaliani. Il 14aprile alle 21.00la cantantesarà al TeatroC o n c o r d i a ,a VenariaReale. Adaccompagnare

    Malika i suoi cinque musicisti storici: Carlo Gaudiello, MarcoMariniello, Leif Searcy, Stefano Brandoni e Giulia Monti.

    LA VOCE DI MALIKA AYANE AL TEATRO CONCORDIA14 APRILE

    Evento a tuappasdel retrò edel pasmercatodi Gran di Diodomenic8 alle b a n c adedicatee bo r i g ip r o v edagli a‘70, ‘80

     VINTAGE E GRAN MADRETORNA IL MERCATO RETRÒ17 APRILE

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    Mar ina N icodem i, 31 ann i - med ico

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    G iuseppe Lo Monaco, 83 ann i - pens iona to

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