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Andrea Bellentani, Cristiano Benfenati, Erica Bergamini, Tomà Canessi, Alessia Copelli, Valentina Simona Corigliano, Caterina De Viti, Bendetta Ferrari, Lucia Foroni, Federico Lazzarini, Giulia Magnanini, Giacomo Malavasi, Sara Marchello, Davide Marchesani, Paola Marulli, Leonardo Mondini, Francesco Pagani, Isabella Pilu, Maria Sofia Pitulis, Magda Posani, Said Quqa, Giacomo Ramini, Davide Ruotolo, Nicola Salvi, Bianca Sanna Bissani, Elia Sargenti, Mario Ivano Sivo, Elena Soli, Giacomo Tampelli, Luca Tiozzo, Edoardo Traversa, Fabrizio Ungaro, Francesca Vecchi
Scuola di Ingegneria e Architettura
Università di Bologna
progetti di
Architettura e Composizione Architettonica 3
con il contributo di
Prof.Ing. Alessio Erioli
staff
Niccolò AmaducciNada BalestriMassimiliano CantalupoClaudia CognigniMarco De LuigiAndrea LuccaroniRoberto Tranquilli
con l’aiuto di Matteo Forlani
fondere spazi, tettonica ed esperienze nel flagship store
selezione progetti AA 2015/16
un ulteriore ringraziamento ad Andrea Bellentani e Davide Ruotolo per l’aiuto fornito
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Gustave Rives- Scalone centrale, Grand Magazins Dufatel - Paris tardo 19mo
Secolo
Il corso di rc itettura e o osi ione rc itettonica a ronta il progetto come terreno di esplorazione e innovazione architettoni-ca; l’etimologia della parola progettare implica un atto di proiezione, una capacità o tentativo di intercettazione (predizione) o di immagi-nazione (speculazione). Il corso rinuncia ad una prospettiva di tipo predittivo (il tipico “problem solving” che ha caratterizzato il periodo moderno) per una di tipo speculativo (proiezione di scenari possibili), in quanto il limite della prima è di essere contestuale al problema e
uindi orte ente li itata nella ortata delle solu ioni c e o re c e quindi diventano puramente circostanziali quando non ovvie (ovvero non necessitano di progetto). Questa prospettiva non è relegata ad un uro eserci io stilistico di astra ione concettuale a a ronta con eguale attenzione gli aspetti tecnologici, costruttivo-materiali, spaziali e socio-culturali i quali, in una rete di relazioni emergenti tra sistemi, si intrecciano in uen andosi utual ente li stru enti anno da
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se re definito lo s a io delle ossibilit del rogetto, all interno del quale la nascita di nuovi modelli spaziali ha promosso nuove abitudini e rituali socio-culturali, quanto l’evoluzione della struttura delle rela-ioni sociali a in uen ato l e olu ione e o la caduta dei recedenti
All’interno di questo framework teorico il ruolo del progetto è quindi quello di elaborare scenari futuri, o meglio terreno o playground sul quale questi scenari si dipanano; a questo scopo vengono predisposti una base sulla quale operare ed una tematica (o lente operativa) che determini come il percorso progettuale mantenga rigore nel procede-re e coerenza intrinseca nell’esplorazione aperta delle possibilità del progetto.
. la base parte da una tipologia intesa in senso evolutivo: non come oce di un catalogo fisso ed i utabile a co e un soggetto c e
si distingue a artire da un ecosiste a fisico a bientale uanto socio culturale due as etti interconnessi c e si in uen ano icen-devolmente con dinamiche complesse e non-lineari) e con il quale si
antiene in tensione dina ica in uesto senso cruciale s ecificare co e le or e i classifica ione engano ui intese co e oli di orien-ta ento o gra ita ionali, ca aci di in uen are o attrarre res ingere e anche subire mutazioni e cambiamenti; . la tematica è lo strumento attraverso cui interpretare la possibile evoluzione della tipologia all’interno dell’ecosistema contemporaneo, non definisce un obietti o a un odo di uo ersi all interno dello spazio delle possibilità
Christian Kerez - Swiss-Re project - fondere circolazione e struttura
FUSION
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F SI la te atica a rontata er l anno La usione un processo irreversibile che crea un nuovo insieme, irriducibile alle par-ti da cui si ini iato il co osito finale esibisce anc e ro riet non
resenti negli ele enti ini iali o nella loro se lice so a di e-renza dell’assemblaggio, le parti costituenti non sono più individua-bili né separabili una volta che il processo si è concluso. Il tema non iene a rontato co e eta ora, si bolo o ad un uro li ello ra re-
sentati o non un conce t c e roduce una i agine s ecifica , ma impiegato in qualità di lente operativa utile a costruire in modo coerente i processi progettuali, mantenendo rigore procedurale e a ertura negli esiti La te atica rinci ale include sia le or a ioni
aterico s a iali c e si configurano, sia le a e di ossibili un io-nalit i oste ed e ergenti c e su ueste si ossono innestare La costruzione delle relazioni tra aspetti morfologici e logiche operative di un siste a o i se lice ente tra or ologia e fisiologia il modo in cui viene intesa la tettonica di una architettura. A partire da una rilettura conte oranea, le categorie di ott ried Se er inte-se come categorie comportamentali: quando si parla di struttura si intende il comportamento strutturale, non necessariamente una ca-tegoria di elementi quali pilastri, travi, solai, etc.) vengono reinterpre-tate sotto questa lente, connettendo massing, circolazione, struttura, su erficie, orna ento, es erien a cercando di onderle struttura e circolazione, massing e ornamento) per esplorare le possibilità dei nuovi amalgama che ne scaturiscono.La base una reinter reta ione del ags i store nella loro e o-lu ione storica gli s a i dedicati alla endita sono assati dall o rire commodities (beni, nella loro accezione primaria) al fornire esperien-e uesto as etto ondante iene s ilu ato ed a liato ele ando
il complesso architettonico ad una dimensione ed una integrazione più profonda con i rituali del quotidiano e della vita contemporanea. Il nucleo del rogetto ruota intorno al ca a endo a uto l interes-se di Filicori Zecchini il nuovo complesso ideato dovrà contenere un ca e uno s a io endita e degusta ione er ca , t e e cioccolata, inserendolo allo stesso modo in cui uno scrittore inserisce il tema portante del proprio romanzo: resistendo la tentazione di declamar-lo in modo esplicito ma implicandolo, facendo sì che si trasmetta sotto pelle ma proprio per questo resti inconsciamente e in modo più profondo e permanente, una sostanza che diventi parte del me-tabolismo stesso. Il contributo del gruppo di assistenti si è rivelato fondamentale per avere una gamma eterogenea di interpretazioni, approcci e risultati pur se gravitanti nell’orbita della tematica generale, i progetti che se-guono ne sono una testimonianza eloquente.
Alessio Erioli
II BREAKAndrea Bellentani
Elena SoliFrancesca Vecchi
Nel Flagship Store della Filicori Zecchini si potranno vivere diverse esperienze legate alla pausa. Ispirandoci ai prodotti principali dell’a-ienda, t , ca e cioccolato, abbia o ideato tre s a i di ausa lunga
con caratteristiche proprie, studiate sulla base delle sensazioni che si provano consumando ognuno dei prodotti. A questi si aggiunge un quarto spazio, dedicato a centro benessere, in cui si sfruttano gli scarti degli stessi na L cra a olge gli s a i, esterna ente sca-tolari, evidenziando la presenza di queste scatole ma celandone le
eculiarit interne li s a i intersti iali os iteranno altre es erien-ze di pausa, come un bar, dedicato a pausa breve, o aule studio.
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CYTOFRAME
Il progetto si struttura secondo la compresenza e co enetra ione tra s a i identificati con un ioni definite, le lat or s, e s a i di aggrega ione cao-tica e libera, gli in bet een s aces L in olucro rac-chiude un sistema che in parte è volumetricamente chiuso e in parte matericamente rarefatto. In que-sto as i store il ondo irtuale e reale engono fusi, concretizzando l’attitudine caratteristica del so-cial network: gli utenti possono accedere al proprio account e gestire da esso le attività proposte.L edificio si configura uindi co e un aggregatore culturale, con ambienti di lavoro e divertimento, e la possibilità di degustare prodotti del marchio.
Maria Sofia PitulisSaid Quqa
Cristiano Benfenati
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600
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scale 1:100
north vieweast view
A
A
CYTOFRAME
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north vieweast view
A
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A
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SLASHErica Bergamini
Isabella PiluMagda Posani
La rogetta ione si articola attorno all idea di taglio lanareUn sistema di tagli primari discretizza gli spazi: questi si evolvono da open space a spazi sempre più frammentati e raccolti, per guidare il visitatore verso un’esperienza più privata e personale nell’ascensio-ne verso gli ambienti maggiormente legati al brand. Questi tagli reci-dono e deformano la facciata, plasmandone la forma ed aprendovi etrate ssi in uen ano anc e gli a bienti interni, generandone gli
arredi fissi e creando s a i con di ersa er eabilit alla luce natura-le (anch’essa aumenta secondo un gradiente verticale). Un secondo sistema di tagli va a completare la suddivisione degli spazi interni.
TOPOPT FILTomà CanessiAlessia Copelli
Edoardo Traversa
Il progetto per il Flagship Store Filicori Zecchini nasce da un pro-cesso di ottimizzazione topologica basato sull’apposizione di vincoli che, dato il contesto, generino una forma che renda l’in-gresso nell edificio s ontaneo La or a otti i ata to ologica-mente e l’utilizzo di una livellazione, che connota ambienti sia interni c e esterni dell edificio, an ortato alla defini ione del-la struttura ortante e della or a esteriore L analisi della circo-la ione, unita allo studio dei luog i storici di consu o del ca , e coerentemente con la livellazione, han dato forma agli spazi interni.Si uindi creato un edificio in cui i una co leta inte-grazione tra elementi strutturali, di collegamento e di ar-redo, in un’ottica di unicità e personalizzazione degli spazi.
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+ 00.0 m
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INSIDE OUTValentina S. Corigliano
Sara MarchelloPaola Marulli
“Volevamo una struttura che fosse una combinazione di am-
t ss ff t ttbrand.La forma organica è il fulcro del progetto.La sua costri-
zione nello spazio “scatolare” del nostro contenitore mette in
risalto il confronto tra un’articolazione spaziale libera, senza re-
a a t a t ta a a a -
ata at a ttata a s a ass a s ta a at t a a a s st -
re, ci ha portato a scegliere la “leggerezza” anche nella mate-
ria,per permettere l’entrata in abbondanza della luce solare e
fare in modo che una fusione tra interno e esterno avvenisse.”
OBLIQUECaterina De Viti
Giulia MagnaniniGiacomo Tampelli
L obietti o del rogetto alori are l es erien a dell ac uisto at-traverso l’inserimento di attività complementari all’interno di un
ercorso c e costituisce l ele ento caratteri ante dell edificio L i-ter progettuale inizia con lo studio delle connessioni verticali e in-daga la ossibilit di s ruttarle co e s a i un ionali La usione dell’orizzontalità dei piani e la verticalità dei percorsi da origine ad un sistema curvilineo che elimina la distinzione tra i due elementi arc itettonici generando uno s a io interno costituito da su erfi-ci inclinate, interconnesse e percorribili. Questo sistema integrato di ra e e solai in uen a l in olucro esterno e integra la struttura
ortante andando cos a definire l intero organis o arc itettonico
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OBLIQUE
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Functional programPublic flow
Reception
Services Exhibit
RelaxingLounge bar
Studying
Reading
Creative Performance
Store
Real connectionVisual connection
SUSPENSIONBenedetta FerrariGiacomo Ramini
Elia Sargenti
La to ologia rogettuale si onda sulla resen a di due sottosistemi collaboranti: il primo, di connota-zione più esclusiva, legato fortemente ai prodotti del brand; il secondo, più pubblico, che funge da
ediatore con la citt L integra ione dei due siste-mi avviene grazie a rampe interne ed esterne ed un collegamento verticale che funge anche da punto di ri eri ento La solu ione arc itettonica si ateria-lizza tramite la sovrapposizione volumi scatolari ri-piegati, che accolgono e al tempo stesso connettono le atti it Le olu etrie, c e aiono sos ese anc e gra ie all utili o integrato della luce artificiale, si alternano alla presenza di vuoti creando tensione.
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+ 22.80
+ 16.20
+ 11.10
+ 4.50
level 4
level 3
level 2
level 1
level 0
SUSPENSION
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Retail
Marco De Luigi
SUSPENSIONGRUPPO 24
Benedetta FerrariGiacomo Ramini
Elia Sargenti
Università di Bologna - Scuola di Ingegneria e Architettura
Architettura e Composizione Architettonica 3
Prof.Ing. Alessio Erioli
Gallery
Exclusive cafè
THE TWISTED STORE
Lucia ForoniNicola Salvi
Mario Ivano Sivo
Il rogetto del ags i store si ro one er a ere una du lice un-zione, quella di essere un simbolo riconducibile al marchio, gra-zie alle boutique destinate ai prodotti legati ad esso, e allo stesso tempo essere un punto di aggregazione per la comunità, reso tale da di erse aree ubblic e resenti nell edificio co e bar, s a e auditoriu L idea rogettuale ira ad essere un ercorso conti-nuo in cui si a olti da su erfici in calcestru o ri estite da uno strato di resina che ruotano e cambiano funzione diventando da parete a solaio o viceversa, guidando l’ospite nella sua esperienza.
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Marco de Luigi
Lucia ForoniNicola Salvi
Mario Ivano Sivo
THE TWISTED STOREGRUPPO 25
prospetto scala 1:100
vista boutique
vista ingresso vista boutique
vista boutique
THE TWISTED STORE
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Marco de Luigi
Lucia ForoniNicola Salvi
Mario Ivano Sivo
THE TWISTED STOREGRUPPO 25
prospetto scala 1:100
vista boutique
vista ingresso vista boutique
vista boutique
Marco de Luigi
Lucia ForoniNicola Salvi
Mario Ivano Sivo
THE TWISTED STOREGRUPPO 25
prospetto scala 1:100
vista boutique
vista ingresso vista boutique
vista boutique
Marco de Luigi
Lucia ForoniNicola Salvi
Mario Ivano Sivo
THE TWISTED STOREGRUPPO 25
prospetto scala 1:100
vista boutique
vista ingresso vista boutique
vista boutique
THE TWISTED STORE
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Marco de Luigi
Lucia ForoniNicola Salvi
Mario Ivano Sivo
THE TWISTED STOREGRUPPO 25
pannello in corianipe 120Intercapedine ventilataBarriera al vapore 0,5 cmIsolante 8 cmParamento murario in c.c.a.Profilo a C per Profilo a C per cartongessoCartongessoStrato di allettamento per resinaResina
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FLOW.aiFederico Lazzarini
Davide RuotoloLuca Tiozzo
s s s a t sta t a s tt -
s t st a st a s s a a a as a a s tun ventaglio di bande metalliche, che, celando parzialmente l’interno, susci-
ta s t assa t a t att ss t a a s -
ta t a t a t s a ssviluppa un percorso studiato nei minimi dettagli per risultare lineare ma accat-
tivante. Accostamenti materici e formali si combinano e conducono il visitato-
a a a t s a a a s a t s t
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COFFEE NESTGiacomo MalavasiLeonardo Mondini
Bianca Sanna Bissani
Il progetto parte dall’esperienza che si vuole trasmettere: un’im-ersione nella filosofia Filicori ecc ini L edifico si s ilu a su un
percorso continuo che accompagna il visitatore alla scoperta dei prodotti, lungo cui sono situati punti di intrattenimento ed appro-ondi ento Partendo dalla ci a dell edificio, essendo il ercorso
concepito dall’alto verso il basso, si trova un bar panoramico, vero cuore del progetto. Successivamente, si innesta un “nido” triparti-to, concepito come sentiero di scoperta dei prodotti, al termine del quale si trova uno spazio eventi, che può essere vissuto anche come piazza coperta. Proseguendo con un percorso unico, il visitatore può tro are in successione un cade , una S a, un istorante, una Li-brary e uno Shop, a cui si può accedere direttamente dall’ingresso.
theFZcrossingDavide Marchesani
Francesco PaganiFabrizio Ungaro
L obietti o del rogetto uello di o rire un nuo o ti o di ro osta nel sistema del retail cercando di integrare l’esperienza del Brand con la vita della città estendendo lo spazio pubblico all’interno del
ags i con il fine di o rire una iatta or a er es erien e su isu-ra er ogni arteci ante L assen a di barriere erso la citt , garanti-sce la possibilità di connessioni di vario tipo e velocità. Sapori, colori e ro u i c e caratteri ano il brand sono trasfigurati attra erso atti it culturali e ri creati e di eren iate er una fideli a ione con il rand, attra erso la citt e oltre il ags i t eF crossing
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+32.20
+26.20
+20.20
+15.10
+10.00
+4.00
+0.00
SEZIONE
Alberto Casarotto + Roberto Tranquilli
theFZcrossingG 35
Davide MarchesaniFrancesco Pagani
Fabrizio Ungaro
Università di Bologna - Scuola di Ingegneria e Architettura
Architettura e Composizione Architettonica 3
Prof.Ing. Alessio Erioli
+32.20
+26.20
+20.20
+15.10
+10.00
+4.00
-5.30
+0.00
0
0.5
1 2 3 4 5m
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theFZcrossing
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FILICORI ZECCHINISTORE
EXPERENTIAL STORE
50%20%
30%
BRAND CONCORRENTI
FLAGSHIP STORE
50%
12,5%37,5%
50 %
25%25%
37,5 %
12,5%
62,5%
MINDSCAPE
NATURALE CULTURALE
FISICO
ETEREO
MARKETSCAPELANDSCAPE
BRANDSCAPE
1920
1960
1980
1990
2000
2015
MINDSCAPE
MARKETSCAPE
BRANDSCAPE
FLAGSHIP
INDIVIDUAZIONE DEGLI ‘SCAPES CARATTERIZZANTI
INQUADRAMENTO DEGLI ‘SCAPES IN TERMINI PERCETTIVI E PRIMA ANALISI TEMPORALE
INDIVIDUAZIONE DI UNO STRUMENTO DI ANALISI E DI PROGETTAZIONE
LO STATO DELL’ARTE
% MINDSCAPE % MARKETSCAPE
% BRANDSCAPE
‘SCAPES-RATING
19601920 1980
‘SCAPES-RATING
20001990 2015
50%37,5%
12,5% 50%
12,5%37,5%
37,5 %
50 %12,5%
37,5 %
25%50%
37,5 %
12,5%
62,5%
MAISON DE MODE
CONCEPT STORE
LIFESTYLESTORE
FLAGSHIPSTORE
UBER FLAGSHIPSTORE
EXPERIENTIALSTORE
Multidimensionalità
Dimensione dello store
Vendita di esperienzee-Commerce
Muro di BerlinoRivoluzione culturale
1968
Guerra delVietnam
1960
1989
1998
WWW
1991
2004
‘SCAPES-RATING ED EVOLUZIONE TIPOLOGICA
EVENTI STORICI E VARIAZIONE DI PARAMETRI DIMENSIONALI E ADIMENSIONALI
EVOLUZIONE FORMALE E SPAZIALE
EVOLUZIONE DEL BRAND FILICORI-ZECCHINI
Edifici multipianoLaboratori ArtigianiUffici aziendaliSpazi di vendita
1 / 2 livelliDesign innovativoSpazi di vendita
Edifici multipianoSpazi di venditaCategorizzazione dei prodotti
Edifici multipianoSpazi di venditaSterminata varietà di prodotti
Edifici multipianoSpazi di venditaThird spaceArchitettura d’avanguardia
Edifici multipianoSpazi di vendita ridottiThird spaceArchitettura d’avanguardia
MAISON DE MODE
CONCEPT STORE
LIFESTYLESTORE
FLAGSHIPSTORE
UBER FLAGSHIPSTORE
EXPERIENTIALSTORE
% MINDSCAPE % MARKETSCAPE
% BRANDSCAPE
1919
FONDAZIONE
1959
ESPANSIONE
1979
ESPORTAZIONE
2001
MODELLO
2009
FRANCHISING
>>
FLAGSHIP
50 %
25%25%
theFZcrossing
72
Scuola di Ingegneria e Architettura
Università di Bologna
Architettura e Composizione Architettonica 3
con il contributo di
Prof.Ing. Alessio Erioli
staff
Niccolò AmaducciNada BalestriMassimiliano CantalupoClaudia CognigniMarco De LuigiAndrea LuccaroniRoberto Tranquilli
con l’aiuto di Matteo Forlani
fondere spazi, tettonica ed esperienze nel flagship store
selezione progetti AA 2015/16