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112 TUTTI FOTOGRAFI Fuji X10 E’ la tanto attesa versione compatta della ormai famosa X100: il sensore è più piccolo, ma grazie alla tecnologia EXR promette ottime prestazioni. Stile e prestazioni a portata di mano? Mettiamo la X10 sul banco di prova. Un anno fa Fuji ci ha stupiti con la X100, una macchina dal look classico ma con soluzioni tecnologicheavanzate;graziealsensoreAPS èunaformidabileconcorrentedireflexemir- rorlessperquantoconcernerumore,gamma dinamica e resa cromatica. Ora Fuji ci sorprende ancora con la X10, una “versione rimpicciolita” della X100 del- la quale conserva però il design classico ed elegante insieme al meglio della tecnologia disponibile. Lo zoom è a comando manuale e, grazie ad uninterruttoreintegrato,funzionaancheda sistema di accensione. Si tratta di una solu- zione interessante che, una volta presa l’abi- tudine,consentedirendereoperativalamac- chinaintempiestremamenterapidi,avendo allo stesso tempo la mano già sul barilotto, pronta a comandare lo zoom. Manca,manoncisaremmocertoaspettatidi trovarloinunamacchinasignificativamente più economica della X100, il mirino ibrido con sovraimpressione dei dati, sostituito comunque da un ottimo dispositivo di tipo galileiano accoppiato allo zoom. LaX10èsicuramenteunmodelloimportan- teperFujierappresentativodellasuaattuale gamma;perquestodisponedelleultimetec- nologie sviluppate dal produttore, a partire dal sensore CMOS BSI EXR da 2/3” 12 Mpxl: è un ottimo mix tra dimensioni, risoluzione, tecnologia BSI e tecnologia EXR (il sistema proprietario di Fuji che consente di sfruttare il sensore in modi differenti a seconda che si vogliaaveremenorumore,piùgammadina- mica o più risoluzione). Il sensore è naturalmente di tipo stabilizzato ed è servito da uno zoom 4x Fujinon equi- valente nel 35mm ad un 28-112mm f/2-2,8 conzoomatameccanicaefocaliriportatesul barilotto. Come dicevamo, la ghiera dello zoom fun- ge anche da interruttore di accensione, una soluzione stilisticamente valida ed operati- vamentepiuttostoazzeccata,apattodifarci l’abitudine perché all’inizio ci si chiede dove siaquelbirbantedell’interruttorediaccensio- ne... Il corpo è realizzato in metallo con finitu- ra nera ed è, come le fotocamere fino agli anni Settanta, rivestito in similpelle che non solo offre una presa salda, ma contribuisce in maniera determinante al look retrò della macchina. Le dimensioni sono pari a 117x70x57mm mentre il peso, anche a causa della solida struttura metallica, arriva a 350 grammi. I punti di forza Qualità d’immagine Design Zoom manuale LAB-TEST fotocamere ottica fissa

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Fuji X10E’ la tanto attesa versione compatta della ormai famosa X100: il sensore è più piccolo,

ma grazie alla tecnologia EXR promette ottime prestazioni. Stile e prestazionia portata di mano? Mettiamo la X10 sul banco di prova.

Un anno fa Fuji ci ha stupiti con la X100, una macchina dal look classico ma con soluzioni tecnologiche avanzate; grazie al sensore APS è una formidabile concorrente di reflex e mir-rorless per quanto concerne rumore, gamma dinamica e resa cromatica.Ora Fuji ci sorprende ancora con la X10, una “versione rimpicciolita” della X100 del-la quale conserva però il design classico ed elegante insieme al meglio della tecnologia disponibile.Lo zoom è a comando manuale e, grazie ad un interruttore integrato, funziona anche da sistema di accensione. Si tratta di una solu-zione interessante che, una volta presa l’abi-tudine, consente di rendere operativa la mac-china in tempi estremamente rapidi, avendo allo stesso tempo la mano già sul barilotto, pronta a comandare lo zoom.

Manca, ma non ci saremmo certo aspettati di trovarlo in una macchina significativamente più economica della X100, il mirino ibrido con sovraimpressione dei dati, sostituito comunque da un ottimo dispositivo di tipo galileiano accoppiato allo zoom.La X10 è sicuramente un modello importan-te per Fuji e rappresentativo della sua attuale gamma; per questo dispone delle ultime tec-nologie sviluppate dal produttore, a partire dal sensore CMOS BSI EXR da 2/3” 12 Mpxl: è un ottimo mix tra dimensioni, risoluzione, tecnologia BSI e tecnologia EXR (il sistema proprietario di Fuji che consente di sfruttare il sensore in modi differenti a seconda che si voglia avere meno rumore, più gamma dina-mica o più risoluzione).Il sensore è naturalmente di tipo stabilizzato ed è servito da uno zoom 4x Fujinon equi-

valente nel 35mm ad un 28-112mm f/2-2,8 con zoomata meccanica e focali riportate sul barilotto. Come dicevamo, la ghiera dello zoom fun-ge anche da interruttore di accensione, una soluzione stilisticamente valida ed operati-vamente piuttosto azzeccata, a patto di farci l’abitudine perché all’inizio ci si chiede dove sia quel birbante dell’interruttore di accensio-ne...Il corpo è realizzato in metallo con finitu-ra nera ed è, come le fotocamere fino agli anni Settanta, rivestito in similpelle che non solo offre una presa salda, ma contribuisce in maniera determinante al look retrò della macchina. Le dimensioni sono pari a 117x70x57mm mentre il peso, anche a causa della solida struttura metallica, arriva a 350 grammi.

I punti di forzaQualità d’immagineDesignZoom manuale

LAB-TESTfotocamere ottica fissa

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Fuji X10RUMORE

Il grafi co mette in relazione il rumore (Visual Noise) misurato secondo lo stan-dard ISO15739 con la risoluzione, mostrando quanto questa cali per lʼazione del fi ltro di riduzione rumore alle diverse sensibilità.

VIGNETTATURA

La vignettatura si manifesta come una caduta di luce ai bordi dellʼimmagine ed è espressa in valori EV.

AUTONOMIA

Autonomia: 299 scatti

L̓ autonomia viene misurata con monitor sem-pre acceso e funzioni di risparmio energetico di-sattivate; nellʼuso pratico lʼautonomia non può che aumentare.

LAB TEST

lw/phI sensori utilizzati dalle fotocamere digitali hanno dimensioni diverse; grazie allʼunità di misura lw/ph (Line Widths per Picture Height) si mette in relazi-one il numero di linee orizzontali che possono essere risolte con lʼaltezza del sensore. In questo modo è possibile confrontare sensori di dimensioni differ-enti senza che un sensore da compatta, con pixel più piccoli, risulti offrire una risoluzione più elevata di un sensore da refl ex.

Il dorso è dominato dall’ampio display da 2,8” e 460.000 punti di tipo fi sso, alla sinistra del quale trovano posto alcuni comandi per l’accesso diretto alle funzioni più utili. Non mancano, sulla destra, i comandi più tradizionali, come l’immancabile pad a quat-tro vie e un pulsante dedicato alla registra-zione video. Menzione a parte merita il mirino ottico gali-leiano con copertura del campo all’85%, che vuole evidentemente farsi perdonare l’as-senza della sovraimpressione dei dati come sulla X100 offrendo in cambio una ampiezza fuori dal comune, ben diversa dalla pessima esperienza dei mirini-tunnel che molte con-correnti offrono solo per poterne vantare la presenza nelle specifi che tecniche e dare alla macchina un aspetto professionale. L’unica mancanza è un crocino al centro del campo, per indicare la posizione del punto di messa a fuoco centrale ed aiutare così il fotografo soprattutto quando usa lo zoom alle focali tele a tutta apertura, condizione nella quale la macchina riesce a garantire una ridotta pro-fondità di campo.La Fujifi lm X10 è dotata di un pannello LCD

da 2,8” e 460.000 punti che sfrutta appieno le potenzialità dell’interfaccia utente Rich User, caratterizzata da nuovi font e grafi che, mentre tra le funzioni degne di nota citia-mo lo scatto continuo fi no a 7 fps a piena risoluzione e 10 fps a 6 Mpxl, la Best Frame Capture che inizia a registrare l’immagine dal momento in cui si preme il pulsante dell’ottu-ratore a metà corsa e memorizza gli 8 scatti precedenti e successivi alla pressione com-pleta del pulsante. Vi sono poi la sfocatura dello sfondo via software (dal funzionamen-to invero non molto soddisfacente), la livella elettronica e le utili modalità di bracketing tra le quali quella sulla gamma dinamica e quel-la sulla simulazione pellicola, scegliendo tra “dia” Velvia, Provia e Astia.

La provaLa X10 rappresenta uno dei progetti più riusciti degli ultimi tempi, coniugando ele-ganza, qualità costruttiva e funzioni di ta-glio professionale senza la proliferazione di comandi che caratterizza l’offerta di diversi concorrenti. Nell’uso pratico la macchina ci è sostanzialmente piaciuta. Ai pregi come

Sensore CMOS BSI EXR 2/3” Risoluzione 12 MpxlSensibilità 100-3200 ISOObiettivo eq. 28-112mm f/2-2,8Macro 1cmStabilizzatore OtticoDisplay 2,8” 460.000 puntiMemoria schede SD/SDHC/SDXCAlimentazione Litio NP-50Dimensioni 117x70x57mmPeso 350 grammi

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lo zoom ad azionamento manuale e l’ampio mirino si contrappongono ben pochi difetti; tra questi l’assenza di un fi ltro ND che, insie-me all’impossibilità di raggiungere i tempi di otturazione più rapidi nelle modalità a priori-tà se non chiudendo il diaframma (un difetto comune a molte compatte solo leggermente accentuato su questa X10), obbliga a passa-re in modalità manuale M o a rinunciare allo scatto a tutta apertura.

Prove di Laboratorio

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A sinistra il mirino della X10, a destra quello tipico delle concorrenti. La differenza pratica è in realtà ben più evidente e una volta traguardato il soggetto con la X10 non vorrete più sentir parlare dei “mirini ottici” delle altre compatte, pur top di gamma.

Il mirino ottico della X10Con le sue 3 lenti asferiche e 2 prismi di vetro ad alte prestazioni, il mirino ottico è luminoso ed ha un angolo di visione più ampio delle concorrenti. Fuji ha dedicato alla X10 un sito apposito: http://fujifilm-x.com/x10/it/index.html

Il mirino ottico di tipo galileiano è un punto di forza della X10. Lo schema del mirino, realizzato con prismi ed elementi ottici di qua-lità.

Modello Sensore Sensibilità Obiettivo Stabilizzatore Display Dimensioni Peso (grammi) Prezzo Note

Sony Nex-5n APS-C 100-25600 ISO 27-82mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 920.000 punti 111 x 59 x 98 mm 513 e 736 con Sony E 18-55mm OSS

Panasonic Lumix G3 4/3 160-6400 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 460.000 punti 115 x 84 x 111 mm 501 e 699 con Lumix G Vario 14-42mm Mega OIS

Panasonic Lumix GF3 4/3 160-6400 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 460.000 punti 108 x 67 x 96 mm 429 e 649 con Lumix G Vario 14-42mm Mega OIS

Sony Nex-C3 APS-C 100-12800 ISO 27-82mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 920.000 punti 110 x 60 x 93 mm 469 e 635 con Sony E 18-55mm OSS

Olympus Pen E-PL3 4/3 100-12800 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Meccanico 3” - 460.000 punti 110 x 64 x 87 mm 425 e 599 con M.Zuiko Digital 14-42mm II R

Ricoh GR Digital IV 1/1,7” 80-3200 ISO 28mm f/1,9 Meccanico 3” - 1.230.000 punti 109 x 59 x 33 mm 190 e 599 ottica fissa

Canon PowerShot G12 1/1,7” 80-3200 ISO 28-140mm f/2,8-4,5 Ottico 2,8” - 460.000 punti 112 x 76 x 48 mm 401 e 580 ottica fissa

Fujifilm X10 2/3” 100-3200 ISO 28-112mm f/2-2,8 Ottico 2,8” - 460.000 punti 117 x 70 x 57 mm 350 e 530 ottica fissa

Nikon J1 1” 100-3200 ISO 27-81mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 460.000 punti 106 x 61 x 30 mm 234 e 529 con Nikkor 10-30mm VR

Nikon Coolpix P7100 1/1,7” 100-3200 ISO 28-200mm f/2,8-5,6 Ottico 3” - 920.000 punti 116 x 77 x 48 mm 395 e 520 ottica fissa

Olympus PEN E-PM1 4/3 100-12800 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Meccanico 3” - 460.000 punti 110 x 64 x 84 mm 385 e 499 con M.Zuiko Digital 14-42mm II R

Olympus XZ-1 1/1,63” 100-6400 ISO 28-112mm f/1,8-2,5 Meccanico 3” - 610.000 punti 111 x 65 x 42 mm 275 e 475 ottica fissa

La Fuji X10 e le concorrenti

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Sulla calotta salta subito al-l’occhio il pulsante di scatto con la filettatura per l’attacco dello scatto remoto di tipo meccanico. Il comodo tasto funzione Fn e la ghiera di sta-ratura dell’esposimetro sono il “tocco” di chi progetta macchine per fotografi.

La macchina è compatibile con le schede di memoria SD fino alla ver-sione XC ad alta capacità e velocità.

Lo zoom è il pezzo pregiato della colle-zione di caratteristi-che della X10, è infatti equivalente ad un 28-112mm con apertura f/2-2,8!

Modello Sensore Sensibilità Obiettivo Stabilizzatore Display Dimensioni Peso (grammi) Prezzo Note

Sony Nex-5n APS-C 100-25600 ISO 27-82mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 920.000 punti 111 x 59 x 98 mm 513 e 736 con Sony E 18-55mm OSS

Panasonic Lumix G3 4/3 160-6400 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 460.000 punti 115 x 84 x 111 mm 501 e 699 con Lumix G Vario 14-42mm Mega OIS

Panasonic Lumix GF3 4/3 160-6400 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 460.000 punti 108 x 67 x 96 mm 429 e 649 con Lumix G Vario 14-42mm Mega OIS

Sony Nex-C3 APS-C 100-12800 ISO 27-82mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 920.000 punti 110 x 60 x 93 mm 469 e 635 con Sony E 18-55mm OSS

Olympus Pen E-PL3 4/3 100-12800 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Meccanico 3” - 460.000 punti 110 x 64 x 87 mm 425 e 599 con M.Zuiko Digital 14-42mm II R

Ricoh GR Digital IV 1/1,7” 80-3200 ISO 28mm f/1,9 Meccanico 3” - 1.230.000 punti 109 x 59 x 33 mm 190 e 599 ottica fissa

Canon PowerShot G12 1/1,7” 80-3200 ISO 28-140mm f/2,8-4,5 Ottico 2,8” - 460.000 punti 112 x 76 x 48 mm 401 e 580 ottica fissa

Fujifilm X10 2/3” 100-3200 ISO 28-112mm f/2-2,8 Ottico 2,8” - 460.000 punti 117 x 70 x 57 mm 350 e 530 ottica fissa

Nikon J1 1” 100-3200 ISO 27-81mm f/3,5-5,6 Ottico 3” - 460.000 punti 106 x 61 x 30 mm 234 e 529 con Nikkor 10-30mm VR

Nikon Coolpix P7100 1/1,7” 100-3200 ISO 28-200mm f/2,8-5,6 Ottico 3” - 920.000 punti 116 x 77 x 48 mm 395 e 520 ottica fissa

Olympus PEN E-PM1 4/3 100-12800 ISO 28-84mm f/3,5-5,6 Meccanico 3” - 460.000 punti 110 x 64 x 84 mm 385 e 499 con M.Zuiko Digital 14-42mm II R

Olympus XZ-1 1/1,63” 100-6400 ISO 28-112mm f/1,8-2,5 Meccanico 3” - 610.000 punti 111 x 65 x 42 mm 275 e 475 ottica fissa

Nonostante il luminosissimo zoom, la profondità della X10 è piuttosto contenuta.I comandi sul dorso, complice il display da 2,8”, sono molti

pur senza affollare troppo lo spazio disponibile.I comandi sul dorso, complice il display da 2,8”, sono molti

Nonostante il luminosissimo zoom, la profondità della X10 è

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Da sempre la modalità macro è un punto di forza delle compatte Fuji. Per chi volesse spingersi oltre vi è poi la modalità super-macro, con ripresa ravvicinata a 10mm; in questo caso la lente frontale dell’obiettivo era praticamente appoggiata al vetro dell’orologio, come dimostra la luce azzurra del-le lancette in quanto il quadrante era oscurato dall’obiettivo.

La funzione panorama della X10 permette di ottenere immagini inu-suali. La qualità della fusione è buo-na e solo ad un controllo ravvicinato è possibile notare artefatti nei punti di sovrapposizione degli scatti.

La X10 dà il di sè negli ambienti scarsa-mente illuminati, mantenendo elevato il dettaglio e contenendo il rumore.

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Prezzi

La risoluzione è in linea con quella di mac-chine dotate di sensore da 12 Mpxl, e seppu-re non appaia evidente dai grafici pubblicati, ciò che stupisce è il potere risolutivo già a tutta apertura e l’uniformità di resa tra centro e bordi, di maggior valore tenendo in consi-derazione la luminosità dello zoom.La vignettatura misurata con messa a fuoco all’infinito si attesta su valori sempre estre-mamente contenuti: il massimo è di -0,3 EV alla focale di 28mm, poi cala a -0,2 EV a 50mm e a -0,1 EV a 112mm. La distorsione è sempre molto contenuta e visibile solo alla focale minore, nella forma di un lieve barilotto, per poi praticamente an-nullarsi alle focali medie e tele.Anche il purple fringing e le aberrazioni cro-matiche sono sempre molto contenuti, per non dire invisibili, il tutto grazie certamente

agli elementi asferici ed in vetro ED, ma an-che al processore EXR che è in grado di rile-vare e ridurre i più comuni difetti ottici, come appunto vignettatura, distorsione e l’antie-stetico alone violaceo degli scatti di soggetti scuri su fondi illuminati.Il contenimento del rumore è il vero punto forte della macchina; è ridotto a tutte le sen-sibilità, in special modo a quella minore, ed è prevalentemente acromatico. Ciò che rende speciale la X10 è anche la resa del rumore, infatti l’impatto visivo è sempre molto gradevole a qualsiasi sensibilità, sen-za le vistose e decisamente poco gradevoli macchie di rumore cromatico a bassa fre-quenza tipiche delle macchine compatte. Non solo, il filtro di riduzione rumore è re-golabile su ben 5 livelli e comunque il suo intervento si palesa solo a partire dagli 800 ISO. A 1600 ISO, e a maggior ragione a 3200 ISO, l’intervento del filtro è più evidente, i colori infatti perdono un po’ di saturazione e il dettaglio cala leggermente, ma siamo sempre su livelli che senza ombra di dubbio si posizionano al top del mercato. E poi c’è sempre il formato Raw. Il giudizioLa Fuji X10 è una macchina davvero ben co-struita ed ha un’impostazione chiaramente professionale, nel senso che non è il classico modello di punta che deve avere di tutto e di

più, ma un prodotto capace di supportare il fotografo senza renderlo succube.L’ergonomia è senz’ombra di dubbio buona, peccato per l’autonomia piuttosto limitata che suggerisce l’acquisto di una seconda batteria, e per la ghiera posteriore troppo sensibile che può causare un’attivazione in-volontaria. Un altro aspetto che meriterebbe un miglioramento è la “demoltiplicazione elettronica” esagerata per la messa a fuoco manuale (passare da brevi distanze a infinito non è un’esperienza esaltante). Infine il già citato mirino che, sprovvisto di qualsivoglia indicazione interna, appare più una cornice per l’inquadratura piuttosto che un mirino degno di questo nome: peccato, vista la lu-minosità e le dimensioni incredibilmente su-periori rispetto a quello delle concorrenti sa-rebbe bastato un piccolo passo in avanti per renderlo un punto di forza della macchina.Le prestazioni della X10 in laboratorio han-no fatto segnare valori fascia alta per una fotocamera con sensore da 2/3”. La quali-tà d’immagine, complice la tecnologia EXR, il sensore CMOS BSI e l’elevata luminosità dell’ottica zoom, ben corretta, è sempre su livelli elevati.E poi il design, sicuramente capace di affa-scinare quanti provengono dal mondo ana-logico.

Andrea Nivini

Fujifilm X10: e 529

FujiFilm Italia, S.S. 11 Padana Su-periore 2/B 20063 Cernusco sul Naviglio (MI). Tel. Fujifilm online 02/[email protected] - www.fujifilm.it

Fuji è colore. Per realizzare questa idea abbiamo scomposto con un prisma la luce nelle sue lunghezze d’onda.