Fse 14b - piani energetici comunali
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110/04/23
Il Risparmio energetico negli enti locali
- produzione di energia da cogenerazione, anche in teleriscaldamento
- interventi di efficienza energetica nell'illuminazione
- miglioramento dell'efficienza dei consumi elettrici
- recupero energia termica da fumi esausti
- produzione di energia da fonti rinnovabili
- consulenza ESCO per il miglioramento dell'efficienza energetica degli usi finali
- riqualificazione energetica degli edifici
Il ruolo degli enti locali
- Conferenza di Rio de Janeiro su Ambiente e Sviluppo (1992) Agenda 21 Locale
- Quinto programma di azione ambientale dell’Unione Europea
I processi energetici interessano l’ambiente e il territorio I processi energetici interessano l’ambiente e il territorio coinvolgendo anche il livello localecoinvolgendo anche il livello locale
Il ruolo degli enti locali nella pianificazione energetica e Il ruolo degli enti locali nella pianificazione energetica e ambientale è stato riconosciuto a livello internazionale:ambientale è stato riconosciuto a livello internazionale:
Evoluzione del fabbisogno energetico italianoEvoluzione del fabbisogno energetico italiano(Fonte: Ministero Attività Produttive, 2005).(Fonte: Ministero Attività Produttive, 2005).
Consumi lordi + import al 2020: 254MtepConsumi finali + import al 2020: 155 Mtep
Evoluzione del fabbisogno energetico italiano dopo la crisi 2008-2009Evoluzione del fabbisogno energetico italiano dopo la crisi 2008-2009(Fonte: .(Fonte: .
Consumi lordi + import al 2020 = Consumi finali lordi + import al 2007
PACCHETTO CLIMA-ENERGIAPACCHETTO CLIMA-ENERGIA
DIRETTIVA 2009/29/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 In cui i paesi industrializzati dovrebbero impegnarsi a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra almeno del 30 % entro il 2020 e dal 60 all’80 % entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990..
DIRETTIVA 2009/30/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 in cui si prende atto che il 20 % circa delle emissioni di gas a effetto serra della Comunità è prodotto dalla combustione dei carburanti utilizzati nei trasporti su strada. Una possibile soluzione per diminuire tali emissioni è rappresentata dall’abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra prodotte durante il ciclo di vita dei combustibili.
DIRETTIVA 2009/31/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 relativa allo stoccaggio geologico di biossido di carbonio (CCS) quale una tecnologia ponte che contribuirà a mitigare i cambiamenti climatici. Il biossido di carbonio (CO2) è catturato dagli impianti industriali, trasportato in un sito di stoccaggio e successivamente iniettato in una formazione geologica sotterranea adatta per lo stoccaggio definitivo. Tale tecnologia non dovrebbe servire da incentivo per aumentare la quota di centrali a combustibili fossili . Il suo sviluppo non dovrebbe portare ad una riduzione degli sforzi volti a sostenere le politiche di risparmio energetico, le energie rinnovabili e altre tecnologie sicure e sostenibili a basse emissioni di carbonio, in termini sia di ricerca sia finanziari.
DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. Questa direttiva rappresenta la parte prettamente energetica del Pacchetto Clima-Energia ed impone obiettivi obbligatori per ogni Stato membro della Comunità Europea riguardo allo sviluppo dell’uso delle fonti rinnovabili..
17% del consumo finale di energia da fonti rinnovabili
10% del consumo finale di energia nei trasporti da fonti rinnovabili
Obiettivo 2020: ITALIA
Consumi lordi al 2020: 254,4 MtepConsumi finali al 2020 (BAU): 155 Mtep
Energia da fonte rinnovabile al 2020: 26,3 Mtep
Energia da fonte rinnovabile al 2005: 8 Mtep
Quota di energia da colmare al 2020: +18,3 MTep
Traiettoria indicativa per centrare l’obiettivo
S2012 = 0,20 (S2020-S2005) = 3,7 MTepS2014 = 0,30 (S2020-S2005) = 5,5 MtepS2016 = 0,45 (S2020-S2005) = 8,2 MTepS2018 = 0,65 (S2020-S2005) = 11,9 MTep
DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIOdel 23 aprile 2009
La Germania per esempio ha un obiettivo simile ma ha una capacità di performance che è palese nei numeri del 2007/2008 (dati espressi in milioni di TEP sul consumo finale):
GermaniaMTep Italia MTep
Fotovoltaico +1860 MW 0,2 +338 MW 0,036
Eolico +1665,1 MW 0,23 +1010,4 MW 0,139
Solare termico(2007) +637 MWt 0,055 +173 MWt 0,015
Biomassa (2007) +1303 Ktep 1,303 +134 Ktep 0,134
Totale +1,8 +0,3
La Germania per esempio ha un obiettivo simile ma ha una capacità di performance che è palese nei numeri del 2008/2009 (dati espressi in milioni di TEP sul consumo finale):
GermaniaMTep Italia MTep
Fotovoltaico +3600 MW 0,4 +900 MW 0,1
Eolico +1916 MW 0,26 +1112 MW 0,15
Solare termico(2007) +637 MWt 0,055 +173 MWt 0,015
Biomassa (2007) +1303 Ktep 1,303 +134 Ktep 0,134
Totale +2,0 +0,4
L’obiettivo potrebbe essere difficilmente raggiungibile se non inneschiamo una nuova marcia
Dobbiamo passare da +0,3 Mtep/anno ad almeno 1,8 Mtep/annooppure dobbiamo fare una saggia riduzione dei consumi al fine di ridurre lo scalino che dobbiamo colmare.L’altra alternativa sarà pagare sanzioni pesanti a partire dal 2014
Traiettoria indicativa
0
5
10
15
20
25
30
2004 2008 2012 2016 2020
anno
MTe
prichiesto UE (Mtep)
marcia tedesca (Mtep)
marcia italiana (Mtep)
La direttiva 2003/87/CE “Emissions Trading” ha istituito un sistema europeo per lo scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra. La direttiva si applica a tutte le installazioni dei settori industriali a maggiori emissioni di CO2: produzione di energia elettrica, raffinazione, siderurgia,
cemento, calce, vetro, laterizi, carta e ad impianti di combustione con potenza superiore ai 20 MWt.
QUADRO NORMATIVO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO
Le direttive 2003/87/CE “Emissions Trading” e 2009/28/CE “energia rinnovabile” sono quindi strettamente integrate tra loro e l’una supporta l’altra. Tuttavia, ad oggi sono previste sanzioni per il non rispetto della prima mentre non è ancora stato riportato un criterio per la seconda. Mutatis mutandis si può pensare che il modello sanzionatorio per il non rispetto della copertura delle quote di energia da fonte rinnovabile assegnate ad ogni Stato Membro seguirà una struttura analoga a quella dell’emissions trading.
ITALIAdeficit sanzioni
2009 37 milioni ton di CO2 555 milioni euro/anno
2012 56 milioni ton di CO2 840 milioni euro/anno
Traiettoria indicativa su scenari possibili
1400 MW/anno di fotovoltaico1100 MW/anno di eolico0,8 Mtep/anno biomasse solide0,134 Mtep/anno biogas
1400 MW/anno di fotovoltaico1100 MW/anno di eolico0,8 Mtep/anno biomasse solide0,54 Mtep/anno biogas
5
10
15
20
25
30
2000 2005 2010 2015 2020
anno
MTe
p
richiesto UE (BAU)
marcia italiana probabile
marcia italiana attuale
Marcia italiana auspicabile
Per centrare l’obiettivo dobbiamo ridurre i consumi finali previsti nel 2020 riportandoli a quelli del 2005
SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DELL’ENERGIA
Obiettivo: riduzione delle emissioni di anidride carbonica
PREVENZIONE FONTI RINNOVABILI
ACQUISTIVERDI
Informazione, orientamento e sensibilizzazione
SISTEMA DI MONITORAGGIOIndice di autosufficienza energetica
Consumi finali energetici italiani rispetto (anno 2008)
Trasporti44,3 MTep
Elettricità28,3 MTep
Riscaldamento62,6 MTep
Settore elettrico (-3,2 Mtep)60% risparmio energetico30% industriale10% residenziale
Stima sulla riduzione dei consumi finali energetici italiani rispetto all’anno 2008
Settore termico (-7 Mtep)Certificazione energetica degli edifici
Settore trasporti (-6,3 Mtep)
La partita sulla riduzione dei consumi finali si vince sul riscaldamento
Obiettivo per mantenere i consumi finali costanti: -9,6% al 2016-12,9% al 2020
Trasporti44,3 MTep
Elettricità28,3 MTep
Riscaldamento62,6 MTep
Quota nazionale di FER su consumo finale
Obiettivo europeo FER su consumo finale Direttiva 28/2009/CE(34) Per ottenere un modello energetico incentrato sull’energia da fonti rinnovabili è necessario promuovere una cooperazione strategica tra Stati membri cui partecipino, se del caso, le regioni e gli enti locali
regione regione regione regione
Burden sharing
comune comune comune comune
Burden sharing locale
2020
CoperturaFER2005
Dato stimato
Legge 10/91
l’art. 5, comma 5 della Legge afferma che “I Piani Regolatori Generali (PRG) dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”
La legge stabilisce cosa debba intendersi per fonte rinnovabile di energia o assimilata nell’art.1 comma 3: “…Sono considerate altresì fonti di energia assimilate alle fonti rinnovabili di energia: la cogenerazione,… il calore recuperabile nei fumi di scarico e da impianti termici, da impianti elettrici e da processi industriali, nonché le altre forme di energia recuperabile in processi, in impianti e in prodotti ivi compresi i risparmi di energia conseguibili nella climatizzazione e nell’illuminazione degli edifici con interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti”
Le schede di intervento in un comune
Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e assimilate;
Interventi nel settore dei trasporti;
Risparmio energetico;
Aspetti amministrativo-gestionali;
Interventi di risparmio energetico del Comune di Perugia e delle società di servizi collegate.
La fase di redazione delle schede tecniche si è sviluppata La fase di redazione delle schede tecniche si è sviluppata attraverso l’individuazione di numerosi temi, suddivisi in attraverso l’individuazione di numerosi temi, suddivisi in cinque diversi gruppi riguardanti i seguenti settori:cinque diversi gruppi riguardanti i seguenti settori:
Elenco schedeSCHEDE SETTORE FONTI RINNOVABILI
A1) Energia eolica
A2) Energia solare termica
A3) Energia solare fotovoltaica
A4) Energia idroelettrica
A5) Cogenerazione
A6) Energia dalle biomasse
A7) Energia da RSU (Rifiuti solidi urbani)
Elenco schede SCHEDE SETTORE TRASPORTIB1) Interventi infrastrutturali, gestionali e amministrativiB1.a) Pianificazione del trafficoB1.b) Infrastrutture di trasporto B1.c) Sistemi per la gestione del traffico urbano: SITU B1.d) Interventi di limitazione del trafficoB1.e) Incentivi per la trasformazione del parco automobilisticoB1.f) mobility management
B2) Mobilità alternativaB2.a) MinimetròB2.b) FF.SS e F.C.U.B2.c) Ascensori e scale mobili
B3) Impiego di combustibili alternativiB3.a) BiodieselB3.b) BioetanoloB3.c) MetanoB3.d) Gasolio bianco
B4) Sistemi di trazione alternativiB4.a) Motori elettriciB4.b) Motori ibridiB4.c) Celle a combustibileB4.d) Motori ad aria compressa
B5) Mobilità condivisaB5.a) Car sharingB5.b) Car poolingB5.c) altri interventi (road pricing, taxi collettivi, orari differenziati della città, ecc.)
Elenco schede SCHEDE SETTORE RISPARMIO ENERGETICO
C1) Certificazione energetica e ambientaleC1.a) Certificazione energetica degli edificiC1.b) Certificazione ambientale di siti produttivi (EMAS)
C2) Edilizia bioclimaticaC2.a) BioarchitetturaC2.b) Tetti verdi
C3) Sistemi di captazione e sfruttamento delle fonti rinnovabiliC3.a) solare termicoC3.b) solare fotovoltaicoC3.c) sistemi passivi
C4) Interventi sull’involucroC4.a) Isolamento termico: materiali trasparentiC4.b) Isolamento termico: materiali opachi
C5) Impiego di tecnologie ad alta efficienzaC5.a) illuminazioneC5.b) caldaieC5.c) pompe di caloreC5.d) apparecchiature (elettrodomestici, macchine per ufficio)
Elenco schede SETTORE ASPETTI AMMINISTRATIVO-GESTIONALI
D1) Regolamento edilizio
D2) Agenzia Comunale Per l’Energia
D3) Telelavoro, teleservizi
D4) Pianificazione urbanistica e territoriale
D5) Agenda 21 locale
D6) Normative in materia di energia e ambiente
D7) Forestazione Urbana
Elenco schedeINTERVENTI DI RISPARMIO ENERGETICO DEL COMUNE DI PERUGIA E DELLE SOCIETA’ DI SERVIZI COLLEGATE
E1) Illuminazione pubblica
E2) Altri interventi di risparmio energetico
E3) Interventi delle società di servizi
Struttura schede
STATO DELL’ARTE
PROSPETTIVE DI SVILUPPO
RISVOLTI ENERGETICI, AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICI
ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO COMUNALE
NOTE
Esempio di scheda tecnica
Esempio di scheda tecnica
STATO DELL’ARTE
Viene descritta la situazione attuale in merito al settore analizzato. Sono analizzati gli attuali sistemi, le moderne tecnologie utilizzate, i diversi macchinari presenti sul mercato e le loro prestazioni.
Sono elencati i riferimenti normativi attuali più importanti e gli eventuali incentivi e limitazioni presenti.
PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Si analizzano le previsioni di sviluppo ed i possibili scenari futuri nel breve, medio e lungo termine tenendo conto anche degli obiettivi di sviluppo del mercato e delle incentivazioni e dei vincoli esistenti.
RISVOLTI ENERGETICI, AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICISono riportati i possibili risvolti in termini di risparmio energetico. Si analizzano le differenze in termini di consumi di energia (elettrica, termica, meccanica) dei sistemi tradizionali e innovativi.
Vengono considerati i vantaggi che si possono riscontrare dal punto di vista ambientale oppure i possibili impatti negativi.
Sono analizzati i risvolti economici.
Vengono analizzati i risvolti sociali che l’intervento può apportare (vivibilità, occupazione)
RISVOLTI ENERGETICI, AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICI
Aspetto energetico (kWh risparmiati – consumati)
Aspetto ambientale (emissioni di CO2
evitate – prodotte)
Aspetto economico (investimento iniziale, tempo di ritorno)
Aspetti più significativi
ATTUABILITA’ NEL TERRITORIO COMUNALE
Si analizza lo stato, in ambito comunale, delle tecnologie o dei sistemi presi in considerazione e si esaminano eventuali iniziative o esperienze effettuate con i relativi risvolti energetici e ambientali.
In questa sezione si individuano le potenzialità e la possibilità di sviluppo in ambito locale.
NOTE
Si citano le fonti bibliografiche e le schede tecniche collegate alle quali si rimanda per ulteriori approfondimenti e si riportano le date degli aggiornamenti effettuati.