Frutti e Camme, Nel Buio

2
 Come una zampa d’aquila, minuto ma ben piantato al suolo; come una bruna scheggia di montagna, minutamente scalfita; ansimava. Toni anonimi, ingarbugliati fra i verdi e i marroni della bassa flora; circondato, attanagliato. «Ne ho abbastanza di questi rovi invadenti, di questi rampicanti asfissianti!» Sfrontato e improvviso: un ospite sconosciuto, ad assediare quel recondito angolo di cupa flora. Vento brusco,  violento lo liberò. Ma denudò anche, di foglie; spogliò, lasciando  poca cosa : gracile involucro di linfa, scorticato e impaurito. «È questa libertà ? È questo tutto quello m’è stato precluso Terra, terra, terra! Sterminata, ininterrotta, stentorea ! Calura, canicola afosa coatta. Schiacciante. «Come potrei mai gemmare ? In solitudine, in sofferenza? Nell’indigenza d’ogni buona emozione...»  Poi piovve lungamente: non dissetava, bensì inzuppava e infradiciava. Graffiante ed impietoso, grandinava e nevicava. Era doloroso tendersi più in là, cercare di raggiungere una qualunque cosa attorno: un sacrificio abortito; ogni percossa che portava via, potava; ogni estremo che precipitava esausto e disseccato. «Solo! Uno, unico e sofferente, qui ! Possibile mai? Perché? Non posso c rederlo!» Squarci, fratture fra ammassi e nembi, diradar di nubi. Aria nuova. Aria pregna. «Cosa? Qualcosa mi colpisce... ma non minaccia ! Mi solletica, intiepidisce e risveglia...»  Azzurro, vasto e sconfinato. Un mare pettinato, vestito di mitezza e sistemato a rovescio. «E così sei sempre stato tu , maledetto, arroccato lassù! Tu a salvarmi, per poi seviziarmi! Tu a percuotermi, tu a imprigionarmi! Spadroneggiare spietatamente...» «Eppure sei stato anche tu, lo stesso, a cingermi: lo stesso a ridarmi di che rifulgere , un habitat d’affetto a custodire l’esistenza ...» «E nella tua assenza ho saputo anche imparare a viver senza. Germogliare nella cattività : frutti e camme, nel buio«Vorrei poterti capire, cielo mai  mio: un giorno amico, un altro traditore. Vorrei tregua, armistizio, pace. Vorrei solo poterti abbracciare!»

Transcript of Frutti e Camme, Nel Buio

8/6/2019 Frutti e Camme, Nel Buio

http://slidepdf.com/reader/full/frutti-e-camme-nel-buio 1/1

 

Come una zampa d’aquila, minuto ma ben piantato al suolo; come una bruna scheggia di montagna, minutamentescalfita; ansimava. Toni anonimi, ingarbugliati fra i verdi e i marroni della bassa flora; circondato, attanagliato.

«Ne ho abbastanza di questi rovi invadenti, di questi rampicanti asfissianti!»

Sfrontato e improvviso: un ospite sconosciuto, ad assediare quel recondito angolo di cupa flora. Vento brusco, violento lo liberò. Ma denudò anche, di foglie; spogliò, lasciando poca cosa : gracile involucro di linfa, scorticato eimpaurito.

«È questa libertà ? È questo tutto quello m’è stato precluso?»

 Terra, terra, terra! Sterminata, ininterrotta, stentorea ! Calura, canicola afosa coatta. Schiacciante.

«Come potrei mai gemmare ? In solitudine, in sofferenza? Nell’indigenza d’ogni buona emozione...» 

Poi piovve lungamente: non dissetava, bensì inzuppava e infradiciava. Graffiante ed impietoso, grandinava e nevicava.Era doloroso tendersi più in là, cercare di raggiungere una qualunque cosa attorno: un sacrificio abortito; ognipercossa che portava via, potava; ogni estremo che precipitava esausto e disseccato.

«Solo! Uno, unico e sofferente, qui ! Possibile mai? Perché? Non posso crederlo!»

Squarci, fratture fra ammassi e nembi, diradar di nubi. Aria nuova. Aria pregna.

«Cosa? Qualcosa mi colpisce... ma non minaccia ! Mi solletica, intiepidisce e risveglia...»

 Azzurro, vasto e sconfinato. Un mare pettinato, vestito di mitezza e sistemato a rovescio.

«E così sei sempre stato tu , maledetto, arroccato lassù! Tu a salvarmi, per poi seviziarmi! Tu a percuotermi, tu aimprigionarmi! Spadroneggiare spietatamente...»«Eppure sei stato anche tu, lo stesso, a cingermi: lo stesso a ridarmi di che rifulgere, un habitat d’affetto a custodirel’esistenza...»

«E nella tua assenza ho saputo anche imparare a viver senza. Germogliare nella cattività : frutti e camme, nel buio!»

«Vorrei poterti capire, cielo mai  mio: un giorno amico, un altro traditore. Vorrei tregua, armistizio, pace. Vorrei solopoterti abbracciare!»