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Elezioni Amministrative 6/7 Giugno 2009 Programma di legislatura 2009-2014 Comune di San Cesario sul Panaro Provincia di Modena Lista “Centro Sinistra per San Cesario” San Cesario 8 Maggio 2009

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Programma di legislatura 2009-2014 Provincia di Modena Elezioni Amministrative 6/7 Giugno 2009 San Cesario 8 Maggio 2009

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Elezioni Amministrative 6/7 Giugno 2009

Programma di legislatura 2009-2014

Comune di San Cesario sul Panaro

Provincia di Modena

Lista “Centro Sinistra per San Cesario”

San Cesario 8 Maggio 2009

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Premessa Affrontando un programma di legislatura per candidarsi alla guida del Comune, per la coalizione dei partiti (Partito Democratico, Italia dei Valori, Partito dei Comunisti Italiani, Partito Socialista) che sostengono la lista “Centro Sinistra per San Cesario”, non si può non tener conto della grave crisi economica interna-zionale, che ha investito anche il nostro Paese. Sul versante internazionale, l’ingresso di Barack Obama alla Casa Bianca, al di là della grande svolta per l’elezione di un presidente di colore, porta in sé una grande speranza per tutti. Per come egli intende la politica e per come si pone per risolvere i problemi di quella grande nazione che sempre e comunque coin-volge una parte molto ampia dell’umanità. Per come si sta muovendo in queste ultime settimane, c’è la speranza che sia possibile intravvedere un mondo in cui la Pace non sia più una parola astratta ma possa rappresentare una realtà per l’intera umanità. Va fatto ogni sforzo possibile per sconfiggere il terrorismo , ma va tenuta alta l’attenzione verso quelle derive espansionistiche che anche in passato hanno contraddistinto l’azione degli Stati Uniti di America. Ciò che è avvenuto dalla fine del 2007 con la crisi finanziaria negli Stati Uniti, e che si sta protraendo in tutti i paesi industrializzati in questi ultimi mesi, non ha

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precedenti né per proporzioni, né per come sta investendo tutti i settori econo-mici. Fare valutazioni sulle cause è estremamente complicato. Non si può però nega-re come a monte di questa tempesta vi sia la dissennata politica generale ed economica in particolare, perseguita durante gli otto anni dell’amministrazione Bush. Il governo americano non è stato capace di promuovere scelte politiche mirate a consolidare l’economia di quel paese, anzi, è caduto nella deriva di co-struire un’economia su basi fittizie e virtuali lasciando al mondo finanziario una libertà di manovra non sempre corretta e articolata. Il crollo di quel castello di sabbia si sta portando dietro l’andamento di tutte le altre economie a seguito degli investimenti anche qui poco oculati che erano stati effettuati su quei mer-cati. Anche il nostro territorio risente di questa situazione, e la crisi economica che ha investito l’Europa e l’Italia, ha già iniziato a minacciare in particolare le fasce più deboli della società, e a colpire anche il tessuto economico modenese. Questa situazione ha incrinato fortemente il potere di acquisto delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati, non solo di coloro che possono essere ricondotti a situazioni prossime alla povertà, ma anche di coloro che soffrono di condizioni sociali ed economiche caratterizzate da fragilità strutturali. Il governo di centrodestra,che si è insediato nell’aprile 2008, non ha ancora sa-puto affrontare questa grave crisi con provvedimenti concreti, tanto che ancora in molti chiedono che vengano messe delle risorse vere a disposizione dell’economia reale e non solo fatte delle promesse. Il grave lutto che ha colpito l’Abruzzo , non farà altro che peggiorare la situa-zione e, nell’essere solidali con quelle popolazioni così duramente colpite, an-cora una volta si chiede che il Governo svolga un ruolo propositivo e non passi-vo. Attraverso la logica del proporre decreti d’urgenza ponendo la fiducia, sminuen-do il lavoro del Parlamento al quale vengono contingentati i tempi di discussio-ne, il Governo dà l’impressione di decidere, di fatto il tutto si risolve in annunci e atti spesso privi di contenuti rimandando a decreti applicativi successivi, crean-do confusione e incertezze nella Pubblica Amministrazione. Il taglio dell’ICI sulla prima casa ad esempio, di fatto ha finito con il privilegia-re chi pagava di più, e che potevano permetterselo. Il provvedimento non ha messo grandi risorse nelle tasche della maggioranza dei cittadini, considerando peraltro, che per quasi il 40% c’era stata la riduzione dell’imposta operata dal Governo Prodi. Questo provvedimento,ha quindi tolto ai Comuni una leva propria di intervento diretto, non garantisce entrate certe, in quanto non è stata finanziata completa-mente, toglie risorse che potevano essere utilizzate per finanziare altre priorità; è l’opposto del federalismo fiscale; il Governo ha deciso ciò che per San Cesa-

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rio ha determinato una minore entrata di 70.000 euro. oltre alla perdita nel tem-po della base imponibile . Nel decreto 112 di agosto 2008, sono poi stati eseguiti tagli che nel triennio, per gli Enti locali corrispondono a quasi nove miliardi di euro, così come avverrà per la scuola, per la Sanità e per la sicurezza con conseguente riduzione degli or-ganici di Polizia. Ai Comuni vengono tagliate risorse sulle quali,avevano fatto affidamento finora e, senza essere interpellati, il patto di stabilità pone molte amministrazioni, an-che se virtuose, nelle condizioni di non poter accedere a mutui, non poter spen-dere gli avanzi di bilancio, o addirittura non poter spendere risorse esistenti. In questo modo non si dà autonomia, al contrario la si toglie. Va pertanto riget-tato il concetto per cui i Comuni sono degli spreconi e per ogni finanziaria che si va ad impostare, si tagliano risorse sempre solo nella stessa direzione, mentre ciò non avviene in egual misura per i Ministeri e per i fondi di spesa centralizza-ta. Ponendo vincoli all’utilizzo delle risorse, si riduce la possibilità di investimenti pubblici, che potrebbero dare un grande contributo allo sviluppo, perché spesso riguardano opere medie e medio piccole che hanno tempi di realizzazione brevi e che possono essere appaltate in fretta: un dato su tutti, gli investimenti per circa il 70% vengono finanziati dagli Enti Locali. Anche la così chiamata riforma della scuola , non è altro che un provvedimen-to di tagli e poco più: riduce la possibilità di una scuola pubblica a disposizione di tutti, di fatto impoverisce culturalmente un Paese che ha l’esigenza di credere di più ed investire in cultura,ricerca, ed innovazione. Noi lavoreremo per favorire la crescita sociale e culturale perché solo così pos-siamo dare un contributo alle nuove generazioni. In mezzo a tanti tagli si è trovato il modo di regalare sei miliardi di euro a Cai e ad AirOne, e si sono trovate le risorse pari a 140 milioni di euro per sanare in parte i buchi del Comune di Catania, dove governava il medico personale del Presidente del Consiglio, 200 milioni per il Comune di Palermo, e 500 milioni di euro per Roma capitale che si è scoperto ora, nulla hanno a che fare con la passata legislatura ma servono per coprire investimenti. Tutto questo va molti-plicato per tre anni. Alla faccia del federalismo fiscale! Il provvedimento sul Federalismo Fiscale, approvato proprio in questi giorni in Parlamento,è in alcune sue parti condivisibile,ma non viene finanziato, rimanda ad applicazioni che avranno luogo nel giro di sette anni,e non è ancora declina-

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to come vengano destinate o ridistribuite le risorse ed in particolare non è as-solutamente chiaro chi gestirà e come le entrate. Questa crisi economica aumenterà la differenza sociale e saranno sempre di più coloro che,si rivolgeranno al Comune per vedere risolte le difficoltà econo-miche o sociali per una vita più dignitosa. Noi diciamo che saremo pronti a fare tutto quanto possiamo per mettere in campo le competenze e le risorse possibili per essere un punto di riferimento, per chi ha bisogno; ma vogliamo che anche lo Stato, e per questo il Governo, si prenda le proprie responsabilità e smetta di scaricare i problemi sui Comuni. Siamo disponibili e lo saremo sempre, a fare i conti quotidianamente con i pro-blemi di inclusione, integrazione sociale e sicurezza della società, ad essere un punto di riferimento per i cittadini per un diritto di cittadinanza di tutti, ma non possono più essere rimandate quelle scelte che danno maggior autonomia ai Comuni con livelli di entrate certe. La riduzione dei costi della politica non deve intervenire in modo generaliz-zato su tutti gli Enti Locali, ci vuole il coraggio di intervenire su quegli Enti e su quelle pubbliche amministrazioni che escono dalle regole iniziando dai Ministeri e dal Governo centrale. La logica di riduzione della spesa deve essere accompagnata a un ridisegno dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche nell’ambito di un nuovo di-segno fiscale in cui responsabilità nel reperimento delle risorse e autonomia di spesa si saldino in modo inscindibile. Prendere in esame la possibilità di ridistribuzione e di poter agire con leve fisca-li, è stato dimostrato oramai nel tempo, che non significa per forza aumentare la tassazione in modo indiscriminato, ma trovare quegli equilibri fra spesa ed en-trate proprie in virtù delle esigenze e delle risposte che si vogliono affrontare: l’intenzione degli amministratori è quello di mantenere invariato il livello qualita-tivo e quantitativo dei servizi, i quali per la verità, andrebbero ulteriormente in-crementati. L’osservatore esterno potrebbe chiedersi: “Cosa c’entra tutto ciò con l’Amministrazione di un Comune?” Noi riteniamo che l’azione amministrativa non possa non considerare quello che è il contesto generale anche perché, per amministrare, e per poter svolgere il programma di mandato,occorrono oltre ad una attenzione alla razionalizzazione della spesa, anche risorse ed entrate certe. Negli ultimi tempi queste certezze si sono sempre più affievolite, e ora siamo al-le prese con vincoli di bilancio che spesso non ci danno la possibilità di spende-re anche risorse disponibili. Nell’affrontare la stesura del programma abbiamo incontrato le Associazioni di categoria del’Agricoltura, dell’Artigianato e del commercio oltre che alle orga-

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nizzazioni Sindacali, la Consulta del volontariato e tanti cittadini e simpatizzanti che hanno portato le loro idee e contributi nei gruppi di lavoro e nelle assem-blee organizzate sul territorio. Ci sembra questo un buon metodo per favorire la partecipazione che va incenti-vata perché governare una società sempre più complessa richiede oggi una forte capacità di attivare forme di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini nella vita democratica. La città, il territorio sono sistemi di relazioni, luoghi di incontro tra diversità e cul-ture, tra stili di vita differenziati che possono rappresentare un’enorme ricchez-za. Importante diventa continuare a garantire e migliorare una maggiore informa-zione attraverso: • stesura e diffusione periodica del bilancio comunale per permettere ai cittadini di valutare l’operato e i risultati quantitativi/qualitativi realizzati dall’Amministrazione; • dislocare nuovi punti di informazione istituzionali anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie; • continuare a informare attraverso l’utilizzo del giornalino Comunale, mettendo a disposizione anche spazi di comunicazione istituzionale; • promuovere la diffusione di una cultura partecipativa, anche attraverso il sito del Comune che è stato rivisitato e viene tenuto periodicamente aggiorna-to.

Diritti di Cittadinanza e Welfare Il welfare, secondo il nostro punto di vista, non è solo compatibile con la cresci-ta, ma è un elemento indispensabile per garantire la sostenibilità del siste-ma locale anche sotto il profilo strettamente economico. Il mondo di domani ha bisogno di implementare i servizi alla persona e, per per-seguire tale obiettivo, è necessario che il settore pubblico apporti un incisivo contributo alla creazione di figure professionali adeguate in un contesto di wel-fare mix in cui le forme di lavoro irregolare devono essere bandite. Le imprese devono essere aiutate a comprendere che nei servizi sociali, e in generale nel welfare, si presentano importanti occasioni di profitto dove è pos-sibile investire anche sul progresso tecnico e organizzativo. La necessità di un’ulteriore riflessione, strettamente collegata alla precedente, è motivata dalla crisi finanziaria in atto. Davanti ad un possibile assestamento dei mercati finanziari, si dovrà comunque registrare una perdita significativa dei va-lori patrimoniali investiti dalle famiglie e ciò presenterà inevitabili ripercussioni sulla domanda di consumo e quindi di investimenti privati. In ogni caso è fatale che la crisi finanziaria possa essere usata per sacrificare il welfare, come sta già facendo il centrodestra.

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Occorre una maggiore coesione sociale per dare a tutti l’opportunità di accede-re ai servizi. Nel Comune di San Cesario le politiche socio-sanitarie si sviluppano all’interno del Distretto assieme al Comune di Castelfranco, Bomporto, Ravarino, Bastiglia e Nonantola, per cui lavoreremo per “fare squadra” come distretto per avere un ruolo di interlocuzione più strutturata con gli enti sovra ordinati o con le parti so-ciali e le categorie economiche; per mettere in rete le risorse umane e strutturali dei Comuni; e per offrire servizi di qualità con la volontà di fornire servizi effi-cienti ad un costo sostenibile. L’universalità dei diritti di ogni cittadino ad avere servizi in base al bisogno e alle proprie disponibilità economiche. Servizi per tutti ma in modo equo e giusto. Servizi che permettano di dare una risposta sempre pubblica, in relazione alle risorse, ai cittadini con il coinvolgimento ampio del Terzo settore che è divenuto nel tempo un elemento sempre più importane su cui poter contare per attivare risposte qualificate. È essenziale evitare gli sprechi e sostenere servizi vicini alle esigenze vere dei cittadini. Consolidare strutturalmente l’Ufficio di Piano Distrettuale,mettendolo in grado di individuare i bisogni dei cittadini da un punto di vista tecnico e di elaborare pro-poste progettuali sul Distretto o in via sperimentale su un Comune per bisogni specifici. Va mantenuta la struttura degli Sportelli Sociali dei comuni per la prima la let-tura del bisogno, avere sul Distretto due servizi specifici che si occupino delle questioni relative ai minori ed handicap, cercando di dotare gli stessi di perso-nale adeguato. In questo quadro strategico sarà il rapporto con l’Azienda per i Servizi alla Persona , costituita nel 2007 quale strumento di gestione ed erogatore di servizi per gli anziani dei 6 comuni. Andranno implementati tutti i servizi, per mettere in rete ed in efficienza le risor-se disponibili. La stessa ASP dovrà diventare nel tempo un riferimento per tutti i servizi erogati nel Distretto,su tutte le fasce di popolazione. All’interno del distretto se alcuni Comuni presentano una crescita demografica elevata anche con un ringiovanimento della popolazione, San Cesario è invece ancora uno dei Comuni con un numero elevato di popolazione anziana. A San Cesario continueremo a perseguire l’obiettivo di dare risposte in tempo reale alle esigenze che si presentano in campo sociale senza lista di attesa. Inoltre attraverso lo sviluppo di un progetto per le assistenti familiari (badanti) distrettuale proponiamo: • Censimento della situazione a San Cesario per comprendere meglio la si-tuazione;

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• Percorso formativo per le assistenti familiari stesse. Nel Progetto di ristrutturazione della ex scuola materna troverà spazio un centro sociale per anziani che divenga un punto di riferimento distrettuale per gli an-ziani autosufficienti. Saranno predisposti laboratori per persone con disturbi cognitivi o non autosuf-ficienti,e grazie a questo programma favoriremo la qualità di vita dei malati e, al-lo stesso tempo,daremo sollievo alla famiglia. Per la realizzazione del programma dei pazienti con disturbi cognitivi che fre-quentano il centro sociale e per i loro famigliari va favorito l’istituzione di un gruppo di supporto per l’organizzazione delle attività giornaliere. Vanno promossi incontri con i familiari sia di informazione che di auto-aiuto Istituzione di un corso di secondo livello sull’allenamento alla memoria utiliz-zando l’apposito giardino appena allestito, per prevenire o comunque ritardare nella pluralità delle persone l’insorgere di disturbi cognitivi. L’ospedale offre l’opportunità ai cittadini di Castelfranco e del distretto, di avere tanti servizi della rete ospedaliera affiancati a servizi ambulatoriali di supporto: prelievi e analisi e tutte le specialistica ambulatoriale, nella logica di un utilizzo appropriato dell’esame specialistico. L’offerta sanitaria deve avvicinarsi maggiormente ai Comuni del Distretto e coinvolgerli, oltre al comune di Castelfranco, nella definizione di un progetto sui servizi sanitari offerti complessivamente in chiave distrettuale. Dagli attuali servizi sanitari che l’ospedale eroga non va fatto un passo indietro, la presenza della guardia medica va mantenuta, consolidata e potenziata negli orari di presenza post serale (fino alle 24), ma oltre a ciò proponiamo un’ulteriore qualificazione dell’offerta, che non rappresenti un doppione sul terri-torio e che dia maggiori servizi ai cittadini. Rinforzare e sviluppare sinergie tra i Comuni del distretto che comprendano: progettualità sulla situazione dell’ospedale di Castelfranco con particolare rife-rimento alla massima integrazione con il territorio all’interno della rete degli o-spedali. Per le cure di patologie acute si dovrà accedere alle strutture maggiormente at-trezzate, dando la possibilità di utilizzare l’ospedale di Castelfranco come mo-mento riabilitativo di lunga assistenza. All’interno della ex scuola materna oltre a trovare spazio gli attuali servizi sani-tari,come il consultorio famigliare e pediatrico, oltre alla sede AVIS, proponiamo la realizzazione di un punto prelievi.

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Determinante è l’apporto che generano i Medici di Medicina Generale, che con la loro presenza prefestiva e festiva all’interno delle sedi della Cooperativa pre-senti sul territorio erogano un servizio che da garanzie di intervento. Gli interventi proposti partono dal principio che intendiamo privilegiare la domici-liarità dell’anziano. Nella logica e nella consapevolezza che mantenere il più a lungo possibile gli anziani nel loro contesto familiare sia la risposta migliore alle loro esigenze, continueremo con il servizio dell’Assistenza Domiciliare, per facilitare il compito alle famiglie, cercando di far gravare su queste solo una parte del costo. Inoltre faremo ogni sforzo possibile per agevolare la frequenza al centro diurno di Castelfranco mantenendo la disponibilità dell’utilizzo dei trasporti sociali e so-cio sanitari attraverso convenzione con la Croce Blu e rapporti con l’AUSER.

Integrazione sociale Una società coesa e solidale in tutte le sue variabili, aiuta la crescita sociale della comunità e l’integrazione va considerata come elemento determinante, per cui vanno consolidate quelle azioni come:

• Alfabetizzazione degli stranieri presenti, in particolare delle donne che nella maggior parte non sono ancora entrate nel mercato del lavoro, tra-mite la collaborazione con l’Istituto comprensivo Pacinotti, presso il quale svolgere i corsi in orario scolastico, con il lavoro volontario di alcuni inse-gnanti.

• Organizzare momenti di aggregazione e integrazione: cene multietniche. • Aiuto alla ricerca della casa e accompagnamento alla gestione della eco-

nomia domestica in funzione del pagamento dell’affitto e delle rette e u-tenze.

• Inserimento dei bambini e dei ragazzi nei vari gruppi organizzati sul terri-torio: polisportiva, gruppi socio aggregativi, doposcuola, anche con azioni volte a educare alla legalità ed al rispetto delle regole.

• Collaborazione fra i servizi sociali comunali e la Caritas parrocchiale per l’aiuto in generi alimentari, in vestiario e altro nei confronti delle famiglie

E allo stesso tempo per evitare problemi inaspettati coinvolgendo anche gli altri Comuni del Distretto, va continuamente aggiornata la fotografia della situazione in riferimento a:

• numero dei nuclei familiari stranieri presenti; • numero dei minori stranieri; • situazione abitativa; • situazione della clandestinità (per prevenire situazioni delinquenziali).

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Housing sociale da promuovere anche a livello distrettuale. Il problema della casa non può essere circoscritto al tema della terza età, o a quello dell’integrazione sociale. Va affrontato in modo più ampio e deve essere esteso a tutte le categorie dei residenti intervenendo a livello di attuazione del PRG nei confronti dei soggetti attuatori di Piani Particolareggiati per ottenere numero di alloggi a canone convenzionato sia per l’affitto che nella vendita. In sede di predisposizione del PSC (Piano Strutturale Comunale) andranno previste aree con edilizia popolare o convenzionata. Il ruolo dell’Ente Locale dovrà essere sempre più quello di mediatore e di punto di incontro fra le varie esigenze abitative per le problematiche socio economi-che difficili utilizzando agenzie preposte.

Politiche per l’infanzia Vanno individuate forme integrate di sostegno al welfare per la prima infanzia individuabili in una batteria ampia di strumenti da mettere in campo come: con-tenimento dei costi della gestione diretta, incremento delle forme di gestione convenzionate e aziendali, che vedano il Comune svolgere una funzione di go-verno del sistema elaborazione di un vero e proprio patto cittadino per l’infanzia , in cui le imprese partecipino alla definizione dell’offerta, comunque guidata dalla regolamentazione pubblica attivazione di interventi tesi a ridurre ogni residua differenza nella definizione degli standard dei servizi a gestione pubblica e convenzionata. Questa, assieme alle altre risposte che abbiano co-me obiettivo il potenziamento dei servizi dedicati alle donne, al sostegno della genitorialità e della cura dei figli, alle politiche degli orari delle città, per favorire la loro permanenza/entrata nel modo del lavoro e delle professioni, è la scom-messa che già altri Paesi hanno fatto sulla quale cimentarci. Il Comune di San Cesario eroga già nei confronti dell’infanzia servizi come il ni-do d’infanzia che ha una copertura oltre il 33% degli aventi diritto se si prendo-no in esame l’età da zero a tre anni. E’ il livello più alto in provincia di Modena e va oltre quanto previsto dal proto-collo di Lisbona. Faremo diventare San Cesario il Comune delle bambine e dei bambini, attraverso il coinvolgimento dei genitori. Continuando ad investire in spazi appositamente attrezzati e mettendo a dispo-sizione i luoghi pubblici per momenti di incontro e di svago, autogestiti dai geni-tori stessi. Va consolidato il Progetto alla genitorialità a supporto delle famiglie con la pre-senza di bambini da 0-6 anni,così come va consolidata la integrazione delle scuole da zero a sei anni presenti sul territorio,continuando il convenzionamen-to con la Scuola Paritaria ed integrandola con la Scuola Materna Statale e il Nido d’Infanzia.

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Il centro di ascolto della famiglia, attraverso appositi progetti e interventi, rap-presenterà un punto di riferimento anche per genitori con ragazzi in età adole-scenziale. Oltre allo sportello di ascolto o centro per le famiglie,va perseguita una integra-zione pedagogica fra la scuola dell’infanzia ed il nido per favorire il rapporto e la crescita educativa, così come vanno ricercate le possibilità di organizzare e ge-stire i servizi in una base più ampia con i Comuni limitrofi. Nella scuola dell’infanzia (ex materna), vanno date da parte delle Istituzioni Scolastiche le risposte a tutte le domande di accesso. In un ordine di scuola che è importantissimo per la crescita culturale e sociale delle bambine e dei bambini, e che in una società sempre più in evoluzione fa-vorisce anche l’integrazione. In particolare a Sant’Anna, vanno ricercate quelle sinergie che assieme appunto al Comune di Castelfranco,e con l’intervento di imprese interessate presenti all’interno dell’area Artigianale della Graziosa, possono dare risposte alla esi-genza della presenza di una scuola dell’infanzia/nido, in una frazione che per come è cresciuta può trovare in questo servizio una risposta adeguata alle esi-genze.

Area Handicap I progetti prevedono interventi volti a sostenere la frequenza da parte dei porta-tori Handicap, dei centri di recupero che insistono nel nostro distretto. L’apertura del centro di Casoni rappresenta un ulteriore tassello per qualificare e aumentare l’offerta. L’intento e l’obiettivo è quello di far pesare il meno possibile sulle famiglie il pe-so del sostegno, andando nel contempo a valorizzare gli aspetti di vita sociale all’esterne della famiglia stessa. Anche nei confronti dell’area educativa dell’infanzia saranno continuati i nume-rosi interventi previsti, dovuti in parte all’aumento della presenza di diversamen-te abili nel mondo della scuola e da una parte della consapevolezza che gli in-terventi che si effettuano devono essere organizzati non solo a livello di assi-stenza ma devono tenere conto anche dello sviluppo culturale delle famiglie.

Volontariato Il volontariato nella nostra visione di società ha un ruolo determinante sia sotto il profilo della espressione delle varie iniziative culturali e sportive che nella ge-stione di servizi come quello infermieristico, Assistenti Civici, e grande rilievo va

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dato al lavoro che nell’area della pre-isola ecologica viene e verrà svolto dai vo-lontari del “Passamano”. La possibilità di recuperare all’uso oggetti che andrebbero buttati è un segno di civiltà oltre che di virtuosità nello smaltimento dei rifiuti in più le risorse possono essere gestite per scopi sociali ed ambientali. Va riproposta ai cittadini l’esperienza degli Assistenti Civici volontari, attraverso un corso aperto a persone che vorranno impegnarsi per il proprio paese rico-prendo questo importante ruolo. La presenza da poco tempo della Consulta del Volontariato rappresenta un passo decisivo per cercare di fare un ragionamento di insieme delle varie Asso-ciazioni. L’impegno nei confronti delle Associazioni dovrà essere teso a fare funzionare sempre meglio la Consulta Comunale del volontariato. Dopo l’elezione del Presidente e dell’esecutivo, avvenuta nel 2008, va prosegui-to il progetto, condiviso fra le associazioni e proposto al Centro servizi per il vo-lontariato, che ha tre finalità:

- la fotografia della situazione dell’associazionismo a San Cesario; - la promozione delle stesse fra i cittadini; - la ricerca di nuovi volontari, anche attraverso una serie di incontri fra i vari

gruppi su come accogliere nel modo migliore nuove persone. Questo progetto, che avrà la durata di alcuni mesi, dovrà concludersi con la prima festa del volontariato e con una pubblicazione sulle associazioni del no-stro paese. All’interno della Consulta è nostra intenzione, creare le condizioni per cui le As-sociazioni comincino a confrontarsi sul possibile utilizzo della struttura attual-mente sede dell’ARCI. Tali incontri vedranno con la presenza di un progettista, incaricato dall’Amministrazione, che aiuterà le associazioni a definire la futura sistemazio-ne dell’immobile in modo che possa diventare, oltre che il polo culturale e ricre-ativo di San Cesario, anche la casa delle associazioni stesse. Naturalmente questo intervento vedrà un percorso abbastanza lungo, anche in conseguenza delle risorse sempre minori che gli Enti locali hanno a disposizione, ma che po-trà vedere dei risultati a stralci funzionali.

Sport Da un punto di vista strutturale riteniamo che il nostro Comune abbia una buona dotazione di impianti sportivi anche ben utilizzati,va consolidata la gestione affi-data a Società Sportive di volontariato e implementeremo il campo sportivo di

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Via Ghiarelle con una struttura polifunzionale per dare risposte ritenute impor-tanti per l’attività motoria e sportiva di tutti i cittadini. Così come a Sant’Anna troveremo una soluzione all’esigenza di mettere a di-sposizione dei ragazzi un campetto per il divertimento oltre l’attuale impianto sportivo. La Festa dello Sport, è un evento creato alcuni anni fa,che va consolidato per farvi partecipare sempre più persone, e non soltanto bambini e ragazzi. All’interno della scuola elementare, inseriremo risorse nel POF (Piano Offerta Formativa), per continuare, implementandola, l’attività motoria e l’insegnamento di nuove pratiche sportive. Questo progetto, apprezzato e condiviso con il corpo insegnante, rientra in un ambito più ampio che stiamo portando avanti a livello provinciale nei confronti degli stili di vita dei nostri ragazzi. Da tutte le ricerche si evince che le giovani generazioni si muovono sempre meno e tendono ad aumentare il loro peso corporeo con evidenti problemi di salute per il loro futuro. Anche il nostro progetto si inserisce in questa idea di prevenzione.

Sviluppo Sostenibile La sostenibilità a tutto tondo in cui crediamo è ambientale, economica, socia-le, energetica,dei trasporti. La pubblica Amministrazione deve stimolare la crescita delle opportunità. Una società forte è una società che valorizza al meglio il suo capitale ambienta-le, il capitale umano e sociale, vale a dire l’ambiente e le risorse naturali, le ca-pacità e la creatività di donne e uomini che la compongono, la loro dimensione non individuale ma di relazione. La questione energetica è quindi centrale per le nostre scelte politiche, che in-dicano un modello di sviluppo basato sulla stretta interdipendenza fra dimen-sione socio-economica e governo del territorio; modello che impegna, inevita-bilmente e in modo non più rimandabile, al risparmio ed alla qualificazione della produzione da fonti rinnovabili. Attivare politiche energetiche finalizzate alla ri-duzione dell’utilizzo dei combustibili fossili comporta non solo limitare l’inquinamento, ma anche contribuire a dare più autonomia al Paese e aumen-tare il grado di sicurezza della cittadinanza attraverso una produzione e una ge-stione diversificata, più capillare e controllabile delle risorse prodotte. Il punto cardine a livello provinciale è la predisposizione di Piani energetici per i singoli comuni e per la Provincia, adeguando i piani locali per la mobilità soste-nibile, moltiplicando le iniziative a favore dei servizi pubblici e delle modalità “zero emissioni”.

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In particolare, i Regolamenti sull’Energia allegati ai Regolamenti Urbanistici ed Edilizi costituiscono il primo importante elemento su cui lavorare, andando a de-finire i requisiti e le forme di incentivazione, promuovendo criteri di sostenibilità ambientale e di uso di tutte le energie alternative, realizzazione di edifici in bio-edilizia, promuovendo progetti significativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e il teleriscaldamento da parte di imprese e gestori di servizi energe-tici. Per ottenere importanti risultati occorre che le Amministrazioni comunali siano parte attiva relativamente alle strutture pubbliche, alla loro sostenibilità ambien-tale ed energetica, tale da costituire esempio per tutti i cittadini ed anche la no-stra Amministrazione dovrà aumentare il proprio impegno in questa direzione con l’attenzione che gli interventi da eseguire siano davvero efficaci e che non rappresentino un semplice ritorno di immagine poco produttivo. Tenendo fermi questi obiettivi San Cesario nella prossima legislatura dovrà af-frontare il percorso del Piano Strutturale Comunale (PSC), che dovrà definire per il nostro Comune se crescere, quanto crescere come e in quali tempi cre-scere e che sarà lo strumento per ripensare lo sviluppo territoriale del contesto urbano ed extra-urbano alla luce delle normative più recenti e degli obiettivi che i cittadini di San Cesario intendono darsi rispetto alla distribuzione delle zone residenziali, alla viabilità di collegamento con i centri limitrofi e all’interno delle zone residenziali o produttive. Per una migliore qualità della vita sicuramente la progettata circonvallazione ad Est, che ha già avuto il parere di screeening ambientale, consentirà di liberare il centro urbano del paese dal traffico attualmente presente e darà la possibilità di fruire in modo più adeguato e corretto le zone del centro storico dove si trovano le strutture più significative sia dal punto di vista architettonico che di relazioni sociali. Nella realizzazione dell’importante infrastruttura, inserita nel protocollo di intesa sui lavori della quarta corsia, si dovranno concretizzare gli accordi che la nostra Amministrazione ha raggiunto con ASPI e Provincia per far sì che i proprietari interessati dal passaggio della circonvallazione siano indennizzati secondo cri-teri, già utilizzati dalla Provincia stessa in altre aree, che portino ad un equo ri-conoscimento degli effetti diretti ed indotti alle aree interessate al tracciato. L’amministrazione dovrà poi verificare il raggiungimento degli altri obiettivi pre-senti nell’intesa con ASPI e richiamati nel documento di Verifica dell’ottemperanza che vede l’installazione della centralina per il controllo atmo-sferico, oltre alla realizzazione delle dune parallele all’A1, con relativa riforesta-zione di una area di oltre 5 ettari vicine al paese in particolare nella zone campo sportivo, Via Berlinguer e case Gioia. Sul versante della viabilità a livello provinciale è stata inserita nel PTCP, grazie all’intervento del Comune di San Cesario e di Castelfranco, la realizzazione di

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una strada di collegamento fra la zona artigianale della Graziosa e Modena Sud, dove arriverà il sistema delle complanari di Modena. La realizzazione di tale opera che metterà il nostro territorio in collegamento di-retto con il capoluogo di Provincia e servirà a ridurre i tempi di percorrenza e a dare un’importante risposta infrastrutturale alle esigenze di un comparto artigia-nale ed industriale di importanza provinciale, dovrà vedere un forte impegno dell’ Amministrazione Comunale nella fase progettuale per affrontare nel modo migliore possibile diverse problematiche connesse con l’attraversamento del territorio comunale. Inoltre, Via Martiri Artioli che vede la presenza in quelle aree dei frantoi, non dovrà più essere a carico del Comune di San Cesario. Sulla viabilità dolce dopo l’installazione del ponte ciclo pedonale sulla A1,si po-trà iniziare a parlare di rete di ciclabili anche a San Cesario con la realizzazione a breve della ciclabile su Via Viazza che oltre a mettere in collegamento l’area della Graziosa,rappresenterà un primo stralcio verso Sant’Anna ed allo stesso tempo agevolerà il percorso verso la zona delle costruende piscine di Castel-franco. Dalla zona artigianale della Graziosa sarà prevista una ciclabile parallela all’attule viabilità che raggiungerà la frazione di S.Anna. Permane l’impegno alla realizzazione di una ciclabile con Piumazzo, a lato del-la via che collega i due paesi mentre per Spilamberto, si propone l’inizio di un percorso ciclabile di fianco alla provinciale partendo dall’incrocio di Altolà in di-rezione San Cesario e un collegamento diretto attraverso un percorso di avvici-namento al fiume Panaro ed un suo superamento ciclopedonale in direzione di Via Ghiarole (Far.Pro), anche se le problematiche sul superamento del fiume Panaro saranno particolarmente consistenti. Si ritiene inoltre di dover perseguire in tempi brevi anche la realizzazione di una ciclabile sul tracciato della vecchia ferrovia a lato di Via Martiri Artioli. Non dovrà comunque essere trascurata la necessità di individuare e realizzare percorsi protetti per accedere in sicurezza, agli impianti sportivi, alle zone com-merciali, alle scuole, questo a maggior ragione sollecitato da un progetto Euro-peo denominato Connect a cui le scuole hanno aderito, e che vede un percorso formativo per abituare i ragazzi ad eccedere alla scuola con mezzi ecologica-mente sostenibili inibendo il più possibile l’utilizzo dell’auto. Oltre a questo va incentivato l’uso dei mezzi pubblici, e se per raggiungere la città non vi sono corsie dedicate per gli autobus e il tempo di percorrenza diven-ta elevato, la possibilità dell’utilizzo del treno da Castelfranco, è un’opportunità da perseguire per accorciare i tempi di percorrenza all’interno di un quadro che prevede l’utilizzo di un unico documento di viaggio.

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Una volta ultimata la circonvallazione si ritiene opportuno continuare gli inter-venti nel Centro Storico con la riqualificazione stradale delle vie a ridosso della Basilica e di Villa Boschetti e con la riqualificazione di Piazza Roma e delle vie di collegamento di Piazza Corso Libertà. Sul fronte degli investimenti che riguardano il patrimonio immobiliare del Comu-ne si propone:

• di portare a compimento il progetto di realizzazione della Nuova Scuola Media in collaborazione con il Comune di Castelfranco che ci permetterà di trovare soluzione al previsto incremento degli alunni e attraverso l’ in-stallazione di un ascensore nella nuova struttura, collegata a quella esi-stente, di dare una risposta all’ esigenza di eliminare le barriere architet-toniche nel nostro plesso scolastico;

• di proseguire nelle attività di ristrutturazione di Villa Boschetti con l’intento di mettere a disposizione della collettività ulteriori spazi della Villa, attual-mente non agibili o in forte degrado, salvaguardando un patrimonio che altrimenti potrebbe andare perduto e andando ad utilizzare quegli spazi per iniziative ricreative culturali, associative;

• di dare corso al piano di recupero di Piazza Roma comprendente anche gli edifici comunali del’ ex-cinema e del’ ex-macello, già presentato, che prevede la possibilità che in questi immobili, venduti e ristrutturati, si pos-sano insediare attività commerciali e/o di servizi, offrendo ulteriori spazi all’intervento privato a supporto della riqualificazione e rivitalizzazione del Centro Storico;

• di realizzare un progetto di ristrutturazione della ex scuola materna di Corso Libertà per servizi di assistenza socio-sanitaria in particolare della popolazione anziana del nostro comune;

• di dare un impulso significativo all’attività di manutenzione del patrimonio comunale sia delle strutture che del verde pubblico per migliorarne gli a-spetti di conservazione, di fruizione, di promozione oltre che di sicurezza ed economicità di gestione.

L’Ambiente Nella gestione del piano delle attività estrattive (PAE) si dovranno adottare tutte le misure possibili di tutela delle risorse idriche e nell’attuazione degli obiettivi che sono indicati nel Piano approvato,oltre a controlli metodici e periodici mirati al corretto svolgimento dell’attività estrattiva. Si ricorda come il PAE di San Ce-sario abbia ridotto le quantità di ghiaia da estrarre rispetto al piano precedente del 25% e si sia posto tra gli obiettivi principali quello di togliere i frantoi dal fiu-me con delocalizzazione di due frantoi e la chiusura del terzo.

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Ciò permetterà nel medio periodo di riconsegnare alla fruizione pubblica aree importanti come quelle fluviali e aree che potranno essere ripristinate ad uso agricolo o a ambiti ambientali o parchi. Si ritiene importante che le risorse che potranno essere recuperate attraverso gli accordi con gli imprenditori attuatori del Piano siano destinate ad importanti opere pubbliche come la scuola media e ad opere di qualificazione ambientale, cosi come indicato nel documento approvato in Consiglio Comunale. Le aree fluviali che verranno consegnate a seguito di convenzioni saranno og-getto di realizzazione di progetti e gestione con la collaborazione di associazioni sportive e di volontariato o con accordi con privati mantenendo l’uso pubblico. Nell’utilizzo razionale delle risorse idriche la messa in funzione del bacino irri-guo rappresenta un tassello determinante, “unico in Europa”, per l’utilizzo a scopo irriguo di acqua di superficie e risparmio di acqua di falda preziosa per l’uso potabile. Nel quadro di tutela e controllo ambientale del territorio si inserisce l’obiettivo della realizzazione di un progetto di ripristino funzionale delle opere di scolo sui terreni agricoli, in collaborazione con le associazioni degli agricoltori, oltre all’attivazione di un gruppo comunale di protezione civile in affiancamento ai vo-lontari dei gruppi provinciali ed alle GEV. Dato atto all’Amministrazione comunale di aver contribuito ad avviare la solu-zione del problema FAR-PRO a seguito della copertura della vasca del depura-tore inserita nel provvedimento di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) emanato dalla provincia di Modena si ritiene comunque importante mantenere un’azione di monitoraggio e di verifica dell’evoluzione futura della attuale situa-zione che presenta una notevole riduzione degli effetti di disagio derivante dagli odori. Per quanto riguarda l’Emiliana Rottami si ritiene di perseguire l’obiettivo futuro, anche questo delineato in un recente documento della Commissione Ambiente, di uno spostamento dell’attività di recupero e lavorazione in un unico punto pro-duttivo con opere di mitigazione ambientale adeguate ,viabilità adeguata e de-dicata, con relativa chiusura dello stabilimento di Via Verdi, all’ interno di tutte le necessarie e vincolanti prescrizioni degli organi competenti in materia come Provincia, ARPA e AUSL. Nel campo della raccolta differenziata si dovrà proseguire ad incentivare le buone pratiche per aumentare ulteriormente la raccolta differenziata interve-nendo nei confronti della scuola,nei confronti dei cittadini con progetti mira-ti,cercando di non incrementare il costo della Tariffa, e verificando la sostenibi-

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lità economica, magari proponendo a livello sperimentale in alcune zone del paese, la raccolta porta a porta. Come pure si dovranno mantenere gli incentivi messi a disposizione dei privati per l’utilizzo di carburanti alternativi alla benzina ed al gasolio e cercando di e-stendere gli incentivi anche all’ utilizzo di mezzi alternativi.

Agricoltura, Attività produttive, Interventi econo-

mici Il Piano di Sviluppo Rurale è decisivo per azioni di sviluppo e promozione del sistema agricolo. Sarà fondamentale nei prossimi anni assicurare la migliore promozione dei no-stri prodotti, incentivando la produzione di tipicità ed eccellenze come il Parmi-giano reggiano, il lambrusco e i progetti di “filiera” finanziati dal primo asse del PSR. In un contesto di progressiva apertura dei mercati e di liberalizzazione commerciale, la strategia del nostro sistema agroalimentare deve essere basa-ta sulla competizione di qualità , valorizzando il nostro patrimonio eno-gastronomico. Punto di forza della nostra agricoltura è la diversificazione delle produzioni agricole , dovute principalmente ad una forte tradizione contadina legata a ca-pacità imprenditoriali. Tant’è che, nonostante a livello nazionale manchi un adeguato ricambio gene-razionale, vi sono parecchie aziende condotte da giovani agricoltori con capaci-tà e voglia di investire; questo permette di mantenere posti di lavoro, una atten-zione alta ai prodotti del territorio e alla cura del nostro ambiente. Il pubblico anche per la fase che si sta attraversando,in un territorio a forte vo-cazione agricola come il nostro, deve mettere in campo azioni in collaborazione con le imprese agricole e le associazioni di categoria,volte a favorire la nascita di imprese di giovani imprenditori che possano trovare un punto di riferimento. E’ una scommessa che vogliamo provare ad incentivare. E’ necessario però che anche a livello più generale venga affrontata una politica che metta in condizione chi investe nell’impresa agricola,di poter contare su una sostenibilità economica, attraverso la produzione e la promozione di prodotti di qualità, ma anche di quantità. La promozione enogastronomia dei prodotti di nicchia del nostro territorio dovrà servire da volano proprio per la salvaguardia dei livelli qualitativi e un ulteriore impulso può essere portato dall’utilizzo di tutto il comparto in cui trova sede Villa Sorra che può diventare una vetrina proprio per la promozione del territorio Provinciale, delle sue eccellenze e dei prodotti locali.

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Le imprese artigianali del nostro territorio, come tante altre stanno soffrendo for-temente la situazione economica, per cui oltre agli interventi,che gli istituti ban-cari ed il Governo devono mettere in campo per evitare una ulteriore situazione ingestibile, metteremo assieme agli altri enti le risorse necessarie a sostenere quelle linee di credito nei confronti delle imprese che ancora vogliono investire sull’ innovazione tecnologica e promuovendo in particolare le imprese che rap-presentano l’artigianato locale. Pur consapevoli dei problemi generali del settore commercio al dettaglio rite-niamo indispensabile che l’Amministrazione comunale prosegua nello sforzo di fornire al commercio locale strumenti ed occasioni per concretizzare progetti che ne aumentino l’attrattiva e la competitività, nell’ottica di un mercato che premia le peculiarità e prevede la ricerca di una forte caratterizzazione del commercio di vicinato rispetto alla grande distribuzione. Ed è in quest’ottica che riteniamo utile perseguire l’attuazione di un progetto di Centro che possa collegare i momenti di acquisti e del tempo libero. Riteniamo anacronistica e controproducente ogni logica di contrapposizione tra le diverse suddivisioni del mercato.

Politiche giovanili Le politiche giovanili sono da noi considerate di primaria importanza e per que-sto motivo si intende continuare ad investirvi senza trascurare nessuno, quindi sia con riguardo alla partecipazione, sia all’agio, sia all’autonomia, che alla pre-venzione e rimozione del disagio. Partecipazione e senso di appartenenza E’ nostra intenzione implementare la partecipazione dei ragazzi nelle scelte e nella vita sociale del paese, favorendo il senso di appartenenza e contribuendo a formare dei c.a. “cittadini attivi”. Tali politiche dovranno necessariamente essere realizzate con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e delle associazioni mediante l’attuazione di progetti ed iniziative volte ad aumentare nei ragazzi il senso civico e la conoscenza del-la Costituzione e delle istituzioni. In merito si ritiene innanzi tutto necessario reistituire la Commissione consiliare per le politiche giovanili favorendo così il dialogo tra i ragazzi e l’Amministrazione Comunale, non solo al fine di ricevere le loro istanze ma an-che di coinvolgerli nelle decisioni che li riguardano. Inoltre si ritiene fondamentale aumentare la partecipazione ed il ruolo dei ra-gazzi nelle associazioni al fine di favorire non solo quel ricambio generazionale senza il quale morirebbero, ma anche nuove forme e fini di associazionismo più idonee alle attuali esigenze.

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Agio E’ nostra intenzione dare una risposta all’esigenza dei ragazzi di avere spazi e luoghi in cui potersi esprimere e socializzare. Tali politiche verranno realizzate continuando ad avere particolare riguardo alla sala prove , allo spazio giovani “La Stanza” , ai gruppi socio educativi, compreso il “Gruppo compiti”, ed alle al-tre iniziative che verranno proposte dai ragazzi quali altri ed ulteriori spazi e luoghi aperti, concerti, eventi sportivi, serate di intrattenimento o di discussione. Autonomia E’ nostra intenzione favorire l’autonomia dei ragazzi, sia personale che eco-nomica. Tali politiche verranno realizzate in merito alla prima mediante azioni di sostegno alle giovani coppie o a quei ragazzi che attraverso progetti mirati vogliono semplicemente “uscire di casa”, che prevedano incentivi all’affitto, a forme di co-housing, alle utenze, alla maternità, ai servizi per la prima infanzia; riguardo alla seconda con agevolazioni economiche e creditizie, burocratiche, e alla formazione imprenditoriale e professionale. Disagio E’ nostra intenzione continuare a cercare di prevenire e rimuovere il disagio, devianze e tutte le forme di dipendenze. Tali politiche verranno realizzate attra-verso la promozione delle reti familiari e sociali, sostegno alle associazioni di volontariato, i gruppi socio integrativi, l’educativa di strada, il coinvolgimento delle istituzioni statali preposte e degli altri enti. Infine si propone di porre in es-sere politiche di sostegno ai genitori, soprattutto di adolescenti, al fine limitarne le debolezze genitoriali che molto spesso sono la causa del disagio.

Politiche culturali Le politiche culturali non sono solo la sublime essenza del bello e dell’estetica, ma anche un’importante strumento di crescita personale, di aggregazione e di promozione del territorio; per tali ragioni sono per noi importantissime. Politiche culturali quali momenti di socializzazion e, di inclusione sociale e di promozione del territorio E’ nostra intenzione, quindi, fare delle politiche culturali anche uno strumento di coesione sociale e d’inclusione tra i residenti stanziali e gli immigrati, sia dagli altri comuni che dagli altri paesi, nonché di promozione del territorio. Le politiche di integrazione verranno realizzate attraverso la promozione, sia nel centro che nelle frazioni, di eventi, da realizzarsi in collaborazione con le diver-se associazioni presenti sul territorio, volti a promuovere la reciproca conoscen-za e a superare i pregiudizi, come l’iniziativa “Amici per la pelle” e le feste di

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frazione, come la “Festa della Tagliatella di Sant’Anna” da realizzarsi anche nel-le altre località. Le politiche di promozione del territorio e delle sue eccellenze invece verranno realizzate con le attività di sostegno da parte dell’Amministrazione Comunale al-le iniziative di promozione delle attività produttive, sia agricole che commerciali, sia del centro che delle frazioni, quali “La Festa di Wilzachera”, le iniziative na-talizie e quelle di promozione del Centro storico (iniziative che vedono già il co-involgimento di diverse realtà associative, commerciali ed imprenditoriali) non-ché a quelle future che verranno eventualmente proposte o che si progetteran-no. Iniziative di promozione culturale con le scuole La cultura, come l’istruzione, non è innata nelle persone ma, perché sia diffusa e accessibile, deve essere trasmessa e resa comprensibile. Le politiche di promozione culturale, che sono un obiettivo del pubblico, verran-no realizzate proseguendo ed implementando le attività di sostegno alla scuola, sia con il progetto Scuola Bottega, che consente di aiutare i ragazzi ad espri-mersi manualmente, sia con le attività di promozione della musica, teatro, poe-sia, filosofia e l’arte; riteniamo, infatti, che solo in questo modo potremo rendere le iniziative culturali in senso stretto accessibili a tutti e maggiormente diffuse tra la popolazione. Villa Boschetti al centro delle politiche culturali Il restauro di Villa Boschetti consente di poterla destinare ad essere il centro delle politiche culturali, da realizzarsi mediante un progetto partecipato con il quale i cittadini e le associazioni possano esprimersi sulla futura destinazione del palazzo. La nostra proposta è di realizzare la ludoteca per i bambini e creare le condi-zioni per la creazione dell’Università della terza età che, insieme alla biblioteca ed alle sale espositive, consentirebbero di offrire una proposta culturale com-plessiva che andrebbe dalla prima infanzia fino alla terza età. Si ritiene che l’Università della terza età non debba essere rivolta solo ai cittadi-ni di San Cesario ma anche dei Comuni limitrofi. Prosecuzione dell’iniziative musicali provinciali San Cesario sul Panaro si caratterizza per l’incredibile diffusione della cultura musicale, in percentuale di molto superiore ai Comuni limitrofi; per tale ragione si ritiene opportuno continuare con le iniziative musicali. A tal fine si intende proseguire, in collaborazione con la Provincia di Modena, gli altri Comuni, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Amici della Musica di Modena con “Arcipelaghi Sonori”, rassegna di musica tradizionale europea

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che ha assunto una valenza interregionale, “Lungo le antiche sponde”, che consente di promuovere la musica contemporanea, e “Note di passaggio” che porta i migliori musicisti classici italiani ed europei in Basilica; tali rassegne non solo consentono di avere potere rivolgersi ad un pubblico provinciale, ma ci permettono, grazie ai contributi della Provincia e della Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Modena, di avere artisti che il bilancio dell’Assessorato alla Cultura non potrebbe permettersi. Centro Polifunzionale Comunale-Arci come sede delle associazioni Sta crescendo nel paese la necessità da parte delle associazioni di avere spazi adeguati per la loro attività. A tale bisogno si potrà dare risposta, mediante un progetto partecipato con il quale le associazioni possano esprimersi, facendo del Centro Polifunzionale Comunale-Arci il centro del volontariato, dove le associazioni presenti sul terri-torio avranno la possibilità di avere dei locali idonei dove svolgere le proprie at-tività associative e ricreative. La realizzare di una sala teatro è un obiettivo che perseguiremo per mettere a disposizione una struttura in cui le scuole, le associazioni ed i privati possano svolgere le loro iniziative. Sempre all’interno della struttura dovrebbero essere ampliate anche le attività rivolte ai ragazzi con la possibilità di utilizzare la sala grande per concerti setti-manali e la sala del centro giovani comunali per feste da svolgersi alla presenza di operatori.

Sicurezza Nel nostro territorio si è sviluppata una profonda attenzione e una ricca iniziati-va da parte delle istituzioni locali, del sindacato, delle associazioni del volonta-riato ed economiche, che ha prodotto novità ed azioni positive. E’ maturata la consapevolezza che maggiore sicurezza non si produce solamente destinando maggiori risorse alle forze dell’ordine (uomini, mezzi e strutture) ma anche lavo-rando efficacemente per il controllo e lo sviluppo ordinato del territorio; investendo costantemente su coesione ed integrazione sociale; contrastando le vecchie e le nuove povertà, le emarginazioni e i fenomeni di solitudine (soprat-tutto fra gli anziani); opponendosi ai moderni fenomeni di sfruttamento dell’immigrazione clandestina (lavoro nero, caporalato, affitto non regolamenta-to ecc.). La sicurezza è un aspetto del viver civile di cui si sente un particolare bisogno soprattutto negli ultimi anni, laddove fenomeni più o meno criminosi l’hanno re-sa assai precaria, forti anche di un sistema normativo quanto mai inadeguato. Nella nostra piccola realtà di paese, vogliamo fortemente fronteggiare la pro-blematica nei limiti dei mezzi e delle competenze di cui disponiamo.

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In particolare è nostra intenzione combattere la microcriminalità per quanto possibile,rivedendo l’organico della polizia municipale, nonché attraverso un uti-lizzo più razionale e proficuo delle forze esistenti, con una maggior presenza sul territorio (S.Anna, P.S. Ambrogio, Altolà), effettuando controlli anche di notte nelle zone più a rischio al fine di sorvegliare anche le situazioni e i soggetti che destano maggiori sospetti. A San cesario per la prossima legislatura, proponiamo di proseguire sulla linea tracciata dalla attuale amministrazione. In particolare vorremmo evidenziare: una azione molto decisa per favorire la dif-fusione della cultura del rispetto delle regole. Proponiamo l’organizzazione di incontri conferenze esperienze di gruppi che diffondono sia tra i ragazzi che tra gli adulti la conoscenza delle regole del codi-ce stradale, del rispetto degli altri, della educazione civica. Un potenziamento della esperienza degli assistenti civici volontari,che rappre-sentano un importante presidio del territorio,legato a momenti di controllo in oc-casione di iniziative culturali e ricreative oltre a svolgere un costante lavoro sui luoghi più sensibili come le scuole e le fermate Autobus. Un potenziamento delle attrezzature che favoriscono la sicurezza stradale:

• Altri semafori intelligenti o segnalatori di velocità • Piste ciclabili (mettendo in rete i piccoli percorsi ciclopedonali esistenti an-

che attraverso il ponte sull’autostrada) • Migliore segnalazione di alcuni punti pericolosi sulle nostre strade (pas-

saggi pedonali, migliore illuminazione etc.) • Controllo dei cantieri edili avviati sul territorio,assieme agli organi preposti

della vigilanza sul lavoro,oltre al controllo continuo della presenza di lavo-ratori irregolari in pubblici esercizi o altre aziende

Un potenziamento delle attrezzature che favoriscono la sorveglianza del territo-rio: telecamere, utilizzando le nuove tecnologie e mettendo in rete anche nelle aree più sensibili delle frazioni, Fotored etc. Feste di vicinato ed altre attività che favoriscono l’integrazione tra i cittadini fa-cendo vivere gli spazi pubblici. Mediatore di condominio e di vicinato: una figura che permetta di dirimire subito situazioni che possono portare a dissapori e liti. Potenziare le attività degli educatori e degli assistenti sociali, favorendo una stretta relazione con le varie agenzie educative del territorio, in particolare con le scuole. Insisteremo sul fatto che anche nei nostri territori venga posta attenzione sem-pre maggiore all’intervento all’utilizzo integrato di tutte le forze dell’ordine, as-sieme ad un potenziamento dell’organico della Caserma dei Carabinieri a Ca-stelfranco.

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Affronteremo il problema della raccolta delle denunce, con l’utilizzo della Polizia Municipale, per fare in modo che il cittadino abbia immediatamente un posto a cui rivolgersi per segnalare furti, o atti microcriminosi subiti. Presteremo più attenzione ,per dare più ascolto e più risposte alle segnalazioni dei cittadini attraverso una maggiore tempestività ed efficacia negli interventi che ad esse fanno seguito, favorendo in tal modo la collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione. Un segnale ed un passo importante sarà la collaborazione, interna alla eventua-le Unione o anche a livelli separati, che si potrà attivare con le Polizie Municipali di Comuni limitrofi.

Unione I Comuni di questo Distretto, stanno crescendo come numero di abitanti in mo-do significativo come fotografato anche dal nuovo PTCP della Provincia, per ef-fetto di un lieve aumento della natalità, all’aumento dei cittadini stranieri, e ad una mobilità interna ai comuni della Provincia. Accanto cresce la domanda di servizi e di risposte da parte dei cittadini non solo in termini quantitativi ma so-prattutto qualitativi: l’aumento dell’età media, il maggior numero di bambini soprattutto stranieri, la crescita dei bisogni primari per una fascia di popolazione sempre più ampia che,a fronte della stagnazione economica e l’aumento del costo della vita, scivola progressivamente verso sotto la soglia di povertà e au-tosufficienza. Se si aggiunge che la recessione economica in vari settori sta già portando a registrare significativi cali delle entrate proprie degli enti, appare molto chiaro come sia sempre più decisiva e vitale la dimensione attraverso la quale gli enti pensano di continuare ad erogare servizi ai propri cittadini, e quanto sia richie-sta una visione di area vasta e meno localistica per poter meglio affrontare le sfide complesse che attendono i Comuni. La stessa legge regionale n°10 del 30.06.2008 si è fatta carico di stimolare e in-centivare i comuni su questo fronte, e nell’ambito di un riordino ed una razio-nalizzazione più complessiva della Pubblica Amministrazione regionale (sanità compresa), invita a rafforzare il percorso associativo mettendo i piccoli Comuni di fronte a due strade: fusione o gestione associata ma con Unioni più forti e più larghe. La prospettiva per i Comuni, soprattutto per quelli più piccoli, è pertanto proiet-tata inevitabilmente e velocemente, verso una loro aggregazione che sia però fortemente orientata alla gestione associata del territorio ed alla riorganizzazio-ne/efficientamento dei servizi, pena la non ammissibilità ai futuri contributi re-gionali.

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Riteniamo che la prossima legislatura dovrà partire dai servizi socio sanitari per spingere a livello distrettuale nella gestione associata dei servizi pubblici, arri-vando a coinvolgere anche i Comuni di Castelfranco Emilia e San Cesario alla costruzione di una Unione a sei che allarghi la già costituita Unione del Sorbara. Riteniamo che questo obiettivo sia il miglior modo di presentarsi ai cittadini con un’idea chiara e moderna sugli strumenti di governo dello sviluppo del territorio, che consentano anche di far ‘pesare’ di più questo territorio nel rapporto con gli altri livelli istituzionali (Provincia e Regione) nella determinazione delle scelte. L’intento è comunque quello di governare con gradualità, nei tempi e nei modi, questo processo a partire dall’individuazione dei servizi prioritari da trasferire in Unione, e in quest’ottica occorrerà valutare già l’opportunità di condurre uno studio di fattibilità sui servizi e sulla tempistica di unione in tempi brevi. In questo quadro dovrà svilupparsi il confronto sul tema della rappresentanza che dovrà essere oggetto di una soluzione condivisa ed equa tra tutti, così per quello di un riequilibrio finanziario tra i comuni, necessario sul fronte della com-partecipazione alle spese di funzionamento, e per definire una miglior parteci-pazione e coinvolgimento attivo dei componenti gli organi politici (Consiglio e gruppi consiliari) in ogni Comune e tra i Comuni. Decisivo sarà ripensare anche le politiche di sviluppo della democrazia e della partecipazione dal basso, con l’intento di avvicinare il cittadino alla formazione delle decisioni, al coinvolgimento diretto alla vita collettiva, alla funzione attiva nell’attuazione di progetti civici, nelle frazioni e nei quartieri, per evitare che, con l’avvento dell’Unione le istituzioni siano percepite ancor più lontane. Ci impegneremo per fare in modo che comunque all’interno dell’Unione venga-no salvaguardati i livelli dei servizi prestati nei confronti dei cittadini e della col-lettività, pur in una ottica di razionalizzazione e riqualificazione della spesa e di efficientamento dei servizi stessi.

Dovere Istituzionale Un impegno che sarà sempre presente è quello che terremo nei confronti della difesa della conoscenza e diffusione della Costituzione, e al tempo stesso far conoscere e tutelare la nascita della nostra democrazia. L’avvento al Governo di una destra che ha sempre lavorato per mettere in di-scussione il riconoscimento ed il contributo dato dai Partigiani alla Liberazione dell’Italia dal Fascismo e dal Nazismo. Anche fra i nostri cittadini ci sono troppi che sono morti in modo ingiusto per una causa di libertà. Noi vogliamo portare a conoscenza del numero più ampio di cittadini queste pagine di storia; e la cosa più bella ci sembra farla proprio nei confronti dei cit-tadini più giovani, per questo riteniamo di continuare a coinvolgere la scuola nei momenti commemorativi del 25 Aprile, del 2 Giugno, e anche del 4 Novembre.

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La storia va conosciuta in tutte le sue pieghe, può essere discussa a fronte di nuovi elementi ma non si può rileggere ad immagine e somiglianza e secondo propri convincimenti. Il nostro compito è quello di conservare la memoria e diffonderla perché le atro-cità di quei momenti non devono ripetersi, e forse portare un fiore più spesso su quei simboli che abbiamo nel nostro territorio e che rappresentano il grande sa-crificio fatto da nostri concittadini anche molto giovani, sarebbe un ulteriore te-stimonianza che non sono morti invano e permisero di rendere l’Italia un paese libero e democratico.

Candidato Sindaco: Valerio Zanni

San Cesario 8 Maggio 2009