Friuli Venezia Giulia - RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA€¦ · 2.2 Quando un’impresa è...

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RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA - LINEE GUIDA - PerCoRSI è cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nell’ambito dell’attuazione del POR. Il POR è cofinanziato dal Fondo sociale europeo.

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RESPONSABILITÀ SOCIALED’IMPRESA- LINEE GUIDA -

PerCoRSI è cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nell’ambito dell’attuazione del POR. Il POR è cofinanziato dal Fondo sociale europeo.

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Hanno collaborato alla redazione delle Linee Guida:

dott.ssa Gianna Mian

dott.ssa Cinzia Fachin

dott.ssa Chiara Cristini

dott. Diego Zonta

dott.ssa Annamaria Tuan (PhD)

dott.ssa Irene Quaglia

dott. Andrea De CollePerCoRSI è cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nell’ambito dell’attuazione del POR. Il POR è cofinanziato dal Fondo sociale europeo.

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SOMMARIO

INTRODUZIONE 6

1. Il Contesto 8 1.1Dal“fareaffariatuttiicosti”allaresponsabilitàsociale 8

2 La CSR – cos’è? 12 2.1Coinvolgereglistakeholder:perché? 15 2.2Quandoun’impresaèsostenibile? 16 2.3MacomesièsviluppatalaResponsabilitàSocialed’Impresafinoadora? 16

3. Il contesto in Italia e in Friuli Venezia Giulia 20

4. Azioni di CSR 24 4.1RSIestakeholderinterni:politichediascoltoevalorizzazionedellerisorse 26 4.2AzionidiRSIversolacomunità 29 4.3AzionidiRSIversol’Ambiente 31 4.4AzionidiCSRrivoltealmercato 32

5. Finanza sostenibile 36 5.1Laperformancedell’investimentosocialmenteresponsabile 37

6. Forme giuridiche “sostenibili” 40

7. Standard e strumenti per rendicontare la CSR 44 7.1LineeguidaOCSEperleimpresemultinazionali 44 7.2PrincipiguidadelleNazioniUnitesuimpreseedirittiumani 44 7.3GlobalCompactdelleNazioniUnite 45 7.4GuidaISO26000sullaresponsabilitàsociale 45 7.5GlobalReportingInitiative 45 7.6BilancioSocialeediSostenibilità 46 7.7SA8000 48 7.8Dichiarazionenonfinanziariaperlegrandiimprese 49

8. Evoluzione della RSI 52 8.1InnovazioneSocialed’Impresa 52 8.2SocietàBenefiteB-Corp 52

9. PerCoRSI - IL PROGETTO 54

9.1.LeiniziativedellaRegioneAutonomaFriuliVeneziaGiulia 56

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INTRODUZIONE

L’avvento delle nuove tecnologie permette al consumatore medio unapprovvigionamentocostantedinotizieedinformazioni;eglidiventacosìattoreconsapevole delle proprie scelte di consumo, non più vittima influenzata dapubblicitàingannevoliecampagnedigreenwashing.

Graziealle informazioniveicolatedaimezzidicomunicazionepiùvariedallenotizie che traspaiono quotidianamente sulla condotta di sostenibilità delleimprese,questeultimesivedonocostretteaduncambiodirottachepermettalorodi restarecompetitive. Inunperiodo incui lenotizierelativealle terribiliconseguenze del cambiamento climatico sono all’ordine del giorno, in cui èormaidiffusalaconsapevolezzadellanecessarietàdisalvaguardarelerisorse,leimpreseassumonounruolodiprimariaimportanza,avendoesseil“potere”conleloroazionidiinfluirepositivamenteonegativamentesulfuturodelpianeta.

L’aziendasitrasforma:sitoglielevestidaattoreprettamenteeconomicodellasocietàedassumeunprofilopiùvariegato,prendendoinconsiderazionevariabilichediventanoprimarieneldisegnarnelastrategia,ilsuccessooilfallimento.Lesueattivitàgeneranounimpattoanchesullasocietàesull’ambienteincuiopera,andandoadindirizzarelescelteditutticolorochenevengonoinqualchemodoinfluenzati.Nel contesto attuale l’impresa si delineaquindi comeun insiemearticolatoecomplessodirelazionitraunamoltitudinedistakeholder,portatoridi diversi diritti, obiettivi, aspettative: clienti, dipendenti, investitori, comunitàlocale, ambiente, fornitori etc. La sopravvivenza ed il successo dipendonodallacapacitàdelmanagementdirispondereallenecessitàdi taliportatoridiinteresse,creandovaloreperognunodiessi.

Si denota quindi una dimensione sociale del successo dell’impresa,dipendente dai livelli di soddisfazione delle aspettative dei vari stakeholder.Edèall’internodiquestadimensionechesicollocalaResponsabilitàSocialed’impresa(RSIoCorporateSocialResponsibility-CSR).

1. il contesto

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1. Il Contesto

Le aziende non hanno solo responsabilità economiche o finanziarie, cioèstrettamente legate alla loro attività di commercio, ma anche responsabilitàversolasocietàeversol’ambientechevannobenoltreilorointeressieobblighilegali.

Ilprocessodiglobalizzazionehariguardatolacreazionedienormiopportunitàdicrescitaesviluppoche,inmolticasi,hannofavoritosoloadalcunepartidelmondo. Tutto ciò ha dato vita a forti diseguaglianze economiche e all’emergere digruppidipressioneinternazionalicontrariaquestedisparitàeallacrescentecapacitàdelmondodelbusinessdiinfluenzareiprocessisocialiedeconomicia livello globale.

Lepressioniambientali,inoltre,diunmodellodisviluppochenonhatenutoindebitaconsiderazionelacapacitàdelpianetadiassorbireleemissionieirifiutideiprocessiproduttiviediconsumo,hannoimpostounripensamento.Ilmondodelleimpresesvolgeunruoloimportantenelpromuoveremodellieconomiciesocialiequilibratieedèchiamatoarispondere,dunquea“rendereconto”,deipropriimpatti.ÈaquesteresponsabilitàchecisiriferiscecoltermineResponsabilitàSociale d’Impresa - RSI o CSR (Corporate Social Responsibility). CSR èil terminepiùusatoanchesevengono impiegati comesinonimi terminiqualicorporatecitizenship,corporateaccountability,eticadibusiness,sostenibilitàecorporateresponsibility.

1.1Dal“fareaffariatuttiicosti”allaresponsabilitàsocialeFinoaqualchedecenniofaimanagervedevanocomelorounicaresponsabilitàlamassimizzazionedelvalorecreatoper ipropriazionisti (Friedman,19621),ilmero profitto. Oggi, l’imperativo degli affari ad ogni costo si sta rivelandononsolomiopeeinadattoaitempiincuiviviamo,maanchemoltopericolosoperlastessasopravvivenzadelleimprese.È,ormai,opinionecomunechelamassimizzazione del risultato economico debba includere anche quella delrisultato sociale prodotto dall’impresa: le imprese, infatti, svolgono anche unruolosocialee,diquesto,devonorendereconto(Birch,20032;Masonetal.,20073).

1Friedman,M.1962.CapitalismandFreedom.Chicago:UniversityofChicagoPress2BirchD.2003.Corporatesocialresponsibility:Somekeytheoreticalissuesandconceptsfornewwaysofdoingbusiness.JournalofNewBusinessIdeasandTrends1:1–193MasonC,KirkbrideJ,BrydeD.(2007).Fromstakeholderstoinstitutions:Thechangingfaceofsocialenterprisegovernancetheory.ManagementDecision452:284–301

Ormai laCSRnonèpiùsolamenteun’opzione,maundriverstrategicoper ilbusiness(Baron,20014;WerthereChandler,20065):essa,infatti,permettediraggiungeregliobiettivieconomiciprefissati,accrescerelafedeltàdelcliente,influenzare la reputazione aziendale, supportare la capacità di innovazione.Perciò, la responsabilità sociale è diventata elemento fondamentale perla capacità di realizzare profitti nel medio-lungo termine e, in generale, dicontribuireallavalorizzazionedegliassetintangibilidiunaimpresa,semprepiùcomponenterilevantedelsuovalore(GardbergeFombrun,20066). L’emergente attivismodeglistakeholders,ilflussoliberodiinformazioniresopossibiledalladiffusionedellatecnologia, lacompetitivitàalivelloglobaleelasostenibilitàalungoterminesonotuttielementicherichiedonocheleazienderipensinoiloroobiettivi, passando dal focalizzarsi totalmente sul fare profitti almodo in cuiavere un impatto positivo sia all’interno dell’organizzazione che all’esterno. Idiversiscandaliavvenutinegliultimi10anni,comequellodiRoyalDutchShell,dellatruffacontabilediEnron,diWalMartediquelliitalianidiCirioeParmalathannomacchiatolereputazionidiquesteimprese,compromettendolalorobrand imageesuscitandounsentimentodiopposizioneverso ibusiness.Èanchedaquicheèscaturitalatendenzadisemprepiùaziendeapresentarsicomeorganizzazionisocialmenteresponsabili. Oggipiùchemai, infatti, leaziendesonogiudicatesullabasedeilorocomportamentietici,socialieambientalioltrechesullabasediquellieconomici.Leaziendeorasipreoccupanodeirischichepossonodanneggiarelalororeputazioneedelleopportunitàchelaresponsabilitàaziendalecomportaeperquesteaziendeallineareilcomportamentoaziendalecon le aspettative degli stakeholders è una priorità di business continua. Ilcrescente bisogno avvertito dall’azienda di essere percepita positivamentedaglistakeholdersediesserecompetitivahacreatolasituazioneadattaperleaziendeincuicomunicareleproprieiniziativediresponsabilitàsociale.

Oggi sono sempre di più le imprese che, per opportunismo o per propriaconvinzione, si sonodotatedi sistemi di rendicontazione cheaffiancanoaglistrumenticontabilitradizionalideisistemidimisuraedivalutazionedelproprioimpatto socio-ambientale, dalla Balanced Scorecard alla CSR verso nuoveconcezioni di governance.

4BaronD.2001.Privatepolitics,corporatesocialresponsibilityandintegratedstrategy.JournalofEconomicsandManagementStrategy.http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=263300[20April2010]5WertherWB,ChandlerD.2006.StrategicCorporateSocialResponsibility:StakeholdersinaGlobalEnvironment.SagePublications:NewDelhi6 Gardberg NA, Fombrun CJ. 2006. Corporate Citizenship: Creating Intangible Assets Across InstitutionalEnvironments.AcademyofManagementReview2006,Vol.31,No.2,329–346

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2. LA CSR - COS’È?

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2LaCSR–cos’è?

LaCSRèlacapacità dell’impresa di coniugare il business con l’attenzione alla società e all’ambiente.FareCSRsignificaandareoltre il rispettodellaleggeedellenormevigentieadottaremisureecomportamentivolontarichegeneranovalorecondiviso,ossiaunbeneficiotantoperl’impresaquantoperlacomunitàincuiessaopera.La Responsabilità Sociale d’Impresa è entrata formalmente nell’agendadell’UnioneEuropeaapartiredalConsiglioEuropeodiLisbonadelmarzo2000,doveèstataconsideratacomeunodeglistrumentistrategiciperrealizzareunasocietàpiùcompetitivaesocialmentecoesaeperrafforzareilmodellosocialeedeconomicoeuropeo.NelLibroVerdedellaCommissioneEuropea,editonel2001,laCSRèdefinitacome:“L’integrazionevolontariadellepreoccupazionisocialieambientalidelleimpresenellelorooperazionicommercialieneirapporticonlepartiinteressate”.La Responsabilità Sociale d’Impresa è una variabile imprescindibile dellastrategiadelleaziendeepuòdiventarefontediimportanteprogresso sociale7.Ormaièconsolidatalaconvinzionepercuitraimpresaesocietàsivengaacreareuna relazionedi interdipendenza, uno scambio, un ciclo che si autoalimentaportandobeneficisiaall’impresa,siaallasocietà.LaRSIsibasasull’assuntopercuiilruolodell’impresanonsiesauriscenellafunzionediproduzionedibenie di erogazione di servizi e nella conseguente creazione di valore economico. Leorganizzazionisonosistemiaperticheinteragisconoconunamolteplicitàdiindividuiedigruppi-glistakeholder-echeattraverso,questainterazione,sonoingradodicontribuireacreareunvalorepiùampiodiquelloeconomico,ossiail valore sociale. SecondolaCommissioneEuropealaRSIindicailfenomenopercuileaziendesiprendonolaresponsabilitàdelproprioimpattosullasocietà:sitraducequindiin un fattore rilevante per la sostenibilità, la competitività e l’innovazione,apportandobeneficiinterminidiriskmanagement,riduzionedeicosti,accessoal capitale, relazioni con i clienti, gestionedelle risorseumanee capacità diinnovazione.Come dichiara la Commissione Europea, “affermando la loro responsabilitàsociale e assumendo di propria iniziativa impegni che vanno al di là delleesigenze regolamentari e convenzionali cui devono comunque conformarsi,leimpresesisforzanodielevarelenormecollegateallosvilupposociale,allatuteladell’ambienteealrispettodeidirittifondamentali,adottandounsistemadigovernoaperto,ingradodiconciliaregliinteressidellevariepartiinteressatenell’ambitodiunapproccioglobaledellaqualitàedellosvilupposostenibile”.

La Commissione procede affermando che “l’Unione europea si preoccupadella responsabilità sociale delle imprese, poiché essa potrebbe recare uncontributopositivoall’obiettivostrategicodefinitoaLisbona:divenirel’economiadella conoscenza più competitiva e più dinamica delmondo, capace di unacrescitaeconomicasostenibileaccompagnatadaunmiglioramentoquantitativoequalitativodell’occupazioneedaunamaggiorecoesionesociale”.Bisogna sempre tenere in considerazione la differenza tra una strategiadi CSR e la semplice aggiunta di alcuni impegni di responsabilità socialeall’interno dell’azienda.Questi ultimi possono incentivare il riconoscimento el’apprezzamentodiunastrategiadiCSRmanonpossonoapportareivantaggi,anche finanziari. È importante anche distinguere una strategia di CSR dallacosiddetta pratica del green-washing, che è stata definita “una forma diappropriazioneindebitadivirtùediqualitàecosensibiliperconquistareilfavoredeiconsumatorio,peggio,perfardimenticarelapropriacattivareputazionediaziendalecuiattivitàcompromettonol’ambiente”(Furlanetto,2013).Al di là della concettualizzazione, sono tre gli elementi caratterizzanti edimprescindibilidellaCSR:● la volontarietà, intesa come adozione volontaria e consapevole dicomportamentiresponsabili,nondettatadaun’imposizionenormativa;● ilconcettodisostenibilitàdeclinatosecondotrevariabili,lecosiddette3P:Profitto,PianetaePersone.Leperformancedell’impresadevonoquindiesserevalutatenonsolointerminieconomicimaanchesocialiedambientali;● ilriferimentoaglistakeholderequindiilrichiamoalleimpreseadadottareatteggiamentidiaperturaaldialogoedicooperazione;peresseresocialmenteresponsabile l’impresa deve abbandonare l’autoreferenzialità e mettersi indiscussione,negoziandocontuttiiportatoridiinteresse.L’impresarisultainquest’otticaunbenesocialecheinteragisceconlasocietà,nonpiùunente indipendentedallastessa,confinatoall’azionedimanagereproprietari.L’attenzione ai rapporti con i portatori d’interesse – stakeholder (dipendenti,fornitori,clienti,partner,comunitàetc.)–ècondizionedipartenzaperun’impresaCSR oriented ed è propedeutica alla realizzazione di azioni finalizzate allacreazione di valore condiviso.

7PorterM.E.&KramerM.R.(2016),StrategyandSociety:TheLinkBetweenCompetitiveAdvantageandCorporateSocialResponsibility,HarvardBusinessReview84,no.12(December2006):78–92

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ComeaffermaMolteni(2004)8,ilfenomenodellaCSRpuòesserevistocomeil tentativodelle impresedi rispondereacambiamenti strutturali del contestosociale ed economico. Egli ha elaborato, a questo proposito, il modello del“motoredellaCSR”,doveleforzeincamposonoricondotteaquesteclassi:•Imacro-fenomenisocialiedeconomici,ossiatuttiqueifenomenidiampiaportatainascesanelcontestointernazionale.Primoefondamentalefattoreditrasformazionedell’economiamondialeèlaglobalizzazione;•Laregolamentazione:imacro-fenomenisiriflettonosull’evoluzionedellenormeemanatedaistituzionisovranazionalidivarianatura(ONU,UE,OCSE,…),daiGoverninazionaliedaglientilocali;•Lecertificazionieglistandard:leformediautoregolamentazionepossonoessere interpretate in una duplice chiave: positivamente, come risposte piùo meno tempestive alle crescenti attese di comportamenti responsabili e ditrasparenzadiffusetrailpubblico;criticamente,comeantidotoall’emanazionedinuoveleggivolteaimporrevincolipiùseveri.Alcunistandardsonopromossidaistitutinonprofit,diorigineprivataopubblicaomista,intenzionatiadiffondereilproprioapproccionelcontestointernazionale.Inaltricasi,essisisviluppanoall’internodiunospecificosettoreperregolamentareareecritichedelleattivitàaziendali;•ISociallyResponsibleInvesting(SRI),chesonofondicheinvestonosoloinimpreseresponsabilisottoilprofilosocialee/oambientale;• IcentripropulsoridellaCSR:organizzazionichefannodellosviluppodelleconoscenzeedellepraticheconnesseallaCSR lapropriamissione.Sitratta in largapartedi enti nonprofit, innesso tra loroe radicati nel tessutoimprenditoriale,accademicoe,talvolta,politico;•Iservizieleiniziativeperleimprese:enti(societàdiconsulenza,università,centridiricerca,entidiformazione,ecc)cheoffronoalleimpreseunagammasemprepiùvastaearticolatadiservizie iniziative in terminidi responsabilitàsociale;•Lasocietàcivile:unimpulsoimportanteall’impegnosocialedelleimpreseèdatodasoggettieformediaggregazionepresentinellasocietàcivile:leONG,adesempio,costituisconoipartnerdellecampagnedicauserelatedmarketing;leassociazionideiconsumatori, igruppidipressionee igruppiambientalisti,conlaloroazione,daunapartedannovoceallenuoveattesesocio-ambientali,edall’altra lealimentano;per leorganizzazionisindacali l’impegnonellaCSRcostituisceunamodalitàaggiuntivapersoddisfareleattesedeipropriassociati;• Le imprese:un ruolo trainanteèquello svoltodaquelledimaggioridimensioni, inquantopiùesposteaunagrandevarietàdistakeholders,edaquelleoperantiinsettori,pervarieragioni,critici:lebanche,lachimica,lagrandedistribuzione,l’industriafarmaceutica.

2.1Coinvolgereglistakeholder:perché?Ladefinizionecomunementeaccettatadi“stakeholder”,o“portatorediinteresse”,èquellapropostadaEdwardFreeman,padredellaTeoriadegliStakeholder,nel suo libro “Strategic management. A stakeholder approach” (1984): “Lostakeholderdiunaorganizzazioneèungruppoounindividuochepuòinfluireoessereinfluenzatodalraggiungimentodegliobiettividell’impresa”.M.B.E.Clarkson,nelsuoarticolo“AStakeholderFrameworkforAnalyzingandEvaluating Corporate Social Performance” (1995, Academy of ManagementReview, 20, pp. 92-117), propone una suddivisione degli stakeholder in duegrandi categorie.-Stakeholder primari:gruppisenza lacuicontinuapartecipazione l’impresanonpotrebbesopravvivere.Fannopartediquestacategoriagliazionistiegliinvestitori,idipendenti,iclientieifornitori,igovernielecomunitàchefornisconoinfrastrutturee imercati.Sonodefiniti primari inquanto la sopravvivenzaedil successoduraturodell’impresadipendonodallacapacitàdeisuoimanagerdi creare sufficiente ricchezza, valore o soddisfazione per tutto coloro cheappartengonoaquestogruppodistakeholder.-Stakeholder secondari:colorocheinfluenzanoosonoinfluenzatidall’impresa,manonsono impegnati in transazioniconessaenonsonoessenzialiper lasuasopravvivenza.Appartengonoaquestogruppo,adesempio,imediaeunavastagammadiparticolarigruppidiinteressechehannolacapacitàdimobilitarel’opinionepubblicaafavoreocontroleperformancediun’impresa.LoStakeholder engagement è quel processo con il quale un’organizzazionecoinvolge,nellaformulazionedellepropriepoliticheostrategie,tutticolorochepossonoinfluire,oppurepossonoessereinfluenzati,dalraggiungimentodegliobiettivi dell’organizzazione.In una definizione più ampia, Stakeholder engagement significa attuaremeccanismididialogoecoinvolgimentodeipropriportatoridiinteresseinmododacoglierneleaspettativeeleesigenze.Ilcoinvolgimentodeglistakeholderèunelementofondamentaledellasostenibilitàd’impresa e permette di comprendere al meglio le istanze dei portatori diinteresse.

8MolteniM. 2004. Responsabilità sociale e performance d’impresa. Per una sintesi socio-competitiva, Vita ePensiero,Milano,2004

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2.2Quandoun’impresaèsostenibile?Per “impresasostenibile” si intendespessouna realtàattentaemotivatadaprincipi etici, che redistribuisce una parte del valore generato sotto forma dibeneficenza.Sitrattadiunavisioneparzialedelconcettodisostenibilità.Un’impresaèrealmentesostenibilese:- èingradodigenerareinmanieraduraturavaloreeconomico-garantendoprestazioni economico finanziarie tali da soddisfare coloro che apportano ifattoriproduttivi-nelrispettodell’ambiente,riducendolaproduzionedirifiuti,diemissioniepromuovendoilbenesseresocialedellacomunitàincuiopera;- èingradodigarantireunaposizionedibusinesscompetitivaconritornistabilineltempo.Tresonoifattorichiavediquesta«stabilitàcompetitiva»:1.crearevalorecondivisocontuttiglistakeholderinmododuraturoneltempo;2. misurare le decisioni di business analizzando tutti gli impatti (economici,sociali,ambientaliedigovernance)cheessedeterminano;3.comunicaregliimpattidisostenibilitàdelledecisioniperciascunstakeholder.

2.3 Ma come si è sviluppata la ResponsabilitàSocialed’Impresafinoadora?2000 – La UE la inserisce nella propria agenda “strumento strategico perrealizzareunasocietàpiùcompetitivaesocialmentecoesaepermodernizzareerafforzareilmodellosocialeeuropeo”;2001–NelLibroVerdedellaCommissioneEuropealaResponsabilitàSocialed’Impresa viene definita come “l’integrazione volontaria delle preoccupazionisocialieambientalidelleimpresenellelorooperazionicommercialieneirapporticonlepartiinteressate”;2002 - Creazione del CSR Multi-Stakeholder Forum formato da imprese,organizzazioniimprenditoriali,reti,sindacatierappresentantidellasocietàcivilecon l’obiettivodi promuovere l’innovazionee la trasparenzanelle pratichediresponsabilitàsociale;

2006-ComunicazionedellaCommissioneEuropeaIlpartenariatoperlacrescitael’occupazione:faredell’Europaunpolodieccellenzainmateriadiresponsabilitàsocialedelleimpreseincuisienfatizzainparticolarelanecessitàdipromuoverelaresponsabilitàsocialesottodiversiaspetti:sensibilizzazione,scambiodibuonepratiche,sostegnodelleiniziativemultistakeholder,collaborazioneconglistatimembri,informazionerivoltaaiconsumatorietrasparenza,ricerca,educazione,piccoleemedieimprese,dimensioneinternazionale.Inoltresievidenziachelaresponsabilitàsocialeèimportantepertutteleimprese,siaperlemultinazionalisiaperlepiccoleemedieimprese;2010–AmarzolaCommissioneEuropeapubblicalaStrategiaEuropa2020,undocumentochedefiniscelastrategiadell’Ueperusciredallacrisieperprepararel’economiaadaffrontarelesfidedeldecenniosuccessivo;

2011–NellaComunicazionedell’ottobre2011l’UnioneEuropeafornisceunanuova definizione diCSR: “laResponsabilità Sociale delle Imprese consistenell’impattocheessehannosullasocietà”.Semprenel2011vienepubblicatal’Agenda di azione 2011–2014, che prevede 30 impegni e proposte checoinvolgonoimprese,Statimembri,stakeholder;

2013 – Nel mese di gennaio la Commissione Europea pubblica una nuovastrategia con l’obiettivo di creare le condizioni favorevoli alla crescita sostenibile ealcomportamentoresponsabiledelleaziende.

2014-Adottobreileaderdell’UnioneEuropeaadottanoilQuadroperilclimae l’energia 2030, che si basa sul pacchetto per il clima e l’energia 2020. Adicembreentrainvigoreladirettiva2014/95/UEriguardantelacomunicazionediinformazionidicaratterenonfinanziariodaparteditaluneimprese.Siinizieràad applicare la direttiva a partire dal 2018. Rendicontare sulle informazioninonfinanziariecontribuisceinmodosignificativoadunamaggioretrasparenzadell’aziendaversopropristakeholder,consentendoun’analisipiùaccuratadeirischiedelleopportunitàdiinvestimento.

2015-Il25settembreleNazioniUnitehannoapprovatol’AgendaGlobaleperlosvilupposostenibileeirelativi17Obiettividisvilupposostenibile(SustainableDevelopmentGoals–SDGsnell’acronimoinglese),articolatiin169Targetdaraggiungereentroil2030.

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I Sustainable Development Goals (SDGs) sono gli obiettivi identificati dagliStatimembri delleNazioni Unite per il 2030. Agli SDGs dovranno ispirarsi iprogrammie lepolitichepubblichedi tutti ipaesi,aprescinderedal livellodisviluppo.Lastessadenominazione“SustainableDevelopmentGoals”denotala consapevolezzadell’importanzadi ripensare l’attualemodello, inmododagarantirelasostenibilitàambientale,economicaesocialedellesocietàumanenellungoperiodo.Perilraggiungimentodiquesti17Obiettivi,alivellodisingoloPaeseea livelloglobale,è fondamentale il ruolodelle impreseche,aquestiprincipi,devonoorientarelepropriestrategiedicreazionedelvalore. 3. IL CONTESTO

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3.IlcontestoinItaliaeinFriuliVeneziaGiulia

Consideratal’articolazionedellatematica“CSR”,nonèagevolericavarestatistichepuntuali e descrittive di quanto realizzato dalle imprese. Il principale studionazionalesullepratichediCSRposteinesseredalleimpresevienerealizzatodall’OsservatorioSocialis incollaborazionecon Istituto Ixè.L’ultimaedizione9 conferma una tendenza crescente all’impegno in pratiche di ResponsabilitàSocialed’Impresaeconsolidauntrendgiàaffermato.L’85%delleaziendeharealizzatoalmenouninterventodiCSRnel2017,unvalorequasidoppiorispettoaquellodisediciannifa,inoccasionedellaprimarilevazionedell’Osservatorio.

E’purverochelestatisticheriguardanouncampionedi400impreseitalianecon almeno 80 dipendenti, dunque non sono rappresentative del contestoitalianooregionale.Segnala,però,unorientamentochestaindirizzandoancheleimpresediminoridimensioni.

Tra le ragioni chemotivano le imprese ad adottare azioni diCSR, lo studioindividua:

● vantaggioperlagestionedellerelazioniconilterritorio,conbanchee stakeholder(52%delleimprese);● sensibilitàambientale(51%delleimprese);● espansione/fidelizzazionedelportafoglioclienti(46%delleimprese);● qualificazionedell’immagineedellareputazionecorporate(35%delle imprese);● ifattorieconomiciedirisparmio(tasse/finanziamenti)(21%delleimprese);● ilmiglioramentodelclimainterno(16%delleimprese).

Non è possibile fare inferenza sulle realtà territoriali a partire da questi datinazionali per le ragioni definite in precedenza. Al momento, l’unico studioregionale - che si propone di diventare un Osservatorio permanente sultema-derivadaun’attivitàdi ricercasvoltada IRESFVGImpresaSocialeeAnimaimpresa che si è proposta di individuare, analizzare e fare conoscerele buone prassi sviluppate da aziende del Friuli Venezia Giulia in tema diresponsabilitàsocialed’impresa,secondoun’otticadigenere.Questamappaturasiinseriscenell’ambitodiunprogettopiùampioearticolatodiazionepositivaintitolato “Rafforzare l’imprenditorialità femminile attraverso la responsabilitàsocialed’impresa”finanziatodallaRegioneFriuliVeneziaGiulia10 e realizzato daAnimaimpresa,inpartnershipconIRESFVGImpresasociale.

L’ideadirealizzarequestamappatura,laprimaavviatainFriuliVeneziaGiulia,ha risposto in realtàaun fabbisognodel contesto socioeconomicodi poteredisporre di una raccolta sistematica di casi che possano essere conosciuti,analizzati e diffusi per avvicinare un numero crescente di imprese e di altriattori-chiavedelmercatodellavoro(pubblicieprivati)aquestonuovoapprocciodigestioneaziendale,sviluppoeconomicoeinnovazione.

TuttiidatiraccoltiedelaboratisonoriassuntiinunapubblicazioneelaboratadaIRESFVGImpresaSociale(2018)11.

La rilevazione on line ha permesso di costruire una primissima fotografia informaaggregatadelleimpresecheinFriuliVeneziaGiuliastannodeclinandolaCSRponendoattenzionealledimensionidellepariopportunità,politichediconciliazionedeitempieadottandomisurediwelfareaziendale“familyfriendly”.Sitrattadunquediuninsiemeparticolarmenteavanzatodirealtà,poichéoltreadavereadottatopratichediRSI,nehannosviluppatounasottodimensionespecifica, su cui ancora poche imprese investono poiché percepite come“secondarie”rispettoadaltritemidisostenibilità.

Considerando la natura giuridica, lamappatura ha coinvolto una prevalenzadisocietàa responsabilità limitata (9casi),seguitadacooperative (6casi)esocietàperazioni(6intervistate),2impreseindividuali,1societàinaccomanditasemplicee1societàinnomecollettivo.

Puravendoancoraunanumerositàdi casi contenuta, si evidenziacomesiamaggiormenterappresentatoilsettoredelterziario(con11casidicui5serviziallepersone,3alleimpresee3nelcommercio).Sonostaticoinvolti8casidelsettoremanifatturieroe2realtàoperantinell’edilizia.Nonhannospecificatoilsettore economico di riferimento 4 casi.

Considerando i mercati cui si rivolgono le imprese, e tenuto conto cheun’aziendapuòoperaresupiùmercati,ladistribuzionevede15casipresentialivellointernazionale,10alivellolocalee9aventicomeriferimentoilmercatoitaliano.L’informazioneèsignificativa inquanto la richiestadicertificazionidisostenibilitàel’attenzioneallaRSIèsviluppatainalcunicontestidell’UeediPaesi anglosassoni.

9OsservatorioSocialis di ErrepiComunicazione e Istituto Ixè (2018), VIIIRapporto sull’impegno sociale delleaziendeinItalia,ErrepiComunicazione10L’interventoèstatorealizzatoconilcontributodellaRegioneAutonomaFriuliVeneziaGiulia–Direzionecentralelavoro,formazione,istruzione,pariopportunità,politichegiovanili,ricercaeuniversitàavaleresull’avvisopubblico“Iniziativespecialivolteasostenereillavorodelledonne,favorendopercorsidicrescitaprofessionaleedicarrierasianell’ambitodellavorodipendentecheinquellidellavoroautonomoedell’eserciziod’impresaoprofessione–contributianno2016”(aisensidelregolamentoemanatocondpreg.n.147del20luglio2016).

11IresFVGImpresaSociale(2018),Progettodiazionepositiva:“Rafforzarel’imprenditorialitàfemminileattraversolaresponsabilitàsocialediimpresa”MappaturadellebuoneprassiRapportodiricerca,IRESFVG.

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Perquanto riguarda la tipologiadi clientela, le imprese intervistatepotevanoindicarepiù rispostee infatti ladistribuzionepresentaunpaneldi riferimentochesirivolgealconsumatore/clientefinale(14casi),adaltreimprese(14casi)eallapubblicaamministrazione(6casi).Ancheinquestocasol’attenzioneguardasiaalpotenzialeruolochepuòavereil“consum-attore”,cosìcomelefiliereche–apartiredallaaziendacapofila–possonodeciderediaverepreferibilmentesubfornitoricheattuanopolitichediRSI.Tra le imprese intervistate, sono state individuati 11 best-practice regionalirelativeaimpresechesisonodistinteperazionidiCSRinotticadiwelfare.Certamente laquantitàdeicasianalizzatinonpermettediconsiderarecome“rappresentativo”ilcampioneintervistatoche,oltretutto,èstatopreselezionatosullabasediunaconoscenzaempiricadelledifferentirealtà.Gettalebasi,però,perunaimplementazionediunveroeproprioosservatoriocontinuosullaCSRnelleimpresepressolanostraregione.

4. azioni di CSR

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4.AzionidiCSR

La responsabilità sociale delle imprese può e deve essere incorporata nellepraticheaziendalidellepiccoleemedieimprese(PMI)enonvaconsiderata-comespessoavviene-appannaggiosolodellegrandiaziendeodellesocietàmultinazionali.

È importante sottolineare come grazie alla loro dimensione limitata ed allerelazioni più strette e dirette con collaboratori e territorio, le PMI spessoinserisconogiàiniziativediresponsabilitàsocialenellapropriastrategiama,nonessendoquesteazioniformalizzateedefinite,spessononvenganoconsideratecometali(lac.d.“CSRinconscia”).

Nel rapporto “Responsabilità e nuove prospettive - Come aiutare le piccoleimprese ad agire in modo socialmente e ambientalmente responsabile”12,pubblicatodallaCommissioneeuropea,sievidenziacomesiastrategicamentemolto importante per le PMI impegnarsi nella promozione e diffusione dellepratichediresponsabilitàsocialed‟impresa.

Vieneinfattisottolineatocome:

“Laresponsabilitàsocialedell’impresaèunostrumentoperrisolvereproblemireali[...]Laresponsabilitàsocialedell’impresanonvaconsiderataastrattamente,mamessapiùesplicitamenteinrelazioneconobiettivipoliticiqualilalottacontrol’esclusionesociale,losviluppodellospiritoimprenditorialeolariduzionedelleemissionidiCO2;LePMIpossonoagireefficacementesulpianoregionaleelocaleinquantofortementeradicatenellaregioneonellacittàincuisonostabilite.Leproblematichesocialieambientaliacuisonosensibilisonoprevalentementedinatura localee regionale.Glieffetti positivi, in terminieconomici, sociali oambientali,diunapiùacutaconsapevolezzadellapropriaresponsabilitàsocialedapartedelleimpresesonopiùnettamenteavvertitisulpianolocaleeregionale;… e nell’ambito dei distretti e dei settori industriali. Le PMI di uno stesso distretto osettorespessodevonoaffrontareproblemisocialieambientalicomuni.UnarispostacomunepuòaverecostiminorierisultatimiglioridiquellicheciascunaPMIpotrebberaggiungereagendoindividualmente.”.

Non ci si può più esimere dall’operare in un’ottica diResponsabilitàSocialed’Impresa,cosìcomesenerendenecessarialacomunicazionedapartedelleaziendechegiàvisiapprocciano.

Ladimensionedell’aziendanondevetradursiinunamotivazionepernonagireinotticasostenibile,inquantotutteleazioniestrategiecherientranosottotalecappello,perquantopiccole,sirendonoportatricidiunaculturaesemplareedigrandeimpattopositivo,chenecessitavisibilitàperpoteresserestudiataereplicatadaaltriattoridelterritorio.

MacomecisipuòapprocciareallaResponsabilitàd’Impresa?Perprimacosasi rende necessario l’individuazione ed il coinvolgimento degli stakeholder di riferimento, ossia i portatori di interessi che possono influenzare o essereinfluenzatidalledecisioniedazionidiun’azienda.

Solitamente,glistakeholderprincipalisono:

-clienti

-lavoratori

-comunitàlocali

-creditori(bancheetc)

-fornitori

-autoritàlocali

-sindacati

-massmedia

-ricercatori

-partnercommerciali

-associazionidiconsumatori

-organizzazioninongovernative

L’azienda deve in primo luogo identificare quali siano gli stakeholders piùimportanti per la propria attività, così da poter avviare con loro un dialogoperaumentare lapropriaconsapevolezza rispettoai lorobisogniedalle loroesigenzeemigliorarediconseguenzabenieserviziprodotti,nonchédievitareproblemieconflitti.

Perilsuccessodellastrategiadiresponsabilitàsocialed’impresa,ènecessarioche iportatoridi interessevenganocoinvolti in tutte le fasi,dallavalutazioneinizialeall’implementazione,allavalutazionefinaledelleiniziative.

Dopo aver attivato iniziative che rientrano sotto al cappello strategico dellasostenibilitàedellaRSIèindispensabileoperareinfattiunaanalisidiciòcheèstatorealizzato,pervalutarneirisultatirispettoagliobiettiviprefissati.

Irisultatidaanalizzarepossonoessere:

- Interni: una maggiore soddisfazione e maggior engagement delle risorseumane,menoassenteismo,attrazionediforzalavoropiùqualificata,sviluppodiprodottiinnovativi.

-Esterni:aumentodeiclienti,nuoveopportunitàdibusiness,migliorirelazioniconglistakeholder,migliorereputazioneaziendale.

12http://ec.europa.eu/DocsRoom/documents/11866/attachments/1/translations/it/renditions/native

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Lavalutazionedelraggiungimentodideterminatirisultatinonsempreèimmediata:cisonoperòalcunistrumentichepossonoaiutarelePMIavalutareilsuccessodelleproprieiniziative,qualiadesempiogliIndicatoriGlobalReportingInitiative,utiliallastesuradelReportdiSostenibilitàdell’azienda.Leattivitàepratichechesidecidedisvolgerepossonoinfattiavereimpattisudiversi contesti ed aree d’interesse:-Luogodilavoro(WelfareAziendale)-Comunità-Ambiente-Mercato

4.1RSIestakeholderinterni:politichediascoltoevalorizzazione delle risorseIl benessere organizzativo e ilmiglioramento delle condizioni e della qualitàdellavita lavorativarappresentanoobiettivistrategicidi responsabilitàsocialedi impresa, in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile, inclusivo eintelligente. Tale approccio richiede la capacità di ascoltare e dare valore aibisogni dei propri stakeholder interni (collaboratori e dipendenti), consideratinella loro diversità, data non solo dal ruolo svolto in azienda, ma anchedall’età,dalgenere,dallaprovenienza.Riprendedunqueiprincipideldiversity managementemiraaporreattenzionealleesigenzeespressedallapersoneconl’obiettivodimigliorarelaqualitàdellavitalavorativaditutti,aumentandolacompetitivitàdell’impresa,riducendolepotenzialiconflittualitàemigliorandogliindicatoridiperformance.Unadelledomandepiùfrequentichevengonopostedaidipendenti,einparticolaredallacomponentefemminileodapersoneconcarichidicurafamiliareèquellodellapossibilitàdiconciliaretempilavorativiefamiliari13.L’importanzadirispondereaquestospecificofabbisognorientracome“costante”nelleindicazionipresentinelleStrategieeuropeeperl’occupazioneedaAgenda2030, tuttavia in Italiae inFriuliVeneziaGiulia sonoancorapocodiffuse, siconcentrano nelle aziende di medio-grandi dimensioni, mentre filtrano conmaggioredifficoltànelsistemadellePMI.Ciòperunascarsainformazione,perladifficoltàadaccedereaglistrumentiesistentieperladifficoltànelmisurareilvaloreaggiuntointerminidiproduttivitàecompetitivitàapportatodataliformediinnovazionenellagestionedelpersonale.

Recentemente, tuttavia, si sta manifestando un nuovo interesse, risvegliatoanchedall’impulsodatoal“secondowelfare”einparticolarealwelfareaziendaleapartiredallaleggedistabilità2016,conl’introduzionediincentivifiscalichehannopromossogli investimentidelle impreseasostegnodelbenesseredeilavoratori e delle loro famiglie.Contemporaneamente si è aperta una nuovafasedellerelazioni industrialichehamessoilwelfareaziendalealcentrodeirapportidilavoro,eunruoloimportanteèstatoassuntodaicontrattiaziendalieterritoriali.Rispettoaquesteprevisionidilegge,risultafondamentaleperleorganizzazioniriuscireaindividuareconprecisioneibisognideipropristakeholderinterni,alfinedioffrirerisposteefficaci,flessibiliepersonalizzate,chepossonooltretuttoavere ricadute positive anche sulla comunità circostante (da cui si possonoacquistareservizidiwelfare,oppureoffriredeiservizialterritorio),sviluppandosistemi di servizio oggi carenti.Se legrandiemedie impresesono facilitatenellagestionedelle iniziativediwelfare perché hannomaggiori bacini di utenza e competenze professionalidedicate,perlePMI(cherappresentanolamaggioranzadeltessutoproduttivolocale)vasupportatalalorocapacitàdifarereteconaltreimprese,maancheconglientipubblicieleorganizzazioninonprofit,inunprocesso“generativo”diservizidiwelfaredicomunità.

Qualisonogliambitidiinterventoincuisipossonorealizzareinterventidiwelfareaziendale?

13Cfr.: Di Santo P., VillanteC.,Genere e responsabilità sociale di impresa, Ediesse 2013;ChiaromonteW.,VallauriM.L.,Modelliedesperienzediwelfareaziendale,Giappichelli2018;LegacoopVeneto,ApproccipositiviallepolitichediconciliazionedeitempidivitaedeitempidilavoronelleimpresecooperativedelVeneto,2014.

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Rispetto agli ambiti di intervento, le organizzazioni possono attivare unamolteplicità di interventi, purché basati su un’attenta rilevazione. Per avereun’ideadelleazioniedeglistrumentiattivabili,undocumentointeressanteèilReportPMIIndexdiGeneralieperilFriuliVeneziaGiuliaunprimoosservatoriosullaRSIinotticadigenereèstatoattivatodaAnimaimpresaincollaborazioneconIRESFVG,cheharaccolto11casidiaziendedelFriuliVeneziaGiuliachehannoattivatopercorsidivalorizzazionedellerisorseumaneconintroduzionedisistemidiwelfareaziendale.

Uno strumento interessante per muovere i primi passi, infine, può essere ilWelfareModelCanvas,elaboratoinLombardia,checonsentediadottareunapprocciodivisualthinkingall’elaborazionediunpianodiwelfareaziendale.

Lesceltediwelfareaziendalerichiedonoinoltreunforteengagementinterno,affinchèsianocompresieutilizzatialmeglioglistrumentiproposti,maancheunengagementdeglistakeholderesterni,perchépossonocontribuireallosviluppodel sistema di secondo welfare. Fondamentale è quindi la comunicazioneattraverso la rendicontazione di sostenibilità integrata, oppure adottandopercorsidicertificazioneadhoc(es.FamilyAuditdelTrentinoAltoAdige).

Alcuni esempi per il miglioramento delle condizioni lavorative/benessere deicollaboratori(welfareaziendale):

1.smartworking

2.previdenzasanitariaintegrativa

3.realizzareomigliorarel’arearistoroperidipendenti

4.definireconvenzioniconpalestre,librerie,negozi…

5.adottareorariflessibili

6.gestirel’ascoltodeicollaboratoriedeilorobisogni

7. organizzare corsi per la crescita culturale, non solo professionale deicollaboratori

8.gestireunprogrammadipariopportunità…

4.2AzionidiRSIversolacomunità

Attivareiniziativerivolteallapropriacomunitàdiappartenenzapuòesserefontedinumerosivantaggipertuttigliattoricoinvolti.Traleazionidiresponsabilitàsocialerivolteallasocietà,cisonoilvolontariato,ilmentoringelesponsorizzazioni.

Mentre queste ultime spesso si traducono in un coinvolgimento dell’impresain termini economici filantropici, le altre due azioni sposano il concetto diResponsabilità Sociale in maniera più completa. Il volontariato d’impresacomprende tutte quelle azioni per cui un’azienda mette a disposizione ipropridipendenti-equindiilproprioknowhow-oiproprimezzipersvolgereun’attivitànoninerentealproprioruoloeconomico.L’aziendainquestomodocreapartnershipconassociazionidel territorio,aiutandole inprogettispecificiadhocoppurenellungoperiodoconunacollaborazionecontinuativa.Inquestomodo,coinvolgendoattorididifferentirealtà,si formaunterrenoproficuoperla generazione di innovazione sociale e la crescita e l’arricchimento di tutte leparticoinvolte,grazieadazionichepermettonodi lavoraresullesoftskillsemigliorarecosìanchelapropriaefficaciarelazionaleall’internodelcontestolavorativo.

Ilmentoringprevedeinvececheilpersonaledell’aziendaaffianchialcunefigure(giovani,disoccupati,persone indifficoltà)e leaccompagni inunpercorsodiformazioneall’internodell’azienda,utileallapreparazioneall’entrataalmondodel lavoro, grazie all’apprendimento sia delle competenze professionali, siadellestrutturechesonoallabasedellavitaaziendale.Anchequestamodalitàpermetteallarisorsaumanadiaffinarelepropriesoftskillsediarricchirsialivelloumano, approcciandosi ad un capitale intellettuale completamente differentedalproprio.

Tutte queste azioni comportano impatti positivi sull’azienda, migliorando irapporti tra essa e la comunità di appartenenza, attraendo talenti e forzalavoropreparata (nel casodi iniziativedimentoringe formazione,di accordiconistituzioniscolasticheperstageseiniziativediapprendistato).Oltreaciòuna conseguenza positiva importantissima è data dal miglioramento dellareputazionecheinunasocietàtrasparentecomequellaattualeèunavariabilecompetitivaimportantissimapermantenereipropriclientiedattirarnealtri.

Infine,perl’azienda,operaresullapropriacomunitàsirivelamoltoutileanchealfinediindagareilmercatoall’internodelqualesimuove,studiandoladomandaed approfondendo la conoscenza del proprio contesto d’azione e potendosvilupparecosìstrategiedisuccesso.

Le azioni di questo tipo si traducono ovviamente anche in vantaggi per lacomunità,contribuendoamantenerlaunavivaedattiva,curandolosviluppodirelazionitradiversimondi,aumentandonelepossibilitàdioccupazione,facendocrescereleattivitàdivolontariatoefavorendocosìloscambiodiesperienzetrasettoreprofitenonprofit.

14Cfr.:https://www.welfareindexpmi.it/wp-content/uploads/2018/04/Rapporto-Welfare-Index-PMI-2018.pdf15Cfr.:http://www.animaimpresa.it/category/welfare-ires-regione-fvg/16Cfr.:https://welfaremodelcanvas.com/

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È importantissimo coinvolgere i lavoratori sin dall’inizio tramite un’accuratacomunicazioneinterna,perverificareinmanieracongiuntaqualipossanoessereilorointeressioleproblematichechesonopercepitecomepiùrilevantialivellolocale.

Cisonomoltissimemodalitàattraversocuil’aziendapuòoperaresullacomunitàdiriferimento,tracui:

-prevederedonazioniaorganizzazionibeneficheinvecediregaliaziendali;

-sponsorizzareeventisportivieculturali;

-donarematerialeusatoadassociazionibenefichee/oascuole;

-organizzarevisiteinaziendaperifiglieelefigliedeidipendentieperstudenti;

-mettereadisposizioneilocalidell‟aziendaperattivitàdiassociazionilocali;

- avviare iniziative congiunte con altre imprese, associazioni di categoria,comunicare

quantosiintendefarepersvilupparesinergieediniziativecomuni;

- mettere a disposizione il know how manageriale ad altre associazioni/organizzazioni,peresempioorganizzazioninongovernativeche lavoranonelterritorio;

-concederealpersonalediprestareoredivolontariatodurantel‟orariodilavoroper

iniziative quali programmi dimentoring con ragazzi/ragazze oppure personechelavoranonell‟azienda;

- avviare collaborazioni con istituzioni educative, apprendistati, attuazione diprogetticonstudentiuniversitariediscuoledibusiness.

4.3AzionidiRSIversol’Ambiente

L’attivitàproduttivahaunimportanteimpattosull’ambiente:invisionedell’Agenda2030 e di tutte le considerazioni ambientali che hanno un peso importantenell’influenzarelasceltadiunconsumatorecheèsemprepiùsensibileaquestetematiche,sirendeunnecessariouncambiodiparadigmadapartedelleaziende,che possono e devono puntare sulle azioni sostenibili come leva strategica.Ilmodello economico lineare ‘take-make-dispose’, basato sull’accessibilità digrandiquantitàdirisorseedenergiaèsempremenoadattoallanostrarealtàincuicitroviamoadoperare.

Possonoessereattuateiniziativepervalutarequalisonoiconsumicorrentiestabilireobiettividirisparmioenergetico,adottandosemplicistrategie(consumocarta,acqua,energiaelettrica,carpoolingetc.).Sipuòpoioptareperl’utilizzodi prodotti ecologici, (pulizie, prodotti di carta riciclata etc), sensibilizzare ilmanagement,lostaffediclientisuitemiambientali,comunicareleproprieiniziativeesternamente,aclientie fornitoried internamenteacolleghied imprenditori.Sarebbeutilecreareungreenteaminternoall’azienda,coinvolgendoidipendentiperfavorirelosviluppodistrategiedisostenibilitàambientali.

Leiniziativeasostegnodell’efficienza–cheincidonosullariduzionedellerisorseedell’energiafossileconsumataperunitàdiproduzione–dasolepossonoritardarelacrisidelmodelloeconomico,manonsonosufficientiarisolvereiproblemidatidallanaturafinitadeglistock.Siponequindicomenecessarialatransizionedalmodello lineare ad un modello circolare,chenellaconsiderazionedituttelefasi–dallaprogettazione,allaproduzione,alconsumo,finoalladestinazioneafinevita–sappiacogliereogniopportunitàdilimitarel’apportodimateriaedenergiainingressoediminimizzarescartieperdite,ponendoattenzioneallaprevenzionedelleesternalitàambientalinegativeeallarealizzazionedinuovovalore sociale e territoriale.

Unostrumentoutilepervalutareilproprioimpattoambientale,delineandonelevariabili e comprendendocosì le strategiadautilizzareperun’ottimizzazionedellefasidiproduzioneinterminiecologicièilBilanciodiSostenibilità.

Alcune attivitàdisostenibilitàe/osicurezzaambientale:1.effettuareinterventidirisparmioedefficientamentoenergetico2.incentivareformedimobilitàsostenibile(carpoolingaziendale…)3.installareimpiantiperlaproduzionedienergierinnovabili4.adottarestrumentiperlariduzioneelosmaltimentodeirifiuti5.condividereconiproprifornitoriunpercorsoperunafilierasostenibile6.migliorarelalogisticainun’otticadisostenibilità

7.adottareunapoliticadiacquistiverdi,ecc.

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4.4AzionidiCSRrivoltealmercato

InquestacategoriarientranotutteleattivitàdiCorporateSocialResponsibilityrelativeallafilieradeifornitori,allaqualitàesicurezzadeiprodottiedaiprocessidi innovazione.

Nelnostrocontestocisifocalizzeràsullaattivitàcheriguardanoglistakeholderclienti e fornitori.

Perquantoriguardaiclienti,ènecessariosottolinearecomeogniazionealoroindirizzata debba tenere in conto la natura e le variabili di coloro che rientrano in talecategoria,chesipuòsuddividerein:

-clientipubblici(altreimprese)dicuil‟aziendainquestionepuòesserefornitore,inunarelazioneB2B

-clientiprivati(individui).

Attraversol’ascoltocostantediquestecategoriedistakeholder,sipuòprocederead un’analisi di quelle che si rivelano essere le loro necessità e priorità: leaziendepossonoinquestomodotarareunastrategiadiResponsabilitàSocialed’Impresa a lungo termine che risponda effettivamente ai loro bisogni inmanieraconcreta,acquisendoancheunvantaggiocompetitivoneiconfrontideicompetitor.Questitipidiiniziativehannoinfattiunpotenzialedimiglioramentodellareputazionetaledapoteressereconsideratolevadisuccesso,attraendonuoviclientiemantenendoquellichegiàlosono.

Ma come ci si può approcciare ad attività di CSR relative a questo tipo distakeholder? Inprimissipossonosvilupparepiattaformediascolto (virtualioreali)perrisponderealleaspettativeedalledomandediclienti,avendocosìdatiperformularespecificheattivitàinrispostaaibisognidaloropresentati.Un’altraforma di Responsabilità Sociale d’Impresa consiste nella trasparenza con ilclienteattraversounacomunicazionechiaraepuntualedell’usoresponsabiledeiprodottiedellemodalitàdismaltimento.Atalpropositosipossonoancheadottare delle etichette specifiche per prodotti “responsabili”, denominateEcolabelecheindicanochetaliprodottihannounminorimpattosull’ambiente.

Molto spesso le impresesi trovanoadavere fornitori all’estero, di cui risultaspessodifficilemonitorareicomportamenti.Questoaspettorisultaperòmoltoimportante poiché rischia di comportare una cattiva reputazione dei fornitoriin termini di scarsa responsabilità ambientale o sociale, chepuò influenzareanche l’aziendachesiavvaledei loroservizi.Perquestomotivo, leaziendesocialmente responsabilidovrebbero richiedereaipropri fornitori il rispettodideterminatistandarderequisitidiqualitàambientaleesociale,cosìdamantenereintegralafilieradiproduzione.Restadifondamentaleimportanzaatalpropositomantenere un rapporto di collaborazione e scambio reciproco, per garantiretrasparenzaesicurezzaallarelazione.

Una filiera virtuosa e solida si traduce in vantaggio competitivo, attraendoinvestitorisocialmenteresponsabiliediminuendoilturnoverdeifornitori,fattorichepossonodareunpunteggiomaggioreanchenell’ambitodigared’appaltoLe relazioni con i fornitori riguardano dunque sia il rispetto di determinatistandard sia il trattamento equo dei fornitori stessi, dinamica che dovrebbetradursiinunvantaggioeinunsuccessocommercialeperentrambi.Particolarerilevanzarivestono i rapporticon i fornitori inPaesi terzidoveèpiùdifficile ilcontrollosugli standard inazienda,soprattuttoperquanto riguarda il rispettodeidirittideilavoratori,ladiscriminazioneelacorruzione.Lasceltadifornitorietici e responsabili rende le impresedi ogni dimensioneattrici indispensabilinella promozione dei diritti umani. Il rendersi garante di una ResponsabilitàSocialed’Impresavigentesututtol’insiemedifornitorirendel’aziendasensibilea tematiche che influenzano il consumatore finale nella scelta del prodottoda acquistare. L’adozione di CSR si fa anche in questo caso portatrice dimiglioramentodireputazioneevantaggiocompetitivo.

Leaziendechesioccupanodiresponsabilitàsocialeedirittiumanisiavvalgonodiunavarietàdistrumentiqualicodicidicondotta,reportingelineeguida,dicuiparleremoneiprossimicapitoli.

AlcuneazionidiCSRrivolteaifornitori:

-coinvolgereifornitorinelleproprieiniziativediresponsabilitàsociale

- valutare per ogni fornitore con cui si lavora quali sono le questioni o leproblematichepiùimportantidaaffrontare

-pagareifornitorientroitempistabiliti

- approvvigionamento responsabile: comprare prodotti in parte riciclati ocomunquesostenibili

-decidereinchemodomisurarelaperformancedeifornitori

-comunicare regolarmentecon i fornitoriper tenerliaggiornatisulle iniziativeintrapreseodaintraprenderesullaresponsabilitàsociale

elaborarelineeguidaperifornitori(Codicidicondottaperifornitori)

-valutareirisultatidelleattivitàintrapreseeconsiderarequaliiniziativepossonoessere avviate in futuro

-senecessario,cambiarefornitori.

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5. FINANZA SOSTENIBILE

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5.Finanzasostenibile

Lafinanzasostenibilerappresental’incorporazionedellequestioniambientali,socialiedigovernance(ESG–environmental,social,governance)nelledecisionidiinvestimento,nellasceltadiallocazionedellerisorsefinanziarie.

Apartiredaquestadefinizione“ristretta”,seneaggiungonoaltrepiùampie:

- Si parla di finanza sostenibile laddove, tramite lo strumento finanziario, sipromuove un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista economico,sociale e ambientale.

-Siparladifinanzasostenibileinpresenzadiunsistemastabileecheperseguaobiettividilungotermineincampoeducativo,economico,socialeeambientale,inclusa la sostenibilità occupazionale, dei sistemi pensionistici, l’innovazionetecnologica,ilprogressodelleinfrastruttureelamitigazioneclimatica.

Per investimento responsabile (IR) si intende la pratica in base alla qualeagliobiettivi tipicidellagestionefinanziaria,cioè l’ottimizzazionedel rapportotra rischio e rendimento in un dato orizzonte temporale, vengono affiancateconsiderazioni di natura ambientale, sociale o di governance (ESG -environmental,social,governance).Lagrandemaggioranzadeglistudieffettuatidasoggettiindipendentitendeadimostrarechel’investimentoresponsabilenoncomportinecessariamenterinunceinterminidirendimento,soprattuttoquandononsirealizziapplicandopesantiesclusionisettoriali.

L’investimentoResponsabilepuòessereorientatodadiverselogiche:

1.Investimentitematici:icapitalivengonoinvestitisoltantoinalcunisettoribenprecisi:efficienzaenergetica,salute,energierinnovabiliecosìvia.

2. Investimenti “best in class”: si selezionano le società che ottengono leperformanceEsgmigliori.

3.Rispettodinormeestandardinternazionali:siinvestesolonelleimpreseenegli stati che aderiscono a determinate convenzioni dell’Onu o di altre sueagenzie(Unep,Unicef,Iloecc.).

4. Esclusione: con quest’approccio, che storicamente è il più consolidato, sitaglianofuoridalproprioportafoglioisettoriritenutipocoetici.Dinormasitrattaditabacco,armi,ogm,esperimentisuglianimali,energianucleare.

5. Integrazione delle istanze Esg nell’analisi finanziaria: si allarga il campodellatradizionaleanalisifinanziaria,includendoleistanzeEsgnelledecisionidiinvestimento e nei rendimenti attesi.

6.Engagement:l’investitorecercadiavereunruoloattivonellescelteambientali,

sociali di governance dell’azienda, dialogando con il management (softengagement) o esercitando il suo diritto di voto nell’assemblea degli azionisti (hard engagement).

7.Impactinvesting:siinvesteinaziende,fondieorganizzazioniconl’intenzionedichiarata di generare sia un ritorno finanziario sia un impatto ambientale esocialepositivo,concretoemisurabile.

FarefinanzasostenibileoggisignificaoffrirecapitaliainiziativeeconomicheicuiimpattiedeffettisianoinlineaconiprincipicontenutinegliObiettividiAgenda2030.

5.1 La performance dell’investimento socialmenteresponsabileMa l’investimento socialmente responsabile è troppo bello per essere vero?Bisognaandarecontroipropriprincipiinvirtùdellaperformance?

Diversistudihannoesaminatoafondoquestequestioniehannoconclusochei fondi socialmente responsabili consentono rendimenti paragonabili a quellidellecontropartitradizionali.

E’ampiamentedimostratalarelazionesignificativaepositivatralaperformanceESGdell’impresa(ossiainterminiSociali,AmbientaliediGovernance)equellafinanziaria.LeperformanceESG,inoltre,sonocorrelateconunaminorvolatilitàdeirendimentifinanziari.

Loscorsomarzo2018,laCommissioneeuropeahapresentatoilPianodiAzioneperlaFinanzaSostenibiledell’UnioneEuropea,seguitoallarelazionefinaledelgruppodiespertisullafinanzasostenibilecheunannoprimaerastatoincaricatodistilareunpacchettodiraccomandazionialsettorefinanziariopersostenereilpassaggioaun’economiapiùsostenibileebasseemissionidicarbonio.

TraleazionipropostedalPiano:

- creareun linguaggiocomuneper la finanzasostenibile,ovverounsistemaunificato di classificazione dell’UE o “tassonomia” per definire ciò che èsostenibile e identificare gli ambiti in cui gli investimenti sostenibili possonoincideremaggiormente;

-crearemarchiUEperiprodottifinanziariverdisullabasediquestosistemadi classificazione dell’UE, permettendo così agli investitori di individuareagevolmente gli investimenti che rispettano i criteri ambientali o di basseemissionidicarbonio;

17 Eccles. R, G., Ioannou I. e SerafeimG. (2011), The Impact of Corporate Sustainability on OrganizationalProcessesandPerformance,HarvardBusinessReviewWorkingPaper12-035

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-chiarirel’obbligo,perigestoridiattivitàegliinvestitoriistituzionali,ditenerecontodei fattoridisostenibilitànelprocessodi investimentoedi renderepiùstringentigliobblighidicomunicazione;

-imporrealleimpresediassicurazioneediinvestimentodiconsigliareiclientiinbasealleloropreferenzeinmateriadisostenibilità;

- integrare la sostenibilità nei requisiti prudenziali: le banchee le impresediassicurazionesonounafonteimportantedifinanziamentoesternoperl’economiaeuropea. La Commissione esaminerà la fattibilità di una ricalibrazione deirequisitipatrimonialidellebanche(ilcosiddetto“fattoredisostegnoverde”)pergliinvestimentisostenibili,quandosigiustificasottoilprofilodelrischio,altempostessoassicurandolatenutadellastabilitàfinanziaria;

-migliorarelatrasparenzaperquantoriguardalecomunicazionisocietarie:siproponedirivederelelineeguidasulleinformazioninonfinanziarieperallinearlemaggiormentealleraccomandazionidellataskforcedelConsiglioperlastabilitàfinanziariasull’informativafinanziariacollegataalclima. 6. Forme GIURIDICHE

sostenibili

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6.Formegiuridiche“sostenibili”

L’ordinamentoitalianoprevedediversefattispeciegiuridicheatteapermettereilconseguimentodiscopichepossiamodefinire“sostenibili”.

Una prima grande suddivisione può essere determinata da forme giuridicheProfit e forme giuridiche No Profit. Fra le prime annoveriamo le Società dicapitali, lesocietàdipersone, leditte individualie iprofessionisti, lestartupinnovative(chesonounarecenteareadellesocietàdicapitali).FraleseconderientranoONLUS,Cooperativesociali,AssociazionidiPromozioneSocialeeAssociazioniSportivedilettantistiche.LamacrodifferenzafraProfiteNoProfitrisiede,comedice il terminestesso,sul fattoche lefinalitàdelleprimesianoesclusivamentequellediottenereutiliperremuneraregli investitorimentrelesecondedevonoreinvestirloperilperseguimentodeisolifinistatutari.

Difronteaquestanettadifferenziazionenegliultimiannisonosortediverseformegiuridiche “ibride” ovvero che combinano all’obiettivo di generare un profittoquello di conseguire risultati con ricadute sociali. Il primoesempio in questosensoèdatodallaSocietàBenefit,direcentenormazioneconispirazionealleBenefitCorporationdistampoanglosassone.LaSocietàBenefitèunasocietàrientrante nel libro V degli Enti, escludendo quindi in termini interpretativi lecooperative.Particolaritàdiquestasocietàèchenell’oggettosocialeoltrealloscopo“Profit”deveriportarel’impegnoaconseguirespecifichericadutesociali.Le Società Benefit allo stato attuale hanno poi l’obbligo, al momento dellaredazionedelBilancioeNotaIntegrativadiaggiungereunreportchedescrivailperseguimentodegliscopisocialiinseritinell’oggettosociale.Lavigilanzasutali dichiarazioni è curata dall’Autorità per la Garanzia della Comunicazione(AGCOM). Vista la giovane normativa (2015) e il ridotto numero di SocietàBenefitinItalia(circa200censite),visonoancoradeidubbiinterpretativicircalemodalitàdiperseguimentoricadutesociali,modalitàdidichiarazione,tipologiadicontrolloepoteriAGCOM.Nellapratica,oltreall’indubbiovaloremeritorioelapossibilitàdicomunicarsicomeSocietàBenefit,altreagevolazioni(adesempiofiscali,contributidedicati)nonsonoadoggipreviste,diminuendonellapraticauncertoappealall’utilizzoditaleforma.AltrafacciadellastessamedagliasonoleB-CORPdimatriceanch’essaanglosassone.Forme,scopisonosimilariallaSocietàBenefit con la differenza che il titolo diB-CORPviene certificato daB-LAB(bcorporation.eu)chenedecretailtitoloesubasebiennalenecertificailmantenimentodeirequisiti.B-CORPèunbrandinternazionale,quindispendibileadunaplateanumerosaedècomunque“compatibile”conlaSocietàBenefitconlaqualecondivideanchelamancanzadiagevolazionie/oincentivi.

Inizialmentesiècitatavolutamentela“StartupInnovativa”cheinveritànonsiconfiguracomeformagiuridicaaséstante(èunasrl)maconseguentementeadeterminati requisiti puòessere iscrittaadun registroad-hocche la rende

eleggibile a numerose agevolazioni. Una particolare tipologia di StartupInnovativa è quella a Vocazione Sociale. Diversi gli obblighi per l’iscrizione:deveavereadoggettosocialeattivitàprevistedall’art2comma1DL24/3/2006n.155(fraglialtriambitisanitari,educativi,culturali,ricercaetc);lacostituzionedamenodi5anni; fatturatominoredi5Mdieuro;almenounadiqueste trecaratteristiche:2/3personalecon laureamagistraleo1/3condottorato,averdepositatounbrevettooprivativa,averespesediRicerca&Sviluppoalmenoparial15%delmaggiorefracostiofatturato.L’iscrizionepermetteilconseguimentodiagevolazionifiscali(detrazioni30%perchiinvestenellastartup),flessibilitànell’assunzionedipendenti,nonassoggettabilitàa legge fallimentareecanalidedicatidifinanziamentobancariofralefacilitazionipiùimportanti.Ultima forma,di recenteaggiornamento,è l’impresasocialecheadifferenzadelleprecedentideveavereunaprevalenzaNoProfitparial70%delvolumed’affaricomedarecentedgls112del3/7/17art2edattivitàprevistedall’art2comma1DL24/3/2006n.155 (fra gli altri ambiti sanitari, educativi, culturali,ricercaetc). In terminidi formasonopossibili impresesociali leAssociazioni,gliEntidelLibroV,quindiconesclusionediditteeprofessionisti.Perquantoriguarda il personale sono state introdotte regole nella differenziazione deisalari, dell’obbligodi impiegodi volontari e lavoratori svantaggiati. L’impresasociale,comelenormalisocietàdevepubblicareilbilancioordinariodiesercizio,ilbilanciosocialeeha l’obbligodi iscrizioneal registrodelle imprese.Rivistaemaggiormenteattrattivalanormativafiscalecheaifinidelle impostediretteprevedeladetassazionedegliutiliodegliavanzidigestionecheincrementinole riserve indivisibili dell’impresa in sospensione d’imposta, effettivamentedestinati allo svolgimento dell’attività statutaria ed in più analogamente allestartup innovative la detrazionedel 30%per chi investe capitali nell’impresasocialefinoaunmassimodi1milioni.Ingeneraletrattasiditipologienuove,chesarannosoggettequindiadulteriorenormazionegiuridicaefiscaleancheconsiderandol’esperienzadichiinmodopionieristicohaintrapresoquestipercorsi.

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7. STANDARD E STRUMENTI

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7.StandardestrumentiperrendicontarelaCSRAlivellointernazionalesisonosviluppatistandard,principielineeguidapermegliodefinireuniformementelepratichediCSRposteinesseredalleimpreseeperstabilire,attraversocriteririconosciuti internazionalmente,l’impegnoresponsabile.

7.1LineeguidaOCSEperleimpresemultinazionaliLe Linee guidaOCSEper le impresemultinazionali definiscono normecomportamentalipensateperleimpresemultinazionalichedevonoessererispettateinciascunPaeseincuiquesteoperano.Lelineeguidanonsonogiuridicamentevincolanti,mala loroattuazioneèpromossadaiPuntidicontattonazionali(PCN)degliStatifirmatari.Eventualiviolazionidevonoessere denunciate ai PCN, i quali possono istituire una piattaforma didialogooavviareunaproceduradimediazione.

7.2PrincipiguidadelleNazioniUnitesuimpreseediritti umaniIl24marzo2011sonostati pubblicati i ”PrincipiGuidadell’ONUper leimpreseeidirittiumani(UNGuidingPrinciplesforbusiness&humanrights)”coniqualisioffrealleimprese(eagliStati)unostandardinternazionalecui riferirsi nella gestione del rischio di conseguenze negative sui diritti umanilegateall’attivitàimprenditoriale.

L’elaborazione di questo “manuale” è una delle conseguenze piùimportanti delRapporto “Protect,Respect andRemedy: a FrameworkforBusiness andHumanRights”, presentato nel giugno 2008 da JohnRuggie, Rappresentante Particolare del Segretario Generale dell’ONUperl’IndustriaeiDirittidell’Uomo.

Essoproponelarealizzazionediunquadropoliticointernazionaleperlagestionedellesfidechesipresentanoallemultinazionaliedall’industriaingenere in relazione ai diritti umani.

IlRapportoessoformulaunapropostabasatasutrepilastri,cheindividuanoresponsabilità diverse e complementari per ciascun gruppodi soggetti,ovvero:

1. ildoveredelloStatoditutelareidirittiumanicontrogliabusi;

2. laresponsabilitàdelleimpresedirispettareidirittiumani;

3. unamaggioreaccessibilitàarimediefficaci,dicaratteregiurisdizionaleenon,perlevittimedegliabusi.

I Principi guida sono applicati a tutti gli Stati e a tutte le impreseindipendentemente dalla loro dimensione, settore operativo, sede,proprietà e struttura. Non costituiscono tuttavia alcun obbligo giuridicosecondoildirittointernazionale.Ilpianod’azionenazionaleperleimpreseeidirittiumanimostracomesonoattuatiinSvizzeraiPrincipiguidadelleNazioniUnitesuimpreseedirittiumani.

7.3GlobalCompactdelleNazioniUniteComprende 10 principi universali su diritti umani, norme sul lavoro,ambiente e lotta alla corruzione, offre un accesso alle tematiche dellaresponsabilitàsocialed’impresaefungedapiattaformadiinterconnessioneeapprendimento.Conoltre10000impreseeorganizzazionipartecipantirappresentaoggi lapiùvastaretemondialeperunagestioneaziendaleresponsabile.L’UNGCèconcepitocomepiattaforma«multi-stakeholder»,il cuiobiettivoprincipaleèpromuovere loscambio tra i singoliportatorid’interessechelavoranoincomuneall’attuazionedeiprincipi.Ogniannoleimpresepartecipantisonotenuteapubblicareunrapportosuiprogressicompiutinell’attuazionedeiprincipi.

7.4GuidaISO26000sullaresponsabilitàsocialeLa guida ISO 26000 alla responsabilità sociale è stata sviluppatanell’ambito di un ampio processo internazionale cui hanno partecipatoPaesi industrializzati e in via di sviluppo, imprese, organizzazioni deilavoratori,deiconsumatorienongovernative.Ilsuoobiettivoèagevolarel’orientamentostrategicodeiprocessidibusinessdelle impreseedelleorganizzazioni secondo i criteri di una gestione aziendale attenta alla CSR. L’ISO 26000 non è “certificabile”, alla pari di altre norme ISO,rappresentainveceunostrumentoperdefinireinmanierachiara,univocaeinternazionalmentericonosciutaconcettichiave,approcciestrumentidiCSR.

7.5GlobalReportingInitiativeLaGlobal Reporting Initiative (GRI)mette a disposizione un quadro diriferimento applicabile nelmondo intero per la redazione di rapporti disostenibilità basati su criteri riconosciuti a livello internazionale. Essacomprende principi e indicatori che consentono alle imprese e alleorganizzazionidimisurare le loroprestazionieconomiche,ecologicheesociali.UnrapportoredattoinbaseaicriteriGRIoffreinoltreaiportatorid’interesseunquadrochiaroetrasparentesulleprincipalicaratteristichedisostenibilitàdiun’impresa.

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7.6BilancioSocialeediSostenibilità

IlBilanciodiesercizio fornisce informazioniaziendalicomplessive inerentigliaspettipatrimoniali,economiciefinanziari,manonèingradoditrasmettere,dasolo,l’effettivaattivitàsocialeeibeneficidaessaderivanti.Persopperireatalemancanza,l’aziendapuòapprocciarsiallaredazioneedallapubblicazionedelBilancioSociale-odiSostenibilità,daorainpoiindicatoBS-,tramiteilqualel’organizzazionerendenotoatuttiglistakeholder,interniedesterni,glieffettieirisultatiottenutidallapropriamissione,dagliobiettiviraggiunti,dallestrategieattuateedalleattivitàesercitate.

IlBSèunostrumentodimonitoraggio, rendicontazioneecomunicazionedelprocessodi gestione responsabile e sostenibile intrapresodaun’azienda.Siripropone di essere uno strumento di gestione, permettendo di misurare leperformanceeconomiche,socialieambientalidell’azienda.Rappresentaquindiunvalidosistemainformativoperassumeredecisioni,controllarleevalutarle;pergestireleprioritàeleaspettativedeiprincipaliinterlocutori;persupportarelapianificazionestrategicaeperverificareilraggiungimentodegliobiettivi.

Può inoltre tradursi inefficacestrumentodi comunicazionepoiché,attivandoadeguaticanalidiascolto,consentedirilevareleaspettativelegittime,ilgradodisoddisfazioneediconsensodeglistakeholdere,contestualmente,aumentalacomprensionedell’attivitàsvoltadallaSocietàrendendosistematicoildialogoe la comunicazione a due vie.

L’interventopuòconsiderarsisuddivisointremacro-aree:

1.Analisidellarealtàaziendaleintutteleparticoncernentilasocialresponsibility

2.Raccoltadiulterioriinformazioniperapprofondiregliaspettidirelazionecongli stakeholder

3.StesuradelBilancioSociale.

AnalisidellarealtàaziendaleintutteleparticoncernentilasocialresponsibilityDi seguito vengono elencate le categorie di indicatori che verosimilmente vengono considerati, tenendo conto di quanto previsto dalla Linee Guidaregionali,nazionaliedeuropee:-impegnodelladirezioneaziendale-impattieconomiciefinanziari-nondiscriminazione/dirittiumani-rapportodilavoro/politichelavorative-saluteesicurezza-ambiente-rapporticonutenti,clienti,fornitori-svilupposociale-trasparenza.

Raccoltadiulteriori informazioniperapprofondiregliaspettidirelazione con gli stakeholderIl coinvolgimento degli stakeholder è un elemento chiave del BS in quantoconsentedimonitorareirapporti instauraticonivariportatoridi interessesiainternicheesterni,dicomprendereilloropuntodivistaedicostruirerelazionidi lunga durata.

Lapredisposizionedi adeguati strumenti di ascoltoe la realizzazionedi unamappaturacheconsentadiindividuareiprincipaliinterlocutoridacoinvolgere,consentono all’Azienda di ottenere informazioni importanti per orientare lepropriesceltestrategiche.

Inparticolaresaràpossibilerealizzareunaprimavalutazionedelclimainterno:attraverso la somministrazione di un questionario autocompilato, inerente itemi che l’azienda considera come di primario interesse (ad es. i ruoli e gliobiettivi,lapressionelavorativa,lacoesionetracolleghi,larelazioneconicapi,leprospettivedisviluppoelamotivazione),vengonoraccolteinformazioniutilia individuare le aree di miglioramento ed a programmare eventuali ulterioriinterventi a sostegno delle risorse umane.

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StesuradelBilancioSocialeGraziealleinformazioniraccolteinmeritoallecategoriediindicatorielencati,èpossibiledelineareeredigereilBilancioSocialecheconsentedi:-rendereesplicitelamissioneelastrategiaamedio/lungoterminedell’Azienda,-esprimereecondividereisuoivalorielasuaculturad’impresa,comunicandoalcontempoilpropriomododiessere“sostenibile”nellacreazionedivalorea360°peraumentareilconsensoelacompetitività.Oltreaciò,ilBilancioSocialesifaportatorediinformazionichecontribuisconoadimostrarecheilperseguimentodituttigliobiettivi(anchequellicommerciali)avvienenelmassimorispettodegliinteressideglistakeholder,valorizzandoglielementidigestioneresponsabilepresentinellaconduzionedell’attività.Unreportdiquesto tiposi rende indispensabilenelcontestoattuale, incuiènecessariaunarispostachiaraepuntualeallacrescentedomandaditrasparenzaneirapportieconomici.Edènellostessocontestoche,veicolandoinformazionisull’attivitàdell’aziendaesugliimpatticheessahasull’ambienteelacomunitàdi riferimento, i dati raccolti permettono di implementare la comunicazionedell’impresa,facendosioperatoripositividireputazione.

7.7SA8000La SA 8000 indica uno standard internazionale di certificazione redatto dalCouncilofEconomicalPrioritiesAccreditationAgencyeindirizzatoacertificarealcuniaspettidellagestioneaziendaleattinentilaCSR,inparticolare:- ilrispettodeidirittiumani- ilrispettodeidirittideilavoratori- latutelacontrolosfruttamentodeiminori- legaranziedisicurezzaesalubritàsulpostodilavoro.Lanormahaloscopoprincipaledimigliorarelecondizioni lavorativealivellointernazionale e permette di definire uno standard verificabile da Enti diCertificazione.ParticolarmenteconosciutaanchenelnostroPaese,sibasasuunprincipiodi“maggior tutela”chedeveesseregarantitodall’applicazionedellostandardodelle norme vigenti nel Paese in cui viene adottata.Perciascunadelle tematicheprevistestandard, i cui requisiti devonoessereverificati,siprevedechel’impresasiimpegniinun’otticadimiglioramentocontinuoeche implementiunSistemadiGestione.E’prevista, inoltre, l’estensionediquestirequisitiancheaisubcontraenti.

7.8 Dichiarazione non finanziaria per le grandiimpreseÈdel25gennaio2017l’entratainvigoredeldecretolegislativodel30dicembre2016,n.254diAttuazionedelladirettiva2014/95/UEdelParlamentoeuropeoedelConsigliodel22ottobre2014,recantemodificaalladirettiva2013/34/UEperquanto riguarda lacomunicazionedi informazionidi caratterenonfinanziarioediinformazionisulladiversitàdaparteditaluneimpreseeditalunigruppidigrandi dimensioni.

Ilprovvedimentoprevedel’obbligodipresentareunadichiarazioneindividualedicaratterenonfinanziarioperleimpresediinteressepubblicocheabbianoavuto,inmedia, durante l’esercizio finanziario unnumerodi dipendenti superiorea500e,alladatadichiusuradelbilancio,abbianosuperatoalmenounodeidueseguentilimitidimensionali:a)totaledellostatopatrimoniale:20.000.000euro;b)totaledeiricavinettidellevenditeedelleprestazioni:40.000.000euro.

Il Decreto prevede, inoltre, che anche tutte le altre imprese non sottoposteall’obbligopossanopresentareunadichiarazionedicaratterenonfinanziarioinformavolontariasugliambiti indicatinell’art.3delDecreto,prevedendoper lePMIformesemplificate.Infatti,ledichiarazionidelleimpreseconmenodi250dipendenti,adifferenzedellealtre,possonoessereconsiderate inconformitàconlanormativasenzasoggiacerealledisposizionisuicontrolli.

In relazione ai contenuti che le imprese sono chiamate a comunicare, ilDecreto recepisce completamente la Direttiva 2014/95/UE che prevede chela dichiarazione non finanziaria debba riguardare i temi ambientali, sociali,attinentialpersonale,alrispettodeidirittiumani,allalottacontrolacorruzioneattiva e passiva, che sono ritenuti rilevanti tenuto conto delle attività e dellecaratteristichedell’impresa.

La dichiarazione di carattere non finanziario può essere presentata in dueformediverse:contenutanellarelazionesullagestioneattraversounaspecificasezioneoppurecostituireunarelazionedistintacontrassegnatadalriferimentoalD.lgs254/2016.

Larelazionedeveforniretutteleinformazioninecessarie,inoltre,acomprendereil modello aziendale di gestione e organizzazione delle attività dell’impresaancheconriferimentoallagestionedei temisopracitati; lepolitichepraticatedall’impresa,compresequellediduediligence, i risultaticonseguitigrazieadesseedirelativiKeyperformanceindicatordicaratterenonfinanziario;iprincipalirischi,generatiosubiti,connessiaisuddetti temiechederivanodalleattivitàdell’impresa,daisuoiprodotti,serviziorapporticommerciali,incluse,lecatenedi fornitura e subappalto laddove vengano considerate rilevanti ai fini delladichiarazione.L’attenzioneallecatenedifornituraèunelementointeressantedeldecretoinquantoessaallarga,seppurindirettamente,l’assessmentall’interoindotto e, attraverso le azioni dell’impresa di grandi dimensioni, può averel’effettodi sollecitare le imprese fornitrici, chespessosonoPMI,adadottarestandardambientaliesocialipiùelevati.

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IlDecretoriportal’elencodegliambitiminimisuiqualièrichiestodirendicontarele proprie attività e performance, lasciando la libertà alle singole imprese ogruppidiimpresedisceglierelostandarddirendicontazionechepreferiscono,di individuare i key performance indicators chemeglio descrivono le attivitàdell’impresainrelazioneaitemiconsiderati,diadottarelemetodologiedicalcoloritenute più adatte. Tuttavia la dichiarazione, a prescindere dagli standardadottati,devecontenerealmenoleseguentiinformazioni(lasciandoquindialleimpreselalibertàanchediallargareilperimetrodirendicontazione):1. l’utilizzodirisorseenergetiche,distinguendofraquelleprodottedafontirinnovabilienonrinnovabili,el’impiegodirisorseidriche;2. leemissionidigasadeffettoserraeleemissioniinquinantiinatmosfera;3. l’impatto,ovepossibilesullabasedi ipotesioscenarirealisticiancheamedio termine,sull’ambientenonchésullasalutee lasicurezza,associatoaifattoridirischiooadaltririlevantifattoridirischioambientaleesanitario;4. aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, incluse le azioniposteinesserepergarantirelaparitàdigenere,lemisurevolteadattuareleconvenzioni di organizzazioni internazionali e sovranazionali inmateria, e lemodalitàconcuièrealizzatoildialogoconlepartisociali;5. rispettodeidirittiumani, lemisureadottateperprevenirneleviolazioni,nonchéleazioniposteinessereperimpedireatteggiamentiedazionicomunquediscriminatori;6. lotta contro la corruzione sia attiva sia passiva, con indicazione deglistrumentiatalfineadottati.

8. EVOLUZIONEDELLA RSI

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8.EvoluzionedellaRSINeltempolaResponsabilitàSocialed’Impresasièsviluppataedhaassuntodiverseforme.AlcuniesempidicomesipossaperseguirelaRSI,interiorizzandonegliidealiefacendoneunpernosucuifondarelepropriestrategie,sipossonoritrovareinciòchevienedefinitainnovazionesocialeenellesocietàbenefit.

8.1InnovazioneSocialed’ImpresaL’Innovazione Sociale di Impresa (o Corporate Social Innovation – CSI)rappresental’evoluzionedelconcettoResponsabilitàSocialed’Impresa.Secondoquestoapproccio,l’impresanonsilimitaagestirelariduzionedeipropriimpattinegativisullasocietàmadiventasoggettopromotoredeigrandicambiamentiabeneficiodellacollettività.L’impresapartecipaattivamente,insiemeconaltrisoggetti,allarisoluzionedeibisognidellasocietà,ancheattraversolamessaadisposizionedelleproprierisorsetangibilieintangibiliedeipropriasset.

8.2SocietàBenefiteB-CorpL’Italiaè ilprimostato inEuropaesecondoalmondo -anticipatosolodagliStatiUniti-adavereunaleggechericonosceleSocietàBenefit,introdottenellaleggedistabilitàdel2016.RappresentanounriconoscimentogiuridicoLaSocietàBenefitcontieneall’internodelsuostatutoilperseguimentodiunatriplicemissione:profitto,impattopositivosullasocietàesull’ambiente.Adottaretalemodellosignificaquindiconsiderareprioritarigliinteressidiunamoltitudinediattori:nonsoloquellidegliazionisti,maanchequellidipersone,comunità,territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni edaltri portatori di interesse. Si tratta di un’evoluzione rispetto alla sempliceadesione a precetti di Responsabilità Sociale d’Impresa. Le Società Benefitnonassumono inmanieravolontariacomportamenti responsabili rispettoallacomunitàdi riferimento:questi comportamenti sono insitinellostatutostessodell’azienda,fannoquindipartedelsuocorebusinessesenzadiessil’impresanonpotrebbesussistere.Al30giugno2017lesocietàbenefitiscrittenelregistrodelle impreseerano110,quasi il doppio rispettoall’analisi fattaa fine2016,dove le società erano64: si è quindi avuta una crescita di quasi il 72%. LadistribuzioneregionaleinItaliasegnalaunapresenzamoltopiùfortenelNordItalia , conunaconcentrazionemaggiorenei settoriagroalimentare, sanitàecurapersonale,ambiente.Si prevede una diffusione capillare di questa forma giuridica impregnata diResponsabilitàSocialed’Impresa.

9. PERCORSI - il progetto

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9.PerCoRSI-ILPROGETTO“PerCoRSI- Percorsi per la competitività e responsabilità sociale d’impresain Friuli VeneziaGiulia” è un progetto che per oltre un anno coinvolge tuttoil territorio regionale nella diffusione dei principi dellaResponsabilitàSocialed’Impresa. Obiettivo dell’intervento, illustrato in conferenza stampa il scorso27 febbraio 2018alla presenzadell’assessore regionale al LavoroLoredanaPanariti,èfavorirel’introduzionenelleaziendedipratichediRSIpromuovendola conoscenza e diffusione di principi, strategie e buone prassi, in grado digenerare innovazioneesvilupposostenibile. Inoltre,PerCoRSIsiproponedisensibilizzare le nuove generazioni ai temi dell’economia sostenibile.Unprogettoparticolarmente innovativo,chehavisto la regione laboratoriodieconomiasostenibile,secondoiprincipidiAgenda2030dell’Onu,ediattivazionediquellesinergietramondoprofit,nonprofitedentipubblicichesonoilcentrodellarecenteriformadelTerzoSettore.DopoPiemonte,VenetoeLazio,ilFvgsicollocatraleregionibestperformeralivellonazionalesuquestitemi.Ilprogetto,chedureràsinoadapriledell’annoprossimo,prevedelarealizzazionedi29 incontrie laboratoridiffusisututto ilterritorio,conilcoinvolgimentodiunaventinadiespertialivellonazionaleperfarconoscerecasiaziendalidieccellenza,spiegarecomesiapossibileecreisviluppolacapacitàdiconiugareinnovazioneesostenibilità.Saranno8lemacrotematichenellequalisisvilupperannotuttigliaspettidellaresponsabilitàsocialediimpresa.Siparleràdicomunicazioneevalorizzazionedell’impegno responsabile delle aziende, di “ecosistemi di valore condiviso”e di innovazione sociale, ma anche di benessere in azienda, di welfareaziendale,risorseumaneesicurezza.Particolareattenzioneverràdedicataallasostenibilità ambientale, all’economia circolare e low-carbon economy e alleBenefitCorporation.Alcentrodell’attenzioneanchestakeholderengagementemetodologiedidatticheintemadiRSI.Destinatoalavoratorieimprese,maanche a consulenti, studenti e docenti, PerCoRSI punta a coinvolgere in unannooltre300persone.PerchéèimportanteperleimpreseadottareunapproccioCSR?«E’verocheall’esteroseneparladaoltreundecennio,maèsolonegliultimitempicheleimpreselocalihannoiniziatoacapirel’importanzadiattivarestrategieingradodiconiugareinnovazione,sviluppoesostenibilitàambientaleesociale–spiegaAnnamariaTuandiAnimaimpresa,referentescientificodelprogetto–eirisultatisiinizianoavedereconcretamente».Quali vantaggi per il sistema socioeconomico locale? «Questo nuovo ruolodell’impresa rispetto al contesto incontra le spinte del Terzo settore e delleistituzionipubblicheversounsistemainterconnessochepromuovasviluppoeresponsabilitàperilterritorio,perlasocietàlocale.Evaincontroallerichiestecrescentidellegiovanigenerazionidivivereunmercatodellavoroinclusivo,equoesostenibile–affermaChiaraCristini,responsabileperIresFvgdelprogetto–.Con“PerCoRSI”cerchiamodimettereinconnessionequestedimensionidella

società,perfavorireunosviluppoeconomicosostenibile».Qualigliaspettiinnovativi?LasinergiapositivatraprofitenoprofitqualelevadicambiamentoèstataevidenziataanchedalCentroServiziVolontariatodelFvg,unodeipartner-chiavedelprogetto“Ilvolontariatodiimpresarappresentaunamodalitàpeculiare, tra lealtrepossibili, di implementazioneoaccrescimentodellaRSI.«Iltema,–spiegaildirettorediCsvFvgFedericoCoan–anchesenoncitatoesplicitamente,èripresodalCodicedelTerzoSettorecheprevedetragliobiettivideiservizidipromozione,orientamentoeanimazioneterritorialedeiCSVlafacilitazioneeincontrodeglientidelTerzosettoreconquellidinaturapubblicaeprivatainteressatiapromuovereilvolontariato».PerCoRSIècofinanziatodalFondosocialeeuropeo,nell’ambitodell’attuazionedel Por. Comeanticipato, i seminari diPerCoRSIFVGconsentono di affrontare, conrelatorietestimoniaziendali,tuttigliaspetti-chiaviconnessiallaRSIecollegatialle seguenti Macrotematiche: 1.Comunicareevalorizzarel’impegnoresponsabiledelleaziende 2.Ecosistemidivalorecondivisoedesperienzediinnovazionesociale 3. Benessere in azienda: valori intangibili, welfare aziendale, risorseumane e sicurezza 4.Sostenibilitàambientale,economiacircolareelow-carboneconomy 5.ResponsabilitàSocialeeBenefitCorporation 6. Stakeholder Engagement, Innovazione sociale e Sostenibilitàambientale 7.EducareallaRSI 8.ApprenderelaculturadellaRSIOltreaIRESFVGImpresaSociale,responsabiledell’intervento,sonocoinvolticomepartner:-AssociazionediPromozioneSocialeANIMAIMPRESA-LegadelleCooperativedelFriuliVeneziaGiulia-AssociazionePiccoleeMedieIndustriedelFriuliVeneziaGiulia–CONFAPIFVG-AssociazioneMission2.0-AssociazioneCSVFVG-EntegestoredelCentroServiziperilVolontariatodelFriuliVeneziaGiulia-UniversitàdegliStudidiUdine,CentroPolifunzionalediGorizia-CorsidilaureatriennaleinRelazionePubblicheemagistraleinComunicazioneintegrataperleImpreseeleOrganizzazioni- Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Economiche eStatistiche–DIES

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-WellFarePordenoneFondazioneperilMicrocreditoel’InnovazioneSociale-ConsorzioperlazonadisviluppoindustrialedelPonteRosso-UnindustriaServizi&FormazioneTrevisoPordenone-AIPEMsrl-TheBusinessGamesrl-C.D.A.diCattelansrl-MolinoMorassrl-ConfindustriaUdine-Liceo“CaterinaPercoto”-AspiagServicesrl-AcegasApsAmgaS.p.A.-Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Scienze Giuridiche, delLinguaggio,dell’InterpretazioneedellaTraduzione-TecnestSrl-EnAIP–EnteAcliistruzioneprofessionaleFriuliVeneziaGiulia-CSVnet-CoordinamentoNazionaledeiCentridiServizioperilVolontariato-AssociazionePROBONOItalia

9.1. Le iniziative della Regione Autonoma FriuliVeneziaGiuliaIl progetto “PerCoRSI- Percorsi per la competitività e responsabilità socialed’impresa in Friuli VeneziaGiulia” si colloca in una serie di iniziative che laRegioneFriuliVeneziaGiuliahapostoinessereperpromuovereinregioneiprincipidellaCSR.

Innanzitutto ha contribuito alla realizzazione della Piattaforma di Indicatori di Responsabilità Sociale d’Impresa nell’ambito del progetto interregionale/transnazionale “Creazione di una rete per la diffusione della RSI” del Pianod’azionenazionalesullaresponsabilitàsocialed’impresa,lanciatodallaRegioneVeneto nel 2012 in collaborazione con la Regione Liguria. I contenuti dellapiattaformasonostatisviluppatinell’ambitodiunacollaborazionetrailPuntodiContattoNazionaleperladiffusionedelleLineeGuidaOCSEdelMinisterodellosviluppo economico e l’Università diGenova.Al progetto hanno attualmenteaderito16amministrazioniregionalietraquesteancheilFriuliVeneziaGiulia.Partecipano anche INAIL, INEA, il Ministero dello Sviluppo Economico, ilMinisterodelLavoroedellePoliticheSocialieilMinisterodellePoliticheAgricole,Alimentari e Forestali.

Leimpresepossonoavereaccessoallapiattaformaancheinviaanonimaper

un’autovalutazionesulleproprieazionidiRSI.LaPiattaformaèstatacreatapermigliorarelecompetenzeelaconoscenzadelleimpreseitalianeinmateriadicondottadiimpresaresponsabileedèraggiungibileallinkhttp://rsi.mise.gov.it/index.php.E’inoltreraggiungibiledalsitoCSRinrete(http://csrinrete.it/).

DiseguitosiriportanolepiùrecentiiniziativepromosseeveicolatedallaRegioneFVG19:

- Eventodidicembre2013“LaResponsabilitàsocialed’impresa,modelloperlosviluppo”- «Protocollod’intesainmateriadiformazioneepromozionedelletematichelegateallaresponsabilitàsocialed’impresaeallelineeguidaOcsetraMinisterodellosviluppoeconomicoeRegioneFriuliVeneziaGiulia»(DeliberadiGiuntan.539del21marzo2014)perindirizzareisistemiproduttiviterritorialiversoformedicreazionedelvalorenonsolamenteinun’otticaeconomica,maanchesocialeeambientale, favorire l’attuazionedistrumentidiRSIper lacompetitivitàdeisistemiproduttiviesviluppareformedivaloresostenibilineltempoeingradodiarricchireimprese,sistemiterritorialiesoggetticheinessivivonoedoperano(es. cittadini e Istituzioni).- Modulo formativo specifico nei corsi aziendali finanziati ex L.236/93 erealizzazionediun’indaginesu1.000lavoratoriicuirisultatisonostatipresentatiallealtreRegionieaiMinisterieinviatialleimpresepartecipanti- Premialità di punteggio nella valutazione dei progetti di formazionecontinuaperleimpresecheavevanounapoliticaattentaaitemidellasostenibilitàambientaleedellaRSIocheproponevanopercorsiformativiadessilegati.- Contributo per le imprese che vogliono per la prima volta stendere ilbilanciosociale(SA8000)- AzionidiRSIinseritenelPORFSE(tracuiilprogettoPS22)- Inserimento della tematica della RSI nel Piano di sviluppo del settoreindustriale,nell’ambitodelleprospettivedisviluppo- AccordotraMISEeRAFVGsu“DiffusioneesensibilizzazioneaiterritorieaidistrettidellaRegioneFriuliVeneziaGiuliadeiprincipi responsabilidelleLineeGuidaOCSEeazionispecifichesultemadellaRSI”.- Programma di “Prevenzione e riduzione dei rifiutimediante il riutilizzoa fini sociali di prodotti invenduti”, un ampio set di iniziative intraprese dallaRAFVG-DirezioneAmbientelegatealtemadellariduzionedeglisprechi,deirifiutieallapromozionedibuonepraticheambientali- EuropeanCommission-EnterpriseandIndustryDG.LaRegioneèstatainvitata come Speaker at the Multi-Stakeholder Forum on Corporate SocialResponsibility,3-4February2015.

19siringraziaildott.A.Castenetto,P.O.Gestioneinterventiformativi(UD)delServ.programmazioneegestioneinterventiformatividellaDir.Centr.Lavoro,Formazione,Istruzione,Pariopport.,Politichegiov.,RicercaeUniversità.

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PerCoRSI è cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nell’ambito dell’attuazione del POR. Il POR è cofinanziato dal Fondo sociale europeo.

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