Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una...

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Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola Lo sviluppo urbanistico degli insediamenti abitativi, oltre ad essere condizionato dalla morfologia del territorio e dalle sue prerogative geolo- giche, deve rispondere a precise esigenze storico-economiche. Queste necessità, proprio perché rapportate ad un contesto in evoluzione, pos- sono variare e rendere caratteristiche, in origine vantaggiose, inutili se non dannose. E così la particolare conformazione dell'altura di Montefiascone, sicu- ramente vocata all'osservazione ed alla difesa, che negli anni critici delle invasioni e delle scorribande guerresche favori l'arroccamento del castrum, ha successivamente mostrato le sue carenze soprattutto in relazione all'approvvigionamento idrico e ad un razionale sviluppo urba- nistico. Il primo problema, grazie ai progressi tecnologici, è stato in linea di massima superato. Il secondo, invece, sta condizionando, in maniera sempre più grave, l'efficienza della rete stradale. La scomoda posizione del centro storico, a cavallo del suggestivo cri- nale che circonda il bacino di Val di Lago, non ha infatti permesso uno sviluppo urbanistico organico. Ha invece favorito una trama edilizia, che potremmo definire "ragniforme", con sfilacciati raggruppamenti abitativi distribuiti lungo i principali assi stradali, difficilmente collegabili tra loro a causa della sfavorevole situazione orografica. Ciò ha causato il progressivo allontanamento delle abitazioni dal cen- tro storico, e il ricongiungimento, in alcuni casi, ad alcune frazioni, più o meno grandi, di antica origine. Questo è accaduto specialmente sui due assi viari, tra loro quasi ortogonali, della statale Cassia e della Umbro- CasentineseA/erentana; strade che hanno costituito, dal secondo dopo- guerra, le matrici generatrici dell'espansione urbana. Mons. Latino Salotti, già nel 1956, aveva colto questa tendenza cen- trifuga che, all'epoca, era appena iniziata. Da qualche anno Montefiascone si è come scossa da un lungo letar- go. Il suo abitato, fino a ieri chiuso nelle vie di circonvallazione: oggi si sposta e si estende a largo raggio per la periferia pianeggiante ed assola- ta, costruendo senza mora case popolane, aristocratiche e bei villini, pur senza un piano regolatore. E anche le numerose frazioni del contado non sono da meno; fabbricano lungo le strade maestre per collegarsi al centro cittadino. Tra qualche decennio non si parlerà più del Poggetto, delle Coste, delle Mosse, delle Grazie e neppure di Zepponami; ci sarà una sola denominazione: Montefiascone. Il processo, inoltre, ha favorito l'aggregazione di piccole borgate, tal- volta insistenti su antichi siti di appoderamento, che si sono aggiunte alle frazioni "storiche". Il quadro toponomastico che ne è emerso è particolar- Mappa del 1819 relativa al territorio circostante la fontana di Conicchio e caratterizzato dalla quasi totale assenza di costruzioni mente articolato ed un tentativo di censimento e schedatura, come il pre- sente lavoro, non potrà che risultare parziale. 1. LE COSTE La frazione delle Coste, situata a nord-ovest del paese, è la più anti- ca del territorio, e certamente esisteva prima che iniziasse il processo d'incastellamento del castrum di Montefiascone. L'attuale nome è il resi- duo dell'originale toponimo "Coste di Conicchio" (o Cunicchio), che pre- cisava l'ubicazione a mezza costa e la presenza di un cunicolo, verosi- milmente pertinente alla omonima sorgente di Conicchio. Poco più in basso della fonte, scendendo verso la valle, si trova la chiesa di San Pancrazio, nominata in un privilegio concesso da papa Leone IV verso la metà del IX secolo. Il documento menziona l 'eccle- siam S. Pancrati in Nocerino tra quelle assoggettate alla pieve benedetti- na di San Pietro, in vico Pergulata, pieve che si trovava nelle vicinanze del lago (approssimativamente nei paraggi delle trattorie "Da Morano" e "Da Corrado"). Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti) Poco distante, in località "Ciuccara" (o Ciucciara, Ciociara), esistono delle grotte che la tradizione identifica come rifugi utilizzati dai monaci nell'imminenza di pericoli. Del resto, fino alla metà del secolo scorso, molti contadini, complice la favorevole esposizione climatica, abitavano nelle molte grotte ancora oggi visibili '. Poche, infatti, erano le case in muratura; nella mappa del Catasto Gregoriano (anno 1819), in tutto il territorio della frazione esistevano soltanto una quindicina di costruzioni. Sulla frazione, lo storico Pieri Buti, ci ha lasciato una concisa nota relati- va all'anno 1871. COSTE DI CONICCHIO - Dopo la distruzione del castello Pergolala posto in questa valle presso il Cenobio di santo Piero avvenuta circa il secolo X, quei castaidi si addussero sulla vicina costiera che guarda il mezzo giorno, ed ivi escavarono le loro abitazioni. Questa contrada per essere vicina al cunicolo che ivi sgorga l'acque, prese nome di Coste di Conicchio; e conta 1185 abitanti sotto la parrocchia di s. Flaviano 2 . (1 - segue) 1 ) Le indicazioni della foto pubblicata sono: N. Negativo F990000540 Soggetto Montefiascone (Viterbo) Cascina. Data da 1890 Data a 1910 Anno di acquisi- zione da Autore Lindner, Pietro. Nome del fondo Collezione Becchetti. Località' del fondo Roma. 2) PIERI BUTI, LUIGI, Storia di Montefiascone, 1871, p.278 ABITAZIONI FONTANA DI CONICCHIO SAN PANCRAZIO

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V E C C H I E FOTO

ANNO 1956/1957(7)

U n a s q u a d r a d i ca l c io , d i r e t t a d a Vittorio Spinelli. A l c u n i g i o c a n o g i à in c i e l o , a l t r i s i r i c o n o s c o n o fac i l -m e n t e .

In piedi da sinistra: B a c c h i a r r i C a r l o , C r e s c e n z i G i u l i a n o , E g i d i G u s t a v o , M a r t i n a n g e l i L a z z a r o , M a r z i a n t o n i o F e r r u c c i o , M a n z i A n t o n i o , Spinell i Vittorio (d i re t to re t e c n i c o ) Accosciati da sinistra: P a g l i a l u n g a T o n i n o , S c o p o n i B r u n o , R u b e c a R o b e r t o , C r e s c e n z i M a s s i m o , M a c c a r o n i T o n i n o , P o r r o n i M a u r o .

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

L o s v i l u p p o u r b a n i s t i c o d e g l i i n s e d i a m e n t i ab i ta t i v i , o l t re a d e s s e r e c o n d i z i o n a t o da l l a m o r f o l o g i a de l te r r i to r io e da l le s u e p r e r o g a t i v e g e o l o -g i che , d e v e r i s p o n d e r e a p r e c i s e e s i g e n z e s t o r i c o - e c o n o m i c h e . Q u e s t e n e c e s s i t à , p r o p r i o p e r c h é r a p p o r t a t e a d u n c o n t e s t o in e v o l u z i o n e , p o s -s o n o v a r i a r e e r e n d e r e ca ra t t e r i s t i che , in o r i g i ne v a n t a g g i o s e , inut i l i se n o n d a n n o s e .

E cos ì la p a r t i c o l a r e c o n f o r m a z i o n e de l l ' a l tu ra di M o n t e f i a s c o n e , s i cu -r a m e n t e v o c a t a a l l ' o s s e r v a z i o n e e d a l la d i fesa , c h e neg l i a n n i cr i t ic i de l l e i n v a s i o n i e d e l l e s c o r r i b a n d e g u e r r e s c h e f a v o r i l ' a r r o c c a m e n t o d e l c a s t r u m , h a s u c c e s s i v a m e n t e m o s t r a t o le s u e c a r e n z e s o p r a t t u t t o in r e l a z i o n e a l l ' a p p r o v v i g i o n a m e n t o id r i co e a d u n raz i ona le s v i l u p p o u r b a -n is t ico .

Il p r i m o p r o b l e m a , g r a z i e ai p r o g r e s s i t ecno log i c i , è s t a to in l i nea d i m a s s i m a s u p e r a t o . Il s e c o n d o , i n v e c e , s t a c o n d i z i o n a n d o , in m a n i e r a s e m p r e p i ù g r a v e , l ' e f f i c i enza de l l a re te s t rada le .

L a s c o m o d a p o s i z i o n e d e l c e n t r o s to r ico , a c a v a l l o de l s u g g e s t i v o cr i -na le c h e c i r c o n d a il b a c i n o d i Va l d i L a g o , n o n h a infat t i p e r m e s s o u n o s v i l u p p o u r b a n i s t i c o o r g a n i c o . H a i n v e c e f avo r i t o u n a t r a m a ed i l i z ia , c h e p o t r e m m o de f i n i r e " r a g n i f o r m e " , c o n s f i lacc ia t i r a g g r u p p a m e n t i ab i ta t i v i d is t r ibu i t i l u n g o i p r i nc ipa l i ass i s t rada l i , d i f f i c i lmen te co l legab i l i t ra lo ro a c a u s a de l l a s f a v o r e v o l e s i t u a z i o n e o rog ra f i ca .

C i ò h a c a u s a t o il p r o g r e s s i v o a l l o n t a n a m e n t o de l l e ab i t az ion i da l c e n -t ro s to r i co , e il r i c o n g i u n g i m e n t o , in a l cun i cas i , a d a l c u n e f raz ion i , p iù o m e n o g rand i , d i a n t i c a o r i g ine . Q u e s t o è a c c a d u t o s p e c i a l m e n t e su i d u e ass i v iar i , t ra l o ro q u a s i o r t ogona l i , de l l a s ta ta l e C a s s i a e de l l a U m b r o -C a s e n t i n e s e A / e r e n t a n a ; s t r a d e c h e h a n n o cos t i tu i to , da l s e c o n d o d o p o -g u e r r a , le ma t r i c i g e n e r a t r i c i d e l l ' e s p a n s i o n e u r b a n a .

M o n s . L a t i n o Sa lo t t i , g i à ne l 1956 , a v e v a co l t o q u e s t a t e n d e n z a c e n -t r i f uga c h e , a l l ' e p o c a , e r a a p p e n a in iz ia ta .

D a qua l che a n n o Mon te f iascone si è c o m e scossa d a un lungo letar-go. Il s u o abi tato, f ino a ieri ch iuso nel le v ie di c i rconva l laz ione: ogg i si spos ta e si es tende a largo ragg io per la per i fer ia p ianegg ian te ed asso la -ta, cos t ruendo senza m o r a case popo lane, ar is tocrat iche e bei vil l ini, pur s e n z a un p iano regola tore. E anche le numerose f raz ioni del con tado non sono d a meno ; fabbr i cano lungo le s t rade maes t re per col legars i al cen t ro c i t t ad ino . T r a q u a l c h e d e c e n n i o n o n si pa r l e rà p iù de l Pogge t to , de l le Cos te , de l le Mosse , de l le Graz ie e neppu re di Z e p p o n a m i ; ci sa rà u n a so la denominaz ione : Monte f iascone .

Il p r o c e s s o , ino l t re , h a f avo r i t o l ' a g g r e g a z i o n e d i p i c co le b o r g a t e , ta l -v o l t a i ns i s ten t i s u an t i ch i s i t i di a p p o d e r a m e n t o , c h e s i s o n o a g g i u n t e a l le f r az i on i " s to r i che " . Il q u a d r o t o p o n o m a s t i c o c h e n e è e m e r s o è pa r t i co la r -

M a p p a del 1819 re lat iva al terr i tor io c i rcostante la fon tana di Con icch io e cara t te r izzato da l la quas i to ta le assenza di cost ruz ion i

m e n t e a r t i co la to e d u n t e n t a t i v o di c e n s i m e n t o e s c h e d a t u r a , c o m e il p re -s e n t e l avo ro , n o n p o t r à c h e r i su l ta re pa rz ia le .

1. LE COSTE L a f r a z i o n e de l l e C o s t e , s i t ua ta a n o r d - o v e s t de l p a e s e , è la p iù ant i -

c a de l te r r i to r io , e c e r t a m e n t e e s i s t e v a p r i m a c h e i n i z i asse il p r o c e s s o d ' i n c a s t e l l a m e n t o de l castrum d i M o n t e f i a s c o n e . L 'a t t ua le n o m e è il res i -d u o de l l ' o r i g ina le t o p o n i m o " C o s t e di C o n i c c h i o " (o Cunicchio), c h e p re -c i s a v a l ' ub i caz i one a m e z z a c o s t a e la p r e s e n z a d i u n c u n i c o l o , ve ros i -m i l m e n t e p e r t i n e n t e a l la o m o n i m a s o r g e n t e d i C o n i c c h i o .

P o c o p iù in b a s s o de l l a f on te , s c e n d e n d o v e r s o la va l l e , s i t r o v a la c h i e s a d i S a n P a n c r a z i o , n o m i n a t a in u n p r i v i l eg io c o n c e s s o d a p a p a L e o n e IV v e r s o la m e t à de l IX s e c o l o . Il d o c u m e n t o m e n z i o n a l ' e cc l e -siam S. Pancrati in Nocerino t ra q u e l l e a s s o g g e t t a t e a l la p i e v e b e n e d e t t i -n a di S a n P ie t ro , in vico Pergulata, p i eve c h e si t r o v a v a ne l le v i c i n a n z e de l l a g o ( a p p r o s s i m a t i v a m e n t e ne i p a r a g g i de l l e t ra t to r ie " D a M o r a n o " e " D a C o r r a d o " ) .

Abi taz ion i nel le grotte del le Cos te in una foto di f ine '800 (foto di Pietro L indner su ind icaz ione di Mass imi l iano Marzet t i )

P o c o d i s tan te , in loca l i tà " C i u c c a r a " (o Ciucciara, Ciociara), e s i s t o n o de l l e g r o t t e c h e la t r a d i z i o n e iden t i f i ca c o m e r i fugi u t i l i zzat i da i m o n a c i n e l l ' i m m i n e n z a d i per ico l i . D e l res to , f i no a l la m e t à de l s e c o l o s c o r s o , mo l t i c o n t a d i n i , c o m p l i c e la f a v o r e v o l e e s p o s i z i o n e c l ima t i ca , a b i t a v a n o ne l l e m o l t e g ro t t e a n c o r a o g g i v is ib i l i ' . P o c h e , infat t i , e r a n o le c a s e in m u r a t u r a ; ne l l a m a p p a de l C a t a s t o G r e g o r i a n o ( a n n o 1 8 1 9 ) , in t u t t o il t e r r i t o r io de l l a f r a z i o n e e s i s t e v a n o so l t an to u n a q u i n d i c i n a d i cos t r uz i on i . S u l l a f r az i one , lo s to r i co Pier i But i , c i h a l asc ia to u n a c o n c i s a n o t a relat i -v a a l l ' a n n o 1871 .

C O S T E DI C O N I C C H I O - D o p o la d is t ruz ione de l caste l lo Pergo la la pos to in ques ta val le p resso il Cenob io di san to Piero a v v e n u t a c i r ca il seco lo X, que i casta id i si a d d u s s e r o sul la v ic ina cos t ie ra che g u a r d a il m e z z o g iorno, ed ivi escavarono le loro abi taz ioni . Q u e s t a con t rada per essere v ic ina al cun ico lo che ivi sgo rga l 'acque, prese n o m e di Cos te di Con icch io ; e con ta 1185 abitant i so t to la par rocch ia di s. F lav iano 2.

(1 - segue)

1 ) Le indicazioni de l la fo to pubbl icata sono: N. Negativo F990000540 Soggetto Monte f iascone (Vi terbo) Casc ina. Data da 1890 Data a 1910 Anno di acquisi-zione da Autore L i n d n e r , P i e t r o . Nome del fondo C o l l e z i o n e B e c c h e t t i . Località' del fondo Roma . 2) P IERI BUTI , LUIGI , Storia di Montefiascone, 1871, p .278

A B I T A Z I O N I

F O N T A N A DI C O N I C C H I O

S A N P A N C R A Z I O

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LA V O C E - n° 12 - D icembre 2008 pag. 3

V E C C H I E FOTO

E' u n a f o t o s c a t t a t a f o r s e n e l 1 9 5 5 / 5 6 . S o n o r a g a z z i d i t u t t a l a D i o c e s i d i M o n t e f i a s c o n e , v e n u t i in c o l o n i a e s t i v a p r e s s o il S e m i n a r i o d i M o n t e f i a s c o n e . A s s i s t e n t i d u e M a e s t r e P i e : Sr. Elena Corba e Sr. Rosa Magliani. O r a s o n o tu t t i g r a n d i e f o r s e q u a l c u n o g i à si t r o v a in P a r a d i s o . R i c o n o s c i a m o e i n d i c h i a m o s o l o Domenico Bandini, p o i d i v e n t a t o Don e o r a p a r r o c o a S. M a r i a d e l G i g l i o (partendo dall'alto, 3a fila in piedi, è il 4° da destra, con le braccia con-serte).

Anche a nome nostro, fanno gli auguri più fraterni e più sinceri

di Buon Natale e Buon Anno 2009.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

[seconda parte de "Le Coste di Conicchio"]

D a l l e C o s t e si g i u n g e v a a l l a c h i e s a p a r r o c c h i a l e - a l l ' e p o c a q u e l l a d i S a n F l a v i a n o - e d a M o n t e f i a s c o n e , p e r l a s t r a d a d e t t a " S t r a d a d i C o n i c c h i o " , c h e c o s t i t u i v a il p r o l u n g a m e n t o d e l l ' a t t u a l e v i a B e r t i n a . A l l ' i n i z i o d e l ' 9 0 0 , q u e s t a s t r a d a e r a d i v e n u t a m a l a m e n t e p e r c o r r i b i l e e il p r o b l e m a v e n n e a f f r o n t a t o in u n a s e d u t a c o m u n a l e d e l 5 a p r i l e 1 9 0 7 , s e n z a t u t t a v i a e s s e r e r i so l to .

R i f e r i s c e [ . . . ] il P r e s i d e n t e c h e g l i a b i t a n t i d e l l a F r a z i o n e C o s t e r e c l a m a -n o d a p i ù m e s i c h e v e n g a l o ro r i pa ra -t a la s t r a d a d ' a c c e s s o d e l l a B e r t i n a . E s p o n e c o m e il S i g . G i u s e p p e C o r i a b b i a p r o p o s t o c h e a ta l u o p o s i a d a t t i la s c o r c i a t o i a c h e p a s s a n d o p e r il s u o t e r r e n o v i e n e a d u n i r e i n n a n z i a l m u r o d e l v e r d u z z o c o n c o n d i z i o n e c h e d e t t a s t r a d a s i a f i a n c h e g g i a t a d a u n a s t a g i o n a t a , e c h e v e n g a c h i u s a to ta l -m e n t e a l p a s s a g g i o d e l p u b b l i c o l 'a l -t r a c h e s a l i s c e p e r l a b e r t i n a u s c e n d o p r e s s o il S i g . l a c o p i n i . L a G i u n t a a l l ' u -n a n i m i t à d e l i b e r a d i s o p r a s s e d e r e s u l l a q u e s t i o n e p o i c h é , d a q u a l c h e a s s e s s o r e e s s e r e n d o s i c h e la s t r a d a c h e p a s s a su l t e r r e n o d e l S ig . C o r i s i a g i à d i p u b b l i c o d o m i -n i o . . .

L a s o l u z i o n e a r r i v e r à a l c u n i d o p o , q u a n d o v e n n e d e v i a t o u n t ra t t o d e l p e r c o r s o d e l l a " S t r a d a P o s t a l e p e r F i r e n z e " su l s e n t i e r o d i r e t t o a l p o d e r e d i M o n t e R o t o n d o , l oca l i t à o v e o g g i s o r g e V i l l a S e r e n a . Il n u o v o t r a c c i a t o - i n t e g r a t o n e l l a s t r a d a c h e d a l 1 9 2 8 v i e n e d e n o m i n a t a S t r a d a S t a t a l e C a s s i a , o S S 2, d i p e r t i n e n z a d e l l ' A z i e n d a A u t o n o m a S t r a d e S ta ta l i c r e a -ta d a M u s s o l i n i - d i v e n n e la s t r a d a p r i v i l e g i a t a p e r g i u n g e r e a l le C o s t e a s c a p i t o d e l l ' a n t i c o t r a c c i a t o , a b b a n d o n a t o e d o g g i s c o m p a r s o .

U n a v i v a c e t e s t i m o n i a n z a su l l a f r a z i o n e ci è p e r v e n u t a g r a z i e a l l ' ap -p a s s i o n a t a p e n n a d i V i n c e n z o C a r e l l i . 1

[ N e g l i a n n i d e l l a p r i m a g u e r r a m o n d i a l e , e b b i ] m o d o d i c o n o -s c e r e le c o n d i z i o n i soc ia l i , a b i t a t i v e e a m b i e n t a l i in c u i v i v e v a q u e l -la n u m e r o s a f r a z i o n e di a n t i c h e rad i c i c o n t a d i n e e d e r a u n a d e l l e m a g g i o r i d e l p e r i m e t r o t e r r i t o r i a l e d e l C o m u n e , c o n o s c i u t a a l l o r a s o l o a t t r a v e r s o le c o n t a d i n e c h e v e n i v a n o in c i t t à a v e n d e r e le s o m e d e l l a l e g n a p o s t a sug l i as in i , f ru t ta , u o v a , p o l l a m e o a p r e l e -v a r e d a l l e f a m i g l i e u r b a n e la b i a n c h e r i a s p o r c a c h e d o p o il b u c a t o d i l i s c i v i a e la s c i a c q u a t u r a a l la "fonte di cunicchio" e l a r i s c i a c q u a -t u r a s u l l e p i e t r e d e l l a r i va d e l l a g o , v e n i v a r i po r t a ta c a n d i d a e o d o -r o s a n e l l e c a s e c i t t a d i n e . P o r t a v a n o v e s t i c a r a t t e r i s t i c h e f o r m a t e d a g o n n e p e s a n t i , s o t t a n e d o p p i e , t r i p le c h e s i g o n f i a v a n o al d i s o t t o d e l p u n t o d i v i t a t e n u t o s t r e t t o d a b u s t i s o s t e n u t i d a s t e c c h e d i a c c i a i o o d i b a m b ù , s u cu i u s a v a n o i n d o s s a r e p o l a c c h e c o n f e z i o -n a t e s u m i s u r a d a l l e s a r t e d e l c e n t r o c i t t a d i n o c o n s c e l t a d i s t o f f e e m o d e l l i a l l a f o g g i a "dentrana"2 q u a l i p r i m e i m i t a z i o n i a l l e m o d e . O r n a v a n o le t e s t e c o n f a z z o l e t t i a v i v i co l o r i e m o s t r a v a n o le n u o v e c o n f e z i o n i n e i g i o r n i d i f e s t a . R i c o r d o q u e l l e s t r a d e p o l v e r o s e , s c o -s c e s e c o n s e n t i e r i q u a s i i m p r a t i c a b i l i c h e a n d a v a n o in s u e in g i ù d i r a m a t e d a q u e l l a p r i n c i p a l e p e r r a g g i u n g e r e le p o v e r e c a s e d i p i e t r a o le a n t i c h e g r o t t e t a g l i a t e n e l t u f o f o r s e f in d a l t e m p o d e g l i e t r u s c h i o v e e r a n o s p e s s o a l l o g g i a t e a n c h e t e b e s t i e .

V i t a p r i m i t i v a c o n as in i , ma ia l i , ga l l i ne . D o v u n q u e s u l l a s e r a il

f u m o u s c i v a d a i ca ra t t e r i s t i c i c a m i n i c h e n u m e r o s i e s p a r s i s o r g e -v a n o a f io r d i t e r r a sug l i i m p r a t i c a b i l i i nco l t i s c o s c e n d i m e n t i .

L a v a r i a n t e d e l l a a n t i c a V i a C a s s i a g i à a t t r a v e r s a n t e l a S e l c i a t e l l a 3 e r a s t a t a d a q u a l c h e a n n o e s e g u i t a p e r u n a p i ù c o m o -d a l i ve l l a z i one e a g g r a d i m e n t o p a n o r a m i c o p o r t a n d o l a c o m ' è o g g i n e l l a z o n a al d i s o p r a d e l l a f r a z i o n e C o s t e , m a a n c o r a c o n f o n d o b i a n c o d i p i e t r i s co . Le C o s t e c o s t i t u i v a n o u n a e n t i t à a s é , d i g e n t e

a v e n t e u n a p r o p r i a c u l t u r a , u n p r o p r i o l i n g u a g g i o ; s e p a r a t a e d i v e r s a d a q u e l l a d e l l a c i t tà s t o r i c a c h e f i n i v a c o n l ' u l t i m a c a s a d i p r o p r i e t à P i e r i s u l l a V i a D a n t e A l i g h i e r i . T r a q u e s t a e le C o s t e u n a l t ro g r u p p o d i c a s e c h i a m a -to il P o g g e t t o , il r e s t o c a m p a g n a .

Di c o s e n o t e v o l i : la c h i e s e t t a d i S . P a n c r a z i o il S a n t o d i o r i g i n e r u r a l e p o s t a p i ù i n b a s s o , l a f o n t e d i C u n i c c h i o p e r l ' a p p r o v v i g i o n a m e n t o d e l l ' a c q u a p o t a b i l e a d a t t a t a a n c h e a i l a v a g g i c o n v a s c h e t t e , o v e le c o m a r i t r o v a v a n o il t e m p o e il m o d o d i c o m u -n i c a r e e p o l e m i z z a r e n e l r i p o r t a r e i fa t t i c o n o s c i u t i in p a e s e e d a n c h e ine -ren t i a l l a c o n d o t t a d e l l a g u e r r a o s fo -

g a r s i su l l e d i f f i co l t à q u o t i d i a n e e i r o n i z z a r e s u g l i i nev i tab i l i p e t t e g o -l ezz i f am ig l i a r i . A n c o r a , u n u n i c o s p a c c i o d i sa l i e t a b a c c h i o v e si p o t e v a n o a c q u i s t a r e le c o s e p iù i n d i s p e n s a b i l i a l l a g i o r n a t a .

H o r i v i s i ta to le C o s t e e h o t r o v a t o c h e p e r le m u t a t e c o n d i z i o n i a m b i e n t a l i , ed i l i z i e , s t r ada l i e d e c o n o m i c h e , q u e s t a f r a z i o n e cos t i -t u i s c e u n a d e l l e p i ù b e l l e m è t e p e r p a s s e g g i a t e p a n o r a m i c h e d i s t e n s i v e . [. . . ] U n a p a r t e d e l l a p o p o l a z i o n e s i è t r a s f e r i t a a l d i s o p r a d e l l a C a s s i a s u c a s e e v i l l e t te p r e s t i g i o s e , o v e è s o r t a u n a z o n a u r b a n i z z a t a a t t o r n o a l la r e s t a u r a t a c h i e s a p a r r o c c h i a l e d e l C o r p u s D o m i n i . Q u e s t a p i ù e l e v a t a z o n a , a n c h ' e s s a d i n o t e v o l e i n t e r e s s e tu r i s t i co , d o t a t a d i c o m o d a s t r a d a a s f a l t a t a la s i p u ò v i s i t a r e a l r i tor-n o a t t r a v e r s a n d o il s o t t o p a s s a g g i o d e l l a C a s s i a c h e s i i n c o n t r a a l t e r m i n e n o r d d e l l a f r a z i o n e . L a s t r a d a , t u t t a p a n o r a m i c a , s i r i con -g i u n g e a l la C a s s i a in loc. G e v i , n e i p r e s s i d e l l a c h i e s a d e l C o r p u s D o m i n i .

[ . . . ] S o n o s p a r i t e le a n t i c h e f o g g e e , s e q u a l c u n a d i q u e l l e f e m -min i l i d i m o l t o p r e g i o è r i m a s t a c u s t o d i t a , è a u s p i c a b i l e c h e v a d a a fa r p a r t e d e l m u s e o d i c o s t u m e c h e s i s t a a p p r e s t a n d o . N o n p i ù c a m i n i f u m o s i a f f i o ran t i d a l l a t e r ra , m a c o m o d e c a s e , a u t o m o b i l i e b o x . I g i o v a n i a c q u i s t a n o il l i n g u a g g i o c o m u n e . L a o r i g i n a l e c u l t u r a c o n t a d i n a , c h e q u i a v e v a p r o f o n d e rad i c i d a s e m b r a r e i m m u t a b i l i , h a s u b i t o il c a m b i a m e n t o d i c o s t u m e e n t r a n d o a fa r p a r t e d e l l a n u o v a s o c i e t à c o n s u m i s t i c a .

1) Carel l i , V incenzo, Le Coste di Cunicchio, in "La Voce", set tembre-ot tobre 1983, p. 8. 2 ) C u r i o s a la n o t a su l t e r m i n e "en t rano" , e v i d e n t e va r i an te d i " den t rano " , pubb l i ca ta d a A l e s s a n d r o Mars i l i an i ne l s u o "Canti dei dintorni del lago di Boisena, di Orvieto e delle campagne del Lazio", O r v i e t o 1885 : " C h i a m a n o entrani i c a m p a g n u o l i , i qua l i ab i t ano en t ro la Ci t tà , e foresi q u e i c h e v i v o n o ne l la c a m p a g n a . Il v o c a b o l a r i o reg is t ra so la -m e n t e la v o c e forese, pe r co lu i c h e s ta fuor i de l la c i t tà la s t essa r a g i o n e cons ig l i a a c h i a m a r e entrani q u e l l i c h e s t a n n o d e n t r o . Q u e s t o v o c a b o l o è t u t t o r a v i v o a M o n t e f i a s c o n e e ne ' d in to rn i , e v i s se f in qu i i gno ra to , c o m e tan t i al tr i u g u a l m e n t e bel l i e d i leg i t t imi nata l i g i a c c h é te d i fuo r i n a c q u e il forese, al d i d e n t r o v e n n e a l m o n d o p u r e l'entrano. E p e r c h é v o r r e s t e o r a a m m a z z a r l o ? " 3 ) In rea l t à la s t r a d a per B o i s e n a , o " S t r a d a Pos t a l e pe r F i renze" , p r i m a d i e s s e r e dev ia ta , t r ans i t ava ne i p ress i de l le loca l i tà "Cas te l l ace lo " e " P i a n a Lunga" . La s t r ada de l l a "Se lc ia te l la " , i ns i s ten te su l t racc ia to de l l a C a s s i a r o m a n a e c h e da l l ' an t i co b a s o -la to ha d e r i v a t o il n o m e , e r a g i à s ta ta a b b a n d o n a t a d a t e m p o ; ne l c a t a s t o G r e g o r i a n o de l 1 8 1 9 la t r o v i a m o ind ica ta c o m e " S t r a d a d e n o m i n a t a la Fa tua je t t a [?] An t i ca " .

" C a v e r n e s c a v a t e ne l lap i l lo (pouzzole) su i lat i de l l a s t r a d a d a B o i s e n a a V i t e r b o . . . " ( d i s e g n o e t es to d i J u l e s C l o q u e t , m a g g i o 1837 )

Page 3: Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti)

LA V O C E - n° 1 - Genna io 2009 pag. 13

Anno Scolastico 1992-'93 Classe 5a elementare della

Scuola Parificata S. Lucia Filippini

M a e s t r a : Sr. Elena Corba Alunni, in aito da sinistra: M a r t i n e s M a r z i a , A m o r o s i D a n i e l a , M a n z i M a r i a n n a , O r f e i M a r c o , A m a t o L u c a , M i n e t o l a A n t o n i o , C e c c a r e l l i C l a u d i o , D o n n i n o F r a n c e s c a , l a M a e s t r a S r . E l e n a C o r b a . La fila avanti da sinistra: B o n u c c i V a l e n t i n a , L e c c h i n i E l i s a , M a c u l a n i E l e o n o r a , B e r t u c c i n i E l i s a , S o g g i a A l e s s a n d r o , B r e c c o l a I a c o p o , A m o r e v o l e M . V i n c e n z i n a .

O r m a i s o n o t u t t e s i g n o r i n e e g i o v a n o t t i e a u g u r a n o , a n c h e a n o m e n o s t r o

Buon Anno 2009!!!

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di G i a n c a r l o Breccola

[terza parte de "Le Coste di Conicchio"]

P r i m a d e l 1 9 2 3 , c o m e a b b i a m o v i s t o , l e C o s t e f a c e v a n o p a r t e d e l l a p a r r o c c h i a d i S a n F l a v i a n o . Il vescovo Luigi Rosi, p r o p r i o i n q u e g l i a n n i , a v e v a p e r ò a v v e r t i t o l a n e c e s s i t à d i "provvedere ad una mag-giore e più efficace assistenza spirituale alle migliaia e migliaia di coloni sparsi nelle varie frazioni di questo contado, affidate tutte ai due vicari perpetui di S. Flaviano", e d e c i s e p e r t a n t o d i i s t i t u i r e u n a n u o v a p a r -r o c c h i a .

L a p a r r o c c h i a d e l C o r p u s D o m i n i , u f f i c i a l m e n t e c r e a t a c o n d e c r e t o d e l 6 a g o s t o 1 9 2 1 , s o r s e c e r t a m e n -te a b e n e f i c i o d e i costaroli c h e , f i n o a q u e l m o m e n t o , a v e v a n o f r e q u e n t a t o le f u n z i o n i r e l i g i o s e n e l l a " s t o r i c a " c h i e s a d i S a n P a n c r a z i o ; m a a n c h e d e g l i a b i t a n t i d e l P o g g e t t o , f e d e l i a l l a c h i e s a d e l l a M a d o n n a d e l l e G r a z i e ; e d i q u e l l i d e l P o g g i o d e l l a F r u s t a , c h e s i r e c a -v a n o a b i t u a l m e n t e a l l a c h i e s e t t a d e l l a M a d o n n e l l a .

Il 3 g i u g n o 1 9 2 0 , il v e s c o v o R o s i a v e v a b e n e d e t t o "con animo esuberante" l a p r i m a p i e t r a d e l l a n u o v a c h i e s a a l l a q u a l e f u a f f i a n c a t a u n a c a s a p a r r o c c h i a l e e d u n a s c u o l a i n f a n t i l e . Il p r o g e t t o , f i n a n z i a t o d a p a p a B e n e d e t t o X V e d o p e r a d e l l ' a r c h i t e t t o T u l l i o P a s s a r e l l i d i R o m a , v e n n e r e a l i z z a t o d a l l a d i t t a R e n a t o R o c c a , p u r e d i R o m a .

L a c o s t r u z i o n e d e l l a c h i e s a , r e a l i z z a t a t r a d i f f i c o l t à d i v a r i a n a t u r a , f u s e g u i t a d a l v e s c o v o R o s i c o n t e n a -c i a e d e d i z i o n e .

. . . p e r i t e m p i d i f f i c i l i s s i m i , i c o n t i n u i s c i o p e r i , i f a v o l o s i p r e z z i d e l m a t e r i a l e , n e c e s s a r i e c o n s e -g u e n z e d e l l ' i m m a n e g u e r r a , l a c o s t r u z i o n e s i p r o -t r a s s e p e r o l t r e t r e a n n i s t e n t a t a m e n t e , a b r e v i r i p r e s e , t a n t o c h e il c a m p a n i l e n o n f u p o t u t o t e r m i -n a r e c h e n e l M a g g i o 1 9 2 4 , s p i a c e n d o a S . E . R e v . m a M o n s . G i o v a n n i R o s i c h e il p o p o l o d u r a n t e q u e s t o p e r i o d o n o n a v e s s e s u f f i c i e n t e a s s i s t e n z a r e l i g i o s a , c o n a m m i r a b i l e s p i r i t o d i a b n e g a z i o n e , E g l i s t e s s o v o l l e r e c a r s i o g n i d o m e n i c a e f e s t a d i p r e c e t t o a c e l e b r a r e l a S a n t a M e s s a n e l l ' e d i f i c i o d e s t i n a t o a l l a S c u o l a P i a , d o v e fu a d a t t a t o u n a l t a r e p o r t a t i l e . E a n c h e q u a n d o il v e n t o i m p e t u o s o e g e l i d o o la p i o g g i a i n t e r m i t t e n t e o la n e v e i m p e -d i v a n o il c a m m i n o a d o g n i v i a n d a n t e , S u a E c c e l l e n z a n o n m a n c ò m a i d i r e c a r s i a c e l e b r a r e la S a n t a M e s s a n e l l u o g o p r e d e t t o , p r e -d i c a n d o a g l i a d u l t i e c a t e c h i z z a n d o i f a n c i u l l i c o n u n o z e l o d ' a p o -s t o l o . . .

Il 2 2 s e t t e m b r e 1 9 2 3 , il s a c e r d o t e Bernardino Morotti, t i t o l a r e d e s i -g n a t o d e l l a n u o v a p a r r o c c h i a , c o a d i u v a t o d a don Alessandro de Rossi, p a r r o c o d i Z e p p o n a m i , d o p o a v e r s o l l e c i t a t o g l i u l t i m i l a v o r i e r e a l i z z a t o u n a l t a r e p r o v v i s o r i o c o n d e l l e p a l a n c h e , i n v i t ò il v e s c o v o R o s i a b e n e d i -r e la c h i e s a . N o n s i p o t e v a , p e r ò , p r o c e d e r e a l l a c o n s a c r a z i o n e in q u a n -t o il c a m p a n i l e n o n e r a a n c o r a u l t i m a t o .

L a c o n s a c r a z i o n e u f f i c i a l e d e l l a c h i e s a , c h e f u i n t i t o l a t a a l Corpus Domini, a v v e n n e il 1 7 a g o s t o 1 9 2 4 . Il t i t o l o s c a t u r ì d a l f a t t o c h e l ' e d i f i c i o e r a s t a t o i n n a l z a t o in v i s t a d e l l a g o , d i q u e l l a g o c h e e r a s t a t o t e s t i m o n e d e l m i r a c o l o d i B o l s e n a , e v e n t o d a c u i e r a s c a t u r i t a l a f e s t i v i t à d e l C o r p u s D o m i n i . G l i a b i t a n t i d e l l e C o s t e , e v i d e n t e m e n t e c o n t e n t i d i a b b a n d o n a r e la l o r o v e c c h i a c h i e s a p e r c h é s c o m o d a , a c c e t t a r o n o s e n z a p r o b l e m i il t r a s f e r i m e n t o , m e n t r e q u e l l i d e l l e a l t r e d u e p i c c o l e f r a z i o n i

...e anche quando il vento impetuoso e gelido o la pioggia intermittente o la neve impedì vano il cammino ad ogni viandante, il vescovo Rosi non mancò mai di recarsi a celebrare la Santa Messa...

a v r e b b e r o v o l u t o c o n s e r v a r e i t r a d i z i o n a l i l u o g h i d i c u l t o , "ma presto riconobbero il proprio torto e tutti unanimi si dissero lieti di ciò che era stato fatto, con-servando però ciascun gruppo la prerogativa del tempo passato".

N e l l ' O s s e r v a t o r e d e l l a D o m e n i c a d e l l ' 8 m a g g i o 1 9 5 5 , c o m p a r e u n a s i n t e t i c a s c h e d a t e c n i c o - a r t i s t i c a d e l l ' e d i f i c i o .

L a c h i e s a è v a s t a , a f o r m a d i c r o c e g r e c a , d i e l e g a n t e a r c h i t e t t u r a , e s t e r n a m e n t e c o s t r u i t a a d o p u s i n c e r t u m ; il s o f f i t t o , t u t t o a v o l t a , a t t e n d e a n c o r a u n a c o m p l e t a e a r t i s t i c a d e c o r a z i o n e : l ' a b s i d e e le d u e c a p p e l l e f u r o n o d e c o r a t e n e l 1 9 3 5 . L ' a t t u a l e A l t a r e M a g g i o r e , in s o s t i t u z i o n e d e l p r i m i t i v o d o n a t o d a l s i g . C o d i n i A r c h . L u i g i , è t u t t o in m a r m o , c o n a r t i s t i c o C i b o r i o in p e r f e t t o s t i l e c o n l ' a r c h i t e t t u r a r o m a n i c a d e l l a c h i e s a . È o p e r a d e l l o s c u l t o r e p r o f . P i e t r o R o m a n e l l o d i R o m a : f u c o s t r u i t o n e l m a g g i o 1 9 2 7 e c o n s a c r a -t o il 2 4 g i u g n o 1 9 2 7 . Il q u a d r o , s o v r a s t a n t e l ' a l t a -r e m a g g i o r e , r a p p r e s e n t a l a m a n i f e s t a z i o n e d i G e s ù C r i s t o a i d u e D i s c e p o l i d i E m m a u s : m i s u r a m e t r i 3 , 2 0 X 2 , 0 0 . J l c o m m . C o d i n i a v e n d o a v u t o o c c a s i o n e d i c o n o s c e r e u n n o b i l e e c c l e s i a s t i c o a m e r i c a n o ( P a u l u s K i t n a ) , f a t t o l o c o n s a p e v o l e d e l l e c o n d i z i o n i d i q u e s t a p o v e r a c h i e s a , o t t e n e -v a d a L u i l a s o m m a n e c e s s a r i a p e r c o m p e n s a r e il p i t t o r e E . F r a n c e s c a n g e l i d i R o m a . M a n c a v a a l

q u a d r o il d e c o r o d ' u n a p r o p o r z i o n a t a e r i c c a c o r n i -c e , e d a c i ò p r o v v i d e l a c a r i t à d e l R e v . m o D. Augusto Can. Giubilei, il q u a l e la f e c e e s e g u i r e , d i e t r o s u o d i s e g n o , d a g l i e b a n i s t i C a m i c i a -Benedetti d i M o n t e f i a s c o n e . A g l i i l l us t r i b e n e f a t t o r i s i a p e r e n n e r i c o n o s c e n z a ! "

S o t t o l ' a l t a r e , l a s a c r a E f f i g i e d i S . P a n c r a z i o M . , g i a c e n t e , in t e i o p l a s t i c a ; f u a c q u i s t a t a p r e s s o A r t e S a c r a - S o c . A n . F r a n c e s c o R o s a - R o m a n e l 1 9 4 2 . G l i a l t r i d u e a l t a r i , p u r e in m a r m o , s o n o n e i b r a c c i d e l l a c r o c e . Q u e l l o a d e s t r a , d e d i c a t o a l l ' I m m a c o l a t a C o n c e z i o n e , f u c o s t r u i t o n e l 1 9 3 5 e c o n s a c r a t o n e l 1 9 5 3 : l a S t a t u a d e l l a M a d o n n a r i s a l e i n v e c e a l s e t t e m b r e 1 9 2 4 . Q u e l l o a s i n i s t r a f u c o s t r u i t o d a l m a r m i s t a L u i g i B r e s c i a n i d i B r a c c i a n o , n e l m a g g i o 1 9 2 5 : f u c o n s a c r a t o n e l l o s t e s s o a n n o e d e d i c a t o a S . P a n c r a z i o M .

R e c e n t e m e n t e , in s e g u i t o a i r e s t a u r i d e i d a n n i d i g u e r r a , è s t a t a c o l l o c a t a , in a p p o s i t a n i c c h i a s o p r a l ' a l t a r e , l a s t a t u a d e l S . C u o r e : il q u a d r o r a f f i g u r a n t e il M a r t i r i o d i S . P a n c r a z i o s i t r o v a o r a a p p e s o a l l a p a r e t e s o v r a s t a n t e il p u l p i t i n o , c o n m a g g i o r e r i s a l t o d i l u c e e c o l o r i . M e r i t a d i e s s e r e r i c o r d a t o il p i c c o l o c o n c e r t o d i c a m p a n e , r e c e n t e m e n t e r i f u s e , l a g r a n d e e la m e d i a p r e s s o la r i n o m a t a d i t t a D ' A d d a d i C r e m a , l a p i c c o l a a d U d i n e n e l l a P r e m i a t a A n t i c a F o n d e r i a V e s c o v i l e d i F r a n c e s c o Bro i l i .

I p a r r o c i s u c c e d u t i s i n e l l a c o n d u z i o n e d e l l a p a r r o c c h i a , o l t r e a l g i à c i t a t o d o n B e r n a r d i n o M o r o t t i ( 1 9 2 3 - 1 9 2 9 ) , f u r o n o d o n F r a n c e s c o B e l l i n i ( 1 9 2 9 - 1 9 3 0 ) , d o n E u g e n i o Q u e r i n i ( 1 9 3 0 - 1 9 3 5 ) , d o n G i u l i o M a r t e l l a ( 1 9 3 5 - 1 9 3 8 ) , d o n S e r g i o C a p o z z i c o a d i u v a t o d a G u i d o P r e s c i u t t i n i ( 1 9 3 9 - 1 9 4 0 ) , d o n D o m e n i c o S t e f a n o n i ( 1 9 4 0 - 1 9 6 5 ) , e l ' a t t u a l e p a r r o c o d o n G i u s e p p e Fuc i l i , i n c a r i c a d a l l o n t a n o 1 9 6 5 .

(3 - segue)

Page 4: Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti)

LA V O C E - n° 2 - Febbra io 2009 pag. 11

VECCHIE FOTO ANNO SCOLASTICO 1980/81

Classe 3a B Elementare della Scuola Parificata S. Lucia Filippini. Maestra: Sr. Pietruccia Campitelli.

Q u e s t i g l i a l u n n i : in alto da sinistra - M a r r o c c o A l e s s a n d r o , C e c c a r e l l i M a u r i z i o , R i c c i G i u s e p p e , F e t o n i C o s t a n t i n o , P e z z a t o F i l i p p o , Z e r b i n i P i e r g i o r g i o , N e g r o L u c a , G i r a l d o F a b i o , C u t r o S i l v i a , F e t o n i C a r l a ; avanti da sinistra - C h i o v e l l i I s a b e l l a , L u c a r i n i S i l v i a , G e v i E m a n u e l a , P a n z o l i n i G i o v a n n a , M a t t e i A l e s s a n d r a , B r a c o l o n i D a n i e l a , F e r r i M i c h e l a , G o v e r n a t o r i M a r a , P e z z a t o L o r e t t a , M a u r i z i K a t i a , Suor Pietruccia Campitelli.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

p a n i l e , il c o m i t a t o c o n il c o n s i g l i o , e l a n a s c i t a d i q u e s t o b o l l e t t i n o c o m e p o r t a v o c e d e l l a p a r r o c c h i a , e c o m e c o r a g g i o s o d i a l o g o c o n i n o s t r i l a i c i e c o n tu t t i c o l o r o c h e v o r r a n n o c o l l a b o r a r e . . . 2

I n e f f e t t i , p i ù c h e d i u n v e r o p e r i o d i c o , s i t r a t t ò d i u n a s e r i e d i n o v e n u m e r i u n i c i c h e , i n i z i a t a n e l p e r i o d o p a s q u a l e d e l 1 9 6 8 , t e r m i n ò n e l 1 9 6 9 c o n il n u m e r o r e d a t t o in o c c a s i o n e d e l l a f e s t a d i S . P a n c r a z i o .

N e l l o s t e s s o a n n o , g i u n s e u n p a r z i a l e f i n a n z i a m e n t o d i 5 . 0 0 0 . 0 0 0 d i l i re c h e p e r m i s e d i e f f e t t u a r e i p i ù u r g e n t i l a v o r i d i c o n s o l i d a m e n t o d e l l e f o n d a z i o n i , s p e c i a l m e n t e d i q u e l l e r i g u a r d a n t i il c a m p a n i l e e l a c a s a p a r -r o c c h i a l e .

C i o n o n o s t a n t e , n e l l ' o t t o b r e d e l 1 9 7 1 , a v v e n n e u n c e d i m e n t o p a r z i a l e d e l l a v o l t a d e l l a c h i e s a e q u i n d i , il 2 6 m a g g i o d e l 1 9 8 0 , il c r o l l o d i t u t t a l a c o p e r t u r a .

B i s o g n ò a t t e n d e r e q u a t t r o a n n i p e r c h é l a r i c o s t r u z i o n e v e n i s s e c o m -p l e t a t a e l a c h i e s a , il 1 2 m a g g i o 1 9 8 4 , d o p o c i r c a v e n t ' a n n i d ' i n a g i b i l i t à , f u r i a p e r t a a l c u l t o .

Le corse di cavalli D a u n m a n i f e s t o d e l 1 8 7 1 , r e l a t i v o a i f e s t e g g i a m e n t i d i S a n

B a r t o l o m e o , s i a p p r e n d e c o m e a n c h e d a l l e p a r t e d e l l e C o s t e , o l t r e c h e a l l e M o s s e , s i s v o l g e s s e r o d e l l e c o r s e d i c a v a l l i .

[ 2 6 a g o s t o 1 8 7 1 ] A l l e o r e 8 a n t i m . C o r s a d i C a v a l l i a v u o t o l u n g o la s t r a d a d i B o l s e n a p e r il p r e m i o d i L i r e 1 0 0

[ 2 7 a g o s t o 1 8 7 1 ] A l l e o r e 8 a n t i m . C o r s a d i C a v a l l i a l F a n t i n o l u n g o la s t r a d a d i B o l s e n a c o l p r e m i o d i L i r e 7 0 .

Le Coste di Conlcchio - 4 M a p r o p r i o i n q u e g l i a n n i , l a n u o v a c h i e s a , e v i d e n t e m e n t e c o s t r u i t a in

e c o n o m i a , c o m i n c i ò a m a n i f e s t a r e g r a v i p r o b l e m i d i s t a t i c a . L e p r i m e c r e p e , a n c h e s e a c a r i c o d e l s o l o i n t o n a c o , c o m p a r v e r o n e l

1 9 6 3 , p e r p o i d i v e n i r e s e m p r e p i ù m a r c a t e e p r o f o n d e . L e l e s i o n i n o n r i g u a r d a v a n o s o l t a n t o l a c h i e s a , m a a n c h e il c a m -p a n i l e , c h e m a n i f e s t a v a c e d i m e n t i i n u n l a t o , e l a c a s a p a r r o c -c h i a l e .

D a l l e r e l a -z i o n i t e c n i c h e r i s u l t ò c h e l a s c a r s a s o l i d i t à d e l l a , c o s t r u -z i o n e e r a d a a t t r i b u i r s i a l l a c a t t i v a q u a l i t à d e l l a m a l t a i m p i e g a t a c o m e l e g a n t e ,

p r o b a b i l m e n t e d o v u t a a l l ' i m p i e g o d i p o z z o l a -n a s c a d e n t e . C o n u n a o r d i n a n z a c o m u n a l e d e l 7 f e b b r a i o 1 9 6 5 , l a c h i e s a , r i t e n u t a p e r i c o -l o s a , v e n n e c h i u s a . 1

A d i s t a n z a d i t r e a n n i , n o n e s s e n d o s t a t o p r e s o n e s s u n p r o v v e d i m e n t o , Giorgio Zerbini, i n d i -m e n t i c a t o genius loci d e l l e C o s t e , i n s i e m e a g l i a m i c i d e l l a s u a c o m p a g n i a t e a t r a l e , s i i m p e g n ò n e l l a c o s t i t u -z i o n e d i u n c o m i t a t o p r o - c a m p a n i l e p e r l a r a c c o l t a d i f o n d i e p e r s o l l e c i -t a r e , c o m u n q u e , u n a s o l u z i o n e a l p r o b l e m a .

Q u a l e o r g a n o p o r t a v o c e d e l c o m i t a t o , p e r l a P a s q u a d e l 1 9 6 8 , v e n n e p u b b l i c a t o il p r i m o n u m e r o d i u n b o l l e t t i n o i n t i t o l a t o " I L C A M P A N I L E " ; il r e d a z i o n a l e d i p r e s e n t a z i o n e e r a a f i r m a d e l g i o v a n e p a r r o c o d o n G i u s e p p e F u c i l i .

P e r t e il C a m p a n i l e r i s o r g e r à p i ù s a l d o [ . . . ] L a c h i e s a p a r r o c -c h i a l e e il c a m p a n i l e m i n a c c i a n o d i c r o l l a r e e il p a r r o c o h a d o v u t o l a s c i a r e l a c a n o n i c a p e r il p e r i c o l o i n c o m b e n t e d e l c a m p a n i l e v i c i -n o [ . . . ] i p a r r o c c h i a n i d a p p r i m a h a n n o r e a l i z z a t o u n c a p a n n o n e -c h i e s a p e r s o d d i s f a r e u n m i n i m o s e r v i z i o r e l i g i o s o , p o i s i s o n o s t r e t t i s e m p r e p i ù v i c i n i , q u a s i s o m m e s s a m e n t e e i n o s s e r v a t i , g i u n g e n d o a f o r m a r e il C o m i t a t o l a c u i m i r a o d ì t r o v a r e o g n i m e z z o p e r r i s t a b i l i r e il c a m p a n i l e e r e n d e r e a b i t a b i l e l a c a n o n i c a [ . . . ] D a q u e s t o è s c a t u r i t o l ' i m p e g n o p e r la r i c o s t r u z i o n e d e l c a m -

N e l r i t o r n a r e a c a s a , d o v e l a s t r a d a d i M o n t e r o t o n d o s e r v e a l l e c o r s e , t u t t o il S e m i n a r i o s i f e r m ò a v e d e r e t r e c a r r i e r e c o l f a n -t i n o f a t t e d a i c a v a l l i P e p p o n i e M a i u c c i . . . 3

È i n t e r e s s a n t e r i c o r d a r e c o m e i l t o p o n i m o " F i c o " , c h e f i n o a l l ' O t t o c e n t o c o n t r a d d i s t i n g u e v a t u t t o il t e r r i t o r i o d i M o n t e f i a s c o n e a n o r d d i q u e s t a s t r a d a , s i a s t a t o c o m p l e t a m e n t e a b b a n d o n a t o .

(4 - segue)

1. M E Z Z O P R E T E , Q U I N T I N O , I pr imi croll i , in "La Voce" , o t tobre 1971, p.8. 2. Il Campanile, numero unico, Pasqua 1968. 3. A R C H I V I O D E L S E M I N A R I O B A R B A R I G O DI M O N T E F I A S C O N E (ASBMf ) , Diario pel Seminario e Collegio di Montefiascone cominciato nel Decembre del 1865 fino al 1909, 16 g iugno 1874.

In u n d i a r i o d i t r e a n n i d o p o , r e d a t t o d a u n s e m i n a r i s t a , s i t r o v a l a p r e c i s a z i o n e s u l t r a t t o d i s t r a d a c h e v e n i v a u t i l i z -z a t a p e r q u e -s t e g a r e . I n s o s t a n z a q u e l l o c h e c o r r i s p o n d e a l p e z z o d i C a s s i a c h e s o v r a s t a l e c a s e d e l l e C o s t e , s t r a d i -n a a l l ' e p o c a u t i l i z z a t a s o l -t a n t o p e r g i u n - L a d i r u t a "Oster ia de l Fico" su l la vecch ia s t rada per Bo lsena, g e r e a in una m a p p a del 1736

M o n t e r o t o n d o , l a l o c a l i t à o v e o g g i s o r g e V i l l a S e r e n a ,

Page 5: Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti)

LA V O C E - n° 3 - Marzo 2009 pag. 13

FOTO STORICHE L ' i n v e r n o 2 0 0 8 / 2 0 0 9 è v e r a m e n t e c r u d o ! N e v e a n o r d , n e v e a s u d , q u i a l c e n t r o l ' a b b i a m o a v u t a il 2 7 -2 8 d i c e m b r e e l u n e d ì 2 9 s i è s c i o l t a a l s o l e . L ' i n v e r n o è s t a t o c r u d o a n c h e d a n o i , s p e c i a l m e n t e n e i g i o r n i 1 6 - 1 7 - 1 8 f e b b r a i o 2 0 0 9 , p i ù c h e n e v e a b b i a m o a v u t o i l g e l o , p e r c u i d i v e r s e p e r s o n e h a n n o s p e r i m e n t a t o la " c a d u t a " ! L a f o t o g r a f i a s i r i f e r i s c e a l l a " f i o c c a t a " d e l 2 0 0 5 . E ' la p i a z z a S . M a r g h e r i t a r i c o p e r t a d i b i a n c o , c o m -p r e s o il g i a r d i n e t t o c h e le s t a d i f r o n t e ; i m b i a n c a t o è il t e t t o d e l l a c a s a p a r r o c c h i a l e , o r i g i n a l e s i p r e s e n t a i l t e r r a z z i n o c h e s i a f f a c c i a s u l l a p i a z z a d e l l a C h i e s a . U n v e r o s p e t t a c o l o ! ? !

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

2. NOTAZIE

N e i p r e s s i d e l l e C o s t e g r a v i t a n o a n c h e a l c u n i p i c c o l i a g g l o m e r a t i a b i -t a t i v i c o n u n a l o r o a u t o n o m i a t o p o n o m a s t i c a . È il c a s o d e l l e P E L U C -C H E , d e l l e G E E ( G E V I ) , d e l l ' A S I N E L L O , d e l l a S E L C I A T E L L A , d e l l e N O T A Z I E . Q u e s t ' u l t i m a f r a z i o n c i n a , n e l 1 9 7 6 , a t t i r ò l ' i n t e r e s s e d e l l ' a p -p a s s i o n a t a p e n n a d i G i o r g i o Z e r b i n i , f o r n e n d o g l i il p r e t e s t o p e r t r a t t e g -g i a r e u n s o g n a n t e b o z z e t t o d i v i t a c o n t a d i n a . 1 L ' a r t i c o l o - c h e a l l ' i n i z i o d e s c r i v e u n a r e a l t à r i f e r i b i l e a m o l t i d e i c o n t e s t i r u r a l i d e l n o s t r o c o n t a d o - n e l l a p a r t e c e n t r a l e s i i n o l t r a in u n a p o e t i c a q u a n t o i m p r o b a b i l e g e n e s i d e l l a f r a z i o n e , q u a s i u n a p r o v o c a z i o n e e d u n i n v i t o a s e g u i r l o n e i p r e d i -le t t i s e n t i e r i d e l l a f a n t a s i a e d a l s e n t i m e n t o .

" C o m e a p p a r i v a n o le N o t a z i e t r e n t ' a n n i f a ? U n a c i n q u a n t i n a d i a n i m e , p o c o m e n o c h e p i ù , e r a t u t t a l a l o r o p o p o l a z i o n e . A b i t a v a n o i n u n m o d e s t i s s i m o g r u p p o d i a n t i c h e c a s e t t e , u n a s p e c i e d i R i o B ò , a c i r c a m e z z o c h i l o m e t r o d a l l a v i a C a s s i a , n e l v e r s a n t e o p p o s t o a l l a f r a z i o n e C o s t e . T r a q u e r c e e Cerr i s e c o l a r i a m o r e g g i a v a n o in p r i m a v e r a i m e r l i , i r i g o g o l i e le p i c h e . L e s i e p i a l t e c h e c i r c o n d a v a n o il v i c i n a t o s i s t r a c a r i c a v a n o d i f i o r i s e l v a g g i . In o g n i d o v e scoccodavano l e g a l l i n e , e d e r a f r e q u e n t e il c a s o c h e q u a l c u n a u s c i s s e c o n la n i d i a t a d i p u l c i n i , n a t i d ' i n c a n t o t r a l e v i t a l b e e il "sugamele". R a g l i d i s o m a r i a l m a t t i n o e , a s e r a , c o n -c e r t i d i r a n e a i p i e d i d e l l a l u n g a c o n f r a t e r n i t a d e i p i o p p i , n e l f o s s o . E v o c i d i b i m b i c h e g i o c a v a n o p e r le " p i a z z e " a " p i z z a r i c o t t a " , e c o l p i d i m a r t e l l o p e r l ' a f f i l a t u r a d e l l e f a l c i , e f u m o t r a s p a r e n t e d a i f o r n i c h e "mero/lavano"2 "farvele"3 c o l r o s m a r i n o e a b b r o n z a t i f i l on i d i p a n e , e v i a v a i d i c o n t a d i n i c o n le z a p p e s u l l e s p a l l e e d i b e l l e r a g a z z e c a n t e r i n e c h e t r a s p o r t a v a n o , s u l l a t e s t a , i f a s c i d e l l a "ferrarla"' o le b r o c c h e d ' a c q u a c h e a t t i n g e v a n o n e l l e v i c i n e s o r g e n t i d e l f o s s o , n e i p r e s s i d e l G u a d o d e l L u p o . 5

N e l l e c a s e s i f a c e v a l u c e c o l l u m e a p e t r o l i o , e , n e l l e s e r e d i p r i m a v e r a o d ' e s t a t e , v e n i v a n o a c c e s i i f u o c h i a l l ' a p e r t o , c h e s e r -v i v a n o a r i s c h i a r a r e il p i a t t o d i c h i m a n g i a v a , s e d u t o s u l l e "barca-re", l e s a p o r i t e "acquacotte co' le faciole e 'I finocchio". S p e s s o l a v e c c h i a M a s t r a , p e r s o n a g g i o t i p i c i s s i m o d e l l a f r a z i o n e , s e c ' e r a s c h i a m a z z o d i g i o v a n o t t i c h e t r e s c a v a n o i n t o r n o a i f u o c h i a l s u o n o d e l l ' o r g a n e t t o d i R i n o , s i m e t t e v a a s g o n n e l l a r e II b a l l o " d e i C a m p a n e l l i " o a g a r e g g i a r e c o i r o s i g n o l i d e l C o s t a r o n e c a n t a n d o "brimi"6 e s t o r n e l l i . L o f a c e v a s o p r a t t u t t o p e r i n g a n n a r e il t e m p o , n e l l ' a t t e s a c h e il m a r i t o M i n g è o t o r n a s s e d a l p a e s e d o p o il c o n -s u e t o g i r o d e l l e b e t t o l e . G l i a b i t a n t i d e l l e N o t a z i e , d e t t i n o t a z i a m e , s o n o g e n t e m o l t o o r i g i n a l e a s s a i d i v e r s a , s i a p e r f i s i c o c h e p e r i n t e l l i g e n z a , d a g l i a b i t a n t i d e l l e C o s t e c o l q u a l i c o n f i n a n o . I C o s t a r o l i s o n o e t r u s c h i s a l i t i d a M o n t e l i a n o , il n o t a z i a m e è d i s c e -s o d a l l a v i c i n a T o s c a n a . D i t o s c a n o h a n n o s o p r a t t u t t o lo s g u a r d o , v i v o e p e n e t r a n t e , e u n a p a r t i c o l a r e p i e g a d e l l a b o c c a c h e p r o d u -c e u n o s t r a n o s o r r i s o d i p i g l i a in g i r o . I n t e l l i g e n z a c r e a t i v a , s p i r i t o d i i n i z i a t i v a e f o r z a d i v o l o n t à s o n o i l o r o c o n t r a s s e g n i i n t e r i o r i . C u s t o d i s c o n o n e l l e m a d i e il l i e v i t o d e l l ' i n t e l l i g e n z a , c h e m e t t o n o n e l c e r v e l l o d e i b a m b i n i a p p e n a n a t i , r e s p i r a n o l ' a r i a s e c c a d i S a n t a F i o r a c h e s t a c c a d a l c o r p o , e le f a c a d e r e a t e r r a , l e s c o r i e d e l l a p i g r i z i a e d e l l a i n d o l e n z a .

O g g i n o n p i ù , m a t r e n t ' a n n i f a e r a n o a n c o r a a u t o s u f f i c i e n t i : c u c i v a n o d i p r o p r i a m a n o i v e s t i t i c h e i n d o s s a v a n o , s i c o s t r u i v a n o

La f raz ione del le Cos te con le local i tà l imitrofe in una car ta d ' in iz io '900 (la segna laz ione "Gevi " è un 'agg iun ta od ierna)

l a c a s a e tu t t i g l i a r n e s i d e l l a v o r o , l e s c a r p e , l e b o t t i p e r il v i n o , l e f u n i , l e p i p e p e r f u m a r e , c o m p o n e v a n o p e r f i n o le f a v o l e p e r i l o r o b a m b i n i . N o n c ' è d a m e r a v i g l i a r s i s e t r a i p r i m i a v i a t o r i i t a l i a n i c h e c o n s e g u i r o n o il b r e v e t t o d i p i l o t a , c ' è a n c h e u n n o t a z i a m e ; s i c h i a m a E n r i c o , h a 8 5 a n n i e d è a n c o r a a r z i l l o c o m e u n c a r d e l l i n o .

D o l c i N o t a z i e in a u t u n n o , q u a n d o i n g i a l l i v a n o le f o g l i e e le g h i a n d e a n d a v a n o a c a d e r e d i r e t t a m e n t e n e l l ' « a r e / / o » d e l m a i a l e ! L ' o d o r e d e i f u n g h i p o r c i n i s i m e s c o l a v a a i v a p o r i d e l l e v i n a c c e s p a r s e n e g l i o r t i , d o v e a n d a v a n o a r a z z o l a r e n u v o l i d i u c c e l l i d i p a s s o . L e s t a r n e , i n s i d i a t e d a i c a c c i a t o r i , s c e n d e v a n o , in l a r g h e v o l u t e , d a i P o g g i d i S a n M a r t i n o p e r r i f u g i a r s i a i p i e d i d e l v i c i n a t o . D i n o t t e , le l e p r i g i o c a v a n o a n a s c o n d i n o t r a i t r o n c h i d e g l i a l b e r i e g l i u s c i d e l l e c a s e e , s p e s s o , m e n t r e t u t t i d o r m i v a n o , a l c e n t r o d e l l a p i a z z e t t a , d a v a n o s f o g o a l l e l o r o f o c o s e d a n z e d ' a m o r e .

N o t a z i e o p e r o s e p i ù c h e m a i d ' e s t a t e , q u a n d o e n t r a v a n o in , f u n z i o n e le "ancije" p e r I' "ammaccatura " d e l l a c a n a p a , c h e s e r v i v a a i c o r r e d i d e l l e s p o s e . L e n z u o l o n i r u v i d i , i n t e s s u t i d a l l e "tessitore" d e l p a e s e , s u i q u a l i le r a g a z z e r i c a m a v a n o p o i , n e l l e l u n g h e s e r e d ' i n v e r n o , s t a n d o a la "balocca" i n t o r n o a l f u o c o , le i n i z i a l i d e l l o r o n o m e , a c a r a t t e r i g r a n d i c o l o r s a n g u e . F e s t o s o e g a r r u l o d i v e n t a -v a il v i c i n a t o , q u a s i p r e g u s t a s s e l a g i o i a d e i m a t r i m o n i c h e s i s a r e b b e r o c e l e b r a t i n e l l ' a n n o . L e panatene d i v i n o f r e s c o s i r i n c o r -r e v a n o g i ù p e r i v i o t t o l i d e l l e c a n t i n e p e r a n d a r s i a r o v e s c i a r e n e l l e b o c c h e a r s e e c i a r l i e r e . A n c h e i p a s s e r i a v e v a n o a s s u n t o le s t e s s e c a r a t t e r i s t i c h e d i o p e r o s i t à . S i a v v i c i n a v a n o f u r t i v i a i m u c -c h i d i c a n a p a a s t r a p p a r n e le f i b r e p e r c o s t r u i r e i n i d i . "

(5-segue)

1. G I O R G I O ZERBIN I , Notazie e Notaziame, in "La Voce" , ma rzo 1976 p. 11 2. Mero/lare da mido l lare = f r iz ionare, massagg ia re (BATTAGLIA ) ; in d ia let to ha il s ign i f icato di avvo lge re le cas tagne arrost i te in u n panno a f f inché l 'umid i tà che esse sp r ig ionano e la f r iz ione che si eserc i ta sul l ' invol to favor iscano il d is tacco de l la bucc ia . 3. Focacc ia di farro; p izza rust ica al fo rno senza tegl ia. 4. Erba di sega le ed avena per fo ragg iare gli asini . 5. Nel le ant iche m a p p e è r i levabi le so lo un "Guado del lupo" ub icato nei pressi di Mon te J u g o e de l la C o m m e n d a . 6. Br indisi .

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LA VOCE - n° 4 - Aprile 2009 pag. 11

VECCHIE FOTO

E' la classe di Sr. Maria Moscini Anno scolastico 1946-1947

Le alunne sono (da sinistra): 1a fila - Maria Pia Mocini, Laura Benedetti, Bruna Lup i , C a t e r i n a Ma t te i , ... Z a m p e t t a , V i n c e n z a Borghetti (+). 2a fila - Mar ia An ton ie t ta Bonucc i , Anna Manzi , Maria Teresa Tassoni, Maria Lozzi, Lina Rossetti, ... Sennini. 3a fila - Maria Giulia Molinari, Maria Teresa Manzi, Margherita Ferri, Milvia Angeli (+), Maria Antonella Qui tarr in i , Fernanda Nami, Anna Mar ia Pieri, ... Zampetta, Beatrice Andolfi.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

(NOTAZIE 2A parte) "E i nidi erano intessuti così a regola d'arte, alle Notazie, che

nessun agente atmosferico riuscì mai ad arrecare il minimo fasti-dio alla prole che vi abitava. Passeri notaziami, così diversi dai passeri della mia frazione, di indole più mite ma pigri. Abitavano i nidi abbandonati dagli altri uccelli. Di buono avevano soltanto un po' di santità, che ot tenevano gratui tamente volando sul tetto della chiesa del Corpus Domini o beccando i granelli di incenso caduti sul sagrato durante le processioni.

Ma, come tutti i mortali, anche "le notaziame" hanno il loro tal-lone di Achille. Perdono facilmente l'udito. È un venticello malefi-co, che nasce nelle tane delle volpi in fondo ai poggi di San Martino, un venticello marrone e pesante che arriva di soppiatto nelle case, si ficca insidioso negli orecchi e, in breve, arrugginisce i timpani. Spira poche volte all'anno e poche persone si sono fino-ra accorte del suo arrivo. Fortunatamente questo vento diabolico non è mai riuscito a penetrare nei delicati recessi del cervello, altrimenti sarebbe stata la fine!

Oggi le Notazie hanno cambiato volto per molti ovvi motivi. Il nucleo delle antiche abitazioni si è pressoché spopolato. Gran parte degli abitanti ha rinunciato al piacere di vivere serenamente la vita della natura, preferendo avvicinarsi alla Cassia, accolti in civettuole, confortevoli villette.

Il tracciato nero, sopra Poggio Pidocchio, era quello che gli abitanti del Poggio della Frusta utilizzavano per recarsi alla chiesetta della Madonnella.

L 'ul t imo brinzo e gl i ult imi campanel l i ballati dal la Mastra, ormai morta e sepolta accanto al suo Mingèo, come dire accanto a una botte di ratina,' risalgono a molti anni fa. I merli, i rigogoli, le piche, sono stati annientati dai veleni della moderna agricoltu-ra, le siepi estirpate per agevolare l 'accesso alle macchine, le querce e i cerri abbattuti, le sorgenti inquinate dai concimi chimici. Ma nella fianca del Costarone nascono ancora I funghi mange-recci e, nella boscaglia di sterpi, si rifugia, timida, la serpe. È una delle ultime superstiti, discendenti dalle golose serpi che sugge-vano furtivamente il latte alle pecore di Peparozzo, il quale faceva il formaggio nella vicina capanna della Piana delle Rose. Di qui l 'odore del la ricotta, del la scotta e dello scaciato, mescolato a quello del greppellcf e delle canute,3 scendeva sonnecchiando sulle braccia di levante per raggiungere le cantine delle Notazie, e fare l 'amore con l 'aroma capr iccioso del v ino dei poggi del Pisciarello."

"È soltanto un'idea partorita dalla mia fantasia che sul Poggio della Frusta venissero frustati a sangue gli schiavi romani che costruirono l 'antica strada Cassia. Così riesco a giusti f icare il nome di questa Frazione situata appunto a fianco della strada consolare, che vide il passaggio dei più prestigiosi personaggi della Roma imperiale. Compiuta la grandiosa opera, che ostenta ancora, in più tratti, il caratteristico mosaico dei rotondeggianti lastroni di pietra azzurrina, forse schiavi "transfugae"si nascosero e costruirono un villaggio nell'allora boscoso Poggio della Frusta, abbandonando per sempre la idea di tornare a Roma, luogo di immani sofferenze.

La f r a z i o n e s o r g e a c i r c a d u e c h i l o m e t r i a n o r d di Montefiascone nel mezzo di una campagna fertilissima e scrupo-losamente coltivata. Il progresso industriale non ha rubato che poche unità a questi fedelissimi della terra. Gente forte, laboriosa, risparmiatrice, schiva di ogni forma di divertimento, i poggiafruste-si spendono i loro denari solo per acquistare terra, dalla quale traggono le maggiori soddisfazioni e i migliori profitti. Sono certo che sarebbero bastate poche centinaia di migliaia di questi lavo-ratori con la "L" maiuscola, per risollevare l'Italia dalla difficile crisi economica in cui oggi è caduta. I loro campi e le loro vigne si estendono, più che altro, verso Bolsena, in una campagna mera-vigliosa, varia nei colori ma soffusa di mistero, dove alita spesso un'aria scontrosa e accigliata, che nasce dalla terra per prosciu-gare i frammenti di ossa e di cocci etrusco-romani, portati alla luce dagli aratri, e dalle vanghe, e più volte rimescolati tra le zolle, durante la lunga altalena dei secoli."

(6 - segue)

1 Gromma, incrostazione di tartaro nelle botti. 2 Timo selvatico. 3 II termine potrebbe derivare da canutola, nome comune del teucrium polium. Luigi Cimarra e Francesco Petroselli nel loro "Proverbi e detti proverbiali della Tuscia viterbese", Viterbo 2002, a p. 119 del CD accluso, precisano che "a Montefiascone il fitonimo le kanute designa un tipo di erba che cresce in terreni aridi". 4 ASVt, CATASTO GREGORIANO, Montefiascone, f. "Madonnella". 5 GIORGIO ZERBINI, Poggio della Frusta e Poggiafrustesi, in "La Voce", aprile 1976, p. 11.

3. POGGIO DELLA FRUSTA Tra i nuovi par-

r o c c h i a n i d e l l a chiesa del Corpus Domini vi erano gli abitanti del Poggio d e l l a F r u s t a , i quali, come abbia-mo visto, frequen-t a v a n o in p rece -denza la chiesetta del la Madonnel la. La n a s c i t a d e l l a frazione è recente in quanto, in data N e l 1 8 1 8 . i n località "La Frusta"

1819,4 in loca l i tà non esisteva alcuna abitazione "La F r u s t a " n o n esisteva alcuna costruzione. Lo stesso toponimo compare soltanto nelle mappe più nuove; mentre, in precedenza, la località aveva quale riferi-mento toponomastico il vicino poggio Pidocchio.

Fantasie, come del resto lui stesso dichiara, sono quindi quelle che Giorgio Zerbini dedica all'etimologia del nome del piccolo agglomerato.5

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LA V O C E - n° 5 - M a g g i o 2 0 0 9 pag. 3

VECCHIE FOTO Anno scolastico '71-'72 - 5a elementare

Maestro: Giusti Vittorio

In piedi (da sinistra): F r i l i c c a G i a n c a r l o , V i t t o r i V a l e r i o , C i m a r e l l o G i a n f r a n c o , C i c o r i a R o b e r t o , D ' A g o s t i n i R e n a t o , P a n i c h i M a s s i m o , R o c c h i A n g e l o , P a p a l i C a r l o , C a c a l l o r o G i o r g i o , M o r i n c a s a L u c i a n o , L a C o r t e M a r c o . In 1" fila: T r a p è A u g u s t o , B r a c o l o n i A u g u s t o , R u b e c a V a l e n t i n o , C a p p e l l e t t o S i l v i o , G i o m m e t t i G a b r i e l e , C a m i c i a G i u s e p p e , N i c o l a i M a s s i m o , M a s t r o g r e g o r i O d d o , D ' A m a t o M i c h e l e , B i a n c a l a n a S t e f a n o , M a r i g n o l i M a u r o .

Ogni settimana s'incontravano anche con il sacerdote, che andava a tenere lezione di reli-gione (20 lezioni). Con la riforma non è più possibile una cosa del genere. Trapè Augusto, quasi improvvisamente, è entrato a far parte della famiglia dei figli di Dio in cielo. Il suo posto da scolaretto è preso da suo figlio che gli rassomiglia.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

3. POGGIO DELLA FRUSTA (seconda parte)

R i t e n g o c h e la n o s t a l g i c a r i e v o c a z i o n e d e l " P o g g i o d e l l a F r u s t a " d o n a t a c i d a G i o r g i o Z e r b i n i m e r i t i d i e s s e r e r i p r o p o s t a a l l a n o s t r a m e m o -r i a in f o r m a i n t e g r a l e , e q u i n d i p r o s e g u o c o n la p a r t e c o n c l u s i v a d e l t e s t o .

"A l d i l à d e l l e v i g n e e d e i c a m p i , e c c o a f f a c c i a r s i il b o s c o d e l B ù c i n e , d o v e s c o r r e u n t o r r e n t e c h e f a r u o t a r e a n c o r a le p a l e d i u n a n t i c o m u l i n o ' , p o i i b o s c h i d e l l ' A c q u a F r e d d a , d e i M o r t i c i n i , d e l C a m p a c e l o , m a c c h i a t i q u a e là d i b i a n c o p e r le c a v e d i z o l f o e d i s i l i c e , c h e e s a l a n o d a l s o t t o s u o l o a r i a v e l e n o s a , p u z z o l e n t e d i u o v o l e s s o . E ' q u e l l ' a r i a c h e a r r i v a a l P o g g i o d e l l a F r u s t a d o p o e s s e r s i p u r i f i c a t a t r a i p in i d e l l a " S e l c i a t e l l a " d i M a s s i m o F e d e l i , d i so l i t o d o p o p a s s a t o u n t e m p o r a l e , q u a n d o s p i r a t r a m o n t a n e l l a atte-lata, d i s e r a , v e r s o il t r a m o n t o e c h e p r e a n n u n c i a t e m p o b u o n o .

Q u e i b o s c h i s o n o f a m i l i a r i a l poggiafrustese il q u a i e v a a r a c c o -g l i e r v i l e g n a e f u n g h i . M a n e l l ' a d d e n t r a r s i s i g u a r d a b e n e d a l n o n s c i o g l i e r e c e r t i n o d i c h e l e g a n o le c h i o m e d e l l e s c o p e , i q u a l i s o n o m a l e f i c i t r ane l l i t e s i d a inv is ib i l i m a g h i d u r a n t e la n o t t e . E s t a g u a r -d i n g o a n o n p e s t a r e " l ' e r b a m a t t a " c h e p r o s p e r a i n s i d i o s a t r a le c e p p a i e a n t i c h e d e l l e q u e r c e , la q u a l e h a il p o t e r e d i f a r p e r d e r e l ' o r i e n t a m e n t o a c h i h a la m a l a v e n t u r a d i a c c i a c c a r l a . H o d e t t o m a g h i inv is ib i l i e a g g i u n g e r e i m a l i g n i , m a c h e n o n s o n o c e r t o c o m e q u e l l i v i s s u t i a l P o g g i o d e l l a F r u s t a a i m i e i t e m p i , i q u a l i e r a n o m a g h i d a b e n e , t a u m a t u r g h i d i r a r a c a p a c i t à .

R i s i ch ino g u a r i v a i b o v i s p e d a t i p i c c h i a n d o f e r o c e m e n t e d i c o l -t e l l o s u l l ' o r m a i m p r e s s a n e l l a t e r r a d a l l ' a n i m a l e m a l a t o . Il v e c c h i o T o r i n o , m a g o m i t e e p a z i e n t e , e r a m i r a c o l o s o n e l l e " s e g n a t u r e " d e g l i o c c h i e d e i d e n t i . G i u s e p p e M a u r i z i " i n c a n t a v a " i v e r m i ne l l ' i n -t e s t i n o d e i b a m b i n i , p r a t i c a n d o , c o l p o l l i c e d e s t r o , s u l l ' o m b e l i c o e s o t t o la g o l a , s e g n i d i c r o c e ne l n o m e d i D io . M a u n m a g o v e r a -m e n t e s i n g o l a r e e r a u n c e r t o S b a r b a c e l i , il q u a l e r i u s c i v a a m a n d a -re a v a n t i i s u o i l avo r i in c a m p a g n a , g r a z i e a d u n a f e t t u c c i a m a g i c a l e g a t a a l p o l s o . L a f e t t u c c i a c o m a n d a v a c e n t o p a r i g l i e d i g e n i i n fe r -na l i c h e , a u n s u o s e g n a l e , si m e t t e v a n o in m o t o p e r m i e t e r e , d i s -s o d a r e c a m p i , b a t t e r e il g r a n o e d a l t r i s im i l i l avor i .

B e l l a g e n t e q u e l l a d e l P o g g i o d e l l a F r u s t a : u o m i n i e d o n n e h a n n o u n a . s t a t u r a m o l t o e l e v a t a , o c c h i n e r i u n p o ' m a l i n c o n i c i , g a m b a a l ta , f o r s e u n p o ' t r o p p o so t t i l e . M a c o m e i n o t a z i a m i c h e p e r d o n o l ' ud i to , il t a l l o n e d ' A c h i l l e d e i p o g g i a f r u s t e s i s t a n e l l a s p i n a d o r s a l e , l a q u a l e d o p o i c i n q u a n t ' a n n i c e d e , c o s i c c h é s i p i e g a n o in a v a n t i d i n o v a n t a g r a d i , i n g o b b i s c o n o i n s o m m a . G l i a b i t a n t i d e l l e f r a z i o n i v i c i n e , a t t r i b u i s c o n o s c h e r z o s a m e n t e q u e s t o f e n o m e n o a l f a t t o c h e le pojafrustese passono le nottate sane accoate in menzo a casa a conta le quatrine. N o n è a f f a t t o v e r o , è i n v e c e u n d i f e t t o e r e d i t a r i o c h e n o n r i s p a r m i a n e s s u n o e c h e o g n u n o d e v e a c c e t t a -re , p u r t r o p p o , c o n s e r e n a r a s s e g n a z i o n e .

M a d a q u a n d o e r o r a g a z z o a d o g g i il P o g g i o d e l l a F r u s t a h a p e r d u t o m o l t o d e l l a s u a p r i m i t i v a r u d e b e l l e z z a . N o n p i ù s u l l e a i e i c o l p i c a d e n z a t i d e i ba t t i t o r i d i g r a n o n e g l i a r d e n t i m e r i g g i d i l ug l i o e , g i ù a le " P r a t a " i c a n t i m e s t i d e l l e gaette d e i m ie t i t o r i . N o n p i ù C a r l u c c i o c o n la p e n n a su l c a p p e l l o , la c a m i c i o l a a z z u r r a , il f a z z o -le t to b i a n c o i n t o r n o a l c o l l o e la f a s c i a r o s s a a l l a v i ta , a g u i d a r e i r osa r i n e l l e c a s e c o l p i t e d a lu t to e r a c c o m a n d a r e l ' a n i m a d e l d e f u n -

1. In un documento del 1562 vengono elencati sette mulini in località Bucine, ali-mentat i dal l 'acqua del fosso d'Arlena. Sei di questi, nel 1901, erano ancora in fun-zione, anche se a turni alternati . Il f lusso del fosso, pur se costante, non era comunque suff ic iente ad az ionare gli ingranaggi del le mac ine in modo diretto. Venivano quindi util izzati dei grandi bacini in muratura, generalmente posizionati a r idosso degli stessi opifici, ove si accumulava l 'acqua suff iciente ad al imentare i mul ini per c i rca due ore; durante il resto del la g iornata gli invasi, nel v i terbese ch iamat i anche leghe o rifolte, to rnavano lentamente a r iempirsi . L ' impor tanza de l l 'energ ia così prodot ta, che nei secol i passat i rappresen tava l 'un ica va l ida alternat iva alla forza motr ice animale, è ri levabile da alcuni decreti comunal i del XVI e XVI I secolo ove v iene perentor iamente sot to l ineata la necess i tà di non sprecare la preziosa r isorsa lasciando inattivi i mulini.

t o a s a n P ie t r o , p o r t i e r e d e l P a r a d i s o . N o n p i ù le g a z z e l a d r e i n v o l o s u l v i c i n a t o e n e m m e n o le s t a r n e s c o p a i o -le, c o l o r c a f f è , a f a r la s p o l a t r a lo S c o p e t a c c i o e M o n t e C o i l e . N o n p i ù le c h i a s s o s e m u t e d e l S o r C e s a r e d e l l a C a s a a c a n i z z a s e r r a t a d i e -t r o le l e p r i l u n g o i s e n t i e r i d e l l o S p i n a c c e t o e n e m m e -n o l e p u n t e d i p a l o m b a c c i c h e a d o m b r a v a n o i l c i e l o d ' o t t o b r e d u r a n t e il p a s s o d i m a r e .

N o n p i ù le o c h e s e l v a t i -c h e a l p a s c o l o n e l l a p i a n a d e l C a r d u c c i o o s u i p i a n o r i d e l l a M o r r e t t a . T o n n a . [ s i c ] N o n p i ù g l i a s i n i c a r i c h i d i b i g o n c i t r a b o c c a n t i d i m o s t o d i c u i u n a p a r t e a n d a v a ine-v i t a b i l m e n t e a c a d e r e , i n g o c c e d e n s e e v i s c h i o s e , su l l a s t r i c a t o p o l v e r o s o d e l l a s t r a d a r o m a n a . N o n p i ù l o s c a m p a n i o d e i b u o i d e l s o r N a z z a r e n o T r a p è c h e v e r s o s e r a , si a v v i a v a n o len t i e p ig r i a l l ' a b -b e v e r a g g i o n e l f o n t a n i l e d e i M o r t i c i n i . B o v i m a s t o d o n t i c i b i a n c h i , d a l l a t e s t a e d a l p e t t o b runa t i , d a l l e c o r n a l u n g h i s s i m e , d i s c e s i in I ta l ia d a l l ' A s i a c o n i c a r r i a g g i d i A t t i l a e c h e in m a r e m m a e n e l l e a l t u r e d e l v i t e r b e s e , d o p o l u n g o p e r e g r i n a r e n e l l a p e n i s o l a , a v e v a -n o f i n a l m e n t e t r o v a t o il l u o g o i d e a l e p e r s o p r a v v i v e r e e r i p r o d u r s i .

C o s a r i m a n e o g g i d i t u t t o q u e s t o s e n o n u n l o n t a n o r i c o r d o ? C a n t a n o a n c o r a i ga l l i a l l e p r i m e luc i d e l g i o r n o , m a il v i l l a n o

c h e s i d e s t a n o n c o r r e p i ù a l l a s t a l l a a incapezzare l ' a s i n o : u n m o d e r n o g h i a c c i o t r a t t o r e è il n u o v o c o m p a g n o c h e lo t r a s p o r t a a l l a v i g n a . A l p a s s a g g i o d i q u e s t o s t r a n o c o n c o r r e n t e , r i z z a n o g l i o r e c c h i e a n n u s a n o d i f f i den t i l ' a r ia i c a v a l l i b r a d i d i P i e r o M a u r i . S u i p i a n o r i d e l l a c a s t a g n e t a di F r i go , le u l t i m e v o l p i s c a m p a t e p e r o r a a l l ' e c a t o m b e , a b b a i a n o r a u c h e n e l l e n o t t i d ' e s t a t e p u n t a n d o il m u s o a g u z z o v e r s o le s te l l e , q u a s i a p r e s a g i r e la l o r o p r o s s i m a i n e v i t a b i l e f i ne . "

(7-segue)

...non più Carluccio con la penna sul cap-pello e la fascia rossa alla vita a guidare i rosari nelle case colpite da lutto...

Page 8: Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti)

LA VOCE - n° 6 - Giugno 2009 pag. 11

VECCHIE FOTO 11 febbraio 1929:

Fondazione della città del Vaticano

Il Papa, a capo di uno Stato che compie ottant'anni, si estende su una superficie di 44 ettari ed è il più piccolo del mondo, esercita la sua sovranità attraver-so alcuni organi: - La Pontificia Commissione, composta da cardi-nali, e che ha funzione principalmente legislativa; - li Governatorato, incaricato del potere esecutivo; - I Tribunali che assicurano il funzionamento del sistema giudiziario e che contano su diversi gradi: giudice unico, tribunale, corte d'appello, corte di cas-sazione. Tutti sono abilitati a trattare tanto cause civili quanto penali. Sono 1900 i lavoratori del Vaticano: tutti laici, a parte meno di settanta sacerdoti, impegnati a far girare una macchina che è sempre più complessa e che deve stare al passo con i tempi.

Scattata in occasione della firma dei "Patti Lateranensi" da parte del segretario di Stato Vaticano Gasparri e di Mussolini

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

4. LA MADONNELLA

Come a b b i a m o visto, tra i nuovi fedeli del la parrocchia del Co rpus Domin i vi erano anche i rurali de l pogg io de l la Frusta, in precedenza f r equen ta to r i de l la piccola chiesa del la Madonna delle Prata o Madonne l l a . L 'edi f ic io era sorto,

Nella foto aerea del 1939 è possibile vedere come le come mol te ed ico le poche case presenti nella zona fossero sparse per il mariane, in prossimità territorio e non raggruppate in forma di borgata ¿j u n b iv io , fo rse a

sos t i tu i re un prece-dente tempietto pagano.'

Certo è che l'aggregazione della omonima frazione risale ad anni piuttosto recenti, e cioè ai primi anni del secondo dopoguerra. In una foto aerea del 1939, infatti, possiamo vedere come le poche case pre-senti nella zona fossero sparse per il territorio e non raggruppate in forma di borgata. In una mappa del 1736, che ci ragguaglia dettagliata-mente sulla forma della chiesetta, la stessa risulta ancora più isolata.2

Il 1 marzo 1937, dopo la ricomposizione delle parrocchie voluta dal vescovo Rosi, l'edificio venne sconsacrato e quindi, il 14 aprile, posto in vendita con asta pubblica. In data 23 novembre dello stesso anno, don Fernando Governatori, vicario perpetuo di San Flaviano, fu autorizzato a stipulare il relativo contratto di vendita.3

...vendita della ex chiesa rurale della Madonna dei Prati, detta Madonnella, col piccolo appezzamento di terreno ad essa spet-tante, nonché la campana di cui quella chiesa era fornita, del peso di circa 40 chilogrammi, per il prezzo rispettivamente di mil-leottocento e di quattrocento lire [...] con obbligo di consegnare le somme ricavate dalle dette vendite unicamente alla nostra Curia Vescovile, che è incaricata di curare l'investimento e la erogazio-ne deg l i i n te ress i ag l i scop i di cu ra d ' a n i m e in co tes ta Parrocchia...

Dopo la vendita, a ricordare la sacralità del luogo, rimase un'edicola dedicata al Crocefisso; crocefisso che, nel 1976, venne rubato "da mani sacrileghe".4

Per quanto riguarda il "clima" della frazione delle origini, insostituibile rimane la testimonianza di un vero madonne/lese quale Umberto Ricci.5

Si possono contare sulla punta delle dita le prime famiglie che si stabilirono ai margini della Statale Umbro-Casentinese alla fine dello 800, attratti dalle fertili terre circostanti, pianeggianti o colli-nose, dove la vite e il frumento trovano il loro "habitat" naturale [...] Alcuni intraprendenti "socci" dei Della Casa ebbero modo di riscattare qualche appezzamento di terreno e coltivarlo in proprio. Furono questi i primi abitanti della Madonnella che qui ricordia-mo: gli Scoponi conosciuti come "Le Bargiacche", i Morano detti anche "Burali", i Cappannella il cui capostipite fu il vecchio Albino e poi ancora gli abitanti di Martanello una branca della numerosa

fam ig l i a de i B rach ino o Brach in i ed anco ra i G iu l ian i e i Governa to r i emigrat i qui dalle Coste. Più tardi [...] si arricchì di molte altre famigl ie tutte composte da agr icol tor i , pastori, villani, con la totale assenza di operai che tro-v i a m o invece più ta rd i quando la terra famigliare si era resa insufficiente per il sostentamento dei nove 0 dieci figli che in media c o m p o n e v a n o le nost re antiche famiglie. Ai conta-dini si affiancarono dunque 1 maestri muratori e fra questi ricorderemo Giuseppe Giraldo scomparso di recente e Angelino Pezzato, Antonio Morano ed altri, non ultimo un "cittadino" trapiantato alla Madonnella quale fu d'indimenticabile Peppe de Tito, anche egli purtroppo deceduto.

Ma la famiglia più rappresentativa della Madonnella, senza far torto o grazia a nessuno, fu per almeno quaranta lunghi anni, quella di Salmistraro il cui capostipite, il Sor Olivo, venne nella nostra frazione agli inizi degli anni venti dalla lontana Monselice nel Veneto [...] I più vecchi, ricordano ancora il "Romito" un vec-chio profeta dalla lunga barba bianca che viveva isolato dal mondo presso una grotta al lato dell'antica chiesa e che scom-parve con essa. Popolazione attiva e di poche parole quella della Madonnella che per mezzo secolo è vissuta tra le vigne al margi-ne della "strada maestra" e che ora si sta industrializzando con un processo rapido che tende a cancellare un passato fatto di sofferenze, di poco pane e di tanta povertà [...] Scomparsi i vec-chi "fondatori" e pionieri, ricordiamoli alcuni; il vecchio "Buralo", Gigante, Nenetto e i suoi fratelli, l'Albino, Guido della Mabilia, "Barella" il padre di Flaviano, Cesare Bracoloni il padre di "Popo", i capi delle "Gelle" e affievolitesi le fila della seconda generazione quel la del sor Ol ivo Salmistraro, di "Pelabasto", di Cesare Donnino, di Vittorio e Giuseppe Morano, restano ancora a rappre-sentare quel mondo ormai trascorso di operosità direi "pastorale": mio padre, Angelino, i fratelli Morano, Amedeo e gli altri Scoponi, Arduino Governatori, l'arzillo Pippo, Rigo, Cesare, i Brachino delle Gelle, Gildo, lo zio Nino, Peppe Donnino, Alfonso e pochi altri fra i quali Guido Ubaldi che si trasferì alle Grazie...

(8 - segue)

1. La religione pagana prevedeva piccoli tempietti, chiamati aediculae, eretti agli incroci delle vie cittadine o di campagna in onore dei Lares Compítales, divinità preposte alla pro-tezione dei viandanti. Il cristianesimo, che ha avuto fra le sue caratteristiche quella di assorbire aspetti esteriori di altri culti, rinnovandoli con un diverso significato interiore, fece propria anche questa tradizione. 2. ASBMf, CABREO Di Tutti li Stabili DEL VENERABIL SEMINARIO Di MONTEFIASCO-NE Fatto per ordine DELL'EMO. E RMO. SIGN. CARD. POMPEO ALDROVANDi VESCO-VO, 1736. 3. Per queste indicazioni ringrazio llda Pappagallo, attualmente impegnata nel riordino e nella schedatura dell'archivio storico della parrocchia di San Flaviano. 4. RICCI, UMBERTO, La parrocchia di San Flaviano dalle origini ai nostri giorni, in "Comunità", numero unico, Montefiascone 1977, p. 2. 5. RICCI, UMBERTO, La Madonnella e i Madonnellesi, in "La Voce", giugno 1976, p. 10.

La pianta della chiesa della Madonne delle Prata, o Madonne l la , come r isu l ta nel Cabreo dei beni del Seminario nell 'anno 1736; il piccolo edificio sorgeva all'altezza della diramazione che si dir igeva verso Orvieto e verso Bagnoregio

Page 9: Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti)

LA VOCE - n° 7 - Luglio 2009 pag. 11

VECCHIE FOTO

1956/57 I chierichetti di mezzo secolo fa!

1a fila da sinistra: Ricca Nando, Manzi Antonio, Nunziati Giovanni, Luzzi Mario, Borghetti Nazzareno. 2" fila: Roncella Tommaso, Troccaioli Giovanni, Carelli Antonio, Mattei Gino, Marroni Mauro, Luzzi Oreste, Manzi Gino, Bacchiarr i Flaviano, Fabene Domenico. 3a fila: Rossett i Pietro, Bacoccol i Antonio (+), Ceccarel l i Pietro, Nunziati Mario (+), Don Antonio Patrizi (+), Lozzi Massimo, Sensi Elio.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

1. CAPOBIANCO

Dalla strada orvietana, proprio all 'altezza della frazione della Madonnella, si distacca una strada diretta alla piccola frazione di Capobianco.

In questa località, indicata dal toponimo "Campo Bianco",1 nel 1819 erano presenti soltanto due abitazioni. Lo zona era comunque contraddi-stinta da un forte frazionamento delle proprietà; caratteristica favorevole allo sviluppo di agglomerati abitativi. Nella stessa mappa, la strada che portava a Campo Bianco era indicata come "Strada di Capobianco", ed il fosso limitrofo come "Fosso di Capo Bianco".

Non ci capisce, quindi, se ci si trova di fronte ad un morfotoponimo, cioè ad un nome di luogo connesso alle caratteristiche del terreno, o ad un toponimo di origine patronimica, cioè scaturito dal cognome, o dal soprannome, della famiglia che vi abitava o che ne era proprietaria. Merita ricordare come in un processo della fine del Seicento compaia in veste d'imputato anche un certo Giovanni Maria Latini alias Capobianco. 2

Nel 1934, con lo sviluppo della rete idrica, l'acqua pubblica arrivò alla piccola frazione. Dalle Cannelle, infatti, si prolungò la conduttura verso le Grazie, il bivio di Cipollone e il bivio di Capobianco. Si deliberò poi la costruzione, all'altezza delle prime case, di una fontana con piletta per abbeveratoio, e di una fontanella senza abbeveratoio al centro della fra-zione.

Negli anni successivi, sulla strada per Capobianco in località "Fumose", si aprì una scuola rurale pluriclasse dedicata a GUIDO PELLIZZARI, eroe della grande guerra, che raccoglieva circa 40 scolari, del le c lassi I, II, e III e lementare, provenient i dal le f razioni di Capobianco, Tarantelle, Spessa, Madonnella, Martanello, Cipollone e da tutti gli altri casolari della zona. La costruzione, concessa in affitto da Agostino Ranucci, includeva una cucina con camino e bagno; l'accesso alla scuola avveniva dalla porta centrale salendo al primo piano ove, a sinistra, c'era la stanza da letto del maestro e, a destra, l'aula. Maestro per l'anno scolastico 1940-41 fu Igino Ugolini; per il 1942-43 Antonino Caragliano di Furnari (Messina), proveniente dalla scuola dei "Casali". Successivamente venne nominata la maestra Luigina Porroni, residente in corso Cavour sopra Marenghi, che si sposò con il tenente Leoni, poi trasferito a Orvieto come direttore didattico, dal quale ebbe due figli.

Qualche anno dopo, tra i montefiasconesi che in qualche modo subi-rono danni dalle operazioni militari della seconda guerra mondiale, tro-viamo anche un abitante di Capobianco.3

18 maggio 1944 - Al Commissario Prefettizio del Comune di Montefiascone

"Il sottoscritto Giuliani Anselmo di Bonaventura (Agricoltore) abitante in frazione Capobianco n. 31 ha avuto la disgrazia di aver avuto uccisa la sua Asina che era figliata da circa 1 mese nel bombardamento del giorno 2 Maggio. Si trovava nel Molino di Carelli per macinare il suo grano e la bestia che era servita per il trasporto del grano stesso fu colpita ed uccisa sul colpo..."

Interessante risulta una testimonianza su Capobianco, a firma di Umberto Ricci, risalente al 1976.4

Proprio in questi giorni è stata asfaltata quella strada che per secoli e "secolorum" non è stata altro che una impraticabile carra-reccia, fangosa di inverno e polverosa d'estate, ai lati della quale,

tra le fratte f i t te come foreste, si andava da ragazzi a rac-cogl iere le more e le cac-c a v e I I e . Capobianco è una fra le poche frazioni fa l ische di intera estra-zione contadi-na e pastora-le; per secoli "le capobian-came" sotto

ASVt, Mappa del territorio di Campo Bianco o Capobianco (1819)

vissuti isolati dal resto del mondo in quelle loro terre lontane sia dal centro cittadino che da ogni forma di civiltà: la strada maestra passava e passa a pochi chilometri, una distanza minima, ma resa quasi incolmabile dalla natura sia della zona che dal caratte-re degli abitanti. Dopo "Le Fumose" che sono le prime case della frazione si prosegue per una ripida discesa e giù in fondo, tra vigne e querce le poche case tutte vicine, come abbracciate per farsi coraggio nella solitudine, ecco la semplice o caratteristica frazione di Capobianco. Sulla sinistra, un poco scostata dalle altre su un poggio e fra gli alberi, c'è l'abitazione del maestro Elio Tarantello, capobiancame puro sangue, la cui musica, da ormai oltre un quarto di secolo, aleggia fra i campi di grano maturo, fra i filari di viti o gioca a rimpiattino con il vento di tramontana nelle lunghe sere d'inverno. Da ragazzi si andava in giro tutto il giorno e, specie d'estate con Paolo, Corrado, Livio, Nando, Giulio e Gino, Valerio e tutta la banda di "scugnizzi", si arrivava alle cave del Sambuco e poi giù lontano, oltre l'abitato di Capobianco, a Montorsone e si sbucava poi attraverso Pozzitello, sulla strada maestra ai "due ponti" prima della Selva. Le "capobiancame", cioè gli abitanti di Capobianco, li vedevamo transitare per la stra-da di terra battuta, con canestri e al passo con i "somari" carichi di uva o di legna. Ma una fratellanza, una dimestichezza sia pure con i ragazzi di quella frazione, non c'è stata mai, perché loro vivevano isolati e fin da piccoli dovevano lavorare o nei campi o dietro le pecore. Lavoratori instancabili "le capobiancame" hanno fatto anch'essi progressi sensibili e pure quell'antica civiltà pasto-rale e contadina di un tempo si è andata evolvendo.

(9 - segue)

1. ASVt, CATASTO GREGORIANO, Montefiascone, f. "Madonnella". 2. ASDMf, fondo giudiziario, serie atti criminali, sottoserie atti criminali Montefiascone, 23 dicembre 1699, "Querela di Lorenzo del fu felice di Montefiascone contro Giacobbe figlio di Giovanni Maria Latini alias Capobianco per percossi', NICOLAI, GILDA, L'Archivio storico della Diocesi di Montefiascone: le carte seicentesche del fondo giudiziario, tesi di laurea, Università degli studi della Tuscia, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, Viterbo Anno Accademico 1999/2000. 3. ASCMf, Postunitario, fogli sciolti. 4. RICCI, UMBERTO, Capobianco e Capobiancame, in "La Voce", ottobre 1976, p. 8.

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LA VOCE - n° 8 - Agosto 2009 pag. 3

VECCHIE FOTO 27 magg io 1984

Il 26 maggio il Vescovo Luigi Boccadoro celebra il 50° di ordi-nazione sacerdotale. 1 Qualche giorno prima ha imposto le mani sui giovani d.

Fabio Fabene e d. Alfredo Cento per trasmettere loro il sacerdozio di Gesù Cristo.

1 II giorno dopo - domenica 27 maggio 1984 - il Papa Giovanni Paolo il è in visita a Viterbo e in Piazza del Duomo pronuncia il discorso del "Regina Coeli". D. Emilio Marinelli ossequia il Papa consegnandogli l'offer-ta della Diocesi per il Sahel. (vedi foto)

Domenica 6 se t tembre il Papa Benedet to XVI sarà a Vi terbo r icevuto dal Vescovo Lorenzo, dal Clero e da tut ta la Diocesi . Nel pomer igg io sarà in v is i ta nella c i t tà d i S. Bonaventura : Bagnoreg io .

101EWÍZMNDO9 CON «VOTA i* nu oicu inumi ovifefrauioiic

L< Fcu J,l Glorío»

& I S I D O R O . ' - A W A m

PATBOMO O ELLA MEDBStMA i

T ^ R a vagliar sempre, meditar sovente ? ? Degl i anni eterni i spaventosi eventi ,

In sudori stillarsi al sol cocente , •Irri-jidU-gatto le nevi algcrin^.

Inizio del sonetto dedicato a sant'Isidoro stampato Montefiascone nel 1815 presso la "Tipografia del Seminario"

ché dei costa-roli avevano un sacro terrore, conoscendo a fondo il loro duro carattere e l 'abil ità nel maneggiare il "curtello".

Al Pog-getto fin dai tempi più remoti hanno allignato, oltre a l l 'agr icol tura, diversi altri mestieri: fab-bri, muratori , sellai, falegna-mi. Le botteghe di questi artigiani erano il ritrovo invernale dei villani. Quando pio-veva, nevicava o faceva freddo forte, vi si accalcavano numerosi e, intorno ad enormi braceri ardenti, solevano discutere di caccia, di lavoro e di mille altri quotidiani problemi. Alcuni coglievano l'oc-casione per costruire i manici delle vanghe e delle zappe, appro-fittando delle pialle e delle accette di bottega. E i manici delle van-ghe e delle zappe dei poggettesi, dritti e rotondi come canne d'or-gano, costituivano motivo di vera invidia da parte dei forani dell'Asinelio, delle Gevi e delle Coste.

C'era poi una bottega artigianale particolare, quella del Maestrino, dove si riparavano armi da caccia, trappole varie per l'aucupio, e si costruivano coltelli a "scrocco" che venivano acqui-stati più che altro dai costaroli per le "asole corporali" nelle risse dei balli di carnevale. Ma la vera passione professionale del Maestrino era rivolta agli organetti, a "semitono" e a "passaggio", che riusciva a riparare magistralmente. Terminata la riparazione, prendeva in mano l'organetto per provarlo e, dopo averlo aperto, ne faceva ascoltare il tono: "V,altre credete che qué adè de la frab-baca del pancotto? Sentite che tono che scià?: maritin, tìn, tin, tin". Poi lo chiudeva energicamente spingendo il bottone dello sfiatatore, e: "Gatamàufffff! Occà, sognamo sinnò, questo adè de vera marca Paccafònne!".Nel retrobottega il Maestrino custodiva una fornita biblioteca, di libri d'alta magia, il cui possesso era però del diavolo, ma che egli usava per restituire la felicità a coloro che l'avevano perduta a cagione dell'altrui cattiveria: La biblioteca gli fu poi "requisita" dai padri missionari, venuti a Montefiascone per un ciclo di predicazioni ai primi del secolo, con grande disappun-to dei numerosi "beneficiati", perché quei libracci furono dati alle fiamme. Si narra che i libri, a contatto del fuoco, saltassero in aria per alcuni metri e, cadendo a terra, si contorcessero tra le f iamme come anime dannate nell'inferno.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

6. CIPOLLONE, RAMPINO E RANUCCI Limitrofi e prossimi alla frazione di Capobianco vi sono piccoli rag-

gruppamenti abitativi connotati da una propria autonomia toponomastica, come quelli di Cipollone, Rampino e Ranucci. I loro abitanti, in tempi pas-sati, avevano una particolare devozione per sant'Isidoro, il santo patrono degli agricoltori.

Una Chiesuola dedicata a sant' Isidoro specialmente venerato dagli agricoltori, raduna intorno a sé molte famiglie, l 'animato delle quali compreso, quello delle prossime contrade, Rampino e Cipollone, giunge a 312 individui, che stanno sotto la parrocchia di s. Flaviano. L'industria di questi contadini, più che le viti, è la pastorizia e la coltivazione dei campi. 1

Le località, oggi raggiungibili dalla strada che porta a Fastello, face-vano riferimento, per l 'approvvigionamento idrico, alla vicina sorgente del Sambuco. *

7. POGGETTO Riawicinandosi a Montefiascone in direzione ovest, si trova, all'altez-

za della strada statale Cassia, la frazione del Poggetto, il cui nome, rela-tivamente recente, deriva dalla morfologia del territorio. In precedenza il piccolo agglomerato di case, posto a ridosso della tagliata voluta dal car-dinale Aldrovandi verso la metà del XVIII secolo, era conosciuto con il nome di "Malocchi".2

Fu probabilmente questa inquietante onomastica a proiettare, sulla vicina Bucarozza, la fama di luogo diabolico e stregonesco. Ancora una volta, comunque, conviene ricorrere alle preziose note scritte da Giorgio Zerbini nel 1976. 3

Il paese sta oggi congiungendosi a questa frazione, che si appollaia su una delle dolci colline che, da Montefiascone, digra-dano verso Bolsena, tra la strada detta della Bucarozza e la via Cassia. I Poggettesi, al contrario di altri contradaioli, non hanno abbandonato le vecchie abitazioni per migliori accomodamenti, ma soltanto modificato le case, più che altro, all'interno, per ade-guarle alle mutate esigenze di oggi. Sotto la giurisdizione della parrocchia delle Grazie fino al 1924, la frazione fu poi inserita nella parrocchia del Corpus Domini, con la costruzione della nuova omonima chiesa. Questo inserimento, voluto dal vescovo Rosi per motivi di vicinanza al nuovo tempio, non piacque affatto ai poggettesi i quali lo considerarono un degradamento perché la chiesa del Corpus Domini era stata costruita per i costaroli. Ed essi non avevano mai sentito alcun desiderio "de misticà le tòzze" con una popolazione, qual'era quella delle Coste, da essi ritenuta molto inferiore per educazione e civiltà.

Il poggettese infatti si è sempre sentito più paesano che con-tadino, più "drentano" che "forano". Gli uomini si sono sempre pet-tinati con la spartita e le donne vestite con abiti alla paesana. Sia gli uni che le altre non hanno mai indossato le borzacche (le ghet-te di mezzalana che impediscono alla terra di penetrare nelle scarpe durante le zappature), naturalmente per distinguersi dai contadini rozzi delle frazioni vicine.

Il poggettese non è etrusco, non è toscano e nemmeno roma-no, ma romanico, come lo sono del resto, gli abitanti di Montefiascone-centro. Parlano un dialetto forano addolcito da ter-mini "cittadini". La vicinanza al paese ha operato in ogni tempo, ma in special modo in questi ultimi anni, in senso molto positivo.

Un tempo, dai muraglioni a picco sulla strada, si affacciavano a frotte i poggettesi per guardare e... criticare i costaroli che pas-savano a piedi, di domenica: giovanotti e ragazze in coppia, di ritorno dal paese. Ma le critiche venivano appena bisbigliate giac-

PIERI BUTI, LUIGI, Storia di Montefiascone, 1871, p.278. ASVt, CATASTO GREGORIANO [1819], Montefiascone, f. "Madonnella". ZERBINI, GIORGIO, Poggetto e Poggettesi, in "La Voce", maggio 1976, pp. 6-7.

(10-segue)

Errata corrige di una informazione riportata sul numero della Voce di giugno 2009, pag. 3: Luigi, e non Cesare Bracoloni, era il padre di Ippolito detto "Popo".

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LA V O C E - n° 9 - Se t tembre 2009 pag. 11

VECCHIE FOTO S u a Ecc .za Mons . Luig i Boccado ro , c h e nasce a Vado L igure il 2 4 ot to-bre 1911, e d è consac ra to sace rdo te il 2 6 m a g g i o 1934, è n o m i n a t o V e s c o v o di Mon te f i ascone e A c q u a p e n d e n t e il 14 g i ugno 1951, a l l 'e tà di 4 0 anni .

E' consacrato Vescovo il giorno 8 settembre 1951.

Nel 1970 è nomina to Vescovo anche di V i terbo e Tuscania . Il 2 7 marzo 1986 è Vescovo del la r istrut turata e un ica d ioces i di Vi terbo. Il 15 marzo 1987, per raggiunt i l imiti di età, lascia il gove rno del la Diocesi e scegl ie c o m e luogo di qu iescenza la cit tà di Monte f iascone. E' stor ia passata , c o m e se fosse v issuta un seco lo fa! Eppure r imangono le sue real izzazioni : il Pa lazzo Vescovi le , Vi l la Card ina l Salott i , r istruttura-z ione del la Basi l ica di S. Margher i ta , messo in at to il t emp io (cr ipta) di S. Luc ia Fil ippini, r is t rut turazione del Seminar io fa l isco, d iverse case parroc-chial i costru i te ex-novo, la Co lon ia Mar ina di Porto S. S te fano ecc.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

7. Poggetto (seconda parte) Il Pogge t to fu pat r ia d i Baronesso, il f i losofo v a g a b o n d o c h e qu i

v i sse tu t ta la v i ta pur n o n a v e n d o u n a ab i taz ione. La s u a c a m e r a d a letto e ra un vecch io fo rno in d isuso , appa r t enen te a l la famig l ia S a r a c a c h e g l ie lo a v e v a concesso , g ra tu i tamente , a v i ta na tura i du ran te . In ques to fo rno il dec rep i to Ba ronesso , u n a mat t ina de l l 'an-no.. . (e ch i se lo r icorda?) fu t rova to mor to s tecch i to , d i mor te natu-rale, s ' in tende. Q u e s t o il suo a lbero genea log i co , c h e a m a v a spes-so r ipetere: "lo sono Ernesto di Sant'Ernesto re degli innesti, del fu Bonaventura fu Pietro, nato a Montefilo, mercante del soffio, princi-pe al terreno". Q u e s t e a l cune del le sue m a s s i m e : "Chi disse mac-earon disse co' l'òa; chi disse cammina disse a cavallo; chi disse laorà disse le bòa!". Ed ancora: "Sacco vóto nun sta ritto; corpo pieno vò riposo". M a di B a r o n e s s o p o t r e m o s a p e r e mo l to di più leg-g e n d o la s u a b iograf ia , c h e mi a u g u r o v e n g a p res to pubb l ica ta , scr i t ta da l poe ta G i u s e p p e G ian lo renzo , c h e per mol t i ann i v i sse in q u e s t a s ingo la re f raz ione.

Il Pogge t to d i e d e i nata l i a l la Zicchitella, la s impa t i ca p izz icaro-la de l co rso ; al c o m m . Cesare Salviani, p ropr ie tar io e ges to re de l no to r is torante cara t te r is t ico " D a C e s a r e al la Cava l la " ; e a Rosella Porroni, la can tan te fa l i sca di m u s i c a folk, p r ima d o n n a de l tea t ro d ia le t ta le " G i u s e p p e G ian lo renzo" .

Q u a n d o d 'es ta te si ch i udono le scuo le e i roman i , a b b a n d o n a t a la ci t tà, v a n n o in c e r c a di ref r iger io e di pace , il Pogge t to si t ras for -m a in luogo di v i l legg ia tura , e ques to non so l tan to ogg i m a f ino da i t emp i p iù remot i . Di lassù i v i l leggiant i p o s s o n o gus ta rs i il pano ra -m a de l lago, de l la Tever ina e de i mon t i de l l 'Appenn ino . M a gua i al ven to di t r a m o n t a n a c h e lo scu lacc ia a sangue , a l lo sc i rocco che gl i s comp ig l i a le c h i o m e e al levante c h e gl i i numid isce le spal le .

Se al i ta pe rò la b r e z z a dal Poggio del Crògnolo, c h e sa le sal te l -lando nel le v ie, i ns ieme alla... cu l tu ra de l la v i c in i ss ima scuo la Card ina l Salot t i , ne l le be l le g io rna te di p r imave ra o di es ta te , il Pogge t to è luogo v e r a m e n t e incantevo le . A n c h e d o p o t r amon ta to il so le, q u a n d o g i unge da l la Tever ina l 'ar ia p r o f u m a t a d 'angu i l la di f i ume, e g iù nel le s t re t te de l la B u c a r o z z a si a c c e n d o n o t ra le s iepi , ne l bu io f i t to, que i f a m o s i f an tasm i ch iamat i "paure" .

8. Le Grazie A d est de l la B u c a r o z z a si es tende la f raz ione de l la Graz ie . U m b e r t o

Ricci , in un s u o ar t ico lo de l 1976, g i us tamen te no ta c h e soltanto impro-priamente si può parlare di ' f raz ione" , perché le Grazie tali non sono, almeno non ugualmente alle Coste, alla Madonnella o meglio ancora alle Mosse e Zepponami che sono nuclei abitati assai distanti dal centro urba-no. Le Grazie, invece, sono un'appendice della città e di questa hanno tutte le caratteristiche, sia nella disposizione delle abitazioni che nella mentalità dei suoi abitanti, in grande maggioranza e da sempre, artigiani, operai, commercianti e impiegati.

Del res to il suo sv i luppo, c o m e que l lo de l la l imi t rofa Madonne l l a , è f e n o m e n o recente , a n c h e se il san tuar io de l la M a d o n n a de l le Graz ie , a cui si r i fer isce il t opon imo , è s ta to per var i seco l i il p iù impor tan te riferi-m e n t o de l la d e v o z i o n e m a r i a n a a Mon te f i ascone . Q u e s t a " f reschezza" di or ig in i è d o c u m e n t a t a da l la m a p p a de l ca tas to g rego r i ano de l 1819, ne l la qua le la local i tà appa re sos tanz ia lmen te l ibera d a s t ru t ture edi l iz ie, e d a

u n a fo to ae rea de l 1939, o v e si ev i denz iano poch i ss ime cos t ruz ion i ubi-ca te p r e v a l e n t e m e n t e nei pa ragg i de l b iv io per Faste l lo .

Lo sv i l uppo u rban is t i co de l le "Graz ie " (ne l t o n d o è ev idenz ia to il san tua r i o m a r i a n o S. Mar ia de l le Graz ie )

Mer i ta r icordare c h e in o c c a s i o n e de l la r is t ru t turaz ione de l le par roc-ch ie , p r o m o s s a da l v e s c o v o Ros i nei pr imi d e c e n n i de l '900, la pa r rocch ia di S. F lav iano, in da ta 2 6 apr i le 1929, fu t ras fer i ta al la c h i e s a di S a n t a Mar i a de l le Graz ie , o v e s a r e b b e r imas ta f ino al 1954. M a to rn iamo al tes to d i U m b e r t o Ricc i :

La t rad iz ione opera ia , le s u e so f fe renze e le s u e lotte per il r iscat to civi le, t r ovano negl i ab i tant i de l le Graz ie fo rse l 'un ico e s e m -pio es is ten te in Mon te f i ascone , a l m e n o il p iù inc is ivo e il p iù d i f fuso. Ne i tr ist i t emp i de l la g u e r r a e de l d o p o g u e r r a i graziaro l i , fo rse più deg l i altri, h a n n o sof fer to la f a m e e l ' i nd igenza m a per pr imi, fort i d i u n a v i s ione m e n o "paterna l is t ica" de i p rob lemi , h a n n o r isal i to la ch ina e h a n n o ragg iun to u n a cer ta , sodd i s facen te s i tuaz ione econo -m i c a e soc ia le .

Lo sv i luppo u rbano de l l ' in tero quar t ie re è u n a r ip rova del l ' in t ra-p r e n d e n z a de i graz iaro l i ; b a s t a da re uno sgua rdo dal l 'a l to de l la R o c c a o di Pra to G iard ino , per accorgers i c h e ques ta f raz ione è f ra le z o n e c o n il p iù a l to ind ice di sv i l uppo abi ta t ivo.

La v e c c h i a e cara t te r is t i ca "bet to la" di Piccolotto, pad re de l c a m -p ione mond ia le di c ic l i smo S a n t e Ranucc i , si è t ras fer i ta da l l 'an t ico " tunne l " ed o ra è d i ven ta ta un bar m o d e r n o e c ive t tuo lo , e p p u r e per a l m e n o un seco lo è s ta ta q u e s t a "bet to la" il l uogo di r i t rovo e di s v a g o per tutt i i g raz iaro l i .

Of f i c ine ( t rad iz ionale que l la de l f abb ro Ranald i ) , cant ier i , depo -siti d i f rutta, c i rco lo E N A L , r i t rovi par rocch ia l i , il bar de l la Car inda. . . quest i i centr i c h e via, v ia nel t e m p o s o n o stat i i t es t imon i de l la v i ta at t iva e del lo s v a g o di ques ta labor iosa popo laz ione c h e ha cerca-to s e m p r e di r iso lvere "in loco" i n u m e r o s i p rob lem i de l s u o sv i lup-po.

Ch i r i cordare d u n q u e in q u e s t a b reve v is i ta al le G raz ie? Per e s e m p i o , il cara t ter is t ico bu r lone Tizzone c h e una la f a c e v a e cen to le s tud iava , o p p u r e d o n S a n t e c h e p resso il San tua r io a v e v a il suo ort icel lo. . . il "Bello Martino" un s ignore c h e t rans i tava c o n la s u a b iga, il g ià r i cordato Piccolotto, il can ton ie re G i ro l amo e s u a mogl ie , la Mar ia c h e in c h i e s a e ra la v o c e p iù squi l lante. . .

(11 - segue)

anno 1819 anno 1939 anno 2009

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LA VOCE - n° 10 - Ottobre 2009 pag. 13

Papa Benedetto XVI al secolo Joseph Alois Ratzinger

P a p a B e n e d e t t o XVI , al s e c o l o J o s e p h A lo is Ratz inger , è na to a Mark t l a m Inn, G e r m a n i a , il 16 apr i le 1927 .

Il padre , J o s e p h Ratz inger , e ra c o m m i s s a r i o de l la g e n d a r m e r i a e p r o v e n i v a d a u n a m o d e s t a famig l i a di agr ico l tor i de l la d ioces i d i Passav ia , ne l la B a s s a Bav ie ra .

La m a d r e e ra na ta a R ims t ing , su l lago C h i e m in Bav ie ra , d a u n a famig l i a d i ar t ig ian i e p r ima del m a t r i m o n i o a v e v a lavora to c o m e c u o c a in d ivers i a lbe rgh i de l l a zona .

I suo i s tud i f iso losof ic i f u r o n o comp iu t i p r ima p resso l 'Un ivers i tà di M o n a c o di Bav ie ra e s u c c e s -s i v a m e n t e p r e s s o la S c u o l a S u p e r i o r e d i F i losof ia e Teo log ia di F r i s inga d o v e d i s c u s s e la tes i di teo -logia da l t i to lo "Popolo e casa di Dio nella dottrina della Chiesa di sant'Agostino".

II 2 9 g i u g n o 1951, v i e n e o rd ina to sace rdo te

a s s i e m e a s u o f ra te l lo m a g g i o r e G e o r g . Ne l 1 9 5 5 o t t iene l 'ab i l i taz ione a l l ' i n s e g n a m e n -

to per la ca t t ed ra d o g m a t i c a e teo log i ca f o n d a -m e n t a l e p resso l 'Un ivers i tà d i Fr is inga.

Ne l 1962 pa r tec ipa al Conc i l i o Va t i cano II d o v e acqu i s i s ce no to r ie tà in te rnaz iona le . Dal 1959 al 1 9 6 9 f u i nsegnan te a Bonn , M u n s t e r e Tub inga .

Ne l 1969 d i v e n n e p ro fesso re o rd inar io d i teo -log ia d o g m a t i c a e s tor ia de i d o g m i a l l 'Un ivers i tà di Ra t i sbona .

Il 2 4 m a r z o 1977 , v i ene n o m i n a t o d a p a p a Pao lo VI , A r c i v e s c o v o di M o n a c o e Fr i s inga e il 2 8 m a g g i o r icevet te la c o n s a c r a z i o n e ep i scopa le .

Il s u c c e s s i v o 2 7 g i u g n o Pao lo VI lo c reò Card ina le .

H a p reso pa r te a d u e Conc lav i : que l lo c h e e lesse P a p a G i o v a n n i Pao lo I e que l l o c h e e lesse P a p a G i o v a n n i Pao lo II.

Il 2 5 n o v e m b r e 1981, P a p a G i o v a n n i Pao lo II, lo n o m i n ò Pre fe t to de l l a C o n g r e g a z i o n e per la Dot t r ina de l la Fede .

H a ino l t re r i c o p e r t o a l t r i i n ca r i ch i d i a l t a responsab i l i t à a l l ' in terno de l la c h i e s a p r ima d i e s s e r e e le t to Papa .

La sua elezione avvenne al quarto scruti-nio, durante il secondo giorno di Conclave, nel pomeriggio dei 19 aprile 2005. E prese il nome di Benedetto XVI.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

La grotta abitazione del "Soccio" di Piglia e le altre util izzate per gli animal i (1736)

O r a z i e l l a , p r o p r i e t a r i o d e l t e r r e n o n e l l a p r i m a m e t à d e l ' s e t t e c e n t o .

L a l o c a l i t à "Maestre" o "Fonte delle Maestre", s i t u a t a t r a la s t r a d a d i P a t e r n o c c h i o e la s t a t a l e C a s s i a a l c o n f i n e c o l c i m i t e r o , p r e n d e il n o m e da l l ' i s t i t u to d e l l e M a e s t r e P i e c h e n e e r a , e d in p a r t e n e è , p r o p r i e t a r i o . U n a p o r z i o n e d i q u e s t a p r o p r i e t à v e n n e u t i l i z z a t a p e r la i m p i a n t a r v i il c i m i t e r o . L a p r e s e n z a d i u n a d i s c r e t a s o r g e n t e d ' a c q u a , po i , f e c e p e n s a r e a d u n o s f r u t t a m e n t o s i s t e m a t i c o d e l l a s t e s s a . E cos ì , ne l 1 8 8 7 , l ' ing . A d o l f o T o m m a s i c h i e s e il p e r m e s s o d i "asportare dalla Fonte delle Maestre una data quantità d'acqua per condut-tarla alla contrada Zepponami" c h e n e e r a g i à la p r i n c i p a l e u t e n t e . I c o n s i g l i e r i A u g u s t o F e d e r i c i , Lu ig i F e d e r i c i , M a r i o M i m m i e P i e t r o P ie r i Bu t i s i o p p o s e r o p e r c h é la r i c h i e s t a n o n d a v a g a r a n z i e d i u n a c o s t a n t e f o r n i t u r a , n é a s s i c u r a v a g l i u t e n -t i d e l c o n t a d o , a f r o n t e d i p o s s i b i l i a l l a r g a m e n t i d i r i ch i es te , c h e n o n s i s a r e b b e r o v e r i f i c a t e d i m i n u z i o n i s u l l a q u a n t i t à e r o g a t a 3 . C o n s i d e r a t o , q u i n d i , c h e n o n s u s s i s t e v a n o c e r -t e z z e c h e "nella Fonte delle Maestre rimaner possa quella stessa quantità d'acqua che attualmente esiste e che è di estrema necessi-tà agli abitanti della Città", il C o n s i g l i o n o n a p p r o v ò . 4

( 1 2 - s e g u e )

1. ASBMf , CABREO DI Tutti li Stabili DEL VENERA-BIL SEMINARIO DI MONTEFIASCONE Fatto per ordine DELL'EMO. E RMO. SIGN. CARD. POM-PEO ALDROVANDI VESCOVO, 1736.

2. A S V t , CATASTO GREGORIANO, Montefiascone, f . "Montisola".

3. ONOFRI , N O R M A N D O , Una contrada detta gli Zepponami, Montef iascone 2008, p. 155.

4. A S C M - Del ibera 21 d icembre 1887, n. 1042.

9 . PlETRARA, TERRILE E FETRICCI

A d e s t d e l l e G r a z i e , l u n g o a l c u n i v e c c h i t r a c -c ia t i , s i s o n o r e c e n t e m e n t e i nsed ia t i d e g l i a g g l o -m e r a t i ab i t a t i v i c h e , p u r n o n c o s t i t u e n d o d e l l e v e r e f r a z i o n i , t r o v a n o r i f e r i m e n t o t o p o n o m a s t i c o ne l l e d e n o m i n a z i o n i s t o r i c h e d e i l u o g h i .

E c o s ì , i n o l t r a n d o s i p e r v i a d e l l a B a s t i g l i a , s i g i u n g e in l oca l i t à Pietrara, p o i a Terrile e q u i n d i si p r o c e d e v e r s o Fetricci. Tu t t i q u e s t i t o p o n i m i d e r i v a n o d a l l a m o r f o l o g i a d e l te r r i t o r io ; p r o p r i o in l oca l i t à P i e t r a ra , in fa t t i , r i m a s e a t t i v a p e r va r i s e c o l i u n a c a v a d i p ie t ra , li t e r r e n o in q u e s t i o n e , n e l 1 7 3 6 , e r a d i p r o p r i e t à d e l s e m i n a r i o , e d un c a b r e o d e l l ' e p o c a s p e c i f i c a "Pietraja, o sia alla Cava delle Pietre":

N e l l a m a p p a c h e i l l us t ra il p o s s e d i m e n t o si t r o v a a n c h e s e g n a l a t o u n a p p e z z a m e n t o c o n la d i c i t u r a 'Ter" Sterile", e f u q u e s t a c a r a t t e r i s t i c a , c o n l ' a f e res i d i sterile in terile, a c o n n o t a r e la l oca l i t à n e i p e r i o d i s u c c e s s i v i . N e l c a t a s t o g r e -g o r i a n o d e l 1 8 1 9 , t r o v i a m o q u i n d i s e g n a l a t a la l oca l i t à 'Terile" m e n t r e , n e l l a c a r t o g r a f i a d e l ' 9 0 0 c o m p a r e , c o n il r a d d o p p i o d i c o n s o n a n t e , 'Terrile".

P e r q u a n t o r i g u a r d a "Fetricci" c i v i e n e a n c o -ra in s o c c o r s o il c a b r e o d e l 1 7 3 6 c h e , ne l l ' i nd i -c e d e l l e t a v o l e , s p e c i f i c a "Campo de Pietricci, o sia dei Fietricci" e d a n c o r a "Contrada de Petricci". È p e r t a n t o e v i d e n t e c o m e le d e n o m i -n a z i o n i d i q u e l l a z o n a s c a t u r i s s e r o d a l l e c a r a t -t e r i s t i c h e p e t r o s e e p o c o fer t i l i d e l t e r r e n o .

1 0 . PIGLIA, PRIMIE, PATERNOCCHIO, ORAZIELLE, MAESTRE

D o p o v i a d e l l a B a s t i g l i a , s p o s t a n d o s i s u l l a s t r a d a o r v i e t a n a in d i r e z i o n e s u d , s i i n c o n t r a v i a P a t e r n o c c h i o . L a s t r a d a , in o r i g i n e , e r a u t i l i zza -t a c o m e p e r c o r s o d i r e t t o p e r g i u n g e r e a G r o t t e S a n t o S t e f a n o . N e l c a t a s t o d e l 1 8 1 9 s i t r o v a i n d i c a t a c o m e "Strada che da Montefiascone mette alle Grotte di S. Stefano".

La grotta abitazione del "Soccio" di Paternocchio (1736)

S u c c e s s i v a m e n t e , c o n la f e r r o v i a i n a u g u r a t a n e l 1 8 8 6 e l ' e v o l u z i o n e d e i t r a s p o r t i , il t r a c c i a t o v e r s o G r o t t e v e n n e d i s m e s s o e la s t r a d a ut i l iz-z a t a q u a s i e s c l u s i v a m e n t e p e r r a g g i u n g e r e le v a r i e l oca l i t à d e l t e r r i t o r i o a g r i c o l o m o n t e f i a s c o -n e s e .

T r a q u e s t e la p i ù i m p o r t a n t e e r a q u e l l a d i P a t e r n o c c h i o o v e , a l m e n o f i n o a l 1 7 3 6 , n o n es i -s t e v a n o c o s t r u z i o n i a b i t a t i v e . In q u e l l ' a n n o , in fa t t i , il Soccio c h e g e s t i v a l ' o m o n i m o p o d e r e a b i t a v a s t a b i l m e n t e in a l c u n e g r o t t e e s i s t e n t i a l l ' i n t e r n o d e l f o n d o : "Podere [d i P a t e r n o c c h i o ] con Grotte abitazioni per il Soccio, con Vigne, Albereto, Canneto, Terreno, e Macchia semina-tiva, Macchia di Cerri e Quercie..."

L a c a r a t t e r i s t i c a d i a b i t a r e n e l l e g r o t t e , i n

La Pietrara, o sia alla Cava delle Pietre (1736)

q u e l p e r i o d o , n o n e r a e s c l u s i v a d e i so l i a b i t a n t i d e l l e C o s t e , m a d i m o l t i d e i c o n t a d i n i s p a r s i n e l te r r i t o r i o , c o m e c o n f e r m a n o le i n d i c a z i o n i d e s u -m ib i l i d a l l o s t e s s o c a b r e o .

A n c h e n e l l a l im i t r o fa l oca l i t à "Piglia", o v e si t r o v a v a un p i c c o l o p o d e r e s e m p r e d i p r o p r i e t à d e l s e m i n a r i o , il s o c c i o a b i t a v a , c o m e g l i a n i m a -li, in u n a g r o t t a : "Poderetto con Grotta abitazio-ne del Soccio, et altra per uso de Bestiami, e con forno murato, Terreno seminativo, e Cerqueto, con ogn'altre sue ragioni, e pertinen-ze posto in Territorio di Montefiascone luogo detto in Contrada Piglia."

P e r q u a n t o r i g u a r d a il t o p o n i m o "Primie", la c u i e t i m o l o g i a r i m a n e i g n o t a , c ' è d a d i r e c h e lo s t e s s o s e m b r a c o m p a r i r e s o l t a n t o n e i fog l i c a t a s t a l i d e l X X s e c o l o in p o s i z i o n e i n t e r m e d i a t r a le l oca l i t à "Piglia" e "Paternocchio".

A l t r e l oca l i t à in p r o s s i m i t à d i q u e l l e a p p e n a c o n s i d e r a t e s o n o le "Orazielle"e le "Maestre". Il n o m e d e l l a p r i m a , c h e o g g i c o m p a r e n e l l e m a p p e a n c h e c o m e "Casale Orazielle" o "Grazielle", d e r i v a d a u n c e r t o C l e m e n t e d i

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LA V O C E - n° 11 - N o v e m b r e 2 0 0 9 pag. 11

Preghiera del Papa uomo di Don Enrico Righi

Ci piace riportare ciò che il parroco di Bagnoregio, D. Enrico Righi, ha scrit-to del Papa: tra ciò che appare giustamente in pubblico e ciò che prova nel suo animo. Un uomo come tanti grandi, bisognoso di affetto e di stima.

* * * *

S i g n o r e , s o n o il P a p a . M i p r e s e n t o a Te, n o n c o m e m i v e d o n o gl i u o m i n i : il D i o in t e r ra ; la p iù a l t a a u t o -

r i tà m o r a l e ; l ' u o m o a s c o l t a t o e d a c c l a m a t o d a m i l i on i d i p e r s o n e ; il s i c u r o , la r occ i a , l ' i n fa l l ib i le , il d o l c e C r i s t o in t e r ra !

M i p r e s e n t o p e r q u e l l o c h e s o n o : un povero uomo che dal momento della sua elezione ha cessato di essere se stesso per diventare Istituzione, Simbolo, tutto per gli altri e niente per sé.

lo d e v o m i s u r a r e le p a r o l e p e r c h é il m i o u d i t o r i o è l ' u m a n i t à ; n o n p o s s o p i a n g e r e in p u b b l i c o p e r c h é d e v o p r e d i c a r e la s p e r a n z a ; a b i t o in u n a c a s a d o r a t a : la m i a pr i -g i o n e a v i ta . In p iù la s t o r i a h a c o n f u s o il s e r v o c o n il P a d r o n e ; il s e g r e t a r i o c o l

continua a pag. 7

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone 11. Montisole D o p o "Le Maestre", p r o s e g u e n d o lungo la stra-d a s ta ta le C a s s i a ve r so sud , si g i unge in local i-tà Montisole o Montisola. Il t opon imo , dovu to a l la p r e s e n z a di un p icco lo pogg io la cu i c i m a s u p e r a i 500 metr i , s e m b r a compa r i r e g ià nel lo s ta tu to c o m u n a l e del 1471 ove, al cap i to lo 7 7 de l p r imo l ibro "De Reg im ine" , si t rova spec i f i ca-to: .. .per viam qua itur Viterbium usque ad mon-tem rotunni, et versus Montissalem, et Campanilis usque ad Ecclesiam S. Luciae...

" P o d e r e t t o a M o n t i s o l e . . . B e n i d e l l a C a s a G i u s e p p o n a m i " , cabreo di tutti li stabili del venerabil seminario di montefiascone, 1736.

M e n o incer te r isu l tano le no taz ion i p resent i ne l la v is i ta pas to ra le c o m p i u t a dal v e s c o v o G a s p a r e Cecch ine l l i ne l 1630 \ da l le qua l i si ev ince c o m e la d e n o m i n a z i o n e Montisole si e s t e n d e s s e f ino al l imi t rofo Paternocchio e v ice-versa .

. . .Ne l la s u a po rz ione par rocch ia le n o n ha a l cuna Oste t r ica , s e b b e n e d ica c h e in c a m p a g n a si t rova una cer ta d o n n a d i n o m e G iovanna , mog l i e di Mars io fu Blasi , in con t rada Mont iso le , che eserc i -ta qua l che vo l ta l 'u f f ic io. . . . . . un a l t ro pezzo di te r ra in con t r ada Mon t ' l so le o Pa te rnocch io . . .

di Giancarlo Breccola

Dal sol i to c a b r e o del 1736 2, o l t re a ave re con-f e r m a de l l a p e r s i s t e n z a de l "luogo detto Montisole", a p p r e n d i a m o c o m e la s tessa local i-t à c o n f i n a s s e "colli Beni della Casa Giusepponami". È d a no tare inol t re c o m e il t o p o n i m o "Montisola" abb ia con t radd is t in to il fog l io de l ca tas to g rego r iano c h e c o m p r e n d e v a le local i tà Grazie, Pietrara, Tenie, Paternocchio, Zepponami, Stefanoni e Giglio1.

12. Zepponami La f raz ione o con t rada di Z e p p o n a m i in iz iò a so rge re nel m o m e n t o in cu i il ca rd ina le P o m p e o A ld rovand i , v e s c o v o di Mon te f i ascone , dec ise di dev ia re il t racc ia to de l la s t rada c h e da V i te rbo e R o m a g i u n g e v a a Mon te f i ascone , c r e a n d o un racco rdo di co l l egamen to , t angen te la z o n a d e n o m i n a t a Gigl io, t ra le local i tà Montisole e Stefanone Q u e s t a brete l la, d i venu ta f unz ionan te nel 1744, favor ì l ' i nsed iamen to di var i nuc le i abi tat iv i che, a part i re dal 1886, a n n o de l l ' i nauguraz ione de l la fe r rov ia At t ig l iano-V i te rbo, c o n o b b e r o un ul ter io-re sv i luppo. Q u a l c h e a n n o pr ima, nel 1871, cos ì ne a v e v a par la to lo s tud ioso Luigi Pier i But i nel la s u a Storia di Montefiascone5.

Il con tad ino G i u s e p p e N a m i c o n altr i poch i cas ta id i a v e v a n o le loro ab i taz ion i in ques ta con t rada , dov 'e ra a n c h e u n a Ch iesuo la sac ra a l la M a d o n n a so t to il t i to lo del gigl io. Dal N a m i ques to luogo p rese il n o m e di P e p p o n a m i , ed ogg i co r re t t amen te Z e p p o n a m i . D o p o che nel seco lo sco rso fu camb ia to il co r so al la v ia cass ia f a c e n d o l a passa re per co là , la popo laz ione a c c r e b b e a d i sm isu ra . Per la qua l c o s a il R. P. Sant i d a V i te rbo C a p p u c c i n o e p r e s e n t e m e n t e V icar io in ques to C o n v e n t o , d iv isò lasc iare una m e m o r i a in q u e s t a s u a s e c o n d a patr ia, ove d a fanc iu l lo fu e d u c a t o ed e b b e domic i l io . Stabi l ì per tan to fabbr i ca re u n a n u o v a ed a m p i a C h i e s a in ques to luogo, c h e po tesse ben c o m p r e n d e r e l 'accre-sc iu ta popo laz ione . N e s s u n m e z z o però si p resen tava al S e r v o di Dio per ef fet-t ua re il s u o d i v i samento . N o n per ques to si abba t té d' an imo , e ch iamat i a se que ' cas ta id i o t t enne d a loro e l emos ine e socco rso . G i u s e p p e Peppon i , uno t ra i p iù r icchi, c e d é un pezzo di te r ra per la fabbr ica , ed a lzò a propr ie s p e s e una cappe l l a gent i l iz ia sac ra a s. G iuseppe : G iovann i B isco t to d o n ò la c a m p a n a ; la famig l ia Rose t to e G i u s e p p e Mer lo con-t r ibu i rono a n c h e essi : gli altri di m ino r con to si p res ta rono nel ca r regg io dei

mater ia t i . P res to la C h i e s a fu t e rm ina ta d ie t ro il d i s e g n o del l ' i ngegne re Sig. Ca landre l l a e so t to il g io rno 1 se t t embre 1867 si apr ì la m e d e s i m a al pubb l i co cu l to , d o v e v e n n e p r o c e s s i o n a l m e n t e t raspor ta ta dal l ' an t ica , la v e n e r a n d a i m m a g i n e di Mar ia S S . m a del gigl io, c o n l ' a s s i s t e n z a di M o n s i g n o r Bo v i e r i V e s c o v o d iocesano , del Gon fa lon ie re , del P. N icco la d a P e n d e n z a Prov inc ia le de i PP. Cappucc i n i c o n molt i altr i suo i corre l ig ios i , t ra ' qua l i il P. G i a c o m o da l la To l fa c h e in q u a l i t à di s e c o n d o C a p p e l l a n o c o n d u c e v a il n u m e r o s o Soda l i z io ere t to in que l la C h i e s a per cu ra de l P. Sant i c o n breve di SS. PP. Pio IX de l g io rno 14 A g o s t o 1866. La popo laz i one di ques to v i l laggio, c o m p r e -si i caso la r i in torno, a s c e n d e a 1267 a n i m e sot to la pa r rocch ia di s. F lav iano.

L 'e t imo log ia de l n o m e Z e p p o n a m i , p ropos ta dal Pieri Buti , si r ivela c o m u n q u e una conge t tu ra in quan to è o rma i acce r ta to c h e l ' insol i to t o p o n i m o der iva da l la famig l ia c h e p o s s e d e v a b u o n a par te de l terr i tor io su cu i ins iste l 'a t tua le f raz io-ne. Nel g ià c i ta to c a b r e o de i ben i de l sem ina r i o di Mon te f i ascone , c o m e a b b i a m o visto, si t rova anno ta to "Beni della Casa Giusepponami", ed a n c h e "Beni delle scuole pie di Montef. ora de Giusepponami". C h e il t e rm ine G i u s e p p o n a m i s ia da cons ide ra re un ve ro c o g n o m e , pur non e s c l u d e n d o u n a p receden te agg lu t inaz ione del n o m e G i u s e p p e e de l c o g n o m e Nami , si può r iscont rare in un "E lenco di tutt i i poss iden t i nel Terr i tor io di Mon te f i ascone" , da ta to 1837, ove, t ra i propr ie tar i , s o n o inc lus i Giusepponami Vincenzo e Fratelli, Giusepponami Paolo detto Caporale e Giusepponami Pietro Antonio e Crispino - Contadini. L 'a feres i de l la s i l laba ini-z ia le e lo z e t a c i s m o de l la "s" ha qu ind i f issato il t opon imo .

(13 - segue )

1. AVMf , Visitano Civitatis Montis Flasconis, 1630, t ra-d u z i o n e di D o m e n i c o Cruc ian i e L e o n e Mezzet t i . 2. A S B M f , CABREO DI Tutti li Stabili DEL VENERA-BIL SEMINARIO DI MONTEFIASCONE Fatto per ordine DELLEMO. E RMO. SIGN. CARD. POMPEO ALDROVANDI VESCOVO, 1736. 3. A S V t , C A T A S T O G R E G O R I A N O , Montefiascone, f. "Mont iso la" . 4. Per u n a esau r i en te e de t tag l ia ta t ra t taz ione de l la s to r ia de l la f raz ione cfr. O N O F R I , N O R M A N D O , Una Contrada detta gli Zepponami, M o n t e f i a s c o n e 2008 . 5. P IERI BUTI , LUIGI , Storia di Montefiascone, 1871, pp .269 -270 .

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LA V O C E - n° 12 - D icembre 2009 pag. 13

V E C C H I E F O T O (. Questa partita oggi non si giocherebbe più. Oggi si giocherebbe, con molta probabilità:

conviventi-singles. Estate 1973 - Stadio comunale

Montefiascone: ammogliati - scapoli 5-3

In piedi: Ba les t r a , Fer l i zz i , V igo r i t a , C e m p e l l a , M e n g h i n i , To r to re l l a , Bo rd i , Avv . C o m p a g n o n i .

Accosciati: M a r c o n i U m b e r t o , P ie re t t i , Gen t i l i , M e z z e t t i , P e z z a t o , M a r c o n i B r u n o .

In q u e s t a f o t o s o n o ritratti a l c u n i p e r s o n a g g i d e l l a n o s t r a m i g l i o r e g i o v e n t ù m o n t e f i a s c o n e s e de i c o s i d d e t t i "anni d'oro".

A l c u n i in q u e l l ' a n n o g i à o l t re la q u a r a n t i n a , co r -r e v a n o a n c o r a su l c a m p o c o m e lepr i . E c c o p e r c h é s o n o r imas t i s e m p r e g i o v a n i e g iovan i l i . S i t ra t ta de l l e u l t i m e g e n e r a z i o n i c h e a v e v a n o b e n c a p i t o la g i u s t a f i l oso f i a d i v i ta .

P e r q u e s t o si p u ò b e n d i re : v i n c e n t i s u l c a m p o e ne l l a v i ta !

A i g i o v a n i d ' o g g i , s o p r a t t u t t o , v o g l i a m o p o r t a r e

t a l v o l t a q u e s t e v e c c h i e i m m a g i n i e q u e s t i e s e m p i d i v i t a p a s s a t a pe r sp i nge r l i u n p o ' a r i f le t tere su l -l ' e tà g i o v a n i l e e d i c o m e , a l g i o r n o d ' o g g i , la si

b u t t a v i a c o n s e m p r e m a g g i o r l e g g e r e z z a e s tup i -d i tà . . . p e r n o n g i ra rs i i nd ie t ro a d u n a c e r t a e t à e n o n t r o v a r e t a n t e b u o n e c o s e d a r i co rda re .

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone 1 3 . GIGLIO E STEFANQNI L ' e s p a n s i o n e u r b a n i s t i c a d e l l e Zepponami

c o m p o r t ò il g r a d u a l e a s s o r b i m e n t o d e l l e l o c a l i t à l i m i t r o f e c h e , d i f a t t o , s i t r o v a r o n o t r a s f o r m a t e in " m i n i q u a r t i e r i " d e l l a n u o v a f r a z i o n e . C o s ì a v v e n -n e p e r Montisole, c h e c o m e a b b i a m o v i s t o c o s t i t u i v a in p r e c e d e n z a la l o c a l i t à d i r i f e r i m e n -t o d e l t e r r i t o r i o .

C o s ì p e r il Giglio, p i c c o l o r a g g r u p p a m e n t o d i a b i t a z i o n i s u l l a s t r a d a c h e a n t i c a m e n t e p o r t a v a a B a g n a i a , n e l q u a l e e s i s t e v a u n a c h i e s e t t a in t i -t o l a t a a l l a o m o n i m a M a d o n n a , e il c u i t i t o l o s a r à , in s e g u i t o , t r a s f e r i t o a l l a c h i e s a p r i n c i p a l e d e l l a f r a z i o n e .

C o s ì p e r g l i Stefanoni, t o p o n i m o g i à e s i s t e n -t e in u n a m a p p a r e d a t t a d a B e r n a r d i n o O l i v i e r i n e l 1 8 0 2 , n e l l a q u a l e n o n c o m p a r e , p e r q u e l l a z o n a , n e s s u n ' a l t r a i n d i c a z i o n e .

P e r q u a n t o r i g u a r d a l ' o r i g i n e d i q u e s t o u l t i -m o t o p o n i m o - r i p o r t a t o n e l c a t a s t o g r e g o r i a n o c o n la g r a f i a Steffanoni - c o n s i d e r a n d o c h e d u e d e l l e l o c a l i t à c o n f i n a n t i s o n o i n d i c a t e c o m e Alessandrone e Rinaldone, s i p u ò i m m a g i n a r e , a l i ve l l o d i f a n t a s i o s a c o n g e t t u r a , c h e in o r i g i n e t u t t a l a z o n a a p p a r t e n e s s e a t r e f r a te l l i d i c o r p o -r a t u r a r o b u s t a , e c i o è a S t e f a n o , A l e s s a n d r o e R i n a l d o , e c h e d a q u e s t a l o r o c a r a t t e r i s t i c a le l o c a l i t à a v e s s e r o d e r i v a t o il n o m e .

1 4 . RINALDONE

Caratteristico vaso a fiasco da Rinaldone-Montefiascone (Museo Pigorini Roma)

M a t o r n a n d o c o n i p i e d i in t e r r a , o m e g l i o s u i fa t t i , è n e c e s s a r i o r i c o r d a r e c o m e Rinaldone s i a a n c h e il l u o g o o v e , a g l i i n i z i d e l ' 9 0 0 , v e n n e r in -v e n u t a u n a p i c c o l a n e c r o p o l i r i s a l e n t e a l l ' e t à d e l r a m e ( 2 5 0 0 - 1 8 0 0 a . C . ) s c a v a t a n e l p e n d i o t u f a -

di Giancarlo Breccola

c e o , c o n t o m b e a f o s s a o a g r o t t i c e l l a . D o p o d i q u e l l a , n e l t e r r i t o r i o c o m p r e s o t r a

A r n o e T e v e r e , v e n n e r o s c o p e r t i v a r i a l t r i s i t i , c o n o g g e t t i s im i l i , c h e p e r m i s e r o l ' i d e n t i f i c a z i o -n e d i u n a c u l t u r a e n e o l i t i c a a c u i v e n n e a t t r i b u i -t o il n o m e d a l l a n o s t r a l o c a l i t à .

Q u e s t a facies c u l t u r a l e , c h i a m a t a a p p u n t o C i v i l t à t o s c o - l a z i a l e d i R i n a l d o n e , p r e s e n t a u n a f o r t i s s i m a c o n c e n t r a z i o n e d i r i t r o v a m e n t i l u n g o la v a l l a t a d e l f i u m e F i o r a n e l l a m a r e m m a t o s c o -l a z i a l e ; q u i i n fa t t i s i a d d e n s a n o le n e c r o p o l i , u n i -c h e t e s t i m o n i a n z e c h e c i s o n o p e r v e n u t e d i t a l e c u l t u r a . D i a s p e t t o c h i a r a m e n t e e n e o l i t i c o , c o m e la c o e v a facies d i R e m e d e l l o in v a i P a d a n a , l a c i v i l t à d i R i n a l d o n e p r e s e n t a c a r a t t e -r i s t i c h e c u l t u r a l i o m o g e n e e d o v u t e p r o b a b i l -m e n t e a l l a s u a r i s t r e t t a d i f f u s i o n e g e o g r a f i c a .

L e g r a t t i c e n e s c a v a t e n e l l a r o c c i a t e n e r a , c h e c o s t i t u i s c o n o le t o m b e d e f i n i t e a forno, s o n o d o t a t e d i u n a c c e s s o a c o r r i d o i o a p e r t o in t r i n c e a o p p u r e a p o z z o v e r t i c a l e a c a l a t o i a , c o n la p o r t a c h i u s a d a u n a p i e t r a n a t u r a l m e n t e l a s t r i f o r m e . I d e f u n t i v e n i v a n o i n u m a t i c o n il c o r p o r a n n i c c h i a t o , le b r a c c i a f l e s s e , le m a n i p r e s s o i l v i s o e le g a m b e p i e g a t e c o n le g i n o c -c h i a a l g r e m b o ; q u e s t o r i t u a l e f u n e b r e , a s s a i d i f -f u s o d a l n e o l i t i c o in p o i , i m p l i c a v a l ' u s o d i l e g a c -c i m e s s i in o p e r a p r i m a d e l s o p r a g g i u n g e r e d e l l a r i g i d i t à c a d a v e r i c a . I c o r r e d i f u n e b r i d e l l e s e p o l t u r e r i fe r ib i l i a q u e s t a facies c o n s i s t e v a n o in c e r a m i c h e d ' i m p a s t o a s s a i f i n e d i c o l o r e n e r o l u c i d o , d i o t t i m a c o t t u r a a p a r e t i p i ù o m e n o s o t -t i l i , d a l l e f o r m e a c i o t o l a o s c o d e l l a , t r o n c o c o n i -c a o t o n d e g g i a n t e - c o n r a r i s s i m i o r n a t i - e d i v a s i a f i a s c o le c u i f o r m e d e r i v a v a n o , p r o b a b i l -m e n t e , d a q u e l l e n a t u r a l i d e l l e c u c u r b i t a c c e . A b b o n d a n t e s i r i v e l a a n c h e la p r e s e n z a d i p e n -d a g l i , t e s t e d i m a z z a , p u g n a l i , p u n t e d i f r e c c i a -a d a l e t t e e p e d u n c o l o d i v a r i a f o r m a e d i m e n s i o -n i - e d i a s c e in s e l c e d i d i v e r s i c o l o r i , c o n r i t oc -c o f i n i s s i m o . Il m e t a l l o è r a p p r e s e n t a t o d a p u g n a l i a t a l l o n e t o n d e g g i a n t e , d a a s c e p i c c o l e e p i a t t e e d a c o r t i a g h i a s e z i o n e q u a d r a n g o l a -re , d i r a m e p u r o , n o n c h é d a v e z z i d i a n t i m o n i o .

I v a r i r e p e r t i t r o v a t i a M o n t e f i a s c o n e f u r o n o p o r t a t i n e i m u s e i , in p a r t i c o l a r e a l P i g o r i n i d i R o m a . U n u s o n o r m a l e a q u e l t e m p o , m a c h e o g g i p o t r e b b e e s s e r e d e f i n i t o u n s a c c h e g g i o : in e f f e t t i , n e i d e c e n n i s u c c e s s i v i s i è a d d i r i t t u r a p e r d u t a la t r a c c i a d e l s i t o , d e l q u a l e o g g i s i c o n o s c e la l o c a l i z z a z i o n e s o l o in m o d o a p p r o s -s i m a t i v o .

1 5 . ALTRE LOCALITÀ "ZEPPQNAMESI" F r a le v a r i e l o c a l i t à c h e g r a v i t a n o a t t o r n o

a l l a f r a z i o n e d i Z e p p o n a m i le p i ù a n t i c h e s o n o

L o c a l i t à P a o l e t t i n e l c a t a s t o d e l 1 8 1 9 , f. " P a o l e t t i "

q u e l l e p r e s e n t i n e l c a t a s t o o t t o c e n t e s c o , e c i o è Case Bruciate ( o Casa Bruciata), Mordidii ( v e r o -s i m i l m e n t e d e r i v a t a d a Amor di Dio), Cevoli, Cappellone e Ginaldone, q u e s t ' u l t i m a s e m b r e -r e b b e u n a e r r a t a t r a s c r i z i o n e d i Rinaldone.

Q u e l l e r e l a t i v a m e n t e m o d e r n e s o n o i n v e c e i Fetoni, i Grilli, i Giannotti, i Giranesi e i Merli o , p i ù in l i n e a c o n le r e g o l e g r a m m a t i c a l i d e l d i a l e t -t o m o n t e f i a s c o n e s e , Fetone, Grille, Giannotte, Giranese e Merle.

1 6 . PAOLETTI O l t r e p a s s a t e le Zepponami i n d i r e z i o n e

V i t e r b o , d a u n a p i c c o l a s t r a d a c h e s i i n o l t r a a d e s t r a , è p o s s i b i l e g i u n g e r e , d o p o a v e r a t t r a v e r -s a t o le l o c a l i t à Ballarotte e Pian di Monetto, a l l a f r a z i o n e d e i Paoletti. N e i p r i m i a n n i d e l l ' O t t o c e n t o l ' a g g l o m e r a t o u r b a n o , a n c h e s e e s i g u o , d o v e t t e r i v e l a r s i il m a g g i o r r i f e r i m e n t o t o p o n o m a s t i c o d e l l a z o n a , t a n t o d a a t t r i b u i r e il s u o n o m e a d u n o d e i f o g l i d e l c a t a s t o r e l a t i v o a l t e r r i t o r i o d i M o n t e f i a s c o n e .

S u c c e s s i v a m e n t e , e s o p r a t t u t t o in q u e s t i u l t i m i d e c e n n i , l a s u a c r e s c i t a s i è s v i l u p p a t a c o n a b i t a z i o n i c h e s i a f f a c c i a n o , t a l v o l t a in m o d o n o n t r o p p o rispettoso, s u i la t i d e l l ' a n t i c a c o n s o l a r e C a s s i a , s t r a d a c h e v i e n e a n c o r a r e g o l a r m e n t e u t i l i z z a t a c o m e c o m u n e v i a d i t r a n s i t o .

( 1 4 - s e g u e )

Page 15: Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti)

LA V O C E - n° 1 - Genna io 2010 pag. 11

V E C C H I E F Anno 1957 - Campo di Tuscania

Squadra promossa al Campionato 2a Divisione insieme ai sostenitori e amici

In piedi da sinistra: C a p o r o s s i En r i co , R icc i Va le r io , Par t i M a r i o ( C a l l a r a ) ? , A l f r e d o M o r l e s c h i , B e v i l a c q u a A n g e l o , O r f e i O r f e o , ?, T o r t o r e l l a G i o r g i o , B a r t o l o z z i M a r c e l l o , G u e r r a , L a n z i ( M o n t a r o n e ) , M e z z e t t i G i a n n i , Fe r l i zz i G i u s e p p e , P e z z a t o P i e t r o , J a c o p o n i ( T e s t i n a ) ? , P i e r e t t i M a r i o , C r o c e t t i (C i cc io lo ) , ?, Vasse t t i , B a r t o l o z z i P ie t ro ( B a s t a r e t t o ) , B isce t t i , M e c a r i n i ( m a s s a g g i a -t o r e ) , B o t t a z z i , G a d d i B r u n o , B e n e d e t t i , ? , C a s t e l l a n i G a b r i e l e .

Accosciati da sinistra: C r e s c e n z i F r a n c o , ?, C a n n a v a c c i u o l o V i n c e n z i n o , C r o c e t t i V i n i c i o ( C o l o m b a ) , C i m a , la m a s c o t t e (?) , D e l S e t t e P ie ro , Ca re l l i F r a n c o ( B o z z o l e t t o ) .

S e il b a m b i n o d e l l a f o t o s i r i c o n o s c e c e lo f ac -c ia s a p e r e , a n c h e p e r c h é o g g i d o v r e b b e e s s e r e u n m a t u r o s i g n o r e di c i r c a 5 7 ann i .

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

S u l l a l o c a l i t à Bailarotte, o p i ù p r e c i s a m e n t e s u l l a " s t i r p e " c h e h a d e t e r -m i n a t o il t o p o n i m o , c ' è d a d i r e a n c o r a c h e , in u n a t t o d i b a t t e s i m o d e l 1 4 4 1 , 1 c o m p a r e il n o m e d i u n c e r t o Johannis Leonardi, d e t t o a n c h e bile-rocto, c h e p o t r e b b e e s s e r e il c a p o s t i p i t e d e l l a f a m i g l i a .

17. FIORDINI O l t r e p a s s a t a v e r s o o v e s t la v e c c h i a s t r a d a p e r R o m a , c h e in a l c u n i

t ra t t i c o i n c i d e v a c o n l ' a n t i c a c o n s o l a r e C a s s i a , t r o v i a m o la f r a z i o n e d e i F i o r d i n i .

C o s ì n e p a r l a , n e l 1 8 7 0 , lo s t o r i c o L u i g i P i e r i B u t i : 2

D a l l a f a m i g l i a F i o r d o p r e s e n o m e q u e s t o v i l l a g g i o , c h e c o n t a 1 5 f u o c h i e 9 3 a b i t a n t i s o t t o l a p a r r o c c h i a d i S . F l a v i a n o . N o i a b b i a m o c h e e s s o f u s a l v o d a l s a c c h e g g i o c h e il B o r b o n e 3 d e t t e a q u e s t a c i t t à e t e r r i t o r i o , e r i m a s e p u r e i l l e s o d a l l a p e s t e c h e d e s o l ò q u e s t a C i t t à n e l 1 6 5 7 ; e p e r c i ò q u e i c o n t a d i n i il g i o r n o 1 d e c e m b r e d i o g n i a n n o s i p o r t a n o a l l a C h i e s a d e l l a M a d o n n a d e l l e G r a z i e , o v e f a n n o c e l e b r a r e p i ù m e s s e v o t i v e a s a n t o S a n o l o r o p a r t i c o l a r p r o t e t t o r e . V i e r a p r o s s i m o u n c a s t e l l e t t o d i c u i a n c o r s i r a v v i s a n o le v e s t i g i a .

P e r t r a d i z i o n e o r a l e s i v u o l e c h e la f a m i g l i a o r i g i n a l e d e i F i o r d i , p r o v e -n i e n t e d a F e r r a r a , s i f o s s e i n s e d i a t a n e l l a l o c a l i t à n e l ' 5 0 0 , e d i n o l t r e s i r a c c o n t a d e l l ' e s i s t e n z a d i u n a p i e t r a s u l l a q u a l e s i e r a s e d u t o , p e r r i p o s a r -s i d e l l u n g o c a m m i n o , s a n F r a n c e s c o d i p a s s a g g i o in o c c a s i o n e d i u n v i a g g i o v e r s o R o m a . A l i ve l l o d i c u r i o s i t à s i r i c o r d a c h e la f a m i g l i a F i o r d i è o g g i p r e s e n t e in 4 9 c o m u n i i t a l i an i d i s t r i b u i t i , o l t r e c h e n e l L a z i o , in U m b r i a , T o s c a n a , L i g u r i a e L o m b a r d i a .

18. FONTANA VECCHIA. TRAPÈ E ZAMPETTE A s u d d e i F i o r d i n i e s i s t e v a u n a n t i c o f o n t a n i l e c h e a v e v a c a r a t t e r i z z a -

t o la l o c a l i t à l i m i t r o f a p e r s e c o l i , t a n t o d a d i v e n i r e r i f e r i m e n t o p e r il t o p o -n i m o d i " F o n t a n a V e c c h i a " . Q u e s t a s t r u t t u r a v e n n e r i m o s s a in o c c a s i o n e d e i l a v o r i d i s p o s t a m e n t o t e r r a n e c e s s a r i a l l a c r e a z i o n e d e l n u o v o t r a c c i a -t o , i n i z i a t o n e l 1 9 7 3 , c h e d a i F i o r d i n i s i d i r i g e in m o d o s p e d i t o v e r s o la C o m m e n d a .

D a l s o l i t o c a t a s t o d e l 1 8 1 9 p o s s i a m o r i l e v a r e c o m e n e l l a z o n a v i f o s -s e r o a n c h e a l c u n e c a s e s p a r s e . S c o m p a r s a la f o n t a n a , a n c h e il t o p o n i -m o s t a s e g u e n d o n e il d e s t i n o s v a n e n d o l e n t a m e n t e , s o s t i t u i t o d a q u e l l i d i a l t r e m i n i f r a z i o n i q u a l i "le Trapè"e "le Zampette".

Il c u l t o p e r s a n S a n o , r i p o r t a t o d a l P i e r i B u t i , e r a in r e a l -t à r i v o l t o a s a n t ' A n s a n o , o A n z a n o , s a n t o d i c u i s i t r o v a n o r i f e r i m e n t i a n c h e in a l c u n e l o c a l i t à l i m i t r o f e c o m e B a g n o r e g i o e V i t e r b o .

P r e c e d e n t i i n d i -c a z i o n i s u l l a f a m i g l i a F i o r d o , F i o r d i n o , o F i o r d i , s i t r o v a n o i n v e c e s u u n a v i s i t a p a s t o r a l e d e l 1 7 0 4 o v e è m e n z i o n a t o , c o m e " c o r r e t t o r e " d e l l a c o n f r a t e r n i t a d e l C a r m i n e n e l l a c h i e s a d i M o n t e d o r o , u n c e r t o Gian Paolo

La f raz ione dei Fiordin i nel ca tas to de l 1819 Fiordi P o i n e l C a b r e o

d e l 1 7 3 6 , o v e s o n o t r a c c i a t i a l c u n i a p p e z z a m e n t i , c o n f i n a n t i c o n il p o d e -re Cavalluzzo, d i p r o p r i e t à d i A n d r e a F i o r d i n o e G i o v a n n i P a o l o d i F i o r d i n o . 4

E d i n f i n e in u n o s t a t o d e l l e a n i m e d e l 1 8 3 6 , o v e v i e n e n o m i n a t a u n a c e r t a A n g e l a F i o r d o , v e d o v a d i G i o a n B a t t i s t a . 5 In q u e l p e r i o d o la l o c a l i t à e r a a b i t a t a d a 6 2 p e r s o n e m e n t r e , a t i t o l o d i c o n f r o n t o , s a p p i a m o c h e n e l 1 9 7 6 i r e s i d e n t i e r a n o 2 4 4 .

N e l l a r e l a t i v a m a p p a d e l c a t a s t o g r e g o r i a n o d e l 1 8 1 9 , c o m u n q u e , a p p a i o n o s o l t a n t o t r e a b i t a z i o n i , u n a g r a n d e e d u e p i c c o l e , e d a l t r e t r e s i t u a t e a q u a l c h e d i s t a n z a in d i r e z i o n e n o r d . 6

19. POGGERE P r o s e g u e n d o v e r s o s u d , s u l l a s t r a d a d i r e t t a a l l a C o m m e n d a , s i g i u n -

g e in l o c a l i t à Poggere, o g g i v a r i a t a in Poggeri m a , n e l l e v e c c h i e m a p p e , i n d i c a t a c o m e Pojare. Il t o p o n i m o , in m o d o c h i a r o , t r o v a r i f e r i m e n t o n e l l a c o n f o r m a z i o n e s i n u o s a d e l t e r r e n o . N e l 1 8 1 9 , n e l l a z o n a , v i e r a s o l t a n t o u n a c o s t r u z i o n e , m e n t r e in u n a v e c -c h i a m a p p a n o n d a t a t a , v e r o s i m i l -m e n t e d i f i n e O t t o c e n t o , n e c o m -p a i o n o 5 o 6 . N e l 1 9 5 9 v i v e n n e c o s t r u i t a u n a c a p -p e l l a d i p e r t i n e n z a d e l l a p a r r o c c h i a d i S a n G i u s e p p e ( M o s s e ) . L a f r a z i o -n e , a p a r t i r e d a l 1 9 7 5 , a n n o in c u i v e n n e t e r m i n a t a la c o s t r u z i o n e d e l l a Le "Poggere" in una m a p p a post 1886 s t r a d a c h e l ' a t t r a v e r -s a e c h e la c o l l e g a in m o d o d i r e t t o a M o n t e f i a s c o n e , h a c o n o s c i u t o u n i n t e n s o s v i l u p p o e d i l i z i o .

( 1 5 - s e g u e )

1. A C C M , Bat tes imi 1440-1461, v. 1, f. 15r. 2. P IERI BUTI , LUIGI , Storia di Montefiascone, Mon te f iascone 1870, p. 278. 3. Fra il 30 apr i le e il 1 magg io l 'eserci to di Car lo di Bo rbone va rcò il conf ine del lo

Stato de l la Ch iesa sacchegg iando , t ra l 'altro, Acquapenden te , S. Lorenzo, Bo lsena e Monte f iascone.

4. A S B M f , CABREO DI Tutti li Stabili DEL VENERABIL SEMINARIO DI MONTE-FIASCONE Fatto per ordine DELL'EMO. E RMO. SIGN. CARD. POMPEO ALDROVANDI VESCOVO. 1736, f. 18r.

5. STATO delle ANIME degli agglomerati urbani di Zepponami e dintorni elabora-to da Antonio Bucciglioni nell'anno 1836; O N O F R I , N O R M A N D O , Una contra-da detta gli Zepponami, Mon te f iascone 2008, p. 183.

6. ASVt , C A T A S T O G R E G O R I A N O , Montefiascone, f. "Paolett i" .

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LA V O C E - n° 2 - Febbra io 2010 pag. 13

VECCHIE FOTO Anno 1949/1950

E' la scuola cantorum di S. Margherita, portata avanti da Mons. Belardi. A que l t e m p o non c ' e r a n o voc i femmin i l i . Ne l la fo to : i cantori a Firenze, come premio della loro prestazione.

Da sinistra: Pao lo di P e p p a c c i o n e , S a n t e l ' imb ianch ino , Ros ina G i u s e p p e , El io d i Remig io , Mar i Lu ig i (+), Vo lp in i A u g u s t o , mar i to d e la Be t ta , T r ippe t ta A r m a n d o , Zerb in i Fab io , Perazz i A., D. Osvaldo Belardi, Cas te l lan i Gabr ie le , Lanz i (+), Terzol i Pao lo (+), Bel lon i , Sens i G io rg io , Mar ian i , Fanaur i (+), Lat ino, Pecug i G ioacch ino , Bur la A g o s t i n o (+), a l t ro.

Da destra: S ta rn in i A l d o (+), C i a m p e l l a D o m e n i c o , a l t ro , M e z z e t t i G i a n n i d e t t o S c h i c c h i , a l t ro , a l t ro , C a p a t i Lu ig i , Mezze t t i Leone , P a g a n a U m b e r t o , a l t ro.

Fo rse a b b i a m o e r ra to q u a l c h e nomina t i vo , s a r e m m o con -tent i se ce lo po tes te segna la re !

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

20. MADONNELLA P r o s e g u e n d o n e l l a s t e s s a d i r e z i o n e , p r o p r i o

p r i m a d e l b i v i o c h e i m m e t t e ne l l a s t r a d a M a r t a -V i t e r b o , si a t t r a v e r s a la l oca l i t à M a d o n n e l l a . Il t o p o n i m o f a r i f e r i m e n t o a d u n a c a p p e l l i n a , ev i -d e n t e m e n t e d e d i c a t a a l l a M a d o n n a , c h e e s i s t e -v a l u n g o il p e r c o r s o , d e l l a q u a l e r i m a n g o n o o g g i a l c u n i r u d e r i a l l a to d e l l a c a r r e g g i a t a . L ' u n i c a t e s t i m o n i a n z a v i s i v a d e l l a p i c c o l a c o s t r u z i o n e c o m p a r e in u n c a b r e o d e l 1625 , 1 m e n t r e il n o m e " M a d o n n e l l a " a p p a r e a n c o r a o g g i neg l i o d i e r n i f og l i c a t a s t a l i .

21. COMMENDA D o p o a v e r a t t r a v e r s a t o la s t a t a l e m a r i a n a , si

a r r i v a in l oca l i t à C o m m e n d a . N e i s e c o l i s c o r s i , p e r g i u n g e r v i , s i u t i l i z z a v a u n t r a c c i a t o p i ù d i re t -to , d e t t o d e l V i g n e n t e c h e , i n i z i a n d o d a l l a v i a V e r e n t a n a , p i ù m e n o a l l ' a l t e z z a di Ta r t a ro l a , s c e n d e v a p e r la c o s t a d e l l e M o s s e a t t r a v e r s a n -d o la l oca l i t à C a s o n e . N e l 1 8 7 0 , Lu ig i P ie r i Bu t i c o s ì d e s c r i v e v a la loca l i tà . 2

A l S u d c i r c a a q u a t t r o m i g l i a d i s t a n t e d a M o n t e f i a s c o n e n e l m e z z o d i fo l t i ss i -m a s e l v a è il p i c c o l o v i l l a g g i o d e ' s s . G i o v a n n i e V i t t o r e a ' q u a l i è s a c r a u n a C h i e s a , i n t o r n o a c u i a m o d o d i l a r g a p i a z z a si s t e n d o n o le c a s u p o l e d i q u e ' v assa l l i , c h e a s c e n d o n o a c i r c a 1 9 7 ind i -v i du i . S i v u o l e c h e in t e m p i r e m o t i f o s s e di p r o p r i e t à d e l M u n i c i p i o d i q u e s t a C i t t à , e c h e lo d o n a s s e a i C a v a l i e r i d e l l a R e l i g i o n e G e r o s o l i m i t a n a in o c c a s i o n e d e l l a p r i m a c r o c i a t a ; e d i fa t t i p r i m a d e l l a i n v a s i o n e d e l l ' I m p e r a t o r e d e ' F r a n c e s i a p p a r t e n n e a i de t t i C a v a l i e r i c h e s i c h i a -m a v a n o C o m m e n d a t o r i ; e t ra ' q u a l i n e fu i n v e s t i t o e v i d i m o r ò il S e n a t o r F i l i ca ja a v o d e l p o e t a V i n c e n z o F i l i ca ja ; e d a l t r a v o l t a l ' A n n i b a l C a r o : o g g i è d i d o m i n i o d e l l ' E c c . m a c a s a D o r i a P a m p h i l i . N e i p a l a z z o d e t t o d e i C o m m e n d a t o r i v i d e s i -n ò il P o n t e f i c e P i o II n e l g i o r n o 2 G i u g n o 1 4 6 2 . A l t o m o 9 p a g . 8 de l l e n o s t r e R i f o r m a n z e s i l e g g e la t r a n s a z i o n e f a t t a f r a il C o m m e n d a t o r e A n n i b a l C a r o e il c a r d i n a l e A l e s s a n d r o F a r n e s e G o v e r n a t o r e di M o n t e f i a s c o n e p e i d i r i t t i d i q u e s t o M u n i c i p i o s u d e t t o l a t i f o n d o .

Il piccolo villaggio, c h e p e r la s u a i m p o r t a n -z a e c o m p l e s s i t à m e r i t e r e b b e u n a t r a t t a z i o n e p i ù a m p i a d i q u e l l a c o n s e n t i t a d a q u e s t o c o n t e -s to , s e m b r a n a s c e r e in e p o c a r o m a n a . C o s ì e m e r g e d a u n a r e l a z i o n e d e l 1 8 0 6 r e d a t t a d a u n c e r t o L a u r e n t i .

Il f a b b r i c a t o d e l l a C o m m e n d a è t u t t o a p p o g g i a t o s o p r a u n f o n d o di m u r a an t i -

c h e l a v o r a t e a p i e t r e r i q u a d r a t e d i u n p a l m o c i r c a [ . . . ] le m u r a s o n o a o p u s ret i -c o l a t u m e s i o s s e r v a n o ne l l e m a c e r i e a v a n z i d i i n t o n a c a t u r e a l l ' e n c a u s t o d i tu t t i i co lo r i , s e c o n d o le s t a n z e [ . . . ] C i r c a d i e c i a n n i a d d i e t r o [ . . . ] d o v e si l a v o r a v a c o n li a ra t r i ; f u s c o p e r t o u n a n g o l o d ' u n p a v i m e n t o d i m o s a i c o , c h e e s p o s t o a l l ' a r i a si è d i s t r u t t o [ . . . ] s i t r o v a n o d e i p e z z i d i m a r m i e po r f i d i , a v a n z i d i p a v i -m e n t i , [ . . . ] u n a l a p i d e d i va r i p i e d i d i g r a n d e z z a . L a p r i m a l i n e a c o n t e n e v a P L I N I I e n o n s o c h e a l t r a l e t t e ra , la s e c o n d a F A B I I c o n a l t r e d u e l e t t e re d i c u i n o n m i s o v v i e n e [ . . . ] d a va r i c o n t a d i -n i h o p i ù v o l t e i n t e s o e s s e r v i t r o v a t e d e l l e u r n e d i t e r r a c o t t a e d a l l a d e s c r i z i o -n e f a t t a m e n e e s s e e r a n d i f o r m e e l e g a n -ti e si a s s e r i v a d a ce r t i v e c c h i , o r a m o r t i , c h e u n o t r a li a l t r i n e a v e s s e t r o v a t o u n a r i p i e n a d i m o n e t e d ' o r o . . .

L e p i ù a n t i c h e no t i z i e r i g u a r d a n t i le s t r u t t u r e m e d i e v a l i d e l c o m p l e s s o s o n o i n v e c e d e l 1174 , a n n o in c u i l ' o r d i n e g e r o s o l i m i t a n o d i S a n G i o v a n n i , c h e g i à r i s u l t a v a i n s e d i a t o p r e s s o il c a s t e l l o d i "San Vittore in Silva", f a u n a p e r m u -t a d i b e n i p r e s s o M o n t e f i a s c o n e . 3

A l c u n i a n n i d o p o , in u n a b o l l a d i I n n o c e n z o III d e l 1 2 0 8 , s i t r o v a n o m i n a t o il castro S. Victoris c o n l ' a n n e s s a c h i e s a d i S . L u c i a , c h e r i su l ta a s s e g n a t a a l m o n a s t e r o d i S . M a r t i n o a l C i m i n o . 4

V e n u t i in p o s s e s s o d e l l u o g o , i m o n a c i o s p e -da l i e r i v i f o n d a n o u n a domus hospitalis d e d i c a -t a a S a n G i o v a n n i B a t t i s t a e c o s ì , a q u a l c h e a n n o d i d i s t a n z a d a l l o ro a r r i vo , la l oca l i t à a v e v a a s s u n t o la d e n o m i n a z i o n e d i "SS. Giovanni e Vittore in Selva".

N e l 1 2 8 4 , in fa t t i , M a r t i n o IV a c c o g l i e u n r e c l a m o d e l prior et fratres Hospitalis Jerosolymitani S. Johannis de S. Victore.5 N e l 1 3 0 0 le t r u p p e r o m a n e , moltiplicate le offese, specie contro Canino e Montalto, si spinsero fino all'ospedale di S. Giovanni presso Montefiascone.

N e l 1 3 0 2 , in u n r e g i s t r o d e l l e r i s c o s s i o n i d e l l e d e c i m e , t r o v i a m o u n ' i n d i c a z i o n e s u l pre-ceptore SS. lohannis et Victoris Balneoregensis diocesis, c h e c i f a c o n o s c e r e c o m e il c o m p l e s -s o , p u r e s s e n d o c o l l o c a t o n e l t e r r i t o r i o d i V i t e r b o , d i p e n d e s s e d a l l a d i o c e s i d i B a g n o r e g i o . 6

N e l 1 3 1 2 , in c o n s e g u e n z a a l l a s o p p r e s s i o n e d e l l ' o r d i n e d e i T e m p l a r i , i b e n i c h e i c a v a l i e r i d e l T e m p i o p o s s e d e v a n o n e i p r e s s i d i M o n t e f i a s c o n e - b o r g o d e l B u r l e o , o B u r l e g i o , c o n l ' a n n e s s a c h i e s a d i S . B e n e d e t t o - v e n g o n o a f f i da t i a l p r e c e t t o r e d e l S S . G i o v a n n i e V i t to re . 7

La c a p p e l l i n a de l la M A D O N N E L L A ( le t tera A ) e d il c o m -p lesso de l la C O M M E N D A DEI S A N T I G I O V A N N I E V IT -T O R E IN S E L V A ( l e t t e r a B) c o m e c o m p a i o n o ne l C A B R E O D E L L E C O M E N D E DI M O N T E F I A S C O N E E V I T E R B O ne l l ' anno 1625

In u n d o c u m e n t o d i d i e c i a n n i d o p o t r o v i a m o r i b a d i t a l ' a p p a r t e n e n z a d e l l a c o n t r a d a d e i s a n t i G i o v a n n i e V i t t o re a l t e r r i t o r i o d i V i t e rbo ; 8 c i o n o -n o s t a n t e , n e l 1 3 6 9 , p e r v o l o n t à d i U r b a n o V, i cas te l l i d i S . G i o v a n n i e V i t t o r e - i n s i e m e a d a l t r i b e n i a p p a r t e n e n t i a l l e d i o c e s i d i B a g n o r e g i o , V i t e r b o e T u s c a n i a - v e n g o n o t ras fe r i t i a l l a n u o v a d i o c e s i d i M o n t e f i a s c o n e .

(16 - s e g u e )

1. C A B R E O D E L L E C O M E N D E DI M O N T E F I A S C O N E E V I T E R B O E T U T T I I S U O I M E M B R I - FATTO F A R E D A L L ' I L L . M O SIG. FRA ' S I G N O R I N O G A T T I N A R A P R I O R E D E L B A G L I A G G I O DI S. E U F E M I A C O M . R E DI D E T T E C O M E N D E - L ' A N N O 1 6 2 5 , R e g i a B ib l i o theca Me l i tens is , n. 5 .642 , Ma l ta .

2. P I E R I B U T I , L U I G I , Storia di Montefiascone, M o n t e f i a s c o n e 1870 , p. 2 7 8 .

3. S E N T E N Z A D E L L A C O R T E D ' A P P E L L O , sez . "Us i Civ ic i " , 21 m a g g i o 1937 , p. 3.

4. Bullarium Vaticanum, I, p. 90 . 5. Cartulaire de l'Ordre de St. Jean de Jérusalem, a c u r a

di D E L A V I L L E LE R O U L X . Par ig i 1894, vo i . I l i , doc . 3880 .

6. " C o n s e g n a a l la soc ie tà de i Bard i de l d e n a r o r i scosso nel p r i m o a n n o de l la d e c i m a t r i enna le deg l i ann i 1301-04 ne l l e d i oces i d i O rv i e to , B a g n o r e g i o , A m e l i a , Cas t ro , Sutr i , Nepi , C iv i ta Cas te l l ana , Or te e T u s c a n i a (20 a g o s t o 1302)" ; B A T T E L L I 1946 , p. 427 .

7. S I L V É S T R E L L I 1940, p. 749 . 8. A rch i v io S o v r a n o O r d i n e d i Ma l ta ( A S O M ) ; "...quod

tenimentum positum est in districtu civitatis Viterbii, in contrada quae dicitur contrada Sanctorum Joannis et Victoris iuxta tenimentum Castri Monctis Fiasconis.."', S E N T E N Z A 1937 , p. 2.

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LA V O C E - n° 3 - Marzo 2 0 1 0 pag. 13

VECCHIE FOTO 8 OTTOBRE 1950

II trasporto della statua della Madonna Pellegrina al Santuario più alto

della città, posto alla Rocca dei Papi Il Vescovo Giovanni Rosi con a f ianco Don Armando lacoponi e Don Giovanni D'Ascenzi (qui molto giovane), presenti il Vescovo di Orvieto con a f ianco Girolamo Chiatti e Valerio Rocchi (ora in cielo). Il Vescovo Leonetti Tommaso con a fianco Pulicari Angelo, mentre l 'altro non è visibi le. Il Vescovo di Bagnoregio accompagnato dal seminar is ta Brinchi Angelo e, a destra, Ballarono Agostino. I tre davant i sono Mons. Latino Salotti, non visibi le perché sta osservando il composto del la processione, Don Domenico Cruciani e Don Alfonso Orfei. Precedono: Don Sergio Capozzi, Don Domenico Stefanoni, Don Fernando Governatori, Don Angelo Ercolani, Don Gino Belardi (?) e, quel lo di spalle, (dovreb-be essere) Don Sabatino Cordovani. La Madonna Pellegrina, dopo essere stata accol ta e festeggiata in tutte le parrocchie del l 'al lora Diocesi di Montef iascone, v iene posta nel p iccolo santuar io del la Rocca dei Papi (la Madonna del la Neve), dove ancora si t rova e da dove può benedire tutti i paesi che si t rovano intorno al lago di Bolsena, la vecch ia Diocesi di Montef iascone.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

21. COMMENDA (SECONDA PARTE) L'atto di Urbano costituì l ' inizio di una estenuante e compl icata contesa, t ra

Viterbo e Montef iascone, per il possesso del territorio dei Sant i Giovanni e Vittore; controvers ia che s' intensif icò quando Gregor io XI, nel 1377, estese la giurisdizio-ne tempora le del comune di Montef iascone sui luoghi che Urbano V aveva inclu-so nella diocesi.

In quel l 'occasione Viterbo, oltre alla c o m m e n d a dei SS. Giovanni e Vittore, venne pr ivata dei castell i di Monte Al iano, Cornossa, Fiorentino, Cel leno e del la contrada di S. Maria in Sanguinara. L ' importante privi legio - sol lecitato con un' istanza dal la comuni tà di Montef iascone che vo leva ampl iare il proprio territo-rio reputato t roppo angusto, valde strictum, modicum et arctum, fu concesso dal Papa ai montef iasconesi a t itolo di r icompensa per aver combattuto, al f ianco del rettore del Patr imonio, contro i v i terbesi ribellatisi al l 'autori tà pontif icia su ist igazio-ni di Francesco di Vico. ' Tale documento, che costituì uno dei principali titoli con cui Montef iascone af fermava i suoi diritti sul la Commenda, 2 era invece contesta-to dalla comuni tà di Viterbo, siccome per essere stato il detto Papa prevenuto dalla morte, una tal bolla non fu usitata, né notificata, così per conseguenza non potè avere in nessun modo il suo effetto.3

La protesta dei vi terbesi nasceva dal fatto che la c o m m e n d a dei SS. Giovanni e Vittore era una tra le più ambi te del l 'ordine Gerosol imitano,4 e non tanto per la rendita che le era propria, quanto per l ' importanza veramente eccezionale a cui era pervenuta. Al la sua gu ida si erano succedute personal i tà di chiara f ama appartenent i alle più nobil i casate italiane, molti ecclesiast ici insigniti del la porpo-ra cardinal iz ia e valorosi comandant i .

Success ivamente ne ebbero il possesso alcuni g iovani eredi delle famigl ie Aldobrandini , Rospigl iosi, Farnese, Orsini e Sforza. Quando, nel 1555, fu asse-gnata ad Annibal Caro, la C o m m e n d a godeva di un prest igio al t issimo e costitui-va un ot t imo banco di prova per quant i asp i ravano alle più alte dignità del l 'Ordine.

Ma anche il Caro, che aveva parecchio insistito per la sua ammiss ione nell 'or-d ine e per la sua nomina a commenda to re del la vasta tenuta, si t rovò inevitabil-mente coinvol to nella compl icata lite, tanto più che la confusa si tuazione aveva fatto acquisire al l 'Ordine - che si rif iutava di corr ispondere sia a Viterbo che a Montef iascone le imposte che ent rambe si ost inavano a pretendere - una spec ie d ' immuni tà f iscale.

La C o m m e n d a era d ivenuta un " feudo cuscinetto" in cui solo la bandiera del l 'Ordine e la suddi tanza al papato avevano valore effettivo.5 A compl icare ancor più la quest ione, sia i coloni viterbesi, che quell i di Montef iascone, si ost inavano a vantare presunti diritti di terratico6 e legnatico7 su certi terreni e boschi del la Commenda ; ed inoltre, le cont inue contestazioni sul la del imi tazione dei confini, ma lamente segnat i sul terreno, davano luogo a frequent i incidenti. Alcuni docu-menti del l 'epoca ci i l lustrano le gravi tensioni che es is tevano nei rapport i fra il comune di Montef iascone, quel lo di Vi terbo e gli uomini del la Commenda .

Nel 1492 - avendo i vi terbesi, comprator i del pascolo dal commendato r Ippolito de' Nacci d 'Amel ia, cacciato gli animal i dei montef iasconesi con la prete-sa, inoltre, che nessuno per due anni potesse lavorare la terra del la C o m m e n d a - venne del iberato dal consigl io che i diritti dei montef iasconesi dovevano essere tutelati, e pertanto si nominò una commiss ione di cit tadini che, a spese del comu-ne, doveva di fendere gli animal i che pasco lavano in quel la tenuta. Giovan Pietro di Luca propose anche che si mandassero oratori al commenda to r Ippolito chie-dendo che facesse restare i montef iasconesi a lavorare e pascere nel la Commenda : come fu sempre solito fino a quel tempo."

Nel 1517 il diritto di legnat ico dei montef iasconesi sembra r iaffermato, anche se i custodi del commenda to re cardinal Farnese proib ivano ai lavoratori del la C o m m e n d a e agli aff idati di raccogl iere la legna usando più di una bestia; contro questa l imitazione si inviò al Cardinale una de legaz ione di oratori.

Problemi più gravi sorsero col nuovo commenda to re Ascanio Sforza di Santa

(17 - segue)

1. "Dilectis filiis Communis Montisflasconis [...] territoria et tenimenta ecclesie s. Marie de Rivo Sanguinario, ac mansionis, seu ecclesie ss. lohannis et Victoris [...] t e n i m e n t o , et des t r i c tu i C iv i ta t i s v e s t r e p red i c te i n c o r p o r a m u s , a n n e c t i m u s et un imus . . . " ; il d e t t o B r e v e e s i s t e ne l s o m m a r i o de l l a c a u s a M o n t e f i a s c o n e - V i t e r b o pe r la v e r t e n z a d e l l a C o m m e n d a ; T ip . Pa l lo t ta , R o m a 1863 , pos t i l la n .3 p .9 , SIGNORELLI 1907 , p. 4 2 8 ; THEINER, d o c u m e n t i 5 9 5 e 6 1 3 .

2 . S e c o n d o il S i lves t re l l i la t e n u t a de i S S . G i o v a n n i e V i t to re , in iz iò a d e s s e r e c h i a m a t a C o m m e n d a p r o p r i o in q u e l pe r i odo ; SILVESTRELLI 1940 , p. 7 4 9 .

3 . Buss i 1742 , p. 2 1 2 . 4 . N e l f r a t t e m p o , d o p o la pe rd i t a de l l a Te r ra S a n t a , a n n o 1291 , gl i O s p e d a l i e r i a v e v a n o m u t a -

t o il n o m e in "Cava l i e r i d i Rod i " , e s u c c e s s i v a m e n t e , ne l 1 5 2 2 - q u a n d o a n c h e l ' i so la g r e c a f u c o n q u i s t a t a da i T u r c h i e i cava l i e r i d o v e t t e r o a b b a n d o n a r l a , t r a s f e r e n d o s i in q u e l l a d i M a l t a ( 1 5 3 0 ) - in "Cava l i e r i di Ma l ta " .

5 . Il C a r o r e s p i n g e v a e n e r g i c a m e n t e il p a g a m e n t o de l le g a b e l l e c h e le d u e c i t tà c o n t i n u a v a -n o a no t i f i ca re a l la C o m m e n d a , d i c e n d o c h e s i t r a t t ava di "gabelle non dovute, perché la Commenda non dovevasi considerare soggetta ad altri se non al Papa e all'ordine di Malta"-, PuLETTI 1964 , p. 68 .

6. Di r i t to s u te r re , g e n e r a l m e n t e inco l te o p o c o fert i l i , c o n c e s s e a v a n t a g g i o de i l avo ra to r i pe r fa r le d i s s o d a r e e s e m i n a r e .

7. U s o c i v i co c h e c o m p o r t a v a la f aco l t à d i r a c c o g l i e r e l e g n a ne i b o s c h i c o m u n a l i o pr iva t i . 8 . A S C M , Riformarne 1 4 8 8 - 1 5 1 7 ; ANTONELLI, MERCURIO, I diritti civici dei montefiasconesi

sulla Commenda, M o n t e f i a s c o n e 1919 , p. 4 . 9. L u o g o ne l q u a l e pe r b a n d o è p ro ib i to c a c c i a r e , p e s c a r e , p a s c o l a r e , e s imi l i .

Fiora, che nel m a g g i o de l 1544 propose una "innova-tione tenutae S. Joannis". L ' i n n o v a z i o n e c o n s i s t e v a nel la c reaz io-ne di nuove riserve e ban-dite9 a scapi to del comune e dei c i t tadin i ; su l la ques t io -ne probab i l -men te v e n n e ragg iun to un accordo comu-ne. Nel set tem-bre del lo stes-so anno , al la p roposta del lo Sforza per altre

" innovazioni" , il comune si dichiarò r isoluto a non tollerarle. Nel 1552, alcuni mezzaiol i del la C o m m e n d a avevano condot to al pascolo il

proprio best iame al di fuori dei conf ini del la loro terra, penet rando in quel la del comune di Viterbo. Colt i in fallo da un gruppo di vi terbesi, fu loro int imato il seque-stro del best iame che aveva danneggiato alcuni campi , ma i mezzaiol i si oppose-ro a tale ingiunzione e, per non essere sopraffatt i , non esi tarono a far r icorso al le armi ucc idendo il nobi le V incenzo Bussi, ricco poss idente di Viterbo, che era accorso al r ichiamo del le gr ida dei contendent i . Il g rave episodio fu poi compos to mercé l ' intervento del Commenda to re che in quel t empo era Ascanio Sforza e fu convenuto che gli uomini del la C o m m e n d a non avrebbero più dovuto uscire arma-ti fuori dai confini di essa, ne tanto meno compiere scorrer ie con il best iame.

Mappa del terr i torio di Montef iascone e del la Commenda , ASCM, XVIII sec. La l inea E "tirata dalli Viterbesi' indica le pretese territoriali del la comuni tà di Vi terbo

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LA VOCE - n° 4 - Aprile 2010 pag. 3

V E C C H I E F O T O ANNO 1951

La vecchia mitica orchestra 0+9 Questa foto ritrae l'originaria formazione della famosa orchestra 0,9,

un gruppo di musicisti autodidatti che sin dagli anni del primo Dopoguerra e fino alla fine degli anni Cinquanta allietò quasi tutte le serate da ballo (e non solo) nei locali e nei luoghi all'aperto di Montefiascone. Fu l'orchestra che rappresentò per il Paese l'inizio degli anni della speranza, del ritorno all'allegria e alla spensieratezza dopo i drammi della guerra.

Grazie a questo gruppo di musicisti montefiasconesi, le persone e so-prattutto la gioventù del tempo ripresero a ballare e a divertirsi. Tra l'altro si trattava anche di musicisti di una certa bravura, considerato che erano tutti impegnati in altri lavori e che coltivavano l'hobby della musica solo ed esclusivamente per passione. Tutto questo durò fino all'avvento dei dischi su vinile che, a poco a poco, sostituirono il ruolo delle vecchie orchestrine e band.

In questa foto si riconoscono da sinistra verso destra: Amleto ? (il cantante), ?, Mari Luigi, Conticela (fisarmonica), Lenti Roberto detto Rodolfo (chitarra), Rocchi Bernar-dino (percussioni), Pietro Bartolozzi detto Bastaretto (tromba), Manzi Raffaele detto Lelle (sassofono), Manzi ? (sassofono).

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

21. COMMENDA (TERZA PARTE) Successivamente, con breve papale del 26 maggio 1555, la Commenda

dei SS. Giovanni e Vittore venne concessa ad Annibal Caro, Cavaliere di Grazia dell'Ordine di Malta. Il celebre letterato, che con questa carica aveva raggiunto l'apice del prestigio sociale, delegò all'amministrazione i fratelli Fabio e Giovanni. Contro i gravami imposti dai due, il comune di Montefia-scone, nel 1560, sporse reclamo al papa e a Ranuccio Farnese, cardinale di Sant'Angelo, chiedendo che venissero rispettati i privilegi e le antiche con-suetudini.1

Nel giugno del 1564, un rappresentante del comune di Montefiascone, alla presenza di un notaio e di testimoni, domandò a Giovanni Caro il per-messo di proseguire i lavori delle maggesi e di pascolare il bestiame alle so-lite condizioni e secondo l'antica consuetudine, facendo presente che, in caso di rifiuto, la comunità avrebbe preteso il risarcimento dei danni e degli interessi di lucro cessante e danno emergente. Il Caro rispose che non po-teva acconsentire alla richiesta senza il consenso dei suoi superiori e, spe-cialmente, del cardinale Ranuccio Farnese che aveva avocato a sé la causa.

Nel mese di novembre, lo stesso Giovanni fece sequestrare alcune bestie vaccine dei montefiasconesi dicendo che non erano autorizzate a pascolare, rifiutandosi, inoltre, di farle riconsegnare all'ufficiale comunale.

Annibal Caro, sapendo che il cardinale Farnese stava per recarsi a Mon-tefiascone, come era solito fare tutti gli anni, si premunì scrivendogli una let-tera, datata 5 ottobre 1564, nella quale accusava i montefiasconesi ed enumerava le offese patite.2

Al Cardinal Sant'Angelo. DIO sa, con che cuore scrivo questo a V.S. Illustrissima, dubitando di fastidirla [...] Gli uomini di Monte Fiasconi in questa sua andata di là, mostrano volerle dare una grande assalto per conto mio: e son venuti a tale, che alla scoperta fanno professione di far violenza alle cose della Commenda [...] io la supplico a fermar quelli uomini, che non pensino d'avermi a far superchieria, come pubblicamente minac-ciano; e come di già fanno con effetto [...] ella saprà pur facilmente che vanno ogni dì a farne ogni sorta di danno: e, quando ce ne vo-lemo difendere, bravano, con dir che quello è lor territorio; come se, quando ben fosse, per questo fossero padroni ancor della roba. Molti giorni sono, mi ruppero la caccia; della quale io soglio dar licenza a chi me la domanda: ma ci sono voluti andar senza licenza: e nel ri-torno, a bello studio, hanno ammessi i cani alle mie capre; e fattone uccidere non so che una: e, ritenendosi per questo un cane, hanno tenuto modo di farlo sciorre fin dentro la Commenda [...] consentii nondimeno con molto pregiudicio di questa causa, che si tornasse a dar loro le fide delle terre che vi restavano secondo il solito. E con-tuttociò non mi basta; che imperiosamente dicono che vogliono an-cora che sieno lor dati quelli terreni che sono anco dispensati al quarto; e che così lavorati come sono da altri, si restituiscano a loro, in somma ne vogliono essere i padroni essi. E, perché non lo volemo consentire, ci fanno di queste avanie: e da certi tribuni della plebe, che son quelli che vorrebbon la Commenda a discrezione, ci sono concitati addosso certi che non sanno che si vogliono...

Il Cardinale, col peso dell'autorità che gli proveniva dalla porpora e dal suo nome, riuscì a comporre la vertenza facendo accordare le parti avverse che, il 15 gennaio 1565, sottoscrissero a Roma l'atto relativo rogato dal no-taio Jacobus Carrettus. L'accordo stabiliva che le terre venissero concesse

"agli uomini di Montefiascone per la corrisposta di una soma di grano per ciascuna soma di se-menta alla misura di Montefia-scone solita a pagarsi sinora, e il sig. commendatore farà le fide ai detti uomini ogni anno con fa-coltà di potere per ciascun ara-tro legnare con una bestia a legna morte, come è stato solito fin qui". Tra l'altro venne ricono-sciuto e definito anche il diritto di caccia. All'atto erano presenti il commendatore Annibale Caro, per la Commenda, Bernardino Scarinci e Placito Portico per la comunità di Montefiascone. La ratifica da parte del Comune av-venne il 29 gennaio.3

Grande fu la soddisfazione dei montefiasconesi per l'otte-nuta sentenza che avrebbe dovuto porre fine alle ricorrenti contestazioni, e del Commendatore, dato che molti suoi predecessori avevano tentato invano la composizione della complicata vertenza. Da alcuni documenti esibiti in quell'occasione emergono, inoltre, interessanti indicazioni.4

La tenuta della Commenda è fertilissima e, in quanto ai pascoli, in nessuna sua parte sterile, tanto che a causa della quantità e della fertilità delle erbe ed anche della moltitudine delle ghiande, moltissimi animali vi possono comodamente pascolare. Nella tenuta, oltre agli animali del commendatore prò tempore, ovvero dei coloni, degli affit-tuari e degli affidati dello stesso, compensando gli anni fertili con quelli sterili, vi possono pascolare, come sono soliti essere affidati dal commendatore o dai suoi agenti, almeno 2500 pecore. Tale nu-mero di pecore, non solo sufficientemente ma anche comodamente, pascola e permane in tutta la tenuta per l'intero periodo durante il quale tali pascoli sono solitamente pascolati; e infine per tale quantità di pecore dai doganieri prò tempore la tenuta della Commenda è stata fatta libera ed esente dal pagamento della fida e gabella, o di qualsiasi altra esazione secondo il tenore e la forma dei privilegi con-cessi all'Ordine di S. Giovanni gerosolimitano.

Nel novembre del 1566 Annibal Caro morì, senza poter lasciare la Com-menda al nipote Giovanni Battista Caro, e quindi la tenuta ritornò ai Farnese, nella persona del cardinale Alessandro il quale, per qualche tempo osservò i capitoli fatti dal suo predecessore col comune di Montefiascone.

(18 - segue)

1. ANTONELLI, MERCURIO, I diritti civici dei montefiasconesi sulla Commenda, Montefiascone 1919, p. 5.

2. "Delle Lettere Familiari del Commendatore Annibal Caro", voi. Il, lettera n. 229, Padova 1725, pp. 384-387.

3. ANTONELLI, MERCURIO, I diritti civici dei montefiasconesi sulla Commenda, Montefiascone 1919, p. 7 - 8 .

4. ASV, Notarile Viterbo, busta 3222, ff. 347r - 347v; cfr. FAGLIARI ZENI BUCHICCHIO, Relazione storica sui pretesi diritti d'uso civico dei Montefiasconesi nel territorio della Commenda dei SS. Giovanni e Vittore in Selva, ms. Comune di Montefiascone, Bolsena 1989.

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LA VOCE - n° 5 - Maggio 2010 pag. 13

VECCHIE FOTO Il poggio, o monte delle Croci in una foto degli anni '50; è

ben visibile la croce ora spostata a ridosso della scalinata d'acces-so alla cripta di Santa Lucia.

Sul poggio delle Croci, tra il 1736 ed il 1737, il beato Leonardo da Porto Maurizio, fece costruire una grande via Crucis. L'uso delle "Vie Crucis", diffusosi in tutta l 'Europa per merito dei francescani mino-ri, si rivela idealmente collegato al fenomeno del pellegrinaggio poiché nacque con lo scopo di far rivivere simbolicamente il percorso del Calvario a tutti quei fedeli che, per vari motivi, non potevano recarsi in Terrasanta. Così lo spiega lo stesso padre Leonardo in un libretto stam-pato a Montefiascone: "Visitando ie quattordici Stazioni della VIA CRU-CIS devotamente si guadagnano tutte le Indulgenze di Gerusalemme, come se in persona si andasse in tutti Santi Luoghi..."

Padre Leonardo, che era stato invitato a predicare a Montefiascone dal cardinale Aldrovandi, fu fortemente sollecitato nella sua iniziativa dalla suora benedettina Maria Cecilia Baij, badessa del monastero di S. Pietro, la quale scriveva in una sua lettera: "per diciotto e più anni ho pregato, perché si mettesse l'uso della Via Crucis, alla fine il Signore mi ha consolata, con averla non solo in Monastero, ma ancora nella Città."

L'attuale toponimo scaturì, quindi, dalle quattordici croci delle tappe, anche se, in precedenza, il nome della zona mostrava un riferimento alla Croce. Da un documento del 1579 sappiamo, infatti, che il terreno limitrofo, ove venne costruito il convento dei Cappuccini, si trovava in vocabolo Podij Crucis cioè Poggio della Croce.

Successivamente la Via Crucis venne sostituita da una singola croce e quindi, in tempi più recenti, anche questa venne rimossa. Oggi, il poggio delle Croci risulta completamente sommerso dall' intenso sviluppo urbanistico del paese.

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

21. C O M M E N D A (QUARTA PARTE) La tranquillità durò solo per qualche anno e

cioè fino al 1584, quando un agente del Farnese si presentò ai priori di Montefiascone dicendo di aver avuto ordine di locare e affidare le terre della Commenda a quarto o come meglio aves-se creduto.

Gli furono mostrati i documenti relativi all'ac-cordo stipulato con il Caro e confermati dallo stesso cardinale Farnese, per i quali le terre dovevano darsi ai montefiasconesi per la corri-sposta di una salma di grano per ogni salma di terreno a misura a Montefiascone1.

L'agente rispose che avrebbe dovuto con-sultare il Farnese e, comunque, allo stesso Cardinale si rivolsero anche i montefiasconesi, inviandogli come ambasciatore Girolamo Troici. A questo punto la decisione venne rimessa al vicelegato del Patrimonio e, siccome urgeva "spedire questo negotio quanto prima si può per sodisfazione della città, come per servizio delli cittadini", a trattare col vicelegato fu inviato lo stesso Troici.

Questo trasferimento di competenza si rive-lò soltanto un espediente per scoraggiare e temporeggiare e quindi i "disperati" montefia-sconesi pensarono di fare appello ai sentimenti del cardinale, mandando otto o dieci o almeno sei uomini all'illustrissimo sig. card, nostro padrone, che in nome della comunità si buttino nelle braccia di S. S. III. ma, la quale con ogni affezzione di cuore debbano pregare a compia-cere questa sua comunità di farli osservare detta capitolazione, come si é degnato farla osservare per il passato.

Non sappiamo se il tentativo ottenne qual-che risultato, certo è che il Comune, nel 1589, per liberarsi dai tanti soprusi che si perpetrava-no, più che dai commendatori, quasi sempre assenti, dai loro agenti ed affittuari, deliberò di prendere in affitto la Commenda. La richiesta, tuttavia, non venne accettata e le vessazioni continuarono.

Nel 1598 si ebbero nuove lamentele nei confronti del cavalier Caravella il quale, non osservando i patti, aveva aggravato gli affidati e i lavoratori. Si scrisse, pertanto, al commenda-tore, il priore di Capua, perché lo richiamasse all 'osservanza di tutti li capitoli et soliti antichi, minacciando altrimenti di ricorrere al papa. E ancora nel 1601 si tornò a insistere perché non s'innovasse l'antica consuetudine2.

La comunità aveva capito che doveva vigila-re in difesa dei diritti acquisiti, e si premurava, pertanto, di notificare le capitolazioni del 1565 ad ogni nuovo commendatore affinché lo stesso

La Chiesa dei SS. Giovanni e Vittore e il complesso abitativo della Commenda come compaiono nel CABREO DELLE COMENDE DI MONTEFIASCONE E VITERBO (anno 1625) conservato nell'archivio del-l'isola di Malta

non potesse addurre il pretesto dell' ignoranza. E finalmente la situazione sembrò tranquil-

lizzarsi. Nel 1661, il cardinale Aldobrandini, si mostrò ben disposto ad osservare gli accordi e così fecero, probabilmente, anche i commenda-tori successivi senza, per altro, rinunciare alle rivendicazioni legali.

E così, nel 1736, iniziò una causa tra Montefiascone e Viterbo che si sarebbe protrat-ta per quasi 130 anni. Una memoria del 1741, relativa alla controversia, ci ricorda che tutti e singoli patti della capitolazione del 1565 hanno sempre sortito il loro effetto, colla piena adesio-ne dei commendatori. Nel 1766 si registra che la distribuzione delle terre e l 'affidamento del bestiame si faceva alle condizioni solite;3 ed ancora, in una delibera comunale del 16 settem-bre 1792 relativa al divieto di cacciare, il nuovo commendatore Vespoli, mediante un editto affisso alla pubblica piazza del paese, stabiliva di proseguire la lite tanto per il possesso di manutenzione col far la caccia nella selva di detta Commenda, come anche di potervi legna-re in conformità allo strumento di concordia.

Bisognerà aspettare il 5 dicembre 1865 per-ché l'annosa questione venga definita dalla Sacra Congregazione cardinalizia a favore del comune di Montefiascone. A memoria dell'im-portante evento fu posta una lapide in una stan-za della residenza comunale.

OB AMPLISSIMVM FVNDVM / SS IOAN ET VICTORIS IN SILVA / POST LITEM ANNOR CENTVM ET VNDETRIGINTA / TERRITORIO FALISCODVNEN VINDI-CATVM / OPERA ET STVDIO / FRANCI-SCI RICCA ADVOCATI / ET IOAN BAPT

ANTONELLI EQVITIS / CVRATORES REI MVNICIPALIS / MEMORIAM PONENDAM / CENSVERVNT / XI KAL MARTIAS ANNO MDCCCLXVI

Per la rivendicazione al territorio falisco del vastissimo fondo dei SS. Giovanni e Vittore in Selva, dopo una lite di cento-ventinove anni, per l'opera e lo zelo del-l'avvocato Francesco Ricca e del cava-Iter Giovanni Battista Antonelli, gli ammi-nistratori comunali decretarono di porre un ricordo il 19 febbraio 1866

A quel tempo la Commenda, già incamerata dal governo repubblicano nel 1798,4 era proprie-tà dei principi Doria Pamphili. Il passaggio di proprietà era avvenuto, il 30 novembre 1811, all'asta pubblica indetta dall 'amministrazione del Debito Pubblico degli Stati Romani, in virtù del decreto imperiale del 5 agosto 1810.5

Successivamente, nel 1919, i Doria Pamphili la alienarono a tali Donati e Rosetto Giuseppe e Pietro i quali, a loro volta, la frazio-narono vendendola a varie persone.

E così, nel 1933, gli appezzamenti di terreno erano 168 e la trasformazione fondiaria risulta-va profonda e sostanziale. Il bosco - che già aveva caratterizzato la località tanto da farla definire "in Selva" - dall 'estensione originaria di circa 1.000 ettari, era ridotto a poco più di 200 ettari e le terre disboscate erano state messe a coltura con l'impianto di vigneti, oliveti e frutteti. Le terre destinate alla semina ammontavano a circa 330 ettari.

In questi anni la situazione dei terreni è sostanzialmente e permanentemente migliora-ta, ma i proprietari sono quadruplicati e pertan-to l'estensione dei singoli appezzamenti è stata oggetto di una vera e propria polverizzazione.6

(19 - segue)

1. La salma era una misura di capacità per aridi che generalmente oscillava tra i 213 e di 275 litri; non conosciamo invece l'estensione di una salma di terre-no montefiasconese, anche se sappiamo che la salma siciliana equivaleva a 17.462 mq. 2. ANTONELLI, MERCURIO, I diritti civici dei monte-fiasconesi sulla Commenda, Montefiascone 1919. 3. AVM, Atti civili della Commenda. 4. SILVESTRELLI, GIULIO, Le chiese e i feudi dell'or-dine dei templari e dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme nella regione romana, Roma 1917, p. 523. 5. BENEDETTI, ANGELO, Consulenza tecnica d'uffi-cio, 1995, p. 4. 6. BENEDETTI, ANGELO, Consulenza tecnica d'uffi-cio, 1995, p. 16.

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LA V O C E - n° 6 - G iugno 2010 pag. 13

VECCHIE FOTO

È il 1958 - Sono i chierichetti di Marta insieme al vice parro-co D. Ag.

Ora sono tutti uomi-ni maturi e spesso incontrandoli sono loro a presentarsi, perché non si riconoscono più.

Siate sempre bravi, come eravate allora!

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone 1. VlGNENTE. TARTAROLA, CASONE. CARPINE

C o m e g ià a c c e n n a t o , la v i a pe r ch i d a Mon te f i ascone v o l e v a g i unge re al la C o m m e n d a e ra que l la de l Vignente. La s t rada, c h e si d ipar -t iva da l l 'a t tua le v ia Ve ren tana p i ù m e n o al l 'a l tez-z a d i Tartarola, s c e n d e n d o per la c o s t a del le M o s s e e a t t rave rsando il Casone, p rosegu i va poi ve rso la t enu ta de i SS. G iovann i e Vi t tore. Tut te ques te local i tà, a t t ua lmen te cos te l la te di i n s e d i a m e n t i ab i ta t i v i , e r a n o , ag l i in iz i de l l 'O t tocen to , non popo la te . Di fat to, ne l la zona , es i s tevano so lo un rarefat to a g g l o m e r a t o di p icco le cos t ruz ion i , ub ica te in p ross im i tà de l la s t rada c h e c o n d u c e v a a Mar ta , ed al tre ab i taz ion i spa rse nel ve r san te est del fosso del Carpino. Ques t ' u l t imo id ron imo, c h e s e m b r a t rovar r i fe r imento n e l l ' o m o n i m o a lbero , E ' e n t r a -to nel la t o p o n o m a s t i c a de l luogo d e s i g n a n d o la f raz ionc ina ogg i de t ta Carpine. Su l la s u a e t imo-log ia , Lu ig i P ier i Bu t i , ne l l a S t o r i a d i Mon te f i ascone de l 1870, ne p r o p o n e una s ingo-lare var ian te .

Q u e s t o v i l lagg io è s i tua to al le fa lde de l -l ' an t i co M o n t e Tau ro , o g g i d e t t o Montedoro. Vog l iono gli a rcheo logh i c h e d o v e so rge la C h i e s a ded ica ta ai ss. F i l ippo e G i a c o m o , vi f osse un temp ie t to sac ro a l la D e a Cere re , che per esse re pos to t ra il con f ine d i m a r e m m a e di m o n -tagna , se rv i va ad a d u n a r e la g e n t e del -l 'una e del l ' a l t ra par te , la qua le d o p o la m e s s e v e n i v a a s a c r i f i c a r e a q u e l l a bug ia rda Div in i tà; o n d ' è c h e per q u e s t o tal con t r ada ven i sse appe l la la con a l legor ica lat ina v o c e carpere, o ra Carp ine . E c h e e s s a fosse ab i ta ta nei t emp i de l R o m a n o impero non v ' ha dub io : vi si s c u o p r o n o mo l te t o m b e di que l l ' epoca , e d u e ann i fa p resso la C h i e s a di M o n t e d o r o vi si t rovò la s e g u e n t e lap ida mor tuar ia , che es is te in ques to pa lazzo Mun ic ipa le . S E X . L U C I U S / S E X T I . S P U R I U S / V IX IT . A N N O S . VI Le case c h e c o m p o n g o n o esso v i l lag io par te s o n o t ra loro connesse , m a la mag -g ior par te d i ssem ina te per un t ra t to di ter-reno di c i r ca a m e z z o mig l io : i suo i ab i tan-ti in n u m e r o 1207, s t anno sot to la par roc-ch ia di s. F lav iano.1

D a n d o f ede a quan to scr ive Pieri But i s e m b r e -rebbe che , a l l ' epoca , l ' in tera f r az ione de l le M o s s e t r o v a s s e r i f e r i m e n t o ne l t o p o n i m o

di Giancarlo Breccola Carpine. In real tà, c o m e v e d r e m o , la l oca l i t à M o s s e c o m p a r e g ià in a l c u n i d o c u m e n t i de l 1471. Per q u a n t o r i g u a r d a i t o p o n i m i Tartarola e Vignente, c h e pu re non s e m b r a n o favor i re ulte-r iore indag in i e t imo log i -che, p o s s i a m o d i re c h e g ià c o m p a i o n o , c o n la s tessa fo rma, in docu -ment i de l XVI I seco lo . Il p r imo è reg is t ra to in una Vis i ta pas to ra le de l 1630 o v e si legge : un terreno campino con alberi frut-tiferi e grotta in vocabolo Tartarola.2

Il s e c o n d o in un p rocesso ce leb ra to nel 1651 re lat ivo ad una Querela di Girolamo del fu Antonio colono del Vignente contro Antonio del fu Girolamo del Bianco per furto.3

2 3 . L E MOSSE Il t o p o n i m o Mosse, c o m e g ià accenna to , c o m -pare nel lo s ta tu to di Mon te f i ascone de l 1471 , nel cap i to lo re lat ivo ai pali i c h e si co r revano per le fest iv i tà di S a n F lav iano, di S a n t a Margher i ta , di S a n t a Mar ia de l le Graz ie e per a l t re occas io -ni s t raord inar ie . " In al t ro cap i to lo de l lo s tesso s ta tu to si t rova ben p rec isa ta la local i tà ove s a r e b b e sor ta, mol t i seco l i dopo , l ' o m o n i m a f raz ione, e c ioè dalla Madonna di Monte Moro andando per la via delle Mosse dei cavalli che corrono al palio. Dal le Mosse, qu ind i , si d a v a il v ia , o più p rec isa-m e n t e la m o s s a , ai fant in i e ai caval l i c h e par te-c i pavano al le gare.5

Per un q u a d r o de l la f raz ione in t emp i p iù recen-ti, p o s s i a m o af f idarc i al p rez ioso ar t ico lo c h e U m b e r t o Ricc i ha pubb l i ca to nel 1977.6

N o n si può par la re del le M o s s e s e n z a far c e n n o al la M a r e m m a che per i mossaro l i è s ta ta nei seco l i un po ' c o m e la Terra P r o m e s s a , c h e li ha vist i per lungo t e m p o al la r icerca di un r iscat to soc ia le , venu to nel dopogue r ra , d o p o c h e tant i di loro a v e v a n o bagna to que l la ter ra v e r a m e n t e amara , c o n sudo re e sangue . Mi si pass i la c r u d e z z a de l l inguagg io , m a s a r e b b e t rad i re la nos t ra s tor ia loca le se si vo lesse n a s c o n d e r e lo s ta to di quas i sch iav i tù in cu i f u rono tenut i i nostr i an tena t i mossa ro -li (più c h e di ogn i a l t ra par te de l nos t ro ter-r i torio), nel le scon f ina te tenu te dei pr inc ip i

L a l oca l i t à M o s s e , c o m p l e t a m e n t e p r i v a d i c a s e , c o m e a p p a r e in u n d i s e g n o d i S .J . A i n s l e y d e l 14 lug l i o 1 8 4 2 ; s u l l a s i n i s t r a è v i s i b i l e il c o m p l e s s o d e i C a p p u c c i n i e , a l l ' e s t r e m a d e s t r a , a r i d o s s o d e l co l l e , la p i c c o l a c h i e s a d i M o n t e d o r o .

e lat i fondist i pad ron i e s ignor i d i tut te que l -le t e r re p o s t e a m e z z o g i o r n o d i Mon te f i ascone f ino al mare . C h i u n q u e vog l i a sp i ega re il f e n o m e n o p rogress is ta e soc ia l i s ta de i tant i m o s s a -roli, non può p resc inde re da ques te cons i -de raz ion i s to r iche e social i . Le Mosse. . . ve ra r idente f raz ione bac ia ta da l so le , adag ia ta a l la luce d i mezzog io r -no, d o v e l 'ar ia è più l imp ida pe rché purif i-ca ta c o s t a n t e m e n t e da l "mar ino" e d o v e la t r a m o n t a n a invece non la può far d a p a d r o n a c o m e nel resto del la nos t re terre. F raz ione p o p o l o s a ed ogg i i r r iconosc ib i le se la si con f ron ta a l le poche e pove re abi-t a z i o n i d e l l ' a n t e g u e r r a e de l p e r i o d o i m m e d i a t a m e n t e s e g u e n t e c h e t im ida -m e n t e si a f facc iavano su l la Ve ren tana o r i m a n e v a n o a r rocca te nei pend i i so t to al C o n v e n t o de i C a p p u c c i n i , o s p e r d u t e ve r so il Carp ine .

(20 -segue)

1. P I E R I B U T I , L U I G I , Storia di Montefiascone, 1 8 7 1 , p . 2 7 7 . 2 . A V D M , Visita pastorale del 1630, v o i . IX . 3 . N I C O L A I , G I L D A , L'Archivio storico della Diocesi di Montefiascone: le carte seicentesche del fondo giudiziario, t e s i d i l a u r e a , U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d e l l a T u s c i a , a n n o a c c a d e m i c o 1 9 9 9 - 2 0 0 0 , V i t e r b o . 4 . A S C M , Copia Statuti Veteris Civitatis Montis falisci quam ego Fabritius Bisentius transcripsi Anno Domini 1715, I, D e R e g i m i n e , c a p . 8 9 . 5 . A S C M , Copia Statuti Veteris Civitatis Montis falisci quam ego Fabritius Bisentius transcripsi Anno Domini 1715, Q u i n t u s L i b e r D a m n o r u m D a t o r u m , c a p . 1. 6 . R I C C I , U M B E R T O , Le Mosse e i Mossaroli, i n " L a V o c e " , f e b b r a i o 1 9 7 7 , p . 9 .

Page 21: Frazioni e località nel territorio di Montefiascone...Abitazioni nelle grotte delle Coste in una foto di fine '800 (foto di Pietro Lindner su indicazione di Massimiliano Marzetti)

LA VOCE - n° 7 - Luglio 2010 pag. 13

VECCHIE FOTO anni 1950 !?

V e r a m e n t e i n t e r e s s a n t e l a f o t o p u b b l i c a -t a i n 3 a p a g i n a d e l n u m e r o d i m a g g i o d e " L a V o c e " e a r r i c c h i t a d a l l e n o t i z i e r i c a v a t e d a l -l ' e s p e r t o G iancar lo Breccola.

Q u e s t a v o l t a p u b b l i c h i a m o l ' i n t e r a z o n a d i a p p r o c c i o a l C o n v e n t o d e i P a d r i C a p p u c c i n i , c o n il f a m o s o " M o n t e d e l l e C r o c i " . O g g i n o n s i r i c o n o s c e p i ù , i n v a s o c o m ' è d a v a r i e c o s t r u z i o n i .

S p i c c a i n a l t o la rocca dei Papi, il Seminar io Barbar igo, la cupola di S. Margheri ta .

È u n r i t o r n a r e a g l i a n n i ' 5 0 !

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone 2 3 . LE MOSSE (SECONDA PARTE)

Prosegue l'articolo del 1977 a firma di Umberto Ricci:

Lo svi luppo edil izio di quest i ultimi vent i anni, prova tangibi le del r iscatto sociale di cui parla-vo sopra, è stato davvero sorprendente per questa f razione che è diventata, più del le altre, una naturale appendice del centro ci t tadino f ino a cost i tuirne un naturale pro lungamento periferico. Per puntual izzare i progressi consegui t i in ogni campo da questa labor iosa popolazione dei mossarol i , non ci sembra sia il caso di spende-re t roppe parole. Bastano a lcune voci: un Comitato di quart iere att ivo, il pr imo in senso assoluto del l ' intero Alto Lazio, un ufficio posta-le, oleif icio, vapoforno, r ivendite varie, la sede del Liceo Scienti f ico dove fu già una cl inica, il Convento dei Cappuccin i . Ma se dobb iamo accennare al le strutture per così dire esterne di questa f razione, non poss iamo sottacere quel-la per la art ist ica che è l 'ant ica ch iesa di Montedoro opera di Anton io Sangal lo [...] La f razione ha poi il pregio di aver dato alla comu-nità ci t tadina non pochi val id issimi figli. Non si s c h e r m i s c a il nos t ro ca ro d i re t to re don Agost ino se debbo necessar iamente annove-rarlo fra quest i , egli del resto è il più g iovane Decano che la nostra stor ia patr ia ricordi. E poi il missionar io Padre Liberti, e ancora b isogna r icordare l 'ex-sindaco Vincenzo Danti, il col lo-catore Tommaso Mezi e Felice C o t e m m e dina-mico presidente del Comi ta to di Quart iere. A n c o r a l 'a t t i v iss imo pol i t ico C o r r a d o Pigl iavento, i vari poeti Piciollo, Tofi, De Santis, Ruggero Montagnini , Vittorio Paolini, Duil io Fetoni, l 'o l impionico Livio Trapè e il fratel lo Ardel io campion i ciclisti. Ma sono tanti gli uomini illustri di questa generosa terra che, per carità, non si o f fenda nessuno del la mia cor ta memor ia. Ed un part icolare cenno alla bel lezza delle mossaro le; ce ne sono di b ionde e di brune, da att irare frotte di giovanott i da tutti i paesi vicini... e le più belle, sovente prendono il vo lo per quel la st rana legge che prende in giro il saggio proverbio che dice ìmogl ie e buo j . . .V

Grazie ad un art icolo di don Luigi Mocini,2 poss iamo comunque andare più indietro nel tempo, al per iodo in cui, nel l 'ambito del la grande r istrutturazione del le competenze parrocchial i vo luta dal vescovo Giovanni Rosi, in data 2 febbraio 1928 venne cost i tui ta la nuova parrocchia di San Giuseppe.3

In p recedenza l ' intera zona era giur isdizione del la parrocchia di San Flaviano e la ch iesa di r i fer imento dei pochi mossaroli era quel la di Montedoro. Tra il

di Giancarlo Breccola 1929 e il 1930, si iniziò quindi la cost ruz ione del la nuova ch iesa dedicata a "San Giuseppe lavoratore" su progetto del l 'architetto Luigi Codini .

I p roge t to o r ig ina le de l la ch i esa di " S a n G i u s e p p e lavora-to re" o p e r a de l l 'a rch i te t to Lu ig i Cod in i .

Erano gli anni '20. Il Vescovo Rosi (chi se lo r icorda?) quasi tutti i giorni, nel pomer iggio, con passo spedito, t raversava l 'abitato de Le Mosse . E g u a r d a v a su, a f ianco de l la Verentana. Su quel rialzo di terreno al lora sor-geva solo la casa di "Valore". C 'era nel cuore del Vescovo un sogno, che sarebbe diventato realtà: una nuova parrocchia per il contado ovest del la città di Montef iascone, su quel rial-zo battuto dal vento! In quegl i anni, i non molti abi tant i non ne avver-t ivano la necessità. Anzi non pochi osteggiava-no il progetto e l 'ubicazione. E non di rado c 'erano discussioni. . . quegl 'abi tant i ci fossero adesso.. . ! Poi II Vescovo decise e sorse un fabbricato, modesto, at taccato alla casa e dietro c 'era la stal la con le vacche di "Valore". Una stanza fu Cappe l l a . E v e n n e il p r imo "curato" , D. Francesco Mattei. Poveretto! Era buono, gio-vane, intel l igente, ma deciso e riservato! Tra i lettori di questo giornaletto, pochi r icorderanno le lezioni di catech ismo in quel la s tanza-cap-pella, la Cres ima, la Pr ima Comunione: Belli, B ianca lana , Camic ia , Paolet t i , Perel l i , Stefanoni, Trapè, Mocini... ( l 'appello!). C o m e eravamo sempl ic i e c o m e ci con ten tavamo di

poco, non sognando di più...! Un bel g iorno [...] si v ide un certo movimento. Un Padre Cappucc ino si mise a dir igere un rudimentale cant iere: operai scavavano le fon-damenta ; si misero a fabbr icare blocchett i di cemento (erano i nonni di quell i che ora hanno gran for tuna). Forse era un intuizione del Cappucc ino. Con quest i cominc iarono a cre-scere le esili, e poco sicure, pareti del la nuova Ch iesa, che il Vescovo av rebbe eret to a Parrocchia, dedicandola a S. Giuseppe. A Monte f iascone c 'e rano mol te chiese: S. Margher i ta , S. F lav iano, Mon tedo ro , la Madonna del le Grazie, del Giglio, S. Car lo, S. Pietro, Divino Amore, Suffragio, Misericordia, M a d o n n a de l Borga le , de l la Val le, S. Pancrazio, Corpus Domini. . . Non c 'era una per S. Giuseppe! La devoz ione al Santo c resceva in quel tempo. E la Ch iesa per S. Giuseppe fu fatta. S. G iuseppe e chi lavorò nel la Parrocchia e per la Par rocch ia , v ide negl i ann i c rescere ogni aspet to del la vita civile, economica, culturale, rel igiosa del la contrada e del la comuni tà par-rocchiale. La guerra, il dopoguerra, l 'occupa-zione del le terre, la d isoccupazione.. . e D. Giovanni [Firmani] che curava il r i facimento del la casa canonica e del la nuova fabbrica... I Mossarol i col laboravano. . . mano d 'opera, camions di pietre, offerte... ed anche questa finì. Intanto tutto cambiava. Ricordate? II Carpine: si scendeva al fondo per una st rada che at t raversava un fosso... non ci passava nemmeno un carretto. Caso mai il carretto sarebbe passato dal "Vignente", che era un tant ino meno peggio. La polvere, il fango... Le fon tane: a l lora ce n 'e rano tre, una a Tartarola, una a Le Mosse, una al Carpine.. . per tutti. Da quel la de Le Mosse, l 'acqua cominc iava a sgorgare alle ore 6. Da notte fonda, le donne cominc iavano a met tere in fi la le ìbrocchei . Poi cominc iavano le liti e spesso le brocche si rompevano sulle spal le del le con-tendent i . Quel l i del la Mentuccia, o dei Poggeri , o del la C o m m e n d a si serv ivano di Burano, o del la " fontana di Cil lett ino" o del Plsciarello.

(21-segue)

1. RICCI, UMBERTO, Le Mosse e i Mossaroli, in "La Voce", febbra io 1977, p.9.

2. MOCINI, LUIGI, San Giuseppe ieri... oggi, in "Noi...! Bol let t ino del la par rocch ia di S. Giuseppe" , supp lemen-to n. 4 di apr i le de "La Voce", Monte f iascone 1992, p. 1.

3. ASVM, Bollano della Curia Vescovile di Montefiascone, v. 17, n. 83, p.121.

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LA V O C E - n° 8 - A g o s t o 2 0 1 0 pag. 11

VECCHIE FOTO Classe della maestra Emma Fioretti (metà anni '50 circa)

( p r i m a f i l a in a l t o d a s i n i s t r a ) : C a t a s c a , R o b e r t o S c o r z i n o , S t e f a n o S c a r a n g e l l a , M a r i o P o r r o n i , T a r a n t e l l o , C r e s c e n z i , T a r a n t e l l o ; ( s e c o n d a f i l a d a s i n i s t r a ) : G i a n c a r l o B e r t o c c i n i , L e o n e M e z z e t t i , G i o r g i o M e z z e t t i , G i o v a n n i J a c o p o n i , G i a n c a r l o D e l l a C a s a , Q u i n t i n o M e z z o p r e t e ; ( t e r z a f i l a d a s i n i s t r a ) : M a u r o P o r r o n i , G i u s e p p e T r a p è , G i a n c a r l o B r e c c o l a , R o l a n d o M e z z e t t i , U m b e r t o D e l l a C a s a , m a r c e l l o M a r i , A n g e l o M a c c a r o n i , T o m m a s o F r a n c o .

Frazioni e località nel territorio di Montefiascone di Giancarlo Breccola

2 3 . L E M O S S E ( T E R Z A P A R T E )

La corrente elettr ica? Frigo ce la d iede alla f ine degli anni venti. Al la Mentuccia arrivò dopo la guerra, con i rotoli di filo elettrico lasciato dai tedeschi nella macch ia di "Salvatore de Morand' e al Fondaccio. Le scuole? C'erano, affittate, due stanze nella casa "del Dante", un'al-tra da "Le Martine?', ed un'altra a Le Mosse. Era tutto dai Cappuccin i ai Poggeri, al Borgale... E la maestra Quattrocchi?.. . e la Massarell i?... Tu, Ardel io, o quel l 'al tro Trapè del Carpine, Farina, o quell 'altro de "Le Stivalone" che veniva a cavallo, o voi " femmine" che andavate dal le Maestre Pie, con il fagot-tello del pranzo da consumare in giro, vi r icordate quanto ci costava la scuola?... La strada, le chiacchiere innocenti , le risate, la cartella, qual-che baruffetta... Caro S. Giuseppe, vedi come è cresciuta la tua gente? Vedi quanto hanno lavorato i tuoi parrocchiani? Tu puoi confrontare le cose e le case degli anni vent i e t renta con quel le di adesso! I Mossarol i hanno saputo lavorare, studiare e crescere. Ma forse non apprezzano il passato. E sono cresciut i anche nel la Fede. S. Giuseppe, sono con te i cari D. Francesco, P. Barto lomeo, il car iss imo D. Giovanni; non diment icare D. Andrea, P. Emanuele, D. Luciano ed il s impat ico D. Giuseppe, che at tualmente, con l 'aiuto dei parrocchiani, abbel l isce l 'esterno del la tua Chiesa, dopo aver curato "le pietre vive" del la medesima. Benedici anche me che ho amato sempre la tua Chiesa, in cui celebrai la Pr ima Messa, ed i tuoi parrocchiani che mi sono tanto simpatici , [fir-mato] "Prete de le Morane" Don Luigi Mocini.

Credo sia oppor tuno ricordare, in fo rma più dettagliata, i parroci che si sono succedut i al la guida del la parrocchia di San Giuseppe:

1 ) Don Francesco Mattei di Piansano, pr imo parroco, in car ica dal 1928 all ' inizio del 1936. 2) Padre Ludovico da Frosinone, cappuccino, vicar io economo del la par-rocchia dal febbraio al l 'ottobre del 1936. 3) Padre Barto lomeo Cesarett i , cappuccino, nativo di Grotte di Castro, parroco f ino al 1942. 4) Don Giovanni Firmani di Valentano, parroco f ino al 1962. 1. Don Luigi Picotti di Montef iascone, vicario economo dal novembre del 1962 al maggio del 1963. 5 Don Andrea Castel lucci di Marta, parroco fino al 1971. 6) Padre Luigi Rossi, cappuccino, parroco fino al 1973. 2. Don Luciano Trapè di Montef iascone, vicario economo f ino al 1980. 7) Don Giuseppe Trapè di Montef iascone, attuale parroco, in car ica dal 17 febbraio 1980.

Come in tutte le parrocchie, anche in quel la di San Giuseppe, furono erette alcune confraterni te e pie associazioni. In questo senso, comunque, qualche iniziativa era g ià stata presa in precedenza. Il 2 maggio 1921, il vicario di San Flaviano, responsabi le del la frazione, aveva infatti chiesto l 'approvazione del vescovo Giovanni Rosi per la cost i tuzione del la " P I A U N I O N E D E L L E M A D R I C R I -S T I A N E " in seno alla confraterni ta del Carmine presente a Montedoro. Nel decreto di erezione il Vescovo scrisse che si aspet tava dal la pia unione molto bene a vantaggio del le famigl ie di quella vasta porzione della parrocchia di San Flaviano tanto bisognose di organizzazione e di risveglio della vita cri-stiana. Nel 1926 il sodal izio contava 44 iscritte. In una relazione fatta 10 anni dopo si legge che le socie formavano un bel gruppo ed erano di buon esem-pio per tutta la parrocchia. Non così accadde per la P IA U N I O N E D E L L E F IGL IE DI M A R I A , costi tuita in quel la stessa occasione ed aff idata al l 'assistenza rel igiosa di don Gioacchino Bartolozzi, il v icar io di San Flaviano che aveva promosso l' iniziativa. Quando più tardi venne eretta la nuova parrocchia, l 'assistenza al la pia unione passò

Nello stralcio dal foglio catastale "Cappuccini" del 1819 sono visibili le poche abitazioni esistenti tra il convento dei Cappuccini (in alto a destra) ed il fosso del "Carpino" (a sinistra); all'estrema sinistra compare

la piccola chiesa di Montedoro

al curato don Francesco Mattei. Il nuovo parroco non prese molto a cuore l 'associazione giovani le e ciò causò le r imostranze del vicar io di don Gioacchino. Don Francesco confutò le accuse facendo ri levare che tra le 1.915 an ime aff idate alla sua cura si r iscontrava un grave disagio religioso, come test imoniavano la propaganda anticrist iana, l 'abbandono dei sacra-menti, l ' immoral i tà diffusa, l ' ignoranza del le ver i tà rel igiose e la superst iz ione. Ed infatti la metà dei matr imoni venivano celebrat i dopo il parto, vi erano dodi-ci unioni i l legittime e quattro coniugi v ivevano separat i . A proposi to del le Figlie di Maria, don Mattei osservava anche che tra di loro c 'era il fior fiore delle ballerine e che due di loro v ivevano in concubitato e quindi; per quest i motivi, dunque, non r i teneva oppor tuno tenere in vita la pia unione. Si att ivò invece lo stesso parroco per perfezionare l 'erezione del la C O N F R A T E R -NITA D E L S A N T I S S I M O S A C R A M E N T O , che nel 1925 aveva già 41 soci e che non era stata eretta formalmente. Il 2 luglio 1929, don Francesco chiese quindi al vescovo Rosi il regolare decreto di erezione che fu emesso l'1 agosto dello stesso anno. La divisa dei confratell i era costi tuita da un camice bianco e da una mantel l ina rossa con appl icato il distintivo. Nella Visita pastorale fatta dal vescovo Boccadoro in data 12 apri le 1953, si legge che la confraterni ta era ancora att iva e che d isponeva di un grande crocif isso e di due lanterne per le processioni. Success ivamente, il 27 apri le 1940, il vescovo Giovanni Rosi eresse anche la P IA U N I O N E D E L T R A N S I T O DI S A N G I U S E P P E , voluta dal parroco, padre Bar to lomeo Cesarett i , per fornire assistenza ai moribondi. Il sodalizio fu aggregato al l 'unione del T R A N S I T O DI S A N G I U S E P P E nella chiesa romana di San Giuseppe al Trionfale. La pia unione dovet te essere di breve durata per-chè non è più r icordata negli anni successivi.1

Concludo questo lungo viaggio nel territorio di Montef iascone menz ionando alcune località e min ime frazioni gravitanti nel territorio delle Mosse che non ho nominato in precedenza, come La Mentuccia, il Fondaccio, Burano, Forcinella, Cornos, il Borgale, Vallalta, ed infine Pietra Scritta, topon imo che in passato ebbe moment i di grande notorietà, ma che oggi risulta pressoché diment icato.

FINE

1 . L e n o t i z i e r e l a t i v e a l l e c o n f r a t e r n i t e s o n o t r a t t e d a MUSOLINO, GIOVANNI, Le Confraternite di Montefiascone, Vitorchiano 1993, pp. 185, 190, 191.