Francesco Hayez
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Francesco Hayez
1791-1882
La vita
Lo stileLe opere
La vita• Nasce a Venezia nel 1791 da una famiglia
povera che, ben presto, lo affida allo zio Giovanni Binasco, amatore e mercante d’arte di origine genovese.
• In questo ambiente Hayez si accosta alla pittura, divenendo allievo dei pittori Francesco Magiotto e Teodoro Matteini
• Grazie alla protezione di Canova, nel 1812 Hayez vince il concorso di pittura dell’Accademia di Brera sul soggetto del Laocoonte e comincia a farsi conoscere nell’ambiente artistico romano.
• A Milano Hayez ereditò la cultura neoclassica di Appiani e Bossi, creando una maniera accademica di grande mestiere e
nobile pathos. • Tutti i capolavori di questo periodo come i Vespri siciliani
(1821-22) saranno dedicati a temi storici che alludono, in realtà, a fatti e aspirazioni del Risorgimento, in una dimensione sentimentale e passionale.
• Dal 1850 insegna all’Accademia di Brera e nel 1852 espone
a Verona la Meditazione
• Nel 1859 Hayez presenta il Bacio all’esposizione allestita a Brera per l’ingresso di Vittorio Emanuele e Napolene III, il suo quadro forse più famoso e popolare , mentre la seconda versione sarà inviata all’esposizione di Parigi del 1867.
• L’artista muore il 12 dicembre del 1882 a Milano.• Il bacioIl bacio(1859)
Lo stile• Hayez si era perfettamente inserito
nel fervido clima neoclassico milanese.
• Il clamore fu determinato dai suoi soggetti e dallo stile che colpì per l'ombrosità evocativa dei colori, bruni e misteriosi, abilmente impiegata per suscitare emozioni, più che per invitare a una chiara e razionale comprensione.
• L'attenzione per i contenuti storici determinò la fortuna di Hayez presso gli aristocratici milanesi più direttamente impegnati sul piano politico
• Hayez si impose rapidamente come il caposcuola del romanticismo italiano, in un'attività intensa scandita da opere quasi tutte d'argomento storico, molto spesso tratte da romanzi e poemi di contemporanei
• Hayez fu anche superbo ritrattista
• Ritratti precisi, ma senza durezze lineari o stacchi bruschi di colore
• Man mano però si accentuava nel pittore un sentimento di accorato pessimismo ideologico, originato dalle disillusioni politiche.
Le opere• Il Bacio La Maddalena penitente
• Rinaldo e Armida Betsabea al bagno
• Massimo d’Azeglio I Vespri Siciliani
• Atleta trionfante La meditazione
Il bacio• Questa versione del celebre
dipinto di Hayez presentato con grande successo a Brera nel 1859, dovrebbe essere la replica inviata all’Esposizione Universale di Parigi del 1867 che aveva riscosso l’ammirazione del vecchio Rossini, che si era subito congratulato con l’amico pittore.
1859, olio su tela, Pinacoteca di Brera, Milano
• Questa versione parigina che, a prima vista, si differenzia dall’altra soltanto per il particolare della veste bianca abbandonata sulla scala, presenta,in realtà, un dettaglio interessante che rivela un significato anche politico del dipinto
• Edizione1867olio su tela; 55 x 40 Collezione privata
•Il risvolto del mantello del giovane uomo non è più marrone ma di un bel verde brillante, colore che insieme al bianco del
panno sulla scala, al rosso della calzamaglia e all’azzurro della veste della donna crea un preciso richiamo alle
bandiere dei due stati.
• Il Bacio era un gesto romantico, poetico e sensuale, ma era anche simbolo di concordia politica, alleanza, pace e unità
• La scelta del luogo in cui è ambientata la scena (un misterioso castello medievale) e la caratterizzazione dei costumi sono strettamente legate al gusto dell’artista per la pittura di storia
particolare
Rinaldo e Armida• Di grande qualità cromatica e tonale, l’opera è del tutto
aderente ai principi stilistici neoclassici, sia per la perfezione esecutiva sia per il grande equilibrio compositivo, anche se in maniera decisamente accademica.
• Lo stile purista e la scelta iconografica tassesca sembrerebbero derivare dalla pittura dei Nazareni tedeschi, dei quali a Roma si cominciava a notare la presenza
• L’opera rappresenta, forse, il momento più alto della prima produzione neoclassica dell’artista che fu, anche in questo caso, incoraggiato e sostenuto dal Canova.
1812-1813
olio su tela
Galleria dell'Accademia Venezia.
• La scena, immersa in una calda atmosfera tizianesca, si apre sul fondo in un misterioso paesaggio che ricorda un romantico giardino all’inglese, ed è questo l’elemento più affascinante e straordinario
• Un ulteriore elemento importante è il virtuosistico rimando delle immagini riflesse, dallo scudo allo specchio d’acqua, che sembra un’eco della Susanna e i vecchioni di Tintoretto
particolare
Massimo d’Azeglio• Il dipinto raffigura Massimo d’Azeglio, uomo politico e
letterato del Risorgimento, amico dello stesso Hayez
• Il dipinto venne realizzato senza sedute di posa, ma in base ad una fotografia
1860
• Nell’opera vengono utilizzati colori caldi, il fondo che dal verde cupo passa gradualmente a toni più chiari fino a contornare con una sorta di aura il personaggio
• Un simile effetto è riscontrabile nella tappezzeria di Damasco della poltrona il cui disegno associa il giallo ocra al verde cupo
• Tutto ciò contribuisce a situare la figura di Massimo d’Azeglio fuori dal tempo
• Il dipinto restituisce l’immagine di un uomo riflessivo, dai pensieri profondi, sereno(il volto dagli occhi indagatori e l’indice della mano sinistra che tocca il mento)
Atleta trionfante• Dipinto realizzato da
Hayez nel 1813, situato presso l’Accademia romana di San Lucca
• L’atleta, che tiene nella destra la palma della vittoria, si trova in primo piano ed è collocato in un ambiente composto da un carro (il carro del trionfo) e da un edificio classico avente colonne doriche scanalate
• Alla destra dell’atleta si può notare un disco di pietra ad indicare che il giovane era un discobolo
La Maddalena penitente
• Opera eseguita nel 1825 ripresa dalla Maddalena penitente(1790) di Canova
• L’inconsueto realismo di questa Maddalena, suscitò reazioni moralistiche da parte della critica contemporanea, che sottolineò il senso di profanazione derivante da una nudità così esplicita e conturbante
• il fondo paesistico risulta decorativo e convenzionale; al contrario la figura nuda della Maddalena, sembra palpitare di vita reale nella posa morbida e naturale, nella mirabolante cascata di capelli e nello sguardo fisso e malinconico
1833olio su tavola; 118 x 151 Milano, Civica galleria d’arte moderna
• In questo dipinto è possibile notare l’impostazione essenziale e diretta del soggetto che diventerà una caratteristica sempre più presente nelle opere di Hayez
• La sua consacrazione europea come capofila della scuola romantica in Italia passò, dunque, attraverso opere di questo genere, contrastate, discusse e offerte al libero giudizio del pubblico, cui seguivano, poi, vere e proprie gare tra i collezionisti per averle
CANOVA Maddalena penitente(1790)
Betsabea al bagno• È possibile riconoscere l’iconografia biblica
attraverso la piccola figura sfumata del re David, nascosto dalle fronde sull’estremo margine superiore, e gli abiti egizi dell’ancella che accentuano il carattere esotico della scena
• Il tema della bella Betsabea al bagno ebbe molta fortuna per Hayez; egli affrontò questo soggetto quattro volte
• Tutta la composizione ruota intorno al nudo levigato di Betsabea, plasmato dalla luce che piove dall’alto lasciando in ombra solo il paesaggio e certe parti delle figure
1834olio su tela; 180 x 140 Collezione privata
• Alla partitura grafica, particolarmente precisa e raffinata, corrisponde una stesura cromatica dai toni generalmente smorzati e freddi, a eccezione dei costumi delle ancelle accesi di un rosso vivo.
• La bellezza ideale di Betsabea sembra anticipare il purismo che Hayez prediligerà nelle opere degli anni successivi.
I vespri siciliani• L’episodio dei Vespri siciliani detiene un significato
simbolico, nell’ottica risorgimentale, di rivolta contro lo straniero
• Nel quadro, le figure sono scandite secondo pose molto teatrali che risentono ancora dei quadri storici neoclassici del David
I vespri siciliani, 1822
• Lo stile di esecuzione è anch’esso fondamentalmente neoclassico:
- Rilievo chiaroscurale- Fattura molto levigata- Chiarezza di visione
Particolare
• L’unica cosa che fa collocare questo quadro nell’ottica del romanticismo è solo il soggetto ed il contenuto: il riferimento ad una storia del medioevo che ha come messaggio un contenuto patriottico e risorgimentale.
La meditazione• Il dipinto segna un momento di svolta nella pittura di
Hayez, orientata e condizionata ideologicamente dai tragici eventi politici del 1848 a Milano
• Due versioni del dipinto:
- Prima versione(1850): esposta a Brera con il titolo di Meditazione sopra l’Antico e il Nuovo Testamento; nell’opera il motivo patriottico del dolore dell’Italia sconfitta veniva celato da un travestimento religioso
Seconda versione(1851): In questa seconda versione della Meditazione il messaggio politico si interpreta più chiaramente attraverso gli oggetti tenuti in mano dalla sensuale figura femminile:
- La finta Bibbia con la scritta “Storia d’Italia”
- Una luttuosa croce del martirio risorgimentale sulla quale compare la scritta in rosso: “18.19.20.21.22 marzo /1848”
1851olio su tela; 92,3 x 71,5
Verona, Civica galleria d’arte moderna
• La figura, particolarmente intensa ed espressiva, è raffreddata nella sua carica emozionale dal cromatismo perlaceo e lunare, che crea un suggestivo gioco di chiaroscuri.
particolare
Fonti• www.artonline.it
• www.antiquars.com
• www.storiadellarte.com
• www.arteinrete.it
A cura di
Lucchesini Danilo
5^F