FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la...

12
Si legge nel libro dei Proverbi: “Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo cuore perché da esso sgorga la vita (4,23). Due elementi sembrano dominare in questo detto sapienziale: il cuore e la vita. Per noi il cuore richiama l’affettività, per il mondo biblico invece ha un signifi- cato molto più profondo perché indica l’intimo dell’uomo, il centro dell’essere in cui l’uomo dialoga con se stesso, assume le proprie responsabilità e prende le decisioni. Il cuore è anche il luogo in cui l’uomo incontra Dio. “Custodire il cuore” è dunque custodire il centro della nostra vita. A me sembra che il sag- gio d’Israele, ci inviti alla custodia della nostra interiorità, esigenza ancora og- gi molto attuale! E per custodire la nostra interiorità il silenzio è molto importante! Scrive Isac- co di Ninive, che vive nella seconda metà del sec. VII, nei suoi discorsi: “Ama il silenzio più di tutto poiché esso ti dà di portare frutto. Sforziamoci anzitutto di tace- re. E’ dal silenzio che nasce ciò che ti condurrà al silenzio, perché allora Dio ti fa senti- re ciò che nasce dal silenzio. All’inizio, il tacere ci richiede uno sforzo, ma in seguito nasce in noi come una misteriosa forza che ci attira. Se cominci ad addentrarti in que- sta via, una non so qual luce zampillerà da te”. Il silenzio non è lo spazio nel quale non si sente nulla, bensì la dimensione dove si ascolta tutto, esso emerge quin- di come una qualità del vissuto umano, ed è più che una semplice serenità: nel silenzio c’è anche un combattimento, ma dal silenzio nasce in noi una forza che ci rende fecondi. Possano questi mesi estivi aiutarci a rientrare in noi stessi per scoprire la sor- gente della vita e a coltivare quegli spazi di libertà che ci permettono di pren- dere il largo della nostra interiorità. FRATI CAPPUCCINI DI LOMBARDIA Luglio 2010 Numero 143 FRA NOI FOGLIO INFORMATIVO Il cuore e la vita

Transcript of FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la...

Page 1: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

Si legge nel libro dei Proverbi: “Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo

cuore perché da esso sgorga la vita (4,23). Due elementi sembrano dominare in

questo detto sapienziale: il cuore e la vita.

Per noi il cuore richiama l’affettività, per il mondo biblico invece ha un signifi-

cato molto più profondo perché indica l’intimo dell’uomo, il centro dell’essere

in cui l’uomo dialoga con se stesso, assume le proprie responsabilità e prende

le decisioni. Il cuore è anche il luogo in cui l’uomo incontra Dio. “Custodire il

cuore” è dunque custodire il centro della nostra vita. A me sembra che il sag-

gio d’Israele, ci inviti alla custodia della nostra interiorità, esigenza ancora og-

gi molto attuale!

E per custodire la nostra interiorità il silenzio è molto importante! Scrive Isac-

co di Ninive, che vive nella seconda metà del sec. VII, nei suoi discorsi: “Ama

il silenzio più di tutto poiché esso ti dà di portare frutto. Sforziamoci anzitutto di tace-

re. E’ dal silenzio che nasce ciò che ti condurrà al silenzio, perché allora Dio ti fa senti-

re ciò che nasce dal silenzio. All’inizio, il tacere ci richiede uno sforzo, ma in seguito

nasce in noi come una misteriosa forza che ci attira. Se cominci ad addentrarti in que-

sta via, una non so qual luce zampillerà da te”. Il silenzio non è lo spazio nel quale

non si sente nulla, bensì la dimensione dove si ascolta tutto, esso emerge quin-

di come una qualità del vissuto umano, ed è più che una semplice serenità: nel

silenzio c’è anche un combattimento, ma dal silenzio nasce in noi una forza

che ci rende fecondi.

Possano questi mesi estivi aiutarci a rientrare in noi stessi per scoprire la sor-

gente della vita e a coltivare quegli spazi di libertà che ci permettono di pren-

dere il largo della nostra interiorità.

FRATI CAPPUCCINI DI LOMBARDIA

Luglio 2010 Numero 143

FRA NOI FOGLIO INFORMATIVO

Il cuore e la vita

Page 2: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

1

► AGENDA

Ricordiamo a tutti: Triuggio 27Triuggio 27Triuggio 27Triuggio 27----28 settembre 201028 settembre 201028 settembre 201028 settembre 2010 ASSEMBLEA PROVINCIALEASSEMBLEA PROVINCIALEASSEMBLEA PROVINCIALEASSEMBLEA PROVINCIALE

► ORDINAZIONE PRESBITERALE: 12 giugno E’ la seconda volta che il santuario di Casalpusterlengo è luogo delle ordinazioni presbiterali. Nel 1980 – II° centenario dell’incoronazione – furono ordinati 6 presbiteri e 7 diaconi. Nel 2010 è stato ordinato Fr. Stefano Sgobio in una cornice di festa con la partecipazione di moltissime persone. Ha presieduto l’Eucaristia Mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone. Nell’omelia il presule ha ricordato che l’ordinazione non toglie il presbitero dalle fatiche di essere uomo, ma proprio perché cosciente delle sue ferite e dei suoi limiti e consapevole del dono ricevuto diventa un “guaritore ferito”. Terminando l’omelia ha ricordato le parole di S. Francesco d’Assisi ai sacerdoti e le ha rivolte a Fr. Stefano: “Bada alla tua dignità, fratello sacerdote e sii santo come Egli è santo. E come il Signore ti ha onorato sopra tutti gli uomini con l’affidarti questo ministero, così anche tu amalo, riveriscilo e onoralo più di ogni altro uomo...” (FF 220). Auguri Fr. Stefano! ► FESTA DEI MISSIONARI CAPPUCCINI 2010 Le previsioni del tempo annunciavano pioggia per il giorno di sabato 12 giugno e invece è stato un bellissimo pomeriggio; e anzi il fatto di non essere in pieno sole ha aiutato non poco le numerose persone che si sono accomodate alle ore 18,00 sotto il tendone nella corte interna della Cascina S. Corinna a Noviglio per vivere la S. Messa per le missioni nella consueta festa annuale dei missionari cappuccini. Quest’anno era con noi Mons. Calogero Peri, vescovo cappuccino, che la mattina dello stesso giorno aveva ordinato Sacerdote fra Stefano Sgobio nella parrocchia di Casalpusterlengo. Il tono della celebrazione è stato certamente più riflessivo degli altri anni perché dietro l’altare campeggiava il cartellone con l’immagine di mons. Luigi Padovese ucciso ad Ischenderun da una mano che lui riteneva amica. Eravamo abituati a dire che abbiamo una missione anche in Turchia ma quest’anno non l’abbiamo potuto affermare perché l’unico nostro missionario sarebbe stato seppellito due giorni dopo nel cimitero di Musocco. Molte e come sempre gradite le presenze dei nostri missionari della Costa d’Avorio, del Camerun e dell’Eritrea . Mancavano però i missionari del Brasile. Inoltre hanno concelebrato con noi (frati del Centro Missionario) i frati della pastorale giovanile e vocazionale, alcuni frati del centro missionario di Torino, alcuni ex missionari e il Ministro Provinciale affiancato dal Parroco di Noviglio. La celebrazione è stata magistralmente animata dai canti della corale del convento di Piazzale Velasquez sostenuta da alcuni giovani frati studenti e accompagnata dal Guardiano. Il momento più toccante oltre al ricordo di mons. Padovese è stato quello della consegna del Tau a 48 volontari che questa estate partiranno per un mese nelle nostre missioni. Tra di loro fra Salvatore Martorana e Fra Marco di Torino che andranno in Camerun e fra Mino Baretti che andrà in Costa d’Avorio. A questo momento non hanno voluto mancare i gruppi missionari, gli amici delle missioni, alcuni volontari del centro missionario di Padova e le suore cappuccine di Madre Rubatto (tra loro suor Pia Milesi sorella della compianta missionaria in brasile suor Fausta).

Page 3: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

2

La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi della lotteria. (Fra Agostino Valsecchi) ► LICENZA IN SPIRITUALITÀ Il giorno 16 giugno Fr. Francis Dor, della Custodia del Cameroun, ha conseguito la licenza in Teologia francescana presso la Pontificia Università Antonianum presentando la tesi dal titolo: La Figura di S. Giuseppe Sposo di Maria negli scritti dei frati Minori Cappuccini del Primo secolo (1525-1643). Lo stesso autore sintetizza così il suo lavoro: “S. Giuseppe fu proclamato ufficialmente patrono della Chiesa Universale da papa Pio IX con il decreto Quemadmodum Deus dell’ 8 dicembre 1870. Nelle nostre Costituzioni c’è un invito a venerare piamente Assieme a Maria santissima, e “secondo l’antica tradizione”, s. Giuseppe suo sposo (n°54,4). Nella sua omelia pronunciata a Yaoundé – Camerun, durante la celebrazione Eucaristica in occasione della pubblicazione dell’istrumentum laboris della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi il 19 Marzo 2009, il santo padre Benedetto XVI indicava s. Giuseppe ai cristiani dell’Africa come modello per ogni credente1. Motivato da questi dati, ho cercato di riscoprire la figura di S. Giuseppe negli scritti dei cappuccini del primo secolo dell’Ordine al fine di riportare alla luce quell’antica tradizione di cui possiamo vantarci. Ho scoperto che i primi frati cappuccini hanno spesso presentato i rapporti tra Gesù e i suoi genitori come modello per i rapporti tra superiori e frati nell’Ordine in termini di caritativa obbedienza. S. Giuseppe fu molto presente nella vita quotidiana dei frati che lo veneravano come vero padre di Gesù (non naturale però ma putativo secondo i dati dei Vangeli), superiore a tutti gli angeli e ai santi, secondo solo alla Madonna sua sposa in un matrimonio direttamente voluto da Dio Padre in vista dell’Incarnazione del Figlio. Nei commenti alla Regola, nei panegirici e nelle omelie, i cappuccini hanno cantato la grandezza di s. Giuseppe manifestando l’altezza della sua santità e esortando i fedeli alla sua devozione. La devozione ai sette dolori di s. Giuseppe fu rivelata per la prima volta a un frate cappuccino, e Giovanni Pilli da Fano, cappuccino anche lui, ne fu il grande diffusore. Il dottore della Chiesa, s. Lorenzo da Brindisi ci ha lasciato cinque omelie sul santo Patrono della Chiesa Universale. In una delle omelie, il dottore apostolico non esita a definire s. Giuseppe come “padre di Dio”. È da notare che la devozione dei cappuccini a s. Giuseppe è sempre stata in conformità alle norme liturgiche e all’insegnamento della Chiesa ed è un patrimonio di fede che ciascuno di noi dovrebbe coltivare per arricchire la propria vita spirituale secondo lo stile umile, obbediente e silenzioso di S. Giuseppe che è tipico del nostro ordine”.

► INCONTRO DEI DEFINITÒRI DI MILANO-TRENTO-VENEZIA con la presenza del

Ministro generale. Nel cammino di collaborazione interprovinciale i Ministri provinciali e i Definitori di Lombardia Trentino e Veneto-Friuli Venezia Giulia si sono incontrati a Caorle per una due giorni (16-17 giugno) con a tema il seguente odg:

• incontro con il Ministro generale • verifica di alcuni aspetti della collaborazione • la programmazione del nuovo anno pastorale.

1 Cf. sito http://vatican.va/holy_father/benedict_xvi/travels/2009/index_camerun-angola_it.ht.

Page 4: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

3

Il primo giorno è stato presentato il lavoro della commissione per la formazione iniziale, si è discusso sullo Statuto e sul regolamento dello Studio Teologico “Laurentianum”. Considerata la positiva esperienza degli anni passati, si è passati alla programmazione di corsi di esercizi spirituali interprovinciali:

• Lombardia: 14-20 novembre 2010 ad Albino (Dehoniani) • Veneto: 30 gennaio – 5 febbraio 2011 a Castelletto di Brenzone (Vr) • Trentino: 23-28 maggio 2011 a Terzolas

Inoltre è stato programmato un corso di esercizi spirituali riservati ai guardiani delle tre Province, dal 23 al 29 gennaio 2011 a Roveré Veronese animati da mons. Calogero Peri vescovo di Caltagirone. I lavori del primo giorno sono terminati con la proposta di elaborare un'unica agenda interprovinciale per avere sottocchio i vari eventi e le proposte delle tre Province. Dal prossimo anno pastorale avremo un’unica guida liturgica. Il secondo giorno è stato caratterizzato dalla presenza del Ministro generale. Qualche mese fa era emersa la proposta di sottoporre al Ministro generale il cammino di collaborazione compiuto in questi anni e di avere un suo parere circa le ulteriori possibilità fraterne e apostoliche nelle quali poter collaborare. Fra Mauro ha aperto l’incontro con questa domanda: Vorrei chiedere a ciascuno dei fratelli che cosa ha scoperto nel corso di questo cammino di collaborazione. Sono prima di tutto i vissuti dei frati che fanno la storia della collaborazione tra province. Sono seguiti una serie d’interventi che hanno evidenziato questi vissuti: anticipazione di fiducia reciproca, consapevolezza della ricerca di un bene comune, caduta di pregiudizi e di campanilismi. Circa le ulteriori possibilità di collaborazione fra Mauro attingendo da testimonianze ed esperienze relative alle sue visite nelle circoscrizioni dell’Ordine, ha individuato tre campi: il nostro servizio ai poveri, l’animazione vocazionale attraverso la presenza in luoghi “strategici” dove passano i giovani e la missio ad gentes.

► INCONTRO DEI PARTECIPANTI ALLE MISSIONI POPOLARI 20 09/10 Ad Albino il 18 giugno si è tenuto l’incontro di verifica del segretariato dell’evangelizzazione, servizio Annuncio della Parola: hanno presenziato 15 frati, tra cui i definitori addetti all’area evangelizzazione, fra Raffaele Della Torre e fra Sergio Pesenti; fra Marcello Longhi responsabile della pastorale Giovanile Vocazionale. Dopo la relazione di fra Giansandro Cornolti sull’anno di attività “missionaria” appena trascorso (celebrate 5 missioni e 3 Eco-missioni), si è aperta la discussione seguendo l’Ordine del Giorno soprattutto sul secondo punto “Suggerimenti e correzioni da apportare alla struttura delle missioni popolari”, e su “che cosa sottolineare in vista del prossimo Capitolo provinciale riguardo la pastorale delle missioni al popolo, cosa significano per noi, per la Chiesa e società odierna”. Un dialogo franco e concreto con diversi suggerimenti , sottolineature positive, miglioramenti da apportare, testimonianze personali, in particolare per chi ha sperimentato quest’anno la sua prima missione: si è notato la soddisfazione di tutti. Tra i suggerimenti emersi credo significativo il fatto di “informare” e “istruire” sempre più con strumenti opportuni i frati che partecipano alle missioni ed anche chi sta all’esterno, per far conoscere come si sta sviluppando il cammino di evangelizzazione in questi ultimi anni; un altro

Page 5: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

4

fatto è la continua collaborazione con la Pastorale Giovanile Vocazionale cercando integrazioni di programmi e sfruttando ogni occasione per coinvolgerla. Il campo delle missioni popolari riscuote successo e ha richieste(il calendario procede…2013), è necessario un continuo aggiornamento pastorale e l’approfondimento degli stili comunicativi di oggi, ed inoltre si ritiene opportuno che l’incaricato del servizio(fra Giansandro) sia coadiuvato nella preparazione delle stesse missioni per realizzarle con sempre più qualità: da qui è emersa la proposta di una fraternità che pensi proprio alla loro organizzazione. ► TRE GIORNI DEI FORMATORI Dal 21 al 23 giugno, a Folgaria si è tenuta la tre giorni dei formatori, con la partecipazione dei formatori di Trentino, Veneto, Lombardia e rispettivi Definitorii. La prima giornata è stata dedicata alla formazione dei formatori: don Nicola Ban della Diocesi di Gorizia ha trattato il tema “dall’io ideale all’io morale”, con particolare riferimento alla condizione dei giovani in ricerca vocazionale. Il ritmo dell’incontro è stato incalzante e coinvolgente; agli spunti fondativi del problema hanno fatto seguito lavori in piccoli gruppi, momenti di lettura e valutazione personale di casi presentati come esempio. Il secondo giorno i maestri delle case di formazione, hanno presentato i punti salienti relativi all’anno trascorso. E’ stata ribadita la necessità di un collegamento sempre più stretto tra le diverse case ed è stata espressa chiaramente la volontà di proseguire nel cammino di collaborazione interprovinciale, che con il prossimo settembre comprenderà tutte le tappe formative. Particolare rilievo negli interventi dei formatori, ha avuto il discernimento nella fase iniziale del cammino formativo, accoglienza e postulato, dove ancora occorre lavorare su alcuni criteri di base. L’ultimo giorno è stato dedicato alla programmazione per il prossimo anno. Le pinete di Folgaria, la liturgia celebrata con calma e dignità e le attenzioni culinarie della direzione della casa hanno contribuito alla soddisfazione generale dei convenuti. ► AL CAPITOLO DEI FRATI MINORI DI LOMBARDIA Il Ministro provinciale, Fr. Alessandro Ferrari, è stato invitato il 28 giugno a celebrare l’Eucaristia e alla cena che seguiva durante la celebrazione del Capitolo provinciale dei Frati Minori. La sua presenza era stata richiesta dal Presidente del Capitolo, Fr. Alberto Tosini, Visitatore generale, vista la comunione e la collaborazione tra le due Province. Effettivamente tra i due “Ferrari” (Fr. Roberto e Fr. Alessandro) si era creato un affiatamento. Nel triennio scorso per due volte si sono incontrati i Definitòri, più volte i Ministri provinciali, vi è stata la partecipazione ai nostri ritiri di Caravaggio, c’è stata la preparazione e la celebrazione dell’Assemblea provinciale sulla Regola, i vari appuntamenti per l’VIII centenario del “propositum vitae” e la Mostra “800 anni in piena regola”. La collaborazione non si è limitata solo a livello provinciale, ma anche di fraternità: i novizi si sono incontrati due volte l’anno – una giornata formativa e una giornata ricreativa -; è stata preparata e sarà celebrata insieme la missione-giovani a Crema: i Frati minori vanno ad Oreno per i loro ritiri, così pure le fraternità di Varese si incontrano... Il nostro Ministro provinciale concludendo la celebrazione eucaristica auspicava che questa bella collaborazione possa continuare per esprimere in Lombardia il carisma francescano di unità fraterna e per testimoniare il carisma dell’evangelizzazione.

Page 6: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

5

► DALLA CUSTODIA DEL CAMEROUN Pubblichiamo la lista delle nomine e trasferimenti della nostra Custodia del Cameroun (5 luglio 2010). Oltre ai nominativi dei frati, il Custode Fra angelo Pagano annuncia due liete novità:

• L’apertura di una nuova presenza cappuccina a Buea • L’invio di due frati presbiteri Camerounensi in Costa d’Avorio, come segno di

collaborazione e solidarietà del personale. Traduciamo e riportiamo alcune parti di ciò che fra Angelo scrive presentando queste novità: Nuova presenza della Diocesi di Buea Alcuni mesi fa abbiamo deciso di aprire una nuova presenza nella Diocesi di Buea,(…) Il Vescovo di Buea, mons. Emanuel Bushu, ci ha proposto quattro o cinque luoghi. Io con il mio consiglio dopo aver visitato i luoghi proposti, tenendo presente le necessità della Custodia e quelli della Conferenza dell’Ordine alla quale apparteniamo, dopo l’assicurazione del Vescovo di soddisfare le nostre richieste, abbiamo optato per una parrocchia della città di Buea. (…) Nella città di Buea assumeremo la parrocchia di S. Antonio e abbiamo in programma di costruire un convento capace di accogliere la tappa formativa del post-noviziato. Il terreno sul quale sorgerà la nuova costruzione è nel territorio della parrocchia e il terreno appartiene al vescovo. (…). Solidarietà del personale Come già ben sapete dalle varie lettere del Ministro Generale, l’orientamento della Curia generale è quello di creare un gruppo di frati pronti a sostenere le Province, le Vice province e tutte le presenze dell’Ordine che necessitano di aiuto. Lo scorso mese quando con il consiglio ero già pronto a pubblicare le nuove destinazioni, abbiamo ricevuto una richiesta dal nostro Ministro provinciale il quale ci chiedeva di inviare personale in aiuto alla nostra Custodia sorella della Costa d’Avorio. Per il consiglio non è stato facile accogliere questa richiesta. Ho avuto un incontro personale con il nostro Ministro provinciale fra Alessandro Ferrari, che mi ha spiegato le ragioni della sua richiesta. Fra Alessandro ha scritto una lettera ufficiale a me e al mio consiglio, chiedendo di fare del nostro meglio per trovare frati disponibili ad aiutare in Costa d’Avorio. (…)Quando ancora ero a Milano ho inviato a tutti voi una copia della lettera del Ministro provinciale chiedendovi di vagliare molto attentamente questa richiesta e ho aggiunto un mio appello personale a verificare la vostra disponibilità per il lavoro missionario. Con il mio consiglio abbiamo discusso questa lettera il 18 giugno e all’unanimità abbiamo deciso di fare del nostro meglio per aiutare la Custodia della Costa d’Avorio (…) Lista delle nomine e trasferimenti SHISONG – fraternità del Sacro Cuore Br.Kenneth Ayeni Kinyuy, vicario parrocchiale e incaricato della scuola S. Antonio di Mbotong. BAMBUI – St. Francis Friary Br. Mark Ngwah Ndifor, aiuto del maestro dei post-novizi e aiuto nella parrocchia di Futru Br. Donatus Moshuimo Wirkom, addetto al centro Emmaus, e aiuto del maestro degli studenti Br. Paul Nyuyen Wirnkar, addetto al centro Emmaus, giardiniere e ortolano SOP – Fraternità S. Maria degli Angeli Br. Francis Bongajum Dor, guardiano e addetto alla formazione, cappellano del collegio S.

Page 7: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

6

Sylvestro Br. Felice Trussardi, vicario e maestro dei novizi Br. Joseph Mengven Wirba, addetto alla formazione, fratello istruttore BAFOUSSAM – Holy Trinity Friary Br. Julius Mbuye, Cappellano all’ospedale BUEA Sant’Antonio Br. Tobias Wirmum, guardiano, parroco,Vice assistente dell’OFS Nazionale Br.Derrick Ajende Ajeande, vicario, vicario parrocchiale, addetto all’OFS Br,Author Abanfegha Nga Bursar, vicario parrocchiale, animatore vocazionale COSTA D’AVORIO Alépé Br. Cyril Kerla, vicario parrocchiale. Br. Thierry Yanou Nyassi, addetto alla formazione dei postulanti e aiuto al Foyer. ► TRIGESIMO DELLA MORTE DI MONS. LUIGI PADOVESE Come preannunciato da un’apposita locandina inviata a tutte le fraternità sabato 3 luglio u.s. nella chiesa del convento di Milano-Monforte mons. Luciano Pacomio, vescovo di Mondovì ha presieduto l’eucaristia in suffragio di mons. Luigi Padovese nel trigesimo della sua morte. Hanno concelebrato mons. Serafino Spreafico, il Ministro provinciale e un buon numero di frati. Mons. Pacomio collegandosi al brano evangelico proclamato nella celebrazione, ha ricordato mons. Luigi come colui che dato la vita per testimoniare al fede nel Signore, mettendo a disposizioni tutte le sue risorse culturali, intellettuali e spirituali per la missione e per il dialogo inter-religioso. Alla celebrazione erano presenti il fratello Sandro con la moglie Liliana, che ancora una volta ci hanno chiesto di ringraziare tutti i frati per la vicinanza testimoniata nei giorni immediatamente seguenti la morte del nostro confratello. Mons. Luciano Pacomio ha scritto al Ministro provinciale: […] sono grato a voi immensamente per avermi concesso il dono di celebrare l’eucaristia in suffragio del caro vescovo Luigi, vostro confratello. Quante volte mi ha ricordato il dono e la gioia di essere cappuccino e di aver avuto grandi occasioni di bene di crescita, di tanti doni. Sono debitore a lui di tanto e lo ricordo con voi e per voi tutti, di cuore. La morte è un momento che ci affretta e prepara l’incontro senza fine con il Signore: donandoci una possibilità di amare e aiutare in modo umanamente impossibile. ► I NOSTRI MORTI Ricordiamo nelle nostre preghiere Mons. Luigi Padovese, barbaramente ucciso il 3 giugno u.s. a Iskenderun (Turchia); Fr. Giuseppe Botticchio morto il 24 giugno nella nostra infermeria di Bergamo. Beloli Maria , mamma di Fr. Giancarlo Mazzoleni e Giuseppina Persico, mamma di Fr. Maurizio Novelli. ► SEGNALAZIONI LIBRARIE 1. Santo Curato d’Ars, a cura di Emanuele F. Falcone, Omelie del Santo Curato d’Ars, Edizioni Viverein, Roma 2010, p. 216, € 15,00.

Page 8: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

7

Dalla presentazione: “Non mi risulta che esista alcuna traduzione recente in italiano delle omelie”. Questa non è neppure l’edizione completa, ma solo una scelta. E prosegue: “Chissà come mai l’editoria ha preferito produrre biografie, più o meno «agiografiche», trascurando le opere scritte dal Santo: oltre a 85 omelie, ci sono anche i catechismi per i suoi parrocchiani. Forse il motivo è che le omelie sono molto particolari, sono esattamente quelle che non vorremmo mai ascoltare, e non perché di altri tempi e superate, ma piuttosto perché troppo disarmanti… In esse, infatti, vengono ribadite con forza, e a volte con una certa severità, le verità più fondamentali e le esigenze più radicali della fede cristiana…”. E ancora: “Si tratta di omelie semplici nella struttura, ma, oltre alla profondità spirituale che vi soggiace, colpisce molto l’acume psicologico del Santo Curato…”. Una occasione per accostare un santo pastore e un terziario francescano nel suo ministero e nel suo modo di leggere e vivere il Vangelo. 2. A cura di Josu Mirena Alday, I beni dei consacrati a servizio della missione, Àncora, Milano 2010, p. 191, € 18,00. Il volume raccoglie 8 contributi (le schede dettagliate sono visibili, in modo dettagliato, nel sito della biblioteca provinciale: www.infoteca.it/bfcp/opac.htm. È vero che un libro come questo è fatto più per gli ordini e le congregazioni che hanno strutture economiche: scuole, ospedali, possedimenti, ecc., ma il contenuto può tornare utile anche a ciascuno di noi e a tutta la comunità. Prendo dalla presentazione: “Siamo convinti che non si può intraprendere un processo di rivitalizzazione di un Istituto religioso senza prestare una particolare attenzione all’uso evangelico dei beni, al modo cioè di acquistare i beni, alla loro gestione finanziaria, alla quantità di beni che vengono accumulati, all’uso cui si destinano i patrimonio e il denaro e al modo in cui si condivide ciò che si possiede. Riuscire ad utilizzare le risorse economiche a vantaggio della missione e nel rispetto dei valori evangelici è una preoccupazione importante che riguarda l’identità religiosa oggi e la credibilità della testimonianza che si offre”. Mai l’economia ha avuto un ruolo così determinante nella vita degli uomini. Essa è governata da criteri senza religione, senza morale, senza scrupoli, senza regole. Forse non c’è nessun aspetto umano che si sia allontanato tanto dal Vangelo come l’economia. Questo è un veleno che respiriamo a piccole dosi e ci induce a vivere ed operare in modo sempre più lontano dal Vangelo e dal francescanesimo. Questo è un libro che può aiutare a ripensare. 3. Roberto Cuvato, “La Parola fa la strada a Christo”. Le prediche inedite di Avvento di Mattia Bellintani da Salò, Edizioni Collegio S. Lorenzo da Brindisi, Roma 2010, p. 704, € 48,00. Da tempo il nostro confratello sta studiando p. Mattia Bellintani da Salò. Nel catalogo della biblioteca (citato sopra) si possono vedere le sue pubblicazioni, cercando l’autore Cuvato. Ora pubblica le prediche inedite di Avvento contenute nei manoscritti A 122 e A 123 conservati nel nostro Archivio Provinciale (APCL). Alla pubblicazione delle prediche (p. 39-651), premette una introduzione (p. 5-38) e fa seguire una sintesi teologico-spirituale (p. 653-697). L’iniziativa editoriale è importantissima non solo per la nostra provincia, o per il solo ordine cappuccino, ma per tutta la chiesa. P. Mattia ha rivestito un ruolo importante nella storia della nostra provincia, prima e dopo la separazione in due province del 1587. È stato un amico di San Carlo, di Federico Borromeo e di molti altri personaggi. È stato in Francia, in Polonia e altrove. È stato conteso da tanti vescovi che apprezzavano lo stile e i contenuti delle sue prediche. Si potrebbero dire molte altre cose, ma a nessuno deve sfuggire che questa pubblicazione offre

Page 9: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

8

tantissime possibilità, molte di più di quelle che p. Roberto elenca come fini della edizione nella introduzione. Per non dilungarci, lasciamo a lui la parola. “Le ragioni che hanno spinto a far uscire dal silenzio dell’archivio le prediche inedite d’Avvento, pronunciate quasi cinque secoli fa… sono varie: anzitutto quella di portare alla luce un patrimonio spirituale rimasto finora quasi del tutto nascosto, sia perché venga valorizzato portandolo alla conoscenza dei più, ma anche perché possono ritenersi prediche ‘nuove’ per la freschezza del contenuto, delle intuizioni, dell’attualità che certe esemplificazioni sulla vita reale possono avere per il credente di oggi. In secondo luogo, per dare la possibilità di leggerle con una certa agilità attraverso il testo stampato, al fine di mettere soprattutto le giovani generazioni cappuccine a contatto con il vissuto spirituale, sociale e culturale dei primi decenni della vita dell’Ordine”. Nel centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo (1610) questo volume offre l’occasione per accostare più da vicino uno degli autori spirituali più importanti della nostra provincia, tanto stimato ed amato dal Santo che attinse agli scritti del cappuccino alcuni aspetti importanti della sua spiritualità.

Page 10: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

9

GESÙ E SAN FRANCESCO APPAIONO A SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE

Raffaele Casnedi (1822-1892)2, olio su tela, 1879, Milano, Chiesa del Sacro Cuore, presbiterio

1 Raffaele Casnedi, oggi poco noto, era invece all’epoca un famoso pittore, insegnante all’Accademia di Brera: nel 1871 realizzò il sipario del Teatro alla Scala in collaborazione con un altro celebre pittore, Giuseppe Bertini, che nel 1882 sarebbe subentrato a Francesco Hayez come Direttore dell’Accademia di belle Arti di Brera. L’opera del Casnedi più visibile e probabilmente più vista al girono d’oggi è il mosaico della lunetta che raffigura l’America nell’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele, diventata in seguito il “salotto” di Milano: la Galleria, realizzata a partire dal 1865, fu completata nel 1877.

Page 11: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

10

In questo mese presentiamo la scheda relativa alla grande pala della nostra chiesa di Monforte, redatta, in occasione della recente Mostra: Sacro e Liberty 1908-2008: un secolo di storia, arte e devozione, dalla dott.ssa Rosa Giorgi, Direttrice dei Beni Culturali Cappuccini, Museo, che ringraziamo per la Sua disponibilità e collaborazione.

Fra Agostino Colli

* * * * * * *

La pala dell’altare maggiore della chiesa del Sacro Cuore di Gesù venne richiesta a Raffaele Casnedi, noto pittore e insegnante all’Accademia di Brera. Eseguita nel 1879, fece inizialmente parte della decorazione della prima chiesa in forma neo gotiche e venne mantenuta anche in seguito alla costruzione della nuova chiesa.

La tela rappresenta una delle apparizioni del Sacro Cuore a Santa Margherita Maria Alacoque, probabilmente quella del 4 ottobre 1686 nel quale Cristo le apparve insieme a San Francesco d’Assisi che indicò alla santa dicendo: “Ecco quel santo che fu più unito al mio Cuore, egli sia il tuo conduttore nell’amare il mio cuore”. La scena infatti presenta la monaca visitandina presso il suo inginocchiatoio in un ambiente che può essere riconosciuto come un edifico sacro (oltre la figura della monaca si intravede la base di un pilastro con una lesena scanalata a sinistra, mentre a destra, sotto la nube dell’apparizione, è appena riconoscibile una balaustra), luogo privilegiato delle apparizione che per Margherita Maria Alacoque avvenivano durante i momenti di preghiera e di adorazione in chiesa. La giovane, che è inoltre connotata da una sottile aureola posta sopra il suo capo (la sua beatificazione era avvenuta il 18 settembre 1864 per opera di papa Pio IX), è raffigurata con un’espressione di reverente stupore nei confronti dell’apparizione, tutto rivolta alla figura di Gesù. Cristo appare su una nube tutto circonfuso di luce gialla che si irradia dalla sua figura divisa in fasci di raggi; è rappresentato mentre in dialogo con la Santa mostra con duplice gesto il suo Sacro Cuore e, con il braccio destro teso, l’apparizione di San Francesco d’Assisi. Questa immagine è presente nella rappresentazione in un ulteriore piano di profondità: il poverello d’Assisi è seduto su un’alta nube con le mani alzate, rivolte al cielo, così come al cielo è ricolto il suo sguardo, come se egli stesso avesse nel medesimo momento una celeste visione. Tutt’intorno sono raffigurati delicati angioletti uno solo dei quali pare attento alla santa, mentre gli altri o sono rivolti al San Francesco a verso il cielo.

Nell’ambito dell’evoluzione dell’iconografia del Sacro Cuore, quella qui presentata è una delle immagini più narrative che corrisponde ad un preciso momento della storia della Chiesa, prossimo alla beatificazione di Margherita Maria Alacoque (18 settembre 1864), e in tempi di grande divulgazione di tale devozione. È probabile che l’immagine

Page 12: FRA NOI - Frati Cappuccini Italiani · La festa è poi proseguita fino a tarda sera con la grigliata fraterna e l’estrazione dei bellissimi premi ... Il giorno 16 giugno Fr. Francis

11

ufficiale realizzata in occasione della beatificazione della monaca visitandina sia quella ora conservata presso i Museo Vaticani (Francesco Podesti, Gesù appare alla Beata Margherita Maria Alacoque, 1864, Città del Vaticano, Musei Vaticani) che richiamò, in effetti, l’attenzione degli artisti sugli episodi delle apparizioni e non più solo sull’isolamento dell’immagine di Cristo Sacro Cuore, secondo le diverse tipologie che nel secondo decennio del XIX secolo erano ormai codificate. Tuttavia il Casnedi si discosta dall’opera del Vaticano non tanto poiché questa rappresenta probabilmente la prima apparizione, e quindi non è raffigurato San Francesco d’Assisi, ma soprattutto per la scelta compositiva di notevole coinvolgimento emotivo nella soluzione della figure alquanto ravvicinate, grazie alla ripresa di alcuni espedienti comunicativi tipici dell’epoca barocca (ad esempio la figura della beata). Va rilevato, infine, il preciso studio accademico dei gesti delle tre figure: collocate su un ideale semicerchio essi segnano il passaggio dallo stupore, descritto dal movimento all’indietro e dalle braccia sollevate di Margherita Maria, alla conoscenza, il duplice gesto di insegnamento Gesù, alla via verso la perfezione indicata nelle braccia sollevate in preghiera adorante di San Francesco.

Rosa Giorgi