FORME DI GOVERNO -...

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FORME DI GOVERNO

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FORME DI GOVERNO

FORME DI GOVERNO

Definizione: Modalità di ripartizione della funzione di indirizzo politico tra gli organi costituzionali e le relazioni che intercorrono tra questi.

Indirizzo politico: determinazione dei fini da perseguire da parte dei poteri pubblici in un dato momento storico. Ruolo delle costituzioni rigide.

FORME DI GOVERNO

La forma di governo è determinata dalle norme costituzionali, da quelle subcostituzionali (es. leggi elettorali, regolamenti parlamentari, ecc.) e dalla prassi

Rapporti tra forme di governo e forme di Stato:

Elemento necessario è la separazione dei poteri

(si può quindi parlare di forma di governo solo a partire dallo stato liberale)

Forma di governo costituzionale pura

Inghilterra (fine ‘600), Europa (fine ‘700-prima metà dell’800)

Separazione dei poteri:

- Potere esecutivo: Re (legittimazione dinastica) e il suo Governo

- Potere legislativo: Parlamento (legittimazione democratica ma suffragio limitato)

- Potere giudiziario: magistratura

Altre forme di governo

Discendono direttamente o indirettamente dalla forma di governo costituzionale pura

- Forma di governo parlamentare

- Forma di governo presidenziale

- Forma di governo semipresidenziale

- Forma di governo direttoriale

- C.d. forma di governo neoparlamentare

Forma di governo parlamentare

- Rapporto di fiducia Parlamento-Governo

- No elezione (diretta) del Capo dello Stato [Monarca o Presidente della Repubblica]

Anche in questo caso nasce in Inghilterra e solo successivamente si estende all’Europa continentale

Forma di governo parlamentare

Deriva dalla forma costituzionale pura a seguito dell’attrazione del Governo nell’orbita del Parlamento

Due fasi storiche:

- Forma di governo parlamentare dualista (fase di passaggio)

- Forma di governo parlamentare monista

Forma di governo parlamentare

Razionalizzazione della forma di governo parlamentare (post I e II guerra mondiale):

Regole sulla fiducia scritte

Tentativo di rendere più stabili i governi dopo l’allargamento del diritto di voto (cancellierato o premierato, mozione di sfiducia costruttiva, ecc.)

Ruolo del sistema elettorale e del sistema partitico

Forma di governo presidenziale

- Mancanza del rapporto di fiducia

- Coincidenza nella stessa persona (eletta direttamente) del ruolo di Capo dello Stato e (Capo del) Governo

- Separazione dei poteri

Forma di governo presidenziale

Genesi:

Stati Uniti d’America

Deriva dalla forma di governo costituzionale pura ma il Capo dello Stato ha una legittimazione democratica e non dinastica

Forma di governo semipresidenziale

Forma di governo intermedia tra quella parlamentare e quella presidenziale

- Rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento

- Presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo con alcune competenze tipiche del potere esecutivo

- Esecutivo bicefalo (Presidente e Primo ministro)

Forma di governo semipresidenziale

Genesi del modello: Germania (Repubblica di Weimar, 1919) e Finlandia (1919)

Caso più noto: Francia (V Repubblica)

Modello diffuso: Portogallo, Paesi dell’Europa dell’est, ex colonie francesi

• Semipresidenzialismo debole (o apparente) [Presidente con pochi poteri]

• Semipresidenzialismo forte [Presidente con molti poteri, in genere anche in politica estera e difesa]

Forma di governo semipresidenziale (Francia)

Forma di governo ad “assetto variabile” in base al fatto che la maggioranza parlamentare coincida o meno con quella di cui è espressione il Presidente

In caso di coabitazione la forma di governo assume caratteri più vicini a quella parlamentare; in caso contrario assume valenze presidenziali (secondo alcuni studiosi iper-presidenziali)

Forma di governo semipresidenziale (Francia)

Forti poteri presidenziali: - Nomina e revoca il Primo ministro e i Ministri (governo che

non ha bisogno della fiducia iniziale)

- Presiede il Consiglio dei ministri

- Su proposta del governo può sottoporre alcuni progetti di legge a referendum

- Può sciogliere le camere (dopo almeno un anno dalle elezioni)

- Competenze in materia di politica estera e difesa

- Poteri eccezionali in caso di crisi

Forma di governo semipresidenziale (Francia)

Nel 2000 una riforma costituzionale ha equiparato la durata del mandato presidenziale (prima di 7 anni) a quella del Parlamento (5 anni);

Da allora le elezioni sono svolte quasi contestualmente e non ci sono stati casi di coabitazione

Forma di governo direttoriale

Direttorio: Francia 1795

Poche esperienze storiche (Uruguay, Jugoslavia)

La più importante è la Svizzera (dal 1848): Stato plurinazionale con un notevole impiego di istituti di democrazia diretta

Forma di governo direttoriale (Svizzera)

Assemblea federale (Parlamento)

Consiglio federale (Governo) eletto dal Parlamento, ma non sfiduciabile. Composto da 7 membri, svolge le funzioni di Capo di Stato e di Governo.

Numerose sono le forze politiche presenti nel governo e hanno un’ampia maggioranza parlamentare

Forma di governo neoparlamentare?

Israele (1992-2001)

Comuni e province italiane (dal 1993). Le Province fino al 2014

Regioni italiane dal 1995

- Elezione diretta del vertice dell’esecutivo che è legato all’assemblea (Parlamento o Consiglio) da un rapporto di fiducia

Sistemi elettorali

I sistemi elettorali influiscono sul funzionamento della forma di governo

Il sistema elettorale (in senso ampio) è l'insieme delle norme che disciplinano la materia elettorale

Il sistema elettorale (in senso stretto) è la formula per trasformare i voti espressi in seggi

Sistemi elettorali

Sistemi elettorali maggioritari

Sistemi elettorali proporzionali

Sistemi misti

Esistono molteplici varianti

I vari sistemi possono mutare parzialmente le loro caratteristiche (avvicinandosi ad altri sistemi) a seguito di alcuni “correttivi”

Sistemi elettorali

• Secondo i politologi, di solito:

I sistemi elettorali proporzionali rendono il quadro politico frammentato e favoriscono la formazione dei governi di coalizione

I sistemi elettorali maggioritari rendono il quadro politico più semplice e favoriscono la formazione di governi stabili

Forma di governo in Italia

Regno di Sardegna (Statuto albertino, 1848) Forma di governo costituzionale pura: • Art. 2 - Lo Stato è retto da un Governo Monarchico

Rappresentativo. Il Trono è ereditario secondo la legge salica. • Art. 3 - Il potere legislativo sarà collettivamente esercitato dal

Re e da due Camere: il Senato, e quella dei Deputati. • Art. 5 - Al Re solo appartiene il potere esecutivo. […] • Art. 33 - Il Senato è composto di membri nominati a vita dal

Re […] • Art. 39 - La Camera elettiva è composta di Deputati scelti dai

Collegii Elettorali […] • Art. 47 - La Camera dei Deputati ha il diritto di accusare i

Ministri del Re, e di tradurli dinanzi all'Alta Corte di Giustizia.

Forma di governo in Italia

Si trasforma ben presto in una forma di governo parlamentare. Possiamo considerare già avvenuta tale trasformazione nel 1861. La legge elettorale è di tipo maggioritario in collegi uninominali.

Con l'allargamento del suffragio e l'adozione di un sistema elettorale proporzionale (1919) conosce una crescente instabilità politica e governativa (incide su forma di Stato e di governo)

Forma di governo in Italia

Il Re perde sempre più potere ma lo riacquista in momenti cruciali (marcia su Roma, 1922; ordine del giorno Grandi, 1943)

Legge Acerbo (1923). Prevedeva che alla lista che avesse preso più voti su scala nazionale e avesse superato il 25% fosse attribuito i 2/3 dei seggi. Nelle elezioni del 1924 il PNF ottiene il premio di maggioranza

Forma di governo in Italia

• L’art. 3 della c.d. seconda Costituzione provvisoria (d. lgs. Luogotenenziale 98/1946) prevede una forma di governo parlamentare

• L’Assemblea costituente decide di adottare una forma di governo parlamentare

• Approvazione dell’ordine del giorno Perassi (evitare le c.d. “degenerazioni del parlamentarismo”)

Forma di governo in Italia

Costituzione della Repubblica (1948):

Forma di governo parlamentare debolmente razionalizzata

Mancata costituzionalizzazione del sistema elettorale proporzionale (che però è presupposta)

Forma di governo in Italia

Prime leggi elettorali approvate dalla stessa Assemblea costituente:

- Proporzionale per la Camera

- Maggioritaria per il Senato (che però di fatto ha funzionato come una legge proporzionale)

Forma di governo in Italia

I legislatura (1948-1953) Sistema tendenzialmente bipolare (DC 48% – Fronte

popolare 31%) Cd legge truffa (n. 148/1953): attribuiva il 65% dei seggi

della Camera dei deputati alla lista che avesse superato il 50% dei voti. Nel 1953 il premio non viene attribuito e la legge viene poi abrogata nel 1954

Governi di breve durata (multipartitismo estremo). Democrazia bloccata. Conventio ad excludendum (nei confronti del PSI cessa ad inizio degli anni ’60)

Forma di governo in Italia

Crollo del muro di Berlino. Tangentopoli

Referendum elettorali (1991, 1993)

Legge Mattarella: ¾ maggioritario, ¼ proporzionale (1994-2006)

Legge Calderoli, 2006

Sentenza Corte costituzionale n. 1/2014