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Forme d’espressione Nove preziosi elmi, di epoche diverse, tutti provenienti dall’Armeria Reale di Torino. Alcuni con sembianze animalesche, altri con smorfie grottesche ed un unico intento: incutere terrore nell’avversario, dall’elmo che imita un fauno malvagio alla “celata alla savoiarda” che

riproduce un ghigno mefistofelico o la visiera “a becco di passero” che, in realtà, ha la forma di un rapace. Passeggiare fra le teche della mostra #FacceEmozioni alla Mole Antonelliana è un viaggio a cavallo fra fisiognomica ed emoji, mimica e teatro, volti veri e volti finti, disegnati, truccati, coperti, inventati ad arte. Attori che sono maschere viventi e di carne come Petrolini, Totò, Macario o Govi, performer come Dario Fo o Antonio Rezza, con i loro differenti visi-maschera, che abitano i territori del surreale, dell’iperbolico, del parodico, del tragico o comico.

D’altronde, camuffare, nascondere, mimetizzare è un modo di giocare e di inventare storie. Ludere è il-ludere insegna qualunque dizionario etimologico, ma a noi piace più Lord Byron e la sua interpretazione scanzonata del tema di queste pagine. «Dopo tutto, una bugia cos’è? Nient’altro che la verità in maschera». Dunque mentono gli oggetti di

queste pagine? Oppure raccontano storie? Forse entrambe le cose se si guardano i tre Visage di Virage Studio per NOV Gallery (in queste pagine, sullo sfondo, 2.200 euro): visi tutti diversi, che cambiano espressione in base all’intaglio e al materiale utilizzato. Sono uno studio sulle pieghe e sulle curvature di acciaio inossidabile, pelle, compensato, linoleum e carta, ma paiono altrettante prove d’autore: la traduzione in materia solida di una fuggevole espressione di stupore, di curiosità o di attesa.

Narrano di mondi a cavallo fra etnografia e fiction, un posto da antropologi del futuro più che da studiosi di civiltà in via di estinzione le maschere dell’azienda israeliana Umasqu. In legno verniciato con colori idrofughi, resistenti ai raggi Uv del sole, s’ispirano all’iconografia afro, ma la scompongono in simmetrie frattali (nella pagina seguente, in alto, da 218 euro) o citazioni contemporanee. Per questo non è strana l’affinità estetica con un prodotto e un’azienda di tutt’altra natura: un gioiello tecnologico, firmato Foreo. Il suo nome è Ufo, e basta guardarlo per capire che nomen omen. Sembra infatti un piccolo disco volante, ma delle dimensioni di una saponetta. Grazie alla tecnologia Hyper Infusion, che sfrutta le vibrazioni soniche in combinazione con il caldo, il

Sono l’impronta di un’emozione, ma anche la formula per cambiare pelle in 90 secondi. Se il miglior modo per proteggersi è mettersi in mostra, una maschera — artistica, tecnologica, cosmetica — ha il potere di far apparire esattamente quello che vuole. A teatro, alle pareti e addosso. Di Francesca Baralis e Lucia Corna

A contrasto. In queste pagine, tre delle cinque maschere Visage, in acciaio, pelle, linoleum, compensato e carta, Virage Studio per NOV Gallery (2.200 € cad.). Sopra, in primo piano, lampada Bert, in ceramica granulare e Led, Kranen/Gille per Moooi (446 €). Nella pagina precedente, in primo piano, scrigno a parete Akia, in metallo, con interno in velluto e anta in picotessere Tilla®, Mutaforma (1.446 €). In basso, da sinistra, Bonbonnière plate, in terracotta, Jeanne Bonnefoy-Mercuriali (da 250 €); maschera Night Detox Skin Regimen, Comfort Zone (50 ml, 88 €).Co

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freddo e la luce Led, può far penetrare fino all’ultima goccia di una maschera beauty in 90 secondi cronometrati (in alto, a destra, 279 euro, in versione mini a 179 euro).

D’altronde, si sa, se c’è uno scopo prioritario di una maschera è quello di abbellire o rafforzare la personalità di chi la indossa. E qui si entra nel territorio artistico, e ovviamente cosmetico. Sei anni fa, proprio sul primo numero di How to Spend it, avevamo parlato di power mask, annunciando quella che è poi diventata la vera apoteosi di questa categoria: da barattoli semidimenticati nelle retrovie degli scaffali del bagno sono diventati tra i più venduti, ricercati e multiformi protagonisti della beauty routine, innescando una rivoluzione che non è ancora finita.

Prendiamo, per esempio, un bisogno sempre molto sentito, ossia l’ottimizzazione dei tempi. Le night mask rispondono alle esigenze di chi è perennemente in corsa contro l’orologio, sostituendo la crema da notte con prodotti a lento rilascio, da tenere in posa mentre si dorme. La nuova Masque De Nuit Velours Aux Fleurs De Safran di Sisley Paris (nell’ultima pagina, 107 euro) ripristina un comfort e una morbidezza che sono la risorsa migliore per chi ha la pelle sensibile, o particolarmente secca. Il segreto della sua formula è un duo di attivi naturali – miele di timo e petali di zafferano – dalle proprietà riparatrici e lenitive.

La mattina, al risveglio, ci si potrà felicemente specchiare a tutta altezza persino nella maschera-appendiabito Grifo, della collezione Mata&Grifo, realizzata a quattro mani dai designer Elena Salmistraro e Antonio Aricò per Altreforme (nell’ultima pagina, 30.500 euro). Senza andare a disturbare i fratelli Grimm, “esaudirà ogni brama”, rimandando un’immagine riposata e distesa. Da favola, letteralmente.

Ha, invece, un effetto antistress su viso e mente la Night Detox Overnight Pro Vitality Mask (nella pagina di apertura, 88 euro) di Skin Regimen, linea unisex di Comfort Zone

freddo e la luce Led, può far penetrare fino all’ultima goccia freddo e la luce Led, può far penetrare fino all’ultima goccia di una maschera beauty in 90 secondi cronometrati (in alto, di una maschera beauty in 90 secondi cronometrati (in alto, a destra, 279 euro, in versione mini a 179 euro).a destra, 279 euro, in versione mini a 179 euro).

D’altronde, si sa, se c’è uno scopo prioritario di una maschera è quello di abbellire o rafforzare la personalità di chi la indossa. E qui si entra nel territorio artistico, e

Ipnotici. Sopra, in senso orario, Abstrasso Mask #1, in legno, Umasqu (da 218 €); Ufo, trattamento maschera viso smart, Foreo (279 €); Modern African Mask #10, in legno, Umasqu (da 218 €). A sinistra, dall’alto, maschera per il viso Corrective Anti-Wrinkle, parte del Pure 24K Gold Treatment, Mimi Luzon (187 €); Raw Manuka Honey, Activist (340 gr, 45 $); The Black Magic, trattamento detossinante all’ossigeno, Seed To Skin (50 ml, 135 €).

dedicata a combattere l’ossidazione e l’invecchiamento. Lasciata agire per tutta la notte, promuove la naturale autofagia della pelle, ossia la capacità delle cellule di rinnovarsi e detossinarsi da sole. Il pack è semplice ed essenziale, come quello delle Bonbonnières di Jeanne Bonnefoy-Mercuriali (nelle pagine di apertura, in basso, da 250 a 400 euro): contenitori richiusi da piccoli volti, appena accennati, che ricordano certe teste cicladiche, rappresentazioni della madre terra, fra antica tradizione manifatturiera e minimalismo contemporaneo.

La Bottega Sartori, nata alla fine degli anni Venti, grazie allo scultore e poeta Amleto Sartori, realizzava sculture prestate al teatro. Pensate per calcare le più importanti scene nazionali e internazionali, riportarono in auge la commedia dell’arte in spettacoli curati da registi come Giorgio Strehler, Jacques Lecoq e Jean-Louis Barrault e per i più famosi Arlecchini del Novecento. «È dalla maschera neutra che avranno origine le diversità. È una maschera senza un’espressione particolare, senza un personaggio tipico, che non ride e non piange, che non è né triste né allegra, che poggia sul silenzio e sullo stato di quiete. Grazie a lei sarà possibile portare tutte le altre», spiegherà Lecoq parlando di questi capolavori mimetici. Questa neutralità espressiva sembra riverberare nelle lampade da parete in ceramica granulare del duo Kranen/Gille per Moooi (nelle pagine di apertura, a destra, 446 euro). Ciascuna applique è di una semplicità esemplare, niente eccede, niente enfatizza, eppure ciascuna rappresenta un personaggio, dall’aspirante aristocratico all’opportunista, dal malvagio al patriota.

Se non fosse un eccessivo gioco di parole, si potrebbe azzardare che non solo la maschera “maschera” la verità, ma può anche mascherare se stessa, rendersi talmente neutra da sembrare naturale, e diventare dunque impercepibile. Ed è proprio il potere dell’invisibilità che rende speciale The

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nascere emozioni. Una maschera serve anche a rappresentarle e stilizzarle in un’icona, che le fissa per sempre. Proprio al cubismo si ispira Abstrasso, la maschera decorativa per la casa di Umasqu (nella pagina precedente, a sinistra, da 218 euro) che ha gli stessi colori del pack di Activist (nella pagina precedente, in basso, 45 dollari), una linea a base di miele di manuka, che esordirà questo mese a Pitti Fragranze. Prodotto solo in Nuova Zelanda con piante che fioriscono in un brevissimo lasso di tempo, è uno dei più potenti antibatterici, cicatrizzanti e immunostimolanti esistenti in natura. Dall’oro liquido delle api aborigene si passa all’oro vero del Pure 24K Gold Treatment di Mimi Luzon (nella pagina precedente, in basso, 293 euro), la ricercatissima facialist di Los Angeles. Nel cofanetto, oltre alla maschera antiage, si trovano fogli di oro puro da applicare dopo aver steso il prodotto. Trascorsi 20 minuti, si massaggia il viso e l’oro si dissolve fagocitato dall’epidermide, regalando pura luminosità. Un po’ come accendere la Sorcier Wall Lamp di Marta Bakowski per La Chance (in alto, a sinistra, 360 euro). Ispirata alle maschere rituali Ngil della tribù Fang in Gabon, lungo la costa atlantica dell’Africa, ha una particolarità: la luce si diffonde verso l’alto e irradia attraverso le fessure del viso. Non si dice forse, di una persona felice, che ha una luce negli occhi? ✦

RITRATTI CONTEMPORANEIBEAUTY Activist, www.activistmanuka.com. Comfort Zone, www.comfortzone.it. Davines, it.davines.com. Foreo, www.foreo.com. Mimi Luzon, www.mimiluzon.it. Oskia, www.oskiaskincare.com. Philip Kingsley, www.philipkingsley.com. Seed To Skin, seedtoskin.com. Sisley Paris, www.sisley-paris.com.DESIGN Altreforme, www.altreforme.com. Marta Bakowski, www.martabakowski.com. Jeanne Bonnefoy-Mercuriali, www.jeannebonnefoymercuriali.com. Kranen/Gille, www.kranengille.com. La Chance, www.lachance.paris. Moooi, www.moooi.com. Mutaforma, www.mutaforma.com. Elena Salmistraro, www.elenasalmistraro.com. Umasqu, www.umasqu.com e su www.abouthesign.com. Virage Studio, www.virage-studio.com. GALLERIA NOV Gallery, www.novgallery.com. VEDERE #FacceEmozioni, al Museo Nazionale del Cinema di Torino, fino al 6/01/20, www.museocinema.it.

nascere emozioni. Una maschera serve anche a rappresentarle e stilizzarle in un’icona, che le fissa per sempre. Proprio al cubismo si ispira Abstrassodecorativa per la casa di Umasqu (nella pagina precedente, a sinistra, da 218 euro) che ha gli stessi colori del pack di Activist (nella pagina precedente, in basso, 45 dollari), una

Restless Circle, nuova hair mask di Davines (a sinistra, 7,40 euro). La sua texture – a base di semi di chia, ricchi di aminoacidi – crea infatti sui capelli un rivestimento biomimetico trasparente, per cui può venire applicata perfino mentre ci si allena in palestra, senza destare il sospetto che alla tonificazione dei muscoli si stia abbinando anche quella del fusto capillare. Sempre ai capelli pensa Philip Kingsley, storico hairdresser londinese che ha creato una hair mask proprio per Audrey Hepburn. Adesso ha inventato Swimcap (a sinistra, in basso, 22 euro), un trattamento, testato sulla nazionale americana di nuoto sincronizzato, da applicare proprio sotto la cuffia in piscina.

Detto tutto ciò, non è che, in campo cosmetico, le maschere tradizionali, ossia quelle da spalmare, siano state archiviate, anzi. Ormai ce ne sono alcune considerate dei veri cult. In tema di effetto glow, è difficile decidere se puntare sulla Nutri-Active Brightening & Resurfacing Mask Renaissance di Oskia (66 euro), che ha vinto ben 14 premi in tutto il mondo, o su The Black Magic di Seed To Skin (nella pagina precedente, in basso, 135 euro), tra i segreti meglio custoditi dalla Spa a cinque stelle di Borgo Santo Pietro, nel cuore della Toscana, dove è stata inventata e, fino a poco tempo fa, venduta in esclusiva (ora si trova nei due The Beautyaholic’s Shop di Milano e di Roma). La sua formula è frutto della collaborazione tra Jeanette Gron Thottrup, naturalista danese proprietaria del relais, e la cosmetologa Anna Buonocore e unisce un sistema brevettato di rilascio molecolare a rari ingredienti coltivati solo nella tenuta.

Così, in questo viaggio dal viso alla maschera, dalla cosmesi al design, dove, come in un puzzle complesso, si compongono pezzi di storia teatrale e storia dell’arte, scienza medica e ricerca tecnologica, non si può che approdare davanti ad Akia di Mutaforma (nelle pagine di apertura, a sinistra, 1.446 euro). Uno scrigno, rivestito al suo interno di un morbido velluto color tortora e chiuso da una maschera-porta, una maschera-anta, decorata con picotessere Tilla® a comporre le linee stilizzate di occhi, naso, bocca, capelli. Come a suggerire che, qualunque sia la facciata, anche la più ricca e sfavillante dietro a cui ci nascondiamo, è il cuore, l’interno fragile, la parte che va custodita, rivestita e protetta.

Picasso sosteneva che la bellezza non spiega niente, ma fa

Cromatici. Da sinistra, lampada da muro Sorcier, in metallo, Marta Bakowski per La Chance (360 €); appendiabiti Grifo con specchio, in metallo, Elena Salmistraro e Antonio Aricò per Altreforme (30.500 €).Sotto, dall’alto, maschera per capelli The Restless Circle, Davines (50 ml, 7,40 €); crema per i capelli Swimcap, Philip Kingsley (75 ml, 22 €); Masque De Nuit Velours Aux Fleurs De Safran, Sisley Paris (50 ml, 107 €).