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Forme biologiche secondo il sistema di classificazione di Raunkiær Il sistema Raunkiær è un sistema di classificazione per le piante, inventato dal botanico danese Christen Raunkiær, basato sull’adattamento acquisito dagli organismi vegetali per il superamento della stagione avversa: il periodo invernale, nel caso delle piante che vivono in un clima temperato, o la stagione secca, sfavorevole alle piante dei climi aridi e caldi. Infatti, a seconda dell’ambiente in cui vivono, tutte le piante mostrano alcune caratteristiche anatomiche e fisiologiche volte alla protezione, durante il periodo avverso, dei tessuti embrionali presenti nelle gemme (o nei semi) e che ritorneranno a svilupparsi al ripristino delle condizioni favorevoli. Queste particolari caratteristiche, ed in principalmente la diversa posizione delle gemme dormienti, hanno permesso a Raunkiær di suddividere le piante in vari gruppi ecologici, o classi di forme biologiche (figura 1), suddivise a loro volta in sottoclassi e che, in seguito, sono state modificate ed ampliate sia dallo stesso autore, sia da autori successivi, tra cui Ellenberg e Mueller-Dombois. Figura 1 - Le forma biologiche secondo lo schema di Raunkiær: 1: Fanerofite; 2 e 3: Camefite; 4: Emicriptofite; 5 e 6: Geofite; 7: Elofite; 8 e 9: Idrofite. Terofite ed Epifite non sono indicate. Bisogna sottolineare il fatto che una stessa specie può appartenere ad una o ad un’altra forma biologica a seconda della località e dell’ambiente in cui si trova. Tuttavia, il sistema Raunkiaer offre un buon metodo per l'analisi floristica di un qualsiasi territorio, poiché piante di diversa specie e posizione geografica mostrano simili adattamenti in simili ambienti. Una volta esaminato il numero di specie vegetali di un territorio è possibile ottenere lo spettro biologico di quella flora, ossia le percentuali delle varie forme biologiche presenti in quel territorio, che ovviamente rispecchieranno le caratteristiche ambientali e, non meno importante, il grado di azione antropica a cui è (o è stata) soggetta la zona studiata. Lo spettro biologico ricavato dalla totalità delle specie che costituiscono la flora mondiale viene definito “spettro normale” e risulta così composto: Fanerofite 47%, Emicriptofite 27%, Terofite 13%, Camefite 9%, Geofite 3%, Elofite-Idrofite 1%. La maggiore presenza di fanerofite è dovuta all'influenza esercitata dalle grandi foreste tropicali. La seguente classificazione include le modifiche recenti e mostra degli esempi tipici della flora italiana (tra parentesi viene posto il simbolo con cui viene indicato convenzionalmente il gruppo).

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Forme biologiche secondo il sistema di classificazione di Raunkiær

Il sistema Raunkiær è un sistema di classificazione per le piante, inventato dal botanico danese Christen Raunkiær, basato sull’adattamento acquisito dagli organismi vegetali per il superamento della stagione avversa: il periodo invernale, nel caso delle piante che vivono in un clima temperato, o la stagione secca, sfavorevole alle piante dei climi aridi e caldi. Infatti, a seconda dell’ambiente in cui vivono, tutte le piante mostrano alcune caratteristiche anatomiche e fisiologiche volte alla protezione, durante il periodo avverso, dei tessuti embrionali presenti nelle gemme (o nei semi) e che ritorneranno a svilupparsi al ripristino delle condizioni favorevoli. Queste particolari caratteristiche, ed in principalmente la diversa posizione delle gemme dormienti, hanno permesso a Raunkiær di suddividere le piante in vari gruppi ecologici, o classi di forme biologiche (figura 1), suddivise a loro volta in sottoclassi e che, in seguito, sono state modificate ed ampliate sia dallo stesso autore, sia da autori successivi, tra cui Ellenberg e Mueller-Dombois.

Figura 1 - Le forma biologiche secondo lo schema di Raunkiær: 1: Fanerofite; 2 e 3: Camefite; 4: Emicriptofite; 5 e 6: Geofite; 7: Elofite; 8 e 9: Idrofite. Terofite ed Epifite non sono indicate.

Bisogna sottolineare il fatto che una stessa specie può appartenere ad una o ad un’altra forma biologica a seconda della località e dell’ambiente in cui si trova. Tuttavia, il sistema Raunkiaer offre un buon metodo per l'analisi floristica di un qualsiasi territorio, poiché piante di diversa specie e posizione geografica mostrano simili adattamenti in simili ambienti. Una volta esaminato il numero di specie vegetali di un territorio è possibile ottenere lo spettro biologico di quella flora, ossia le percentuali delle varie forme biologiche presenti in quel territorio, che ovviamente rispecchieranno le caratteristiche ambientali e, non meno importante, il grado di azione antropica a cui è (o è stata) soggetta la zona studiata. Lo spettro biologico ricavato dalla totalità delle specie che costituiscono la flora mondiale viene definito “spettro normale” e risulta così composto: Fanerofite 47%, Emicriptofite 27%, Terofite 13%, Camefite 9%, Geofite 3%, Elofite-Idrofite 1%. La maggiore presenza di fanerofite è dovuta all'influenza esercitata dalle grandi foreste tropicali. La seguente classificazione include le modifiche recenti e mostra degli esempi tipici della flora italiana (tra parentesi viene posto il simbolo con cui viene indicato convenzionalmente il gruppo).

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Fanerofite Le fanerofite (P) sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un’altezza dal suolo maggiore di 30 cm. Vengono suddivise in: Nano-Fanerofite

Le nano-fanerofite (NP) sono piante legnose con gemme svernanti poste tra i 30 cm e i 2 metri dal suolo, come, ad esempio: Berberis vulgaris L.,1753, il crespino comune. Juniperus nana Willddenow, 1802, il ginepro nano. Rhododendron ferrugineum L., 1753, il rododendro rosso. Hypericum androsaemum L., 1753, l’erba di San Giovanni arbustiva. Pittosporum tobira (Thunb.) Ait. , 1811, il pittosporo. Solanum dulcamara L., 1753. Ribes alpinum L., 1753, il ribes alpino. Rhamnus pumilus L., 1753. Rubus idaeus L. 1753, lampone.

Rhododendron ferrugineum Solanum dulcamara Ribes alpinum Rubus idaeus

Arboree Le Fanerofite arboree (P scap) sono piante legnose con portamento arboreo e gemme poste ad altezze dal suolo superiori ai due metri, come ad esempio: Cupressus sempervirens L. 1753, cipresso. Alnus cordata (Loisel) Desf., 1872, ontano cordato. Castanea sativa Mill. 1768, castagno. Fagus sylvatica L. 1753, faggio comune. Ficus carica L. 1753, il fico comune. Fraxinus ornus L. 1753, l’orno o orniello ed il Fraxinus excelsior L. 1753, il frassino maggiore. Populus alba L. 1753, il pioppo bianco e Populus nigra L. 1753, il pioppo nero. Molte altre specie del genere Pinus L. 1753 e Quercus L. 1753.

Cupressus sempervirens Pinus pinea Fraxinus excelsior Quercus robur

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Cespugliose Le Fanerofite cespugliose (P caesp) sono piante legnose con portamento cespuglioso, come ad esempio: Agave americana L. 1753, Nerium oleander L. 1753, Viburnum lantana L. 1753, Viburnum opulus L. 1753, Viburnum tinus L. 1753, Medicago arborea L. 1753, Myrtus communis L. 1753, il comune mirto. In inglese ed in americano “Myrtle”, in francese “myrte commun”, in tedesco “Myrte”, in spagnolo “mirto”. Rhamnus alaternus L. 1753. E’ il ranno lanterno; in inglese è chiamato “Italian buckthorn”, in americano “Italian Buckthorn”, in francese “alaterne”.

Nerium oleander Viburnum tinus Myrtus communis Medicago arborea

Lianose Le Fanerofite lianose (P lian), piante legnose con portamento rampicante, come ad esempio: Clematis vitalba L. 1753, clematide vitalba. Il nome inglese è “Traveller's joy”, in americano “Evergreen Clematis”, in francese “clématite vigne-blanche”, in tedesco “Gemeine Waldrebe”, in spagnolo “botigueras”, in portoghese “vide-branca”. Hedera helix L. 1753. E’ la comune edera che in inglese è chiamata “ivy”, in americano “algerian ivy” ed in tedesco “efeu”. Un sinonimo è Hedera taurica ( Hibberd ) Carrière, 1830. Sono note delle sottospecie: Hedera helix L. ssp. helix ed Hedera helix ssp. poetarum Nyman. Humulus lupulus L. 1753, luppolo comune. In inglese “Hop”, in americano Common Hop, in francese “houblon”, in tedesco “Hopfen”, in portoghese “lúpulo”. Lonicera caprifolium L. 1753, caprifoglio comune. Il nome comune in inglese è “Italian honeysuckle” ed in americano “Italian Woodbine”. Rubia peregrina L. 1753. Vitis vinifera L. 1753, la vite.

Clematis vitalba che ricoperto un albero con le sue liane; fusto e foglie; fiori; pappo.

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Hedera helix Humulus lupulus

Lonicera caprifolium Vitis vinifera

Succulente Le Fanerofite succulente (P succ) sono piante con fusti e/o foglie specializzate per l’immagazzinamento dell’acqua. Le piante succulente (impropriamente, piante grasse) vengono chiamate quelle piante dotate di particolari tessuti “succulenti”, i parenchimi acquiferi, tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua. L’acqua assorbita durante i periodi di pioggia viene amministrata sapientemente, durante i periodi di siccità, migrando ad ogni distretto dell’organismo della pianta che la richieda. Per la presenza del tessuto succulento, foglie, fusti e radici di queste piante diventano carnosi e ingrossati, assumendo, a seconda del tipo, forme tipiche quali quelle sferiche, colonnari, a rosetta, appiattite. Le piante succulente sono spesso indicate, erroneamente, col termine generico di “cactus”, che in realtà si riferisce ad una determinata famiglia di tali piante, tutte originarie delle Americhe. Mentre quasi tutti i cactus sono piante succulente, non tutte le succulente sono cactus. L’Opuntia ficus-indica (L.) Miller, 1768 è una tipica specie di questo raggruppamento di piante. E’ il comune fico d’India che prende in altre lingue nomi disparati: in inglese “Prickly pear”, in americano “Barbary Fig”, in francese “figuier de Barbarie”, in tedesco “Feigenkaktus”, in spagnolo “tuna mansa”, in portoghese “palma-gigante”. Questa specie è nota anche con dei sinonimi: Opuntia compressa McBride, 1922 e Opuntia ficus-barbarica A. Berger, 1912.

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Piante in fioritura di fico d’India “Pale” di fico d’India con frutti

Fiore di Opuntia ficus-indica Frutto di fico d’India

Epifite Le Fanerofite epifite (P ep) sono piante legnose che si accrescono sopra altre piante usate come supporto. Le piante epifite sono tutte quelle specie di piante che vivono su altre piante, di solito usate come semplice sostegno e non per procurarsi il nutrimento, come ad esempio felci, muschi, licheni o altri organismi sessili che non crescono sul terreno ma vivono prevalentemente sui tronchi o sui rami degli alberi, soprattutto nelle foreste tropicali e subtropicali. Vengono anche chiamate piante aeree. Nelle foreste tropicali la vegetazione è talmente fitta che impedisce alla luce solare di raggiungerne gli strati più bassi, che restano perennemente in ombra. Gli alberi tendono a svilupparsi molto in altezza onde permettere al fogliame di ricevere la necessaria quantità di luce e le epifite sfruttano tale opportunità per raggiungere lo stesso scopo. Utilizzano i tronchi altissimi o i rami delle piante ospiti come sostegno al quale si ancorano mediante radici adesive o aggrappanti, creando all'interno di un ecosistema così ombreggiato un habitat sopraelevato molto particolare, ma sufficientemente illuminato per lo svolgimento del loro ciclo vitale. Quasi tutte, anche se con modalità differenti, sono in grado di assorbire e conservare l’acqua piovana. L’origine delle piante epifite è da attribuirsi allo sviluppo di piante all'inizio collegate al terreno, per esempio le Bromeliacee, che vivevano negli ambienti aridi e assolati degli altopiani andini. Queste producevano una quantità enorme di imponderabili semi, dotati di un apparato che ne favoriva la dispersione tramite il vento. Una volta scaraventati dal vento in un ambiente pluviale, questi germogliavano. Le piante nate al suolo morivano per la mancanza di luce e quelle nate sui rami più alti non potevano allungare le proprie radici per arrivare al suolo. L’unica soluzione era l’epifitismo grazie alla loro capacità di

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assorbire i nutrienti dall'aria (pioggia; rugiada; nebbia). Questi nutrienti vengono risucchiati tramite tanti tricomi assorbenti presenti sull’epitelio delle foglie. Nella maggioranza dei casi le epifite non sono piante parassite in quanto riescono autonomamente ad assorbire l’acqua e i sali minerali attraverso la superficie delle foglie o tramite le radici aeree che utilizzano anche per ancorarsi al loro sostegno. È il caso, ad esempio, dei muschi e dei licheni o delle comunità epifite che popolano le praterie di Posidonia oceanica (L.) Delile, 1813. Alcune orchidee epifite trattengono l’acqua e le sostanze nutritive nei loro fusti, altre ricavano il nutrimento dalle radici aeree rivestite da una specifica sostanza assorbente. Alcune Bromeliacee sono dotate di foglie particolarmente robuste, disposte in modo tale da formare una specie di contenitore in cui si raccoglie l'acqua piovana; altre hanno foglie ricoperte da peli appiattiti che, aprendosi, consentono l’assorbimento dell'umidità dall’aria e, chiudendosi, ne evitano l’evaporazione durante i periodi di siccità. Altre volte, invece, si hanno veri e propri casi di parassitismo, come per esempio nel caso del vischio, che perfora con esoenzimi la corteccia dell’albero su cui vive e sottrae nutrimento alla pianta con i suoi austori.

Viscum album L. sopra un platano. Bacche di vischio

Reptanti Le Fanerofite reptanti (P rept) sono piante con portamento strisciante, aderente al suolo. Un esempio è rappresentato dal Pinus mugo Turra, 1764, il pino muga.

Pianta di Pinus mugo Strobili di pino mugo

In sintesi, le Fanerofite si classificano come indicato nella seguente tabella.

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Forma biologica Sigla Sottoforma Sigla

Nano-Fanerofita NP

Arborea P scap

Cespugliosa P caesp

Lianosa P lian

Succulenta P succ

Epifita P ep

Fanerofita P

Reptante P rept

Camefite Le camefite (Ch) sono piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm. Vengono suddivise in:

Suffruticose Nelle Camefite suffruticose (Ch suffr) le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose. Esempi di camefite suffruticose sono: Artemisia alba Turra, 1764; assenzio maschio. Artemisia atrata Lam., 1783. Artemisia glacialis Linneo, 1763, assenzio genepì nero. Helichrysum italicum (Roth) G. Don, 1830, l’elicriso. Helichrysum stoechas (L.) Moench, 1794, perpetuini profumato. Euphorbia barrelieri (Savi), 1808, euforbia di Barrelier. Euphorbia biumbellata Poiret, 1789, euphorbia con doppiaombrella. Euphorbia pinea Linneo, 1763), euforbia delle scogliere. Ruta angustifolia Pers., 1805, la ruta a foglie strette. Ruta chalepensis L., 1767, la ruta d’Aleppo. Ruta graveolens L., 1753, la ruta comune.

Artemisia alba Helichrysum italicum Ruta chalepensis Ruta graveolens

Scapose Le Camefite scapose (Ch scap) presentano un asse fiorale allungato e spesso privo di foglie, come nella Stellaria holostea L. 1753, la “centocchio garofanina”. In lingua inglese è nota con il nome di “Easter-bell”, in america si chiama “Addersmeat”.

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Stellaria holostea

Succulente Le Camefite succulente (Ch succ) mostrano fusti e/o foglie specializzati per l’immagazzinamento dell’acqua, come in molte specie del genere Sedum e Sempervivum: Sedum acre L., 1753, la borracina acre. Sedum alpestre Vil., 1779, la borracina alpestre. Sedum sexangulare L. 1753, il sedo a sei angoli, detto anche borracina insipida. Sempervivum calcareum Jordan, 1849, il semprevivo calcareo. Sempervivum tectorum L. 1753, il semprevivo dei tetti.

Sedum sexangulare Sedum alpestre Sempervivum tectorum

Pulvinate Le Camefite pulvinate (Ch pulv) sono poco sviluppate in altezza e di forma rigonfia e tondeggiante. Appartengono a questo gruppo: Campanula macrorrhyza J. Gay ex A.DC., 1830. Androsace alpina (L.) Lam., 1778, l’androsace dei ghiacciai. Androsace helvetica (L.) All., 1785, l’androsace emisferica. Androsace imbricata (Lamarck), 1779. Androsace pubescens DC. 1805, androsace pubescente. Saxifraga biflora All., 1774. Saxifraga pedemontana All., 1775, sassifraga piemontese. Saxifraga purpurea All., 1773, sassifraga valdostana. Silene acaulis (L.) Jacq., 1762, silene a cuscinetto.

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Androsace alpina Androsace helvetica Silene acaulis

Fruticose Le Camefite fruticose (Ch frut) hanno un aspetto arbustivo, come, ad esempio: Senecio angulatus Linn. f. 1782. Senecio mikanioides Walp., 1845. In inglese “capeivy”. Vaccinium myrtillus L. 1753, il mirtillo nero. Vaccinium uliginosum L. 1753. Vaccinium vitis-idaea L. 1753, mirtillo rosso. Salix herbacea L.1753, salice erbaceo. Salix reticulata L. 1753, salice reticolato. Salix retusa L. 1759, salice retuso. Salix herbacea Miller, 1768, salice erbaceo. Antirrhinum majus L. 1753, bocca di leone.

Pianta e bacche di Vaccinium myrtillus Salix reticulata Antirrhinum majus

Reptanti Le Camefite reptanti (Ch rept) si distinguono per l’accrescimento degli organi aderente al suolo, con carattere strisciante, come, per esempio:. Vinca major L. 1753, pervinca maggiore. Vinca minor L. 1753, pervinca minore. Vinca difformis Pourret, 1788, pervinca ovata. Thymus alpestris Tausch, 1881, timo alpestre. Thymus alpigenus (Kerner) Ronn. 1931, timo alpino. Thymus longicaulis Presl, 1826, timo con fascetti. Thymus serpyllum L. 1753, serpilio o pepolino. Selaginella denticulata (L.) Link 1841, selaginella denticolata. Selaginella helvetica (L.) Link, 1841, selaginella elvetica. Selaginella selaginoides (L.) Link, 1841, selaginella alpina. Medicago marina L. 1753, erba medica marina.

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Vinca major Thymus serpyllum Selaginella denticulatas Medicago marina

In sintesi, le Camefite si classificano come indicato nella seguente tabella.

Forma biologica Sigla Sottoforma Sigla

Suffruticosa Ch suffr

Scaposa Ch scap

Succulenta Ch succ

Pulvinata Ch pulv

Fruticosa Ch frut

Camefita Ch

Reptante Ch rept

Emicriptofite Le emicriptofite (H) sono piante erbacee, biennali o perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve. Vengono suddivise in:

Cespitose Le Emicriptofite cespitose (H caesp) presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono dal suolo. Sono un esempio di questo raggruppamento le seguenti specie: Festuca alpina Suter, 1802, la festuca delle Dolomiti. Festuca cinerea Vill. 1785, la festuca cinerina. Festuca valesiaca Gaudin, 1811, la festuca del vallese. Poa alpina L. 1753, la fienarola delle Alpi. In inglese “alpine bluegrass”, in americano “Alpine Bluegrass”, in tedesco “Alpen-Rispengras”. I sinonimi di questa specie sono Poa badensis Haenke ex Willd. subsp. insularis (Parl.) Hayek, Poa insularis Parl. 1850, Poa alpina L. 1753 subsp. vivipara (L.) Arcang., Poa borisii Stefanoff, 1930. Poa pratensis , L. 1753. Poa minor Gaudin, 1808, la fienarola dei ghiaioni. Luzula campestris (L.) DC. 1805, l’Erba lucciola comune. In inglese “Field Wood Rush”, in americano “Field Wood Rush”. Luzula nivea (L.) Lam. et DC. 1805, l’Erba lucciola maggiore. In inglese “Snowy Woodrush”, in americano “Snowy Woodrush”. Luzula pilosa (L.) Willd. 1809, l’Erba lucciola pelosa. In inglese “Hairy Wood Rush”. Veronica prostrata L. 1762, la veronica sdraiata. In inglese “Rockery Speedwell”, in americano “Prostrate Speedwell”.

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Poa pratensis Luzula campestris Veronica prostrata

Reptanti Le Emicriptofite reptanti (H rept) mostrano un accrescimento aderente al suolo con carattere strisciante come ad esempio: Agrostis stolonifera Cout. 1753, il cui nome comune italiano è cappellini comuni. In inglese “creeping bentgrass”, americano “Spreading Bent”, francese “agrostide stolonifère”, tedesco “weißes Straußgras”, spagnolo “agróstide estolonífera”, portoghese “erva-fina”. Oxalis corniculata L. 1753, l’acetosella dei campi. In inglese “Yellow sorrel”, americano “Yellow Wood Sorrel”, francese “oxalis corniculée”, tedesco “Horn-Sauerklee”, spagnolo “acederilla”, in portoghese “erva-azeda-de-folha-pequena”. Ranunculus repens L. 1753, il ranuncolo strisciante. In lingua anglosassone “Creeping buttercup”, francese “renoncule rampante”, tedesco “Kriechender Hahnenfuß”, spagnolo “botón de oro”, in portoghese “botao-de-oiro”. I sinonimi di questa specie sono Ranunculus oenanthifolius Ten. & Guss. e Ranunculus pubescens Lag. Fragaria vesca L. 1753. la comune fragola. In inglese “Wild strawberry”, in americano “Woodland Strawberry”, francese “fraisier des bois”, tedesco ”Walderdbeere”, spagnolo “fresal común”, in portoghese ”morangueiro-bravo”. I sinonimi sono Fragaria insularis Rydb. 1908, Potentilla vesca (L.) Scop. 1771. Potentilla anserina L. 1753, il cui nome comune in italiano è cinquefoglia pié d’oca. In inglese inglese: “Silverweed”, in americano “Genserich”. Un sinonimo è Argentina anserina (L.) Rydb. 1908.

Agrostis stolonifera Oxalis corniculata Ranunculus repens Fragaria vesca Potentilla anserina

Scapose Le Emicriptofite scapose (H scap) sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Atropa belladonna L. 1753, belladonna. Physalis alkekengi L. 1753, alchechengi comune. Melissa officinalis L.1753, melissa vera. Pulmonaria australis (Murr.) Sauer, 1975, polmonaria sudalpina. Pulmonaria officinalis L. 1753, polmonaria maggiore. Pulmonaria saccharata Miller, 1768, polmonaria chiazzata. Gentiana cruciata L. 1753, genziana minore. Gentiana lutea L. 1753, genziana maggiore. Gentiana schleicheri (Vaccari) Kunz, 1939, genziana di Schleicher.

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Atropa belladonna Physalis alkekengi Pulmonaria officinalis Gentiana lutea

Rosulate Le Emicriptofite rosulate (H ros) hanno le foglie disposte a formare una rosetta basale. Bellis perennis L. 1753, pratolina. Taraxacum officinale Weber, 1780, tarassaco comune. Trifolium alpinum L. 1753, il trifoglio alpino. Pinguicula alpina L. 1753, l’erba-unta bianca. Pinguicula leptoceras Rchb. 1823, l’erba-unta bianco-maculata. Pinguicula vulgaris L. 1753, l’erba-unta comune. Primula allionii Loisel.1809, la primula di Allioni. Primula veris L. 1753, la primula odorosa. Primula vulgaris Hudson, 1762, la primula comune.

Bellis perennis Pinguicula alpina Primula veris Taraxacum officinale

Biennali Le Emicriptofite bienni (H bienn) si distinguono dalle altre per il ciclo vitale biennale. Cynoglossum cheirifolium L.1753, la lingua di cane giallastra. Cynoglossum montanum L.1753, la lingua di cane montana. Cynoglossum officinale L. 1753, la lingua di cane vellutina. Campanula rapunculus L. 1753, la campanula commestibile. Lactuca sativa L. 1753, la lattuga coltivata. In inglese “Lettuce”, in americano “Garden Lettuce”, in francese “laitue”, in tedesco “grüner Salat”, in spagnolo “lechuga”, in portoghese “alface”. Melilotus officinalis (L.) Pallas, 1776, il meliloto comune. Ptychotis saxifraga (L.) Loret et Barr. 1876. Ha tre sinonimi: Ptychotis heterophylla W. D. J. Koch, 1824, Carum bunius L. 1767 e Falcaria saxifraga (L.) Rchb.f. 1863.

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Cynoglossum officinale Campanula rapunculus Lactuca sativa Melilotus officinalis

Scandenti Le Emicriptofite scandenti (H scand) presentano un portamento rampicante. Bryonia dioica Jacq. 1774, brionia comune. Convolvulus althaeoides L. 1753, vilucchio rosso. Calystegia sepium (L.) R. Br. 1810, vilucchio bianco. Calystegia sylvatica Choisy, 1845, Lathyrus heterophyllus L. 1753, cicerchia a foglie variate. Lathyrus latifolius L. 1753, cicerchia a foglie larghe. Lathyrus sylvestris L. 1753, cicerchia silvestre.

Bryonia dioica Convolvulus althaeoides Calystegia sepium Lathyrus sylvestris

In sintesi, le Emicriptofite si classificano come indicato nella seguente tabella.

Forma biologica Sigla Sottoforma Sigla

Cespitosa H caesp

Reptante H rept

Scaposa H scap

Rosulata H ros

Bienne H bienn

Emicriptofita H

Scandente H scand

Geofite Le geofite (G) sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come bulbi, tuberi e rizomi. Vengono suddivise in:

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Radicigemmate Le Geofite radicigemmate (G rad) sono piante perenni con organi sotterranei portanti gemme, dalle quali annualmente si sviluppano le parti aeree. Aristolochia clematitis L. 1753, l’aristolochia clematite. Cirsium arvense (L.) Scop., 1772, il cardo campestre. In inglese “Creeping thistle”, in americano “Canada Thistle”, in francese “chardon des champs”, in tedesco “Acker-Distel”, in spagnolo “cardo cundidor”, in portoghese “cardo-das-vinhas”. Ha alcuni sinonimi: Cirsium setosum (Willd.) M. Bieb., 1819, Cirsium incanum M. Bieb., 1819, Cirsium horridum (Wimm. & Grab.) Stankov, non (M.Bieb.) Fisch. 1949, Cirsium argenteum Peyer ex Vest. 1829. Tamus communis L. 1753, tamaro. Cytinus hypocistis (L.) L. 1767, ipocisto comune. Thesium bavarum Schrank, 1786, linaiola bavarese.

Aristolochia clematitis Cirsium arvense

Bulbose Le Geofite bulbose (G bulb) sono piante perenni munite di bulbo, organo di riserva che annualmente produce nuovi fusti, foglie e fiori. Narcissus odorus L.1756, narciso odoroso, Narcissus poeticus L. 1753, narciso selvatico. Narcissus radiiflorus Salisbury, 1796. Crocus albiflorus Kit. 1814, zafferano alpino. Crocus medius Balbis, 1801, zafferano ligure. Crocus napolitanus Tenore, 1815 , zafferano maggiore. Gladiolus communis L. 1753, gladiolo maggiore. Allium cepa L. 1753, aglio. Allium flavum L. 1753, aglio giallo. Allium sativum L. 1753, aglio comune. Allium porrum L. 1753, porro. Allium roseum L. 1753, aglio roseo. Ophrys apifera Hudson, 1762, ofride fior di api. Ophrys insectifera L. 1753, ofride insettifera. Ophrys lutea Cav. 1793, ofride gialla. Orchis cruenta Mueller, 1782, orchide sanguigna. Orchis militaris L. 1753, orchide militare. Orchis purpurea Hudson, 1762, orchide maggiore.

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Narcissus poeticus Allium cepa Orchis militaris Oprhys apifera

Rizomatose Le Geofite rizomatose (G rhiz) sono piante perenni dotate di rizoma, un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei. Tussilago farfara L. 1753, tossilaggine comune. In lingua anglosassone “Coltsfoot”, in francese “tussilage”, tedesco “Huflattich”, spagnolo “tusilago”, portoghese “unha-de-asno”. Geranium macrorrhizum L. 1753, geranio crestato. In inglese “Bigroot geranium”. Geranium nodosum L. 1753, geranio nodoso. In lingua anglosassone “Knotted Crane's Bill”. Geranium tuberosum L. 1753, geranio tuberoso. In inglese “Tuberous Wild Geranium”. Iris florentina L. 1753, giaggiolo bianco. Iris foetidissima L. 1753, giaggiolo puzzolente. In inglese “Stinking gladwin”, in americano “Stinking Iris”. Iris germanica L. 1753, giaggiolo paonazzo. In inglese “Purple flag”, in americano “Orris-root”. Iris graminea L. 1753, giaggiolo susinario. In inglese: “Grassy Leaved Iris”. Asparagus officinalis L. 1753, asparago comune. In inglese “Asparagus”, americano “Garden Asparagus”, francese “asperge”, tedesco “Spargel”, spagnolo “esparraguera”, portoghese “espargo”. Epipactis atropurpurea Rafin, 1810, elleborine violacea. Epipactis elleborine (L.) Crantz, 1769, elleborine comune. In inglese “helleborine”, in americano “Broadleaf Helleborine”. Epipactis microphylla (Ehrh.) Swartz, 1800 chiamata, in inglese, “Small Leaved Helleborine”.

Geranium tuberosum Iris germanica Asparagus officinalis Epipactis helleborine

Parassite Le Geofite parassite (G par) sono piante perenni con gemme sotterranee che mostrano organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante. Monotropa hypopitys L. 1753.

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Monotropa hypopitys

In sintesi, le Geofite si classificano come indicato nella seguente tabella.

Forma biologica Sigla Sottoforma Sigla

Radicegemmata G rad

Bulbosa G bulb

Rizomatosa G rhizGeofita G

Parassita G par

Elofite Le elofite (He) sono piante semi-acquatiche con la base e le gemme perennanti sommerse, ma con il fusto e le foglie aeree. Sono solitamente presenti nelle paludi e sulle rive dei laghi, terreni acquitrinosi dove formano i canneti. Questa categoria non contiene suddivisioni. Esempi comuni sono: Typha latifolia L. 1753, tifa maggiore Typha longifolia L. 1753, tifa. Carix riparia, Carix elata, Carix lacca, sono le carici. Phragmites australis (Cav.) Steud. 1841, la canna palustre. Schoenoplectus lacustris (L.) Palla, 1888, il giunco di palude. Rumex hydrolapathum Hudson, 1778, il romice tabacco di palude. Iris pseudacorus L. 1753, il giglio d’acqua. Oryza sativa L. 1753, il riso.

Schoenoplectus lacustris

Typha angustifolia

infiorescenza Carex acuta

Phragmites australis

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Idrofite Le Idrofite (I) sono piante acquatiche perenni le cui gemme si trovano sommerse o natanti. Sono relativamente poco comuni ed alcuni autori le sommano alle geofite. Vengono suddivise in:

Radicanti Le Idrofite radicanti (I rad) hanno un apparato radicale che le ancora al fondale. Callitriche hamulata Kuetz. 1835, gamberaja arrotondata. Callitriche palustris L. 1753, gamberaja comune. Callitriche stagnalis Scop. 1772, gamberaja maggiore. Nymphaea alba L. 1753, ninfea comune. Posidonia oceanica (L.) Delile, 1813, posidonia oceanica. Potamogeton coloratus Vahl. 1813, brasca arrossata. Potamogeton crispus L. 1753, brasca increspata. Potamogeton perfoliatus L. 1753, brasca arrotondata. Ranunculus aquatilis L. 1753, ranuncolo acquatico. Zostera marina L. 1753, zostera maggiore.

Potamogeton crispus Nymphaea alba Posidonia oceanica Ranunculus aquatilis

Natanti Le Idrofite natanti (I nat) non presentano radici ancoranti e galleggiano sulla superficie dell’acqua. Lemna gibba L. 1753, lenticchia d’acqua spugnosa. Lemna minor L. 1753, lenticchia d’acqua comune. Utricularia minor L. 1753, erba-vescica minore. Utricularia vulgaris L. 1753, erba-vescica minore.

Lemna gibba Lemna minor Utricularia vulgaris Utricularia minor In sintesi, le Idrofite si classificano come indicato nella seguente tabella.

Forma biologica Sigla Sottoforma Sigla

Radicante I radIdrofita I

Natante I nat

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Terofite Le terofite (T) sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme. Vengono suddivise in:

Cespitose Le Terofite cespitose (T caesp) sono piante erbacee annuali con fitti ciuffi di foglie e steli che si dipartono dalla base. Cyperus flavescens L. 1753, zigolo dorato. Poa annua L. 1753, fienarola annuale. Vulpia bromoides (L.) Gray, 1821, il paléo bromoide. Vulpia ciliata Dumort. 1824, il paléo ciliato. Vulpia ligustica (All.) Link, 1827, il paléo ligure. Anogramma leptophylla (L.) Link, 1841, felcetta annuale. Juncus bufonius L. 1753, giunco annuale. Juncus hybridus Brot. 1804, giunco ibrido. Juncus tenageja Ehrh. ex Linn.1782, il giunco delle pozze.

Cyperus flavescens Poa annua Juncus bufonius

Reptanti Le Terofite reptanti (T rept) mostrano un accrescimento aderente al suolo con carattere strisciante. Evax pygmaea (L.) Brot. 1804, l’evax comune. Euphorbia maculata L. 1753, l’euforbia macchiata. Euphorbia peplis L. 1753, l’euforbia delle spiagge. Euphorbia prostrata Aiton, 1789, l’euforbia prostrata. Trifolium patens Schreber, 1804, il trifoglio patente. Trifolium subterraneum L. 1753, il trifoglio sotterraneo. Trifolium tomentosum L. 1753, il trifoglio tomentose. Lythrum portula (L.) D.A.Webb, 1967, la salcerella erba-portula.

Evax pygmaea Trifolium subterraneum

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Scapose Le Terofite scapose (T scap) sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Borago officinalis L.1753, la borragine comune. Impatiens balsamina L. 1753, balsamina coltivata. Papaver somniferum L. 1753, papavero da oppio. Matricaria chamomilla L. 1753, la camomilla comune. Lamium purpureum L. 1753, la falsa ortica purpurea. Datura stramonium L. 1753, stramonio comune, Solanum melongena L. 1753, melamzana. Solanum tuberosum L. 1753, patata.

Borago officinalis (Papaver somniferum Datura

stramonium Solanum

melongena

Rosulate Le Terofite rosulate (T ros) possiedono foglie formanti una rosetta alla base della pianta. Limonium echioides (L.) Miller, (1768, il limonio annuale. Hyoseris scabra L. 1753, il radicchio ruvido, in inglese “Annual Hyoseris”. Androsace chaixii G. et G. 1853. Androsace maxima L. 1753.

Hyoseris scabra

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Parassite Le Terofite parassite (T par) possiedono organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante. Le piante parassite sono piante che vivono sfruttando un’altra pianta da cui traggono le sostanze necessarie alla sopravvivenza. Il parassitismo è una forma di simbiosi (associazione di due individui di specie diversa) in cui il vantaggio della associazione è a senso unico. Le piante parassite si distinguono in emi-parassite e parassite propriamente dette. Le prime sono quelle che sottraggono all’ospite soltanto la linfa grezza. Esempi di piante emi-parassite sono ad esempio il vischio e alcune specie di orchidee. Le seconde sono quelle che sottraggono all’ospite la linfa elaborata e che vengono indicate nell’elenco che segue. Nel caso che l’associazione sia vantaggiosa per entrambi gli individui si parla di simbiosi mutualistica come quella dei licheni composti da un fungo ed un’alga.Talvolta il termine pianta parassita viene, erroneamente, usato per indicare le cosiddette piante infestanti. Cuscuta campestris Yuncker, 1832 Cuscuta cesatiana Bertol. 1851, cuscuta di Cesati. Questa specie ha numerosi casi di sinonimia: Cuscuta australis R. Br. subsp. cesatiana (Bertol.) O. Schwarz ,1949; Cuscuta australis R. Br. subsp. cesatiana Feinbrun, 1970; Cuscuta australis R. Br. var. cesatiana (Bertol.) P. Fourn.1937; Cuscuta scandens Brot. subsp. cesatiana (Bertol.), 1977; Grammica scandens (Brot.) Holub subsp. cesatiana (Bertol.) Holub, 1973. Cuscuta epithymum (L.) L. 1774, cuscuta epitimo. In inglese “clover dodder”. Un sinonimo è Cuscuta prodanii Buia. Sono note alcune sottospecie: Cuscuta epithymum (L.) L. subsp. kotschyi (Des Moul.) Arcang. Cuscuta europaea Bove & Engelm. 1859. Orobanche alba Stephan, 1800, succiamele del Serpillo. In lingua anglosassone inglese: “Thyme Broomrape”. Orobanche amethystea Thuill. 1800, succiamele ametistino. Orobanche arenaria Borkh. 1794, il succiamele delle steppe. In inglese “Sea Holly Broomrape”. Orobanche crenata Forsskal, 1775, il succiamele delle fave. In inglese “Carnation Scented Broomrape”, in americano “Bean Broomrape”, in francese “orobanche chevelue” in spagnolo “jopo”, in portoghese “penachos”. Orobanche loricata Rchb.1829, il succiamele delle asparagiaie. Orobanche minor Sm. 1797, il succiamele minore. Orobanche reticulata Wallr. 1825, il succiamele del cardo. Sinonimi: Orobanche platystigma Rchb., Orobanche leucantha Griseb., Orobanche pallidiflora Wimm. & Grab., Orobanche antirrhina Reut., Orobanche deucalion Rchb.f., Orobanche procera W.D.J.Koch. Orobanche variegata Wallr. 1825, il succiamele screziato.

Cuscuta campestrisa Cuscuta epithymum Cuscuta europaea

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Orobanche alba Orobanche amethystea Orobanche crenata In sintesi, le Terofite si classificano come indicato nella seguente tabella.

Forma biologica Sigla Sottoforma Sigla

Cespitosa T caesp

Reptante T rept

Scaposa T scap

Rosulata T ros

Terofita T

Parassita T par

Bibliografia • Christen C. Raunkiaer, The Life Forms of Plants and Statistical Plant Geography, Oxford,

Oxford University Press., 1934. • Ellenberg H., Mueller-Dombois D. (1967). A key to Raunkiaer plant life forms with revised

subdivision. Ber. Geobotan. Inst. E.T.H., Stiftung Rubel. 37: 56-87.