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Formazione cortilai Come gestire un incontro??

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Formazione cortilai

Come gestire un incontro??

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Partiamo dall’inizio:

L’educatore è:

a) Il capo b) Il leader

c) un giudice d)una guardia

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L’educatore è un

facilitatore

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Ma che

significa??

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....È una persona chemette a proprio agio imembri di un gruppoin formazione, riescea farli interagire traloro: camminainsieme!

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Se questo vi èchiaro, possiamo

parlare di come

gestire unincontro

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Far vivere l’incontro

Ci sono tanti modi per affrontare temi o

problematiche; l’importante è proporre

sempre una metodologia attiva.

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Ad esempio, non è la stessa cosa promuovere il

tema del calcio in maniera tradizionale deltipo: “io parlo un’ora. Le domande per favorealla fine!”; oppure proporre un’ attività/giocoche metta in condizione i ragazzi del gruppo

diessere “attori” e non più spettatori passivi.

Far vivere l’incontro

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Nel primo caso,rischiereste di annoiare e le

vostreparole andrebbero

alvento

Far vivere l’incontro

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Far vivere l’incontro

Nel secondo caso date

la possibilità airagazzi di vivereun’esperienza

sullapropria pelle

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Una buona dose di umorismo è il pezzo

forte di ogni educatore. La capacità disdrammatizzare e stimolare con inputpositivi non è mai abbastanza

Far vivere l’incontro

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Aneddoti, barzellette ad hoc o storielledivertenti possono funzionare benissimo

per introdurre o commentare un concetto

teorico anche molto serio senza snaturare

l’importanza.

Far vivere l’incontro

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In ogni incontro è importante riuscire acoinvolgere tutti, ma in gruppi numerosipuò essere un po’ difficile, per questo èimportante stare attenti che non parlinosempre i soliti ed educare allasinteticità...............................Anche se...............

Far vivere l’incontro

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Far vivere l’incontro

........spesso questo è un problema che riguarda molto da vicino soprattutto noi educatori!!!!

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L’importanza di ognuno

Il gruppo è una forza incredibile, ma si deverispettare una sequenza: prima viene ognisingolo individuo, poi il gruppo stesso; ognipersona deve sentirsi una presenza attiva e

sideve riconoscere in un’unica “bandiera”,

ma l’adesione deve essere individuale.

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Una delle finalità di un gruppo è condurreverso l’ autostima ogni partecipante. Nonun branco di pecore che seguono ilcapobranco, ma ragazzi che scoprono lapropria individualità e capacità grazie all’interagire con gli altri, che imparano arispettare le “regole” di un gruppo anchequando si trovano in altri ambiti: scuola,sport, piazze...

L’importanza di ognuno

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Le regole

Più che regole, sarebbe meglio definirle“norme per vivere al Meglio il tempoinsieme”, è fondamentale che tutti lefacciano proprie e rispettino al meglio lenorme che hanno deciso insieme; i

tempi, gliorari, i locali e i vari materiali a lorodisposizione e,non ultime, le persone.

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Fondamentale in questo aspetto è la figura

dell’educatore che deve saper adattarsi

alle esigenze e alle difficoltà che si

possono presentare

Le regole

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Attività che richiedono determinati sforzi (es.:

esporsi agli altri, dover fare il portavoce delgruppo nei momenti di condivisione,raccontare aspetti personali) possono nonessere accolte da tutti. È bene che

l’educatorerispetti tempi ed esigenze, coinvolgendo etrasferendo energia con coraggio, ma senza

maicostringere nessuno.

Le regole

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A che serve la verifica???

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Verifichiamoci

Il momento della verifica è uno dei

momenti chiave di ogni esperienza che

viviamo con i nostri ragazzi.

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A volte siamo portati a credere che la verifica siaqualcosa di superfluo. In realtà il momentovalutativo è dettato dal principio di utilità. Infattiil fine ultimo della verifica è l’apprendimento: daciò che è avvenuto e che abbiamo fatto possiamopartire per una programmazione più consapevole

edefficace, fondamentale per prendere decisioni sulfuturo ed evitare errori e “fallimenti” già vissuti.

Verifichiamoci

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La verifica (del passato) costituisce La base necessaria

alla programmazione (del futuro).

Verifichiamoci

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Cosa verificare?Ad es.: L’efficienza. Nel nostro caso non può essere ilrapporto costi/benefici come è nelle realtà aziendali

(pernoi varrebbe la pena di spendere tutte le nostre

energie etutto il nostro tempo anche solo per ascoltare e aiutareun solo ragazzo!), bensì potrebbe essere il momento in

cuici chiediamo se abbiamo fatto tutto il possibile, se

abbiamodato il massimo, in altre parole di autovalutarci.

Verifichiamoci

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Una verifica può essere partecipata, cioè che

coinvolge anche i soggetti della nostravalutazione, nel nostro caso i ragazzi. Puòessere molto utile raccogliere anche il loropunto di vista, e si possono trovare diversetecniche per farli partecipare e per

utilizzare illoro contributo.

Verifichiamoci

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Esempi di elementi verifica:• l’integrazione tra i ragazzi nel gruppo• il numero dei ragazzi (quanti erano all’inizio

dell’anno e quanti sono alla fine)• la frequenza agli incontri del singolo ragazzo• il raggiungimento degli obiettivi delle varie fasi e

crescita verso le quattro mete: assimilazione dei concetti e rielaborazione per la propria vita (sia singolarmente che come gruppo)

• il grado di partecipazione attiva agli incontri e alla vita parrocchiale

• la comprensione dei diversi ruoli degli adulti a cui sono affidati in parrocchia (il sacerdote, l’ educatore) e il rapporto con loro

Verifichiamoci

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• il livello di maturità nella fede (cammino personale, preghiera)

• il livello di carità (servizio fatto con gioia e capacità)

• il rapporto con gli altri educatori (fiducia nella comunità educante tutta, equipe e altri educatori; condivisione delle responsabilità)

• l’esperienza di essere compagno di viaggio dei ragazzi, fratello in Cristo nella fede senza avere un rapporto da professore

• la verifica del tempo dedicato al servizio

Verifichiamoci

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E in tutto questo, la bibbia????

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Bibbia: istruzioni per l’uso

Si parte dalla bibbia per arrivare

alla bibbia.

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Bibbia: istruzioni per l’uso

La vita di cristo, le sueopere, le sue parole,

lesue speranze, il suofascino,il suo andarecontro corrente, è

tuttociò che dobbiamoconsegnare ai ragazzi.

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Ogni incontro preparato da un educatore ha comeobiettivo preparare la strada per l’incontro di ogni

ragazzo con il Signore Dio. Nessun altro!E i modi, i metodi sono proprio quelli descritti fino aquesto punto. Parlare della bibbia a un ragazzo può

nonessere facile, perché a volte è difficile da capire, è

ricca disimboli, per questo un educatore fa fare esperienza alragazzo dell’ argomento trattato nel brano preso inquestione, grazie a giochi e attività che con i sussidi, il

web,ma soprattutto la fantasia riesce a realizzare.

Bibbia: istruzioni per l’uso

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Bibbia: istruzioni per l’uso

Dobbiamo essere incendiari, non pompieri!!

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Ma se Dio non rientra tra i nostri contatti???

Bibbia: istruzioni per l’uso

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...è tempo di rispondere alla sua richiesta di amicizia, perché non aspetta altro...

Bibbia: istruzioni per l’uso

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Gioco per riflettere

Bibbia: istruzioni per l’uso

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Consigli per gli acquisti

Per qualsiasi attività che proponiamo (siaun cartellone, una scenetta, un bans…) ilnostro volto sia irradiato di gioia eserenità, e non dimentichiamo che dietroil volto serio di un ragazzo c’è unapersona che forse ha bisogno di ascolto,

diuna parola o semplicemente di un gesto.

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pochi obiettivi, semplici, raggiungibili everificabili. Se in un anno ci prefiggiamo discalare l’everest, è molto probabile che non ciriusciremo...e arriveremo frustrati e depressiper questo! Se invece individuiamo con curauna meta accessibile, forse riusciremo araggiungere la cima insieme a tutti i nostri

ragazzi.

Consigli per gli acquisti

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Mai perdere la fiducia, anche quando la stanchezzadel cammino si fa sentire, e della cima...non si

intravede nemmeno l’ombra! Quando facciamo unaverifica, come in ogni tappa del nostro impegnocome educatori, ci aiuterà meditare l’icona delseminatore che esce dall’alba e diffonde con

passione ed entusiasmo tutti i semi che ha nellabisaccia: e poi attende con pazienza, pur sapendo

che forse non sarà lui a cogliere i frutti del suoimpegno, ma certo per fede che non tutti i semi

cadranno nel terreno arido.

Consigli per gli acquisti

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Buon Cammino di cuore!