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I webinar per gli insegnanti di matematica e scienze
Insegnare la relatività
Parte I
17 febbraio 2016
Vincenzo Barone(Università del Piemonte Orientale e INFN)
• Approfondimento di alcuni argomenti classici:definizioni operative, misura del tempo, sistemi di riferimento,moti relativi, principio di inerzia, struttura logica della meccanicanewtoniana, forze apparenti, ...
• Anticipazioni di risultati relativistici:velocità limite, azione e reazione in relatività, dinamica relativistica,.....
• Presentazione moderna di alcuni temi:simmetrie, leggi di conservazione, interazioni e campi, .....
Preparare la relatività
• Approfondimento di alcuni argomenti classici:definizioni operative, misura del tempo, sistemi di riferimento,moti relativi, principio di inerzia, struttura logica della meccanicanewtoniana, forze apparenti, ...
• Anticipazioni di risultati relativistici:velocità limite, azione e reazione in relatività, dinamica relativistica,.....
• Presentazione moderna di alcuni temi:simmetrie, leggi di conservazione, interazioni e campi, .....
• La relatività speciale, o ristretta, considera solo una particolareclasse di osservatori, quelli inerziali
È un formalismo teorico che si applica a un’ampia varietà difenomeni fisici fondamentali. Il suo spazio-tempo è statico e piatto
Osservatori diversi forniscono descrizioni diverse dei fenomeni fisiciChe relazione c‘è tra queste descrizioni? Che cosa cambia eche cosa non cambia passando da un osservatore a un altro?La teoria della relatività risponde a queste domande
Che cos’è la relatività
• La relatività generale considera anche osservatori accelerati esoggetti a gravità
È la teoria di campo dell’interazione gravitazionale.Il suo spazio-tempo è dinamico e curvo
• La relatività speciale, o ristretta, considera solo una particolareclasse di osservatori, quelli inerziali
È un formalismo teorico che si applica a un’ampia varietà difenomeni fisici fondamentali. Il suo spazio-tempo è statico e piatto
1. Principio di relatività:Le leggi fisiche hanno la stessa forma in tutti i sistemi di riferimento inerziali.[Tutti gli osservatori inerziali sono fisicamente equivalenti]
2. Postulato di invarianza della velocità della luce:La velocità della luce nel vuoto (c) ha lo stesso valore in tutti i sistemi diriferimento inerziali, indipendentemente dal moto della sorgente.
I due postulati della relatività
1. Principio di relatività:Le leggi fisiche hanno la stessa forma in tutti i sistemi di riferimento inerziali.[Tutti gli osservatori inerziali sono fisicamente equivalenti]
2. Postulato di invarianza della velocità della luce:La velocità della luce nel vuoto (c) ha lo stesso valore in tutti i sistemi diriferimento inerziali, indipendentemente dal moto della sorgente.
Un altro postulato sottinteso: il principio di inerziaEsistono dei sistemi di riferimento in cui i corpi non soggetti a forzesi muovono di moto rettilineo uniforme
Difficoltà della teoria: mancanza di una definizione operativadi sistema inerziale
Una simmetria fisica è una trasformazione che lasciainvariate le leggi fisiche («invarianza»)
La relatività rappresenta il primo caso di applicazione in fisicadi un principio di simmetria
Il principio di relatività come simmetria
Una simmetria fisica è una trasformazione che lasciainvariate le leggi fisiche («invarianza»)
Simmetria relativistica (o di Lorentz)rispetto a trasformazioni del sistemadi riferimento
Simmetrie
Leggi
governano
governano
I princìpi di simmetria si situanoal di sopra delle leggi fisiche:sono `meta-leggi‘ che stabilisconocome devono essere fattele leggi fisiche.
Principio di relatività
Leggi dinamiche
Eventi
governano
I princìpi di simmetria si situanoal di sopra delle leggi fisiche:sono `meta-leggi‘ che stabilisconocome devono essere fattele leggi fisiche.
A ogni simmetria continua è associata una legge di conservazione
Moto dei corpi
Sistema di riferimento: un oggetto materiale cui sonoassociati una terna di assi e un insieme di orologi identicie sincronizzati posti in ogni punto dello spazio
La dilatazione degli intervalli temporali
Un orologio a riposo in un sistema di riferimento K0 misura un intervallo
di tempo (proprio) tra due eventi che si verificano nello stesso punto.
In un sistema di riferimento K in moto rispetto a K0 l’intervallo di tempo
(non proprio) è dilatato:
22
0
/1 cv
tt
Un orologio a riposo in un sistema di riferimento K0 misura un intervallo
di tempo (proprio) tra due eventi che si verificano nello stesso punto.
In un sistema di riferimento K in moto rispetto a K0 l’intervallo di tempo
(non proprio) è dilatato:
In K i due eventi si verificano in punti diversi e sono necessari
due orologi per misurare l’intervallo temporale
Nel sistema di riposo dello specchio K0 il tempo di andata e ritorno del raggioluminoso è
Orologio a luce
Nel sistema di riposo dello specchio K0 il tempo di andata e ritorno del raggioluminoso è
cLt /20
Nel sistema K in cui lo specchio è in moto, applicando il teorema di Pitagoraal triangolo OSH: 2
22
22
tv
Ltc
da cui:
22
0
/1 cv
tt
Nel sistema di riposo dello specchio K0 la luce ha una velocità c diretta lungo y
Nel sistema K, secondo la legge galileiana di addizione della velocità, la velocitàdella luce acquista una componente v lungo x, mentre la componente lungo yrimane invariata
Rifacendo il conto:
E’ istruttivo vedere che cosa succede in un contesto galileiano
Rifacendo il conto:
22
222
22
tvL
tvc
da cui:
0tt
Decadimento dei muoni cosmici (Rossi e Hall, 1941)
«Paradosso» degli orologi (o dei gemelli)
Verifica sperimentale del «paradosso» degli orologi
Hafele e Keating, 1971
Due orologi atomici su aerei che volano attorno alla Terra in
direzioni opposte per 50 ore
tc
vut
c
vu
2
2
2
2
2,1 2
11
)(1
st
smv
smu
5108,1
/200
/465
nstc
uv400
2212 12
1
12 10
Velocità della Terra all’equatoreVelocità degli aereiTempo misurato in un sistema inerziale
La precisione attuale degli orologi atomici è dell’ordine di 10-17
E’ possibile rilevare effetti relativistici per velocità di circa 10 m/s
Le trasformazioni delle coordinate spazio-temporali dei sistemidi riferimento (trasformazioni di Galileo e di Lorentz) si ottengonoimponendo:
• il principio di relatività(l’equivalenza dei sistemi di riferimento implica che,data la trasformazione da K a K’, in moto con velocità vrispetto a K, la trasformazione da K’ a K si ottienecambiando semplicemente v in –v)
• un postulato riguardante il tempo
Trasformazioni dei sistemi di riferimento
Le trasformazioni delle coordinate spazio-temporali dei sistemidi riferimento (trasformazioni di Galileo e di Lorentz) si ottengonoimponendo:
• il principio di relatività(l’equivalenza dei sistemi di riferimento implica che,data la trasformazione da K a K’, in moto con velocità vrispetto a K, la trasformazione da K’ a K si ottienecambiando semplicemente v in –v)
• un postulato riguardante il tempo
Trasformazioni di Galileo
• postulato (implicito) del tempo assoluto
Mentre le equazioni della meccanica newtoniana sono invariantirispetto alle trasformazioni di Galileo, le equazioni di Maxwelldell'elettromagnetismo non sono invarianti rispetto alle trasformazionidi Galileo.
Se richiediamo che tutte le leggi della fisica siano consistenti colprincipio di relatività, cioè siano invarianti rispetto alle trasformazioniche fanno passare da un riferimento all'altro, dobbiamo abbandonarele trasformazioni di Galileo e la soggiacente ipotesi sul tempo, ecercare nuove trasformazioni delle coordinate spazio-temporali
Mentre le equazioni della meccanica newtoniana sono invariantirispetto alle trasformazioni di Galileo, le equazioni di Maxwelldell'elettromagnetismo non sono invarianti rispetto alle trasformazionidi Galileo.
Se richiediamo che tutte le leggi della fisica siano consistenti colprincipio di relatività, cioè siano invarianti rispetto alle trasformazioniche fanno passare da un riferimento all'altro, dobbiamo abbandonarele trasformazioni di Galileo e la soggiacente ipotesi sul tempo, ecercare nuove trasformazioni delle coordinate spazio-temporali
Trasformazioni di Lorentz
• Postulato di invarianza della velocità della luce
Derivazione delle trasformazioni di Lorentz
tvxx
vtxx
0
0
• Linearità delle trasformazioni (un moto rettilineo uniformedeve trasformarsi in un moto rettilineo uniforme)
• Simmetria delle trasformazioni (principio di relatività)
Moto uniforme dell’origine
)(
)(
tvxax
vtxax
• Segnale luminoso emesso da una sorgente nell’origine(usiamo il postulato di invarianza della velocità della luce)
ctx
tcx
• Sostituendo:
)'(
)(
tvctact
vtctatc
• Si ricava infine la costante a, che risulta essere ilfattore lorentziano
22 /1
1
cva
Ripetendo la derivazione con t=t’ si trova a=1 (T. di Galileo)
Relatività della simultaneità
Eventi A e B simultanei in K:
ttt BA
BBAA x
c
vttx
c
vtt
22,
Tempi in K’
BBAA x
c
vttx
c
vtt
22,
)(2 BAAB xx
c
vttt
Intervallo temporale tra i due eventi in K’
Sottigliezza: il limite galileiano rigoroso è c →∞
Successione temporale degli eventi
)( ABAB ttuxx
Eventi A e B connessi causalmente in K:un segnale di velocità u viene inviato da A a B
In un altro sistema inerziale K’
tc
vuxx
c
vttttt ABABAB
221
In un altro sistema inerziale K’
Se la velocità del segnale e la velocità relativa dei sistemidi riferimento sono inferiori a c, l’ordinamento temporaledegli eventi è preservato
I punti dello spazio-tempo sono eventi ),,,( tzyx
Ciò che contraddistingue lo spazio-tempo e lo differenzia dauna semplice estensione 4d dello spazio euclideo è la metrica,cioè la distanza o intervallo tra gli eventi
Se il tempo dipende dal sistema di riferimento, allora ha lo stessostatus delle tre dimensioni spaziali.
Il tempo è la quarta dimensione di un continuo quadridimensionalein cui si svolgono i fenomeni fisici, lo spazio-tempo
Lo spazio-tempo
222222 )()()()()( zyxtcs
Ciò che contraddistingue lo spazio-tempo e lo differenzia dauna semplice estensione 4d dello spazio euclideo è la metrica,cioè la distanza o intervallo tra gli eventi
L’intervallo è una quantità invariante. Le trasformazioni di Lorentzsono le isometrie dello spazio-tempo
Classificazione degli eventi
0)( 2 s
0)( 2 s
Eventi connessi causalmente da un segnale subluminaleEventi che avvengono nello stesso punto dello spazio
Intervallo di tipo tempo
Intervallo di tipo luce
0)( 2 s
0)( 2 s Intervallo di tipo luce
Eventi connessi causalmente da un segnale luminoso
Intervallo di tipo spazio
Eventi non connessi causalmenteEventi distinti simultanei
I diagrammi di Minkowski
Passato, presente e futuro
Trasformazioni di Lorentz nei diagrammi di Minkowski
ctxx
xctt
0
0Asse x’Asse t’
1tan
Relatività della simultaneità
Illustrata con i diagrammi di Minkowski
Attenzione: le scale sui due sistemi di assi sono diverse!
Dilatazione del tempo e contrazione delle lunghezze
Illustrate con i diagrammi di Minkowski
Principio di Relatività (o di Covarianza) Generale:Invarianza delle leggi fisiche rispetto a una qualunque trasformazionedel sistema di riferimento (cioè a una trasformazione arbitrariadelle coordinate)
222 ))(,(),())(,()( xtxgxttxgttxgs xxtxtt
Da uno spazio-tempo piatto a uno spazio-tempo curvo (e dinamico)
Le g sono il campo gravitazionale
Bibliografia: i classici
• A. Einstein, Le due relatività, Bollati Boringhieri, 2015 (contiene la memoriaoriginale del 1905)
• A. Einstein, Relatività: esposizione divulgativa, Bollati Boringhieri, 2015
• M. Born, La sintesi einsteiniana, Bollati Boringhieri, 1976
• A. Einstein, Le due relatività, Bollati Boringhieri, 2015 (contiene la memoriaoriginale del 1905)
• A. Einstein, Relatività: esposizione divulgativa, Bollati Boringhieri, 2015
• M. Born, La sintesi einsteiniana, Bollati Boringhieri, 1976
• V. Barone, Relatività. Principi e applicazioni, Bollati Boringhieri, 2004(i primi 4 capitoli)
• V. Barone, Approfondimenti didattici sulla relatività, in La matematica e lafisica nella scuola e nella formazione degli insegnanti, a cura di O. Robuttie M. Mosca, Ghisetti e Corvi, 2006, pp. 150-162
• T. Roberts, What is the experimental basis of Special Relativity? (in rete)
• S. Bais, Relatività, Dedalo, 2008 (per i diagrammi di Minkowski)
• C. Durell, La relatività con le quattro operazioni, Bollati Boringhieri, 2016
Bibliografia: altri riferimenti
• V. Barone, Relatività. Principi e applicazioni, Bollati Boringhieri, 2004(i primi 4 capitoli)
• V. Barone, Approfondimenti didattici sulla relatività, in La matematica e lafisica nella scuola e nella formazione degli insegnanti, a cura di O. Robuttie M. Mosca, Ghisetti e Corvi, 2006, pp. 150-162
• T. Roberts, What is the experimental basis of Special Relativity? (in rete)
• S. Bais, Relatività, Dedalo, 2008 (per i diagrammi di Minkowski)
• C. Durell, La relatività con le quattro operazioni, Bollati Boringhieri, 2016
Informazioni utili
• Gli attestati di partecipazione vi saranno inviati via e-mail
• Riceverete nella medesima e-mail le istruzioni perscaricare, dal sito Pearson, i materiali presentati oggi
Prossimi appuntamenti
3 marzo 2016
Insegnare la relatività II.
Nodi concettuali e questioni didattiche
Relatore: Vincenzo Barone
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