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CHECKLIST PER AUDIT DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE CHECK - LIST DI AUDIT (N. ..... di .......) Allegati : N. ..................... fogli Registrazione Osservazioni di V.I. Azienda: Rapporto N.: Sito Produttivo: Data: Tipo di Audit: Preaudit ; Stage 1 ; Stage 2 ; Sorveglianza ; Ricertificazione ; Altro………………… ; Auditor: Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verific ato VISITA PRECEDENTE 1 Sono state attuate le azioni correttive stabilite relativamente ai rilievi precedenti? 2 Il Logo di certificazione RINA è utilizzato conformemente al Regolamento e l’SGQ è pubblicizzato correttamente? 3 Sono state apportate modifiche alla documentazione del SQ? 4 Sistema di gestione per la sicurezza alimentare (SGSA) 4.1 Requisiti generali 4 L'organizzazione ha stabilito, documentato, implementato e mantenuto un efficace SGSA e aggiornato quando necessario in accordo con i requisiti della norma internazionale? 5 L'organizzazione ha definito lo scopo del SGSA? 6 Lo scopo precisa i prodotti o le categorie di prodotti, e i siti di produzione, ai quali è indirizzato il SGSA? Lo scopo dettaglia tutti I processi di trasformazione necessari per ottenere il prodotto/i? L'organizzazione ha: 7 a) assicurato che siano identificati, valutati e controllati i pericoli per la sicurezza che ci si può ragionevolmente aspettare, in modo tale che i prodotti della organizzazione non danneggino, direttamente o indirettamente, il consumatore? 8 b) comunicato, attraverso la filiera alimentare, appropriate informazioni relative agli aspetti della sicurezza correlati ai suoi prodotti? 9 c) comunicato informazioni concernenti lo sviluppo, l'implementazione e l'aggiornamento del SGSA alimentare all'interno della organizzazione con la diffusione necessaria ad assicurare la sicurezza alimentare richiesta da questa norma internazionale? 10 d) valutato periodicamente, e aggiornato quando necessario, il SGSA per assicurare che il sistema rifletta le attività dell'organizzazione e comprenda le più recenti informazioni sui pericoli per la sicurezza alimentare soggetti a controllo? 11 Qualora l’organizzazione abbia affidato all'esterno prodotti o processi che FORM-SYS03-FSMS-02 – Checklist ISO 22000_ita

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CHECKLIST PER AUDIT DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE

CHECK - LIST DI AUDIT (N. ..... di .......)

Allegati : N. ..................... fogli Registrazione Osservazioni di V.I.

Azienda: Rapporto N.:

Sito Produttivo: Data:

Tipo di Audit: Preaudit ; Stage 1 ; Stage 2 ; Sorveglianza ; Ricertificazione ; Altro………………… ;

Auditor:

N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST VerificatoVISITA PRECEDENTE

1 Sono state attuate le azioni correttive stabilite relativamente ai rilievi precedenti?

2 Il Logo di certificazione RINA è utilizzato conformemente al Regolamento e l’SGQ è pubblicizzato correttamente?

3 Sono state apportate modifiche alla documentazione del SQ?

4 Sistema di gestione per la sicurezza alimentare (SGSA)4.1 Requisiti generali

4 L'organizzazione ha stabilito, documentato, implementato e mantenuto un efficace SGSA e aggiornato quando necessario in accordo con i requisiti della norma internazionale?

5 L'organizzazione ha definito lo scopo del SGSA?

6 Lo scopo precisa i prodotti o le categorie di prodotti, e i siti di produzione, ai quali è indirizzato il SGSA? Lo scopo dettaglia tutti I processi di trasformazione necessari per ottenere il prodotto/i?

L'organizzazione ha:

7a) assicurato che siano identificati, valutati e controllati i pericoli per la sicurezza che ci si può

ragionevolmente aspettare, in modo tale che i prodotti della organizzazione non danneggino, direttamente o indirettamente, il consumatore?

8 b) comunicato, attraverso la filiera alimentare, appropriate informazioni relative agli aspetti della sicurezza correlati ai suoi prodotti?

9c) comunicato informazioni concernenti lo sviluppo, l'implementazione e l'aggiornamento del

SGSA alimentare all'interno della organizzazione con la diffusione necessaria ad assicurare la sicurezza alimentare richiesta da questa norma internazionale?

10d) valutato periodicamente, e aggiornato quando necessario, il SGSA per assicurare che il sistema

rifletta le attività dell'organizzazione e comprenda le più recenti informazioni sui pericoli per la sicurezza alimentare soggetti a controllo?

11 Qualora l’organizzazione abbia affidato all'esterno prodotti o processi che abbiano effetti sulla conformità del prodotto finito, l'organizzazione ha assicurato il controllo su questi prodotti e processi?

12 Il controllo di tali prodotti / processi affidati all'esterno è stato identificato e documentato nel SGSA?

4.2 Requisiti relativi alla documentazione4.2.1 Generalità

La documentazione del SGSA comprende:

13 a) dichiarazioni documentate sulla politica per la sicurezza alimentare e gli obiettivi (5.2)?

14 b) procedure documentate e registrazioni richieste dalla norma internazionale?

15 c) documenti necessari all'organizzazione per assicurare l'efficace sviluppo, attuazione e aggiornamento del SGSA?

4.2.2 Tenuta sotto controllo dei documenti16 La documentazione richiesta dal SGSA è mantenuta sotto controllo?

17 Le registrazioni, che sono un tipo speciale di documenti, sono mantenute sotto controllo in accordo con i requisiti del punto 4.2.3.?

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificato

18 I controlli assicurano che tutte le proposte di cambiamenti siano state riesaminate prima della loro attuazione per verificare il loro effetto sulla sicurezza alimentare ed il loro impatto sul SGSA?

E’ stata stabilita una p r ocedu ra documen t a ta per definire i controlli necessari:

19 a) per approvare i documenti, circa la loro adeguatezza, prima dell'uso?

20 b) per revisionare ed aggiornare i documenti quando necessario, e riapprovarli?

21 c) per assicurare che vengano identificate le modifiche e lo stato di revisione corrente dei documenti?

22 d) per assicurare che le pertinenti versioni dei documenti applicabili siano disponibili sui luoghi di utilizzo?

23 e) per assicurare che i documenti si mantengano leggibili e facilmente identificabili?

24 f) per assicurare che i documenti di origine esterna siano identificati e la loro distribuzione sia controllata?

25 g) per prevenire l'uso involontario di documenti obsoleti ed assicurare una loro adeguata identificazione qualora siano da conservare per qualsiasi scopo?

26 E’ disponibile una copia del Regol. RINA per la certificazione dei SGSA aggiornato?

4.2.3 Tenuta sotto controllo delle registrazione27 Le registrazioni sono state predisposte e conservate per fornire evidenza della conformità ai

requisiti e dell'efficace funzionamento del SGSA?

28 Le registrazioni della qualità sono leggibili, facilmente identificabili e rintracciabili?

29 E’ stata predisposta e attuata una p r ocedu ra documen t a ta che stabilisce modalità per l’identificazione, l’archiviazione, la protezione, la reperibilità, la durata di conservazione e l’eliminazione delle registrazioni?

5 Responsabilità della Direzione5.1 Impegno della Direzione

L'alta direzione ha fornito evidenza del suo impegno nello sviluppo e nell’attuazione del SGSA e del miglioramento continuo della sua efficacia:

30 a) illustrando che la sicurezza alimentare è supportata dagli obiettivi commerciali dell'organizzazione?

31 b) comunicando all'organizzazione l'importanza di soddisfare i requisiti della norma internazionale, di tutti i requisiti legislativi e regolamentari, nonché i requisiti del cliente relativi alla sicurezza alimentare?

32 c) stabilendo la politica per la sicurezza alimentare?

33 d) effetuando i riesami da parte della direzione?

34 e) assicurando la disponibilità di risorse?

5.2 Politica per la sicurezza alimentare35 L'alta direzione ha definito, documentato e comunicato la propria politica per la sicurezza alimentare?

L'alta direzione ha assicurato che la politica per la sicurezza alimentare:

36 a) sia appropriata al ruolo dell'organizzazione nella filiera alimentare?

37 b) sia conforme ai requisiti legislativi e regolamentari e airequisiti di sicurezza alimentare mutuamente concordati con i clienti?

38 c) sia comunicata, attuata e mantenuta a tutti i livelli dell'organizzazione?

39 d) sia riesaminata per assicurare la sua continua idoneità (5.8)?

40 e) tratti adeguatamente la comunicazione (5.6)?

41 f) sia supportata da obiettivi misurabili?

5.3 Pianificazione del sisitema di gestione per la sicurezza alimentareL'alta direzione ha assicurato che:

42 a) la pianificazione del SGSA sia condotta in modo da ottemperare ai requisiti riportati in 4.1 e conseguire gli obiettivi dell’organizzazione che supportano la sicurezza alimentare?

43 b) l'integrità del SGSA sia mantenuta quando sono pianificate ed attuate modifiche al sistema stesso?

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificato5.4 Responsabilità ed autorità

44 L'alta direzione ha assicurato che le responsabilità e le autorità siano state definite e rese note nell'ambito dell'organizzazione per assicurare l'effettiva operatività e mantenimento del SGSA?

45 Tutto il personale è consapevole della propria responsabilità di riferire i problemi del SGSA al personale identificato?

46 Il personale designato ha la precisa responsabilità ed autorità di avviare e registrare le azioni appropriate?

5.5 Responsabile del gruppo per la sicurezza alimentareL'alta direzione ha nominato un responsabile del gruppo per la sicurezza alimentare che, indipendentemente da altre responsabilità, abbia la responsabilità e l'autorità per:

47 a) gestire il gruppo per la sicurezza alimentare (7.3.2) e organizzare il suo lavoro?

48 b) assicurare addestramento e formazione pertinenti dei membri del gruppo per la sicurezza alimentare (6.2.1)?

49 c) assicurare che il SGSA sia predisposto, attuato, conservato e aggiornato?

50 d) riferire all'alta direzione dell'organizzazione sull'efficacia e idoneità del SGSA?

5.6 Comunicazione5.6.1 Comunicazione esterna

Per garantire che informazioni sufficienti sugli argomenti riguardanti la sicurezza alimentare siano disponibili lungo tutta la filiera alimentare, l'organizzazione ha predisposto, attuato e mantenuto disposizioni efficaci per comunicare con:

51 a) fornitori e appaltatori?

52 b) clienti o consumatori, in particolare in relazione alle informazioni di prodotto (comprese le istruzioni sull'impiego previsto, specifici requisiti di conservazione e, se appropriato, la vita di scaffale), alle indagini, ai contratti o alla gestione degli ordini, comprese le modifiche e le informazioni di ritorno dal cliente, compresi i reclami?

53 c) le autorità legislative e regolamentari?

54 d) altre organizzazioni che hanno un impatto sull’efficacia o l’aggiornamento del SGSA, o sono da esse influenzate?

55 Tale comunicazione fornisce informazioni sugli aspetti della sicurezza alimentare dei prodotti dell'organizzazione che possono essere pertinenti per altre organizzazioni nella filiera alimentare, in particolare per i pericoli per la sicurezza alimentare noti che devono essere controllati da altre organizzazioni nella filiera alimentare?

56 Registrazioni di tali comunicazioni sono conservate?

57 Sono disponibili i requisiti di sicurezza alimentare di autorità legislative e regolamentari e dei clienti?

58 Il personale designato ha precise responsabilità ed autorità per comunicare all'esterno tutte le informazioni riguardanti la sicurezza alimentare?

59 Le informazioni ottenute mediante la comunicazione esterna sono state incluse come elementi in ingresso per l'aggiornamento del sistema (8.5.2) e il riesame da parte della direzione (5.8.2)?

5.6.2 Comunicazione interna60 L'organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere efficaci misure di comunicazione col personale

circa le notizie che hanno un impatto sulla sicurezza alimentare.

Al fine di mantenere l'efficacia del sistema di gestione per la sicurezza alimentare, l'organizzazione deve assicurare che il gruppo per la sicurezza alimentare sia informato in modo tempestivo dei cambiamenti, includendo, ma non limitatamente, i seguenti:

61 a) prodotti o nuovi prodotti?

62 b) materie prime, ingredienti e servizi?

63 c) sistemi di produzione ed attrezzature?

64 d) locali di produzione, ubicazione dell’attrezzatura, ambiente circostante?

65 e) programmi di pulizia e sanificazione?

66 f) sistemi di imballaggio, immagazzinamento e distribuzione?

67 g) livelli di qualificazione del personale e/o attribuzione di responsabilità ed autorizzazioni?

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificato68 h) requisiti legislativi e regolamentari?

69 i) conoscenze relative ai pericoli per la sicurezza alimentare e misure di controllo?

70 j) cliente, settore e altri requisiti che l'organizzazione osserva?

71 k) indagini pertinenti dalle altre parti esterne interessate?

72 l) reclami relativi ai pericoli per la sicurezza alimentare associati al prodotto?

73 m) altre condizioni che hanno un impatto sulla sicurezza alimentare

74 Il gruppo per la sicurezza alimentare ha assicurato che queste informazioni siano state incluse nell'aggiornamento del SGSA (8.5.2)?

75 L'alta direzione ha assicurato che le informazioni pertinenti siano utilizzate come elementi in ingresso per il riesame della direzione (5.8.2)?

5.7 Preparazione e risposta all’emergenza76 L'alta direzione ha stabilito, attuato e mantenuto attive procedure per la gestione delle potenziali

situazioni di emergenza e degli incidenti che possono avere un impatto sulla sicurezza alimentare e che sono pertinenti al ruolo dell'organizzazione nella filiera alimentare?

5.8 Riesame da partedella direzione77 L'alta direzione ha, ad intervalli prestabiliti, riesaminato il SGSA dell’organizzazione per assicurarsi

della sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia?

78 Il riesame comprende la valutazione delle opportunità per il miglioramento e le esigenze di modifiche delSGSA, politica per la sicurezza alimentare inclusa?

79 Le registrazioni dei riesami effettuati dalla direzione sono state conservate (4.2.3)?

5.8 Elementi in ingresso per il riesameGli elementi in ingresso per il riesame da parte della direzione comprendendono informazioni, non limitatamente a:

80 a) azioni successive ai precedenti riesami effettuati dalla direzione?

81 b) analisi dei risultati delle attività di verifica (8.4.3)?

82 c) cambiamenti delle circostanze che possono incidere sulla sicurezza alimentare (5.6.2)?

83 d) situazioni di emergenza, incidenti (5.7) e ritiri (e richiami)(7.10.4)?

84 e) risultati del riesame delle attività di aggiornamento del sistema (8.5.2)?

85 f) riesame delle attività di comunicazione, comprese le informazioni di ritorno dei clienti (5.6.1)?

86 g) verifiche ispettive esterne o ispezioni?

87 I dati sono stati presentati in modo da consentire all'alta direzione di mettere in relazione le informazioni agli obiettivi indicati del SGSA?

5.6.3 Elementi in uscita dal riesameGli elementi in uscita dal riesame della direzione comprendono decisioni ed azioni relative a:

88 a) assicurazione della sicurezza alimentare (4.1)?

89 b) miglioramento dell'efficacia del SGSA (8.5)?

90 c) risorse necessarie (6.1)?

91 d) revisioni della politica per la sicurezza alimentare dell’organizzazione e relativi obiettivi (5.2)?

6 Gestione delle risorse6.1 Messa a disposizione delle risorse

92 L'alta direzione ha reso disponibili adeguate risorse per stabilire, attuare, mantenere e aggiornare il SGSA?

6.2 Risorse umane93 Il gruppo per la sicurezza alimentare e l'altro personale che conduce attività con un impatto sulla

sicurezza alimentare sono competenti e possiedono formazione, addestramento, competenze ed esperienza adeguate?

94 Quando è richiesta l'assistenza di esperti esterni per lo sviluppo, l’attuazione, il funzionamento o la valutazione del SGSA, sono stati resi disponibili registrazioni degli accordi o dei contratti che

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificatodefiniscono la responsabilità e l’autorità degli esperti esterni?

L'organizzazione ha

95 a) identificato le competenze necessarie per il personale le cui attività hanno un impatto sulla sicurezza alimentare?

96 b) fornito l'addestramento o intrapreso altre azioni per assicurare che il personale abbia le competenze necessarie?

97 c) assicurato che il personale responsabile di monitoraggio, correzioni e azioni correttive del SGSA sia addestrato?

98 d) valutato l'attuazione e l'efficacia di a), b) e c)?

99 e) assicurato che il personale sia consapevole della rilevanza e importanza delle proprie attività individuali nel contribuire alla sicurezza alimentare?

100 f) assicurato che il requisito per la comunicazione efficace (5.6) sia compreso da tutto il personale la cui attività ha un impatto sulla sicurezza alimentare?

101 g) conservato appropriate registrazioni sull'addestramento e le azioni descritte in b) e c)?

6.3 Infrastrutture102 L'organizzazione ha fornito le risorse per stabilire, gestire e mantenere l’infrastruttura necessaria

all’attuazione dei requisiti della norma internazionale?

6.4 Ambiente di lavoro103 L'organizzazione ha fornito le risorse per stabilire e mantenere l'ambiente di lavoro necessario

all’attuazione dei requisiti della norma internazionale?

7 Pianificazione e realizzazione di prodotti sicuri7.1 Generalità

104 L'organizzazione ha pianificato e sviluppato i processi necessari per la realizzazione di prodotti sicuri?

105 L'organizzazione ha attuato, gestito ed assicurato l'efficacia delle attività pianificate e di tutte le modifiche a tali attività?

106 C i ò includ e il /i PRP nonch é il /i PRP ope r a t i v o /i e /o i l pian o HACCP?

7.2 Programmi di prerequisiti (PRP)L'organizzazione ha stabilito, attuato e mantenuto attivo/i il/i PRP per aiutare a controllare:

107 a) la probabilità di introdurre pericoli per la sicurezza alimentare nel prodotto attraverso l'ambiente di lavoro?

108 b) la contaminazione biologica, chimica e fisica del/i prodotto/i, compresa la contaminazione crociata tra prodotti?

109 c) i livelli di pericolo per la sicurezza alimentare nel prodotto e nell'ambiente di lavorazione del prodotto?

Il/i PRP è/sono:

110 a) adeguati alle esigenze dell’organizzazione relativamente alla sicurezza alimentare?

111 b) adeguati alle dimensioni e al tipo dell’operazione ed alla natura dei prodotti fabbricati e/o manipolati?

112 c) attuati attraverso l'intero sistema produttivo, sia come programmi applicabili in generale che come programmi applicabili a un particolare prodotto o linea operativa?

113 d) approvati dal gruppo per la sicurezza alimentare?

114 L'organizzazione ha identificato i requisiti legislativi e regolamentari relativi a quanto sopra?

115 Per scegliere e/o stabilire il/i PRP, l'organizzazione ha considerato e utilizzato informazioni appropriate?[per es.: requisiti legislativi e regolamentari, requisiti dei clienti, linee guida riconosciute, principi della Commissione del Codex Alimentarius e codici di pratica, norme nazionali, internazionali o di settore] Vedi anche Appendice C della norma]

Quando ha stabilito questi programmi, l'organizzazione ha considerato quanto segue:

116 a) costruzione e pianificazione degli edifici e dei servizi associati?

117 b) pianificazione delle sedi, compreso lo spazio di lavoro e delle strutture per i dipendenti?

118 c) forniture di aria, acqua, energia e altri servizi?

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificato119 d) servizi di supporto, inclusi lo smaltimento di rifiuti e acque reflue?

120 e) idoneità dell’attrezzatura e la sua accessibilità per la pulizia, manutenzione e manutenzione preventiva?

121 f) gestione dei materiali acquistati (per es. materie prime, ingredienti, agenti chimici e imballaggi), forniture (per es. acqua, aria, vapore e ghiaccio), smaltimento (per es. rifiuti e acque reflue) e gestione dei prodotti (per es. conservazione, trasporto)?

122 g) misure per la prevenzione della contaminazione crociata?

123 h) pulizia e sanificazione?

124 i) controllo delle infestazioni?

125 j) igiene del personale?

126 k) altri aspetti appropriati?

127 E’ stata pianificata la verifica del/i PRP (7.8) e questo/i è/sono stato/i modificato/i come necessario (7.7)?

128 Sono state conservate le registrazioni delle verifiche e delle modifiche?

129 I documenti specificano in che modo sono gestite le attività incluse nel/i PRP? (facoltativo)

7.3 Fasi preliminari per consentire l'analisi dei pericoli7.3.1 Generalità

130 Tutte le informazioni pertinenti necessarie a condurre l’analisi dei pericoli sono state raccolte, mantenute, aggiornate e documentate?

131 Sono state conservate le appropriate registrazioni?

7.3.2 Gruppo per la sicurezza alimentareE’ stato nominato un gruppo per la sicurezza alimentare?

132 Il gruppo per la sicurezza alimentare possiede una combinazione di conoscenza ed esperienza multi- disciplinare nello sviluppo ed attuazione del SGSA?

133 Ciò include, ma non necessariamente limitati ad essi, prodotti, processi, attrezzatura dell’organizzazione e pericoli per la sicurezza alimentare che rientrano nello scopo e campo di applicazione del SGSA?

134 Sono disponibili le registrazioni che dimostrano che il gruppo per la sicurezza alimentare possiede le conoscenze e l'esperienza richieste (6.2.2)?

7.3.3 Caratteristiche del prodotto7.3.3.1 Materie prime, ingredienti e materiali a contatto con il prodotto

135 Tutte le materie prime, gli ingredienti e materiali a contatto col prodotto sono stati descritti in documenti nella misura necessaria per eseguire l'analisi dei pericoli (7.4), inclusi i seguenti elementi, se del caso:

136 a) caratteristiche biologiche, chimiche e fisiche?

137 b) composizione degli ingredienti di formulazione, compresi additivi e coadiuvanti tecnologici?

138 c) origine?

139 d) metodo di produzione?

140 e) imballaggio e metodi di distribuzione?

141 f) condizioni di immagazzinamento e vita di scaffale?

142 g) preparazione e/o manipolazione prima dell'utilizzo o lavorazione?

143 h) criteri di accettazione relativi alla sicurezza alimentare o specifiche dei materiali e ingredienti acquistati adatte per gli utilizzi previsti?

144 L'organizzazione ha identificato i requisiti legislativi e regolamentari per la sicurezza alimentare relativi a quanto sopra?

145 Le descrizioni sono mantenute aggiornate includendo, quando richiesto, quanto previsto in conformità al punto 7.7?

7.3.3.2 Caratteristiche dei prodotti finitiLe caratteristiche dei prodotti finiti sono state descritte in documenti nella misura necessaria a condurre l’analisi dei pericoli (7.4), incluse le informazioni sui seguenti elementi, se appropriato:

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificato146 a) nome del prodotto o identificazione similare?

147 b) composizione?

148 c) caratteristiche biologiche, chimiche e fisiche pertinenti alla sicurezza alimentare?

149 d) vita di scaffale prevista e condizioni di immagazzinamento?

150 e) imballaggio?

151 f) etichettatura relativa alla sicurezza alimentare e/o istruzioni per la manipolazione, preparazione e utilizzo?

152 g) metodo/i di distribuzione?

153 L'organizzazione ha identificato i requisiti legislativi e regolamentari di sicurezza alimentare relativi a quanto sopra?

154 Le descrizioni sono mantenute aggiornate, includendo quando richiesto, quanto previsto in conformità al punto 7.7?

7.3.4 Utilizzo previsto155 L'utilizzo previsto, la manipolazione del prodotto finito che ragionevolmente ci si aspetta e qualsiasi

errata manipolazione e utilizzo improprio inintenzionale ma che ragionevolmente ci si aspetta del prodotto finito, sono stati considerati e descritti nei documenti nella misura necessaria per eseguire l’analisi dei pericoli (7.4)?

156 Sono stati identificati gruppi di utilizzatori e, se del caso, gruppi di consumatori per ciascun prodotto e sono stati considerati gruppi di consumatori noti per essere specialmente vulnerabili a specifici pericoli per la sicurezza alimentare?

157 Le descrizioni sono mantenute aggiornate includendo, quando richiesto, quanto previsto in conformità al punto 7.7?

7.3.5 Diagrammi di flusso, fasi del processo e misure di controllo7.3.5.1 Diagrammi di flusso

158 Sono disponibili dei diagrammi di flusso per le categorie di prodotti o processi coperti dal SGSA?

159 I diagrammi di flusso forniscono una base per la valutazione del possibile verificarsi, incremento o introduzione di pericoli per la sicurezza alimentare?

160 I diagrammi di flusso sono chiari, accurati e sufficientemente dettagliati?

I diagrammi di flusso, quando appropriato, includono quanto segue:

161 a) la sequenza e l'interazione di tutte le fasi operative?

162 b) tutti i processi in appalto e lavorazioni sotto contratto?

163 c) dove materie prime, ingredienti e prodotti intermedi entrano nel flusso?

164 d) dove avvengono rilavorazioni e ricicli?

165 e) dove vengono rilasciati o rimossi prodotti finiti, prodotti intermedi, prodotti secondari e rifiuti?

166 Il gruppo per la sicurezza alimentare ha verificato l'accuratezza dei diagrammi di flusso mediante un controllo sul posto, in conformità al punto 7.8?

167 I diagrammi di flusso mantenuti sono conservati come registrazioni?

7.3.5.2 Descrizione delle fasi di processo e delle misure di controllo168 Le misure di controllo esistenti, i parametri di processo e/o il rigore con il quale sono applicati o le

procedure che possono influenzare la sicurezza alimentare sono stati descritti nella misura necessaria ad eseguire l’analisi dei pericoli (7.4)?

169 Sono stati descritti anche i requisiti esterni (per es. da autorità regolamentari o clienti) che possono influire sulla scelta e il rigore delle misure di controllo?

170 Le descrizioni sono mantenute aggiornatein conformità al punto 7.7?

7.4 Analisi dei pericoli7.4.1 Generalità

171 Il gruppo per la sicurezza alimentare ha condotto un’analisi dei pericoli per determinare quali pericoli devono essere controllati, il grado di controllo richiesto per assicurare la sicurezza alimentare e quale combinazione di misure di controllo è richiesta?

7.4.2 Identificazione dei pericoli e determinazione dei livelli accettabili

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificato172 Sono stati identificati e registrati tutti i pericoli per la sicurezza alimentare che ci si può

ragionevolmente aspettare che si verifichino, in relazione al tipo di prodotto, tipo di processo e alle attuali strutture di lavorazione?

L’identificazione è stata basata su:

173 a) le informazioni preliminari e dati raccolti secondo il punto 7.3?

174 b) l'esperienza,

175 c) le informazioni esterne includendo, nella misura possibile, dati epidemiologici e altri dati storici?

176 d) informazioni dalla filiera alimentare sui pericoli per la sicurezza alimentareche possono essere di pertinenza per la sicurezza dei prodotti finiti, dei prodotti intermedi e dell'alimento al consumo?

177 E’/sono stata/e indicata/e la/e fase/i (da materie prime, lavorazione e distribuzione) in cui può essere introdotto ogni pericolo per la sicurezza alimentare?

Nell’identificazione dei pericoli, si sono considerate:

178 a) fasi precedenti e successive all’operatività specificata?

179 b) attrezzature di processo, strutture e servizi collegati e ambiente circostante?

180 c) collegamenti a monte e a valle nella filiera alimentare?

181 Per ogniuno dei pericoli per la sicurezza alimentare identificati, è stato determinato, quando possibile, il livello accettabile del pericolo per la sicurezza alimentare nel prodotto finito?

182 Il livello determinato ha tenuto conto dei requisiti legislativi e regolamentari stabiliti, dei requisiti di sicurezza alimentare del cliente, dell'utilizzo previsto da parte del cliente e degli altri dati pertinenti?

183 I risultati della determinazione e le relative giustificazioni sono stati registrati?

7.4.3 Valutazione del pericolo184 E’ stata condotta una valutazione del pericolo per determinare, per ogni pericolo per la sicurezza

alimentare identificato (7.4.2), se la sua eliminazione o riduzione a livelli accettabili sia essenziale per la produzione di un alimento sicuro, e se sia necessario il suo controllo per consentire di rispettare il soddisfacimento dei livelli accettabili definiti?

185 E’ stato valutato ogni pericolo per la sicurezza alimentare secondo la possibile gravità degli effetti nocivi per la salute e la probabilità che si verifichino?

186 E’ stata descritta la metodologia utilizzata e sono stati registrati i risultati della valutazione dei pericoli per la sicurezza alimentare?

7.4.4 Selezione e valutazione delle misure di controllo187 E’ stata selezionata un’appropriata combinazione di misure di controllo, che sia in grado di prevenire,

eliminare o ridurre tali percoli per la sicurezza alimentare ai livelli accettabili definiti (In base alla valutazione dei pericoli di cui al 7.4.3)?

188 Ogni misura di controllo, come descritto in 7.3.5.2, è stata riesaminata in rapporto alla sua efficacia nei confronti dei pericoli per la sicurezza alimentare identificati?

189 Le misure di controllo selezionate sono state suddivise in categorie a seconda che debbano essere gestite tramite PRP operativi o mediante il piano HACCP?

La selezione e la suddivisione in categorie è stata effettuata utilizzando utilizzando un approccio logico che includa le seguenti valutazioni:

190 a) il suo effetto sui pericoli per la sicurezza alimentare identificati rispetto al rigore applicato?

191 b) la sua fattibilità per il monitoraggio (per es. la possibilità di essere monitorato in tempo utile per consentire correzioni immediate)?

192 c) la sua collocazione nel sistema rispetto alle altre misure di controllo?

193 d) la probabilità di guasto nel funzionamento della misura di controllo o di variabilità significativa di lavorazione?

194 e) la gravità della/e conseguenza/e in caso di guasto nel funzionamento?

195 f) se la misura di controllo è specificatamente stabilita ed applicata per eliminare o ridurre significativamente il livello di pericolo/i?

196 g) gli effetti sinergici (ovvero l’interazione che si verifica tra due o più misure che produce un effetto combinato maggiore della somma dei singoli effetti)?

197 Le misure di controllo suddivise in categorie come appartenenti al piano HACCP sono state

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificatoattuate in accordo con il punto 7.6?

198 Le altre misure di controllo sono state attuate come PRP operativi in accordo con il punto 7.5?

199 La metodologia ed i parametri utilizzati per tale suddivisione sono stati descritti in documenti e i risultati della valutazione sono stati registrati?

7.5 Costituzione di programmi di prerequisiti operativi (PRP)I PRP operativi sono stati documentati e includono per ogni programma le seguenti informazioni:

200 a) pericolo/i per la sicurezza alimentare da controllare attraverso il programma (7.4.4)?

201 b) misura/e di controllo (7.4.4)?

202 c) procedure di monitoraggio che dimostrano che i PRP operativi sono attuati?

203 d) correzioni ed azioni correttive da intraprendere se il monitoraggio mostra che i PRP operativi non sono sotto controllo (7.10.1 e 7.10.2)?

204 e) responsabilità ed autorità?

205 f) registrazione/i del monitoraggio?

7.6 Costituzione del piano HACCP7.6.1 Piano HACCP

206 Il piano HACCP è stato documentato e include le seguenti informazioni per ciascun punto critico di controllo(CCP) identificato:

207 a) pericolo/i per la sicurezza alimentare da controllare al CCP (7.4.4)?

208 b) misura/e di controllo (7.4.4)?

209 c) limite/i critico/i (7.6.3)?

210 d) procedura/e di monitoraggio (7.6.4)?

211 e) correzioni e azione/i correttiva/e da intraprendere se sono superati i limiti critici (7.6.5)?

212 f) responsabilità e autorità?

213 g) Registrazione/i del monitoraggio?

7.6.2 Identificazione dei punti critici di controllo (CCP)214 Per ogni pericolo controllato dal piano HACCP, sono stati identificati i CCP per le misure di

controllo identificate (7.4.4)?

7.6.3 Determinazione dei limiti critici per i punti critici di controllo215 Sono stati determinati i limiti critici per il monitoraggio stabilito per ogni CCP?

216 Sono stati stabiliti dei limiti critici per assicurare che il livello accettabile identificato di pericolo per la sicurezza alimentare nel prodotto finito (7.4.2) non venga superato?

217 I limiti critici sono misurabili?

218 E’ stata documentata la spiegazione per la scelta dei limiti critici?

219 I limiti critici basati su dati soggettivi (come l’ispezione visiva del prodotto, processo, manipolazione, ecc.)sono supportati da istruzioni o specifiche e/o formazione e addestramento?

7.6.4 Sistema di monitoraggio dei punti critici di controllo220 E’ stato definito un sistema di monitoraggio per ogni CCP tale da dimostrare che il CCP è sotto

controllo?

221 Il sistema include tutte le misure o le osservazioni programmate in relatizione al/i limite/i critico/i?

Il sistema di monitoraggio è formato da procedure, istruzioni e registrazioni pertinenti che coprano i seguenti:

223 a) misurazioni o osservazioni che forniscono risultati in un intervallo di tempo adeguato?

224 b) dispositivi di monitoraggio utilizzati?

225 c) metodi di taratura applicabili (8.3)?

226 d) frequenze di monitoraggio?

227 e) responsabilità ed autorità correlate al monitoraggio e alla valutazione dei risultati di

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificatomonitoraggio?

228 f) Requisiti e metodi di registrazione?

229 I metodi e la frequenza di monitoraggio sono in grado di determinare quando i limiti critici sono stati superati, in tempo utile per poter isolare il prodotto prima del suo utilizzo o consumo?

7.6.5 Azioni quando i risultati di monitoraggio superano i limiti critici230 Sono state specificate nel piano HACCP le correzioni pianificate e le azioni correttive da

intraprendere quando sono superati i limiti critici?

231 Tali azioni assicurano che la causa della non conformità si identificata, che il/i parametro/i controllato/i alCCP sia/siano riportato/i sotto controllo, e che ne sia impedito il ripetersi (7.10.2)?

232 Sono state stabilite e mantenute p r ocedu re documen t a te per la corretta gestione dei prodotti potenzialmente non sicuri, per assicurare che non siano rilasciati fino a che non siano stati valutati (7.10.3)?

7.7 Aggiornamento delle informazioni e dei documenti preliminari specificatamente ai PRP e al piano HACCPUna volta predisposto/i il/i PRP (7.5) e/o il piano HACCP (7.6), l'organizzazione ha aggiornato, se necessario, le seguenti informazioni:

233 a) caratteristiche del prodotto (7.3.3)?

234 b) utilizzo previsto (7.3.4)?

235 c) diagrammi di flusso (7.3.5.1)?

236 d) fasi di processo (7.3.5.2)?

237 e) misure di controllo (7.3.5.2)?

238 Laddove necessario, il piano HACCP (7.6.1) e le procedure e le istruzioni che specificano il/i PRP (7.2) sono stati modificati?

7.8 Pianificazione della verifica239 La pianificazione della verifica definisce lo scopo, i metodi, le frequenze e le responsabilità per le

attività di verifica?

Le attività di verifica confermano che

240 a) il/i PRP è/sono attuato/i (7.2)?

241 b) le informazioni in ingresso per l'analisi dei pericoli (7.3) sono costantemente aggiornate?

242 c) Il/i PRP operativo/i (7.3) e gli elementi nel piano HACCP (7.6.1) sono attuati ed efficaci?

243 d) i livelli di pericolo rientrano nei livelli accettabili identificati (7.4.2)?

244 e) le altre procedure richieste dall'organizzazione sono attuate ed efficaci?

245 I risultati di tale pianificazione sono presentati in una forma adeguata al metodo operativo dell'organizzazione?

246 I risultati della verifica sono stati registrati e comunicati al gruppo per la sicurezza alimentare?

247 I risultati delle verifiche consentono l'analisi dei risultati delle attività di verifica (8.4.3)?

248 Se la verifica del sistema si basa sulle prove di campioni del prodotto finito, e laddove tali campioni di prova mostrino non conformità con il livello accettabile di pericolo per la sicurezza alimentare (7.4.2), i lotti interessati del prodotto vengono manipolati come potenzialmente non sicuri in accordo con il punto 7.10.3?

7.9 Sistema di rintracciabilità250 L'organizzazione ha stabilito ed applicato un sistema di rintracciabilità che consenta l’identificazione

dei lotti di prodotto e la loro relazione con i lotti di materie prime, registrazioni di processo e spedizione?

251 Il sistema di rintracciabilità è in grado di identificare il materiale in ingresso dai diretti fornitori e il percorso di distribuzione iniziale del prodotto finito?

252 Sono mantenute registrazioni della rintracciabilità per un periodo definito per la valutazione del sistema per consentire la gestione dei prodotti potenzialmente non sicuri e in caso di ritiro del prodotto?

253 Le registrazioni sono in accordo con i requisiti legislativi e regolamentari e con i requisiti del

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificatocliente e possono, per esempio, basarsi sull’identificazione del lotto del prodotto finito?

7.10 Tenuta sotto controllo della non conformità7.10.1 Correzioni

254 L'organizzazione assicura che quando sono superati i limiti critici per il/i CCP (7.6.5), o si verifica una perdita di controllo del/i PRP operativo/i, i prodotti interessati vengono identificati e controllati in relazione al loro utilizzo e rilascio?

E’ stata stabilita e mantenuta una p r ocedu ra documen t a ta che definisce:

255 a) identificazione e valutazione dei prodotti finiti interessati per determinare la corretta manipolazione (7.10.3)?

256 b) revisione delle correzioni effettuate?

257 I prodotti fabbricati nelle condizioni in cui sono stati superati i limiti critici sono gestiti come prodotti potenzialmente non sicuri in accordo con il punto 7.10.3?

258 I prodotti fabbricati nelle condizioni alle quali il/i PRP operativo/i non è/sono stato/i conformato/i sono stati valutati in relazione alla/e causa/e della non conformità e alle relative conseguenze in termini di sicurezza alimentare e sono, ove necessario, gestiti in accordo con il punto 7.10.3?

259 Tale valutazione è stata registrata?

260 Tutte le correzioni sono state approvate dalla/e persona/e responsabile/i, e sono state registrate unitamente a informazioni sulla natura delle non conformità, alla/e relativa/e causa/e e conseguenza/e, comprese le informazioni necessarie per la rintracciabilità dei lotti non conformi?

7.10.2 Azioni correttive261 I dati derivati dal monitoraggio dei PRP operativi e dei CCP sono valutati da persona/e

designata/e con conoscenza (6.2) e autorità (5.4) sufficienti ad attivare le azioni correttive?

262 Le azioni correttive vengono attivate quando sono superati i limiti critici (7.6.5) o quando si verifica una mancanza di conformità con il/i PRP operativo/i?

263 L'organizzazione ha stabilito e mantenuto p r ocedu re documen t a te che specifichino le azioni adeguate per identificare ed eliminare la causa delle non conformità rilevate, per impedirne il verificarsi e per riportare il processo o il sistema sotto controllo dopo aver riscontrato la non conformità?

Tali azioni comprendono:

264 a) riesame delle non conformità (inclusi i reclami dei clienti)?

265 b) esame delle tendenze dei risultati di monitoraggio che possono indicare lo sviluppo verso la perdita di controllo?

266 c) determinazione della/e causa/e di non conformità?

267 d) valutazione della necessità di adottare azioni per assicurarsi che le non conformità si ripetano?

268 e) Individuazione e determinazione delle azioni necessarie?

269 f) registrazione dei risultati delle azioni correttive intraprese?

270 g) Riesame delle azioni correttive intraprese per assicurarsi che siano efficaci?

271 Le azioni correttive vengono registrate?

7.10.3 Gestione dei prodotti potenzialmente non sicuri7.10.3.1

Generalità

L'organizzazione gestisce i prodotti non conformi tramite l’attuazione di azione/i che impedisca/no al prodotto non conforme di entrare nella filiera alimentare, sempre che non sia possibile assicurare che:

272 a) il/i pericolo/i per la sicurezza alimentare in questione è/sono stato/i ridotto/i ai livelli accettabili definiti?

273 b) il/i pericolo/i per la sicurezza alimentare in questione è/sono ridotto/i a livelli accettabili identificati (7.4.2) prima dell’ingresso nella filiera alimentare? oppure

274 c) il prodotto rientra ancora nel/i livello/i accettabile/i definito/i del/i pericolo/i per la sicurezza alimentare in questione nonostante la non conformita?

275 Tutti i lotti di prodotto che possono essere stati interessati da una situazione di non conformità, sono stati tenuti sotto controllo da parte dell'organizzazione fino a che non sono stati valutati?

276 Se i prodotti che non sono più sotto il controllo dell'organizzazione sono successivamente

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificatoriscontrati non sicuri, l'organizzazione ha avvistato le pertinenti parti interessate ed iniziato il ritiro (e richiamo) (7.10.4)?

277 I controlli, i responsi pertinenti e l’autorizzazione a trattare prodotti potenzialmente non sicuri sono stati documentati?

7.10.3.2

Valutazione per il rilascio

Ogni lotto di prodotto interessato dalla non conformità, è stato rilasciato come sicuro solo quando si sia applicata una qualsiasi delle seguenti condizioni:

278 a) l’evidenza diversa dal sistema di monitoraggio dimostri che le misure di controllo sono state efficaci?

279 b) l’evidenza dimostri che l'effetto combinato delle misure di controllo per quel particolare prodotto sia conforme alle prestazioni previste (ovvero livelli accettabili identificati in accordo con il punto 7.4.2)?

280 c) i risultati di campionamento, analisi e/o altre attività di verifica dimostrino che il lotto di prodotto interessato è conforme ai livelli accettabili identificati per il pericolo per la sicurezza alimentare in questione?

7.10.3.3

Disposizioni per i prodotti non conformi

Dopo la valutazione, se il lotto di prodotto non è accettabile per il rilascio, è stato gestito secondo una delle seguenti attività:

281 a) rilavorazione o ulteriore lavorazione all'interno o all'esterno dell’organizzazione per assicurare che il pericolo per la sicurezza alimentare sia eliminato o ridotto a livelli accettabili?

282 b) distruzione e/o smaltimento come rifiuto?

7.10.4 Ritiri (e richiami)283 Per consentire e facilitare il completo e tempestivo ritiro dei lotti di prodotti finiti che sono stati

identificati come non sicuri:

284 a) l'alta direzione ha nominato il personale avente l'autorità di iniziare un ritiro e il personale responsabile dell'esecuzione del ritiro? e

285 b) l'organizzazione ha stabilito e mantenuto una p rocedu ra documen ta ta per

286 1) la notifica alle pertinenti parti interessate (per es. autorità legislative e regolamentari, clienti e/o consumatori)?

287 2) la gestione dei prodotti ritirati nonché i lotti interessati dei prodotti ancora a magazzino? e

288 3) la sequenza di azioni da intraprendere?

289 I prodotti ritirati sono stati messi al sicuro o tenuti sotto supervisione fino alla loro distruzione, utilizzati per fini diversi da quelli originariamente previsti, giudicati sicuri per lo stesso (o altro) utilizzo previsto, o rilavorati in modo da garantire che siano diventati sicuri?

290 La causa, l'estensione e il risultato di un ritirosono stati registrati e riferiti all'alta direzione come informazioni in ingresso per il riesame della direzione (5.8.2)?

291 L'organizzazione ha verificato e registrato l'efficacia del programma di ritiro attraverso l'utilizzo di appropriate tecniche (per es. ritiro simulato o pratica di ritiro)?

8 Validazione, verifica e miglioramento del sistema di gestione per la sicurezza alimentare8.1 Generalità

292 Il gruppo per la sicurezza alimentare ha pianificato e attuato i processi necessari a validare le misure di controllo e/o le combinazioni di misure di controllo e per verificare e migliorare il SGSA?

8.2 Validazione delle combinazioni di misure di controlloPrima di attuare le combinazioni di misure di controllo da includere nel/i PRP operativo/i e nel piano HACCPe dopo ogni cambiamento intervenuto (8.5.2), l'organizzazione ha validato che (3.15):

293 a) le misure di controllo selezionate siano in grado di ottenere il controllo previsto del/i pericolo/i per la sicurezza alimentare per cui sono state designate?

294 b) le misure di controllo siano efficaci e in grado di, in combinazione, assicurare il controllo del/i pericolo/i per la sicurezza alimentare identificato/i per ottenere prodotti finiti che rispondano ai livelli accettabili definiti?

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N° Par UNI EN ISO 22000:2005 STANDARD CHECK-LIST Verificato295 Se il risultato della validazione mostra che uno o entrambi gli elementi sopraindicati non possono

essere confermati, la misura di controllo e/o la loro combinazione sono state modificate e rivalutate (7.4.4)?

296 Le modifiche hanno incluso variazioni delle misure di controllo (ovvero parametri di processo, rigorosità e/o la loro combinazione) e/o variazioni nelle materie prime, tecnologie di fabbricazione, caratteristiche del prodotto finito, metodi di distribuzione e/o utilizzo previsto del prodotto finito? (Facoltativo)

8.3 Tenuta sotto controllo del monitoraggio e della misurazione297 L'organizzazione ha fornito evidenza che i metodi e le attrezzature di monitoraggio e misurazione

specifiche sono adeguati ad assicurare la prestazione delle procedure di monitoraggio e misurazione?

Quando è necessario assicurare risultati validi, i metodi e le attrezzature di misurazione utilizzati sono stati:

298 a) tarati o verificati ad intervalli specificati o prima del loro utilizzo, a fronte misurazioni di riferimento riconducibili a norme internazionali o nazionali?Qualora tali norme non esistano sono state registrate le basi utilizzate per la taratura o la verifica?

299 c) regolati o regolati di nuovo, quando necessario?

300 d) identificati per consentire di conoscere il loro stato di taratura?

301 e) protetti contro regolazioni che potrebbero invalidare i risultati delle misurazioni?

302 f) protetti da danni e deterioramento?

303 Le registrazioni dei risultati delle tarature e delle verifiche sono state mantenute?

304 L'organizzazione ha valutato la validità di precedenti risultati di misurazioni qualora si rilevi che l’attrezzatura o il processo risultassero non conformi ai requisiti?

305 Se le attrezzature di misurazione non sono conformi, l'organizzazione ha adottato azioni appropriate per le attrezzature e tutti i prodotti coinvolti?

306 Sono state mantenute le registrazioni di tale valutazione valutazioni e delle azioni risultanti?

307 Qualora vengano utilizzati software per il monitoraggio e la misurazione di requisiti specificati, è stata confermata la loro idoneità a soddisfare l'applicazione prevista?

308 Tale idoneità ha preceduto l’utilizzo iniziale del software e, quando necessario, è stato confermato?

8.4 Verifica del sistema di gestione per la sicurezza alimentare8.4.1 Verifiche ispettive interne

L'organizzazione ha effettuato ad intervalli pianificati verifiche ispettive interne per determinare se il SGSA:

309 a) è conforme a quanto pianificato, ai requisiti del SGSA stabiliti dall'organizzazione e ai requisiti della norma internazionale?

310 b) è efficacemente attuato e aggiornato?

311 E’ stato pianificato un programma di verifiche ispettive che tenga conto dello stato e dell'importanza dei processi e delle aree oggetto di verifica ispettiva, oltre che delle azioni di aggiornamento risultato di precedenti verifiche ispettive (8.5.2 e 5.8.2)?

312 Sono stati definiti i criteri di verifica ispettiva, gli scopi la frequenza e i metodi?

313 La scelta dei valutatori e la conduzione delle verifiche ispettive assicurano l’obiettività e l’imparzialità del processo di verifica ispettiva?

314 I valutatori non effettuano verifiche ispettive sul proprio lavoro?

315 Le responsabilità ed i requisiti per la pianificazione e la conduzione delle verifiche ispettive e per il resoconto dei risultati e la conservazione delle registrazioni, sono stati definiti in una p r ocedu ra documen t a t a ?

316 Il responsabile dell’area sottoposta a verifica ispettiva assicura che siano adottate, senza indebiti ritardi, le azioni necessarie per eliminare le non conformità rilevate e le loro cause?

317 Le azioni successive prevedono la verifica delle azioni attuate e il resoconto dei risultati di tale verifica?

8.4.2 Valutazione dei singoli risultati delle verifiche318 Il gruppo per la sicurezza alimentare ha sistematicamente valutato i singoli risultati delle verifiche

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319 Se le verifiche non dimostrano la conformità con le disposizioni predisposte, l'organizzazione intraprende azioni al fine di conseguire la conformità richiesta?

Tali azioni includono, senza limitarsi ad essi, il riesame di:

320 a) procedure esistenti e i canali di comunicazione (5.6 e 7.7)?

321 b) conclusioni dell'analisi dei pericoli (7.4), il/i PRP operativo/i definito/i (7.5) e il piano HACCP (7.6.1)?

322 c) il/i PRP (7.2)?

323 d) efficacia della gestione delle risorse umane e delle attività di formazione (6.2)?

8.4.3 Analisi dei risultati delle attività di verifica324 Il gruppo per la sicurezza alimentare ha analizzato i risultati delle attività di verifica, compresi i

risultati delle verifiche ispettive interne (8.4.1) e quelli delle verifiche ispettive esterne?

L'analisi viene eseguita al fine di:

325 a) confermare che le prestazioni generali del sistema soddisfano quanto pianificato ed i requisiti del SGSA stabiliti dall'organizzazione?

326 b) identificare le necessità di aggiornare o migliorare il SGSA?

327 c) identificare le tendenze che indicano una maggiore incidenza di prodotti potenzialmente non sicuri?

328 d) stabilire informazioni per la pianificazione del programma di verifiche ispettive interne riguardante lo stato e l'importanza delle aree da sottoporre a verifica ispettiva?

329 e) fornire l’evidenza che tutte le correzioni e le azioni correttive attuate siano efficaci?

330 I risultati dell’analisi e delle attività risultanti sono stati registrati e riferiti, secondo modalità adeguate, all'alta direzione come informazioni in ingresso per il riesame della direzione (5.8.2)?

331 Questi sono stati utilizzati come informazioni in ingresso per l’aggiornamento del SGSA (8.5.2)? (Facoltativo)

8.5 Miglioramento8.5.1 Miglioramento continuo

332 L'alta direzione assicura che l'organizzazione migliori in modo continuo l'efficacia del SGSA attraverso• l'utilizzo della comunicazione (5.6),• il riesame della direzione (5.8),• le verifiche ispettive interne (8.4.1),• la valutazione dei singoli risultati delle verifiche (8.4.2),• l'analisi dei risultati delle attività di verifica (8.4.3),• la validazione delle combinazioni di misure di controllo (8.2),• le azioni correttive (7.10.2) e• l'aggiornamento del SGSA(8.5.2)?

8.5.2 Aggiornamento del sistema di gestione per la sicurezza alimentare333 L'alta direzione assicura che il SGSA sia costantemente aggiornato?

334 Per ottenere ciò, il gruppo per la sicurezza alimentare ha valutato il SGSA ad intervalli pianificati?

335 Il gruppo ha quindi considerato e quando necessario riesaminato l'analisi dei pericoli (7.4), il/i PRP operativo/i stabilito/i (7.5) e il piano HACCP (7.6.1)?

Le attività di valutazione e aggiornamento si basano su:

336 a) informazioni in ingresso derivanti dalla comunicazione, sia esterna che interna, come indicato nel punto 5.6?

337 b) informazioni in ingresso derivanti da altre informazioni riguardanti l’idoneità, l’adeguatezza e l’efficacia del SGSA?

338 c) informazioni in uscita derivanti dall’analisi dei risultati delle attività di verifica (8.4.3)?

339 d) informazioni in uscita derivanti dal riesame della direzione (5.8.3)?

340 Le attività di aggiornamento del sistema sono state poste in un resoconto, secondo modalità adeguate, come informazioni in ingresso per il riesame della direzione (5.8.2)?

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