Fondazione Ivo de Carneri come NOTIZIE · • Per mamme e bambini • Parliamo di lebbra •...

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Fondazione Ivo de Carneri Sped. in A.P. • Art. 2 Comma 20/C • Legge 662/96 • Milano • Giugno 2008 Anno IX Numero 17 Per la promozione dei piani di lotta alle malattie pa- rassitarie nei Pae- si in via di svilup- po e l’incremento degli studi di Parassitologia www.fondazionedecarneri.it • Viale Monza, 44 • 20127 Milano • Tel. 02 28900393 - 28900401 anche Fax • e-mail: [email protected] NOTIZIE Malattie dimenticate: terapia in cammino A febbraio di quest’anno, in Benin, si è parlato di malattie dimenticate. Il percorso è iniziato nel 2006, quando l’Organizzazione mondiale della sa- nità (Oms) ha proposto una strategia di controllo di alcune malattie tropi- cali, cosiddette “dimenticate”, me- diante il trattamento periodico con farmaci che coprono più infezioni parassitarie; l’obiettivo era ottimizza- re i benefici per le persone colpite da più malattie, nello stesso tempo ridu- cendo notevolmente i costi. Su questo tema nel giugno del 2007 il Laborato- rio di Sanità Pubblica Ivo de Carneri a Pemba (Tanzania) ha ospitato con successo un workshop promosso dall’Oms sul Controllo integrato delle malattie tropicali dimenticate attraverso la terapia preventiva; in quell’occasione l’incontro era indi- rizzato a partecipanti dei Paesi dell’A- frica Subsahariana anglofoni. Il me- desimo corso è stato replicato que- st’anno in Benin, per i Paesi dell’Afri- ca Subsahariana francofona. Una nuova proposta Scopo principale del corso era pro- porre linee guida per sviluppare un piano d’azione nazionale di controllo delle elmintiasi (malattie parassita- rie intestinali), basato proprio sulla strategia della terapia preventiva proposta nel 2006 dall’Oms. Il secon- do obiettivo era di finalizzare il ma- nuale di formazione per lo sviluppo del piano d’azione stesso, con il con- tributo dei partecipanti a entrambi i workshop (del 2007 a Pemba-Tanza- nia e del 2008 in Benin), perché tale documento possa essere prodotto dall’Oms, distribuito nei diversi Paesi dell’Africa Subshariana e applicabile alle diverse realtà locali, a livello na- zionale e distrettuale. Nel corso a Pemba la Fondazione, in collaborazione con l’Oms, ha contri- buito all’organizzazione di questo evento formativo presso il Laborato- rio di Sanità Pubblica Ivo de Carneri. Nel corso in Benin la Fondazione ha collaborato con supporto tecnico alla riuscita del corso stesso, organizzato dall’Ufficio regionale africano del- l’Oms presso l'Institut Régional de Santé Publique a Ouidah. Gli ultimi passi Il workshop in Benin, con 20 medici, direttori di Programmi, dai ministeri della Sanità di 13 Paesi (Burundi, Niger, Mali, Senegal, Repubblica Centroafricana, Congo, Togo, Ruan- da, Angola, Madagascar, Gabon, Ca- merun, Benin) è stato di grande suc- cesso. La competenza degli esperti provenienti da Oms, Università del Camerun, Niger, Danish Bilharzia Laboratory e Fondazione de Carneri e il contributo attivo dei partecipanti hanno permesso di condividere le recenti raccomandazioni scientifi- che, le esperienze di Paesi già opera- tivi nel controllo integrato, e l’inte- resse di quelli ancora in una fase di pianificazione. Principale risultato è stato stimolare la creazione di una rete di contatti tra i diversi Paesi afri- cani, per promuovere queste strate- gie di controllo di più malattie. Inol- tre, il successo del workshop permet- terà all’Oms di finalizzare al meglio il Manuale Operativo, che diventa il prodotto di esperienze e suggeri- menti condivisi da esperti di diversi Paesi africani. Sommario In questo numero: Malattie dimenticate: terapia in cammino 5 x 1000 alla Fondazione Bilancio 2007 Per mamme e bambini Parliamo di lebbra Progetto chirurgia Impianto elettrico Le rubriche: Iniziative Chi siamo Contribuire come Non costa nulla, non sostituisce l’8x1000 e permette di contribuire ai nostri progetti. Destina il 5x1000 alla Fondazione Ivo de Carneri Onlus. Bastano la tua firma e il nostro codice fiscale 97156280154

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• Milano, 29 febbraio - 2 marzoAfrica Oltre: tre giorni di arte, musica,costume e tradizioni popolari dellaTanzania. Manifestazione organizzatadalla Fondazione con il patrocinio delComune di Milano, per far riflettere sualcuni aspetti della vita africana.

• Pavia, 16 aprile La Fondazione Ivo de Carneri aPemba. Un’esperienza sanitario loca-le per un confronto globale, Convegnoorganizzato dalla Fondazione insiemecon l’Almo Collegio Borromeo di Pavia eil patrocinio della Fondazione IRCCSPoliclinico San Matteo di Pavia. A parti-re dall’esperienza a Pemba e dallemalattie dimenticate, si è parlato degliaspetti critici e dei risultati raggiungibi-li con la cooperazione sanitaria.

• Milano, 22 maggio.Nella Basilica di San Marco, Concertodel Coro Bach, Milano, e dell’HesstonCollege Chorale, Stati Uniti, a favoredella Fondazione, con il patrocinio delComune e della Provincia di Milano e ilcontributo della Fondazione Cariplo.Musiche di J. Sebastian Bach e di polifo-nia classica, folklore americano, gospele spirituals, con accompagnamento diorgano.

• Il Comune di Cles ha ospitato 2 alleva-tori di Pemba nell’ambito di un progettodi miglioramento degli allevamentifinanziato dalla provincia Autonoma diTrento e dal Comune stesso. Si è trattatodi uno stage operativo di tre mesi sotto lasupervisione di veterinari trentini.

• Guidavacanze, l’agenzia viaggi diCles, ha deciso di sostenere il nostroProgetto Acqua destinando una quota diogni biglietto venduto durante il 2008.

www.fondazionedecarneri.it

Iniziative Contribuire come

La Fondazione Ivo de Carneri Onlusper realizzare i suoi progetti confidanell’aiuto dei benefattori:

• c.c.p. n. 792200 Iban: IT92P0760101600000000792200intestato alla Fondazione

• c.c. n. 12205G Banca Antonveneta diMilano - Agenzia 400Iban: IT82Z050400161400000012205G

• c.c. n. 1049926 Cassa Rurale di Tuen-no Val di Non - Fil. di Cles -Iban: IT74I0828234670000001049926

• carta di credito indicando importo,numero, tipo di carta e scadenza.

Le erogazioni liberali sono deduci-bili ai sensi del DPR 917/86; del460/97 e modifiche apportate dalDL 35/2005.

FONDAZIONE IVO DE CARNERI NOTIZIE

Direttore ResponsabileVALERIA LAURA CAROZZI

RedazioneFrancesco Napoli

Segreteria di RedazioneSilvana Maggioni

Hanno collaboratoMarco Albonico, Gigliola Banchieri,

Deborah Cocorullo,Valeria Confalonieri.

Fotocomposizione e stampa:AD Print srl

Via dell’Artigianato, 7 - 23875 Osnago (LC)Iscritto nel registro del Tribunale diMilano al n. 687 in data 08/11/1999

Periodico semestrale - Tiratura 2500 copieFinito di stampare giugno 2008

Si ringrazia la Catullo & Sylwan per ilprogetto e la consulenza grafica

La informiamo che i suoi dati saranno sottoposti a operazioni di trat-tamento automatizzato, di conservazione, di utilizzo, di cancellazioneed elaborazione da parte della Fondazione Ivo de Carneri Onlus, fina-lizzate all’invio di materiale informativo e corrispondenza riguardan-te esclusivamente le attività della Fondazione stessa. In ogni momen-to, ai sensi dell’art. 13 legge 675/96, potrà avere accesso ai dati e chie-derne la modifica o cancellazione scrivendo a: Fondazione Ivo de Car-neri Onlus-Viale Monza 44-20127 Milano.

P.O. Box 122, Wawi, Chake Chake, Pemba Island - Zanzibar (Tanzania)

Tel./Fax +255 24 2452003e-mail: [email protected]

Atto costitutivo: 27 ottobre 1994Riconoscimenti: Ministero della Sanità:96A1550; Onlus: 99A3085; Ong: L. 49/87 a. 28.Organi della Fondazione Presidente, Consiglio di Amministrazione, Segretario Generale, Comitato Scientifico,Collegio dei revisori dei conti, Comitato d’o-nore. Molte sono le persone che collaboranocon la Fondazione come volontari.Membri del comitato scientifico Marco Albonico, ASL 2, Torino; Luigi DeCarli, Università di Pavia; Luigi Di Matteo,ASL Voghera; Albis F. Gabrielli, Oms, Gine-vra; Claudio Genchi, Università di Milano;Edoardo Pozio, Istituto Superiore di Sanità,Roma; Giovanni Rezza, Istituto Superiore diSanità, Roma; Lorenzo Savioli, Oms, Ginevra.Sedi operative Milano - Viale Monza, 44Cles (TN) - Ex Filanda, Via delle ScuoleZanzibar, Tanzania - P.O. Box 3773

Chi siamo

Fondazione Ivo de Carneri

Sped. in A.P. • Art. 2 Comma 20/C • Legge 662/96 • Milano • Giugno 2008 Anno IX Numero 17

Per la promozionedei piani di lottaalle malattie pa-rassitarie nei Pae-si in via di svilup-po e l’incrementodegli studi diParassitologia

www.fondazionedecarneri.it • Viale Monza, 44 • 20127 Milano • Tel. 02 28900393 - 28900401 anche Fax • e-mail: [email protected]

N O T I Z I EProgetto chirurgia

E’ stato avviato nel novembre 2007 ilprogetto biennale di supporto al re-parto di chirurgia dell’ospedale diChake Chake – Pemba (Tanzania).Il progetto ha visto l’invio di materia-le grazie all’attiva opera della comu-nità di Cles (TN), donato all’ospedaledurante una cerimonia alla presenzadelle autorità sanitarie locali. Oltre aun’autoambulanza e a un tavolo chi-rurgico, numerose le strumentazioniper la sala operatoria e i farmaci for-niti gratuitamente. Insieme con l’in-vio di materiali, è stata avviata anchela componente di rafforzamento delpersonale sanitario locale, attraversola presenza di chirurghi italiani. I chi-rurghi, in loco a rotazione per un pe-riodo di minimo di due mesi, sono af-fiancati dai paramedici locali per iltrasferimento delle competenze, alfine di creare un’équipe medica loca-le in grado di effettuare in autonomiainterventi di chirurgia generale noncomplessa.

Impianto Elettrico

A dicembre 2007 si è concluso il pro-getto di riabilitazione dell’impiantoelettrico del Laboratorio di Sanità Pub-blica Ivo de Carneri sull’isola di Pemba(Tanzania), finanziato al 70 per centodalla Provincia Autonoma di Trento.I progetti implementati dall’avviodelle attività nel 2000 hanno infatticomportato l’acquisto di nuove appa-recchiature, con un aumento del con-sumo energetico della struttura. Perfar fronte a questa esigenza, è statopotenziato il sistema elettrico del La-boratorio con un nuovo generatore el’adeguamento di tutto l’impianto.

Sala operatoria dell’ospedale di Chake Chake

Malattie dimenticate: terapia in camminoA febbraio di quest’anno, in Benin, siè parlato di malattie dimenticate. Ilpercorso è iniziato nel 2006, quandol’Organizzazione mondiale della sa-nità (Oms) ha proposto una strategiadi controllo di alcune malattie tropi-cali, cosiddette “dimenticate”, me-diante il trattamento periodico confarmaci che coprono più infezioniparassitarie; l’obiettivo era ottimizza-re i benefici per le persone colpite dapiù malattie, nello stesso tempo ridu-cendo notevolmente i costi. Su questotema nel giugno del 2007 il Laborato-rio di Sanità Pubblica Ivo de Carneria Pemba (Tanzania) ha ospitato consuccesso un workshop promossodall’Oms sul Controllo integratodelle malattie tropicali dimenticateattraverso la terapia preventiva; inquell’occasione l’incontro era indi-rizzato a partecipanti dei Paesi dell’A-frica Subsahariana anglofoni. Il me-desimo corso è stato replicato que-st’anno in Benin, per i Paesi dell’Afri-ca Subsahariana francofona.

Una nuova propostaScopo principale del corso era pro-porre linee guida per sviluppare unpiano d’azione nazionale di controllodelle elmintiasi (malattie parassita-rie intestinali), basato proprio sullastrategia della terapia preventivaproposta nel 2006 dall’Oms. Il secon-

do obiettivo era di finalizzare il ma-nuale di formazione per lo sviluppodel piano d’azione stesso, con il con-tributo dei partecipanti a entrambi iworkshop (del 2007 a Pemba-Tanza-nia e del 2008 in Benin), perché taledocumento possa essere prodottodall’Oms, distribuito nei diversi Paesidell’Africa Subshariana e applicabilealle diverse realtà locali, a livello na-zionale e distrettuale.Nel corso a Pemba la Fondazione, incollaborazione con l’Oms, ha contri-buito all’organizzazione di questoevento formativo presso il Laborato-rio di Sanità Pubblica Ivo de Carneri.Nel corso in Benin la Fondazione hacollaborato con supporto tecnico allariuscita del corso stesso, organizzatodall’Ufficio regionale africano del-l’Oms presso l'Institut Régional deSanté Publique a Ouidah.

Gli ultimi passiIl workshop in Benin, con 20 medici,direttori di Programmi, dai ministeridella Sanità di 13 Paesi (Burundi,Niger, Mali, Senegal, RepubblicaCentroafricana, Congo, Togo, Ruan-da, Angola, Madagascar, Gabon, Ca-merun, Benin) è stato di grande suc-cesso. La competenza degli espertiprovenienti da Oms, Università delCamerun, Niger, Danish BilharziaLaboratory e Fondazione de Carneri

e il contributo attivo dei partecipantihanno permesso di condividere lerecenti raccomandazioni scientifi-che, le esperienze di Paesi già opera-tivi nel controllo integrato, e l’inte-resse di quelli ancora in una fase dipianificazione. Principale risultato èstato stimolare la creazione di unarete di contatti tra i diversi Paesi afri-cani, per promuovere queste strate-gie di controllo di più malattie. Inol-tre, il successo del workshop permet-terà all’Oms di finalizzare al meglioil Manuale Operativo, che diventa ilprodotto di esperienze e suggeri-menti condivisi da esperti di diversiPaesi africani.

SommarioIn questo numero:• Malattie dimenticate:

terapia in cammino • 5 x 1000 alla Fondazione• Bilancio 2007• Per mamme e bambini• Parliamo di lebbra• Progetto chirurgia• Impianto elettrico

Le rubriche:• Iniziative• Chi siamo• Contribuire come

Non costa nulla, non sostituisce l’8x1000 e permette di contribuire ai nostri progetti.

Destina il 5x1000 alla Fondazione Ivo de Carneri Onlus. Bastano la tua firma e il nostro codice fiscale 97156280154

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Parliamo di lebbraBilancio 2007

Presso il villaggio di Gombani(Pemba – Tanzania) si trova unDispensario che dal 2003 svolgeun’attività ambulatoriale gratuita eoffre un servizio clinico mobile percoloro che sono impossibilitati araggiungere la struttura. Avviatodalla Fondazione Ivo de Carneri incollaborazione con una charityscozzese, il Dispensario maternoinfantile di Gombani proseguenelle sue attività, con oltre 100viste ogni giorno, cinque giorni lasettimana. Viene garantita l’eroga-zione gratuita di un servizio sani-tario indispensabile, cui si associaun’attività di educazione sanitariaper le principali malattie: il tuttointeramente gestito da personalemedico/infermieristico e ammini-strativo locale.Quest’anno, la Fondazione Ivo deCarneri si sta attivando per unaraccolta fondi destinata allaristrutturazione di un’altra ala delDispensario, dedicata alle vaccina-zioni della prima infanzia, in con-dizioni strutturali e igienichemolto precarie. Le vaccinazionicontro le più comuni malattieinfettive quali poliomielite, morbil-lo, tetano, costituiscono un efficacemezzo di controllo e prevenzionedi malattie ad altissimo rischio peri bambini a Pemba. La Fondazioneritiene tale ristrutturazione neces-saria per garantire un servizioadeguato e continuativo.

UTILIZZO DELLE RISORSE

Sostegno Ospedale di Chake-Chake 8.723Progetto dispensario 6.273Sostegno PHL-IdC 121.158Ristrutturazione scuola Madungu 15.000Sostegno Zanzibar branch 10.619Progetto formazionemedicina tropicale 117.384Progetto revisioneprogrammi sanitari 33.614Progetto Nepal 3.172Costi amm/vi e promozionali 43.875

Totale utilizzi 359.818

FONTI DI ENTRATA

Enti pubblici 114.034Organizzazioni/società 165.101Donazioni diverse 70.230Entrate diverse 10.453

Totale entrate 359.818

La generosità di quanti hanno creduto nel lavoro portato avantinegli anni dalla Fondazione Ivo de Carneri, condividendone gliobiettivi, ha consentito anche nel 2007 di realizzare progettiimportanti a sostegno di comunità disagiate.A tutti un grazie di cuore, nella viva speranza che possiate conti-nuare a sostenerci perché la Fondazione possa fare sempremeglio e di più.

Enti pubblici

Organizzazioni/società

Donazioni diverse

Entrate diverse

Per mammee bambini

L’ala del Dispensario dedicata alle vaccina-zioni da ristrutturare

Progetto revisioneprogrammi sanitari

Progetto Nepal

Costi amm/vi e promozionali

Che cos’è?Una malattia infettiva cronica. E’causata da un micobatterio (Myco-bacterium leprae) scoperto nel 1873da Gerhard Armauer Hansen. Il mi-cobatterio della lebbra si moltiplicalentamente e i sintomi della malat-tia possono manifestarsi anchedopo 20 anni. La lebbra affonda lesue radici nella storia dell’uomo,sin dalle antiche civiltà cinesi, egi-zie e indiane: risale al 600 avantiCristo la prima segnalazione scrittadella malattia. L’Organizzazionemondiale della sanità (Oms) sottoli-nea come non sia calcolabile il nu-mero di persone che nel tempohanno avuto la lebbra che, con lesue lesioni cutanee, causa di emar-ginazione sociale, era vista comemalattia mutilante e senza cura.Secondo gli ultimi dati dell’Oms, nel2006 viene segnalata una riduzionedel 13,4 per cento del numero dinuovi casi registrati rispetto al 2005.All’inizio del 2007 ce n’erano nelmondo quasi 225.000. Vi sono anco-ra quattro Paesi (Brasile, Repubbli-ca Democratica del Congo, Mozam-bico e Nepal) che non hanno rag-giunto l’obiettivo di eliminazione,che richiede un numero di casinella popolazione inferiore a 1 su10.000, un limite sotto il quale lamalattia tenderebbe a scomparire.Nel mondo ci sarebbero da uno a

due milioni di persone con i segnidella lebbra visibili e irreversibili.

Come si trasmetteLa trasmissione non è del tuttonota, ma avverrebbe in caso di con-tatto con persone malate non intrattamento, attraverso le vie respi-ratorie.

Che sintomi provocaLa malattia colpisce soprattutto lapelle e i nervi, le vie respiratorie su-periori e gli occhi. Vi possono esse-re macchie, lesioni cutanee, perditadi sensibilità, ispessimento deinervi e debolezza muscolare. L’infe-zione non curata può causare dannivia via più gravi alle strutture inte-ressate (pelle, nervi, arti e occhi).

Come si diagnosticaIn genere viene fatta diagnosi dilebbra in base alle manifestazionicliniche. E’ quindi raro il ricorso aesami di laboratorio o altre indagi-ni; spesso sono le stesse personecon disturbi a consultare un centrodi salute e per la diagnosi basta l’e-sperienza di operatori sanitari, pre-parati sulla malattia e le sue mani-festazioni.

Come si curaE’ possibile trattare la lebbra ed evi-tare, iniziando presto la cura, che il

malato vada incontro a disabilità.La terapia raccomandata dal 1981dall’Oms si basa su tre farmaci(MDT-Multidrug Therapy). Dal1995 i farmaci necessari per la MDTsono forniti gratuitamente e il trat-tamento risulta sicuro ed efficace. Ifarmaci sono da prendere per unperiodo prolungato (mesi), ma giàdopo la prima dose il malato non èpiù infettivo e viene interrotta latrasmissione della malattia.

Per saperne di più:Oms: http://www.who.int

SEGNALI DI SPERANZA

Il nome - malattie tropicali di-menticate - sottolinea le carat-teristiche che le accomunano:malattie di cui si parla poco,scomparse dai Paesi ricchi erelegate in quelli poveri. L’Omscalcola che nel mondo oltre unmiliardo di persone soffra diuna o più di queste malattie,diffuse soprattutto dove mancala possibilità di cure di base,l’accesso ad acqua pulita, la di-sponibilità di servizi igieniciadeguati. La lista dell’Oms almomento ne racchiude 14, dainomi difficili come schistoso-miasi, elimintiasi, filariasi, on-cocercosi, dracunculosi, tripa-nosomiasi o leishmaniosi, ealtri forse più noti, come febbreemorragica di dengue, lebbra ecolera. Qualcosa negli ultimianni si sta muovendo: nell’Omslavora un Dipartimento dedica-to a questo gruppo di malattie ead aprile del 2007 è stato ulte-riormente sottolineato l’impe-gno dell’Oms; a febbraio del2008 è arrivato l’annuncio diun aumento dell’impegno degliStati Uniti nella lotta alle ma-lattie dimenticate.Dati distribuzione geografica: > 2 casi/10.000 area marrone scuro; 1,5-2/10.000 area marrone

chiaro; 1,0-1,5/10.000 area arancione; < 1/10.000 area gialla; 0/10.000 area bianca (fonte Oms)

Sostegno Ospedale di Chake-Chake

Progetto dispensario

Sostegno PHL-IdC

Ristrutturazione scuola Madungu

Sostegno Zanzibar branch

Progetto formazionee medicina tropicale

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Parliamo di lebbraBilancio 2007

Presso il villaggio di Gombani(Pemba – Tanzania) si trova unDispensario che dal 2003 svolgeun’attività ambulatoriale gratuita eoffre un servizio clinico mobile percoloro che sono impossibilitati araggiungere la struttura. Avviatodalla Fondazione Ivo de Carneri incollaborazione con una charityscozzese, il Dispensario maternoinfantile di Gombani proseguenelle sue attività, con oltre 100viste ogni giorno, cinque giorni lasettimana. Viene garantita l’eroga-zione gratuita di un servizio sani-tario indispensabile, cui si associaun’attività di educazione sanitariaper le principali malattie: il tuttointeramente gestito da personalemedico/infermieristico e ammini-strativo locale.Quest’anno, la Fondazione Ivo deCarneri si sta attivando per unaraccolta fondi destinata allaristrutturazione di un’altra ala delDispensario, dedicata alle vaccina-zioni della prima infanzia, in con-dizioni strutturali e igienichemolto precarie. Le vaccinazionicontro le più comuni malattieinfettive quali poliomielite, morbil-lo, tetano, costituiscono un efficacemezzo di controllo e prevenzionedi malattie ad altissimo rischio peri bambini a Pemba. La Fondazioneritiene tale ristrutturazione neces-saria per garantire un servizioadeguato e continuativo.

UTILIZZO DELLE RISORSE

Sostegno Ospedale di Chake-Chake 8.723Progetto dispensario 6.273Sostegno PHL-IdC 121.158Ristrutturazione scuola Madungu 15.000Sostegno Zanzibar branch 10.619Progetto formazionemedicina tropicale 117.384Progetto revisioneprogrammi sanitari 33.614Progetto Nepal 3.172Costi amm/vi e promozionali 43.875

Totale utilizzi 359.818

FONTI DI ENTRATA

Enti pubblici 114.034Organizzazioni/società 165.101Donazioni diverse 70.230Entrate diverse 10.453

Totale entrate 359.818

La generosità di quanti hanno creduto nel lavoro portato avantinegli anni dalla Fondazione Ivo de Carneri, condividendone gliobiettivi, ha consentito anche nel 2007 di realizzare progettiimportanti a sostegno di comunità disagiate.A tutti un grazie di cuore, nella viva speranza che possiate conti-nuare a sostenerci perché la Fondazione possa fare sempremeglio e di più.

Enti pubblici

Organizzazioni/società

Donazioni diverse

Entrate diverse

Per mammee bambini

L’ala del Dispensario dedicata alle vaccina-zioni da ristrutturare

Progetto revisioneprogrammi sanitari

Progetto Nepal

Costi amm/vi e promozionali

Che cos’è?Una malattia infettiva cronica. E’causata da un micobatterio (Myco-bacterium leprae) scoperto nel 1873da Gerhard Armauer Hansen. Il mi-cobatterio della lebbra si moltiplicalentamente e i sintomi della malat-tia possono manifestarsi anchedopo 20 anni. La lebbra affonda lesue radici nella storia dell’uomo,sin dalle antiche civiltà cinesi, egi-zie e indiane: risale al 600 avantiCristo la prima segnalazione scrittadella malattia. L’Organizzazionemondiale della sanità (Oms) sottoli-nea come non sia calcolabile il nu-mero di persone che nel tempohanno avuto la lebbra che, con lesue lesioni cutanee, causa di emar-ginazione sociale, era vista comemalattia mutilante e senza cura.Secondo gli ultimi dati dell’Oms, nel2006 viene segnalata una riduzionedel 13,4 per cento del numero dinuovi casi registrati rispetto al 2005.All’inizio del 2007 ce n’erano nelmondo quasi 225.000. Vi sono anco-ra quattro Paesi (Brasile, Repubbli-ca Democratica del Congo, Mozam-bico e Nepal) che non hanno rag-giunto l’obiettivo di eliminazione,che richiede un numero di casinella popolazione inferiore a 1 su10.000, un limite sotto il quale lamalattia tenderebbe a scomparire.Nel mondo ci sarebbero da uno a

due milioni di persone con i segnidella lebbra visibili e irreversibili.

Come si trasmetteLa trasmissione non è del tuttonota, ma avverrebbe in caso di con-tatto con persone malate non intrattamento, attraverso le vie respi-ratorie.

Che sintomi provocaLa malattia colpisce soprattutto lapelle e i nervi, le vie respiratorie su-periori e gli occhi. Vi possono esse-re macchie, lesioni cutanee, perditadi sensibilità, ispessimento deinervi e debolezza muscolare. L’infe-zione non curata può causare dannivia via più gravi alle strutture inte-ressate (pelle, nervi, arti e occhi).

Come si diagnosticaIn genere viene fatta diagnosi dilebbra in base alle manifestazionicliniche. E’ quindi raro il ricorso aesami di laboratorio o altre indagi-ni; spesso sono le stesse personecon disturbi a consultare un centrodi salute e per la diagnosi basta l’e-sperienza di operatori sanitari, pre-parati sulla malattia e le sue mani-festazioni.

Come si curaE’ possibile trattare la lebbra ed evi-tare, iniziando presto la cura, che il

malato vada incontro a disabilità.La terapia raccomandata dal 1981dall’Oms si basa su tre farmaci(MDT-Multidrug Therapy). Dal1995 i farmaci necessari per la MDTsono forniti gratuitamente e il trat-tamento risulta sicuro ed efficace. Ifarmaci sono da prendere per unperiodo prolungato (mesi), ma giàdopo la prima dose il malato non èpiù infettivo e viene interrotta latrasmissione della malattia.

Per saperne di più:Oms: http://www.who.int

SEGNALI DI SPERANZA

Il nome - malattie tropicali di-menticate - sottolinea le carat-teristiche che le accomunano:malattie di cui si parla poco,scomparse dai Paesi ricchi erelegate in quelli poveri. L’Omscalcola che nel mondo oltre unmiliardo di persone soffra diuna o più di queste malattie,diffuse soprattutto dove mancala possibilità di cure di base,l’accesso ad acqua pulita, la di-sponibilità di servizi igieniciadeguati. La lista dell’Oms almomento ne racchiude 14, dainomi difficili come schistoso-miasi, elimintiasi, filariasi, on-cocercosi, dracunculosi, tripa-nosomiasi o leishmaniosi, ealtri forse più noti, come febbreemorragica di dengue, lebbra ecolera. Qualcosa negli ultimianni si sta muovendo: nell’Omslavora un Dipartimento dedica-to a questo gruppo di malattie ead aprile del 2007 è stato ulte-riormente sottolineato l’impe-gno dell’Oms; a febbraio del2008 è arrivato l’annuncio diun aumento dell’impegno degliStati Uniti nella lotta alle ma-lattie dimenticate.Dati distribuzione geografica: > 2 casi/10.000 area marrone scuro; 1,5-2/10.000 area marrone

chiaro; 1,0-1,5/10.000 area arancione; < 1/10.000 area gialla; 0/10.000 area bianca (fonte Oms)

Sostegno Ospedale di Chake-Chake

Progetto dispensario

Sostegno PHL-IdC

Ristrutturazione scuola Madungu

Sostegno Zanzibar branch

Progetto formazionee medicina tropicale

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• Milano, 29 febbraio - 2 marzoAfrica Oltre: tre giorni di arte, musica,costume e tradizioni popolari dellaTanzania. Manifestazione organizzatadalla Fondazione con il patrocinio delComune di Milano, per far riflettere sualcuni aspetti della vita africana.

• Pavia, 16 aprile La Fondazione Ivo de Carneri aPemba. Un’esperienza sanitario loca-le per un confronto globale, Convegnoorganizzato dalla Fondazione insiemecon l’Almo Collegio Borromeo di Pavia eil patrocinio della Fondazione IRCCSPoliclinico San Matteo di Pavia. A parti-re dall’esperienza a Pemba e dallemalattie dimenticate, si è parlato degliaspetti critici e dei risultati raggiungibi-li con la cooperazione sanitaria.

• Milano, 22 maggio.Nella Basilica di San Marco, Concertodel Coro Bach, Milano, e dell’HesstonCollege Chorale, Stati Uniti, a favoredella Fondazione, con il patrocinio delComune e della Provincia di Milano e ilcontributo della Fondazione Cariplo.Musiche di J. Sebastian Bach e di polifo-nia classica, folklore americano, gospele spirituals, con accompagnamento diorgano.

• Il Comune di Cles ha ospitato 2 alleva-tori di Pemba nell’ambito di un progettodi miglioramento degli allevamentifinanziato dalla provincia Autonoma diTrento e dal Comune stesso. Si è trattatodi uno stage operativo di tre mesi sotto lasupervisione di veterinari trentini.

• Guidavacanze, l’agenzia viaggi diCles, ha deciso di sostenere il nostroProgetto Acqua destinando una quota diogni biglietto venduto durante il 2008.

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Iniziative Contribuire come

La Fondazione Ivo de Carneri Onlusper realizzare i suoi progetti confidanell’aiuto dei benefattori:

• c.c.p. n. 792200 Iban: IT92P0760101600000000792200intestato alla Fondazione

• c.c. n. 12205G Banca Antonveneta diMilano - Agenzia 400Iban: IT82Z050400161400000012205G

• c.c. n. 1049926 Cassa Rurale di Tuen-no Val di Non - Fil. di Cles -Iban: IT74I0828234670000001049926

• carta di credito indicando importo,numero, tipo di carta e scadenza.

Le erogazioni liberali sono deduci-bili ai sensi del DPR 917/86; del460/97 e modifiche apportate dalDL 35/2005.

FONDAZIONE IVO DE CARNERI NOTIZIE

Direttore ResponsabileVALERIA LAURA CAROZZI

RedazioneFrancesco Napoli

Segreteria di RedazioneSilvana Maggioni

Hanno collaboratoMarco Albonico, Gigliola Banchieri,

Deborah Cocorullo,Valeria Confalonieri.

Fotocomposizione e stampa:AD Print srl

Via dell’Artigianato, 7 - 23875 Osnago (LC)Iscritto nel registro del Tribunale diMilano al n. 687 in data 08/11/1999

Periodico semestrale - Tiratura 2500 copieFinito di stampare giugno 2008

Si ringrazia la Catullo & Sylwan per ilprogetto e la consulenza grafica

La informiamo che i suoi dati saranno sottoposti a operazioni di trat-tamento automatizzato, di conservazione, di utilizzo, di cancellazioneed elaborazione da parte della Fondazione Ivo de Carneri Onlus, fina-lizzate all’invio di materiale informativo e corrispondenza riguardan-te esclusivamente le attività della Fondazione stessa. In ogni momen-to, ai sensi dell’art. 13 legge 675/96, potrà avere accesso ai dati e chie-derne la modifica o cancellazione scrivendo a: Fondazione Ivo de Car-neri Onlus-Viale Monza 44-20127 Milano.

P.O. Box 122, Wawi, Chake Chake, Pemba Island - Zanzibar (Tanzania)

Tel./Fax +255 24 2452003e-mail: [email protected]

Atto costitutivo: 27 ottobre 1994Riconoscimenti: Ministero della Sanità:96A1550; Onlus: 99A3085; Ong: L. 49/87 a. 28.Organi della Fondazione Presidente, Consiglio di Amministrazione, Segretario Generale, Comitato Scientifico,Collegio dei revisori dei conti, Comitato d’o-nore. Molte sono le persone che collaboranocon la Fondazione come volontari.Membri del comitato scientifico Marco Albonico, ASL 2, Torino; Luigi DeCarli, Università di Pavia; Luigi Di Matteo,ASL Voghera; Albis F. Gabrielli, Oms, Gine-vra; Claudio Genchi, Università di Milano;Edoardo Pozio, Istituto Superiore di Sanità,Roma; Giovanni Rezza, Istituto Superiore diSanità, Roma; Lorenzo Savioli, Oms, Ginevra.Sedi operative Milano - Viale Monza, 44Cles (TN) - Ex Filanda, Via delle ScuoleZanzibar, Tanzania - P.O. Box 3773

Chi siamo

Fondazione Ivo de Carneri

Sped. in A.P. • Art. 2 Comma 20/C • Legge 662/96 • Milano • Giugno 2008 Anno IX Numero 17

Per la promozionedei piani di lottaalle malattie pa-rassitarie nei Pae-si in via di svilup-po e l’incrementodegli studi diParassitologia

www.fondazionedecarneri.it • Viale Monza, 44 • 20127 Milano • Tel. 02 28900393 - 28900401 anche Fax • e-mail: [email protected]

N O T I Z I EProgetto chirurgia

E’ stato avviato nel novembre 2007 ilprogetto biennale di supporto al re-parto di chirurgia dell’ospedale diChake Chake – Pemba (Tanzania).Il progetto ha visto l’invio di materia-le grazie all’attiva opera della comu-nità di Cles (TN), donato all’ospedaledurante una cerimonia alla presenzadelle autorità sanitarie locali. Oltre aun’autoambulanza e a un tavolo chi-rurgico, numerose le strumentazioniper la sala operatoria e i farmaci for-niti gratuitamente. Insieme con l’in-vio di materiali, è stata avviata anchela componente di rafforzamento delpersonale sanitario locale, attraversola presenza di chirurghi italiani. I chi-rurghi, in loco a rotazione per un pe-riodo di minimo di due mesi, sono af-fiancati dai paramedici locali per iltrasferimento delle competenze, alfine di creare un’équipe medica loca-le in grado di effettuare in autonomiainterventi di chirurgia generale noncomplessa.

Impianto Elettrico

A dicembre 2007 si è concluso il pro-getto di riabilitazione dell’impiantoelettrico del Laboratorio di Sanità Pub-blica Ivo de Carneri sull’isola di Pemba(Tanzania), finanziato al 70 per centodalla Provincia Autonoma di Trento.I progetti implementati dall’avviodelle attività nel 2000 hanno infatticomportato l’acquisto di nuove appa-recchiature, con un aumento del con-sumo energetico della struttura. Perfar fronte a questa esigenza, è statopotenziato il sistema elettrico del La-boratorio con un nuovo generatore el’adeguamento di tutto l’impianto.

Sala operatoria dell’ospedale di Chake Chake

Malattie dimenticate: terapia in camminoA febbraio di quest’anno, in Benin, siè parlato di malattie dimenticate. Ilpercorso è iniziato nel 2006, quandol’Organizzazione mondiale della sa-nità (Oms) ha proposto una strategiadi controllo di alcune malattie tropi-cali, cosiddette “dimenticate”, me-diante il trattamento periodico confarmaci che coprono più infezioniparassitarie; l’obiettivo era ottimizza-re i benefici per le persone colpite dapiù malattie, nello stesso tempo ridu-cendo notevolmente i costi. Su questotema nel giugno del 2007 il Laborato-rio di Sanità Pubblica Ivo de Carneria Pemba (Tanzania) ha ospitato consuccesso un workshop promossodall’Oms sul Controllo integratodelle malattie tropicali dimenticateattraverso la terapia preventiva; inquell’occasione l’incontro era indi-rizzato a partecipanti dei Paesi dell’A-frica Subsahariana anglofoni. Il me-desimo corso è stato replicato que-st’anno in Benin, per i Paesi dell’Afri-ca Subsahariana francofona.

Una nuova propostaScopo principale del corso era pro-porre linee guida per sviluppare unpiano d’azione nazionale di controllodelle elmintiasi (malattie parassita-rie intestinali), basato proprio sullastrategia della terapia preventivaproposta nel 2006 dall’Oms. Il secon-

do obiettivo era di finalizzare il ma-nuale di formazione per lo sviluppodel piano d’azione stesso, con il con-tributo dei partecipanti a entrambi iworkshop (del 2007 a Pemba-Tanza-nia e del 2008 in Benin), perché taledocumento possa essere prodottodall’Oms, distribuito nei diversi Paesidell’Africa Subshariana e applicabilealle diverse realtà locali, a livello na-zionale e distrettuale.Nel corso a Pemba la Fondazione, incollaborazione con l’Oms, ha contri-buito all’organizzazione di questoevento formativo presso il Laborato-rio di Sanità Pubblica Ivo de Carneri.Nel corso in Benin la Fondazione hacollaborato con supporto tecnico allariuscita del corso stesso, organizzatodall’Ufficio regionale africano del-l’Oms presso l'Institut Régional deSanté Publique a Ouidah.

Gli ultimi passiIl workshop in Benin, con 20 medici,direttori di Programmi, dai ministeridella Sanità di 13 Paesi (Burundi,Niger, Mali, Senegal, RepubblicaCentroafricana, Congo, Togo, Ruan-da, Angola, Madagascar, Gabon, Ca-merun, Benin) è stato di grande suc-cesso. La competenza degli espertiprovenienti da Oms, Università delCamerun, Niger, Danish BilharziaLaboratory e Fondazione de Carneri

e il contributo attivo dei partecipantihanno permesso di condividere lerecenti raccomandazioni scientifi-che, le esperienze di Paesi già opera-tivi nel controllo integrato, e l’inte-resse di quelli ancora in una fase dipianificazione. Principale risultato èstato stimolare la creazione di unarete di contatti tra i diversi Paesi afri-cani, per promuovere queste strate-gie di controllo di più malattie. Inol-tre, il successo del workshop permet-terà all’Oms di finalizzare al meglioil Manuale Operativo, che diventa ilprodotto di esperienze e suggeri-menti condivisi da esperti di diversiPaesi africani.

SommarioIn questo numero:• Malattie dimenticate:

terapia in cammino • 5 x 1000 alla Fondazione• Bilancio 2007• Per mamme e bambini• Parliamo di lebbra• Progetto chirurgia• Impianto elettrico

Le rubriche:• Iniziative• Chi siamo• Contribuire come

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