Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il...

64

Transcript of Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il...

Page 1: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di
Page 2: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Fondazione Giovanni Carlo RotaO.N.L.U.S.

POLIAMBULATORIO SPECIALISTICOAut. n. 20 DEL 17/10/2006 - Direttore Sanitario Dr. Fausto Svanoni

PER INFORMAZIONI E APPUNTAMENTI: Visite specialistiche, ecografie e fisiokinesiterapia - Tel. 0356320050 - [email protected]

Info: Tel. 035.6320011 - Almenno San Salvatore via Repubblica 1 - [email protected] - www.fondazionerota.it

CARDIOLOGIA- Dr. Enrico IavaroneCHIRURGIA VASCOLARE- Dr. Francesco CusmaiDERMATOLOGIA- Dr. Claudio AmatoENDOCRINOLOGIA/DIABETOLOGIA- Dr. Giorgio PaganiGASTROENTEROLOGIA- Dr. Paolo SerboliGERIATRIA- Dr. Alberto OngaroMEDICINA INTERNA E GERIATRIA- Dr.ssa Marina MangiaGINECOLOGIA E OSTETRICIA- Dr.ssa Raffaella Laquintana MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE- Dr. Pietro BoneraMED. INTERNA E GASTROENTEROLOGIA- Dr. Fausto SvanoniMEDICINA LEGALE- Dr. Massimiliano FerraraNEUROLOGIA- Dr. G. Pietro SalviORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA- Dr. Antonio LocatelliOTORINOLARINGOIATRIA- Dr. Franco FabrettiPNEUMOLOGIA- Dr. Marco CologniUROLOGIA- Dr. Maurizio GozoVULNOLOGIA- Dr. Sergio AccardiBIOLOGO NUTRIZIONISTA- Dr. Paolo BianchiniDIAGNOSI E TERAPIA OSTEOPOROSI- Dr.ssa Marcella Montini PSICOLOGIA- Dr.ssa Michela PersoneniPSICHIATRIA PSICOLOGIA- Dr.Filippo Tancredi(Convenzione con il Centro di Psicologia Clinica Anisé)

ECOGRAFIA DIAGNOSTICA Dr. Pierfranco Galbiati

● ECOGRAFIA ADDOME SUPERIORE - ADDOME INFERIORE● ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO● ECOGRAFIA COLLO E TIROIDE● ECOGRAFIA APPARATO URINARIO - TESTICOLI● ECOGRAFIA TESSUTI MOLLI - MUSCOLARE

ECOCOLOR DOPPLER Dr. Francesco Cusmai

● ECOCOLOR DOPPLER ARTERIOSO E VENOSO ARTI INFERIORI

● ECOCOLOR DOPPLER TRONCHI SOVRAORTICI

● ECOCOLR DOPPLER AORTA ADDOMINALE

ECOCARDIO Dr. Enrico Iavarone

● VISITA CARDIOLOGICA● ECOCARDIOGRAMMA

● ECOCARDIOGRAMMA COLOR DOPPLER

FISIOKINESITERAPIA● RIEDUCAZIONE MOTORIA INDIVIDUALE

● MASSOTERAPIA

● ULTRASUONOTERAPIA

● RADARTERAPIA

● GALVANOTERAPIA

● ELETTROSTIMOLAZIONE

● IONOFORESI

● T.E.N.S.

● TRAZIONI LOMBARI E CERVICALI

● LASERTERAPIA CO2

● MAGNETOTERAPIA

● ONDE D'URTO

● TECARTERAPIA

MEDICI SPECIALISTI

Page 3: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 1

Comunità ApertA: Periodico mensile della parrocchia di Almenno San SalvatoreDirezione, redazione, amministrazione e corrispondenza: COMUNITà APERTA - via XXV Aprile - Almenno San Salvatore (Bg)e-mail: [email protected] o [email protected]: Don mario rosa - Direttore Resp.: don oliviero GiulianiAutorizzazione del tribunale di Bergamo n. 32 del 28.09.1988 Pubblicità inferiore al 70%- redazione: don Mario Rosa - don Giorgio Albani - don Lorenzo TestaRenzo Cornelli - Anna Cortinovis - Paolo Manzoni - Romano Bonfanti - Roberto Bonalumi- impaginazione e grafica a cura di: Renzo Cornelli- Stampa a cura di: Press R3 S.N.C. di Rota Alessandro & C.

Copertina a cura di: Roberto Bonalumi

Veduta di Santa Maria della ConSolazione -San niCola-

Foto di don GiorGio

2469

101214 151622232426303234384041 42434445464852545758

CRISTO È RISORTO. ALLELUIA! Calendario Parrocchiale Aprile 2017 Il Banchetto della "Tovaglia". Dal Monastero Francescano di Zogno Le uova pasquali La bussola del cristiano Il mondo nuovo La Cena del Povero I Cresimandi in Pellegrinaggio a Roma Famiglie in festa La Festa della Donna! Pensieri sulla famiglia Gruppo del Sorriso ACR: nel salone delle meraviglie Gita sulle Dolomiti Breve storia dell'Ospedale Giovanni Carlo Rota (3) Chiedilo al Parroco Ci hanno scritto... Bancarelle dell'Oratorio: ricavati. L'Angolo della poesia Fondazione Giovanni Carlo Rota Incontri AVIS: Resoconto 2016 e riunnovo cariche AVIS-AIDO Marcia Almennese Mi fanno ritornare in mente Un tempo Cara maestra Anagrafe parrocchiale Sempre nel nostro ricordo e nel nostro cuore Proloco: Gita al castello delle sorprese

Com

unit

à Ap

erta

- An

no 2

9 -

n. 3

mar

zo 2

017

Sommario

Page 4: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 2

Editoriale

La liturgia che celebriamo a Pasqua, con il suo apice nella Veglia pasquale nella notte del Sabato Santo, è la madre, la fonte di ogni liturgia cristiana.

Facciamo “memoria” della Risurrezione di Gesù, evento primordiale sul quale è fondata tutta la nostra fede. Un evento, questo, che non è arrivato improvvisamente; Gesù più volte ne aveva parlato: “Dopo tre giorni risorgerò”.

Celebrare la Pasqua è celebrare questo evento dal quale scaturisce la nostra fede, la nostra identità.

Celebrare la Pasqua è celebrare il tempo della

memoria che ci porta a rileggere, nella nostra piccola storia quotidiana, le tracce della nostra grande storia con Dio.

Fare Pasqua è compiere un passo in avanti per assomigliare sempre più a Dio che, quando ricorda il passato, parla sempre di avvenire.

La suggestiva liturgia della Veglia Pasquale inizia nel buio della notte con l’accensione del fuoco che fa espandere la luce e il calore della vita. Segue la lettura di “una” storia: la grande storia della salvezza che passa attraverso prodigi e alleanze, deserti e tradimenti, promesse e realizzazione!

Una storia che fa nascere una sorgente di acqua viva che genera una nuova umanità. La schiavitù è finita, i miti sono crollati, i crocifissori sono sconfitti, i cantori del nulla si coprono la faccia. Sopra le macerie delle nostre

“Babeli”, improvvisamente andate in frantumi, c’è un vincente a tutto campo: Gesù Cristo, il Risorto.

Lo avevano tolto di mezzo perché scomodo; lo avevano chiuso in una tomba perché sembrava non avesse diritto a vivere nel nostro tempo e invece è risorto; la sua tomba è vuota. Ecco perché la Pasqua, in particolare la notte della Veglia, è sempre segnata Il Santo Sepolcro a Gerusalemme

Page 5: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 3

Editoriale

Sono attivi su Internet i Siti della Parrocchia e della Scuola Materna che sono stati totalmente aggiornati con nuovi servizi e fotografie. Alcune parti sono ancora in lavorazione e saranno attive a breve tempo. Nel frattempo le stringhe per accedere ai due siti della Parrocchia e della Scuola Materna sono le seguenti:

www.almennosansalvatore.parrocchiesulweb.it www.infanziasansalvatore.it

dalla liturgia battesimale.

Fin dai primissimi anni dopo la risurrezione di Cristo la Chiesa ha programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di Dio”. I bambini che noi battezziamo sono la nostra speranza, sono il nuovo mondo, sono il nostro futuro. Per questo ci guardano e ci sorridono.

Nel loro Battesimo facciamo memoria di quella Pasqua in cui anche noi siamo stati battezzati inserendoci nella scia vittoriosa di Cristo Risorto.

La tomba, pur sigillata e custodita dalle guardie, ha sempre una via d’uscita perché la morte - e Cristo lo ha dimostrato con chiarezza- non è la sconfitta dell’uomo, anzi profuma di risurrezione.Per questo ogni giorno dobbiamo guardare oltre i cancelli del cimitero e fissare l’occhio e il cuore nell’azzurro del mattino di Pasqua che ci sarà per tutti.

Non è un augurio vuoto o consolatorio, ma, nella fede una gioiosa e incancellabile certezza, perché chi ha visto la tomba vuota illuminarsi di una luce sfolgorante si è sentito dire: “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. É risorto, come aveva detto...”. (Mt 28,5-6).

Buona Pasqua!don Mario

Page 6: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 4

Parrocchia informa

GIORNO APPUNTAMENTO ORARIO LUOGO

Sabato1 In gIornata esposIzIone dell'addolorata

DOMENICA 2V di Quaresima

Vespri e Catechesi Adulti 15,00 Parrocchia

Lunedì 3 ConsIglIo azIone CattolICa 20,45 Oratorio

Martedì 4Incontro Gruppo Missionario

Triduo di preparazione alla Pasqua

16,15

20,00

Parrocchia

Parrocchia

Mercoledì 5 Triduo di preparazione alla Pasqua 20,00 Parrocchia

Giovedì 6 Triduo di preparazione alla Pasqua 20,00 Parrocchia

Venerdì 7

FESTA PARROCChIALE DELLA B.V. ADDOLORATA

S. Messa Vicariale

S. Messa

S. Messa per l'Associazione Madri Cristiane

S. Messa per tutti i ragazzi

Per tutti Via Crucis itinerante da S. Nicola

alla Parrocchia segue S. Messa solenne

6,00

7,30

10,00

16,00

20,00

Ramera

Parrocchia

"

"

S. Nicola

DOMENICA 9delle

PALME

APERTURA DELLA SETTIMANA SANTA

Corteo con gli ulivi dal Chiostro dei Cappuccini

S. Messa con lettura della Passione

Confessioni Adolescenti e III media

9,30

10,00

18,30

Cappuccini

Parrocchia

Cappuccini

Lunedì 10Santo

Confessioni III - IV - V Elem.

Cena del Povero

16,30

20,00

Cappuccini

Cappuccini

Martedì 11Santo

Confessioni I - II media 16,30 Cappuccini

Mercoledì 12Santo

Confessioni adulti15,00

17,00

Opera Pia

Santuario

Giovedì 13Santo

NELLA CENA DEL SIGNORE

S. Messa con tutti i ragazzi

S. Messa solenne con la lavanda dei piedi

16,00

20,00

Parrocchia

Parrocchia

Calendario Pastorale a P r i l e 2017

Page 7: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 5

Parrocchia Informa

«Discepoli sulla strada»

GIORNO APPUNTAMENTO ORARIO LUOGO

Venerdì 14Santo

NELLA PASSIONE DEL SIGNORE

Solenne Actio Liturgica

Dalle ore 16,00 alle ore 18,00 Confessioni Adulti

Solenne Via Crucis e Processione con il Cristo deposto

15,00

20,00

Parrocchia

Parrocchia

Parrocchia

Sabato 15Santo

NELL'ATTESA DELLA RISURREZIONE

Benedizione delle uova Pasquali

Dalle ore 16,00 alle ore 19,00 Confessioni Adulti

Veglia Pasquale

15,00

21,00

Parrocchia

Parrocchia

DOMENICA 16DI PASQUA

RISURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTOSante Messe ad orario Festivo

Lunedì 17dell'Angelo

S. Messe: ore 7,30 e 10,00 in Parrocchia -

9,00 Santuario - 17,00 Opera Pia

Martedì 18 Caritas Parrocchiale 20,45 Parrocchia

Mercoledì 19 Conferenza San Vincenzo 20,30 Oratorio

Giovedì 20 Incontro Catechisti 20,30 Oratorio

DOMENICA 23II di Pasqua

"In Albis" - Festa della Misericordia

ore 11,00 SANTA MESSA IN SAN GIORGIO

26 Mercoledì

FESTA DEL PRODIGIO AL SANTUARIO

Santa Messa con i Bambini

della Prima Comunione20,30 Santuario

28 VenerdìIncontro Confratelli

Incontro Genitori Cresimandi

20,30

21,00

Parrocchia

Oratorio

DOMENICA 30III di Pasqua

SANTA MESSA CON BATTESIMI

PRIME CONFESSIONI

11,00

15,00

Parrocchia

Parrocchia

Page 8: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 6

Una Cena indimenticabile

È la sera della giornata che conclude il cammino dei due viandanti, delusi e in crisi di fede, a cui durante il viaggio da Gerusalemme al villaggio di Emmaus, undici chilometri, si era accostato uno Sconosciuto a dialogare con loro.

Le sue parole avevano illumi-nato molti punti di una storia, che partiva da lontano e che dava luce anche alla vicenda di Gesù di Nazareth, il profeta misterioso e grande per ciò che aveva detto e ha fatto.

A ripensarci, i due dovevano ammettere di aver provato, nell’ascoltarlo, un vivido fremito e si era accesa nel cuore una palpitante attesa.

Poi, giunti alla locanda, nell’atto con cui egli dava segno di proseguire, gli avevano chiesto: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto».

Allora lui entrò per rimanere con loro, e sedettero a tavola.

Accadde allora una cosa straordinaria: egli prese il pane, pronunciò la lode di benedizione, lo spezzò e lo diede loro.

Un lampo, un attimo fuggente, prima che scomparisse dalla vista! Lo Sconosciuto era quel Gesù che aveva compiuto gli stessi gesti dell’ultima Cena!

Il banchetto della «tovaglia»alla Cena pasquale di Emmaus

di don Oliviero Giuliani

'La Cena in Emmaus' – Tiziano - Galleria Nazionale, Irlanda (1545)

'Cena in Emmaus' – Caravaggio - Pinacoteca di Brera

Ad approfondimento

Page 9: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 7

Il banchetto della «tovaglia»Ad approfondimento

Proprio lui, il risorto, il vivente, il Signore della Pasqua, il Cristo dell’Eucaristia, colui che sceglie di rimanere sempre con i suoi!

L’icona di Emmaus

L’immagine del Risorto, che accoglie l’invito dei discepoli e siede a cena con loro, ha offerto e continua a dare ispirazione ai credenti di tutti i tempi, alla schiera indefinibile di maestri del pennello – Tiziano, Michelangelo Merisi, Jacopo Bassano, Jacopo da Pontorno, Rembrandt, Diego Velasquez, Paolo Veronese, Pascal Dagnan Bouveret… - e ad artisti delle note e della penna.

Il Cristo di Emmaus

È davvero indescrivibile, per una sorta di drammatica intensità, il volto del Cristo (così divinamente umano!) che spezza il pane ai due discepoli, nella illustrazione della tela del Caravaggio alla Pinacoteca di Brera di Milano. O la persona del Signore risorto, immaginato nel dipinto del Veronese al museo del Louvre, posto al centro del gruppo di persone tanto singolarmente affollato rispetto alla narrazione evangelica di Luca, quasi ad indicare il Cristo dell’Eucaristia al cuore della Chiesa.

«Il banchetto della tovaglia»

C’è qualcosa d’altro però, che balza all’evidenza nella Cena che qualcuno ha definito il banchetto della «tovaglia»; per i francesi del Louvre, viene semplicemente indicata come «la nappe»… È la straordinaria scena di Emmaus immaginata da Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/90 -

'Cena in Emmaus' – Veronese - Museo del Louvre

Page 10: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 8

I santi segni

Venezia 1576).

Straordinario, poliedrico, crea-tivo pittore rinascimentale dai colori a cascata, ha lasciato due versioni di quel sorprendente convito: una è del 1530 (circa), custodita al museo del Louvre a Parigi; l’altra del 1545 (circa) conservata nella Galleria Na-zionale d’Irlanda. Nell’una e nell’altra tela si stagliano il Cristo risorto – protagonista -, i personaggi comprimari - i due discepoli, Cleofa e l’Innominato-, e le figure complementari, risto-ratore e inserviente.

Ma ad attirare l’attenzione è quella tovaglia, che appare come fosse appena tolta dal cassetto, un tessuto lievemente damascato, con pieghe a rilievo, che pare profumare di pulito. È la tovaglia della festa.

Gesù era un uomo di grande sobrietà, addirittura povero, visto che non aveva neppure dove posare il capo. Eppure nell’incaricare Pietro e Giovanni di trovare un luogo per l’ultima cena da consumare con i discepoli nella celebrazione della Pasqua ebraica, aveva dato loro l’incarico di incontrare un tale, all’ingresso della città, per farsi indicare un luogo bello, una sala «grande e arredata», al piano superiore, posto nobile della casa, per la preparazione della ricorrenza pasquale.

Anche la Cena di Emmaus è un momento di festa, un incontro di gioia, una straordinaria novità.

'La Cena in Emmaus' – Tiziano 1530 circa - Museo del Louvre, Parigi

Il banchetto della «tovaglia»

Gruppo Missionario

Almenno San SalvatoreLe incaricate del Gruppo Missionario sono presenti

ogni Lunedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,30nel locale accanto alla Casa Parrocchiale.

Raccogliamo e ricicliamo materiale in buono stato - «Non da discarica». Si prega di non lasciare borse o sacchi fuori dalle abitazioni delle

incaricate, della Parrocchia o dell'Oratorio.

Grazie per la collaborazione!

Page 11: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 9

Per riflettere

dal Monastero Francescano di Zogno

MonasteroFrancescano

T.O.R.Zogno

La Vita consacrata è desiderio di Dio e Speranza

A cura di Suor Giacinta Rota

Concedimi, Signore mio Dio, un'intelligenza che ti conosca, uno zelo che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia, e una fiducia che alla fine arrivi a possederti (S. Tommaso d'Aquino).

La SPERANZA VERA è stata quella che mi ha donato il coraggio di accogliere la vocazione alla vita CONSACRATA Contemplativa in clausura. Ogni vocazione ha la sua storia che varia di persona in persona, anche la mia. Quando ci penso vedo i disegni di Dio che mi hanno aiutata a dire il mio SÌ per sempre e ancora ringrazio il Signore per un così grande, magnifico stupendo dono. La mia vocazione è nata a sei anni quando andavo al catechismo per prepararmi alla prima Comunione. Il Prevosto mi disse che non potevo fare la Prima Comunione perché troppo piccola di statura. Dovetti tornare a casa dal catechismo in lacrime, perché mi sentivo rifiutata e non potevo fare la Prima Comunione con le mie compagne. La mia preghiera è stata forte in quell’occasione. Il Signore mi fece comprendere che LUI mi amava e mi voleva per sé. Da qui partì la mia vocazione che ancora oggi mi è motivo di aiuto. Questo avvenne davanti al quadro di S. Cristoforo che porta Gesù sulle spalle. Tenevo nascosto a tutti il mio Sì.Quando facevo delle marachelle con i fratelli o le sorelle andavo a nascondermi dietro una porta e chiedevo a Gesù se il mio SÌ c'era ancora. Desideravo solo ridere e cantare, ogni giorno ne combinavo una. Piano piano scomparve questa difficoltà, e me ne venne un'altra. Il Prevosto aveva detto che bisognava pregare sempre, ma con il cuore. Il mio segreto rimaneva nascosto. Mi vestivo con vanità, perché non volevo che qualcuno si accorgesse che mi volevo far suora. A otto anni quando andavo dalle suore ai Cappuccini a imparare a ricamare non facevo altro che marachelle e creare disordini. Un giorno, mentre si ricamava si leggeva la vita di S. Bartolomea Capitanio, si parlò di Clausura. Chiesi a Suor Gemma cos'era la Clausura. Mi disse che in

clausura andavano le ragazze buone e là si pregava molto. Non era per me quel posto, ma per le ragazze buone. Interiormente dissi: «Ti farò vedere io se non sarò capace».

(continua)

Page 12: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 10

Il significato dei gesti

Le uova pasqualiDi una cosa possiamo essere certi: quell'uovo usato fin dai primi tempi e che è diventato conosciuto anche come Uovo di Pasqua, può essere generato e migliorato in bellezza e sapore soltanto nel seno di una cultura che camminava verso una civiltà nata dalla Passione e dalla Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

L'origine delle uova usate nelle celebrazioni è antica e piena di leggende, spesso legate ad aspetti religiosi. È sempre stata pratica comune dipingere le uova sode, decorarle con disegni e figure e regalarle in occasioni speciali. In gran parte dei Paesi questa è ancora un'abitudine comune, in altri tuttavia, questa pratica ha avuto dei cambiamenti e adattamenti: le uova naturali sono sostituite da uova composte di materiali diversi.

In Ucraina, per esempio, prima dell'era cristiana già si

scambiavano uova dipinte con motivi della natura. Esse sono una manifestazione artistica speciale nota come pysanka. Con l'accettazione del Cristianesimo nel 988, le uova ucraine decorate continuarono ad avere un'importante partecipazione nei riti religiosi della Chiesa e furono adattate per rappresentare la Pasqua e la Risurrezione di Cristo.

Le notizie della tradizione dell'uso dell'uovo durante le commemorazioni tra i cristiani, ci portano fino al IV secolo e hanno uno stretto vincolo con la Quaresima. In questo periodo era vietato il consumo di uova durante il periodo penitenziale dei quaranta giorni. In questo modo se ne accumulava una gran quantità nelle dispense familiari. Per evitare lo spreco, esse erano regalate ai bambini. La Domenica di Pasqua l'enorme quantità di uova raccolte era trasformata in frittate e subito gustate da tutta la popolazione.

Nel XII secolo già esisteva, in numerosi paesi dell'Europa, l'usanza dei fedeli, il giorno di Pasqua, di regalarsi a vicenda uova naturali che erano state benedette in chiesa. Nella regione dell'Alsazia, in Francia, per esempio, intorno all'anno 1215 era già diffusa l'abitudine di regalare uova agli amici in occasione della Pasqua. Intorno al XVI secolo sorse un perfezionamento. Qualcuno ebbe l'idea di bucare l'uovo e sostituire il suo contenuto naturale con una "sorpresa", che, a seconda della categoria della persona a cui si faceva il regalo, avrebbe potuto essere profumi, minuscoli oggetti decorativi e persino gioielli. Il Re Luigi XIV (+1715) faceva benedire nel giorno di Pasqua grandi ceste di uova dorate, che egli stesso distribuiva al personale della Corte.

L'apparizione dell'uovo al cioccolato nella Pasqua risale al XVIII secolo, in sostituzione delle uova sode dipinte, che erano nascoste nelle strade e nei giardini per essere “cacciate” dai bambini.

Fu in quel periodo, in Francia, che si cominciò a svuotare le uova naturali e a riempirle. I pasticcieri francesi le riempivano con cioccolato, marzapane o con una mistura dei più diversi ingredienti. E inoltre le dipingevano artisticamente: senza dubbio una scoperta favolosa dei pasticcieri francesi.

Fin dalla fine del XIX secolo le uova di Pasqua non sono

a cura di don Giorgio

Page 13: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 11

Il significato dei gesti

Le uova pasquali

più racchiuse nel guscio dell'uovo di gallina. Esse sono fatte totalmente di cioccolata e sono di diverse misure. Alcune sono molto grandi, altre sono più discrete, più piccole. Indipendentemente dalla loro misura, tutte sono la gioia di bambini e di adulti di tutto il mondo.

In materia di uovo di Pasqua, l'apice della raffinatezza fu raggiunta in Russia, già alla fine del XIX secolo. La Pasqua era una data molto speciale nella Russia degli zar: tutti si salutavano e si baciavano dicendo: “Cristo è risorto”. Ricevendo la risposta: “Veramente, Cristo è risorto”. In seguito si scambiavano regali che, quasi sempre, erano uova naturali colorate in modo molto bello, una tradizione tra i popoli slavi che si sparse per l'Europa. In occasione della Pasqua del 1885, lo zar Alessandro III decise di offrire alla zarina, non un semplice uovo naturale decorato artisticamente, ma un uovo fatto d'oro, lavoro che fu commissionato al miglior gioielliere di San Pietroburgo: Peter Karl Fabergé. La domenica della Risurrezione, la zarina ricevette dalle mani dello zar un gioiello di affascinante bellezza, fatto tutto in oro, argento, smalto e rubini. A partire da quel giorno, tutti gli anni lo zar faceva un nuovo ordine, e Fabergé cercava di superare la bellezza e l'originalità del gioiello che aveva fatto l'anno precedente. Fu in questa maniera che si formò la favolosa collezione di 56 uova di Pasqua proveniente dalla Casa Imperiale russa, famosa in tutto il mondo. Ciascuna di queste "uova" è un autentico capolavoro, un dono non soltanto per gli occhi ma soprattutto per l'anima.

La Pasqua è la celebrazione della morte e la risurrezione di Cristo, momento speciale per far riflettere i cristiani sul significato della Redenzione e della vittoria di Gesù sul peccato e sulla morte. In varie antiche culture sparse nel Mediterraneo, nell'Est Europeo e in Oriente, si osservava il costume di regalarsi a vicenda le uova. E di solito ciò accadeva quando i fenomeni naturali annunciavano l'arrivo della primavera: stagione che preannuncia e celebra la ripresa della vita nella natura. Proprio per questo motivo le uova da regalare in quella occasione erano dipinte con immagini che ricordavano qualche tipo di vegetale o un altro elemento naturale legato alla vita.

Questa usanza attraversò l'antichità mantenendosi viva in popolazioni pagane che abitavano l'Europa durante il Medioevo. L'ingresso di questo uso nelle festività e nelle commemorazioni cristiane, avvenne soprattutto dopo il Concilio di Nicea, svoltosi nell'anno 325 d.C. che fissò i criteri per il calcolo della Pasqua. A patto che non compromettessero la dottrina, la morale e i buoni costumi e non fossero fonte tendenziosa per il ritorno a pratiche pagane, alcune tradizioni e simboli religiosi avrebbero potuto essere perfettamente incorporati, tramite adeguamenti, adattamenti a feste e commemorazioni cristiane. La tradizione di regalare uova avrebbe potuto essere applicata per esempio nella Pasqua, che è la celebrazione della Risurrezione di Cristo e la sua vittoria sulla morte.

L'uovo è il simbolo stesso della vita. Nonostante sia apparentemente morto, esso contiene una vita che sorge improvvisamente dal suo interno. E questo è il senso della Pasqua, dopo la morte avviene il passaggio alla risurrezione e alla vita nuova.

Page 14: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 12

La "Parola" di Papa Francesco

La "Bussola" del Cristiano!

Dall'omelia mattutina in "Santa Marta" del 2 marzo 2017

La bussola del cristiano è seguire Cristo crocifisso, non un dio disincarnato, ma Dio fatto carne, che porta su di sé le piaghe dei nostri fratelli: così il Papa nella Messa del mattino a Casa Santa Marta.

All’inizio della Quaresima risuona forte l’invito a convertirsi.

E la Liturgia del giorno – osserva il Papa – pone questa esortazione davanti a tre realtà: l’uomo, Dio e il cammino. La realtà dell’uomo è quella di scegliere tra il bene e il male: “Dio ci ha fatto liberi, la scelta è nostra” - ha affermato Francesco - ma

“non ci lascia soli”, ci indica la via del bene con i

Comandamenti.

Poi c’è la realtà di Dio: “per i discepoli era difficile capire” la via della croce di Gesù. Perché “Dio ha preso tutta la realtà umana, meno il peccato. Non c’è Dio senza Cristo. Un dio senza Cristo,

‘disincarnato’, è un dio non reale”: “La realtà di Dio è Dio fatto Cristo, per noi. Per salvarci. E quando ci allontaniamo da questo, da questa realtà e ci allontaniamo dalla Croce di Cristo, dalla verità delle piaghe del Signore, ci allontaniamo pure anche dall’amore, dalla carità di Dio, dalla salvezza e andiamo su una strada ideologica di Dio, lontana: non

è Dio che venne a noi e si è fatto vicino per salvarci, ed è morto per noi. Questa è la realtà di Dio”. Il Papa cita il dialogo tra un agnostico e un credente, riportato da uno scrittore francese del secolo scorso:

“L’agnostico di buona volontà domandava al credente:

‘Ma come posso … per me, il problema è come Cristo è Dio: non posso

Page 15: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 13

La "Bussola" del CristianoLa "Parola" di Papa Francesco

capire questo. Come Cristo è Dio?’. E il credente rispose: ‘Eh, per me questo non è un problema. Il problema sarebbe stato se Dio non si fosse fatto Cristo’. Questa è la realtà di Dio: Dio fatto Cristo, Dio fatto carne e questo è il fondamento delle opere di misericordia. Le piaghe dei nostri fratelli sono le piaghe di Cristo, sono le piaghe di Dio, perché Dio si è fatto Cristo. La seconda realtà. Non possiamo vivere la Quaresima senza questa realtà. Noi dobbiamo convertirci, non a un Dio astratto, ma al Dio concreto che si è fatto Cristo”.

Infine, c’è la terza realtà, quella del cammino. Gesù dice: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”:

“La realtà del cammino è quella di Cristo: seguire Cristo, fare la volontà del Padre, come Lui, prendere le croci di ogni giorno e rinnegare se stesso per seguire Cristo. Non fare quello che io voglio, ma quello che vuole Gesù; seguire Gesù. E Lui parla che su questa strada noi perdiamo la vita, per guadagnarla dopo; è un continuo perdere la vita, perdere di fare quello che io voglio, perdere le comodità, essere sempre sulla strada di Gesù che era al servizio degli altri, all’adorazione di Dio. Quella è la strada giusta”.

“L’unico cammino sicuro - ha concluso il Papa - è seguire Cristo

crocifisso, lo scandalo della Croce”.

E queste tre realtà, l’uomo, Dio e il cammino, “sono la bussola del cristiano” che non ci fa sbagliare strada.

Page 16: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 14

Il Mondo nuovo

Riflettiamo sui nostri valori

Il Mondo Nuovo è già qui. I notiziari degli ultimi giorni ce lo hanno mostrato con chiarezza: un mondo dove la mamma può anche non esserci, e si può dire che un bambino è figlio dei due uomini che lo hanno 'commissionato'; un mondo dove ci si può far uccidere quando la vita diventa insopportabile, o, in alternativa, si può lasciar scritto di lasciarci pure morire di fame e di sete se, una volta malati o comunque inabili, non riusciamo più a nutrirci da soli e a comunicare. Eppure non è il mondo che abbiamo scelto: in Italia non ci sono leggi approvate dai nostri rappresentanti in Parlamento che consentano l’utero in affitto, il suicidio assistito o l’eutanasia, anzi, al contrario, le nostre leggi vietano tutto questo.

E i princìpi del nostro ordinamento sono orientati, secondo una grande e faticosamente costruita tradizione, al favor vitae. Anche il matrimonio fra persone dello stesso sesso non è legge, perché non è uscito trionfante dalla porta principale del Paese (il Parlamento), eppure sta saltando fuori dalla finestra, con le peggiori interpretazioni possibili della legge sbagliata sulle unioni civili e una piccola e insistente serie di sentenze che puntano a rendere del tutto matrimoniale – anche nel senso genitoriale – la convivenza tra persone dello stesso sesso.

È lo “spirito del tempo”, o, per dirla più concretamente, una fortissima pressione culturale e mediatica, capillare, pervasiva e a tratti persino minacciosa, che lascia poco spazio al confronto e al dissenso, spesso confinato nello spazio anarchico ed eccitato del Web. Uno “spirito del tempo” che non nasce dalle esigenze e dal sentire della gente, ma dalle élite e dai circoli di pensiero e di potere anche economico che dominano per la debolezza della politica, e che emergono soprattutto nella comunicazione e in certa magistratura. La legge 40, approvata dal Parlamento e confermata dal clamoroso fallimento di un referendum popolare abrogativo, è stata stravolta a colpi di sentenze che tra l’altro hanno consentito la fecondazione eterologa, aprendo a una nuova genitorialità.

Ed è stata una Corte d’Appello, a stabilire che due uomini possono assoldare una donna per partorire un bambino (due, nel caso) e farselo consegnare, e che debbono essere approvati – anziché sanzionati come prevedono le norme – nel nome di una realtà ormai consolidata, cioè del fatto compiuto. Si sta

delineando un nuovo modello antropologico e valoriale, un mondo in cui non conta nulla persino la relazione più evidente fin dall’alba dell’umanità, il legame con chi ci ha dati alla luce.

Nel Mondo Nuovo che è già qui a valere sono i contratti. Non si è genitori perché si è generato un bambino

Page 17: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 15

I l Mondo nuovoRiflettiamo sui nostri valori

ma perché lo si è desiderato e commissionato con apposito contratto. Si legittima l’acquisto di gameti e la vendita del neonato previa regolamentazione di concepimento, gravidanza e parto, e in forza del contratto i due acquirenti sono chiamati entrambi papà.

È vero, certo, che i bambini di cui si è trattato nell’ordinanza di Trento vivono da sei anni con i due uomini, uno dei quali è il padre biologico. È però altrettanto vero che l’altro uomo non è un altro padre, ma il cointestatario del contratto. E che nominarlo padre non era necessario, ed è avvenuto in violazione di tutte le leggi italiane oggi in vigore. Nessuno chiede di sottrarre i bambini al padre biologico, ma è inevitabile chiedersi come sia possibile che non si faccia valere e pesare il reato commesso 'affittando' il grembo di una donna per farle fare figli di altri.

Per questa via si legittima l’usucapione dei bambini: uno se li procura come vuole, basta che se ne prenda cura vivendoci insieme un po’ di tempo, e diventano suoi. Pure la morte su richiesta avviene per contratto: se ti dico che la mia vita a certe condizioni è (o sarà) insopportabile e firmo l’apposito modulo, tu, medico, mi devi uccidere.

Anche qui, tutto accuratamente regolato: la “dignità del morire” si concretizza nel marchingegno per bere i barbiturici se non ce la fai da solo. E se il criterio per essere uccisi nella legalità è una vita diventata insopportabile, allora non si potrà negare la morte a chi non riesce a vivere dopo la scomparsa di un figlio, o del compagno di una vita: chi l’ha detto che il dolore per un lutto è meno forte di quello per una disabilità, anche grave? Sarà sufficiente predisporre un regolare contratto. È così che libertà, amore e vita stessa si fanno a contratto. Siamo sicuri di volere proprio questo Mondo Nuovo?

(Da Avvenire del 2 marzo 2017)

Cena del Povero«Non abbiate paura»

Lunedì Santo 10 aprile ore 20,00Chiesa dei Cappuccini

Preghiera - Testimonianza - Cena

Page 18: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 16

Sui luoghi importanti della Cristianità

I Cresimandiin pellegrinaggioa Roma

25 - 27 febbraio 2017a cura di don Lorenzo e dei Cresimandi

Il cammino in preparazione alla Cresima è fatto di tanti passi che normalmente si vivono il venerdì e il sabato durante l’incontro di catechismo. Ma ci sono anche passi straordinari, come quelli che abbiamo fatto nel pellegrinaggio a Roma lo scorso febbraio, un’esperienza ormai tradizionale che i ragazzi aspettavano e che hanno accolto con entusiasmo. Perché andare a Roma prima della Cresima? Perché questa città è ricca non solo di monumenti e bellezze impareggiabili, ma soprattutto di testimonianze di fede. Lì san Pietro e san Paolo hanno testimoniato la loro fede fino a donare la vita nel martirio. Sulle loro orme tanti santi hanno lasciato a Roma un segno di fede. Nel nostro pellegrinaggio abbiamo seguito le loro tracce lasciandoci provocare dalla loro vita. Chissà quali orme lasceranno i cresimandi ad Almenno o nei luoghi dove vivranno…

Speriamo siano la testimonianza di una vita vissuta in pienezza nel dono di sé, costi quel che costi.

Domenica abbiamo voluto metterci sulle tracce di san Pietro e del nostro papa Giovanni. Abbiamo avuto la fortuna di poter celebrare la Messa domenica mattina proprio all’altare dove è custodito il corpo del papa bergamasco. Abbiamo avuto l’emozione di partecipare all’Angelus del papa, colui che di san Pietro è successore, e sentire il suo saluto al nostro gruppo.

Lunedì ci siamo lasciati affascinare dalla testimonianza di tanti martiri

Papa Francesco all'Angelus del 26 febbraio 2017, dove sono presenti i nostri Cresimandi

Page 19: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 17

I Cresimandi in pellegrinaggio a RomaSui luoghi importanti della Cristianità

custoditi nelle catacombe, in particolare san Tarcisio, un ragazzo della stessa età dei cresimandi che non ha avuto paura ad esporsi in una missione pericolosa pur di portare l’Eucarestia ai cristiani in carcere. Abbiamo poi celebrato l’Eucarestia nella basilica di San Paolo fuori le Mura raccogliendo da questo santo l’entusiasmo nel portare il vangelo.

Nel primo giorno ci siamo fermati ad Orvieto, dove nel Duomo abbiamo celebrato la Messa nella cappella che custodisce il corporale macchiato dal sangue uscito dalla particola consacrata a Bolsena nel lontano 1263. Lì abbiamo conosciuto la testimonianza del card. Vlk che ha saputo resistere alla persecuzione a cui era soggetto in quanto

cristiano e sacerdote grazie alla forza dell’Eucarestia celebrata clandestinamente di notte con alcune famiglie.

Abbiamo poi gustato le bellezze della Roma imperiale, rinascimentale e barocca, con la visita d’obbligo al Colosseo, al Pantheon, alla fontana di Trevi, al Quirinale, all’Altare della Patria, a S. Maria Maggiore…Il clima che si è creato nel gruppo è stato fantastico: la gioia di stare insieme e di gettarci in una bella avventura si leggeva sul volto di tutti, nonostante la stanchezza per le galoppate nelle vie di Roma. Speriamo che questo pellegrinaggio dia la giusta carica per arrivare alla Cresima più motivati ed entusiasti e che possa essere anche l’inizio di altre esperienze vissute insieme.

Ed ora diamo voce ai cresimandi che esprimono le sensazioni avute nel pellegrinaggio.

MI HA COLPITO IL FATTO CHE MOLTISSIMA GENTE, ANCHE DA PAESI LONTANI COME L’ORIENTE, SIA VENUTA A ROMA PER VEDERE IL PAPA. NOI SIAMO FORTUNATI PERCHÉ È IN ITALIA! … E POI CHE EMOZIONE SENTIRE QUANDO HA CHIAMATO I CRESIMANDI DI “ALMENO” SAN SALVATORE!! (Alessandro R.)

OLTRE ALLE BELLEZZE DI ROMA E AD AVER VISTO E ASCOLTATO PAPA FRANCESCO, MI È PIACIUTO MOLTISSIMO POTER PROVARE A VIVERE, SOGNARE E RESISTERE LONTANO DA CASA!! (David G.)

CI HA MOLTO COLPITO LA POVERTÀ CHE ABBIAMO VISTO TRA ALCUNE

Page 20: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 18

I Cresimandi in pellegrinaggio a RomaSui luoghi importanti della Cristianità

PERSONE CHE VIVONO PER LA STRADA A ROMA, A CONFRONTO CON LA RICCHEZZA DI ALTRE. Alice C. e Matilde C.)

PORTO NEL CUORE LA GIOIA DI ESSERE STATO CON I MIEI AMICI, DI AVER VISTO IL PAPA ED AVER ASCOLTATO LE SUE PAROLE. (Manuel B.)

PORTEREMO SEMPRE NEL CUORE QUESTA ESPERIENZA: I LUOGHI VISITATI, LE EMOZIONI E LE RISATE CON GLI AMICI E LE AMICHE, I MOMENTI DI PREGHIERA INSIEME, LA BENEDIZIONE DEL PAPA … (Giorgia F., Giulia G., Matteo M., Angel N., Lorenzo G.)

GRAZIE DON LORENZO PER AVERCI ACCOMPAGNATO E SOSTENUTO IN QUESTO PELLEGRINAGGIO PER LA CRESIMA!! (Luca R. e Luca S.)

È STATO BELLISSIMO VISITARE TUTTE QUELLE CHIESE E QUEI MONUMENTI CON LE SPIEGAZIONI DI DON LORENZO. IMPORTANTE

POI IL MOMENTO CON IL PAPA E IL SUO MESSAGGIO. FANTASTICO STARE IN HOTEL CON GLI AMICI E FARE NUOVE CONOSCENZE. CAMMINARE INSIEME È STREPITOSO: STANCO MA FELICE!!! (Lorenzo R.)

MI SONO PIACIUTE LE CATACOMBE ED ERO INCANTATA DALLE STORIE DELLA GUIDA. BELLA PIAZZA SAN PIETRO CON LE SPIEGAZIONI DI DON LORENZO. HO COMPRATO ALCUNI SOUVENIR MA NON SARANNO MAI UGUALI COME VEDERE ROMA IN PRIMA PERSONA. FANTASTICO POI IL PIGIAMA PARTY CON LE NOSTRE AMICHE LA SERA IN HOTEL!! (Anna V., Asia Q., Letizia S.)

ABBIAMO VISITATO MOLTISSIMI MONUMENTI E CHIESE, MA LA MIGLIORE È STATA PIAZZA SAN PIETRO DI SERA … ANCHE IL GELATO DI ROMA ERA BUONISSIMO!! (Roberto M. e Francesco T.)

HO ASPETTATO TANTO QUESTO PELLEGRINAGGIO, PERCHÉ VOLEVO STARE CON GLI AMICI E FARE UNA NUOVA ESPERIENZA. NEL CUORE MI È RIMASTO SOPRATTUTTO L’INCONTRO CON IL PAPA E LA VISITA ALLE CATACOMBE. È STATO STRANO MA BELLO RESTARE PER TRE GIORNI CON GLI AMICI E SENZA I GENITORI. (Bryan R.)

Page 21: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 19

Sui luoghi importanti della Cristianità

UNA COSA CHE MI RICORDERÒ SEMPRE È LA SENSAZIONE CHE HO PROVATO ASCOLTANDO IL PAPA DA PIAZZA SAN PIETRO MENTRE PARLAVA… MA LA COSA PIÙ IMPORTANTE È CHE UN VIAGGIO PUÒ ESSERE LUNGO O CORTO, MA LA GIOIA DI AVER VISTO CITTÀ, LUOGHI E PERSONE NUOVE RESTERÀ SEMPRE NEL CUORE. (Matteo C.)

ASPETTAVAMO DA TANTO QUESTO MOMENTO ED ERAVAMO EMOZIONATE, SOPRATTUTTO PERCHÉ AVREMMO FATTO QUESTA ESPERIENZA CON LE AMICHE... FINALMENTE SI PARTE!! AL PRIMO MOMENTO ROMA SEMBRA UNA CITTÀ COME LE ALTRE, MA GIÀ LA PRIMA TAPPA IN PIAZZA SAN PIETRO “BY NIGHT” CI FA CAPIRE CHE È UNA CITTÀ UNICA E MAESTOSA E POI TANTI ALTRI MONUMENTI E CHIESE, TUTTI BELLISSIMI… AL RITORNO DA QUESTO VIAGGIO POSSIAMO DIRE DI ESSERE PERSONE PIÙ RICCHE E PIENE DI GIOIA, PRONTE PER ACCOGLIERE IL DONO DELLA CRESIMA E AVVIARCI SUI PASSI DELLA FEDE. (Nicole G. e Giulia C.)

IL NOSTRO COUNTDOWN È COMINICIATO UN MESE PRIMA: ERAVAMO AGITATE NON SOLO PER IL VIAGGIO, MA ANCHE PER SAPERE CON CHI SAREMMO STATE IN CAMERA IN ALBERGO… A ROMA ABBIAMO VISITATO MOLTI MONUMENTI

E CHIESE, MA QUELLO CHE PIÙ CI HA EMOZIONATO È STATO QUANDO SIAMO ARRIVATI IN PIAZZA SAN PIETRO CON TUTTA LA GENTE CHE ASPETTAVA IL DISCORSO E IL SALUTO DEL PAPA. È STATA UN’ESPERIENZA CHE CI RIMARRÀ SEMPRE NEL CUORE. GRAZIE A TUTTI !! (Nicole P. e Francesca P.)

LA GITA A ROMA È STATA UN’ESPERIENZA FANTASTICA. HO PROVATO MOLTE EMOZIONI, TUTTE POSITIVE, TRA CUI FELICITÀ, DIVERTIMENTO, LA BELLEZZA DI STARE CON GLI AMICI E VEDERE COSE FANTASTICHE, MA ANCHE LA STANCHEZZA LA SERA AL RIENTRO IN ALBERGO. PORTERÒ PER SEMPRE QUESTA ESPERIENZA NEL CUORE. GRAZIE AL DON E AI CATECHISTI CHE HANNO ORGANIZZATO TUTTO IN MODO PRECISO E, IMMAGINO, CON TANTA FATICA … E IN ALCUNI CASI CI HANNO PERFINO SOPPORTATO. (Mattia C.)

Mi è rimasto il ricordo dei bellissimi monumenti che ho visto e il discorso del Papa. Mi è piaciuto in particolare la Fontana di Trevi, Piazza San Pietro by night e il Colosseo. Laura

I Cresimandi in pellegrinaggio a Roma

Page 22: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 20

L’esperienza è stata impressionante ed alquanto stupenda. Spero di ritrovarmi ancora a Roma e vivere le stesse esperienze trascorse. Pietro

Le tante foto scattate assieme ai miei amici, il grande “incontro” con Papa Francesco. I bellissimi posti visitati: Colosseo, Altare della Patria, Piazza San Pietro, Basilica di San Pietro, Catacombe di San Callisto… tutte cose che porto nel cuore. Luca

È stato stupendo visitare Roma, è una città bellissima e piena di monumenti storici che ti tolgono il respiro. Maria

Ho notato com’era bella Piazza San Pietro e non pensavo fosse così grande! Come pure il Colosseo. Gaia

È stata un’esperienza fantastica che porterò sempre nel cuore… Soprattutto ho portato a casa la voglia di stare insieme. Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questa esperienza come i catechisti e il Don. Elisa

Il ricordo più bello è stato quando Papa Francesco ha nominato il nostro gruppo, nonostante mi sia pesata un po’ la lunga attesa nell’aspettarlo. Chiara

Ho avuto l’occasione di vedere il Papa e sentire il suo insegnamento, durante l’Angelus. Mi è

piaciuta questa gita e spero che in futuro altri ragazzi visitando Roma e scoprendo la sua maestosità possano dire lo stesso. Marta

Siamo partiti sabato mattina molto presto, tutti con qualcosa dentro e un'enorme voglia di vedere e di divertirsi. Siamo tornati a casa con la gioia nel cuore e con tantissima voglia di ritornarci. Alessia

La prima tappa del nostro pellegrinaggio è stato Orvieto, con il bellissimo Duomo. L’emo-zione di quando il papa ha nomi-nato il nostro gruppo è stata grandissima.

I Cresimandi in pellegrinaggio a RomaSui luoghi importanti della Cristianità

Page 23: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 21

È un’esperienza fantastica che rifarei 1000 volte!! Marcello

Mi porto dentro la gioia di quest’esperienza, gli insegnamenti che questi luoghi mi hanno dato, l’immensità della Basilica di San Pietro e la grandezza di Roma. Lucia

Da questo pellegrinaggio porto nel cuore molte emozioni positive e bei ricordi di una città favolosa. Flavio

La cosa che mi ha interessato maggiormente è stato l’Angelus del Papa. Mi ha fatto venire i brividi. Lisa

In particolare mi ha colpito il Colosseo; mi è piaciuto perché anche dopo migliaia di anni è ancora lì, certo più rovinato d’allora, ma anche nelle sue imperfezioni è meraviglioso. Alice

È stato molto divertente, bello e significativo soprat-tutto quando il Papa ci ha nominato. Davide

Sui luoghi importanti della Cristianità

I Cresimandi in pellegrinaggio a Roma

Page 24: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 22

Famiglie in festa

Buon Compleanno a

Maria Moscheni ved. Locatelli

che il 12 febbraio 2017 ha raggiunto il traguardo dei 90 anni

Un augurio particolare dalle tue figlie Silvana e Patrizia con generi, nipoti e pronipoti.

Congratulazioni aVeronica Mazzoleni e

Micheal ButtaSposi a Manhattan - New York

il 6 febbraio 2017

dalle zie Cinzia, Orietta e nonna Piera che vi aspettano presto in Italia,

perché l'America è qui!!!Auguri

Page 25: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 23

LA SEGRETERIA DELL’ORATORIO SARà

APERTA NEI GIORNI:

LUNEDì - MERCOLEDì - VENERDìDalle ore 15,00 alle ore 17,00

E negli orari sopraindicati saranno a disposizione i seguenti numeri telefonici:

cellulare n° 3487929673- tel. 035/640366oltre al fisso dell'Oratorio n° 035/640378

AVVISO DELLA REDAZIONESi invitano sempre, i collaboratori di Comunità Aperta, i responsabili dei Gruppi che sono

interessati alla pubblicazione di articoli, avvisi, ecc., a far pervenire il materiale da pubblicare, fotografie comprese,

entro e non oltre il 15 del mese precedente al mese della pubblicazione.

Anche gli avvisi per il Foglio della Messa domenicale - che potranno essere pubblicati sempre compatibilmente con lo spazio a disposizione - devono comunque pervenire entro e non oltre

il martedì antecedente la domenica.Gli articoli possono essere fatti pervenire anche via e-mail al seguente indirizzo:

[email protected]

8 Marzo - Festa della donna Era partita un po' in sordina la pizzata organizzata in oratorio per la

festa della donna. Sembrava destinata a poche intime e invece ci siamo ritrovate in 93!

Novantatre donne decise a trascorrere una serata in compagnia e allegria. Così tra una pizza e una bibita, una fetta di torta e un caffè, un paio di

tombole e tante risate, abbiamo unito l'utile al dilettevole donando l'incasso al nostro oratorio.Grazie mille a tutti: a chi ha organizzato, a chi

ha lavorato e a chi ha partecipato.

Page 26: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 24

La Famiglia

La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda, e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore.La famiglia è come un cerchio in cui tutti siamo all’intero.La mia famiglia è unita, felice, legata e andiamo tutti d’accordo e ci rispettiamo.La mia famiglia è l’insieme delle persone legate tra loro dal verbo amare.Io penso che la mia famiglia sia benedetta da Dio, perché nonostante le difficoltà che la vita ci riserva, riesce ad

affrontare tutto con la preghiera, il lavoro e l’onestà.La famiglia è formata da un uomo, una donna ed eventuali figli, nella quale si condividono gioie e dolori e dove regnano amore e rispetto reciproco.La nostra famiglia è originale.L’unione di due anime per la nascita di una piccola comunità.Ha responsabilità di vigilare il percorso di crescita dei suoi componenti. L’impegno per l’educazione, la misericordia e la sensibilità verso i meno fortunati.La mia famiglia è un porto sicuro dove ognuno torna tranquillo sapendo di trovare amore, protezione, comprensione, aiuto, cure, educazione, rispetto. Tutto quello che serve per diventare una persona migliore, un cristiano migliore.La famiglia è tutto ciò di cui ho bisogno: in essa trovi l’amore, il sostengo nei momenti difficili, la condivisione delle gioie della vita, il donarsi gratuitamente agli altri, la certezza di non essere soli.Per noi la famiglia è tutto.La famiglia è la vita, la mia vita è la famiglia.La mia famiglia non è perfetta: il papà per motivi di lavoro è poco presente, ma quando c’è cerchiamo di stare insieme; rispettarci e fare le cose semplici di tutti i giorni che per noi sono speciali perché poco frequenti.La mia famiglia è solare.In famiglia a volte il sabato pomeriggio in base agli altri impegni andiamo a messa al Santuario della Madonna. Con gli altri amici ci troviamo all’oratorio per una merenda e per giocare tutti insieme.La famiglia è volersi bene, affrontare la vita nel bene e nel male.La famiglia è un insieme di grandi valori, si basa sulla lealtà reciproca, sull’amore dei propri figli, il rispetto e la gioia.

Pensieri sulla Famiglia...

. . .scritti dai genitori dei ragazzi di 5a

elementare di una classe di catechismo

Page 27: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 25

Vendita legnaPESSINA MARCOvia G. Marconi, n. 1524031 Almenno S.SalvatoreTel. 035 643390Cell. 347 0438854P.I. 00106328883

cod. fisc. PSSMRC68C03A217J

Gruppo Comunale “Rota Severino”Almenno San Salvatore

Per informazioni e/o adesionitel. 035 641302 - 035 641089

Tuttiinsiemeper lavita

AssociazioneItalianaDonatoriOrgani eTessuti

Accurato lavaggio anche diabiti da sposa - Piumoni - tappeti

capi in pelle e rennaServizio stireria

Via Collodi, 12 - 24031 ALMENNO S.S. (Bg)Telefono 035 641974

Cell. 338 1981425

Michelangelo Manzoni

MarMi graniti - arte Funeraria

Sede Operativa: Via fonte, 8 - 24012 Brembilla (Bg)

Tel. e Fax. 0345/98133 - Cell. 3284861557

Sede legale: Via Gerosa, 8 - 24031 Almenno San Salvatore (BG)P. IVA 03283610164

Page 28: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 26

"Gruppo del Sorriso" On lus

Al servizio della persona

Pomeriggio in OratorioDomenica 5 febbraio abbiamo partecipato ad un pomeriggio in oratorio, dove per la ricorrenza di San Giovanni Bosco gli educatori, i Giovanissimi e i bambini dell’A.C.R. hanno organizzato una merenda e per l’occasione il salone Don Bosco è stato vestito a festa, il tema di questa era: "Alice nel paese delle meraviglie!".

Il pomeriggio oltre ad essere un momento per gustare un ottimo spuntino è stata soprattutto una bellissima opportunità per stare insieme, infatti è stata invitata tutta la comunità.

Niente è stato lasciato al caso, i tavoli erano tutti diversi ma ognuno adornato a tema, c’erano persino alcuni biscotti che rappresentavano il Bianconiglio di Alice. Vogliamo fare dei gran complimenti a tutti gli organizzatori che hanno pensato proprio a tutto e hanno curato tutta la festa nei minimi dettagli. Bravi ragazzi e grazie! Continuate così!

Silvia

Page 29: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 27

"Gruppo del Sorriso"

Al servizio della persona

Per il carnevale di quest’anno il Gruppo del Sorriso e la Croce Azzurra hanno collaborato al fine di organizzare una fantastica festa in maschera!

Sabato 18 febbraio il salone dell’asilo è stato addobbato con stelle filanti e palloncini per l’occasione per poi, la sera, riempirsi di maschere di tutti i tipi e tutte le età, dalle più comuni alle più stravaganti, insomma personaggi improbabili han-

no convissuto insieme per il tempo di una festa.

L’ottima cena, è stata inter-vallata con musica, balli di gruppo e karaoke per gli appassionati, poi per accontentare proprio tutti, mentre gustavamo gli squisiti dolci portati dai presenti, è venuto anche il momento della lotteria con tanti premi in palio.

Festa in maschera

Page 30: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 28

Successivamente c’è stata una piccola sfilata dove i gruppi di maschere sono saliti sul palco: il trio ecclesiastico, la famiglia dei Flintstones, Minnie e Topolino, i presidenti delle due Associazioni e le mamme dei ragazzi del gruppo del Sorriso.

Al termine della serata è stata premiata la maschera più originale, tra quelle dei bambini ha vinto la coppia del “nonno e la nonna”, mentre tra i “grandi” la vincitrice è stata Wilma dei Flintstones.

È stata una bella serata piena di allegria e divertimento!Ringraziamo tutti gli organizzatori che si sono impegnati per la realizzazione della festa.

Silvia

"Gruppo del Sorriso"

Al servizio della persona

Page 31: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 29

Incontri/corsi per Associazioni(dalle 20,00 alle 23,00)

ORATORIO SAN FILIPPO NERI

L'Oratorio offre anche alcuni spazi per

Feste di Compleanno (dalle 14,00 alle 20,00)

Riunioni Condominaili (dalle 14,00 alle 23,00)

Referente: Zonca Claudia: 035/641234

"Gruppo del Sorriso"

Al servizio della persona

Page 32: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 30

Azione Cattolica Ragazzi

Ecco come è possibile trasformare una domenica qualunque in una domenica semplicemente bella: domenica 5 febbraio il nostro Oratorio si è trasformato nel “SALONE DELLE MERAVIGLIE”, in riferimento alla fiaba di Alice.

In occasione dei festeggiamenti per San Giovanni Bosco, i ragazzi e gli educatori dell’A.C.R. si sono prodigati nell’allestimento di un efficientissimo bar nel salone a lui intitolato.

I camerieri ci hanno accompagnato al tavolo a noi riservato. Stupiti alla vista dell’allestimento all’altezza del migliore professionista, ci siamo immersi nella lettura del fantastico menù.

La meraviglia è stata confermata dalla ricchezza delle golosità: muffin, dolci al cucchiaio, tranci di pizze, focacce, cioccolata, spremute fresche e thè vari, accompagnati da biscottini dalle forme rigorosamente a tema. Tutto servito con molta professionalità e cortesia dall’equipe dell’ A.C.R..

I volontari hanno cominciato con largo anticipo a preparare la location e la cucina per permettere di servire circa duecento merende.Molte persone hanno potuto usufruire di questo bellissimo momento “di coccole” grazie ai ragazzi che si sono prodigati nel servizio: dai più piccoli ai più grandi,

Page 33: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 31

Azione Cattolica Ragazzi

dai cuochi ai camerieri, tutti si sono affaccendati per realizzare un pomeriggio di allegria e condivisione.

A conti fatti si può dire che il risultato sia stato un successo!

Vogliamo ringraziare di cuore chi ha avuto il coraggio di cimentarsi nell’organizzazione di questo evento, che ha movimentato e riempito di vita il nostro Oratorio.

Ci auguriamo che questa esperienza venga ripetuta, ci stiamo già leccando i baffi…

Le compagne di merenda

Page 34: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 32

Vacanze turismo e tempo libero

GITA SULLE DOLOMITI ALTO ADIGELe montagne più belle del mondo

dal 22 al 25 giugno 2017

GIOVEDì 22/06: Partenza ore 5.50 da Almenno basso Migross, ore 6 da Almenno alto Gabbione. Colazione verso Rovereto e sosta con shopping a Cavalese o Moena. Arrivo sul Passo Pordoi per le ore 12, shopping nei vari negozi di souvenirs, ore 13.15 pranzo. Partenza ore 15 per Dobbiaco con sosta sul Passo Falzarego o a Cortina. Cena e pernottamento in albergo a Dobbiaco.

VENERDì 23/06: Colazione in albergo e partenza per Montevila per visitare il Maso delle Erbe dove sulle sue colline si coltivano 50 tipi di erbe che vengono sottoposte a lavorazione ottenendo oli essenziali, medicinali, cosmetici, grappe e liquori; tutti questi prodotti si possono acquistare nel loro negozio. Ore 12 partenza per la Malga Misurina, pranzo e shopping al lago di Misurina.

SABATO 24/06: Dopo colazione partenza per Sappada in Cadore, shopping nella bellissima cittadina. Pranzo. Si prosegue poi per Pieve di Cadore con visita al Museo e casa natale del grande pittore Tiziano Vecellio.

DOMENICA 25/06: dopo colazione si parte per Riscone nei pressi di Brunico e salita con una veloce cabinovia al Pian de Corones con un panorama circostante spettacolare. In cima al Pian de Corones c'è il Museo più alto dell'Alto Adige creato dal famoso alpinista Reinhold Messner e si trova anche la Campana della Pace "Concordia 2000", alta 3.11 mt. Ore 13 pranzo a Riscone; ore 15.30 rientro ad Almenno.

La quota individuale di partecipazione è di 385,00 - Supplemento camera singola: €. 20,00 a notte

La quota comprende: Viaggio AlR con pullman GT, pensione completa e 4 pranzi completi di antipasto, primo, secondo, dolce, acqua vino e caffè, tassa di soggiorno

Munirsi di Carta d'Identità NON SCADUTA e tessera sanitaria. Per iscrizioni chiamare Cell. 3333479644

Acconto €. 150,00 alla preno-tazione - Saldo entro e non oltre il 10/06/2017

I posti sul pullman vengono assegnati in priorità di iscrizione e con acconto versato. La Cifra è stata calcolata su 35/40 partecipanti. In caso contrario potrà essere aumentata.

Emilio

Page 35: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 33

24031 ALMENNO S. SALVATORE (Bg) - Via De Gasperi, 17Telefono 035 640215ARREDAMENTI

MAZZOLENIS.a.S. di Mazzoleni Francesco

Arredi d'interni su misura Infissi - Falegnameria in genere

Via Buttinoni, 29 - 24031 ALMENNO S.S. (BG)Tel. e Fax 035 642574 - Cell.3384208698

e-mail: [email protected]

Tinteggiature, VerniciatureRifiniture per interni

24031 ALMENNO SAN SALVATORE (Bg)Via S. Cristoforo, 11

Cell. 348 9038420 - P.IVA 02182200168

Via Pitentino, 1724031 Almenno S. SalvatoreBergamoTel. e Fax 035 643408

Nella sede FNP-CISL di Almenno San Salvatore

si svolgono vari servizi di Patronato:Domande di Pensione e Invalidità,

Successione, ecc. Assistenza fiscale: 730 - Unico - Red - isee/U - imU - Tasi

Turismo e Vacanze

ASSISTENZA GRANDI

ELETTRODOMESTICI

Lavastoviglie - Lavatrici - Piani di cotturaCappe - forni - Microonde - Frigoriferi

24031 Almenno San Salvatore (BG) - Via S. Giorgio, 6Cell. 333 8388488 - e-mail: [email protected]

CARMINATI DANILOOFFRE SERVIZI

ASSISTENZA INFORMATICA RIPARAZIONE PC CASA E LAVORO IMPIANTI TELEFONICI VoIP E TRADIZIONALI RETI INTEGRATE FONIA-DATI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA PERSONALIZZAZIONE SOFTWARE PER GESTIRE E OTTIMIZZARE LA PROPRIA ATTIVITà SOFTWARE PERSONALIZZATI PER RISTORANTI

PER INFORMAZIONI: Cell.+39 392/7998715e-mail: [email protected]

Page 36: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 34

Curiosità storiche

Breve storia dell'Ospedale Giovanni Carlo Rotaa cura di Paolo Manzoni (Terza parte)

Dopo avere trattato nelle puntate precedenti della vita del fondatore dell’Ospedale Rota e del suo testamento, qui approfondiremo gli avvenimenti immediatamente successivi al suo trapasso. c-Inventario giudiziale dei beniMorto il Rota, il 31 dicembre 1876 il notaio Alessandro Locatelli apriva e pubblicava il suo testamento, registrandolo fra i suoi atti. Nei giorni successivi, su istanza dell’esecutore testamentario Pietro Todeschini, venivano apposti i sigilli giudiziali alla casa del testatore, affinché nessun oggetto dell’eredità fosse toccato senza prima essere stato inventariato.

Essi furono rimossi il 19 gennaio 1877 per ordine del Pretore di Almenno, per permettere al notaio Locatelli di stendere il catalogo completo di tutti i beni lasciati dal Rota. Il notaio incominciò l’inventario il 21 febbraio 1877 e lo concluse solo il 3 aprile successivo, dopo 14 sopralluoghi e altrettanti verbali, a cui presenziarono, oltre ai testimoni, i parenti del testatore, l’esecutore testamentario, i rappresentanti della Congregazione di Carità e del Comune, alcune persone esperte nella stima dei beni.

La dettagliata registrazione di tutta l’eredità diede i seguenti risultati:

“Asse attivo”:- Beni stabili secondo la stima del perito Giuseppe Gotti L. 221.000,00- Crediti in genere L. 83.043,22- Altri crediti verso i coloni per partite di incerta esigibilità L. 9.929,40- Interessi intercorsi sopra i predetti crediti a tutto il 28 dicembre 1876 L. 294,99- “Mobili e generi in essere” L. 17.503,28- Denari L. 931,11- Mobilia L. 4.077,91- Prestazione annua di 50 lire per concessione acqua della roggia Molina L. 1.000,00

“Asse passivo”:- Legato agli eredi di Maria Rota Mangili (sorella del testatore) L. 14.000,00- Legato ai figli maschi di Elisabetta Rota Cornali (altra sorella) L. 11.000,00- Legato alle figlie della medesima L. 3.000,00- Legato a Santa Rota Ceruti (altra sorella) L. 14.000,00- Legato di annue L. 12 alla Scuola del SS.mo Sacramento L. 240,00- Legato di annue L. 20 per la funzione dell’Ottavario del Corpus Domini L. 400,00- Legato a Pesenti Carlo di Gerosa (cugino del testatore) L. 100,00- Legati di L. 500 alle domestiche Carenini Angelina e Teresa Rota L. 1.000,00- Alle medesime per sei mesi di salario a 75 centesimi al giorno L. 274,50

Page 37: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 35

Breve storia del l 'Ospedale Giovanni Carlo RotaCuriosità storiche

Pubblicazione del testamento di G. C. Rota

- Alle medesime per fornitura di letto completo per l’estate e per l’inverno L. 154,30- Per dispensa ai poveri in occasione della morte del testatore L. 200,00- Legato di annue L. 5 per la manutenzione del monumento del testatore L. 100,00- Legato di annue L. 45 per la manutenzione del cimitero di S. Giorgio L. 900,00- A Todeschini Pietro, esecutore testamentario, per “busta posate” L. 433,60- Per passività patrimoniali riscontrate nei conti L. 1.587,57- Per 15 lire annue di cera per la funzione dell’Ottavario del Corpus Domini L. 300,00- Per tassa di successione L. 17.000,00- Per spese per il funerale, l’ultima malattia, l’inventario e il testamento L. 6.000,00

Il totale delle attività sommava a 337.779,91 lire, quello delle passività a 70.689, 97 lire. Pertanto il valore netto dell’eredità fu valutato in 267.089,94 lire.

Nel resoconto dei beni un particolare interesse per le vicende successive riveste l’elenco degli immobili, in numero di 75, costituiti per lo più da terreni, ma anche da diversi fabbricati; hanno una superficie complessiva di ben 736.020 mq. e sono posti in dieci diversi comuni: Villa d’Almè, Almè, Sedrina, Strozza, Palazzago, Bergamo, Presezzo, Brembate Sopra, Almenno S. Bartolomeo e soprattutto Almenno S. Salvatore, dove era situata la maggior parte di essi.

d- Assegnazione dell’ereditàMentre ancora era in atto la stesura dell’inventario patrimoniale, la Congregazione di Carità di Almenno S. Salvatore, istituita erede dei beni del Rota, con delibera 12 marzo 1877 accettava il lascito “col beneficio dell’inventario”, sebbene i parenti del testatore, dimostrando “di essere assai male soddisfatti”, non avessero rilasciato “alcuna adesione per la pia disposizione”, anzi avessero “già dichiarato (di) volere tentare tutti i mezzi possibili per migliorare la cifra” loro assegnata.

Il Presidente della Congregazione veniva anche incaricato di presentare alla Deputazione Provinciale di Bergamo e al Regio Governo la richiesta di approvazione della predetta delibera. La decisione della Congregazione nasceva sia dalla constatazione che non si poteva mettere in dubbio la capacità di intendere e di volere del testatore, poiché già in un altro precedente “abbozzo di testamento” egli aveva dato disposizioni per l’erezione di un ospedale, sia dall’urgenza di entrare in possesso dell’eredità per poter avviare tutte le operazioni per la successione, per l’adempimento dei legati, per la sistemazione della “azienda dei beni stabili” e per l’esecuzione delle disposizioni benefiche.

Mentre la domanda di approvazione giaceva presso le autorità, i parenti del Rota, “successibili ex lege”, presentarono alla Deputazione Provinciale un “lungo e ragionato memoriale” mirante ad ottenere che alla Congregazione fosse negata l’autorizzazione, poiché, “per titoli giuridici e morali” il testamento non doveva avere effetto.

I parenti insistevano soprattutto sul “difetto di capacità mentale del testatore Rota, perché da due o tre anni era quasi del tutto imbecille” per l’età avanzata, e sugli obblighi morali verso i suoi parenti, poiché egli aveva concentrato in sé tutto il patrimonio paterno e materno, anche grazie alla rinuncia delle sorelle, liquidate “con una meschinissima somma”. Il plico del testamento, poi, non era stato chiuso e sigillato secondo le

Page 38: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 36

Breve storia del l 'Ospedale Giovanni Carlo RotaCuriosità storiche

disposizioni di legge con la conseguente sua nullità.

Il predetto memoriale fu comunicato dalla Deputazione Provinciale alla Congregazione di Carità ed essa, in seduta 20 giugno 1877, presolo in esame, lo rimandò alle autorità con un proprio “foglio osservazioni”, confermando l’accettazione dell’eredità.

Nel frattempo veniva completata la stesura dell’inventario patrimoniale, i cui risultati furono contestati dai congiunti del Rota in altri due memoriali, tendenti a dimostrare come il testamento non fosse frutto di una scelta libera, ma dei “raggiri di qualcuno”. Nei ricorsi era elencata una serie di circostanze a conferma di tali sospetti:

-il testamento stranamente era stato consegnato dal Rota al notaio in casa dell’esecutore testamentario, alla presenza di parenti prossimi di quest’ultimo e di un testimone “sordo”, in un’ora in cui il testatore “non usciva giammai di casa”;

-sebbene si sapesse che il Rota era un uomo “danaroso”, non si erano trovati nella sua casa “né un sol libretto della Cassa di Risparmio né titoli di Rendita Pubblica”, né oggetti preziosi, di cui si conosceva l’esistenza, ed era stato rinvenuto denaro solo per circa 900 lire;

-erano spariti i registri di cassa recenti, mentre esistevano quelli più vecchi;

-l’esecutore testamentario aveva dichiarato che, tranne alcuni piccolissimi crediti, non ne esistevano altri, mentre in seguito “comparve in scena” il rag. Dolci, suo cognato e segretario della Congregazione di Carità, il quale presentò diversi crediti per l’ammontare di circa 72.000 lire, dichiarando di aver ricevuto i relativi titoli dopo la morte del testatore “da persona che non volle nominare”;

-le stesse modalità con cui si era aperta la successione e con cui si era compilato l’inventario, davano adito a sospetti: la pubblicazione del testamento era stata fatta soltanto tre giorni dopo la morte del Rota; per l’apposizione dei sigilli si erano impiegati “stranamente” quattro giorni, con la conseguenza che durante la stesura dell’inventario erano stati rinvenuti oggetti di valore “fuori dell’abitazione del Rota”.

I parenti pertanto avanzavano il sospetto che fosse stata trafugata parte dell’eredità, poiché a loro parere la sostanza “lorda” lasciata dal testatore era “di molto superiore” alla stima dell’inventario; in particolare non era “esagerata e fantastica” la valutazione dei soli beni capitali in circa 200.000 lire, mentre nell’inventario si stabiliva il loro ammontare in “sole” 93.267,71 lire.

La Deputazione Provinciale, ricevuti i memoriali, incaricò un proprio membro, l’avv. Ginammi, di approfondire gli aspetti della vertenza e, sentite le sue delucidazioni, in data 21 agosto 1877, mentre stabiliva di non essere competente nelle questioni specifiche della successione, deliberava di autorizzare la Congregazione di Carità di Almenno S. Salvatore ad accettare l’eredità. Contemporaneamente trasmetteva al Regio Governo i memoriali per quelle decisioni che ritenesse opportune e incaricava la Prefettura di effettuare insieme con il predetto avvocato indagini “sull’eventuale sussistenza di altra sostanza di compendio dell’eredità… sfuggita all’inventariazione”.

Poco dopo veniva avviata un’inchiesta. Furono invitati a comparire davanti al prefetto di Bergamo Antinori i signori Casalegno Francesco, ricevitore del Registro di Almenno S. Salvatore, Bonicelli Francesco e Bossi Giuseppe, ambedue di Bergamo, Viganoni dott. Antonio, pretore di Almenno, Barca G. Battista, presidente

Page 39: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 37

della Congregazione di Carità, Dolci Carlo Cesare, segretario della medesima, e Todeschini Pietro, esecutore testamentario.

Dagli interrogatori risultò che dal Todeschini e dal Dolci, “fra loro stretti in parentela” (erano cognati), durante l’inventario si era proceduto “con un certo accordo in oggetti pur troppo delicati e che sarebbe stato molto desiderabile che il detto Segretario fosse rimasto estraneo”. Tuttavia, a loro difesa, il Barca aveva dichiarato che ambedue erano “persone incensurabili e delle quali nulla si ha a temere o dubitare sulla loro onestà e probità”. I signori Bossi, Casalegno e Bonicelli avevano espresso il dubbio, suffragato da vari indizi, che la sostanza descritta nell’inventario fosse “inferiore al vero”. La Congregazione di Carità a sua volta aveva presentato un “controconto”, dal quale risultava che le cifre dell’inventario erano “veritiere in linea di fatto”, ed essa non poteva affermare diversamente, visto che era manovrata dal Todeschini e dal Dolci.

I ricorsi dei parenti del Rota furono pertanto insabbiati. Essendo risultato che non era “del caso di procedere ad ulteriori investigazioni, giacché non si hanno dati né criteri su cui poggiare un’inchiesta o qualsiasi altra investigazione”, in data 27 dicembre 1877 la Deputazione Provinciale confermava la propria delibera del 21 agosto. Anche i memoriali indirizzati dai congiunti del Rota al Ministero non ebbero miglior esito, poiché il Governo, respingendo ogni loro richiesta, con Regio Decreto 3 marzo 1878 autorizzava la Congregazione di Carità ad accettare l’eredità.

I parenti tuttavia non si persero d’animo e tentarono di far invalidare il testamento adendo le vie giudiziarie. A loro parere, infatti, non erano state osservate le disposizioni di legge, le quali prevedevano che “sulla carta in cui è involto il Testamento, per cura del Notaio si scriverà l’atto di ricevimento”, pena la nullità dell’atto (Art. 783 e 804 del Codice Civile).

Dal verbale di pubblicazione del testamento risultava che il notaio Locatelli aveva vergato la dichiarazione di ricevimento sopra un altro foglio. Pertanto era “indubbiamente nullo, e di niun effetto quel Testamento Segreto”. Un esperto della materia, l’avvocato Filippo Rossi, interpellato sulla questione, confermò la fondatezza delle ragioni dei parenti del testatore e invitò la Congregazione di Carità a trovare con essi un accordo per evitare una causa giudiziaria che sarebbe stata sicuramente persa.

Con l’intervento di amici comuni si dovette allora giungere con i tre gruppi familiari dei congiunti del Rota a tre diverse transazioni, nelle quali la Congregazione di Carità, “ammessa la nullità del testamento per difetto di forma”, si obbligava ad accrescere l’importo dei legati assegnati ai parenti e questi, in cambio, riconoscevano la validità e l’efficacia legale del documento. Il primo compromesso fu siglato il 4 settembre 1878 con la signora Santa Rota vedova Ceruti, portando l’importo del legato a lei intestato da 14.000 a 25.000 lire. A parziale pagamento della somma convenuta, la Congregazione di Carità cedette al signor Giuseppe Ceruti, figlio di Santa, i beni stabili ereditati da G. Carlo Rota posti a Villa d’Almè, Almè e Sedrina, valutati 16.000 lire.

Il 21 settembre successivo fu sottoscritto un secondo accordo con i discendenti della defunta Rota Maria, già vedova Mangili, per una somma di 22.000 lire, mentre con gli eredi di Rota Elisabetta, già vedova Cornali, il compromesso fu raggiunto solo due anni dopo, il 30 gennaio 1880, liquidando anche ad essi il medesimo importo.

(continua)

Breve storia del l 'Ospedale Giovanni Carlo RotaCuriosità storiche

Page 40: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 38

L'amoreimpagabile di Dioa cura di Romano Bonfantida un'idea di Sandro Rota "ol Ghirì".

Chiedilo al Parroco

Domanda:

Caro don Mario,

Un mio amico mi ha detto: l'importante che tu ti penta prima di morire. Ma uno quando si confessa, deve pentirsi e poi fare la penitenza se vuole essere assolto. Se uno si pente prima di morire, quando la fa penitenza? Il buon ladrone quando l'ha fatta la penitenza?

Un Parrocchiano

Il nostro rapporto con Dio, non è un rapporto “da tribunale”; Dio è sì giudice, ma giudice misericordioso, cioè dal cuore grande: è questo il messaggio, la buona notizia (=vangelo) che Gesù ha lasciato e continuamente ci offre.

Papa Francesco ce lo ribadisce continuamente ed ha proposto alla Chiesa un Anno Giubilare della Misericordia concluso pochi mesi fa.

Certo che è importante pentirsi dei propri peccati (e non solo prima di morire), ma questo non tanto per strappare in qualche modo il perdono del Signore, ma per riconoscere sinceramente la nostra debolezza e fragilità e potersi così affidare all’abbraccio misericordioso del Padre.

L’amore misericordioso del Padre arriva sempre prima ed è sempre infinitamente più grande del nostro sbaglio, del nostro peccato (vedi la parabola del Figlio prodigo, meglio del Padre misericordioso…).

É il riconoscere la misericordia di Dio che ci apre il cuore per dare un nome al nostro peccato e la nostra penitenza non è che un

Page 41: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 39

Chiedilo al Parroco

Questa rubrica sarà tenuta aperta se perverranno le domande ogni mese al Parroco.

In merito ad essa, coloro che fossero interessati all'iniziativa, potranno presentare delle domande, per scritto (ma, perché no, anche a voce), entro il 25 di ogni mese precedente a quello di uscita del Bollettino a questi recapiti: Redazione Comunità Aperta presso Casa Parrocchiale (cassetta delle lettere) e-mail Parrocchia: [email protected] e-mail Renzo Cornelli: [email protected] Il sottoscritto curatore della rubrica mette a disposizione la sua cassetta in via S. Giorgio 5. La redazione raccoglierà le domande, non le filtrerà né le modificherà e le sottoporrà al Parroco. Non saranno prese in considerazione quelle non consone alla rivista e quelle anonime. L'anonimato, se richiesto, verrà effettuato nella pubblicazione.

piccolissimo tentativo di dire grazie per quel dono impagabile che è sempre per noi il perdono di Dio.

L’amore e quindi il Perdono di Dio è sempre “gratuito”, non potrò mai pensare di averlo guadagnato, meritato e quindi di poterlo in qualche modo pagare; sarebbe “un’offesa” a quell’Amore impensabile, impagabile,

“assurdo” che si è rivelato in Gesù Crocifisso.

Il buon ladrone “per primo” ha goduto di questo “abbraccio” di misericordia; lui compagno di sofferenza di Gesù è stato come travolto da questo amore, di fronte al quale appare quasi “ridicolo” pensare che qualche nostro sacrificio o qualche nostra preghiera possa anche minimamente ricompensare.Questo non significa che non dobbiamo pentirci, o non dobbiamo “fare penitenza”, ma semplicemente riconoscere la sproporzione tra l’Amore di Dio per noi e il poco che noi possiamo offrire a Lui.

Questa è anche la strada, l’unica strada, per mantenerci davanti al Signore nella giusta “umiltà”, che ci fa sentire non schiacciati, ma sempre abbracciati dalla sua misericordia, lasciando sgorgare dal nostro cuore sentimenti di gratitudine e riconoscenza per le grandi opere che Dio continua a compiere nella nostra vita, non certo per i nostri meriti, ma solo per il suo impagabile Amore.

don Mario

L'amore implacabile di Dio

Page 42: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 40

Al servizio della persona

Ci hanno scritto...

Nel vangelo dei discepoli di Emmaus ci viene detto: «si fermarono con il volto triste».

Se vogliamo approfondire il termine tristezza o esplicitarlo meglio, dovremmo dire "arrabbiati neri". I due sono arrabbiati neri perché non riescono ad accettare il presente. Sono arrabbiati perché si sentono traditi, Gesù li ha delusi profondamente. Potremmo aggiungere altri nomi: malinconia, amarezza, desolazione, depressione, sconforto... ma sempre di rabbia si tratta.

E cosa fa la rabbia? La rabbia impedisce di camminare, blocca i pensieri, ferma i desideri... in una parola ti impedisce di vivere. Questi discepoli erano arrabbiati con gli eventi, con i capi dei giudei, con Gesù sul quale avevano riposto speranze e sogni, con se stessi per essersi lasciati "fregare", con la vita che permette tali ingiustizie e violenze.

Ecco perché i loro occhi gli hanno impedito di riconoscere Gesù.

Ecco perché a volte i miei occhi mi impediscono

di riconoscere Gesù... me lo impediscono tutte le volte che qualcuno viene alla missione a bussare e io già arrabbiato (preso dai miei pensieri e preoccupazioni) non sono capace di accostarmi con delicatezza a quella persona come Gesù fa con i due discepoli. Chiuso, a volte, in quei pregiudizi che mi fanno giudicare la persona ancora prima di averla ascoltata. E allora può capitare che ritengo di sapere già che quello che suona è solo per chiedermi ancora una

volta soldi. O succede che la persona vedendoti tutto preso dalle tue occupazioni rinuncia ad esporti il problema per il quale era venuta. O ancora arrabbiato, dopo aver ascoltato, perché testimone di una ingiustizia, ma impotente e incapace di reagire.

E poi la sera, quando è il momento di andare a letto e fare il resoconto

don Massimo Cornelli ci propone una riflessione:

Imparare ad accettare un presente diverso da quello attesotogl i ere dal Cuore la rabb ia dell ' i n sodd i s faz ione

Page 43: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 41

Al servizio della persona

della tua giornata, ecco che rivedi queste situazioni e la frase di madre Teresa di Calcutta risuona in te, ti provoca: «Ciò che conta non è quanto si dona, ma l'amore con il quale lo si dona».

E io, missionario, sono chiamato a essere uno di quei due discepoli o Gesù?

Credo che uno non possa escludere l'altro. Non devo mai dimenticare di essere quel discepolo triste

oratorio san Filippo neri - alMenno s. salvatore

L'Oratorio ringrazia tutte le persone che in vari modi hanno collaborato alla buona riuscita delleBancarelle per la Vendita di frittelle,

chiacchiere, torte e biscotti vari.

Netto CANDELORA €. 1.970,00Netto CARNEVALE €. 1.040,00

GRAZIE A TUTTI! ... E AL PROSSIMO ANNO!

(arrabbiato nero) perché con orgoglio ho creduto di aver capito tutto di Gesù, di voler essere io a rimettere in piedi il mondo, e quindi riconoscere con umiltà i miei limiti, le mie debolezze e le mie fatiche. Non devo mai dimenticare di poter essere quel Gesù capace di avvicinarsi con delicatezza, senza chiedere nulla in cambio, capace solo di mettersi in ascolto per lasciarti sfogare, per permetterti di toglierti quella rabbia che spesso ti impedisce di vivere. E ricordarmi sempre che Gesù con la potenza

della sua Parola è riuscito a togliere la rabbia dal cuore dei discepoli e l'ha riempito di gioia con il pane dell'Eucarestia.

Gesù, che non dimentichi mai che tu sei il Dio della gioia e che finché il mio cuore sarà abitato dalla rabbia, anche se in "missione" non sarò mai "missionario".

Buona Pasqua a tutta la Comunità.don Massimo

Ci hanno scritto...Nelle fotografie sotto il Vescovo Francesco in visita alla Missioni Diocesane della Costa d'Avorio.

Page 44: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 42

L'Angolodella Poesia

Per elevare "lo Spirito"

a cura di Maria Luisa Salvi

Marzo, mese in cui ci attende l’arrivo della primavera, ma, soprattutto che ci introduce al periodo quaresimale , momento di preghiera e di riflessione per prepararci alla Santa Pasqua. Ma non so se si possa affermare che abbiamo “visto” l’inverno e non si può quindi prevedere che cosa il tempo ci offrirà.

Il nostro “Angolo” propone due poesie del Fratel Michele Sala, che già conosciamo e che “toccano” le tematiche della Pasqua nel contesto dei cambiamenti e delle attese della nuova stagione: “ATTENDI…E SPERA” e “UN SEGNO”.

ATTENDI… E SPERA

Nei brividi del gelo invernalelasciati avvolgeredal soffice, candido manto di neve:ti salva dal gelo.

Nel fitto del bosco,spoglio,le foglie per terra sono l’humusper la vita che dorme.

E nella bufera del ventodi primavera,che dentro ti assale…è palestra dell’anima:allena alla lotta.

Tra le lacrime della morte,accanto al grano,nel solco sepolto,attendi…la zolla rotolasotto lo steloche sale verso la luce.

Tu sei quel giardinoinseminatodalla Grazia,nuovo germoglioalla vitache vive per sempre.

Botta di Sedrina ( Aprile 1998 )

UN SEGNO

Nel ventre del pesce giacela vita del profeta,come nel gelido inverno dormeil suo sonno la natura.

Nella tragica morte dell’Uomo,anche le campagne silenziose,in lutto, attendono un segno.

Or turgide si fanno ora le gemme,si tingono di verde i prati, nell’aria tiepida e chiara,esplodono variopinti i fiori;il guscio si schiude alla vita nascente.

E il segno si ripete ogni anno,da secoli, come il chicco di granosotto l’oscura zolla sepolto, rinasce.

Il tempio del corpodemolito dalla violenza,nel ventre della terra racchiuso,è subito ricostruito.

Più forte della morte, l’Amore, inventa una nuova creazione: la Redenzione.

È la Risurrezione da morte a vita,di Gesù, di ogni uomo.

Fratel Michele Sala ( Pasqua - 1986)

Al nostro poeta ed agli ospiti della Casa di Riposo di Zogno con il loro cappellano, Don Giacomo Rota, la nostra riconoscenza e l’augurio per una serena, santa Pasqua!

Page 45: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 43

Al servizio della persona

Page 46: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 44

AvisAssociazione Volontari del SangueSezione Comunale diAlmenno San Salvatore

Gruppi e Associazioni

Resoconto anno 2016 - Rinnovo caRiche

a cura di Carlo Rota

L’anno appena passato è stato buono per la nostra sezione Avis.Le donazioni sono state 332, suddivise in 236 di sangue intero e 96 di plasma. 10 nuovi donatori sono entrati a far parte della nostra famiglia avisina.Gli avisini sono in totale 168, questi ultimi sono stati tutti sottoposti a visita medica annuale obbligatoria, per tutelare il donatore e il ricevente.Gli esami di laboratorio sono stati 188, le visite 6.

Hanno raggiunto il limite di età e sono stati per questo fermati 2 donatori, altri 8 donatori sono stati depennati perché fermi da più di due anni.

Giovedì 23 febbraio si è tenuta l’annuale assemblea dei soci Avis, quest’anno abbinata al rinnovo del Consiglio di Sezione, 35 gli avisini con diritto di voto presenti.

Lunedì 27 febbraio gli eletti hanno votato il nuovo direttivo:Presidente: STEFANO AMORUSOVice presidente: GIORGIO RIGAMONTISegretario: CARLO ROTA

Tesoriere: FEDERICO PONTIConsiglieri: ALFO GAIARDI, TARCISIO PEDRETTI, SEVERINO MANENTI.

Uno speciale ringraziamento ai Medici curanti di Almenno e al nostro direttore sanitario Dott. Giovanni Rota; questi ultimi sostengono la nostra sezione consigliando ed eventualmente indirizzando possibili nuovi donatori.

Ai donatori il nostro ringraziamento più grande perché permettono alla nostra sezione di continuare a prosperare.

…BASTANO POCHI MINUTI DEL TUO TEMPO PER DIVENTARE DONATORE……

Page 47: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 45

Sport AVIS - AIDO

Page 48: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 46

Mi fanno ritornare in mente...a cura di R.G.B.Illustrazioni di Michela Bonfanti

"Ricordi"

Al cimitero visito spesso un altro mezzadro, Luigi, con il quale parlavo della condizione del mondo contadino.

Luigi era solito spiegarmi come funzionava il mondo contadino.

C'erano, approssimativamente, tre categorie: "ol padrù", i proprietari terrieri, padroni anche di alcuni boschi. Fino a qualche anno fa ad Almenno erano due: i conti Lurani e i signori Benigno. Questi affidavano annualmente le loro masserie a dei mezzadri "i masér", la seconda categoria, alle condizioni che più avanti illustrerò. C'erano infine, terza categoria, "chi chè a i laurà la sò tèra", i "coltivatori diretti" cioè quei contadini che erano proprietari della terra che lavoravano e quindi non dipendevano da nessuno. Luigi, parlando di questi ultimi che comunque erano pochi, mi diceva sempre che aveva sentito dire che questi erano

diventati tali durante la prima guerra mondiale, quando tanti contadini erano sull'Isonzo e le famiglie, per vivere, avevano dovuto svendere soprattutto a chi era riuscito a evitare l'Isonzo. È una cattiveria che vendo così come l'ho comperata.

Da noi c'era anche qualche bracciante (“chi chè a i laurà sota i masér”); pochi perché senza famiglia e senza arte né parte, ma c'erano. Infine i "bagài", ragazzi dai 10 ai 14 anni che, d'estate, aiutavano in fattoria in attesa di intraprendere un lavoro più redditizio.

A questo proposito una contadina nei primi anni ottanta (in una ricerca fatta dalla nostra scuola elementare), così testimoniava: "I conti Lurani non

permettevano che si piantassero alberi da frutta perché la loro ombra danneggiava le colture. In cambio del loro lavoro i mezzadri ricevevano metà del raccolto che veniva diviso dal "fatùr" (quello che curava gli interessi del proprietario, facendone eseguire gli ordini, ndr.) in modo preciso. Ai mezzadri non era permesso di arrotondare le attività con entrate "extra" e chi non obbediva veniva cacciato. Le ore di lavoro variavano di giorno in giorno e di stagione in stagione: in estate erano anche più di sedici al giorno (e nei giorni festivi rallentavano, ma non si interrompevano, ndr.). Nella vendemmia, nella fienagione, nello strappare le erbacce, nel raccogliere le fascine di legna, gli adulti si facevano aiutare dai bambini

Page 49: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 47

Mi fanno ritornare in mente"Ricordi"

maschi così, quando nascevano i figli, la speranza era per i maschi perché, dopo pochi anni, sarebbero stati di aiuto nella terra (per questo i contadini avevano sempre tanti figli: anche la Chiesa, ma per altri motivi, voleva che ogni atto sessuale portasse al concepimento, ndr.). Le donne vendevano uova e pollame per potersi procurare il cotone con cui confezionare coperte e tende in cambio di generi di prima necessità per sostituire attrezzi rotti: vanghe, rastrelli, falci, tridenti, gerle. I pochi che possedevano un rudimentale aratro lo trainavano a mano: infatti, anche se le famiglie dei mezzadri praticavano l'allevamento del bestiame, solo eccezionalmente possedevano un bue. Nelle loro stalle c'erano le mucche, nei cortili le galline e i conigli, qualche volta il maiale".

Oggi può sembrare strano questo trattamento, ma il contratto di mezzadria che esisteva a Scano al Brembo nel 1867, farà sembrare i nostri "padroni" dei santi. Basti vedere "l'Albero degli zoccoli". Sentiamo.

"Il contratto dura solo un anno: dall'11 novembre di un anno al l10 novembre di quello seguente.

Se il mezzadro (nel contratto è chiamato "massaro" cioè massaio, ndr.) non lo rispetta, deve lasciare immediatamente la masseria. La semente del frumento è a carico del mezzadro, tutte le altre sementi sono pagate metà per uno... Quando sarà necessario piantare dei gelsi, il mezzadro dovrà farlo gratis... L'uva sarà colta quando lo ordinerà il padrone e poi verrà trasportata e pigiata nei tini padronali a carico del mezzadro... Il mezzadro non potrà potare i gelsi senza ordine; se poi gli venisse dato tale ordine, lo dovrà fare gratis. Come compenso avrà diritto ai rami piccoli, i due terzi di quelli grossi saranno del padrone. Il mezzadro inoltre dovrà portare la parte del padrone nella legnaia di lui ... La legna delle piante (della campagna) rimane tutta al padrone e il mezzadro avrà l'obbligo di estirpare le piante morte o cadenti e portarle gratis nella casa padronale ... I due terzi del taglio dei boschi va al padrone, un terzo al mezzadro. I pali della vite, sostituiti perché vecchi, andranno metà al padrone e metà al mezzadro ... Volendo il padrone acquistare concimi o stramassi (foglie secche o paglia

per fare il letto alle mucche), questi andranno pagati metà dal padrone e metà dal mezzadro. il trasporto sarà a carico del mezzadro ... È proibito al mezzadro uccellare (andare a caccia con reti, panie, richiami, etc.), portare armi, dare alloggio ai forestieri, sotto pena di licenziamento immediato ... il mezzadro non potrà tenere che sol 4 galline da uova, con l'obbligo di tenerle ben chiuse al momento delle semine, delle raccolte e quando l'uva comincia a maturare ... Per sé non potrà allevare oche, polli d'India (i tacchini, ndr.), anatre e colombi ... il mezzadro e tutta la sua famiglia sono obbligati a tenere una condotta morale e onesta, a frequentare la chiesa e ad astenersi assolutamente dalle osterie ... ".

I mezzadri - mi confidava il mio amico contadino Luigi - non potevano frequentare le osterie (le osterie un tempo erano riservate solo alla gente povera e distribuivano solo vino), sia per l'austero contratto che li legava al padrone sia perché loro il vino l'avevano in casa in quanto era la metà di quello che producevano.

L'altra metà (quella costituita, però, dall'uva migliore) andava al padrone che un po' la consumava, un po' la vendeva ai mercanti di città. Siccome i mezzadri dovevano vendere la loro parte, avevano il permesso dal padrone di "aprire cantina", cioè vendere il loro vino.

Alla Madonna Candelora oppure per le festività pasquali, appendevano fuori della loro masseria un ramo con delle foglie sempreverdi (d'altronde era inverno) detta "la frosca ", in italiano "frasca", oppure un fiasco di vino.

Page 50: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 48

"Ricordi"

Untempo...a cura di Carlo Rota

Il Prevosto Mons. Vincenzo Galizzi

Il professor don Vicenzo Galizzi, nativo di San Pellegrino Terme e parroco ad Almenno dal '56 al '64, continuò la gloriosa serie dei grandi parroci del nostro paese. Arrivò ad Almenno 1'8 settembre del '56. Laureato all'Università del Sacro Cuore di Milano, aveva insegnato materie letterarie nel seminario di Bergamo e poi era stato parroco, benvoluto, a Comenduno di Albino.

Ad Almenno prese visione delle cose da fare e si mise subito all'opera.

Aiutato dal curato don Lino Lazzari, per i bambini si fece dare in prestito dalle suore della Sacra Famiglia un salone che loro usavano come soffitta e lo fece trasformare in un cinemino che la domenica proiettava a passo ridotto dei film a loro adatti. Film di Olio e Stanlio, cappa e spada, cow-boy e indiani dove "ol zùen" vinceva sempre, spesso la pellicola si rompeva, ma alla fine c'erano sempre i cartoni animati di Topolino.

Era una scusa per tenere i ragazzi in oratorio e per impedire loro di andare al cinema Centrale che, talvolta, proponeva scene a loro non adatte. E non parliamo del cinema Lemen!

Per le ragazze chiese e ottenne dal comune l'uso delle aule delle elementari per il catechismo, cosa che durò fino al 1990 quando aprì i battenti il nuovo oratorio.

Ma quello che stava più a cuore a don Galizzi era il restauro della chiesa parrocchiale che avrebbe comportato un grande onere per le misere casse parrocchiali: c'era da rifare il pavimento, ritoccare tutte le dorature, tutta l'illuminazione, restaurare di qui e di là, in una parola sola ristrutturarla il meglio possibile.

Intanto che i perplessi fabbricieri preparavano i preventivi di spesa, lui studiò il modo per

Page 51: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 49

Un tempo.. ."Ricordi"

Il Prevosto don Vincenzo Galizzi celebra la Messa Giubilare in occasione dell'inaugurazione dei lavori di ritrurazione della Chiesa Parrocchiale

reperire i fondi.

Non andò in giro a piangere e questuare, ma fece leva sulla responsabilità di ogni famiglia e di tutta la popolazione compresi i bambini. Diceva: "La céza a l'è mìa me, a l'è òsta" (la chiesa non è mia, è vostra).

A ogni capofamiglia mandò una lettera: ogni famiglia si impegnava a versare mille lire al mese, a un incaricato, da febbraio a dicembre 1958.

Chi pagava subito versava dieci mila anziché undici. Chi, come benefattore, voleva scolpito il proprio nome sull'altare doveva versare 100 mila lire.

Tutta la popolazione partecipò entusiasticamente e il reperimento dei fondi fu un successo.

Il parroco, la domenica successiva la raccolta dei fondi rendeva pubblico l'ammontare della questua.

Gli impresari edili di Almenno, a proprie spese, fecero il fondo del pavimento, facendone un pezzo ciascuno.

I falegnami collaborarono, sempre a proprie spese, ad abbellire, aggiustare e migliorare le porte e i banchi.

La chiesa fu inaugurata sabato 23 ottobre 1958 alla presenza del vescovo Piazzi, ma la festa continuò per tutta la settimana fino al primo novembre, festa dell' Addolorata con la solenne processione.

Page 52: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 50

CARROZZERIA NORISdi Noris Aristide

Via Lemen, 5/N - 24031 Almenno San Salvatore (Bg)

Tel. 035.64.02.38mail: [email protected]

Restauro auto e moto storicheVerniciatura a forno

Banco DimaServizio levabolli grandine

Pelleicole per vetriSostituzione cristalli

Auto di cortesia

Apicoltura

ROTA ANGELA

Produzione propria: di MielePappa Reale - Polline - PropoliVia Buttinoni, 73 - 24031 Almenno S.S. (BG)

Tel. 035/642660

FiaRistoranteTrattoriaPizzeria Servizio seralevenerdì, sabato e domenica - chiuso giovedì

via IV Novembre, 3824031 Almenno S.S. (BG) Tel. 035 640016

PIETRO ROTA & NICOLAIMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALIAUTOMAZIONI - ANTIFURTOANTENNE - CITOFONIA

Tel. 349 3936762

e-mail: [email protected]

24031 Almenno San Salvatore (BG) - via Resistenza, 1Tel. e Fax 035 641114

ROTA ARISTIDEVia G. Buttinoni, 2 24031 Almenno S. Salvatore (Bg)Tel. & Fax 035 642581E-mail [email protected] 02146030164 - C.F. RTORTD65E18A794A

Page 53: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 51

IMPIANTI ELETTRICI CIVILI ED INDUSTRIALI

AUTOMAZIONI - SICUREZZA

Via dell’Artigianato, 27 - almenno S.B. (BG)Tel. 035 553230 - Fax 035 6312284

[email protected]

LAVORAZIONEMARMI E GRANITI

ARREDAMENTOARTE FUNERARIAEDILIZIA

Via Trimagna, 7 (Centro Artigianale)24031 ALMENNO SAN SALVATORE (Bergamo)e-mail: [email protected] Tel. 035 644020 - Fax 035 644535Partita IVA 02630680169

COLORIFICIO - EDILIZIAFERRAMENTA

Via Clanezzo, 1 bis24031 Almenno San salvatore (Bg)

e-mail: [email protected]. 035 641131

Page 54: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 52

E continuo, cara maestra, con i proverbi bergamaschi che riguardavano il MONDO CONTADINO. Legenda: lett. = letteralmente. SOLO NOSTRO = proverbio usato solo da noi almennesi oppure non trovato nei testi consultati. BROZZONI = Guerino Brozzoni-La saliite è pò pio e Sic Sac dè sòc sèc- AEPER. Passera-Navoni = Carla Passera e Roberta Navoni- ... O indrè la me conécia, proverbi bergamaschi:una tradizione millenaria -Edizioni Villadiseriane

DB = dizionario bergamasco di Carmelo Francia ed Emanuele Gambarini. I proverbi senza legenda, tradotti in dialetto "almennese", sono tratti da Antonio TirabosehiiEdizione integrale degli studi paremiologici ( che studiano i proverbi). Edizione del 2000.

Le spiegazioni in corsivo sono mie.

122) Pèr San Gai sùnèga dét sènsa fai = lett. per San Gallo semina senza fallo. Per alcuni il limite massimo per poter seminare era la metà di ottobre.

123) Pèr ü malàt a gh'è ol bröt dè galìna è i dè cantìna = lett. per un ammalato ci vogliono brodo di gallina e vino di cantina. Il mangiare e bere genuino erano considerati la migliore medicina.

124) Quàndo al fiòea, ol bagài al majòca = lett.quando nevica, il garzone della fattoria mangia di gusto. Durante l'inverno i lavori nei campi si fermavano per colpa della stagione fredda.

125) Quàndo al piöf ol mis dè mas, al porta vià ol formét è al rèsta ol granàs = lett. quando piove il mese di maggio, porta via il grano e ne rimane solo un poco da usare solo come becchime ("granàs") per i polli. Maggio acquoso, molta paglia e poco grano. 126) Quàndo al trùna èrsa Milà, la maséra a la fa ol pa = lett. quando tuona verso Milano, la contadina fa il pane. Quando tuonava verso sud-ovest, la contadina non si preoccupava perché il temporale durava poco ed era segno di buon augurio.

127) Quàndo la cànta la sigàla dè sètèmbèr, crompa mìa ròba dè èndèr = lett. quando canta la cicala di settembre, non comprare roba da vendere. Un settembre caldo era il segnale di un 'abbondante raccolta di biade; era quindi inutile fare delle scorte con la speranza di

CaraMaestra

Svolgimento

d i r.g.b.

I Temi di Romano

Tema: "I solcc i va è i ve, ma la tèra a l'è sèmper le" (settima puntata)

Lett.: "I soldi vanno e vengono, ma la terra è sempre lì". La coltivazione della terra non tradiva maidisegni di

MiChela bonfanti

Page 55: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 53

rivenderle nei mesi di magra.

128) Quàndo l'an al comènsa in venerdè ciàpa sö ol tò pa è tègnel pèr te = lett. quando il nuovo anno comincia di venerdì, rendi su il tuo pane e tienilo per te. Sicuramente sarebbe stato un anno di carestia.

129) Quàndo la piànta dè fic a la fa gna du fic, chèl an as fa mìa dèl vi = quando la pianta di fico non metteva nemmeno due fichi fioroni, voleva dire che quell'anno non si faceva vino.

130) Quàndo la quarésma a la toca tri mis, a gh'è ròba pò sö i séze = lett. quando la quaresima è distribuita su tre mesi, c'è frutta pure sulle siepi. Era il segnale di una buona annata agricola.

131) Quàndo la Rocola a la ga ol capèl, làsa la rànza è ciàpa ol rastèl = quando si vedeva che il monte Linzone era ricoperto di nubi, si consigliava di smettere di falciare e di radunare svelti svelti l'erba tagliata con il rastrello perché stava per piovere.

132) Quàndo ol mergòt al càsa ol canù, a gh'è ol àqua a muntù": quando il granoturco metteva la pannocchia, ci voleva molta acqua altrimenti sarebbe seccato.

133) Quàndo ü a l'è pié dè i, al tè pàrla pò a in latì = lett. quando uno è pieno di vino, ti parla pure in latino. Il vino faceva dire e fare cose strane.

134 ) San Martì a gh'èn da a i sciòr è gh'èn to a i poèrì = lett. San Martino dà ai ricchi e toglie ai poveri. "San Martino, secondo la tradizione, diede la metà del suo mantello al povero infreddolito che egli aveva incontrato sulla strada. Il proverbio, invece, è una constatazione che esprime un significato quasi contrario allo spirito del buon Martino: allude al pagamento del fitto delle terre, perché l'11 novembre era la data nella quale si rinnovavano i contratti e si saldavano i debiti con i proprietari dei feudi" .. (Passera-Navoni)

135) San Martì èscof, San Martì pàpa, San Martì scàpa = lett. San Martino (11 novembre) vescovo, San Martino (12 novembre) papa, San Martino scappa. il giorno di San Martino si doveva pagare l'affitto. Se entro tre giorni non si pagava, non c'era santo che tenesse: si aveva lo sfratto.

136) Sànta Catèrìna, la àca a la a fò dè la stalìna = lett . Santa Caterina d'Alessandria, la mucca esce dalla piccola stalla. Per il 29 aprile era arrivata finalmente la primavera e quindi il bestiame poteva uscire al pascolo. (BROZZONI)

137) Sant' Antone dè zögn, sèréze a pögn = Sant' Antonio di giugno (13 giugno), ciliegie a manciate.

138) San Vitùr spigadùr, San Donàt a l'è mès majàt, San Ròc a gh'è piö la farina dè fa i gnòc = lett. San Vittore spigatore, San Donato mezzo mangiato, San Rocco non c'è più la farina per gli gnocchi. Nel giorno di San Vittore (8 maggio) il frumento aveva la spiga (anche se ancora verde), nel giorno di San Donato d'Arezzo (7 agosto), finita la trebbiatura il raccolto veniva dimezzato perché diviso tra il mezzadro e il padrone, nel giorno di San Rocco (16 agosto) il poco che era rimasto dopo la vendita non era sufficiente neppure per fare gli gnocchi.

139) Zorzèt, Marchèt, Cruzèt a gliè mercàncc dè nif, dè zelt è dè brìna = lett. San Giorgio (23 aprile), San Marco (25 aprile) e Santa Croce (3 maggio) sono mercanti di neve, gelo e brina. Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio spesso c'era un ritorno del freddo. (DB)

E con questo cara maestra, ho finito la sesta puntata di questo tema.

Cara MaestraI Temi di Romano

Page 56: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 54

Febbraio 2017

rinati nell'acqua del Battesimo

Anagrafe parrocchiale

ANGELONI RICCARDOnato il 13 ottobre 2016

di Alain e Corna Vanessa

GOTTI GRETAnata il 10 ottobre 2016

di Simon e e Capelli Simona

il 19 febbRaio 2017

Page 57: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 55

Anagrafe parrocchiale

uniti in Cristo

Febbraio - Marzo 2017

MACCHI GIACOMO e ROTA GIOVANNAil 25 febbraio 2017

nella Chiesa Parrocchiale del SS. Salvatore in Almenno San Salvatore

Page 58: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 56

Febbraio - Marzo 2017

Morti in Cristoin attesa della Risurrezione

Anagrafe parrocchiale

IVONNE BONALUMIanni 79

morta il 24 febbraio 2017(Fondazione Rota)

GIANFRANCO COLLEONIanni 82

morto il 4 marzo 2017

VIRGILIO PIZIO LAZZARONIanni 67

morto il 4 marzo 2017

Page 59: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 57

sempre nel ricordo e nel nostro cuore

Marzo 2017

1993

don Pietro Erba

2016

Fabio Sabatini

1995 2001

Dolores Codazzi e Lodovico Bonfanti

2009

Ivano Corti

2012

Francesco Pellegrini

1971

Virginio Brioschi

2005 2011

Fausto Gamba e Teresina Verzeri

Angela Pesenti e Francesco Erba

1998

Gianfranco Rota

2015 1969

Maria Pessina e Giovanni Gotti

2006 2005

Maria Rota e Angelo Rota

2007

Giuseppe Vassalli

Page 60: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 58

Gita

Page 61: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Marzo 2017 59

Trasporto infermi e dializzatiAssistenza manifestazioni sportive e nonTrasporti in Italia e all’esteroDimissioni da Ospedali e Istituti

ADERENTEA.N.P.A.S.

ORARI DI SERVIZIOper il Servizio di

emergenza urgenza 11824 ore su 24

Dai senso al tuo tempo liberoDiventa anche tu volontario

Pubblica Assistenza

CroCe AzzurrAVia C.A. Dalla Chiesa, 5

24031 Almenno San Salvatore (Bg)Segreteria: Tel 035 641837

Fax: 035 642172e-mail: [email protected]

Sezione di Almenno San Salvatore fondata nel 1969

“Ol cör del donadurl’è òrb, ma generus”

Per informazioni e adesioni telefonare ai numeri:035/643171 -

035/640638 - 035/642094

PALANCACHIUSO LUNEDì SERA E TUTTO MARTEDì

di RONCELLI24031 ALMENNO SAN SALVATORE (Bg)

Telefono: 035 640800

Esposizione ad Almenno San Salvatore

Page 62: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di

Comunità Aperta 60

Parrocchia San Salvatore Diocesi di Bergamo via XXV Aprile 5 - 24031 Almenno San Salvatore - Tel. 035 640227Sito Web: almennosansalvatore.parrocchiesulweb.it - e-mail: [email protected]

Sacerdotidon Mario Rosa 035/64.02.27e-mail [email protected]

don Angelo Bernini 035/64.00.83don Giorgio Albani 035/64.18.05don Antonio Manzoni 035/64.15.38don Lorenzo Testa - oratorio - 035/64.03.78 " " " - cellulare - 3392523771don Marco Luca Bertani -cellulare - 3293908591

Segreteria OratorioLa Segreteria è aperta nei giorni:Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle ore 15,00 alle ore 17,00Telefono Segreteria 035/640378Cellulare 348/7929673oppure 035/640366

Istituti religiosi Suore Sacra Famiglia 035/64.03.47

Enti pubbliciMunicipio 035/63.202.11(Il Sindaco Gianluigi Brioschi riceve il Martedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 eil Giovedì su appuntamento)ATS Distretto di Ponte San Pietro 035/60.31.11ATS Distretto di Villa d’Almè. 035/63.46.11Pretura di Almenno S. S. 035/64.02.74Poste e Telegrafi 035/64.00.39Biblioteca Comunale 035/64.42.10

Fondazione Giovanni Carlo Rota Onlus 035/63.200.11

Istituti di CreditoUBI Banca Popolare di Bergamo 035/64.30.22Intesa San Paolo 035/64.14.16Banco Popolare Credito Bergamasco 035/64.42.30

ScuoleIstituto Comprensivo 035/64.41.55Scuola Media Statale “Giovanni XXIII” 035/64.00.92Scuole Elementari Statali 035/64.00.03Scuola Materna “San Salvatore” 035/64.14.00e-mail [email protected]

EmergenzeNuMERO uNICO dI EMERGENzA 112Carabinieri di Almenno S. S. 035/64.00.64Croce Azzurra 035/64.18.37Croce Rossa - Villa d’Almè 035/54.25.25Servizio di continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) 0353535

Medici di baseDr. Leonello Mazzoleni Dr. Giambattista Cordoni Dr. Claudio Amato Dr. Gianmauro Salvi Dr.ssa Lisa Maestroni

rivolgersi al numero telefonico o cellulare sottoindicati

Informazioni Utili

Agenda della Comunità

Centro prenotazione uniCo Visite mediChe mediCina GeneraleLe modalità di accesso agli ambulatori dei medici (solo su appuntamento) sono le seguenti:

Per fissare gli appuntamenti telefonare dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00 al numero:035 511386 oppure 333 3590620

Un’Infermiera Professionale sarà presente negli ambulatori secondo i seguenti orari: dalle ore 8,00 alle ore 9,00 studio Dr. Mazzoleni dalle ore 9,00 alle ore 10,00 studio Dr. Salvi dalle ore 10,00 alle ore 11,00 studio Dr. Amato dalle ore 11,00 alle ore 12,00 studio Dr. CordoniLe richieste di visita domiciliare vanno fatte telefonando all’infermiera presso lo studio del medico secondo l’orario

di presenza dell’Infermiera stessa presso lo studio. Gli studi medici sono aperti nei seguenti orari:

Amato Mazzoleni Al.SS. Cordoni Salvi MaestroniLunedì 16.00/19.30 09.00/12.00 - 19.00/20.00 8,00/9,30-17,30/19,30 16.00/20.00 Martedì 9.00/11.30 14.30/18.30 8.30/11.00 10.00/12.30 12,30/13,30 Mercoledì 16,00/19.30 09.00/12.00 - 19.00/20.00 8.30/11.00 10.00/12.30 Giovedì 9.00/11.30 09.00/12.00 - 19.00/20.00 17.00/19.30 16,00/20.00 Venerdì 16.00/19.30 14.30/18.30 8.30/11.00 11.00/12.30

ambulatorio prelieVi ematoChimiCi presso la Fondazione rotaI prelievi si effettuano nei giorni di LUNEDì - MERCOLEDì - VENERDì dalle ore 7,30 alle ore 9,00

pressoPoliambulatorioFondazione G.C. Rota

Page 63: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di
Page 64: Fondazione Giovanni Carlo Rota - ParrocchieSulWeb.it · programmato, per la notte di Pasqua, il Battesimo mediante il quale l’uomo risorge a vita nuova, diventando “figlio di