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Foglio di collegamento per l’Ordo virginum delle diocesi che sono in Italia a cura del Gruppo per il collegamento dell’O.V. in Italia Novembre 2014 In questo numero: Inizia il nuovo anno L’Incontro nazionale 2014 a Orosei Risonanze dalla Sardegna Relazione del Gruppo per il collegamento Sintesi dei lavori in Assemblea e elezione del nuovo Gruppo per il collegamento Incontro nazionale 2015 a Milano La Nota pastorale della CEI Il Seminario di studio di febbraio 2015 Incontro nazionale Vescovi e Delegati febbraio 2015 Consacrazioni INIZIA IL NUOVO ANNO opo l’Incontro nazionale ini- zia il nuovo anno… L’incontro nazionale è sempre il ter- mine e l’inizio dell’anno di vita dell’Ordo virginum, perché è dall’Incontro nazionale che riceviamo nuova linfa grazie allo scambio di e- sperienze ed ai relatori, che sempre rinvigoriscono il nostro carisma. E così è successo anche per questo incontro, vissuto in un contesto parti- colare: la Sardegna ci ha offerto un paesaggio, un mare, una vegetazio- ne veramente indimenticabili, facen- doci ancor più apprezzare le bellezze del creato e come queste si uniscono alla spiritualità, alla vocazione di cia- scuno, facilitando la lode al Signore e l’impegno di ognuno di noi a saper custodire ciò che in dono ci viene da Lui elargito. Il nuovo anno inizia anche con il servi- zio del nuovo Gruppo per il collega- mento, infatti la scorsa estate lo abbiamo e- letto, e fra le nuove chiamate a que- sto ci sono anch’io! Pensate: sono partita da Livorno certa che il rinnovo del Gruppo fosse nel 2015! E proprio vero che il Signore ti meraviglia sem- pre! E così per me in particolare, insieme alle altre del Gruppo per il collega- mento, il nuovo anno inizia in “veloci- tà”, perché da subito abbiamo inizia- to a conoscerci, ed a lavorare per il Seminario 2015 e gli Incontri nazionali 2015 e 2016, e poi per l’importante anno che tra poco inizierà, grazie a Papa Francesco, dedicato alla Vita consacrata. Per questo il nuovo anno lo dobbia- mo vivere come momento di grazia, un anno interamente dedicato a co- noscere ancor più il dono della con- sacrazione, a saper lodare, per que- sto, il Signore con la nostra vita. Il nuovo anno ci chiama anche a vi- vere il nostro carisma alla luce della Nota pastorale dei Vescovi sull’Ordo virginum, documento importante per l’intera Chiesa, frutto di confronto e di comunione dei nostri Vescovi, i quali D

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Foglio di collegamento per l’Ordo virginum delle diocesi che sono in Italia

a cura del Gruppo per il collegamento dell’O.V. in Italia Novembre 2014

In questo numero: Inizia il nuovo anno L’Incontro nazionale 2014 a Orosei Risonanze dalla Sardegna Relazione del Gruppo per il collegamento Sintesi dei lavori in Assemblea e elezione del nuovo Gruppo per il collegamento Incontro nazionale 2015 a Milano La Nota pastorale della CEI Il Seminario di studio di febbraio 2015 Incontro nazionale Vescovi e Delegati febbraio 2015 Consacrazioni

INIZIA IL NUOVO ANNO opo l’Incontro nazionale ini-

zia il nuovo anno…

L’incontro nazionale è sempre il ter-mine e l’inizio dell’anno di vita dell’Ordo virginum, perché è dall’Incontro nazionale che riceviamo nuova linfa grazie allo scambio di e-sperienze ed ai relatori, che sempre rinvigoriscono il nostro carisma. E così è successo anche per questo incontro, vissuto in un contesto parti-colare: la Sardegna ci ha offerto un paesaggio, un mare, una vegetazio-ne veramente indimenticabili, facen-doci ancor più apprezzare le bellezze del creato e come queste si uniscono alla spiritualità, alla vocazione di cia-scuno, facilitando la lode al Signore e l’impegno di ognuno di noi a saper custodire ciò che in dono ci viene da Lui elargito.

Il nuovo anno inizia anche con il servi-zio del nuovo Gruppo per il collega-mento, infatti la scorsa estate lo abbiamo e-letto, e fra le nuove chiamate a que-sto ci sono anch’io! Pensate: sono partita da Livorno certa che il rinnovo del Gruppo fosse nel 2015! E proprio vero che il Signore ti meraviglia sem-pre! E così per me in particolare, insieme alle altre del Gruppo per il collega-mento, il nuovo anno inizia in “veloci-tà”, perché da subito abbiamo inizia-to a conoscerci, ed a lavorare per il Seminario 2015 e gli Incontri nazionali 2015 e 2016, e poi per l’importante anno che tra poco inizierà, grazie a Papa Francesco, dedicato alla Vita consacrata. Per questo il nuovo anno lo dobbia-mo vivere come momento di grazia, un anno interamente dedicato a co-noscere ancor più il dono della con-sacrazione, a saper lodare, per que-sto, il Signore con la nostra vita. Il nuovo anno ci chiama anche a vi-vere il nostro carisma alla luce della Nota pastorale dei Vescovi sull’Ordo virginum, documento importante per l’intera Chiesa, frutto di confronto e di comunione dei nostri Vescovi, i quali

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ci consegnano, con la Nota, la strada da seguire per essere sempre più del-le belle Sue Spose! Sono tutte novità che dovranno ca-ratterizzare il nostro nuovo anno, nel quale ci dobbiamo sentire impegnate per donare il nostro servizio alla Chie-sa, perché la stessa possa annunciare attraverso di noi la vocazione alla quale siamo state chiamate. Ci aspettiamo, numerose, e con sen-timenti di gratitudine al Signore, ai prossimo appuntamenti 2015: il Semi-nario a Roma di febbraio e l’Incontro nazionale a Milano di agosto, ringra-ziando già da ora le consacrate della Diocesi di Milano per quanto faranno per noi.

g.d.

INCONTRO NAZIONALE 31 LUGLIO – 3 AGOSTO 2014

OROSEI – NUORO

resoconto dell’Incontro nazio-nale riportiamo integralmente l’articolo realizzato a cura del

Gruppo per il collegamento e pubbli-cato dalla rivista “Testimoni”. L’annuale Incontro nazionale Dell’Ordo virginum delle Diocesi che sono in Italia si è svolto a Orosei nella Diocesi di Nuoro. Circa 120 i convenu-ti tra donne già consacrate, in forma-zione, interessate e delegati dei Ve-scovi.

Nel 50° anniversario dall’apertura del Concilio Vaticano II, l’OV ha iniziato a riconsiderare le quattro Costituzioni conciliari nella prospettiva di favorire

una formazione ecclesiale di alti con-tenuti e di perseguire un cammino cri-tico e sapiente di ricezione conciliare. Alla metà circa di questo cammino antropologico culturale, confrontarsi con i testi conciliari, in definitiva, è vo-ler consolidare un patrimonio di pen-siero e di vita per collaborare a ren-dere più fruttuosi i decenni che man-cano a un ciclo completo di circa ot-tanta anni, tempo proprio degli uma-ni per consolidare una cultura. L’OV si è confrontato, nel 2013, con la Costi-tuzione Pastorale Gaudium et spes (GS) e, nel 2014, l’attenzione è stata posta alla Costituzione sulla Liturgia Sacrosanctum Concilium (SC) a cin-quant’anni dalla sua promulgazione (4-12-1963). Il Seminario di Studio di Roma (1-2 marzo 2014) e l’Incontro Nazionale di Orosei (31 luglio-3 agosto 2014), per l’approfondimento della Costituzione conciliare, si sono svolti sotto la guida del prof. Silvano M. Maggiani, osm, docente di teologia liturgico-sacramentaria alla Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» e al Pontificio Istituto Liturgico di Roma.

La SC è stata considerata nell’ottica del Proemio, n. 1, che può essere compreso come risposta sintetica al Discorso programmatico di S. Gio-vanni XXIII, “Gaudet Mater Ecclesia”, e programma orientatore di tutti i do-cumenti conciliari. Del Proemio si è privilegiato l’inciso che sottolinea, tra le finalità primarie del Concilio, il «far crescere sempre più la vita cristiana tra i fedeli», e quindi, alla luce di que-sta finalità, interpretare la riforma e la promozione della liturgia. In questa contestualità si è voluto considerare in

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particolare il n. 80 di SC che, nei suoi risultati operativi, ha ordinato si sotto-porre «a revisione il rito della consa-crazione delle vergini che si trova nel Pontificale romano», rito di radici assai antiche, rifiorito nella fase post-conciliare. L’OV e il suo rito di consa-crazione sono stati letti come espe-rienze di vita che contribuiscono al rinnovamento della vita ecclesiale e, in questo senso, quali frutti rispondenti alle finalità del Vaticano II.

L’OV, anche ritualmente parlando, si inserisce nel vasto e intenso movimen-to di rinnovamento della vita cristiana: il rinnovamento liturgico dell’OV per il rinnovamento della vita cristiana. Ogni celebrazione liturgica, culmine e fonte della vita cristiana, fa sì che i fedeli «esprimano nella vita quanto hanno ricevuto con la fede» (SC, 10). Ne è derivata la necessità di appro-fondire, alla luce della prima parte di SC, alcuni aspetti di fondazione teo-logica-liturgica che, di fatto, sono di ispirazione per la vita dell’OV. Questi aspetti hanno contribuito a rileggere la questione liturgica a fondamento della SC e, quindi, la riscoperta di che cosa è la liturgia, l’importanza intrin-seca della partecipazione attiva e la necessità di una riforma per una più acuta comprensione della liturgia e per una più autentica e viva parteci-pazione. Dovendo fare una scelta si è privilegiato, innanzitutto, la ricompren-sione del Mistero Pasquale, fonda-mento, oggetto e soggetto dell’azione liturgica, e come la vergi-ne consacrata entri nel Mistero Pa-squale e con la sua sponsalità, riferita

a Cristo e alla Chiesa, fa responsabil-mente parte della Storia della salvez-za e quindi, con la sua vita, collabora alla Storia della Salvezza, memore di un passato, presente nella contempo-raneità in divenire, aperta ad un futu-ro già presente e ancora da compier-si. SC aiuta anche a comprendere come al dono dei santi misteri corri-sponda, da parte di chi è battezzato e vive la sponsalità, il contro-dono ca-ratterizzato dal superamento del dirit-to/dovere di celebrare e pregare nel-la e per la Chiesa, per un agire di gra-tuità orante, celebrante, interceden-te, supplicante. Da qui una ricom-prensione anche della partecipazio-ne ministeriale della vergine consa-crata che si fa sempre più sensibile ad una seriosa ars celebrandi. La vergine consacrata non si può accontentare una volta per tutte dell’intelligenza della liturgia, ma costantemente ma-tura il come la liturgia si celebra e il perché si celebra, cosciente che la liturgia è un’opera vivente. Questi o-rientamenti di lettura di SC sono stati considerati come un portico che ha permesso di continuare nell’Incontro Nazionale in Sardegna la relazione SC e OV. Siamo stati aiutati, in questa se-conda tappa di studio e meditazione, dal considerare SC come “opera a-perta”, opera cioè che permette al lettore e all’esecutore dei suoi orien-tamenti nuove piste di ricerca, nuove prospettive e orizzonti di pensiero e di prassi. Abbiamo avuto un saggio di come la Costituzione suggerisca e permetta all’OV di andare oltre la pur importante e necessaria riforma ritua-le. Anche per questo Incontro sono stati scelti alcuni aspetti tra i numerosi che l’“opera aperta” può suggerire, soprattutto se la si legge in dialogo con le altre Costituzioni. Lumen Gen-tium (LG), Dei Verbum (DV), Gaudium et spes. La vita della vergine consa-crata può trovarsi di fronte ad un’esperienza che avverte come di-cotomica la relazione liturgia e vita, liturgia e impegno.

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L’approfondimento di culto spirituale, letto nella dinamica del sintagma “culmine e fonte” della liturgia per la Chiesa, apre alla ricomprensione del-la stessa liturgia come alto momento della storia della salvezza, alto mo-mento del culto spirituale, dove, in comunione con il sacramento del sa-crificio di Cristo, offriamo noi stessi per compiere la volontà del Padre. Il tempo della liturgia è per la vergine consacrata culmine del suo impegno sponsale ed ecclesiale declinato nel-la Preghiera di Consacrazione ed è fonte già in atto della sua donazione che include il tempo del feriale e del-la continuazione del culto spirituale nel quotidiano. Il “culto spirituale” globalmente inteso è alimentato an-che da «quella soave e viva cono-scenza della Sacra Scrittura» (SC, 24; DV, 21) riproposta al fedele e alla comunità orante come fonte prima-ria. Confrontandoci con SC com-prendiamo come la Costituzione, in sintonia con DV, sollecita un ritorno al-la mistagogia, quale conoscenza del mistero contenuto nelle Scritture e conoscenza del mistero contenuto nella liturgia. Si apre per l’OV un itine-rario iniziatico da approfondire e vive-re, che nei suoi aspetti innovativi ri-conduce ad esperienze ecclesiali in-tense del passato, ben presente in preziosi documenti della tradizione. Nella lettura di SC, 27-40 e, parallela-mente, di GS, 58-59, abbiamo avverti-to come le problematiche riguardanti l’adattamento e l’inculturazione sono lezione operativa per aprire l’OV al ri-spetto, alla qualità, alle doti dell’altro. In questo modo si apre un portico ver-so un nuovo umanesimo che, orienta-to da Cristo (GS, 22) considera proprio dell’esperienza ecclesiale la ricchezza dell’altro: mai senza l’altro. Suggesti-vo, a riguardo, condividere e parte-cipare agli ideali del “Cortile dei Gen-tili”, dove l’altro è anche l’ateo “fra-tello pensoso”. L’“opera aperta” di SC trova singolare “apertura” di senso nel n. 103 (da relazionare con LG, 52-69)

dove si fonda sinteticamente ma effi-cacemente la venerazione a S. Maria, numero che influenzerà non poco altri testi conciliari.

Fare memoria della Madre del Signo-re e nostra Madre non è soltanto sot-tolineare l’affetto filiale, né la sua pre-senza di advocata, ma è anche ri-cordare la sua presenza testimoniale per la fede, la speranza e la carità della vergine consacrata. Vi è una re-sponsabilità da non trascurare circa la “regolata devozione” da manifestare e suggerire nell’OV, devozione che è capace di rifuggire da un certo inutile sentimentalismo e vana credulità. Il confronto con SC più volte aveva of-ferto l’attenzione al tempo nella sua alternanza di festivo/feriale. SC 102 e 106 hanno suggerito di dedicare una pur veloce attenzione alla domenica e alla gioia cristiana fondata sulla ri-surrezione del Signore Gesù. Ugual-mente non sono mancati alcuni orien-tamenti e proposte che si possono cogliere da SC, 122-128 circa la “bel-tà da promuovere”. Si è voluto così suggerire che in un’opera di rinnova-mento di vita cristiana l’OV non può dimenticare di collaborare alla bellez-za nelle sue espressioni architettoni-che ed artistiche, per favorire armo-nia, spazi felici, da abitare nel tempo della celebrazione e nel tempo del si-lenzioso e personale orare. A nessuno sfugge che gli orientamenti e propo-ste di SC, pur letti in relazione all’OV, non riguardano esclusivamente le vergini consacrate. Tuttavia le riguar-dano da vicino perché, come è pro-posto nell’Omelia del Vescovo nel Ri-to dell’OV: “Il Signore ha chiamato

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(queste sorelle) per unirle più intima-mente a sé e metterle al servizio della Chiesa e dell’umanità. La loro consa-crazione, infatti, le sospinge a cercare ardentemente, ciascuna secondo il proprio dono, l’espansione del regno di Dio e il rinnovamento del mondo nello spirito del vangelo”. La costa sarda è stata una cornice di grande bellezza per un incontro ca-ratterizzato anche dalla splendida novità della pubblicazione della Nota Pastorale che la CEI ha approvato il 25 marzo u.s. su proposta della Com-missione per il Clero e la Vita Consa-crata. La Nota è stata presentata da Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini e presidente della stessa Commissio-ne.

Obiettivo della relazione: scongiurare il pericolo che “le nostre povere paro-le umane ottengano lo stesso effetto di un secchio d’acqua gettata sul fuoco: per quanto bollente, finisce per spegnerlo”. È quindi stato proposto un breve viaggio in tre tappe: dietro al testo, quindi dentro, e infine oltre il testo. “Se il cuore del carisma dell’OV è la ver-ginità, dietro a quanto la Nota dice su questo specifico carisma, c’è la ver-ginità di Gesù”. È questa la premessa. Entrando nel cuore di questa realtà: “Tre sono i fattori che concorrono a configurarne il profilo teologico: la verginità, la diocesanità, la secolarità.

Le vergini consacrate “non si ricono-scono nel carisma di un fondatore” (Np 2), ma la loro vocazione “si attua nella Chiesa diocesana, in riferimento diretto al Vescovo” (Np 1). (…) “Seco-larità significa non soltanto vivere la missione nel mondo, ma vivere la consacrazione – ossia la radicalità dell’appartenenza al Signore - proprio vivendo nel mondo. Qual è dunque il proprium – lo specifico – della consa-crazione secolare? La vergine che sceglie di vivere la consacrazione nel mondo, lo fa perché convinta di po-ter vivere una consacrazione piena, non a metà”. E poi c’è la prospettiva futura così presentata da Mons. Lam-biasi: “L’OV non sarà condannato a sopravvivere a se stesso, ma vivrà una stagione promettente e rigogliosa se saprà rispondere alla chiamata che Francesco non si stanca di rivolgere alla Chiesa: la chiamata alla riforma per una nuova “uscita missionaria. (…) La riforma della Chiesa ha sem-pre coinciso con la nascita di nuove forme di vita consacrata. Preghiamo e operiamo – «riformiamoci»! - perché la rinascita dell’OV possa dare il suo umile, audace contributo alla riforma della Chiesa «in uscita missionaria», che il Papa va oggi promuovendo e testimoniando con tutti i membri del popolo di Dio, in tutti i luoghi, in tutti i modi…”.

RISONANZE DALLA SARDEGNA gni Incontro nazionale dell'Ordo virginum è un'esperienza vera-mente straordinaria: la bellezza e la gioia dell'incontrarsi, l'amicizia

e la custodia reciproca che si raffor-zano di anno in anno, le diversità che convivono armonicamente, il deside-rio di approfondire “insieme” la chiamata "personale" di ciascuna, la possibilità di conoscere luoghi e cultu-re splendidi e di sperimentare lo stile sempre diverso, ma sempre acco-gliente delle Chiese particolari ... Per tutte noi è un appuntamento prima

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atteso e poi vissuto con grande entu-siasmo, infine ripreso e approfondito durante l'anno. Quest'estate, però, c'era un motivo in più per essere trepidanti (e, in tutta sincerità, anche un po' ansiose!): spet-tava infatti a noi organizzare l'Incon-tro! A dire il vero le prime due consacrate, Maria Antonietta e Teresa, avevano caparbiamente “resistito” per anni al-le insistenti e pressanti richieste di ospi-tare nella nostra terra l’Incontro an-nuale: la difficoltà e i costi dei colle-gamenti tra la Sardegna e il “conti-nente” (sperimentati sulla nostra pelle per raggiungere le sedi dei preceden-ti Incontri nazionali) e la mancanza di strutture religiose adatte ad ospitare un numero così alto di persone consi-gliavano una sana prudenza. Ma soprattutto pesava la considera-zione che i mille complessi aspetti or-ganizzativi non potevano certo essere affrontati da due sole persone! E fu così che arrivarono prima Graziella, poi Daniela e infine Tata! L'incorag-giamento, le rassicurazioni, i consigli delle amiche del Gruppo per il colle-gamento e la generosa disponibilità ad aiutarci di tante altre amiche con-sacrate hanno fatto cadere ogni resi-stenza, per cui oggi ci ritroviamo in-sieme a fare il bilancio di un'esperien-za certamente unica, di cui ci piace sottolineare gli aspetti per noi più si-gnificativi. Sia il tempo lungo dell'accurata pre-parazione remota, insieme al nostro vescovo Mosè e a don Giovannino, che i giorni frenetici in cui si definiva-no gli ultimi dettagli, con l'intento sempre ripetuto a noi stesse di offrire a tutti un'accoglienza premurosa, sono state altrettante occasioni preziose per rendere più profonda l'amicizia e la comunione tra noi consacrate e le amiche in formazione, una vera e propria scuola di accoglienza e di cu-ra delle relazioni, anche e soprattutto quando, ad un mese dall'inizio dell’Incontro, la mamma di Maria An-

tonietta, dopo una lunga malattia, è andata in Paradiso. All'esiguità delle nostre forze ha sop-perito la collaborazione generosa, creativa e per noi commovente, sia prima che durante l'Incontro naziona-le, di tantissime persone, familiari, ma soprattutto amici e colleghi di lavoro: sacerdoti, laici, famiglie al completo, monache e suore... con le loro com-petenze e il loro variegato aiuto han-no reso leggero il compito di prepara-re e realizzare il nostro appuntamen-to, alcuni di loro aprendosi a condivi-dere con noi il peso di situazioni per-sonali e familiari particolarmente diffi-cili e dolorose.

Un dono spe-ciale per noi, ma crediamo per tutti i par-tecipanti, è stata la con-

temporanea presenza dei Vescovi delle diocesi sarde, presenza assolutamente non formale né di mera rappresentanza: il loro “stare” a lungo con noi, le parole affettuose ed autorevoli che abbia-mo sentito come pensate e pronun-ciate appositamente per noi, l'ascolto e l'attenzione dimostrati alla realtà della verginità consacrata nel mondo ci incoraggiano e soprattutto inco-raggiano le donne in ricerca vocazio-nale, della nostra come di altre dio-cesi sarde, che, partecipando all'In-contro nazionale di Orosei, hanno po-tuto conoscere più da vicino l'OV. Il valore aggiunto dell’Incontro di que-st'anno, poi, è stata la presenza di Mons. Francesco Lambiasi per la pre-sentazione dell'attesissima Nota pa-storale. Anche da noi la promulgazio-ne della Nota è stata accolta con gioia, perché dice la cura pastorale, la stima e l'affetto dei vescovi italiani; con tremore, per la misura alta di san-tità a cui i Pastori chiamano noi ver-gini consacrate; con gratitudine, per-ché nelle parole dei Vescovi troviamo anche conferma della bontà delle in-

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tuizioni e delle scelte nel cammino compiuto finora, con la guida sapien-te e paterna dei vescovi Pietro e Mo-sè e del loro delegato per l'OV. Per tutte queste ragioni e per le indi-menticabili giornate trascorse insieme ad Orosei e a Galtellì, sentiamo forte il bisogno e l'urgenza di ringraziare tutti e coinvolgere poi tutti, ma proprio tut-ti, nel grande grazie al Signore con le parole del salmista che (da Bergamo in poi) avrete ormai imparato a me-moria: “Dae s'eternidade m'as in co-ro!”.

L'Ordo virginum della Diocesi di Nuoro

RELAZIONE DEL

GRUPPO PER IL COLLEGAMENTO RELATIVA AL PERIODO 2013-2014

REMESSA Carissimi tutti, si chiude il secondo anno di la-

voro di questo Collegamento e quindi il biennio di impegno. Come sapete, infatti, quest’anno si tengono le ele-zioni per il nuovo Gruppo. Di seguito relazioniamo su quanto operato dall’Assemblea dello scorso anno ad oggi.

COSTRUIRE UN RAPPORTO Prima di tutto vogliamo condividere con voi il cammino di comunione che ha caratterizzato il nostro stare insie-me. Abbiamo proseguito nell’impegno prioritario della carità reciproca tra di noi, cercando sempre

di fare delle nostre diversità una ric-chezza, sfruttando i doni ed i carismi di ciascuna a servizio del lavoro tra noi, con gli altri e per tutti. Riteniamo che questo atteggiamento sia stato fondamentale nel farci trascorrere in-tensi e proficui momenti di lavoro, nel farci scoprire amiche oltre che mem-bri del Collegamento, ma soprattutto nel farci sentire sorelle nella fede e nella vita. FILOSOFIA DI LAVORO Avvalorato l’impegno a proseguire con questo stile di lavoro, abbiamo confermato la scelta già fatta lo scor-so anno: portare avanti i compiti inde-rogabili dei membri del Gruppo per il collegamento e delegare il più possi-bile i servizi che altri hanno il dono di fare come e meglio di noi. Abbiamo condiviso la vita del Colle-gamento attraverso il Sito, perché chiunque lo desideri sia sempre infor-mato sul nostro lavoro. Continuiamo a ribadire l’importanza di iscriversi alla parte riservata del Sito. Non è possibile pubblicare tutto nel Foglio di collegamento, che divente-rebbe così più un libro che un Foglio, e che va stampato, spedito, ecc., con grande dispendio di costi ed e-nergie. Il Foglio ci sembra un mezzo utile per comunicare gli appuntamenti essen-ziali della vita dell’Ordo, per esempio l’Incontro nazionale annuale, ma re-sta il Sito ufficiale la modalità più im-mediata ed economica di informa-zione.

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PARTECIPAZIONE ALLE CONSACRAZIONI Abbiamo proseguito con la scelta in-trapresa nel 2012 di essere presenti al-le consacrazioni delle quali siamo ve-nute a conoscenza, per portare nelle diocesi coinvolte la comunione dell’intero Ordo nazionale e per salu-tare i loro vescovi, ringraziandoli per l’accoglienza della nostra realtà. Abbiamo partecipato alle consacra-zioni nelle diocesi di: Aversa, Bari, Assi-si, Milano, Nuoro, Firenze, Ravenna, Chioggia, Napoli. Sul Sito abbiamo pubblicato l’omelia della celebrazio-ne qualora ci fosse stata fatta perve-nire dai vescovi. NOTA PASTORALE Il 2014 rimarrà nella nostra storia come l’anno della pubblicazione, in data 25 marzo, solennità dell’Annunciazione del Signore, della tanto attesa Nota pastorale della Conferenza Episcopa-le Italiana, dal titolo L’Ordo virginum nella Chiesa in Italia. Ringraziamo Mons. Francesco Lambiasi, Presidente della Commissione Clero e Vita Con-sacrata della CEI, per il lavoro e la dedizione profusi in merito in questi anni di presidenza. Tanti vescovi ci hanno confermato il suo impegno perché la Nota fosse finalmente ap-provata e quanto abbia a cuore la nostra realtà. Volevamo inviare copia della Nota a tutti i vescovi così come fatto con gli Atti 2013, ma abbiamo avuto la gioia di scoprire che la CEI ha avuto cura di far stampare appositamente e reca-pitare loro le copie necessarie. Grazie, quindi, della sensibilità e dell’attenzione che ci sono state riser-vate. FOGLIO DI COLLEGAMENTO Quest’anno, dovendo anticipare le informazioni circa l’Incontro naziona-le, è stato redatto un solo Foglio di collegamento ed è stata effettuata la spedizione del depliant e della sche-da di iscrizione. Crediamo, comun-que, di aver garantito un’ampia co-

municazione attraverso il Sito e le news. Auspichiamo che aumenti sempre di più il numero di coloro che chiedono di ricevere il Foglio via mail, per am-mortizzare i costi di stampa e di spedi-zione. SEMINARIO DI INIZIO ANNO IN PREPARAZIONE DELL’INCONTRO NAZIONALE Com’ è ormai noto, dedichiamo il week-end che precede l’inizio del tempo di Quaresima al Seminario di studio dell’Ordo virginum. Nei giorni 1 e 2 marzo, ospiti presso la Casa per ferie salesiana del Sacro Cuore a Ro-ma, ci siamo concessi un tempo di studio per approfondire un altro do-cumento del Concilio Vaticano II. Sa-crosanctum Concilium: per «far cre-scere sempre più la vita cristiana tra i fedeli» (Proemio n.1)… «si sottoponga a revisione il Rito della Consacrazione delle Vergini (SC n. 80)» è il titolo della relazione tenutaci da padre Silvano Maggiani, religioso del Servi di Maria, docente di Sacramentaria e Liturgia presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum e presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant'Anselmo in Roma, membro del Consiglio Accademico della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, direttore della rivista “Marianum” e membro consultore dell’Ufficio delle celebrazioni liturgi-che del Sommo Pontefice. Il Seminario, pensato in preparazione all’Incontro nazionale, si è posto co-me passaggio obbligatorio tra l’Incontro a Chiusi della Verna dello scorso anno, dedicato alla Gaudium et spes, e quello di quest’anno, dedi-cato alla Sacrosanctum Concilium e alla sua portata rivoluzionaria nell’ars celebrandi. La sua relazione, molto apprezzata dai partecipanti, ha mes-so in evidenza quanto, con il Vatica-no II, la Chiesa fosse chiamata a un profondo rinnovamento a partire dall’evento pasquale. Richiamando in premessa il “salto di qualità” prodotto nella vita del credente dalla nuova

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concezione di Chiesa, popolo santo di Dio, Maggiani ha sottolineato la promozione di uno stile proprio del cri-stiano, impegnato nella quotidiana mission di testimonianza attiva di quanto vissuto e partecipato dall’ars celebrandi. In quest’azione di rinno-vamento della Chiesa, quindi, la Sa-crosanctum Concilium spinge a quell’esortazione a noi tanto cara di sottoporre a revisione il Rito di consa-crazione delle vergini. Lo stesso padre Maggiani, entrando nello specifico della nostra forma di vita, ha ricorda-to che la virgo è inserita nel mistero pasquale, attinto dal passato, vissuto nel presente ed aperto al futuro esca-tologico. La vergine consacrata, in vir-tù del battesimo e della sponsalità, partecipa alla liturgia nella logica del dono ricevuto e ricambiato. La sua presenza nella ministerialità dell’azione liturgica va pensata come attiva e vivace, come “comunione di beni” per mettere a servizio i doni e le capacità ricevuti. I Gruppi di studio, volti a un appro-fondimento sulla ricezione del mes-saggio della Sacrosanctum Concilium e sulla consapevolezza o meno dell’influenza della riforma liturgica sul rinnovamento della vita cristiana, hanno permesso un ampio confronto col relatore. In modo particolare è emersa la consapevolezza di quella sofferenza profonda vissuta a causa dello scarto esistente tra la riforma della liturgia e la prassi. Una sofferen-za che evidenzia sicuramente il ruolo della vergine consacrata, totalmente immersa nella realtà della morte e ri-surrezione della quotidianità, che fa della sua preghiera personale un nuovo spazio di immersione nel popo-lo, in ciò che il popolo esprime nella sua essenza. Una preghiera che così si fa intercessione per la salvezza dell’uomo. Altro elemento emerso dai Gruppi di studio è la questione della visibilità o meno della virgo nell’assemblea litur-gica. In merito a questo, padre Mag-

giani ha lasciato un discorso molto aperto su una “nobile semplicità” che caratterizzi un’eventuale insegna da indossare durante la liturgia, per valo-rizzare la femminilità nella sua dimen-sione ecclesiale. In conclusione, ri-chiamandosi a Paul Ricoeur, che, a proposito del simbolo, diceva che per sua natura dà a pensare, ci ha saluta-to dicendoci: “Se tu diventi simbolo in un contesto, la forza della tua presen-za è simbolica perché non ha bisogno di un segno… Viviamo l’impatto con i segni per vivere l’esperienza senza troppe chiacchiere. Il simbolo dice e vela, manifesta e nasconde”. INCONTRO NAZIONALE In piena rispondenza all’impegno as-sunto a Mazara del Vallo (agosto 2012) di celebrare, come Ordo nazio-nale, il 50° anniversario del Concilio Vaticano II, dedicando un intero quadriennio alla rilettura e all’approfondimento delle Costituzioni conciliari, dopo la Gaudium et spes quest’anno ci stiamo dedicando alla Sacrosanctum Concilium. Padre Sil-vano Maggiani ci ha guidato con la sua relazione dal titolo «“Sacrosan-ctum Concilium”, orientamenti e pro-poste oltre la forma rituale», portando a compimento un discorso già avvia-to al Seminario di studio a Roma.

Durante questo Incontro nazionale abbiamo avuto il piacere della pre-senza tra noi di S. Ecc. Mons. France-sco Lambiasi, che ha presentato a noi e agli eccellentissimi Vescovi presenti

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la tanto attesa Nota pastorale. La conferma della presenza di Sua Ec-cellenza ci ha raggiunto proprio qui a Orosei nell’ultimo viaggio di organiz-zazione del 20-22 giugno scorso e da subito ci siamo messe all’opera per una nuova riorganizzazione del pro-gramma dell’Incontro stesso. Lo rin-graziamo di cuore per la guida pater-na e amorevole che ha voluto riser-varci. Ricorderemo con affetto filiale la sua calorosa accoglienza tutte quelle volte che gli abbiamo fatto visi-ta a Rimini in questi ultimi due anni. Terremo a cuore le sue parole di inco-raggiamento e di fiducia, unitamente al suo “vi strabenedico”, che tanto hanno fatto sentire vicino il cuore di un Vescovo a questa forma di consa-crazione così antica e così nuova. ATTI DELL’INCONTRO NAZIONALE E DEL SEMINA-RIO Per la pubblicazione degli Atti, anche quest’anno ci siamo avvalse della Casa editrice Cantagalli. Abbiamo fatto stampare 700 copie

dell’Incontro na-zionale di Chiusi della Verna,

comprendente anche il Semina-rio di studio del febbraio prece-dente e quello che ha prece-duto l’Incontro stesso. Come

sempre fatto, abbiamo inviato le boz-ze ai relatori, che hanno confermato o meno la pubblicazione dei loro in-terventi. Il volume è stato fatto recapi-tare a tutti i vescovi italiani. Una grande mole di Atti degli anni precedenti, dei più vecchi, è stata di-stribuita nel corso dell’anno gratuita-mente. L’idea è stata molto apprez-zata e tante hanno approfittato dell’occasione per averne copia di tutti gli anni pubblicati. Alcuni anni sono esauriti e quindi li abbiamo pubblicati sul Sito. Per gli

anni di cui ci restano ancora molte copie, si sono rese disponibili alcune di noi per immagazzinarli gratuita-mente; grazie anche a loro per que-sta disponibilità. Degli altri anni le co-pie rimaste sono immagazzinate da Maddalena, che si occupa di spedirle quando richiesti: in cartellina trovate il modulo. Abbiamo pensato di portare qui solo un numero minimo di copie, dato che la carta pesa e siamo tutte in aereo. Inoltre il costo del corriere per portare qui le copie e rimandare indietro quelle avanzate sarebbe sta-to alto. In questo modo potete acqui-stare i libri della biblioteca, che sono specifici per noi, mentre gli Atti ver-ranno spediti al rientro a chi ne farà richiesta. CONTATTI CON LA CEI Da quando abbiamo il privilegio di un rapporto più stretto con Mons. Lam-biasi, è stato lui il nostro principale punto di riferimento per quanto con-cerne i rapporti con la Conferenza E-piscopale Italiana. Da lui abbiamo saputo a chi rivolgerci per le varie ne-cessità. In occasione delle festività natalizie e della Pasqua, abbiamo inviato ad al-cuni vescovi e al Papa un biglietto di auguri a nome dell’Ordo virginum. Le risposte sono state pubblicate sul Sito. SITUAZIONE ECONOMICA In cartellina trovate una copia del re-soconto economico. Non si tratta di un bilancio vero e proprio, ma dell’elencazione delle entrate e delle uscite dal 1 settembre 2013 al 15 luglio 2014. Vedrete un disavanzo, questo però non significa che abbiamo debiti. Abbiamo potuto usufruire ancora di quanto avanzato dal contributo CEI richiesto dal Gruppo per il collega-mento precedente. A novembre abbiamo presentato la richiesta alla CEI per il biennio 2014/2015. A fronte di una rendicon-tazione di spese sostenute nel biennio

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precedente di circa 20.000 euro, l’economo della Conferenza Episco-pale Italiana ci ha comunicato che ci è stato concessa una sovvenzione di € 8.000,00. L’uscita più elevata è costituita dalle spese per il Collegamento, dovuta principalmente ai costi per i viaggi (treni, aerei…) per essere presenti alle consacrazioni e incontrare i vescovi. Dobbiamo ringraziare anche le dio-cesi che ci hanno ospitato, facendosi carico in modo spontaneo ed in vari modi delle spese di soggiorno. Nelle entrate, la voce “Avanzi dell’Incontro nazionale 2013” si riferisce alla diffe-renza tra entrate ed uscite per l’incontro dello scorso anno. Quest’anno sicuramente chiuderemo con una passività, non avendo cari-cato sulla quota di partecipazione le spese di segreteria. Nel corso dell’anno ci sono giunti dei contributi spontanei; vogliamo perciò ringraziare tutte coloro che si sono vo-lute fare presenti anche con un aiuto economico. Qualcuna, pur sapendo di non partecipare all’Incontro, ha vo-luto comunque versare la quota di i-scrizione; qualcun’altra, che si è ritira-ta per gravi motivi, ha lasciato la quo-ta già versata. PRESENZA AL CENTRO NAZIONALE VOCAZIONI Ringraziamo Cecilia Caiazza e Ma-rianna Russo per aver seguito i rappor-ti con l’Ufficio Nazionale per la Pasto-rale Vocazionale. Trovate in cartellina una relazione della loro esperienza di quest’anno. Un ringraziamento per aver voluto condividere con tutti noi la loro esperienza. SITO UFFICIALE DELL’ORDO VIRGINUM Il Sito ufficiale dell’Ordo virginum di-viene sempre più il nostro mezzo di collegamento; il più rapido ed effica-ce, nonché il meno costoso, che è un ottimo “effetto collaterale”. Con le news è possibile aggiornarvi sul lavoro del Collegamento e su eventuali co-municazioni che riteniamo importanti.

Nella struttura, il Sito è stato riorganiz-zato, mettendo in evidenza le pagine più importanti; abbiamo aggiunto materiale e razionalizzato quello già presente, oltre che riscritto i testi ormai superati. L’aumento delle visite è stato espo-nenziale. Di seguito ne evidenziamo i dati aggiornati al 25 giugno 2014 con la percentuale di aumento rispetto al-lo scorso anno: - ci sono state 9.262 visite (+ 13%) del-le quali 5.736 di visitatori unici (+ 20%); - le persone iscritte all’area riservata sono 289 (+25%); - sono state visualizzate 39.087 pagi-ne (+ 5%). Le pagine più visitate sono state: - contributo dell’Ordo virginum 2002: 5.810 visite (+60%); - elenco diocesi: 4.202 visite (+100%); - materiali: 2.391 visite (lo scorso an-no non c’era questa voce); - percorso storico italiano: 1.098 visite (+75%); - storia degli incontri nazionali: 1.030 visite (+70%); - notizie dalle diocesi: 1.533 visite (+ 19%); - formazione specifica: 1.040 visite (+200%); - approccio: 850 visite (+90%). Inoltre 3.073 persone ci hanno contat-tato sul Sito. Oltre alle consacrate che hanno chiesto di iscriversi all’area ri-servata, la maggioranza degli altri contatti proviene da donne che han-no chiesto informazioni sull’Ordo ed hanno espresso il desiderio di essere messe in contatto con consacrate vi-cine dal punto di vista geografico. 448 persone hanno ricevuto gli avvisi via mail. 382 donne e 62 tra delegati e vescovi ricevono il Foglio via mail. LINEE GUIDA PER L’ASSEMBLEA Il Gruppo per il collegamento ha pre-sentato all’approvazione dell’assemblea dello scorso anno le “Linee guida per l’Assemblea”. A se-guito delle decisioni prese in quel

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contesto, il testo definitivo è stato pubblicato nella zona riservata del Si-to. Quest’anno le elezioni per il nuovo Gruppo seguiranno le modalità in es-so riportate. F.A.Q. Nell’Incontro nazionale a Chiusi della Verna fu presentata la bozza delle FAQ, ossia una lista delle domande ri-correnti alle quali offrire risposte es-senziali, dunque non esaustive, sugli aspetti relativi alla vocazione nell’Ordo virginum; risposte utili per coloro che vorrebbero avere un pri-missimo approccio con questa forma di vita consacrata e che aprono ad un eventuale ulteriore approfondi-mento. Così come stabilito nel corso dell’assemblea dello scorso anno, il Gruppo per il collegamento ha invia-to il testo a tutte coloro che ricevono il Foglio di collegamento e le news via mail. ll Gruppo ha preso visione dei contributi giunti successivamente dal-la riflessione di singole consacrate o di gruppi diocesani e regionali, elabo-rando un testo di sintesi, tenendo pre-sente anche la Nota pastorale dei ve-scovi italiani sull’Ordo virginum. I contributi sono pervenuti da Milano, Como, Salerno, Rimini, Varese, Treviso, Sicilia, Puglia. Ringraziamo tutte colo-ro che hanno cooperato in tal modo alla stesura definitiva del testo, di cui avete visione in cartellina e che sarà pubblicato sul nostro Sito. PROSPETTIVE FUTURE

L’Incontro nazio-nale 2015 avrà sede in una loca-lità vicino Milano, in una struttura adatta ad ac-cogliere il grande numero di parte-cipanti che im-maginiamo sa-ranno presenti.

L’incontro si terrà dal 26 al 30 agosto e inizierà con la giornata dedicata al

Seminario di studio. Il tour, che è or-mai consuetudine al termine di ogni Incontro, sarà dedicato alla visita dell’ Expo 2015. Come deciso nel corso dell’Assemblea dello scorso anno, l’Incontro nazionale 2016 si terrà a Roma con modalità ancora da defini-re. Assieme a Mons. Lambiasi abbiamo ipotizzato la possibilità di organizzare un incontro dedicato alla Nota pasto-rale in occasione dell’anno della Vita Consacrata. Il nuovo Gruppo per il collegamento, se lo riterrà opportuno, avrà il compito di portare avanti il progetto RINGRAZIAMENTI Il primo ringraziamento doveroso, rin-novato, è per S. Ecc. Mons. Francesco Lambiasi, augurandoci che la sua sol-lecitudine paterna ci accompagni in futuro. Ringraziamo i Vescovi che hanno presieduto i vari momenti litur-gici dell’Incontro di quest’anno: S. Ecc. Mons. Mosé Marcia, ordinario della diocesi di Nuoro, che ci ospita; S. Ecc. Mons. Mauro Maria Morfino, della diocesi di Alghero-Bosa; S. Ecc. Mons. Antonello Mura, della diocesi di Lanusei; S. Ecc. Mons. Paolo Atzei, del-la arcidiocesi di Sassari; S. Ecc. Mons. Arrigo Miglio, della arcidiocesi di Ca-gliari. Un grazie di cuore a padre Sil-vano Maggiani, per la passione con cui ha preparato il suo intervento per qualificare la nostra formazione; un in-tervento iniziato a Roma e culminato in Sardegna. Il nostro grazie per averci accolte, ascoltate e coinvolte in que-sto annuale percorso formativo. Anche quest’anno il lavoro è stato ricco ed intenso e l’aiuto esterno al Collegamento è stato veramente prezioso. Vogliamo ringraziare Anna-rosaria Carlucci, della arcidiocesi di Bari-Bitonto, per la cura e l’aggiornamento costante del Sito; Roberta Mei, dell’arcidiocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, per la spedizione del Foglio di collegamento

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e di altro materiale; Marianna Russo, dell’ arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, per la redazione degli articoli e dei comunicati stam-pa; Antonietta Germondani per la gestione del conto corrente presso la diocesi di Macerata; Mariangela Sarti, dell’arcidiocesi di Bologna, per il lavo-ro di sbobinatura delle relazioni e di altri testi. In conclusione, ma non per ultimo, il nostro sentito ringraziamento all’Ordo virginum della Sardegna, che ci ha fatto sentire a casa tutte le volte in cui abbiamo visitato questa terra bellissi-ma per il lavoro di organizzazione.

Grazie per la disponibilità, l’accoglienza, la collaborazione, l’attenzione a che il servizio reso all’Ordo nazionale fosse il migliore possibile e l’Incontro fosse piacevole e fruttuoso sotto tutti i punti di vista. Grazie anche a tutti coloro che, a va-rio titolo, in maniera visibile o nasco-sta, hanno contribuito al nostro Incon-tro. Ringraziamo tutti voi che avete par-tecipato: delegati vescovili, donne in formazione, donne consacrate, nono-stante la difficoltà logistica per rag-giungere questo luogo meraviglioso. La nostra gratitudine anche a tutti co-loro che hanno sostenuto il nostro ser-vizio di collegamento, a livello perso-nale o attraverso il nostro ufficiale indi-rizzo di posta elettronica. L’incoraggiamento, il sostegno, la vi-cinanza dimostrateci hanno reso più leggero il nostro lavoro, che, vi assicu-riamo, è stato pieno e a tempo pieno.

RINNOVO DEL GRUPPO PER IL COLLEGAMENTO Nel corso di quest’assemblea dob-biamo procedere al rinnovo del Gruppo per il collegamento. Ci pre-me quindi far presente, alla luce della nostra esperienza, quali siano le ca-ratteristiche che riteniamo utili e ne-cessarie per chi decidesse di candi-darsi per il prossimo biennio. Vogliamo dividere in due ambiti le caratteristiche richieste: umane e pra-tiche. Le caratteristiche umane sono fon-damentali e riguardano due aspetti principali: la capacità di trasformare la diversità in ricchezza e quella di sa-per mettere in discussione la propria posizione per valutarne insieme alle altre la migliore. Nessuna del Gruppo può e deve occuparsi di tutto: la divi-sione del lavoro tiene conto delle predisposizioni naturali e la fiducia re-ciproca rappresenta il collante che unifica il lavoro svolto e lo rende, sotto certi aspetti, “giogo dolce e peso leggero”. Stare nel Collegamento comporta la capacità umana di sa-per ampliare i propri orizzonti e di sa-per cogliere le posizioni differenti co-me un’opportunità di crescita. Infine, lo facciamo presente anche se siamo certe sia superfluo, è necessaria la consapevolezza che il far parte del Collegamento non sia un privilegio, ma un servizio di amore, alla Chiesa innanzitutto e all’Ordo nazionale. Le caratteristiche pratiche riguardano invece il tipo e la modalità del servizio che, in questo momento storico, ci viene chiesto di svolgere come Colle-gamento. È necessario essere dispo-nibili ad incontrarsi nei fine settimana, nonché la possibilità e la capacità di muoversi autonomamente in giro per l’Italia. Bisogna saper lavorare bene con il computer ed avere un indirizzo di posta elettronica, che rappresenta il mezzo di comunicazione più utilizza-to e funzionale, giacché permette a ciascuna di lavorare nell’orario più consono durante l’intero arco della settimana.

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Ultimo, ma non ultimo, serve una buona capacità di adattamento perché, come avete visto dai nostri aggiornamenti, si lavora al bordo di una piscina, ma anche in una specie di ripostiglio; si può tornare a casa come programmato o fare i conti con lo sciopero dei mezzi di trasporto. Le situazioni sono diverse e bisogna sa-perle accettare tutte. Un’ultima indicazione: nessuna deve tirarsi indietro per motivi economici. È ovvio che le spese per viaggi e sog-giorni sono pagate dal fondo cassa del Collegamento, grazie anche al contributo della CEI. Nessuna deve decidere di non candidarsi perché pensa di non poterselo permettere. SINTESI DEI LAVORI IN ASSEMBLEA

ELEZIONE NUOVO GRUPPO PER IL COLLEGAMENTO

ei lavori dell’assemblea, il Gruppo per il collegamento ha relazionato sulle attività svolte nel corso dell'anno (la relazione è riportata nel presente Foglio).

L’Assemblea ha approvato all’unanimità la relazione. Si è inoltre preso atto con gioia della nomina di Elena Bolchi, consacrata della Arcidiocesi di Milano, quale membro consultore, per il prossimo quinquennio, della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita apostolica. Si è proceduto così alle elezioni del nuovo Gruppo per il collegamento, per il biennio 2014-2016. Le elezioni, come da nuovo

regolamento, sono state presiedute da Annarosaria Carlucci, della Diocesi di Bari-Bitonto e il lavoro di segretaria è stato svolto da Cristina Salusso, della Diocesi di Saluzzo. 67 sono state le consacrate votanti e sei le consacrate che si sono proposte per il nuovo Gruppo: Maddalena Mazzeschi, della Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve; Annarita Lamendola, della Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni; Rosella Bressani, della Diocesi di Pavia tutte tre membri del Gruppo per il collegamento uscente; Franca Vallisari, della Diocesi di Vicenza; Giusy D'Agostino, della Diocesi di Livorno; Mariangela Motta, della Arcidiocesi di Milano. Dalle votazioni sono risultate elette Maddalena Mazzeschi, Annarita Lamendola, Giusy D'Agostino e Mariangela Motta. A loro auguriamo un lavoro sereno e fruttuoso a servizio dell’Ordo virginum.

INCONTRO NAZIONALE MILANO 26 – 30 AGOSTO 2015

SEMINARIO DI VENEGONO

‘Incontro nazionale dell’Ordo virginum delle diocesi che sono in Italia per l’anno 2015 si terrà a

Milano, più precisamente a Venego-no, dal 26 al 30 agosto. Nei primi mesi del prossimo anno riceverete il pro-gramma dettagliato e la scheda di iscrizione. Intanto vi anticipiamo che

la location è molto bella e funzionale e che è facilmente

raggiungibile dalla stazione Centrale di Mi-lano e

dall’aeroporto di Malpensa. Un po’ difficoltoso

risulta essere il transfer dall’aeroporto di Linate che, quando possibile, con-sigliamo di evitare.

N L

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Il cammino formativo che l’Ordo vir-ginum nazionale sta facendo in questi anni sulle Costituzioni conciliari vede Milano impegnata, nell’anno 2015, nella riflessione sulla Dei Verbum, po-nendo così al centro della nostra ri-flessione la Parola di Dio. Coincidenza vuole che ci sia anche EXPO internazionale, il cui tema è “ nutrire il pianeta”; e che ci sia bisogno di pane per i più poveri è sotto gli oc-chi di tutti. Eppure il pane c’è: solo non ce ne accorgiamo, vuoi per gli sprechi, vuoi perché abbiamo bisogno di Qualcu-no che ci apra gli occhi per “vedere” dov’è! Infatti nel Vangelo di Marco è Gesù stesso che invita gli Apostoli: “Quanti pani avete? Andate a vedere” (6,38). Gli Apostoli scoprono così che il pane c’è. Ma l’uomo non vive di solo pane, ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio (cfr. Dt 8,3). Ed è di questo Pa-ne che ogni uomo sente il bisogno nel profondo del suo cuore. Non ci resta allora che farci un augu-rio reciproco: che si possa insieme cercare e trovare quel Pane e quella Parola di cui ogni cuore ha bisogno. A tutti e a ciascuno … buon cammino in compagnia della Dei Verbum – Pa-rola di Dio all’uomo.

LA NOTA PASTORALE DELLA CEI

l 25 marzo 2014 la Chiesa italiana ha dato un annuncio da tempo atteso da più di mille donne

dell’Ordo virginum, consacrate o in formazione: la CEI ha approvato la Nota Pastorale, a cura della Commis-sione per il Clero e la Vita Consacra-ta, su questa forma di consacrazione, perché “le donne che hanno ricono-sciuto in questa particolare forma di vita la loro vocazione, come pure i Vescovi che hanno accolto e pro-mosso questo carisma, avvertono la necessità di orientamenti e indicazioni

per elaborare criteri comuni e attivare prassi condivise di discernimento, di formazione e di cura pastorale delle donne consacrate nell’Ordine delle Vergini”. In più riprese la Commissione ha lavo-rato sul documento, cogliendo l’evolversi di questa realtà, che in po-chi decenni ha avuto una crescita esponenziale, segno della sua rispon-denza alle esigenze della Chiesa e delle donne del XXI secolo. Questa Nota legge la realtà dell’Ordo con grande amore e stima e dà orienta-

menti precisi: “L’Ordo Virginum è costituito dalle donne che condi-vidono la consa-crazione descritta nel can. 604; (…) le vergini consa-crate (…) vivono nella Chiesa dio-cesana la consa-crazione secondo

la propria regola di vita personale” (n.2), che è la “la carta dalla quale risultano forme, modi e tempi, con cui la vergine consacrata intende rispon-dere, nel personale contesto esisten-ziale, ai continui inviti dello Spirito a seguire l’Agnello dovunque vada” (n.14), “facendo riferimento al Vesco-vo diocesano per determinare il loro servizio alla Chiesa” (n. 2). “La forma specifica di consacrazione nell’Ordo Virginum è caratterizzata dall’impegno a condurre una vita di fede e radicalità evangelica, nelle condizioni ordinarie dell’esistenza” (n. 3). Ed in virtù di questo pieno inserimento nella vita del popolo di Dio “ le vergini consacrate non si distinguono per l’abito che portano, né per l’appartenenza alla comunità di un Istituto religioso, ma sono impegnate a testimoniare la loro consacrazione e a essere richiamo profetico all’assoluto dei valori del Regno (…).

I

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Inoltre la partecipazione attiva alla vi-ta culturale e civile deve essere con-siderata come espressione caratteri-stica della vocazione delle vergini consacrate, che contribuiscono così a rinnovare, secondo lo spirito del Vangelo, il contesto sociale in cui so-no inserite” (ibidem). È questo uno dei passaggi fondamentali che delinea questo stile di consacrazione: la par-tecipazione attiva alla vita civile, cul-turale, e anche politica - come sotto-linea la Nota – non solo è auspicata, ma è caratteristica tipica di questa vocazione. Ed in questa ottica la Nota prosegue: “Le immagini che la tra-dizione ha utilizzato per delineare la figura spirituale delle vergini consa-crate trovano una loro peculiare at-tuazione e una fedele interpretazione nelle donne consacrate nell’Ordo Virginum. Il rito di consacrazione tratteggia la fi-sionomia delle vergini consacrate sul modello della Chiesa sposa, vergine e madre; presenta la sua condizione di figlia della Chiesa e di sorella legata a tutti gli uomini e le donne da vincoli di fraternità; indica nella Vergine Maria il prototipo della verginità consacrata. La figura della sposa rappresenta l’esperienza dell’unione intima e indis-solubile con Cristo. (…) La figura della figlia richiama la spiritualità della grati-tudine con cui le vergini consacrate sperimentano la maternità della Chie-sa, che le ha generate nel battesimo e le ha chiamate a portarne l’immagine. (…) La figura della sorella raccomanda l’impegno della condi-visione con cui le vergini consacrate si pongono all’interno del contesto ec-clesiale e sociale, dedicandosi alla cura per tessere relazioni umane e fra-terne, impegnandosi nell’aiuto vicen-devole, nella edificazione della co-munione, nel servizio sincero, concre-to e disinteressato. (…) La figura della madre allude alla fecondità della consacrazione che trova in Maria un’icona splendida e illuminante” (n. 4).

Grande è la responsabilità del Ve-scovo nei confronti delle consacrate, perché deve “riconoscere il carisma della verginità; ammettere coloro che ne sono ritenute degne alla con-sacrazione nell’Ordo Virginum; curar-ne la formazione; operare un attento discernimento e celebrare la consa-crazione, presentandole alla comuni-tà ecclesiale come segno della Chie-sa Sposa di Cristo; rimanere accanto alle consacrate nel cammino di santi-tà; e insegnare loro il «il timore del Si-gnore»” (n. 5). È lui il loro principale punto di riferimento, a cui spetta, pertanto, di curarle amorevolmente come un padre con le figlie amate. Il Vescovo ha facoltà di nominare un suo delegato per l’O.V., il quale “si fa carico di conoscere personalmente le candidate e le consacrate e di se-guirne il cammino; collabora con il Vescovo (…) per assumere le neces-sarie informazioni in vista del discer-nimento per l’ammissione alla con-sacrazione e ne verifica i requisiti; o-rienta l’elaborazione dei cammini formativi personali, sia previ alla con-sacrazione che nella formazione per-manente, anche attraverso la pro-mozione di momenti comuni tra colo-ro che si preparano a vivere – o ap-partengono già effettivamente – all’Ordine delle Vergini” (n. 6). Pochi, ma essenziali i requisiti per l’ammissione: “(…) coloro che si o-rientano a questa forma di vita abbiano ricevuto il battesimo e la confermazione, ( che) non abbiano contratto matrimonio né siano vissute pubblicamente in uno stato contrario alla castità, e siano economicamen-te indipendenti” (n. 7). La CEI inseri-sce a questo punto una frase molto indicativa a salvaguardia di uno stile di consacrazione che altrimenti può rischiare di essere snaturato: “Il Ve-scovo valuti con grande attenzione l’opportunità di ammettere tra le consacrate della propria diocesi per-sone provenienti da altre forme di speciale consacrazione” (ibidem). La Nota ha una particolare attenzione

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per il cammino formativo sia prima sia dopo la consacrazione: “Si tratta di un percorso globale e unitario che coinvolge tutta la persona nelle sue varie dimensioni – affettiva, intelletti-va, volitiva e spirituale – e mira a quella piena unità di vita, che è ne-cessaria perché si possa parlare di autentica e comprovata maturità umana e spirituale” (n. 8). Sono tre le fasi di formazione indicate: “Il periodo propedeutico ha come meta il di-scernimento dei segni positivi che ri-velano un convinto ed effettivo orien-tamento, da parte della donna, alla consacrazione nell’Ordo Virginum” (n. 9). Segue poi la formazione inizia-le, che “si articola in due tempi: la formazione alla vita consacrata; la formazione specifica all’Ordo Virgi-num” (n. 10). Infine la formazione permanente: “Il dinamismo della fe-de e della stessa vita umana, il mu-tare delle condizioni culturali e socia-li, le impellenti urgenze della nuova evangelizzazione motivano una cu-ra per la formazione permanente, alla quale nessun battezzato, e in particolare nessuna persona consa-crata, può sottrarsi. Le vergini con-sacrate tendono così a quella ma-turità personale che integra tutte le dimensioni – spirituale, umana, a-postolica, culturale e professionale – vissute secondo il carisma pro-prio dell’Ordo Virginum” (n. 13). A conclusione della Nota una frase, che è quasi un riassunto dello stile dell’O.V.: “Le vergini consacrate vi-vono la consacrazione a Dio nel con-testo culturale e sociale in cui opera-no. Cercando il regno di Dio in ogni cosa, riconoscono nel proprio lavoro una valida occasione per collaborare all’opera creatrice e re-dentrice di Dio; coltivano il senso del-la festa e del riposo; anche nelle si-tuazioni di malattia, sofferenza, inatti-vità riconoscono la possibilità di par-tecipare alla passione di Cristo; con-tribuiscono, secondo le loro capacità e risorse, al rinnovamento della socie-tà, offrendo il contributo della sa-

pienza evangelica per la promozione del bene comune” (n. 19). Si tratta, insomma, di uno strumento ricchissi-mo, non esaustivo ma ben definito, nelle mani di tutti coloro che vogliono approfondire la realtà dell’O.V.

SEMINARIO DI STUDIO 14-15 FEBBRAIO 2015

ei giorni immediatamente precedenti l’Incontro dedica-to ai Vescovi e Delegati per la

presentazione della Nota Pastorale (vedi articolo che segue), si terrà il no-stro annuale Seminario di studio in preparazione all’Incontro nazionale di agosto. La prossima Costituzione con-ciliare che abbiamo deciso di appro-fondire nel 2015 è la Dei Verbum. Ci aiuterà in questo percorso la dottores-sa Lisa Cremaschi, monaca della Comunità di Bose. Suo il libro "Donne di comunione", sulla vita di figure femminili vissute tra il IV e il VI secolo d.C. Ha ben riflettuto sulla questione femminile nella Chiesa e nel mondo nelle mutate condizioni sociali odier-ne. Crediamo, quindi, che il suo con-tributo offrirà notevoli spunti di rifles-sione e di approfondimento. Di seguito il programma:

Seminario nazionale Ordo virginum 14-15 febbraio 2015 VILLA LETIZIA – Roma

V. Diomede Marvasi, 30 Tel. +39 0666418040

www.villaletiziaroma.com

“Lampada ai miei passi è la tua paro-la” (Sal 119,105)

Sabato 14 febbraio Ore 16.00: relazione di Lisa Crema-

schi Ore 17.30: pausa Ore 18.00 -19.30: tavola rotonda

con il relatore Ore 20.00: cena

N

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Domenica 15 Febbraio Ore 8.00: Celebrazione eucaristica Ore 9.30-11.00: approfondimento

nei gruppi di studio Ore 11.00: pausa Ore 11.30: relazione dei gruppi e

confronto con il relatore Ore 13.00: pranzo Partenze Per raggiungere Villa Letizia da Roma Termini: Prendere Metro linea A con direzione Battistini e scendere a Cornelia (V. Au-relia/uscita negozio Mcdonald). Sulla Via Aurelia prendere autobus 246 op-pure 247 e scendere a Marvasi (via Aurelia 776). Prendere V. Marvasi e fa-re a piedi gli ultimi 100 mt. Calcolate circa 20-25 minuti in totale. Vedi scheda iscrizione allegata.

INCONTRO VESCOVI E DELEGATI 16 FEBBRAIO 2015

I auguriamo vi sia arrivata la let-tera di presentazione dell’incontro per Vescovi e De-

legati sulla Nota Pastorale, che duran-te la scorsa Assemblea di Orosei ab-biamo ipotizzato. Di seguito riportiamo le informazioni principali. Per facilitare la presenza, esso si terrà il 16 Febbraio 2015 (il lunedì risulta il giorno più adat-to per i sacerdoti), di seguito al nostro Seminario di studio annuale. Sarà fondamentale che ciascuna consa-crata si attivi concretamente per invi-tare il proprio Vescovo e il Delegato e sarebbe bello se almeno una per Diocesi potesse restare all’Incontro per ascoltare, insieme a loro, le tante e preziose indicazioni che crediamo i due relatori – Mons. Francesco Lam-biasi (Vescovo di Rimini e Presidente della Commissione CEI Clero e Vita Consacrata) e Mons. Pio Conte (de-legato della Diocesi di Brindisi-Ostuni) - ci daranno. Vi preghiamo di fare in modo che l’invito arrivi in modo più

personale anche dall’OV della vostra Diocesi, caldamente sollecitando la presenza. Se riuscissimo a coinvolgere quanti più Vescovi e Delegati possibi-le, daremmo vita ad una giornata davvero significativa per l’Ordo italia-no. Ecco il programma della giornata:

NOTA PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata

L’ORDO VIRGINUM NELLA Chiesa IN ITALIA Lunedì 16 febbraio 2015

Ore 10.30: relazione di Mons. France-sco Lambiasi – Vescovo di Rimini e Presidente della Commissione CEI Cle-ro e Vita Consacrata – “Presentazione della Nota Pastorale. Il ruolo del Ve-scovo alla luce della Nota Pastorale” Ore 11.45: relazione di Mons. Pio

Conte – delegato Ordo virginum della Diocesi di Brindisi - Ostuni – “Il ruolo del Delegato alla luce della Nota Pastorale”

Ore 13.00: pranzo Ore 15.00: tavola rotonda con i Re-

latori Ore 17.00: chiusura dei lavori

CONTO CORRENTE

er motivi di ordine tecnico, per ogni tipo di versamento (acconti, Atti, offerte), il con-

to corrente postale resta intestato a Rosella Bressani fino al 28.02.2015. Con il prossimo Foglio di collegamento comunicheremo i dati relativi al nuo-vo conto corrente. CONTO CORRENTE FINO AL 28.02.2015 N° 001009324805 IBAN IT63 T076 0111 3000 0100 9324 805 intestato a: Rosella Bressani Via Alzaia, 35 27100 Pavia

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CONSACRAZIONI

Hanno ricevuto la consacrazione... - Simona Scala il 12 aprile 2014 da S. Ecc. Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di

Ravenna-Cervia - Angela M. Michelina Agrusti, Maria De Caro, Bianca Lengo, Bernadetta

Puzone, Anna Totaro il 31 maggio 2014 da S. Em. Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli

- Caterina Russo il 16 agosto 2014 da S. Ecc. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

- Antonella Garello il 12 ottobre 2014 da S. Ecc. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino

- Rosa Azzoli, Daniela Galardi, Laura Maffezzoni, Virna Maria Paghini il 20 settembre 2014 da S. Em. Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano

- Manuela Masone il 22 novembre 2014 da S. Ecc. Mons. Valerio Lazzeri, Vescovo di Lugano.

Riceveranno la consacrazione... - Giuliva Di Berardino, Alessandra Callegari, Elisa Croin, Roberta Sala il 7

dicembre 2014 da s. Ecc. Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona. A tutte e a ciascuna l'augurio di vivere con lode il dono ricevuto, per far trasparire la gioia dell'appartenenza a Cristo nella comunità civile ed ecclesiale.

Il Natale di nostro Signore Gesù Cristo doni pace e gioia alle vostre vite e a coloro che amate.

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Nomi e indirizzi del Gruppo per il Collegamento

Anna Rita Lamendola Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni Corte Cappuccini 10 72100 Brindisi Cell: +39 3473405219 [email protected] Giusy D’Agostino Diocesi di Livorno V. del Seminario 61 57122 Livorno +39 3387552238 [email protected]

Mariangela Natàn Motta Diocesi di Milano V. Podgora, 61 20099 Sesto S. Giovanni (MI) Cell: +39 3388713069 [email protected] Maddalena Mazzeschi Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve P.zza S. Lucia 6 53045 Montepulciano (Si) Cell. +39 3351240064 [email protected]