Foglio quadrimestrale del Museo Civico di Rovereto · Arie, variazioni e canzo-nette La camerata de...

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1 ECOnews Supplemento al Volume nº 15/99 degli Annali del Museo Civico di Rovereto nº6 Spazio Ricerca Sportello Scuola La Sezione Gli Appuntamenti Foglio quadrimestrale del Museo Civico di Rovereto Dalla parte dell'abbonato Dentro gli Eventi A tu per tu ... Ultima ora Filo diretto E ccoci approdati nel 2000, senza troppi scossoni - anche il millennium bug pare ci abbia risparmiati, e per un museo informatizzato come il nostro è decisamente un sollievo! Tornando alle cose serie, prosegue al Museo la ri- flessione su Rolanda Po- lonsky, che vedrà alla fine di febbraio la programma- zione di un concerto in onore dell’artista presso la Sala Filarmonica, con in- gresso gratuito offerto a tutta la cittadinanza. Non perdetevi le molte ini- ziative segnalate nella ru- brica Gli Appuntamenti , che sono davvero ricche e interessanti: ricominciano i Giovedì della Botanica della Società Museo Civi- co in collaborazione con l’Iprase, si aprono nuovi momenti di approfondimen- to con gli autori di pubbli- cazioni di vario genere per il doppio ciclo Sentieri di lettura, e con la fine di febbraio si inaugura una nuova iniziativa, Le Fiabe della Natura, spazio riser- vato a bambini e adulti in cui le favole della tradizio- ne, raccontate dal vivo da Walter Salin, diventano ‘sonore’ e permettono di riscoprire il piacere della ‘buona lettura’. Grande protagonista di questo numero di Econews nella rubrica A tu per tu Erminio Gelmi, uno degli abbonati al nostro Museo: il suo apprezzamento dello sforzo che stiamo compien- do per dare alla città un museo piacevole da vivere e da frequentare ci convin- ce che ci stiamo muoven- do nella direzione giusta. In queste pagine vorrem- mo dare sempre più spazio alla voce dei nostri abbo- nati: spesso da loro ci giun- gono critiche costruttive e spunti interessanti. Un esempio per tutti: grazie alla signora Marina Maganza dal numero scorso di Eco- news si trovano le durate dei documentari nella pro- grammazione giornaliera in Sala Convegni, un sugge- rimento utile che è stato subito raccolto dalla reda- zione. Scriveteci quindi, o comunicateci le vostre idee! Tutti gli abbonati dovreb- bero già aver ricevuto il Cd- rom Museo Aperto, che presenta la nostra filosofia di museo e che è stato dif- fuso in tutta Italia insieme al primo numero di Arche- ologia Viva, con un suc- cesso lusinghiero sia da parte degli utenti che della critica. Chi non avesse il computer può venire a ‘sfo- gliarlo’ nella sala antistan- te la Sala Convegni, sullo schermo che prima consen- tiva di passeggiare sulla Luna. Come ghiotta anticipazione, che sarà documentata dif- fusamente nel prossimo numero del nostro newslet- ter, vi segnaliamo la gran- de mostra di fine giugno 2000 che avrà una doppia sede espositiva al Museo Civico e al Mart (Archivio del ‘900), e che avrà per titolo L’Arte Riscoperta. Sarà sicuramente una sor- presa per tutti scoprire quali capolavori fanno par- te del patrimonio artistico della Pinacoteca del nostro Museo. Nel frattempo, come sempre, vi aspettia- mo numerosi! Claudia Beretta On line

Transcript of Foglio quadrimestrale del Museo Civico di Rovereto · Arie, variazioni e canzo-nette La camerata de...

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Supplemento al Volumenº 15/99

degli Annali del MuseoCivico di Rovereto

nº6

SpazioRicerca

SportelloScuola

La Sezione

GliAppuntamenti

Foglio quadrimestrale del Museo Civico di Rovereto

Dalla parte dell'abbonato

Dentro gliEventi

A tu per tu ...

Ultima ora

Filo diretto

Eccoci approdati nel2000, senza troppiscossoni - anche il

millennium bug pare ciabbia risparmiati, e per unmuseo informatizzato comeil nostro è decisamente unsollievo!Tornando alle cose serie,prosegue al Museo la ri-flessione su Rolanda Po-lonsky, che vedrà alla finedi febbraio la programma-zione di un concerto inonore dell’artista presso laSala Filarmonica, con in-gresso gratuito offerto atutta la cittadinanza.Non perdetevi le molte ini-ziative segnalate nella ru-brica Gli Appuntamenti,che sono davvero ricche einteressanti: ricominciano iGiovedì della Botanicadella Società Museo Civi-co in collaborazione conl’Iprase, si aprono nuovimomenti di approfondimen-to con gli autori di pubbli-cazioni di vario genere peril doppio ciclo Sentieri dilettura, e con la fine difebbraio si inaugura unanuova iniziativa, Le Fiabedella Natura, spazio riser-vato a bambini e adulti incui le favole della tradizio-ne, raccontate dal vivo daWalter Salin, diventano‘sonore’ e permettono diriscoprire il piacere della‘buona lettura’.

Grande protagonista diquesto numero di Econewsnella rubrica A tu per tuErminio Gelmi, uno degliabbonati al nostro Museo:il suo apprezzamento dellosforzo che stiamo compien-do per dare alla città un

museo piacevole da viveree da frequentare ci convin-ce che ci stiamo muoven-do nella direzione giusta.In queste pagine vorrem-mo dare sempre più spazioalla voce dei nostri abbo-nati: spesso da loro ci giun-gono critiche costruttive espunti interessanti. Unesempio per tutti: grazie allasignora Marina Maganzadal numero scorso di Eco-news si trovano le duratedei documentari nella pro-grammazione giornaliera inSala Convegni, un sugge-

rimento utile che è statosubito raccolto dalla reda-zione. Scriveteci quindi, ocomunicateci le vostreidee!Tutti gli abbonati dovreb-bero già aver ricevuto il Cd-rom Museo Aperto, chepresenta la nostra filosofiadi museo e che è stato dif-fuso in tutta Italia insiemeal primo numero di Arche-ologia Viva, con un suc-cesso lusinghiero sia daparte degli utenti che dellacritica. Chi non avesse ilcomputer può venire a ‘sfo-gliarlo’ nella sala antistan-te la Sala Convegni, sulloschermo che prima consen-tiva di passeggiare sullaLuna.Come ghiotta anticipazione,che sarà documentata dif-fusamente nel prossimonumero del nostro newslet-ter, vi segnaliamo la gran-de mostra di fine giugno2000 che avrà una doppiasede espositiva al MuseoCivico e al Mart (Archiviodel ‘900), e che avrà pertitolo L’Arte Riscoperta.Sarà sicuramente una sor-presa per tutti scoprirequali capolavori fanno par-te del patrimonio artisticodella Pinacoteca del nostroMuseo. Nel frattempo,come sempre, vi aspettia-mo numerosi!

Claudia Beretta

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GliAppuntamenti

Film, incontri-dibattito,musica e molto altro

ancora...

Ecco gli appuntamen-ti della primavera2000 al Museo. Il

calendario è ricchissimo diiniziative e di attività, daifilm alle conferenze, daglispettacoli ai concerti.

SALA FILARMONICA24 Febbraio - ore 21.00Concerto in onore di Ro-landa PolonskyArie, variazioni e canzo-netteLa camerata de ParisElena Polonska -arpaAnna Baldo - sopranoIsabelle Quellier - violaingresso gratuito

SALA SPAGNOLLI21 marzo - ore 21.00Il Lions Club "RoveretoS.Marco" promuove dueserate di approfondimentosui temi della Rassegna In-ternazionale del CinemaArcheologico, a cura dellaSocietà Museo Civico e delMuseo.C’era una volta la Meso-potamia.52’ vincitore del premioPaolo Orsi 1999 e conver-sazione con il Prof. Giovan-ni Pettinato28 marzo - ore 21.00L’Enigma dei Nazca 52’Premio - Città di Rovereto/Archeologia Viva 1999 econversazione con il Prof.Giuseppe Oreficiingresso gratuito

SALA CONVEGNIMUSEO CIVICO

I giovedì della botanicaPer il terzo anno viene pro-posto il ciclo di conferenzedel giovedì, durante le qua-li vengono presentati variaspetti della flora trentinae - a partire da quest’anno- anche italiana.Sala Convegniore 18.00ingresso gratuito10 febbraioGiuseppe BusnardoA caccia di antichi erbarinella provincia di Vicenza17 febbraioFilippo ProsserLa flora del Monte Brione:un’isola mediterranea nelcuore delle Alpi2 marzoFilippo ProsserLe pteridofite del Trentino:un viaggio attraverso ilmondo dei nostri licopodi,equiseti e felci9 marzoGiorgio PerazzaOphrys: le Orchidee dai fio-ri a forma di insetto16 marzoLuciano Maffei e FilippoProsserPrimulacee d’Italia23 marzoore 20.30Incontro con gli orchidofili27 FebbraioSala Convegniore 16.00

Le fiabe della naturaraccontando di natura e

di animalilette da Walter Salin e Clau-dia BerettaUna lettura ‘animata’ di fia-be che hanno per protago-nisti la natura e gli animaliper bambini da 0 a 99 anni

Sentieri di letturaPresentazione di nuovepubblicazioni in collabora-zione con l'IPRASE.Sala Convegni ore 17.15ingresso gratuito

I CICLOmercoledì 15 marzoItalo ProsserNoriglio. Cronaca dellaComunitàmercoledì 22 marzoGiuliano Perna con l’inter-vento di Franco FinottiItinerari geologici nellaValle dei Laghi e del Bas-so Sarca estratti da “Eco-nomia Trentina” - 1991-1997mercoledì 29 marzoRenato Mazzolini con l’in-tervento di Fabrizio RaseraArchivio Trentino di Sto-ria Contemporanea 1/99

II CICLOmercoledì 3 maggioMaurizio Dapor con l’inter-vento di Fiorenza AsteSfere di Cristallo - rifles-sioni su caso e predizione.mercoledì 17 maggioFranco Rella

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Ai confini del corpomercoledì 24 maggioDuccio Canestrini e Giusep-pe MascottiLe bestie del tempo

Laboratori del MuseoSperimentare ...per cono-scere - Attività rivolta airagazzi.Tracce nelle rocceSabato 1 aprile - ore 15.30Le rocce: cosa ci possonoraccontare? (dagli 8 ai 10anni)Sabato 8 aprile - ore 15.30Nella roccia sedimentariacon l’aiuto del microsco-pio (dai 10 ai 13 anni)(Lit. 5000, gratis per gliabbonati)12 maggio ore 17.00Recital:Un treno di pensieriPiccola Accademia delleArti - Scuola di recitazionedi Andrea Castelliingresso gratuito

Università dell’età libera

Proseguono i corsi dell’uni-versità dell’età presso ilMuseo Civico. Gli abbona-ti che esibiranno all’attodell’iscrizione la propriatessera, saranno esentatidal pagamento della quotarelativa ai corsi avente sedepresso il Museo.

Sede: Sala Convegni Mu-seo CivicoIl pittore, il modello e ilritrattocontinuazione da gennaioElisabetta Rizzioli2-9-16-23 febbraioore 15.00-16.30Opera e regiacontinuazione da gennaioAngela Romagnoli4-11-18-25 febbraioore 15.00-16.30

Harem. Luoghi di donneAdel Jabbar1-8 febbraioore 15.00-17.00Letteratura spagnola del‘900Orianna Prezzi15-22-29 febbraio 7-14-21-28 marzoore 16.00-17.30Storia dell’architetturaMaria Grazia Tampieri23-30 marzo 6-13-20-27aprile 4-11 maggioore 16.00 - 17.30Astronomia al cinemaRicercatori del Museo Ci-vico8-15-22-29 marzo 5-12aprileore 15.00-17.00Grandi viaggi: dalla sco-perta alla distruzione del-le altre civiltàLorenza Gelmi4-11-18 aprile 2-9-16 mag-gio ore 16.00-17.30

ProgrammazioneCinema al Museo

Come sempre nel corsodella settimana i film si al-ternano nella programma-zione mattutina e pomeri-diana, dal martedì alla do-menica.

Orario delle proiezioni: ore10.00 - ore 15.30

1 - 6 febbraioI terremoti e la sismologia25’Il cammino di Harwa. Dallavita alla morte nell’Egittodell’VIII secolo a.C. 20’

8 - 13 febbraioIl vulcanismo 25’Gli avventurieri dell’anticoEgitto: George Reisner 26’

15 - 20 febbraioI cambiamenti della super-ficie terrestre 25’Il Colosso resuscitato (To-lomeo) 11’22 - 27 febbraioI deserti 25’La rinascita di una chiesacopta 20’

29 febbraio - 5 marzoI ghiacciai 25’La Cuba - un palazzo nelgiardino del Paradiso 16’

7 - 12 marzoLe frontiere della geologia25’Immagini vere dell’autenti-co tesoro di Priamo 15’

14 - 19 marzoFavole della natura vol.130’La grotta di Altamira 26’

21 - 26 marzoFavole della natura vol.230’Un secolo di cinema e ar-cheologia: da Howard Car-ter a Indiana Jones 30’

28 marzo - 2 aprileLe origini della vita sullaterra 30’Le polveriere di Dimitsana19’

4 - 9 aprileL’era dei predatori 30’La collina di Gaztelu 11’

11 - 16 aprileIl leggendario Tirannosau-ro Rex 30’3000 a.C. St. Martin deCorleans. Un tesoro dascoprire 25’

18 - 23 aprilePterosauri 30’Castellina - la città dimen-ticata 11’

25 - 30 aprileI misteri dell’estinzione 30’Carnet di viaggio: i testi-moni del passato 28’

2 - 7 maggioAntiche creature marine30’San Lorenzo: lungo le viesenza tempo 40’

9 - 14 maggioLe radici della specieumana 30’Matera - ex ospedale diS. Rocco e chiesa di S.Giovanni Battista. Valoriz-zazione e stratificazionestorica 29’

16 - 21 maggioIl fosso 8’Una memoria per Wa-smuel 13’

23 - 28 maggioL’orso speleo dellaVallagarina 13’Il popolo delle pietre 25’

30 maggio - 4 giugnoAmbiente: un circondoper starci dentro 25’Bedriacum - Tra il fiumee la strada 27’

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Se desideri approfondire l’argomento puoi leggere:

Geomorfologia dellaVal Lagarina nei dintorni

di RoveretoFra i lavori di ricerca svolti dal Museo Civico in camposcientifico vanno ricordati quelli nei quali si viene a instaurareun rapporto di collaborazione con i laureandi che stannocompletando il loro percorso di formazione nelle università.

Castiglioni G.B., 1986: Geomorfologia, UTET, Torino

SpazioRicerca

Questo è stato ancheil mio caso, e hopotuto così com-

pletare una tesi dal titolo“Geomorfologia del fondo-valle della Val Lagarina neidintorni di Rovereto”.Ma cos’è la geomorfolo-gia?Non credo che il significa-to di questa parola sia co-nosciuto da tutti e quindiprima di illustrare la mia tesicercherò di spiegare que-sto termine.La geomorfologia è unadisciplina di collegamentofra la geografia fisica e lageologia, che ha acquisitola sua collocazione tra lescienze naturali man manoche queste progredivano,a partire dal secolo scorso.Ha come fine lo studio el’interpretazione del rilievodella superficie topografi-ca. Dobbiamo pensare in-fatti che ogni agente mor-fogenetico (l’acqua dei fiu-mi e dei torrenti, la gravità,i ghiacciai, l’uomo) nellamaggior parte dei casi de-finisce sul terreno delleforme, di accumulo o dierosione, tipiche e peculia-

ri. Per esempio: i torrentiallo sbocco delle valli de-positano i detriti che han-no trasportato costruendostrutture a forma di conoche vengono appunto chia-mate “conoidi”; i depositidi frana, che si formano perintervento della gravità,sono costituiti da accumuliche non hanno una formapropria particolare e bendefinita, tuttavia essi si pre-sentano sempre molto acci-dentati, con aree maggior-mente depresse che si al-ternano a zone più rilevate;i fiumi, modificando e spo-stando il loro letto, erodonoqualsiasi tipo di depositoformando scarpate di variealtezze e pendenze. Lo stu-dio della geomorfologiacontribuisce alla ricostruzio-ne della storia evolutiva delterritorio.Il fine principale della miatesi è stato quello di elabo-rare una carta geomorfolo-gica del fondovalle della ValLagarina nel tratto compre-so fra Chizzola e Besenello.Solo successivamente,avendo una buona cono-scenza di tutte le forme

presenti sul terreno, hopotuto tentare di definirel’evoluzione geomorfologi-ca del tratto considerato difondovalle negli ultimi24.000 - 16.000 anni. Sideve infatti considerare chedurante l’ultima massimaespansione della glacia-zione würmiana, datataappunto 24.000 - 16.000anni BP (BP = before pre-sent = anni fa, convenzio-nalmente a partire dal1950), tutta la Val Lagarinafu completamente ricoper-ta dal ghiacciaio atesino.E’ ovvio quindi che tuttol’assetto geomorfologicoattuale è il risultato di unaserie di processi che sonoavvenuti perlopiù durantel’ultima glaciazione (Würm)e dalla fine di quest’ultima(Tardiglaciale) fino a oggi.Alcuni aspetti della geo-morfologia dell’area in stu-dio, e più in generale dellaVal Lagarina, sono già sta-ti studiati in passato davari autori. Fra questi vasicuramente ricordato GIO-VANNI COBELLI che alla finedel secolo scorso nella me-moria CONTRIBUZIONE ALLA

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STORIA DELLE ALLUVIONI DEL

BACINO DI ROVERETO ripor-tava delle interessanti os-servazioni sull’assetto ge-omorfologico delle aree at-torno a Rovereto e inoltresi scagliava contro “quel-la stramba credenza deinostri avi, non ancor deltutto cancellata, e danissun fatto geologico av-valorata, intorno all’esi-stenza di un lago, il qualedoveva ricoprire ancornell’epoca antropozoical’intiera Val Lagarina finoa che si svuotava in segui-to alla spaccatura dellaChiusa veronese, e nelquale avrebbero dovutodeporsi tutte quelle sab-bie o ghiaie, che da quan-to risulta dalla diretta os-servazione hanno tutt’al-tra origine che non sialacustre”.La carta geomorfologica èstata elaborata in base adati ottenuti affiancando traloro metodi di indagine delterritorio differenziati: ricer-ca di dati già esistenti inbibliografia, consultazionedi carte topografiche di etàdiversa per lo studio del-l’evoluzione dell’alveo del-l’Adige, studio di stratigra-fie geologiche dell’area delcomune di Rovereto deri-vate da pozzi o da periziegeologiche, rilevamentogeomorfologico di campa-gna, descrizione di cinquenuove sezioni stratigrafichecomprendente anche l’ana-lisi granulometrica dei se-dimenti campionati, studiodell’umidità del suolo contecniche di telerilevamento,osservazione mediante lostereoscopio di fotografieaeree e confronto multitem-porale di immagini della

stessa area riprese in etàdifferenti.Da un paleosuolo osserva-to in una scavo ubicato nelcentro di Rovereto in viaBarattieri, è stato prelevatodel materiale che è statodatato con il metodo delradiocarbonio. La datazioneha permesso di determina-re che il paleosuolo ha unetà di 11.550 ± 80 anni BP.Questa datazione non chiu-de esattamente la fase dicostruzione della parte an-

tica del conoide del torren-te Leno, ma comunque essaè riferibile a uno degli ulti-mi depositi prima dell’ini-zio di una nuova faseerosiva che ha comportatoil terrazzamento del conoi-de stesso.La carta geomorfologica èarticolata in quattro diver-se tavole che sono statepresentate su supportocartaceo. Tuttavia essa èstata disegnata mediantel’impiego del computer uti-

lizzando il programma CO-REL DRAW 7 ed è quindidisponibile anche su sup-porto informatico. In que-sto modo è possibile po-terla variare in alcune sueparti senza doverla ridise-gnare completamente. E’questo un nuovo metododi presentare i dati dellaricerca, un sistema dinami-co nel quale potranno es-sere facilmente inserite lenuove conoscenze determi-nate da future ricerche e lepossibili modificazioni chepotranno intervenire sulterritorio.

Mirko Santacattarina

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Il Museo e la scuola

Econews presenta le attività offerte alla scuola dalla SezioneDidattica del Museo Civico, che per questo quadrimestre sonoparticolarmente ricche, soprattutto per le scuole abbonate.

SportelloScuola

È con piacere che lasezione didatticasottolinea il grande

successo avuto presso lescuole, abbonate e non,dagli appuntamenti setti-manali con gli esperti delmuseo a disposizione nel-le più varie discipline, edelle lezioni di astronomia.A breve saranno a dispo-sizione lezioni a tema alPlanetario con nuove se-rie di diapositive di cui ilMuseo si sta dotando e lapossibilità di visite diurneall’osservatorio astronomi-co per lo studio del sole.Le nuove e particolari stru-mentazioni dell’aula didat-tica permetteranno la diret-ta osservazione di fenome-ni geologici. Le attivitàdisponibili sono le se-guenti:ARCHEOLOGIA - BarbaraMaurina, Visite guidate allaVilla Romana d’Isera: ve-nerdì pomeriggio, dalle14.30 alle 15.30. Presso ilMuseo martedì mattina dafebbraio a maggio lezionisu: la Villa romana di Isera;aspetti della romanità inTrentino; il mestiere dell’ar-cheologo; il culto dei morti

nell’antico trentino; tipolo-gie abitative nell’anticoTrentino.ARCHEOLOGIA SPERI-MENTALE - Renato Faso-lo, aspetti di preistoria e divita dei popoli dal Paleoli-tico all’Età del Ferro: pittu-ra, ceramica, scheggiaturadella selce - laboratori teo-rici e pratici; ritualità e spi-ritualità. Presso il Museonegli ultimi due venerdìmattina di febbraio e mar-zo.LEGGERE L’AUDIOVISIVO- Claudia Beretta, introdu-zione al linguaggio audio-visivo attraverso documen-tari archeologici. Presso ilMuseo i primi due giovedìmattina del mese di febbra-io, marzo, aprileIL LINGUAGGIO DEL FU-METTO - Claudia Beretta,come disegnare e leggerele emozioni (in particolarela paura) nei fumetti (pun-to di riferimento ASTERIX).Presso il Museo i primi duegiovedì mattina del mese difebbraio, marzo, aprileASTRONOMIA - StefanoMonfalcon: mitologia dellecostellazioni; la posizionedelle costellazioni evidenti

nel cielo della nostra città;la posizione del Sole nellediverse stagioni; le fasilunari; la fisica della Luna;le comete: struttura e moto.Presso il Museo i mercole-dì e i venerdì mattinaOSSERVATORIO M.te ZU-GNA: lezioni mattutine perscolaresche su prenotazio-nePLANETARIO lezioni -Gruppo Astrofili; Tutti igiorni, ma esclusivamentesu prenotazione anticipatadi una settimanaGEOLOGIA - Michela Ca-nali: rocce classificazione eformazione; fossilizzazionee fossili; indagini del sot-tosuolo (sismica e geo-elettrica); approfondimentigeologici e paleontologicidel territorio locale. Osser-vazione diretta di fenomenigeologici in aula didattica:fenomeni sismici, processidi formazione delle rocce.Presso il Museo gli ultimidue giovedì del mese difebbraio, marzo, aprile.ORME DEI DINOSAURI:visite guidate: Prenderecontatti con la BiglietteriaBIOLOGIA - Patrizia Costae Clara Samuelli: tematiche

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Se desideri approfondire l’argomento puoi leggere:

I pieghevoli didattici del Museo Civico o puoitelefonare allo 0464 439055 - fax 0464 439487

relative alla biologia, chi-mica ed ecologia.Presso il Museo tutti imartedì mattina.

DIRITTI DEGLI ANIMALISELVATICI - Pietro Lorenzi:tematiche relative alla pro-tezione di animali a rischiodi estinzione. lunedì pome-riggio per consulenze emercoledì pomeriggio per lelezioni.INSETTI SOCIALI - LuigiBoschi, tematiche relativealla vita delle api e del bacoda seta. i primi due venerdìdi marzo, aprile, maggiodalle 10.30 alle 12.00BOTANICA - Alessio Ber-tolli - Flavia Stefani: visiteguidate sul territorio localeper l’osservazione di pian-te arboree e arbustive e percapire l’importanza dellepiante come indice ecolo-gico. Lunedì e venerdì daaprile a fine maggio. Pre-notare presso la bigliette-ria del Museo con almenouna settimana di anticipo.Organizzazione e costi del-la trasferta sono a caricodel richiedente.

DOCUMENTAZIONE VISI-VA - Alessandro Dardani:qualora gli insegnanti fos-sero interessati a documen-tare le attività didattichesvolte con la collaborazio-ne del Museo possono ri-chiedere l’intervento del-l’esperto.ORGANIZZAZIONE DEL-LA SEZIONE DIDATTICAPer le prenotazioni le scuo-le devono rivolgersi allaresponsabile, Monica Co-lombo, presso la Bigliette-ria del Museo.le attività presso il Museosono gratuite per le scuoleabbonate, mentre per i nonabbonati il costo è di L.3000a studente (ingresso alMuseo) + L.100.000 perl’esperto.Per le attività sul territorio(orme dei dinosauri, bota-nica, villa romana d’Isera,ecc.) il costo è di L.50.000per gli abbonati e L.100.000per i non abbonati.SPORTELLO DIDATTICOLuigi Boschi - martedì egiovedì (15.00-18.00)Patrizia Costa - martedì(9.00-12.00)

Alessandra Festi - dal lu-nedì al venerdì (16.00-18.00)Nello Fava - dal lunedì alvenerdì.

Un secondo museo davisitare

A chi, programmando unavisita al Museo Civico,volesse fruire di altre pro-poste didattiche, il MuseoStorico Italiano della Guer-ra offre il Laboratorio Scuo-la-Museo.Il servizio, rivolto alle scuo-le elementari, medie inferiorie superiori, consente diintegrare i programmi sco-lastici approfondendo alcu-ne tematiche legate allastoria moderna e contem-poranea attraverso un rap-porto diretto con i docu-menti.

SCUOLE ELEMENTARI EMEDIE INFERIORICastelli e bocche da fuoco.I nuovi strumenti di guerradal Quattrocento all’Otto-cento.Tra Radetzky e Garibaldi.Armi e soldati nelle guerredel Risorgimento.Scusi… dov’è il fronte?Uomini e organizzazionedell’esercito italiano sulfronte della prima guerramondiale.Trentini in Galizia. Gli Ita-liani d’Austria e il fronteorientale. 1914-1917.1918. Da Caporetto a Vitto-rio Veneto (per la media)ISTITUTI SUPERIORII documenti, le fonti, lastoria. Il lavoro dello stori-co

L’Arme de Cavalieri e Fan-ti. Dalle Compagnie di ven-tura agli eserciti nazionali.1500-1800.1918. Il fronte del consen-so.La propaganda nella Gran-de GuerraIl Duce formato cartolina.L’immagine di Mussolininella propaganda del Ven-tennio.Da aprile sarà visitabileun’ampia mostra dedicataalle mine anti-persona nel-le guerre del Novecento.Il Laboratorio è attivo suprenotazione, da lunedì avenerdì, ha una durata di 1ora e tre quarti, negli orari:8.45-10.30; 10.45-12.30;14.15-16.00. Per prenotare ilservizio didattico telefona-re allo 0464 438100 - fax0464 423410.

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I cicli di conferenzeorganizzati dalla Società

Museo Civico

Econews documenta i cicli di conferenze organizzate con grandesuccesso di pubblico dalla Società Museo Civico, incollaborazione con l’Iprase, sulla flora e sulla Fauna trentina.

Dentro gliEventi

La Società MuseoCivico è statafondata nel 1851 da

parte di un gruppo di intel-lettuali roveretani con ilfine di dar vita a un museocittadino. A guidare l’ini-ziativa fu il roveretano For-tunato Zeni, che era parti-colarmente interessato apromuovere scambi scien-tifici tra gli studiosi del-l’epoca di area storica enaturalistica e che propu-gnava un’indagine sistema-tica del territorio. Nell’au-tunno del 1855 la Societàfu in grado di aprire ilMuseo al pubblico, cosic-ché la cittadinanza potégodere di varie e ricchecollezioni donate da varicollezionisti-studiosi. LaSocietà ha quindi gestito ilMuseo fino al 1983, annoin cui le collezioni vennerodonate al Comune di Ro-vereto. Nonostante la So-cietà abbia anche in segui-to continuato a collaborarenella gestione di varie atti-vità del Museo, essa haavuto un inevitabile ridi-mensionamento di respon-sabilità e - se vogliamo - di

“visibilità”. Anche per farfronte a questa situazione,il Consiglio di Amministra-zione della Società ha deci-so di organizzare cicli diconferenze a carattere na-turalistico di buon livelloscientifico. Per allargarel’utenza al mondo dellascuola, ci si è avvalsi dellacollaborazione del centroterritoriale dell’IPRASE,che ha sede presso il Mu-seo Civico. L’orario al qua-le si è deciso di tenere leconferenze - il tardo pome-riggio - cerca di venire in-contro alle esigenze siadegli insegnanti che deglialtri cittadini.Questi cicli di conferenzesono iniziati nel gennaio-

febbraio 1998 e hanno in-teressato all’inizio la solabotanica (relatore il conser-vatore del Museo FilippoProsser). Essi sono iniziatiin sordina, ma hanno subi-to assunto un ruolo di ri-lievo per quel che riguardala divulgazione concernen-te la flora in Trentino. Nelprimo anno sono state te-nute 4 conferenze; le primedue hanno affrontato temidi carattere protezionistico-ambientale: “Flora chescompare: l’agonia dei fos-si della Valle dell’Adige” -“Dov’è finito il Fiordaliso?Gli effetti dell’agricolturaintensiva sulla flora deicampi”. Gli altri due incon-tri hanno interessato inve-ce argomenti più vicini allasistematica: “Orobanche:parassiti belli e sconosciu-ti” - “Saxifraga: alla scoper-ta delle sassifraghe delTrentino”. All’inizio del1999 altri argomenti - an-che questi per lo più fruttodi ricerche originali - sonostati affrontati, grazie an-che all’aiuto di altri relato-ri: “Specie nuove - una Pri-mula e una Festuca” (F.

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Prosser), “Le orchideespontanee dei prati aridi”(G. Perazza), “Flora aliena,ovvero la silenziosa inva-sione delle specie esoti-che” (F. Prosser), “La floradella Rocchetta di Riva” (L.Maffei), “L’erbario di Fili-berto Luzzani (Lodrone1909, Clissa presso Spala-to 1943)” (F. Prosser).A fine 1999 la Società si èimpegnata a organizzare unciclo di conferenze di ca-rattere zoologico, che haavuto per tema i mutamentifaunistici dall’Ottocento aoggi in Trentino meridio-nale: una sorta di bilanciodi fine secolo dei rapidimutamenti ambientali cheha subito il nostro territo-rio e quindi della fauna chelo abita. La Società ha fat-to domanda alla Fondazio-ne CARITRO per un con-tributo concernente l’orga-nizzazione dell’iniziativa eha avuto la soddisfazionedi veder accolta la propriarichiesta. E’ stato propriograzie all’appoggio dellaFondazione CARITRO chequesto ciclo di conferenzeha potuto essere realizzatocon cura particolare. I rela-tori - ciascuno per il grup-

po zoologico di propriacompetenza - hanno illu-strato l’argomento in modoesemplare: Damiano Zanoc-co (entomologia), IvanoConfortini (Ittiologia), Sil-vio Bruno (Erpetologia),Paolo Pedrini (Ornitologia),Edoardo Vernier (Chirotte-ri), Paolo de Martin (Ungu-lati e Carnivori). A chiusu-ra del ciclo, ha avuto luo-go una suggestiva proie-zione di diapositive di Lu-ciano Maffei.

I nuovi Giovedì dellaBotanica

Visto il notevole successodei precedenti cicli di con-ferenze, anche per l’iniziodel 2000 la Società - sem-pre con la collaborazionedell’IPRASE - tiene un’ul-teriore serie di incontri acarattere botanico. Al paridelle precedenti riunioni,anche queste sono apertea tutto il pubblico e per gliinsegnanti sono riconosciu-te come corso di aggiorna-mento. Esse si terrannopresso la sala conferenzedel Museo Civico dalle ore18.00 alle ore 19.30, con unaserata finale di incontro tra

orchidofili il 23 febbraio alle20.30, coordinata da Gior-gio Perazza.

10.2.2000 Giuseppe Busnar-do - “A caccia di antichierbari nella Provincia diVicenza”Gli antichi erbari sono mez-zi indispensabili per studia-re la flora del passato epoter quindi valutare i cam-biamento che essa ha su-bito nel corso dell’Ottocen-to e del Novecento. Pur-troppo, molti erbari - con illoro patrimonio di informa-zioni - sono andati disper-si. Tuttavia, studiando an-tiche fonti scritte e com-piendo indagini degne diun detective, Busnardo èriuscito a trovare alcuniantichi erbari del Vicentinoche sembravano ormai per-duti. Con l’aiuto di diapo-sitive, egli ci narra gli ap-passionanti retroscena chehanno caratterizzato la suaricerca.

17.2.2000 Filippo Prosser -“La flora del Monte Brione:un’isola mediterranea nelcuore delle Alpi”Il Monte Brione si ergequale isolatissimo rilievonella piana tra Riva e Tor-bole, a ridosso dell’estre-mità settentrionale del Lagodi Garda. La sua posizionelo rende soggetto comepoche altre zone al climamitigatore del lago, per cuifin dall’Ottocento è statometa delle escursioni di varibotanici in cerca di raritàfloristiche mediterranee.

2.3.2000 Filippo Prosser -“Le pteridofite del Trenti-no: un viaggio attraverso ilmondo dei nostri licopodi,equiseti e felci”Per ciascun gruppo sonopresentati i principali ele-menti di riconoscimento, leesigenze ecologiche, la di-stribuzione in Trentino. Lepteridofite costituiscono

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un gruppo ben delimitatodi specie - circa 80 nellanostra provincia - che po-trebbe essere oggetto diapprofondimento e osser-vazione da parte di chiun-que voglia avvicinarsi allostudio delle flora.

9.3.2000 Giorgio Perazza -“Ophrys: le Orchidee daifiori a forma di insetto”Il genere Ophrys è uno deipiù affascinanti della floraitaliana a causa del singo-larissimo meccanismo diimpollinazione: i fiori assu-mono l’aspetto di ben pre-

cise specie di insetti ime-notteri femmina, per cui ilmaschio - ingannato oltreche dalla forma che assu-me il fiore anche dall’emis-sione di sostanze che si-mulano i ferormoni femmi-nili - compie tentativi diaccoppiamento con il ... fio-re, nel corso dei quali ef-fettua senza volerlo l’impol-linazione incrociata.

16.3.2000 Luciano Maffei &Filippo Prosser - “Primula-cee d’Italia”Tra le piante superiori piùnote rientrano senza dub-

bio le primule: tutti hannoalmeno una vaga idea dicosa siano, ma pochi sonoa conoscenza di quali sonole specie spontanee inTrentino e in Italia. La pro-iezione ha lo scopo di of-frire una panoramica di tut-te le Primulacee presenti inTrentino e della gran partedi quelle che si trovano inItalia.

Filippo Prosser

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La Sezione

La sezione entomologica

Gli insetti con le loro forme, colori e comportamentirappresentano un mondo misterioso e affascinante che findall’antichità ha attirato l’attenzione dell’uomo.

Conci C., 1983: Livio Tamanini. Festeggiando i suoi 60anni di lavoro al Museo Civico di Rovereto, Rovereto,Società Museo Civico.

Nell’800 l’entomolo-gia (studio degliinsetti) ha avuto un

enorme impulso, con la de-scrizione di migliaia di spe-cie. In questo periodo eb-bero origine le principaliSocietà Entomologiche eRiviste di Entomologia cheservirono a coordinarel’opera dei ricercatori, eanche a Rovereto fiorironogli studi scientifici e conloro l’entomologia. Fortu-nato Zeni (1819-1879), ver-so la metà del secolo, por-tò per primo lo studioentomologico tra le muradel Museo Civico; il suointeresse si concentrò so-prattutto sugli insetti dellaVallagarina. Ebbe contattiepistolari e di scambio conentomologi di tutto il mon-do. Purtroppo la sua colle-zione, donata al Museo nel1879, andò distrutta nellaPrima Guerra Mondiale. Dilui ci rimangono interessan-ti cataloghi manoscritti euna pubblicazione, “Cole-optera Tridentino-Robore-tana pro mutua commuta-zione”. Alla sua scuola siformarono famosi entomo-logi roveretani come Rug-gero de Cobelli e Bernardi-no Halbherr. Ruggero deCobelli (1838-1921) studiò

principalmente gli Imenot-teri e gli Ortotteri, con inte-ressanti studi sul migliora-mento genetico e sul rile-vamento del baco da setaattorno al quale si svilup-pava una fiorente industriaserica, fonte di reddito pertutta la Vallagarina.Bernardino Halbherr comin-ciò da giovanissimo glistudi entomologici. Grandeinteresse scientifico rivestela collezione di Coleotterieuropei con molti esempla-ri di specie locali, donata alMuseo alla sua morte.Comprende 6200 specie e40000 esemplari tutti deter-minati e con precise indi-cazioni relative a località edate di cattura. La raccoltaservì all’Halbherr per lastesura del suo lavoro“Elenco sistematico deiColeotteri finora raccoltinella Valle Lagarina” in bendodici Pubblicazioni delMuseo tra il 1885 e il 1931.La collezione venne studia-ta da famosissimi entomo-logici come L. Ganglbauere E. Reitter e contiene nu-merosi tipi (esemplari sucui si studia una specienuova per la scienza).L’Entomologia roveretanamoderna si identifica inLivio Tamanini (1907-1997),

che si dedicò inizialmentealla raccolta e allo studiodei Coleotteri per poi orien-tarsi sugli Emitteri Eterotteridi cui divenne specialista alivello europeo. Fino aglianni cinquanta con C. Con-ci e A. Galvagni approfon-dì lo studio della fauna dellegrotte del Trentino ottenen-do sorprendenti risultati nelcampo della Biospeleolo-gia. Vastissima è la suacorrispondenza e la produ-zione scientifica compren-de oltre 170 lavori. Oltrecinquanta sono le descri-zioni di nuove entità contutti i gruppi di cui si èinteressato nella sua ses-santennale attività scienti-fica e museologica. Le suecollezioni, che constano dicirca 5000 specie, per untotale di 45000 esemplarisono conservate al Museoe sono oggetto di sistema-zione definitiva e di immis-sione in data base dovesono già disponibili i datirelativi alle collezioniHalbherr.

Arrigo Martinelli

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A tu per tu con ErminioGelmi, uno degli abbonati

del Museo CivicoIn questo numero di Econews, la rubrica A tu per tu cerca diconoscere meglio uno degli abbonati del Museo Civico, veriprotagonisti della vita museale, destinatari privilegiati delleproposte dell’istituzione roveretana.

A tu per tu...

Lei è sicuramente unodei nostri abbonatipiù affezionati, e ‘fre-

quenta’ spesso le nostreiniziative. In fondo puòsembrare un po’ stranoabbonarsi a un museo.Cosa pensa di questa nuo-va opportunità che la cittàoffre?

In realtà secondo me unmuseo va concepito pro-prio in questo modo. Nonsi tratta di una trovata chepecca di ‘modernismo’, èproprio una soluzione ide-ale. Il museo non deve piùmanifestarsi come era con-cepito una volta, con ve-trine che esponevano pez-zi anche interessanti, mache visti una volta perde-vano tutto il loro interes-se. Non c’era più ragioneper tornare a vederli. Ilmuseo invece ‘vive’ perchéha imparato ad aprirsi. Infondo già avete comincia-to a ‘uscire’ dalle salemuseali con il Planetario.

Poi con le varie altre ini-ziative.Tra le proposte offerte,quali le interessano di più?Ma, devo dire i film chevengono proiettati ognisettimana, soprattuttoquelli di archeologia. Houn interesse personale, mipiace conoscere il nostropatrimonio archeologico,ma anche quello di altrezone. E i film proiettati alMuseo affrontano varietematiche. Peccato chesiamo ancora relativamen-te in pochi a sfruttarequesta opportunità.Conosceva il Museo Civi-co già nelle vecchie sedi?Il mio rapporto con il Mu-seo comincia da ragazzi-no, a 11-12 anni, a metàdegli anni Trenta. Il Mu-seo aveva sede al Palazzodell’Annona. Mi ricordoche sono rimasto impres-sionato dalle collezioni zo-ologiche, ed ero estasiatodai minerali. Poi, dopo unlunghissimo intervallo,sono tornato nella sede diPalazzo Jacob, nel 1976.Ma in realtà la mia storiapersonale mi lega anche aquesta nuova sede di Pa-lazzo Parolari. Pensi cheio gestivo una palestraproprio in queste sale. Sol-

levamento pesi e lotta gre-co-romana, nelle attualisale di geologia e di sto-ria della mostra “Le Etàdel Museo”.Un legame continuo, dun-que, quello con il Museo...Sì. Soltanto qualche annofa, quando siete rimastichiusi per il trasferimentosi era creata un po’ disuspance... Ci domandava-mo tutti, ma cosa staran-no facendo là dentro?Concepivo il nuovo alle-stimento come nelle vec-chie sedi, come un ‘Museoal chiuso’, in cui bastavaesporre i reperti. Invecestavate preparando benaltro. Finalmente ho po-tuto scoprire la nuovaproposta di museo aperto,come voglio chiamarlo, evi ho aderito con entusia-smo.

Claudia Beretta

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On line

Gli IRRSAE perl’ambiente on line

L’Iprase del Trentino ha partecipato al progetto interIRRSAE“Gli IRRSAE per l’ambiente on-line” promosso dai Ministeridella Pubblica Istruzione e dell’Ambiente e coordinatodall’IRRSAE Toscana. Il risultato del progetto è stato larealizzazione di un sito web che si propone di offrire alle scuoleindicazioni e materiali di supporto per l’attività di EducazioneAmbientale.

Ia questione ambientaleha caratterizzato questoscorcio di secolo coin-

volgendo anche la scuolacon varie esperienze signi-ficative anche se sporadi-che. Si sente la necessitàdi formare dei futuri citta-dini che siano coscientidella complessità dei pro-blemi e capaci di attuaredelle scelte responsabili neiconfronti dell’ambiente.L’educazione ambientalediventa perciò uno deipunti centrali del processoformativo coinvolgendostrutture, contenuti e me-todi.Gli obiettiviIl progetto si prefigge iseguenti obiettivi:realizzare una rete IRRSAEpermanente, veicolare escambiarsi le esperienze piùsignificative, confrontare ecoordinare gli interventi diricerca, aggiornamento, for-mazione in servizio, speri-mentazione e documenta-zione, partecipare al dibat-tito internazionale sull’edu-cazione ambientale, ideareed elaborare un progettocomune di dimensione eu-ropea.

Dove si trova il sitoIl sito web è consultabileall’indirizzo: http://www.bdp.it/ambiente/Che cosa c’è nel sitoDopo essere entrati nelsito, nella parte sinistradella videata compare unmenu con le seguenti op-zioni:PresentazioneBrevi note sugli obiettivi esul gruppo di ricerca.Quadro teoricoDocumenti e testi di riferi-mento per inquadrare leproblematiche dell’educa-zione ambientale.ArchivioEsperienze realizzate dallescuole, Leggi e documenti,circolari, documenti che ri-guardano l’educazione am-bientale.ComunicazioneE’ uno spazio offerto agliinsegnanti per discutere econfrontare esperienze.EsperienzeAttività degli IRRSAEPer conoscere alcune dellepiù significative attività diricerca, aggiornamento edidattica svolte dall’I.P.R.A.S.E. del Trentino in que-sto ambito basta premere

sul nome corrispondente.Se poi si desidera avereulteriori informazioni suiprogetti dell’Istituto si devecliccare su home page e siaccede al sito (http://www.iprase.tn.it) trovando:BachecaProposte progettuali periniziative di educazione am-bientale;AgendaSegnalazioni aggiornate diiniziative, convegni, mani-festazioni;FaqRisposte alle domande po-ste più frequentemente sultema in questione;Risorse in reteBibliografia ragionata, glos-sario e galleria di immagini.

Questa breve descrizionevuole essere solo un invi-to a consultare il sito chesi prevede verrà presenta-to anche in altre forme dairesponsabili del progettoper l’Iprase, il prof. NelloFava e la prof. AntonellaFambri.

Antonella Fambri

http://www.bdp.it/ambiente/

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Filo Diretto

Dalle pagine di Econews l’Ufficio Diritti degli animali tentadi dare qualche risposta ai proprietari di animali che devonoaffrontare, oltre al dispiacere, le procedure legate alla ‘perdita’del loro animale domestico.

Cosa fare quando Fido...ci lascia

Uno dei tantissimiproblemi di cuil’Ufficio per i Dirit-

ti degli Animali ha avutomodo di occuparsi nel suoprimo anno di apertura alpubblico è quello delladestinazione dei resti deglianimali domestici che pervari motivi vengono a man-care. Chi ha o ha avutovicino a sé un animaledomestico come ‘compa-gno di vita’ sa quanto sia

difficile affrontarne la per-dita. Altrettanto comples-se sembrano le procedurepost mortem, per evitareoltretutto di incorrere inmulte anche salate. C’è chiancora non sa che è asso-lutamente vietata la sepol-tura in giardini, campi oboschi, per scongiurarequalsiasi rischio di inqui-namento, e che naturalmen-te è proibito anche lo

smaltimento nei cassonettidei rifiuti, o in altre sediassolutamente non idonee.Che fare allora?Il Comune di Rovereto hatentato di dare una rispo-sta ai proprietari di animaliattivando un Servizio diIncenerimento delle carcas-se, attivo presso l’ex ma-cello, anche se per adessotale Servizio è aperto ai soliresidenti del Comune.Per quanto riguarda Rove-reto, le informazioni chel’Ufficio Diritti degli Ani-mali può fornire attualmen-te sono le seguenti:Costi del servizio di ince-nerimento:Cani: Lit. 50.000Gatti e piccoli animali: Lit.20.000Orario:Dal lunedì al venerdì:17.30 - 18.00sabato:12.00 - 12.30Per casi particolari poteterivolgervi ai seguenti nu-meri1) Il servizio di igieneurbana 0464 4521992) Il Servizio veterina-rio dell’azienda Sanitaria0464 453741Siamo convinti che questoservizio possa e debba

essere potenziato e miglio-rato attivando procedurequali la raccolta a domicilioe l’incenerimento gratuitodell’animale domestico, laprevisione di una localizza-zione per un costituendocimitero per animali da affi-dare a una associazioneprotezionistica senza fini dilucro e l’estensione delservizio almeno a livellocomprensoriale. Invitiamopertanto tutti i proprietaridi animali a far sentire laloro voce (anche telefonan-do o scrivendo presso L’Uf-ficio) per far sì che questeipotesi si realizzino al piùpresto, e per qualsiasi cri-tica, segnalazione e sugge-rimento.

Claudio D’Ingiullo

Ufficio Diritti degli Animali - Animali selvatici MuseoCivico tel. 0464 439055 fax 0464 439487

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Econews presenta in questa rubrica iniziative nuove di zeccae un’aula didattica in preparazione che sarà uno dei fioriall’occhiello del Museo Civico.

Nuovi appuntamenti offertialla città Ultima ora

A seguito del cre-scente interessesuscitato dalla

Rassegna Internazionaledel Cinema Archeologicoorganizzata dal Museo Ci-vico in collaborazione conArcheologia Viva, e in oc-casione del decimo anni-versario della manifestazio-ne roveretana, il Lions ClubSan Marco di Roveretooffre alla città, grazie allacollaborazione della Socie-tà Museo Civico e delMuseo, una nuova occa-sione per rivedere i filmpremiati nell’ottobre 1999.Ma non solo: il 21 e il 28marzo, nelle due serate or-ganizzate presso la SalaSpagnolli (vedi i dettaglinella pagina degli appun-tamenti) oltre ad assisterealla proiezione dei filmC’era una volta la Mesopo-tamia (Premio Paolo Orsi)e L’Enigma dei Nazca (Cit-tà di Rovereto/ArcheologiaViva) il pubblico potrà dia-logare con alcuni tra i mas-simi esperti del settore, erispettivamente con il pro-fessor Giovanni Pettinatoper l’archeologia mesopo-tamica e il Professor Giu-seppe Orefici per le spedi-zioni in Perù. Un appunta-mento da non perdere pertutti gli appassionati. (cb)

Da pochi mesi, presso ilmuseo civico, sono opera-tivi alcuni dei nove esperi-menti allestiti nella nuovaaula didattica. Attraversoil software Labview, di Na-tional Instruments, il PC

centrale può controllareesperimenti inediti, difficil-mente reperibili nei labora-tori scolastici e ora com-pletamente a disposizionedella scuola. Durante il se-condo quadrimestre gli in-segnanti abbonati e quelliinteressati potranno speri-mentare come nasce unaroccia, potranno "viaggia-re" al centro della Terra,scoprire i segreti dellasedimentazione e dei terre-moti ed effettuare misure di

alta precisione sul consu-mo e sulla produzione diCO

2 nella fotosintesi e nel-

la respirazione. Con l'avviodel nuovo anno scolasticoil museo darà la possibilitàdi utilizzare i punti attrezza-

ti, dell’aula didattica, diret-tamente in rete internet,permettendo all’utente discegliere l’esperimento de-siderato, di effettuare lemisure ed elaborarne i datidirettamente dal laborato-rio della propria scuola.Per chi insegna scienze efisica è un'opportunità danon perdere per sperimen-tare e per allargare le fron-tiere dei propri laboratoriscolastici. (ff)

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INDICE

Segreteria:Museo Civico di Rovereto

Largo S.Caterina n°4138068 ROVERETO

Telefono:(039) 464 439055

Fax(039) 464 439487

[email protected]

Hanno collaborato a

questo numero:

Claudio D'Ingiullo

Antonella Fambri

Nello Fava

Arrigo Martinelli

Filippo Prosser

Mirko Snatacattarina

Redazione:Claudia Beretta

Direttore Responsabile:Franco Finotti

AutorizzazioneTribunale n°114del 12.04.1985

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