Foglio Neroverde 02 - 2012/2013

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L’Aquila vs Reggio di Isabella Franchi Foto ufficio stampa FOGLIO NEROVERDE Registrazione presso il Tribunale dell'Aquila n.559 dell'11 settembre 2006 Direttore Responsabile Isabella Franchi Progetto grafico Daniele Pitone Stampa Fabiani Stampatori NUMERO 2 - ANNO 7 Ospite al Fattori, per la prima volta in questa stagione, la formazione emiliana del Rugby Reggio. L’occasione è la quinta giornata del Trofeo Eccellenza, la competizione ex Coppa Italia, ormai arrivata alle battute finali: la settimana prossima si giocherà, infatti, l’ultima giornata per poi rimandare al 24 febbraio la finale tra le prime classificate dei due gironi (attualmente il Rugby Viadana nel girone A e le Fiamme Oro nel girone B, quello degli aquilani). Per quanto riguarda le pretendenti che si incontrano oggi nel Tempio del Rugby aquilano i padroni di casa sono a quota quattro punti mentre il Reggio ad uno. All’andata, il 13 ottobre 2012, i neroverdi registrarono la prima vittoria della stagione, firmando il risultato sul 14 a 23. L’auspicio è quindi quello di ripetere il risultato positivo ottenuto in casa del Rugby Reggio, riuscendo così a soddisfare una necessità ormai impellente: difendere il prato del Fattori dagli avversari. È una soddisfazione che manca da troppo tempo, una mancanza che mina anche le motivazioni più radicate. È vero, forse, non sarà importante per la classifica finale del Trofeo Eccellenza, ma riuscire ad ottenere una prestazione positiva da una giovane formazione nero verde (dal momento che ogni club fa della coppa Italia un banco di prova per valutare la crescita degli atleti meno esperti) sarebbe una conquista psicologica di prim’ordine per affrontare con maggiore grinta e sicurezza le partite di campionato che verranno. Forza ragazzi, è il vostro momento, non lasciatevi sfuggire questa occasione! Foto ufficio stampa Foto Francesco Colantoni

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12/01/2013 - Quinta giornata Trofeo Eccellenza L'Aquila rugby 1936 - Reggio Rugby

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Page 1: Foglio Neroverde 02 - 2012/2013

L’Aquila vs Reggio

di Isabella Franchi

Foto ufficio stampa

FOGLIO NEROVERDE

Registrazione presso il

Tribunale dell'Aquila n.559

dell'11 settembre 2006

Direttore Responsabile

Isabella Franchi

Progetto grafico

Daniele Pitone

Stampa

Fabiani Stampatori

NUMERO 2 - ANNO 7

Ospite al Fattori, per la prima volta in questa stagione, la formazione emiliana

del Rugby Reggio. L’occasione è la quinta giornata del Trofeo Eccellenza, la

competizione ex Coppa Italia, ormai arrivata alle battute finali: la settimana

prossima si giocherà, infatti, l’ultima giornata per poi rimandare al 24 febbraio

la finale tra le prime classificate dei due gironi (attualmente il Rugby Viadana nel

girone A e le Fiamme Oro nel girone B, quello degli aquilani). Per quanto

riguarda le pretendenti che si incontrano oggi nel Tempio del Rugby aquilano i

padroni di casa sono a quota quattro punti mentre il Reggio ad uno. All’andata, il

13 ottobre 2012, i neroverdi registrarono la prima vittoria della stagione,

firmando il risultato sul 14 a 23. L’auspicio è quindi quello di ripetere il risultato

positivo ottenuto in casa del Rugby Reggio, riuscendo così a soddisfare una

necessità ormai impellente: difendere il prato del Fattori dagli avversari. È una

soddisfazione che manca da troppo tempo, una mancanza che mina anche le

motivazioni più radicate. È vero, forse, non sarà importante

per la classifica finale del Trofeo Eccellenza, ma riuscire ad

ottenere una prestazione positiva da una giovane

formazione nero verde (dal momento che ogni club fa della

coppa Italia un banco di prova per valutare la crescita degli

atleti meno esperti) sarebbe una conquista psicologica di

prim’ordine per affrontare con maggiore grinta e sicurezza

le partite di campionato che verranno.

Forza ragazzi, è il vostro momento, non lasciatevi sfuggire

questa occasione!

Foto ufficio stampa

Foto Francesco Colantoni

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Maurizio Zaffiri: “ … il valore della maglia, un patrimonio da tramandare di

generazione in generazione … “

Nell’ultima partita, quella giocata a San Donà di Piave, avrebbe meritato il titolo di man of the match per la

grinta e il cuore messi in campo, insieme alle gambe e al fiato: ci riferiamo alla terza linea aquilana Maurizio

Zaffiri, per tutti “Zappò”, impegnato quest’anno nel doppio ruolo di giocatore e preparatore atletico (dopo aver

passato, in estate, la fascia di capitano a Marco Di Massimo).

A San Donà sei stato tra i migliori in campo, dimostrando di sentire il valore non solo sportivo della giornata:

come l’hai vissuta?

C’erano tanti aspetti capaci di dare all’incontro di San Donà una motivazione speciale: i principali riguardano

sicuramente le tante battaglie combattute in passato e, più recentemente, il significato storico assunto nel

nostro personale post terremoto. Era una partita da affrontare mostrando il massimo rispetto per gli

avversari e, quindi, dando il meglio di noi. L’approccio all’incontro è stato positivo fin dall’inizio: la società ci ha

permesso di partire con un giorno di anticipo, dandoci un ulteriore possibilità di rinforzare l’unione del gruppo.

Una volta in campo, ci siamo mostrati subito aggressivi, attaccando fin dall’inizio e dando ritmo alla partita.

Purtroppo, pur avendo migliorato alcuni aspetti, dobbiamo ancora lavorare tanto su altri, in particolare sulla

disciplina: i calci di punizione ci hanno penalizzato molto e non siamo stati reattivi ad adattare il nostro gioco

alle impostazioni del direttore di gara; in questo modo abbiamo permesso agli avversari di mettere a segno

ben 15 punti, sono troppi.

Ad ogni modo, già con il Rovigo, abbiamo visto un gioco finalmente in crescita: cosa manca ancora per

affrontare in maniera convincente e, soprattutto, efficace la partita decisiva con i Crociati Parma? (sabato 26

gennaio al Fattori, inizio ore 15.00)

Abbiamo poco più di due settimane per preparare al meglio

quella che per noi, senza alcuna retorica, sarà una vera e

propria finale. Come già detto, dobbiamo migliorare molto

la disciplina, acquisire maggiore concretezza in difesa ed

essere più cinici in attacco. Sono convinto che sia partito

un processo di formazione che, sebbene necessiti di tempo,

porterà ad un gruppo solido, in grado di dare gloria e lustro

ai nostri colori.

In queste ultime settimane c’è stato un riavvicinamento

importante da parte degli esponenti della Old: alcuni ex

neroverdi compaiono nel consiglio sportivo della società e, prima Ghizzoni poi Fulvio Di Carlo sono intervenuti

nella consegna delle maglie. Cosa ne pensi?

Personalmente, ho avuto la fortuna di crescere accanto a grandi personaggi del nostro rugby facendo il

raccattapalle durante le loro partite: ho conosciuto così le sensazioni , le emozioni e i valori che erano in grado

di trasmettere quando indossavano la maglia nero verde. Apprezzo molto il riavvicinamento di alcuni ex

giocatori, oggi esponenti della Old Rugby L’Aquila: loro hanno un grandissimo potere, radicato nelle formidabili

esperienze che hanno vissuto. Non è semplice, ma è bello vedere il loro impegno nel voler trasmettere il

significato vero della maglia de L’Aquila Rugby, della sua tradizione e della sua storia radicate nella storia

stessa della nostra città: è un patrimonio che va tramandato di generazione in generazione affinché chiunque

la indossi possa dare sempre il cento per cento, indipendentemente dal risultato finale dell’incontro.

I.F.

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Un parco in memoria di Lorenzo

Dopo circa tre anni L’Aquila Rugby è tornata a calpestare l’erba dello stadio Pacifici di S. Donà di Piave, in

una giornata intrisa, oltre che di storia, di emozioni e ricordi. L’Aquila vs S. Donà fu la prima partita giocata

dai nero verdi dopo il sisma del 6 aprile che si portò via

Lorenzo Sebastiani. Sabato, in occasione del match di

campionato tra due grandi squadre della storia del rugby

italiano, l’amministrazione comunale e l’Amatori Rugby

San Donà hanno deciso di inaugurare e intitolare un

parco giochi al pilone aquilano deceduto nel sisma.

Tante le autorità presenti che hanno voluto dare un

contributo personale ricordando nei loro discorsi Lorenzo

e la storia che lega i due club, consolidata dalla

solidarietà mostrata nell’accogliere i nero verdi nella

solennità di quei giorni in cui il club aquilano tornò a

calcare un campo da rugby che simboleggiò, per tanti giocatori e tifosi, un ritorno alla vita e, soprattutto,

la consapevolezza di dover riuscire a fare qualcosa di straordinario per cercare di ridare fiducia e

speranza ai tanti aquilani accorsi ad applaudire le casacche nero verdi.

“Oggi onoriamo la memoria di Lorenzo Sebastiani, che mi hanno descritto disponibile sempre verso gli

altri, allegro, lavoratore instancabile, in poche parole un pilone e, chi conosce il rugby, sa che i piloni sono i

pilastri della squadra - ha spiegato Sandro Trevisan presidente del M-Three S. Donà rugby - Un giorno,

questo, che deve essere vissuto nella memoria ma pensando alla vita ed alla speranza. La nostra volontà

di intitolare un parco, abituale luogo di pace e serenità, va proprio in tal senso, a ricordare tutti coloro che

in simili tragedie perdono i propri cari e la propria pace, e per fortificare questo legame abbiamo voluto

impiantare un albero che ricordi Lorenzo Ciccio Sebastiani nel tempo”.

Anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente è

intervenuto inviando una lettera all’amministrazione

del comune di S. Donà di Piave in cui ha ringraziato

della “splendida iniziativa che non fa altro che

rafforzare il già solido legame che lega

indissolubilmente le due realtà cittadine che hanno

in comune una tradizione rugbistica decennale”.

“Non ho vissuto direttamente quella domenica del

2009 quando L’Aquila Rugby riprese il campionato

proprio qui a S. Donà – racconta Marzia Frattale da

poco diventata vice presidente dell’Aquila Rugby –

ma ho conosciuto dai racconti e dalle storie, le

emozioni di quel giorno e soprattutto la solidarietà

espressa dalla società e dai sostenitori del club di S.

Donà di Piave verso i nostri giocatori e tifosi partiti insieme alla squadra.

[segue a pag.6]

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L’Aquila Rugby 1936 Femminile: 12 mesi in compagnia delle Belve !

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Foto di Francesco Colantoni, progetto grafico di Andrea Papa, stampa

di Fabiani GTE Stampatori

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[segue da pag.3]

L’Aquila rugby, da quel giorno, decise di ritirare la maglia numero 1 indossata da Lorenzo e sostituirla

con il 99, numero simbolo della città colpita dal sisma. Il nome di Lorenzo è comunque presente su tutte

le maglie all’altezza del cuore con la scritta “1 Ciccio”. D’ora in poi il ricordo di Lorenzo, grazie

all’amministrazione comunale ed all’Amatori Rugby San Donà, vivrà anche qui nel parco a lui intitolato.”

E’ d’obbligo, per capire l’importanza di quest’evento, spendere due parole su quella indimenticabile

giornata di tre anni fa.

Subito dopo il sisma, tra la confusione generale, il dolore per la perdita di persone care e la grandezza di

una tragedia che aveva colpito una città intera, i giocatori dell’Aquila decisero, insieme, di continuare il

campionato in onore di Lorenzo. Portare a termine un’avventura intrapresa insieme a lui all’inizio di

quella stagione. Il trasferimento a Roma per allenarsi e cercare di raggiungere la promozione nel

massimo campionato, i sacrifici di molti, che decisero di viaggiare tra L’Aquila e Roma per non lasciare

soli i propri cari in quel momento di difficoltà, furono per la maggior parte ripagati da quella

indimenticabile giornata. I ricordi dell’arrivo al campo, dell’accoglienza dei tifosi del posto, nonché dei tanti

sostenitori aquilani partiti per seguire l’evento importantissimo, sono oggi ancora vivi in tutti coloro che

hanno vissuto quei momenti. Una solenne pagina del rugby aquilano fu scritta proprio in quella domenica

del 2009, una pagina che rimarrà per sempre scolpita nei cuori di tutti noi. L’Aquila uscì vittoriosa da

quel campo in una partita combattuta che vide i giocatori di tutte e due le squadre giocare senza

risparmiarsi, per onorare la memoria di un giocatore che aveva ormai passato la palla.

Anche sabato scorso non sono mancati momenti toccanti e commoventi. Durante la consegna delle

maglie, avvenuta dentro gli spogliatoi prima della partita, era presente Americo Sebastiani, fratello

maggiore di Lorenzo e presidente dell’associazione “Amici di Lorenzo”, (associazione che da due anni

organizza tornei estivi di Rugby Seven devolvendo tutto il ricavato in beneficenza) che ci ha raccontato le

sue emozioni: “Sono stato davvero

molto onorato di consegnare la maglia

numero 99 al giocatore che ha preso il

posto di mio fratello (sabato è stata

indossata da Luigi Milani n.d.r.). Ho visto

tanta commozione negli occhi di molti

g i o c a t o r i , h o v i s t o t a n t a

determinazione. Molte delle persone

che erano in quello spogliatoio hanno

giocato con Lorenzo, lo conoscevano, e

so quanto fosse importante per loro

quella partita. Sono sicuro che tutti i

giocatori scesi in campo sabato hanno

dato tutto quello che potevano dare. Mi

piace pensare che il ricordo di Lorenzo viva anche nelle loro gesta sportive, ed è anche per questo che

insieme ad altri amici abbiamo deciso di organizzare ogni anno un torneo di rugby per onorare la

memoria di mio fratello”.

Il match di sabato ha visto uscire dal campo i nero verdi sconfitti con il punteggio di 20 a 6, ma ha anche

visto tanta determinazione e spirito di squadra che lasciano ben sperare per il proseguo del campionato

di Eccellenza.

Antonio Fidanza

Foto ufficio stampa

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Nel nostro mondo Serafino Ghizzoni non ha certo bisogno di presentazioni: per 26 anni è stato ala/estremo

del club aquilano, contribuendo alla vittoria di ben tre tricolori (1981, 1982, 1994) e vestendo con

soddisfazione anche la maglia della nazionale azzurra, Dopo

una tra le più longeve carriere sportive, è oggi

rappresentante di rilievo della compagine Old Rugby,

In occasione della partita con il Rugby Rovigo (22 dicembre

2012) è entrato nello spogliatoio del Tommaso Fattori per

consegnare le maglie alla squadra.

Che effetto fa tornare in quello spogliatoio?

Ho vissuto lì dentro 26 anni della mia vita, è stato come

tornare a casa, una grande emozione.

Cosa hai detto alla squadra?

Non volevo assolutamente parlare dei tempi in cui giocavo io: credo sia molto importante capire che il rugby

degli anni Ottanta e Novanta era molto diverso da quello di oggi, non possiamo fare alcun tipo di paragone.

Quello che ho voluto trasmettere sono le emozioni che è giusto ed importante vivere quando si indossa la

maglia nero verde: è una parte della storia della nostra città, che bisogna continuare a scrivere. Ho visto che

la squadra sente molto il peso di questa responsabilità, i giocatori sono molto tesi, per cui ho detto loro che

se ho giocato fino a 41 anni l’ho fatto perché mi divertivo, e loro dovrebbero riuscire a fare lo stesso. Il

segreto del rugby sta nella passione e nel divertimento.

Dopo la consegna delle maglie, sei rimasto sugli spalti: come pensi sia andata la partita?

Credo che quella con il Rovigo sia stata una delle migliori partite disputate: la squadra ha difeso bene, non ha

subito mete e ha mostrato un buon attacco. È una

formazione in crescita e con il Rovigo ha fatto vedere i primi

risultati del duro lavoro che tutti, giocatori e staff, stanno

compiendo. Sappiamo bene che la squadra è molto giovane

e non esistono le bacchette magiche, ma sono fiducioso: ho

avuto modo di conoscere Andy Key, è un grande conoscitore

del rugby, con un bagaglio di esperienze notevole e con le

idee chiare sul da farsi.

Come già detto all’inizio sei stato protagonista di tante

battaglie e, soprattutto, di tante vittorie: salutaci con un

ricordo al quale tieni particolarmente.

Sceglierne uno tra i tanti vissuti mi mette sempre in difficoltà. Ne voglio raccontare uno per fare una

riflessione importante: tutti sanno ormai della leggenda del tunnel del Fattori che percorrevamo fianco a

fianco con i nostri avversari. Ricordo che nella stagione del mio primo scudetto (1981), in occasione della

partita con il Padova, accorsero talmente tanti aquilani da dover aprire persino il settore della curva. Quando

uscimmo dal tunnel vidi letteralmente il terrore negli occhi dei giocatori del Petrarca. Dico questo per

sottolineare come noi fossimo letteralmente protetti e fisicamente sostenuti dal pubblico del Fattori.

Nonostante gli sforzi della società, oggi questo sostegno manca: è un peccato, perché sarebbe una spinta

importante per questi ragazzi . I.F.

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Serafino Ghizzoni: dai tricolori alla consegna delle maglie ... “ è un

rugby diverso, ma le emozioni possono ancora essere le stesse“

Foto Marcello Spimpolo

Foto Marcello Spimpolo

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Consorzio Di Vincenzo & Strever

Trofeo Eccellenza: recupero e ultima giornata

Appuntamento infrasettimanale allo stadio Tommaso Fattori:

mercoledì 16 gennaio, alle ore 15.00, i neroverdi disputeranno il

recupero della terza giornata del Trofeo Eccellenza, precedentemente

programmata per sabato 8 dicembre e poi rinviata a causa del campo

ghiacciato. Ospite al Fattori la Mantovani Lazio.

Dopo due giorni si torna in campo, per giocare l’ultima giornata della

competizione ec Coppa Italia: sabato 19 gennaio, alle ore 15.00,

Fiamme Oro v L’Aquila Rugby.

Campionato Nazionale di Serie A Femminile

Per la seconda giornata di ritorno domenica 20 gennaio le ragazze

del duo Silvestri — Andreassi sono chiamate alla trasferta emiliana in

casa del Cus Bologna. Desiderose di raggiungere la vetta della

classifica (la formazione nero verde è attualmente seconda a due

lunghezze dalla capolista romana Red & Blu) le neroverdi puntano a

bissare il risultato dell’andata quando, di fronte al pubblico amico,

vinsero l’incontro con un sonoro 57 a zero sul prato del comunale di

Paganica.

Campionato Nazionale di Eccellenza

Dopo la parentesi del Trofeo Eccellenza il campionato riprenderà con

un incontro casalingo al cardiopalma: sabato 26 gennaio, con fischio

d’inizio alle ore 15.00, i neroverdi ospiteranno al Fattori i Crociati

Parma: vero e proprio scontro salvezza, le formazioni in campo

lotteranno per evitare l’ultimo posto della classifica. La formazione di

casa avrà bisogno di tutto il vostro sostegno, per cui salvate in agenda

la data e … non mancate!

Prossimi appuntamenti