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SOMMARIO UIBfocus Novembre 2013_4 La voce dell'Uib Le richieste delle Imprese al Ministro Zanonato Marilena Bolli “Made in”, primo passo verso la tracciabilità Pier Francesco Corcione Uib Oggi Club del Personale, il confronto con il modello tedesco Le potenzialità del Distretto: Successori Reda e Italia Independent Filo, premiate le aziende che hanno fatto la storia del salone Focus Il rapporto con la Pubblica Amministrazione: più semplificazione, meno lungaggini Emanuele Scribanti CONVENZIONIAMOCI – Speciale Natale Le opportunità per la regalistica aziendale SCENARIO ECONOMICO Piemonte Impresa A cura dell'Area Relazioni Esterne, Marketing e Sviluppo Associativo

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SOMMARIO

UIBfocusNovembre 2013_4

La voce dell'UibLe richieste delle Imprese al Ministro ZanonatoMarilena Bolli

“Made in”, primo passo verso la tracciabilitàPier Francesco Corcione

Uib OggiClub del Personale, il confronto con il modello tedesco

Le potenzialità del Distretto: Successori Reda e Italia Independent

Filo, premiate le aziende che hanno fatto la storia del salone

FocusIl rapporto con la Pubblica Amministrazione: più semplificazione, meno lungagginiEmanuele Scribanti

CONVENZIONIAMOCI – Speciale NataleLe opportunità per la regalistica aziendale

SCENARIO ECONOMICOPiemonte Impresa

A cura dell'Area Relazioni Esterne, Marketing e Sviluppo Associativo

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LA VOCE DELL'UIB

Le richieste delle Impreseal Ministro Zanonato

Marilena BolliPresidente Uib

La visita a Biella del Ministro allo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, lunedì 28 ottobre, è stata l'occasione per ribadire quello che le Imprese chiedono al Governo, per rimarcare ancora una volta le istanze delle realtà manifatturiere che portano la bandiera del made in Italy di qualità nel mondo.

Il nostro Distretto, fortemente caratterizzato dall'industria tessile, è vocato alla produzione di alta gamma, alla ricerca dell'eccellenza, all'export in tutto il mondo. La nostra cifra distintiva è data dalla filiera, un patrimonio che va mantenuto e valorizzato. La filiera manifatturiera, a Biella come nel resto dell'Italia, deve essere valorizzata: non lasciamo disperdere l'enorme capitale dell'industria, vero motore della nostra economia. Gli Stati Uniti l'hanno capito e stanno avviando politiche per far ritornare le industrie sul loro territorio. Anche l'Italia dovrebbe puntare con forza su questa strada, non solo attivando misure concrete per

attrarre nuovi insediamenti produttivi, ma anche sollevando le Imprese che già operano sul territorio dai pesi che gravano sull'attività di ogni giorno.

Alleggerire il cuneo fiscale sul lavoro in misura significativa, semplificare la burocrazia, abbattere decisamente il costo dell'energia riportandolo a livelli che permettano alle nostre Imprese di essere competitive rispetto ai concorrenti europei, tedeschi in particolare (oggi il gap è pari al 35%), sono alcuni dei nodi da sciogliere subito, come da tempo chiede Confindustria.

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LA VOCE DELL'UIB

“Made in”, primo passoverso la tracciabilità

Pier Francesco CorcioneDirettore Uib

L'obbligo di indicazione di origine dei prodotti, il “made in”, è una battaglia che da tempo l'Unione Industriale Biellese continua a portare avanti nella convinzione che tracciabilità della produzione, trasparenza rispetto al consumatore finale e reciprocità delle regole siano le strade da percorrere per rafforzare la filiera manifatturiera che, come quella tessile biellese, è fortemente orientata all'export.

E' molto importante, dunque, la recente approvazione, da parte della Commissione Mercato interno e Tutela del Committente del Parlamento Europeo, della proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti contenente l'obbligo di indicazione di origine dei prodotti destinati al consumatore finale. E' un primo passo verso quello che dovrà essere un sistema di tracciabilità reale di origine dei prodotti: una garanzia di sicurezza e salubrità per il consumatore finale, un valore aggiunto per le aziende manifatturiere d'eccellenza. La costituzione dell'Osservatorio Nazionale di Tessile e Salute, punto di riferimento per il monitoraggio, l'analisi e la garanzia dei prodotti tessili che indossiamo, è un passaggio fondamentale per garantire al consumatore in modo trasparente la tracciabilità del prodotto tessile e per raggiungere la reciprocità nella concorrenza fra le nostre aziende e i competitor che operano nel resto del mondo.

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UIB OGGI

Club del Personale, confronto con il modello tedescoItalia e Germania a confronto sul tema centrale del lavoro: dal modello di gestione delle relazioni industriali alle strategie messe in atto per affrontare la crisi, alle politiche di welfare. Sono stati questi i temi toccati nel corso dell'incontro del Club del Personale, organismo che mette a confronto tutti i professionisti che si occupano di personale all'interno dell'azienda, che si è svolto giovedì 31 ottobre all'Uib.

Protagonista della serata è stato Stephan Elsner che, con Antonella Pella, ha raccontato attraverso l'esperienza Bon Prix il dialogo fra Italia e Germania.

Dopo alcuni cenni storici sulle principali tappe di costruzione del modello tedesco, dalla prima forma di cogestione interna all'azienda nel 1951 alle riforme del mercato del lavoro a partire dal 2003, il confronto si è concentrato sulla “flexsecurity”, un modello che prevede flessibilità da parte dell'azienda accompagnata da strumenti perché i lavoratori possano trovare una ricollocazione, partendo dalla concezione che non è importante il posto di lavoro, ma il lavoratore.

Da questo punto di vista, in Germania si cerca di valorizzare la competenza delle persone con la formazione continua in azienda e la formazione finalizzata alla ricollocazione nei momenti di disoccupazione.

Come il binomio lavoro-formazione è ampiamente accettato in ambito professionale, anche l'alternanza scuola-lavoro è un'abitudine “culturale” già largamente diffusa fra gli studenti.

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E' emerso inoltre l'utilizzo della contrattazione aziendale come prima forma di contrattazione nelle imprese tedesche, un modello condiviso dalle parti sociali perché permette ad ogni azienda di affrontare i cambiamenti imposti dal mercato in modo più snello ed efficace rispetto alle inevitabili limitazioni imposte dagli standard della contrattazione nazionale.

Cosa sta alla base del successo economico tedesco, dopo la crisi del 2008? Quali sono le priorità della Germania di oggi e quali dovrebbero essere quelle dell'Italia? Prima di tutto, secondo Elsner, bisogna pensare ai giovani laureati, schiavi moderni che pur di mettersi in gioco nel contesto lavorativo possono venire “sfruttati” mentre, all'altro capo del mercato del lavoro, ci sono i lavoratori più anziani e tutelati che aspettano la pensione: questo non è corretto nel rapporto sociale fra le generazioni.

Non tutti gli aspetti del confronto fra Germania e Italia hanno visto “perdere” il nostro Paese. Fra le ragioni personali, manageriali e imprenditoriali che rendono oggi attraente l'Italia agli occhi del tedesco, l'amministratore delegato di Bon Prix ha infatti citato la preziosa flessibilità imprenditoriale italiana, pronta a rispondere in tempi rapidi ad ogni esigenza, con la pienissima disponibilità a fermarsi a lavorare finché il problema non viene risolto.

L'incontro si è chiuso con un dialogo fra i partecipanti al Club del Distretto e un arrivederci al prossimo appuntamento.

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UIB OGGI

Le potenzialità del Distretto:Successori Redae Italia IndependentE' con uno sguardo proiettato al futuro che è stato organizzato, lo scorso 1 ottobre, l'incontro “Le potenzialità del Distretto”, primo di una serie di approfondimenti che hanno come obiettivo la messa a fuoco delle potenzialità del nostro territorio e gli strumenti necessari a valorizzarle.Particolarmente interessanti sono stati i casi imprenditoriali raccontati dai protagonisti: Ercole Botto Poala per il lanificio biellese Successori Reda e Andrea Tessitore per Italia Independent.

«Il brand Italia Independent è nato nel 2007 con il core business dell'occhialeria, che viene gestita internamente – ha raccontato Tessitore -. Abbiamo fondato la società sul principio dell'innovazione di processo, di modello di business, di prodotto». Anche i “piccoli” possono affacciarsi alla Borsa: «Il processo di quotazione è altamente formativo – ha continuato Tessitore – ed è meglio avviarlo quando l'azienda è di dimensioni ridotte perché aiuta a mettere a fuoco obiettivi, punti di forza e debolezze». La valorizzazione dell'Italia manifattu-riera, sostenuta con determinazione dall'Unione Industriale Biellese, è un concetto che l'Imprenditore ha voluto evidenziare: «Il fattore"Italia" è un asset

innato per il manifatturiero, ma non deve diventare una fissazione: io sono a favore del Made in italy se crea davvero valore aggiunto e si basa sul knowhow come fattore competitivo».

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Ercole Botto Poala ha ripercorso la storia e lo sviluppo di Successori Reda, dal 1865 ad oggi, evidenziando i diversi elementi che hanno contribuito a rafforzarne la solidità negli anni e soffermandosi in particolare sul complesso passaggio generazionale che ha affrontato la famiglia alla guida dell'azienda.

«La scelta di risalire a monte della filiera, fino all'allevamento, ci ha imposto un diverso modello di business legato ad una forte capitalizzazione: per questo oggi l'azienda ha potuto resistere alla crisi. Gli anni 90, poi, sono stati formidabili per il Distretto: la 5th avenue sembrava via Italia quando si presentavano le collezioni negli Usa. E' in questi anni che si è scelto di investire tutti i guadagni in un nuovo stabilimento che ha rivisto layout organizzativo nell'ottica di abbattere i costi. L'ultimo cambiamento è stato quello generazionale, il più difficile, un passaggio che è stato reso possibile grazie alla lungimiranza della generazione precedente». Ricordando “Il cambiamento è inevitabile”, l'opera dell'artista Michelangelo Pistoletto che si staglia su uno dei muri esterni della fabbrica, la famiglia Botto Poala ha scelto di fare proprio questo motto, riuscendo a governare e anticipare le trasformazioni in atto.«Abbiamo deciso di restare a Biella, di non delocalizzare – ha concluso Ercole Botto Poala - perché la lana è un materiale difficile da lavorare e per farlo serve la conoscenza delle persone, una capacità che rimane fondamentale nonostante l'avanzamento tecnologico. Per me il "Made in Italy" è questo, il knowhow delle persone».

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UIB OGGI

FILO, premiate le aziendeche hanno fatto la storiadel salone Per Filo, il salone di fibre e filati organizzato da Unione Industriale Biellese attraverso AssoServizi Biella srl, quella che si è svolta il 9 e 10 ottobre a Milano è stata un'edizione particolarmente importante. «E' stata l'occasione di ricordare e festeggiare le Imprese che hanno fatto la storia del salone – ribadisce Paolo Monfermoso, responsabile di FILO - dai “fondatori” della fiera, agli espositori presenti da più di 30 edizioni. Il successo del salone sta tutto qui, nella passione con cui le Aziende credono nel progetto. Per questo abbiamo deciso di premiarle citando Henry Ford “Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso... lavorare insieme un successo”».L'edizione “zero” di FILO si è svolta nell'ottobre del 1993: allora le aziende partecipanti erano tutte biellesi e si contavano una ventina di stand. A dare vita al progetto sono stati i tre imprenditori biellesi Filippo Dagostino, Carlo Enoch e Cesare Savio, con il “creativo” Gianni Bologna.

LE AZIENDE che hanno partecipato per tutte le 40 edizioni:Botto PoalaCotonificio Roberto FerrariMarchi & FildiPozzi ElectaSafilVimar 1991

LE AZIENDE che hanno partecipato da più di 30 edizioni:DavifilFilati BurattiFilatura di PolloneGruppo Tessile IndustrialeIlaria Manifattura LaneLinificio e Canapificio Nazionale (Marzotto group)Lurex Company

La fotogallery della premiazione

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FOCUS

Pubblica Amministrazione:più semplificazione, meno lungaggini

Emanuele Scribantivice Presidente Uib all'Economia d'Impresa

La presentazione del Bilancio Sociale di Finpiemonte, ospitata all'Unione industriale Biellese il 24 ottobre, è stata l'occasione per rimarcare le necessità delle Imprese rispetto alla disponibilità dei finanziamenti regionali e, soprattutto, alla modalità di accesso ad esse.

Il ruolo di Finpiemonte e della Regione Piemonte negli ultimi anni è stato costante nel supportare le imprese su capitoli cruciali quali: il risparmio energetico, l'innovazione, la ricerca, l'internazionalizzazione, la reindustrializzazione, la capita-lizzazione delle Imprese, l'attrazione investimenti.

Oggi più che mai è fondamentale che la Regione continui ad attuare una sua politica industriale a supporto delle imprese piemontesi. In particolare, mi riferisco ad alcuni capitoli “vitali” per poter affrontare i concorrenti nazionali

e internazionali. In primo luogo penso al credito: bisogna attivare misure anticicliche di semplice utilizzo per le aziende, come i prestiti partecipativi e il finanziamento agevolato degli ordini, e vanno ampliati gli interventi sul sistema dei Confidi perché possano garantire l'accesso al credito in modo più significativo.

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In secondo luogo mi riferisco all'innovazione, con l'obiettivo di garantire il sostegno continuativo ai Poli di Innovazione regionali, fra cui il “nostro” Po.in.tex vocato al Tessile.In terzo luogo sottolineo il capitolo energia: è necessario un intervento urgente per il miglioramento e l'estensione della rete di distribuzione del gas metano ad uso industriale sul nostro Territorio. E' un problema che si trascina da tempo e che incide pesantemente sull'attività industriale.

Infine è fondamentale risolvere al più presto le lungaggini burocratiche legate ai meccanismi di rendicontazione. Su questo aspetto abbiamo avanzato proposte alternative alla Regione ma, ad oggi, non abbiamo ancora avuto risposta. La redazione di un accresciuto numero di documenti in fase di rendicontazione, infatti, provoca un conseguente allungamento dei tempi di risposta nell'approvazione dell'iter, quindi della disponibilità effettiva delle risorse da parte delle Imprese.

Non basta, infatti, che vengano stanziate risorse adeguate perché siano effettivamente incisive: è altrettanto importante che l'accesso a tali risorse avvenga rapidamente.

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CONVENZIONIAMOCI

Speciale NataleLe opportunità per la regalistica aziendale

Sono molteplici e variegate le opportunità che Unione Industriale Biellese ha selezionato come convenzioni perché le Aziende Associate possano scegliere nella gamma di proposte di regalistica in vista del Natale.

Per i propri dipendenti è possibile pensare ad un cadeau che abbia un valore pratico, oltre che economico. E' il caso della convenzione con Bennet, che offre carte di regalo di diversi tagli che possono essere impiegate per acquisti effettuati in tutti gli ipermercati Bennet, dagli alimentari all'abbigliamento all'elettronica. Si concentra invece su diverse opportunità legate al welfare aziendale la proposta di Welfare Company, società a capitale interamente italiano specializzata nel servizio di realizzazione di buoni acquisto “no tax” per diverse forme di incentivi, conciliazione fra famiglia e lavoro, promozione della mobilità sostenibile.

Sono invece riservate ai titolari delle Aziende Associate le convenzioni riferite agli acquisti in tutti i punti vendita Angelico e da scegliere nel “dolce” catalogo della regalistica di Natale di Lindt & Sprungli , che propone le specialità della cioccolateria e pralineria in raffinate confezioni.

Infine, per i titolari e i collaboratori delle Aziende Associate, è possibile pensare ad un regalo che si indossa. Si tratta di Filrùs, azienda biellese che propone capi per uomo di qualità sartoriale (pronto e su misura) confezionati con i migliori tessuti biellesi in sapienti laboratori italiani, e di Lanificio F.lli Cerruti che propone un'interessante scontistica sugli acquisti effettuati nel punto di vendita outlet all'interno del centro produttivo. Altra opportunità è data da un regalo che si assapora, con la scelta di carne fresca, i salumi e gli insaccati di Gabba Salumi.

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