Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

414
1

Transcript of Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Page 1: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI
Page 2: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

e-book realizzato da filuc (2003)

Prima edizione Garzanti 1962 con il titolo Teatro

comico Copyright © 1984 Giulio Einaudi editore s.p.a.,

Torino ISBN 88-06-05687-5

Page 3: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Le commedie di Dario FoVI

La Marcolfa Gli imbianchini non hanno icordi

I tre braviNon tutti i ladri vengono per nuocere Un

morto da vendereI cadaveri si spediscono e le donne si spogliano L'uomo

nudo e l'uomo in frak Canzoni e ballate

Einaudi

Page 4: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

La MarcolfaFarsa in chiave classica

Page 5: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Personaggi

Il Marchese di TrerateMarcolfaFrancescoLa PrincipessaTeresaGiuseppe

Page 6: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Il salone di un castello in sfacelo, quadri con le tele strappate, la tappezzeria a brandelli: grosse macchie sui muri, un tavolo, una sedia, qualche poltrona sgangherata con le molle fuori dall'imbottito, un caminetto sul fondo, un grosso armadio su di un lato, due porte sul fondo; una a sinistra e l'altra a destra. Dappertutto polvere, ragnatele e disordine.

All'inizio dell'atto è in scena il Marchese di Trerate, un uomo sulla quarantina dai gesti nervosi e dalla voce autoritaria. È in maniche di camicia, ma con il cilindro da passeggio in testa. Sta rovistando in un armadio alla ricerca di una giacca perlomeno dignitosa, da indossare.

MARCHESE (scuote una giacca e viene investito da un nuvolo di polvere che lo fa tossire) Acc! Ct... Et... uh! ... (Gridando) Marcolfa... Che sporcizia! Marcolfa... Ma guarda se risponde... Si può essere più disordinati, più sciatti... Ecco la parola: sciatta... Ma che dico, sciatta; dico... ma che dico? (Tossisce) Acc... ct... ct... uh... Marcolfa!

Intanto la vecchia Marcolfa è entrata in scena prove-niente da destra. Cammina a piccoli passi silenziosi e si porta alle spalle del Marchese.

MARCOLFA (con un fil di voce, quasi parlando a se stessa, risponde) Sono qua, signor marchese.

MARCHESE (che evidentemente non si è accorto della sua presenza) Marcolfa, dove sei?

MARCOLFA (urlando) Sono qua! MARCHESE (sussulta e retrocede, così facendo dà un

gran botto alla porta dell'armadio dietro la quale sta la Marcolfa che va a finire a capofitto nel mobile. La

Page 7: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

porta si richiude) Eh! Ma che succede? Allora vuoi venire qui, sì o no?

MARCOLFA (dal di dentro) Ma se lei non mi apre... comefaccio a venire li?

MARCHESE Ma... ma dove sei? MARCOLFA E dove vuole che sia?... Sono nell'armadio...

sono nella...MARCHESE (sbalordito) Nell'armadio?... (Aprendo la

porta) E ti sembra questo il posto più adatto?... Il tuo posto è la cucina, non l'armadio! Avanti, esci!

MARCOLFA (uscendo con difficoltà. Sternuta) Signor marchese, io ero in cucina poi lei mi ha chiamato... mi ha... (Così dicendo si spolvera le mani sotto il naso del Marchese che ritossisce).

MARCHESE Ahcht... E così tu saresti passata attraverso l'armadio? Ma da quando in qua c'è una porta che dalla cucina dà nell'armadio? Fa' un po' vedere. (Scosta la Marcolfa ed entra nell'armadio. Sentiamo la sua voce arrivare dal di dentro) Marcolfa, sei pure bugiarda... Non c'è nessuna porta qui...

Dall'interno si ode uscire anche un'altra voce, rauca ed irritata.

VOCE FRANCESCO Ma porco qui... porco là! State attentoa dove mettete i piedi!

MARCHESE E che succede ancora? (Così dicendo balzadall'armadio).

VOCE FRANCESCO Sono io che domando cosa succede. Vorrei vedere se qualcuno vi venisse a mettere i piedi in faccia proprio mentre vi state facendo il sonnellino. (Così dicendo sbuca fra i vestiti massaggiandosi il

Page 8: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

naso).MARCHESE Ma bene, Francesco... anche tu là dentro...

(Rivolto alla Marcolfa) Ah... adesso capisco... Ma non vi vergognate!... così brutti che siete... in un armadio, poi!

MARCOLFA Glielo avevo detto anch'io che non stava bene... Ma lei lo conosce come è fatto Francesco... Ha i suoi gusti... Dice che piuttosto di sdraiarsi nel fienile, lui ci rinuncia...

MARCHESE Ci rinuncia? !FRANCESCO (rispolverandosi la giacca sotto il naso del

Marchese) Sicuro che ci rinuncio! Sul fieno ci vadano le bestie, io sono un uomo... un uomo libero, e dal momento che i creditori del signor marchese mi hanno fregato il letto, ho il diritto almeno di dormire in un armadio!

MARCHESE Ma bravo Francesco! Alziamo anche la voce, adesso. Fra poco dovrò chiederti il permesso di entrare in casa mia. Già, qui sei tu il padrone: dormi nell'armadio... ti metti la mia giacca, l'unica buona che mi rimane, entri e esci dalla porta padronale con la gerla dello strame, insozzi dappertutto!... e come insozzi tu insozzano pochi!...

MARCOLFA Eh, sì... Francesco, il signor marchese ha ragione... Ti conviene chiedere scusa...

FRANCESCO Ah, ti ci metti anche tu, adesso? E allora sapete cosa vi dico? Che, o la piantate di far ramanzine e va bene, o un giorno o l'altro vi sbatto la porta in faccia a tutti quanti e me ne vado... (Così dicendo dà un gran colpo alla porta dell'armadio che fa andare i due a capofitto nell'interno del

Page 9: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

mobile).MARCHESE Mascalzone! Farabutto! Questa me la paghi!

(Francesco è appena uscito quando alla porta d'ingresso si sente suonare la campanella. Il Marchese si affaccia guardingo) Chi può essere?

MARCOLFA (facendo capolino fra le giacche del Marchese) Scommetto che è quel bestione di Giuseppe, il fattore... Era venuto due o tre ore fa... era fuori dalla grazia di Dio... ha detto che, se quando tornava, quel disgraziato...

MARCHESE Chi è il disgraziato?MARCOLFA Il disgraziato è lei.MARCHESE Ah! è vero... Marcolfa, come ti permetti...MARCOLFA ... quel disgraziato non lo pagava subito...

gli avrebbe sfasciato la faccia...MARCHESE (seccato) Sfasciato la faccia a chi?...MARCOLFA (indicando) Al disgraziato...MARCHESE Marcolfa, come ti permetti!...MARCOLFA Io non mi permetto, è lui che si è permesso...

e senza neanche aspettare che gli si dicesse avanti...MARCHESE Ah, sì?... Bene, bene, dovrà chiedermi scusa

in ginocchio!MARCOLFA Bene, bene... Adesso vado ad aprire, così gli

facciamo chiedere scusa in ginocchio... gli facciamo...

MARCHESE (trattenendola per un braccio) Adesso non esageriamo... proprio in ginocchio... Non bisogna essere troppo duri con i dipendenti...

MARCOLFA Troppo duri? Se quello riesce a metterle le mani addosso... (Inizia uno sternuto, ma il Marchese glielo blocca mettendole una mano sul naso).

Page 10: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCHESE Le mani addosso?... Non permetterò... Non permetterò mai simili cordialità a un fattore, né a lui né agli altri ventotto creditori che mi dànno la cacciai (Toglie la mano dal naso della Marcolfa).

MARCOLFA (sternuta innaffiando la faccia del Marchese) Ventinove, prego, perché, se non le spiace signor marchese, ci sono anch'io... che è qualcosa come trentasei mesi che non vedo il becco di un quattrino...

MARCHESE Sì, sì, va bene... Ma adesso va' ad aprire pri-ma che quell'energumeno butti giù la porta... e intanto io sto qui dentro e non mi muovo (entra nell'armadio) ... gli dirai che non ci sono... Chiudi, e muoviti ad aprire.

MARCOLFA Ma allora, apro o chiudo?MARCHESE (esce dall'armadio) Apri qui e chiudi là...

cioè... chiudi questa e apri quella... cerca di sbrigarti... e di capire le cose che dico... (Rientra).

MARCOLFA Sì, sì, basta che lei non mi gridi...MARCHESE (riesce) E chi ti grida... su spicciati! (Rien-

tra).MARCOLFA Allora non mi grida?...MARCHESE (si affaccia dall'armadio sforzandosi di

rimanere calmo) No, non ti grido...MARCOLFA Ah be', se non mi grida, allora... (Dà un

terribile spintone alla porta che va a sbattere proprio sulla faccia del Marchese).

L'armadio oscilla paurosamente mentre dall'interno giungono imprecazioni ed urla di dolore.

MARCHESE Ahiuohiaiahi... Marcolfa... disgraziata...

10

Page 11: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

cammellona... maledetta... nasona... MARCOLFA Ecco lo sapevo... l'avrei giurato... (Avvian-

dosi verso la porta d'ingresso) Dice: no, no, io non grido... io grido?... e chi grida?... E poi... Marcolfa! (Imita la voce roca del Marchese) Disgraziata... maledetta... nasona... cammellona... Dico io, si dice: cammellona? No, non si dice cammellona, si dice: cammella, si dice... cammellina... (Si rivolge con tono sguaiato all'ingresso da dove giunge il suono insistente della campanella) Vengooo!... Rompiscatole maledetto!... (Ma appena aperta la porta i suoi modi diventano ossequiosi) Oh... mi scusi signora... maestà... principessa... altezza... (Continua a fare inchini retrocedendo).

Entra una signora vestita in modo piuttosto vistoso, piume e merletti con il viso nascosto da un velo che subito scioglie mostrando il volto aristocratico.

PRINCIPESSA Oh Marcolfa, per carità... che non si venga a sapere, sono qui in incognito... Se a corte trapelasse qualcosa della mia relazione con quel disgraziato del tuo padrone...

MARCOLFA (sghignazzando divertita) E tre...PRINCIPESSA E adesso? Dov'è?MARCOLFA Chi, quel disgraziato? S'accomodi: è qui,

nell'armadio...PRINCIPESSA Nell'armadio? E che ci fa nell'armadio?...

È impazzito?MARCOLFA Sì, sì, principessa... il disgraziato è impazzi-

to... (Bussando all'armadio) Si può?... Signor disgr... signor marchese, c'è qui la sua amica...

11

Page 12: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCHESE Chi... quale amica?...MARCOLFA No, non la morosa del fattore... la principes-

sa... (quest'ultima ha un moto di stizza) ...la faccio accomodare?

MARCHESE Ma certo, che cosa aspetti?...MARCOLFA (aprendo la porta dell'armadio e

sospingendo la Principessa) S'accomodi... altezza...MARCHESE (affacciandosi) Ma che succede?

(Capocciata) Oh principessa... vogliate scusare...PRINCIPESSA Ma come! Che fate lì dentro?MARCHESE (imbarazzato) Vi spiegherò, principessa. (Si

sente di nuovo suonare alla porta). Accidenti, chi può essere ancora?

MARCOLFA Faccia presto per carità... Questa volta è proprio Giuseppe.

PRINCIPESSA Oh mio Dio... sono perduta... Se a corte si venisse a sapere... Dove posso nasconder»!?

MARCHESE Entrate qui, principessa. (Indica l'armadio) Un nascondiglio sicuro. E tu, Marcolfa, vai a vedere chi è... Muoviti!

MARCOLFA Ho capito, mi muovo! (Così dicendo scara-venta la porta che batte sul sedere della Principessa facendola volare nell'armadio).

PRINCIPESSA Ahiiouhaioihai!MARCOLFA Adesso rigrida. (Conta sulle dita il

passaggio di tre secondi come per l'attacco di un coro, poi all'unisono col Marchese).

MARCHESE Marcolfa, disgraziata, cammellona, male-detta...

MARCOLFA (sola) Nasona... (Più forte) Nasona... Signor marchese, si è dimenticato il nasona. (Suona il

12

Page 13: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

campanello). Vengo! Prima mi dice apri... poi mi dice chiudi... Io chiudo e lui: ohi... ohi... ohi! (Apre la porta).

Appare una donna: la fidanzata del fattore.

TERESA Che c'è, Marcolfa?... Ti senti male?MARCOLFA Io no, è il signor marchese.TERESA Povera stella... dov'è?MARCOLFA Nell'armadio.TERESA Nell'armadio?MARCOLFA Be', che c'è di tanto strano?... Uno adesso

non può più stare dove gli pare e piace, non può? Piuttosto, cara la mia Teresa, ti conviene sloggiare perché c'è qui anche la signora principessa e se ti trova, quella ti strozza...

Durante questo dialogo la Marcolfa accende le cande-le, seguita dalla Teresa.

TERESA Perché? È venuta a sapere che io e il signor marchese?... Ma dov'è la principessa?

MARCOLFA E dove vuoi che sia?... nell'armadio!TERESA Svergognati, nell'armadio!MARCOLFA Be', svergognati... Sono un po' originali, co-

me tutti i nobili, del resto.TERESA Sarà originale ma è così scomodo... Io per

esempio col mio Giuseppe... non c'è pericolo...MARCOLFA Col Giuseppe c'è e come il pericolo!... È sta-

to qui un due ore fa... era fuori della grazia di Dio...TERESA Ha scoperto che io e il marchese... Oh, Dio!MARCOLFA No, no, oh Dio, non ancora... Per adesso ce

l'ha con il marchese solo per via che non lo paga...

13

Page 14: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Ma se fra poco torna e ti trova qui... (Risuona il campanello e questa volta in un modo piuttosto violento). Eccolo, stavolta è proprio lui... Ah, ah... adesso ridiamo.

TERESA No, ti prego, non ridiamo adesso... Dove posso nascondermi? Aiutami tu...

MARCOLFA Nell'armadio! (Apre l'armadio) Signor mar-chese, principessa... disturbo? Ci sono visite... Dài, Teresa, entra. (Così dicendo la spinge).

TERESA Disturbo! Scusate, ma sta arrivando il mio fidanzato.

PRINCIPESSA (esce dall'armadio con una tazza da caffè in mano, rimestando freneticamente col cucchiaino nella tazza) Ma che storie sono queste... Marchese, voi mi dovrete spiegare...

MARCHESE Vi spiegherò principessa... (Urlando) Mar-colfa!

MARCOLFA Ho capito... (Dà il solito colpo alla porta scaraventando Teresa nell'interno) E adesso grida!... (Attende contando. Ma non succede niente) Oh! Stavolta incomincia a migliorare... così mi piace.

Marcolfa dà un potente colpo alla seconda anta dell'armadio dietro la quale si intravede il Marchese, non fa in tempo a finire la frase che subito si ode l'urlo del Marchese.

MARCHESE Elefante!MARCOLFA Elefante?... Esagerato! (Fa un gesto di

disappunto, poi, rivolgendosi alla porta d'ingresso dalla quale giunge sempre più insistente lo scampanellio, urla sguaiata) Vengooo!

14

Page 15: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

(Riprendendosi gentile) Oh... caro signor Giuseppe, la stavamo aspettando...

GIUSEPPE (entra furibondo) Dov'è quel...MARCOLFA Disgraziato? Volevo dire, il signor

marchese?GIUSEPPE Non mi dirai che è uscito un'altra volta!...

Marcolfa, guardami negli occhi!MARCOLFA (prende la candela e cerca di far chiaro

all'occhio di Giuseppe) Guardo subito... Guardi in alto... C'è un bruscolo... è la stagione...

GIUSEPPE Ma che cosa fai con i bruscoli? E va bene, se è uscito lo aspetterò, dovrà pur tornare!... Anzi, siediti anche tu, mi terrai compagnia!... (Così dicendo raccoglie un giornale che sta sul tavolo)

MARCOLFA Grazie. Lei si che è gentile... (Afferra la se-dia sulla quale si stava accomodando Giuseppe, questi si trova lungo disteso sul pavimento. La Marcolfa raccatta il giornale, lo gira e lo rigira tra le mani) È il giornale di oggi?... Voglio vedere se sono usciti i numeri della lotteria di Vienna... Veramente io i numeri li so contare ma non li so leggere... mi guardi lei che ha studiato… che ha fatto l'asilo... Aspetti che la faccio accomodare... qui c'è una bella poltrona... l'ultima che c'è rimasta… Era quella del povero nonno del signor marchese... Gli piaceva tanto, povero vecchietto... come gli piaceva questa poltrona... ci è morto sopra... Si accomodi... è comodissima...

Il fattore si rialza dolorante e afferra il giornale. Si ri-siede ma la poltrona va in pezzi.

GIUSEPPE Di' un po', Marcolfa... per quale motivo ti in-

15

Page 16: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

teressa tanto la lotteria di Vienna?MARCOLFA Ho fatto una mattata... ho comprato un nu-

mero vincente...GIUSEPPE E che ne sai tu se è il numero vincente?MARCOLFA Se le dico che è il numero vincente... è

logico che è il 358989…GIUSEPPE (ridendo divertito) Ah, ah, e già che è logico!

Se è il vincente... (apre il giornale) ... deve essere per forza il 358989... (Spalanca gli occhi fulminato e si lascia cadere dì schianto sulla sedia proprio nell'atto in cui la Marcolfa la sta spostando e va un'altra volta disteso per terrà) Oh, Dio, Dio... (Si tocca la fronte) La testa... oh, la testa... che testata!

MARCOLFA E sì, eh! Questi colpi di seduta rispondono al cervello... Su, su... Poverino, è tutto gelato... Aspetti, le vado a prendere una cosa calda da annusare... un po' di vapore che fa bene allo stomaco... Vengo subito. (Esce).

GIUSEPPE (leggendo il giornale) È proprio il 358989... roba da matti! Guarda un po' se una fortuna simile doveva capitare ad una cammellona, nasona come la Marcolfa... Mille lire tutte in una volta!... Mille lire! Roba che ci si compera il Piemonte e il Lombardo-Veneto tutt'in blocco!... Cosa se ne fa poi, la Marcolfa, del Lombardo-Veneto tutto in blocco!... (In quel momento è apparso Francesco con una gran gerla in spalla. Si ferma ad ascoltare, poi si avvicina alle spalle di Giuseppe). Sola com'è... Be'... veramente proprio sola non è... ci ha quel rimbambito di Francesco. È trent'anni che sono fidanzati, quei due, ma vigliacco se lui si è deciso

16

Page 17: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

una volta a chiederla in moglie. Ma adesso, per quanto idiota, si deciderà a sposarsela. Beato lui!... (Estrae un grosso sigaro, lo mette in bocca, ne spezza la cima e la getta alle spalle, proprio in faccia a Francesco; poi, sempre parlando, accosta il sigaro al candeliere che sta sul tavolo. Francesco glielo allontana finché Giuseppe perde l'equilibrio e va a sbattere la faccia sul tavolo. Francesco rac-catta il sigaro, lo accende e poi lo depone sul tavolo). Potessi essere io al posto suo, e perché no? sono certo meglio io del Francesco!... (Giuseppe si è alzato e vede il sigaro sul tavolo) Ah, è qui... E perché non potrei essere io al posto di quell'imbecille? (Francesco capovolge il sigaro). Sono certo meglio di Francesco io... Se non altro più furbo... (Così dicendo mette in bocca il sigaro dalla parte accesa. Sacramenta, sputa, strofinandosi le labbra scottate, Francesco ride e si nasconde dietro il tavolo). Accidenti! Eppure mi sembrava che fosse spento! Piuttosto, mi dimenticavo della Teresa... Se quella viene a sapere una cosa simile mi cava gli occhi!... E che importa! Con una dote così me ne compero trecento di occhi! Ma che dico, trecento! Trecentoventuno occhi, trenta nasi e venti orecchie!

Entra la Marcolfa con un bacile di acqua bollente dal quale escono nuvole di vapore, rimane impressionata dai discorsi assurdi di Giuseppe.

MARCOLFA Oh, santa Gertrude! Gli è presa la mattana per via della seduta! Presto, signor Giuseppe, annusi il vapore... Annusi, signor Giuseppe! (Giuseppe

17

Page 18: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

scosta il bacile che viene a trovarsi all'altezza del sedere). Lo deve annusare con la testa... se no, non passa... Attento che brucia!

GIUSEPPE (con enfasi teatrale, prendendo il bacile, appoggiandolo sul tavolo e quindi afferrandole le mani per baciarle) Oh, grazie, Marcolfina... Sei un angelo!

MARCOLFA Cosa sono io?GIUSEPPE Un angelo.MARCOLFA Un angelo?GIUSEPPE Marcolfinettuccia, ma lo sai che, guardandoti

bene e a lungo, sei anche carina?MARCOLFA Carina? Anche di profilo?GIUSEPPE (fra sé) 358989. (Forte) Sì, anche di profilo.MARCOLFA Grazie, signor Giuseppe. Piuttosto ha guar-

dato se, delle volte, è usito il mio numero vincente?GIUSEPPE No, Marcolfuccia, non ancora. Ma ti prego,

non farti illusioni, c'è una probabilità su un milione che esca quel numero.

MARCOLFA No, è il numero vincente.GIUSEPPE A proposito, fammi vedere il biglietto. Dove

l'hai nascosto? (Così dicendo, se la mette a sedere sulle ginocchia).

MARCOLFA No... non sta bene, signor Giuseppe. No... no...

GIUSEPPE (appoggia il gomito sul tavolo proprio nel momento in cui Francesco avvicina il bacile al punto stesso) Accidenti! (Il gomito di Giuseppe entra nell'acqua bollente).

MARCOLFA Che le succede?GIUSEPPE (scattando in piedi, e in questo modo la

18

Page 19: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Marcolfa si trova a sedere per terra) Dio, come brucia!

MARCOLFA (toccandosi il sedere) Brucia?GIUSEPPE Brucia... brucia...MARCOLFA Non esce neanche il fumo...GIUSEPPE Ma brucia lo stesso...MARCOLFA Sarà la primavera!GIUSEPPE Piuttosto, angioletto mio, dimmi, dove hai

nascosto il biglietto?MARCOLFA Il mio bigliettino vincente... l'ho nascosto in

un posto molto sicuro... l'ho messo qui... (Sfila una scarpa dalla quale estrae il biglietto) Così, sono sicura che non lo perdo... e poi mi serve anche da soletta... Eccolo qui!

GIUSEPPE Ah, birbacciona!MARCOLFA Adagio che si rompe...GIUSEPPE (afferra con rapidità il biglietto e lo legge)

Lotteria di Vienna, numero 358989... È proprio lui. (Così dicendo si siede sulla sedia proprio nel momento in cui Francesco appoggia sulla stessa il bacile dell'acqua bollente) Ah!

MARCOLFA Oh, signor Giuseppe! Lo deve annusare con la testa... se no non le passa.

GIUSEPPE Dio, che male! Non ne posso più. (Intanto Francesco afferra il biglietto e lo esamina, poi lo rimette in mano a Giuseppe che in quel momento, preoccupato, lo stava cercando) Oh, meno male, è qui! (Lo bacia, poi, ricordandosi che è servito da soletta, guarda la scarpa sgangherata della Marcolfa).

MARCOLFA Mi ridà il mio biglietto? Sa, mica per altro,

19

Page 20: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ma gliel'ho detto che serve anche da soletta.GIUSEPPE È la più bella soletta che abbia mai visto!

Senti, perché non me la presti per qualche giorno? Ci ho anch'io uno stivale che mi fa male... (Così dicendo se lo toglie e lo getta a terra).

MARCOLFA (strappandogli il biglietto di mano) Oh, mi dispiace, ma non posso... Sa, le solette sono roba troppo personale... Le do tutto quello che vuole, ma la soletta proprio no... la mia mamma non vuole...

GIUSEPPE Tutto quello che voglio?MARCOLFA Sì.GIUSEPPE Marcolfinuccia, guardami negli occhi!MARCOLFA Guardo subito... (Afferra la candela e la av-

vicina all'occhio di Giuseppe) Ci sono i bruscoli... è una stagione tremenda...

GIUSEPPE Ma che cosa fai ancora con la candela?... (Mette il piede nella bacinella) Il piede!

MARCOLFA Lo deve annusare con la testa! Come fa a non capire le cose?

GIUSEPPE Basta, Marcolfa... ascoltami... Tu lo sai per quale motivo sono qui?

MARCOLFA Per sfasciare la faccia al signor marchese se non paga subito...

GIUSEPPE Ma allora tu, Marcolfinettuccia, non mi cono-sci! Sono qui per chiederti... se vuoi diventare mia moglie!

MARCOLFA Mamma... Moglie?GIUSEPPE Moglie.MARCOLFA Mamma... Moglie come dire chiesa, prete,

matrimonio... bambini?GIUSEPPE Sì.

20

Page 21: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCOLFA Nonna!!GIUSEPPE Marcolfinettuccia... guardami negli occhi e

dimmi di sì... MARCOLFA Sì, sì... (Cantando) Ci sposeremo in april,

fra i fiori gentil dei mari sottil...

Escono ballando e cantando. Francesco li precede e li sgambetta. Fuori scena, grandi rumori di cadute. Francesco esce sghignazzando.

MARCHESE (uscendo dall'armadio) Se n'è andato final-mente quell... Achthou! (Tossisce).

PRINCIPESSA (uscendo anche lei dall'armadio assieme a Teresa) È tempo, credo... Achthou!... che mi rendiate soddisfazione di questa odiosa promiscuità.

TERESA Ehi... Achthou!... piano con le parole. (A questo punto tutti e tre all'unisono fanno un fragoroso sternuto con relativo «salute», «grazie», «prego»). Chi sarebbe vergognosa e promiscuità?

MARCHESE Calma, per carità... non equivochiamo... principessa... È mio dovere svelarvi un segreto piuttosto delicato...

PRINCIPESSA Non è un segreto... quello che state per svelare, marchese, lo sanno tutti che siete perseguitato dai creditori.

MARCHESE No, non perseguitato dai creditori... questa è una voce che io stesso ho messo in giro appunto per mascherare agli occhi indiscreti il continuo andirivieni... Insomma, principessa, io sono affiliato alla carboneria!

PRINCIPESSA Alla carbo... che?MARCHESE Neria... carboneria. Sono un patriota e quin-

21

Page 22: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

di perseguitato dalla polizia... Ecco perché mi avete trovato nell'armadio. Tutti i patrioti, chi più, chi meno, vanno negli armadi.

Durante questo dialogo i personaggi a turno voltano le spalle al proscenio. Ci si accorgerà che ciascuno porta appesa alla schiena una stampella con tanto di giacca.

PRINCIPESSA Voi?.., un patriota?... e non vi vergognate?MARCHESE E perché dovrei vergognarmi? TERESA Ha ragione la signora principessa, dovrebbe

vergognarsi, eccome...PRINCIPESSA Io vi sapevo sciagurato, pieno di debiti,

dalla condotta riprovevole e se vogliamo anche un po' scorretta, ma addirittura patriota... che delusione!

TERESA Eh, certo che è grave... Un marchese che si mette contro quella brava gente degli austriaci, così cattolici che sono...

PRINCIPESSA Marchese, mi fate pena e orrore nello stesso tempo... e pensare... permesso (scansa la Teresa che la intralcia) ... che ero venuta qui con l'intento di concedervi la mia mano. Oh, grave errore avrei commesso...

MARCHESE La vostra mano?... Oh, principessa, perdo-natemi, vi prego, ditemi quello che volete io faccia per riparare... Lo so, ho sbagliato, ma dovete capire, ero tanto giovane ed inesperto... poco fa... Ma saprò redimermi ai vostri occhi. Mi arruolerò di nuovo nel reggimento degli Ussari del maresciallo Radetzky... In quell'armadio c'è ancora la mia uniforme, la mia spada, ammazzerò tutti i garibaldini che vorrete... Anzi, andrò a Roma e mi arruolerò nelle guardie

22

Page 23: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

svizzere. Vedrete come sarò bello vestito a righe gialle e blu, col basco e le piume.

PRINCIPESSA Troppo tardi, ormai... Addio, addio per sempre... (Si allontana, senza più fermarsi, verso l'uscita e mostra la giacca appesa dietro la schiena).

MARCHESE Principessa... la mia giacca...TERESA (atteggiandosi a copia della Principessa e

seguendola a ruota) È troppo tardi... addio, addio per sempre... per sempre addio, addio, addio... (Mostra a sua voltala giacca).

MARCHESE (disperato) Due giacche... Ben mi sta... L'ul-tima speranza che mi rimaneva per salvarmi dal disa-stro, dalla galera... eh già, perché ormai, se non pago entro la fine del mese sarà la fine davvero... quelli non scherzano... Dio, come sono caduto in basso... (si lascia cadere sulla sedia che si schianta sotto il suo peso e lo manda a finire a gambe all'aria) ... sempre più in basso...

Entrano la Marcolfa e il Giuseppe.

MARCOLFA Anche lui una testata... povero signor mar-chese!

GIUSEPPE Marchese, buon giorno... finalmente la trovo...MARCHESE (con voce desolata) Sì, Giuseppe, mi hai

trovato, e non aver paura; adesso non scappo più, sìascia pure tutto quello che vuoi... ammazzami se ti fa piacere...

GIUSEPPE (aiutandolo a mettersi in piedi) Ma caro mar-chese, su con la vita... oggi è un giorno meraviglioso... c'è il sole... gli uccelli cantano e le campane suonano...

23

Page 24: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCHESE (sempre più desolato) Sì, a morto...GIUSEPPE A festa... a festa... signor marchese, perché io

mi sposo... sempre se lei permette, vero Marcolfina? (Le cinge la vita)

MARCOLFA (schernendosi e facendo mossette da giovanotta ai primi palpiti) Ehi, Giuseppinettuccio... mi turbi... mi turbi...

MARCHESE (che si è messo a sedere su una delle poltrone, con le spalle rivolte ai due e non ha notato la scena) Beato te, Giuseppe! Ti faccio tanti auguri. La Teresa è una brava ragazza, in fondo, e sono sicuro che sempre in fondo ti troverai bene.

MARCOLFA (vezzosetta) Ma il Giuseppe mica sposa la Teresa... La Teresa pensa solo a farsi bella, non è la moglie ideale...

MARCHESE E allora chi sarebbe la moglie ideale?MARCOLFA Come chi sarebbe?... La moglie ideale sono

io!MARCHESE Chi?GIUSEPPE Sicuro, la Marcolfa... voglio che lei mi dia il

permesso di sposarla...MARCHESE (sta per venir meno, ma Giuseppe lo

sorregge) Giuseppe... che ti è successo... ti senti bene?

GIUSEPPE Mai sentito meglio, signor marchese...MARCHESE Dimmi la verità... (Alla Marcolfa) Che gli è

successo?MARCOLFA Forse è che la seduta gli ha risposto al cer-

vello?GIUSEPPE Macché seduta... signor marchese! O mi dà il

consenso lei o me lo prendo io... Tanto la Marcolfa è

24

Page 25: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

maggiorenne, no?MARCOLFA Signor marchese, glielo dia il permesso...

perché se no il Giuseppe mi rapisce.MARCHESE Tu la rapisci?GIUSEPPE Sì.MARCOLFA E poi dopo bisognerà sposarci in fretta e

furia... invece io vorrei sposarmi bene, con tanti fiori... in bianco...

GIUSEPPE In bianco?MARCOLFA Sì, in bianco, Giuseppino... in bianco... Non

te l'ho ancora detto, ma... tu sei il mio primo amore!MARCHESE Ah ah... in bianco... sarà proprio un bello

spettacolo... con i fiorellini... magari nel naso... Ci sarà da ridere per un mese !

GIUSEPPE E ci può essere da ridere anche per un anno... perché riderà bene chi riderà ultimo... (Afferrandola di nuovo per la vita) Cara la mia Marcolfina... sposati come vuoi... in bianco, in rosso, in giallo, a pallini...

MARCOLFA No, a pallini no!MARCHESE Andiamo! Un matrimonio a pallini quando

mai? No! (Si rende conto che Giuseppe ha uno stivale solo).

MARCOLFA Signor marchese, adesso con il suo permesso vado un momentino di là in cucina... a piangere un po' tanto per sfogarmi... perché ho un magone qui che mi sento soffocare, mi sento... E poi devo dirlo anche al Francesco... chissà come sarà contento anche lui, povero Francesco! Soffriva tanto all'idea di dovermi sposare, poverino! Be', signor marchese... con permesso... Giuseppinettuccio?

GIUSEPPE Cosa c'è?

25

Page 26: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCOLFA Con permesso.GIUSEPPE Marcolfinettuccia!MARCOLFA Eh? (Giuseppe le butta un bacio). È un ba-

cio?GIUSEPPE Sì.MARCOLFA Per me?GIUSEPPE Già!MARCOLFA Grazie! Signor marchese, sono contenta... si-

gnor marchese, sono contenta. (Esce piangendo).MARCHESE Giuseppe... ti avverto che se è uno scherzo...

ti ammazzo come è vero che sono un Trerate... (Gli punta contro lo stivale che ha raccolto da terra come se fosse una pistola).

GIUSEPPE Non facciamo scherzi, marchese.MARCHESE No, è scarica... poi ho messo la sicura, stai

tranquillo.GIUSEPPE Non abbia paura, signor marchese... non c'è

nessuno scherzo... Anzi, per dimostrarle quanto siano seri i miei propositi, la autorizzo, nel caso non tenga fede ai miei impegni, a non tenere fede ai suoi verso di me...

MARCHESE Vuoi dire che non ti dovrò più un soldo del mio debito?

GIUSEPPE Sicuro, e lei sa che, a differenza di qualcun al-tro, ho una parola sola...

MARCHESE Senza allusioni ai presenti, vero? A ogni mo-do, io ti conosco da ragazzo, Giuseppe... e so che non sei matto... Quindi, se ti sei deciso a voler sposare la Marcolfa... ci deve essere sotto una ragione molto im-portante... Fuori il rospo... (Gli punta l'indice minac-cioso).

26

Page 27: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

GIUSEPPE Non c'è nessun rospo. (Para la stoccata del dito del marchese quasi fosse una spada).

MARCHESE La rana.GIUSEPPE Non c'è la rana.MARCHESE Il girino.GIUSEPPE Non c'è girino... (Iniziano un vero e proprio

duello incrociando gli indici). Non c'è nessuna ragione importante. C'è soltanto che la Marcolfa è la moglie che mi ci vuole... lavora come un mulo, mangia come un pulcino...

MARCHESE ... dorme come un ghiro ed è stupida come una gallina... Eh no, caro... non me la dài a bere... e poi ti sei tradito tu stesso, quando hai detto: riderà bene chi riderà ultimo... di che cosa riderai, per ultimo?

GIUSEPPE La pensi come vuole, signor marchese... (pro-duce un affondo e colpisce il marchese all'altezza del panciotto) per me... (Estraendo l'orologio dal taschino del panciotto) Accidenti, sono già le undici... bisogna che faccia una corsa in municipio per le carte, e poi dal parroco... Mi scusi, signor marchese... e tanto piacere di averla rivista... e grazie per il consenso... Mi saluti tanto la mia fidanzatina e... a presto!

MARCHESE (poco convinto) Sì, sì, a presto... (Giuseppe esce. Il Marchese rimane solo. Fa per risedersi sulla poltrona ma ci ripensa e si siede cautamente su un'altra. Vede il giornale, lo raccatta e sopra pensiero comincia a sìogliarlo) ... Che giornata... in neanche un'ora ho perso la fidanzata, l'amica, la governante... due giacche... e forse non è ancora

27

Page 28: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

finita...FRANCESCO (togliendosi il cappello) Signor marchese...MARCHESE Ah... sei tu Francesco... Di' pure... Hai sa-

puto della Marcolfa che...FRANCESCO Si, sì, l'ho saputo... e io sono venuto qui

proprio per dirle... che se insomma... per lei fa lo stesso... io vorrei andarmene...

MARCHESE Lo dicevo io che non era finita... Ma scusa, a parte i soldi che io non ti do... cosa ti manca?... il let-to?... Non sarà per una simile sciocchezza...

FRANCESCO No, no, non è per la sciocchezza... è che... adesso che la Marcolfa si sposa col signor Giuseppe, ecco io non ci voglio più stare...

MARCHESE Ma perché... non mi dirai che sei geloso... non ti lamentavi sempre per il fatto che la Marcolfa non ti lasciava in pace per il matrimonio?

FRANCESCO Ma vede, signor marchese... è proprio per quello... io qui ho da mangiare, da bere, da fumare e qualche volta perfino da dormire... lei è tanto buono che non s'accorge mai di niente... neanche quando le rubo sul raccolto... e sulle galline...

MARCHESE Sulle galline?FRANCESCO Sì, insomma... sotto le galline... le uova vo-

glio dire...MARCHESE Ah, grazie per avermi giudicato buono, inve-

ce che stupido.FRANCESCO A chi stupido! (Lo afferra per il bavero).MARCHESE Ma che ti succede?FRANCESCO Ma non vede che a momenti si sedeva sulla

bacinella? Lei dice che io devo darle dello stupido, ma io invece ci dico che se un padrone si lascia

28

Page 29: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

rubare così bene come fa lei, senza neanche dire «ba» allora si deve dire che è un padrone liberale...

MARCHESE Ah, questo non lo sapevo... Ma scusa, che c'entrano questi discorsi con la Marcolfa? Non ci sa-ranno di mezzo anche qui i liberali, delle volte?

FRANCESCO Eh sì, perché chi dice liberale dice libertà, non è vero, forse, signor marchese?

MARCHESE Libertà?FRANCESCO Sicuro, proprio la libertà... Perché se per

esempio io adesso ci do una forcata in un occhio così... (Fa il verso di portargli, con la forca che tiene in mano, un fendente sull'occhio).

MARCHESE Ehi, piano, Francesco, sei impazzito?FRANCESCO No, ma io facevo per esempio... Ma se lei

non vuole... facciamo anche senza.MARCHESE Sì, sì, facciamo senza!FRANCESCO Allora, dicevo, se io ci do una forcata... lei

dopo si lamenta.MARCHESE Eh, credo bene!FRANCESCO Ecco, vede allora che vuol dire che lei è li-

bero di lamentarsi... che se invece non si lamenta allora voleva dire che non era libero, è chiaro, no?

MARCHESE Ah, chiarissimo... Ma che c'entra dico io tut-to questo con la Marcolfa? Che c'entra, dico io?

FRANCESCO E invece, dico io, c'entra e come! Adesso che io non ci ho più la Marcolfa mi dice lei signor marchese come faccio a lamentarmi? Che non ho più nessuno che mi fa fare i lamenti?

MARCHESE Come, la Marcolfa ti dava le forcate negli occhi?

FRANCESCO Peggio, signor marchese... si vede che lei

29

Page 30: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

non ha provato a fare il moroso della Marcolfa. Sapesse che rompiscatole è! Ad ogni modo, siccome io voglio essere un uomo libero, come dicevo, ecco perché le dico che me ne voglio andare: in un posto dove ci sia qualcuno che mi fa lamentare per la libertà!

MARCHESE Ma siete proprio impazziti tutti questa mat-tina! ! ! E va bene... vattene, vattene anche tu... tanto lo so, con te è inutile ragionare... quando ti sei messo in testa una cosa!... Piuttosto, ti volevo chiedere un'informazione. Tu che conosci la Marcolfa più intimamente di quanto non sia per me, tu sai che abbia qualche fascino nascosto?...

FRANCESCO Qualche fascino cosa?...MARCHESE Nascosto... sì insomma, qualche qualità di

gran pregio...FRANCESCO Ma, non so... se è una qualità quella di

essere brontolona, rompiscatole e addirittura matta per le lotterie, per il lotto e compagnia bella... Si figuri che per comperare un biglietto della lotteria di Vienna ha impegnato quasi tutto il suo corredo da sposa!

MARCHESE Ma è davvero matta... e tu non le hai detto niente?...

FRANCESCO Come, non ho detto niente? Ho detto sì... Ma era come parlare con un'invasata... «È il biglietto vincente, - gridava... - il 358989 è il numero che verrà fuori... l'ho comperato di venerdì da un gobbo con tre-dici lentiggini sul naso... vedrai se non esce il 358989! » Quando ragiona con quella testa!...

MARCHESE (divertito, sempre sfogliando il giornale)

30

Page 31: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

...Ah, ah, certo ti sarà difficile trovarne un'altra come la Marcolfa... (Sbarrando gli occhi) Cosa?... Ma è im-possibile... hai detto 358989?...

FRANCESCO Sì... perché?... Perché è impossibile?...MARCHESE (riprendendosi) Sì, dicevo... è impossibile

essere più... più matti di così... sentirsi sicuri che uscirà... un numero così stupido... come il 358989... non è un numero stupido forse?...

FRANCESCO Ah sì... è proprio stupido... Allora, signor marchese, io posso cominciare a fare le valige... come si dice...?

MARCHESE (guardando sempre attonito il giornale) ... Sì, sì... fai pure... come si dice... Dov'è la Marcolfa adesso? Valla a cercare e dille di venire qui che le debbo parlare...

FRANCESCO Va bene, signor marchese, vado subito... (Esce)

MARCHESE Ah, caro Giuseppe... adesso capisco perché tanto slancio d'amore... tu vuoi sposare la vecchia per i suoi quattrini... non l'hai pensata neanche male... ma te la darò io la moglie ideale! Prima di tutto dirò alla Marcolfa come stanno le cose... chissà che faccia farà... la Marcolfina... se penso che quel mascalzone... se non me ne fossi accorto in tempo si sarebbe goduto una cosa come... vediamo un po'... (guarda il giornale) mille... mille lire!... no!... non è vero... eh sì... è vero sì... Eh, no... eh, no... qui bisogna correre ai ripari... da questa casa non se ne vanno... né la Marcolfa né le mille lire... a costo di sposarmela io. Però è un bel costo... d'altra parte se le dico che ha vinto quella capisce l'antifona e io non ci guadagno

31

Page 32: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

un bel niente. Se sto zitto il Giuseppe se la piglia lui... è più giovane, più bello... meno spiantato. A meno che non riesca a farle colpo in qualche altra maniera... (Esultante) La divisa da ussaro della guardia!!! Quale donna ha mai resistito alla uniforme degli ussari? Ah, ah... caro Giuseppe... riderà bene chi riderà ultimo... Capitano Begoni dei marchesi di Trerate... a cavallo... sguainate... Carica!!! (Mima un vero e proprio carosello, poi spalanca l'armadio e vi entra).

MARCOLFA (da dentro) ... Dov'è il signor marchese?FRANCESCO Nel salone... è lì che ti aspetta...MARCOLFA (entra vestita di bianco col velo) ...Signor

marchese... mi ha mandato a chiamare?... Ma qui non c'è nessuno... signor marchese. (Suonano alla porta, va ad aprire, si ferma davanti allo specchio, si atteggia a gran dama, fa boccucce, inchini, svolazzi). È di sicuro il mio Giuseppe... (Accingendosi ad aprire) Oh... Giuseppe del mio cuore... (Apre).

TERESA (entrando come una catapulta) ... Te lo do io il Giuseppe del tuo cuore... brutta svergognata rubamo-rosi che non sei altro...

MARCOLFA (recitando sempre la parte della sposina) Oh... santo cielo... cosa sentono i miei orecchi...

TERESA Adesso ti farò sentire anche qualcos'altro... E mi fai piacere di levarti subito quel vestito della prima comunione... se non vuoi che te lo strappi io... brutta strega...

MARCOLFA La gelosia ti fa montare la collera agli occhi... Teresa... che colpa ne ho io se quel bravo giovane ha preferito me... l'amore è cieco come la fortuna...

32

Page 33: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

TERESA Piantala di fare la commedia. Marcolfa, a me non mi incanti... Che cosa gli hai fatto al mio Giusep-se?... Cosa gli hai fatto, brutta strega?...

MARCOLFA (perdendo la calma e dimenticandosi di colpo il personaggio della sposina) Ehi... Teresa... ci diamo un taglio?... A chi brutta strega?

TERESA A te... Perché, credi che non l'abbia capito che gli hai fatto una fattura?... Me lo son visto arrivare senza scarpe e tutto bruciacchiato! Me lo hai stregato, il mio Giuseppe... E adesso mi fai il piacere di farmelo ridiventare come prima, altrimenti... (Solleva la mano sul capo della vecchia che però con agilità imprevedibile si scansa, afferra il braccio della ragazza che perde l'equilibrio e si trova seduta sul bacile dell'acqua bollente. Manda un urlo).

MARCOLFA Ritira quello che hai detto... altrimenti...TERESA Sì, sì, ritiro... ritiro tutto... ahiahioi...MARCOLFA E adesso fuori. (Teresa fugge mugolando). E

non farti più vedere se no... Accidenti come sono di-ventata forte. (Si mette nuovamente davanti allo spec-chio e si rassetta) Brutta strega a me... così carina che sono...

In quel momento si apre l'armadio ed esce il Marchese vestito da ussaro con tanto di colbacco, piume e stiva-loni. Fa qualche passo ma gli speroni si impigliano l'un l'altro costringendolo a strani salti e contorcimenti per riuscire a spostarsi.

MARCHESE (sorpreso) Marcolfa!... (Riprendendosi) Sta-te molto bene in bianco... signora!... (Il colbacco gli scende fino al mento).

33

Page 34: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCOLFA (sorpresa a sua volta dallo strano abbigliamento) Oh... ma cosa fa vestito a quel modo?...

MARCHESE Non vi piaccio forse?...MARCOLFA Mi piace sì... sembra capitan Fracassa... ma

perché mi dà del voi?MARCHESE Perché ormai non siete più al mio servizio...

dacché avete deciso di lasciare questa casa per diventare la sposa del Giuseppe!...

MARCOLFA Se è per quello, posso sempre rimanere... a mezzo servizio magari... Ma perché s'è messo tutto quell'armamentario addosso?... È scoppiata la guerra?...

MARCHESE Sì, ma nel mio cuore... Non posso più vivere in questa casa, cara Marcolfa... mi permettete di chia-marvi con il vostro nome di ragazza, vero?...

Entra Francesco.

FRANCESCO Ah, ci risiamo... (Si nasconde dietro un mo-bile).

MARCOLFA Ma si figuri... Piuttosto, perché dice che non può più vivere in...

MARCHESE Ecco, avete detto giusto... non posso più vi-vere... perciò mi sono arruolato nuovamente negli us-sari dell'imperatore... sperando di trovare la mia pace in battaglia... la mia pace nella morte... (Così dicendo si mette sull'attenti, gli speroni si accavallano e rimane imbrigliato come un salame).

Francesco si nasconde nella gerla e fa capolino dal coperchio.

34

Page 35: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCOLFA Oh povero signor marchese... e tutto per quei quattro o trenta debiti che ha in giro... ma non deve prendersela così... vedrà che tutto si aggiusta...

MARCHESE (con uno strattone si libera dall'aggancio degli speroni, ma lo sforzo lo fa finire in ginocchio) No, mia cara Marcolfa... non per cose così meschine io cerco la fine... ma per l'amore perduto...

MARCOLFA Oh!... esagerato... perché la principessa l'ha mandato a quel paese?... E che si caccia... pardon... e perché cacciarsela... ce ne sono tante di donne...

MARCHESE Sì, ce ne sono tante... ma di Marcolfa ce n'è una sola... (Le afferra la mano e la bacia).

La Marcolfa si stacca e il Marchese impacciato dagli stivaloni fa per appoggiarsi alla gerla ma questa si scansa e così va a finire bocconi.

MARCOLFA Ma signor marchese... che gli succede?...MARCHESE (le si avvicina camminando sulle ginocchia

senza perdere l'atteggiamento marziale) Ma non avete ancora capito che sono pazzo di voi... (Si siede sugli speroni e manda un urlo di dolore). Che sono sempre stato innamorato di voi... fin dal momento in cui siete venuta al mio servizio... (Francesco aiutandosi con il rastrello lo rialza). È che la mia corte alle altre donne che fingevo di amare, compreso la principessa... altro non era se non il tentativo di farvi ingelosire di me... perché voi vi accorgeste dei miei sospiri... e invece... crudele! Mai mi rivolgeste un sorriso... un gesto d'amore. Ma io sempre speravo... illuso, che un giorno vi sareste degnata. Ed ora che mi lasciate... (Francesco stanco di

35

Page 36: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

sorreggerlo lo lascia ricadere e si nasconde). Ah... mi avete lasciato... per un altro più giovane, più ricco di me, cosa mi resta più della vita?...

Sul fondo entra Giuseppe che assiste incredulo alla scena.

MARCOLFA (stordita) ...Oh... signor marchese... mi scu-si tanto... ma io... ecco, insomma non m'ero accorta davvero... non l'ho mica fatto per cattiveria... mi perdoni... (Lo aiuta a rialzarsi).

MARCHESE Ti ho già perdonato... ma dimmi, piuttosto... posso ancora sperare?... Dimmi che non sposerai quell'uomo... che vuoi essere mia... mia moglie... la marchesa Marcolfa di Trerate...

MARCOLFA Marchesa Marcolfa... oh... mi gira la testa... che giornata... non ce la faccio più... (Smette di aiutare il Marchese, che lasciato al suo destino ricasca rumorosamente).

MARCHESE Ahi... Marcolfa, vi prego, ditemi di sì... altri-menti ucciderò quell'uomo... (Così dicendo si alza fa-ticosamente e tenta inutilmente di sguainare la spada).

GIUSEPPE (venendo avanti verso il Marchese) E va bene, signor marchese... mi uccida... avanti, che aspetta?...

MARCOLFA Oh, no, per carità... Aiuto... aiuto... s'am-mazzano... s'ammazzano per me... aiuto!... (Va verso il fondo scomparendo a sinistra).

MARCHESE Ah... stavi spiando, a quanto pare... Come vedi mi sono innamorato anch'io della Marcolfa... o meglio del suo biglietto della lotteria di Vienna... Ah, ah, ride bene chi ride ultimo... l'hai detto tu, no?...

36

Page 37: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

GIUSEPPE (accorgendosi del giornale) ...Adesso capi-sco... anche lei ha letto sul giornale... E va bene... Anche se ha indosso quell'addobbo da carnevale... voglio vedere caro signor marchese, chi di noi due verrà scelto.

MARCHESE Mettiti il cuore in pace, Giuseppe... perché già lo so... sarò io il vincitore...

GIUSEPPE Mi spiace, ma non ci sarà nessun vincitore perché io spiffererò tutto alla Marcolfa...

MARCHESE (estraendo con fatica la sciabola) Mascalzo-ne... tu non parlerai perché io ti ammazzerò... In guar-dia... e prega...

GIUSEPPE (afferrando da sul camino l'ombrellino dimenticato dalla Principessa) ... È meglio che cominci lei a pregare... (Gli molla un gran fendente sul colbacco che gli cala sugli occhi impedendogli di vedere).

MARCHESE Vigliacco... aiuto... non ci vedo più!GIUSEPPE E adesso vi infilzo e vi metto allo spiedo come

un tacchino... (Non fa in tempo a fare un passo che Francesco gli molla una tarellata in pieno sulla testa. Oscilla paurosamente).

MARCHESE (che intanto è riuscito a rialzarsi e a sollevare il colbacco) Questa me la paghi!

I due incrociano i ferri cercando di coprirsi mettendo fra di loro la gerla che si sposta in una strana danza e, ogni tanto, Francesco ne esce per dare qualche mazzata. Poi, via via, li sospinge verso l'armadio. Apre la porta, li fa entrare e richiude. Dal di dentro si sente un gran baccano, poi la porta si spalanca, esce il Marchese che si prende una gran mazzata sul

37

Page 38: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

colbacco e va a finire lungo disteso. Esce anche Giuseppe che vorrebbe avventarsi sul poveretto, ma gli capita addosso la gerla... fa capolino e gli capita un'altra mazzata.

FRANCESCO Scusate, ma lo faccio per il vostro bene...

Intanto è apparsa la Marcolfa.

MARCOLFA Bravo Francesco... se non c'eri tu, a quest'ora sarei già diventata vedova prima di cominciare...

FRANCESCO Vedova di chi?... Mica son loro che ti spo-sano...

MARCOLFA Come non loro?... e chi mi sposa allora?...FRANCESCO IL tuo fidanzato, no"?... E il tuo fidanzato...

sono io, fino a prova contraria!MARCOLFA Oh, "Francesco... ho stregato pure te... Ma

non mi può proprio resistere nessuno... Che donna!... Mi faccio paura... Che mi succede?

GIUSEPPE (rinvenendo e cercando a fatica di risollevarsi) Te lo dico io che ti succede, Marcolfa... succede che...

Francesco non lo lascia proseguire, gli molla un'altra legnata che lo ridistende.

FRANCESCO Zitto tu... chi t'ha chiesto qualcosa?... Devo parlare al signor marchese... Signor marchese...

Il Marchese non risponde. Allora Francesco gli molla una legnata che lo fa sussultare.

MARCHESE Eh, che c'è?... hanno bussato...?MARCOLFA Signor marchese... c'è il Francesco che le

38

Page 39: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

deve parlare...MARCHESE (intontito) Digli di passare più tardi... adesso

non ho tempo, non mi sento troppo bene. (Si lascia di nuovo andare).

FRANCESCO (appioppandogli un altro colpo che lo sveglia completamente) Oh... adesso mi sente?

MARCHESE Sì, sì, ti sento...FRANCESCO Allora, se permette, io vorrei sposare la

Marcolfa perché ho capito...MARCHESE Anche tu?... Ma da chi l'hai saputo?... FRANCESCO Come, da chi l'ho saputo... L'ho saputo da

me... ci ho pensato e mi sono detto... GIUSEPPE (rianimandosi) Ma perché non me li debbo

beccare io tutti quei bei baiocchi?...

Francesco fa per mollargli un'altra stangata, ma questa volta Giuseppe è svelto a scomparire.

MARCOLFA Baiocchi?...MARCHESE Eh, sì, cara Marcolfa... baiocchi... perché... è

ora che te lo diciamo... tutto quello che è successo, è successo per via del tuo biglietto della lotteria di Vienna... se non lo sai, quel biglietto è veramente vincente... e vale la bellezza di mille lire...

MARCOLFA Ma io lo sapevo già che era veramente vin-cente... se no, stai fresco che in cambio mi avrebbero dato questo bel vestito bianco con le roselline...

GIUSEPPE Cosa?... Hai dato il biglietto della lotteria in cambio...

MARCHESE e GIUSEPPE (all'unisono) Mille lire... per un vestito bianco...

MARCOLFA Sì, ma è un bel vestito... è il più bel vestito

39

Page 40: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

che abbia mai avuto...MARCHESE e GIUSEPPE (stramazzano sulla poltrona, uno

sulle ginocchia dell'altro, continuando a piangere disperatamente) ... Roba che ci si comprava tutto il Lombardo-Veneto in blocco... E noi disgraziati che volevamo sposarcela...

MARCOLFA (ancora non ha capito) ... Eh, ma se non vi posso mica sposare tutti e tre... e poi a dire la verità, ecco io preferirei il Francesco... l'ho sempre preferito tanto che se me lo avesse chiesto prima... giuro che non mi sarei nemmeno lasciata corteggiare...

GIUSEPPE (strappando il giornale, furioso, ad un certo punto si blocca osservandone un angolo) Un momento! Ma questo giornale non è di oggi...

MARCHESE Come, non è di oggi?... Non ne abbiamo, forse, 24 di maggio...

GIUSEPPE Sì, 24 di maggio 1848 e questo invece è del 1847... cioè dell'anno scorso...

40

Page 41: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCHESE Fa' un po' vedere... sicuro! 24 maggio 1847! Abbiamo preso un bel granchio! Ah... ah... ah... meno male... E noi che ci stavamo disperando... Sarebbe stata la più grossa beffa del secolo!...

GIUSEPPE Se ci penso mi vengono i sudori freddi... Piut-tosto, come sarà capitato qui quel giornale?

FRANCESCO Ce l'ho messo io a bella posta!MARCHESE A bella posta?...FRANCESCO Sì. Ero sicuro che la Marcolfa vi avrebbe

chiesto i numeri dell'estrazione... e che una volta con-vinti della sua vincita avreste cominciato a fare i ganimedi...

GIUSEPPE Come?... Come?... Hai combinato tutto per beffarti di noi?...

MARCOLFA E anche di me... Ma perché?...FRANCESCO Per darvi una lezione... Tutti e tre ve la me-

ritavate una bella lezione... Lei, signor marchese, che fino ad ora, mi permetto di dirglielo, non ha fatto altro che vivere come un balordo, facendo debiti, raccontando balle e cambiando bandiera ogni volta che la si gira, sempre pronto a calar le braghe davanti al primo che alza la voce come nel caso del signor Giuseppe... che anche lui si merita una lezione, primo: perché fa appunto il prepotente soltanto con quelli che stanno in piedi per scommessa, secondo: perché è taccagno, strozzino e arraffa-quattrini e, per finire, ho combinato questo bel giochetto anche alla mia cara Marcolfa perché è ora che anche lei la pianti con questa maledetta mania di aspettare che arrivi il giorno buono, il numero buono, il buon caso e la buona fortuna!... E perché è ora che te lo metti in

41

Page 42: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

testa che chi vive sperando muore... da schiavo! E siccome io sono un uomo libero voglio sposare una donna che non giochi alle lotterie!

MARCHESE Mascalzone! Come ti permetti di insultarci e di farci la morale... Tu, un lurido...

FRANCESCO (risolleva il bastone) Uomo libero, prego!MARCHESE Sì, sì, come non detto... Lurido uomo libero,

pardon! Libero, prego.GIUSEPPE Scusa una cosa, Francesco. Io ho visto quel

biglietto e non m'è sembrato affatto falso...FRANCESCO Ma non era falso, era vero. Avevo incon-

trato in paese quel gobbo che vende i biglietti e che, guarda caso, ne aveva uno con lo stesso numero che ha vinto l'anno scorso... È stata quella combinazione a farmi venire l'idea... Così ho mandato il gobbo dalla Marcolfa perché glielo vendesse.

MARCOLFA Ah, ecco perché mi aveva giurato che era il vincente... Era il vincente dell'altr'anno! Ma adesso che ci penso anche quel mercante al quale l'ho venduto in cambio del vestito da sposa... abbiamo truffato anche lui!

FRANCESCO No, perché anche quello te l'ho mandato io... E l'abito l'avevo già pagato... Tanto è vero che m'ha ridato il biglietto. Eccolo qua!

MARCOLFA Me l'hai pagato tu? Oh, grazie, Francesco, sei il più bello sposino del mondo...

FRANCESCO Non è a me che devi dire grazie, ma al signor marchese. Infatti gliel'ho pagato con dieci galline, tre oche e sei conigli...

MARCHESE Del mio pollaio?... Brutto ladro!FRANCESCO Ehi! Piano con le parole... Il pollaio è suo;

42

Page 43: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ma le uova da covare ce le ho messe io!MARCOLFA Anche quelle del coniglio?FRANCESCO No, i conigli sono quelli della fattoria del

signor Giuseppe, ma visto che preferivano venire a mangiare da me, ce li ho tenuti a vita. L'ospitalità è sacra!

GIUSEPPE Ah... adesso capisco dove andavano a finire... Ma io ti... stronco.

FRANCESCO (sollevando di nuovo il bastone) Ehi, piano... non cominciamo a voler limitare la libertà anche ai conigli!

TERESA (entrando con un grosso fucile in mano) Fermi tutti... E tu, Marcolfa, mettiti da una parte che ti devo parlare...

GIUSEPPE (alzandosi di scatto dalla poltrona e facendo andare a gambe all'aria il Marchese) ... Teresa... Teresina mia... fermati... non sparare... È stato tutto un brutto sogno... perdonami... ma adesso sono guarito...

TERESA Ah... lo dicevo che c'era di mezzo la fattura... Oh Giuseppe mio!... Ma tu, Marcolfa, me la paghi... una bella sparata col sale non te la leva nessuno...

MARCOLFA Teresa, no... mi rovini tutto il mio vestito bianco... Se proprio mi vuoi sparare aspetta almeno che me lo levo...

GIUSEPPE Lascia stare, Teresina mia... E poi se ti fai mettere in prigione come faccio a sposarti? Perdonala.

TERESA Sposarmi?... Davvero mi vuoi sposare?... No, non è vero... dici così per salvare quella... Ma io le sparo...

43

Page 44: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCOLFA (riprendendo seccata a svestirsi) ... Ma allora deciditi!

GIUSEPPE (estraendo le carte) Guarda, sono le carte di matrimonio, le ho fatte fare apposta in municipio...

TERESA (abbracciando Giuseppe fa una strana mossa col fucile dal quale parte un fragoroso colpo che colpisce il povero Marchese) Oh... Giuseppe...

MARCHESE (scattando come una molla e saltellando qua e là come un invasato) ...Ahiuohihai... uhoiai. (Inizia una danza tipo flamenco poi crolla al suolo di schianto).

PRINCIPESSA (entra ed assiste disperata alla scena) Marchese!... Oh mio eroe!... vi hanno ucciso... E tutto per causa mia... Perdono... (Piangendo si butta sullo sventurato e lo abbraccia) ... Me sventurata che per amore mi lasciai offuscare... e vi indussi al gesto disperato, causa di tanto lutto... Oh uomo magnifico che per amore giungeste a tradire la causa... l'ideale... a vestire quest'altra uniforme... così da meritare la punizione del patriota tradito... Oh non morire! De', vi supplico!... Voglio essere la vostra umile sposa... la vostra schiava... vostra sarà l'anima mia... tutto l'essere mio...

MARCHESE (con un fil di voce) ...E anche la vostra do-te?...

PRINCIPESSA Sì...MARCHESE (riavendosi subito) Allora, sì... vivrò... (Ab-

braccia la Principessa) Grazie... mi avete ridata la vita... (Abbracciando la Teresa) ...Grazie di avermi sparato... (l'abbraccia) ...e a te Marcolfa... cosa posso dire... ti devo tutto... (l'abbraccia) ... voglio che tu

44

Page 45: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

rimanga... col tuo Francesco... con tuo marito... sempre con me... Marcolfina bella... faremo un magnifico pranzo di nozze... ... e questi (indica gli speroni ed in particolare le rotelle appuntite) serviranno a fare i tortellini... quanti tortellini!

MARCOLFA (commossa fino alle lacrime) Oh, grazie si-gnor marchese...

FRANCESCO Grazie, ma ecco... io preferisco andarmene via di qui. Mi piacerebbe tanto avere una casa mia, magari con un bel pollaio.

MARCOLFA Oh, sì, Francesco. Una casa nostra... sarebbe proprio bello! Certo che ci vorrebbero tanti soldi. Ma chissà, forse con un po' di fortuna... se la provvidenza ci aiuta...

FRANCESCO Marcolfa, non ricominciamo con la provvi-denza e con la fortuna. La vuoi capire sì o no che sono tutte balle!! La fortuna non esiste! (Così dicendo strappa in due il biglietto della lotteria).

Il Marchese e Giuseppe raccattano ognuno un pezzo e ne fanno coriandoli che gettano per aria.

GIORNALAIO (entrando) Giornali! Estrazione della lotte-ria di Vienna! Sensazionale! Per la prima volta nella storia, il numero estratto è lo stesso che ha vinto l'anno scorso!

TUTTI IN CORO 11358989?!GIORNALAIO (sorpreso) Sì, 358989, ma come fate a sa-

perlo?

Il Marchese, Giuseppe e Francesco guardano disperati i coriandoli del biglietto.

45

Page 46: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

GIUSEPPE No... no, io mi ammazzo. (Afferra il fucile e se lo punta alla gola).

Teresa glielo sposta, parte un altro colpo che va a col-pire per la seconda volta il deretano del Marchese. Questi si volta come paralizzato... scuote appena la testa con aria ormai rassegnata a tutto.

46

Page 47: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Gli imbianchini non hanno ricordi

Farsa per clown

47

Page 48: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Personaggi

VedovaImbianchinoCapoSignoreAnnaDainaSoniaManichino (Giorgio)

48

Page 49: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Un salotto di stile indefinito, stracarico di oggetti i più disparati di gusto e di forma; tende e quadri, fotografie di familiari dall'aria spenta e anonima; da una parte, ben visibile, seduto in poltrona, un manichino di uomo in cera con baffi, occhiali, folte sopracciglia e aspetto imponente. Suonano alla porta, una donna sulla trentina, vestita in modo molto austero, un po' all'antica, esce da una porta laterale, si attarda un attimo ad osservare la stanza, mette in ordine qualche oggetto. Si avvicina al manichino, lo osserva con amore, lo accarezza, quindi va verso la porta di destra e la apre:

VEDOVA Vengo, vengo. Chi è? (Apre).IMBIANCHINO (entrando ha sulle spalle una scala di cui

non vediamo che alcuni pioli, il resto prosegue all'esterno) L'imbianchino, signora... è qui che dovevamo venire, no?

VEDOVA Io veramente non aspettavo imbianchini, ma tappezzieri.

IMBIANCHINO Per fare che?VEDOVA Come per fare che? Ma scusate, voi siete anche

tappezzieri, no?IMBIANCHINO Ah io non lo so... Bisogna che lei lo

chieda al mio capo.VEDOVA E va bene... dov'è il vostro capo?IMBIANCHINO Adesso viene subito... lo aspetti qui che

arriva. Con permesso, con permesso. (Così dicendo avanza per l'appartamento tirandosi dietro la scala e scompare attraverso la porta opposta, finché appare abbrancato all'ultimo piolo della lunga scala un altro imbianchino).

49

Page 50: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VEDOVA Oh finalmente! Quel signore che... che sta dall'altro capo della scala mi ha detto che voi... Siete voi il capo?

CAPO Sì, sono io il capo. VEDOVA Siete anche tappezzieri? CAPO Scommetto che quel mascalzone vi ha detto di no.VEDOVA No... mi ha detto che...CAPO Ah si?VEDOVA No, non mi ha detto... né sì né no...CAPO E invece sì... tenga un momento la scala... che gli

devo dire due paroline... (Così dicendo obbliga la donna a mettersi al suo posto e facendo scorrere la scala la costringe ad uscire dalla porta d'ingresso, finché non riappare l'altro).

VEDOVA Ma che fate... ma vi prego, non ho mai portato una scala io.

CAPO Ma non è difficile. Naturalmente non bisogna pen-sare che sia una scala. Se no si dice subito: «Accidenti come sono pesanti queste scale».

IMBIANCHINO (.rientrando) Mi hai chiamato?...CAPO (afferrandolo duramente per il bavero) Che cosa

sei andato a raccontare alla signora?IMBIANCHINO Ma... ma io non ho raccontato niente... mi

ha chiesto se eravamo anche tappezzieri... e io non sa-pevo proprio cosa rispondere...

CAPO Ah non sapevi... ma quante volte ti devo dire che qualsiasi lavoro che ti chiedano tu devi rispondere di sì.. che siamo capaci di farlo...

IMBIANCHINO Ma il tappezziere... noi non siamo mica capaci...

CAPO Ah perché invece gli imbianchini... siamo capaci

50

Page 51: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

di farli... Che faccia tosta!... E poi, dico io, l'unica volta in una settimana che ci capita di trovare un'incosciente che ci chiama... lui va a fare il difficile: non so, chissà, vedremo, chi Io sa!...

IMBIANCHINO E va bene... va bene... non ti arrabbiare... gli dirò di sì... dov'è la signora?

CAPO Dall'altra parte della scala.IMBIANCHINO Ah... tieni, ci parlo subito.

Stessa scena di prima a rovescio.

CAPO Sì, ma sbrigati e non fare altre scìocchezze!...IMBIANCHINO (alla signora che sta entrando) Ben torna-

ta... Ho parlato adesso col mio capo... ha detto di sì.VEDOVA Mi fa piacere... ma non vi pare che sia meglio

che la teniate voi? (Così dicendo passa la scala all'Imbianchino).

IMBIANCHINO Ah... sì... è meglio... scusate.VEDOVA Allora visto che siete anche tappezzieri... ci sa-

rebbe da smontare quelle due tende e sostituirle con delle altre che vi mostrerò... sono ancora in pezza ma... voi sapete tagliarle?

IMBIANCHINO Ma sicuro... sappiamo fare tutto noi... tut-to...

VEDOVA Bene... ma piuttosto questa scala... mi sembra un po' troppo lunga... ci starà qui dentro?

IMBIANCHINO Be'... caso mai la seghiamo... ma credo che di traverso ci stia.

VEDOVA Certo... voi siete più pratici di me in queste cose. Capirete, io sono una donna.

IMBIANCHINO Ah! Ah! Ah! (Ride). L'avevo capito subi-to... dalla collana.

51

Page 52: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VEDOVA Piuttosto... per il compenso... quanto mi farete spendere per due tende... vedete io sono una povera vedova e non posso disporre di molto...

IMBIANCHINO Siete vedova?VEDOVA Sì...IMBIANCHINO Anch'io.VEDOVA Anche voi siete vedova?IMBIANCHINO ...No... io sono vedovo.VEDOVA Ah già... (sospira) ... eh, gran brutta cosa quan-

do si resta soli... voi mi potete capire nevvero... spero che mi farete un prezzo onesto...

IMBIANCHINO Sì, ma per il prezzo dovrete parlare col mio capo.

VEDOVA ... È vedovo anche lui?IMBIANCHINO No, lui no…VEDOVA Peccato!IMBIANCHINO Ma sua moglie SÌ…VEDOVA Sua moglie... ma quando è morto? Poco fa era

qui e non mi sembrava...IMBIANCHINO No... sua moglie è vedova, ma del primo

marito... lui non c'entra... ma vedrete che per il prezzo vi metterete d'accordo... ci vediamo... con permesso...

L'Imbianchino esce trascinandosi dietro la scala che sfi-la ancora lungo tutta la scena, ma quando riappare la cima, al posto del Capo appare un Signore.

VEDOVA Be', e allora?...SIGNORE Buon giorno, signora Lucia... come va?VEDOVA Oh... signor Milvio... ma cosa fa con quella

scala?...SIGNORE Non so... stavo scendendo le scale... e un tale

mi ha pregato di tenergliela un minuto... mi ha chiesto

52

Page 53: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

dove fosse la toilette... (estrae il portafogli e le porge alcuni biglietti di banca) ed è andato su.

VEDOVA (afferrandoli con finta noncuranza) Oh... non era il caso... (cambiando tono) mancano ancora mille lire...

SIGNORE Ma come? Non sono sempre state?...VEDOVA Sì, ma... abbiamo dovuto aumentare... abbiamo

avuto parecchie spese... perlomeno, le avremo... glielo dice questa scala... mi sono rivolta ad una delle migliori imprese della città... voglio che questa casa diventi un gioiello...

SIGNORE (consegna un altro biglietto da mille) Be'... è già bella anche così... anzi le dirò che se fossi in lei non ci farei molti cambiamenti... perderebbe quest'aria affettuosa... accogliente... non lo crederà, ma tutte le volte che vengo qui mi sembra di ritornare ragazzo, quando abitavo ancora in provincia... al tempo dei primi amori... ma lasciamo correre... i ricordi sono sempre penosi...

VEDOVA Oh... non dica così... non è vero... i ricordi sono le uniche gioie che ci legano alla vita... almeno per me... io posso proprio dire che vivo di ricordi... alle volte ho perfino paura di aprire le finestre... ho paura che qualcosa di quello che ancora vive in questa stanza se ne voli via... via per sempre... Perciò le apro il meno possibile.

SIGNORE (annusando l'aria) Eh sì... si sente... (In quel preciso istante si accorge del Manichino) Oh... non me lo ricordavo più... ma lo sa che sembra vivo?

VEDOVA ... Sì... gli assomiglia molto... SIGNORE Non c'è che dire, per essere un manichino di

53

Page 54: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

cera è davvero impressionante come gli assomiglia! VEDOVA Purtroppo è sempre un manichino... caro Gior-

gio... si ricorda? Stava sempre qui... era il suo posto preferito... (Commossa alle lacrime) ... Ed ora non c'è più... c'è solo nei miei ricordi... qualche volta mi illudo che sia ancora lui... mi siedo... sulle sue ginocchia (esegue) e ci discorro... per delle ore... e mi sembra di ritornare indietro nel tempo... mi sembra che mi stia a sentire e che mi risponda... lei non ha idea di quanto fosse felice questa casa... era la casa più allegra di tutta la città... (Si rialza).

SIGNORE Be' in un certo qual modo lo è ancora adesso...

Entra il Capo imbianchino.

CAPO Accidenti che bel bagno avete di sopra... io in un bagno così ci starei anche in villeggiatura! Sì, insomma, è proprio un bel bagno...

SIGNORE Signor pittore, mi scusi... (Indica la scala).CAPO (riprendendosi la scala) Ah! grazie... e scusi.

Allora, signora, mi dica che cosa c'è da fare, così incominciamo subito.

VEDOVA Attenda un attimo, accompagno il signore e sono subito da lei... prego signor Milvio... s'accomodi... grazie di essere venuto a trovarci... e mi raccomando, la vogliamo rivedere molto più spesso!

Escono dalla porta centrale.

CAPO (considerando la scala) E adesso questa dove la mettiamo... Aldo... Aldo, vieni dentro... ehi... ecco, lo sapevo... se n'è andato... (Così dicendo fa scorrere la scala e facendo perno la raddrizza).

54

Page 55: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

IMBIANCHINO (da fuori campo) Ehi... aspetta...CAPO Sì, aspetta... adesso arrivi tu... si può sapere

dov'eri andato a cacciarti? Chi t'ha detto di piantar lì la scala?

IMBIANCHINO (sempre fuori campo) Ma io non l'ho mica piantata la scala...

CAPO (preoccupato guardandosi intorno) Do... dove sei? Aldo... dove sei?

IMBIANCHINO E dove vuoi che sia... qui sono... sempre al mio posto... in cima alla scala...

CAPO (guardando in alto) No... ma è impossibile essere più imbecilli... cosa ci stai a fare lì in cima... scendi...

IMBIANCHINO Eh no... se tu mi sgridi così... io non scen-do...

CAPO Eh va bene... non ti sgrido... scendi...IMBIANCHINO Sì, non mi sgridi... ma però lo so già chedopo mi guardi cattivo...CAPO Ma no... (perdendo la pazienza) ... avanti

sbrigati... IMBIANCHINO Sì... sì... tu mi guardi cattivo... e poi mi

viene il magone... spegni la luce... così non ti vedo!... CAPO La luce?... mai sei matto?... su non fare il bambi-

no... scendi!IMBIANCHINO No, no... se non spegni la luce... CAPO E va bene... la spengo. (Esegue all'interruttore vi-

cino. La scena piomba nel buio). Ma non ti muovere così, disgraziato! (Si sente un gran baccano). Aspetta che accendo. (Il baccano aumenta). Ma che fai?

IMBIANCHINO Ahi... aiuto... ahh...CAPO Ti sei fatto male? Aspetta che riaccendo. (Luce in

scena. La scala è andata a cadere sulla testa del

55

Page 56: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Manichino e l’imbianchino si trova in braccio al Manichino stesso. Soltanto adesso i due si accorgono della sua presenza). Disgraziato... (Tenta di raddrizzare la scala) Chi è questo?

IMBIANCHINO Eh?CAPO Chi è questo? Era su con te?IMBIANCHINO (che è rimasto terrorizzato) No. Oh, scusi

signore... si è fatto male? Dio, ci mancava anche que-sta... (schiaffeggiandolo) ... su... su... non è niente... una botta... ma passa subito... è più lo spavento che altro... Giovanni l'abbiamo ammazzato...

CAPO L'hai ammazzato... Fa' un po' vedere... ma anche lui che si va a mettere proprio sotto alle scale... con la jella che portano... (Arrivato vicino al Manichino, lo guarda e senza toccarlo scuote la testa)... Commozione cerebrale... non c'è più niente da fare... non vedi... ha già il pallore di cera...

IMBIANCHINO (con le lacrime agli occhi) Ma adesso cosa facciamo?... Giovanni... bisogna che scappiamo...

CAPO Già bravo... e che risolvi... sanno che eravamo qui... ci beccheranno subito... Piuttosto... Tu lo conosci? Mi sembra di averlo già visto...

IMBIANCHINO Già... se non fosse per i baffi e gli occhia-li... direi che quasi... guarda un po'...

CAPO (afferrando la faccia del suo aiutante e obbligandolo ad accostarsi a quella del Manichino) Ecco a chi assomiglia... assomiglia a te... puoi proprio dire di essere fortunato...

IMBIANCHINO Perché... che fortuna è ammazzare uno che mi assomiglia?

56

Page 57: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

CAPO ... Te lo dico io che fortuna è. Tiragli giù la gamba. Sorreggilo. (Solleva il Manichino, lo mette in spalla all'altro) Adesso vai di là... sopra, al primo piano, c'è un bagno... lo spogli, e ti metti i suoi vestiti...

IMBIANCHINO Ma perché devo rubargli i vestiti? Che dopo, oltre a darmi l'ergastolo, mi mettono anche in prigione per furto...

CAPO Non aver paura, non ti potranno far niente dal mo-mento che morto sarai tu...

IMBIANCHINO Cosa? Ma io non voglio morire...CAPO Cerca di capire!... Tu ti metterai i suoi vestiti e poi

vestirai lui con i tuoi... da imbianchino... poi fingeremo un incidente... così tutti crederanno che sei tu il morto e non lui...

IMBIANCHINO (illuminandosi) Giusto... e per di più mi beccherò anche la pensione per infortunio... cioè non io... perché io sarò morto... se la prenderanno i miei... che chissà come saranno contenti... Giovanni...

CAPO Eh?IMBIANCHINO Giovanni, no. Io questa soddisfazione non

gliela do. Giovanni no, io non muoio. (Si libera del Manichino e lo lascia ricadere sulla poltrona).

CAPO E va bene, se preferisci l'ergastolo... avanti, muo-viti, dammi una mano.

Il capo si mette di spalle, pronto a caricarsi il Manichino, l’imbianchino gli offre una mano che il Capo afferra così che si trova a caricarsi sulle spalle il socio.

IMBIANCHINO Ecco la mano.

57

Page 58: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

CAPO (non si è accorto dello scambio) Ah, un'altra cosa... su in bagno troverai anche una macchinetta per la barba... dovrai radergli i baffi... e tu invece...

IMBIANCHINO (sempre in spalla) ... Me li farò crescere.CAPO Aldo, dove sei?IMBIANCHINO Qui Sono.CAPO Dove sei, Aldo? IMBIANCHINO Sempre al mio posto. CAPO Disgraziato! (Si rende conto dell'equivoco e lo

molla per terra). IMBIANCHINO Ma mi hai detto dammi una mano.CAPO Ma vieni qui, aiutami. No, non aiutarmi, faccio da

solo. (Si carica il Manichino) Stavo dicendo una cosa: sopra, in bagno, troverai una macchinetta per radergli i baffi. Dovrai radergli i baffi, tu, invece...

IMBIANCHINO Me li faccio crescere.

Escono.

CAPO (fuori scena) Ma no, te li farò io col pennello... Avanti, monta su.

IMBIANCHINO Monto su.CAPO E non fare altri pasticci, sono stanco di sopportare

che ogni due minuti tu...

Rientrano in scena, Aldo sulle spalle di Giovanni.

IMBIANCHINO No, no, stai tranquillo, Giovanni, che nonfaccio altri pasticci. CAPO Aldo, dove sei? IMBIANCHINO Sempre al mio posto. CAPO Disgraziato!

Il Capo esce sempre con Aldo sulle spalle, fuori scena

58

Page 59: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

si sente un gran tonfo seguito dal piagnucolio dell'Im-bianchino.

IMBIANCHINO (urla) Aia! Aia, mamma! CAPO Disgraziato! (Rientra in scena e mette a posto lascala).

Entra una ragazza piuttosto giovane in vestaglia con la sigaretta in bocca.

ANNA Salve... siete il tappezziere, vero?CAPO (turbato) Sì, sono il tappezziere...ANNA Era ora che la signora si decidesse a far fare

qualcosa in questo mausoleo... (si accorge della mancanza del Manichino) ...o bella... e Giorgio... dov'è?... Scusate, quando siete entrato non c'era qui un...?

CAPO (imbarazzato) Sì... era qui... ma poi... non so... sarà uscito un momento...

ANNA Uscito?... Ma non dite sciocchezze... sarà venuto qualcuno a prenderlo...

CAPO Ah, sì, adesso mi ricordo... è venuto un suo ami-co... a prenderlo...

ANNA Un amico?... Ah, sì, l'amico della signora... il re-stauratore... Ma guarda un po' dove va a buttare i soldi quella...

CAPO (senza capire, tanto per dire qualcosa)... E sì…ognuno ha i suoi vizi... Ma, scusi, chi era quel signore... che stava seduto dov'è seduta lei adesso?

ANNA Il padrone, il marito della signora...CAPO (con gli occhi che gli schizzano dalla testa)

Bell'uomo eh!...ANNA Già, e anche un bel mascalzone, nominandolo da

59

Page 60: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

vivo.CAPO ...Come... da... vivo?...ANNA Dal momento che adesso è morto...CAPO (fra sé) ...Ah, quel disgraziato s'è fatto pescare...ANNA Povera signora, come ci ha sofferto... Era quasi

impazzita...CAPO Immagino... ma sa... è stata una disgrazia...ANNA Una liberazione può dire... ci sarebbe di che

ringraziare il cielo.CAPO Prego, non è il caso... quando noi si può fare un

piacere a qualcuno... se uno ha bisogno del morto in casa, noi glielo procuriamo volentieri...

ANNA Oh, non creda, anch'io ci soffro... gli volevo bene anch'io. Tutti gli volevamo bene a quel mascalzone. Ma fino ad arrivare al punto... di volerlo imbalsamare come voleva lei...

CAPO Lei voleva farlo imbalsamare? Oh!ANNA Per fortuna siamo riuscite a convincerla a far fare

una statua di cera...CAPO Di cera... era di cera!!... Oh!ANNA Ma già, trovarsi sempre fra i piedi quel coso... fa

un tale senso.CAPO Ma scusi... quando è morto quel coso... che faceva

senso di piedi?ANNA Giorgio? Tre anni fa.CAPO Tre anni fa è morto quel Giorgio di piedi?...VEDOVA (fuori campo) Anna... Anna... ti vogliono...ANNA Vengo... con permesso... (Esce).

Dall'altra porta entra l’imbianchino vestito con gli abiti del Manichino.

60

Page 61: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

IMBIANCHINO Come sto... questa volta non avrai da direspero... Sono stato bravo, no? CAPO Macché bravo... sei stato stupido... Ma come hai

fatto a non capire che quello non era vivo?IMBIANCHINO Appunto... ho capito subito che era mor-

to... no?CAPO Ma che vivo o morto... quello era un manichino...una statua di cera...IMBIANCHINO Cosa?...CAPO Ma si... era il ritratto del marito della padrona di

casa che è morto tre anni fa... di piedi!IMBIANCHINO Va bene, ma tre anni fa noi non eravamo

qui! Allora non siamo stati noi ad ammazzarlo... (Si siede sulla poltrona dove prima era il Manichino) Be' meno male...

CAPO Meno male un como... bisogna che tu vada subito di sopra a riprenderlo... rimettergli il suo vestito...

IMBIANCHINO Rifargli i baffi... VEDOVA (fuori campo) ... Scusate signor tappezziere...

ma c'era gente e allora...CAPO Stai fermo, non ti muovere... prego, prego, signo-

ra... non è il caso di scusarsi.

Entra la donna e si ferma.

VEDOVA State osservando il mio Giorgio?... Oh, che sbadata, mi sono dimenticata le tende... (Accingendosi ad uscire) ... Ma ve le porterò subito... (Esce).

CAPO Presto... prima che quella ritorni... dove hai messola latta dei colori? IMBIANCHINO Li... (la indica) ...ma perché, cosa vuoi

61

Page 62: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

fare?CAPO Truccarti da Giorgio... farti i baffi e il resto...

(Raccatta la scatola dei pennelli, ne sceglie uno e lo intinge nella latta del nero).

IMBIANCHINO Ma perché?CAPO Non facciamo in tempo ad andare a prendere quel-

lo vero... perciò il manichino lo farai tu... guai se la padrona si accorge del sacrilegio che abbiamo combinato... ci butta fuori come due ramazze e addio lavoro... addio quattrini... ma stai fermo... (Si accinge a fare i baffi al povero Imbianchino che fa smorfie per il solletico).

IMBIANCHINO Ma mi fai il solletico... eheecc... (si trat-tiene) eheeeeeecciii...

Parte del colore che stava sul pennello va a finire in faccia al Capo.

CAPO Disgraziato! (Prende un altro pennello lo intinge nel bianco e gli tinge le tempie. Quindi lo osserva con fare da maestro del colore) Mettiti gli occhiali... li hai portati, spero...

IMBIANCHINO Come no, eccoli... (Li inforca). Come sto?CAPO Stai benissimo... aspetta, Giorgio aveva una piega

amara qui... così. (Esegue).IMBIANCHINO Ma non sarà troppo amara?CAPO No, non è... E adesso mi raccomando, quando la

signora viene, fingi di niente... E non respirare! Mi raccomando...

IMBIANCHINO Come non respirare! Nemmeno col naso?CAPO Nemmeno col naso.IMBIANCHINO Scusa, ma se non respiro né con la bocca

62

Page 63: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

né col naso...CAPO Ma fammi il piacere!... Che bisogno hai di respi-

rare col naso?... Ci sono palombari che vanno sotto dei chilometri... (Ripone i colori. Riprende un pennello e fa ancora un ultimo ritocco).

In quel momento entra la Vedova che vedendolo armeggiare intorno al suo Giorgio lo aggredisce.

VEDOVA Ma cosa state facendo... con quel pennello...CAPO Col pennello? (Costringendo l'amico a stare fer-

mo) Ah... stavo vedendo se... sa così... tanto per provare... ho visto che aveva un baffo storto e allora... col pennello...

VEDOVA Ah siete anche restauratore? (Osserva il finto manichino che sta impalato cercando di assumere il più possibile un aspetto irrigidito da mummia).

CAPO Be'... veramente quello del restauratore è il mio vero mestiere... ho notato che si era un po' sciupato... e allora... col pennello...

VEDOVA Ah... bene... aspettavo un mio amico che lavora in roba di restauro... ma visto che ci siete voi... Fate un po' vedere come ve la cavate. (Si avvicina al viso del finto manichino, estrae un paio di occhiali e osserva atten-tamente, ma non può fare a meno di lanciare un urlo e lasciarsi andare svenuta fra le braccia del Capo che a malapena riesce a sorreggerla. Ma perde l'equilibrio e si siede sulla propria bombetta che aveva posato poco prima sul tavolino) Ahhhaaa...

CAPO Disgraziato, aiutami. Non vedi che la signora è svenuta?

IMBIANCHINO Ma... tu mi hai detto di non muovermi.CAPO Non ti muovere... la signora sta rinvenendo...

63

Page 64: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VEDOVA (rinvenendo e accorgendosi di essere seduta sulle ginocchia del Capo) Aahh! Pardon.

CAPO Il pardon è tutto mio. (Così dicendo riassetta il cappello schiacciato e lo ripone sul tavolino).

VEDOVA Oh mio Dio... ho avuto l'impressione che fosse vivo... siete stato bravissimo... siete il più bravo restauratore ch'io abbia mai conosciuto...

CAPO (schermendosi) Be'... sa... nel mio piccolo...VEDOVA (riosservando estasiata il finto manichino) No,

no, siete proprio un artista, un grande artista. (Estrae da una tasca un pacco di biglietti da mille e ne consegna una parte al Capo) Tenete... li meritate proprio... mi avete fatto un regalo inimmaginabile...

CAPO (si schermisce) Ma no... sono troppi... in fondo non ho dato che tre o quattro pennellate col pennello per il restauro del baffo.

VEDOVA Vi prego, accettateli... mi fate un vero favore...CAPO Ma no... sono troppi... mi vergogno...VEDOVA E va bene, non guardo… In quel mentre

l’imbianchino allunga la mano e afferra i soldi, rapidissimo il Capo glieli toglie di mano, con uno schiaffo lo fa rientrare nel suo personaggio e si frappone ai due in modo che la donna non possa vedere.

CAPO Be', se proprio insistete, grazie... accetterò questi soldi per il restauro del baffo col pennello. È la prima volta che mi dànno tanti soldi per il restauro dei baffi.

L'Imbianchino non si dà per vinto e questa volta afferra il resto dei soldi che sono rimasti in mano alla donna facendoli scomparire con rapidità inaudita nel panciotto.

64

Page 65: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VEDOVA Accidenti... mi sono caduti i soldi che avevo in mano... (Si china a cercarli) Chissà dove saranno andati a finire.

CAPO (approfittando del fatto che la donna non può né vederlo né sentirlo, parla sottovoce) Mascalzone, ladro, tira subito fuori quei soldi. O ti spacco la faccia.

IMBIANCHINO Neanche per idea... perché non gli dài i tuoi?

CAPO (afferrandolo per il bavero) Fuori i soldi o ti spac-co la faccia.

VEDOVA (alzandosi) Cosa è successo? Cosa state facendo?

CAPO (proprio in quel momento si trova con la mano alzata nell'atto di schiaffeggiare l’imbianchino) Col pennello? (Si rende conto che in mano non ha niente) Senza pennello? Ah, stavo litigando con un moscone sul naso del Giorgio. Dicevo: «Vai via, brutta mosca!» Adesso gliela prendo subito la mosca sul naso del Giorgio... Guardi come si fa a prendere le mosche... si mette la mano un po' a paletta e poi si dice... uno, due, tre... zac! Accidenti, mi è scappata!

VEDOVA Ma io non riesco a vederla... ah... Eccola! (Gli molla un gran ceffone).

CAPO Ahi...VEDOVA Oh scusi... è un neo... l'avevo preso per... Vedo

che ha trovato i miei soldi... grazie. (Gli toglie di mano quelli che gli aveva dato poc'anzi).

CAPO Ma veramente... be'... sì... li ho trovati sotto alla poltrona... conti se sono tutti...

VEDOVA Per carità... come non doversi fidare di una

65

Page 66: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

persona come voi... si vede subito che è un galantuomo... io me ne intendo... anche Giorgio era un galantuomo... e forse per questo non ha avuto molta fortuna...

CAPO Be'... non direi... il fatto di essere il marito defunto di una vedova come lei non è forse un gran pennello... una gran fortuna?

VEDOVA Troppo galante... ad ogni modo posso proprio dire di non avergli dato mai la più piccola delusione... il più piccolo dispiacere... mai mai... ma se lo meritava... sa... era un uomo meraviglioso... intelligente. (L'imbianchino prende via via un atteggiamento sempre più tronfio e imponente). Lo guardi, si vede subito che doveva essere un uomo fuori dal comune. (Gli gira la testa).

CAPO Lo volti dall'altra parte, mi fa impressione.VEDOVA Era un pensatore... stava pensando di scrivere

un grosso libro sugli usi e costumi delle civiltà orientali... ma non ha fatto in tempo... (Lo accarezza amorevolmente... poi gli slaccia la giacca) Guardate se non viene nessuno! (Fruga alla ricerca della tasca interna, provocando solletico all'imbianchino che resiste a malapena).

CAPO Da dove signora?... Ma cosa state facendo?...VEDOVA Metto via questi soldi prima che... vedete,

quando era vivo... i soldi di casa li teneva sempre lui... e anche adesso non posso fare a meno di consegnarglieli... a parte che è più sicuro... a nessuno può saltare in mente di venire a cercarli proprio qui...

L'Imbianchino osserva con la coda dell'occhio l'armeggiare della donna e sogghigna di

66

Page 67: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

soddisfazione.

CAPO Ah sì, sono proprio al sicuro... è come metterli inbanca... VEDOVA (guardando l'orologio che il finto manichino

porta al panciotto) Accidenti, sono già le sei e un quarto... bisogna che gli faccia subito l'iniezione...

CAPO L'iniezione? L'iniezione di che?

L'Imbianchino ascolta terrorizzato.

VEDOVA Come saprete ci sono moltissimi insetti avidi di cera... tarme, ditteri, ecc. ecc... ora se non si intervenisse giornalmente con uno speciale insetticida, in meno di una settimana il mio povero Giorgio andrebbe distrutto...

CAPO E già perché Giorgio è di cera... (Ride sarcastico)Ah, ah... e si, allora bisogna fargli l'iniezione insettici-

da...bene, bene...VEDOVA Appunto... con permesso vado a prendere la si-

ringa... (Esce).CAPO (ride) Siccome lui è di cera bisogna fargli l'insetti-

cida... AI Giorgio di cera... Questa non l'avevo mai sentita... ah... ah!

IMBIANCHINO Ma siccome io non sono di cera l'iniezio-ne te la fai fare tu, perché io me la batto come un raz-zo...

CAPO Aspetta... ragiona un attimo... cosa vuoi che sia... per un'iniezioncina, ti vuoi perdere tutta questa grazia di Dio! (Indica i soldi nella giacca) Ma pensa che fortuna abbiamo... in mano...

IMBIANCHINO Prima di tutto sono io che ce l'ho la fortu-na... ma solo per questo non voglio aver qualcos'altro

67

Page 68: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

in qualche altro posto... ti saluto… In quel mentre ecco entrare Anna con altre due ragazze anche loro in vestaglia.

CAPO Zitto, non muoverti...ANNA Senta un po'. Ma dov'è il suo amico?CAPO Quale amico?ANNA Ma sì, l'altro tappezziere...SONIA È un'ora che sta nel bagno... non si sarà sentito

male?CAPO Chi?... Quello si sente male?... Si sente male al-

l'idea di lavorare... questo sì... tutte le volte che c'è da fare, lui si chiude in un bagno e chi s'è visto s'è visto...

DAINA Oh, ma guarda com'è bello oggi il nostro Giorgio... (gli si siede sulle ginocchia e comincia ad accarezzarlo) ... ma che gli è successo?

CAPO Gli ho fatto io qualche ritocco col pennello.SONIA Accidenti... ma se è così bravo me lo faccio fare

anch'io il ritocco... (Osservando più attentamente il manichino) Santo cielo... mi sembra vivo... fatti in là che me lo voglio spupazzare un po' anch'io...

DAINA Ma neanche per sogno... e non spingere, c'ero prima io...

SONIA Appunto... e adesso tocca a me... e non trattarlo in quel modo che lo rompi...

ANNA Almeno andasse davvero in pezzi... quel pupazzo...

SONIA Già... senti chi parla... sei ancora gelosa... (Rivol-gendosi a Daina che si è letteralmente aggrappata al finto manichino) Disgraziata! Mi fai cadere! (Infatti la donna perde l'equilibrio e va a finire per terra

68

Page 69: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

trascinandosi dietro l'altra e il povero Imbianchino che non cessa di recitare la parte di manichino).

DAINA A chi disgraziata?... Ritira quello che hai detto se no... (Fa il gesto di prenderla a schiaffi).

ANNA E piantatela... ma guarda se dovete conciarvi a quel modo per 'sto coso... (Molla un gran calcio al poveretto che a malapena trattiene un urlo di dolore).

In quel mentre entra la Vedova che si pianta le mani nei fianchi e con voce decisa invita le donne a comportarsi in modo più corretto.

VEDOVA Ci risiamo? Svergognate... quante volte vi ho detto che... Avanti, tornate nelle vostre stanze... siete tutte in multa... (Le donne escono dalla stanza, seguite dal Capo; la Vedova si avvicina al finto manichino e si appresta a sollevarlo) Ma guarda se è il modo... Be', e dov'è adesso? (Rientra il Capo). Dove siete andato?

CAPO Credevo di essere in multa anch'io. VEDOVA Datemi una mano, presto! CAPO Diamogli una mano. (Si dà da fare a sorreggere il

manichino che compie strane evoluzioni, soprattutto quando la Vedova parla di iniezioni).

VEDOVA Dobbiamo far presto, altrimenti scade l'ora del-l'iniezione e sarebbe un bel guaio... Ma che fate? Sor-reggetelo! (Il manichino ricade per terra). Accidenti... e va bene, gliela faremo qui. (Estrae una siringa e si volta un attimo per spruzzare il liquido, del che approfitta l’imbianchino per voltarsi). Ma perché l'avete rivoltato?

CAPO Tanto era dell'anno scorso!

69

Page 70: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VEDOVA Su, presto, mettiamolo come era prima, gira-telo...

CAPO (a malapena riesce a metterlo in una strana posizione, con le gambe in aria e la testa in giù) Ecco, così non si muove più... Volevo chiederle una cosa, signora, chi sono quelle ragazze che erano qui poco fa in multa... vostre parenti in multa?

VEDOVA In un certo qual modo sì... sono le mie conve-dove...

CAPO Le vostre convedove in multa?VEDOVA (rimanendo con la siringa a mezz'aria nelle

vicinanze del sedere dell'Imbianchino che suda freddo) Si, le mie convedove... che prima della morte di Giorgio erano le mie conmogli... Insomma erano le altre mogli di Giorgio...

CAPO Le altre mogli?VEDOVA (estrae dalla scatola un'altra siringa enorme e

come ripensandoci ripone la più piccola) Sì, lo so che le sembrerà un po' strano... Ma le avevo detto poco fa che mio marito si interessava di studi sulle civiltà orientali... Purtroppo Giorgio non aveva i mezzi per potersi recare in Asia per seguire da vicino le abitudini e le tradizioni di quei popoli. Così ho dovuto ricostruirgli alla bell'e meglio un ambiente che gli desse se non altro l'illusione di trovarsi fra i musulmani, che, come sapete, sono poligami.

CAPO (si rende conto solo adesso dell'enorme siringa) Sono poligami i musulmani... Oh, che esagerati, quei musulmani... come sono poligami... che poligamoni!!!

VEDOVA Ho dovuto faticare non poco per trovare donne

70

Page 71: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

disposte a dividere il desco... e il resto con altre donne...

CAPO E immagino...VEDOVA Ma alla fine ci sono riuscita...CAPO E come?VEDOVA Ho comprato in blocco una casa di piacere.CAPO Una casa di... allora quelle signore sarebbero

delle...VEDOVA Delle signorine... proprio così... lo so che è ri-

provevole e anche un po' inusitato... Ma il mio Giorgio doveva pur continuare i suoi studi...

CAPO Però che cosa non si fa per la cultura...VEDOVA Già... e poi dicono che gli intellettuali sono

marci e rammolliti...CAPO Con tutte quelle... ma mi facciano il piacere...VEDOVA Adesso tenga bene che inietto...

Ma con molta abilità il finto manichino rotola via dalle braccia del Capo che per sorreggerlo è costretto a porsi in una strana posizione in modo che la signora scambia il suo posteriore per quello del manichino e inietta aiutata in questa operazione dall'Imbianchino stesso che dal di sotto conduce con la propria mano la siringa al punto giusto... Il Capo lancia un urlo soffocato e rimane stranamente irrigidito.

CAPO No... no... vigliacchi!VEDOVA Proprio così... per fortuna col fatto della nuova

legge c'è in giro un'aria di liquidazione a prezzi fami-liari che non vi dico, e così ho trovato da comprarla anche a rate... (Intanto ripone la siringa e rimette a sedere il finto manichino) L'unico guaio è che quelle

71

Page 72: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

sciagurate hanno finito per innamorarsi tutte quante del mio Giorgio... e allora addio tranquillità... domestica... c'è voluto proprio che morisse perché tornassero a fare giudizio... e rimettersi a lavorare come si deve...

CAPO (è rimasto come imbalsamato e ora ha avuto uno strano movimento di assestamento) Eheehe... mamma.

VEDOVA Eh, sì, a lavorare come facevano prima... mica posso mantenerle gratis... se vogliono rimanere, perché, come dicono...

CAPO (con un gemito, come se fosse una bambola) Ehaehee... Papà!

VEDOVA Ma io vi sto annoiando con i miei discorsi... Scusatemi, vi lascio subito al vostro lavoro... a presto...(Esce).

IMBIANCHINO Ma guarda un po' dove siamo capitati... Eh... ma perché mi guardi a quel modo... fai l'arrabbiato adesso... cos'è dopotutto... l'hai detto anche tu per una iniezioncina... Fai il muso... e va bene... scusami... non lo faccio più... (gli dà una manata sulla spalla, il Capo oscilla paurosamente e a malapena l’imbianchino riesce a sorreggerlo) Giovanni ma ti senti male... Non sarà mica stata l'iniezione... oh Dio... ma sei gelato... sveglia... non fare così... Giovanni... non fare quella faccia... (In quel mentre dal fondo appare il Manichino vestito da imbianchino che cammina come un automa e si avvicina ai due). Ma cosa diavolo c'era in quella siringa che t'ha fatto la vedova...

MANICHINO (parlando con voce profonda da mummia

72

Page 73: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

risor' ta) Ve lo dico io che cosa c'era in quella siringa...

IMBIANCHINO (si sente mancare) Ohoh... Dio... il mani-chino risorto... (Fa gli scongiuri).

MANICHINO (continuando imperterrito) Quell'iniezioneera destinata a me...IMBIANCHINO Sì, sì, lo so... e per poco non me la becca-

vo io...MANICHINO E siete stato voi a portarmi nel bagno... a

mettermi questi stracci, a radermi i baffi?... IMBIANCHINO (sempre più terrorizzato) Sì, sì, sono statoio perché in un primo tempo credevo...MANICHINO Non ha importanza... vi devo la vita, signo-

re... infatti se non fosse stato per voi, io a quest'ora sarei... ancora lì su quella poltrona, imbalsamato...

IMBIANCHINO Imbalsamato? Ah, ma allora voi non sieteil manichino del morto? MANICHINO No... io non sono mai morto... sono stato

vittima della gelosia di mia moglie che mi ha imbalsamato... appunto per non lasciarmi andare in Marocco.

IMBIANCHINO In Marocco? Imbalsamato per il Maroc-co?

MANICHINO Proprio così. E poi quella cattiva ha simula-to un incidente per farmi credere morto... così poteva avermi tutto quanto per sé...

IMBIANCHINO E che se ne faceva di un uomo imbalsa-mato?

MANICHINO Voi non conoscete le donne... sono gli uomini più egoisti che vivano sulla terra... mia moglie poi è addirittura un mostro! Pensate: mi ha tenuto

73

Page 74: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

imbalsamato per tre anni!...IMBIANCHINO Tre anni? Così adesso il mio capo è im-

balsamato per tre anni anche lui?MANICHINO Non abbiate paura... queste iniezioni fanno

effetto quarantott'ore al massimo... se non gliene fan-no un'altra... come faceva appunto mia moglie... Tutti i giorni...

IMBIANCHINO E adesso come si fa? Se quella arriva e gli fa un'altra iniezione siamo rovinati... Giovanni... tre anni così... non si mangia più.

MANICHINO È del vostro capo questo cappello? (Indica la bombetta rimasta sul tavolino).

IMBIANCHINO Sì, ma che cosa volete farne?MANICHINO Benone, metteteglielo. (Gli porge la bom-

betta ed esce).IMBIANCHINO (eseguendo) Ah, ho capito... facciamo un

altro manichino... ah, ah... (Prende il pennello intinto nel nero e comincia a spennellare con gran gioia) Giovanni, adesso mi diverto io... Adesso ti faccio i baffi alla Giorgio... la piega amara... Ah, ah, come sei carino...

MANICHINO (rientrando) Siamo fortunati, nel mio guar-daroba ho trovato questa giacca. (Termina di infilarsi la giacca) Ed ora se non vi spiace fate anche a me lo stesso servizio. (Si siede sulla poltrona accanto).

IMBIANCHINO (gongolante) Barba e capelli anche al si-gnore... il signore è servito! (Esegue spennellando qua e là quasi danzando, ora su l'uno ora sull'altro; ad un certo punto l'ex Manichino non può fare a meno di starnutire e quasi all'unisono ecco che starnuta anche il Capo). Salute!

74

Page 75: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MANICHINO Salute.IMBIANCHINO Grazie... ma non sono stato io... è stato

lui...MANICHINO Impossibile... è imbalsamato... IMBIANCHINO Sarà imbalsamato, ma è stato lui... Guar-

di... (Comincia a sfregare il pennello sotto il naso del Capo imbalsamato che subito comincia a starnutire) visto?

MANICHINO Continui... continui... È incredibile... senza volerlo voi avete trovato l'unico reagente al sonno ipnotico...

CAPO Etccciii...IMBIANCHINO Sì, sì, continuo... salute... CAPO Grazie... prego... etciii... (Innaffia i due con una

serie variata di starnuti).IMBIANCHINO Si sveglia... forza, capo, che ci siamo... CAPO Eh... cosa è successo? Non riesco a muovermi... IMBIANCHINO Niente paura, capo... è soltanto un po' di

paralisi...MANICHINO Presto, mi aiuti ad alzarlo... bisogna costrin-

gerlo a camminare... (Fa leva sulle braccia del Capo, come fossero stantuffi).

IMBIANCHINO Sì, sì... forza, capo... andiamo a fare una passeggiata...

MANICHINO No. Voi rimanete qui... non muovetevi... IMBIANCHINO Ancora! (I due escono imitando lo stan-

tuffo di una locomotiva). Se quella rientra e magari le salta in mente di imbalsamare anche me... (Proprio in quel mentre la Vedova entra e rimane sorpresa nel vedere il manichino che si muove e parla). Va bene che poi uno starnuta e allora...

75

Page 76: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VEDOVA Oh, mio Dio... si sta risvegliando... Bisogna fargli un'altra iniezione... prima che si svegli del tutto.

(Esce). IMBIANCHINO (ha sentito le ultime parole della Vedova)

Eh, no... questa volta me la batto... Accidenti, la porta è chiusa... e dove scappo adesso?... Giovanni, sono rovinato! (Si nasconde dietro a una tenda) Mi nascondo qui dietro... speriamo non mi veda...

CAPO (entrando sorretto dall'ex Manichino) Grazie, adesso va molto meglio... se non altro riesco a muovermi... Ma sa, in un primo tempo ho avuto l'impressione... quasi di essere imbalsamato... Piuttosto, il mio socio era qui poco fa... non lo vedo più... Dov'è?

MANICHINO Non so... L'avevo pregato di non muoversi... aspettate, vado a vedere se delle volte fosse andato da quella parte. (Esce).

CAPO Sì, sì, andate dove volete... io per me di qui non mi muovo... ohohi... (Si siede sulla poltrona all'altro lato della stanza).

In quel momento entra la Vedova con la siringa in mano e si accorge che la poltrona del Manichino è vuota.

VEDOVA Accidenti, sono arrivata tardi... Dove sarà andato? (Accorgendosi del Capo) Ah meno male... siete qua. (Va verso il malcapitato che si era riappisolato).

IMBIANCHINO (da dietro la tenda) No, no, sono qua...VEDOVA (voltandosi di scatto mentre il Capo scivola

veloce dietro la poltrona) Come?... chi siete?... (Si

76

Page 77: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

volta e non trova più il Capo) È sparito... Dove siete...

IMBIANCHINO (uscendo da dietro la tenda) Sono qua... Ma vi avverto che non ho nessuna voglia di farmi fare l'iniezione...

VEDOVA Ma Giorgio caro... lo faccio per il vostro bene...

MANICHINO (rientrando in quel momento) Ah, lo credo proprio per il mio bene!

VEDOVA (voltandosi di scatto e rimanendo piuttosto sbalordita) Ma da dove siete passato?

MANICHINO Non ve lo dico.VEDOVA (si rigira e non trova l’imbianchino che nel

frattempo si è nascosto sotto il tavolo) Ma... ma... cosa succede? (Anche il marito si è nascosto). Giorgio, vi prego... ascoltatemi...

CAPO (attraversando rapidissimo la scena) Vi ascolto, mia cara... ecco, vi ascolto... guardate come vi ascolto.

VEDOVA Oh, smettetela di scomparire a quel modo... mi fate impazzire...

MANICHINO (ricomparendo seduto sulla poltrona) È tutta colpa vostra, mia cara, le iniezioni che mi avete somministrato, a lungo andare mi hanno ucciso... ed ora quello che vedete di fronte a voi non è più il vostro Giorgio... ma la sua immagine celeste...

VEDOVA (lasciando cadere la siringa sulla poltrona) Oh no, Giorgio... non è possibile...

IMBIANCHINO (ricomparendo sdraiato sul tavolo) Eh sì, mia cara, è proprio così... (Gli altri due intanto si sono nascosti e ricompariranno di volta in volta nelle

77

Page 78: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

pose pia assurde, nei posti più impensati). Questa volta potrai veramente dire di essere vedova... ahah!

CAPO Ah ah, dovrai vivere di ricordi... tristi ricordi che non ti lasceranno dormir...

MANICHINO Perché le tue notti saranno popolate di in-cubi...

VEDOVA No, Giorgio, basta... perdonami... TUTTI E TRE (all'unisono) È troppo tardi ormai! ... VEDOVA (non può resistere a quest'ultima triplice

apparizione e sviene) Tre Giorgi... noo, è troppo... (Si lascia cadere sulla poltrona).

CAPO È svenuta! IMBIANCHINO (tastandole il polso) È morta... senti

com'è gelata...MANICHINO Oh no... sarebbe un bel guaio... (Il Capo

fruga sotto la schiena della donna). Ma che fa, andiamo, un po' di rispetto, dopo tutto è sempre mia moglie.

CAPO (estraendo la siringa) Ecco di che si tratta, s'è autosiringata...

IMBIANCHINO Be', una volta per uno a essere imbalsa-mati...

MANICHINO Bene... adesso sarò io a spassarmela...IMBIANCHINO Quasi quasi le faccio i baffi anche a lei...CAPO Per carità... se dovesse starnutire sarebbe un bel

guaio... MANICHINO Come posso ringraziarvi?CAPO Be', forse un modo ci sarebbe...IMBIANCHINO Quale? CAPO Visto che noi siamo tre Giorgi... e che Giorgio haaltre tre mogli...

78

Page 79: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

IMBIANCHINO Una per uno non fa male a nessuno...MANICHINO Già...si potrebbe...

Le tre donne entrano.

TUTTE E TRE (all'unisono) Giorgio... (Guardano i tre) Uno, due, tre?... (Si buttano ognuna nelle braccia di un altro).

SONIA Ma come... prima eri morto e adesso sei in tre...ALTRE DUE Tre Giorgi?MANICHINO Non fateci caso, mie care... le vìe della

provvidenza sono infinite...TUTTE E TRE Oh, Giorgio!... (Saltano letteralmente con

le braccia ripiegate fra le braccia dei loro uomini).

L'Imbianchino invece è lui a saltare in braccio alla sua dama... Quindi, in fila, al suono di una marcetta escono di scena col passo dei vecchi finali di varietà.

79

Page 80: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

I tre bravi

Farsa alla maniera della commedia dell'arte

80

Page 81: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Personaggi

Il Padre bachicultore Prima Figlia Seconda Figlia Terza Figlia Primo Bravo Secondo Bravo Terzo Bravo

81

Page 82: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Davanti a un siparietto raffigurante la vetrata quasi ecclesiastica di un antico castello romanico, tre giovani ragazze vestite della sola biancheria intima fine Ottocento: bianchi mutandoni, bustino pure bianco e alla vita il canestro reggigonna. Entrano in scena a passo di danza e cantano.

LE TRE RAGAZZE

Siam tre sorelle anemiche linfatiche ma nubiliper via che non sappiam cos'è l'amorsiam figlie plurigeniche di un padre univedovoche fa per lucro il bachicultor.Quanti sospir ci fuggon dall'esofagoper i singhiozzi abbiamo la raucedineche prigioniere noi siamo dentro questo maniero lungi dal mondo pagano mondano e leggero.Il nostro capostipite da uomo senza scrupolivendendo i bachi a rate s'arricchìcomprò il castello a credito da un duca pien di debitiche si impiccò nel giorno che falli.Il padre che truffandolo del fatto fu colpevolea far razziare i bachi continuavaottenne un maschio pallido che amava come un

pargoloal punto che impazzì quando spirò. Certo quel baco maschio era un romantico se per amor tradito s'ammazzòbrucando foglie di menta e fagioli da muro che per i bachi e pei bruchi son come il cianuro. Per via di quel fanatico il nostro capostipite nemico dell'amore diventò

82

Page 83: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

I TRE BRAVIper tema che fuggissimo ci ha nascosto gli abitied ora strane monache noi siam.A render più crudel la solitudineLa notte appaion spettri in moltitudinesono gli spettri del duca e dei suoi antenati che tiran moccoli al padre che li ha bidonati.

Via il siparietto, appare il salone del castello, quasi spoglio di mobili, con al centro un'armatura e a un lato un'enorme specchiera.

PRIMO BRAVO (apparendo sul fondo) Avanti, poche chiacchiere! Fuori il nome della vittima che la sistemo e non se ne parla più... (È vestito da cacciatore di balene: stivaloni, cappello con visiera. Gli manca una mano, al suo posto c'è il classico uncino dei «monchi di mare»),

PRIMA RAGAZZA Uh... che omaccio...SECONDA RAGAZZA Il bruto...TERZA RAGAZZA Aiuto mi violentano... Fuggono,

ognuna in diverse direzioni.PRIMO BRAVO Ehi... un momento... fermatevi, bambo-

le... Mamma mamma... come faccio paura... (si vede riflesso nello specchio, estrae una pistola) ...ma chi sei... il diavolo?... (Andando verso lo specchio) Ah, no, adesso ti riconosco... sei Giacomo Squartatori... il terrore della Brianza... Eh... ma non guardarmi a quel modo... mi fai andare il sangue in saccoccia... Mamma mamma... come non vorrei essere al posto dei tuoi nemici... Mamma mamma... poveracci...

83

Page 84: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Ehi... ma non si vede nessuno qui?... (Esce).

Rientrano le tre ragazze.

PRIMA RAGAZZA Se n'è andato?... SECONDA RAGAZZA Pare di sì...TERZA RAGAZZA Peccato!PRIMA RAGAZZA Come peccato?... Avresti preferito che

ci mettesse le mani addosso?... SECONDA RAGAZZA Con quelle manacce!TERZA RAGAZZA Dici?PRIMA RAGAZZA Che ci facesse chissà quali proposte... SECONDA RAGAZZA Che propostacce!... TERZA RAGAZZA Tu credi che si sarebbe permesso... SECONDA RAGAZZA E sì... se glien'avessimo dato il tem-

po...TERZA RAGAZZA Dici?PRIMA RAGAZZA Per fortuna siamo state svelte... TERZA RAGAZZA Io stavo quasi per inciampare... SECONDA RAGAZZA Hai passato un bel rischio... TERZA RAGAZZA Ma perché sono sempre così sfortunata

io!SECONDO BRAVO (entrando) ...Tutti fermissimi... dov'è

l'aspirante cadavere che lo promuovo?... (Sembra un pipistrello: è tutto vestito di nero, perfino i guanti sono neri e sulle spalle gli svolazza un grande mantello).

PRIMA RAGAZZA Un... un altro omaccio! ... SECONDA RAGAZZA Uh che brutto bruto... Fuggiamo...

svelte...TERZA RAGAZZA E se provassimo a dargli un po' di tem-

po?...

84

Page 85: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

SECONDO BRAVO Senti femmina... ti devo parlare...PRIMA RAGAZZA. Salvati...TERZA RAGAZZA ...Maledizione... manco 'sta volta sono

riuscita a inciampare...SECONDO BRAVO Femmine... femmine... perché

fuggite?... forse che l'olezzo di morte che mi circonda ha turbato i vostri fragili cuori?... Destino malvagio che mi facesti così crudele! Che mi perseguitasti fin dalla più tenera età... I miei compagni di gioco andavano a devastare i nidi dei fringuelli e dei cardellini... per me quello scempio era troppo poco... andavo a rubare le uova di struzzo al giardino zoologico... le davo da mangiare all'ippopotamo... e all'elefante invece che noccioline davo petardi perché gli scoppiassero nel naso... Perché così crudele... perché... perché ad ogni mio passo, ad ogni mio gesto è la morte?... (batte le mani, e subito le riapre guardandosele) ... ecco... due mosche e una zanzara... le ho uccise... non mi avevano fatto niente... e ciò che è più terribile è che non ne ho rimorso... sono proprio un mostro... Fuggite o gente... fuggite... dietro di me è la morte! (Va verso il fondo, inciampa malamente) ... Ah... li mortacci! (Esce).

PRIMA RAGAZZA (rientrando) L'abbiamo scampata bel-la!...

SECONDA RAGAZZA Mi sento ancora tutti i brividi ad-dosso...

TERZA RAGAZZA Anch'io...PRIMA RAGAZZA Pensa se fosse riuscito a raggiungerci...

ad afferrarci... SECONDA RAGAZZA Ci pensi?... Con quelle manacce...

85

Page 86: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

TERZA RAGAZZA Sì, sì... ci penso...PRIMA RAGAZZA Con che occhi ci ha guardato... SECONDA RAGAZZA Che occhiacci... se ci penso mi

sento tremare... e tu?TERZA RAGAZZA No... io sto ancora pensando alle ma-

nacce...PRIMA RAGAZZA Ah, ma sei incorreggibile... SECONDA RAGAZZA Di' pure incosciente... e anche un

po' sfrontata...TERZA RAGAZZA Ma perché?PRIMA RAGAZZA Senti?... E lo domanda anche. Due

energumeni entrano in casa nostra con intenzioni evidentemente poco serie... e lei quasi si rammarica dello scampato pericolo...

TERZA RAGAZZA Chi si rammarica?SECONDA RAGAZZA Tu!TERZA RAGAZZA Io mi rammarico... ma se non so nean-

che che cosa vuol dire rammarica!... E poi chi vi dice che quei due omacci avessero intenzioni poco serie?

SECONDA RAGAZZA Povera cara... tu non conosci gli uo-mini...

TERZA RAGAZZA No... non li conosco... e voi?TUTTE E DUE (sospirando) Neanche noi!... TERZA RAGAZZA Adesso vado a cercarli e ve li presento!PRIMA RAGAZZA ... Aspetta...SECONDA RAGAZZA No... non aspettare... può darsi che

tu abbia ragione... può darsi che non solo abbiano intenzioni serie ma che addirittura siano venuti a chiedere la nostra mano! Che altro ci verrebbero a fare quassù?

PRIMA RAGAZZA Appunto per questo è bene che ci

86

Page 87: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

andiamo noi due a cercarli... lei sarebbe capace di farceli scappare...

La Prima e la Seconda escono non viste.

TERZA RAGAZZA No... no, non li faccio scappare... se ci provano gli do un pugno che li stendo... gli do un calcio in faccia... che gli spacco il naso... poi li medico con una benda lunga lunga e li faccio su come due salami... (Si volta e non trova più le sorelle) ... Camilla... Lucia! Dove siete?... (Esce).

Entra un altro Bravo. È vestito alla foggia dei primi pionieri d'America, mezzo pistolero, mezzo gaucho.

TERZO BRAVO Condoglianze vivissime... Chiamate il prete e vestitevi a lutto, preparate la bara che ve la riempio subito... (Si trova il passo ostruito dall'armatura) ... Come ti permetti di sbarrare la strada a Carletto Spaventa! Scostati... è meglio per te... ah, non mi conosci?... Senti, non hai mai sentito parlare dello Stretto di Messina? Ebbene, prima che d passassi io, era ancora largo... s'è stretto per la paura appena m'ha visto!

TERZA RAGAZZA (entrando) Ah! L'omaccio... questa volta non mi scappi... (Lo afferra per il bavero da dietro).

TERZO BRAVO No... no... carità... pietà... io non ho fatto niente, non c'ero... Lasciatemi tornare dalla mia mam-ma...

TERZA RAGAZZA Ah be'... se devi andare dalla mamma...TERZO BRAVO Una donna?TERZA RAGAZZA Perdonami ma ti avevo preso per un

87

Page 88: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

omaccio... mi spiace di averti spaventato...TERZO BRAVO Eh chi s'è spaventato... ah... ah... io scher-

zavo! E tu ci sei cascata... Lo Spaventa che si spaven-ta... ah ah... è troppo comico...

TERZA RAGAZZA Ti chiami Spaventa?... Ma allora sei proprio un omaccio?

TERZO BRAVO Omaccio?... A me chiamarmi omaccio è come dirmi bambola...

TERZA RAGAZZA E allora senti, bambola... dimmi subito... che intenzioni hai... se sono serie vai da mio padre, altrimenti ci vediamo stasera alle nove sotto la quercia del parco...

TERZO BRAVO Come come... cos'è 'sto fatto delle inten-zioni serie nel parco?... Non facciamo scherzi... io sono venuto qui per prendere il posto di guardia del corpo, non per fare il parco nel carpo... cioè... per fare il porco nel parco... insomma sono venuto per fare il guardiano...

TERZA RAGAZZA Il guardiano di porci?... Ma guarda, bambola, che ti stai sbagliando... noi qui abbiamo soltanto bachi da seta...

TERZO BRAVO Lo so, lo so... ma tuo padre ha fatto affig-gere in paese un avviso dove c'è scritto: «Cercasi uomo coraggioso e benprestante disposto fare guardiano del castello, ottima paga vitto e alloggio compresi», e siccome non faccio per vantarmi ma io nel genere sono il meglio che c'è sulla piazza... eccomi qua... vitto e alloggio compresi. E adesso scusami ma devo andare a cercare tuo padre prima che arrivi qualche morto di fame a soffiarmi il posto. (Esce camminando a lunghe falcate).

88

Page 89: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

TERZA RAGAZZA Aspetta... accidenti, me lo sono lasciato

scappare... PRIMA RAGAZZA Incosciente per non dire

irresponsabile... con chi stavi parlando? SECONDA RAGAZZA Scommetto che ti sei fatta aggredire

da qualcuno di quegli energumeni. TERZA RAGAZZA No, quello non era un energumeno...

era una bambola!LE DUE INSIEME Una bambola? TERZA RAGAZZA Sì... una bambola da guardia... È

venuta per farsi assumere da papà! PRIMA RAGAZZA Povero papà... prima i bachi maschi e

adesso le bambole... Peggiora ogni giorno di più... SECONDA RAGAZZA Un momento... hai detto guardia?...TERZA RAGAZZA Sì... perché?SECONDA RAGAZZA Ma allora è tutto chiaro, quei bruti

che abbiamo visto per casa sono stati certamente chiamati da nostro padre...

PRIMA RAGAZZA Per farci da guardia del corpo!?TERZA RAGAZZA No, non fatevi illusioni... non sono qui

per il nostro corpo... Pare che papà si sia messo ad allevare bestiame!

PRIMA RAGAZZA Ma non dire sciocchezze... bestiame nel castello! Te lo dico io come stanno le cose... Qui non ci entriamo né noi né il bestiame... qui ci sono di mezzo gli spiriti!

SECONDA RAGAZZA E già, infatti mi ricordo che diceva sempre: gli spiriti vanno solo da chi ha paura ma se in questo castello arrivasse un uomo di fegato se la darebbero a gambe anche loro! Adesso capisco

89

Page 90: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

perché ha fatto venire qui quei bravacci!TERZA RAGAZZA Per far dare le gambe agli spiriti? Ma

cosa se ne fanno che tanto con quei camicioni così lunghi non gliele vede nessuno?...

PRIMA RAGAZZA Zitta... ecco che stanno arrivando.TERZA RAGAZZA Gli Spiriti?SECONDA RAGAZZA No... è nostro padre con uno di que-

gli omacci... Nascondiamoci.PRIMA RAGAZZA Presto...

Escono.

PRIMO BRAVO Io, nel mio piccolo, ho fatto tutti i me-stieri più pericolosi: Il cacciatore di balene, il pirata e ultimamente perfino l'accalappiacani...

PADRE L'accalappiacani?... Ma non ho mai sentito dire sia un mestiere tanto pericoloso!

PRIMO BRAVO Lo so... ma dove lo facevo io era perico-loso e come!

PADRE Perché?PRIMO BRAVO Non ha mai sentito parlare dei mastini del

Congo?PADRE Tu facevi l'accalappiacani nel Congo?PRIMO BRAVO Sicuro, e lì i randagi mica sono degli

spennacchiati come dalle nostre parti... ti capitano certi bestioni... Tanto per farle un esempio... non erano neanche due giorni che avevo preso l'impiego e te ne trovo uno senza medaglietta... non le dico cosa non m'ha fatto tribulare prima di lasciarsi prendere... alla fine mi sono stufato, l'ho brancato per la coda e me lo sono caricato sulle spalle e l'ho sbattuto nel canile (esegue la pantomima servendosi dell'uncino

90

Page 91: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

che gli spunta dal braccio monco). Non passa un'ora che il capo guardiano viene da me e comincia a tirar moccoli... ma porco cane... ma cosa dovevo saperne io che quelli con la criniera si chiamano leoni... io ho visto che non aveva la medaglietta regolamentare e ho fatto il mio dovere... se poi ha sbranato due guardiani e dieci mastini... che cosa se la vengono a prendere con me?

PRIMA RAGAZZA (rientrando) Che cosa vi avevo detto?... Sta facendolo parlare per rendersi conto se è veramente coraggioso...

SECONDA RAGAZZA Scommetto che ha già scelto quello...

TERZA. RAGAZZA Macché, macché, lascia che parli con la bambola e vedrai... eccolo... eccolo che sta tornando... e proprio con la bambola... Dio che bell'omaccio che è.

PRIMA RAGAZZA Sì... sì... proprio un bell'omaccio... ma da dove è saltato fuori?...

SECONDA RAGAZZA Ma che fate? Nascondetevi... TERZA e PRIMA Sì, sì... ci nascondiamo. TUTTE E TRE (in coro) Via! ! (Escono veloci). TERZO BRAVO (parlando col Padre) Il Garibaldi per

esempio... non faccio per vantarmi, ma sono stato io a ferirlo in una gamba...

PADRE Tu?... E come è successo? TERZO BRAVO Vede, io e il Giuseppe siamo sempre stati

molto amici... tutte le volte che mi vedeva non le dico le feste... ma caro Carletto... come va? Carletto sono io... ma che piacere mi fa... e giù a farmi abbracci e baci... che a dir la verità a me mi dava un po' fastidio per via che ci aveva quella gran barba che mi faceva un solletico... Be', insomma per farla breve eravamo

91

Page 92: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

proprio due amiconi, tanto che un giorno che io ero in partenza per via che mi avevano chiamato a fare la liberazione del Cile... lo incontro sul vaporetto che va in America e lui mi fa... testuali eh...: Senti, Carletto... Carletto sono io... a me mi hanno chiamato per fare la liberazione dell'Argentina... Perché non facciamo cambio? Io nel Cile non ci sono mai stato... invece di liberazione dell'Argentina ne ho già fatte due... a un amico si può dire di no? ... così abbiamo fatto cambio. Non siamo neanche in vista dell'America che incrociamo un altro battello di liberatori fra i quali c'era anche il Nino Bixio che mi grida: È inutile che vai in Argentina... perché tanto l'hanno liberata la settimana scorsa... Io allora vado dal Giuseppe e gli dico: Mi dispiace... io non voglio sapere né leggere né scrivere... dammi indietro il mio Cile... e lui per tutta risposta mi ride in faccia... Neanche per sogno, mi fa... caro Carletto, il Cile non è né mio né tuo... il Cile è dei cileni... Che poi è diventata una frase storica... A dir la verità in principio mi sono un po' arrabbiato ma poi m'è venuto in mente che c'era ancora da liberare la Sicilia, ho piantato li tutto e sono partito per Marsala. Sbarco a Marsala... e porco cane la trovo già liberata... domando in giro chi è stato... niente, nessuno sa niente... la solita omertà dei siciliani… poi incontro un garibaldino... e allora capisco tutto... Garibaldi m'ha tatto il saltafosso! E qui vado in bestia... passi l'affare del Cile... ma questo si chiama proprio voler fare i dispetti... e tutto per non far passare alla storia anche me... Lo cerco... lo trovo... e pam gli sparo in un ginocchio... Così, gli dico,

92

Page 93: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

passerò almeno alla storia per aver ferito Garibaldi... Ci crede? Neanche questa soddisìazione mi ha dato… perché è andato in giro a raccontare che era stato per via di una scheggia che gli aveva fatto infezione.

Escono.

PRIMA RAGAZZA Sono d'accordo con Giovanna... vincerà sicuramente Carletto! !

TERZA RAGAZZA Ah, Carletto vincitor... Ma senti tu, non avrai intenzione di portarmelo via... l'ho visto io per prima...

PRIMA RAGAZZA E che m'importa? Sceglierà l'amor... SECONDA RAGAZZA Non comincerete a litigare per un

Carletto qualsiasi... con tutti gli omacci che ci stanno intorno... ecco che tornano...

PRIMA RAGAZZA Via! !

Escono.

SECONDO BRAVO (trascinando il Padre per un braccio) Non ha mai letto sul giornale: intiera famiglia distrut-ta dai funghi?... siamo noi... Luigi Funghi... e Giuseppe Funghi... mio fratello... che adesso è in galera.

Escono. Le tre figlie entrano e vengono alla ribalta, dietro a loro si chiude il siparietto.

PRIMA RAGAZZA Povero papà... s'è messo in un bel guaio... se ne sceglie uno solo, gli altri due sono capaci di sfasciargli il castello...

SECONDA RAGAZZA Se li assume tutti e tre, prepotenti come sono, finiranno per scannarsi a vicenda e si sa

93

Page 94: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

che quando cominciano a volare i coltelli e i proiettili... nessuno può dirsi salvo...

TERZA RAGAZZA E se non ne scegliesse nessuno... non sarebbe meglio?...

PRIMA RAGAZZA Povera sciocca... in questo caso sarebbero capaci di ricattarlo... ci rapirebbero e ci terrebbero come ostaggi.

TERZA RAGAZZA Appunto dico che sarebbe meglio... per noi... se ci rapissero.

PADRE (entrando) ... Cosa state confabulando voi tre?PRIMA RAGAZZA Eravamo preoccupate per te, papà...SECONDA RAGAZZA Per via di quei tre omacci...PADRE Quei tre omacci saranno la mia salvezza... Tre-

mate, o fantasmi, la vostra ora è finita... basterà uno solo di quegli energumeni per spazzarvi via per sempre... Finalmente potrò dormire tranquillo... E nei miei sogni non ci saranno più incubi ma solo bachi gentili e bozzoli d'oro...

TERZA RAGAZZA Hai già deciso quale scegliere?...PADRE Ma... forse... chissà...TERZA RAGAZZA Non farci stare sulle spine... cos'hai de-

ciso?PADRE Ho avuto una grossa idea... li metterò alla

prova... una prova di coraggio!PRIMA RAGAZZA Una prova di coraggio?SECONDA RAGAZZA Perché hai ancora bisogno di

convincerti che hanno del fegato?PADRE Ne sono più che convinto... ma voglio scoprire

chi è il più coraggioso di loro... e l'unico mezzo è quello di metterli alla prova uno contro l'altro.

PRIMA RAGAZZA Come i gladiatori nel circo?

94

Page 95: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

PADRE No... niente sangue... ma sarà un combattimento egualmente interessante... ecco come vi ho allestito lo spettacolo. Ad ognuno dei tre bravacci ho assegnato una parte... Il primo fingerà d'essere impiccato... il secondo dovrà fare la veglia all'impiccato... il terzo si travestirà da spettro dell'impiccato.

TERZA RAGAZZA Non vedo dove sia questo gran diverti-mento...

PADRE Il divertimento sta proprio nel fatto che nessuno dei tre conosce l'altro, che l'impiccato crede vero il fantasma, che il fantasma crede vero l'impiccato e che l'ultimo crede veri tutti e due...

PRIMA RAGAZZA Credo che ci divertiremo davvero.PADRE Come ci divertiremo?... Mi divertirò... dovete

dire.TERZA RAGAZZA Sì, sì... mi divertirò! !PADRE Mi divertirò?... Ti divertirai?... Insomma basta...

voi non assisterete allo spettacolo... perché andrete subito a letto...

TERZA RAGAZZA Papà cattivo... mandarmi a letto così presto e tutta sola!

PADRE Fatti tener compagnia dalla bambola...TERZA RAGAZZA Dalla bambola?... O grazie, papà... sei

proprio tanto gentile a regalarmi Carletto!PADRE Carletto?...PRIMA RAGAZZA Su, su, vieni, Giovanna...SECONDA RAGAZZA Addio, papà e buona notte...TERZA RAGAZZA Grazie papà!

Escono tutti e quattro. Si riapre il siparietto. Appare il Primo Bravo appeso per il collo ad una trave del soffitto, la fune dopo essere passata sopra la trave

95

Page 96: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

scende a terra dove è stata legata ad un gancio che fuoriesce dal pavimento.

IMPICCATO (PRIMO BRAVO) Mamma mamma... non avrei mai pensato che fosse così scomodo impiccarsi... c'è giusto il fatto che con lo stomaco vuoto che mi ritrovo potrei fare anche a meno della corda per stare sospeso... ma quasi, quasi, adesso mi stacco e vado a vedere se riesco a trovare qualche cosetta da mettere sotto i denti... (non ci riesce) ... è una parola... vuoi vedere che adesso mi tocca stare quassù tutta la notte? Maledizione... Ma che mi è saltato in mente di accettare un simile incarico... già il padrone di questo castello è un bell'originale... assumere uno per fargli fare l'impiccato... Maledetta la fame... stai fresco che avrei accettato se non fosse per la prepotenza che mi fa lo stomaco... stai buono (si picchia la pancia) ...tutto per colpa tua... travestiti da uomo coraggioso... che quello è il miglior modo per vivere... e cosa ti agiti adesso... hai sentito odore di commestibile?... e già, hai ragione... Zitto che stavolta forse ci siamo.

Entra il Secondo Bravo. Ha una chitarra a tracolla ed un vassoio carico di roba da mangiare: un pollo, pane, un salame, un fiasco di vino.

SECONDO BRAVO L'ho sempre detto che quello dell'uomo di fegato è il migliore dei mestieri... basta fare la faccia da cattivo... e trac... ti mollano tutto quello che vuoi... ah, ah... Caro il mio pollastrello, ti accorgerai come sono cattivi i miei dentacci! Ah, ah, amm... am... ma... mamma mia... (ha visto

96

Page 97: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

l'Impiccato) ...l'impiccato... Dio che impressione... sembra che ce l'abbia proprio con me... (Depone il vassoio su di uno sgabello) ...E adesso sembra che ce l'abbia col pollo... be', senti... visto che dobbiamo passare tutta la notte assieme... mi fai il favore di non fare quegli occhiacci... (si versa da bere) altrimenti mi farai andare tutto di traverso... (fa per prendere il pollo in mano) ...eh, no... eh, no... scusa, ma ti devo voltare... a parte che non è educazione quando... quando uno mangia... (Lo gira dall'altra parte, ma non fa in tempo a tornare al suo pollo che quello si rivolta) ... Eh, ma allora è un vizio... ma io ti frego... ti tiro su fino al soffitto così mi lascerai in pace. (Slega la fune dal gancio fisso al pavimento... ma non riesce ad issarlo, in quel mentre sul fondo appare lo Spettro che si avvicina al vassoio e ruba il pollo; il Secondo Bravo si accorge della sparizione) Il mio pollo... Ehi, non facciamo scherzi!! (Così dicendo lascia cadere l'Impiccato che si trova a sedere sulla sedia... il falso spettro rimette il pollo al suo posto e fugge, il Secondo Bravo si volta) Oh bella... prima non c'era e adesso c'è... che sia ancora vivo?... (appoggia l'orecchio al cuore del pollo)... respiri forte... tossisca... (Dietro alle sue spalle l'Impiccato esegue). È asmatico ma vivo! Ma perché non ti metti una maglietta! E ti sta bene, vai in giro a torso nudo, per far vedere i muscoletti. (L'Impiccato gli svuota il fiasco bevendo a canna. Poi lo ripone. Il Secondo Bravo si accorge del vino bevuto dall'Impiccato e se la prende col pollo) Il mio vino? !... Sei stato tu a bermelo eh... birbaccione ladraccio. (Lo

97

Page 98: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

schiaffeggia). IMPICCATO (imitando il verso delle galline) ...Cocco...

Coccodè...SECONDO BRAVO (terrorizzato) ... Che è che è... co... cosa

succede?... (Si lascia sìuggire dalle mani il pollo che va a cadere in braccio all'Impiccato che lo uncina velocis-simo) ...Ah, cerchi protezione?... Avanti, vieni qua... se non fosse per gli occhiacci che mi fa quello... ti farei vedere io... (Si tappa gli occhi e allunga la mano per agguantare il pollo) ...E dove sei... (L'Impiccato scosta via via il pollo ma il Bravo gioca di scaltrezza, finge indifferenza e lo agguanta di sorpresa) ... Stavolta non mi scappi. (Il pollo è trattenuto dall'Impiccato che continua ad imitare il coccodè delle galline. Il Bravo si fa coraggio, stacca l'uncino e si appresta ad issare l'Impiccato che cerca d'attaccarsi a tutto pur di non risalire: sedie, chitarra e per finire uncina il sedere del Bravo che tirando si sente issare a sua volta, finalmente ce la fa ma in-tanto lo Spettro è entrato e ha fatto sparire il pollo. Il Bravo se ne accorge e rimane sorpreso) Qui c'è qualcosa che non va... non ci saranno mica gli spiriti... Ma non diciamo sciocchezze... gli spiriti mica mangiano i polli... Gli spiriti mangiano... giusto, che mangiano gli spiriti?

IMPICCATO Non mangiano...SECONDO BRAVO Appunto non mangiano... ehi!... chi ha

detto... chi ha parlato... uno spirito?IMPICCATO Noo...SECONDO BRAVO Ah, meno male... meno maaale... (co-

mincia a tremare) ... hooo frredddo... ho... papaura... se ci fosse almeno qualcuno a tenermi compagnia...

98

Page 99: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ma che stupido... ho qui la mia chitarra... forse se faccio una cantatina... mi passa... (Esegue un accordo) ... E che canto?... quella che fa... (Accenna) «M'è bastato vederla alla balera...»

IMPICCATO Sì, sì... quella lì...SECONDO BRAVO Sì, sì... è bella... (Si rende conto

dell'altra voce e resta come di pietra. Poi si fa forza e riprende a cantare) M'è bastato vederla alla balera che ballava il tango con lo striscio pareva un cigno ma era una pantera grossa davanti e col di dietro liscio. (Al principio la voce gli muore in gola, ma via via si rinfranca e canta a voce spiegata...)

Anche l'Impiccato è preso dalla musica e all'unisono comincia a cantare.

I DUE (all'unisono) Fammi ancora un livido sul femore...

Il Primo Bravo si interrompe subito.

SECONDO BRAVO Che è... forse è l'eco... Ohooo...IMPICCATO (stonando) ... Ohooo...SECONDO BRAVO Uhuu... che eco stonata!!! Forse se mi

metto più in là... Ohiliuooo...IMPICCATO (stonando paurosamente) ...Ohiliuooo... SECONDO BRAVO Come non detto... (Ritorna dove era

prima riprendendo a suonare) Fammi ancora un livido sul femore un violetto livido d'amor che voglio ricordare dei baci tuoi l'ardor di quando al passo doppio i piedi mi pestavi e mi sfasciavi un rene al renversé. (Intanto è apparso lo Spettro che, preso a sua volta dal canto, si unisce ai due, esibendosi in un mirabile falsetto). Questa sì che è una bella eco...

99

Page 100: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

(Continua soddisfatto fino alla fine) Orco Giuda ma quando m'hai guardato dal sotto in su con l'occhio imbesuito è stato come m'avessi mitragliato dal sotto in su il cuore m'hai colpito fammi ancora un livido sul femore voglio un'altra ecchimosi al peron come quella sera che al colmo di passion mi sbattesti il cranio contro la ringhiera e mi facesti al piede un gran peston.

Al finale sia l'Impiccato che lo Spettro applaudono soddisfatti. Questa volta il Secondo Bravo si sente gelare il sangue, si volta verso lo Spettro ma questi se l'è già data a gambe; armato di coraggio ma soprattutto di due pistole il Bravo va verso il fondo ed esce sulla sinistra... Da destra rientra lo Spettro che si avvicina al vino e ai panini... Proprio nel preciso istante in cui l'Impiccato si sta sciogliendo per calarsi a terra e fare altrettanto. Credendolo il Bravo, l'Impiccato se ne sta tranquillo, ma quando si volta e vede lo Spettro che si abbuffa, tenta di darsi alla fuga sgambettando. Lo Spettro vedendo il morto che si agita in quel modo fugge terrorizzato... Dal canto suo l'Impiccato si cala a terra.

IMPICCATO Mamma mamma... io qui non ci sto più... che spiritaccio... e come si abbuffava... (Si dà alla fuga dalla parte opposta tirandosi dietro la fune il cui capo però resta ancora fisso alla trave).

SECONDO BRAVO (rientrando) ...Ehi... che scherzi sono... dov'è andato a finire l'impiccato? Ohooo... non risponde più... vuoi vedere che se l'è fregato la eco... eco ladra... prima il pollo e adesso l'impiccato... e

100

Page 101: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

pure il vino... (si accorge della fune che pende dalla trave, monta su una sedia e l'afferra) ... ma forse sono arrivato ancora in tempo. (Tira la corda e l'Impiccato riappare. Sembra non voglia fare resistenza... Ma poi approfittando di una distrazione del Bravo se la squaglia di nuovo). Ah, ma allora è un vizio... se vuoi fare il tiro alla fune... eccoti accontentato. (Si lega la corda alla vita ma viene issato a sua volta scomparendo sotto la mantovana. Rientra lo Spettro che vedendo il campo libero si avvicina al tavolo e si inchina per versarsi da bere ed ecco che dall'alto ridiscende il Bravo che va a trovarsi cavalcioni sulla schiena dello Spettro che manda un urlo di terrore e se la dà a gambe sempre tenendoselo in groppa. Cavallo e cavaliere scompaiono sul lato sinistro. Da destra trascinato dallo strano tiro a due entra l'Impiccato che viene issato e costretto ad oscillare come in altalena per l'intiera luce del palcoscenico. Scompare fra le quinte proprio nell'istante in cui gli altri due ricompaiono in senso contrario caracollando a folle andatura). Dài che sei solo...

In quel mentre rientra l'Impiccato. Lo scontro è inevi-tabile... ruzzolone... lamenti... il falso spettro si scopre la testa... tutti si guardano imbesuiti... una gran risata esplode alle loro spalle.

PADRE (entrando) Ooh... ah, ah... non mi sono mai di-vertito tanto in vita mia... ah... ah... e voi sareste degli uomini coraggiosi? Mai visto dei fifoni più fifoni di voi... e io che vi avevo chiamati per cacciar via gli

101

Page 102: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

spiriti... ah ah... ma voi me li fate aumentare di numero... appena si sparge la voce di come fate ridere...

SECONDO BRAVO Ma allora è stato tutto uno scherzo ?.. .SPETTRO Tutto per prenderci in giro...IMPICCATO Che scherzi da spettro...PADRE E adesso grazie per il divertimento ma è meglio

che sloggiate...TUTTI Ci licenzia?...PADRE Cosa volete che me ne faccia di tre pappamolle

come voi... se tanto mi dà tanto chissà cosa vi succederebbe se apparissero degli spettri veri... (Sul fondo appaiono tre spettri) ... Spettri veri... (Cade al suolo).

SECONDO BRAVO (che non s'è ancora accorto dei tre spettri) Accidenti... forse l'ho guardato troppo cattivo...

I TRE SPETTRI Oh, papà... papà... (Si tolgono il cappuc-cio venendo verso il Padre svenuto).

IMPICCATO Ah... ecco perché si è sentito male... erano travestite da fantasmi...

SPETTRO Che razza di famiglia... ma che gusto ci provano a farsi gli scherzi?... Scommetto che anche gli spiriti di cui vostro padre aveva tanta paura eravate sempre voi...

PRIMA RAGAZZA Sicuro, eravamo stufe di starcene sempre qui... senza mai vedere nessuno...

SECONDA RAGAZZA E quello di spaventarlo era l'unico modo perché si decidesse ad abbandonare questo ca-stello...

TERZA RAGAZZA O invitasse qualcuno a tenerci un po' di

102

Page 103: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

compagnia...SECONDO BRAVO E noi ve la terremmo volentieri... un

po' di compagnia... e anche tutta... ma purtroppo abbiamo smarronato... e vostro padre ha già detto che ci licenzia...

SECONDA RAGAZZA Noi non vogliamo che papà vi licenzi...

TERZA RAGAZZA Vogliamo che restiate qui con noi... perciò siamo intervenute.

SECONDO BRAVO Ecco che sta rinvenendo...PRIMA RAGAZZA (rinfilandosi il cappuccio) Presto, fate

vedere come siete coraggiosi...SECONDA RAGAZZA Fateci paura...IMPICCATO Sì, sì... vi facciamo paura...SPETTRO Spiritacci... maledetti... via di qua con quei

len-zuolacci o vi metto in bucato...SECONDO BRAVO Se vi agguanto, giuro che vi annodo

uno con l'altro e poi vi adopero per calarmi dalla finestra...

IMPICCATO Spettri spettrali... tagliate la corda... prima che vi tagli a pezzetti per far fazzoletti...

Il Padre si è svegliato e rimane attonito nel vedere tanto coraggio. Gli spettri sono fuggiti. I tre si accingono ad inseguirli.

PADRE No... no... per carità non lasciatemi solo... SECONDO BRAVO Dal momento che ci ha licenziati! ! PADRE Ma io... non vi sapevo così coraggiosi... SPETTRO E adesso che lo sapete noi ce ne andiamo lo stesso...

IMPICCATO Così imparerete un'altra volta a fare gli scherzi... Gli scherzi da spettri! !

SECONDO BRAVO Fare gli scherzi a noi... ma cosa

103

Page 104: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

credeva, che non ce ne fossimo accorti?... l'avevamo capito fin dall'inizio... e abbiamo continuato così... tanto per divertirci...

TUTTI E TRE Ah ah... come ci siamo divertiti... PADRE Perdonatemi... vi darò tutto quello che volete ma

non abbandonatemi! !TUTTI E TRE Tutto quello che vogliamo?... LE TRE RAGAZZE (entrando di corsa) ...Loro vogliono

noi... ce l'hanno già detto... I TRE BRAVI Ma... veramente... LE TRE RAGAZZE Ce l'avete detto... o volete che diciamonoi?I TRE BRAVI No... no... non dite... l'abbiamo detto... PADRE Contenti voi...LE TRE RAGAZZE Grazie, papà... saranno felicissimi...

avanti, muoversi... e basta di fare i bravacci... d'ora in poi farete i bravi mariti... altrimenti... (All'unisono sìerrano tre schiaffoni che li fanno stramazzare al suolo).

I TRE BRAVI Voglio tornare dalla mia mamma! !... LE TRE RAGAZZE (vengono in proscenio e cantano)

Siam tre sorelle anemiche...

104

Page 105: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Non tutti i ladri vengono per nuocere

Pochade a chiave raddoppiata

105

Page 106: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Personaggi

LadroMoglie del ladroUomoDonnaAnnaAntonioSecondo Ladro

106

Page 107: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Un ladro sta entrando, dopo aver forzato la finestra, nell'appartamento al terzo piano di una casa signorile, con la classica lampada oscurata. Dà uno sguardo intorno. Dal buio vediamo affiorare mobili, tendaggi, quadri antichi e preziosi. Il ladro accosta le imposte, quindi accende la luce.Proprio mentre sta per aprire un cassetto, suona il telefono. In un primo impulso, il ladro, preso dal panico, starebbe per battere velocemente in ritirata, ma poi, resosi conto che nessuno della casa si fa vivo e che perciò nulla ha di che temere, torna sui suoi passi. Vorrebbe ignorare gli squilli del telefono, ma non ci riesce. Quatto quatto, il ladro si avvicina al telefono e con un balzo gli è addosso. Strappa il ricevitore e quasi lo volesse soffocare, se lo stringe al petto coprendolo con la giacca. E, quasi a rendere più probabile il delitto, dal ricevitore si sente usare una voce sempre più flebile e « soffocata».

VOCE Pronto, pronto, rispondete... con chi parlo?

Il Ladro può finalmente emettere un sospiro di sollie-vo. La voce ha cessato di vivere. Il Ladro estrae da sotto la giacca il ricevitore, lo solleva con cautela, lo avvicina all'orecchio: poi lo scuote ripetutamente e ode un lamento.

LADRO Oh! Finalmente! VOCE Ohhhh... finalmente... con chi parlo? LADRO (nuovamente sorpreso) Maria... sei tu? VOCE Sì, sono io, ma perché non rispondevi?

A questo punto, illuminata da un riflettore di scena,

Page 108: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

appare in un lato finora rimasto buio del palcoscenico, la figura della donna che parla al telefono.

LADRO Ma sei impazzita! Adesso mi telefoni anche sul lavoro? Pensa se ci fosse stato qualcuno in casa, bel servizio mi avresti fatto!

MOGLIE DEL LADRO Ma se mi hai detto tu stesso che i proprietari sono in campagna... e poi, scusami, ma non ne potevo più... ero preoccupata per te... mi sentivo male... anche poco fa, mentre stavo telefonando, mi sono sentita soffocare...

LADRO Scusami, non l'ho fatto apposta, non immaginavo che fossi tu...

MOGLIE DEL LADRO Ma che dici?LADRO Niente, niente... Ma adesso lasciami andare... ho

già perso abbastanza tempo...MOGLIE DEL LADRO Ah, ti faccio perdere tempo... Gra-

zie! Io sto in orgasmo, sto in pena... mi struggo...LADRO Che fai?MOGLIE DEL LADRO Sì, mi struggo... mi struggo per te...

e tu mi tratti in questo modo... Gentile, gentile davve-ro... Ma non aver paura... d'ora in poi non mi strugge-rò più... anzi, d'ora in poi, fai anche a meno di dirmi dove vai perché tanto a me...

LADRO Ma cara, cerca di ragionare... Possibile che tu non riesca a metterti in testa che io non sono qui per divertirmi. Possibile che con te non si riesca mai a rubare una santa volta in pace!

MOGLIE DEL LADRO Esagerato... adesso ricomincia... fa il martire! C'è tanta gente che ruba, che rapina, anche a mano armata... e non fa tutte le storie che fai tu.

108

Page 109: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Meno male che non fai il furto con raggiro e truffa... altrimenti povera me!

LADRO (ha sentito uno strano rumore dietro le spalle e tappa istintivamente il microfono) Zitta!

Fortunatamente era solo il meccanismo della suoneria dell'orologio a pendolo che preannunciava il battere delle ore... suona la mezzanotte.

MOGLIE DEL LADRO Che cosa è?LADRO (riavendosi dallo spavento) ... È il pendolo. Me-

no male.MOGLIE DEL LADRO Che bel suono... deve essere un

pendolo antico... Peserà molto?LADRO (distrattamente) ... Capace di pesare anche...

(rendendosi conto ad un tratto delle intenzioni della Moglie) di'... non pretenderai mica che te lo porti a casa delle volte?

MOGLIE DEL LADRO Oh no, figurati... Come puoi pensare che io pretenda una cosa simile... Tu con un pensiero gentile... Tu che pensi a farmi un regalino... quando mai!

LADRO Sei una incosciente, ecco quello che sei... Se mi carico quel catafalco addosso, mi dici tu dove metto l'argenteria e quello che riesco a trovare?

MOGLIE DEL LADRO Nel catafalco...LADRO E perché già che ci sei non mi dici addirittura di

portarti a casa un frigorifero! Di là ce ne è giusto uno da duecento litri!

MOGLIE DEL LADRO E non alzare la voce, ti prego... Non sei a casa tua.

LADRO Scusami, ho perso la testa.

109

Page 110: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MOGLIE DEL LADRO A parte che ti potrebbero sentire, faresti anche la figura del maleducato.

LADRO Ho chiesto scusa.MOGLIE DEL LADRO E poi, non ti ho mai detto che

voglio un frigorifero e tanto meno da duecento litri, non saprei neppure dove metterlo! Mi basterebbe una coset-tina qualsiasi... è il pensiero che conta... quindi fai tu. Sei tu che fai il regalo...

LADRO Ma che vuoi che sappia io di quello che ti piace... e poi io ho altro per la testa...

MOGLIE DEL LADRO Se è per quello potrei venire io a scegliermelo...

LADRO Sì, non ci mancherebbe altro!MOGLIE DEL LADRO Mi piacerebbe tanto vedere come è

fatta una vera casa signorile... e poi farei crepare d'invidia le mie amiche.

LADRO Ma tu farai crepare me, non le tue amiche... io sono qui per rubare, lo vuoi capire sì o no? Ciao, ti saluto.

MOGLIE DEL LADRO Ma che fretta hai? Ma cosa ti costa... essere gentile almeno una volta con me, sono tua moglie dopo tutto... e mi hai sposato anche in chiesa, mica in municipio come una concubina qualsiasi!

LADRO (seccato) Ho detto ciao! MOGLIE DEL LADRO Almeno un bacino... LADRO E va bene... (Atteggia le labbra in modo buffo e

schiocca un sonoro bacio). MOGLIE DEL LADRO Mi vuoi bene? LADRO Sì... ti voglio bene. MOGLIE DEL LADRO Tanto? Tanto?

110

Page 111: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

LADRO (sìinito) Tanto tanto! Ma adesso metti giù la cornetta...

MOGLIE DEL LADRO Prima tu...LADRO E va bene... prima io...

Sta per abbassare la cornetta ma si sente la voce della Moglie che per l'ultima volta lo assale fortissima.

MOGLIE DEL LADRO Ricordati il regalino !

Il Ladro velocissimo abbassa il ricevitore guardandolo con odio. Nello stesso istante la figura della donna scompare nel buio. Finalmente solo, il Ladro si muove nell'appartamento alla ricerca del bottino. Apre un cassetto. Ha trovato quello buono... estrae da una tasca della giacca il sacco e si accinge a riempirlo quando lo scattare di una serratura a più mandate lo fa sussultare. Poi ecco delle voci provenire dall'anticamera.

VOCE DI DONNA C'è la luce accesa in salotto... Mio Dio.. ho paura, andiamo via!

VOCE DI UOMO Stai calma... L'avrò lasciata accesa io...chi vuoi sia stato?

VOCE DI DONNA E se fosse tornata tua moglie?

Intanto il Ladro, piuttosto spaventato, ha cercato di darsi alla fuga attraverso la finestra, ma ha perso trop-po tempo ormai e non gli resta miglior campo che na-scondersi nella capace cassa dell'orologio a pendolo.

UOMO (entrando piuttosto guardingo) Ma che dici... mia moglie! Per quale motivo dovrebbe essere tornata in città! (Fa capolino negli altri locali) Non ci

111

Page 112: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

tornerebbe nemmeno se sapesse che le stanno svaligiando la casa... Hai visto? Non c'è nessuno!

DONNA (entrando guardinga e sospettosa) Mi sento tanto colpevole... (L'Uomo l'aiuta a levarsi la pelliccia). Chissà cosa penserai di me... Forse ho fatto male a cederti così presto... Scommetto che tua moglie ti ha resistito molto di più di quanto non abbia saputo fare io...

UOMO Che c'entra mia moglie? È sempre stata una don-na piena di complessi, di pregiudizi piccolo-borghesi... Mi ha resistito solo per potersi sposare in bianco.

DONNA (con tono polemico e risentito) Sì, piccola bor-ghese, piena di pregiudizi... intanto l'hai sposata... Vorrei vedere se faresti altrettanto con me.

UOMO (accarezzandola e cercando di spingerla verso il divano che sta nel centro della scena) Tesoro... Ti assicuro che se mia moglie non fosse di idee tanto antiquate, e se tuo marito non avesse niente in contrario...

La Donna si è seduta e l'Uomo le si fa appresso.

DONNA (staccandosi dall'abbraccio) Ecco, hai rovinato tutto... (L'Uomo si trova sbilanciato e va a sbattere contro la spalliera che si ribalta. Resta lungo disteso sul divano). Perché hai voluto ricordarmi che ho un marito? E adesso come potrò? Adesso che mi hai fatto rinascere il rimorso, il senso di colpa...

UOMO Scusami, non volevo. (Si rialza, mette a posto la spalliera) Ma forse se proviamo a parlare un po' d'al-tro... del più e del meno... forse ti potresti distrarre di

112

Page 113: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

nuovo, e potremmo passare di là.DONNA Di là dove?UOMO (impacciato) In camera mia...DONNA Forse è la soluzione migliore... proviamo.UOMO (speranzoso) Ad andare in camera mia?DONNA No. A parlare del più e del meno.UOMO E non si potrebbe andare di là a parlare del più e

del meno?DONNA Ti prego, non insistere. Parliamo... parliamo di

te di quando eri bambino... mi piacciono tanto i bambini...

UOMO (rassegnato) E va bene... però se non ti spiace, incomincerò da quando avevo cinque anni, di prima non ricordo proprio niente.

DONNA Cinque anni? Peccato... a me piacciono più pic-coli... sono più innocenti, meno maliziosi... ma in mancanza di meglio...

UOMO Ecco, mi ricordo che a cinque anni ero ancora bambino... e che andavo per i sei... (Scattando infasti-dito) Oh! no! senti... piantiamola... mi sento terribil-mente stupido... È un'ora che mi stai prendendo in gi-ro... Prima mia moglie, poi tuo marito... Pover'uomo, se anche lui ha dovuto sopportare tante manfrine...

DONNA No caro, con lui è stata tutt'altra cosa... lui ha ce-duto subito...

UOMO (sorpreso) Come lui ha ceduto subito?DONNA Sicuro, in quel caso, sono stata io che l'ho

invitato a casa mia, quindi toccava a me farlo cedere. Se togliamo all'amore anche il piacere della conquista che ci resta più? Purtroppo mio marito, è sempre stato un uomo di una leggerezza vergognosa e ha ceduto

113

Page 114: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

subito. Per questo, lo disprezzo. Ma con te sento che sarà diverso... Sai insistere così bene tu! Insisti, ti prego... Insisti.

UOMO Sì, insisto, insisto moltissimo, andiamo di là. (I due stanno per uscire l'una nelle braccia dell'altro quando ecco suonare il telefono, si arrestano imbarazzati, non sanno cosa fare). Chi può essere?

DONNA Tua moglie?UOMO Ma no... mia moglie... Perché dovrebbe telefona-

re? E a chi? A me no di certo... Lei crede che io sia da mia madre... E poi questo non è il suono di una chia-mata interurbana... Sarà certo qualche seccatore, oppure qualcuno che ha sbagliato numero. (La riprende fra le braccia) Andiamo di là, vedrai che fra poco smetterà. (Il trillare del telefono continua imperterrito).

DONNA Ti prego, fallo smettere, mi fa impazzire.UOMO (va verso il telefono, stacca la cornetta e la

richiude nel cassetto del tavolino) Ecco fatto; adesso non ci darà più fastidio.

DONNA (con tono disperato) Oh Dio! Che hai fatto! Ora avranno capito che sei in casa... Chi altri potrebbe aver staccato il ricevitore?

UOMO (rendendosi conto con sgomento) Che stupido... Hai ragione! E possono anche aver sospettato che non sono solo, che cerco di nascondere qualcosa di sporco.

DONNA Grazie, perché non dici addirittura che ti faccio schifo? (Scoppiando a piangere) E io che stavo già per lasciarmi convincere... Mi sta bene...

UOMO (cercando di sembrare il più possibile padrone di

114

Page 115: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

sé) Ma cara... non fraintendiamo. Non perdiamo la testa per carità... stiamo calmi... Dopo tutto, perché dovrebbero pensare che sia stato proprio io a staccare il ricevitore? Potrebbe essere stato chiunque... che ne so io? (Non sa come continuare).

DONNA (con ironia) Già... qualcuno di passaggio...UOMO (impacciato, senza convinzione) Appunto...DONNA (con lo stesso tono) Un tale che passava di qui

per caso... un ladro magari...UOMO E sì, magari... (Accorgendosi dell'assurdità) Ma

che dici « un ladro » ! Se pensassero una cosa simile chiamerebbero subito la polizia.

DONNA Appunto, e non è detto che non l'abbiano già fat-to. (Terrorizzata) Oh Dio! ci troveranno qui insieme, ci arresteranno... (Quasi urlando) Oh Dio, la polizia! (Si precipita verso l'ingresso seguita dall'Uomo che cerca di trattenerla).

LADRO (esce spaurito dal suo nascondiglio) La polizia... Ci voleva anche questa... E adesso dove scappo io?

UOMO (dall'anticamera) Aspetta... Cerca di ragionare.DONNA Ho paura... andiamo via, ti prego!UOMO E va bene, andiamo... ma vuoi riprenderti almeno

la pelliccia?DONNA Oh giusto la pelliccia... ho proprio perso la

testa... sarebbe stato un bel guaio... (Il Ladro che nel frattempo è rimasto indeciso se scappare dalla finestra o attendere che i due siano usciti, sentendoli rientrare ritorna velocissimo nel suo nascondiglio. Ma nel varcare l'ingresso alla cassa dell'orologio, batte la testa contro la pendola, facendone uscire un sonoro «don». La Donna entrando ha un moto di

115

Page 116: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

spavento) Oh! Che cos'è?UOMO (sorridendo) Oh niente cara... è la pendola... ha

suonato l'una.DONNA Scusami, ma sono così nervosa. (L'Uomo ha in

mano la pelliccia e sta per aiutare la Donna ad infilarsela. La Donna si accorge del ricevitore staccato) Ma anche tu hai perso la testa, guarda, stavamo uscendo senza riattaccare. (Rimette il ricevitore sull'apparecchio).

Non ha fatto in tempo a pronunciare queste ultime pa-role, che il telefono ricomincia a suonare. I due si guardano ancora più spauriti.

UOMO (quasi ipnotizzato da quel suono, afferra la cornetta, se la porta lentamente all'orecchio e con voce innaturale) Pronto?

Appare, come prima, la figura della Moglie del ladro e nello stesso tempo si ode la sua voce, piuttosto irritata.

MOGLIE DEL LADRO Oh finalmente... è un'ora che chiamo ! Si può sapere perché prima hai staccato la comunicazione?

UOMO Ma scusi, con chi parlo?

L'amante accosta l'orecchio al ricevitore per ascoltare anche lei.

MOGLIE DEL LADRO Ah, bene, adesso non riconosci piùnemmeno la voce di tua moglie! DONNA (sentendosi mancare) Tua moglie! Lo dicevo

io... Oh mio Dio!

116

Page 117: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MOGLIE DEL LADRO Chi c'è vicino a te? Mascalzone... ho sentito la voce di una donna... chi è?

UOMO (rivolgendosi all'amante) Stai tranquilla, ci dev'essere un errore, non ho mai sentito questa voce...

MOGLIE DEL LADRO Ma l'ho sentita io! È inutile che cer-chi di fare il furbo... Assassino, farabutto, ti ho scoperto finalmente... adesso capisco perché non volevi che venissi in quella casa. Ma dovrai tornare a casa tua... e allora...

Il Ladro intanto ha fatto capolino fuori dal suo nascondiglio per meglio ascoltare il dialogo. Sentendo la voce di sua Moglie inveire in quel modo non può fare a meno che preoccuparsene seriamente.

UOMO Guardi che c'è un errore... Lei ha sbagliato nume-ro... lei sta parlando con casa Frazosi...

MOGLIE DEL LADRO Lo so, lo so, casa Frazosi via Ceniniquarantasette interno tre... e adesso smettila di fare il

furbo e non cercare di camuffare anche la voce che tanto non ci riesci... mascalzone... e non voleva essere disturbato sul lavoro...

UOMO Ma chi lavora?MOGLIE DEL LADRO Bel lavoro... spassarsela con le don-

ne! Traditore, falso, bugiardo! È proprio vero che chi è bugiardo è ladro... cioè che chi è ladro è bugiardo!

UOMO Come si permette?... ladro, falso, ma con chi cre-de di parlare?

MOGLIE DEL LADRO Con mio marito... e chi dunque?UOMO Se suo marito è un ladro falso... sono affari suoi,

ma io non sono suo marito, ma il marito di mia moglie che per sua fortuna... non è qui altrimenti...

117

Page 118: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

DONNA Ci mancherebbe anche questa!MOGLIE DEL LADRO Prima di tutto mio marito non è un

falso ladro, ma un ladro vero...UOMO Complimenti signora.MOGLIE DEL LADRO E poi se lei non è mio marito, che ci

fa in quella casa?UOMO Ma cara signora, questa è casa mia!MOGLIE DEL LADRO Bene. E lei sta a casa sua, con una

donna che non è sua moglie... soli, a quest'ora, dopo aver fatto credere in giro che non era in città?

DONNA Siamo stati scoperti!MOGLIE DEL LADRO Lo vede che anche lei è un

traditore, falso e bugiardo e quindi anche ladro... come mio marito?

UOMO E ci risiamo con suo marito! Piuttosto, signora, mi vuol spiegare chi le ha detto che io non avrei dovuto essere in città?

MOGLIE DEL LADRO Mio marito... Lui mi dice sempre dove va. Erano dieci giorni che vi stava facendo il filo...

UOMO Come?MOGLIE DEL LADRO Insomma che aspettava il momento

buono.UOMO Suo marito aspettava? Ma che interesse aveva

suo marito a sapere...DONNA (coprendo con la mano il ricevitore) Ma non hai

ancora capito? Tua moglie ti ha fatto pedinare da suo marito che evidentemente è un detective.

UOMO Ah! Adesso capisco; e così suo marito fa di questi bei servizi!

MOGLIE DEL LADRO Be', è il suo mestiere!

118

Page 119: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO Bel mestiere davvero, se le pare una cosa pulita fare di tutto perché una moglie abbandoni il proprio marito!

MOGLIE DEL LADRO Mio marito fa abbandonare la moglie del proprio marito? Ma che dice!

UOMO La smetta di fare la furba... e non mi venga a dire che non ne sa niente... Mia moglie... giocarmi un tiro simile... È proprio vero che a questo mondo la fiducia reciproca è morta! E io stupido che mi illudevo: «Mia moglie non è capace di certe azioni... è una donna all'antica, ingenua! » Sono io l'ingenuo!

MOGLIE DEL LADRO Ma come, lei pensa che sua moglie e mio marito?...

UOMO Come, penso? Ne sono più che sicuro ormai... e la prego di smetterla di fare la commedia!

MOGLIE DEL LADRO Va bene, va bene, dov'è adesso mio marito?

UOMO E che ne so io... se non lo sa lei?MOGLIE DEL LADRO Io so che neanche un'ora fa era an-

cora lì a casa sua.UOMO Qui, in questa casa?MOGLIE DEL LADRO Sicuro, gli ho telefonato io; anzi

pensavo che ci fosse ancora.DONNA Avrà avuto certamente le chiavi da tua moglie.UOMO Certo... per poter andare e venire a tutte le ore del

giorno e della notte... e scommetto che adesso sarà già a «Villa Ponente»...

MOGLIE DEL LADRO A «Villa Ponente»? E che c'è an-dato a fare mio marito laggiù?

UOMO (ironico) Ma come? Non gliel'ha detto? Credevo che non le nascondesse mai niente di quello che fa, e

119

Page 120: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

dove va. Ad ogni modo l'accontento subito: a «Villa Ponente», via Aristide Zamboni 34, telefono 7845, c'è mia moglie... mia moglie ancora per poco! (Abbassa con rabbia il ricevitore del telefono).

Svanisce l'immagine della Moglie del ladro mentre l'altra Donna scoppia in un pianto disperato.

DONNA Che vergogna, che scandalo... quando lo saprà mio marito, sarà un gran colpo per lui... poveretto! Se penso agli innumerevoli sacrifici che ho sostenuto pur di tenerlo all'oscuro di tutto... per nascondergli anche le più piccole cose... per non amareggiarlo... Persino quest'ultima relazione... e proprio adesso, sul più bello...

UOMO E per me non è forse peggio? Avevo deciso di ri-tirarmi definitivamente dall'assessorato del comune, ma adesso dopo questo scandalo, sono sicuro che mi proporranno come sindaco!

DONNA E allora cosa possiamo fare? Non ci resta che fuggire o costituirci.

UOMO Be', adesso non esageriamo; costituirci! E a chi? E per che cosa? Che abbiamo fatto, dopo tutto? Ci hanno forse scoperti in flagrante? No, anzi, si stava parlando del più e del meno... si parlava dei bambini...

DONNA È vero ti stavo appunto dicendo di come mi piacciono i bambini...

UOMO Già... ma forse è meglio non dirlo, la gente è ma-ligna, ci accuserebbe di premeditazione; che rabbia, mi sparerei!

DONNA Ecco, forse questa è l'unica soluzione, la

120

Page 121: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

migliore!UOMO Cosa? La soluzione migliore? Ma sei impazzita?

Mi sembra già di leggere i titoli sul giornale: «Asses-sore comunale, che come vicesindaco aveva celebrato più di cinquanta matrimoni, si spara per adulterio». Chissà come riderebbe la gente!

DONNA Beato te che hai voglia di ironizzare... sei proprio un incosciente... anzi un irresponsabile!

UOMO E perché dovrei prendermela, ormai siamo in trappola... e non ci resta che aspettare che mia moglie arrivi da Villa Ponente, fra un'ora o due. (Ripensandoci) Un'ora o due? Ma perché non approfittarne? Almeno ci condanneranno per qualcosa! (Si accosta alla Donna che è seduta sul divano).

DONNA Non essere volgare, ti prego. (Sospinge l'Uomo che si trova come prima, lungo disteso con la faccia oltre la spalliera ribaltata).

UOMO (imprecando e battendo con la mano aperta sul divano «brevettato») E l'ho comprato io!

DONNA Ma possibile che tu non abbia nemmeno un po' di sensibilità... di comprensione, almeno nei miei riguardi? Non capisci che sono disperata?

UOMO Che esagerazione! Disperata! Ma si può sapere cosa pretendi da me? (Teatrale) Vuoi che mi spari? E va bene mi sparo! (Estrae dal cassetto una pistola e la punta alla fronte) Così sarai contenta!

DONNA Noooo... Che fai?... Fermati. (Gli toglie di mano la pistola).

L'Uomo, che evidentemente ha fatto il gesto col solo intento di spaventarla, sorride sotto i baffi.

121

Page 122: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO (ironico e soddisfatto) Come?... Adesso non vuoiche mi spari?DONNA Ma tesoro, se non levi la sicura e non metti la

pallottola in canna... così. (Fa scattare il caricatore poi gli porge la pistola) Adesso si che puoi spararti...

UOMO (con la voce stranamente di testa) Ah... ah... adesso posso...

DONNA (sollevandogli la pistola all'altezza del viso) ... Su sbrigati, non vorrai farti trovare ancora vivo quando arriva tua moglie? (L'Uomo porta con terrore la canna alla fronte, e proprio in quel momento ecco la pendola suonare la mezzanotte e mezza. Ai primi rintocchi l'Uomo ha uno strano sussulto e guarda la canna spaventato). Che strano orologio, prima ha suonato l'una e adesso suona la mezzanotte... va indietro mi pare... cioè, all'incontrario...

UOMO È strano davvero... non era mai successo... forse è un segno del cielo! La mano del destino che viene a fermare la mano suicida... a ricordarmi che il tempo, la vita, si possono fermare, ma che poi non si può tornare indietro! Oh! grazie, mano del cielo benedetta... Mia cara pendolona, mi hai salvato la vita! (Si avvicina alla pendola, e l'abbraccia con trasporto, quasi fosse una persona in carne ed ossa).

La pendola continua a suonare e a un certo punto sembra davvero diventata viva.

VOCE LADRO (evidentemente non riesce a trattenere gli ahi di dolore procuratigli dalla grossa pendola sbattuta sulla testa) Ahi ahi!... Porco Giuda!... basta!

UOMO (facendo un balzo indietro, e andando ad

122

Page 123: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

abbracciare la Donna che è letteralmente impallidita dal terrore) Il destino!!

LADRO (esce massaggiandosi la testa) Ahi! che botta, che botta! Buonasera... Scusate, non avreste per caso dell'acqua vegetominerale?... Mi stanno venendo su certi bozzi!

DONNA (scandalizzata) Bozzi! Che destino volgare!UOMO Ma si può sapere chi è lei? Che cosa fa in casa

mia? Risponda o glieli faccio passare io i bozzi...DONNA Ti prego, non essere volgare anche tu... Dopo

tutto che cosa ti costa dargli un po' di acqua vegetominerale...

LADRO Andiamo, per un po' di acqua vegeto...UOMO (più che mai deciso puntandogli la pistola) Allo-

ra, vuole proprio farmi perdere la pazienza? Chi è? chi è?

LADRO (terrorizzato) Glielo dico subito... sono il... mari-to... insomma, quella donna che ha telefonato prima è mia moglie... e io sono il marito.

UOMO Ah...lei è il marito...bravo!LADRO Sì... sì... ci siamo sposati in chiesa.UOMO Mi fa piacere, così avrà la fortuna di essere sep-

pellito in un suolo consacrato...LADRO Come seppellito!... E no, e no... Lei non può far-

mi fuori così... (Rivolgendosi alla Donna) Non ha il diritto... Signora, lei è testimone che io sono disarmato... Guardi che se mi spara avrà delle grane: articolo 127 del codice penale... lei può sparare al massimo per aria se io scappo... ma siccome io non scappo, lei non può. L'avviso che è omicidio premeditato!

123

Page 124: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

DONNA Ah, la sapete lunga sulla legge voialtri... Sicuro, la legge è sempre dalla vostra... ma se tutti si decides-sero a spararvi alla schiena come si fa con le spie di guerra... (Rivolta all'Uomo) Ecco che cosa devi fare; sparargli alla schiena!... (Al Ladro) E lei si volti, per favore.

LADRO Mi spiace, ma io non ho nessuna voglia di gioca-re alla guerra! Chiamiamo la polizia piuttosto...

UOMO Ah! Furbo lui! Chiamiamo la polizia! La polizia constata l'adulterio, noi siamo spacciati, e lui si prende il premio.

LADRO Io mi prendo il premio? e da chi?UOMO Da mia moglie.LADRO Ma lei è matto... io non so neppure chi sia sua

moglie...DONNA Che ipocrita... non la conosce? Sparagli subito,

ti prego. Mi fa ribrezzo...UOMO Un momento. (Indicando la pendola) Da che ora

stava qui dentro?LADRO Dalle undici e quarantasette e ci sono entrato

giusto quando siete arrivati voi. Perche?UOMO Allora se è stato sempre dentro 1’orologio, non

ha potuto telefonare! Forse se ci sbrighiamo, possiamo ancora salvarci.

DONNA Già, salvarci, con lui che andrà a spifferare tutto!

LADRO (senza capire di che si stia parlando, pur di allontanare la minaccia) No, no, io non spiffero parola d’onore... non spiffero... non son capace... (soffia nella canna della pistola che gli sta a pochi centimetri dalla bocca come fosse un piffero)...

124

Page 125: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

vede?! !UOMO Del resto, se Io ammazziamo, sarebbe una prova

troppo evidente.DONNA Potremmo ferirlo gravemente.UOMO A che servirebbe?LADRO È quello che dico anch'io, a che servirebbe?DONNA Lo so io a che servirebbe. Se si riuscisse a pren-

dergli un determinato nervo. (Lo tocca dietro la nuca) L’epistrofeo, per esempio, che passa proprio qui dietro, fra l'atlante e l'epistrofeo, perderebbe completamente la memoria

UOMO Ma ne sei sicura?DONNA Sicurissim. In ogni caso gli prenderebbe sempre

la paralisi, non potrebbe più parlare e per noi andrebbe bene lo stesso.

LADRO (si sente già la paralisi addosso)Non ci sarebbe un'altra maniera, un po’ meno pericolosa? Su signora, si faccia venire un’altra idea… lei è così brava!

DONNA (lusingata) Sì forse ci sarebbe un’altra soluzione: ubriacarlo! Nessuno crederebbe alla testimonianza di un ubriaco!

UOMO È vero! L’ho sempre detto che sei una donna formidabile!

LADRO (tirando il fiato) Sì, sì, la signora è molto formidabile… L’avevo capito subito io… (Fregandosi le mani) Allora cosa si beve? Se per voi fa lo stesso io preferirei del vino rosso, il bianco mi dà acidità… fin da bambino mi ricordo…

UOMO No, no, niente vino, ci si mette troppo tempo; è meglio con whisky o con gin: tre bei bicchieri, e sei sistemato.

125

Page 126: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

LADRO Veramente... a me l'whisky non mi va tanto, sa di petrolio.

DONNA (ha preparato un bicchiere pieno) Questo non sa di petrolio, è vero scozzese. (Glielo porge).

UOMO Com'è? com'è? LADRO (assaporando con fare da intenditore) Ottimo!

Davvero speciale!UOMO (bevendo a sua volta) Sfido io che è buono,

vorrei vedere: cinquemila lire alla bottiglia. LADRO Me ne dà ancora un goccio? UOMO (al Ladro che gli porge il bicchiere per farselo

riempire di nuovo) Ehi, andiamoci piano!... Se se lo tracanna in quel modo, noi che cosa ci beviamo?

DONNA Non essere meschino, ti prego... e poi è lui che deve ubriacarsi, no?

LADRO E sì, sono io... (Facendosi più ardito) Ma se volete, sbronzatevi pure anche voi. Ah, ah, ah (ride) se Io racconto a mia moglie, non ci crede... (Il ricordo della Moglie gli blocca il sorriso) A proposito di mia moglie, che cosa siete andati a dire che era così arrabbiata. Mi avete certamente messo in un bel pasticcio voi due... ma adesso mi fate il piacere di telefonarle subito e di spiegarle l’inghippo.

UOMO L'inghippo? L'inghippo di che?LADRO Sì, insomma che siete stati voi due ad

ubriacarmi… per non farmi parlare… di che cosa poi, lo sapete soltanto voi.

DONNA Ah il furbacchione, vuole un testimone... avevi ragione tu, è meglio sparargli addirittura… e non pensarci più.

UOMO Sì... sì... è meglio. (Va per prendere la pistola

126

Page 127: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

cheha lasciato sul mobiletto bar, ma il Ladro è oiù svelto di

lui e la afferra puntandogliela contro)... Ehi... non facciamo scherzi.

LADRO Siete voi che la dovete piantare di fare scherzi… Prima mi fate stare un’ora in quel catafalco a prendermi le pendolate in testa, poi mettete su mia moglie contro di me, poi mi volete fa diventare paralitico, con l’epistrofeo. Ma volete piantarla, sì o no? Io sono venuto qui per rubare, mica per fare il pagliaccio!

UOMO Per rubare?

127

Page 128: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

LADRO Sicuro, sono ladro, ma serio.DONNA (divertita) Ladro? Adesso salta fuori che è un la-

dro! Ma mi faccia il piacere! Dov'è la mascherina nera, il maglione a righe, e le pantofole di feltro?

UOMO Già, dove sono?LADRO Mascherina nera? Pantofole di feltro? Ma io

mica vengo fuori da una vignetta della Domenica del Corriere. E poi che ne sapete voi di ladri?

DONNA Per sua norma e regola, io so tutto sui ladri... Mi ero preparata per il quiz della televisione... e proprio sui «delitti e furti celebri»...

UOMO Ah, adesso capisco da dove viene tutta la tua cul-tura sugli usi e costumi della pistola! (Al Ladro) Mi dispiace per lei ma è cascato male, è meglio che si scelga qualche altro mestiere, perché questo non attacca.

LADRO Senta, lei che fa tanto lo spiritoso, non ha mai sentito parlare di una certa banda Martello.

DONNA (col tono di chi ripete a memoria) Banda Martello, composta dal Mangia, dal Serafini e dal Tornati Angelo detto lo Stanca...

LADRO Tornati Angelo detto lo Stanga e non stanca... Stanga che vuol dire lungo...

DONNA Lungo... mi faccia il piacere... Ma se era picco-lino!

UOMO (tanto per dir qualcosa) E dica almeno piccoletto, no?

LADRO Perché, io le sembro piccoletto?UOMO Ma che c'entra lei?LADRO C'entro e come! Perché, se non le spiace, Tornati

Angelo detto lo Stanga, sono io! E se non ci crede,

128

Page 129: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ecco qui la mia carta d'uscita dal Santo Stefano in Vittore. (Estrae una tessera) Ci ho passato tre anni se non le spiace!

DONNA (illuminandosi dopo aver dato un'occhiata al documento) Ma è meraviglioso, è proprio lui, lo Stanca ... pardon... lo Stanga! che piacere! Lei permette, vero? (Lo abbraccia, lo bacia sulle guance) Un ladro, un ladro vero... non mi era mai capitato! Si lasci guardare...

UOMO (geloso) Ma che fai adesso? Questo mascalzone viene qui a rubare in casa mia... e tu lo baci... È disgustoso!

DONNA Ti prego! Modera i tuoi termini. «È disgustoso...» che ne sai tu? Hai mai baciato un ladro?

UOMO NO.DONNA E allora? Prova, e poi mi dirai se è proprio di-

sgustoso come dici! (Si sente il trillare di un campa-nello). Chi può essere?

LADRO Scommetto che è ancora mia moglie. (Alzando il ricevitore) Anzi, mi farete il piacere di spiegarle... Pronto, Maria? Hai fatto un bel pasticcio tu, a voler telefonare! Ti avevo avvisata che quando sono sul lavoro devi lasciarmi in pace, non mi devi disturbare, anche se la casa va a fuoco. Voglio che tu te ne stia tranquilla a casa, capito?

UOMO Ma non è il telefono... è il campanello del portone.

LADRO (guardando con odio il ricevitore) Ah, ecco per-ché mi lasciava parlare! (Riattacca).

UOMO (apre la finestra e si affaccia) Chi è?

129

Page 130: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VOCE DONNA E chi vuoi che sia, sono io, Anna.DONNA (impallidendo) Oh, cielo... questa volta è

proprio sua moglie...UOMO (cercando di essere il più possibile naturale) Ah,

sei tu cara... Non ti aspettavo... ma come mai, che ti è successo?

ANNA Domando a te cosa è successo! Mi ha telefonato una pazza... coprendomi d'insulti.

LADRO Una pazza! È mia moglie... l'avrei giurato!ANNA Ma cosa aspetti ad aprirmi?UOMO Ti apro subito... (Staccandosi dalla finestra) Ci

voleva anche questa... e adesso che le raccontiamo?LADRO Ah per me... io me la batto dalla finestra...UOMO (afferrandolo per il bavero) E no, caro mio...

troppo comodo... è per colpa sua e di sua moglie che siamo in questo bel pasticcio e tocca a lei tirarci fuori!

LADRO Io? E come faccio?UOMO (rivolgendosi anche alla Donna) Un momento...

Forse se voi due vi faceste passare per marito e mo-glie... saremmo a cavallo!

DONNA Ma come? Sposata con lui, con un uomo che non conosco nemmeno?

UOMO Non preoccuparti, l'amore verrà in seguito! E poi è sempre meglio passare per la moglie di un marito falso che per l'amante di un marito vero! (Accingendosi ad andare incontro alla moglie) E adesso mi raccomando, non fate scherzi altrimenti... (Con fare minaccioso si mette in tasca la pistola che stava sul tavolo. Esce).

DONNA Mio Dio, che guaio... Si alzi, si faccia vedere.

130

Page 131: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

(Osservando il Ladro da capo a piedi) Ma non aveva un abito un po' meno squallido da mettersi? Andiamo, quando si va in mezzo alla gente... bella figura mi fa fare... lo sa che quando il marito è in disordine la colpa è sempre della moglie?

LADRO Lo so, ma io una cosa del genere non l'immaginavo... ad ogni modo a casa ho un abito a righini, vado a prenderlo.

DONNA No. (Guardandogli le tasche rigonfie) Ih! questi bozzi! !

LADRO (atteggiandosi a manichino da vetrina) È proprio un modello così, signora!

ANNA (la voce si sente venire dall'esterno) Allora si può sapere che cos'è questa storia? Chi c'è in casa con te?

UOMO Adesso ti spiegherò... c'è stato un equivoco ma adesso è tutto risolto...

ANNA Che equivoco? Piuttosto tu non dovevi essere da tua madre? Che ci fai in casa?

UOMO (entrando seguito dalla moglie) È appunto quello che volevo spiegarti... Permetti? Il mio amico... il dottor Angelo Tornato...

LADRO (correggendo seccato) Tornati...UOMO (sorridendo amaro) Sì, scusa! Tornati e signora...LADRO È stato suo marito a farci sposare! L'amore verrà

in seguito, l'ha detto lui.UOMO (riparando) Già, quando ero ancora vicesindaco!DONNA Ci voglia perdonare per l'invasione... e a

quest'ora poi, davvero sconveniente... ma abbiamo dovuto ricorrere per forza a suo marito perché... è successo... ecco vede...

ANNA (interrompendola seccata) Ma, piuttosto mi dica,

131

Page 132: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

è lei che mi ha telefonato?UOMO (intervenendo con foga) Sì, sì! È lei... ma devi ca-

pire, la poverina era così sconvolta!DONNA Mi perdoni, signora, ma è stata la gelosia a

farmi perdere la testa, chissà perché mi ero convinta che mio marito avesse una relazione proprio con lei... Ma adesso che la vedo, mi domando come ho potuto pensare una cosa simile...

ANNA Perché, le faccio un'impressione tanto sgradevole forse? Dica pure che sono un mostro già che c'è!

DONNA Ma no, signora, non volevo affatto dire questo! Anzi, lei ha un aspetto talmente distinto... che, cono-scendo i gusti piuttosto volgari di mio marito...

LADRO Come, io ho i gusti volgari?ANNA Mi spiace che lei si senta piuttosto volgare, mia

cara, visto che suo marito l'ha sposata, ma ciò non si-gnifica che lei mi debba considerare talmente in basso da mettermi con un uomo come il suo qui presente consorte!

LADRO Adesso basta, prima volgare... poi in basso qui presente!!

UOMO (con l'evidente intento di sdrammatizzare il conflitto) Be', ora non esagerare, cara, non sarà un granché, è vero, ma può anche piacere!

ANNA Eh bravo, bell'esemplare di marito che ho sposato! Invece di sentirsi offeso perché si è dubitato dell'onestà della propria moglie, insiste perché io trovi piacente il mio presunto amante! Ma è pazzesco!

DONNA Ma no, signora, suo marito non intendeva que-sto, ma voleva dire che una donna, quando è

132

Page 133: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

innamorata, pensa sempre che il proprio marito, anche se di gusti piuttosto volgari, possa piacere ad altre donne.

ANNA Bel modo di ragionare davvero! Come dire che siccome mio marito piace a me, deve piacere per forza anche a lei, per esempio! Già che c'è signora, perché non se lo prende addirittura come amante!

DONNA Grazie, no no.ANNA (rivolta al Ladro) E lei non dice niente?LADRO A dir la verità, anch'io preferirei prenderla come

amante, la signora, invece che per moglie... sempreché suo marito non avesse niente in contrario... del resto è lui che deve decidere... è lui che ci ha sposati!

ANNA (scoppiando a ridere divertita) Ah, ah... spiritoso, spiritoso davvero; adesso capisco perché sua moglie ha paura delle altre donne... Gli uomini spiritosi sono i più pericolosi... soprattutto se hanno gusti volgari!

LADRO (alla Donna) Mi ha detto volgare un'altra volta!DONNA (con affettuoso trasporto accarezzandolo) Ah si,

è davvero pericoloso... lei non immagina quanto!UOMO (seccato) Be', adesso non esageriamo... (Correg-

gendosi) Tutti gli uomini, chi più chi meno, sono pericolosi!

ANNA Non è certo il caso tuo, tesoro! (Guardando com-mossa il Ladro e la Donna che si tengono le mani nelle mani teneramente) Ma guardali come sono carini... sembrano proprio sposini freschi freschi! State proprio bene insieme... vero caro?

UOMO (perdendo le staffe) Sì, ma adesso... forse è meglio salutarci... è un po' tardi...

133

Page 134: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ANNA Non essere villano, ti prego... non fate complimenti, restate quanto vi pare. Anzi perché non beviamo qualcosa?

LADRO Sì, benissimo, l’whisky di prima... (Afferra la bottiglia).

DONNA (gli fa cenno di no) Troppo gentile... ma abbiamo già approfittato abbastanza della vostra cortesia... (Il Ladro si mette la bottiglia in tasca). E poi è davvero tardi, non vorrei che mio marito tornasse e non... (riprendendosi) ritornasse troppo tardi a casa... Abitiamo talmente distante, dall'altra parte della città, e lui deve alzarsi molto presto domattina... vero, caro?

LADRO Eh?ANNA Ma allora perché non rimanete addirittura qui da

noi a dormire; abbiamo giusto una camera libera... su via, diglielo anche tu caro!

UOMO (soprapensiero) Sì, ma perché non rimanete qui a dormire? (Riprendendosi) Ma cosa mi fai dire? Forse loro preferiscono...

LADRO Sì, sì, noi preferiamo moltissimo.ANNA Bravo, hai visto? preferiscono restare! Lei non

immagina che piacere mi fa...DONNA (tentando l'ultima resistenza) Ma veramente...

siamo qui senza niente, e mio marito senza pigiama non riesce a dormire!

ANNA Se è per quello (rivolta al marito) gli darai uno dei tuoi pigiama, quello nuovo, vero, caro?

UOMO (disperato) Sì!ANNA Venga, signora, le faccio vedere la camera... Vi

troverete proprio bene... ne sono sicura! (Al Ladro)

134

Page 135: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Gliela rubo un attimo.

Le due donne escono, i due uomini rimasti soli si guardano, l'uno con imbarazzo, l'altro con un certo odio; il primo a parlare è il padrone di casa.

UOMO C'era proprio bisogno di fare tanto lo spiritoso? Don Giovanni da strapazzo che non è altro... ma non crederà di dormire davvero con la mia... e con il mio pigiama... Se lo levi dalla testa!

LADRO E chi se l'è messo in testa! Chi ha avuto la bella idea di farmi passare per il marito della sua amica? E poi fa il nervoso... Un povero disgraziato viene qui per guadagnarsi il pane... non solo non gli lasciano portar via neanche una sveglia rotta, ma lo obbligano a tener mano alle balordate del padrone di casa! Eh no, eh no, mi dispiace, ma adesso mi fa il piacere di telefonare subito a mia moglie... anzi prima chiamiamo la sua di moglie e le spifferiamo tutta la verità... e poi chiamerò anche il questore! Sempre meglio l'interrogatorio del questore che quello di mia moglie!

UOMO Ma sentilo il galantuomo, si sente offeso! Lo ab-biamo disturbato nel suo santo lavoro! Ma ripareremo subito. È venuto qui per rubare? e allora rubi, avanti! (apre il cassetto dell'argenteria) ... rubi, ci sono anche dei cucchiaini d'oro... s'accomodi!

LADRO (estrae il sacchetto dalla tasca, lo spiega ma poi ci ripensa) No, grazie, ma rubare in questa maniera non mi va tanto... Grazie, sarà per un'altra volta... (L'Uomo comincia a innervosirsi e fa il gesto di estrarre la pistola dalla tasca). Se proprio insiste...

135

Page 136: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

(Afferra delicatamente un cucchiaino) Ecco... Tanto, tanto per gradire... (Se lo ficca nel taschino della giacca).

UOMO (estraendo la pistola, minaccioso) Ho detto di ru-bare... e a manbassa, non permetterò mai che lei vada in giro a dire che a casa mia si ruba male... che si sfruttano i ladri!

LADRO Non l'ho mai detto.UOMO È il tipo di dirlo... avanti, prenda anche questi...

(Apre un cassetto e gli porge una manciata di cucchiai d'argento).

LADRO Non vorrei approfittare della sua gentilezza, della sua bontà...

UOMO Non si faccia scrupoli, avanti...

In quel preciso istante entra la Moglie del ladro che, vedendo il marito sotto il tiro della pistola del padrone di casa, non può fare a meno di lanciare un grido disperato... di gettarsi fra i due abbracciando il marito.

MOGLIE DEL LADRO Ah, no! Per carità, signore, non am-mazzatelo. Vi darà indietro tutto, ma non ammazza-telo.

LADRO Maria!!! Da dove sei passata?MOGLIE DEL LADRO C'era il portone aperto...LADRO E io, disgraziato, che mi sono arrampicato per

tre piani per arrivare qui!MOGLIE DEL LADRO Perdonami... è tutta colpa mia, lo

so... l'ho capito troppo tardi... Ma adesso è meglio che tu restituisca tutto al signore... E poi, anche se ti daranno qualche mese, siamo sotto le feste e in questi

136

Page 137: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

giorni non si sta neanche tanto male... Dànno perfino il panettone e i mandarini... Ti prego, fatti arrestare!

UOMO Ci voleva anche la moglie!... E adesso che cosa dico a mia moglie quando verrà a sapere che lei ha due mogli!

MOGLIE DEL LADRO Chi ha due mogli?LADRO (col terrore che gli falsa la voce) ... Ma io non

c'entro niente, eh? È stato lui che me l'ha data in moglie, per paura che sua moglie venisse a sapere che non era mia moglie... ma una moglie...

MOGLIE DEL LADRO (strappando la pistola dalle mani del padrone di casa e puntandola verso il marito) Ah, brutto traditore, spergiuro, assassino... e io che stupida credevo che tu te la facessi con sua moglie e invece hai già un'altra moglie... che non è neanche sua moglie... ma io ti ammazzo... (Cerca di levare la sicura) Come si fa? come si fa?

UOMO Non si fa niente! (Strappa la pistola) Per carità, non faccia tanto baccano... Se ci sentono le altre due mogli... io sono rovinato è vero... ma anche suo marito... Mi stia a sentire, la prego: non le sto a spiegare il perché e il percome. Sarebbe troppo lungo... ma insomma se vuol salvare suo marito... stia calma. (Si sentono alcuni passi che si avvicinano). Accidenti... eccole... adesso che inventiamo?

ANNA (entrando) La sua cara mogliettina, signor Torna-ti... la sta aspettando... ho portato anche il pigiama per lei perché se aspettavo che mio marito... (Si arresta stupita nel vedere la nuova ospite che il marito e il Ladro cercano dì nascondere alla sua vista) ...Ho... ma scusa, caro... chi è la signora?

137

Page 138: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO (fingendo di cadere dalle nuvole) Chi?MOGLIE DEL LADRO Sono una moglie... Permette? Maria

Tornati...ANNA Ma come? Un'altra moglie?UOMO (intervenendo rapidissimo per salvare il

salvabile) Sì, cara, volevo appunto spiegarti prima... la signora... sarebbe...

MOGLIE DEL LADRO Che sarebbe... sono la moglie!UOMO Appunto, sono la moglie... è la moglie del signo-

re... (Guardandola con cattiveria, quasi volesse ipnotizzarla) La prima moglie del mio amico Tornato...

LADRO (correggendo) ... ti.UOMO (incerto) ... to-ti.LADRO ...ti-ti-ti. Tornati.UOMO La prima moglie dalla quale Tornati ha divor-

ziati...LADRO ... to.UOMO ...to.

La Moglie del ladro vorrebbe interrompere, ma il ma-rito le dà di gomito.

ANNA Siete stranieri? LADRO Eh?... no, non siamo... ANNA Allora come avete potuto divorziare? LADRO (chiedendo aiuto al padrone di casa) Eh?

potuto? UOMO (chiede aiuto alla Moglie del ladro) Potuto? ANNA Ah!... ho capito... il tuo amico lavora nel cinema! UOMO Sì, sì, sì, lavora nel cinema... è un produttore ci-

nematografico.

138

Page 139: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ANNA Produttore?... E che genere di film fa? (Accorgen-dosi del sacco che tiene in mano) Scusi, che cos'è quello? (Apre il sacco) Ma è la mia argenteria! Cosa stavate facendo?

LADRO Rubavamo...UOMO Noo! Mi stava raccontando il soggetto di un suo

nuovo film... dove c'era la scena di un furto... e mi faceva vedere...

ANNA Oh, che interessante! Allora lei è specializzato. LADRO Sì, di padre in figlio ormai... ANNA E sua moglie? MOGLIE DEL LADRO No... io no, mio marito non vuole,

mi lascia sempre a casa... ANNA No, dicevo... com'è questa storia del divorzio... sesono divorziati come mai sua moglie è ancora sua mo-

glie?... anzi, e adesso ne ha due!UOMO Appunto... si è divorziato... si è risposato... ma

poi lo Stato, impugnando il diritto canonico, non ha ritenuto valido il divorzio pur avendo in un primo tempo, impugnando il diritto civile, ritenuto valido il secondo matrimonio... così... così che il poverino si trova ad essere nello stesso tempo bigamo, concubino, pubblico peccatore e cattolico osservante...

MOGLIE DEL LADRO Ma come? (Al marito) E tu non mi dicevi niente?

LADRO Ma io non lo sapevo... (Rivolto al padrone di casa) Com'è che sono bigamo osservante? !

L'Uomo spinge il Ladro lontano dalle donne.

ANNA Eh, cara signora... certe cose è meglio non

139

Page 140: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

saperle... tanto, anche quando si sanno non ci si capisce niente... Poverino... e adesso chissà come andrà a finire... gli faranno magari il processo e lo manderanno in galera come un ladro qualsiasi!

UOMO Già, come un ladro di stoviglie (con intenzione) e tutto perché ha una moglie...

ANNA Come?UOMO Cioè due mogli...ANNA (rivolta al Ladro) A proposito, ma l'altra sua si-

gnora?... forse è meglio non farle sapere che è qui... (indica la Moglie) poverina anche lei... E poi come si farebbe! Anche mettendovi d'accordo, il letto è di una sola piazza e mezzo... e... ci stareste scomodi!

UOMO Non preoccuparti, cara... metteremo tutto a posto.MOGLIE DEL LADRO A posto un corno... Non crederete

di passarla liscia tanto facilmente...LADRO (vorrebbe prendere il sacco, ma è costretto ad

abbandonarlo per sospingere la Moglie verso la porta di sinistra) Sì, sì... ma adesso andiamo di là...

UOMO Venga, signora, le farò conoscere la moglie di suo marito... voglio dire... insomma, s'accomodi!

ANNA (guarda uscire i tre e scuote la testa con commiserazione) Povera donna!... (Accorgendosi delle bottiglie sparse sul tavolo) Dio che disordine... e come hanno bevuto... (Si versa da bere a sua volta).

In quel mentre un uomo si affaccia alla porta e sottovoce la chiama.

ANTONIO Anna... sei sola?ANNA Oh! Mio Dio!... Antonio... cosa t'è saltato in te-

sta? Vattene... vattene subito... c'è in casa mio

140

Page 141: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

marito!...ANTONIO Ma si può sapere cosa ci è successo? Per

telefono non ti sei fatta capire per niente... Cos'è questa storia di mia moglie che ti ha telefonato?

ANNA Niente, niente, è stato un equivoco... grazie al cie-lo! Ho ricevuto una telefonata da una donna... che mi insultava per via di suo marito...

ANTONIO E tu hai pensato che fosse mia moglie?ANNA Proprio così... io non conosco tua moglie e tanto

meno la sua voce... ho preso un tale spavento... Ma adesso non rimanere qui... Vattene... ci vedremo domani...

ANTONIO Ah, devo andarmene... e no, cara, non ci casco (avanzando verso il centro della stanza) ma a chi credi di darla a bere? La telefonata, l'equivoco, tuo marito che torna a casa, mentre invece dovrebbe essere da sua madre... e no, qui c'è sotto qualcosa... Tutto organizzato per mandare a monte il nostro appuntamento alla villa e per ritrovarci qui con un altro ... che non è certo tuo marito...

ANNA Ma sei matto, di'? Come puoi pensare queste cose?

ANTONIO Non mentire... e questi bicchieri? È chiaro... ci si preparava... spiritualmente... Dov'è... come si chia-ma?... È meglio per te, parla... (Afferrandola per le spalle) Chi è?

In quel preciso istante riappare il Ladro con il pigiama ancora sottobraccio. È tornato per riprendersi il sacco. Ma alla vista di quella scena e di quel nuovo ospite, spaventato, lascia cadere il sacco, al che l'uomo si volta.

141

Page 142: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

LADRO Disturbo? Volevo prendere questo sacco...ANTONIO Ah, eccolo... e col pigiama sotto braccio... già

pronto il signorino!LADRO (aggredito dall'uomo che lo ha afferrato per il

braccio) Ma scusi, a me me lo ha dato la signora... Ma se lo vuole lei, se lo prenda... mica c'è bisogno di strozzarmi, per un pigiama...

ANTONIO Lo so, lo so che gliel'ha dato lei... ed è per questo che adesso me la pagherete tutti e due. (Chiude la porta d'ingresso e si mette in tasca la chiave).

ANNA Ti prego... Antonio... stai commettendo un terri-bile errore... il signore è un amico di mio marito ed è qui nostro ospite con le sue mogli.

Dalle altre stanze giungono le urla delle due donne che evidentemente stanno litigando.

VOCI DUE DONNE E no, cara, non vengo mica giù dalla Val Brembana, io... non me la racconta giusta lei... cara la mia concubina... (Altra voce) Moderi i termini la prego... a chi concubina?

ANTONIO (mollando la presa) Sono le sue mogli? Ma quante ne ha?

Il Ladro fa un gesto con la mano come per dire «abbastanza».

ANNA (rivolta al Ladro) Oh, la prego... signor Tornati... non dica niente a mio marito...

LADRO No, no... io non dico niente... ANTONIO La ringrazio... e scusi per l'equivoco... LADRO Equivoco più, equivoco meno... tanto è la

142

Page 143: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

serata... ANNA Ma adesso vattene presto... dove hai messo la chiave?ANTONIO Qui nel soprabito. (Fruga nella tasca)

Accidenti... è scivolata in fondo alla fodera... c'era un buco nella tasca... ci voleva anche questa... (Si toglie il soprabito per riuscire meglio nell'operazione).

Tutti e tre si dànno da fare per riuscire a raggiungere la chiave che però sembra essersi animata e sìugge continuamente.

ANNA Eccola.. e no... me l'hai fatta scappare... LADRO Fermi, eccola... macché... ma dove s'è cacciata? ANTONIO Ehi, piano, mi strappate tutta la fodera... acci-

denti è andata nella manica...

Si odono delle voci arrivare dall'altra stanza sempre più vicine.

ANNA Eccoli che arrivano, e adesso come si fa? LADRO Senta, venga qua, ci sono stato io un paio d'ore.

(Apre la cassa dell'orologio) Non ci si sta mica tanto male... (Facendolo accomodare) L'avverto che fra poco suonerà il tocco... attenti al botto... e guardi che non si può fumare.

Entrano le due donne seguite dal padrone di casa. Sono piuttosto scalmanate.

MOGLIE DEL LADRO (rivolgendosi a quest'ultimo) Visto che loro non vogliono spiegarmi, adesso andiamo a casa e me lo spiegherai tu.

LADRO Perché vuoi andare a casa? Si sta così bene qui... sono così gentili... Guarda, mi hanno dato anche il pi-

143

Page 144: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

giama. Poi, anche volendo, non so proprio come si potrebbe uscire... manca la chiave.

MOGLIE DEL LADRO (scuotendo la porta) Ma per te non sarà difficile far saltare la serratura... è il tuo mestiere no?

Il Ladro tira fuori dalla tasca un enorme mazzo di chiavi.

ANNA (rivolgendosi al marito) Quante chiavi? Come mai?

UOMO Te l'ho detto, è produttore, e se un produttore non ha almeno un cinque o sei uffici... due o tre ville, un paio di pied-à-terre, che razza di produttore è?

In quel preciso istante il grande orologio a pendolo batte il tocco. Un gran botto, un grido, e il disgraziato inquilino del cassone esce imprecando.

ANTONIO Ahi! che male... la testa... ohiohiahi! LADRO Gliel'avevo detto... che faceva il botto! E adesso

non c'è neanche l'acqua vegeto minerale... DONNA (terrorizzata) Ma quello è mio marito. (Fa la di-

sinvolta) Ciao caro! ANTONIO Giulia... Cosa fai in questa casa? ANNA Come? Conosci la moglie del signor Tornati? ANTONIO La moglie di chi?... Ma non facciamo

scherzi... Giulia è mia moglie...UOMO (rivolgendosi alla moglie) No, no, cara, non ti

preoccupare... c'è stato un equivoco...LADRO Un altro equivoco? Oh, ma quanti questa sera!DONNA Tu mi dovrai spiegare che facevi in quell'orolo-

gio... (Al Ladro) C'era già quando c'era lei?

144

Page 145: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

LADRO (dopo un attimo di perplessità) Ma sa, è così buio là dentro!

UOMO Ma è chiaro... chiarissimo, solamente mi dovete permettere di spiegare l'equivoco... dunque...

LADRO Dunque... un corno... Qui non c'è nessun equi-voco... vi dico io cosa c'è c'è che...

Ma non fa in tempo a continuare che gli altri per paura che venga scoperta ogni loro tresca, lo interrompono subito.

ANNA Ma certo che c'è l'equivoco... è chiaro che c'è! ANTONIO Sì, sì, l'ho capito subito anch'io... anzi mi me-

raviglio che non se ne sia accorto anche il signore... è tutto un equivoco...

DONNA È così chiaro che lo capirebbe anche un bambino...

UOMO Dunque non c'è neanche bisogno di spiegarlo... Gli equivoci non si spiegano... altrimenti che equivoci

sarebbero?LADRO (alla moglie) Vieni, presto! MOGLIE DEL LADRO Aspetta, non tirarmi così.

Vanno verso la porta che il Ladro ha riaperto in precedenza. Passando vicino all'interruttore il Ladro spegne la luce.

ANNA Chi ha spento la luce?DONNA Che succede?ANTONIO Fermateli!... dove vanno quei due?DONNA È talmente pazzo che sarebbe capace di andare a

costituirsi... presto...UOMO Presto, fermateli, non lasciateli scappare...

145

Page 146: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

DONNA Sono usciti per il giardino... correte ! UOMO È impossibile... Ad ogni modo voi due andate da

quella parte... tu vieni con me. (Escono tutti. Silenzio. Dalla finestra appare la luce di una lampada tascabile. La luce avanza nella stanza fin ad inquadrare il sacco della refurtiva. Ma riecco i padroni di casa). È rientrato dalla finestra, il furbacchione! È tornato a riprendersi l'argenteria...

ANNA Prendetelo!DONNA Presto... tienilo!... non lasciarlo scappare... UOMO Accendi la luce!

Eseguono. Circondato dai quattro inseguitori appare un secondo ladro.

SECONDO LADRO (disgustato) Eh no! Eh no! Adesso in-cominciamo ad esagerare... Se vi mettete anche voi a fare le trappole... la finestra aperta, il malloppo pron-to... e poi ad un certo momento: tracchete... tutto in fumo... Eh no... così non vale... Io vado ai sindacati e buona notte.

TUTTI Noo!!!UOMO No, per carità, ci ascolti, c'è stato un equivoco.SECONDO LADRO Un che?TUTTI Un equivoco!!UOMO Ora, se lei permette, glielo spieghiamo...TUTTI Dunque...

Le prossime battute vengono recitate contemporanea-mente una sull'altra: il risultato sarà un gran vociare senza una sola parola comprensibile.

DONNA Questa sera stavo con mio marito... e ho

146

Page 147: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ricevuto una telefonata e sono corsa subito qui...ANNA Ero a Villa Ponente... suona il telefono e dall'altro

capo del filo sento una voce di donna che m'insulta...UOMO Ero da mia madre... stavamo mangiando... quan-

do... mi ricordo di colpo d'essermi dimenticate a casa le chiavi dell'ufficio.

ANTONIO Questa sera sono andato al cinema... sa, uno di quei polpettoni tutto d'amore e passione... quando...

Il Secondo Ladro aggredito da quel turbinio di parole indietreggia fino a trovarsi da prima seduto, poi lungo disteso sul divano ormai in balia dei quattro fedifraghi che parlano, parlano senza pietà.

147

Page 148: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Un morto da vendere

Farsa alla maniera delle comiche finali

148

Page 149: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Personaggi

UbriacoMarcoPadreMariaCliente

149

Page 150: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Un'osteria di campagna con due tavoli, parecchie sedie, un bancone sul fondo, qualche botte e molte bottiglie. Una pianola emette il suono di una polca. All'inizio dell'atto Marco e il padre stanno giocando a carte. Ad un altro tavolo sta seduto un ubriaco.

UBRIACO ...E invece io voglio giocare!... ecco!...MARCO Ho detto di piantarla!... noi con gli ubriachi non

ci giochiamo!PADRE ... Specie se non hanno soldi!...UBRIACO Ma perché dovrei avere soldi?... tanto vinco

io...PADRE Ma sentilo che faccia tosta!... Vince lui...UBRIACO Sì, vinco io, ma poi vi do indietro tutto... Gio-

chiamo solo per far passare il tempo...MARCO Ah sì, eh?... Be'!... mi dispiace, ma siccome noi

siamo per l'eterna giovinezza, facciamo di tutto per non farlo passare il tempo... così giochiamo solo a quattrini...

UBRIACO Solo a quattrini?... e a orologi d'oro, no?...PADRE A orologi d'oro?UBRIACO Sì, come questo, per esempio... oppure come

questo! (Estrae da una tasca due cipolloni con tanto di catena).

MARCO Accidenti!PADRE Fa' vedere... Sono una meraviglia... Ma da dove

saltano fuori?UBRIACO C'è questo che suona perfino le ore... È un ri-

cordo di famiglia.MARCO Perché? Tu hai famiglia?UBRIACO No: è un ricordo di famiglia di quello che me

150

Page 151: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

lo ha dato... Tanto che in principio non voleva mica mollarlo... ma poi io ho insistito...

PADRE È davvero un gioiello!... Di', me lo vendi?... Avanti, quanto vuoi?

UBRIACO Ah no!... I ricordi di famiglia non si vendono... al massimo si possono giocare a carte...

MARCO E va bene! Se proprio insisti... Siediti...PADRE A che gioco vuoi giocare?UBRIACO A quello che stavate giocando prima; quello è

un gioco che mi piace! ...PADRE A poker? Ma guarda che è un gioco difficile... È

un gioco nuovo...MARCO È un gioco che viene dall'America...UBRIACO Dall'America?... Ho un cugino io in America...

Chissà come sarà contento che gioco al suo gioco!...MARCO E allora accontentiamo il cugino d'America...

Chi dà le carte?... Le do io?... Le dà lui?... E va bene! Allora le do io! (Inizia velocissimo a distribuire le carte).

UBRIACO Alt! Quel mio cugino d'America diceva sempre che chi alle carte non «coppa» il mazzo, s'accoppia a un cieco e sposa un pazzo!...

PADRE Ma cosa vuol dire?...UBRIACO Ah, non lo so... so solo che bisogna che sollevi

le carte.PADRE Che malfidente! stai giocando con galantuomini,

mica con dei ladri!UBRIACO Se è per quello, io una volta sono stato in gale-

ra e ho giocato con della gente che diceva la stessa cosa... Tre carte...

MARCO Come? Dicevano di essere dei galantuomini?

151

Page 152: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UBRIACO No. Dicevano di essere dei ladri... Come dire che a carte non baravano come fanno i galantuomini.

MARCO Ah... ah... molto spiritosi... A chi tocca parla-re?... Tocca a lui? tocca a te? tocca a me? Va bene, tocca a me!

PADRE No! tocca a me: cinque per giocare...UBRIACO Dice dieci... (Posa un orologio in mezzo al ta-

volo).PADRE Dice dieci che ?...UBRIACO Dieci marenghi... Li vale, no?PADRE Li vale sì, ma noi a un gioco così forte non ci sia-

mo abituati... noi giochiamo solo di centesimi...UBRIACO Ma per una volta, giochiamo di marenghi...

tanto ve l'ho già detto che quando poi ho vinto ve li do indietro!

PADRE Ah, se poi ce li dài indietro!... Trenta marenghi per giocare!... (Conta i soldi da scommettere).

MARCO Trenta marenghi?... Ma sei impazzito!... No, no… mi dispiace, ma io sapete cosa vi dico?... Che se volete continuare a giocare in questa maniera, allora... cinquanta marenghi per giocare!... (Scarica una manciata di monete sul tavolo).

UBRIACO Ah... ah... che simpatico!... Cinquanta... dice cinquanta... (Getta sul tavolo anche il secondo orolo-gio).

PADRE Vedo... (Sospinge nel centro tutti i soldi che ha davanti) Accidenti che piatto... Sentite, un piatto come questo bisogna festeggiarlo...

UBRIACO Sì, sì, bisogna proprio fargli la festa...PADRE Maria!MARIA (da dentro) Sì, papà.

152

Page 153: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

PADRE Portaci una bottiglia di quello speciale!MARIA (entrando) Perché... Che cosa succede?PADRE Dobbiamo brindare al più bel piatto dell'anno!...MARIA Ci risiamo! Adesso vi mettete anche con gli

ubriachi! Ma non vi vergognate?! (Versa del vino nei bicchieri dei giocatori).

MARCO Ma questo non è un ubriaco qualsiasi!... È un ubriaco romantico, pieno di ricordi, ricordi di famiglia.

PADRE Che beve per dimenticarli e... gioca per perderli... Evviva i ricordi perduti!

MARCO Salute!PADRE Attento che questo è un vino che va al naso!UBRIACO È vero! Accidenti come pizzica!PADRE Pizzica !... Pizzica !.. .TUTTI Etcì! Etcì! Etcì! (Starnutano violentemente e

spengono la candela che sta sul tavolo causando un buio assoluto).

PADRE Luce! Luce!UBRIACO Scusate, non ho fatto apposta...MARIA Aspettate che accendo... (Riaccende la candela).UBRIACO Finalmente! Meno male che è tornata la luce

perché a me il buio fa un'impressione... che poi rimango impressionato anche quando c'è la luce...

PADRE Allora scopriamo le carte...MARCO Tocca a me per primo...Tris di re...PADRE Mi spiace per te, ma il piatto è mio... tris d'assi... UBRIACO A me spiace per tutti e due ma è mio... perché

ho poker di fanti... PADRE Accidenti che fortuna! MARCO Fai un po' vedere; sono anni che non vedo un

153

Page 154: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

poker di fanti...UBRIACO E allora lustratevi gli occhi... uno due tre e... MARCO Ma questo non è un fante... è un re... hai visto

male... PADRE È stata una svista... è successo anche a me, una

volta...UBRIACO Eppure sono sicuro che...MARIA ... Eh... quando si è sbronzi non si dovrebbe mai

giocare... la vista fa certi scherzi...PADRE (strizzando l'occhio) E non solo la vista!...UBRIACO Be'!... l'importante è non prendersela... come

diceva sempre mio nonno quando c'era in giro la «spagnola»... Se mi aspettate un attimo vado a procurarmi dei soldi e ricominciamo a giocare.

PADRE Siamo sempre ai tuoi ordini...

Marco e il Padre ridono mentre il poveraccio esce.

MARIA Bella prodezza! C'è proprio di che vantarsi... Ma verrà il giorno che incontrerete anche voi il vostro castigamatti!

MARCO Ma che cattiva che è stasera tua figlia!... Che le succede? Prendersela così per uno scherzetto che ab-biamo combinato ad uno stupido!

MARIA Già, perché quegli altri che vi è capitato di im-brogliare fino adesso erano dei furbi...

MARCO Be', adesso cara non esageriamo... Parli come se avessimo imbrogliato un reggimento... Gira e rigira erano sempre quei due o tre clienti di passaggio...

PADRE ... Che se non ci fossero stati loro... con quella miseria di guadagno che si fa sul vino, avrei già dovuto chiudere da un pezzo!

154

Page 155: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARCO Il guaio è che incominciano a marcar visita an-che quelli... Con questa maledetta mania che hanno tutti di andarsene a lavorare in Francia, verrà il giorno che in questo disgraziato paese non ci resterà più nessuno... E allora i polli li troveremo solo... nei pollai!

MARIA E quello sarà un gran giorno!...PADRE Figlia ingrata!... E tu davvero vorresti vedere tuo

padre giocare a «trassette» con le galline?MARIA Ma io non voglio niente... Vorrei solo poter vive-

re in un modo un po' meno stupido...PADRE Perché?... Cos'è che non ti va?... Ti dà fastidio

che io giochi a carte?MARIA No. Mi dà fastidio che io debba dipendere dalla

tua mania per il gioco... tanto da volermi costringere a sposare questo tuo socio di imbrogli... per il solo fatto che ti fa comodo tenertelo vicino...

PADRE Ti ho già detto che non ti voglio sentir fare certi discorsi davanti al tuo fidanzato... all'uomo che io ti ho consigliato come marito soltanto perché stimo...

MARIA ... come imbroglione...PADRE Come imbroglione... Insomma, basta!... Lo sti-

mo... perché lo stimo... E poi perché ti vuol bene e... pur di averti in moglie... farebbe qualsiasi cosa...

MARIA Sicuro... qualsiasi cosa... Perfino pagare i clienti di passaggio perché si fingano polli e tu possa così illuderti di averli imbrogliati...

PADRE Come, fìngersi polli ?... Cosa stai dicendo ?MARIA Sto dicendo la verità. Perché quei due o tre clien-

ti che ogni tanto bazzicano da queste parti in fatto di barare ti possono dare delle lezioni come e quando

155

Page 156: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

vuoi... Avanti, Marco, digli la verità!MARCO E va bene, è vero... eravamo d'accordo... Li pa-

gavo perché facessero i bari all'incontrario... Ma l'ho fatto solo per amore di tua figlia...

PADRE No, no... non è vero... Tu, il mio migliore amico, non dovevi farmi truffare in quel modo dai miei clienti... Io che li ho sempre imbrogliati lealmente!

MARCO Perdonami, ma era l'unico mezzo perché tu mi scegliessi come socio e quindi come marito della tua Maria...

PADRE ... E mi hai fatto imbrogliare anche da quell'ubriaco... È troppo!...

MARCO No, te lo giuro... dall'ubriaco, no!... Era la prima volta che lo vedevo... quello era un pollo vero...

MARIA Un pollo ubriaco... È già una bella soddisìazio-ne!

PADRE Ti prego, Maria... non ridere del dolore di un pa-dre... un padre pollo... che vergogna! E io che credevo di essere il più bel baro della provincia!

MARCO Be', adesso non è il caso di prendersela in quel modo... A parte che come imbroglione sei sempre da rispettare, non è detto che uno di questi giorni ci capiti un merlo grosso, come si dice... e allora... Non dimentichiamo che domani è giorno di mercato... potrebbe darsi...

MARIA Ma si, papà... non avvilirti... e scusami se sono stata un po' cattiva poco fa... Vedrai che verrà anche per te il giorno buono... E ti prometto che d'ora in poi non mi lamenterò più... anzi, ti aiuterò a spennare tutti i polli che vorrai...

PADRE No, no... È inutile che cerchiate di consolarmi.

156

Page 157: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Ormai ho perso ogni speranza... Sono anni che aspetto che un bel merlo pieno di quattrini entri da quella porta...

In quel momento entra un Cliente.

PADRE, MARIA e MARCO Il merlo!CLIENTE Come?MARIA Volevamo dire... Ben arrivato, s'accomodi... in

che cosa possiamo servirla?CLIENTE Avete da dormire?PADRE No. Solo da bere e da giocare.CLIENTE Da giocare?MARIA (correggendo il Padre) Mio padre vuol dire che

questa non è una locanda, ma soltanto un'osteria...CLIENTE Accidenti!... È da questa mattina che sono in

viaggio e adesso rischio di dormire all'addiaccio... Ma che razza di paese è questo che non ci si trova un alloggio? Chi me lo ha fatto fare di venirci!...

MARCO Appunto: chi glielo ha fatto fare?... Volevo di-re... come mai da queste parti?...

CLIENTE Ah, se fosse stato per me, non ci sarei venuto di certo... Ma vedete, mio padre è un commerciante di bestiame e mi ha ordinato di venire al mercato che si terrà domani in questo maledetto paese, per vedere se è il caso di comperare qualche mandria...

PADRE Qualche mandria?...CLIENTE Sì, un centinaio di capi in tutto, non di più...MARCO Non di più!!... e pagati per contanti, magari?...

I tre, man mano che il dialogo si fa interessante, si dànno da fare per servire il Cliente: sedia, sgabello, vino, ventaglio.

157

Page 158: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

CLIENTE Per contanti, si intende... Conoscete l'ignoranza e la malfidenza degli allevatori... Se non vedono il te-stone del re, non mollano...

MARIA E poi dicono che da queste parti i contadini sono anarchici...

PADRE E, sono anarchici, sì... dal momento che vogliono la testa del rè… Tutti ridono.

CLIENTE Ah, siete proprio simpatici... peccato non poter rimanere di più in vostra compagnia... ma purtroppo dovrò rimettermi in cammino... mi hanno detto che qui vicino c'è un convento di frati... Forse lì troverò da dormire...

MARCO Ah... ma non è mica tanto vicino... ci vorrà al-meno un'ora di buon passo... e se fossi in lei non mi ci arrischierei... se, come credo di aver capito, ha qualche soldarello addosso... Con tutti i briganti che circolano da queste parti...

CLIENTE Circolano briganti?MARCO Sicuro... Proprio oggi ho sentito dire che il Ma-

gnaccio è tornato a farsi vedere nella zona... E quello mica scherza... Ha ammazzato più gente lui su queste strade che non pidocchi Napoleone sulla sua giacca!

CLIENTE Già... ne ho sentito parlare anch'io di questo Magnaccio... del resto, che cosa posso fare?... E tutto per colpa di questi maledetti quattrini... (Estrae un malloppo di fogli di banca. Gli occhi dei due imbroglioni quasi schizzano dalle orbite).

PADRE Maledetti!... Quanti maledetti!... (Allunga le ma-ni per toccarli, ma Marco lo trattiene).

MARCO Non ho mai visto tanti maledetti in una volta sola!...

158

Page 159: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARIA Forse si potrebbe rimediare in qualche modo... Non possiamo lasciarlo andare in giro col rischio di farsi portare via tutti quei soldi dal primo venuto...

PADRE Giusto. Altrimenti noi che ci stiamo a fare?... di-co... altrimenti dov'è la fratellanza degli uomini... se non si cerca di dare asilo al povero viandante indifeso... Perché lei è indifeso, vero?

CLIENTE Come?PADRE Sì, dico, non è che ha armi addosso?...CLIENTE NO...PADRE Meglio così... CLIENTE Perché meglio così?MARIA Perché... se era già difeso, noi come potevamo

difenderla?...

Tutti ridono.

CLIENTE Ah, ah, non avrei mai creduto di trovare gente così simpatica da queste parti!... se permettete vorrei offrirvi da bere!...

PADRE Ma neanche per idea!... Lei è l'ospite, offro io... (Va verso il banco) Questo è un vino che fa girare la testa... ci vorrebbe qualche cosa per fermarla...

MARCO Facciamo girare le carte...MARIA E, già, è un'idea: facendo girare le carte nel senso

contrario di come gira la testa... tutto ritorna in equili-brio!

CLIENTE Ah... ah... questa non l'avevo mai sentita... Io alle carte non ci so troppo fare... ma bisogna pure che provi questa nuova cura antisbronza.

PADRE Sì, sì, la provi... poi si sentirà più leggero... Allo-ra a che gioco giochiamo? A poker?... Lo conosce?...

159

Page 160: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

CLIENTE L'ho giocato una volta... ma a dire la verità non lo ricordo più tanto bene...

MARIA Non si preoccupi... Vedrà che dopo averlo gio-cato con loro due... non se lo dimenticherà più per un pezzo...

UBRIACO (entrando) Fermi tutti!... Ecco... lo sapevo che non mi avreste aspettato... E io che mi sono dato tanto da fare per procurarmi i soldi...

CLIENTE Chi è quello?...MARIA Oh, niente, è un ubriacone !.. .PADRE Un rompiscatole che adesso sistemereno subito...

(Rivolto all'Ubriaco) Non ti vergogni di fare tutto 'sto baccano?... Su, avanti, vattene!

MARCO In che mondo viviamo!... Se adesso gli ubriachi cominciano ad entrare anche nelle osterie... chissà dove andremo a finire...

UBRIACO Ehi!... Non cominciamo ad offendere... Perché, cosa ci sarebbe da dire sugli ubriachi? A parte che bisognerebbe sempre distinguere quelli che hanno la sbronza buona... da quelli che l'hanno cattiva...

MARIA Perché? Tu ce l'avresti buona?UBRIACO Sicuro... buonissima... e io bevo appunto per

diventare buono... a me il vino non piace neanche... ma siccome quando non bevo sono cattivo... e i cattivi fanno sempre male al prossimo...

PADRE Tu bevi per il prossimo? ! Che sant'uomo! (Lo bacia sulla fronte).

CLIENTE Ecco perché nei paesi protestanti mettono in galera gli ubriachi!... Per paura che diventino santi!...

MARCO Ad ogni modo, signor santo, è meglio che sloggi, perché noi, qui, abbiamo da fare...

160

Page 161: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UBRIACO Ma come? Volete giocare senza di me?... E al-lora cose me ne faccio di tutti questi soldi che mi sono procurato?... (Si accinge ad estrarli dalla tasca).

MARIA Comperati dell'altro vino e... perseguita nella santificazione...

Tutti alla vista di quel malloppo rimangono ammuto-liti e anche Maria si sente smorzare le parole in gola.

UBRIACO E no, non posso berne di più... mi gira già troppo la testa.

CLIENTE Se gli gira la testa bisogna per forza lasciarlo giocare... con qualche giro di carte forse gli passerà...

PADRE E va bene, facciamogli fare questo giretto... Ac-comodati.

UBRIACO Come siete buoni voi... Allora a che gioco si gioca?... A quello del mio cugino d'America... che dopo lui in America è contento che giochiamo al suo gioco?...

MARCO Sì, giochiamo a poker... Allora chi dà le carte? Le do io?... Le dà lui?... Le dài tu?... Va bene, le do io... Vuoi alzare il mazzo? Ti fidi?... Si fida... Va bene... si fidano...

UBRIACO Non mi fido... (Solleva il mazzo) ... Piuttosto, di quanto si gioca?

CLIENTE Io direi di non superare i dieci soldi al piatto...PADRE Giusto... si gioca per passare il tempo, mica per

spennarci a vicenda...MARCO Tanto più che soltanto i polli si spennano... E

qui, di polli... Accidenti! Il guaio è che non abbiamo abbastanza moneta spicciola... Bisognerà per forza giocare di marenghi...

161

Page 162: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARIA O di marenghi o di fagioli... Se volete di là ce n'ho un sacchetto...

UBRIACO Oh no, di fagioli no... Mi fanno acidità a me i fagioli... Piuttosto facciamo una cosa... Giochiamo di marenghi e facciamo finta che siano centesimi...

CLIENTE E facciamo finta!... Tanto si fa per passare il tempo...

Nel frattempo sono state distribuite le carte.

PADRE Ma sicuro!... E poi, vorrà dire che se qualcuno ri-marrà spennato come un pollo... gli rimarranno sempre i fagioli che... ai polli piacciono tanto...

Tutti ridono, l'Ubriaco addirittura si sganascia, il suo piede destro sembra preso dal ballo di San Vito. L'U-briaco guarda severamente il piede poi lo prende a schiaffi.

UBRIACO Cosa ridi tu ! Cosa ridi ! (Il piede smette all'istante di agitarsi).

MARCO A chi tocca parlare?... Tocca a me?... Tocca a lui... E va bene, tocca a me... ho toccato: dieci, dicia-mo... soldi, per giocare...

CLIENTE Trenta, dico trenta soldi...PADRE Accidenti!... Quello che voleva giocare di

spiccioli! Meno male che non si fa il piatto di fagioli... altrimenti invece delle tasche, bisognava tenersi in spalla una gerla ciascuno... Visti i trenta!

UBRIACO Siccome io sono un po' sbronzo e ci vedo dop-pio... invece di trenta... dico sessanta... ah... ah... ses-santa per giocare ah ah... (Ride e guarda con severità il piede che stavolta non si muove).

162

Page 163: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

PADRE Mamma mia, che piatto!... Se fossi capace di di-pingere gli farei il ritratto... e poi lo metterei in cornice sopra il letto... (Aggiunge i propri soldi) ... Maria!

MARIA (sopraggiungendo con un vassoio) Sì, papà, ho capito... dobbiamo festeggiare il più bel piatto dell'an-no...

PADRE Sei un tesoro, capisci sempre al volo, tu...UBRIACO (al Cliente) ... Attento che questo pizzica! ...CLIENTE Sì, sì, pizzica davvero!MARCO Oh, come pizzica!PADRE Pizzica, pizzica... Etcììì!...UBRIACO (velocissimo toglie la candela e lo starnuto va

a vuoto) Ah... ah... ah... ha pizzicato a vuoto. MARCO Pizzica pizzica!... Etcììì! Etcììì!Ancora una volta l'Ubriaco riesce a scansare il cande-

liere, starnuta anche il Cliente. È una battaglia di star-nuti, ma alla fine Maria fingendo uno starnuto spegne la candela.

UBRIACO Eh, no, signorina! Se si mette a starnutire an-che lei che non ha bevuto, allora non vale!...

MARIA Eh... lo starnuto è contagioso... Ahi!... Chi mi ha dato un pizzicotto?

UBRIACO Sono stato io... è venuto da pizzicare anche a me... Sa, è contagioso...

Si accende la luce; è il Cliente che ha acceso un fiam-mifero.

MARIA Ah, sì, eh?... Allora senti come pizzica questo... (Molla uno schiaffo che va a calere sul Cliente poiché l'Ubriaco si è scansato).

163

Page 164: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Il fiammifero si spegne e nella penombra vediamo un grande rimaneggiare di carte. Finalmente la luce torna ad opera dello stesso Ubriaco.

UBRIACO Finalmente! Meno male che è tornata la luce perché a me il buio fa un'impressione!...

PADRE Ce lo hai già detto... Ad ogni modo, dopo la tem-pesta, viene sempre il sole... come si dice... quindi scopriamo le carte e... vinca il migliore!

MARCO E credo che questa volta il migliore sia proprio io... Tris di donne!

CLIENTE Mi dispiace ma è meglio che si consoli... perché io ho poker di fanti!

PADRE Che fortuna!MARIA Accidenti! Un poker di fanti!... Faccia un po' ve-

dere? Sono anni che non ne vedo! ...CLIENTE E allora, si lustri la vista... uno, due, tre e...PADRE Ma questo non è un fante, ma un re... ha visto

male...MARCO È stata una svista... E successo anche a me una

volta...UBRIACO Accidenti, quante sviste stasera!...CLIENTE Eppure ero sicuro...UBRIACO Eh, quando si beve non si dovrebbe mai gioca-

re... la vista fa strani scherzi...MARIA E non soltanto la vista...PADRE Ad ogni modo si consoli... anche se avesse avuto

davvero il poker avrebbe perso lo stesso: io ho una scala reale massima di quadri... Guardate qua... (Scopre le carte).

CLIENTE Ma che dice? Questo non è un dieci di quadri, è un nove di cuori...

164

Page 165: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UBRIACO Un'altra svista! Ma quante stasera...PADRE Eppure ero sicuro...UBRIACO È successo anche a me una volta... E... quando

si beve non si dovrebbe mai giocare... La vista fa certi scherzi...

MARIA (guardando l'Ubriaco con intenzione) ... E non soltanto la vista...

UBRIACO (rivolto a Marco) Ad ogni modo il piatto se lo prende lei col suo tris di donne... perché io... ho soltanto un tris di dieci! (Scopre le carte) ...Accidenti alla vista! ! Non è un tris di dieci... ma un poker di dieci! ! !

CLIENTE È proprio un poker! ...UBRIACO Eppure ero proprio sicuro... È inutile, quando

si beve... E adesso va a finire che mi devo beccare tutto questo piattone ah, ah! (Ride, il piede si agita, lo schiaffeggia) Scusatelo...

MARIA Che scherzi fa la vista!UBRIACO E non soltanto la vista! (Raccoglie il denaro a

manciate).PADRE Maria, porta via questo maledetto vino e cambia

le candele con lucerna schermata!MARIA Quella contro gli starnuti, vero, papà?UBRIACO Se è per me, portate anche una torcia... perché

tanto io ho fìnito... mi sono sfogato e me ne vado... (Fa per alzarsi).

PADRE (trattenendolo) Ehi, piano... non facciamo scher-zi... Il giocatore che vince non può alzarsi dal tavolo finché...

UBRIACO Finché non perde?... PADRE Sicuro!... No... volevo dire... finché chi perde

165

Page 166: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

non dice basta... MARCO Questa è la regola...CLIENTE Be', se è per quello, il basta lo posso dire io... PADRE Eh no, lei non può! CLIENTE Come non posso?... Anch'io ho perso! PADRE Sì, ma non ha ancora perso tutto! MARCO Questa è la regola!UBRIACO Be', allora se questa è la regola, facciamo una

cosa... Io lascio il mio posto alla signorina... Compresa la posta al completo... Lei giocherà per me... Se vince, vince e se no... amen... Io bisogna proprio che vada a farmi un giretto... Qui dentro mi si spacca la testa...

PADRE Be'... se la mettiamo su questo piano!... MARIA (avvicinandosi tutta morbida all'Ubriaco) E se

poi perdo tutto, non me ne vorrà a male? UBRIACO E perché dovrei? Il male ce l'hanno solo i cat-

tivi... E io stasera ci ho una sbronza così buona... che mi sembra di essere in paradiso... (Va verso il fondo oscillando paurosamente, invece di salire per la scaletta monta sulla pianola) Accidenti come sono alte le scale del paradiso! Buona sera fratelli! (Esce).

MARIA Che tipo! È matto ma è simpatico... MARCO Be', allora si gioca? PADRE Siediti, Maria, tocca a te dare le carte. CLIENTE Sentite, io continuo volentieri, però se cambia-

rne gioco...PADRE Perché? Non le piace il poker? CLIENTE Sì, ma preferisco quello alla marsigliese... MARIA Il poker alla marsigliese? MARCO Mai sentito nominare!

166

Page 167: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

CLIENTE È come il poker normale... Con qualche regola in più che è inutile vi stia a spiegare; ve la dirò man mano che si gioca... Imparerete subito...

PADRE E si gioca con cinque carte come l'altro? CLIENTE Ma sì, ve l'ho detto che è quasi uguale... MARCO Ah... be', se è quasi uguale... Forza, Maria, dài

le carte... CLIENTE Trenta per giocare...CLIENTE Due carte. PADRE Che buono questo vino... Ne berrei delle coppe...

Tre... MARIA Tre coppe?... (Consegna tre carte che ha scelto

nel mazzo). MARCO Accidenti! M'è venuta una fame... Delle volte,

Maria, non ti è rimasto un po' di quel buon prosciutto all'osso?

MARIA Prosciutto all'osso di che?... MARCO Ma sì, quel prosciutto che stava appeso di fuo-

ri... MARIA Prosciutto all'asso di fiori?... No, non ne ho più...

Però m'è avanzata un'ottima piccata di vitello dalla cena di stasera...

MARCO E dammi 'sta piccata...

Maria consegna tre carte col segno di picche avendo l'accortezza di mostrarle al pubblico.

CLIENTE Con i vostri discorsi avete fatto venir fame an-che a me... Non avreste della minestra in brodo?

MARIA (distratta) No, in brodo solo quadrucci...CLIENTE Quadrucci ?...PADRE Maria! Cosa stai dicendo?... Stai attenta al gio-

167

Page 168: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

co... Altre trenta per giocare...MARCO Cinquanta.MARIA Visti.CLIENTE Visti... (Anche il Padre arrotonda). A chi tocca

parlare per primo?MARCO Tocca a me?... Sì, tocca a me... Ecco che tocco:

poker d'assi!...PADRE Scala reale di coppe...MARIA Poker di re...CLIENTE Fermi tutti! Il piatto è mio...PADRE Come è suo?... Se non ha una carta uguale all'al-

tra.CLIENTE Appunto. È questo il punto più alto del poker

marsigliese. Si chiama cocoricò... cocoricò nessuna carta uguale ho. Ve l'avevo detto che c'era qualche regola da imparare. Ad ogni modo adesso che l'avete imparato…

PADRE Facciamo un altro gioco... Non ha mai sentito parlare della briscola col morto? (Si leva la giacca).

CLIENTE (facendo altrettanto mentre Maria si appresta a togliere di mezzo i bicchieri) Ah, ho capito. Deve essere una specie di «tirarsi in camicia». Be', lo gioco volentieri...

I due indietreggiano. Nel togliersi la giacca il Cliente ha scoperto, infilate nella cintura, tre pistole.

PADRE Ma non aveva detto di essere disarmato?MARCO Che scherzi sono questi?CLIENTE Oh, bella! Vi assicuro che non me ne

ricordavo. Deve essere stato un pensiero gentile di mia madre. Sapete, io sono molto delicato di

168

Page 169: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

stomaco... soffro di colpi d'aria, e di altri colpi in genere... e lei, povera cara, è convinta che il pancino si difenda meglio con tre o quattro pistole caricate a palla, che non col solito foglio di giornale ripiegato... Ad ogni modo, se vogliamo giocare questa briscola col morto... o preferite il cocoricò... senza morto?

PADRE No, no... meglio senz 'altro il cocoricò...MARCO Sì, sì, il cocoricò senza morto... e possibilmente

anche senza pistola...MARIA Sicuro! Non è da gentiluomini giocare con le pi-

stole alla cintola...CLIENTE Se è per quello... (Le toglie e le depone sul ta-

volo in direzione ognuna di ciascun giocatore) ... Piuttosto chi dà le carte? Le do io? Le dà lei?... Va bene... Le do io...

MARCO Sì, le dia lei...

Tutti sono impietriti e guardano terrorizzati ciascuno la bocca della pistola rivolta nella propria direzione.

CLIENTE Be', adesso basta con le malinconie... allegria! (Spara un gran colpo contro la pianola che incomincia a suonare impazzita).

Volano manate cordiali sulle spalle, brindisi, risate. I tre soci approfittano della confusione per passarsi le carte false. Poi, alla fine, ecco che la pianola cessa di suonare. È il gran momento. Il piatto è enorme. I giocatori si accingono a scoprire le carte.

MARIA Cocoricò! PADRE Cocoricò! MARCO Cocoricò!

169

Page 170: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

CLIENTE Doppia al re...

Un attimo di silenzio.

PADRE (allungando le mani per prendersi il piatto) Que-sta volta il piatto è nostro!

CLIENTE Perché?MARCO Abbiamo fatto cocoricò!CLIENTE Già, ma la regola del poker alla marsigliese di-

ce che il cocoricò vale una volta sì... e due no... Quindi con la doppia al re il piatto me lo ribecco me! Ah... ah... ah...

I tre restano per un attimo agghiacciati, poi scoppiano in una risata isterica, mentre il Cliente butta ambo le braccia sul grosso bottino. La posizione è favorevole ai due uomini che subito ne approfittano per afferrare le pistole. Ma una è rimasta sul tavolo. Il Cliente l'afferra al volo. I tre si trovano in una imbarazzante posizione.

MARIA (retrocedendo terrorizzata manda un urlo) Nooo! ...Mio Dio s'ammazzano! (Va a sbattere col posteriore contro la pianola che ricomincia a suonare. Terrorizzata dal suono la ragazza si trova fra le braccia del Cliente che la afferra in una posizione di danza).

CLIENTE Bene... permette questo ballo, signorina?

Ha inizio così una nuova assurda pantomima dei due che danzano e degli altri due che ad ogni «figura» sono costretti a coprirsi, nascondersi, riapparire, fare spaccate e piroette in uno strano contrappunto da balletto figurato. Finché si trovano a ballare

170

Page 171: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

abbracciati per offrire meno bersaglio scoperto al nemico. Sul più bello ecco che entra l'Ubriaco che a quella vista rimane per un attimo interdetto; poi accenna anche lui ad un passo di danza e nell'euforia manda un urlo e spicca un salto sul tavolo. Preso alla sprovvista il Cliente si trova sbilanciato, del che ne approfitta la ragazza facendo «ponte» e mandandolo lungo disteso a sbattere la testa contro la pianola che si blocca sull'istante.

MARIA (raccattando la pistola da terra) E adesso cambiamo musica...

UBRIACO Perché cambiar musica? Era così bella quella di prima... Oh! ma guardali... Tutti con le pistole... che bello... anch'io, anch'io con la pistola!... (Estrae da tasca la pipa e la impugna come se fosse un'arma) E adesso, cosa si fa?

PADRE Adesso si continua a giocare a cocoricò... ma questa volta le regole le facciamo noi...

UBRIACO Cocoricò?... Cos'è, un nuovo gioco?... Un gio-co con le pistole?... Ci gioco anch'io?... Avanti, come si fa? Chi spara per primo?

CLIENTE (estraendo un'altra pistola) Forse sparo io...

Parte un colpo. Marco e il Padre cadono di schianto. Dopo qualche secondo anche il Cliente stramazza al suolo ribattendo la testa contro la pianola che, questa volta, attacca a suonare una marcia funebre.

UBRIACO E no, non vale... Se si spara prima di fare la conta... Avanti, ricominciamo da capo...

MARIA Non facciamo scherzi... Qui ci sono due morti di troppo... Il colpo è stato uno solo... papà, papà... (Si

171

Page 172: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

getta sul corpo del Padre) Meno male, il cuore batte ancora. Su, papà, sveglia... non sei morto.

PADRE (sollevando appena la testa) No, no... tu dici così per tirarmi su il morale... ma io lo so che sono morto-Cosa credi, che non abbia sentito lo sparo? No, con me le bugie pietose non attaccano...

MARIA Smettila, papà... ti dico che è stato un colpo so-lo... non potete essere morti tutti e tre...

MARCO (sollevando la testa) Hai detto un colpo solo?... Allora se il morto sei tu, io sono vivo... Meno male! Maria, ti faccio le mie condoglianze più sentite. Povero Arturo. Eri così buono... Mi mancherai...

Intanto l'Ubriaco è andato vicino al corpo del Cliente ed ha cominciato a scuoterlo.

UBRIACO Su, giovanotto, su con la vita. Il morto l'ab-biamo trovato... si alzi che ricominciamo da capo... Ma questa volta facciamo la conta... eh? (Il Cliente ricade). Ehi! Ma questo è morto sul serio...

MARIA L'abbiamo ammazzato...PADRE Chi l'ha ammazzato?MARCO Ah!... io no di sicuro... sarai stato tu o tua fi-

glia...MARIA Mascalzone! Spergiuro! Prima spara e poi finge

di essere morto per buttare la colpa su di noi... E tu me lo volevi dare per marito!

PADRE Spergiuro! Avanti! Giura sui tuoi morti più stretti che non sei stato tu a far fuori il morto!

MARCO Che io possa essere morto... se il morto... Un momento. Ma chi vi ha detto che debba essere stato proprio uno di noi tre a farlo fuori? (Indicando

172

Page 173: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

l'Ubriaco) C'era anche lui al momento dello sparo.PADRE È vero! Mi ricordo che ha detto: chi spara per

primo?MARIA Ma non dite sciocchezze... Mica ha potuto spara-

re con una pipa...UBRIACO Eh no... io non sono capace di sparare con la

pipa...MARCO Quando uno è sbronzo non sa mai quello che

fa... e non avete idea di cosa sanno fare questi ubriaconi quando perdono la trebisonda... sono capaci di tutto...

PADRE Perfino di sparare con la pipa come ha fatto lui...UBRIACO Ma, a dir la verità, io non me ne sono neanche

accorto della pipa che ha sparato...MARIA Poveretto... Ma tu guarda che scherzi fanno certe

volte le pipe...MARCO Eh!... Sono aggeggi pericolosi... Io mi ricordo di

un mio zio che con una sola pipata ha ammazzato cin-que buoi e un mulo...

PADRE Con una sola pipata?MARCO E... sì, era sbronzo naturalmente ed era andato a

fumare la pipa proprio nel pagliaio sopra la stalla... Una pipata andata a male e... trac... tutti bruciati vivi, lui compreso...

MARIA Ne ho sentito parlare anch'io. È stata quella volta che hanno levato il porto di pipa a tutti gli ubriachi del paese...

PADRE A proposito... tu ce l'hai il porto di pipa?UBRIACO (con l'aria del ragazzino che dice la bugia) ...

Mi è scaduto!PADRE E allora avrai delle grane con la polizia... Ti con-

173

Page 174: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

viene dire che l'hai ammazzato con la pistola... Tieni la mia...

UBRIACO Grazie... Come è buono lei.MARCO Potrai sempre dire che ti è scappato un colpo...UBRIACO Come siete buoni voi... che mi aiutate... Be',

non mi resta che andare alla polizia e raccontare com'è andata...

PADRE Sì, sì, ma vacci subito...MARCO E mi raccomando... se non vuoi erane non dir niente

della pipa...UBRIACO No, no... non dico... dico che ero sul pagliaio a

fumarmi la pistola, un tiro andato male... ho ammazzato tre buoi e un mulo... lui era sotto il mulo... è morto soffocato. Come siete buoni voi... (Esce).

I rimasti si buttano sul morto per cercare quattrini.

PADRE Giù le mani... dividi tutto per tre...MARCO Perché, per tre?MARIA Perché, fino a prova contraria, c'ero anch'io con

la pistola in mano... E questo che cos'è? (Spiega un foglio e legge) «Taglia di mille marenghi d'oro a chi consegnerà vivo o morto il brigante Pietro Gambone detto il Magnaccio colpevole di ben trenta omicidi per rapina»... Oh, Dio!

MARCO Ma che c'è?MARIA Guardate la fotografia!PADRE (confrontando la foto col morto) È lui! Abbiamo

ammazzato il Magnaccio!MARCO Piano, abbiamo ammazzato il Magnaccio...

L'avete detto voi che sono stato io a sparare... Quindi, il morto è mio e i mille marenghi me li becco io...

174

Page 175: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

PADRE Tu non ti becchi niente... Giù le mani dal morto o sei morto! (Gli punta la pistola proprio mentre l'altro si sta caricando il morto sulle spalle).

MARCO No, non facciamo scherzi. (Facendosi scudo delmorto) Non vorrai far morto il futuro marito di tua fi-

glia... per un morto estraneo. (Solleva le braccia del morto nella posizione di «mani in alto»),

MARIA Non farti incantare, papà... ammazzalo... con un morto come quello in dote troverò tutti i mariti che vuoi.

PADRE E chi ti dice che lo darò in dote proprio a te... per poi vedermelo sperperare dal primo cacciatore di dote che troverai...

MARCO Ben detto, Arturo... questo si chiama ragionare da uomo intelligente... (Fa gesticolare il morto mano-vrandolo dal di dietro) Se abbassi un momento la pistola... ti faccio una proposta saggia e onesta.

PADRE Sentiamo questa proposta...MARCO (manovrando sempre le braccia del morto come

fossero quelle di una marionetta) Giochiamocelo a carte: se vinco io tu mi dài tua figlia in moglie e vieni a vivere con noi... Se vinci tu io sposo tua figlia e veniamo a vivere con te... In ciascuno dei casi il morto rimarrà sempre in famiglia...

MARIA E se vinco io?...PADRE Tu?!... No, tu non giochi... Queste son faccende

da uomini... Avanti, Marco, dài le carte... E questo mettiamolo a sedere qui... (Afferra il morto per il col-letto della giacca e lo fa saltellare fino all'altezza della sedia) Ci faremo un bel tressette col morto...

MARIA Ah, ah... adesso che ci penso... state giocando la

175

Page 176: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

pelle del morto prima ancora di averlo ammazzato...MARCO Ma cosa stai dicendo?MARIA Vi state dimenticando dell'ubriaco... Quello è già

dal brigadiere a raccontare che il morto è suo...PADRE Già... e pensare che siamo stari proprio noi a re-

galarglielo... con la bella trovata delle pipe che spara-no... (Indica Marco).

MARCO (rispondendo a tono) E col porto di pipa!PADRE Ci sarebbe proprio di che sputarci in faccia!UBRIACO (appare sulla porta) Sputarsi in faccia? Cos'è

un nuovo gioco, un gioco che si sputa? Ah, che bel gioco... anch'io, anch'io... Questa volta però facciamo la conta eh!

MARIA Un momento... e il brigadiere?UBRIACO Quale brigadiere?MARCO Ma come? Non sei andato dalla polizia?UBRIACO (scoppiando in lacrime) Ecco, adesso lo so già

che mi sgridate! Ma... ho avuto vergogna... Il brigadiere è così nervoso che se uno gli va a dire che ha ammazzato un altro... lui diventa nervoso... che mi fa diventare nervoso... così nervoso... che nervoso quel brigadiere... nervoso...

PADRE Come? Come?... Allora nessuno sa niente del morto...

UBRIACO No, nessuno... Ma vi prego... aspettiamo alme-no fino a domani... perché oggi mi sento così buono-che se poi mi dicono che sono cattivo... (Piange).

MARCO No... nessuno... ti dirà che sei cattivo... ma san-to... vieni, fratello. (Lo bacia sulla fronte).

PADRE Beati i poveri di spirito... beato il vino che ti ha fatto così beota... (Lo abbraccia).

176

Page 177: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

MARIA Beota beato!UBRIACO Come siete buoni voi: davvero mi perdonate?PADRE Perdonarti? Sei tu che ci devi perdonare... Tu

non immagini quale rimorso ci ha presi per averti lasciato andare solo e indifeso a costituirti... Ma adesso che sei tornato, figliol prodigo... ripareremo subito... Saremo noi a prenderci la colpa del delitto commesso...

UBRIACO Voi? No, non posso... Il morto è mio e il ca-stigo me lo prenderò io...

MARCO No... il morto ce lo becchiamo noi...UBRIACO Ma il castigo?PADRE Non sarà un castigo, figliolo... ma un premio... il

più bel premio della nostra vita...UBRIACO No, non posso... se accettassi sarei un cattivo,

e siccome io voglio rimanere buono...MARCO Va a finire che comincio a diventare cattivo io,

ma sul serio! (Lo afferra per il bavero).

L'Ubriaco reagisce mettendosi nell'atteggiamento del gatto aggredito dal cane... soffia e porta le mani ad ar-tiglio all'altezza della faccia di Marco che molla la preda e indietreggia terrorizzato.

MARIA Adesso non trascendiamo... Piuttosto voi non stavate giocandovelo a carte? (Indica il morto).

PADRE (ha capito il suggerimento) Maria, sei una ragazza in gamba. Vieni qua, fratello, siediti... e gioca... deciderà la sorte...

MARCO Ben detto... ce lo disputeremo al gioco che ab-biamo interrotto al tuo arrivo...

UBRIACO Ah, allora sì che ci sto... Chi comincia per

177

Page 178: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

primo?PADRE Comincia pure tu...UBRIACO (sputando in faccia al Padre e a Marcò)

Sptu... sptuu! Ah, ah, che bel gioco questo di sputare!...

MARIA Ma che ti succede? Sei impazzito?UBRIACO Perché? Quando sono entrato non stavate gio-

cando a sputarvi in faccia?MARCO Disgraziato! Io giocherei a staccarti la testa!...

(Fa il gesto di colpirlo).

L'Ubriaco si rimette nell'atteggiamento da gatto arrabbiato soffiando e mostrando i denti.

PADRE Calma... calma!...UBRIACO Ho vinto io... è mio il morto...MARIA D'accordo... hai vinto tu... ma se permetti vor-

rei... parlarti da solo...MARCO Come ha vinto lui? Ma sei rinscemita?PADRE Sei tu rinscemito! Non hai ancora capito? Ci

pensa lei... Su, vieni, andiamo di là.

I due escono e la ragazza scoppia in un pianto dirotto.

MARIA Lo sapevo... lo sapevo che sarebbe finita così!... Adesso non mi resta che andare in convento...

UBRIACO Ma signorina, perché piange?... Cosa le è suc-cesso? Perché deve andare in convento? (Afferra per il colletto della giacca il morto e lo appende per il colletto stesso all'attaccapanni).

Il morto scivola dentro la giacca e le braccia si sollevano fino a farlo sembrare uno spaventapasseri. Ha inizio una vera e propria competizione fra

178

Page 179: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

l'Ubriaco che vuole farlo stare diritto e il morto che si ritira dentro la giacca come una lumaca nel suo guscio.

MARIA (sempre tra i singhiozzi) Era l'ultima speranza, capisci... l'ultima...

UBRIACO Chi era l'ultima speranza?MARIA Quel morto... Senza di lui non mi potrò più spo-

sare...UBRIACO Vuol sposarsi questo morto che si ritira? MARIA Sì, cioè no... Vedi, quel giovanotto che sta di là...

è il mio fidanzato che di mestiere fa il becchino...

L'Ubriaco non si dà per vinto, afferra un ombrello dall'attaccapanni, lo apre, e costringe il morto ad impugnarne il manico, così che l'ombrello funge da paracadute e il morto ora sta ritto.

UBRIACO (soddisfatto, facendo il gesto dei giocolieri al termine di ogni esercizio riuscito) Oplà!... sta' su. Cosa diceva? Il suo fidanzato fa il becchino? Oh! il becchino!...

MARIA Lo so, non è un lavoro molto romantico... ma quando l'ho conosciuto io era il più bravo becchino della provincia... Venivano anche dall'estero per farsi seppellire da lui... Aveva una palata così leggera...

UBRIACO E adesso non ce l'ha più la palata leggera?MARIA No, ce l'ha ancora... è un po' giù d'allenamento,

se vogliamo...UBRIACO Come mai?MARIA È proprio qui il fatto... In questo maledetto paese

sono più di dieci mesi che non muore più nessuno... e così il Comune ha deciso di fare chiudere il cimitero e

179

Page 180: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

lui, poverino, verrà licenziato...UBRIACO E già, per mancanza di clientela... Accidenti

che tempi: adesso incominciano a fallire anche i cimiteri!

MARIA Purtroppo mio padre non mi permetterà mai di sposare un disoccupato...

UBRIACO Be'... un po' ha ragione... È già grave dare la figlia a un becchino... ma a un becchino disoccupato è troppo!... Piuttosto non ha provato a cambiare mestiere?

MARIA Sì, ha provato a fare il macellaio, ma era tanta l'abitudine che appena gli capitava di ammazzare qualche bestia, la seppelliva subito. È fallito in due mesi...

UBRIACO Quando si dice l'abitudine...MARIA Capisci adesso perché quel morto era la nostra

salvezza? Se fosse stato suo, avrebbe potuto seppellirlo... il Comune gli avrebbe rinnovato il contratto, avrebbe fatto riaprire il cimitero... e noi ci saremmo potuti sposare.

UBRIACO (commosso alle lacrime) Nella chiesetta del camposanto... coi fiori su tutte le tombe...

I due uomini che erano usciti rientrano proprio in quell'istante e rimangono perplessi davanti a quella scena di sconforto.

PADRE Che succede?...MARCO Perché piangete?UBRIACO Senti, becchino, mi devi scusare, ma io non sa-

pevo. (Stacca il morto dall'attaccapanni e lo libera dell'ombrello) Prenditi il morto con tutti i miei auguri.

180

Page 181: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

È il mio regalo di nozze... E adesso scusatemi se me ne vado... ma mi sento così buono che se resto qui ancora va a finire che vi ammazzo il padre per darlo in dote alla figlia! (Afferra una pistola dal tavolo e la punta).

PADRE Grazie! Ma non è il caso che ti scomodi... (Gli toglie la pistola di mano).

MARIA Ah! grazie, grazie davvero...MARCO Grazie, è davvero un bel regalo...UBRIACO Si figuri! Morto più morto meno... E poi se

certi regali non si fanno ai becchini... a chi si dovrebbero fare? (Esce).

MARCO Non ho capito con chi ce l'ha con 'sto fatto del becchino.

PADRE Evidentemente ce l'ha con te... Deve essere stata qualche trovata della mia Maria...

MARCO Ad ogni modo è una trovata che non mi piace.MARIA Ma ti piacerà la taglia che riscuoterai! PADRE Come, che riscuoterai? Che riscuoteremo, vorrai

dire! Fino a prova contraria sei stata tu a fargli avere il morto...

MARCO E io le farò avere una bella casa! PADRE Nella quale verrò a vivere anch'io, come d'ac-

cordo! MARCO E no, caro! Quello era l'accordo nel caso l'avessi

vinto a carte! Ma dal momento che mi è stato regalato!

MARIA Hai sentito, papà?... Bel farabutto mi volevi dare per marito... Fuori! Fuori di qui... Io gli faccio regalare il morto e lui ti sbatte fuori di casa.

PADRE Mascalzone, ladro... rompo il fidanzamento !...

181

Page 182: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

(Lo aiuta a caricarselo in spalla).MARIA Avanti! Prenditi anche questa, è roba tua! (Gli

consegna una busta). MARCO Che cos'è? MARIA Ah, non so proprio... Gli è cascata dalla giacca...

Se è tuo il morto è tua anche questa.

Marco, che è riuscito a trascinare il morto sul piccolo ballatoio, incuriosito se ne libera mettendolo lungo disteso sulla pianola.

PADRE (afferrando la lettera e aprendola) Ah... ah... questa è bella... è proprio bella! Ah... ah... Oh, Dio! Mi fa morire... Non mi sono mai divertito tanto...

MARCO Cos'è? (Gli strappa la lettera di mano) No... non è vero! (Scoppia a piangere disperato) Non voglio morire!

MARIA (leggendo la lettera) «Al fortunato giustiziere che ammazzandomi avrà la possibilità di ritirare la taglia di ben mille marenghi... faccio tutti i miei complimenti e le mie più sentite condoglianze... poiché con quei soldi potrà pagarsi un magnifico funerale. Infatti i miei due fratelli Antonio e Gilberto non lasceranno trascorrere nemmeno un giorno dalla mia morte per vendicarmi. La morte sia con te. Arrivederci in cielo... tuo Pietro Gambone detto il Magnaccio». Ah... ah... è bella da morire! ... il becchino che si fa seppellire... È bella... è bella... e per aver accettato un morto non suo... ah... ah...

MARCO (riavendosi aggressivo) L'avete detto! Un morto che non è mio! Ma che è nostro! (Gira la manovella della pianola, il morto si risolleva come sospinto da

182

Page 183: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

un ingranaggio, fino a trovarsi seduto).PADRE Ma sentilo!... Prima, quando valeva un sacco di

marenghi era soltanto suo. Adesso che il morto scot-ta... lo vuole mettere in cooperativa...

MARCO E allora sentiamo; quando verrà il brigadiere quali prove avrete per dimostrargli che sono stato io ad accopparlo? E non dimentichiamo che la responsabilità di tutto quello che succede in un locale pubblico è sempre del gestore... E chi è il gestore qui dentro? Avanti, ridi adesso!

PADRE (fa qualche smorfia cercando di ridere) Non ce la faccio... (Si mette a piangere istericamente).

MARIA Di' un po', tu che poco fa parlavi di prove; mi sai dire chi di noi ha i soldi del morto?

MARCO Come chi li ha?... Li hai tu in tre parti, no?MARIA Sì, ma a te ho dato quelli del morto e a noi due il

resto del piatto...MARCO Stai scherzando? Da quando in qua i marenghi

si possono riconoscere da quelli di un vivo?MARIA Eppure, certe volte, anche i marenghi fanno certi

scherzi...MARCO (nel frattempo ha estratto il malloppo dei

quattrini) Ma sono falsi!... Tutti falsi... Che brigante... giocava con soldi falsi... Ci ha giocati! (Scaraventa il malloppo sul torace del morto che per il colpo solleva di scatto la testa in un atteggiamento minaccioso. Marco retrocede terrorizzato).

MARIA Be'? Che cosa ti aspettavi da un brigante? Era il minimo che potesse fare... Ad ogni modo la polizia non avrà difficoltà ad individuare il colpevole... cioè il meritevole... Ti beccherai un bel premio e anche

183

Page 184: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

una bella pallottola in testa... (Marco scoppia in lacrime sulla spalla del Padre che piange a sua volta). Ma non vi vergognate, grandi e grossi come siete? Smettetela! Va bene, vorrà dire che il morto me lo prenderò io.

PADRE Ma sei impazzita!...MARCO Be'... non è poi un cattivo affare...PADRE Nient'affatto! Non permetterò mai che mia figlia

si sacrifichi per un mascalzone come te!,..MARCO Ma non è detto che Maria si debba proprio

sacrificare... Una volta denunciato il delitto... cioè l'atto di giustizia... potrà sempre squagliarsela...

MARIA Sì, ma senza ritirare il premio...PADRE E già, se aspettasse la consegna della taglia...

passerebbero sempre due o tre giorni... e i fratelli del Magnaccio avrebbero tutto il tempo... no... no... non posso permettere una cosa simile... tu te la squaglierai senza ritirare il premio.

MARIA D'accordo... però il premio me lo darete voi...MARCO e PADRE (insieme) Noi???MARIA E si, per squagliarmela come si deve, bisognerà

che io me ne vada il più lontano possibile... Magari in America... e mi ci vorranno parecchi quattrini... mille marenghi e forse più...

PADRE Mille marenghi??MARCO Facciamo cinquecento...MARIA Mille.PADRE Settecento...MARIA Mille...MARCO Novecento...MARIA Mille!...

184

Page 185: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

PADRE E va bene, mille...MARIA ... e cinquecento !PADRE Come... e cinquecento?...MARIA E sì, mille e cinquecento... Intanto che contratta-

vate, mi è venuto in mente che mille erano pochi... e può darsi che ripensandoci... anche mille e cinquecento.

MARCO No! no... non ripensarci... Va bene così!... Avanti, Arturo, settecento cinquanta a testa! Accidenti, cosa ci costa 'sto morto!

PADRE È il morto più caro che abbia conosciuto… Mentre Marco conta i soldi il Padre solleva il sedile di una sedia e ne estrae un malloppo di quattrini.

MARIA Ah! Ecco dove li nascondevi... E piangevi mise-ria... (Rivolta a Marco) È inutile che conti quelli, te l'ho già detto che sono falsi! (Marco li scaraventa con forza contro la pianola che ricomincia a suonare. Quindi si sbottona la camicia e ne estrae un enorme pacco di banconote). E ti vantavi di avere il più bel torace del paese... Adesso capisco perché!

MARCO Sanguisuga!MARIA (contando i soldi) Sicuro! Ma non pensi che con

questo salasso ti salvo la vita? Piuttosto datevi da fare… andate a tirar fuori il cavallo e attaccatelo al biroccio se volete che vi tolga dai piedi questo impiastro...

PADRE Sì... sì... ci andiamo subito. Ma mi raccomando, non dire al brigadiere che lo hai accoppato nella mia osteria!

MARIA Stai tranquillo! Racconterò di averlo ammazzato sulla strada che va al convento per difendermi da una

185

Page 186: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

aggressione...PADRE Grazie, figlia mia, sei un angelo!MARCO Sì, sì, sei un angelo... Ma ti prego, una volta

partita non ti far più viva... Neanche per lettera... Capirai, sarebbe pericoloso...

MARIA Già, pericoloso... soprattutto per voi... (Escono. Il morto, mentre Maria si affretta a mettere in una borsa il malloppo dei quattrini, solleva pian piano la testa, si alza in piedi e si avvicina quatto quatto alle spalle della ragazza con le mani protese per afferrarla. Vedendosi comparire le mani davanti al viso, la ragazza emette un grido soffocato) Ah!... (Poi si rivolge al resuscitato) Stupido! Mi hai fatto paura!...

CLIENTE Bravo tesoro! Sei stata formidabile! Se non fosse stato perché avevo paura di mandare tutto all'aria sarei sbottato a ridere chissà quante volte!... (L'abbraccia teneramente).

MARIA Però anche tu sei stato bravo... tanto da vivo che da morto! Ah... ah... come li abbiamo imbrogliati bene... Guarda che per riuscire a farsi pagare il viaggio di nozze dal promesso sposo e da un taccagno come mio padre bisogna proprio essere furbacchioni come noi due!

CLIENTE E che bel viaggio di nozze !... Ce n'è di che farlo durare tutta la vita!... Pensare che se tu non avessi avuto questa idea... Per colpa di tuo padre, non avresti mai potuto diventare mia moglie... (Fa per baciarla).

MARIA (scansandosi dolcemente) Oh, ti prego... togliti quella parrucca, che mi fa impressione... (Il Cliente si

186

Page 187: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

leva la parrucca rossa e i baffi, fanno per riabbracciarsi ma si fermano di colpo. Dall'esterno giunge il rumore di una carrozza). Il biroccio è pronto! Stiamo pronti anche noi!

MARCO (entra da sinistra seguito dal Padre; ma nello stesso istante, non visti, i due escono a destra) Ecco fatto, Maria, puoi partire!

PADRE Ma dov'è Maria?...MARIA (la cui voce giunge dall'esterno) Sono qui,

papà... (Rumore di ruote).PADRE Aspetta, è troppo pesante... perché tu lo possa ca-

ricare da sola...MARIA Ho già fatto... addio papà!PADRE Addio, Maria, grazie!...MARIA Grazie a voi...MARCO Arrivederci! Mi raccomando... non scrivere...PADRE (commosso) Che ragazza d'oro! Sacrificarsi per

me!... Proprio non se lo meritava un padre simile...MARCO Bando alle malinconie... L'abbiamo scampata

bella... Avanti, porta qui una bottiglia e le carte... e crepi la miseria... Mi voglio rifare!

PADRE E ti vorresti rifare con me?... E va bene... a che gioco giochiamo?

UBRIACO (riapparendo in quell'istante) Giochiamo a quel gioco del mio cugino d'America?

MARCO Rieccolo un'altra volta... PADRE Ah! Ma sei proprio un tormentone! MARCO Fammi un piacere! Lasciaci in pace! UBRIACO Ah, bella accoglienza che mi fate! E poi vai a

regalare i morti agli amici! MARCO Bel regalo davvero! Lo sai chi era quel tale che

187

Page 188: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

avevamo fatto fuori? UBRIACO Chi? PADRE Il Magnaccio!UBRIACO Il Magnaccio? Ah... ah... questa è bella! MARCO E allora, se è bella, guarda qui! (Gli sbatte sottogli occhi il manifesto della taglia). UBRIACO Accidenti!PADRE Come mai non ridi più, adesso? Ma stai tranquil-

lo; il Magnaccio è morto!UBRIACO (toccandosi dappertutto) No... no... sì... sì...

Meno male, sono ancora vivo! MARCO (scoppiando a ridere) Sì... sì... sei vivo, ma l'hai

scampata bella anche tu! UBRIACO (sempre rimirando la foto) Come

assomiglia!... Però a pensarci bene, stavo meglio coi baffi... bisogna che me li faccia crescere...

PADRE Sì, a pensarci bene... se ti lasciassi crescere i baffi e ti tingessi anche i capelli di rosso...

UBRIACO (togliendosi il cappello che gli è rimasto calcato fino alle orecchie) Non ce n'è bisogno, io ce li ho già rossi...

I due alla vista dei capelli rossi hanno un attimo di terrore.

MARCO (riavendosi) Ah... ah... accidenti... quasi quasi mi sembravi davvero il Magnaccio resuscitato!...

UBRIACO Come resuscitato? Io non sono mai morto... PADRE D'accordo, tu no, ma il Magnaccio sì! UBRIACO No... se non è morto il Magnaccio... non sono

morto neanch'io... Perché il Magnaccio, se non vi di-spiace, sono io!...

188

Page 189: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

PADRE Ma non dire stupidaggini!... E allora, quello che abbiamo accoppato prima, chi era?

UBRIACO Che accoppato, se l'ho visto poco fa sul biroc-cio che si sbaciucchiava con tua figlia. Da quando in qua i morti sbaciucchiano?... ridacchiano?... canticchiano? Li abbiamo fregati, cantavano, fregati tutti e due...

PADRE Fregati?... Adesso che ci penso... mi sembra che assomigliasse a qualcuno, quel morto...

MARCO Ma sicuro... assomigliava al figlio del calzolaio... quello che faceva la corte a tua figlia... Era lui! ...

PADRE E allora se era lui... lui... è... il Magnaccio!?...MARCO Il Magnaccio!

Indietreggiano terrorizzati.

UBRIACO Il Magnaccio! Sicuro... e adesso che abbiamo fatto le presentazioni... facciamoci questa partita e be-viamoci qualche cosa perché sento che mi sta ritornando la cattiveria... (Estrae dei soldi, catene d'oro ed orologi) ... E invece io voglio essere tanto buono...

MARCO (rimanendo sempre a rispettosa distanza) Sì, sì, buono, tanto buono... Ma da dove viene tutta questa roba?

UBRIACO Oh... niente, ho fatto pam pam a dei signori che ho incontrati...

PADRE Ma allora... anche quei soldi e quegli orologi di prima?

UBRIACO Sì, sempre pam pam...MARCO Ma non diciamo sciocchezze!... Pam pam con la

189

Page 190: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

pipa!UBRIACO Sì, con la pipa. (Punta la pipa contro la

pianola e ne fa uscire un colpo fragoroso. La pianola si mette in moto).

PADRE e MARCO Una pipa che spara?UBRIACO Sì, è stata una mia trovata. È una pistola ca-

muffata da pipa. Così, anche se mi prendono di sorpresa, l'ultima sorpresa ce l'ho sempre io... E adesso, giochiamo... Avanti, mettetevi a sedere, ma vi avverto che il primo che fa scherzi gli arriva una pipata nel cervello!

PADRE e MARCO No! Niente scherzi...PADRE Mia figlia me lo diceva che avremmo trovato il

castigamatti!UBRIACO (cominciando a distribuire le carte a velocità

folle) Chi dà le carte? Le do io? Le dài tu?... va bene, le do io... nessuno vuol sollevare il mazzo?... ti fidi, si fida... si fidano...

Sul crescendo mimico dei due che raccolgono le carte e versano da bere terrorizzati, la musica della pianola aumenta sino a sovrastare tutto.

190

Page 191: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano

Farsa gialla

191

Page 192: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Personaggi

Uomo in Tight Guardia Francisca Uomo-Donna Becchino Prima Signora Seconda Signora Terza Signora

192

Page 193: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Una sartoria teatrale. All'inizio vediamo in scena una guardia borbonica con tanto di facilone. Dalla quinta giunge un canto di romanza tipo losca. Un paravento sul lato destro della scena. Altri tre paraventi disposti sul fondo.Entra un signore in tight, ha gli occhi bendati e le mani legate dietro la schiena. Retrocedendo va a pungersi il deretano proprio sulla baionetta della guardia.

UOMO IN TIGHT Ahi... accidenti...GUARDIA Ehi... ma non vede dove va?UOMO IN TIGHT E no che non vedo... se sono bendato!...

Come posso vedere?GUARDIA Ah, be'... se è bendato... (Rendendosi conto,

stupito) Bendato?... Ma perché... va alla fucilazione?UOMO IN TIGHT Non faccia dello spirito fuori luogo... è

incredibile che ci sia ancora della gente che si accanisca a chiamare il matrimonio fucilazione, suicidio e così via...

GUARDIA Matrimonio?... Allora lei è lo sposo... Ah... ah... (Ride).

UOMO IN TIGHT Sicuro... perché cosa c'è da ridere?GUARDIA Mi deve scusare... io vengo dalla provincia... e

a certe usanze che avete qui in città, io non ci sono abituato... ecco, lo sposo bendato, per esempio, non l'avevo mai visto...

UOMO IN TIGHT Perché... non si usa anche da voi che lo sposo non debba vedere la sposa in abito nuziale prima del giorno delle nozze?

GUARDIA Sì, sì, si usa anche da noi... per via che porta male...

193

Page 194: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO IN TIGHT E allora vede che non c'è niente di strano nel fatto che la mia fidanzata, volendo vedere come sta il suo abito vicino al mio senza che io veda il suo, mi abbia bendato...

VOCE DI FRANCISCA Luigi?... Dove sei?UOMO IN TIGHT Sono qui in sala di prova...VOCE DI FRANCISCA Non ti sarai sbendato, delle volte?UOMO IN TIGHT E come avrei potuto... con le mani le-

gate...VOCE DI FRANCISCA Meno male... che ho avuto questa

idea. Scusami, tesoro, se ti ho fatto aspettare tanto... ma le lavoranti hanno sbagliato tutto il riporto del pizzo... ad ogni modo cominciamo a provare col velo... (Entra in guépière bianca, e con un solo gran velo che le parte dal capo e giunge fino a terra).

UOMO IN TIGHT Sì, sì... facciamo questa prova perché ti dirò che di stare in queste condizioni sono stufo... che più stufo di così si muore.

FRANCISCA Un po' di pazienza, caro... In fin dei conti si muore, cioè, ci si sposa una volta sola... dopo tutto... su vieni qua... davanti allo specchio. (Rivolta alla Guardia che è rimasta interdetta) Signore, è tanto gentile che mi regge il velo?

GUARDIA Volentieri...FRANCISCA No... non così alto... andiamo... ecco, così...

be', non mi pare male... e a lei, che gliene pare?GUARDIA Bellissimo... mai vista una cosa simile... è inu-

tile... è proprio vero che noi in provincia siamo dei provinciali... se una ragazza del mio paese andasse a sposarsi con un vestito come questo, chissà cosa non succede... come siamo indietro con la moda noi...

194

Page 195: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO IN TIGHT Ah, potete ben dirlo... a parte che la mia Francisca è una delle più grandi creatrici di modelli d'Europa...

FRANCISCA Ma che dici, caro... d'Europa... sono modelli originali, d'accordo.

GUARDIA Originali? Unici, vuol dire!UOMO IN TIGHT Vedi che non sono il solo a pensarlo...FRANCISCA Be', adesso non può giudicare... mancando il

più...GUARDIA Ma se è proprio il suo bello... la mancanza del

più. Guardi, io sarò un sentimentale, forse sarò un ro-mantico... ma io la donna la preferisco così... senza la gonna... come si dice...

UOMO IN TIGHT Senza gonna?... Ma sei impazzita?... (Si scioglie le mani e si accinge a levarsi la benda) Fatti un po' vedere?...

FRANCISCA No, no, per carità... non guardare... porta di-sgrazia...

GUARDIA (avventandosi a sua volta e trattenendolo) ... Sì, sì, porta disgrazia... non deve guardare...

FRANCISCA Signore, non gli faccia guardare, vado a spo-gliarmi e torno subito.

UOMO IN TIGHT E lasciatemi andare...FRANCISCA No, no, non lo lasci... la prego... almeno fin-

ché non mi sono cambiata di abito... (Va verso il fondo).

GUARDIA (montando a cavalcioni dello sposo per meglio tenerlo)... Vada tranquilla che io non lo mollo...

UOMO IN TIGHT Maledetto, mi lasci...GUARDIA Mi spiace, ma gli ordini sono ordini, e finché

195

Page 196: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

non arriva il contrordine...UOMO IN TIGHT E va bene... se credete che io mi lasci

fare violenza... (va diritto verso la parete di destra sempre con la Guardia a cavalcioni) ... vorrà dire che mi seguirete...

GUARDIA Alt... che c'è il muro... dietro front... (L'uomo esegue). Avanti march... uno, due... uno, due... per fila dest... obliquo... sinist... segnare il passo... per fila dest... avanti march... uno, due... passo... cadenza... (Escono sulla destra). Attenti a... sinist... (Gran baccano, urla di dolore)... Glielo avevo detto di fare attenzione a sinist...

UOMO IN TIGHT Maledetto... vieni qui che ti accoppo...GUARDIA E no... se mi accoppa, io non vengo lì. (Entra

in scena e va a nascondersi dietro il paravento).UOMO IN TIGHT (rientra ciondolando per il dolore e con

la tuba scalcagnata) Se credi di sfuggirmi... è inutile che fai il furbo!... lo so che sei qui dietro... (Sposta il paravento dietro al quale appare di spalle una signora in costume settecentesco con tanto di parrucca e gonna enorme, che sta aggiustandosi il corpetto e tentando di infilarsi una specie di seconda gonna, per cui ha il capo semicoperto...) Oh, pardon...

La signora evidentemente non si è accorta di nulla e l'uomo ne approfitta per meglio cercare la Guardia... ma non la trova... si guarda attorno, poi si decide a sollevare la gonna della signora per guardare se delle volte il suo uomo si è nascosto là sotto.

FRANCISCA (entra proprio in quell'istante, vestita,

196

Page 197: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

rimane agghiacciata alla vista del suo promesso sposo intento a simili sconcezze) Svergognato. Anche alla vigilia delle nozze... e mi avevi giurato che avresti cambiato vita...

UOMO IN TIGHT Ma cara, non crederai che io... Ti assi-curo...

FRANCISCA No, non cercare di incantarmi... vattene... vattene... e non farti più vedere... sei uno sciagurato... ecco quello che sei...

UOMO IN TIGHT Ma no, ascoltami... io stavo cercando quella maledetta comparsa vestita da guardia borbonica che mi aveva...

Intanto la signora in abito settecentesco si è intruppata nella gonna e non riesce ad uscirne.

FRANCISCA Sì, la cercavi sotto la sottana della signora!!! Ma mi hai preso proprio per una scema?!

UOMO IN TIGHT Sì...FRANCISCA Come?...UOMO IN TIGHT No... voglio dire che sì... la cercavo

sotto la sottana della signora, anzi scommetto che c'è ancora. Anzi guardiamo insieme...

FRANCISCA Perché, non t'è bastato guardare da solo? Adesso... mi rendo conto di che razza di mostro sei...

UOMO IN TIGHT Ma cara, non sragionare... guarda da sola se vuoi... e allora mi dovrai chiedere scusa...

FRANCISCA Sicuro che guarderò da sola... avanti, ben-dati...

UOMO IN TIGHT Ancora?FRANCISCA Sicuro... e ricordati che se hai mentito anche

questa volta... ti giuro che sarà l'ultima... (Intanto,

197

Page 198: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

approfittando del maneggiare dei due, la falsa Guar-dia esce da sotto la gonna e se la batte andando a na-scondersi tra gli abiti appesi sulla destra e che fino a questo momento sono rimasti coperti da una tenda, o da un paravento). Aspetta... che ti lego le mani...

UOMO IN TIGHT Non ti sembra di esagerare?FRANCISCA Con te non si esagera mai... (Lo rivolta e si

accinge a guardare sotto la gonna) Signora, lei permette... ecco... l'avrei giurato... non c'è nessuno...

UOMO IN TIGHT (cercando di levarsi la benda) Impossibile... fai vedere?... (Francisca lo schiaffeggia)... Ahi... ma che ti piglia?

FRANCISCA Mascalzone!UOMO IN TIGHT Ma sei impazzita, di'!?...FRANCISCA No... sono rinsavita... d'ora in poi non ti per-

metterò più di approfittare di me, del mio candore... della mia ingenuità...

UOMO IN TIGHT Ah... ah... candore, ingenuità... si fa ve-dere nuda da tutti e poi parla di ingenuità... (Francisca piangendo si volta verso la signora e l'aiuta a vestirsi; in quel mentre la comparsa è uscita dal suo nascondiglio e avvicinandosi all'Uomo gli molla un altro schiaffo). Ahi!....

FRANCISCA (sta aiutando la donna a calarsi la sottana, e non vede) Chi si fa vedere nuda da tutti?

UOMO IN TIGHT Tu, poco fa... da quella comparsa... (Al-tro schiaffo). Ahi...

FRANCISCA Mascalzone... mi insulta per riprendere l'of-fensiva... mi calunnia anche...

Schiaffo della Guardia all'Uomo in Tight.

198

Page 199: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO IN TIGHT Ahi... e no... adesso basta... le violenze non le sopporto... ecco... piuttosto... me ne vado...

FRANCISCA Ma si, vattene, vattene... e non farti più ve-dere...

L'Uomo se ne va sempre bendato. La Guardia lo pre-cede, si va a sedere in fondo alla scena e aspetta il passaggio dello sventurato.

UOMO IN TIGHT Sicuro che non mi faccio più vedere... mai più... è finita... addio... (Inciampa nella gamba tesa della Guardia, andando a ruzzolare fuori scena con gran frastuono e urla soffocate).

FRANCISCA (scoppiando in lacrime, mentre la Guardia sghignazzando si va a nascondere dietro uno dei paraventi nel fondo) Ohhhoi... è finita... finita per sempre. Ha visto che sfacciataggine... prendersi dei passaggi con una signora come lei... si volti, per favore... (la donna si volta e ci accorgiamo che non è una donna ma un uomo con dei gran baffi) e con lei si è preso un passaggio da poco... ma non immagina quelli che si prende con le altre clienti... quelle che ci stanno, s'intende... il guaio è che ci stanno quasi tutte... lei è una delle poche, mi creda... e purtroppo, di donne come lei ce ne sono poche... (si accorge dei baffi) ... molto poche...

UOMO-DONNA Signora, io volevo spiegarle, poco fa, quando lei parlava...

FRANCISCA No, no, stia zitta, non cerchi di giustificar-lo... è un vizioso... ecco quello che è. A lui va bene chiunque... purché sia...

UOMO-DONNA (scandalizzato) Come chiunque purché

199

Page 200: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

sia?FRANCISCA Scusi... non volevo offenderla... a parte che

lei ha un gran bel portamento... e il portamento... come si dice, è tutto... e poi, via, se è per quel pochino di peluria sul labbro... be', le dirò... che non le sta poi neanche male... anzi...

UOMO-DONNA Signora... a questo punto è mio dovere toglierla da questo qui-pro-quo...

FRANCISCA Quale qui-pro-quo?UOMO-DONNA Insomma, io non sono una signora...GUARDIA (sbucando con la testa da sopra il paravento e

subito riscomparendo) Ma no!FRANCISCA Ah, è signorina... oh, mi scusi... dovevo im-

maginarmelo...UOMO-DONNA Io sono il ragionier Attilio Bernasconi e

sono sposato con tre figli...GUARDIA (come sopra) Ma va!UOMO-DONNA Sì, due maschi e una femmina.FRANCISCA Ma allora se lei è ragioniere e sposato che

bisogno ha di travestirsi da dama... del settecento, ...a meno che non lo faccia per farsi notare...

UOMO-DONNA Notare?... Sapesse come vorrei poterne fare a meno... Non mi sono mai sentito tanto impacciato e a disagio come in questo momento... e tutto per aver voluto dar retta a mia moglie!

FRANCISCA Ma come... deve fare la donna per sua mo-glie?

UOMO-DONNA No... per il mio capufficio... maledetto il giorno che gli è saltato in testa di prender moglie...

FRANCISCA Un capufficio che si sposa il suo ragioniere... e in costume del settecento... mamma

200

Page 201: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

mia che ambiente corrotto deve essere il vostro...GUARDIA Mamma!UOMO-DONNA Signora, la prego, non fraintendiamo... il

mio capufficio si sposa, ma con una donna vera... non con me... e per l'addio al celibato, non potendo far in-tervenire le donne, come di costume... ha avuto la bella idea di costringere noi... i suoi impiegati... a vestirci con abiti femminili... io, a costo di perdere il posto, volevo rifiutare... ma mia moglie non ne ha voluto sapere... purtroppo in casa mia è lei che porta i calzoni...

FRANCISCA Ed ecco perché lei porta le sottane...UOMO-DONNA Proprio così... e mi sta bene... mi sta

bene...FRANCISCA Be', proprio bene... non direi... questo non è

il tipo di abito adatto al suo tipo... Per lei ci vorrebbe qualche cosa di più moderno, un abito come questo, per esempio. (Indica il vestito che indossa).

UOMO-DONNA Lei crede?FRANCISCA Ma certo... Peccato che non ne abbia un al-

tro...UOMO-DONNA Peccato...FRANCISCA Ma non ha importanza... guardi, lei mi è tal-

mente simpatico che le presto il mio... (Comincia a spogliarsi).

UOMO-DONNA Lei è troppo gentile...FRANCISCA Si figuri... si spogli. Abito più, abito meno,

si spogli...GUARDIA (riapparendo da un altro paravento) Ah,

basta... io in provincia non ci torno più.

Appare lo sposo, anche lui da dietro un paravento,

201

Page 202: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

proprio nel momento in cui l'uomo sta slacciando i primi bottoni del corpetto. La donna è già in guépière.

UOMO IN TIGHT Ma bene... ci si consola, eh?FRANCISCA Be', che c'è di tanto strano? Sto servendo un

cliente... non vedi?UOMO IN TIGHT Bel servizio davvero... e io stupido che

m'illudevo che tu facessi la sarta teatrale...FRANCISCA Come: «m'illudevo»... che cosa stai insi-

nuando?UOMO IN TIGHT Io non insinuo... constato...GUARDIA No, no, lei insinua.UOMO-DONNA Sì, sì, lei insinua, tanto che io mi sono

detto subito: «Dio come insinua quello! » UOMO IN TIGHT Stia zitto, lei... e ringrazi il cielo che è

vestito da donna... altrimenti... UOMO-DONNA Altrimenti che?...

I due si trovano faccia a faccia con l'indice puntato. Alle spalle si sta avvicinando la Guardia con il calcio del fucile voltato verso il gruppo. Si ode uno sparo e l'Uomo in Tight si accascia al suolo.

FRANCISCA Oh no... Luigi... rispondi... (Rivolta all'Uo-mo-Donna) Perché ha sparato?

UOMO-DONNA Ma non so come possa essere successo... (guardandosi il dito) le assicuro che fino a poco tempo fa il mio dito era scarico... (Accorgendosi della Guardia che terrorizzata sta ancora osservando il calcio del suo fucile) Ah! Ecco chi ha sparato... è stato lui...

FRANCISCA (avventandoglisi contro) Assassino... vigliacco... sparargli alla schiena... si vergogni!

202

Page 203: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

GUARDIA Non so come possa essere successo... io ho fatto il militare, ma di fucili che sparano dal didietro, non ne avevo mai visti...

UOMO-DONNA Ha sparato dalla culatta?GUARDIA Sì... è inutile... la città corrompe tutto... anche

i fucili...FRANCISCA Ohiooioaioi... è morto... è morto... e proprio

il giorno delle nozze... era pronto l'abito bianco... e non lo potrò più indossare... con tutto quello che mi è costato!... Vedova prima ancora che sposa... dovrò mettermi degli abiti accollati a me che stanno così bene le scollature! Dio!! che disgrazia!!

I due coricano il cadavere su di un divano senza schienale che sta al centro della stanza.

GUARDIA Ma scusi, perché se la prende tanto... non vi eravate piantati, voi due?...

Tutto questo dialogo è contrappuntato dall'azione della donna che accende delle candele e le dispone intorno alla salma.

FRANCISCA Sì, ma prima di sera ci saremmo rappacifi-cati... è successo sempre così... sapesse, me ne ha combinate di tutti i colori sa... sopra tutto con le mie clienti... mi toccava ogni giorno di calmare il furore di qualche marito tradito che aveva scoperto le sue tresche... Io rimettevo tutto a posto, e lui ricominciava... È inutile, quando si è innamorati si è stupidi... e basta...

GUARDIA No, no, «e basta»... lei sarà stupida, ma è an-che bella...

203

Page 204: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO-DONNA Quello che non riesco a capire è chi possa avere sparato e da dove... Un momento... sono sicuro che qualcuno ci sta spiando... continuate a parlare voi due... (Afferra il fucilone della Guardia) Io vado a vedere.

GUARDIA A parlare di che ?UOMO-DONNA Raccontatevi una barzelletta... basta che

parliate... (Va guardingo verso il fondo).FRANCISCA Io ne so di belle... ma sono un po' sporche...GUARDIA Ah, se è per me, fate pure... tanto io, pulite o

no, non le capisco!FRANCISCA Ah, ma se le racconto quella del cammello

che era nato senza la gobba, voglio vedere se non la capisce... Ah ah...

GUARDIA Come come... un cammello nato senza la gobba? Ah... è troppo... Ah... ah... (Ride a crepapelle).

FRANCISCA Signore...GUARDIA Eh?FRANCISCA Non è finita.GUARDIA Che peccato, credevo d'averla capita.FRANCISCA Allora questo cammello era nato senza la

gobba ed era talmente triste e avvilito per questo fatto, che un giorno, al colmo della disperazione, decide di suicidarsi.

Dal fondo viene avanti il Becchino distinto che alla vista del morto si toglie il cappello.

BECCHINO (guardando esterrefatto i due che ridono sulmorto) Oh, che disgrazia... GUARDIA Ah ah... è una bella disgrazia, sì...

204

Page 205: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

BECCHINO D'accordo... ma non vedo proprio che ci sia da ridere... piuttosto, come è morto...

FRANCISCA Ehi, calma, questo arriva adesso e già vuol sapere la fine...

GUARDIA Ha ragione... se dice subito la fine, poi non si ride più... Vada avanti... che mi fa morire.

FRANCISCA Sì, sì... la faccio morire.BECCHINO Anche lui!? Ma roba dell'altro mondo... sen-

tite... io sono trent'anni che lavoro nelle pompe fune-bri... ma non ho mai visto una cosa del genere... Sarà perché vengo dalla provincia...

GUARDIA Dalla provincia? Anche lui... ma guarda come è piccolo il mondo! (Va incontro al Becchino e gli stringe la mano).

FRANCISCA Avete detto delle pompe funebri? Siete ve-nuto per il mio Luigi... oh, no... non portatemelo via così presto...

BECCHINO Se è perché volete divertirvi ancora un po'... tenetevelo quanto vi pare... tanto io mica sono venuto a portarvi via questo...

FRANCISCA Meno male... BECCHINO Sono venuto a portarvene un altro... FRANCISCA Un altro?... Un altro, che? BECCHINO Un altro cadavere... GUARDIA Un altro cadavere?...BECCHINO Eh si, dal momento che il destinatario ha ri-

fiutato di ritirarlo... FRANCISCA Dovrei ritirarlo io?... Ma cosa me ne faccio

di un altro cadavere! ...BECCHINO Ah, questi sono affari vostri... io so solo che

quando il destinatario rifiuta, la merce torna al

205

Page 206: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

mittente... e siccome il mittente è lei... FRANCISCA Io sono il mittente?... Il mittente di che? BECCHINO (estrae una bolletta) Scusi, lei non è la signo-

rina Francisca Ronzoni... proprietaria della sartoria teatrale Ronzoni?

FRANCISCA Sì, sono io! BECCHINO E allora vede che il cadavere in questione

nonpuò essere che di sua... proprietà... FRANCISCA Ma guardi che lei è in errore... noi qui

confezioniamo soltanto costumi teatrali, non cadaveri...

BECCHINO Soltanto costumi?FRANCISCA Sì, qualche volta ci capita qualche fornitura

extra... che ne so: ...addobbi per matrimoni... battesi-mi... funerali...

BECCHINO Funerali? FRANCISCA Sì... ma in quel caso noi procuriamo solo il

materiale coreografico... il morto ce lo mettono sempre loro!!

BECCHINO È strano... e questo?... Come mai è qui?FRANCISCA Ah no... questo è un morto personale... non

lo affittiamo... ci mancherebbe altro...BECCHINO Be', ad ogni modo io non so proprio cosa dir-

le... il cadavere da qui è partito e qui deve ritornare...FRANCISCA Ma dov'è adesso questo benedetto cadavere?BECCHINO Giù in cortile... a dir la verità la portinaia non

voleva farmelo passare... dice che per le biciclette e i cadaveri, lei ha l'ordine tassativo... ma visto che ne aveva fatto già passare un altro...

FRANCISCA Un altro?

206

Page 207: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

GUARDIA Ah sì... il mio... me l'ero già quasi scordato...FRANCISCA Come?... Anche lei ha un cadavere?... È im-

possibile...GUARDIA Perché impossibile? Oh Dio... non sarà questo

gran che... ma fa sempre la sua figura... del resto mica tutti possono avere la fortuna di procurarsi un cadavere come il suo...

FRANCISCA Scusi... ma io non volevo offenderla... volevo dire... che... insomma... capisco che uno delle pompe funebri circoli con certa merce... ma lei... una comparsa borbonica... proprio non capisco...

GUARDIA Ma io non sono una comparsa, signorina... io sono un agente del dazio... e questo mica è il mio cap-pello... l'avevo trovato li dietro e me l'ero provato... così, tanto per vedere come stavo... il mio cappello è questo... vede? (Afferra un cappello dall'attaccapanni e se lo calca in testa, il cappello gli cala fin sul naso).

FRANCISCA Vedo, vedo.GUARDIA Io no. (Viene avanti camminando come un

cieco).

Appaiono sul fondo tre signore succintamente vestite.

VOCE DELL'UOMO-DONNA Avanti, e poche storie... PRIMA SIGNORA Ma che modi... come si permette? SECONDA SIGNORA Ma si può sapere che vuole da noi? TERZA SIGNORA Lei ci dovrà delle spiegazioni... sa...

maleducato... UOMO-DONNA Ho detto... di muoversi. Mettetevi in

fila... avanti e basta con le chiacchiere... (Rivolto a Francisca) Signorina, conosce queste... diciamo... signore?...

207

Page 208: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

FRANCISCA (offesa) ... Come... «diciamo» ... guardi come parla delle mie clienti, sa?...

UOMO-DONNA Ah, belle clienti davvero...PRIMA SIGNORA Senta signora... adesso basta...UOMO-DONNA Eh no... basta a voi, di chiamarmi

signora... perché baffi a parte... ve l'ho già detto che sono un sergente della polizia...

PRIMA SIGNORA Polizia femminile?FRANCISCA Della polizia?... eh no... adesso esagera...

prima si fa passare per dama del settecento... poi per ragioniere fidanzato del suo capufficio... e adesso per un sergente della polizia, con i baffi a parte... ma non si rende conto di quanto è ridicolo?

GUARDIA Eh sì... scusi, ma lei è proprio ridicolo... guar-di, è riuscito a far ridere anche il mio comprovinciale, che per far ridere lui...

Infatti il Becchino sghignazza in sordina.

UOMO-DONNA Perché, chi è il signore? GUARDIA Un becchino... e lei capirà... che far ridere un

becchino...PRIMA SIGNORA Un becchino!BECCHINO (offeso) No... non becchino... sono addetto al-

l'ufficio spedizioni salme...UOMO-DONNA E cosa c'è venuto a fare qui?BECCHINO Oh bella... a consegnare una salma...UOMO-DONNA Una salma di chi?BECCHINO La salma della signora...UOMO-DONNA La signora ha una salma?GUARDIA No, non una... due, anzi, tre... perché adesso

ha anche la mia...

208

Page 209: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO-DONNA La sua?... Ma come, lei cede la sua salma ancor prima di essere morto?... Ma siete tutti pazzi,

qui?FRANCISCA Ehi, non cominciamo ad offendere... perché

se qui c'è un pazzo, quello è lei... e se ha dei dubbi, si guardi allo specchio...

UOMO-DONNA (guardandosi allo specchio) Sì, sì... forse avete ragione... sono io il pazzo... sono impazzito dal momento che ho accettato di travestirmi da donna per venire a condurre le indagini sulla provenienza di un numero imprecisato di cadaveri che, partendosi da questa casa, hanno invaso tutta la provincia...

FRANCISCA Un numero imprecisato di cadaveri?UOMO-DONNA Eh sì... imprecisato... fino a poco fa ne

avevo un conto di quattro... ma adesso, dopo questi due... più quest'altro che mi arriva ancora vivo... non so proprio più dove sbattere la testa...

GUARDIA Ma cosa ha capito, lei? Mica sono io il cada-vere...

UOMO-DONNA Ah no... e chi è allora?... Avanti, nome e cognome...

GUARDIA E che ne so io?... Nome e cognome... Io so soltanto che al controllo del dazio all'apertura del baule al posto di trovarci materiale scenico... che cosa ci abbiamo trovato?... Un cadavere... che, come da regolamento, abbiamo riportato al luogo di origine...

UOMO-DONNA Ehi... non cominciamo a fare scherzi... o salta fuori il cadavere, o vi denuncio tutti per occulta-mento del medesimo...

FRANCISCA Avanti ragazzi... io non voglio storie... chi ha occultato il medesimo?

209

Page 210: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

SECONDA SIGNORA Ma cosa volete che ne sappiamo noi?

UOMO-DONNA Ah, non se sapete niente? E allora che ci facevano, queste pistole nelle vostre borsette?...

PRIMA SIGNORA Oh no... vi assicuro...SECONDA SIGNORA Non capisco!TERZA SIGNORA Nella mia borsetta?UOMO-DONNA Ma guardale... le santerelline... non san-

no... avanti... fuori la verità... chi ha sparato al fidanzato della signorina?

FRANCISCA (avventandosi contro le tre donne dopo aver estratto dalla guépière una piccolissima pistola) As-sassine... allora siete state voi... ad ammazzarmelo, il mio Luigi...

UOMO-DONNA (intervenendo rapidissimo) Un momento... cosa ci fa lei con questa pistola?... Da dove è saltata fuori?

FRANCISCA Oh bella, dalla guépière.UOMO-DONNA Ah bene... e lei tiene una pistola sotto la

guépière, e guarda caso, il fidanzato muore sparato...LE TRE SIGNORE (all'unisono) Assassina... sei stata tu ad

ammazzare il nostro Luigi...UOMO-DONNA Il nostro... il mio?... Ma insomma, si può

sapere di chi è questo Luigi?

Le quattro donne parlano l'una sull'altra facendo gran confusione.

FRANCISCA Ma era mio... di chi crede fosse... loro avrebbero voluto portarmelo via... hanno fatto di tutto... queste svergognate...

PRIMA SIGNORA È stata una grande passione che ci ha

210

Page 211: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

travolti entrambi... ma purtroppo, poveretto, era caduto nelle grinfie di quell'arpia, e allora...

SECONDA SIGNORA Era mio... mio, anima e corpo... ed anch'io ero sua... soltanto con l'anima, naturalmente... penso che un giorno, se non fosse stato per quella egoista...

TERZA SIGNORA È c'è bisogno di chiederlo... andiamo le sembro una donna da dividere l'amore di un uomo con altre donne... con le quali non ho nemmeno legami di parentela... andiamo...

UOMO-DONNA Basta... silenzio per carità... procediamo con ordine... prima di tutto ordiniamo i cadaveri...

FRANCISCA Non le bastano quelli che già ci sono?... Per-ché vuole ordinarne degli altri?

UOMO-DONNA Ho detto silenzio... entro due minuti vo-glio vedere qui i cadaveri in questione... non accetto scuse...

GUARDIA Eh, ma sono giù in cortile... e la portinaia ha già detto che in ascensore non possono salire...

BECCHINO Biciclette e cadaveri... lei ha ordini tassativi... e sono quattro piani sa?

UOMO-DONNA E che salgano per le scale... Cosa sono queste storie... ci sono salito io, e non sono mica morto...

GUARDIA Ma loro sì... UOMO-DONNA Ah già, è vero... be', gli sta bene... così

un'altra volta imparano... su... su... spicciatevi... BECCHINO e GUARDIA Sì, sì, ci spicciamo... (Escono sul fondo).

UOMO-DONNA Ed ora io farò delle domande a ciascuna... e guai a chi suggerisce... cominciamo da

211

Page 212: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

lei... (Indica Francisca) Chi le ha dato questa pistola? FRANCISCA Me l'ha data lui. (Indica il morto). LE TRE SIGNORE Anche a noi l'ha data lui...UOMO-DONNA Ah, vi siete decise a parlare finalmente...

così il nostro Luigi... alle sue amiche... invece che profumi e brillanti... distribuiva pistole... Come mai? (Indica la prima delle signore) Risponda lei!...

PRIMA SIGNORA Perché lo difendessimo... diceva di avere un triste presentimento... era sicuro che qualcuno avrebbe tentato di ucciderlo...

FRANCISCA Pure a me aveva detto la stessa cosa... per questo girava sempre armato...

UOMO-DONNA (avvicinandosi al morto e frugandolo) Anche lui?... Vedremo subito se avete detto la verità... (Estraendo una pistola) Sì... l'avete detta... e questo, che cos'è?... (Nella canna è infilato un biglietto a forma di imbuto). È una pistola a fiato. (Soffia nella culatta: il piccolo imbuto parte dalla canna come un proiettile da cerbottana e va a colpire un paravento. L’Uomo-Donna lo raccatta) Ah no... è un messaggio... (Legge dopo aver srotolato) «Per la polizia. Privato. Qualunque cosa mi succeda... non crediate ad una sola parola di quanto vi diranno le mie amanti e la mia fidanzata... La verità è incisa sul nastro del magnetofono». (Tra sé) Quale ma-gnetofono?... (Legge) «Quello che sta sulla cassapanca di fondo».

La Guardia è riapparsa in quel momento, l'Uomo-Donna le fa cenno di spostare il paravento in modo da nascondere le quattro donne, poi estrae dalla tasca quattro pezzi di corda e lega i capi di questi ai polsi e

212

Page 213: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

alle caviglie del morto. Si fa aiutare dalla Guardia a trasportarlo su di una poltrona. La Guardia funge da marionettista tirando le cordicelle, l'Uomo-Donna da «spalla» della marionetta. Accendono il magnetofono, aprono il paravento.

VOCE DAL MAGNETOFONO Credevate di avermi fatto fuori per sempre?

Il cadavere gesticola mosso dai fili, le quattro donne rimangono impietrite.

PRIMA SIGNORA Luigi, non eri morto! ? VOCE DAL MAGNETOFONO Questa non ve l'aspettavate,

eh?UOMO-DONNA Non ve l'aspettavate di sicuro e adesso

viconviene dire la verità prima che lo faccia lui. PRIMA SIGNORA Sì, sì, diremo tutta la verità. UOMO-DONNA (rivolto alla Guardia) Ve l'avevo detto

che ci sarebbero cascate.VOCE DAL MAGNETOFONO No, non vi fidate di loro.

Ascoltate soltanto me. Ero l'unico testimone oculare... dei loro delitti, ecco perché mi hanno ucciso... voi mi domanderete...

UOMO-DONNA Chi l'ha ucciso?VOCE DAL MAGNETOFONO E io vi risponderò: la mia

fidanzata... d'accordo con le sue clienti, che a loro volta, aiutate da lei, avevano ucciso i loro rispettivi mariti...

UOMO-DONNA Ma non capisco che bisogno c'era, dopo averli spediti al Creatore, di spedirli anche in provin-cia.

VOCE DAL MAGNETOFONO Il fatto delle spedizioni era

213

Page 214: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

stata una grossa trovata della cara Francisca.FRANCISCA Non è vero.VOCE DAL MAGNETOFONO Sì, è vero. Ella aveva notato

che tutte le volte che spediva un baule con abiti di sartoria, se per caso sbagliava a scrivere l'indirizzo, poi, per la solita burocrazia, prima di tornare all'origine, impiegava dei mesi, anche degli anni...

FRANCISCA No, egli mente.VOCE DAL MAGNETOFONO Zitta!UOMO-DONNA E così, spedendo cadaveri a destinatari

inesistenti... poteva star tranquilla dei mesi e degli anni... quindi li avrebbe rispediti... ma poi?

VOCE DAL MAGNETOFONO Prima di fare la sarta, la mia cara fidanzatina, era stata impiegata alle poste ed era al corrente del fatto che dopo un certo numero di viaggi a vuoto, il materiale spedito diventa proprietà dello Stato... e lei sa bene che quando lo Stato rileva qualche cosa non c'è più niente da fare.

UOMO-DONNA Cosa se ne fa poi lo Stato di tutti quei ca-daveri? Non ne ha abbastanza di quelli che lavorano nei Ministeri?

VOCE DAL MAGNETOFONO E adesso che sapete tutta la verità, fate il vostro dovere... arrestate i colpevoli...

Il cadavere viene lasciato ricadere sulla poltrona, la Guardia si nasconde dietro un paravento.

UOMO-DONNA Sì, sì, siete tutte in arresto... (Estrae dalla borsetta alcune manette e si accinge ad ammanettarle).

LE TRE SIGNORE No, no... è tutto falso... siamo inno-centi...

214

Page 215: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Entra il Becchino.

FRANCISCA Ve lo giuro... io non ho mai spedito cadave-ri... la gente morta mi ha sempre fatto impressione-tanto è vero che non mangio mai neanche il pollo...

GUARDIA (riapparendo con la sola testa da dietro il paravento) Be', ma adesso, se si arresta una perché non mangia un pollo...

BECCHINO (come sopra) Dov'è la libertà?UOMO-DONNA Silenzio! Piuttosto... dove sono i

cadaveri?BECCHINO Ah, non so... li avevamo lasciati in cortile...

ma pare che siano usciti!UOMO-DONNA Usciti?BECCHINO Sì... almeno così ha detto la portinaia... fatto

sta che in cortile non ci sono più!UOMO-DONNA Ma come?... La portinaia ha lasciato

uscire dei cadaveri... da soli?GUARDIA Lei ha ordini tassativi... bambini e cani

accompagnati... ma fornitori e cadaveri no...BECCHINO E poi, dal momento che erano in due, non so-

no più soli... non c'è da preoccuparsene... tanto più che si tenevano per mano...

UOMO-DONNA Come! I cadaveri si tenevano per mano?! (Va verso il telefono e forma un numero).

FRANCISCA Speriamo facciano attenzione ad attraversare la strada. Poverini, è pericoloso.

UOMO-DONNA Zitta... Pronto... qui è il sergente Bissoni che parla... passatemi il commissario, è urgente...

VOCE DAL TELEFONO Non c'è. È uscito... due minuti fa, con i cadaveri...

UOMO-DONNA È uscito con i cadaveri... quali?

215

Page 216: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

VOCE DAL TELEFONO Come quali? I nostri... anzi, i suoi... quelli che ha trovato lei in provincia... appena svegli hanno cantato...

UOMO-DONNA I cadaveri svegli hanno cantato... scusi, forse ho sbagliato numero... sto parlando con Radio-Londra?

VOCE DAL TELEFONO Come? Vuol parlare con Londra?... Allora... guardi... lei ha proprio sbagliato numero...

Rumore del ricevitore riagganciato.

UOMO-DONNA Ha attaccato... non ci capisco proprio niente. I cadaveri se ne vanno in giro tenendosi per mano, le pistole a fiato sparano... (Soffia nella pistola, riparte il proiettile di carta che va a colpire il Becchino. Il Becchino cade morto).

FRANCISCA Ha visto cosa ha combinato con la sua mania di soffiare nelle pistole?

LE TRE SIGNORE È morto... come può essere successo?GUARDIA Ah, non so... (mostra una boccetta) stava

mangiando questi mentini... (Se ne mette uno in bocca) Buono!

UOMO-DONNA (strappandogli la boccetta di mano) Fer-mo!... Sputi fuori... (La Guardia gli sputa in faccia la pillola) Ma che fa? (Leggendo l'etichetta sulla boccetta) Disgraziati... ma non sapete leggere?

GUARDIA Io no e lei? Ah, già, dimenticavo che lei è già sergente...

UOMO-DONNA Queste sono pillole ipnotico-letargiche...GUARDIA Oh, bella, e allora adesso il mio

comprovinciale è in letargo...

216

Page 217: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO-DONNA Sicuro... come una marmotta... Su, si dia da fare... cominci a schiaffeggiare il suo amico...

GUARDIA Ma perché? Cosa mi ha fatto?UOMO-DONNA Non le ha fatto niente... ma questo è

l'unico sistema per riattivare la circolazione del sangue e farlo rinvenire. Piuttosto mi dica una cosa... Dove crede l'abbia trovata, il suo amico, questa boccetta?

GUARDIA (schiaffeggiando il morto) In tasca del suo ca-davere... Anche il mio ne aveva una... guardi qua... (Estrae dalla tasca un'altra boccetta).

UOMO-DONNA (afferrandola e confrontando le due boccette) Ma come, ogni cadavere aveva la sua boccetta? (Si precipita a frugare nelle tasche del morto e ne estrae una terza) Sì, anche questo cadavere ha una boccetta, quindi non è un cadavere vero, è un cadavere in letargo... Un cadavere che fingendosi morto... E lei continui a schiaffeggiare...

GUARDIA (per la terza volta si è autoschiaffeggiato a causa del fatto che il cadavere si scosta ad ogni suo gesto) Sì, ma mi fa male.

UOMO-DONNA E questo che cos'è? (Estrae dalla tasca del morto un plico) «Contratto d'omicidio».

LE TRE SIGNORE Sono i nostri contratti.UOMO-DONNA I vostri contratti? Bene, vediamo subito.

«Contratto d'omicidio. Impresa d'omicidi su commis-sione. Esecuzione a mano. Massima riservatezza. Col presente contratto, la nostra ditta s'impegna a procura-re la morte prematura e istantanea del vostro consorte con la garanzia di tre anni. Prezzi: per un singolo ma-rito L. 1.000.000. Comitive, gruppi aziendali: metà

217

Page 218: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

prezzo. Ige, tasse erariali: a carico del cliente. Il Presidente Luigi Versaghi». Chi è Luigi?

GUARDIA È lui.UOMO-DONNA Ah! Bene. E voi avete pagato un milione

a testa a quel mascalzone perché vi facesse fuori i mariti?

PRIMA SIGNORA Sì, perché, le sembra troppo caro?UOMO-DONNA È troppo caro sì, perché il mascalzone i

mariti non ve li ha uccisi, li ha messi soltanto in letargo, poi li ha spediti in provincia, per evitare che venissero seppelliti e quindi morissero sul serio.

LE TRE SIGNORE Mascalzone!UOMO-DONNA Ma il mascalzone aveva fatto i conti

senza di me, senza l'oste, come si dice...FRANCISCA Adesso lei fa anche l'oste. Che esagerato!UOMO-DONNA Zitta! Che cosa ha fatto il mascalzone?

Ha preparato il nastro, le ha consegnato una pistola, ha finto la morte, così lei ci sarebbe andata di mezzo, e lui avrebbe avuto tutto il tempo, una volta sveglio, di squagliarsela con i quattrini.

FRANCISCA Oh no, è impossibile... Il mio Luigi non può aver fatto una cosa simile... è impossibile... mi voleva così bene... me lo avrebbe detto, mi diceva sempre tutto!

SECONDA SIGNORA Le diceva tutto quello che gli pare-va... questo sì... e lei beveva come un'oca...

LE TRE SIGNORE Povera oca...FRANCISCA Come siete buone, voi... siete proprio le uni-

che amiche che ho... voglio farvi un regalino, i confetti del mio matrimonio ormai sfumato, teneteli, è l'ultimo regalo che vi possa fare... (Distribuisce

218

Page 219: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

alcuni sacchetti).LE TRE SIGNORE Grazie. (Si abbracciano).

Anche la Guardia e l'Uomo-Donna si commuovono e senza accorgersene si abbracciano fra le lacrime, ma quest'ultimo reagisce.

UOMO-DONNA Adesso basta con i convenevoli... mi spiace, signore, ma voi tre siete in arresto per truffa e simulato omicidio... (Le tre Signore intanto hanno aperto i sacchetti e cominciano a mangiarsi i confetti). Mi faccia un piacere, lei... le do in consegna le signore, le porti di là...

GUARDIA E comincio a prenderle a schiaffi. UOMO-DONNA Ma no... prenda questa pistola... GUARDIA Ma non sarebbe meglio prenderle a schiaffi

che spararle...UOMO-DONNA No, le sparerà solo se faranno scherzi...GUARDIA Va bene, va bene... e se non fanno scherzi, le

prendo a schiaffi... Avanti... Muovetevi e pochi scherzi... Ah ah... Io in provincia non ci torno più... non ci torno... (Esce sospingendo le donne).

UOMO-DONNA (a Francisca) Su, adesso la smetta di piangere... Può segnarsi col gomito, come si dice, perché l'ha scampata bella. Pensi se avesse sposato davvero un mascalzone come il suo Luigi!

FRANCISCA No... non dica così... non era un mascalzone... era tanto buono... non era molto intelligente... questo sì... ma in quanto a bontà, era un angelo.

UOMO-DONNA Ma perché non vuole ragionare... capisco voler bene... ma lei esagera... dopo tutto quello che le

219

Page 220: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ha combinato... e approfittando della sua buona fede... ma quando si sveglierà... dovrà fare i conti con me... anzi, non aspetto neanche che si svegli... comincio subito. (Fa il gesto di schiaffeggiarlo).

FRANCISCA No, no... La prego, non cominci subito... aspetti un po'... intanto, se vuol gradire... (Gli offre dei confetti).

UOMO-DONNA E va bene, proprio perché è lei, sa... (Afferra un confetto e lo mette in bocca) Ma come ha fatto a farsi abbindolare a quel modo?

FRANCISCA Lei è in errore, io non mi son fatta abbindo-lare da nessuno.

UOMO-DONNA Beata ingenuità. Io sono in errore!?FRANCISCA Sì. Il mio Luigi non sarebbe mai stato

capace di pensare una cosa simile.UOMO-DONNA Ah no, eh?FRANCISCA No. Infatti l'ho pensata io.UOMO-DONNA Lei?FRANCISCA Sì, io. Deve sapere che io ho fondato una so-

cietà per il divorzio a secco. UOMO-DONNA Società per il divorzio a secco? FRANCISCA Sì, a secco. È molto semplice. Non

esistendo in Italia possibilità alcuna per un divorzio legale, l'unico rimedio è quello di far secco uno dei coniugi, in questo caso il marito.

UOMO-DONNA Far secchi i mariti? FRANCISCA Sì, i mariti. UOMO-DONNA Ma no, lei vuol dire mettere in letargo i

mariti!FRANCISCA No, io voglio dire proprio secchi, morti. I

cadaveri che stanno in cortile, sono cadaveri veri, non

220

Page 221: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

in letargo.UOMO-DONNA Ma che dice... cadaveri veri... Se la porti-

naia li ha visti uscire che si tenevano per mano!FRANCISCA E voi date retta ad una portinaia... e se le di-

cessi che quella portinaia è mia madre... e che dietro mio ordine è stata proprio lei a far sparire i cadaveri nascondendoli in cantina?

UOMO-DONNA Anche la madre portinaia... ci voleva anche questa. D'accordo... ma quelli che sono usciti cantando con il mio capo?

FRANCISCA Ma chi vi ha detto una simile sciocchezza?UOMO-DONNA Come sciocchezza... ho telefonato io!

Con quel telefono...FRANCISCA Sì, ma quel telefono non comunica con

l'esterno, ma solo con la portineria... e chi vi ha risposto era mio fratello... che fa soltanto quello che gli dico io...

UOMO-DONNA Ma lei ha pensato proprio a tutto... adesso che ci penso... non proprio a tutto... Rimane sempre il nostro caro Luigi, una volta sveglio avrà sempre la convenienza a parlare.

FRANCISCA Una volta sveglio! ma siccome Luigi non si sveglierà!

UOMO-DONNA Come non si sveglierà?FRANCISCA E no, lei dimentica lo sparo.UOMO-DONNA Ah, già, lo sparo. Allora è stata lei a spa-

rare, ad ammazzarlo, perché lui non potesse parlare! Però potrebbero parlare le sue amiche...

FRANCISCA E sì, potrebbero... Si sentono degli spari.UOMO-DONNA Ma che succede ancora? GUARDIA (appare con un sacchetto in mano e mangia

221

Page 222: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

un confetto) Tre... morte tutte e tre... ah, io non torno più in provincia...

UOMO-DONNA Ma che ha fatto... perché ha sparato? GUARDIA Ma non sono mica stato io a sparare... hanno fatto tutto da sole... (Si sentono altri spari). Sente? Si sparano ancora.... anche dopo morte...

L'Uomo-Donna corre verso il fondo.BECCHINO (svegliandosi) Eh, ma un po' di silenzio...

perbacco... quando uno è in letargo! GUARDIA (gli si avvicina) Posso offrirti un confetto?

(Gli porge il sacchetto dal quale il Becchino ne estrae una manciata).

UOMO-DONNA (rientrando disperato) Sono morte... ma chi può essete stato?

FRANCISCA Ma chi volete che sia stato?... Sono stata io... Non ha detto lei stesso che avrebbero potuto parlare? ... quindi... Le cose, o si fanno per intero o non si fanno... ed io avrò tutti i difetti, ma sono una donna scrupolosa... Le ho uccise, e ora le farò portare in cantina...

UOMO-DONNA Da sua madre...FRANCISCA Sì, è tanto servizievole... cara mammina...

appena può togliermi una fatica... sa come sono le mamme! Tanto è vero che adesso ha giù una cantina piena zeppa di cadaveri che non ci sta dentro più neanche un fiasco d'olio...

UOMO-DONNA Sì, sì, lasciamo perdere l'olio... piuttosto... mi deve dire ancora come ha fatto, pur stando in questa stanza, a far arrivare i proiettili fin là... senza sbagliare un colpo e senza farsi accorgere da me che le stavo vicino...

FRANCISCA Ma è semplicissimo... io, i proiettili, alle mie

222

Page 223: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

amiche, glieli ho fatti ingoiare sotto forma di confetti...

TUTTI E TRE GLI UOMINI Proiettili confetti? FRANCISCA Sicuro! Quei confetti che ho offerto alle mie

amiche non sono altro che cariche di tritolo confezio-nato in modo che, una volta sciolta la parte esterna, a contatto col succo gastrico dello stomaco, esplodono... è un sistema ingegnoso, non vi pare?

TUTTI Ma allora anche noi, che abbiamo mangiato queiconfetti...FRANCISCA Quanti ne avete mangiati? GUARDIA Uno. UOMO-DONNA Anch'io uno. BECCHINO Anch'io... FRANCISCA In tutto tre... bene... tra poco sentiremo tre

spari...

Si sente uno sparo. Cade il Becchino.

UOMO-DONNA È il suo? Come è veloce!... Ecco perché mi avete raccontato tutto! Per distrarmi, e per far si che...

FRANCISCA ... nessuno potesse parlare...

Sparo.

UOMO-DONNA (guarda speranzoso la Guardia che però gli fa cenno che lo sparo non proviene dal suo stomaco. L'Uomo-Donna barcolla, ma resiste e si dirige faticosamente verso una poltrona) Non posso, non posso sporcarmi il vestito bianco! (Cade sulla poltrona e muore).

FRANCISCA (al telefono) Pronto, pronto, mamma... sì

223

Page 224: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ho fatto tutto, vieni subito su che c'è da fare anche per te. E porta su tre... quattro... cinque sei... sette casse. (Alla Guardia) Lei per piacere si sbrighi, che ho da fare io.

GUARDIA (guardandosi lo stomaco) Ma può darsi che abbia fatto cilecca. Io soffro di gastrite...

FRANCISCA Sì, sì, può darsi, anche un'altra volta è capi-tato. Be', senta, non fa niente, tanto lei mi è simpatico. La lascio al mondo. (Al telefono) Senti, mamma, non portarne sette, portane soltanto sei...

GUARDIA Sì, solo sei. (Si frega le mani felice).FRANCISCA (sempre al telefono) Sì, lo so, prima ho detto

sette e adesso dico sei. Per favore non discutere... E va bene... con te non si può ragionare... portane pure sette. (Estrae una pistola e spara alla Guardia) Mi scusi, sa, ma mia madre è nervosa, non ci si ragiona.

GUARDIA Ma le pare? (Cade al suolo morto).FRANCISCA Sa, è l'età!

Musica con sottofondo di spari.

224

Page 225: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

L'uomo nudo e l'uomo in frakFarsa in un atto

225

Page 226: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Personaggi

Primo Spazzino Secondo Spazzino DonnaUomo Nudo Guardia Uomo in Frak

226

Page 227: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Una strada di periferia. Qualche palo della luce, una siepe rinsecchita, una panchina sgangherata, una edicola per i giornali chiusa, una staccionata e un cavalletto dell'impresa manutenzione stradale ad indicare «lavori in corso».Entrano in scena alcuni spazzini che, spingendo i loro bidoni, cantano in coro.

ALCUNI SPAZZINI Dorme il saggio sul letto di lana Dorme il pigro sul letto di piuma Il reumatico dorme sul legno E il furbastro su di un seno gentil. Noi la notte puliamo le strade I lunghi viali sporcati nel dì. Foglie morte sfigurate dal gelo O dal malvezzo di un cane scurril;Raccattiam le cartacce e gli stracci E le cicche schiacciate dai tacchi, Prima che, per un triste destino, Vadan tutte a ingorgare il tombino. Qualche volta troviam mille lire Porco giuda ma son fuori corso! Sopra il fuoco le faremmo finire Ma poi ecco ci prende il rimorso E le doniamo ad un cieco accatton.

Gli spazzini escono di scena; ne rimangono solo due che parlottano un po'. Quindi uno di loro alza la voce.

PRIMO SPAZZINO Senti, ad un certo punto è meglio dire la verità e non pensarci più almeno io penso così...

SECONDO SPAZZINO Ah, sì, l'hai detto, la verità... e che

227

Page 228: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

cos'è la verità? Tu dirai: il contrario del falso... giusto, allora dimmi un po': qual è il falso, qual è il vero? È vero ciò che è vero o è vero ciò che è falso? Quindi se il vero e il falso si identificano... (Il Primo Spazzino si allontana scocciato) ... Ehi aspetta, perché te ne vai via così di volata?

PRIMO SPAZZINO Perché voglio restare da solo... ecco perché.

SECONDO SPAZZINO Dico... Mica ti sarai arrabbiato con me delle volte?

PRIMO SPAZZINO E chi è arrabbiato... È che sono stufo di star qui a farmi fare un testone così dai tuoi discorsi tutte le sere. Tu fai i discorsi da matto, poi a me viene da pensare. Te l'ho già detto che a me, pensare, mi fa male tutto qua. (Indica la fronte).

SECONDO SPAZZINO Perché non ci sei allenato... Il cer-vello è un muscolo e finché uno non si abitua allo sforzo...

PRIMO SPAZZINO Sì, bravo, e io sforzo il muscolo... così, dopo, magari, mi viene uno strappo al cervello... Sei bravo!

SECONDO SPAZZINO (divertito) Uno strappo al cervello, ah, ah!

PRIMO SPAZZINO Sicuro, intanto non capisco perché tu, col muscolo allenato che hai, con tutto che sei istruito, continui a fare lo spazzino.

SECONDO SPAZZINO Perché per me, fare lo spazzino, non è un mestiere, ma una missione...

PRIMO SPAZZINO E ci risiamo coi discorsi da matto!SECONDO SPAZZINO Niente affatto, da saggio, se mai.

Tanto per cominciare; qual è la cosa più importante

228

Page 229: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

nella vita? Avanti, rispondi.PRIMO SPAZZINO Ma, credo che se uno sta bene di salute

ed è contento...SECONDO SPAZZINO ...raggiunge la vera felicità?PRIMO SPAZZINO Sì, che poi se se ne frega di tutto e di

tutti... meglio ancora.SECONDO SPAZZINO Ecco, bravo, devo riconoscere che

mi ero ingannato sul tuo conto. Non sei poi tanto stupido come sembri. Proprio così: per essere veramente felici bisogna riuscire ad innalzarsi al di sopra delle tristi meschinità della vita, dimenticare le proprie ambizioni, sopprimere i sentimenti e le passioni...

PRIMO SPAZZINO Sì, fregarsene insomma... ma è una pa-rola...

SECONDO SPAZZINO Ah, certo non è facile... ma il mezzo c'è.

PRIMO SPAZZINO Quale?SECONDO SPAZZINO Non hai mai sentito parlare dello

yoga?PRIMO SPAZZINO Eh? Cos'è lo yoga?SECONDO SPAZZINO Devo riconoscere che non mi ero

ingannato sul tuo conto... sei proprio stupido come sembri. Lo yoga è un esercizio, una disciplina psico-fisica che permette a chi lo pratica di raggiungere la più assoluta spersonalizzazione e con essa la beatitudine, la felicità.

PRIMO SPAZZINO Va bene... ma che cosa c'entra questo yoga col mestiere di spazzino?

SECONDO SPAZZINO C'entra e come... in fondo è lo stesso principio. Quale condizione è più adatta di

229

Page 230: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

quella dello spazzino per sopprimere in noi il bagaglio di presunzione, di orgoglio, di ambizioni che ci vieta di spogliarci delle inutili vanità e raggiungere nudi, ma felici, le beatitudini del mondo platonico delle idee?

PRIMO SPAZZINO Nudi? Ecco, lo sapevo, adesso comin-cia a venirmi il mal di testa! Ma come nudi?

SECONDO SPAZZINO Nudi! Nudi di fuori, ma vestiti di dentro, con l'anima vestita...

PRIMO SPAZZINO L'anima vestita! Accidenti che bella frase è questa. Bisogna che me la ricordi... ma cosa vuol dire?

SECONDO SPAZZINO Te lo spiego in due parole... tu, per esempio, ti senti qualcuno?

PRIMO SPAZZINO Che discorsi! Io faccio lo spazzino... cosa vuoi che mi senta...

SECONDO SPAZZINO Appunto, non ti senti qualcuno, ma nessuno, un nulla insomma... ma il nulla non è forse il principio del tutto, cioè l'assoluto? Ma l'assoluto, come dice Platone, è Dio, quindi tu sei DIO…

PRIMO SPAZZINO Io? SECONDO SPAZZINO Sì, tu!PRIMO SPAZZINO Ma va là... tu dici così perché ti sono

simpatico... ma guarda che poi sotto sotto a conoscermi bene... t'han detto una balla e tu ci sei cascato.

SECONDO SPAZZINO Beato te che non capisci niente! Vedi, a te, ti si potrebbe mettere addosso qualunque vestito: da re, da buffone, da soldato, da prete... nudo o in frak, tu sarai sempre te stesso, uno spazzino, anzi, nemmeno spazzino, nessuno, perché tu sei

230

Page 231: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

nessuno e quindi tutto...PRIMO SPAZZINO E siccome il tutto è Dio, come dice

Platone, io sono DIO…SECONDO SPAZZINO Bravo! Vedo che finalmente hai ca-

pito. PRIMO SPAZZINO Sì, si, non è mica poi tanto difficile da

capire. Ma di' un po', il papa lo sa che io sono Dio? SECONDO SPAZZINO Il papa?

Entra in scena correndo una Donna dall'aria sconvolta.

DONNA Porco giuda... stavolta sono fregata davvero... oh, scusate... ma forse voi mi potete aiutare...

SECONDO SPAZZINO Ben volentieri... in che cosa potremmo esserle utile?

DONNA Mi hanno beccata... proprio mentre stavo contrattando con un cliente...

PRIMO SPAZZINO Chi l'ha beccata?DONNA Quelli del buon costume, eccoli là che stanno

venendo! Per carità, aiutatemi... fate qualcosa!PRIMO SPAZZINO Nascondiamola nel bidone! Se si strin-

ge un po', ci sta.SECONDO SPAZZINO Ma non dire sciocchezze... in

mezzo a tutta quella porcheria... una donna così carina...

DONNA Grazie per il complimento... ma purtroppo il fat-to che sia carina, come dice lei, non mi servirà a un bel niente... Quelli non guardano in faccia a nessuno. Mi porteranno dentro e chi s'è visto s'è visto. L'altra volta m'ha salvato un signore che m'ha fatto passare per la sua fidanzata, ma questa volta...

231

Page 232: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

SECONDO SPAZZINO Ah certo che se dicessimo che lei è la nostra fidanzata... si farebbero delle risate... Gli spazzini non possono amare...

PRIMO SPAZZINO E sì, una fidanzata in due... non sta be-ne... però.

SECONDO SPAZZINO Che sciocco, non ci avevo pensato.PRIMO SPAZZINO E già, potremmo fare un po' per uno…

primo! L'idea ce l'ho avuta io... tocca a me per primo.SECONDO SPAZZINO Stai buono e tieni. (Si toglie la

casacca) La larva si tramuta in farfalla, getta le vecchie spoglie e vola. (Butta cappello e casacca nel bidone, poi estrae dalla cassetta degli utensili un cappello di feltro) Andiamo, piccola, stasera sarò il tuo protettore...

DONNA Oh, grazie, lei è molto gentile... e sembra un vero signore... Non so proprio come potrò ricambiare.

SECONDO SPAZZINO Non ti preoccupare, troveremo il modo. (Declamando) Stringiti a me tesor, ci salverà l'amor...

PRIMO SPAZZINO Un momento, prima di stringervi del tutto voi due, cosa ne faccio del tuo bidone? Mica posso andare in giro con due bidoni in una volta sola! Che se per caso incontro qualche sorvegliante...

SECONDO SPAZZINO Hai ragione... cosa si può fare? PRIMO SPAZZINO Be', forse il mezzo c'è: nascondo il mio

bidone dietro quel muretto e il tuo lo porto al deposito di via Alciati, qui vicino, e dico al sorvegliante che ti sei sentito male e ti sei dovuto allontanare... non dico con chi...

SECONDO SPAZZINO Bravo... sei un dio.PRIMO SPAZZINO Sì, lo so, me l'hai già detto... non c'è

232

Page 233: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

bisogno di farlo sapere a tutti... Sono cose delicate... andiamo.

DONNA Grazie anche a lei... è stato un vero miracolo avervi incontrato.

PRIMO SPAZZINO Ecco, hai visto?... miracolo! E se ades-so si sparge la voce... su presto, andate.

DONNA Sì, sì, andiamo... addio... e grazie ancora.

Escono, i due abbracciati, il Primo Spazzino con il bi-done del Secondo Spazzino.Qualche secondo di buio a indicare il passaggio di tempo.

PRIMO SPAZZINO (rientrando) Ehi non facciamo scher-zi... chi m'ha portato via il mio bidone? (Infatti il bidone che prima del buio era in scena è stato spostato dietro una siepe). Ah, è qui... meno male... mi aveva già preso un colpo... (Comincia a raccogliere l'immondizia) Sarebbe stato proprio bello... uno si preoccupa del bidone di un altro e intanto gli fregano il suo... ma se trovo chi me l'ha spostato... (Apre il coperchio e ci butta dentro l'immondizia che ha raccolto).

UOMO NUDO (affacciandosi seccato dal bidone) Ma per-dinci, stia attento dove mette quella porcheria... Le sembra educato?

SPAZZINO (non credendo ai propri occhi) Ma scusi... UOMO NUDO (spolverando il cilindro che ha in testa)

Ma scusi un corno! Se crede di essere tanto spiritoso... le assicuro che sono proprio scherzi di pessimo gusto...

SPAZZINO Ehi, ma guardi che lei è un po' matto...

233

Page 234: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO NUDO Ah sono matto? Ma bene, mi insulta anche; già che c'è perché non mi prende a schiaffi? Avanti, s'accomodi! L'avverto però che lei sta per schiaffeg-giare un uomo nudo.

SPAZZINO Un uomo nudo? Mi faccia un po' vedere il nudo.

UOMO NUDO La prego... (sporgendosi completamente con tutto il busto, effettivamente nudo) non siamo ancora tanto intimi! e poi... non le sembra di esagerare? Va bene che col mestiere che fa, avvezzo com'è a vivere fra immondizie di tutti i generi... la vista delle altrui nudità non le può dare alcun imbarazzo... ma fortunatamente in me il pudore...

SPAZZINO (perdendo le staffe) Adesso basta, eh? O la piantiamo o gliela faccio piantare io... Prendo il bidone con lei dentro e lo ribalto nel primo fosso che trovo...

UOMO NUDO (accomodante) Ma non è il caso che lei si scaldi a questo modo... andiamo, si calmi...

SPAZZINO Eh, no caro... è lei che si deve calmare... e darci un taglio di sfottere... perché io sono anche capace di chiamare una guardia, e chi s'è visto s'è visto...

UOMO NUDO No, la prego... le chiedo umilmente scusa-in ginocchio... Non mi presenti ad una guardia... sarebbe lo stesso che indurmi al suicidio... La prego... non mi induca...

SPAZZINO E va bene, non la induco... non la induco... Ma senta, mica per sapere i fatti suoi, com'è che s'è andato a cacciare nel mio bidone, e nudo per giunta?

UOMO NUDO Sono entrato qui appunto perché nudo... lei

234

Page 235: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

capisce che se fossi stato vestito me ne sarei ben guardato.

SPAZZINO Non si sarà mica tolto i vestiti per provare l'e-mozione di stare in un bidone, vero?

UOMO NUDO No... mi sono spogliato per tutt'altra emo-zione... la più sublime delle emozioni... l'amore... Ma purtroppo, al punto giusto, puntuale come un perso-naggio da farsa, è arrivato lui... il marito.

SPAZZINO Ah, ah!... proprio come nelle barzellette... UOMO NUDO Già, e io, proprio per reagire alla tradizione

che mi avrebbe voluto sotto il classico letto o nell'ancor più classico armadio, ho preso il mio cappello (indica il cilindro nero che ha in testa) ho stretto i denti e sono uscito sul balcone così come mi trovavo...

SPAZZINO Nudo, ma con i denti stretti... e col cappello in testa. Scusi se rido, ma a me queste cose mi fanno ridere...

UOMO NUDO Prego, prego, vorrei poter fare la stessa cosa, ma, creda, è difficile ridere quando si è nudi e immersi fino al collo nell'immondizia.

SPAZZINO Sì, sì, è difficile, ma a me fa ridere lo stesso... Ah, ah, ad ogni modo, come si dice, come si dice... aspetti che era così bella... ah, ecco: (declamando a imitazione dell'amico filosofo) l'importante è essere nudi, ma vestiti... cioè nudi di fuori ma vestiti di dentro... e siccome lei è dentro, lei è vestito...

UOMO NUDO Non capisco.SPAZZINO È roba di filosofia... ci vorrebbe troppo tempo

per spiegarla... Mi spiace ma devo fare il mio giro... Allora lei è meglio che salti fuori dal mio bidone

235

Page 236: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

perché se no mi porta via tutto il posto per la spazzatura.

UOMO NUDO Oh, no, la prego, non mi vorrà abbandona-re in mezzo alla strada in queste condizioni, non è gentile, andiamo!

SPAZZINO Come non è gentile? Perché secondo lei, cosa dovrei fare? Eppoi se trovo un sorvegliante cosa gli racconto? Quello è capace di farmi il verbale per affitto abusivo di mezzo meccanico a scopi illeciti o che so io!

UOMO NUDO Se lei fosse così comprensivo... e tanto cor-tese da portarmi fino a casa...

SPAZZINO Fino a casa? Ma dico... Mi ha preso per un tassi?

UOMO NUDO Non sarebbe poi questo gran viaggio... e, guardi, per dimostrarle la mia riconoscenza... tenga, le offro il mio orologio... (se lo sfila dal polso) l'unica cosa che mi sia rimasta addosso salvo il cappello. Tenga... è un orologio di marca... Sa, oro diciotto... (Gli consegna l'orologio).

SPAZZINO (afferrandolo impacciato) E lei mi dà oro di-ciotto di marca, salvo il cappello, per portarla fino a

casa?UOMO NUDO Ma certo... E mi dispiace di non aver altro

per dimostrarle...SPAZZINO Va be', non ha importanza... si accomodi. Do-

ve andiamo?UOMO NUDO Vìa Donìnì... al 27...SPAZZINO Via Donini, 27?... E sarebbe qui a due passi?

Sono cinque chilometri a piedi, lo sa? Si tenga pure il suo orologio che io non voglio grane... Che se per

236

Page 237: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

caso trovo un sorvegliante cosa gli racconto?UOMO NUDO E ci risiamo col sorvegliante!... Ma è im-

possibile che lei al difuori dei suoi sorveglianti non veda niente altro? Ma che mentalità da servo della gleba è la sua?... È proprio vero che chi spazzino nasce spazzino muore.

SPAZZINO Ehi, piano con le parole... chi dice che chi spazzino nasce poi muore di gleba... chi lo dice?

UOMO NUDO Io glielo dico... e le dirò di più: che gli in-dividui come lei mi fanno vergognare di essere uomo... perché ammetto tutto, la vigliaccheria, la meschinità, l'ignoranza, ma la nullità no...

SPAZZINO La nullità si... perché se non lo sa il nulla è tutto e tutto è Dio. E fino a quando si ride, si ride... ma a me toccarmi nella divinità... (In quel momento dal tondo ecco apparire una Guardia notturna. L'Uomo Nudo la vede e subito scompare dentro il bidone. Invece lo Spazzino che dà le spalle alla Guardia continua imperterrito) ... Divento una bestia e non guardo più in faccia a nessuno...

UOMO NUDO (a voce molto bassa) La smetta... stia at-tento...

SPAZZINO La smetta? A me la smetta? (Dà un gran botto al coperchio che si richiude) Ma tu devi smetterla... 'Sto sporcaccione... prima se la spassa con le donne degli altri, si fa beccare e poi viene anche a sfottere... Ma io ti stronco (molla un calcio al bidone) e ringrazia il cielo che sei nudo altrimenti... (lascia cadere un gran pugno sul coperchio) quella brutta testa che ti ritrovi... ahia, porco giuda... (La Guardia dietro le spalle non può trattenersi dal ridere). Sì, sì,

237

Page 238: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ridi, ridi, che io riderò poi... continua a fare lo spiritoso e vai bene... Quando ti sbatterò dentro il canale ah. Ah. voglio vedere come te la caverai in acqua... ah, ah, aiuto, aiuto... e glù glù... come un sottomarino... (a questo punto lo Spazzino si accorge della presenza della Guardia) glù... glù... (Resta per un attimo perplesso ma poi riprende imperterrito a fare la mimica dell'affondamento del sottomarino, anzi passa addirittura a cantare)

... il sottomarin fa glù glù glù fa il pesciolin e fa glù il sottomarin tutti e due fan glù glù

(il tutto accompagnato da una specie di tip-tap con pe-date finali al bidone).

GUARDIA Be'... ma... ti senti poco bene?SPAZZINO No, no... sa, ero qui che... così, tanto per pas-

sare il tempo... glù, glù...GUARDIA E per passare il tempo, prendi a calci questo

povero bidone?... Ma cosa ti ha fatto?SPAZZINO Mi ha fatto... be'... mi ha fatto arrabbiare... mi

ha fatto... ogni tanto chissà perché, tac... si blocca... e non c'è più verso di farlo muovere. Guardi qua... mi prende in giro, ecco... 'sto farabutto... (Gli molla un altro calcio) Ma io, va a finire che un giorno o l'altro... (Dà uno spintone al bidone) Ecco, ha visto? (Il bidone si è mosso). Adesso si muove... si è spaventato... perché c'è lei... È inutile... i bidoni sono come i bambini... se uno non li strapazza ogni tanto, se non fa la voce grossa, va a finire che fanno quello che vogliono, ti mancano di rispetto, ti mancano...

238

Page 239: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

(Cominciando a parlare col bidone) Su, cammina... e non farmi più scherzi... perché se no chiamo un'altra volta la Guardia... e la Guardia non scherza... Su, su, lo sgridi anche lei...

GUARDIA (impacciata) Ah, si, se non fa giudizio, io... io... be', io devo andare... ci vediamo... (Inforca la bicicletta ed esce velocissimo).

SPAZZINO Sì, sì, ci vediamo... (Si asciuga il sudore della fronte e dentro il cappello) Uffa, che cinque minuti...

UOMO NUDO (spuntando guardingo con la sola testa) Se n'è andato?

SPAZZINO Sì, sì... ma mi ha fatto passare un momento... che sono qui tutto sudato...

UOMO NUDO Non le dico cosa è stato per me... se avesse aspettato ancora un po' ad andarsene sarei morto sof-focato...

SPAZZINO Almeno fosse vero...UOMO NUDO (protendendosi dal bidone come un prete

dal pulpito) Oh non dica così... l'ho capita, sa? lei... è inutile che si atteggi a uomo duro e senza cuore, anima gentile che non è altro... grazie, grazie per quello che ha fatto per me... le assicuro che saprò ricompensare il suo sacrificio, una volta che mi avrà portato fino a casa.

SPAZZINO A casa? Ah, ci risiamo... Ma lei è matto nella testa che io la porti a casa...

UOMO NUDO Suvvia, sentiamo un po', quanto prende di stipendio lei al mese?

SPAZZINO Io? be'... secondo... per esempio questo me-se... aspetti, ho qui la busta paga che ho proprio ritirato oggi... ecco... ventiduemilacinquanta... giusti

239

Page 240: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

giusti. Perché cosa le interessa?UOMO NUDO Benissimo, la consideri raddoppiata... e in

più le do l'orologio.SPAZZINO Cosa?... Lei mi dà l'orologio oro diciotto, più

ventiduemila e cinquanta salvo il cappello... per portarla fino a casa?

UOMO NUDO Ma certo... appena saremo arrivati in via Donini, 27... lei mi aspetta giù un attimo, io salirò... Oh, no... no... non posso...

SPAZZINO Come non posso? Prima dice di sì, poi dice di no. Ma lo sa che chi dice la bugia non è figlio di Maria? lo sa?

UOMO NUDO Ma... che cosa ha capito? Stavo dicendo che non posso salire in casa mia così come mi trovo.

SPAZZINO Ma perché? chi vuole che la veda a quest'ora?UOMO NUDO Mia moglie... Essendo io senza chiavi,

penso che verrà lei ad aprire... e quando mi vedrà nudo e senza frak, che cosa le racconto?

SPAZZINO Senza frak?UOMO NUDO Già, prima della sciagura, io indossavo un

frak, avevo fatto credere a mia moglie di dover presenziare a un «vernissage d'ambasciata».

SPAZZINO Al «vernissage d'ambasciata» col frak? Un momento... ma questo frak... è un vestito con le code lunghe lunghe?

UOMO NUDO Sì, perché?SPAZZINO Perché allora ce n'è uno che sta venendo

avanti in bicicletta...UOMO NUDO Un frak in bicicletta!?SPAZZINO Sì, guardi... (indica fuori scena alle spalle

dell'Uomo Nudo) deve essere uno di quelli che vanno

240

Page 241: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

in giro per i night a vendere i fiori.UOMO NUDO È proprio un frak...SPAZZINO Ma s'accomodi che ci penso io... Ehi, frak...

fermo un momento...UOMO IN PRAK Dici a me?SPAZZINO Sì... senti, vuoi fare un affare?UOMO IN FRAK Non mi verrai a raccontare adesso che

anche gli spazzini comprano fiori?SPAZZINO No, io voglio comperare il tuo frak... e subito

anche... Dimmi quanto vuoi? Fa' un po' vedere che roba è... (Accende un cerino e lo accosta alle falde del frak) Uhm... lanetta...

UOMO IN FRAK Disgraziato, che fai col cerino?! E tieni giù 'ste manacce... che l'ho appena fatto smacchiare.

SPAZZINO Capirai... manco fosse d'oro... Io volevo solo proporti un affare... Ma visto come la metti giù dura, tienilo pure il tuo frak... Che poi a me i frak mi hanno sempre fatto un po' schifo...

UOMO IN FRAK E allora, se ti fanno schifo, perché lo vuoi comperare?

SPAZZINO Perché sono un depravato... depravato psichi-co... e mi piacciono solo le cose che mi fanno schifo...

UOMO IN FRAK Come fare lo spazzino... per esempio...SPAZZINO Giusto, ci hai azzeccato. Allora vuoi fare que-

st'affare? In cambio ti do quest'orologio di marca oro didotto, salvo il cappello s'intende. E in più ti do quindicimila in contanti. Avanti, affare fatto... prendere o lasciare.

UOMO IN FRAK Lasciare un corno... perché, anche se vo-lessi, come faccio?... Mica posso tornare a casa nudo!

SPAZZINO E già, poi che le racconti a tua moglie?!

241

Page 242: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO IN FRAK Ma che moglie e moglie... mica sono sposato io...

SPAZZINO E allora?UOMO IN PRAK Ma pensaci un po'... te lo immagini io

nudo in bicicletta?SPAZZINO Ah, ah, questa è ancora meglio di quell'altro

nudo sul balcone... ah... ah...UOMO IN PRAK Cos'è 'sto fatto del balcone?SPAZZINO Niente niente... Non mi ricordo più! Però,

adesso che mi viene in mente, ci sarebbe il modo... una volta nudo ti potresti mettere nel mio bidone. UOMO IN FRAK Cosa, cosa? Io nudo nel tuo bidone? SPAZZINO Sì... non ci si sta mica poi tanto male... già collaudato... tu ti metti dentro bello comodo e io ti porto a casa... servito a domicilio... tutto compreso... affare fatto: o prendere o lasciare.

UOMO IN FRAK Ma tu sei proprio suonato nel cerveUo te lo dico io... io nudo nel bidone... perche già che ci siamo non ci mettiamo io con un succhiotto in bocca e tu con una cuffietta in testa e facciamo la balia che porta a spasso il pupo nella carrozzina"?

SPAZZINO Oh, come la fai difficile… se è per quello, ce n’è (lì indica il bidone) che ci sta dentro da un paio d’ore e non ha fatto tutte le storie che fai tu...

UOMO IN PRAK Come come? Nel tuo bidone c'è un uomo?

SPAZZINO (offeso, guardandolo cattivo negli occhi) Sicuro... perché cosa credevi che ci fosse?

UOMO IN FRAK Un uomo vivo?SPAZZINO E già, vivo, perché dovrebbe essere morto ?

Mica faccio il becchino io... Vivo e nudo.

242

Page 243: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO IN FRAK Impossibile... fa' un po' vedere! (Fa per avvicinarsi al bidone).

SPAZZINO Ehi, piano, fatti in là... mica è casa tua... si bussa prima, no? Può darsi anche non voglia ricevere... e poi fatti in là, che questo mica è il tipo che dà troppa confidenza. (Bussando) Si può? disturbo? Scusi signor ambasciatore... (Rivolto all'Uomo in Frak) È uno dell'ambasciata... (Di nuovo all'Uomo Nudo) Se permette volevo presentarle...

UOMO NUDO (sollevando il coperchio) È... ah, è lei... (Scorgendo l'Uomo in Frak che lo guarda stralunato) Ma che fa? Non si rende conto che nello stato in cui mi trovo... Ma dico, mi vuole proprio rovinare? Presentarmi così ad un estraneo?

SPAZZINO Sì, sì, estraneo, ma ha il frak... e qui, se non troviamo il mezzo di metterci d'accordo, lei a casa, mi rincresce, non ci torna più...

UOMO NUDO E va bene... sopportiamo anche quest'altra umiliazione... Piacere... caro. (Porge la mano con sussiego).

UOMO IN FRAK Piacere... ma io non caoisco… Cosa le è capitato…

SPAZZINO Niente, niente... è una storia lunga... ad ogni modo adesso puoi indovinare perché volevo comperarti il frak...

UOMO IN FRAK Ah, è per lui... Be', mi spiace, ma io nu-do, al suo posto, nel bidone non ci vado.

UOMO NUDO Forse la soluzione ci sarebbe. Lei si spo-glia, dà il suo abito a me, indossa quello dello spazzi-

SPAZZINO (dopo un veloce calcolo degli scambi) E nudo rimango io, bene!

243

Page 244: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

UOMO NUDO Ma può entrare nel bidone…SPAZZINO Sempre meglio... Voi andate a casa e io sto

qui ad aspettare che arrivi qualcunol qualcuno che mi porti m questura...

UOMO IN FRAK Ci sarebbe un'altra maniera... (ìndica lo Spazzino) Tu ti metti il mio frak... io mi vesto... da spazzino...

SPAZZINO (altro calcolo velocissimo) E nudo rimane sempre lui... bene, bene...

UOMO NUDO È bene sì, perché una volta che abbiamo il frak tutto è risolto. (Rivolgendosi allo Spazzino) Lei mi porterà a casa sua: avrà un altro vestito!

SPAZZINO Ho un vestito normale. UOMO NUDO Benissimo, allora faremo il cambio. UOMO IN PRAK D'accordo, allora se vogliamo fare que-

st'affare, facciamolo, ma resta inteso che mi comperate anche i fiori...

SPAZZINO Perché? Cosa ce ne facciamo dei fiori... UOMO IN FRAK Ed io che cosa me ne faccio, dal momen-

to che vi vendo il frak, e mi vesto da spazzino? A chi li rifilo questi fiori? Mica posso andare nei night club vestito da spazzino...

SPAZZINO E quanto vuoi di questi carciofi?... UOMO IN FRAK Vediamo un po'... (calcola veloce) sono

venticinque... cinque per cinque venticinque... sette-mila e cinquanta... più quindicimila del frak in contanti, sono ventiduemila e cinquanta, non una lira di meno però...

SPAZZINO O prendere o lasciare?UOMO IN FRAK Si...UOMO NUDO Prenda! (Li foglie e li riconsegna allo

244

Page 245: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Spazzino).SPAZZINO Non voglio rimanere senza una lira...UOMO NUDO Glieli rimborserò io. (Afferra il portafogli

dalle mani dello Spazzino e lo consegna all'Uomo in frak).

SPAZZINO Eh, ma almeno il portafogli me lo lasci no?UOMO IN FRAK E che te ne fai di un portafogli vuoto?...

Spicciamoci piuttosto a fare 'sto spogliarello prima che cambi idea... (Accenna a spogliarsi).

SPAZZINO Calma... non vorrai spogliarti in mezzo alla strada... che se per caso passa qualcuno... tre uomini nudi in una volta sola... sono un po' troppi...

UOMO IN FRAK Qui ti do ragione... andiamo là dietro...SPAZZINO Con permesso...UOMO NUDO Prego, prego... ma fate presto... (I due spa-

riscono dietro l'edicola, da sinistra entra in bicicletta la Guardia notturna che già conosciamo... vede il bidone in mezzo alla scena e si ferma... l'Uomo Nudo fa appena in tempo a scomparire) Allarme!... immersione!...

GUARDIA Ma guarda che incosciente... pianta qui il bi-done e se ne va... sarà di quel matto di prima! (Guar-dandosi intorno) Dove si sarà cacciato? (Si abbassa per osservare il numero di matricola) Ecco qui il numero di matricola... trenta... vuoi vedere che ha litigato un'altra volta col bidone? (Tenta di sollevare il coperchio senza riuscirvi) Porco cane... com'è duro...

Sulla scena è apparsa la Donna di prima che si avvicina in punta di piedi alla Guardia e gli sferra un calcio nel posteriore.

245

Page 246: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

DONNA Mani in alto! GUARDIA (portandosi istintivamente la mano alla

fondina della pistola) Chi è... ah... sei tu...DONNA Ah, ah... hai preso paura, eh! GUARDIA Certi scherzi potresti fare a meno di farli...

Piuttosto non hai mica visto in giro da queste parti il padrone di questo trabiccolo?

DONNA E chi lo conosce... Mica frequento spazzini io... GUARDIA Già, salvo una volta al mese... il giorno che

prendono la paga...DONNA Be', cosa vuol dire, mica me ne vergogno... a

parte che alla fine dei conti si lasciano sfilare il portafogli meglio di tanti altri... ti dirò che certe volte gli spazzini ti fanno certe sorprese... questa sera, per esempio, ne ho beccato uno...

GUARDIA ... col solito sistema della squadra del buon costume che ti dà la caccia? Stai attenta che non ti prendano con le mani nel sacco.

DONNA Starò attenta... Be', ti dicevo che ne ho beccato uno che, se non fosse perché sapevo che era uno spazzino, ci avrei avuto soggezione... Tu dovevi sentire come parlava, pareva un professore!

GUARDIA Già, professore degli spazzini!DONNA Sì, sì, prendimi in giro...GUARDIA Io ti prendo in giro? neanche per idea... Piut-

tosto fammi un piacere; vado qui dietro a fare una te-lefonata perché vengano a prendere questo bidone... stai attenta che nessuno lo porti via.

DONNA Va bene, ma sbrigati, che ho da fare.GUARDIA Due minuti e torno.

Appena la Guardia è uscita di scena ecco da dietro l'e-

246

Page 247: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

dicola spuntare lo Spazzino in frak.

VENDITORE DI FIORI (già Uomo in frak. Da fuori scena) Ah, ah... come sei carino... sembri il capo becchino.

SPAZZINO Capirai, sei bello tu... sei bello... con quella palandrana che ti arriva fino ai piedi. (Accorgendosi della ragazza) Buona sera... signorina... (Cerca di nascondersi il viso con il mazzo di fiori che ha in mano, l'ha riconosciuta e non vuole essere riconosciuto a sua volta) Fa caldo eh?

DONNA (lusingata di essere interpellata da un signore tanto distinto) Oh, sì, un caldo insopportabile... io ho dovuto uscire di casa... perché mi sentivo soffocare... e lei? Ho sentito che stava scherzando con un suo amico... deve essere un gran burlone lei...

SPAZZINO Sì, a me burlare piace moltissimo...DONNA Ma sa che adesso che la vedo meglio... mi

sembra di averla vista in qualche posto!SPAZZINO No, no, non sono io... quello che dice lei-

quello è un altro... Io... io sono... ambasciatore... (inizia a camminare con l'andatura di un cavallo da circo, falcate lunghe e lente).

DONNA Caspita!... un ambasciatore!... Non ne avevo mai visti così da vicino.

SPAZZINO (con l'andatura equestre ha ormai attraversato tutta la scena, ora scavalca con disinvoltura il cavalletto dell'impresa, quasi fosse un ostacolo da concorso ippico) Sa, noi ambasciatori da vicino non ci facciamo mica troppo vedere. Abbiamo questo pudore.

DONNA Ecco dove l'avrò vista... alla televisione... o al cinegiornale...

247

Page 248: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

SPAZZINO Be'... sì... può darsi... qualche volta io vado al cine...

DONNA Ma allora, se lei è ambasciatore... magari è anche conte...

SPAZZINO Conte? No, conte non siamo... (Si mette fra la Donna e il bidone).

DONNA Non dica di no... io ho capito subito che lei è un conte... ha un modo di fare così fine...

In quel mentre il coperchio del bidone si solleva e fa capolino l'Uomo Nudo che fa cenni allo Spazzino perché si sbrighi.

SPAZZINO Sarà per via delle code lunghe (si schermisce lusingato) che abbiamo qui di dietro noi ambasciatori.

DONNA Macché, nemmeno per idea... me ne sarei accorta subito anche se fosse stato vestito, che ne so io... da spazzino.

SPAZZINO Da spazzino? (L'Uomo Nudo afferra una falda del frak e gliela tira). Be', scusi, ma c'è qui il mio dovere che mi chiama. Devo andare.

DONNA Che peccato...SPAZZINO Purtroppo... sa, devo portare questi fiori.

(Colloca il mazzo di fiori nel bidone e li dispone come dentro un vaso).

DONNA Beata la donna che li riceverà...SPAZZINO Se ne vuole uno... tenga... (le offre una rosa)

e tanto piacere...DONNA (porge la mano da baciare. Lo Spazzino ha un

attimo di imbarazzo, ma poi si riprende, e bacia la mano) Che gentile... il piacere è tutto mio, oh, grazie.

SPAZZINO (turbato, si inchina, poi con il solito passo

248

Page 249: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

equestre spingendo il bidone esce di scena) Addio. DONNA (sospira in estasi ma poi si rende conto della

strana uscita e rimane stordita) Ma... cosa... perché... Signor conte... ah, ah... ma che originale... prende il bidone e va via come se fosse una lambretta! Ah, ah!

GUARDIA (entrando) Cos'hai da ridere?... E il bidone? Se l'è venuto a prendere?

DONNA Chi? GUARDIA Lo spazzino.DONNA Ma quello mica era uno spazzino, era un conte... GUARDIA Un conte?... Il bidone se l'è portato via un

conte? DONNA Sicuro... GUARDIA Come, come?... un conte col bidone? E tu non

gli hai detto niente? DONNA Sì, gli ho detto che era un gran simpatico... e lui

mi ha dato un fiore e mi ha baciato la mano... come ad una signora. Che signori questi conti!!

GUARDIA Ti bacia la mano e si porta via il bidone? Ma per farne che?

DONNA Ma così per fare una burlonata... sai una cosa da signori...

GUARDIA Ah, si divertono... glielo faccio vedere io fare gli spiritosi con la roba del comune... È andato di là, vero?

DONNA Sì... ma non vorrai mica metterti a litigare con un conte... e per un bidone poi... aspettami...

La Guardia è già montata in bicicletta ed è uscita di scena, la Donna esce a sua volta correndo. Dall'altra parte della scena entra il falso gentiluomo che sospinge il bidone.

249

Page 250: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

SPAZZINO (rivolto all'Uomo Nudo la cui testa sbuca dai fiori messi nel bidone) E di che si lamenta adesso? È lì in mezzo ai miei fiori che sembra Poppea al bagno! E ancora fa la lagna: «Più presto, più presto». Più presto di così cosa vuole che faccia... e poi quando uno è in frak deve camminare distinto... non può mettersi a correre come quelli che non hanno il frak, sa!

UOMO NUDO Però poteva fare a meno di perdere tutto quel tempo a fare il dongiovanni con quella ragazza... lo vuol capire che sono stufo di starmene qui dentro come una sardina in scatola?

SPAZZINO Sapesse come sono stufo io, che da tre ore le sto a mezzo servizio...

GUARDIA (fuori scena) Ehi... signore... si fermi! UOMO NUDO Che succede ancora? SPAZZINO Allarme! Immersione! UOMO NUDO Immersione. (Scompare). SPAZZINO (mette a posto i fiori sulla testa del poveretto

e aspettando la Guardia canticchia) Fiori sottil, fiori gentil del mese d'april...

GUARDIA Scusi se l'ho fermata... ma lei perche ha portato via quel bidone?

SPAZZINO Un bidone? (Guardando il trabiccolo come lo vedesse per la prima volta) E già è un bidone! ! Non me ne ero neanche accorto... avevo comperato questi fiori e non sapendo dove metterli li ho messi qui dentro... ma io l'avevo preso per un vaso...

GUARDIA Un vaso con le ruote? SPAZZINO Sì, sa, di quei vasi moderni... da trasporto... GUARDIA Ma andiamo, lei ha voglia di scherzare...

250

Page 251: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

SPAZZINO Si, a dir la verità io ho molta voglia di scher-zare... sa, sono un burlone... e lei?

GUARDIA Be'... io... ma un momento... sa che lei non mi è faccia nuova?

Sopraggiunge la Donna che respira a fatica per la gran corsa.

DONNA Ah... che corsa... Buona sera. (Allunga la mano sulla faccia dello Spazzino per farsela baciare).

GUARDIA Eppure io l'ho già vista... in qualche altro po-sto...

DONNA Ma sicuro... l'avrai visto al cinema o alla televi-sione... te l'avevo detto che è un conte... e anche ambasciatore...

GUARDIA Ambasciatore?DONNA Sicuro... Bella figura che hai fatto... se mi daviretta… lo scusi sa… lo guardi com'è rimasto male... fa

perfino pena...SPAZZINO Oh, non si preoccupi per la pena... perché co-

me dice il proverbio: ambasciatore non porta pena... DONNA Come è buono lei... ringrazia il signor conte...GUARDIA Grazie... ma lei capisce che se fosse per me...

io gli lascerei prendere tutti i bidoni che vuole... (i fiori che sporgono dal bidone hanno strani sussulti, evidentemente il viaggiatore abusivo vuole sollecitare il conducente) ma è roba del comune e senza autorizzazione, mi dispiace...

SPAZZINO La capisco... lei fa il suo dovere... ma io non ho nessuna intenzione di rubarlo... glielo chiedo soltanto in prestito.

DONNA Eh, già... in prestito... se no come fa a portare a

251

Page 252: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

casa tutti quei fiori... non pretenderai mica che un conte come lui se li tenga in braccio?

GUARDIA Se li tenga dove vuole... io senza autorizzazio-ne non sono autorizzato... (adesso i fiori si agitano in modo fin troppo innaturale; lo Spazzino, fingendo di scacciare mosconi, li schiaffeggia) e poi non pensa a quel povero disgraziato di spazzino che se gli portano via il suo bidone perde anche il posto?

SPAZZINO Appunto... proprio per quello... io non me lo faccio portare via... il mio bidone...

GUARDIA Ah, bene... così lei, un conte, si diverte a far perdere il posto agli spazzini? e poi c'è ancora chi vota per la monarchia!

SPAZZINO Eh no. non cominciamo a buttarla in politi-ca... perché allora io le dico la verità e chi s'è visto s'è visto: qui non c'è nessun conte e nessun ambasciatore perche se lo vuol proprio sapere io sono uno spazzino!

GUARDIA Sì, e io sono un elefante. SPAZZINO (osservandolo incredulo) Con la pistola? Non

crederà di prendermi in giro, perché io li conosco, eli elefanti...

GUARDIA Prenderla in giro? Non mi permetterei mai! Le assicuro, io ho capito subito che lei era uno spazzi-no... "

DONNA Ma cosa dici?GUARDIA È uno spazzino in frak... È la nuova divisa no?

Lo sanno tutti che il comune ha fatto questa variazio-ne: gli spazzini in frak, gli accalappiacani in tight e gli stoppa-tombini in smoking... che c'è di strano?

SPAZZINO E allora giacché vuol fare tanto lo spiritoso le

252

Page 253: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

faccio vedere la mia carta... (fruga nella giacca) acci-dente. era nel portafogli che m'ha portato via quello strozzino…

GUARDIA Ma gliel'ho detto, è inutile che cerchi di con-vincermi, io sono già convinto... adesso però bisognerà convincere anche il commissario che è un uomo assolutamente privo di fantasia e se non tocca con mano... anzi con manette...

SPAZZINO Ah, ah, buona questa... con manette... Ma io scherzavo!

DONNA Ma sì, lascia correre... scherzava...GUARDIA Allora vuol riprendersi i suoi fiori e lasciarmi

il bidone? (Rivolto alla Donna, voltando così le spalle allo Spazzino che appoggia la schiena al bidone) E tu pensa ai fatti tuoi...

UOMO NUDO (affacciandosi dal bidone) Niente affatto! (Rientra immediatamente).

GUARDIA (credendo che a parlare sia stato lo Spazzino) No? E va bene... vorrà dire che cominceremo con lo stendere un bel verbale...

DONNA Ma lascia correre... ti vuoi rovinare?

La Guardia si gira di spalle.

UOMO NUDO (come sopra) Stenda, stenda, che alla fine lo steso sarà lei!

GUARDIA (aggressivo) Ma crede di farmi paura? Le con-siglio di non fare tanto lo spiritoso... perché se no va a finire male...

La Donna lo tira per la giacca, la Guardia si distrae.

UOMO NUDO (approfittando della situazione molla uno

253

Page 254: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

schiaffo sulle mani della Guardia che trattiene lo Spazzino per il bavero) Tenga giù quelle manacce, villanzone... (Si nasconde).

GUARDIA A chi villanzone? (Replica con uno schiaffo sulla faccia dell'innocente Spazzino) L'avevo avvisato...

SPAZZINO Ehi, ahi... piano... fa male, eh!DONNA Ma sei impazzito? Adesso quello ti farà causa...

e ha ragione...GUARDIA (volgendo ancora le spalle al bidone) Sicuro,

ha ragione perché è un signore... in questo mondo di balordi i signori ti possono sìottere, offendere, prendere a calci in faccia.

UOMO NUDO (tirandogli una mela sulla testa) E a mele marce in testa...

GUARDIA (voltandosi furente, riafferrando lo Spazzino per il bavero) Disgraziato... ma allora vuoi proprio che ti conci per le feste?

SPAZZINO No, no... io non...

Un altro manrovescio lo coglie al viso, un pugno allo stomaco.

DONNA (terrorizzata si copre la faccia con le mani) Lo ammazza... O Dio... Basta... Aiuto... ha ammazzato l'ambasciata...

UOMO NUDO (nascosto dai fiori assiste divertito alla cazzottata) Ah, ah... bel colpo, sinistro...

In quel preciso istante lo Spazzino si abbassa e l'Uomo Nudo si prende un gran pugno in pieno viso, la Guardia nello slancio va piroettando un attimo per la scena e quando si ferma l'Uomo Nudo è già

254

Page 255: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

scomparso k.o. nel bidone dopo aver lasciato cadere i fiori; rapidissimo lo Spazzino ha riabbassato il coperchio.

SPAZZINO (vedendo la Guardia ritornare all'attacco) Ali-morta! Pace. Pace, non giuoco più!

GUARDIA Ah, l'ha capita finalmente...SPAZZINO Sì, sì, l'ho capita... si tenga pure il bidone con

tutto quello che c'è dentro.DONNA Le ha fatto molto male? (Rivolta alla Guardia)

Hai fatto davvero un bel lavoro... puoi essere soddi-sfatto...

GUARDIA Be' abbastanza: se non altro gli avrò fatto ca-pire che coi bidoni degli altri non ci si scherza... (Raccattando da terra il mazzo dei fiori) E adesso si tenga i suoi fiori...

SPAZZINO No, no, se li tenga lei... è un omaggio... al vin-citore, si usa così...

GUARDIA Grazie... con piacere. (Getta, senza guardare all'interno, il mazzo nel bidone).

SPAZZINO Il piacere è tutto mio... E buona Pasqua...

La Guardia monta in bicicletta ed esce di scena trasci-nandosi appresso il bidone.

DONNA Buona Pasqua... e perché?SPAZZINO Perché a Pasqua si apre l'uovo e nell'uovo ci

si trova sempre la sorpresa... (Ride).DONNA La smetta di ridere in quella maniera... perché se

no va a finire che io mi metto a piangere...SPAZZINO Perché, rido così male?DONNA No, perché quando vedo che gli altri ridono e io

non posso ridere perché non ho capito cos'è che li fa

255

Page 256: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ridere, mi viene una rabbia che mi viene da piangere...

SPAZZINO Ma perché?DONNA Perché mi convinco sempre più di essere una

crapona, una testa dura; insomma, che sono l'ultima della pista...

SPAZZINO E invece dovrebbe essere contenta... perché come si dice: gli ultimi saranno i primi... i penultimi i secondi... i terz'ultimi i terzi e così via...

DONNA Come parla bene lei... come deve essere bello sentirsi qualcuno...

SPAZZINO A dir la verità io non mi sento proprio nessu-no... anzi una nullità, ma siccome il nulla è... (sedendosi costernato sulla panchina) ecco, adesso non mi ricordo più cos'è il nulla... Ma fa lo stesso... insomma tanto per farle un esempio... io se mi vesto da prete, da buffone, da generale, o in frak è come se fossi nudo, cioè uno spazzino... ha capito?

DONNA Macché... lo vede come sono proprio l'ultima della pista?

SPAZZINO No, adesso che ci penso, sono io l'ultimo della pista... perché se voi due (riferendosi alla Donna e alla Guardia che è uscita) non avete capito che io ero nudo, cioè uno spazzino, allora vuol dire che con addosso il frak sono qualcuno... e allora non sono più Dio... Mi segue?

DONNA Mica tanto... però è sempre conte e ambasciato-re...

SPAZZINO Macché, gliel'ho detto: io non sono mai stato né conte né ambasciatore... e adesso non sono più neanche spazzino... ho perso soldi e lavoro, tutto in

256

Page 257: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

una volta... Fossi rimasto almeno Dio... e adesso che cosa gli vado a raccontare io al papa!... Chissà come ci resta male...

DONNA (toccandogli preoccupata la fronte) Gli fa ancora tanto male la testa?

SPAZZINO No, no, adesso sto proprio bene... Lei non ci crederà, ma a me il fatto di non essere più il tutto, non mi fa né caldo né freddo... perché non sarò più il tutto, ma almeno mi sembra di essere qualcuno... e il più bello è... che anche gli altri credono che io sia qualcuno... e allora sono felice...

DONNA E sono felice anch'io...SPAZZINO Ma guarda che è ben strana la vita: ci si spac-

ca la testa, si fanno salti mortali per trovare la felicità, e poi, una volta, basta cambiarci il vestito... che trac... l'hai beccata... e tutto perché ho incontrato un amba-sciatore nudo...

DONNA Quale ambasciatore nudo?VOCE GUARDIA (fuori scena) Fermatelo, fermatelo...SPAZZINO Quello... (Indica il fondo della scena che

l'Uomo Nudo, nel bidone, sta attraversando a bella andatura sospingendosi con la scopa come fosse in gondola).

257

Page 258: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Canzoni e ballate

Page 259: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Roma - Ministero Coro degli Impiegati

Per dare gloria a Cheope han fatto una PiramideUn'ara per Leonida, un arco per i CesariUn cippo monolitico per il VercingetorigePer ricordare un nautico han battezzato AmericaQuel continente atlantico scoperto dal Cristoforo.Col nome di un gran medico han battezzato un microboE per finire, i cliniciPur di passare ai posteriA corto di Piramidi, ci han battezzato gli organi:

C'è l'osso di Berio, la tromba di Eustachio C'è il nervo di Bario, c'è l'elmo di Scipio C'è il cocchio di Dario, ciascuno ha il suo cippo Ma nessuno ricorda chi a tutto pensò:

Chi fu quel gran burocrate che ha inventato i moduliLe cedole di transito, il bollo di verificaLe pratiche da evadere, la tassazione a caricoLo scarico bonifico, il buono per gratificaIl protocollo unico, la carta di certificaDi lui nessuna lapide ricorda il dì di nascitaE forse nell'anagrafe è iscritto come anonimo.

Fratelli d'ufficio alziamo la testa Del genio dei bolli cantiamo le gesta

Page 260: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Alziam gli sportelli, laudiamo al Signore Che per nostro amore qui tutto creò:I timbri rotondi, la carta bollata La marca da dieci, la carta intestata L'usciere di porta, i portapennini La penna, i cestini, il capo-sezion!

(Da Gli Arcangeli non giocano al flipper).

Page 261: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Seppelliamoci

No, non voglio far l'amore in una camera In una camera d'affitto col tassametro Son sensibile, lo sai, non so concedermi Con trasporto sul sedile di una macchina Piangerei nel far l'amore così scomoda Della gonna sciuperei tutto il plissé Non insistere, lo sai, non puoi convincermi A distendermi sull'erba quando è umida La rugiada sol pei fiori è tanto salubre Sono un fior, lo so, però di tipo pleurico Soffrirei nel far l'amore così fradicia Dei capelli guasterei tutto il cachet.Ti faccio una proposta un po' più logica Fingeremo di soffrire un mal artritico E farem le sabbiature al modo classico Seppellendoci l'un l'altro in riva al mar.Seppelliamoci in due sotto la rena Come fanno le ostriche in amore Scaveremo gallerie in riva al mare Come fanno i ragazzini per giocare Incontriamoci, le mani sotto la rena Come fosse la sabbia un gran lenzuolo Come fosse un gran letto il litorale La spalliera di quel letto sarà il mare.

(Da Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri).

Page 262: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Il mondo alla rovescia

Oh, che il mondo è tanto tanto bello Se lo guardi appeso per i piedi Capovolto agli occhi più non credi

Se lo guardi con la testa in giù.Su nel ciel vedrai volar cavalli Ed i pesci nuotar fra i rami in fiore Ecco un fior succhiare le farfalle E posarsi sopra a un calabron.

Vedi un ladro confessare un prete L'orfanel raccoglier suore in fasce I ministri riuniti in un comizio E gli agenti che picchian col baston.

Generali che con la spada in mano Falcian l'erba con i contadini Al governo si fanno i fatti nostri Ed in chiesa si fanno i fatti lor.

(Da Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri).

Page 263: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

La ballata della gigantessa

Era nata da un gigante e da una gran maghessa la bellissima Ruana più che dolce gigantessa. Era alta dieci braccia con due occhi un piede l'uno, sul davanti due bei seni otto libbre ciascheduno. Era nata per l'amore quella dolce gigantessa,lo trovò in un barone un mattin andando a messa. Egli dritto sul cavallo gli arrivava già al ginocchio. Ma l'amor non si misura né col metro né ad occhio. Col cavallo e l'armatura lo raccolse nella mano, e con gran disinvoltura sulla bocca lo baciò. Sulla bocca del cavallo quel gran bacio andò a cadere.Folle amor provò il cavallo gran dolor il cavaliere.Invaghito quel puledro gli galoppa sul gran petto,procurando alla Ruana un grandissimo diletto.Il baron piange nascosto nell'orecchio del donnone e quel pianto or rimbomba nell'intero padiglione. Ella sorda al suo dolor se ne sta sparapanzata. Quando alfin spossata e stanca se ne addorme

l'ippoamata solo allor dal padiglione se ne sorte il cavaliere scende per le chiome nere e fra i seni posa il pièscende ancor lungo la strada che arriva all'ombelico lì è seduto un cavaliere dall'aspetto inferocito:«Io son un de' tanti amanti ch'ella tiene di riserva come me in queste valli ce ne sono 'na caterva».

Page 264: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Detto ciò leva un gran corno dentro il quale dà di fiato trenta giungono all'appello provenienti d'ogni lato. «Su, andiamo tutti quanti sotto il seno di ponente». A quel chiasso la Ruana si levò immantinente, ma un gran nugolo di lance il suo seno trapassò. Un nitrito un grido un tonfo: la Ruana cadde al suolo patasgnach! dei cavalieri spiaccicato fu lo stuolo.Così senza morale chiude la storia di tanta Ruana che per l'appunto essendo tanta, tanto amor portò quanta

ruina.(Da La vera storia di Piero d'Angera,

che alla Crociata non c'era).

Page 265: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Cansun de quand s'eri giuvina e stavi in Luduvica

Quand s'eri giuvina e stavi in Luduvica fu minga per vantam s'eri un belee andavi sui bastiun a fà la vita ma la mia vita l'era un ruchetee. I volt ch'el me basava 'stu lingerael me strasciava fina i pagn de doss. Mi me sentivi andà el co in stadera e me scurlivi tüta fina a i osse me scurlivi tüta per 'stu lingera. Avri legiù stasera sura la gazeta de vün che l'han cataa cun di danee fai su cul fa el cumercio de la strepa quel vün a l'era propri el ruchetee. Quand s'eri giuvina e stavi in Luduvica stà insema a quel balurd, se l'era bell! Anca se dent per dent el me scurliva e me cunsciava tüta d'un murellpoeu me basava tener e mi slenguiva. Lu el me purtava semper i calset de seda de quei rigaa de negher sul calcagn ma dopo el me sugava la muneda per andala a god insema ai so tusan. Ma un dì gou fai a ment quant s'eri ciula e l'hou mandaa de bota a quel paes

Page 266: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

ma da quel dì me sunt sentida sula compagn di gandulìt in di scirese tüt perché sunt sensa el me lingera.

Page 267: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Ballate

Proprio oggi sono stata a San Vittore a parlare con mio padre che è in galera e gli ho detto che con te faccio all'amore. Lui mi ha detto di piantarti questa sera. Poi mi ha detto che tu fai il confidente, sei fascista e fai la spia del Questore. Noi siamo ladri ma però con certa gente il far l'amor diventa il peggio disonore. Sono mondana schedata alla questura e passeggio di notte sul bastione, ma non ho stomaco d'amare un tal puzzone che dà olio di ricino protetto dal prefetto a quelli che hanno letto Carlo Marx.

Nel '22 facevo già l'amorecon un fascista magro d'Oltre Po.Parlava della patria e dell'amoretutte le volte che dicevo no.In quegli amplessi sentivo sempre addossola sua camicia nera di taftà.Mostrava quattro denti d'oro bassonel dirmi «amor, tesoro e alalà».Avevo il cuore gonfio e il seno grosso,ma in quell'ottobre partì dicendo «parto»l'Italia solo a Roma si farà.Mi scrisse una postale fermo posta«Abbiamo vinto, il re ci sta».Era d'ottobre e adesso è carnevale,ho il seno grosso, ma il cuore mi fa male,

Page 268: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

m'han detto che l'han fatto federale,che s'è rifatto i denti in monital,che s'è rifatto i denti per ben mangiare.

Mamma non piango, no, però chiudi la porta e vestiti di nero pure tu. Voglio far credere a tutti d'esser morta, adesso che il mio amor non vive più. È sotto l'erba con la terra addosso, perché i fascisti gli han spaccato il cuor. Anche il mio cuor adesso è in quella fossa e dentro il petto vuoto c'è un gran fior. È il fiore tutto rosso della riscossa.

(Per il film Cronache del '22).

Page 269: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Indice

La MarcolfaGli imbianchini non hanno ricordiI tre braviNon tutti i ladri vengono per nuocereUn morto da vendereI cadaveri si spediscono e le donne si spoglianoL'uomo nudo e l'uomo in frakCanzoni e ballate

Page 270: Fo, Dario - Le Commedie Volume VI

Finito di stampare in Torino il 3 marzo 11)84 per i tipi della Casa ellittice Einaudi

e. L. 5687-9