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Scuola Secondaria di 1° grado “P. E. Barsanti” RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA E SCIENZE Anno scolastico 2012/2013 CLASSE I SEZ. C Situazione di partenza 1. N° di alunni : 26 di cui: 14 Femmine e 12 Maschi (un alunno ripetente, provenienti dalla I C dello scorso anno scolastico e uno diversamente abile). L’alunno diversamente abile è stato seguito, nel suo piano di studi personalizzato, dall’insegnante di sostegno e dall’educatrice. 2. Livello della classe: medio 3. Tipologia della classe : E’ una classe numerosa con alcuni elementi vivaci e poco scolarizzati. Nella seconda parte dell’anno, proprio per responsabilizzare maggiormente la classe dal punto di vista comportamentale, sono state adottate diverse strategie, come cambi di posto, osservazione più mirata degli elementi di particolare disturbo e mantenimento di un clima piuttosto severo all’interno dell’aula. In questo modo si è constatato un sensibile miglioramento e gli alunni meritevoli hanno potuto lavorare in un’atmosfera meno caotica. Numerosi studenti sono comunque rimasti inclini a chiacchierare e facilmente propensi a distrarsi. Bisogna però sottolineare che i richiami sono stati sempre recepiti e non si sono mai verificati episodi di indisciplina particolarmente gravi all’interno del gruppo classe, colpevole più che altro di apparire spesso troppo infantile e superficiale. 4. Partecipazione generale: attiva per un buon numero di alunni che rispondono volentieri ai diversi tipi di attività proposti. Altri, sicuramente più timidi, difficilmente partecipano in modo spontaneo; hanno bisogno di essere stimolati. C’è comunque ancora la tendenza a intervenire in modo scomposto, senza rispettare tempi e modi del dialogo. 5. Socializzazione: buona. Il gruppo classe è risultato in genere abbastanza omogeneo e gli alunni hanno mantenuto tra loro rapporti positivi. L’alunno diversamente abile si è inserito nel gruppo classe senza alcun problema; anzi, ha instaurato con alcuni compagni ottimi rapporti che vanno al di là delle ore scolastiche. 6. Interesse e Impegno: in genere l’interesse nei confronti dei temi proposti, escludendo alcuni alunni piuttosto passivi all’attività scolastica, si è mantenuto adeguato, ma l’impegno avrebbe potuto essere più puntuale e costante, come del resto si sarebbe dovuta dedicare maggiore attenzione alla cura del materiale ed al rispetto delle scadenze prefissate. 8. Metodo di lavoro: autonomo per n. alunni( 4 ); efficace(10); guidato(6); disordinato(3). 9. Fasce di livello, individuate sulla base di: a) Prove d’ingresso; b) Griglie di osservazione;

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Scuola Secondaria di 1° grado “P. E. Barsanti”

RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA E SCIENZEAnno scolastico 2012/2013

CLASSE I SEZ. CSituazione di partenza1. N° di alunni : 26 di cui: 14 Femmine e 12 Maschi (un alunno ripetente, provenienti dalla I C dello scorso anno scolastico e uno diversamente abile). L’alunno diversamente abile è stato seguito, nel suo piano di studi personalizzato, dall’insegnante di sostegno e dall’educatrice. 2. Livello della classe: medio3. Tipologia della classe : E’ una classe numerosa con alcuni elementi vivaci e poco scolarizzati. Nella seconda parte dell’anno, proprio per responsabilizzare maggiormente la classe dal punto di vista comportamentale, sono state adottate diverse strategie, come cambi di posto, osservazione più mirata degli elementi di particolare disturbo e mantenimento di un clima piuttosto severo all’interno dell’aula. In questo modo si è constatato un sensibile miglioramento e gli alunni meritevoli hanno potuto lavorare in un’atmosfera meno caotica. Numerosi studenti sono comunque rimasti inclini a chiacchierare e facilmente propensi a distrarsi. Bisogna però sottolineare che i richiami sono stati sempre recepiti e non si sono mai verificati episodi di indisciplina particolarmente gravi all’interno del gruppo classe, colpevole più che altro di apparire spesso troppo infantile e superficiale.4. Partecipazione generale: attiva per un buon numero di alunni che rispondono volentieri ai diversi tipi di attività proposti. Altri, sicuramente più timidi, difficilmente partecipano in modo spontaneo; hanno bisogno di essere stimolati. C’è comunque ancora la tendenza a intervenire in modo scomposto, senza rispettare tempi e modi del dialogo. 5. Socializzazione: buona. Il gruppo classe è risultato in genere abbastanza omogeneo e gli alunni hanno mantenuto tra loro rapporti positivi. L’alunno diversamente abile si è inserito nel gruppo classe senza alcun problema; anzi, ha instaurato con alcuni compagni ottimi rapporti che vanno al di là delle ore scolastiche.6. Interesse e Impegno: in genere l’interesse nei confronti dei temi proposti, escludendo alcuni alunni piuttosto passivi all’attività scolastica, si è mantenuto adeguato, ma l’impegno avrebbe potuto essere più puntuale e costante, come del resto si sarebbe dovuta dedicare maggiore attenzione alla cura del materiale ed al rispetto delle scadenze prefissate.8. Metodo di lavoro: autonomo per n. alunni( 4 ); efficace(10); guidato(6); disordinato(3).9. Fasce di livello, individuate sulla base di: a) Prove d’ingresso; b) Griglie di osservazione; c) Osservazioni sistematiche; d) Informazioni fornite dalla scuola elementare.

Prima fascia(Voto: 9): (impegno: costante; partecipazione: attiva; metodo di lavoro: autonomo; espressione e comunicazione: sicura; abilità logiche e di organizzazione del pensiero: buone): numero di alunni:4

Seconda fascia(Voto: 8 - 7): (impegno:adeguato; partecipazione: attiva; metodo di lavoro:efficace; espressione e comunicazione: generalmente corretta; abilità logiche e di organizzazione del pensiero: sufficienti): numero di alunni: 10

Terza fascia(Voto: 6): (impegno: superficiale; partecipazione: discontinua; metodo di lavoro:guidato espressione e comunicazione:incerta; abilità logiche e di organizzazione del pensiero: carenti): numero di alunni: 6

Quarta fascia(Voto:4- 5 ): (impegno: scarso; partecipazione: discontinua; metodo di lavoro: disordinato; espressione e comunicazione: difficoltosa; abilità logiche e di organizzazione del pensiero: carenti): numero di alunni: 5

Obiettivi generaliVedi la programmazione generale del Consiglio di Classe.Obiettivi didatticiPer quanto riguarda gli obiettivi didattici inseriti nella programmazione disciplinare annuale si può rilevare che non per tutti si sono avuti dei progressi. Durante tutto l’anno scolastico si è dedicato molto tempo all’acquisizione di un metodo di studio delle materie scientifiche basato, non tanto sulla ripetitività degli esercizi, quanto sulla osservazione di fatti e fenomeni, sulla ricerca di analogie strutturali, di varianti e invarianti, in modo da essere in grado di affrontare qualsiasi tematica e in qualsiasi campo, applicando opportunamente il metodo scientifico. E’stato sicuramente un percorso faticoso; molti alunni infatti sono carenti di quegli strumenti di base necessari per affrontare con successo le tematiche proposte. A questo si è

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aggiunto anche un impegno saltuario e, in alcuni casi, quasi inesistente, per cui non tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Altri invece si sono dimostrati attenti e partecipi a tutti gli stimoli proposti e sono sicuramente maturati sia sul piano personale, dimostrando serietà di intenti, sia sul piano prettamente disciplinare acquisendo una adeguata preparazione.In relazione agli obiettivi specifici della materia, per i quali si fa riferimento alla programmazione disciplinare annuale, è possibile affermare che gli alunni della prima fascia li hanno raggiunti pienamente, mentre alcuni elementi, segnati da gravi lacune nella preparazione di base, non sono riusciti ad arrivare neppure al livello minimo. Per quanto riguarda il gruppo intermedio sono state svolte attività di consolidamento delle abilità e dei concetti appresi mediante esercitazioni a difficoltà graduate. Il gruppo con necessità di recupero ha lavorato in attività finalizzate a rafforzare le abilità di base. Inoltre, con l’intento di facilitare la comprensione, non per tutti agevole, sono stati utilizzati schemi riassuntivi, più semplici, di immediata comprensione e facili da memorizzare. I termini più difficili incontrati durante le lezioni sono stati catalogati all’interno di un’apposita rubrica, in modo che i ragazzi potessero apprenderli, farli propri e utilizzarli quindi con la dovuta padronanza. Questo obiettivo è stato però raggiunto soltanto da una parte degli alunni, visto che per molti l’espressione orale e l’uso del linguaggio specifico della disciplina sono rimasti difficoltosi e meccanici, spesso legati ad un apprendimento dei contenuti mnemonico e poco consapevole.Ancora da potenziare nel prossimo anno, oltre al metodo di studio, l’uso degli strumenti e la cura del materiale, anche se gli alunni cognitivamente più forti hanno tenuto libri e quaderni in maniera molto ordinata e davvero soddisfacente.Contenuti (Programma effettivamente svolto)Per quanto riguarda i contenuti effettivamente svolti è da segnalare che le tutte le Unità di apprendimento, sia di matematica che di scienze, sono state svolte regolarmente.Strategie formative e didattichePer raggiungere gli obiettivi educativi e didattici stabiliti sia nella programmazione generale del Consiglio di Classe che in quella disciplinare, sono state attuate le seguenti strategie d’intervento:

Informare l’alunno/a sui tempi, modi e contenuti del lavoro scolastico, favorendo e stimolando l’autonomia;

Favorire la discussione ordinata e serena di tutti i problemi che possono presentarsi; Trovare insieme agli alunni strategie d’intervento per risolvere i problemi; Sviluppare il dialogo con i ragazzi, creando occasioni per il confronto delle opinioni; Stimolare la generosità, la socialità e la collaborazione mediante l’esempio e l’approvazione; Incentivare la partecipazione attiva e ordinata degli studenti, sollecitando il contributo di tutti nelle

attività didattiche; Sottolineare positivamente anche i più lievi progressi; Incoraggiare e stimolare, sviluppando negli alunni un atteggiamento positivo nei confronti delle

difficoltà da superare; Informare sistematicamente e prontamente la famiglia su eventuali progressi e/o regressi; Motivare allo studio e suscitare interesse verso gli argomenti trattati; Fare agganci e riferimenti alle altre discipline; Sviluppare un apprendimento basato sulla comprensione, chiara e corretta sia nell’orale che nello

scritto, facendo comprendere l’importanza del miglioramento dei mezzi espressivi per il raggiungimento di mete individuali;

Favorire l’arricchimento lessicale mediante l’uso di una rubrica in cui inserire la spiegazione dei termini non conosciuti;

Adeguare il lavoro al ritmo di apprendimento della classe.MetodologiaGli obiettivi stabiliti nella programmazione disciplinare annuale sono stati perseguiti privilegiando le seguenti metodologie:

comunicativo – funzionale; della collaborazione; del lavoro individuale e individualizzato; del lavoro di gruppo; del lavoro in “coppie di aiuto”(tutoring) della trattazione globale dei contenuti

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del confronto/comparazione espositivo o della comunicazione(lezioni frontali espositive d’impostazione) della comunicazione dialogata(per alternare fruizione e produzione) induttivo(attività di ricerca guidata dalle esperienze ai principi) deduttivo(dai principi alle esperienze)

All’inizio di ogni unità di apprendimento sono state individuate e discusse le conoscenze e le abilità che l’unità stessa si proponeva di raggiungere; per questo è stato opportuno ogni volta fare una ricognizione dei prerequisiti necessari. La stessa unità poi è stata scomposta in varie e brevi sezioni affrontate attraverso lezioni frontali espositive di impostazione, in genere di breve durata, per non compromettere l’attenzione degli alunni, utilizzando anche schemi, appunti e materiale vario. L’immediata ricognizione del tema svolto attraverso domande, per sollecitare una attiva partecipazione e per mettere in luce eventuali dubbi o insicurezze su quanto esposto, ha permesso di attuare un immediato recupero dei contenuti proposti. Sono stati proposti numerosi e graduali esercizi, anche al di fuori del loro libro di testo. Ciò ha permesso una immediata verifica delle conoscenze, della comprensione e delle abilità relative al tema trattato. Al termine di ogni U.A sono stati somministrati opportuni esercizi di autovalutazione che hanno offerto all’alunno l’opportunità di mettersi alla prova, eseguendo una breve ma completa serie di esercizi. Questo ha consentito loro di fare un’autocritica costruttiva su quanto appreso, individuando le difficoltà incontrate. Un corretto uso di tale metodo ha permesso a diversi alunni di ottenere una buona preparazione e sviluppare il senso critico su quanto appreso. Molti invece, un po’ per pigrizia, un po’ per carenze pregresse, non hanno seguito tale iter e si sono trovati in evidenti difficoltà. Queste sono state comunque affrontate attraverso un nuovo riesame degli argomenti svolti, non tanto con un’altra lezione frontale ma attraverso esercizi di recupero, alcuni guidati, altri liberi fotocopiati da altri libri. Il lavoro di gruppo e/o in “coppie d’aiuto” è stato importante per alcuni alunni che in questo modo sono riusciti a raggiungere risultati accettabili.StrumentiCome strumenti sono stati utilizzati:

libri di testo lavagna multimediale materiale audiovisivo(diapositive, documentari ) strumenti informatici(ricerche su Internet, uso di Power Point, Word,) strumenti di laboratorio semplici supporti come schemi, grafici, cartelloni mappe concettuali

VerificheDurante lo svolgimento delle U.A. sono state effettuate numerose verifiche formative, sia scritte che orali, al fine di individuare le difficoltà incontrate dagli alunni, le modalità di apprendimento, la padronanza delle conoscenze e delle abilità sviluppate e verificare quindi l’adeguatezza del lavoro svolto rispetto ai bisogni formativi della classe e dei singoli. Al termine di ogni unità, dopo eventuali attività di recupero, sono state effettuate verifiche finali con prove più strutturate(questionari tipo vero/falso o a scelta multipla) per le abilità più semplici o più facilmente verificabili(comprensione, analisi, conoscenza)e con prove di tipo aperto(colloqui)per le competenze più complesse da valutare(sintesi, capacità critiche). Le modalità di verifica sono state quindi effettuate attraverso:

esercitazioni orali e scritte interrogazioni di tipo tradizionale, il più possibile oggettive, strutturando in precedenza le domande

con le relative tabelle di valutazione domande da posto registrate puntualmente attraverso un punteggio(-1 risposta non data; 0 risposta

errata; +1 risposta non del tutto corretta o poco esauriente; +2 risposta corretta ed esauriente) interventi liberi da posto: anche in questo caso è stato attribuito un punteggio(se pertinente +1; se

non pertinente 0) prove scritte di tipo oggettivo(schede; questionari) relazioni orali

Agli alunni sono stati comunicati preventivamente, sia per gli interventi/domande orali sia per le verifiche scritte, i punteggi relativi in modo da stimolare il più possibile la autovalutazione.L’insieme dei risultati ottenuti nella varie prove, tenendo conto della dinamica dei mutamenti di livelli, hanno costituito uno degli elementi fondamentali per la formulazione del giudizio analitico.Valutazione

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La valutazione degli alunni è stata il più possibile individualizzata, tenendo conto della realtà socio-culturale in cui vivono gli alunni, delle effettive capacità, dei livelli di partenza, dei progressi effettuati relativamente a quest’ultimi ed agli obiettivi stabiliti, della socializzazione, dell’interesse, della partecipazione, della disponibilità e dell’impegno. La valutazione degli alunni si articolerà in 4 momenti:

Valutazione d’ingresso(situazione di partenza) Valutazione formativa (al termine di ogni unità formativa). Valutazione sommativa (al termine del quadrimestre); Valutazione finale (al termine dell’anno scolastico).

Le voci che sono state utilizzate per tali verifiche sul registro personale,sul libretto personale dell’alunno e al termine dell’anno scolastico, come risultato finale da presentare al Consiglio di classe sono quelle stabilite dal Collegio docenti: valutazioni numeriche espresse in decimi.Le verifiche sono state anche individualizzate per controllare l’acquisizione di abilità relative a obiettivi diversificati, in particolare per gli obiettivi minimi fissati per gli allievi con maggiori difficoltà di apprendimento. Gli obiettivi minimi indicano in modo approssimativo il livello di sufficienza. In particolare si è tenuto conto di eventuali ostacoli soggettivi incontrati e del grado raggiunto in relazione alla situazione di partenza nella socializzazione, nel comportamento, nella partecipazione e nell’impegno, nel metodo di lavoro e nell’autonomia, nei livelli raggiunti nei criteri di valutazione disciplinare.Altre annotazioni sugli allievi sono state inserite nel quadro relativo alle assenze, sul registro personale(A = assente; SM = senza materiale scolastico; SC = senza compito svolto; I = impreparato) La valutazione di ogni singola prova scritta e/o orale è stata trascritta sul libretto personale scuola-famiglia e sul registro personale dell’insegnante. Si è inoltre riservato particolare riguardo alla collaborazione scuola - famiglia per attuare un’azione sinergica più efficace.

Pietrasanta 08/06/2013 L’Insegnante: Cocci Loria