Fisica applicata – Lezione...

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Fisica applicata – Lezione 3 Maurizio Tomasi [email protected] Dipartimento di Fisica Università degli studi di Milano 28 Ottobre 2016

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Fisica applicata – Lezione 3

Maurizio [email protected]

Dipartimento di FisicaUniversità degli studi di Milano

28 Ottobre 2016

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Parte I

Cinematica e dinamica: ilmoto rettilineo uniforme

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Programma del corso

1. Concetti di base2. Cinematica e dinamica

2.1 Posizione, velocità, accelerazione2.2 Moto rettilineo uniforme2.3 Moto rettilineo uniformemente accelerato2.4 Le tre leggi di Newton

3. Energia4. Termodinamica5. Fisica dei fluidi

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Esercizi sul moto rettilineo

§ Un podista percorre 2 km in 10 min. Qual è ilvalore della sua velocità in m/s?

§ Un’automobile impiega 40 min per percorrereun tragitto alla velocità di 144 km/h. Qualedistanza ha percorso?

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Esercizi sul moto rettilineo

Quanto impiega un aereo a reazione supersonico(= che viaggia più velocemente del suono) chevola a 2.4 volte la velocità del suono perattraversare l’Atlantico, che è largo circa 5500 km?Supporre che la velocità del suono sia 350 m/s.

Quanto impiegherebbe per fare lo stesso viaggioun aereo subsonico (= che viaggia più lentamentedel suono) che vola a una velocità pari a 0.9 voltequella del suono?

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Parte II

Cinematica e dinamica: ilmoto rettilineo

uniformemente accelerato

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ProblemaStiamo passeggiando in montagna, sotto unaparete di roccia alta 300 m. Si stacca dalla cima unmasso che ci cade addosso.

Facciamo in tempo a scansarci? Con che velocitàil masso si schianta al suolo (o sulla nostra testa)?

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Corpi in caduta libera

Un corpo in caduta libera cade con velocità via viacrescente. La velocità aumenta di 10 m/s ognisecondo che passa.

Si tratta di un moto con accelerazione costante (apatto di trascurare la resistenza dell’aria):

a “ 10 m{s2 ” g.

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Il moto rettilineo uniformementeaccelerato

Il moto rettilineo uniformemente accelerato ha leseguenti caratteristiche:

1. È un moto: quindi è descritto da una leggeoraria;

2. È rettilineo: quindi avviene lungo unacoordinata (solitamente si usa x o d per motiorizzontali, e h o y per moti verticali).

3. L’accelerazione a non cambia mai. La velocitàmedia e quella istantanea non coincidono!

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Similitudine tra moto uniforme e u.accelerato

Nel moto rettilineo uniforme la distanza percorsaaumenta col tempo. Se v “ 1 m{s, allora ognisecondo la distanza aumenta di 1 m:

d “ d0 ` vt .

Nel moto rettilineo uniformemente accelerato lavelocità aumenta col tempo. Se a “ 1 m{s2, alloraogni secondo la velocità aumenta di 1 m/s:

v “ v0 ` at .

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Legge oraria del moto accelerato

Quale distanza d percorre nel tempo t un corposottoposto ad accelerazione costante a?

La risposta non è semplice, vediamo perché.

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Legge oraria del moto accelerato

Se l’accelerazione impressa è a “ 10 m{s2 e ilcorpo parte da fermo (v0 “ 0), allora la velocitàaumenta secondo la tabella seguente:

Tempo Velocità0 s 0 m/s1 s 10 m/s2 s 20 m/s3 s 30 m/s

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Legge oraria del moto rettilineo u.accelerato

Potremmo usare la formula

d “ d0 ` vt

per calcolare la distanza percorsa durante ognisecondo:

Tempo Velocità Distanza0 s 0 m/s 01 s 10 m/s 10 m2 s 20 m/s 10 m + 20 m = 30 m3 s 30 m/s 30 m + 30 m = 60 m

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Legge oraria del moto accelerato

Il problema della tabella che abbiamo fatto è che ilrisultato dipende dagli intervalli di tempoconsiderati (noi abbiamo usato δt “ 1 s).

Supponiamo di procedere ad intervalli di mezzosecondo, anziché un secondo, ossia δt “ 0.5 s.

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Legge oraria del moto accelerato

Tempo Velocità Distanza0 s 0 m/s 0

0.5 s 5 m/s 2.5 m1 s 10 m/s 2.5 m + 5 m = 7.5 m

1.5 s 15 m/s 7.5 m + 7.5 m = 15 m2 s 20 m/s 15 m + 10 m = 25 m

2.5 s 25 m/s 25 m + 12.5 m = 37.5 m3 s 30 m/s 37.5 m + 15 m = 52.5 m

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Legge oraria del moto accelerato

Se combiniamo le due tabelle, vediamo che lapredizione della distanza percorsa ai tempit “ 1 s, 2 s, 3 s è differente:

Tempo Distanza 1 Distanza 2(δt “ 1 s) (δt “ 0.5 s)

1 s 10 m 7.5 m2 s 30 m 25 m3 s 60 m 52.5 m

Col secondo metodo la distanza è sempreinferiore.

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Legge oraria del moto accelerato

t

v

1 s

10 m/s

5 m/s

0.5 s

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Legge oraria del moto accelerato

È quindi chiaro che né la prima né la secondasoluzione è quella corretta per calcolare ladistanza percorsa. La seconda però si avvicina dipiù al risultato.

La soluzione corretta si otterrebbe usando unvalore piccolissimo dell’incremento temporale δt ,perché così si seguirebbero le più minutevariazioni di velocità.

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Legge oraria del moto accelerato

La legge oraria del moto rettilineo uniformementeaccelerato è la seguente:

d “ d0 ` v0t `12

at2,

dove:§ d0 è la posizione iniziale (distanza dal punto di

riferimento);§ v0 è la velocità iniziale (se il corpo parte da

fermo, v0 “ 0);§ a è l’accelerazione, che resta costante.

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Legge oraria del moto accelerato

Nell’esempio precedente, la distanza percorsa dvaria in questo modo:

Tempo Distanza1 s 1

210 m{s2p1 sq2 “ 5 m

2 s 1210 m{s2p2 sq2 “ 20 m

3 s 1210 m{s2p3 sq2 “ 45 m

(Supponiamo che d0 “ 0; inoltre, ricordate che ilcorpo parte da fermo, quindi v0 “ 0).

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Legge oraria del moto accelerato

Nell’esempio precedente, la distanza percorsa d siconfronta così con le nostre stime:

Tempo Distanza 1 Distanza 2 Distanza(δt “ 1 s) (δt “ 0.5 s) vera

1 s 10 m 7.5 m 5 m2 s 30 m 25 m 20 m3 s 60 m 52.5 m 45 m

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ProblemaTorniamo al problema della passeggiata. Il massocade da un’altezza h “ 300 m.

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Problema

La formula da applicare è ovviamente la leggeoraria, ma non ci serve la distanza perché lasappiamo già: all’inizio della caduta è h “ 300 m,alla fine ovviamente h “ 0.

La formula che ci serve è comunque la leggeoraria, ma l’incognita è t :

h “ h0 ` v0t `12

gt2.

Però l’equazione presenta un problema!

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Problema

Se poniamo h0 “ 300 m (quota iniziale del masso)e v0 “ 0, vediamo che l’altezza segue questoandamento col passare del tempo:

Tempo Altezza0 s h0 ` 0 “ 300 m1 s h0 ` 1

210 m{s2p1 sq2 “ 305 m2 s h0 ` 1

210 m{s2p2 sq2 “ 320 m3 s h0 ` 1

210 m{s2p2 sq2 “ 345 m

Il sasso sale di quota!

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Segno dell’accelerazioneIl problema nasce dal fatto che non siamo statichiari sul sistema di riferimento da usare.

Nel caso specifico, la gravità agisce per diminuirel’altezza del sasso, non aumentarla. Quindidobbiamo porre

g “ ´10 m{s2,

o in alternativa scrivere la legge oraria come

h “ h0 ` v0t ´12

gt2.

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Tempo di caduta

Usiamo per chiarezza la formula

h “ h0 ` v0t ´12

gt2,

perché così il segno meno è esplicito sin dall’inizio.

Come detto prima, siamo interessati al tempo,quindi dobbiamo risolvere rispetto a t .

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Tempo di caduta

Scriviamo esplicitamente i termini numerici delproblema, per capire cosa abbiamo a disposizionee cosa no:

h “ h0 ` v0t ´12

gt2

0 “ 300 m ` 0 ´12

10 m{s2t2

0 “ 300 m ´12

10 m{s2t2

0 “ 600 m ´ 10 m{s2t2.

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Tempo di caduta

Riscriviamo l’equazione nel modo seguente:

´10 m{s2t2` 600 m “ 0

È chiaro che si tratta di un’equazione della forma

at2` bt ` c “ 0,

ossia una parabola, dove1. a “ ´10 m{s2,2. b “ 0,3. c “ 600 m.

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Tempo di caduta

Abbiamo dunque gli strumenti algebrici perrisolvere l’equazione: si tratta di usare la formulacon il ∆.

Nel nostro caso abbiamo che ∆ è uguale a

∆ “ b2´ 4ac “ 24 000 m2

{s2,

che è un valore positivo: quindi esistono duesoluzioni distinte. Perché?

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Tempo di caduta

L’equazione descrive ilmoto di un corposoggetto alla gravità, maquel corpo potrebbeavere una velocitàiniziale verso l’alto: laquota h potrebbe quindiessere raggiunta in duemomenti diversi.

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Tempo di caduta

Se risolviamo l’equazione

´10 m{s2t2` 600 m “ 0

otteniamo che

t1{2 “ ˘?

60 s2 « ˘8 s.

Quindi quanto tempo impiega il masso per cadere?

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Tempo di caduta

Il nostro cronometro è partito all’istante t “ 0,perché questo è l’istante a cui abbiamo fissato chel’altezza h fosse 300 m.

Quindi il tempo di caduta è 8 s: il tempo ´8 sindica in che istante si sarebbe dovuto lanciareverso l’alto il masso (dal punto in cui ci troviamo)perché poi la sua caduta sia quella osservata.

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Caduta del masso

0 2 4 6 8

0

100

200

300

Tempo [s]

Alte

zza

[m]

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Come risolvere gli esercizi

Il metodo che abbiamo seguito per sostituireimmediatamente i numeri nell’equazione

h “ h0 ` v0t ´12

gt2

per arrivare a

0 “ 600 m ´ 10 m{s2t2

è stato utile per vedere quali quantità fossero notee quali no. Ma non è un buon modo per risolveregli esercizi!

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Come risolvere gli eserciziSupponiamo di avere le seguenti quantità:

l1 “ 10 m, l2 “ 11 m,

e di dover calcolare la quantità

X “ α ` β ´ l1,

dove

α ”l22 ´ l21

l2,

β ”l21l2.

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Come risolvere gli eserciziSe procediamo passo dopo passo, dovremmoprima calcolare α e β, e poi ricavare X . Quindi:

α “l22 ´ l21

l2“

p11 mq2

´ p10 mq2

11 m« 2 m,

β “l21l2

“p10 mq

2

11 m« 9 m.

Ora calcoliamo X :

X “ α ` β ´ l1 “ 2 m ` 9 m ´ 10 m « 1 m.

Questo modo di procedere è piuttosto impreciso.

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Come risolvere gli eserciziIl modo giusto per risolvere i problemi di fisica èquello di ottenere l’equazione risolutiva tramitecalcolo letterale, e solo alla fine sostituire i valorinumerici. (Obbligatorio all’esame!)

Nell’esempio appena fatto, se si esplicitano α e βsi vede che

X “ α ` β ´ l1 “l22 ´ l21

l2`

l21l2

´ l1 “

“ l2 ´ l1 “ 1 m.

Il conto numerico non è più approssimato, e ilcalcolo è molto semplice!

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Come risolvere gli esercizi

Ci sono altri vantaggi nello svolgere i calcoli informa algebrica:

1. È più facile verificare la consistenza delleunità di misura (si fa alla fine una volta pertutte, anziché a ogni passaggio);

2. Si capisce in che modo la soluzione dipendedalle variabili del problema.

Nell’esame sarà richiesto di fornire la rispostaalgebrica insieme a quella numerica.

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Un’utile formula

Nel moto rettilineo uniformemente accelerato èspesso utile trovare l’aumento di velocità dopo averpercorso una certa lunghezza. È possibile dedurreuna semplice formula matematica che ci sarà utilequando introdurremo il concetto di energia.

Il problema è il seguente: un corpo si sposta dimoto rettilineo uniformemente accelerato,percorrendo una distanza ∆x e passando da unavelocità vi a una velocità vf . Trovare l’espressionedi vf in funzione di vi , a e ∆x .

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Un’utile formula

Per risolvere il problema, dobbiamo calcolarequanto tempo è richiesto per percorrere unadistanza ∆x , mediante la legge oraria

∆x “ x ´ x0 “ vi t `12

at2,

e poi usare il tempo t trovato nella formula

vf “ vi ` at .

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Un’utile formulaIl tempo si ricava risolvendo l’equazione

12

at2` vi t ´ ∆x “ 0,

che ha soluzione

t1{2 “´vi ˘

a

v2i ` 2a∆x

a.

La velocità finale è quindi

vf “ vi ` at “ vi ``

´vi ˘

b

v2i ` 2a∆x

˘

“ ˘

b

v2i ` 2a∆x .

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Un’utile formulaSe si eleva al quadrato, il segno ˘ e la radicequadrata scompaiono e si ottiene

v2f “ v2

i ` 2a∆x .

Notare che il tempo non compare! Questaequazione è spesso usata negli esercizi, accantoa quelle che ben conosciamo:

x “ x0 ` v0t `12

at2,

v “ v0 ` at .

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Caduta del masso

0 50 100 150 200 250 300

0

20

40

60

80

Distanza [m]

Velo

cità

[m/s

]

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Esercizi

§ La testa di un serpente a sonagli, nel colpirela sua vittima, può accelerare fino a 50 m/s2. Seun’automobile potesse fare altrettanto, inquanto tempo raggiungerebbe la velocità di100 km/h? [R: 0.5 s]

§ I freni di un’automobile sono in grado diapplicare un’accelerazione di 5.0 m/s2. Se siviaggia a 144 km/h e ci si accorge dellapresenza della polizia stradale, quanto tempoci vuole per scendere sotto 108 km/h? [R: 2.0 s]

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Esercizi§ Un automobile parte da ferma e ha

un’accelerazione costante di 8 m/s2. A chevelocità viaggia dopo 10 s? Qual è la suavelocità media nel tempo tra t “ 0 e t “ 10 s?Quanta strada percorre in questo intervallo?[R: 80 m/s, 40 m/s, 400 m]

§ Un’automobile a reazione raggiunge lavelocità record di 720 km/h; essa è capace dirallentare con una decelerazione pari a circag “ 10 m{s2. Quanto tempo impiegal’automobile per fermarsi? Che distanzapercorre durante la frenata? [R: 20 s, 2 km]

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Parte III

Le leggi della dinamica

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Le leggi di Newton

Con la presentazionedelle leggi di Newtoniniziamo lo studio delladinamica, di cui Newton(1642–1727) è stato ilfondatore.

La dinamica cerca dispiegare le cause delmoto dei corpi.

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Le leggi di Newton1. Un corpo persiste nel suo stato iniziale di

quiete o moto rettilineo uniforme, a meno chenon sia soggetto all’azione di forze esterne.

2. L’accelerazione a di un corpo di massa m èlegata alla somma con segno delle forzeesterne

ř

F agenti su di esso dall’equazione

ma “ÿ

i

Fi .

3. Se un corpo A esercita una forza F sul corpoB, il corpo B esercita una forza ´F sul corpoA (principio di azione e reazione).

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La prima legge

https://www.youtube.com/watch?v=fB31b4Y1HAE

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La prima legge

Fu Galileo Galilei a intuire che se si rimuovesserotutte le irregolarità del terreno e gli “accidenti”, unasfera perfettamente liscia proseguirebbeindefinitamente nel suo moto rettilineo uniforme.

Newton inglobò il pensiero di Galileo nella primalegge, detta “principio di inerzia”: “Un corpopersiste nel suo stato iniziale di quiete o motorettilineo uniforme, a meno che non sia soggettoall’azione di forze esterne”.

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Esempi della prima legge

1. Quando si sta su un autobus che frena, sirischia di cadere in avanti.

2. Per incastrare meglio la testa di un martellonel manico, lo si fa cadere verticalmentecontro un tavolo con la sua testa rivolta in alto.

3. Per fare uscire dello shampoo da uncontenitore semivuoto, lo si mette a testa ingiù e lo si fa cadere bruscamente.

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Esempi della prima legge

https://www.youtube.com/watch?v=6ukMId5fIi0

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Le leggi di Newton1. Un corpo persiste nel suo stato iniziale di

quiete o moto rettilineo uniforme, a meno chenon sia soggetto all’azione di forze esterne.

2. L’accelerazione a di un corpo di massa m èlegata alla somma con segno delle forzeesterne

ř

F agenti su di esso dall’equazione

ma “ÿ

i

Fi .

3. Se un corpo A esercita una forza F sul corpoB, il corpo B esercita una forza ´F sul corpoA (principio di azione e reazione).

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La seconda leggeLa prima legge è ambigua nel definire cosa siauna “forza”. La seconda legge ne definiscequantitativamente l’effetto: “L’accelerazione a di uncorpo di massa m è legata alla somma con segnodelle forze esterne

ř

F agenti su di essodall’equazione ma “

ř

i Fi”.

La scritturař

i Fi indica una somma in cui i terminisono dati variando l’indice i :

ÿ

i

Fi ” F1 ` F2 ` . . .

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La seconda legge

L’unità di misura della forza si ricavadall’eguaglianza

rmas “

ÿ

i

Fi

ı

,

da cuirF s “ kg m{s2 ” N (Newton).

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Significato della massa

La “massa” introdotta nella seconda legge è dettamassa inerziale, e si misura in kilogrammi (kg).Essa quantifica la capacità di un corpo dirispondere all’azione di una forza:

a “

ř

i Fi

m.

Maggiore è la massa di un corpo, minore èl’accelerazione. Ciò è intuitivo: è più difficilemettere in moto corpi massivi.

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La seconda legge

Quali tipi di forze esistono? La lista è lunga:§ La forza di gravità;§ La forza normale;§ Le forze di attrito;§ La forza di richiamo di una molla;§ Le forze elettromagnetiche;§ Etc.

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Esempi quantitativiAlcuni ordini di grandezza:

§ Per sollevare una confezione di 6 bottiglied’acqua da 1.5 L, dovete imprimere una forzadi quasi 100 N;

§ Alle olimpiadi di Sydney del 2000, ilsollevatore di pesi Reza Zadeh Hosseinsollevò un peso esercitando una forza di4720 N;

§ Il pugno di un pugile professionista imprimeuna forza di circa 5000 N;

§ Una costola si rompe se sottoposta a unasollecitazione di 3000 N (femore: 4000 N).

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Esempio: la forza gravitazionaleLa forza più semplice è quella gravitazionale (Fg).Per un corpo di massa m, essa è

Fg “ mg,

dove g “ 10 m{s2 è l’accelerazione di gravità.

È l’unica forza proporzionale alla massa. Questosignifica che se è l’unica forza ad agire, allora

ma “ mg Ñ a “ g,

e l’accelerazione del corpo è g,indipendentemente dalla sua massa.

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Massa e peso

In fisica, la parola “peso” è un sinonimo della forzagravitazionale Fg che abbiamo appena visto(Fg “ mg).

È quindi una quantità proporzionale alla massa,ma usa un’unità di misura diversa. Perché?

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Apollo 17

https://www.youtube.com/watch?v=DYDqB_G5PCo

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Massa e peso

Il peso è un effetto esclusivamente gravitazionale,mentre la massa entra in gioco qualsiasi sia laforza esercitata.

Per misurare la massa si può quindi fareaffidamento non solo sulla forza di gravità, ma suqualsiasi altra forza.

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Misurare masse nello spazio

https://www.youtube.com/watch?v=8rt3udip7l4