Festa per il re pane 2011

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Festa per il re pane Produzione friulana in degustazione sabato 3 settembre a Castions di Zoppola La sede delle coop agricole di Castions di Zoppola Sabato 3 settembre nel piazzale delle Cooperative Agricole di Castions si celebrerà la “Festa del Pane”. A un anno esatto dal debutto ufficiale del “Pane Friulano”, le Cooperative castionesi provano a bissare il successo della manifestazione del 2010, che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento degustatori. Il tributo al “re pane” sarà un’occasione per ripercorrere la tradizione delle coop e guardare al futuro. Un futuro che anche nel settore della panificazione si delinea incerto, in tempi di recessione. Un futuro che, però, può essere affrontato “facendo rete”, come ricorda il presidente delle Coop Loris Ius. “Malgrado l’aumento su scala mondiale dei prezzi di farine, carburanti, gas ed energia elettrica – spiega Ius - le Coop, anello di una filiera ben articolata, sono riuscite a riequilibrare i costi, senza ricadute sull’utente finale”. Conti alla mano, le Coop nel 2010 hanno registrato un aumento del 30% del costo delle farine, del 24% di quello delle energie (carburanti, metano ed elettricità) e del 12% del costo del personale. In più, allargando lo sguardo alla situazione nazionale e ai mercati mondiali, si deve considerare che per soddisfare il fabbisogno italiano servono 98 milioni di quintali di cereali all’anno, dei quali solo 28 vengono prodotti in Italia e il resto è acquistato da fornitori stranieri, prima fra tutti la Francia. “In questo panorama – osserva Ius – l’Italia, come il resto del mondo, è nelle mani di pochi monopolisti che decidono il prezzo dei grani. Questo fa pensare che il futuro non potrà che riservare delle sorprese per quanto riguarda il prezzo politico del pane e della pasta. La richiesta di grani dai Paesi emergenti, inoltre, è in continua crescita ed in competizione con l’Occidente. La farina, pertanto, sarà a prezzo incerto e sicuramente sempre al rialzo, facendo ricadere sul consumatore i rincari. Il fare sistema, allora, è diventato fondamentale per creare, trasformare, distribuire e commercializzare il prodotto finito a un prezzo contenuto. Prova ne è che i panifici a conduzione familiare, purtroppo, stanno chiudendo”. Nel caso delle Coop di Castions il “sistema” si è concretato grazie all’azione di una filiera composta da diversi attori: il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine ha messo l’idea, il Consorzio Agrario Friulano le coltivazioni a reddito del cosiddetto “Grano Bologna”, i Grandi Mulini Italiani la macinazione e la preparazione delle farine, le Cooperative Agricole di Castions la panificazione, le Coop Nord-Est la distribuzione in ambito interregionale. Risultato: un aumento della produzione del pane pari al 6%, rispetto al 2010 e l’invenzione di un nuovo prodotto, il Pane Friulano, pane “eco” a km zero, perché preparato con farine del territorio friulano. Grande attenzione, però, anche alle culture straniere: le Cooperative, infatti, sfornano prodotti specifici, mirati non a variare la dieta degli stranieri secondo il gusto italiano, ma a rispettarla e valorizzarla come apporto culturale per il nostro Paese. “Organizzare la Festa del Pane – conclude Ius – significa quindi esaltare la coltura di cereali a paglia, quali frumento e orzo, nell’intento di riconvertire aree agricole oggi non coltivate a grano per la panificazione”.

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Festa per il re pane

Produzione friulana in degustazione sabato 3 settembre a Castions di Zoppola

La sede delle coop agricole di Castions di Zoppola

Sabato 3 settembre nel piazzale delle Cooperative Agricole di Castions si celebrerà la “Festa del Pane”. A un anno

esatto dal debutto ufficiale del “Pane Friulano”, le Cooperative castionesi provano a bissare il successo della

manifestazione del 2010, che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento degustatori.

Il tributo al “re pane” sarà un’occasione per ripercorrere la tradizione delle coop e guardare al futuro. Un futuro che

anche nel settore della panificazione si delinea incerto, in tempi di recessione. Un futuro che, però, può essere affrontato

“facendo rete”, come ricorda il presidente delle Coop Loris Ius.

“Malgrado l’aumento su scala mondiale dei prezzi di farine, carburanti, gas ed energia elettrica – spiega Ius - le Coop,

anello di una filiera ben articolata, sono riuscite a riequilibrare i costi, senza ricadute sull’utente finale”.

Conti alla mano, le Coop nel 2010 hanno registrato un aumento del 30% del costo delle farine, del 24% di quello delle

energie (carburanti, metano ed elettricità) e del 12% del costo del personale. In più, allargando lo sguardo alla

situazione nazionale e ai mercati mondiali, si deve considerare che per soddisfare il fabbisogno italiano servono 98

milioni di quintali di cereali all’anno, dei quali solo 28 vengono prodotti in Italia e il resto è acquistato da fornitori

stranieri, prima fra tutti la Francia.

“In questo panorama – osserva Ius – l’Italia, come il resto del mondo, è nelle mani di pochi monopolisti che decidono il

prezzo dei grani. Questo fa pensare che il futuro non potrà che riservare delle sorprese per quanto riguarda il prezzo

politico del pane e della pasta. La richiesta di grani dai Paesi emergenti, inoltre, è in continua crescita ed in

competizione con l’Occidente. La farina, pertanto, sarà a prezzo incerto e sicuramente sempre al rialzo, facendo

ricadere sul consumatore i rincari. Il fare sistema, allora, è diventato fondamentale per creare, trasformare, distribuire e

commercializzare il prodotto finito a un prezzo contenuto. Prova ne è che i panifici a conduzione familiare, purtroppo,

stanno chiudendo”.

Nel caso delle Coop di Castions il “sistema” si è concretato grazie all’azione di una filiera composta da diversi attori: il

Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine ha messo l’idea, il Consorzio Agrario Friulano le

coltivazioni a reddito del cosiddetto “Grano Bologna”, i Grandi Mulini Italiani la macinazione e la preparazione delle

farine, le Cooperative Agricole di Castions la panificazione, le Coop Nord-Est la distribuzione in ambito interregionale.

Risultato: un aumento della produzione del pane pari al 6%, rispetto al 2010 e l’invenzione di un nuovo prodotto, il

Pane Friulano, pane “eco” a km zero, perché preparato con farine del territorio friulano. Grande attenzione, però, anche

alle culture straniere: le Cooperative, infatti, sfornano prodotti specifici, mirati non a variare la dieta degli stranieri

secondo il gusto italiano, ma a rispettarla e valorizzarla come apporto culturale per il nostro Paese.

“Organizzare la Festa del Pane – conclude Ius – significa quindi esaltare la coltura di cereali a paglia, quali frumento e

orzo, nell’intento di riconvertire aree agricole oggi non coltivate a grano per la panificazione”.