Federica Venanzi -...

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Federica Venanzi

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1

In silenzio

Alla fine della strada

sabbia e polvere tra i denti.

Di pioggia amara sono gonfi,

nere nuvole gli occhi miei.

Stanche palpebre su questo scempio,

come sipario improvvise cadono.

Su illusioni, sogni e segni.

Su ricordi, mani e corpi.

Graffia ruvida quest’aria,

brucia ancora la mia pelle.

Una corda che si spezza,

carne e sangue nel dolore.

Mentre annegano i miei passi

La mia voce chiama ancora.

Con parole mai svelate.

Con dolore mai placato.

In silenzio.

2

Giorno

Com’è amaro questo giorno

che si scioglie in fredde lacrime

scure e dense,

lividi sparsi

sui declivi dell’anima mia.

Com’è freddo questo giorno

che si svolge in bianche spire

sorde e stanche,

come lontani abbracci

lasciati andare e ormai perduti.

Com’è infranto questo giorno

che si sbriciola,

lieve sabbia

rossa come sangue nuovo

che stilla goccia dopo goccia.

Com’è incerto questo giorno

che confuso e muto si dissolve,

come nebbia

tra le ciglia,

che improvvise si dischiudono.

3

Alba

Accarezzo con lo sguardo

quel cancello che si chiude,

quella strada che si perde

come un bimbo nella neve.

Lunghi giorni nella nebbia

troppe ore immote e stanche

tante lacrime a bagnare

quella terra sorda e muta.

Ora è tempo di voltarsi,

di ridipingere le stanze

di questa vita nuova e lieve

come un soffio sulla pelle.

Come piuma va nel vento

Ora io vado lontano

Dai ricordi ormai disciolti

Dal passato ormai estirpato.

4

Silenzi

S'affacciano

tra le ciglia socchiuse

i miei sogni

destati come albe nascenti.

Sono perle cadute

tra i passi confusi

di viandanti sorpresi,

di bambini smarriti.

Sono gocce di pioggia,

pozzanghere agli incroci

di vite parallele,

di strade sempre uguali.

Affiorano

dalle labbra ormai mute

le mie parole

bianche come nevi perenni.

Sono vento che soffia

sopra i volti nascosti

dalla polvere amara

di desideri infranti.

Sono musica che cura,

balsamo sulle ferite

di battaglie mai vinte,

di guerre mai finite.

5

Tracce

Quando bambina

correvo nel sole

il cielo sfioravo

con mani incantate.

Un universo ondeggiante

di rugiada salata

mi dissetava la pelle

e cullava i miei giochi.

Ora affondo i miei passi

in quest'oro flessuoso

cercando i ricordi

dei miei piedi bambini.

Son tracce bagnate

son gioie passate

vissute e svanite

in un giorno d'estate.

6

Risveglio

Muta stoffa

d’organza e vaniglia

silenziosa scivoli

su declivi d’argento

(spalle nude al desiderio).

Di cieli cobalto

questa stanza riluce

su lenti respiri

si addormentano i fianchi.

E mi risveglio battuta

dal volger dei giorni

sui gradini del tempo

a rincorrer carezze.

7

Pensieri

Pensieri

corde di vetro e sabbia

avvolgono il giorno

di un manto vermiglio.

Di rabbia e sale

queste lacrime sparse

su ricordi sgualciti

come pagine stanche.

E mi fermo a guardare

dentro scatole chiuse

la tempesta che esplode

come un giglio tra i sassi.

8

Brivido

Notte d’argento

A solleticar stelle

Tendo la mano.

9

Utopie

Se il tempo oscillasse

dentro gabbie di ricordi

dietro sbarre di rimpianti

il tempo avrei

per ricucire tutti i pezzi

dei miei sogni

infranti

come vetri sotto i piedi.

Se la speranza rifiorisse

tra le pieghe del dolore

su distese di amarezza

la speranza avrei

per ridipingere i percorsi

delle nostre vite

scolorite

come conchiglie perse nella sabbia.

Se la forza ritornasse

nei pensieri vuoti e freddi

nelle braccia nude e stanche

la forza avrei

per raccontare nuove albe

dei miei giorni mai vissuti

intensi

come pioggia sulla pelle.

10

Crepuscolo

Lievi

come dita tra i capelli

si sciolgono i pensieri

(nodi tra le reti)

e tu

pescatore

chino sulla riva

mentre il giorno si scolora.

Sospeso nell’aria

di verbena e terra umida

il profumo degli istanti

spesi a fabbricar promesse

con il sale sulle mani

a rinnovar dolori antichi.

E improvviso

tra spuzzi di luce

e lingue di libeccio

a illuminar sorrisi nuovi

giunge il canto delle stelle.

11

La Prugna

Sembra un nero pipistrello

questo frutto un po’ funesto

per quel manto suo violetto

di cui fa vanto nel frutteto.

Ma se saprai andare oltre

all’aspetto poco allegro

ti si svelerà la polpa

assai succosa e zuccherina.

Alcune gialle puoi trovarne

Più solari ma poco ardite…

Perché al palato per mio conto

Quella viola non ha confronto!

12

Ancora

Come lacrima tra le ciglia

TREMO

mentre ascolto i miei pensieri

che si spengono veloci

(mozziconi gettati al vento).

Non c’è inganno che cancelli

ORMAI

tutti i graffi e le ferite

di istanti infranti e polverosi,

eppure adesso sgorga ancora

SANGUE

come un’alba cristallina,

dipinto di un nuovo giorno.

E nei miei polsi sento scorrere

IMPETUOSO

il bisogno di rialzarmi

e camminare ancora verso il sole.

13

Senza Fine

Dentro un mare di vetro

AFFOGO

il mio dolore senza tempo

mentre fredda brilla ancora

la luce pallida delle stelle.

E non c’è alba che mi riscaldi

non c’è vento che mi accarezzi

(in questa notte senza fine)

come le tue labbra sulla mia pelle

come le tue mani sulle mie spalle.

14

Aspettando

Cos’è questo dolore

che contro le pareti rimbalza

come onda sugli scogli

come lingua tra i denti…

È sangue che pulsa

(negli occhi e nelle orecchie)

è fuoco che avvampa

è vento che estirpa.

Cos’è questo pianto

che sotto la cenere sgorga

come fiume tra i sassi

come musica dalle mani…

È linfa che nutre

(tra le ciglia e sulle labbra)

è acqua che disseta

è ombra che si dilegua.

15

Nuvole Di Carta

Schegge impazzite

contro i muri del tempo

questi miei desideri

si infrangono e sfumano.

Sono frecce infuocate

dentro un tempio deserto,

polvere e ruggine

sulle palpebre stanche.

S’affacciano

sui gradini della memoria,

nuvole di carta

immobili

come bolle di vetro

sperdute

come stelle cadute.

E mentre il vento raccoglie

i resti del giorno

lontano riecheggia

l’eco sorda di un pianto.

16

Lacrime

Lacrime

come gocce d’inchiostro

sulla pagina del tuo viso

celano parole

di una vita raccontata

tra singhiozzi a fior di labbra.

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Pagine

Di pagine sparse

questa mia vita,

collage di giorni sfogliati

da una mano frettolosa.

Raccontano

di istanti sgualciti

come abiti addormentati

in un armadio polveroso,

si stingono

come vernice al sole

di auto dimenticate

su strade sconosciute.

E muoiono

come falene stanche

sui lampioni d’estate.

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Ti Aspetto Ancora

Sgocciolano i miei giorni

nell’attesa di un segno

come ghiaccio che cola

in un mattino di marzo.

Ti aspetto.

Si dileguano le ore

si distendono gli istanti

mentre le ombre si allungano

e le stelle si infiammano.

… Ancora.

Se la tua mano sentissi

dolcemente

sul mio capo posarsi

schiuderei queste mani

per accoglier le tue,

scioglierei i miei capelli

morderei queste labbra

che troppo spesso han cantato

della tua assenza sicura.

19

E sei già qui… e già te ne vai

“…E sei già qui.

Lieve è il tuo passo,

petali sgualciti

al tuo incedere

si sollevano

e nella polvere affondano.

Di mandorle acerbe

lasci un’amara scia,

gusci frantumati

tra i denti

e nella gola

sangue freddo,

sorseggi un triste calice

di aspro vino.

Gelido è il tuo abbraccio,

umida ruggine

al tuo tocco

si sgretola

e sotto la pelle penetra.

…E già te ne vai.”

20

D’autunno

Disfatta

come un letto d’albergo

mi sorprende l’alba

in questo giorno d’Autunno.

21

Ti aspetto da sempre

“Su banchi di sale

si distende il mio sguardo

mentre i minuti s’incollano

come lingua al palato.

Ti aspetto da sempre,

seduta agli incroci

di istanti sognati,

di ricordi svenduti

a passanti svogliati.

E quando il giorno ripone

la sua luce screziata

silenziosa ti cerco…

Nella penombra di un gesto

nel barlume di un segno

attendo i tuoi passi

sulla strada di casa”

22

Notte Stellata

Notte stellata

velluto e diamanti,

coltre discesa

a sopir stanche membra.

E sotto il morbido manto

tra certezze e speranze

imperioso

irrompe il silenzio.

23

Rewind

Se solo potessi

riavvolgere il nastro

la mia vita vedrei

passarmi davanti.

Ampi sprazzi d'azzurro

dopo piogge violente,

notti fredde e stellate

su distese silenti.

Spettatore unico

di un film già trasmesso,

giudice supremo

di una gara senza vincitori.

Se solo potessi

i miei passi ripeterei

sui binari tracciati

dal passato ormai andato,

percorrerei quella strada

troppo spesso segnata

dalle cadute più amare,

troppo spesso bagnata

dalle lacrime più calde.

Se solo potessi

tutto questo rivivrei

perché nel tempo che resta

ai miei giorni futuri

24

io possa ancora gioire

della tua presenza a mio fianco.

25

Meduse

Aquiloni del mare

in leggero librarsi

tra nuvole di schiuma

mentre il blu si colora

di stelle vermiglie

e dagli anemoni in fiore

già si sente salire

come lieve carezza

il canto delle sirene.

26

Faro

Affacciato sull’ignoto

su distese sconfinate

resti immobile a guardare…

Tu sei con gli uomini….

…Tu sei nel mare.

E resti immobile a vegliare

naviganti e pescatori

in una guerra senza tempo

col nemico silenzioso,

braccia nude sotto il sole

a frenar l’ira funesta,

occhi al cielo nella notte

a interrogare stelle amiche,

voci roche in mezzo ai flutti

a invocarti nella nebbia.

Ma nelle sere di primavera

dolce profumo delle ginestre

impresso sulla pelle scura

giunge lieto a calmare

i ricordi ancora vivi

di labbra arse sotto il sole

di preghiere sussurrate

che raccontano di vento e sale

mentre lo sguardo correva a cercare

27

la tua luce

la tua croce.

Tu sei per gli uomini…

…Tu sei del mare.

28

Luna

Quante volte

con il naso all’insù

nelle notti serene

siamo stati a guardare

la tua faccia d’argento

aspettando nel buio

come belve in agguato,

fremendo come foglie

al primo alito di vento.

Quante volte

con lo sguardo a te fisso

nelle notti d’estate

siamo stati a sognare

una storia d’amore

respirando speranze

come boccioli in fiore

sospirando parole

come preghiere sull’altare.

29

Cucciolo d’uomo

Carezze di vetro

lasciano solchi

il sangue vi scorre,

si raccoglie

in conche di dolore,

si mescola

alle lacrime bambine,

si fonde

con la paura di reagire.

Mani di pietra

squarciano cieche

la pelle vellutata

di un cucciolo indifeso,

dipingono

violenze amare dentro agli occhi,

imprimono

terrore sordo nei ricordi.

E lasciano

profondi lividi dentro l’anima.

30

Ed è già sera

Si chiudono gli usci

dietro tavole imbandite

mentre lenta si spegne

l’ultima luce del giorno.

Sotto un tetto cobalto

al riparo tra i rami

si spengono piano

gli ultimi canti dei merli.

E dietro un vetro appannato

lo sguardo di un bimbo

si appoggia leggero

su distese ormai informi.

Ed è già sera.

31

Nonostante Piova Ancora

Piovono pensieri

sotto un cielo brunito,

si raccolgono

sui palmi schiusi

di queste mani livide…

Sgocciolano paure

in pozzanghere di dolore,

allagano

i percorsi segnati

dai binari del tempo…

Ma ancora scolpisco

con tenacia i miei giorni

intagliati

nel tronco coriaceo

di una neonata speranza.

32

Aspettando l’alba

Dolcemente

si schiude la tua mano

lasciando scivolare

la stoffa tra le dita.

Cade il lenzuolo,

sui nostri corpi si adagia

come perla di argentea brina

su un fragile stelo.

Affiorano

nel sonno che sopraggiunge

i sogni,

come polvere

dal vento sollevati

e nella notte abbandonati.

…Già dormi.

Nell’attesa che giunga l’alba

a colorare ancora il giorno

io ti guardo veleggiare

su distese di dolore.

Tu

solo

in silenzio.

Tu

mi troverai domani

al tuo risveglio

33

ancora

accanto a te.

34

Ormai Lontani

Carezze distratte

scivolano stanche

sul mio capo chino…

Chiusi son gli occhi.

Spenti i pensieri.

Rotola via

la tua scia di profumo

a colmar le distanze

dai tuoi passi tracciate

lungo i percorsi sconnessi

del mio stare con te.

35

Lucciole

Gocce di luce

disegnano la notte

con nastri d’argento

e mentre il bosco s’accende

d’ambra e di muschio

cammino in silenzio

sfiorando incantata

col viso e le mani

volubili stelle.

36

Domenica

E così scivola via

anche questa domenica,

quattro amici raccolti

intorno a un complice tavolo.

Sulle labbra sorrisi

dentro agli occhi distese

di prati colmi di viole

di cieli d’azzurro vestiti.

37

Immoto

Sopra un letto disfatto

si appoggia lieve la sera

col suo seguito stanco

di reiterate parole.

Aspetta

che al suo risveglio domani

l’alba bianca cancelli

le grigie rughe del tedio.

38

F… Antasticando

Foglie

farfalle festose,

fiori frementi.

Felici fronzoli,

fulgidi fantocci

fuggono fluttuando

dai funesti fantasmi

figli del freddo

che frettoloso giunge.

39

Nel Buio

A piccoli passi

incerta mi inoltro

(gli occhi ancor chiusi)

nella notte che avanza

con lentezza infinita.

Lontana è l’alba

e nel marmoreo buio

si affacciano tetri

PENSIERI

PAURE

DOLORE.

Ma se distendo la mano

e apro gli occhi smarriti…

ecco

…intravedo

dentro al buio più nero

la tua sagoma immobile

che riposa a mio fianco

con azzurro respiro.

E svaniscono rapidi

(come piume nel vento)

tutti i fantasmi chiassosi

che infestavan dapprima

la mia mente spaurita.

40

Argo

Morbido amico

in silenzio

a mio fianco

…sempre.

Tu non parli

ma i tuoi occhi raccontano

la tua devozione…

la tua tenerezza.

Tu

mi scaldi il petto

quando su me ti accoccoli

mi scaldi il cuore

quando mi guardi attento…

Io ti regalo una carezza.

Tu

mi regali tutta la tua dolcezza.

41

Solitudine

Sassi.

Si sgretolano

scivolano

si sciolgono

sulle spalle,

sulla schiena.

Sola

sulla sabbia

scavo sentimenti,

scorgo solitudine.

Solo sale sugli scogli.

Sento

sopraggiungere stanchezza.

Stelle

si spengono sulla spiaggia,

sfumano silenziose.

Se solo

sapessi stare

senza sorrisi…

42

Seta e velluto

Sentieri di seta

lungo i quali perdermi

(e io mi perdo)

sulla tua pelle

lungo le tue spalle.

Scolpite

nella carne come pietra

le tue vene

il tuo sangue

che pulsa, che scorre…

…mi chiama.

Verbo senza voce

(io lo vedo)

Il velluto dei tuoi occhi,

mi accarezza

mi sfiora…

Come mano

come bocca

sul mio ventre

… Sul mio seno.

43

Il mio triste regalo

Il regalo

che nessuno vuole aprire

che sotto l’albero rimane

dimenticato

abbandonato

come passi nella neve

che nessuno riconosce

come oggetto alla stazione

che nessuno vuole più.

Questo natale

io voglio scartare

l’incarto dorato

di quell’unico pacco

sotto il quale si svela

il mio triste regalo,

e ancora una volta

tra le sbarre rinchiusa

di quest’effimera gabbia

che profuma di festa

tra luci e colori,

tra nastri e festoni

tra cori e canzoni,

indosserò il mio rimorso

scintillante

prezioso

44

come il gioiello più bello

e me ne andrò a capo chino

a tender la mano

a elemosinare il perdono

di chi da sempre rimane

ai margini smunti

delle nostre sporche coscienze,

di chi da sempre ci guarda

con occhi severi

dietro il vetro appannato

delle nostre vacue vite.

45

Robin

Tra pareti d’acciaio

(la tua dimora è l’inverno)

spruzzi lampi vermigli

che lo sguardo rincorre

cercando tracce cremisi.

Riposi

sopra braccia nodose,

degli alberi sei il fiore

l’orgoglio.

Nero l’occhio sfavilla

-ha già scorto le briciole!-

e un frullo d’ali ti porta

col becco verso quel piatto

che la mia mano furtiva

depose a terra omaggiando

la tua sfuggente beltà.

46

Naufragio

Questa notte

si scioglieranno le vele

si leveranno le ancore

e su distese d’ambrosia

prenderemo il largo.

Naufraghi

saremo

su rive bianche d’amore,

sulla pelle avvamperanno

indelebili

i lividi del perdono.

47

Gocce Di Sale

Lacrime

gocce di sale

cadono

sui tagli dell’anima

stillano

dentro ferite antiche

colano

sui deserti aridi

dei pensieri,

sulle cime spoglie

dei desideri.

Ma ecco…

come un’eco lontana

s’accende lieve tra le labbra

un canto nuovo,

come fiamma che arde

…come speme che s’accende.

48

La pioggia continua a cadere

“Lontani.

Siamo nuvole nel cielo

senza briglie

…senza sogni.

Leggeri

siamo lievi come piume

Eterei

… fragili.

Qui

solo calici vuoti

e le nostre facce sgualcite

contro il muro…

È un drappo granitico

la tua fronte china.

Fuori

la pioggia continua a cadere.”

49

Azzurra conchiglia

Una sull’altra scivolano via

(quando al buio della sera affido i ricordi)

le tacite immagini

dell’ infanzia perduta.

E sempre le ritrovo

accatastate

come carte vecchie

in un baule polveroso,

logore

come pieghe antiche

di un abito liso.

Frammenti

di un passato

dai margini consunti,

briciole

di anni

consumati

sbiaditi.

…Se potessi d’incanto

tornare bambina

ignara

pura

rivivrei i miei giorni

come azzurra conchiglia

che alle onde si affida

50

e di null’altro si cura.

51

Come

Tremano queste mani

sui pensieri si appoggiano,

come oceano

su tristi tesori affondati

come sabbia

su bianchi scogli ormeggiati.

Cercano queste mani,

le carezze che calmano l’affanno

il tuo viso che sazia la fame.

Son cambiate queste mani

come cielo

che col vento muta vestito

come canto

che col dolore si tramuta in pianto.

52

5 Febbraio

Mastico vetro

ingoio rabbia e dolore

frammenti taglienti

nella gola feriscono

come parole sfuggite

da una bocca ribelle.

Schegge tra i denti

E mi vesto di sangue

che cola

che impregna

questi giorni strappati

come stracci dal vento

questa pelle consunta

come scoglio dal mare.

dove lo sguardo si posa

sulle algide nubi

s’incaglia il mio urlo

s’infrange il mio orgoglio.

53

Inverno

Mi hai rubato l’estate

e l’ inverno infinito

solitario

governa

sulla mia gelida terra.

Hai prosciugato le lacrime

dentro ai fragili occhi

hai cancellato i miei sogni

hai consumato il mio pane

e solo briciole amare

mi restano in mano.

Quando il vento chiassoso

spegne il pianto dei vinti

il mio lamento silente

si erge possente…

…si insinua profondo.

Corrode i pallidi giorni

con incedere lento

fin là

dove il sole più non sorge.

54

Ciò che resta

Solo ruggine

rimane

tra le dita

e polvere

che si fonde

con le macchie del sangue

che cola

sul fango incrostato

che si scioglie

tra le lacrime sparse.

Piango oggi

questa Terra che si muove

questa Terra che ora soffre

questa Terra che ora geme,

che si accascia

sopra un letto di macerie

che sprofonda

nelle crepe del dolore.

Rimane

solo sale da spalmare

su ferite sporche e amare

sopra sguardi tristi e fieri.

55

È ancora presto

Pallide carezze

a squarciare l’immoto

disteso

su un letto disfatto.

Un fazzoletto di luce

filtra furtivo

dagli scuri socchiusi.

Fuori

il tempo indomabile

implacabile fugge.

Dentro

attendo in silenzio

il risveglio del giorno.

56

Rovine

Rovine.

Rimangono in silenzio

tra i resti

di vite passate,

sommersi dai relitti

di ricordi, rabbia

e rimpianti.

Raccolgono

l’eco di lontane risate

di voci bambine,

luci nel buio,

caldi rifugi

dopo il fortunale.

E la sera

sopraggiunge leggera

una candida nenia

come neve d’inverno

a coprire gli affanni del giorno

a sopire il dolore profondo.

(dedicata a tutti coloro che erano, sono e sem-

pre saranno accanto a chi soffre)

57

Giorno che muta

Pallida sera

come seta sui fianchi

cadi leggera.

58

Davanti al mare

Ogni volta

è davanti al mare

che mi fermo.

Nudi i piedi,

socchiuse le labbra.

Affondano nella sabbia

pensieri e paure

insieme ai passi percorsi

fino ad ora,

fino a qui.

Lo sguardo raccoglie

l’infinito profondo,

in silenzio abbraccia

tra le ciglia l’azzurro.

Qui

davanti al mare

non c’è attimo che non abbia senso

non c’è atomo che non mi vibri dentro.

59

Ombre

Riflessi di sé

Al limitar del giorno

sfumano lievi.

60

Equilibrista

Equilibrista senza vocazione

incerta procedo

lungo il filo dei giorni.

Come timidi passi

i pensieri barcollano

sopra avidi sguardi,

sopra mute speranze.

Lassù

dove lieve è il respiro

sono foglia che danza

son libellula bianca.

61

Scatole vuote

Scatole vuote

queste sere d’autunno

lontana da te.

62

Capolinea

Come fiamma che muore

come polvere al vento

è lo sguardo dell’uomo

che ha finito i suoi giorni

e attende sul ciglio

di una vita percorsa

di tornare gabbiano

per il suo ultimo volo.

63

Solo sale

Solo sguardi stanchi

ormai

ciò che resta tra noi.

Tra le mani indugiano

come gocce di sale,

amara rugiada

avide bramano

le mie aride labbra.

Non placano più

ormai

la mia sete di te.

64

Seta

Seta è il tuo sguardo

che scivola lieve

sulle mie nude spalle

che morbido avvolge

i miei solidi fianchi.

Del tuo sguardo

ora fiera mi vesto

col tuo sguardo

come fiera mi nutro.

65

Filastrocca di Halloween

S’accendon le zucche

s’indossan parrucche

svolazzan mantelli…

questa è la notte dei monelli!

Biscotti e dolcetti

dolce glassa sui confetti

miele, zenzero e vaniglia

già aleggian… che meraviglia!

Di fantasmi le lenzuola

strappan brividi e urla in gola

pipistrelli e streghe nere

coloran la notte come bandiere.

Se nel buio ti avventurerai

ossuti in frack incontrerai

che a braccetto vanno a spasso

di cenciose dame facendo chiasso!

66

Lento a svanire

Come semi leggeri

affidati alla terra

sotto il cielo d’aprile

così lacrime sparse

su mani nervose

si aggrappano salde.

Dita come radici

tra i ricordi e nei pensieri.

Di mirto e ginestra

tra pietraie soleggiate

lungo la ferrovia

s’ode ancora l’olezzo.

67

D’inverno

Fluttano bianchi

questi gelidi fiocchi,

tingon d’argento

le chiome silenziose

di alberi assopiti.

68

Fiocchi e festoni

Frullano

fiocchi fra fronde

festose, favole e fiabe

fan facce felici, filanti festoni

a finestre e finestroni… finalmente fa freddo!

Fan fumo foglie e frasche, frantumandosi fan

frizzi,

flicorni e flauti flirtan fiochi …ma fra fredde

folate

festeggiamo al fuoco

fra frementi fanfare

che fomentan le fiamme!

69

HAITI, 13 gennaio 2010

Arcano clangore

che risuona con eco testarda,

un’onda tagliente di schegge affilate

trafigge le stordite coscienze.

Sanguinano i pensieri

nell’immobile attesa

che il tempo cancelli

quell’orrore dagli occhi,

quello stridore di denti

come di stelle in frantumi.

70

Risveglio

Arretrano stanchi

i miei sogni notturni

come ombre incalzate

dal sole nascente.

71

La mia vita in soffitta

Come scarpe logore

ho appeso i miei sogni a un chiodo

e ho riposto in un cassetto

il verde intenso dei miei anni.

È un palloncino incolore

il giorno che si allontana

nel silenzio della sera.

Tra le dita mi restano

solo briciole di vento.

72

In bianco e nero

Ho lasciato andare i miei passi

sui bianchi sentieri del tempo

dove ogni cosa ritorna in silenzio

e anche il dolore riverente s’inchina.

Sussurrati ricordi s’affacciano

fresca brezza a scompigliare i pensieri

come pennelli volteggiano lievi

a colorare i miei giorni passati.

E mentre un canto sgorga leggero

simile all’acqua tra tumide rocce

l’amarezza piano svanisce

come neve al tiepido sole.

73

Pescatore

Capo chino nel tramonto

le dita antiche di sabbia e sale

a liberar mute speranze

impigliate

tra i nodi della vita

come frantumate conchiglie

sgretolate dal tempo.

All’orizzonte

solitario

un biancheggiar di gabbiani.

74

Oltre il dolore

Nella culla del tempo

sussurrano lievi

le voci lontane

delle anime spente.

Una nenia sommessa

accompagna fedele

i ricordi feriti,

le parole smarrite.

Fremono i petali

accarezzati dal vento.

È tempo di sciogliere

le catene del dolore.

75

D’aprile

È un foglio di carta sgualcito

questo cielo spruzzato d’inchiostro

e le nuvole grasse sbiadiscono

come bandiere stinte dal tempo.

Irrompe nel silenzio improvviso

mentre lo sguardo leggero s’allunga

un nero volteggiare di uccelli

come di stracci presi dal vento.

76

Cercavo le parole

Cercavo le parole da dirti

frugando tra pensieri confusi

rovistando tra desideri delusi

e nella scarpa stupita ho trovato

un piccolo sasso, chissà lì da quanto

a rovinare il mio passo convinto

su questa strada beffarda e stonata.

77

Selene

D’argento è il tuo incedere lento

quando la notte giunge furtiva

a placare affanni e sospiri,

mentre tu

fiera e solitaria procedi

col tuo improbabile esercito

di poeti, musicanti e sognatori.

Fedele

chissà dove,

un cane qualunque

si strugge d’amore per te.

78

A capo chino

Di polvere d’ossa

il capo mi cospargo.

Pietre son gli occhi,

catene son le mani.

S’infrangono i pensieri.

79

Meriggio estivo

Tese al cielo son le spade

ondeggiano nel vento,

riluce l’oro delle spighe.

Tutto è silenzio.

Solo

all’ombra di un leccio

sonnecchia un randagio.

Sussulta improvviso

scuotendo l’orecchio

al ronzar di un’ape.

80

Qui

Oltre ogni rimpianto

oltre tutti gli affanni

quando anche i sogni tardivi

scoloriranno al tramonto

e solo il tempo avremo

di ricordare il passato

perché il tempo di vivere

sarà ormai finito

qui

ci ritroveremo

come stanchi bambini

che riposano all’ombra

dopo i giochi felici,

come bianchi gabbiani

che attendon soltanto

che il vento li afferri.

81

Tempus fugit

Sfugge ormai il tempo

come sabbia nel vento

come luce al tramonto

e tra le dita socchiuse

solo istanti consunti.

82

Panni ad asciugare

C’è stato un tempo lontano

in cui baci e abbracci ostentavi

come panni da stendere al sole

in un caldo mattino d’estate.

Poi improvviso col vento è arrivato

come un canto di note stonate

e stese al sole ora restan soltanto

le foglie secche dei rami spezzati.

83

Vite

Rami.

Mani sulle mani

dita tra le dita

e nodi

ad imbrigliare il tempo

a catturarne un senso -

sempre più vecchi

…sempre più stretti.

84

Nel vigneto

Dita nella terra.

Radici.

Terra sotto le unghie

calda come il sangue nelle vene.

Terra che sfama,

sangue che scorre,

sotto la pelle

dentro le vene.

Destini di uomini

chinati dall’alba al tramonto

tenaci e silenziosi.

Tra sudore e dolore,

tra speranze e rassegnazione,

rilucono al sole

i tralci dorati

che profumano di viole.

85

Gocce

Raccolgo gocce

tra le ciglia son perle

che rischiarano il cielo

tra le nubi son gigli

che raccontano incanti

tra i pensieri son stelle.

86

Sul lago di Annone

Impavidi alfieri

s’ergono su specchi

d’acqua e roccia.

Un silenzio antico,

che profuma di legno

e terra umida.

Lontano uno svasso s’immerge.

Io con lui nei miei pensieri

affondo come passi nella nebbia.

87

Dentro una casa

Dentro una casa

s’affacciano timide

al riparo dal vento

le mie stanze assonnate.

Distese su un letto

le mie scarpe consunte

troppi passi han calcato.

Dentro una casa

s’allungan sinuose

le mie strade ferrate

come binari sepolti

in un giardino di sterpi

che aspettan soltanto

che giunga la pioggia.

88

Tempo che muta

Dal fondo dei viali

s’alzano leggeri

granelli di polvere.

Tempo che muta.

Con incedere lento

un passero solitario

s’arrocca su un ramo.

Sui gradini di pietra

s’appoggia sfinita una foglia.

Nuvole d’inchiostro

macchiano l’azzurro del cielo.

S’ode giungere da lontano

lieve,

il soffio del vento.

89

Sospesa

Rimango sospesa

a un filo d’argento

sottile e lucente

che infonde speranza

ma si squarcia la pelle,

stilla il sangue silenzioso.

Perle vermiglie rotolano

a ricordare un gioco antico

e tra le dita mi rimane

solo un’ombra che sbiadisce.

90

Dissonanze

Siamo Re senza corone

come lavagne senza gesso

che mute se ne restano

appese a muri di incertezze.

Siamo pendoli da riavviare

fermiamo un tempo senza moto

che congelato fissa un istante

di un mattino sempre uguale.

Siamo scale senza gradini

come altalene senza corde

Violini senza archetti

da scordare in un baule.

91

Come vento

D’ambra e di muschio

m’inebrio, china

sui tuoi rossi declivi

vibranti

come falene al tramonto.

Suggono le mie labbra,

sono vento

che l’ultima foglia

ha rapito,

sfinita e tremante

come un’ombra seduta

sui gradini del giorno.

92

Solo polvere

Come polvere su un vetro

vola via il desiderio,

treman e sussultano

le tende della notte.

93

Incanto

Morderò le tue labbra vermiglie

di melagrana e orchidea vestite

e incetta farò dell’ambrosia

a calmar la mia sete che avvampa

come fuoco che consuma le messi,

nel clangor di un’estate che stinge

come inchiostro su pagine stanche.

94

Tornerò

Tornerò con il vento d’aprile

a sfiorare leggera il tuo viso

tornerò con le viole di campo

a colorare d’incanto il tuo sguardo

tornerò con la brezza del mare

a rinfrescare il tuo sonno bambino

tornerò con la pioggia d’autunno

a cantar nei tuoi giorni stonati

tornerò con la neve d’inverno

a coprir le tue notti perenni.

95

Fiordalisi

Gocce di cielo

dal vento sospinte,

pennellate di seta

sussurrano note

d’un dolce canto

sospeso nel tempo.

96

Attesa

Aspetto un'alba di sole

che rischiari il mio procedere incerto,

miele tra le labbra socchiuse

delicato acquarello

Che ricolora la notte.

Aspetto un giorno di Maggio,

azzurra distesa di mare infinito

nelle fulgide acque i coralli

d'incanto s'ergono fieri.

Aspetto una notte intessuta d'argento

che accompagni il mio sguardo oltre le nubi,

sangue e catene di un'antica danza

che scandisce leggera

il mio freddo respiro.

97

Illusioni

Sassi scagliati

da acque rabbiose,

tu sfogli

le mie pagine stinte

da un cielo rovente.

Il tuo sguardo è cera che cola.

S’accende lontano

l’eco di un pianto,

cinereo spartito

di giorni sbiaditi

di passi inchiodati,

oscuri riflessi

caduti nel fango.

98

Illusioni

Ricordo gli istanti

appesi al desio,

lanterne bianche

accese d'incanti.

Poi l'alba d'ambrosia

ci colse disarmati,

frammenti d'infinito

sbriciolati tra le dita,

pennellate nel blu

di un cielo ramingo

che sordo s'insinua

tra le pieghe del tempo.

99

In bianco e nero

Se leccassi le ferite

di una vita in bianco e nero

tra le labbra rimarrebbe

il sapore della terra,

negli occhi brucerebbe

il vento freddo dell’inverno,

dura pietra dentro al cuore

sale amaro sulla pelle.

100

Fotogrammi

Se ti prendo le mani

sento schegge di fuoco

vedo un velo d’incanto,

fotogrammi scattati

agli incroci di un tempo

che profuma di mirto

che ha sapore di miele.

E sotto un cielo diaspro

s’incaglian le parole

gettate ormai nel vento,

frammenti di cemento

del nostro vivere stanco.

101

Ricordi

Ricordo di un istante ormai lontano,

tenda d’alabastro

distesa tra i miei pensieri

s’allunga sul palcoscenico

dei miei anni,

chiazza stillante

di affanni e dolori,

come sabbia sotto ai piedi

stridono i miei passi spogli,

garrula ode alla mia vita

si srotola stanca,

spinoso sentiero

calpestato dal rimpianto

s’adagia leggero sospinto dal vento

dei graffi del mio tempo ferito

fa macabra mostra.

102

Notte d’inverno

Lacera seta

questa notte d’inverno

scivola lenta,

copri di scuro fango

pallide ore.

103

Flashback

Cadeva la neve

sui prati assopiti

sugli alberi in lutto

vestiti d’argento.

Bruciava il ricordo

dei giorni infiniti

dei mandorli in festa

danzanti nel vento.

104

Con le ali (Se le avessimo…)

Nuvole di zucchero

sotto un cielo fecondo

potremmo assaggiare

se avessimo le ali.

Delle rondini altere

il volo chiassoso

potremmo inseguire

se avessimo le ali.

Col libeccio imperioso

su sentieri di fiamme

ci potremmo scaldare

se avessimo le ali.

Dagli affanni del giorno

con lievi volteggi

ci potremmo staccare

se avessimo le ali.

Se avessimo le ali

se avessimo il tempo

il coraggio di alzare

lo sguardo da terra

i piedi leggeri

le mani dischiuse

potremmo librare

come aquiloni

105

danzanti nel vento.

(poesia ispirata da “Se avessimo le ali” di Emily

Dickinson)

106

Rondini

Rondini.

Già le vedo volteggiare leggiadre,

spumeggiante onda nera

che si abbatte e si ritrae

sulla battigia azzurra del cielo.

Fresche di vento ed ebbre di sole,

gocce di pioggia che profuma d'aprile

s'adagiano lievi sugli acquarelli dei rami

intonando un canto che ha il sapore del mare.

107

Se le tue mani

Se le tue mani sapessero

come raccogliere il pianto

seguendo i percorsi

incisi sul viso

calpestati dal tempo

-le scarpe consunte

le gambe tremanti

gli occhi socchiusi

offesi dal vento-

mi farei accarezzare

offrendo sicura

la mia pelle tremante

-spalle nude nell'ombra

di un silenzio che copre

come coltre d'inverno

gli affanni del giorno-

e scioglierei i miei capelli

intrecciati tra i rami,

-i graffi e le spine

incatenati sui fianchi

troppo deboli e stanchi-

seminerei come pianta

che cresce nel fango

-nella polvere stesa

tra i sassi protesa-

108

i miei anni strappati

le mie paure celate

affidando all'eco

che sussurra leggero

le note di un canto

che profuma di viole.

109

Filastrocca del Cucù

Un vecchio orologio a cucù

dipinto di giallo e di blu

stanco di suonar le sue ore

decise di usar le parole.

Attese che a scoccar fosse l'una

e pronto disse: "Attenti, ecco un puma!"

creando uno scompiglio assai stupito

nella casa del tenente Scottadito.

Quando poi scoccaron le due

la volta di comparire fu di un bue

ma la signora Franca attese invano

di vederlo saltellare sul divano.

Nell'istante in cui suonaron le tre

il cucù annunciò l'arrivo di sei re

che in testa ai loro splendidi cavalli

portarono in salotto mille bagagli.

Alle quattro fu la volta di una quaglia

che fece le sue uova sulla tovaglia

alle cinque invece lesto il cucù disse

che a giocare era giunto proprio Ulisse.

Alle sei il cucù predisse arzillo

che c'era anche un grosso coccodrillo

mentre un gregge di splendide caprette

annunciò allo scoccare delle sette.

Alle otto fu la volta di tappeto

110

misteriosamente comparso nel roseto

mentre un piccolo aereo bimotore

volando creò un gran terrore.

Alle nove puntuale il cucù annunciò

le famose tre civette sul comò

alle dieci invece fu il momento

di un grande e colorato mulino a vento.

Alle undici il cucù parlò pian piano

perché a comparir fu un grosso indiano

che con arco e frecce a un vecchio quadro

dei gran buchi procurò con far leggiadro.

Infine alle dodici il cucù

di parlare e predicare non ne poté più

decise quindi con saggezza di tornare

a suonare e cantare le sue ore

con gran soddisfazione di tutti quanti

che per la gioia ballaron assai contenti!

111

Un mattino andando (Forse)

Forse un mattino

andando per prati

raccoglierò terra fredda

e primule timide

regalerò al vento

il colore dei crochi

mi cospargerò il capo

di petali e foglie

e sollevando lo sguardo

verso un cielo diaspro

inseguirò il volo

delle silfidi bianche.

Ma tra i denti terrò

le mie parole di vetro

che si frantumeranno

come torri di sabbia

dimenticate da tempo

su spiagge deserte

tra stanchi gabbiani

ancorati al tramonto.

(poesia ispirata da “Forse un mattino andan-

do” di E. Montale)

112

Le parole non dette

Le parole non dette

sono rami spezzati

nidi abbandonati

sono scarpe slacciate.

Si spengono stanche

sono stinte dal sole

come vecchi ombrelli

Su marciapiedi scordati.

Son bottoni caduti

chiavi scordate

matite spuntate

sono strade smarrite.

113

Il boia

Eccoti qui

con la tua faccia coperta di fango

con le tue mani sporche di colpe

col tuo bagaglio pieno di morte.

Eccoti qui

con la tua bocca mai sazia di inganni

col tuo vestito decorato dall'odio

con la tua ombra macchiata di sangue.

Ascolta nel silenzio le voci

di quelli che c'erano

di quelli che avevano un nome

di quelli che non erano cose.

Respira l'odore

di quelli innocenti

di quelli che avevano un corpo

di quelli che non avevan le ali.

Per volare lontani.

Per ritornare a riempire

il vuoto colmo di orrore.

114

Olocausto… variazioni sul tema

543297.

"Avanti il prossimo!"

...Quello che fu.

"Mamma, ma perché il babbo non torna? Ave-

va detto che sarebbe stato con noi... Dov'è?

Perché non è qui con noi?"

"SH... Figlio mio, 'sta zitto..."

...SHOA.

...Quello che fu.

Fumo... L'odore nel vento...

...Stracci luridi a mucchi.

Fumo...

Il pianto nell'eco...

...Cataste di ossa.

Fumo...

I treni fantasma...

...Le fosse stracolme.

Fumo...

"Ah... Era ora!! Finalmente una doccia!"

...La cenere in terra.

Fumo...

Le case svuotate...

... I campi negati.

115

Cos'è che si può scrivere ancora

Che non sia già stato scritto?

Cos'è che si può dire ancora

Che non sia già stato detto?

Quali lacrime si possono ancora versare

Che non siano già state versate?

Quali numeri si possono ancora contare

Che non siano già stati contati?

…La vergogna dei figli

i silenzi infiniti

la Memoria di tutti

per non dimenticare nessuno

…perché non riaccada mai più.

116

I will miss you

Raccolte che si furono

le ombre funeste del tuo dolore

m'investì il boato

del tuo ruvido pianto.

Un'onda di polvere

calda cascata sotto la doccia

copre i miei piedi

coi tuoi amari ricordi.

Te ne vai

avvolta nell'eco dei tuoi errori.

S'accendono una ad una

sullo schermo della memoria

variegate le scintille dei ricordi

a dipingere un quadro sfocato

che in silenzio appenderò

sulle pareti del mio rimorso.

I will miss you.

117

S-olitudine

Solitudine.

Se soltanto

sapessi stare

senza sentirti...

Scarpe sporche

stringhe slacciate

suole sulla sabbia

su sentieri smarriti.

Sassi scagliati

sulle spalle.

Solchi, strappi...

Sento sibilare

sussurri, sospiri,

sensi spaccati

segni sfumati.

Senza speranze

sogni stracciati.

Specchi sinistri

stanze svuotate.

Sono solo,

spoglio.

Solo sale

118

senza sangue...

...Senza senso.

119

Nella tua tela

Resto impigliata

nella tua argentea tela

-succosa e zuccherina-

vittima e preda

immobile attendo.

Impaziente ti avvicini

-mi avvolgi e mi stravolgi-

…di me ti nutri

di me ti sazi.

Di te sono pasto

per te sono questo…

che ora hai e sempre avrai.

120

Sono solo con dolor

Sono solo

dormo poco

cor sconvolto…

…dolor non domo.

Mordo ombroso

-lo scontro trovo-

con orror sogno

onor non provo.

(poesia monovocalica in “o”; lipogramma in

“a,e,i,u”)

121

Mora e vaniglia

Mora e Vaniglia

s’abbracciano lieti

elfi del bosco

al limitar della notte.

La luna al suo posto

nella culla del cielo

racconta di luoghi

che profuman di miele.

Mora e Vaniglia

si scambiano sguardi

che suonan d'argento

come cascate di nuvole.

Mora e Vaniglia

si stringono muti

perché al loro amore

non servon parole.

122

Senza titolo

Chi è che non ha mai pianto

lacrime amare

per amore che brucia

come fuoco nel vento...

Siamo petali incerti,

fiori sbocciati

su sentieri di ghiaccio

dentro boschi incantati.

Coloriamo l'inverno

le sue grigie pareti

che han sapore di sale

come scogli del mare.

123

Tristezza

Tremano le mie mani...

Rimane di te soltanto sabbia.

I piedi nudi, chino il capo

Su questa misera terra vago.

Ti cerco nel vuoto che hai lasciato

E ritrovo me stessa:

Zitta assaporo le lacrime che ora

Zampillano, mandorle amare...

Aspetto soltanto che ritorni l'estate.

124

Il palloncino rosso

S'apron le dita

cancello che si schiude,

scivola il filo...

...Catena che si spezza.

Trattengo il respiro

ma è tardi ormai...

Si avvicina il cielo,

precipitano i miei sogni.

E mentre scompare

rosso il mio palloncino nel cielo

calpesto i frantumi

dei miei giorni con te.

125

Solo silenzio

Ho steso sul filo dei ricordi

tutte le mie stanche parole

che ora rilucono opache,

come vecchia pelle di rettile

abbandonata distrattamente tra i rovi.

Si son frantumati i miei sogni,

tutti i miei desideri

appesi a pareti di vetro

offuscate dal tempo consunto,

imbrattate da mani cosparse

di vecchi e appiccicosi rimorsi.

E soltanto silenzio mi resta

che mi avvolge col suo pesante mantello

mentre davanti ai miei occhi ora scorre

lento come un vecchio film muto

torbido il fiume dei miei giorni in te.

126

Parole per te

Su strade d'inchiostro

corrono le mie parole

imbrattate di blu

nastri di seta e organza

delicato intrico che ingabbia

i sensi e la ragione.

Scivolano come perle tra le dita

solcando placide pagine

sono barche riverse nel mare

dirette a un porto sicuro

da mano che freme d’amore.

127

21 Marzo

Di verbena e ginestra

il capo cingo

sopra un letto di muschio

libero i passi

tra le dita trattengo

petali e fiori

scivolati col vento

e respiro l'incanto

che cancella il mio pianto.

128

La cicoria

Come vorrei trovare le parole

per descrivere l’incanto

della cicoria in fiore

Gocce di cielo

cresciute tra le viti e gli ulivi.

129

Storia di “uan”ito

C’era una volta Uanito,

piccolo calzino sparito.

Lavato in lavatrice col suo compare

al momento della stesura esso scompare

e la massaia disperata lo cerca invano

accasciandosi sconsolata sul divano.

Chissà che fine fece quel calzino,

di certo infelice ne fu il destino,

e a memoria del suo ricordo mi unisco

al dolore della massaia e mi intristisco.

130

Alba

Alba.

Notte che si scioglie

È ghiaccio sui vetri

di una primavera che avanza.

Ansia.

Nodo che strozza

le ore dei giorni

di un tempo stagnante.

Noia.

Corda che incide

lividi opachi

sulla fragile pelle.

Sono un aliante

con le ali di carta.

131

Sta mai ferma la notte?

Sta mai ferma la notte per modo di dire

con questo caldo si fa fatica a dormire

le ore si allungano come elastici sparsi

e di sogni sereni è un’impresa il da farsi.

Se ci fosse un rimedio a quest’afa imperante

è senza dubbio che io lo adotterei all’istante

ma la notte imperterrita non scorre davvero

e per me queste ore sono un tormento sincero!

132

Il gufetto buffo

Filastrocca un poco sciocca

di un gufetto molto buffo

che dormir lui voleva

nonostante fosse sera.

Tutti i gufi di notte stanno

nella tana pronti al balzo

su topini e roditori

per un gran concerto di sapori!

Ma il gufetto assai buffo

di mangiar non ha poi voglia

quindi molto si trastulla

su due rami con qualche foglia.

133

Panta Rei

Scivolano sui sassi

strisce di sangue salmastro

sono sacco che si svuota

su una soffitta polverosa.

Dimenticato.

Pellicola di un film mai concluso

scorrono fotogrammi nebbiosi

sono istantanea di una vita

in continuo flash back.

Sconclusionata.

Si deformano le ore

orologi senza lancette

sono tempo che si altera

dentro un’alba sempre nuova.

Scolorita.

134

Scorrono i pensieri

Penso ai sogni del passato

abbandonati sul selciato

come scarpe esauste

di tanti passi stesi al suolo.

Penso ai rami del mio albero

sono radici ma non foglie

quello che le nuvole oscurano.

Penso all'acqua che tutto lava

sono lacrime scese sul mio viso

come pioggia asporta ghiaia

la mia tristezza vorrei non appaia.

135

Bianche parole

(scritta il 17 agosto 2012)

Bianche parole

si ricongiungono al passo

dopo una notte stanca

stese lenzuola di ricordi

Se c’è qualcosa che stinge

il respiro nudo nel petto

son desideri che scemano

come acquerelli affogati.

136

Indice

In silenzio ................................................................... 1 Giorno ........................................................................ 2 Alba ............................................................................ 3 Silenzi ........................................................................ 4 Tracce ........................................................................ 5 Risveglio .................................................................... 6 Pensieri ...................................................................... 7 Brivido ....................................................................... 8 Utopie ........................................................................ 9 Crepuscolo ............................................................... 10 La Prugna ................................................................. 11 Ancora ...................................................................... 12 Senza Fine ................................................................ 13 Aspettando ............................................................... 14 Nuvole Di Carta ........................................................ 15 Lacrime ..................................................................... 16 Pagine ....................................................................... 17 Ti Aspetto Ancora ................................................... 18 E sei già qui… e già te ne vai .................................... 19 D’autunno ................................................................ 20 Ti aspetto da sempre ................................................ 21 Notte Stellata ........................................................... 22 Rewind ..................................................................... 23 Meduse .................................................................... 25 Faro .......................................................................... 26 Luna ......................................................................... 28

137

Cucciolo d’uomo ..................................................... 29 Ed è già sera ............................................................ 30 Nonostante Piova Ancora ........................................ 31 Aspettando l’alba .................................................... 32 Ormai Lontani ........................................................ 33 Lucciole ....................................................................35 Domenica ................................................................ 36 Immoto ..................................................................... 37 F… Antasticando ..................................................... 38 Nel Buio ................................................................... 39 Argo ......................................................................... 40 Solitudine ................................................................. 41 Seta e velluto ........................................................... 42 Il mio triste regalo .................................................. 43 Robin ....................................................................... 45 Naufragio ................................................................ 46 Gocce Di Sale ........................................................... 47 La pioggia continua a cadere ................................. 48 Azzurra conchiglia .................................................. 49 Come......................................................................... 51 5 Febbraio ................................................................52 Inverno .....................................................................53 Ciò che resta ............................................................ 54 È ancora presto ........................................................ 55 Rovine ..................................................................... 56 Giorno che muta ...................................................... 57 Davanti al mare....................................................... 58 Ombre...................................................................... 59

138

Equilibrista .............................................................. 60 Scatole vuote ............................................................ 61 Capolinea ................................................................. 62 Solo sale ................................................................... 63 Seta .......................................................................... 64 Filastrocca di Halloween ........................................ 65 Lento a svanire ........................................................ 66 D’inverno ................................................................. 67 Fiocchi e festoni ...................................................... 68 HAITI, 13 gennaio 2010 ......................................... 69 Risveglio .................................................................. 70 La mia vita in soffitta ............................................... 71 In bianco e nero ...................................................... 72 Pescatore ................................................................. 73 Oltre il dolore .......................................................... 74 D’aprile .................................................................... 75 Cercavo le parole ..................................................... 76 Selene........................................................................77 A capo chino ............................................................ 78 Meriggio estivo ........................................................ 79 Qui ........................................................................... 80 Tempus fugit ........................................................... 81 Panni ad asciugare .................................................. 82 Vite ........................................................................... 83 Nel vigneto .............................................................. 84 Gocce ....................................................................... 85 Sul lago di Annone .................................................. 86 Dentro una casa ...................................................... 87

139

Tempo che muta ..................................................... 88 Sospesa .................................................................... 89 Dissonanze .............................................................. 90 Come vento .............................................................. 91 Solo polvere ............................................................. 92 Incanto .................................................................... 93 Tornerò.................................................................... 94 Fiordalisi ................................................................. 95 Attesa ....................................................................... 96 Illusioni ....................................................................97 Illusioni ................................................................... 98 In bianco e nero ...................................................... 99 Fotogrammi .......................................................... 100 Ricordi .................................................................... 101 Notte d’inverno ......................................................102 Flashback ............................................................... 103 Con le ali (Se le avessimo…) ..................................104 Rondini ...................................................................106 Se le tue mani ......................................................... 107 Filastrocca del Cucù...............................................109 Un mattino andando (Forse) ................................. 111 Le parole non dette ................................................ 112 Il boia...................................................................... 113 Olocausto… variazioni sul tema 543297. ................................................................... 114 I will miss you ........................................................ 116 S-olitudine.............................................................. 117 Nella tua tela .......................................................... 119

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Sono solo con dolor............................................... 120 Mora e vaniglia ....................................................... 121 Senza titolo .............................................................122 Tristezza .................................................................123 Il palloncino rosso................................................. 124 Solo silenzio............................................................ 125 Parole per te .......................................................... 126 21 Marzo ................................................................. 127 La cicoria ............................................................... 128 Storia di “uan”ito .................................................. 129 Alba ........................................................................ 130 Sta mai ferma la notte? .......................................... 131 Il gufetto buffo .......................................................132 Panta Rei ................................................................133 Scorrono i pensieri .................................................134 Bianche parole ....................................................... 135

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eBook edito dall’Ass. Culturale Rosso Venexiano

Promozione e organizzazione: Manuela Verbasi

Grafica e impaginazione: Anna De Vivo