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FEDERCHIMICA CONFINDUSTRIA

ANIFA Associazione Nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione

A COLLOQUIO CON LA PROF.SSA ROSSELLA NAPPI

Professore di Ostetricia e Ginecologia - Università degli Studi di Pavia, Clinica Ostetrica e Ginecologica - IRCCS Policlinico San Matteo

Quale è l’identikit della donna di oggi in termini di salute e come influisce lo stile di vita moderno sul benessere femminile?

La donna di oggi è molto attenta alla salute in un’ottica preventiva e si preoccupa sempre molto anche dei suoi cari perché è abituata a prendersene cura sotto tutti i punti di vista, dunque anche quello sanitario. E’ sempre alla ricerca di rimedi che preservino il benessere nella speranza di tenere il più possibile lontane le malattie vere e proprie, ma è anche ben disposta ad assumere i farmaci se si rendono necessari per una indicazione precisa. In generale, i ritmi frenetici di vita influenzano molti aspetti del benessere psico-fisico femminile che è frutto di un equilibrio meraviglioso, ma complesso, che coinvolge la sfera ormonale della donna, dagli ormoni della riproduzione a quelli dello stress, dalla funzionalità tiroidea al bilancio metabolico di grassi e zuccheri. Ecco perché sempre più donne hanno problemi che sono il frutto di una disregolazione sottile, ma importante, dell’universo ormonale che può portare ad alterazioni del ciclo mestruale fino all’infertilità, a stati di affaticamento ingiustificato, ad oscillazioni di peso fino anche a disturbi sul versante affettivo e relazionale. Ciclicamente la donna è per definizione e natura, costretta a fare i conti con diversi disturbi che a volte incidono sulla vita quotidiana. Quali sono i sintomi più diffusi e che le donne lamentano maggiormente? Come gestirli con efficacia? L’automedicazione può essere un valido aiuto?

“La donna è mobile..” cantava il Duca di Mantova nel Rigoletto perché gli ormoni della riproduzione (estrogeni e progesterone) variando durante le fasi del ciclo mestruale possono predisporre la donna alla sindrome della luna, la cosiddetta sindrome premestruale (PMS). La PMS comprende una ampia varietà di sintomi ciclici e ricorrenti di natura fisica, emozionale, comportamentale e cognitiva che insorgono nella seconda metà del ciclo mestruale, dopo l’ovulazione, e che si risolvono rapidamente con l’inizio della mestruazione. I sintomi più frequenti sono di natura disforica (irritabilità, labilità emotiva, depressione, ansia, attacchi di fame incontrollata, ecc.), comportamentale (impulsività, conflitto sociale, senso di perdita di controllo e affaticamento, ecc.) e fisica (gonfiore, tensione mammaria e sintomi dolorosi come cefalea, mal di pancia, dolori muscolari e articolari, ecc.). In circa il 20%

dei casi i sintomi meritano di essere trattati, in quanto causano disagio e interferiscono con la vita della donna. La PMS comprende sintomi molto diversi tra loro ed è per questo che non è facile trovare un unico rimedio terapeutico che possa aiutare per tutti i disturbi. L’automedicazione è in questo ambito di grande utilità perché esistono numerose categorie di farmaci e di principi attivi capaci di alleviare significativamente i disturbi più frequenti. Per i dolori mestruali, dismenorrea e sindrome premestruale sono disponibili gli antinfiammatori non steroidei (FANS) p. es. a base di ibuprofene. Per il gonfiore alle gambe, protettori dei capillari contenenti orexutina, escina, troxerutina ecc.

Naturalmente se i disturbi persistono e non migliorano entro 2-3 giorni, occorre interpellare lo specialista che può essere di aiuto ad identificare eventuali disfunzioni ormonali o patologie più importanti. La sfera dei disturbi intimi è molto ampia, insieme a quelli legati al periodo del ciclo mestruale esistono anche bruciori e prurito, spesso causa di imbarazzo. Essi possono essere generati da vaginiti/candidosi. Di cosa si tratta esattamente? Come è meglio comportarsi alla comparsa dei primi sintomi?

Talvolta il disturbo intimo non è sempre legato ad una infezione, ma ad una sensazione di disagio che deriva dalla difficoltà a mantenere l’igiene che si vorrebbe quando si è in giro tutto il giorno per lavoro, soprattutto in prossimità del ciclo mestruale. La secchezza genitale è spesso in agguato a causa dell’uso prolungato del salvaslip o dell’irritazione da assorbente in presenza di flussi mestruali abbondanti. Certamente consigliare l’uso di biancheria di cotone per aiutare la traspirazione, il ricambio di indumenti umidi se in estate si va al mare o in piscina e di detergenti delicati, ma a base di composti antibatterici e antifungini naturali, è d’obbligo soprattutto in estate, dove è più elevato anche il rischio di cistiti e di alterazioni della regolarità intestinale. Sono disponibili in automedicazione farmaci antimicotici per uso topico e antisettici in creme o lavande. Inoltre potenziare la flora batterica naturale a tutti i livelli (intestinale, vaginale) con sostanze probiotiche e utilizzare prodotti nutrienti e idratanti a livello genitale costituisce un valido aiuto di barriera verso le più comuni infezioni, riducendo la possibilità di sviluppare sintomi così fastidiosi come il prurito e il bruciore. In caso di disturbi ricorrenti, però, è davvero opportuno fare una visita ginecologica ed eventualmente un tampone vaginale per identificare con precisione la natura del problema e risolverla con farmaci più specifici su prescrizione medica.

Anche il mal di testa è un problema tipicamente femminile. Perché colpisce in prevalenza le donne?

L’emicrania diventa “donna” al momento della pubertà in un rapporto di circa 3 a 1 con l’uomo, quando con la comparsa della mestruazione le fluttuazioni ormonali cicliche favoriscono la vulnerabilità del cervello femminile ad adattarsi meno bene a tutti quegli stimoli che possono favorire la cefalea (stress, alterazioni del ritmo sonno/veglia, condizioni meteo, ipoglicemia/alcuni cibi, ecc.). La soglia dolorosa è modulata dagli ormoni femminili (estrogeni e progesterone) e tende ad abbassarsi in prossimità della mestruazione quando vengono allertati i sistemi neuroendocrini e vascolari che regolano la predisposizione individuale a sviluppare il dolore cefalico.

Le crisi di cefalea in fase premestruale e mestruale possono essere particolarmente invalidanti e resistenti agli analgesici, soprattutto se il flusso mestruale è abbondante e doloroso o nel caso in cui la donna assuma una pillola estro-progestinica contraccettiva, perché si viene a creare una vera e propria “finestra chimica dolorosa” condizionata dalla brusca caduta degli ormoni al momento dell’interruzione periodica della pillola per indurre il ciclo mestruale. Circa il 20% delle donne in età fertile soffre di una cefalea primaria e questo condiziona la vita familiare e lavorativa, tanto da portare la donna ad un utilizzo frequente di antidolorifici “da banco” per far fronte alle incombenze quotidiane. Se si superano i dieci analgesici al mese è sempre bene consultare il proprio medico di fiducia, dopo aver tenuto per almeno un paio di mesi un diario della cefalea (giorni di mal di testa, durata, intensità, responsività agli analgesici), per valutare un approfondimento con lo specialista e mettere in atto qualche misura preventiva e l’uso di analgesici più specifici. In gravidanza e in menopausa la cefalea in genera va meglio perché i livelli di estrogeni restano molto alti o molto bassi per un periodo prolungato di tempo, ma occorre fare attenzione. I casi che non migliorano in gravidanza possono nascondere un rischio di ipertensione gestazionale, così come quelli che peggiorano o che esordiscono con la menopausa perché possono essere un sintomo di vulnerabilità cerebro e cardiovascolare.

La donna si sente spesso stressata. Questo può avere ripercussioni sul benessere generale e sul ritmo biologico di ogni donna? Quali sono le principali regole da adottare per gestire lo stress che colpisce la “donna multitasking”? Quando può bastare il consiglio del farmacista e quando occorre invece rivolgersi al medico?

Lo stress è il nemico numero uno della regolarità del ciclo mestruale e del ritmo del sonno favorendo una serie di piccoli disturbi sul versante del tono dell’umore che condizionano la qualità del vivere quotidiano. Ansia, irritabilità, affaticamento, tensione diffusa sono disturbi epidemici per la donna di oggi in continuo equilibrio tra il “forno” e il “computer”, soprattutto dopo i 35-40 anni. Anche il saltare i pasti e la difficoltà a svolgere un’attività fisica regolare possono contribuire ad una maggior percezione dello stress soprattutto a livello gastrico ed intestinale.

Esistono diverse categorie di farmaci di automedicazione per contrastare i più frequenti disturbi da stress: sedativi leggeri come passiflora, melatonina e valeriana per facilitare il riposo, antinfiammatori non steroidei come diclofenac e naprossene sodico per alleviare la tensione muscolare, antivirali per uso topico per combattere il fastidioso herpes labiale. Inoltre è certo che la capacità di ritagliarsi piccoli spazi di libertà, per svolgere una qualche attività fisica oppure dedicarsi ad un proprio hobby (giardinaggio, bricolage, ecc.) o alla cura di sé, rappresenta un incredibile antistress. Chi non riesce a superare le pressioni quotidiane lavorative e familiari tende purtroppo a cadere nei disturbi del tono dell’umore che vanno portati in consultazione allo specialista, soprattutto se sono prolungati nel tempo e si accompagnano ad insonnia severa e ad alterazioni del comportamento alimentare e sessuale, oltre che ad insicurezza ed isolamento sociale.



A COLLOQUIO CON LA DOTT.SSA ORNELLA CAPPELLI

Presidente dell’Associazione Italiana Donne Medico

Le donne, impegnate su più fronti nella vita quotidiana, sono più soggette a stress. Che conseguenze crea lo stress sul benessere psico-fisico? E quali sono i disturbi femminili dovuti allo stress?

Lo stress è la risposta non specifica dell’organismo umano di fronte a qualsiasi sollecitazione e stimolazione si presenti, innestando una normale reazione di adattamento che può arrivare ad essere patologica in situazioni estreme. Lo stress di breve durata invece ha proprietà addirittura favorevoli nel nostro sistema nervoso, aumentando la vigilanza, l’attenzione, la capacità di memorizzazione nonché la velocità e la mobilità delle associazioni mentali. In sostanza ci rende più scattanti, anche da un punto di vista neuromuscolare. I fattori stressanti sono parte integrante della vita delle donne che oggi sono sempre costrette a far quadrare i conti e affrontare gli imprevisti: le piccole e grandi preoccupazioni familiari, gli appuntamenti di lavoro ecc. L’organismo, di fronte a queste continue sollecitazioni, libera nel circolo sanguigno ormoni che aumentano la frequenza cardiaca, il respiro, la contrazione muscolare, la secrezione ghiandolare ecc. Ogni individuo reagisce in maniera diversa allo stimolo stressante e i sintomi somatici sono spesso molto disturbanti ma anche facilmente trattabili ricorrendo ai farmaci di automedicazione. I sintomi somatici più frequenti sono: mal di testa, disturbi digestivi, tensione muscolare, disturbi del sonno, senso di affaticamento, disturbi di riduzione delle difese immunitarie ecc. Come l’automedicazione può venire incontro alle donne che hanno questi problemi?

In Italia sono disponibili come farmaci di automedicazione, numerosi principi attivi di efficacia scientificamente provata, utili per risolvere tempestivamente i lievi disturbi che colpiscono l’universo femminile. Il dolore allo stomaco ad esempio, noto con il termine “gastralgia”, include una serie di affezioni normalmente chiamate gastriti, bruciori di stomaco, reflussi gastro-esofagei ecc. che possono essere talvolta invalidanti. In condizioni fisiologiche lo stomaco è infatti protetto da una barriera denominata mucosa gastrica la cui integrità è mantenuta da meccanismi difensivi in grado di contrastare i fattori aggressivi. Quando gli “aggressori” (cattiva alimentazione, abuso di bevande irritanti come caffè, alcol ecc.), riescono a prevalere sui meccanismi difensivi naturali, si instaurano stati di sofferenza solitamente non gravi. Per contrastare i più comuni disturbi della digestione e del bruciore di stomaco, sono utili ad esempio farmaci antiacidi e antisecretori, procinetici e inibitori di pompa protonica.

La bella stagione è arrivata e il gonfiore alle gambe diventa un tormento per molte donne. Quali sono le cause? Come affrontarlo?

Il gonfiore alle gambe è un problema che affligge moltissime persone, la maggior parte delle quali sono donne e soprattutto ora, con l'arrivo della bella stagione e del caldo, questo disturbo si fa sentire in maniera ancor più fastidiosa. In generale, il gonfiore agli arti inferiori dipende dall'accumulo di acqua nello spazio tra la pelle e i muscoli (anche perché le gambe rappresentano il punto più basso del nostro corpo): i liquidi passano in eccesso e non vengono riassorbiti in maniera adeguata. Le cause scatenanti del gonfiore alle gambe sono ad esempio: cattiva circolazione, ritenzione idrica, stare troppe ore in piedi (o anche troppe ore seduti) durante la giornata, portare scarpe troppo alte o troppo strette o pantaloni troppo aderenti che bloccano la circolazione, soffrire di fragilità capillare. Inoltre come detto in precedenza, le condizioni climatiche influiscono prepotentemente su questo disturbo.

Di seguito alcuni consigli per alleviare il gonfiore alle gambe: x Soprattutto in estate fare frequenti bagni freddi alle gambe: hanno un effetto

decongestionante e riattivano la circolazione x Se per lavoro si è costretti a passare molte ore seduti, è consigliabile tenere le

gambe leggermente rialzate, appoggiandole ad una sedia x Cercare di dormire con un cuscino posto come rialzo sotto i piedi: i muscoli si

rilassano, la circolazione si riattiva e la mattina le gambe risultano essere sicuramente più sgonfie

x Evitare gli indumenti troppo stretti, le scarpe troppo alte o troppo basse: il sangue non riesce a risalire verso il cuore

x Bere molta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) x Ridurre il consumo di sale che favorisce la ritenzione idrica x Effettuare massaggi drenanti alle gambe x Svolgere regolare attività fisica

A seconda dell’età e dell’entità del problema può essere utile rivolgersi al medico.

Qual è il “kit di automedicazione di Venere”, che le donne dovrebbero sempre avere pronto?

Nella borsa di ogni donna non dovrebbero mai mancare alcune categorie di farmaci di automedicazione utili per risolvere tempestivamente ed efficacemente i tipici “disturbi in rosa”. Antinfiammatori non steroidei (FANS) per mal di testa, tensioni muscolari, dolori mestruali e sindrome premestruale. Protettori dei capillari per il gonfiore delle gambe, sedativi leggeri per l’insonnia, enzimi digestivi, procinetici e antiacidi per i più comuni disturbi della digestione. “Automedicarsi responsabilmente” significa attenersi alle modalità di un impiego corretto del farmaco. Occorre leggere quindi sempre il foglietto illustrativo e verificare la data di scadenza. L'automedicazione deve, inoltre, sempre essere di breve durata. In caso di dubbi è buona regola chiedere consiglio al proprio medico di fiducia e al farmacista al momento dell’acquisto.

Automedicazione per i “disturbi in rosa”

Mal di testa

categoria farmaci di automedicazione: - antin!ammatori non steroidei (FANS)

principi attivi: (solitamente in compresse o bustine): - ibuprofene- acido acetilsalicilico- ketoprofene- paracetamolo- naprossene sodico

Gon!ore alle gambe

categoria farmaci di automedicazione: - protettori dei capillari.

principi attivi: - orexutina- escina- troxerutina- asiaticoide- sulfopoliglicano- eparan solfato

Disturbi da stress tra cui: InsonniaTensione muscolare Herpes labiale

Insonnia

categoria farmaci di automedicazione:- sedativi leggeri

principi attivi: - passi"ora- melatonina- valeriana per regolare il ritmo sonno veglia e facilitare il riposo

Tensione muscolare

categoria farmaci di automedicazione:- antin!ammatori non steroidei (FANS)

principi attivi: - diclofenac - naprossene sodico

Herpes labiale

categoria farmaci di automedicazione:- antivirali per uso topico

principi attivi: - aciclovir in crema


Disturbi gastro-intestinali tra cui:stipsi, diarrea, cattiva digestione,bruciore di stomaco/pirosi,aerofagia, emorroidi

Bruciore di stomaco/pirosicategoria farmaci di automedicazione:- antiacidi e antisecretori- procinetici- inibitori di pompa protonica

principi attivi: - antiacidi

(acido citrico, bicarbonato di sodio, carbonato di calcio,composti di alluminio e magnesio, magaldrato)

- antisecretori (cimetidina, famotidina, ranitidina)

- inibitori di pompa (omeprazolo, pantoprazolo)

- procinetici (metoclopramide cloridrato e domperidone)

Aerofagia e mal di panciacategoria farmaci di automedicazione:- farmaci contro il meteorismo e il dolore addominale

principi attivi: - simeticone e carbone attivato- scopolamina

Emorroidicategoria farmaci di automedicazione:- anestetici locali per dolore- corticosteroidi per uso locale- eparinoidi e sostanze capillaroprotettrici

principi attivi: - farmaci per alleviare il dolore

(amilocaina, benzocaina, lidocaina, pramocaina, procaina)- cortisteroidi per uso topico

(desametasone, !uocinoloneacetonide, !uocortolone, idrocortisone)

- pari oidi (eparansolfato, sulfopoliglicano)

Stipsicategoria farmaci di automedicazione:- lassativiprincipi attivi: - bisacolide, boldo, cascara, lattulosio,

semi di piantaggine, senna, sodio pirosolfato

Diarreacategoria farmaci di automedicazione:- fermenti lattici o probiotici- antidiarroiciprincipi attivi: - farmaci a base di lieviti e lattobacilli- loperamide

Cattiva digestionecategoria farmaci di automedicazione:- enzimi digestivi- procinetici- antiacidiprincipi attivi: - acido citrico, bicarbonato di sodio, carbonato di calcio,

composti di alluminio e magnesio, magaldrato- metoclopramide cloridrato e domperidone


Dolori mestruali/DismenorreaSindrome premestruale

categoria farmaci di automedicazione: - antin!ammatori non steroidei (FANS)

principi attivi:(solitamente in compresse o bustine):- ibuprofene- acido acetilsalicilico- ketoprofene- naprossene sodico- paracetamolo

Disturbi intimi tra cui:VaginiteCandidosi

categoria farmaci di automedicazione: - antimicotici per uso topico - antisettici (creme o lavande)

principi attivi: - clotrimazolo - econazolo- ketoconazolo- miconazolo- fenticonazolo- ciclopirox

e come anestetici per alleviare bruciore e prurito benzidamina- ibuprofene

e farmaci disinfettanti a base di soluzioni diluite di iodio (es. iodopovidone)



20149 Milano, Via Giovanni da Procida 11 Tel. +39 02 34565.251 Fax +39 02 34565.621 E-mail: [email protected] http://www.anifa.it Codice fiscale 80036210153

Le regole d’oro per un corretto uso dei farmaci di automedicazione

9 L’automedicazione è indicata per il trattamento di disturbi lievi per un periodo limitato di tempo (3/5 giorni). Se i sintomi persistono o ne compaiono di nuovi è necessario consultare il medico.

9 Un farmaco è senza obbligo di ricetta, di automedicazione solo se ha sulla confezione il “bollino rosso”. L’impiego di farmaci con obbligo di ricetta non deve avvenire MAI senza il consulto del medico, anche se li abbiamo già presi in passato e li abbiamo in casa.

9 I farmaci di automedicazione vanno assunti seguendo SEMPRE le istruzioni del foglietto illustrativo.

9 E’ importante verificare con il medico o il farmacista se il farmaco scelto può essere assunto contemporaneamente ad altri medicinali che si stanno eventualmente assumendo o in caso di allergie.

9 Non bisogna fidarsi del passaparola ma solo del consiglio di chi il farmaco lo dispensa o lo prescrive.

9 Durante la gravidanza/allattamento, meglio chiedere sempre consiglio al medico.

9 E’ fondamentale conservare le confezioni conformemente alle istruzioni d’uso, controllare la data di scadenza e tenere i farmaci sempre fuori dalla portata dei bambini.



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FARMACI DI AUTOMEDICAZIONE L’UNICA RICETTA E’ L’ATTENZIONE

Un po’ di tosse, una lieve contusione, un arrossamento degli occhi, un po’ di bruciore o pesantezza di stomaco, un mal di testa, un raffreddore a chi non è capitato di avere a che fare con questi ed altri piccoli fastidi capaci di interferire con lo svolgimento delle nostre attività quotidiane? Si tratta di disturbi lievi o passeggeri, che conosciamo bene e che possiamo affrontare efficacemente anche senza l’intervento del medico e, se necessario, con il consiglio del farmacista. In questi casi si può ricorrere all’automedicazione, che ci viene in aiuto con farmaci chiamati appunto “di automedicazione” o OTC (dall’inglese Over The Counter). Sono quei farmaci vendibili senza ricetta medica perché, nel loro impiego diffuso e di lungo corso, si sono dimostrati sicuri, efficaci ed hanno ricevuto un’apposita autorizzazione da parte dell’Autorità Sanitaria. Vendibili anche in esercizi diversi dalla farmacia - parafarmacie e corner della GDO - ma sempre alla presenza di un farmacista, non sono rimborsabili e possono fare direttamente pubblicità al cittadino. I farmaci senza obbligo di ricetta, di automedicazione sono riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride e che riporta la scritta “Farmaco senza obbligo di ricetta”. Obbligatoriamente presente su tutte le confezioni dei farmaci dispensabili senza prescrizione medica, il bollino ha lo scopo di orientare il cittadino nell’offerta di salute e rendere riconoscibili questi farmaci sia rispetto ai prodotti salutistici (che farmaci non sono), sia rispetto ai medicinali per i quali, invece, è obbligatoria la ricetta. Il bollino dice al cittadino che quelli di automedicazione, pur essendo indicati per un uso autonomo, sono farmaci e che, quindi, vanno utilizzati seguendo alcune semplici regole di buon senso. ANIFA - Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell'Automedicazione (parte di Federchimica) - è l’Associazione delle aziende farmaceutiche che operano nel comparto dei farmaci senza obbligo di ricetta, di automedicazione. Ad Anifa sono associate le imprese farmaceutiche che rappresentano circa il 90% del totale del mercato dell’automedicazione.

Le lievi patologie più comuni e diffuse tra le donne (ne hanno sofferto almeno una volta negli ultimi 3 mesi) sono:

• il mal di testa (69,6%); • i dolori mestruali (45,5%); • il disturbi da stress, come insonnia e tensione muscolare (41,5%); • il gonfiore/i disturbi gastrointestinali (39,3%)

Gli uomini tendono a sottovalutare (o non si accorgono) di questi piccoli malanni femminili: il 26,9% degli uomini dichiara che la propria compagna/fidanzata/mamma/amica/sorella non ha sofferto negli ultimi tre mesi di alcun disturbo particolare.

SINTESI DEI RISULTATI I DISTURBI

La frequenza media con cui le donne soffrono di questi lievi disturbi fisici è intorno alle 2 volte al mese. In particolare, i disturbi da stress, come insonnia e tensione muscolare sono quelli più frequenti (2,2 volte al mese), seguiti da il gonfiore alle gambe (2,1 volte al mese), dai disturbi gastrointestinali (2 volte al mese) e da il mal di testa (1,8 volte al mese)

Con l’aumentare dell’età le donne tendono a soffrire molto più frequentemente di: • disturbi gastro intestinali (2,6 volte al mese per 55 anni e più vs 1,4 volte per 18-24 anni) • disturbi da stress (2,6 volte per 55 anni e più vs 1,8 volte per 18-24 anni); • mal di testa (2,3 volte al mese per 55 anni e più vs 1,7 volte per 18-24 anni)

Le donne di 45-54 anni invece sono quelle più inclini a soffrire di gonfiore alle gambe, con una frequenza di circa 3 volte al mese.

Le occasioni in cui capita più spesso di soffrire di disturbi fisici sono: • a seguito di periodi particolarmente stressanti (61,4%) • durante i giorni del ciclo mestruale (50%) • la sera dopo una giornata intensa di lavoro/studio (46,5%)

SINTESI DEI RISULTATI LA FREQUENZA E LE OCCASIONI

Quando le donne soffrono di patologie lievi come mal di testa, gonfiori, dolori mestruali, disturbi da stress, etc, di solito cambiano le proprie abitudini di vita. In particolare: • diventano più lunatiche e più suscettibili (49%) • tendono a modificare le proprie abitudini alimentari (25,7%) • si sentono a disagio con gli altri (25,7%) • e hanno difficoltà sul lavoro (18,8%)

Più si è giovani più si diventa suscettibili e lunatiche (58,7% delle under 25) e si hanno difficoltà di concentrazione (una ragazza su tre). Col passare degli anni si impara a convivere con il proprio disagio (35,9%), modificando al massimo le proprie abitudini alimentari (34,9%).

SINTESI DEI RISULTATI COME CAMBIANO LE ABITUDINI

I rimedi a cui si ricorre più spesso per alleviare i lievi disturbi fisici sono: • farmaci di automedicazione/da banco (56,7%); • risposarsi finché il disagio non passa (36,3%); • i buon vecchi rimedi della nonna (camomille e tisane, classico “canarino”, borsa

dell’acqua calda) (27,7%); • prodotti erboristici/preparati omeopatici (18%).

Possiamo suddividere le donne in due gruppi: • quelle che si «auto-gestiscono» con farmaci di automedicazione (50,7%) o cercando

informazioni su Internet (35,5%); • e quelle che invece si rivolgono o a degli specialisti come il medico (44,8%) e il

farmacista (38%) o si affidano al parere di parenti e amici (11,6%).

Le donne più mature (55 e più) preferiscono chiedere informazioni a specialisti, in particolare al farmacista (55,7%). Le donne di 45-54 anni di solito decidono di consultare il medico (54,4%) oppure di gestirsi in autonomia con farmaci di automedicazione (59,1%).

SINTESI DEI RISULTATI I RIMEDI

I LIEVI DISTURBI FISICI DI CUI SOFFRONO LE DONNE SECONDO LE DONNE

Il 69,6% delle donne ha detto di aver sofferto negli ultimi tre mesi almeno una volta di mal di testa; il 45,5% di dolori mestruali, il 41,5% di disturbi da stress, come insonnia e tensione muscolare e il 39,3% di gonfiore e disturbi gastrointestinali. L’11,3% dice di non aver sofferto di alcun disturbo particolare e il 5,5% cita un altro tipo di lieve dolore fisico, come allergia, ansia, cervicale, mal di denti e schiena, etc.

Base: Tot donne, 580 casi

Pensa agli ultimi tre mesi. Ti è capitato di soffrire di uno dei lievi disturbi fisici elencati di seguito?

[Selezionane tutti i disturbi di cui ti è capitato di soffrire negli ultimi 3 mesi]

69,6%

45,5%

41,5%

39,3%

30,6%

27,4%

22,3%

5,5%

11,3%

Mal di testa

Dolori mestruali

Disturbi da stress, come insonnia e tensione muscolare

Disturbi gastrointestinali /gonfiore

Disturbi intimi (es. pruriti, bruciori, perdite,…)

Sindrome premestruale

Gonfiore alle gambe

Un altro disturbo, e cioè:

Nessuno disturbo in particolare

I LIEVI DISTURBI FISICI DI CUI SOFFRONO LE DONNE SECONDO LE DONNE - PER FASCE DI ETÀ

Le donne mature sono più inclini a soffrire di gonfiore alle gambe e disturbi gastrointestinali.

0% 8% 15% 23% 30% 38% 45% 53% 60% 68% 75%

Mal di testa

Dolori mestruali





Gonfiore alle gambe



18-24 25-3435-4445-5455+

Pensa agli ultimi tre mesi. Ti è capitato di soffrire di uno dei lievi disturbi fisici elencati di seguito?

[Selezionane tutti i disturbi di cui ti è capitato di soffrire negli ultimi 3 mesi]

Base: Tot donne, 580 casi

I LIEVI DISTURBI FISICI DI CUI SOFFRONO LE DONNE CONFRONTO UOMO E DONNA

Dal confronto uomo-donna emerge come le donne dichiarino ovviamente di aver sofferto di molti più malesseri negli ultimi tre mesi, rispetto a quanto se ne possano essere accorti gli uomini. Ben il 26,9% degli uomini ha risposto che la propria donna/mamma/amica non ha sofferto negli ultimi tre mesi di alcun disturbo particolare.

Ti chiediamo ora di pensare alla donna che conosci meglio, con cui passi più tempo e con cui hai un maggior rapporto di intimità (mamma, moglie/compagna, fidanzata, sorella, amica, collega etc..). Ti è capitato nell’ultimo periodo (indicativamente negli ultimi tre mesi) che ti dicesse di soffrire di uno dei lievi disturbi fisici elencati di seguito? [Selezionane tutti i disturbi di cui ti ha parlato/è capitato di soffrire negli ultimi 3 mesi]

69,6%

41,5%

39,3%

30,6%

27,4%

22,3%

5,5%

49,1%

20,0%

25,5%

21,2%

15,1%

11,7%

8,8%

8,5%

26,9%11,3%

45,5%

Mal di testa

Dolori mestruali





Gonfiore alle gambe



Una donnaUn uomo

Base: Tot donne, 580 casi; Tot uomini, 448 casi

LA FREQUENZA CON CUI LA DONNA SOFFRE SECONDO LE DONNE

E con quale frequenza ti capita di soffrire di questi lievi disturbi? Base: tot donne che hanno detti di soffrire di almeno un disturbo, 515 casi

16,3%

15,9%

48,2%

19,5%

21,2%

19,1%

18,9%

77,3%

74,0%

18,0%

21,0%

14,4%

16,9%

15,9%

4,8%

8,5%

22,9%

36,8%

31,8%

29,5%

33,8%

12,2%

15,6%

12,1%

10,3%

9,9%

10,5%

16,9%

22,4%

21,1%

Dolori mestruali


Disturbi intimi (es. pruriti,bruciori, perdite,…)

Mal di testa

Disturbi gastrointestinali/gonfiore

Disturbi da stress, comeinsonnia e tensione muscolare

Gonfiore alle gambe

Meno di una volta al mese Circa una volta al mese Qualche volta al meseUna volta alla settimana Piu' volte nella stessa settimana

LA FREQUENZA CON CUI LA DONNA SOFFRE SECONDO LE DONNE - FREQUENZA MEDIA MENSILE

E con quale frequenza ti capita di soffrire di questi lievi disturbi?

1,0

1,3

1,8

2,0

2,2

2,1

1,0

Dolori mestruali



Mal di testa



Gonfiore alle gambe

Lo score medio evidenzia come le donne dichiarino di soffrire di disturbi gastrointestinali, disturbi da stress, gonfiore alle gambe e mal di testa con una frequenza media di almeno 2 volte al mese.

Base: tot donne che hanno detti di soffrire di almeno un disturbo, 515 casi

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0

Dolori mestruali


Disturbi intimi (es. pruriti,bruciori, perdite,…)

Mal di testa

Disturbi gastrointestinali/gonfiore

Disturbi da stress, comeinsonnia e tensione muscolare

Gonfiore alle gambe

18-24 25-3435-4445-5455+

LA FREQUENZA CON CUI LA DONNA SOFFRE SECONDO LE DONNE - FREQUENZA MEDIA MENSILE PER ETÀ

E con quale frequenza ti capita di soffrire di questi lievi disturbi?

Le donne con l’aumentare dell’età tendono a soffrire più frequentemente (almeno 2-3 volte al mese) di disturbi gastro intestinali, mal di testa, disturbi da stress e gonfiore alle gambe.


OCCASIONI IN CUI LA DONNA SOFFRE DI LIEVI DISTURBI SECONDO LE DONNE

Le occasioni in cui capita alle donne di soffrire di disturbi fisici sono soprattutto: a seguito di periodi particolarmente stressanti (61,4%), durante i giorni del ciclo mestruale (50%) o la sera dopo una giornata intensa di lavoro/studio (46,5%). Solo il 5,3% risponde «nessuna di queste situazioni» e il 3,7% cita un’altra occasione, come al risveglio alla mattina, a seguito della perdita del lavoro del marito.

Considera ora nell’insieme i lievi disturbi fisici di cui parlavamo(insonnia, gonfiore alle gambe, mal di testa, dolori mestruali, etc). In quali occasioni ti è capitato di soffrire di questi disturbi? [Seleziona tutte le situazioni in cui ti ritrovi nella tua esperienza]

61,4%

50,0%

46,5%

20,8%

15,8%

14,4%

5,2%

3,7%

5,3%

A seguito di periodi particolarmente stressanti

Durante i giorni del ciclo mestruale

La sera dopo una giornata intensa di lavoro\studio

Nei mesi invernali, a causa delle tipiche influenze

Dopo un pranzo / una cena in un ristorante o da amici

Dopo un viaggio particolarmente lungo

In vacanza / lontano da casa

In un’altra occasione, e cioè:

Nessuna di queste situazioni


COME CAMBIANO LE ABITUDINI DI VITA DELLA DONNA SECONDO LE DONNE

Quando le donne soffrono di patologie lievi come mal di testa, gonfiori, dolori mestruali, di solito diventano lunatiche e più suscettibili (49%), modificano le proprie abitudini alimentari (25,7%), si sentono a disagio con gli altri (25,7%) e hanno difficoltà sul lavoro (18,8%).

Quando soffri di questi lievi disturbi, come cambiano di solito le tue abitudini di vita?

[Seleziona tutte le affermazioni in cui ti ritrovi nella tua esperienza]

49,0%

25,7%

25,7%

18,8%

16,0%

15,9%

12,7%

12,5%

23,7%

1,1%

Divento lunatica e sono più suscettibile

Modifico le mie abitudini alimentari

Mi sento a disagio nelle relazioni con gli altri

Ho difficoltà sul lavoro/non riesco a recarmi al lavoro(scuola/università)

Mi astengo da rapporti intimi con il partner

Rinuncio a cene/pranzi con amici

Non esco da casa per nessun motivo

Rinuncio allo sport/palestra

Evito di fare altre cose, e cioè:

Non cambia nulla, cerco di convivere con il disagio


0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50% 55% 60%

Divento lunatica e sono più suscettibile

Modifico le mie abitudini alimentari

Mi sento a disagio nelle relazioni con gli altriHo difficoltà sul lavoro/non riesco a recarmi al lavoro

(scuola/università)Rinuncio a cene/pranzi con amici

Mi astengo da rapporti intimi con il partner

Non esco da casa per nessun motivo

Rinuncio allo sport/palestra

Evito di fare altre cose, e cioè:

Non cambia nulla, cerco di convivere con il disagio

18-24 25-3435-4445-5455+

COME CAMBIANO LE ABITUDINI DI VITA DELLA DONNA SECONDO LE DONNE - PER FASCE DI ETÀ

Le donne giovani diventano più lunatiche e più suscettibili, dicono di avere più difficolta sul lavoro e rinunciano ad andare in palestra quando stanno male. Al contrario le donne più mature tendono a modificare le proprie abitudini alimentari, alcune addirittura dicono di non cambiare nulla e cercare di convivere con il proprio disagio.

Quando soffri di questi lievi disturbi, come cambiano di solito le tue abitudini di vita?

[Seleziona tutte le affermazioni in cui ti ritrovi nella tua esperienza]


I RIMEDI SECONDO LE DONNE

I rimedi a cui ricorrono le donne per alleviare questi disturbi sono: i farmaci di automedicazione/da banco (56,7%), riposarsi finché il disagio non passa (36,3%), utilizzo dei buon vecchi rimedi della nonna (27,7%) e prodotti erboristici/preparati omeopatici (18%). Solo l’8% dice di non fare nulla e aspettare che il disturbo passi e il 2,8% cita altri rimedi, come un blando sonnifero, fisioterapia, yoga, etc.

A quali rimedi ricorri più spesso per curare questi disturbi?

56,7%

36,3%

27,7%

18,0%

4,9%

2,8%

8,0%

Farmaci di automedicazione/da banco cioè quelli col bollinorosso sulla confezione (es. antidolorifici, antinfiammatori,…)

Mi riposo finché mi passa

Cerco di alleviare il malessere esclusivamente con l’utilizzo deirimedi della nonna

Prodotti erboristici/preparati omeopatici

Non faccio nulla prima di avere il parere del medico

Altri rimedi, e cioè:

Non faccio niente, aspetto che mi passi


0% 7% 13% 20% 26% 33% 39% 46% 52% 59% 65%

Farmaci di automedicazione/da banco cioè quelli col bollinorosso sulla confezione (es. antidolorifici, antinfiammatori,…)

Mi riposo finché mi passa

Cerco di alleviare il malessere esclusivamente con l’utilizzo deirimedi della nonna

Prodotti erboristici/preparati omeopatici

Non faccio nulla prima di avere il parere del medico

Altri rimedi, e cioè:

Non faccio niente, aspetto che mi passi

18-24 25-3435-4445-5455+

I RIMEDI SECONDO LE DONNE - PER FASCE DI ETÀ

Tra le donne più mature si fa maggiore ricorso ai farmaci di automedicazione/da banco per alleviare il disagio di cui si sta soffrendo. Le donne più giovani invece tentano di risolvere il malessere con l’utilizzo dei rimedi della nonna.

A quali rimedi ricorri più spesso per curare questi disturbi? Base: tot donne che hanno detti di soffrire di almeno un disturbo, 515 casi

A CHI RIVOLGERSI E CHIEDERE INFORMAZIONI SECONDO LE DONNE

Da un lato vi sono le donne che decidono di «fare da sé», quindi si gestiscono di solito in autonomia facendo ricorso a farmaci di automedicazione (50,7%) oppure cercano informazioni su internet (35,5%). Dall’altro lato, invece, vi sono le donne che chiedono aiuto a specialisti come il medico (44,8% ) o il farmacista (38%), o si affidano al parere di parenti/amici (11,6%). Solo il 5,2% aspetta che passi il disagio.

A chi chiedi informazioni / a chi ti rivolgi in caso di lievi disturbi fisici come questi?

50,7%

44,8%

38,0%

35,5%

11,6%

4,8%

5,2%

Mi gestisco in autonomia facendo ricorso ai farmaci diautomedicazione

Consulto il medico di base e seguo esclusivamente le sueindicazioni

Mi reco in farmacia e chiedo consiglio al farmacista

Cerco informazioni su Internet

Mi fido di quello che mi suggeriscono amici e parenti

Faccio altre cose, cioè:

Non chiedo nulla, aspetto che mi passi


0% 6% 12% 19% 25% 31% 37% 43% 50% 56% 62%

Mi gestisco in autonomia facendo ricorso ai farmaci diautomedicazione

Consulto il medico di base e seguo esclusivamente le sueindicazioni

Mi reco in farmacia e chiedo consiglio al farmacista

Cerco informazioni su Internet

Mi fido di quello che mi suggeriscono amici e parenti

Faccio altre cose, cioè:

Non chiedo nulla, aspetto che mi passi

18-24 25-3435-4445-5455+

A CHI RIVOLGERSI E CHIEDERE INFORMAZIONI SECONDO LE DONNE - PER FASCE DI ETÀ

Le donne più mature preferiscono chiedere informazioni a specialisti. In particolare sono le donne over 55 anni a recarsi in misura maggiore in farmacia e chiedore consiglio al farmacista.

A chi chiedi informazioni / a chi ti rivolgi in caso di lievi disturbi fisici come questi? Base: tot donne che hanno detti di soffrire di almeno un disturbo, 515 casi

0,9

0,6

-0,2

0,6

0,6

0,6

-0,1Spesso questi disturbi sono sopravvalutati, gli si dà troppa

importanza

Questo genere di disturbi rendono molto nervose le donne che nesoffrono

Le donne che soffrono di questi disturbi sono la maggioranza

Spesso questi lievi disturbi fisici si usano come “scusa”

Nonostante le donne soffrano spesso di queste lievi patologiealquanto fastidiose, riescono a non cambiare le proprie abitudini di

vitaI disturbi di questo tipo sono spesso trascurati dalle donne perché

troppo impegnate con il lavoro e la famiglia

Sono disturbi molto fastidiosi ma per fortuna facilmente risolvibiliad esempio facendo ricorso ai farmaci da banco

<< Per niente d’accordo Molto d’accordo >>

Lo score è ottenuto pesando la distribuzione di accordo della slide precedente in una scala lineare a cinque punti (-2;+2), normalizzato poi a 1. Lo score può quindi variare tra -1 (minimo accordo) a +1 (massimo accordo).

GRADO DI ACCORDO TOTALE CAMPIONE - SCORE MEDIO DI ACCORDO

I rispondenti si trovano molto d’accordo sul fatto che questo genere di disturbi rendono nervose le donne che ne soffrono, che di solito sono la maggioranza, ma nonostante ne soffrano spesso, riescono a non cambiare le proprie abitudini di vita. Spesso però questi disturbi vengono trascurati perché le donne sono troppo impegnate con lavoro e famiglia, ma fortunatamente sono facilmente risolvibili con farmaci da banco.

Sempre facendo riferimento ai piccoli disturbi fisici di cui soffrono a volte le donne (insonnia, gonfiore alle gambe, mal di testa, dolori mestruali, etc), altre persone prima di te hanno espresso le seguenti opinioni. Quanto ti trovi d’accordo con ciascuna di esse?

Base: tot campione, 1028 casi

1,0

0,8

-0,3

0,8

0,8

0,7

0,8

0,4

0,4

0,4

0,6

-0,10,0

-0,1

Spesso questi disturbi sono sopravvalutati, gli si dà troppaimportanza

Questo genere di disturbi rendono molto nervose le donne che nesoffrono

Le donne che soffrono di questi disturbi sono la maggioranza

Spesso questi lievi disturbi fisici si usano come “scusa”

Nonostante le donne soffrano spesso di queste lievi patologiealquanto fastidiose, riescono a non cambiare le proprie abitudini di

vitaI disturbi di questo tipo sono spesso trascurati dalle donne perché

troppo impegnate con il lavoro e la famiglia

Sono disturbi molto fastidiosi ma per fortuna facilmente risolvibiliad esempio facendo ricorso ai farmaci da banco

Una donna

Un uomo

<< Per niente d’accordo Molto d’accordo >>

Lo score è ottenuto pesando la distribuzione di accordo della slide precedente in una scala lineare a cinque punti (-2;+2), normalizzato poi a 1. Lo score può quindi variare tra -1 (minimo accordo) a +1 (massimo accordo).

GRADO DI ACCORDO PER GENERE - SCORE MEDIO DI ACCORDO

In generale le donne sono d’accordo con queste affermazioni più degli uomini. In particolare, ammettono che siano disturbi che le rendono nervose ma che nonostante ciò riescano a non cambiare le loro abitudini di vita spesso trascurando questi disagi perché impegnate con lavoro e famiglia e perché risolvibili con semplici farmaci da banco.

Sempre facendo riferimento ai piccoli disturbi fisici di cui soffrono a volte le donne (insonnia, gonfiore alle gambe, mal di testa, dolori mestruali, etc), altre persone prima di te hanno espresso le seguenti opinioni. Quanto ti trovi d’accordo con ciascuna di esse?

Base: tot campione, 1028 casi

FEDERCHIMICA - EDIZIONI SCRIPTA MANENT PLANET · E’ sempre alla ricerca di rimedi ... problemi...

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