FEDERAZIONE ITALIANA ORDINI DEI FARMACISTI27/08/2017 Corriere della Sera - Nazionale Medici senza...

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La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. FEDERAZIONE ITALIANA ORDINI DEI FARMACISTI 27 agosto 2017

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FEDERAZIONE ITALIANAORDINI DEI FARMACISTI

27 agosto 2017

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INDICE

IN PRIMO PIANO

27/08/2017 Il Piccolo di Trieste - Nazionale

Il paradosso del prezzo gonfiato dallo Stato5

25/08/2017 Farmacista33

Legge vaccini, farmacie coinvolte in educazione sanitaria e prenotazioni6

SANITÀ NAZIONALE

27/08/2017 Corriere della Sera - Nazionale

Medici senza camice alL'Alzheimer Fest8

27/08/2017 Corriere della Sera - Nazionale

In crescita nel settore sanitario attacchi informatici e furti di dati9

27/08/2017 Il Sole 24 Ore

Stretta da 630 milioni su Economia e Infrastrutture10

27/08/2017 Il Sole 24 Ore

Pa, stretta sul precariato: domani riparte il tavolo sul pubblico impiego12

27/08/2017 Il Fatto Quotidiano

Ben 3 mila domande per Medicina in Albania13

27/08/2017 Il Fatto Quotidiano

" È in fin di vita " , ma il 118 ignora otto chiamate14

VITA IN FARMACIA

27/08/2017 Il Sole 24 Ore

Concorrenza, meno vincoli su mutui e tlc16

27/08/2017 La Repubblica - Roma

Comunicazione biomedica: il futuro18

27/08/2017 La Stampa - Nazionale

Uruguay, la marijuana legale boicottata dalle banche straniere19

27/08/2017 Il Gazzettino - Belluno

Veneggia: nuova farmacia in arrivo20

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27/08/2017 Il Gazzettino - Padova

Farmacia, un parto lungo 10 anni21

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IN PRIMO PIANO

2 articoli

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Lo sfogo dei farmacisti . «Nessun guadagno per noi. Questi prodotti rappresentano una perdita secca» Il paradosso del prezzo gonfiato dallo Stato TRIESTENessun guadagno e anzi una perdita secca per i farmacisti che distribuiscono la cannabis

terapeutica. Nel Paese delle regole surreali, infatti, le farmacie private sono costrette a comprare il prodotto

dallo Stato a un prezzo superiore rispetto a quello che possono poi praticare per la vendita. «Il tariffario per

chi si rivolge all'Istituto di Firenze è in vigore dal 15 giugno», racconta amareggiato Gabriele Beltrame,

vicepresidente dell'Ordine dei farmacisti di Udine. «Vado avanti anche se ci rimetto, perché non posso dire

di no a chi ho aiutato finora», continua Beltrame, che parla di «richieste in esponenziale aumento in tutto il

Fvg». Il farmacista friulano è stato «uno dei primi in Italia a preparare la cannabis nel 2014, ma mi rendo

conto che continuare sia una scelta strana visto che ci perdo: ci sono colleghi che comprensibilmente

hanno smesso. Non si può accettare questa situazione, perché la cannabis dà in alcuni casi risultati

straordinari e permette di eliminare dalla terapia prodotti più invasivi e con forti effetti collaterali, fermo

restando che si tratta di un farmaco da usare solo dopo il fallimento delle terapie tradizionali». Sui problemi

di approvvigionamento, Beltrame nota che «bisogna ordinare almeno un mese e mezzo prima: il vero punto

non è però la mancanza del prodotto sul mercato ma proprio i tempi d'attesa, perché i colleghi ordinano

solo dopo aver ricevuto la ricetta. Io investo a mio rischio, sulla base delle richieste che immagino di avere,

e faccio ordini alti. Ma richiedere due o tre etti alla volta ha un costo importante e non tutti sono disposti a

rischiare alla cieca. Il sistema dovrebbe consentire ordini e consegne settimanali». Per Marcello Milani,

presidente dell'Ordine dei farmacisti di Trieste, «il problema della vendita in perdita va risolto a livello

nazionale, anche aggiornando le tariffe dei medicinali venduti dopo la preparazione galenica, che sono

ferme alle disposizioni del 1993: stiamo praticando ancora i prezzi degli anni Novanta e speriamo dunque

che la prevista revisione sia di stimolo per i colleghi a tornare a preparare i prodotti che non arrivano già

pronti industrialmente, come la cannabis. È giusto parlare di etica, ma mi rendo anche conto che un collega

non accetti di rimetterci». Secondo Milani, i motivi della contrazione di disponibilità stanno anche nella

complessità dell'operazione di acquisto: «L'importazione dall'estero è complicata e l'Istituto di Firenze

produce un solo tipo di cannabis terapeutica, mentre dall'Olanda ne arrivano di cinque tipi, con diversi mix

di principi attivi. Speriamo che a Firenze la produzione vada finalmente a regime dopo l'estate: la

produzione deve adeguarsi alla richiesta crescente o non usciamo dall'impasse. Non escludo che Roma

non voglia incentivare questo tipo di terapie, ma qui entriamo nel campo della politica e non mi addentro».

(d.d.a.)

27/08/2017Pag. 3

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IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 5

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Legge vaccini, farmacie coinvolte in educazione sanitaria e prenotazioni Home / Sanità Sanità ago252017 Legge vaccini, farmacie coinvolte in educazione sanitaria e prenotazioni

tags: Federazione degli ordini dei farmacisti - Fofi, Ministero della Salute, Luigi d'Ambrosio Lettieri,

Ministero dell'Istruzione, Decreto vaccini Due circolari del Ministero della Salute e una del Ministero

dell'Istruzione chiariscono gli adempimenti delle famiglie e quelli di Asl, scuole e sanitari per gli obblighi

vaccinali ai sensi della legge 119 approvata lo scorso luglio. La legge rende obbligatorie dieci vaccinazioni

e non più quattro: ad antipolio, tetano, epatite, difterite, haemophilus influenzae B e pertosse si affiancano

antimorbillo, parotite e rosolia e per i nati dal 2017 anche l'antivaricella. La circolare 16 agosto del Ministero

della Salute conferma che ai minori di 16 anni non in regola è precluso l'accesso ai nidi d'infanzia mentre

per la scuola dell'obbligo c'è un iter che porta a una sanzione una tantum fino a 500 euro. Le famiglie

dovranno presentare i certificati vaccinali alle scuole entro il 10 settembre procurandoli all'Asl. L'alternativa

solo per quest'anno è l'autocertificazione ma i documenti vanno comunque presentati entro il 10 marzo

2018. In alcune aree, come a Milano, sono offerti servizi di documentazione via e-mail che evitano ai

genitori di recarsi all'Asl. La Toscana ha fatto di più: scuole Asl e comuni hanno firmato un protocollo per

anticipare da subito l'iter previsto per legge dal 2019 in base al quale le scuole mandano alle Asl l'elenco

degli iscritti e le Asl verificano se sono vaccinati richiamando le famiglie. La circolare 14 agosto del

Ministero Salute invece riguarda le vaccinazioni raccomandate che le regioni devono comunque offrire

gratis: antipneumococco ed antimeningococco C per i nati dal 2012 al 2016 e antivaricella ed

antimeningococco B per i nati dal 2017. Il combinato delle circolari e della legge 119 genera un insieme di

norme che coinvolgono i farmacisti. La legge prevede la possibilità di prenotare gratuitamente le

vaccinazioni in farmacie convenzionate aperte al pubblico e collegate ai Centri Unificati di Prenotazione

delle aziende del Ssn. La circolare 16 inoltre conferma come nelle iniziative di comunicazione e

informazione istituzionale che il Ministero della Salute promuoverà "per favorire una adesione volontaria e

consapevole alle vaccinazioni previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale e per diffondere una

cultura delle vaccinazioni sia nella popolazione che negli operatori sanitari" oltre a servizi di igiene delle Asl,

medici di famiglia e pediatri siano coinvolti i farmacisti, "sentite le rispettive rappresentanze degli Ordini

professionali e le associazioni di categoria". Anche l'informazione al cittadino potrà essere effettuata - oltre

che dai servizi vaccinali, dai Dipartimenti di prevenzione e dai medici "storicamente demandati a tale

funzione" -dai consultori "e dagli esercenti le professioni sanitarie in qualche modo correlate alle attività di

vaccinazione e alla prevenzione delle malattie infettive". Inclusi fino a prova contraria i farmacisti. Per le

vaccinazioni raccomandate dalla circolare 14 agosto, si raccomanda che le attività di comunicazione e

promozione a livello locale coinvolgano pure "i farmacisti, in modo da offrire ai genitori/tutori/affidatari

un'informazione coerente e scientificamente valida attraverso tutti gli operatori sanitari maggiormente

impegnati nelle attività correlate all'offerta vaccinale". Le farmacie potrebbero avere anche un ruolo a livello

locale nell'inoculazione dei vaccini; se l'immunizzazione praticabile presso di esse da medici ed infermieri è

stata bocciata in Parlamento, l'emendamento del vicepresidente Fofi Luigi D'Ambrosio Lettieri che la

prevedeva è stato trasformato in ordine del giorno che impegna il Governo a consentire la

somministrazione ad opera di medici ed infermieri "anche presso le farmacie pubbliche e private del

territorio nazionale". Mauro Miserendino

25/08/2017Sito Web Farmacista33

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IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 6

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SANITÀ NAZIONALE

6 articoli

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L'appuntamento Medici senza camice alL'Alzheimer Fest Marco Trabucchi* a Gavirate, sul Lago di Varese, nei primi tre giorni di settembre, si terrà l'Alzheimer Fest (

www.alzheimerfest.it ) , una celebrazione rispettosa e festosa delle persone affette da demenza,

un'occasione per offrire momenti di gioia, ma anche informazioni su come convivere con la malattia. In quei

giorni una parte significativa della medicina italiana, da quella che si occupa di ricerca di base a quella che

lavora nella clinica, sarà al Lido a disposizione di chi vorrà porre domande e ricevere informazioni. Nello

slogan dell'evento è scritto "medici senza camici", perché il contatto sarà diretto, senza mediazioni formali.

Si terranno anche dibattiti per presentare le novità nel campo della cura delle demenze. Sarà utilizzata una

lingua comprensibile. E il "medicalese" sarà sostituito da altre forme di comunicazione (che vedrà anche i

malati protagonisti): musica, poesia, arte, teatro, cinema, cucina.

Tutti invitati: sani e meno sani. In primis le persone con demenza e le loro famiglie, da sole o riunite in

associazioni. Non saranno chiesti biglietti di accesso, perché più persone amiche interverranno, più la festa

riuscirà piacevole e intensa. Anche i tanti momenti di svago hanno un significato terapeutico; faranno

sentire a tutti che la malattia non rende cittadini di serie B. Questo aspetto è molto importante per chi soffre,

perché così si rende conto di poter ancora ricevere (e regalare) stimoli positivi, che lasciano il segno.

Tutto l'opposto della condizione di solitudine dolorosa che spesso caratterizza la giornata degli ammalati.

Così anche la famiglia potrà sperimentare che la sua "giornata di 36 ore" può essere diversa da come viene

normalmente vissuta. La Festa (www.alzheimerfest.it) ha un'utilità anche per quelli che si dedicano alla

cura (medici di famiglia e specialisti, infermieri, operatori socio-sanitari, fisioterapisti, terapisti occupazionali,

educatori, assistenti sociali, psicologi): la malattia non è una maledizione da vivere come "gestori di un

fallimento", ma un tempo di vita in cui hanno senso anche il gioco, gli affetti, la cultura. Infine la Festa

indicherà ai cittadini che la medicina non è una realtà separata, della quale si ha spesso bisogno e

contemporaneamente paura. È una parte della vita. Questo è motivo di serenità per tutti. L'Alzheimer Fest

vuole proprio essere una festa della serenità, della vitalità. Se così sarà, l'idea un po' pazza di una festa di

settembre sul Lago di Varese, invece che di ottobre in Baviera, avrà raggiunto il suo scopo.

*Associazione Italiana di Psicogeriatria

L'esperto rispondeFoto: alle domande dei lettori su medicina fisica e riabilitazione all'indirizzo http://forum.corriere.it/ forum-

riabilitazione

27/08/2017Pag. 49

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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 8

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Il numero In crescita nel settore sanitario attacchi informatici e furti di dati dall'inizio dell'anno a oggi soltanto negli Stati Uniti si sono verificate 936 violazioni di dati personali a

seguito di attacchi informatici. In tutto, oltre 19 milioni di file sono risultati "esposti", ovvero i dati contenuti

non sono più criptati e si possono leggere. Il report dell' Identity Theft Resource Center (organizzazione

non- profit che supportare le vittime di furti di identità) specifica che il 25 per cento delle violazioni (pari al

20 per cento dei file ) riguarda il settore sanità. Anche in Italia, il cybercrime "sanitario" ha avuto

un'impennata: il rapporto Clusit 2017 sulla sicurezza informatica dice che gli attacchi sono aumentati del

102 per cento rispetto al 2016. Proprio per promuovere l'idea che sulla sicurezza informatica occorre una

"responsabilità condivisa", il 29 settembre prossimo l'Agenzia europea Enisa lancerà la quinta edizione del

"Mese europeo della Cyber security" .

102 per cento L'aumento

degli attacchi informatici

nell'ambito

della sanità

in Italia tra 2016 e 2017

27/08/2017Pag. 49

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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 9

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Spending review. Definita la tabella con i tagli da 1 miliardo che costituirà la base della «fase tre» attesanella prossima legge di bilancio Stretta da 630 milioni su Economia e Infrastrutture LA PROCEDURA Le misure per attuare i target di riduzione verranno messe nero su bianco in questesettimane. Dopo l'ok della Rgs finiranno in manovra Marco Rogari ROMA I tecnici del Governo torneranno a riunirsi la prossima settimana per cominciare a comporre il puzzle

della prossima legge di bilancio. Ma una "prima pietra" della manovra 2018 è già stata posata. Ed è anche

di un certo peso visto che sarà chiamata a sorreggere l'angusto capitolo della fase3 della spending review.

È quella dei nuovi tagli che saranno chiamati a far scattare i ministeri per effetto del decreto del Presidente

del Consiglio varato il 28 giugno scorso e pubblicato prima di ferragosto sulla Gazzetta ufficiale. Come

anticipato dalle pagine di questo giornale, a sopportare il sacrificio maggiore sarà il ministero dell'Economia

che nei prossimi tre anni si farà carico di una cura dimagrante di oltre 500 milioni l'anno in via strutturale:

510 il prossimo anno (30 milioni sono riconducibili alle risorse in "gestione" della Presidenza del consiglio),

503 nel 2019 e 610 dal 2020. Il ministro Pier Carlo Padoan, che ha sempre ribadito che la spending review

non è mai morta, dà insomma il buon esempio. Ma anche per altri di­ casteri il dimagrimento dei budget non

sarà di poco conto. Il ministero delle Infrastrutture e trasporti dovrà adottare misure anti­spreco e di

scrematura del proprio di bilancio, sempre in via strutturale, per quasi 127 milioni nel 2018, 122 milioni nel

2019 e 120 milioni l'anno successivo. Il terzo posto nella graduatoria dei tagli per il prossimo anno spetta

con 90 milioni al ministero del Lavoro, che però nel triennio è superato dal ministero dell'Istruzione e

dell'università con 272 milioni complessivi contro i 259 del dicastero guidato da Giuliano Poletti. In totale i

ministeri dovranno garantire una riduzione di spesa ai fini dell'indebitamento Pa paria miliardo l'anno nel

triennio. Le misure per centrare gli obiettivi messi nero su bianco con il Dpcm andranno individuate proprio

in queste settimane per essere poi inserite nella manovra autunnale. Il nuovo percorso per per rendere la

spending review obbligatoria e permanente indicato dalla riforma del bilancio obbliga infatti i singoli ministri

a far pervenire al Mef già nel corso dell'estate le proposte d'inter­ vento per centrare i target di riduzione di

spesa. Il termine di riferimento era quello del 20 luglio ma visto che il Dpcm (il primo della nuova

"era­spending" post riforma del bilancio) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 10 agosto scorso, ai

dicasteri è stata concessa qualche settimana in più. Toccherà ora alla Ragioneria generale dello Stato

scremare e validare, o bocciare, le varie proposte d'intervento in tempo utile per inserirle nell'articolato della

legge di bilancio. E nessun ministero potrà sperare di farla franca. Il Dpcm parla chiaro: «Se le proposte

formulate da ciascun Ministero non consentono di raggiungere l'obiettivo di spesa, per ciascun Ministero

inadempiente, con il disegno di legge di bilancio 2018­2020, saranno operate riduzioni degli stanziamenti di

competenza e cassa per l'importo mancante al raggiungimento del predetto obiettivo» con maggiorazioni

anche del «20 per cento». Cala dunque definitivamente il sipario sul "rito" dell'estenuante trattativa

autunnale tra il Mefei singoli ministeri per individuarei tagli da inserire nella legge di bilancio. Che spesso, in

extremis, hanno assunto una fisionomia prettamente "lineare". Ora si cambia registro. Anche in questo

caso il Dpcm traccia la rotta: i ministeri dovranno realizzare gli interventi di riduzione di spesa azionando tre

leve: revisione di procedure amministrativee organizzative per l'efficienza; de­finanziamento di interventi

previsti; revisione di meccanismi o parametri che determinano la spesa (prestazioni, aliquote e via

dicendo). Naturalmente il piano di tagli della prossima manovra non è destinato ad esaurirsi qui. Il Governo

dovrebbe recuperare al­ meno altri 1­2 miliardi. E una parte della dote dovrebbe essere garantita dal

rafforzamento del meccanismo degli acquisti centralizzati della Pa. Tornando alla stretta sui ministeri, la

Giustizia dovrà fare a meno "strutturalmente" di un centinaio di milioni nel triennio (36 il prossimo anno),

poco più di 90 milioni in 3 anni quelli che andranno scovati nei budget del Viminale (31 milioni nel 2018) e

della Farnesina (29 milioni nel 2018). Un impatto più o meno simile a quello previsto per il ministero della

27/08/2017Pag. 2

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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 10

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Salute: meno di 90 milioni nel triennio di cui 27 il primo anno. Il ministero della Difesa dovrà contribuire con

24 milioni nel 2018 e altri 50 milioni nel biennio successivo e quella dello Sviluppo economico

complessivamente con 52 milioni (18 il primo anno). Il sacrificio minore è chiesto a ministeri dell'Ambiente e

delle Politiche agricole: per entrambi sono previsti 6 milioni di tagli l'anno nel triennio. © RIPRODUZIONE

RISERVATA I tagli ai ministeri Effetti sull'indebitamento netto. In milioni di euro Ministero Ministero

dell'Economia e delle finanze di cui: Presidenza del Consiglio dei ministri Ministero dello Sviluppo

economico Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Ministero della Giustizia Ministero degli Affari esteri

e della Cooperazione internazionale Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca Ministero

dell'Interno Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare Ministero delle Infrastrutture e dei

trasporti Ministero della Difesa Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali Ministero dei Beni e

delle attività culturali e del turismo Ministero della salute Totale 2018 2019 dal 2020 510 503 30 12 18 17

90 87 36 39 29 31 86 92 31 32 6 6 127 122 24 25 6 6 10 11 27 29 510 12 17 82 38 31 94 31 6 120 25 5 11

30 1.000 1.000 1.000

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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 11

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LA GIORNATA L'ATTUAZIONE DELLA RIFORMA MADIA Pa, stretta sul precariato: domani riparte il tavolo sul pubblico impiego Riparte domani, dopo la pausa estiva, il tavolo sulla contrattazione nel pubblico impiego. Aran e sindacati

saranno chiamati ad affrontare anche temi caldi come quelli del precariato e delle assenze per malattia. Sul

primo fronte è allo studio una sorta di riforma dei contratti a tempo determinato nella Pa, per allineare le

regole del settore pubblico a quelle del privato, dopo le novità del Jobs act. La proposta del governo punta

a fissare tetti al numero dei contratti a termine in una data amministrazione, indicando dei limiti anche nella

durata e nelle proroghe. In altre parole, una stretta al precariato "selvaggio". Sul versante delle assenze dal

lavoro per malattia il cambiamento più significativo, che scatterà il primo settembre, è il passaggio delle

competenze sulle visite dalle Asl all'Inps. L'Istituto guidato da Tito Boeri vigilerà sulle malattie dei lavori

privati e di quelli pubblici. Con la nascita di un Polo della medicina fiscale. Il nuovo sistema sarà presentato

in settimana dall'Inps. Tornando al nodo della riordino dei contratti a termine, l'obiettivo è quello di arginare

il fenomeno dei precari dopo che il via alle assunzioni straordinarie che, nelle intenzioni del governo,

dovrebbero sanare 50mila posizioni. L'atto di indirizzo firmato dalla ministra della Pa, Marianna Madia per

tracciare le linee guida dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego già indica gli snodi chiave , come

l'individuazione di limiti quantitativi di utilizzo del contratto a tempo determinato, rispettando in ogni caso la

quota massima del 20% (prevista dal Jobs act). Dovranno inoltre essere definite situazioni precise per le

deroghe ai vicoli dei 36 mesi, come durata limite. Lo stesso vale per le pause tra un contratto e l'altro (10

giorni per rapporti sotto i sei mesi, 20 per quelli più lunghi). E comunque non si potrà più rinviare senza fine:

anche le deroghe saranno sottoposte a limiti ben precisi. Il nuovo round tra Aran e sindacati sulla

contrattazione, che ha sullo sfondo la legge di bilancio dalla quale dovrebbero arrivare 1,2 miliardi per i

rinnovi, toccherà anche le questioni del riordino delle regole sui fondi per il salario accessorio, delle

sanzioni disciplinare che del pacchetto relativo ad assenze e permessi. In quest'ultimo caso il nuovo

sistema di visite "fiscali" scatterà, come previsto dalla riforma Madia, con una "fase ponte": le fasce di

reperibilità resteranno quelle attuali, ovvero sette ore per gli "statali" e 4 per i privati. Ma a breve un decreto

armonizzerà la gestione delle visite nei due settori prevedendo anche controlli a ripetizione.

27/08/2017Pag. 8

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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 12

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UNIVERSITÀ Ben 3 mila domande per Medicina in Albania Cresce l ' interesse degli aspiranti medici e dentisti italiani per atenei stranieri che offrono maggiori chance

di iscrizione rispetto allo stretto imbuto del numero chiuso italiano. Nella Capitale dell ' A lb a n i a , al l ' U ni

ver sità Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio, che tiene i suoi corsi in italiano, "sono arrivate circa

tremila manifestazioni di interesse, 1.500 per Medicina e 1.400 per Odontoiatria per la quota riservata ai

cittadini Ue. Molte più dello scorso anno. Si tratta solo di domande informali, non tutti si iscriveranno ai test

d ' i ngresso a cui, negli anni scorsi, hanno partecipato in genere dai 600 agli 800 c an d i da t i " , spiega all

' A dnkronos il preside della Facoltà di Medicina Giovanni Arcudi. L ' Università di Tirana ha appena

pubblicato il bando per il test d ' in gresso riservato ai cittadini Ue che si terrà a fine settembre. " Non

possiamo sapere quanti saranno gli iscritti quest ' anno. In genere sono quasi tutti italiani " , spiega il

preside. I posti messi a disposizione per gli aspiranti medici sono 50, e 30 quelli per i futuri dentisti. " Ma ci

sono possibilità di aumentare il numero " , aggiunge Arcudi che tiene a sottolineare come l ' Uni versità di

Tirana abbia lo stesso numero chiuso europeo. "I nostri test d ' i ngresso per gli studenti Ue precisa - sono

gli stessi di quelli proposti in Italia. Il nostro ateneo è collegato con l ' università di Tor Vergata di Roma e il

titolo è equiparato. Abbiamo gli stessi docenti e un ' offerta formativa comparabile. Ci sono tutte le

condizioni perché questo ateneo sia appetibile e perché i ragazzi non scelgano di trasferirsi a metà

percorso " . Fino allo scorso anno, infatti, non era possibile per gli studenti chiedere il trasferimento in altre

università a metà percorso ma oggi, dopo l ' intervento della magistratura, questa possibilità c'è. A patto che

l ' ateneo in cui ci si vuole trasferire abbia posti disponibili. Aumenta quindi il rischio che l ' ateneo albanese

venga utilizzato come scappatoia alle barriere del numero chiuso per poi far ritorno, con un percorso

facilitato, in patria.

27/08/2017Pag. 5

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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 13

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" È in fin di vita " , ma il 118 ignora otto chiamate Inchiesta aperta Il 3 agosto Mario D ' Aiello si è sentito male in stazione a Napoli. È morto prima chearrivasse l ' ambulanza VINCENZO IURILLO Tempi brevi per chiudere l ' indagine disciplinare: i dirigenti dell ' Asl Napoli 1 hanno addosso il fiato del

Governatore Vincenzo De Luca, è lui personalmente ad averne chiesta l ' apertura. Anche quella della

Procura di Napoli avanza a passi spediti: gli accertamenti sono in corso e gli esiti presto arriveranno sul

tavolo del procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio. C ' È UN DOPPIO binario d ' i nchiesta sulla morte di

Mario D ' Aiello, deceduto il 3 agosto a 42 anni vomitando sangue aspettando invano un ' a mb ulanza del

118 nella Stazione Centrale di Napoli. Otto telefonate di sollecito cadute nel vuoto, due ambulanze

immediatamente disponibili ma inspiegabilmente rimaste ferme in altre parti di Napoli. L ' am bulanza è

arrivata alle 21:30 circa, con un ritardo di circa 20 minuti, perché un codice giallo non è stato sbloccato in

codice rosso. Un ritardo forse fatale - l ' uomo è morto pochi minuti dopo - o forse no, non c ' era niente da

fare, questo lo appureranno indagini e perizie dei consulenti della Procura, che dispose un ' autopsia e l '

acquisizione di notizie sulla situazione clinica di D ' Aiello, afflitto da gravi patologie ematologiche e

probabilmente ucciso da una emorragia interna mentre attendeva l ' arri vo di un amico nei pressi del

binario 14 della stazione ferroviaria. " E' una bruttissima storia. Quell ' uomo non ha avuto una chance. Ho

parlato con gli operatori in servizio quella sera per capire le motivazioni della loro sottovalutazione, ma

senza ottenere molte risposte. Quegli operatori non sono stati ancora sospesi perché devono attendere l '

esito dell ' inchiesta disciplinare. Continuano a rispondere al 118, anche se sembra in cr edi bil e " .

Giuseppe Galano è il direttore della centrale operativa 118 di Napoli che gestisce in media 2.700 interventi

al giorno, 60mila ogni anno, e commenta così a Radio Capital l ' accaduto. Galano ha deferito al consiglio

di disciplina i quattro infermieri in servizio quella sera al 118 e ha chiesto alla Croce Rossa di sospendere

temporaneamente il medico di turno. Nella sua relazione alla commissione regionale ricostruisce i tempi

delle telefonate e gli orari degli spostamenti delle ambulanze con precisione minuziosa Gli infermieri - tre

uomini e una donna - rischiano la censura o il licenziamento. ORA CI SI INTERROGA s ul l a chiusura -

avvenuta circa 7 anni fa - del posto di primo soccorso Asl Napoli 1 presso una stazione ferroviaria che

registra un transito di persone dieci volte superiore a quello d e ll ' aeroporto di Capodichino, dove l ' unità

di pronto soccorso c ' è, ed è finanziata dal privato, dall ' ente gestore dello scalo.

Foto: S os Ambulanza a Napoli Ansa

27/08/2017Pag. 11

diffusione:35212tiratura:84016

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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 14

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VITA IN FARMACIA

5 articoli

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Le vie della ripresa Finanziamenti Non è più obbligatoria la polizza dell'istituto che concede il prestitoPensioni integrative Sarà consentita la destinazione anche solo di una parte di Tfr al fondo complementareTUTELA DEI CONSUMATORI Concorrenza, meno vincoli su mutui e tlc Le novità in vigore da martedì - Chiamata all'assistenza della banca al costo di una telefonata urbana Giorgio Costa Dalle società multiprofessionali degli avvocati a quelle delle farmacie, dal maggior numero di notai alla

disciplina delle società di ingegneria. Ma anche possibilità di recedere da un contratto di Tlc nello stesso

modo in cui lo si è stipulato e a costi calmierati. Sono queste alcune delle novità operative da martedì 29

agosto a seguito dell'entrata in vigore della legge 124/2017 (concorrenza). Una legge di un unico articolo

ripartito in 192 commi (non titolati) e che prevede l'operatività immediata di alcune delle norme ma ne

demanda moltissime a 90 giorni, spingendosi in alcuni casi oltre l'anno, ma fissando al 10 settembre la fine

del monopolio di Poste italiane sull'invio di multe e notifiche di atti giudiziari. Tra le novità più attese, che

entrano sì in vigore ma abbisognano dei regolamenti della vigilanza di settore, vi sono quelle relative alle

assicurazioni (favorito l'utilizzo della scatola nera) e alla previdenza complementare (accordi e contratti

fissano la percentuale minima di Tfr da destinare alla previdenza complementare; in assenza di tale

indicazione il conferimentoè totale). Venendo alle novità da subito in vigore (a parte l'obbligo del preventivo,

si veda l'articolo a fianco) per gli avvocati si aprono le porte delle società professionali (anche spa) con soci

avvocati ma anche di altre professioni per una quota di almenoi due terzi della compagine. Non mancano le

novità anche peri notai: il numero di professionisti in attività sale da uno ogni 7milaa uno ogni 5mila abitanti,

anche se l'aumento può apparire anacronistico visto il quasi dimezzamento dei redditi di questa professione

negli ultimi sette anni. I notai sono obbligati ad aprire un conto corrente su cui depositare le somme che i

clienti versano a titolo di imposta o, a richiesta di una delle parti, il prezzo pattuito per il tasferimento di diritti

reali su beni. Per quel che riguardai farmacisti, il comma 157, consente l'ingresso di società di capitale nella

titolarità dell'esercizio della farmacia privatae rimuove il limite delle quattro licenze, attualmente previsto, in

capoa una stessa società. Novità anche per banche, assicurazionie società di carte di credito che devono

far accedere all'assistenza clienti, anche attraverso chiamata da telefono mobile, a costi telefonici non

superiori rispetto alla tariffa ordinaria urbana. Mentre gli intermediari finanziari che condizionano

l'erogazione del mutuo immobiliare o del credito al consumo alla stipula di un contratto di assicurazione

sono tenuti ad accettare, senza variare le condizioni offerte, la polizza che il cliente reperirà sul mercato ma

con contenuti minimi corrispondenti a quelli richiesti dall'intermediario finanziario. Per quel che riguarda,

invece, il settore turistico sarà nullo ogni patto con il quale l'impresa turistico­ricettiva si obbligaa non

praticare alla clientela finale prezzi migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di

soggetti terzi tipo Trivago o Booking.com. Infine, le spese relative al recesso (proporzionate al valore del

contratto e alla durata residua della promozione offerta) o al trasferimento dell'utenza telefonica ad altro

operatore devono essere commisurate al valore del contratto (durata massima di 24 mesi) e ai costi reali

sopportati dall'azienda e vanno rese note al consumatore prima della sottoscrizione del contratto. Le

modalità di recesso devono essere semplici (in ogni caso anche online) e di immediata attivazione e

devono seguire le medesime forme utilizzabili al momento dell'attivazioneo dell'adesione. Le prime dieci

semplificazioni BANCHE, ASSISTENZA AI CLIENTI MUTUI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 LEASING Banche,

assicurazioni e società di carte di credito devono far accedere all'assistenza clienti, anche attraverso

chiamata da telefono mobile, a costi telefonici non superiori rispetto alla tariffa ordinaria urbana Gli

intermediari finanziari che condizionano l'erogazione del mutuo immobiliare o del credito al consumo alla

stipula di un contratto di assicurazione sono tenuti ad accettare, senza variare le condizioni offerte, la

polizza che il cliente presenterà CONTRATTI DI TELEFONIA NOTAI FARMACIE 10 Le spese di recesso o

27/08/2017Pag. 1.3

diffusione:97980tiratura:140038

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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 16

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trasferimento devono essere commisurate al valore del contratto e vanno rese note al momento della

pubblicizzazione dell'offerta e alla sottoscrizione. Vanno semplificate le modalità per recedere da un

contratto o per cambiare gestore È grave inadempimento il mancato pagamento di almeno sei canoni

mensili o due trimestrali anche non consecutivi o un importo equivalente per i leasing immobiliari (o quattro

canoni mensili anche non consecutivi o un importo equivalente per gli altri contratti di locazione finanziaria)

PREVIDENZA COMPLEMENTARE Va stabilita la percentuale minima di Tfr da destinare alla previdenza

complementare. Le forme pensionistiche complementari devono prevedere che, in caso di cessazione dal

lavoro per oltre 24 mesi, le prestazioni siano consentite con un anticipo di 5 anni PROFESSIONISTI

ALBERGHI Chi si rivolge a un professionista ha diritto, obbligatoriamente, in forma scritta o digitale, a un

preventivo sull'entità del compenso. L'esercizio della professione forense in forma societaria è consentito a

società di persone, di capitali o cooperative Se richiesto da una delle parti i notai devono versare su

apposito conto le somme a titolo di tributi per i quali il notaio sia sostituto d'imposta o il prezzo in caso di

trasferimento della proprietà. Ogni posto notarile deve corrispondere a una popolazione di almeno 5mila

abitanti Possono essere titolari di farmacia le persone fisiche, le società di persone, di capitali e le coop a

responsabilità limitata. La partecipazione è incompatibile con altra attività nel settore della produzione e

informazione scientifica del farmaco e con la professione medica Nullo ogni patto con il quale l'impresa

turistico­ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale prezzi, termini e ogni altra condizione che

siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi tipo Trivago o

Booking.com MICROPAGAMENTI Dovrà essere assicurato il micropagamento con credito telefonico per

l'acquisto di biglietti per l'accesso a istituti e luoghi di cultura o per manifestazioni culturali, di spettacolo e

intrattenimento, in deroga alle normative di settore

Foto: MARKA

Foto: Micropagamenti. Credito telefonico per l'acquisto di biglietti di spettacoli e musei, sistema già diffuso

in altri paesi

27/08/2017Pag. 1.3

diffusione:97980tiratura:140038

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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 17

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Informazione pubblicitaria Università Una nuova facoltà che abbraccia scienza, biomedica, salute e sanitàper manager sempre più specializzati Comunicazione biomedica: il futuro Il recente corso di laurea magistrale è o erto dall'Università Sapienza e si propone di formare professionisti Il recente corso di laurea magistrale in Comunicazione scientifi ca biomedica è offerto dall'Università

Sapienza, prima ed unica in Italia, e si propone di formare fi gure professionali in grado di conoscere e

diffondere in modo appropriato la vasta tematica teorica e pratica della scienza biomedica.

Il corso di laurea è di interfacoltà tra la Facoltà di Farmacia e Medicina e Facoltà di Scienze Politiche,

Sociologia e Comunicazione e permette di conseguire il titolo magistrale nella classe LM-9 oppure nella

classe LM-59.

UN RICCO PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è strutturato in due anni. Gli insegnamenti che

arricchiscono l'interdisciplinarietà del curriculum spaziano dalle competenze comunicative all'analisi dei

sistemi di welfare, dalle competenze di tipo economico-gestionale, alla dimensione biomedica.

Sono inoltre previsti tirocini presso aziende sanitarie e ospedaliere, aziende farmaceutiche, testate

giornalistiche e agenzie di comunicazione ed è attivo un programma di scambio di studio e ricerca con

l'Institute of Communication and Health dell'Usi di Lugano.

I laureati nel corso di laurea in Comunicazione scientifi ca biomedica potranno svolgere le attività di: -

comunicazione interna ed esterna nelle aziende farmaceutiche, - comunicazione interna ed esterna delle

aziende sanitarie ed ospedaliere, - giornalismo medico-scientifi co, - divulgazione scientifi ca, -

progettazione e gestione dei processi innovativi nell'area della salute, della prevenzione e della ricerca

scientifi ca.

Questa facoltà è adatta per chi vuole lavorare nelle relazioni esterne e nel patient engagement di aziende

farmaceutiche, negli uffi ci stampa e comunicazione di aziende sanitarie ed ospedaliere, o semplicemente

diventare un valido giornalista o divulgatore medico-scientifi co.

COME ISCRIVERSI Le iscrizioni sono possibili fi no a gennaio, inviando, tramite il sistema INFOSTUD, la

domanda per la verifi ca dei requisiti di accesso, anche per i laureandi, purché conseguano il titolo entro

gennaio 2018. Per ottenere maggiori informazioni visitare il sito https:// corsidilaurea.uniroma1.it/it

/corso/2016/ comunicazionescientifi ca-biomedica.

ContattiUniversità Sapienza [email protected]

27/08/2017Pag. 3 Ed. Roma

diffusione:194011tiratura:288313

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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 18

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La storia Uruguay, la marijuana legale boicottata dalle banche straniere Per le norme internazionali è frutto di narcotraffico E gli istituti di credito bloccano i finanziamenti alleimprese FILIPPO FEMIA L'erba di Stato ha le ore contate in Uruguay. La riforma simbolo dell'ex presidente «Pepe» Mujica, che ha

legalizzato la marijuana per uso ricreativo, rischia di andare in fumo. Il 19 luglio scorso il piccolo Paese

sudamericano è diventato il primo al mondo a coltivare, produrre e vendere cannabis. Dopo un mese la

«rivoluzione» è già al capolinea. Non perché sia stato un flop: nelle casse dello Stato sono arrivati 90 mila

dollari per 70 chili di erba venduti. La Banca d'Uruguay, però, ha iniziato a chiudere i conti di farmacie e

imprese legate alla cannabis. Il motivo? Gli istituti bancari stranieri e in particolare statunitensi, da cui

Montevideo dipende in larga misura, non accettano soldi legati a un'attività considerata illegale,

formalmente equiparata al narcotraffico dalle norme anti riciclaggio. Se infatti in Uruguay la marijuana è

legale, all'estero compare nella lista degli stupefacenti fuori legge. Per evitare problemi gli istituti uruguaiani

devono dunque eliminare ogni legame con la vendita dell'erba. Il presidente del Banco Republica, Jorge

Polgar, ha spiegato che mantenere aperti i conti di quelle farmacie «provocherebbe un isolamento

finanziario e impedirebbe qualsiasi operazione con gli istituti internazionali». Il primo a passare all'azione è

stata la spagnola Santander, che ha chiuso il conto di un'impresa farmaceutica legata alla marijuana. Altri

come Scotiabank e Itaù hanno fatto sapere che prenderanno misure analoghe. Il governo si trova così di

fronte a un impasse ingarbugliata. E non si intravede una via d'uscita. La soluzione più ovvia sarebbe

utilizzare i contanti per l'acquisto della cannabis. Ma i commercianti uruguaiani sono obbligati per legge ad

avere un conto corrente intestato. Un vicolo cieco. Il presidente Tabaré Vázquez ha ammesso che trovare

una via d'uscita «non è facile, ma stiamo lavorando duro». Alcuni esperti di anti riciclaggio hanno segnalato

che sarà necessaria una «soluzione creativa». Il governo non ha ancora fatto una proposta concreta, ma il

quotidiano El Observador ha anticipato che «una delle alternative è istituire un metodo di pagamento

indipendente dal sistema finanziario internazionale». Negli ultimi giorni i più infuriati non sono le oltre 11

mila persone registrate negli elenchi dei consumatori ma l'ex presidente Mujica, «padre» della

legalizzazione della marijuana e ora senatore. Ha minacciato di fermare il Parlamento se non verrà trovata

una via d'uscita: «I detrattori della legge vogliono uccidere burocraticamente la riforma - ha urlato davanti ai

giornalisti - in modo che la legge non venga abolita ma sia inapplicabile». L'opposizione al Frente Amplio, la

coalizione di governo, non ha esitato a cavalcare la polemica e attaccare: «Siamo governati da dilettanti.

Questo problema poteva essere previsto quando è stata scritta la legge». Secondo alcuni esperti l'unica

soluzione è una modifica delle leggi federali Usa, con la marijuana depennata dalla lista delle sostanze

proibite (ora figura insieme a eroina e Lsd). In passato deputati democratici e repubblicani hanno

annunciato che appoggerebbero una legge per facilitare il commercio della marijuana negli Stati dove è

legale. Ma Trump ha ripetuto che sotto la sua presidenza rimarranno le dure restrizioni. Fonti di governo

hanno fatto sapere che è in programma un viaggio negli Stati Uniti di Tabaré Vazquez: «Il sistema

continuerà a funzionare, non bisogna creare allarmismi», hanno fatto sapere. L'unica certezza, per ora, è

l'esito di questo braccio di ferro: un «regalo al mercato illegale della droga e ai narcotrafficanti», come ha

detto «Pepe» Mujica difendendo la sua battaglia. c

Foto: PABLO ABARENGA/AP

Foto: Farmacie In Uruguay la marijuana è venduta nelle farmacie

27/08/2017Pag. 14

diffusione:145421tiratura:210804

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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 19

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SANITA' Grubissa ( Federfarma ): «È un segnale positivo, le nostre aziende sono servizio pubblico» Veneggia: nuova farmacia in arrivo Una ha brindato all'inaugurazione ieri pomeriggio. Le altre due apriranno i battenti entro pochi giorni (o

tutt'al più entro poche settimane). E per i clienti-pazienti bellunesi è un'ottima notizia. Perché di farmacie c'è

sempre bisogno. Tanto più in una zona come quella della provincia dolomitica, che deve fare i conti con

piccoli paesi, frazioni periferiche ed esigenze che devono combattere la fuga dei servizi dalla montagna. Le

nuove farmacie in provincia di Belluno che hanno ricevuto l'autorizzazione dalla Regione Veneto sarebbero

sette, in realtà (tre nel Feltrino, due a Belluno, una a Ponte nelle Alpi e un'altra a Limana). Solo tre di

queste, però, hanno trovato un farmacista pronto ad indossare il camice bianco per aprire la serranda e

mettersi dietro il banco a distribuire farmaci. E quindi, solo tre sono le nuove farmacie che apriranno o

stanno aprendo i battenti. Una ha tagliato il nastro ufficialmente ieri a Limana e da lunedì servirà i clienti in

via La Cal. Si tratta della San Valentino di Silvia Barbini e Marco Tarascio. Un'altra farmacia (la Veneggia)

sta per aprire in via degli Agricoltori, con Cristina Muratore e Anna Maria Simoni dietro il banco.

Entro la metà di settembre apriranno la loro attività a Meano di Santa Giustina anche Nicola Carpano e

Sibilla Corsini. Le nuove farmacie vanno ad aggiungersi alle 73 presenti in provincia.

«L'apertura di nuove sedi, dove necessario, è molto positiva, perché si tratta di un servizio pubblico che

risponde alle esigenze della cittadinanza - spiega il dottor Roberto Grubissa, presidente dell'associazione di

categoria dei farmacisti bellunesi -. Va in questo senso il sistema della pianta organica, nato in epoca

giolittiana, che consente l'apertura di farmacie in una determinata zona, a seconda del numero di abitanti.

In questo senso, serve individuare dove sono le necessità dei cittadini». Le nuove aperture, di Limana,

Meano e della Veneggia, vanno in questo senso? Il dottor Grubissa non entra nel merito. Ma solleva

un'altra questione: «A Belluno ci sono zone con 10mila abitanti e una sola farmacia e poi in centro storico

troviamo cinque sedi, una davanti all'altra. Questa è una situazione che andrebbe rivista, perché altrimenti

si rischia di penalizzare bacini di utenza a scapito di zone in cui invece ci sarebbero maggiori esigenze».

Quanto ai farmacisti che aprono le tre nuove attività, si tratta di dottori bellunesi o residenti in loco. Fatto

abbastanza raro, visto che «abbiamo carenza di farmacisti - conclude Grubissa -. Nel Bellunese ce ne sono

pochi e spesso arrivano da fuori».

27/08/2017Pag. 30 Ed. Belluno

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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 27/08/2017 - 27/08/2017 20

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Luisa Morbiato Farmacia , un parto lungo 10 anni Oltre 200 persone sono accorse ieri mattina al taglio del nastro della nuova farmacia della frazione di

Fossona situata sull'omonima via al civico 7.

Un servizio che i residenti avevano iniziato a richiedere oltre un decennio fa e che, finalmente, si è

concretizzato. «L'apertura ha comportato un percorso di 10 anni e si è arrivati ad ottenere la farmacia dopo

un concorso pubblico che si è trascinato per 5 anni - ha commentato il sindaco Massimo Campagnolo :

all'inaugurazione ho incontrato molti cittadini, in particolare anziani, che mi hanno ringraziato. Per la

frazione si tratta di un servizio indispensabile, fino ad ora per comperare le medicine e quant'altro i residenti

dovevano recarsi nella frazione di Montemerlo o a Montegaldella. Quindi con immaginabili disagi

soprattutto per la popolazione più anziana e non autonoma. L'unico rammarico è per come la precedente

amministrazione ha gestito la cosa: 10 anni fa era stato avviato l'iter per avere una farmacia comunale poi

invece si è arrivati a questa privata. Ma l'essenziale è che sia presente il servizio». Tra Fossona e

Montegaldella in provincia di Vicenza ci sono circa 7 km di distanza mentre con Montemerlo la strada da

percorrere è di circa 4: ma sempre spostamenti complicati. Titolari della farmacia, servirà anche il

capoluogo, Ignazio e Giulia Lamonica, padre e figlia residenti a Selvazzano e con una lunga esperienza

alle spalle.

«Abbiamo aperto i battenti lunedì scorso ed abbiamo avuto da subito un ottimo riscontro ha spiegato

Ignazio Lamonica , abbiamo voluto organnizzare una inaugurazione ufficiale per prersentarci a tutti i

cittadini». I Lamonica avevano concorso per una delle 224 nuove farmacie previste in tutta la regione da un

decreto del Governo Monti del 2012. Tra i vincitori anche padre e figlia grazie agli anni di esperienza:

Ignazio Lamonica è farmacista dal 1985. Il concorso si era però protratto fino a marzo scorso, a causa di

ricorsi al Tar e interpelli, quando ai due farmacisti fu assegnata la sede di Fossona che avevano indicato

come preferenza. Prima lavoravano nel Veronese con relativi scomodi spostamenti quotidiani.

27/08/2017Pag. 41 Ed. Padova

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