FEBBRAIO COMUNE DI GARGNANO LOC. RUCC

LOCALIZZAZIONE:

FEBBRAIO 2013

COMUNE DI GARGNANO

LOC. RUCC

RIF. PROGETTO e OGGETTO DELL’ELABORATO:

INDAGINE GEOGNOSTICA PER IL

CONSOLIDAMENTO DEL MURO A MONTE

DELLA PROPRIETA’

***

RELAZIONE TECNICA

R

EG

ION

E L

OM

BA

RD

IA

P

RO

VIN

CIA

DI B

RE

SC

IA

STUDIO A CURA DI:

DottDottDottDott. . . . Giovanni Bembo Giovanni Bembo Giovanni Bembo Giovanni Bembo –––– Geologo Geologo Geologo Geologo

DottDottDottDott....ssassassassa Loredana Zecchini Loredana Zecchini Loredana Zecchini Loredana Zecchini –––– Geologo Geologo Geologo Geologo

TIMBRI E FIRME

Studio di Associato di Geologia Applicata ed Ambientale

Via Trieste, 45 Bogliaco

25084 Gargnano (Bs)

Tel/Fax 0365/ 7910 70;

cell.347/−7838837/ − 347/−5747290

e−mail : [email protected]

casella PEC :

[email protected]

[email protected]

Geologi

Bembo G. & Zecchini L.

DATA

11/02/2013

Integrazione geologica geotecnica – Loc. Rucc - Comune di Gargnano (Bs)

Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini Dott. Geol. Giovanni Bembo − Dott.ssa Geol. Loredana Zecchini

- STUDIO ASSOCIATO DI GEOLOGIA APPLICATA ED AMBIENTALE - 25084 Bogliaco di Gargnano (Bs)− Via Trieste, 45 − Tel./ Fax - 0365/ 79 10 70; e−mail:− :[email protected]

2

INDICE

1. Premessa _______________________________________________________________3

2. Caratterizzazione dei terreni presenti in sito _______________________4

2.1 Scavi esplorativi____________________________________________________________5

2.2 Prove D.P. ___________________________________________________________________9

Allegato A

• Output prove D.P.




3

1. Premessa

Nell’ambito dello studio geologico eseguito, su incarico del Sig. Giacomo

Feltrinelli per la realizzazione di nuovi fabbricati ad uso turistico ricettivo in fregio a

via Lis e Rimembranze in comune di Gargnano è emersa la necessità di una

integrazione di indagine relativa al manufatto di sostegno che si eleva a tergo dei

fabbricati di progetto.

L’indagine supplettiva si è resa necessaria al fine di caratterizzare i depositi

costituenti il terrapieno a tergo del muro di sostegno e per verificare le geometrie

delle strutture fondazionali del medesimo.

Si riporta di seguito un estratto planimetrico del progetto redatto dallo Studio di

Progettazione Ing. Piercarlo Guaineri ed Arch. Cristina Boni con indicato il

manufatto in oggetto.

Estratto progetto Studio di Progettazione Ing. Piercarlo Guaineri ed Arch. Cristina Bon

Per la caratterizzazione dei terreni si è proceduto ad una campagna geognostica

articolata come segue: esecuzione di n°3 prove penetrometriche dinamiche DP e

n°5 assaggi esplorativi con pala meccanica.




4

2. Caratterizzazione dei terreni presenti in sito

Come anticipato si è proceduto all’esecuzione di n°5 assaggi esplorativi e n°3

prove penetrometriche dinamiche D.P. ubicate come nella planimetria di seguito

riportata.

Planimetria estratta dal progetto Ing. Guaineri

1 2 3

4

1 3

2

5

Prove Dp

Assaggi esplorativi

Muro




5

2.1 Scavi esplorativi

Gli scavi esplorativi oltre a consentire una visione diretta dei materiali costituenti il

sedime del manufatto hanno permesso di osservare le differenti quote di imposta

delle strutture fondazionali del muro che in generale si approfondiscono

procedendo da ovest verso est.

N° scavo Profondità d’imposta fondazioni Tipo di fondazione

N°1 0.30 Normale e priva di riseghe





La stratigrafie sono sinteticamente riassunte nelle seguenti tabelle:

Prof. (m)

Scavo n°1

Prof. (m) Scavo n°2

Da 0.00

a 0.10

Terreno di riporto e rimaneggiato di colore

bruno scuro costituito ghiaia

sabbiosa.

Da 0.00

a 0.20

Terreno di riporto e rimaneggiato di colore bruno

scuro ghiaia sabbiosa limosa

poco punto addensata.

Da 2.60

a 3.50 m.

Ghiaia sabbiosa con ciot-toli, di colore grigio chiaro,

sciolta clasti prevalentemente

arrotondati e subarrotondati.

Sulla superficie di alcuni

ciottoli si notano incrostazioni

di calcite a testimonianza di

circolazione d’acqua.

Da 0.20

a 1.00

Deposito di conoide rappre-

sentato da ghiaia sabbiosa li-

mosa con ciottoli, di colore bruno

chiaro, molto addensata (matrice

limosa sabbiosa localmente so-

vraconsolidata/cementata).




6

Prof. (m)

Scavo n°3

Prof. (m) Scavo n°4

Da 0.00

a 0.50

Terreno di riporto e rimaneggiato di colore

bruno con frammenti di

laterizi.

Da 0.0

a 1.40

Terreno di riporto e rimaneggiato di colore bruno

scuro ghiaia sabbiosa limosa

poco punto addensata.

Da 0.50

a 1.20

Deposito di conoide rap-

presentato da ghiaia sab-

biosa con matrice limosa ar-

gillosa con ciottoli, di colore

bruno chiaro, molto adden-

sata (matrice limosa sabbiosa

localmente sovraconsolidata,

clasti prevalentemente su-

bangolari, di natura polige-

nica alpini, calcarei).

Da 1.40

a 1.50

Deposito di conoide di colore

grigio chiaro rappresentato da

ghiaia sabbiosa limosa con ciot-

toli, di colore bruno chiaro, molto

addensata (matrice limosa sab-

biosa localmente sovraconsoli-

data, clasti prevalentemente su-

bangolari, di natura poligenica).

Prof. (m)

Scavo n°5

Da 0.0

a 1.50

Terreno di riporto e rimaneggiato di colore bruno scuro ghiaia sabbiosa

limosa poco punto addensata.

Da 1.50

a 1.60

Deposito di conoide di colore grigio chiaro costituito da ghiaia sabbiosa

limosa con ciottoli, di colore bruno chiaro, molto addensata (matrice limosa

sabbiosa localmente sovraconsolidata.

Durante l’esecuzione degli scavi non è stata rilevata la presenza di acqua

sottoforma di venute d’acqua infiltrazioni e/o filetti idrici per le profondità indagate.

Nello scavo n°1 i ciottoli mostravano incrostazioni di calcite che fanno ipotizzare

una circolazione idrica subsuperficiale.

Da un punto di vista generale riguardo al sedime del muro si può osservare

quanto segue:

• La fondazione si approfondisce procedendo dallo scavo n°1 allo scavo n°5

con contestuale presenza in superficie di materiale di riporto di potenza

proporzionale all’approfondimento della fondazione,




7

• Geologicamente il terreno autoctono si presenta come materiale di natura

mista con matrice limosa o limoso argillosa molto addensata/cementata in

tutti gli scavi ad eccezione del primo dove il medesimo è preminentemente

di natura granulare e sciolto/poco addensato;

• Nella fascia più occidentale in corrispondenza dello scavo 1 (ove si è

rilevata l’incrostazione dei clasti), si sono notati segni di infiltrazione di

acqua nella struttura muraria stessa;

Foto scavi

Scavo n°1

Scavo n°2




8

Scavo n°3

Scavo n°4

Scavo n°5




9

2.2 Prove D.P.

Le n°3 prove penetrometriche dinamiche sono state realizzate in seno al ripiano

sostenuto dal manufatto di cui all’oggetto mantenendo una distanza media di 2.0

m. dal medesimo. Le verticali sono state eseguite con l’utilizzo di un

Penetrometro Dinamico Pesante Tipo Meardi – A.G.I. e spinte fino alla profondità

utili ai fini geotecnici (la n°2 si è arrestata a rifiuto).

Si riportano di seguito i diagrammi Ncolpi/avanzamento:

D.P. n° 1




10

D.P. n° 2

D.P. n° 3




11

I diagrammi ed raffronti fra le prove eseguite mostrano:

� la presenza di terreni e materiali rimaneggiati superficiali fino a

profondità variabili da 1.80 a 3.0 m con un approfondimento da sud

ovest a nord est passando dalla DP 1 alla DP 3;

� si tratta presumibilmente di materiali a comportamento

prevalentemente granulare ed a componente limosa variabile, con una

generale omogeneità in termini di addensamento che si attesta su valori

bassi di N=4-5; a tali terreni possono essere attribuiti valori di angolo di

attrito φ= 30-31;

� inferiormente, si è riscontrata la presenza del terreno autoctono in

corrispondenza del quale tutte le verticali si sono arrestate o sono state

fermate (rifiuto geotecnico);




12

� nell’ambito delle profondità indagate non si è rinvenuta la presenza di

acqua o di filetti idrici1;

Ai fini di una progettazione geotecnica si è assunto, dalle prove penetrometriche

dinamiche eseguite, il seguente modello geologico–geotecnico, che dovrà essere

accuratamente verificato in fase esecutiva:

Parametri geotecnici

Strato Classificazione USCS

gamma phi c Md

1 GM-SM 16-17 30-31 0 4-6

2 GM-GC 16-16.5 37-39 0 >25-30

gamma = peso di volume (kN/mc)

phi = angolo d'attrito (°)

c=coesione (kPa)

Md = modulo confinato (MPa)

Dott. Geol. Giovanni Bembo Dott. Geol. Loredana Zecchini

1 Le considerazioni idrogeologiche sopraesposte hanno un valore puntuale e qualitativo rispecchiante, nel

momento dell’esecuzione dell’indagine, la situazione nell’ambito considerato e per le profondità indagate e non possono essere considerate un valore assoluto e immutabile, in quanto le condizioni al contorno possono

variare nel tempo.

In particolare, tali indicazioni non possono essere considerate esaustive ai fini della ricostruzione del contesto idrogeologico e della circolazione idrica subsuperficiale e sotterranea, per la quale sarebbe necessario uno studio specifico confortato da indagini ad hoc, ma rappresentano dati, comunque utili, a supporto della

modellazione del contesto geologico e geotecnico del sito.

FEBBRAIO COMUNE DI GARGNANO LOC. RUCC

Documents

Transcript of FEBBRAIO COMUNE DI GARGNANO LOC. RUCC